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Proc. n. 4614/06 R. G. N. R. D. D. A. Proc. n. 3470/07 R. G. G.I.P. N. 50/2011 O. C. C.

TRIBUNALE DI REGGIO CALABRIA


SEZIONE G. I. P. - G. U. P.
ORDINANZA DI APPLICAZIONE DI MISURE CAUTELARI
(Artt. 272 e ss. C. p. p.)

e contestuale DECRETO DI SEQUESTRO PREVENTIVO


(Art. 321 C. p. p.)

Il giudice per le indagini preliminari, dr. Domenico Santoro,


visti gli atti del procedimento indicato in epigrafe nei confronti di:

1. AURORA Sandrino Amedeo, nato a Reggio Calabria il 20/2/1970, ivi residente via Vito Inf. n. 69; 2. BARCHETTA Fortunata Loredana, nata a Reggio Calabria il 29/7/1977 ed ivi residente in via vill. Arghill Nord n. 50/I; 3. CHILA Mario Salvatore, nato a Reggio Calabria il 25/3/1963, ivi residente, vico Ferruccio n. 146 p 3; 4. CRUCITTI Antonino Gennaro, nato a Reggio Calabria il 6/1/1980, ivi residente in via Reggio Campi II tr. n. 419; 5. CRUCITTI Santo, nato a Reggio Calabria il 25/2/1963, ivi residente, via Reggio Campi II Tronco n. 417; 6. CRUDO Michele, nato a Reggio Calabria il 2/4/1977, ivi residente cda Corvo Archi 3; 7. MINNITI Antonino, nato a Reggio Calabria il 20/2/1977, ivi residente vco Ferruccio n. 30/A; 8. POLIMENI Carmine, nato a Reggio Calabria il g. 11/3/1980, ivi residente in via G. D'Annunzio n. 32; 9. POLIMENI Domenico, nato a Reggio Calabria il 25/12/1976, ivi residente in via Tenente Panella n. 29; 10. SURACI Domenico, nato a Reggio Calabria il 10/8/1973, ivi residente, via Enotria n. 95, di fatto residente in via stradella Giuffr III n. 14, coniugato, imprenditore; INDAGATI
CHIL Mario, CRUCITTI Antonello e CRUCITTI Santo (unitamente a: POLIMENI

Carmine, POLIMENI Domenico e UTANO Pasquale, componenti della cosca TEGANO

DE STEFANO; IANNI Natale, componente della cosca BORGHETTO ZINDATO, articolazione


della cosca LIBRI; nei cui confronti si procede separatamente per il reato di cui allart.416 bis C. p.)

A) per il reato di cui allart.416 bis, commi 1, 2, 3, 4 e 5, C. p., per avere preso parte alla associazione di tipo mafioso denominata 'ndrangheta, operante in Reggio Calabria e provincia ed in altre parti del territorio nazionale, avvalendosi della forza di intimidazione che scaturisce dal vincolo associativo e delle conseguenti condizioni di assoggettamento e di omert che ne deriva nel citato territorio, attuando un capillare controllo di ogni aspetto della vita, specie pubblica ed economica, affermatasi nel corso del tempo ed avendo come scopo quello: 1) di conseguire vantaggi patrimoniali mediante lacquisizione diretta o indiretta della gestione e/o del controllo di attivit nei pi svariati settori economici del territorio (edilizio, imprenditoriale nellambito della grande distribuzione alimentare, finanziario- creditizio), ovvero con la riscossione di somme di denaro a titolo di compendio estorsivo; 2) di affermare il controllo egemonico sul territorio, realizzato anche attraverso accordi fra organizzazioni omologhe; 3) di infiltrarsi nella vita politica mediante lindividuazione di candidati di riferimento su cui garantire lappoggio elettorale procurandogli voti in vista di agevolazioni successive; 4) di commettere delitti contro il patrimonio, contro la vita e lincolumit individuale e in materia di armi; e, comunque, infine, di procurarsi ingiuste utilit; Pi in particolare, per aver fatto parte dellarticolazione denominata cosca CRUCITTI dominante sul locale di Condera Pietrastorta con le seguenti posizioni personali:
CRUCITTI Santo quale capo locale e CHIL Mario quale suo uomo di fiducia;

CRUCITTI Antonino Gennaro quale partecipe; Con laggravante, dellessere lassociazione armata, per la disponibilit da parte dei componenti del sodalizio criminoso di armi comuni da sparo e da guerra, nonch esplosivi da utilizzare per il conseguimento degli scopi sopraindicati. In Reggio Calabria, dal 15 dicembre 05 fino alla data odierna AURORA Sandrino, MINNITI Antonino, SURACI Domenico e BARCHETTA Fortunata Loredana, CRUCITTI Santo, POLIMENI Carmine, POLIMENI Domenico e CRUDO Michele B) per il reato di cui agli artt.110 C. p., 223, 1 comma, in relazione allart. 216, 1 comma, nn. 1) e 2), e 3 comma, ed allart. 219, 2 comma n. 1, della L. 267/42 ed allart. 7 L. 203/91, perch in concorso tra loro, nelle seguenti qualit: AURORA Sandrino, MINNITI Antonino e SURACI Domenico, quali amministratori di fatto; BARCHETTA Fortunata Loredana, quale amministratrice di diritto; della PLANET FOOD S. r. l.:

a) sottraevano o comunque occultavano, in tutto o in parte, allattivo patrimoniale dellazienda beni strumentali il cui valore pu essere prudenzialmente determinato in . 274.778,00 (in relazione ai fatti descritti ai paragrafi 7.1, 7.2, 7.3 e 7.5 della relazione ex art.33 L.Fall.re), nonch la somma . 102.240,00 indebitamente prelevata dai conti bancari della societ al fine di far fronte a debiti nei confronti di soggetti non individuati nominativamente e di non certa esistenza. b) allo scopo di procurare a s o ad altri un ingiusto profitto e comunque di arrecare pregiudizio ai creditori, sottraevano in tutto e/o in parte i libri e le scritture contabili obbligatorie ed in particolare: Libri sociali; Libro inventari; Registro beni ammortizzabili fatture acquisti e fatture vendita estratti conto bancari e documentazione a supporto della movimentazione finanziaria contratti ed atti stipulati dalla societ in bonis tutta la documentazione sottostante liscrizione in bilancio di ogni posta

e comunque le tenevano in modo da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio e del movimento degli affari, n lapprezzamento della situazione economico patrimoniale e finanziaria dellazienda alla fine di ciascun esercizio. c) eseguivano pagamenti a favore di alcuni creditori a danno di altri ed in particolare di CRUCITTI Santo, POLIMENI Carmine, POLIMENI Domenico e CRUDO Michele (v.oltre); Con le aggravanti: di aver cagionato un danno di rilevante gravit e daver commesso pi fatti di bancarotta; daver commesso il fatto al fine di favorire gli interessi economici della ndrangheta ed in particolare delle cosche CRUCITTI e TEGANO. In Reggio Calabria, il 4/11/10 CRUCITTI Santo, POLIMENI Carmine, POLIMENI Domenico e CRUDO Michele B bis) per il reato di cui allart. 117 C. p. ed allart.223, 1 comma, in relazione allart. 216, 3 comma, della L.267/42 ed allart. 7 L.203/91, perch, in concorso con AURORA Sandrino, MINNITI Antonino, SURACI Domenico e BARCHETTA Fortunata Loredana nelle qualit di cui al capo che precede , consapevoli della situazione dinsolvenza da parte della PLANET FOOD Srl, determinavano questi ultimi ad eseguire pagamenti a loro favore, in danno degli altri criditori; Con laggravante daver commesso il fatto avvalendosi delle condizioni di appartenza alla cosca CRUCITTI e TEGANO ed allo scopo di favorire le stesse. In Reggio Calabria, il 4.11.10 CRUCITTI Santo e CRUCITTI Antonio Gennaro

C) per il reato di cui agli artt. 110 C. p., 12 quinquies della L.356/92 e 7 della L. 203/91, perch, in concorso tra loro, al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniale, il CRUCITTI Santo, per il tramite e con il contributo causale e consapevole di CRUCITTI Antonio Gennaro, intestava fittiziamente a questultimo la titolarit formale dei seguenti beni immobili/ditte/societ:
1. quota di euro 5.355,00 della EPI S.R.L. con sede legale a Reggio Calabria in Via Friuli nr. 7, cap 89100, C.F. 01105150807. La data inizio attivit dellimpresa il 16/06/1989, la ditta si occupa di lavori generali di costruzione edifici. Numero di REA: RC-113748 Partita Iva: 01105150807 Capitale sociale dichiarato: euro 17.850,00 Importo versato da CRUCITTI Santo: euro 12.495,00 Importo versato da CRUCITTI Antonino Gennaro: euro 5.355,00 Propriet dal 27.03.2009. 2. quota di euro 7.000, 00 della FITLAND SOCIETA SPORTIVA DILETTANTISTICA A R.L., di cui amministratore unico, con sede in Reggio Calabria alla via Bruno Buozzi nr.5/G avente codice fiscale: 02652350808 e numero REA: RC-180862 e con sede legale in via Bruno Buozzi nr.5/G. data iscrizione 11.11.2010 Oggetto sociale: organizzazione e la promozione di attivit sportive dilettantistiche e ricreative intese come mezzo di formazione psico-fisica. Capitale sociale: deliberato 10.000,00; sottoscritto 10.000,00 versato 2.500,00. ELENCO SOCI: 1. CRUCITTI Antonino Gennaro via Reggio campi II Tronco 419- quota propriet 7000,00 euro; 2. NAIMO Grazia via Reggio Campi II Tronco n.417 quota propriet 3000,00 3 Impresa individuale con sede in Reggio Calabria alla via Reggio Campi II^ Tronco n.419, codice fiscale n. CRCNNN80A06H224B, numero REA RC-171361 iscritta in data 06.02.2008 con la qualifica di piccolo imprenditore. Attivit esercitata nella sede: Costruzioni edili e locazione dei relativi immobili.Capitale investito: Euro 5000,00 4. Immobili siti in Reggio Calabria acquistati in data 30.7.03 riportati in catasto: REGGIO DI CALABRIA (RC) VIA BRUNO BUOZZI, SNC, acquistati in particolare: immobile cat.D/6 (fabbricati e locali per esercizi sportivi con fini di lucro) sito in Reggio Calabria alla via B.Buozzi, 5/C pano S1, riportato in catasto al foglio 123 partic.315 sub 26 zona 1 rendita catastale Euro: 20.016,00 L.38.756.380; immobile cat.C/2 (magazzini autorimessa) sito in Reggio Calabria alla via B.Buozzi snc, piano T riportato in catasto al foglio 123 partic.315 sub 27 zona 1 di mq.61 rendita catastale Euro:463,11 L.896.700;

In Reggio Calabria, nelle date indicate Vista la richiesta depositata dal P. M. in data 29/7/2011 a) per lapplicazione della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di: 1. AURORA Sandrino Amedeo, per il reato di cui al capo B); 2. BARCHETTA Fortunata Loredana, per il reato di cui al capo B); 3. CRUCITTI Antonino Gennaro, per i reati di cui ai capi A) e C); 4. CRUCITTI Santo, per i reati di cui ai capi B bis) e C); 5. CRUDO Michele, per il reato di cui al capo B bis); 6. MINNITI Antonino, per il reato di cui al capo B); 4

7. POLIMENI Carmine, per il reato di cui al capo B bis); 8. POLIMENI Domenico, per il reato di cui al capo B bis); 9. SURACI Domenico, per il reato di cui al capo B); b) per lemissione di decreto di sequestro preventivo dei seguenti beni intestatati a CRUCITTI Antonio Gennaro ma nella disponibilit di Crucitti Santo:
1. quota di euro 5.355,00 della EPI S.R.L. con sede legale a Reggio Calabria in Via Friuli nr. 7, cap 89100, C.F. 01105150807. La data inizio attivit dellimpresa il 16/06/1989, la ditta si occupa di lavori generali di costruzione edifici. Numero di REA: RC-113748 Partita Iva: 01105150807 Capitale sociale dichiarato: euro 17.850,00 Importo versato da CRUCITTI Santo: euro 12.495,00 Importo versato da CRUCITTI Antonino Gennaro: euro 5.355,00 Propriet dal 27.03.2009. 2. quota di euro 7.000, 00 della FITLAND SOCIETA SPORTIVA DILETTANTISTICA A R.L., di cui amministratore unico, con sede in Reggio Calabria alla via Bruno Buozzi nr.5/G avente codice fiscale: 02652350808 e numero REA: RC-180862 e con sede legale in via Bruno Buozzi nr.5/G. data iscrizione 11.11.2010 Oggetto sociale: organizzazione e la promozione di attivit sportive dilettantistiche e ricreative intese come mezzo di formazione psico-fisica. Capitale sociale: deliberato 10.000,00; sottoscritto 10.000,00 versato 2.500,00. ELENCO SOCI: 1. CRUCITTI Antonino Gennaro via Reggio campi II Tronco 419quota propriet 7000,00 euro; 2. NAIMO Grazia via Reggio Campi II Tronco n.417 quota propriet 3000,00 3 Impresa individuale con sede in Reggio Calabria alla via Reggio Campi II^ Tronco n.419, codice fiscale n. CRCNNN80A06H224B, numero REA RC-171361 iscritta in data 06.02.2008 con la qualifica di piccolo imprenditore.Attivit esercitata nella sede: Costruzioni edili e locazione dei relativi immobili.Capitale investito: Euro 5000,00 4. Immobili siti in Reggio Calabria riportati in catasto: REGGIO DI CALABRIA (RC) VIA BRUNO BUOZZI, SNC, in particolare: immobile cat.D/6 (fabbricati e locali per esercizi sportivi con fini di lucro ) sito in Reggio Calabria alla via B.Buozzi, 5/C pano S1, riportato in catasto al foglio 123 partic.315 sub 26 zona 1 rendita catastale Euro:20.016,00 L.38.756.380; immobile cat.C/2 (magazzini autorimessa) sito in Reggio Calabria alla via B.Buozzi snc, piano T riportato in catasto al foglio 123 partic.315 sub 27 zona 1 di mq.61 rendita catastale Euro:463,11 L.896.700;

Vista la documentazione trasmessa, ad integrazione della richiesta, in data 23/9/2011 e 29/10/2011;

OSSERVA
1). PREMESSA. IL PROLOGO DELLA RICHIESTA IN ESAME: LORDINANZA IN DATA 13/4/2011, DI NON CONVALIDA DI FERMO E DI APPLICAZIONE DI MISURE CAUTELARI NEI CONFRONTI DI CRUCITTI SANTO E DI CHIL MARIO SALVATORE E LE EMERGENZE IN ORDINE ALLA COSCA CRUCITTI, DOMINANTE SUL LOCALE DI CONDERA PIETRASTORTA.
5

La richiesta allesame del decidente rappresenta la naturale evoluzione di altro provvedimento cautelare emesso, in data 13.4.2011, a carico di uno degli odierni indagati, ovvero CRUCITTI Santo (e del suo luogotenente CHIL Mario Salvatore). Per inquadrare il contesto in cui si inscrivono le vicende portate allattenzione del G. I. P. con la richiesta di applicazione di misure cautelari personali e reali che ne occupa appare, pertanto, necessario fare richiamo al provvedimento di non convalida di fermo e di applicazione di misura cautelare emesso nei confronti di CRUCITTI Santo, ritenuto capo dellarticolazione della ndrangheta dominante nel quartiere cittadino di PIETRASTORTA CONDERA, e di CHIL Mario, riconosciuto il suo braccio destro e uomo di fiducia. Si osservava nella menzionata ordinanza, quanto segue (OMISSIS n. d. e. ) Le indagini compendiate nel decreto di fermo emesso dal P. M. (cui si rimanda e da ritenere qui integralmente richiamato) hanno ad oggetto un complesso di elementi indiziari tesi a dimostrare lattuale operativit della consorteria criminale che fa capo a Santo CRUCITTI, soggetto storicamente legato al territorio di Condera Pietrastorta e ritenuto gravitare nellorbita della cosca DE STEFANO TEGANO. Ebbene, come dimostrato dalle investigazioni svolte, il sodalizio in argomento, pur colpito nel processo cd. Pietrastorta [allesito del quale, in primo grado1, sono stati condannati, per il reato di
associazione mafiosa, con condotta permanente fino allesecuzione dellordinanza di custodia cautelare2 del 15.12.2005: Santo CRUCITTI, alla pena di anni sei e mesi otto di reclusione; Mario Salvatore CHILA, alla pena di anni sei e mesi quattro di reclusione; Giuseppe ROMEO, alla pena di anni cinque e mesi quattro di reclusione], ha dimostrato attuale operativit ed estrema pericolosit.

Lattenzione investigativa, in particolare, si concentrata sulla figura del CRUCITTI Santo3 e su alcuni personaggi a lui estremamente vicini, che lo coadiuvano nellazione criminosa, tra i quali, soprattutto, quello che viene definito lo storico suo luogotenente, CHILA Mario. (OMISSIS n. d. e. ) Ci posto, nel presente procedimento, il P. M. opera ampio riferimento a diversi contributi venuti da collaboratori di giustizia, quali MOIO Roberto e LO GIUDICE Antonino,

1 RUOLO ORD.//DDA DDA - NR. RG GIP-GUP 2754/2006 - NR. RG 1673/2006 - SENTENZA ANNO 2010 NR. 45 (vds allegato 36
volume 3); 2 OCC REGGIO CAL. NR. 59/2005 del 15.12.2005 (relativamente al pp nr. 1293/04 RGNR DDA - 425/05 RGip DDA) (vds allegato 37 volume 3); 3 Nato a Reggio Calabria il 25.02.1963

lepoca assai recente delle cui propalazioni non ha impedito che siano gi intervenuti pronunciamenti che ne affermano laffidabilit del narrato. Onde evitare inutili ripetizioni, pertanto, si reputa opportuno riportare quanto indicato nel decreto di fermo dalla locale D. D. A., che, in maniera sintetica ma efficace, ha compendiato le valutazioni sinora rassegnate in ordine allapporto dei collaboratori le cui dichiarazioni sono state riversate in atti a sostegno delle richieste di convalida del fermo e di applicazione di misura cautelare. Cos, quindi, il P. M.:
- Premessa In primo luogo, vanno evidenziate le dichiarazioni rese dai pi recenti collaboratori di giustizia. Il riferimento a MOIO Roberto e LO GIUDICE Antonino. Si tratta di due esponenti di sicuro rilievo della ndrangheta cittadina, collocati in ruoli strategici di due delle pi importanti cosche di Reggio Calabria. LO GIUDICE Antonino stato, sino al momento dellinizio della sua collaborazione, il capo riconosciuto dellomonimo clan cittadino. Il MOIO, a sua volta, nipote dei fratelli Giovanni e Pasquale TEGANO, vertici indiscussi dellomonimo clan, storicamente legato a quello DE STEFANO e quindi particolarmente vicino, per quanto gi riportato sulla base delle dichiarazioni dei collaboratori pi risalenti, proprio alla cosca CRUCITTI di Pietrastorta. Entrambi, forniscono conferme circa lattuale esistenza del locale di Pietrastorta, sul controllo esercitato sullo stesso dalla cosca CRUCITTI, sulla supremazia di CRUCITTI Santo e sul ruolo di braccio destro svolto da CHILA Mario. - Lattendibilit dei collaboratori Va premesso che i predetti sono stati allo stato considerati entrambi attendibili, tanto da essere sottoposti a programma provvisorio di protezione. A ci si aggiunga che il portato probatorio delle loro dichiarazioni gi stato valutato in ambito processuale posto alla base di provvedimenti giudiziari. Per quanto riguarda LOGIUDICE Antonino, affiliato alla ndrangheta, capo della omonima cosca, recentemente fermato e sottoposto a custodia cautelare in carcere per il reato di cui allart. 416 bis c.p., in data 13/10/2010, manifestava la propria volont di collaborare con la giustizia e nel corso degli interrogatori resi rendeva dichiarazioni con le quali cominciava a riferire le sue conoscenze sul contesto mafioso nel quale per anni stato inserito ed ha operato.

Si premette che deve ritenersi positivo il giudizio sullattendibilit intrinseca di tali dichiarazioni, per le seguenti ragioni: 1) le dichiarazioni rese hanno il carattere della spontaneit, della verosimiglianza, della logica interna; 2) nel corso degli interrogatori resi, il LO GIUDICE si assunto la responsabilit, seria e consapevole, della commissione di gravi fatti criminosi (anche di omicidio), che mai, dalle indagini espletate, erano stati ricondotti allo stesso; 3) le dichiarazioni rese sono provenienti da soggetto non motivato da astio nei confronti degli accusati, ma anzi inserito, nella posizione di vertice assoluto, entro lomonima cosca ed entro il medesimo nucleo familiare e, quindi, da sempre sia testimone, sia, soprattutto, autore, anche per averle deliberate ed autorizzate, delle condotte criminose perpetrate dai membri della consorteria: la sua conoscenza dei fatti riferiti, dunque, deriva o dallaver direttamente deliberato, autorizzato, disposto e preso parte ai fatti, o dallaver direttamente appreso i fatti dai responsabili o dallaver indirettamente ascoltato il racconto di tali fatti da soggetti pienamente inseriti nel contesto criminale di riferimento. Nutrito lelenco dei provvedimenti giudiziari gi adottati anche sulla base delle dichiarazioni di LO GIUDICE Antonino: 1. decreto di fermo dei PP.MM. del 14/10/2010 nei confronti di CORTESE Antonio cl. 1962; 2. richiesta del 21/10/2010 dei PP.MM. --- competenti in relazione al luogo di esecuzione del fermo --- di convalida del fermo e di applicazione di misura cautelare personale coercitiva nei confronti di CORTESE Antonio per il reato di cui allart. 416 bis c.p.; 3. ordinanza di convalida del fermo e di contestuale applicazione della misura della custodia cautelare in carcere nei confronti del predetto indagato, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Trieste in data 23/10/2010; 4. richiesta di rinnovazione della misura cautelare del P.M. del 26/10/2010; 5. ordinanza emessa l08/11/2010 dal G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria ai sensi dellart. 27 c.p.p. applicativa della custodia cautelare in carcere nei confronti di CORTESE Antonio; (cfr. allegato n.9) Tutti i provvedimenti elencati sono fondati sugli elementi di prova rappresentati dallincrocio delle precise e dettagliate dichiarazioni accusatorie rese da VILLANI Consolato (nato a Reggio Calabria, il 20/06/1976; ivi residente in via Saracinello - Ravagnese n. 171) e da LO GIUDICE Antonino (nato a Reggio Calabria, l01/09/1959; ivi residente in via Zara Is. 32 n. 16), con i riscontri alle stesse acquisiti nel corso delle indagini. Tali provvedimenti, hanno - tra laltro - ricostruito lattuale operativit della cosca LO GIUDICE in seno alla ndrangheta, riconoscendo la bont, la credibilit, la attendibilit delle dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia VILLANI Consolato e LO GIUDICE Antonino. A tal proposito, si riportano di seguito: a) lo stralcio dellordinanza emessa in data 02/11/2010 dal Tribunale del Riesame di Reggio Calabria (con riferimento alla posizione di LO GIUDICE Luciano cl. 1974 per il delitto di cui allart. 416 bis c.p.), nella parte relativa alla attendibilit di LO GIUDICE Antonino:

omissis Passando allesame del contenuto del provvedimento impugnato, le odierne risultanze procedimentali si reggono sul contenuto accusatorio nei confronti dei fratelli LO GIUDICE delle dichiarazioni del collaboratore di giustizia VILLANI Consolato, figlio di VILLANI Giuseppe e di LO GIUDICE Caterina, a sua volta figlia di LO GIUDICE Domenico, fratello del boss LO GIUDICE Giuseppe cl. 39, padre di LO GIUDICE Antonino e Luciano. omissis E di seguito si richiama il commento del G.I.P: In ultimo, in data 13/10/2010, lo stesso LO GIUDICE Antonino iniziava il suo percorso collaborativo con lA.G., tratto in arresto in quanto raggiunto da O.C.C. nellambito dellodierna inchiesta unitamente a LO GIUDICE Luciano, in questa sede impugnata, che, dopo un atteggiamento iniziale non scevro da una certa reticenza, rendeva dichiarazioni speculari a quelle del VILLANI (cfr. pag. 10 del decreto di fermo a carico di CORTESE Antonio) in ordine alla propria partecipazione a gravi fatti di sangue, alla propria ascesa criminale nella ndrangheta, alla carica raggiunta da ultimo del Vangelo, ai propri stretti rapporti intrattenuti con Pasquale CONDELLO, che aveva ospitato durante la sua latitanza in almeno unoccasione; di avere ricevuto dal CONDELLO la proposta di acquisire un peso maggiore nella gerarchia mafiosa con affidamento di compiti omicidiari e di controllo del territorio di particolare delicatezza; di essersi sottratto a tali proposte per la scelta meditata con il proprio gruppo di restare per conto loro, come cellula criminale del tutto autonoma; di avere dato incarico a CORTESE Antonio di collocare lordigno esploso il 3.1.2010 davanti ledificio sede della Procura Generale di questa citt e quello esploso davanti labitazione del Procuratore Generale dr. Salvatore DI LANDRO il 26.8.2010 ed il bazooka fatto rinvenire in prossimit degli uffici di questa Procura; di avergli ordinato in altre occasioni attentati dinamitardi (anche al Bar Arangea, citato dal Villani, ed alla pescheria in via Aschenez) e di averlo personalmente visto confezionare bombe; di essere il reale possessore delle armi sequestrate in occasione dellarresto di CORTESE Paolo Sesto, detenute dal CORTESE Antonio per conto dei LO GIUDICE. In particolare, LO GIUDICE Luciano asseriva che CORTESE Antonio aveva eseguito attentati dinamitardi anche su incarico del primo e, unitamente a questi, e negli anni 2003-2004 CORTESE Antonio si era recato in Austria a prelevare un notevole quantitativo di armi pesanti, circa una trentina, tra cui kalashnikov a colpo singolo. Ancora negava di avere con il fratello un ruolo paritario allinterno della cosca (essendo egli effettivamente in una posizione sovraordinata al Luciano, per come gi emerso), pur ammettendo che il LO GIUDICE Luciano lo aveva sempre aiutato nella gestione dei suoi affari criminali, attribuendogli, ove esplicitamente richiesto di farlo di collocarlo gerarchicamente, il grado di picciotto il primo nella gerarchia mafiosa. Orbene, i predetti dati non meritano particolare commento, trattandosi di una serie cos imponente e granitica di riscontri al dichiarato del VILLANI da non lasciare pi alcun dubbio sulla riconducibilit degli odierni addebiti al LO GIUDICE Luciano, tanto pi che la fonte di interpretazione di quegli accadimenti proprio quella autentica, rispetto ai fatti in commento, e cio le propalazioni di LO GIUDICE Antonino, capo dellomonima cosca in questa sede attribuita al di lui fratello Luciano. In relazione a tali dichiarazioni, le critiche difensive si sono appuntate quasi esclusivamente sulla diversa carica di ndrangheta attribuita dal VILLANI al LO GIUDICE Luciano (la santa) rispetto a quella riconosciutagli dal fratello LO GIUDICE Antonino, che gli attribuiva al pi la dote, senzaltro inferiore, di picciotto. Non si tratta di dato idoneo a svalutare le accuse del VILLANI, atteso che il percorso collaborativo del LO GIUDICE, ancora nella sua fase iniziale (si tratta di dichiarazioni rese lindomani della maturazione della decisione di collaborare), pur fornendo uno spaccato potenzialmente dirompente dello scenario criminale di stampo mafioso degli ultimi anni, deve, come si gi visto, in questa fase embrionale, scontrarsi con le pur istintive umane resistenze volte a tentare di minimizzare il ruolo dei propri cari e familiari, con i quali sino a qualche giorno addietro si condividevano scelte di vita criminale e non, ancorch in termini tali da non negare il vero: la partecipazione del LO GIUDICE Luciano alla cosca in commento. In questottica il giudizio sulle iniziali propalazione del LO GIUDICE, limitatamente a questi aspetti e con riferimento al ruolo che le sue dichiarazioni debbono avere in questa fase (al pi di ulteriore riscontro a quanto gi emerso in modo pacifico dal rimanente materiale indiziario), pu considerarsi positivo;

(cfr. allegato n.10)

b) lo stralcio dellordinanza custodiale emessa in data 08/11/2010 dal G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria (con riferimento alla posizione di CORTESE Antonio cl. 1962 per il delitto di cui allart. 416 bis c.p.), nella parte relativa alla attendibilit di LO GIUDICE Antonino: omissis
Quanto alla credibilit intrinseca ed estrinseca dei collaboratori di giustizia sopraindicati che hanno reso dichiarazioni etero accusatorie nei confronti del Cortese e prima ancora sulla esistenza ed operativit della cosca LO GIUDICE nel reggino la stessa stata gi vagliata e ritenuta dal G.I.P. in sede di emissione del titolo custodiale carico di LO GIUDICE Antonino e LO GIUDICE Luciano per gravissimi reati di appartenenza ad associazione mafiosa nonch da questo Decidente in sede di emissione dellOCC in carcere a carico di MURINA Carmelo. omissis Alle figure gi delineate dei collaboratori di giustizia i cui sintonici e convergenti dichiarati formano, insieme alle altre emergenze che di seguito si esamineranno, la grave piattaforma indiziaria a carico del CORTESE, si allinea la figura di un altro pentito nuovo di zecca LO GIUDICE Antonino, capo dellomonimo clan operante nel quartiere reggino di Santa Caterina. Lelevatissimo spessore criminale del LO GIUDICE emerge prepotentemente da tutto il corredo di atti, richiamati test. Le dichiarazioni, coerenti e precise, rese da VILLANI Consolato chiariscono il ruolo di vertice, in seno alla cosca omonima, il quale, a suo dire, attualmente ha il grado del Vangelo, che deve ritenersi ricoperto ben oltre la data del suo arresto avvenuto il 15/09/1991e perdurante sino ad oggi. omissis In data 13/10/2010, LOGIUDICE Antonino manifestava la propria volont di collaborare con la giustizia e, nel corso degli interrogatori del 13 e, soprattutto, del 14/10/2010, rendeva dichiarazioni nel corso delle quali cominciava a riferire le sue conoscenze sul contesto mafioso nel quale per anni stato inserito ed ha operato. Un primo vaglio delle sue dichiarazioni consente di ritenere le stesse munite del carattere della spontaneit, della verosimiglianza, della logica interna. Egli si assunto la paternit di gravi fatti criminosi (anche di omicidio), che mai, dalle indagini espletate, erano stati a lui ricondotti. Le sue dichiarazioni risultano, peraltro, munite del crisma del privilegio per la fonte superprimaria dalla quale esse derivano ossia dal vertice assoluto della cosca omonima, allinterno del nucleo familiare, che rappresenta lo zoccolo duro del clan, e, quindi, da sempre sia testimone, sia, soprattutto, autore, anche per averle deliberate ed autorizzate, delle condotte criminose perpetrate dai membri della consorteria. La sua conoscenza dei fatti riferiti, dunque, deriva o dallaver direttamente deliberato, autorizzato, disposto e preso parte ai fatti, o dallaver direttamente appreso i fatti dai responsabili o dallaver indirettamente ascoltato il racconto di tali fatti da soggetti pienamente inseriti nel contesto criminale di riferimento. omissis Le dichiarazioni del LO GIUDICE con riguardo a CORTESE Antonio risultano non solo confermate dal dichiarato di accusa del VILLANI ma anche da una poderosa mole di riscontri che verranno ripercorsi allorquando si tratter specificatamente della posizione del CORTESE. Ma non basta, altre conferme ricevono le chiamate di accusa del LO GIUDICE con riguardo allassociato alla cosca TEGANO, Carmelo MURINA. Costui, raggiunto da OCC in carcere emessa da questo Decidente, in data 1 novembre 2010, stato destinatario di plurime chiamate incrociate provenienti dai collaboratori MOIO, MUNAO, VILLANI, tutte riscontranti LO GIUDICE Antonino. Inutile appare ogni valutazione sulla figura dei collaboranti MUNAO Umberto, IANNO Paolo e LO GIUDICE Maurizio, la elevatissima credibilit intrinseca ed estrinseca dei quali, vagliata e ritenuta in numerosissimi processi di criminalit organizzata cui hanno dato un contributo poderoso, fa parte ormai del notorio giudiziario. Le circostanze sopra evidenziate con riguardo a tutti i propalanti, i cui dichiarati consentono di tessere la tela indiziaria in ordine alla partecipazione del CORTESE alla cosca LO GIUDICE e, prima ancora, in ordine alla attuale esistenza ed operativit della cosca de qua, tranquillizzano circa la attendibilit soggettiva ed oggettiva di essi. Si tratta di soggetti tutti esponenti di spicco e di primo piano delle cosche di appartenenza. Costoro nel parlare dei TEGANO, o dei loro sottoposti, dei LO GIUDICE e dei loro sottoposti non parlano di un mondo inventato ma del loro mondo, del mondo da loro frequentato e frequentato anche ai pi alti livelli.

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Ciascuno dei dichiaranti, per la parte che consentito conoscere, appare intrinsecamente armonica, coerente con il contesto di vita che hanno ricostruito e con la personalit emersa, e ne emerge la congruenza, nellambito degli interrogatori del PM, dei quali possibile allo stato apprezzare solo alcuni stralci, e la logica espositiva. Sono tutti soggetti privi di precedenti condanne per calunnia n sono riversati in atti o allegati dallindagato CORTESE e/o dagli altri chiamati (CORTESE, LO GIUDICE Antonino e Luciano), che si limitato a sostenere di non sapersi spiegare il perch delle accuse mosse a suo carico dai collaboratori MOIO, VILLANI e MUNAO, elementi dai quali inferire lesistenza in capo a ciascuno di costoro di sentimenti di odio, di malanimo e di vendetta a carico dei chiamati. Anche con riguardo al LO GIUDICE Antonino, che pure durante il suo stato di libert declamava la sua volont di fare piazza pulita, con ogni mezzo, dei suoi compari ndranghetisti, si pu agevolmente osservare che tanto sosteneva al fine di potere avere pi ampi spazi di operativit criminale, a questo punto, invero, inutili avendo egli avviato la sua carriera di collaboratore di giustizia. Ciascuno dei collaboratori quindi soggetto che ha conosciuto dallinterno la cosca di appartenenza e che ha lavorato per essa anche nei momenti pi difficili e cruenti della guerra di mafia (LO GIUDICE, MOIO, MUNAO, IANNO), che si reso responsabile in passato di gravissimi fatti delittuosi. Ed proprio questa lunga militanza ora nelle fila teganiane e destefaniane ora nelle fila condelliane, ora nelle fila della cosca LO GIUDICE, che ha fruttato ai vari VILLANI, MOIO, LO GIUDICE Maurizio una succulenta ascesa nella scala gerarchica guadagnata sul campo, la quale ultima diventa fonte di notizie preziosa ed assai attendibile. Alle stesse conclusioni si perviene con riguardo al LO GIUDICE Antonino ed allo IANNO Paolo da sempre al vertice dei sodalizi di appartenenza. Le dichiarazioni di ciascuno di essi sono connotate, pertanto, dai requisiti della congruenza interna, logica, ed esterna, cio della plausibilit e verosimiglianza obiettive e storiche, della spontaneit, autonomia e dal carattere diretto delle conoscenze esposte ed anche laddove alcune notizie fossero riferite de relato, tuttavia esse risultano, comunque, apprese in prima persona nellambito criminale di interesse, da parte di altri soggetti che vi appartenevano e che le comunicavano come fonte prima. Quanto ai riscontri esterni e al livello di essi si gi riferito delle numerose conferme esterne che i loro dichiarati hanno rinvenuto ma quel che in questa sede interessa il dato che essi si confermano e si riscontrano reciprocamente. Parimenti affidabili soggettivamente ed altamente credibili sono i pentiti ormai storici LO GIUDICE Maurizio, MUNAO e IANNO, che hanno fornito apporti preziosi in numerosi processi di criminalit organizzata del nostro distretto giudiziario e la cui attendibilit intrinseca ed estrinseca stata gi notoriamente vagliata e ritenuta da molte AAGG. Tutti si sono autoaccusati di fatti gravissimi e vantano un pedigree criminale di tutto rispetto che li ha resi teca preziosa ed inesauribile di conoscenze di innumerevoli fatti delittuosi, a moltissimi dei quali hanno personalmente preso parte. Daltro canto, la loro privilegiatissima posizione ed il loro non comune osservatorio (si rammenta che IANNO, gi capo del locale di Gallico stato braccio destro durante la guerra di mafia del boss supremo CONDELLO Pasquale) tranquillizza sulla elevata attendibilit anche quando riferiscano di fatti conosciuti ed appresi de relato perch comunque appresi da fonti primarie privilegiatissime in contesti seri ed importanti in cui nessun ruolo pu giocare lo scherzo, la spavalderia, lelaborazione fantasiosa o la millanteria;

(cfr. v.sopra in allegato n.9) Il discorso fatto per LO GIUDICE Antonino pu essere ribadito anche per MOIO Roberto. Questultimo cominciava la sua collaborazione nel settembre 10, a seguito dellarresto subito in esecuzione della cd.Operazione Agathos. Anche per il MOIO positivo il giudizio sullattendibilit intrinseca delle sue dichiarazioni, per le seguenti ragioni: 1) le dichiarazioni rese hanno il carattere della spontaneit, della verosimiglianza, della logica interna; 2) nel corso degli interrogatori resi, il MOIO si assunto la responsabilit della commissione di gravi fatti criminosi (anche di omicidio), che mai, dalle indagini espletate, erano stati ricondotti allo stesso; 3) le dichiarazioni rese sono provenienti da soggetto non motivato da astio nei

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confronti degli accusati, ma anzi inserito in posizione di assoluto rilievo entro la cosca TEGANO, dovuta al rapporto di parentela diretto con TEGANO Giovanni e TEGANO Pasquale e, quindi, da sempre sia testimone che autore delle condotte criminose perpetrate dai membri della consorteria: la sua conoscenza dei fatti riferiti, dunque, deriva o dallaver direttamente preso parte ai fatti o dallaver direttamente appreso i fatti dai responsabili o dallaver indirettamente ascoltato il racconto di tali fatti da soggetti (i frateli TEGANO) posti al vertice della propria organizzazione. A ci si aggiunga che anche le dichiarazioni del MOIO sono state utilizzate e positivamente vagliate nellambito di una pluralit di provvedimenti giudiziari ed in particolare: a) decreto di fermo dei PP.MM. del 07/10/2010 nei confronti di LO GIUDICE Antonino cl. 1959; b) richiesta dei PP.MM. dell08/10/2010 di convalida del fermo e di applicazione di misura cautelare personale coercitiva nei confronti di LO GIUDICE Antonino cl. 1959 e di LO GIUDICE Luciano cl. 1974 per il reato di cui allart. 416 bis c.p.; c) ordinanza di non convalida del fermo e di contestuale applicazione della misura della custodia cautelare in carcere nei confronti dei predetti indagati, emessa dal G.I.P. in data 09/10/2010; d) ordinanza del Tribunale del Riesame del 02/11/2010 di conferma della ordinanza del G.I.P. sub c). (vds allegato n.9) Tutti provvedimenti fondati sugli elementi di prova rappresentati dallincrocio delle precise e dettagliate dichiarazioni accusatorie rese da VILLANI Consolato, MOIO Roberto e LO GIUDICE Antonino con elementi di riscontro alle stesse acquisiti nel corso delle indagini (dichiarazioni di altri collaboratori di giustizia, attivit di intercettazione telefonica ed ambientale, documentazione, ecc.). Nonch: a) decreto di fermo dei PP.MM. del 27 ottobre 2010 nei confronti di MURINA Carmelo, cl. 1964; b) richiesta dei PP.MM. del 30/10/2010 di convalida del fermo e di applicazione di misura cautelare personale coercitiva nei confronti di MURINA Carmelo, cl. 64, per il reato di cui allart. 416 bis c.p.; c) ordinanza di non convalida del fermo e di contestuale applicazione della misura della custodia cautelare in carcere nei confronti dei predetti indagati, emessa dal G.I.P. in data 01 novembre 2010. (vds allegato n.9) Anche tali provvedimenti sono fondati sugli elementi di prova rappresentati dallincrocio delle precise e dettagliate dichiarazioni accusatorie rese da MOIO Roberto, VILLANI Consolato e LO GIUDICE Antonino. A tal proposito, anche per il MOIO si riporta lo stralcio lo stralcio dellordinanza custodiale emessa in data 08/11/2010 dal G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria (con riferimento alla posizione di CORTESE Antonio cl. 1962 per il delitto di cui allart. 416 bis c.p.), nella parte relativa alla attendibilit di VILLANI Consolato, MOIO Roberto e di LO GIUDICE Antonino:

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Quanto alla credibilit intrinseca ed estrinseca dei collaboratori di giustizia sopraindicati che hanno reso dichiarazioni etero accusatorie nei confronti del Cortese e prima ancora sulla esistenza ed operativit della cosca LO GIUDICE nel reggino la stessa stata gi vagliata e ritenuta dal G.I.P. in sede di emissione del titolo custodiale carico di LO GIUDICE Antonino e LO GIUDICE Luciano per gravissimi reati di appartenenza ad associazione mafiosa nonch da questo Decidente in sede di emissione dellOCC in carcere a carico di MURINA Carmelo. altre conferme ricevono le chiamate di accusa del LO GIUDICE con riguardo allassociato alla cosca TEGANO, Carmelo MURINA. Costui, raggiunto da OCC in carcere emessa da questo Decidente, in data 1 novembre 2010, stato destinatario di plurime chiamate incrociate provenienti dai collaboratori MOIO, MUNAO, VILLANI, tutte riscontranti LO GIUDICE Antonino. Si tratta di soggetti tutti esponenti di spicco e di primo piano delle cosche di appartenenza. Costoro nel parlare dei TEGANO, o dei loro sottoposti, dei LO GIUDICE e dei loro sottoposti non parlano di un mondo inventato ma del loro mondo, del mondo da loro frequentato e frequentato anche ai pi alti livelli. Ciascuno dei dichiaranti, per la parte che consentito conoscere, appare intrinsecamente armonica, coerente con il contesto di vita che hanno ricostruito e con la personalit emersa, e ne emerge la congruenza, nellambito degli interrogatori del PM, dei quali possibile allo stato apprezzare solo alcuni stralci, e la logica espositiva. Sono tutti soggetti privi di precedenti condanne per calunnia n sono riversati in atti o allegati dallindagato CORTESE e/o dagli altri chiamati (CORTESE, LO GIUDICE Antonino e Luciano), che si limitato a sostenere di non sapersi spiegare il perch delle accuse mosse a suo carico dai collaboratori MOIO, VILLANI e MUNAO, elementi dai quali inferire lesistenza in capo a ciascuno di costoro di sentimenti di odio, di malanimo e di vendetta a carico dei chiamati. Anche con riguardo al LO GIUDICE Antonino, che pure durante il suo stato di libert declamava la sua volont di fare piazza pulita, con ogni mezzo, dei suoi compari ndranghetisti, si pu agevolmente osservare che tanto sosteneva al fine di potere avere pi ampi spazi di operativit criminale, a questo punto, invero, inutili avendo egli avviato la sua carriera di collaboratore di giustizia. Ciascuno dei collaboratori quindi soggetto che ha conosciuto dallinterno la cosca di appartenenza e che ha lavorato per essa anche nei momenti pi difficili e cruenti della guerra di mafia (LO GIUDICE, MOIO, MUNAO, IANNO), che si reso responsabile in passato di gravissimi fatti delittuosi. Ed proprio questa lunga militanza ora nelle fila teganiane e destefaniane ora nelle fila condelliane, ora nelle fila della cosca LO GIUDICE, che ha fruttato ai vari VILLANI, MOIO, LO GIUDICE Maurizio una succulenta ascesa nella scala gerarchica guadagnata sul campo, la quale ultima diventa fonte di notizie preziosa ed assai attendibile. Alle stesse conclusioni si perviene con riguardo al LO GIUDICE Antonino ed allo IANNO Paolo da sempre al vertice dei sodalizi di appartenenza. Le dichiarazioni di ciascuno di essi sono connotate, pertanto, dai requisiti della congruenza interna, logica, ed esterna, cio della plausibilit e verosimiglianza obiettive e storiche, della spontaneit, autonomia e dal carattere diretto delle conoscenze esposte ed anche laddove alcune notizie fossero riferite de relato, tuttavia esse risultano, comunque, apprese in prima persona nellambito criminale di interesse, da parte di altri soggetti che vi appartenevano e che le comunicavano come fonte prima. Quanto ai riscontri esterni e al livello di essi si gi riferito delle numerose conferme esterne che i loro dichiarati hanno rinvenuto ma quel che in questa sede interessa il dato che essi si confermano e si riscontrano reciprocamente.

(vds allegato n.9)

Quanto evidenziato nel decreto di fermo non pu che essere condiviso da questo Ufficio, che, daltra parte (per come si coglie dalla lettura degli stralci dei provvedimenti che sono stati emessi e vengono richiamati nel provvedimento pre-cautelare), ha gi affrontato la questione

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dellattendibilit dei nuovi collaboratori in diverse ordinanze (con conferma, peraltro, da parte del Tribunale per il Riesame), nelle quali, in maniera sintonica, si evidenziato come, sia con riguardo al MOIO, sia con riferimento (al VILLANI e, da ultimo) al LO GIUDICE, possa ritenersi superato il vaglio relativo alla credibilit dei dichiaranti ed allattendibilit intrinseca della loro chiamata. E, infatti, le dichiarazioni rese dal LO GIUDICE e dal MOIO hanno il carattere della spontaneit, della verosimiglianza e della logica interna. Nel corso degli interrogatori resi, poi, entrambi, per quanto emerge allo stato, si sono assunti la responsabilit in ordine a gravi fatti criminosi, che mai, dalle indagini espletate, erano stati ricondotti agli stessi; dette dichiarazioni provengono da soggetti non motivati da astio nei confronti degli accusati, ma, anzi, inseriti in posizione di assoluto rilievo nella ndrangheta, luno a capo dellomonima consorteria, laltro in posizione di rilievo nella cosca TEGANO (dovuta al rapporto di parentela diretto con TEGANO Giovanni e TEGANO Pasquale), e, quindi, da sempre, sia testimoni sia autori delle condotte criminose perpetrate dai membri delle rispettive consorterie facenti parte della ndrangheta: la loro conoscenza dei fatti riferiti, dunque, deriva o dallavervi direttamente preso parte o dallavere direttamente appreso i fatti stessi dai responsabili o dallavere, indirettamente, ascoltato il racconto di tali fatti da soggetti posti al vertice dellorganizzazione, con i quali costoro chiaramente interagivano. Ci posto, nella specie, occorre confermare il rilievo delle propalazioni del MOIO, che appare fonte qualificata in quanto, come detto, soggetto intraneo allarticolazione della ndrangheta che la cosca TEGANO, pienamente a conoscenza non solo delle dinamiche della stessa ma anche di quelle che la vedevano (e vedono) interagire, in maniera sinergica ed unitaria, con le altre articolazioni territoriali, specie la strettamente connessa cosca DE STEFANO (cui, come anticipato, il gruppo monitorato dalle indagini era ed intimamente connesso). Parimenti rilevanti, poi, le dichiarazioni rese dal LO GIUDICE Antonino, soggetto di rango della locale criminalit organizzata, le cui affermazioni in merito allorganigramma delle consorterie cittadine poggiano, evidentemente, sulla sua risalente affiliazione alla ndrangheta, con ruolo peraltro di spessore, e, pertanto, sulla conseguente compiuta conoscenza, da parte del predetto, delle dinamiche e delle persone che in essa operano (e dei rispettivi ruoli). N, per vero, allo stato degli atti, emerge dato da cui poter inferire che i due collaboratori siano soggetti portatori di astio o malanimo nei confronti dei soggetti chiamati in causa (e, infatti,

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nelle dichiarazioni rese alludienza di convalida, alcun elemento stato allegato in tal senso dal CRUCITTI o dal CHILA). Deve essere, dunque, confermata, in ragione della posizione dei dichiaranti allinterno delle cosche di ndrangheta di riferimento, la rilevanza probatoria delle dichiarazioni su fatti e circostanze relative alla vita dellassociazione mafiosa di appartenenza, frutto di patrimonio conoscitivo comune (in quanto inerente fatti che erano di interesse comune per gli associati di ndrangheta). 3) IL MATERIALE INDIZIARIO:
A)

PREGRESSI

RISULTATI

INVESTIGATIVI

IN

ORDINE

ALLA

COSIDDETTA

COSCA

CRUCITTI. B) LAPPORTO ANTONINO. Esposti i criteri guida nella lettura del materiale indiziario pu passarsi ad affrontare quanto osservato dal P. M. nel decreto di fermo (cui la richiesta cautelare rinvia), iniziando dal riferimento operato alle pregresse indagini che hanno visto diretti protagonisti i due odierni indagati, destinatari di pronunzia affermativa della responsabilit per il delitto di cui allart. 416 bis C. p., sebbene non assistita ancora dallautorit di cosa giudicata: trattasi della sentenza emessa, in data 8/2/2010, a seguito del procedimento c.d. Pietrastorta [occorre, per inciso, sottolineare che, per ci che concerne le sentenze pronunciate in altri procedimenti
penali e non ancora divenute irrevocabili, sono da considerare documenti e possono essere utilizzate come prova solo per i fatti (documentali appunto) in esse rappresentati, non anche per la ricostruzione dei fatti e la valutazione delle prove in esse contenute: impregiudicata, tuttavia, ovviamente, rimane la possibilit di ripercorrere, avvalendosi degli elementi di prova acquisiti al processo, gli stessi itinerari valutativi tracciati in quelle sentenze, ferma restando la necessit di sottoporre gli elementi di prova di cui legittimamente si dispone ad autonoma valutazione critica secondo la regola generale prevista dallart. 192, comma, 1 C. p. p. (cos Cassazione, Sezione I, 9 ottobre 2007 n. 46082, imp. Lago e altri; nello stesso senso, cfr. Cassazione, Sezione VI, 4 maggio 2006 n. 33519, Acampora e altro): ci che, nel caso di specie, appare
DEI COLLABORATORI DI GIUSTIZIA

MOIO ROBERTO

LO GIUDICE

certamente possibile fare, alla luce dellintegrale compendio indiziario riversato in atti dal P. M.]. Orbene, diversi sono i dati di pregresse operazioni investigative che consentono di reputare dimostrata, allo stato degli atti, lesistenza, nel territorio di Reggio Calabria, della locale di Pietrastorta, retta da Santo CRUCITTI.

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Tanto si evince, anzitutto, dalle dichiarazioni rese da diversi collaboratori di giustizia, che hanno concordato nel collocare il CRUCITTI Santo a capo di unorganizzazione criminale, da reputare satellite rispetto alla potente consorteria riconducibile alla famiglia DE STEFANO, inserita, durante la seconda guerra di mafia, nel cartello DE STEFANO TEGANO LIBRI. Seguendo lo schema tracciato dal requirente nel decreto di fermo (cui pu farsi affidamento, attesa lefficacia espositiva del materiale indiziario confermativo dellipotesi di accusa), si riportano, anzitutto, le dichiarazioni rese, in passato, da alcuni collaboratori di giustizia, ovvero GULL, ROD, LAURO, MUNA, FRACAPANE. Ed invero, nel verbale del 4/10/1995, GULL riferiva quanto segue:
GULLIAntonio Verbale del 04.10.1995 ...omissis... () Si procede, pertanto, a fare esaminare al teste lalbum fotografico anzidetto, iniziando dalla foto n.1-Q. Il Gull, dopo avere osservato attentamente le fotografie contenute nellalbum fotografico dichiara testualmente: Conosco solo di vista la fotografia effigiata nella fotografia contrassegnata dal n. 1-Q. Si tratta se non sbaglio di CRUCITTI Santo, che gestisce il locale in contrada Pietrastorta. Non conosco i limiti territoriali di detto locale. Altro su di lui non conosco. Lufficio d atto che la fotografia contrassegnata dal n. 1-Q raffigura CRUCITTI Santo, classe 1963() ...omissis.... (vds allegato n.3)

Il 10/11/1995, ROD riferiva, invece, quanto segue:


RODA Verbale del 10.11.1995 ...omissis... ()Non riconosco nessuna delle persone effigiate nelle foto contenute in questo album, posso soltanto dire, per come era noto allinterno della nostra organizzazione, che ero a conoscenza che tale Clan CRUCITTI gestiva il locale di Condera ed era alleato, durante la seconda guerra di mafia, alla cosca Libri ()...omissis... (dichiarazioni contenute nellOCC PIETRASTORTA - vds allegato n.2 )

Uno degli storici pentiti di ndrangheta, Giacomo LAURO, ancora prima, pi precisamente in data 18/2/1994, aveva riferito:
Giacomo LAURO

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Verbale del 18.02.1994 pag. 2 e 21 ...omissis... ()a quello Destefaniano si allearono le famiglie() ...omissis... ()CRUCITTI capeggiata da Francesco (se non ricordo male) ()....omissis... ()il gruppo CRUCITTI oltre il cimitero sino a Condera-Pietrastorta; ().... omissis () Su Condera comandano i fratelli di CRUCITTI Demetrio, detto Mimmo, ucciso durante la guerra di mafia. Anche per questo locale valgono le medesime considerazioni di quello precedente, trattandosi di piccola consorteria affiliata al clan DE STEFANO con funzioni di controllo del territorio di Condera ()...omissis.... (vds allegato n.4)

Pi di recente, in data 7/2/2002, MUNA Umberto affermava:


Umberto MUNAO Verbale del 7 febbraio 2002 ...omissis... () Ecco da quella zona comunque comprende San Giorgio perch San Giorgio Boschicello una zona e allora per quanto riguarda questo lavora la ditta non so come si chiama comunque una ditta che fa naturalmente le strade ha fatto lavori in parecchi zone da Catona in avanti ne parlavo con STILLITANO perch c stato un discorso CRUCITTI CRUCITTI non quello del cemento SANTO CRUCITTI quello che le trasporta ha una amicizia con questo appaltatore quindi e gli approcci li seguiva lui cio lui zona per zona dove lavora per dire questo a Ca Catona? Si rivolgeva lui a Catona dice sapete tizio sta facendo questo e questo siccome un amico un occhio di rispetto e di solito gli hanno fatto il quattro percento dove ha lavorato lo stesso ha fatto qui solo che non si capito bene con chi ha parlato questo CRUCITTI dice che ha stabilito il quattro per cento quindi questo ha messo mano ha lavorato abbiamo saputo noi che stanno lavorando dice cu (incomprensibile)cu cui parrare insomma n, hanno avvicinato sempre per FRANCO GIORDANO che segue comunque anche la zona San Giorgio, ha avvicinato sta appaltatore, questo appaltatore non lui direttamente un capo capo ditta gli ha detto che comunque alloccorrente di tutta la situazione gli ha spiegato che tramite sto SANTO CRUCITTI si interessato ha parlato con qualcuno insomma cos e cos, va bene gli abbiamo detto di bloccarsi perch fino a che non parlano con noi lavori l non se ne fanno io e DOMENICO STILLITANO andiamo in ambasciata e incontriamo SANTO CRUCITTI lo incontriamo presso un certo LO GIUDICE di salendo per Condera vicino fondo Versace c una strada, comunque in un negozio di robba di riscaldamenti che era amico suo lo incontriamo e cerchiamo di capire come si assume lui la responsabilit nelle nostre zone, poi a che titolo, e allora lui dice io sono con i TEGANO io qualsiasi cosa rispondo con i TEGANO dice, un discorso a titolo poi allora gli abbiamo fatto capire in un modo abbastanza chiaro che lui responsabilit non se ne pu prendere nelle zone, cio a San Giorgio ci sono i ROSMINI tu vattene a prendere la responsabilit a casa tua cio a Pietra Storta no, a San Giorgio per dire e se avevate stabilito il quattro per cento no! lui ci deve dare il cinque per cento quindi ora vai e gli dice che lui prima si avvicina e va a trovare FRANCO GIODANO parla con FRANCO GIORDANO e paga il cinque per cento e non ci sono altre discussioni e se ne andato un po risentito dice tutti mi hanno accordato il quattro per cento voi, noi non te ne accordamu perch nun na anteressa ne tu ne TEGANO in linea di massima e questo discorso se ne interessato sto CRUCITTI e quindi in linea di massima penso che questi sono le case popolari di cui ho parlato prima e la piazza di SantAnna e il discorso CANGERI che ha direttamente il contatto in linea di massima i discorsi sono quelli che che poi voglio dire anche discorsi che non so direttamente ma il concetto a Reggio ()...omissis....

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(vds allegato n.5)

Altro importante collaboratore, FRACAPANE Giovanbattista, il 22 ed il 29/9/2004, affermava quanto segue:


Giovanni Battista FRACAPANE Verbale del 29.09.2004 () DR. OLIVERI: Signor FRACAPANE lei conosce CRUCITTI Santo, lha sentito nominare? FRACAPANE: Si, CRUCITTI Santo deve essere, se quello che conosco io, deve avere gli impianti del cemento questo qua mi sembra. DR. ANDRIGO: Deve avere ha detto? FRACAPANE: Fa il cemento. DR. ANDRIGO: Ah, limpianto del cemento. FRACAPANE: Se quello che dico io sempre, perch poi CRUCITTI ce n uno che hanno ammazzato forse nel... DR. OLIVERI: No, quello che le chiedo io vivente ecco. DR. CUTRONEO: Magari le dica un po la classe se ce lha. V. SOVR. LO GIUDICE: Del DR. CUTRONEO: Si. V. SOVR .LO GIUDICE: Guardate dottore del sessantatre, del sessantatre, quindi sui quaranta. FRACAPANE: Guardi il nome lho sentito nominare perch diciamo un nome per vi posso dire che su chi su che cosa no. DR. ANDRIGO: Ma persona vicino a qualche cosca, che fa parte di qualche ambiente. FRACAPANE: Guardi diciamo che se ora. DR. ANDRIGO: Questo CRUCITTI Santo di cui lei sa che ha il cemento... FRACAPANE: Si, si ma quandosi, no. DR. ANDRIGO: uno ndranghetista un mafioso, che fa? FRACAPANE: Si, si lo sapete perch dottore, perch a me quando mi viene un nome che conosco non pu essere diciamo un marti, un barista , una persona diciamo DR. OLIVERI: Di peso. FRACAPANE: di peso che ha le sue responsabilit, perch nellambiente che si nomina. DR. ANDRIGO: Uhm. FRACAPANE: E lho sentito sempre nominare. DR. ANDRIGO: Lha sentito questo CRUCITTI Santo nomi direttamente da chi? FRACAPANE: Fra di noi dottore, fra con DE STEFANO Orazio. DR. ANDRIGO: Oh, ma come vicino a voi o avversario? FRACAPANE: Specifico non lo so dottore, non posso dire una cosa precisa, specifica, per che non che diciamo, da noi si nomina, magari se si dice ha la boutique tizio e caio diciamo, per questo un nome, guardi io, io penso che se quello che dico io che mi sto diciamo andando indietro un pochettino con il tempo una persona che inserita nelledilizia forse. E ora vi dico unaltra cosa che questa persona che mi sto ricordando ora veramente, deve essere pure vicino allimpresa che ha fatto il Parco Ca con le piscine diciamo, si chiama come qualcosa Caserta, e questa persona gli ha portato, vedete ora come mi sto ricordando, la mazzetta a Giuseppe DE STEFANO del lavoro. Glieli portava venti milioni diciamo ogni due tre mesi. DR. OLIVERI: Questa persona che abbiamo nominato. FRACAPANE: Si che me lo ha detto Giuseppe DE STEFANO e Santo CRUCITTI ora mi sto ricordando che questo ricordo che me lo diceva Giuseppe che gli ha detto, guardate il discorso nato cos, siccome io con Orazio DE STEFANO ero insieme poi c stata una lontananza. Giuseppe

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DE STEFANO mi ha detto dice ha chiamato suo zio dice non ti permettere a Giovanni di non dargli confidenza cio Giovanni sono io, no? e sempre un poi parlando su altre cose mi ha detto, lui non sa ancora a me che mi ha portato i soldi del lavoro di Parco Caserta, dice il lavoro di Parco Caserta dice me li ha portati Giovaquesto qua Santo CRUCITTI forse, che praticamente su questa parabola non lo ha voluto dire che un amico suo che un parente forse di Paolo Rosario pure questo credo che sia, non lo so. Comunque dice va lui, non sa niente, ok. DR. OLIVERI: Comunque come persona inserito nellambiente questo FRACAPANE: Si, si questo qua che almeno, che se quello che mi dice lui e deve essere amico se quello che mi dice lui di Paolo DE STEFANO cio di suo cugino di Paolo Rosario, se no non lui. Voglio dire. DR. OLIVERI: Lei lo ha visto mai fisicamente. FRACAPANE: No, no assolutamente. DR. OLIVERI: Pu darsi che lo ha visto deve vedere sempre. FRACAPANE: Dottore io ero tante volte dagli AUDINO, tanti anni fa lho potuto pure vedere e oggi come oggi dopo ventanni non mi ricordo che so. DR. ANDRIGO: Va beh altro niente. V.SOVR. LO GIUDICE: Mi pare di no. () (vds allegato n.6) VERBALE DEL 22.09.2004 () FRACAPANE: Si, si questo ce lo ha detto. Lhannopoi non scordiamoci che Paolo SCHIMIZZI mica si preso l la casa a San Giovannello per che non gli piace stare ad Archi. Io gi nella mia intelligenza e nella mia idea avevo capito, tu che vai a fare l, ma perch loro non vogliono vedere non hanno potuto pi vedere a Mario AUDINO perch praticamente dove hanno fatto quella piscina grande, come si chiama l che c il ISPETT.DELLARTE: Parco Caserta. DR.SILIPO: Parco Caserta. FRACAPANE: Parco Caserta. Praticamente lAUDINO ha fatto prendere i soldi l diciamo a Giuseppe DE STEFANO. Io non che poi so i particolari ora onestamente Pasquale TEGANO questo non che gli andato molto gi () (vds allegato n.7) VERBALE DEL 29.09.2004 () FRACAPANE: Poi vi posso dire il fatto che della piscina comunale. DR. OLIVERI: Scusi. FRACAPANE: Dove hanno fatto la piscina in Parco Caserta. DR. OLIVERI: Parco Caserta, si. FRACAPANE: Mario AUDINO siccome che volete con Giuseppe DE STEFANO si rispettava, no? perch si frequentavano prima del novantaquattro e.. e gli ha fatto prendere i soldi a Giuseppe DE STEFANO quelli che lavoravano, giustamente i TEGANO diciamo hanno inghiottito e non hanno morso va, se la sono sentita e hanno provato dice come () (vds allegato n.6)

Il commento del P. M. a tali ultime dichiarazioni nei termini seguenti:

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Nelle ultime dichiarazioni riportate, FRACAPANE Giovanni Battista, dapprima confonde scambiando CRUCITTI Santo con il CRUCITTI Bruno Antonino4. Successivamente si ravvede e riconosce correttamente CRUCITTI Santo, quale operatore nel campo delledilizia, rammentando di averne sentito parlare da DE STEFANO Giuseppe - esponente di spicco dellomonima consorteria criminale - che lo indica come persona molto vicina alla famiglia DE STEFANO, tant che lo individua come colui che gli () ha portato i soldi del lavoro di Parco Caserta() In ordine allestorsione - appena accennata - sui lavori eseguiti presso il parco Caserta di questo centro, FRACAPANE Giovanni Battista, nel corso delle audizioni del 22 e 29 settembre 2004, fa riferimento al risentimento nutrito dalla famiglia TEGANO verso AUDINO Mario, ricollegando detto rancore proprio allestorsione che questultimo aveva consumato in danno dellimpresa costruttrice del Parco Caserta, il cui ricavato veniva devoluto a DE STEFANO Giuseppe e non a TEGANO Pasquale che se ne riteneva il naturale destinatario. Incrociando le dichiarazioni rese da FRAGAPANE nelle diverse audizioni richiamate, appare ragionevole ritenere che lestorsione in argomento stata gestita congiuntamente da AUDINO Mario e CRUCITTI Santo per conto della famiglia DE STEFANO.

Esponendo i contributi dichiarativi raccolti in merito alla consorteria di Pietrastorta, il P. M. riporta, poi, uno stralcio dellordinanza emessa nellambito dellomonimo procedimento (poi sfociato nella sentenza che, in seguito, verr commentata):
Infine, ulteriori dichiarazioni di collaboratori di giustizia in ordine allesistenza di una consorteria criminale facente capo a Santo CRUCITTI ed operante in questo centro sono riportate anche nella misura cautelare allepoca emessa nei confronti del predetto nellambito delloperazione denominata PIETRASTORTA, con particolare riferimento a quelle rese dal collaboratore ZAVETTIERI Antonino, di cui si riporta uno stralcio estratto dal provvedimento richiamato: () A chiusura della disamina degli elementi di prova a carico del Crucitti, vanno, altres, rammentate le dichiarazioni di Zavettieri Antonino, collaboratore di giustizia che ha reso, in tempi recenti, dichiarazioni anche sul conto del medesimo. Va rilevato che si tratta di soggetto inserito nella criminalit organizzata, in settore territoriale contiguo a quello oggetto delle investigazioni - quello di Cerasi, Ort, Terreti -, per tale ragione titolare di conoscenze validamente spendibili in sede investigativa anche sul conto degli indagati.

4 Nato a Reggio Calabria il 21.04.1959

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() dichiarazioni versate dal collaboratore ZAVETTIERI Antonino, il quale, nellambito dellinterrogatorio del 20.10.2005 (in corso di redazione del verbale illustrativo dei contenuti della collaborazione), ha riferito sul conto del CRUCITTI Santo quanto segue5: A Pietrastorta c un vero e proprio locale di cui responsabile Santo CRUCITTI, coadiuvato dal fratello Giuseppe. Ricordo un episodio specifico nel 1998 riguardante la ditta IARIA che stava facendo lavori al ponte di Cilantoni, situato al confine tra Terreti e Pietrastorta. Ricordo che PORTAFORTUNA che allora era latitante mi mand a parlare da Santo CRUCITTI a Pietrastorta, in una officina di propriet loro, per dirgli di farsi i fatti suoi. Era avvenuto che il CRUCITTI aveva chiesto la mazzetta alla ditta IARIA, che uno bassotto coi baffi. Questo IARIA disse a me e a PORTAFORTUNA questo fatto e di qui la necessit del chiarimento con CRUCITTI che in quella occasione si era in sostanza allargato al di fuori dei suoi confini in quanto il ponte ricade in territorio di Terreti. Si tratta di dichiarazioni rese di recente, che fanno riferimento allattualit delle relazioni criminali della zona, come facilmente desumibile per luso del presente indicativo nella descrizione del dominio illecito di Pietrastorta (A Pietrastorta c un vero e proprio locale, di cui responsabile Santo Crucitti). Lepisodio relativo allo Iaria del 1998, che sarebbe perci coperto dal giudicato relativo alla sentenza favorevole emessa nel procedimento Olimpia 1. Ma si tratta, altres, di fatto nuovo, dapprima non conosciuto e potr essere adeguatamente valorizzato, per essere utilizzato nel prosieguo delle indagini per la nuova contestazione. () (vds allegato n.2)

Nel decreto di fermo, poi, il P. M. passa ad evidenziare le conclusioni in ordine alla sussistenza degli elementi dimostrativi dellattuale esistenza della cosca CRUCITTI. Prima di affrontare tale profilo, tuttavia, sin da ora appare opportuno riprodurre uno stralcio della sentenza n. 45/2010, emessa da questUfficio in data 8/2/2010 [per i fini del procedimento n.
2754/2006 R. G. G. I. P. G. U. P., n. 1673/2006 R. G. N. R., ovvero uno stralcio dal p. p. n. 1293/04 R. G. N. R. D. D. A. n. 425/05 R. G. i. p. D. D. A.] ed allegata al volume 3 degli atti (allegato n. 36).

Il G. U. P. [dopo aver, peraltro, riportato alcune delle dichiarazioni che si sono sopra menzionate] evidenziava, in merito allesistenza della cosca, quanto segue (cfr. paragrafo 2 della sentenza):
In particolare si veniva a conoscenza che le estorsioni che CRUCITTI Santo imponeva ai titolari dei locali si concretizzavano nellimposizione di lavori di ristrutturazione non necessari, ovvero nellobbligo per gli esercenti, che comunque dovevano ristrutturare, di rivolgersi al CRUCITTI senza possibilit di assegnare i lavori in questione ad altro soggetto.

5 Cfr. estratto verbale di interrogatorio ZAVETTIERI Antonino dd. 20.10.2005.

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Le imposizioni naturalmente avvenivano grazie alla forza intimidatrice derivante dal fatto che CRUCITTI era posto a capo della cosca mafiosa dominante a Condera-Pietrastorta ed anche grazie alla vicinanza ad AUDINO Mario. Tra i soggetti presi di mira da CRUCITTI Santo vi sarebbero stati anche i fratelli CRUCITTI Natale e CRUCITTI Carmelo, imprenditori nel campo della ristorazione, titolari di numerosi locali pubblici siti nel centro cittadino, tutti nel corso degli anni ristrutturati dallimpresa di cui lo stesso CRUCITTI Santo era titolare. A conferma di quanto sopra ipotizzato, si vedr pi avanti come limprenditore CRUCITTI Natale sia stato vittima di richieste estorsive e di un attentato incendiario, di cui si reso materialmente responsabile un personaggio strettamente collegato a CRUCITTI Santo, CHILA Mario Salvatore. Si apprendeva altres, che al predetto CRUCITTI Carmelo, che aveva rilevato il servizio di ristorazione posto allinterno del Palazzo del Consiglio Regionale a Reggio Calabria, era stata imposta lassunzione in qualit di cassiere di ROMEO Giuseppe, odierno imputato, questultimo legato da stretti vincoli con CRUCITTI Santo (va, in proposito, sottolineato che da accertamenti esperiti risultato che effettivamente ROMEO Giuseppe prestava la propria attivit lavorativa presso lesercizio di ristorazione posto allinterno del Palazzo della Regione di cui era allepoca titolare il prefato CRUCITTI Carmelo - allegato 2 informativa principale). ROMEO Giuseppe nei mesi precedenti luccisione di AUDINO Mario, avrebbe personalmente accompagnato presso di lui un professionista di questo centro che sarebbe stato costretto a versare una tangente di 5000 euro (allegato 1 informativa principale). A conferma e riscontro dellintensit dei rapporti esistenti tra CRUCITTI e ROMEO, va evidenziato che il CRUCITTI, resosi irreperibile a seguito dellemissione dellordinanza di custodia cautelare in carcere in data 18.07.1995 nellambito della Operazione Olimpia, dopo dieci mesi di latitanza, era stato tratto in arresto a Mantova, dove era stato fermato a bordo di unautovettura in compagnia proprio di ROMEO Giuseppe, in quelloccasione denunciato per il reato di favoreggiamento. Lo stretto legame tra ROMEO Giuseppe e CRUCITTI Santo confermato anche dai alcuni controlli di Polizia (in data 12.12.1999 sulla via Eremo Botte; in data 11.5.2000 sulla via Aschenez; in data 10.6.2000 sul viale Calabria). A sostanziare ulteriormente laccennata contiguit tra la cosca gi capeggiata da AUDINO Mario e quella di pertinenza di CRUCITTI Santo, altres utile sottolineare che nellambito delle indagini relative al gruppo mafioso facente capo al boss AUDINO, su una delle utenze radiomobili in uso a SERRANO Domenico (RC 28.09.1971), personaggio ritenuto organico al predetto clan AUDINO e particolarmente vicino a POSTORINO Diego (cognato di AUDINO Mario), dal quale riceveva disposizioni, sono stati registrati contatti tra il predetto e il gi nominato CHILA Mario Salvatore che pur non evidenziando elementi penalmente rilevanti, hanno dato ulteriore conferma dei rapporti di affari e di amicizia esistenti tra gli affiliati alla cosca AUDINO ed i personaggi vicini al CRUCITTI.

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Queste, invece, le conclusioni del G. U. P. (paragrafo 8 della sentenza):

In conclusione, sulla base degli elementi sin qui esaminati e commentati, pu ritenersi sufficientemente dimostrata sia lesistenza di una cosca di ndrangheta insediata sul territorio di Condera-Pietarstorta, particolarmente vicina sia alla cosca AUDINO di San Giovannello, sia al cosca DE STEFANO di Archi, e capeggiata da CRUCITTI Santo, subentrato al fratello Demetrio, ucciso durante la guerra di mafia. Soggetti certamente inseriti nella predetta organizzazione criminale, in grado di esercitare un controllo assoluto sul territorio di competenza, dispiegando un concreto potere dintimidazione, tra i medesimi. Anche lepisodio dellestorsione e del danneggiamento ai danni di CRUCITTI Natale, di cui stata accertata la responsabilit diretta di CHILA Mario Salvatore riconducibile, per le ragioni evidenziate al precedente capitolo, alle attivit criminali della cosa capeggiata da CRUCITTI Santo. Si ritengono, invece, insufficienti gli elementi probatori raccolti a carico di ZBYTNIEWSKI Marcin. sono ROMEO Giuseppe e CHILA Mario Salvatore, come dimostrato sia dalle plurime conversazioni analizzate, sia dai contatti accertati

Ma, se queste erano le conclusioni cui si giungeva circa lesistenza della cosca alla data del 15/12/2005, le indagini compendiate nel decreto di fermo ne hanno palesato lattuale (e, dunque, ulteriore rispetto a quella data) operativit, proprio allesito di quella che pu essere considerata una prosecuzione dellattivit investigativa che ha condotto alla sentenza emessa per i fini del procedimento anzi indicato (come detto stralcio relativa alloperazione convenzionalmente denominata Pietrastorta). In quellindagine, a suffragare quanto riferito dal collaboratore di giustizia Giovan Battista FRAGAPANE, attraverso la registrazione di importanti colloqui tra presenti, veniva evidenziata loperativit del gruppo criminale capeggiato dal CRUCITTI e la vicinanza dello stesso a quello capeggiato dal defunto AUDINO Mario Salvatore, storicamente operante nella zona centro nord di Reggio Calabria, in particolare nei quartieri San Giovannello e Tre Mulini. Venivano, altres, individuati come si avuto modo di constatare sopra alcuni affiliati alla cosca ed erano svelati alcuni episodi delittuosi (come attentati incendiari e dinamitardi) posti in essere al fine di imporre tangenti e, in particolare, di assoggettare al controllo della stessa le attivit economiche ricadenti nel territorio di competenza. Osserva, quindi, il P. M. che la contiguit della cosca CRUCITTI a quella del defunto AUDINO ha trovato conferme anche nel corso delle ultime attivit investigative, come dimostrato dal

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monitoraggio compiuto il 30/10/2008, in occasione dei funerali di AUDINO Arturo6, padre di AUDINO Mario7 e di AUDINO Francesco8 (vd. allegato n. 8). Nel corso di tale attivit, infatti, venivano ripresi, tra gli altri, CRUCITTI Santo, CHILA Mario e TAVELLA Giovanni9 (arrestato dalla Squadra Mobile della Polizia di Stato, il 10 Dicembre 2008, per aver favorito la latitanza di DE STEFANO Giuseppe10, uno dei capi indiscussi della omonima cosca). Al riguardo, corretta pu reputarsi losservazione del requirente secondo cui pregresse attivit investigative hanno rilevato come, spesso, la criminalit organizzata reggina utilizzi riunioni per ricorrenze quali battesimi, matrimoni e funerali come occasioni dincontro tra esponenti di appartenenza diversa, anche ai fini del rinsaldare i legami tra i vari ambienti. In questottica, quindi, la presenza di CRUCITTI Santo, CHILA Mario e TAVELLA Giovanni11 al funerale dellAUDINO pu costituire elemento idoneo a confermare, quanto meno sotto il profilo delle frequentazioni, quanto emerge dalle dichiarazioni di vari collaboratori di giustizia in ordine allintraneit di CRUCITTI Santo, e del suo gruppo criminale, nel contesto ndranghetistico riconducibile al sodalizio DE STEFANO TEGANO, cui, come riferito dal collaboratore di giustizia FRACAPANE, riconducibile anche la famiglia AUDINO. Di seguito altre considerazioni formulate dal P. M., prima di indicare dati di estrema attualit in ordine alla sussistenza ed operativit perdurante della cosca.
La cosca CRUCITTI si rilevata - nel corso della presente indagine - ben addentrata nel tessuto socio economico di questo centro, tant che ognuno dei soggetti che ne sono ritenuti intranei gestisce direttamente - spesso in maniera occulta - importanti attivit economico/imprenditoriali. Naturalmente nessuno degli accoliti, nella gestione delle singole attivit economiche, del tutto avulso dallinfluenza del capo cosca e dal progetto criminale della consorteria di appartenenza: anzi, in tutte le attivit gestite dagli associati spicca lintervento del CRUCITTI con tutta linfluenza criminale derivante dalla co-appartenenza ad uno dei pi importanti casati di ndrangheta operanti in questa citt (come detto riconducibile alle famiglia DE STEFANO/TEGANO) e la consequenziale complicit di personaggi che operano nel mondo finanziario e creditizio. La rilevante propensione economica/imprenditoriale dellanzidetta struttura criminale consente alla stessa una forte capacit di penetrazione nel tessuto economico della citt. Si evidenzier, infatti, la capacit del succitato sodalizio di condizionare le scelte degli imprenditori che si vengono a trovare in contatto con le attivit economiche gestite

6 nato a Reggio Calabria il 19.08.1928 7 nato a Reggio Calabria l11.10 1963 ucciso il 19.12.2003 8 nato a Reggio Calabria il 09.11.1958 9 Nato a Reggio Calabria il 10.12.1952 10 Nato a Reggio Calabria il 01.12.1969 11 nato a Reggio Calabria il 10.12.1952.

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dallanzidetto sodalizio, rilevando la sudditanza economica degli stessi ed il costante tentativo del sodalizio di infiltrarsi nella gestione di nuove attivit, subentrando agli esercenti che si vengono a trovare in difficolt finanziaria.

Si riportano, quindi, le dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia, che, recentemente avviatisi alla rescissione dei legami con gli ambienti criminosi di provenienza, spontaneamente stanno offrendo un contributo alla ricostruzione delle vicende della ndrangheta reggina. Anche in questo caso, si predilige seguire lo schema espositivo adottato dal P. M. nel decreto di fermo, parte del quale si riporta.
- Le dichiarazioni rese da LO GIUDICE e MOIO Ci premesso, si riporta uno stralcio del verbale riassuntivo dellinterrogatorio reso dal LO GIUDICE in data 17.2.11 in cui fornisce indicazioni su CRUCITTI Santo: A d.r.La foto n.1 corrisponde a CRUCITTI Santo capo cosca della zona di Condera; ha un centro benessere in via Buozzi ed titolare di un ditta edile; non ho avuto a che fare con lui di recente, tuttavia a dire di CHILA Giovanni il gruppo ancora esistente; La foto n.1 corrisponde a CRUCITTI Santo cl.63 (cfr. allegato n.11) Per quanto riguarda invece MOIO Roberto, allo stesso modo si riportano gli stralci degli interrogatori nel corso dei quali il MOIO ha parlato della posizione di SANTO Crucitti e CHILA Mario, individuandone attuale posizione e ruolo nellambito della ndrangheta cittadina. a) Estratto dalla trascrizione integrale dellinterrogatorio del 5 ottobre 10:
MOIO: tramite, tramite Mario AUDINO con Santo, con Santo , Santo con CRUCITTI, non mi ricordo se si chiama Santo , forse il fratello che hanno ammazzato che io so anche chi lha ammazzato a suo fratello. Questo CRUCITTI Santo di dove ? Di Pietrastorta, sopra Santo si chiama, diciamo comunque Se si chiama Santo, di Pietrastorta lo conosco, lo conosco, gli hanno ucciso il fratello, gli hanno ucciso Come si chiamava il fratello? Un certo Mimmo, Mimmo CRUCITTI mi pare o Santo CRUCITTI, Santo lui o Michele laltro, comunque

P.M.1: MOIO: P.M.1: MOIO: P.M.1: MOIO:

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P.M.: MOIO: P.M.: MOIO: P.M.: MOIO: P.M.: MOIO: P.M.: MOIO: P.M.: omissis P.M.:

Va bene, va bene non mi ricordo bene Poi chi fa parte di questo gruppo? Di questi no, non sto parlando sto parlando delle persone che vedevo Delle persone vicine a Giuseppe DE STEFANO che vedevo sempre ultimamente con loro, dopo insomma questa, questa tipo rottura che c stata Esatto e si vedeva insomma chiamiamola rottura per farci, per capirci. s, bravo. Quindi, Mario AUDINO, Giovanni DE STEFANO, Paolo Rosario DE STEFANO, Gianfranco GIUNTA, Nino FIUME, Santo CRUCITTI di Pietrastorta, poi? Allora, riapriamo il verbale sono le 11:40. Allora stavamo parlando dei soggetti legati a Giuseppe DE STEFANO nel momento in cui diciamo crea un gruppo, possiamo dire cos, di fedelissimi S, s, di fedelissimi. e abbiamo indicato: Mario AUDINO, Giovanni DE STEFANO, Paolo Rosario DE STEFANO , Gianfranco GIUNTA, Nino FIUME, Santo CRUCITTI di Pietrastorta, ce ne sono altri? S c qualche, uno praticamente che sempre un accompagnatore di CRUCITTI, che non mi ricordo come si chiama, uno bassino, biondino che sempre con lui, gli fa da autista insomma, anche lui forse di Pietrastorta, di quelle zone l (inc.) Come si chiama, come si chiama, riesce ricordarsi? No non mi ricordo, per sempre con lui, attualmente ha una finanziaria questo, lavora con una finanziaria. Ah no, aspetti lei ha detto anche uno vicino a CRUCITTI S di cui ha una finanziaria questo qui, non mi ricordo, uno bassino, io lo ricor mi conosce, lo conosco molto bene, ah vicino al CRUCITTI Poi ha detto? Che fa questo qua vicino al CRUCITTI, che fa nella vita? Ha una finanziaria, una finanziaria titolare di una finanziaria

MOIO: P.M.:

MOIO:

P.M.: MOIO: P.M.: MOIO: P.M.: P.M.1: P.M.: MOIO: P.M.:

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P.M.1: MOIO: P.M.: MOIO:

Cha fa da autista a S, sempre con lui, sempre insieme Al CRUCITTI. al CRUCITTI. Il CRUCITTI stato anche arrestato ah.

(cfr. allegato n.12 )

b) Estratto dalla trascrizione integrale dellinterrogatorio del 20 ottobre 10


1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. MR:- I CRUCITTI, si avevano avuto sempre questo dubbio, rimasto questo dubbio qui. Infatti poi non c stato pi gi non cera pi prima, come componente PM1:- Si interruppero i rapporti? MR:- Si, si. completamente attualmente SANTO SANTO CRUCITTI, che quello che conosco molto bene convinto che suo padre, insomma sono stati i LIBRI . PM1:- Per non reagirono. MR:- No, non reagirono perch non non hanno forza. Loro sono vecchi poi di suo fratello PM1:- Quindi rischiavano di rimanere sganciati? MR:- Si, non cera due fratelli sono. Tre o tre o quattro fratelli, non c nessuno PM1:- Ma come cosca esistono ancora? MR:- Esiste lui, ma non c non hanno forza, non hanno giovani, non hanno niente. Lui frequenta, sono sempre insieme con un ragazzo, non mi ricordo come si chiama, che ha una finanziaria PM1:- Quindi diciamo che sono in caduta, un po. MR:- Si, si, si. Sicuramente quella zona sicuramente i lavori che fanno, qualche lavoro che fanno, i soldi li prendono loro, eh? In quella zona. PM2:- In quella zona di? MR:- Nella zona di Pietrastorta Pietrastorta

10. 11. 12. 13.

(cfr. allegato n.13) c) Estratto dalla verbalizzazione sintetica dellinterrogatorio reso in data 18.2.11:

LUfficio d atto che viene sottoposto in visione al collaboratore un album fotografico predisposto dalla Questura di Reggio Calabria Squadra Mobile composto da 24 fotografie. A d.r.Conosco il soggetto di cui alla foto n.1, si tratta di CRUCITTI Santo. E il capocosca di

Pietrastorta succeduto al fratello CRUCITTI Mimmo ucciso durante la guerra di mafia. Il suo gruppo apparteneva al sodalizio destefaniano per il CRUCITTI fu ucciso nellambito di un regolamento di conti interno per questioni economiche. Oggi CRUCITTI Santo il capo locale di

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Pietrastorta. Dopo la morte del fratello e la fine della guerra di mafia, il CRUCITTI si avvicin a Mario AUDINO che allepoca era in forte ascesa. Dopo la morte di AUDINO Mario la sua importanza diminuita per cui rispetto ai capimafia cittadini ha certamente un ruolo di secondo piano, tuttavia pu curarsi liberamente gli affari del suo territorio. Oggi so che dovrebbe avere una ditta edile e gestisce una finanziaria assieme ad un terzo soggetto che gli fa da autista e che da sempre il suo uomo di fiducia. Questultimo sapendo che lavoravo presso la New Labor, mi chiese se potevo mandargli dei clienti. Una volta sono stato anche presso gli uffici di questa finanziaria che dovrebbe essere dalle parti di via Torrione o via Aschenez; Prima del mio arresto lo vedevo molto spesso soprattutto presso il bar Sarne. Nel passato, durante la la guerra di mafia, lho incontrato presso casa dei miei zii.
La foto n.1 corrisponde a CRUCITTI Santo cl.63 A d.r.Conosco il soggetto di cui alla foto n.6 si tratta del fedelissimo di CRUCITTI Santo di cui

ho parlato prima, anche in relazione alla finanziaria; luomo di fiducia di CRUCITTI Santo; lho visto anche venire a parlare con i miei parenti BENESTARE, quale portavoce di CRUCITTI Santo; il suo ruolo di braccio destro di CRUCITTI Santo attuale, certamente sino al mio arresto;
La foto n.6 corrisponde a CHILA Mario Salvatore, cl.63;

(cfr. allegato n.14)

Orbene, appare evidente come (richiamate le premesse operate in ordine alle valutazioni che, almeno allo stato, sono state formulate con riferimento al contributo collaborativo offerto dal LO GIUDICE Antonino e dal MOIO Roberto), nel caso di specie, le dichiarazioni rese con riferimento ai soggetti odierni indagati siano credibili ed intrinsecamente attendibili. Difatti, rispondendo alle obiezioni formulate dalla difesa alludienza di convalida, nessun elemento autorizza a ritenere che il LO GIUDICE Antonino sia incorso in errore, volendo indicare, nel menzionato interrogatorio, piuttosto che lodierno indagato, tale CRUCITTI Bruno Antonio (riconducibile alla cosca LIBRI), operante in Condera e condannato in relazione al procedimento c.d. Testamento. Sul punto, per quanto pu apprezzarsi allo stato degli atti, la precisione della chiamata non appare inficiata da dati che possano reputarsi dubbi, ove si consideri che quanto da costui indicato circa la titolarit della ditta edile in capo al CRUCITTI dato pacifico, mentre il riferimento a quella del centro benessere sito in Via Buozzi non riceve smentita di sorta dalle argomentazioni difensive. Neppure quanto alle dichiarazioni del MOIO possono, almeno allo stato degli atti, cogliersi profili di errore nelle indicazioni rese a carico del CRUCITTI Santo. Ed infatti, non dubitabile che il CRUCITTI abbia unimpresa edile e che il coindagato CHILA (che il MOIO definisce suo

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autista) abbia cointeressenze in una finanziaria: trattasi di dati non solo emergenti da altri elementi di prova ma, in sostanza, confermati dagli stessi indagati in sede di convalida. N pu pensarsi ad errore nellindicazione del chiamato desumibile dal riferimento al fatto che il padre del CRUCITTI sia morto per cause naturali e non ucciso, come indicato dal collaboratore (e come sarebbe per laltro CRUCITTI di cui si detto), ove solo si consideri che qualsiasi dubbio pu definitivamente ritenersi escluso in considerazione del riconoscimento fotografico operato (sia dal LO GIUDICE sia) dal MOIO in relazione alla persona della quale entrambi narravano. Si , poi, sostenuto, da parte della difesa, che i collaboratori rendono, a carico dei chiamati, dichiarazioni relative al passato. Il dato, tuttavia, nettamente smentito dalla circostanza che, oltre ad esprimersi al presente (Oggi CRUCITTI Santo il capo locale di Pietrastorta, dice MOIO; La
foto n.1 corrisponde a CRUCITTI Santo capo cosca della zona di Condera; ha un centro benessere in via Buozzi ed titolare di un ditta edile, evidenzia LO GIUDICE),

entrambi hanno riferito dati attuali, specie

il MOIO, le cui dichiarazioni sono al riguardo particolareggiate, venendo confermate, quanto al ruolo in atto rivestito dal CRUCITTI, da quelle del LO GIUDICE. In sostanza, se alcun dato negativo appare potersi rinvenire nelle dichiarazioni rese dai due collaboratori in punto credibilit ed attendibilit intrinseca, resta da considerare come esse siano suscettibili di incrociarsi: infatti, le propalazioni, meno dettagliate, del LO GIUDICE Antonino si incrociano, con coerenza e logica, con quelle, per contro, precise, dettagliate e, soprattutto, chiaramente riferite allattualit (sino al mio arresto), rese dal collaboratore MOIO Roberto. Ne deriva che, in ossequio ai dettami giurisprudenziali che sono stati in premessa indicati, pu ritenersi soddisfatto quanto richiesto dallart. 192, commi 3 e 4, C. p. p. per ritenere integrato il profilo della gravit indiziaria. Ma, daltra parte, questi sono solo alcuni degli aspetti dellinvestigazione condensati nel decreto del P. M.. Infatti, la semplice lettura dei dati dindagine riportati con riferimento alle posizioni personali dei due indagati consente di evidenziare la sussistenza di ulteriori elementi indiziari che convalidano lipotesi accusatoria. 4) IL MATERIALE INDIZIARIO: LE POSIZIONI DI CRUCITTI SANTO E DI CHILA MARIO SALVATORE.

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Si passa, pertanto, ad illustrare lo specifico materiale indiziario riversato nel decreto di fermo con riguardo alle posizioni personali dei due indagati. Cos, quindi, il P. M.:

- La posizione di CRUCITTI SANTO12


Sullappartenenza di CRUCITTI Santo alla criminalit organizzata reggina concordano come riportato in premessa le dichiarazioni di diversi storici collaboratori di giustizia che lo indicano quale reggente dellomonima cosca di Pietrastorta, inserita allinterno del sodalizio ndranghetistico riconducibile alla famiglia DESTEFANO/TEGANO, cui - come gi visto - si sono aggiunte quelle pi recenti del LO GIUDICE e del MOIO.

12 informazioni di rito fornite nei confronti di CRUCITTI Santo dal Comando Stazione Carabinieri di Cannavo(vds allegato 48 volume 3): () CRUCITTI Santo, nato a Reggio Calabria il 25.2.1963, ivi residente in via Reggio Campi II tronco nr. 417, separato, imprenditore. Agli atti dUfficio, CRUCITTI Santo risulta di pessima condotta in genere ed essere gravato dai pregiudizi indicati di seguito. In pubblico, consta godere di pessima stima e reputazione e non risulta essere dedito allassunzione indiscriminata di alcolici od alluso di sostanze stupefacenti e/o psicotrope. 23.11.1982: 08.07.1993: Denunciato in stato di libert dalla Sezione di P.G. Carabinieri presso la Procura della Repubblica presso la Pretura Circondariale di Reggio Calabria unitamente ai propri germani Antonio, Saverio e Giuseppe Demetrio, nonch al nipote CRUCITTI Antonino, per furto di acqua potabile comunale e falsit ideologica commessa dal privato in atto pubblico; 12.10.1993: Con R.G. nr. 10648/2/2, veniva denunciato in stato di libert, alla Procura della Repubblica di Reggio di Calabria per estorsione, minacce e danneggiamenti aggravati. 30.10.1993: Tratto in arresto, per i reati di cui sopra in esecuzione di ordinanza di Custodia cautelare in carcere nr. 1110/93 R.G.N.R. e nr. 1539/93 R.G. G.I.P. del 29.10.1993, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Reggio di Calabria; 23.06.1994: Scarcerato per i reati di cui sopra; 02.01.1997: Segnalato alla Procura della Repubblica di Reggio di Calabria per Accertamenti patrimoniali nel corso della misura di prevenzione; 22.04.1997: Deferito in stato di libert da parte di questArma alla locale A.G. in concorso con la propria coniuge AGOSTINO Maria Irene per la violazione di cui allart. 8 della Legge Regionale della Calabria 23/90 e per la violazione degli artt. 7 e 20, lett. b), della legge 28.2.1985 nr. 47; 11.12.1997: Revoca, da parte della Prefettura di Reggio di Calabria, della patente di guida per mancanza di requisiti morali; 18.12.1997: Veniva sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. per la durata di anni due con lobbligo di soggiorno nel Comune di residenza, giusto decreto nr. 4/97M.P. del Tribunale di Reggio di Calabria; 07.10.1998: Confisca dei beni, connessa alla misura di prevenzione; 22.04.1999: Deferito da parte di questArma alla locale A.G. per la violazione dellart. 110 C.d.S. (guida senza patente); 19.12.1999: Cessava la misura della sorveglianza speciale di P.S. irrogata il 19.12.1997; 17.12.2005: Tratto in arresto da parte della Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria in esecuzione di O.C.C. nr. 1293/04 R.G.N.R. D.D.A., 425/05 R.G.I.P. e 59/05 R.O.C.C. del Tribunale di Reggio di Calabria Ufficio G.I.P.; 13.02.2006: Veniva proposto per la sottoposizione della Sorveglianza Speciale da parte di questo Comando; 30.05.2006: Gli veniva revocata la misura cautelare in carcere in relazione alle contestazioni cui allart. 416 Bis C.P. nellambito del proc. pen. nr. 1293/2004 R.G.N.R. D.D.A. - nr. 425/2005 R.G.I.P. D.D.A.. () Risulta, infine, essere fratello di CRUCITTI Demetrio, classe 1949, autista di don Ciccio CANALE, unitamente al quale rimasto ucciso in un agguato di stampo mafioso in data 1 Agosto 1990. Affiliazioni a cosche della ndrangheta: ritenuto al vertice della consorteria mafiosa facente capo alla propria famiglia, ruolo per il quale stato imputato nel maxi processo originato dalla c.d. operazione Olimpia, sebbene, in data 19.1.1999, veniva assolto dalle contestazioni mossegli in tal contesto. Frequentazioni: 01.05.1998: Veniva controllato in compagnia di CHIL Mario [nato a Reggio di Calabria il 25.3.1963] cui alla presente richiesta; 30.05.1998: Veniva controllato in compagnia di CHIL Mario e di PARTINICO Riccardo [nato a Reggio di Calabria in data 30.8.1957] pregiudicato per associazione di tipo mafioso e ritenuto vicino al clan AUDINO; 24.04.1999: Veniva controllato in compagnia di ROMEO Giuseppe [nato a Reggio Calabria l8.8.1969] pregiudicato per aver favorito una precedente latitanza del CRUCITTI Santo e colpito anchegli dallO.C.C. del 17.12.2005 poich ritenuto affiliato alla cosca capeggiata dallo stesso; 10.11.1999: Veniva controllato unitamente AUDINO Mario Salvatore, classe 1963, gi a capo dellomonima cosca mafiosa operante nel rione San Giovannello di questo centro ed ucciso in un agguato mafioso avvenuto in Reggio di Calabria il 19.12.2003; 21.11.1999: Veniva controllato in compagnia di FESTA Antonino, classe 1967, con precedenti per reati in materia ambientale e di edilizia; 12.12.1999: Veniva controllato in compagnia di ROMEO Giuseppe; 10.05.2000: Veniva controllato in compagnia di ROMEO Giuseppe; 10.06.2000: Veniva controllato in compagnia di ROMEO Giuseppe; 11.11.2003: Veniva controllato in compagnia di CHIL Mario Salvatore e di ZBYTNIEWSKI Marcin, classe 1980, autista e uomo di fiducia di CRUCITTI Santo, anche lui tratto in arresto il 17.12.2005, poich ritenuto affiliato alla cosca capeggiata dallo stesso; 02.10.2003: Veniva controllato in compagnia di CHIL Mario Salvatore; 04.06.2005: Veniva controllato in compagnia di CHIL Mario Salvatore; 17.08.2007: Veniva controllato in compagnia di TRIPEPI Domenico [nato a Reggio di Calabria in data 14.9.1957], GULL Francesco [nato a Reggio di Calabria in data 20.3.1964] e di CHIL Mario; 30.10.2008: Veniva notato unitamente ad altri pregiudicati di questo comprensorio presso la Basilica della Madonna della Consolazione di Reggio di Calabria, in occasione del funerale di AUDINO Arturo, classe 1928, padre del defunto boss del rione San Giovannello AUDINO Mario, classe 1963, ucciso in un agguato mafioso in data 19.12.2003; 07.11.2008: Veniva controllato in compagnia di GULL; 17.11.2008: Veniva controllato in compagnia del nipote CRUCITTI Antonino [nato a Reggio di Calabria in data 6.1.1980], cui alla presente richiesta. ()

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Le dichiarazioni pi risalenti hanno trovato un primo riscontro giudiziario in particolare nellambito del processo cd. Pietrastorta cui si accennato, allesito del quale - in primo grado - il CRUCITTI stato condannato per associazione mafiosa. Daltra parte si gi visto come la famiglia CRUCITTI abbia tra laltro pagato un importante tributo di sangue allultima guerra di mafia, nel corso della quale veniva ucciso suo fratello Demetrio CRUCITTI, cui Santo CRUCITTI subentrava nella guida dellomonima cosca. La presente attivit investigativa invece (N.B.: compiuta ben prima dellapporto fornito dai pi recenti collaboratori di giustizia), ha rivelato, oltre alla continuit della condotta criminale, limportante propensione imprenditoriale del sodalizio a lui riconducibile ed il costante interesse nellinvestire in nuove attivit, magari gi esistenti, subentrando ad esercenti in difficolt economiche. Nel conseguimento del proprio progetto criminale il sodalizio capeggiato da Santo CRUCITTI si avvale delle importanti capacit imprenditoriali dei propri accoliti, nonch delle variegate attivit economiche direttamente e/o indirettamente riconducibili allo stesso.

Le considerazioni come sopra formulate dal P. M. troveranno ampia conferma nelle risultanze indiziarie che si andranno ad esporre nel prosieguo, emergendo, infatti, la speciale capacit della consorteria capeggiata dal CRUCITTI di approfittare di ogni situazione di difficolt di imprenditori operanti nella zona di sua competenza per infiltrare il tessuto economico N. D. E. .
Come rilevabile dalle visure camerali estrapolate dalla banca dati della camera di commercio, formalmente Santo CRUCITTI risulta titolare di una quota nominale di 12.495,00 euro allinterno della societ edile denominata EPI srl, avente un capitale sociale dichiarato di 17.850,00 euro e sede legale in Reggio Calabria via Friuli n. 7. In detta societ, il predetto ricopre anche la carica di amministratore unico. Attualmente socio di Santo CRUCITTI allinterno della EPI srl il nipote, CRUCITTI Antonino Gennaro, proprietario di una quota nominale di euro 5.355,00, acquisita mediante compravendita in data 21/03/2007, allorquando il precedente socio ROMEO Giuseppe13 la cedeva al nipote di Santo CRUCITTI (vds allegati nn.15 e 16). In realt, la cessione della quota della EPI Srl trova verosimile giustificazione nella precedente esecuzione, in data 17.12.2005, dello.c.c. emessa nellambito del procedimento Pietrastorta, nei

13 nato a Reggio Calabria l8.8.1969, ivi residente in via Condera Vecchia 27.

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confronti sia del CRUCITTI Santo che dello stesso ROMEO Giuseppe, entrambi considerati intranei allorganizzazione criminale capeggiata dal primo. Infatti, nel provvedimento erano riportate anche alcune conversazioni in cui il ROMEO si lasciava andare in commenti critici sulla condotta tenuta da CRUCITTI nella gestione dei rapporti criminali con altri boss. In merito, si riporta lo stralcio della misura cautelare nella parte considerata, concernente appunto i rilievi del ROMEO nei riguardi della gestione degli affari criminali da parte di Santo CRUCITTI a seguito dellomicidio di Mario AUDINO (vds allegato n.2): () La conversazione registrata in data 21 maggio 2004, a bordo dellautovettura Audi A3 di propriet ed in uso a ROMEO Giuseppe, sopra integralmente trascritta, contiene una serie di elementi di elevata valenza investigativa, che si passa a riferire. Il colloquio registrato tra ROMEO Giuseppe e VENTURA Paolo, ha modo di fare constatare ulteriormente lappartenenza del primo al gruppo mafioso di CRUCITTI Santo, come limpidamente si desume dalla conoscenza che ROMEO Giuseppe ha di problemi che affiggono CRUCITTI, che lo costringono ad un atteggiamento guardingo che comporta a modo di vedere di ROMEO una situazione di pericolo per gli affiliati. ROMEO: VENTURA: ROMEO: VENTURA: ROMEO: VENTURA: ROMEO: VENTURA: ROMEO: ma io Paolo--\ Per senza dire(inc.)--\ sono a Milano, sono a Torino, sono nella Madonna Santissimasono fuori, sono dal(inc.)--\ Santo fuori comunque!--\ Sono qua--\ Santo fuori comunque!--\ Non--\ Santo fuori!--\ non lo so neanche io, sono qua, si nasconde, ci mette allo sbaraglio a noi, sono qua--\

La proposizione ci mette allo sbaraglio a noi da il pieno senso di appartenenza di ROMEO Giuseppe ad una consorteria che in quellatto risente della titubanza del capo CRUCITTI Santo ad affrontare e chiarire alcune problematiche di gestione del gruppo, come si desume anche dallo stralcio che segue ove i due interlocutori, in particolare ROMEO, auspicano che CRUCITTI non tardi a chiarire la propria posizione con Giovanni, questultimo da intendersi, nel contesto dellintera conversazione come TEGANO Giovanni. VENTURA: ROMEO: VENTURA: ROMEO: VENTURA: ROMEO: Ma lui forse su tutte cose ha sbagliatoma siccome giustamente non ha neanchequesto non si fida--\ Si.--\ per doveva cercare strada per arrivare diretto l.--\ Ora, per avere a che fare con Giovanni ora, no che si va nascondendo.--\ Secondo me l si, ora forse pure maturo, gli posso dare attopure ieri--\ Perch tu non prendi piedequindi vuol dire che tu, no che te ne fottiquello mortoe tu dicita chiumbasti e ta tinisti(ti sei stato zitto e non hai reagito)e poi viene compare Giannicompare Gianni(inc.)--\

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VENTURA: ROMEO: VENTURA: ROMEO:

Penso che li rispetta ancora, per non deve tardare oltre, quella visita, perch lui sta aspettando.--\ Che loro lo vedono che lui manca in giro, c il fatto che quelloconcon la signorina--\ Ma lui forse per questo non va, oggi lui sa che deve andare, per dice come vadose mi butta qualche schiaffomorale, che facciosono cazzi tuoi?--\ Altroch, sta morendo.--\

().
E non v dubbio che la spiegazione offerta dal P. M. appaia altamente plausibile. Cos continua, quindi, il requirente, sottolineando elementi che connotano la vocazione imprenditoriale della consorteria.
Alla EPI Srl, direttamente riconducibile al CRUCITTI Santo vanno tuttavia aggiunte attivit economiche ed imprenditoriali risultate analogamente riconducibili al predetto, in virt degli interessi detenuti e del controllo esercitato: prima fra tutte la societ finanziaria gestita, in maniera occulta, da Mario CHILA (v.oltre). Daltra parte, nonostante la caratura economica/imprenditoriale della consorteria in trattazione, non mancata la registrazione di elementi che ne tradiscono la natura prettamente delinquenziale. Rivelatrice in merito la vicenda riguardante lesercente Salvatore MORABITO14, da cui si evince la condotta prevaricatrice tenuta dalla cosca CRUCITTI nei confronti degli operatori economici con cui si trova ad interagire, manifestata in maniera esplicita. Si vedr nel prosieguo come sia stato lo stesso Santo CRUCITTI a esplicitare la natura criminale, sia personale che della propria organizzazione, minacciando in modo esplicito il MORABITO ed i suoi familiari per recuperare delle somme di denaro. Nella vicenda richiamata, le pressioni del CRUCITTI, a cui si aggiungono quelle del suo luogotenente CHILA, si protraevano per un lungo periodo e culminavano in intimidazioni registrate nel corso di intercettazioni ambientali in cui si delineava in maniera chiara la posizione di Santo CRUCITTI, rivelandone lazione vessatoria ai danni del MORABITO, direttamente e pesantemente minacciato dal CRUCITTI col pi tipico metodo mafioso. Anche se sulla questione ci si soffermer in maniera particolareggiata nella trattazione delle singole vicende, di seguito ci si limita a riportare sin dora il contenuto di alcune delle esternazioni rivolte dal CRUCITTI a Salvatore MORABITO e ai congiunti di questi che da sole si ritengono idonee a sintetizzare lazione criminale condotta dal CRUCITTI (vds allegato n.17): - Una prima esternazione del CRUCITTI nei confronti di Salvatore MORABITO quella registrata nel corso dellintercettazione ambientale del 16.05.2007 (prog. 8386) allinterno degli uffici della EPI srl.:
14 nato a Taurianova (RC) il 31.05.1961 e residente in Reggio Calabria in contrada Pietrastorta Condera n. 45

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() VUOI CHE TE LO DICO CHIARAMENTE SAS TI ROMPO LE BRACCIA VA BENE, MA NON SOLTANTO A TE, quindi Sas mi devi risolvere il problema, vai da tuo fratello, risolvimi il problema, non mi fare parlare.incmi arrestano pure ha i capito e se poi mi arrestano poi saranno ulteriori guai per te hai capito Sas perch tu non puoi non ti puoi permettere il lusso di approfittarti delle persone vai da tuo fratello ti fai dare, ti fai fare gli assegni, e ti fai fare vedi quello che puoi fare mensilmente, li allunghiamo, fai quello che vuoi non ci sono problemi io oggi gli devo risolvere il problema a Sergio, hai capito Sas ? (); - Una seconda quella rivolta da Santo CRUCITTI a MORABITO Elena, sorella di MORABITO Salvatore, registrata in ambientale sempre negli uffici dellEPI srl in data 23.02.2007 prog.288. CRUCITTI: () quando ho una difficolt, va bene, ci sono le persone giuste che intervengono, non ho che farci, non che (incomprensibile) (); CRUCITTI:() ora c una persona, ieri glielho telefonato ieri io () che se lo vuole comprare il ristorante () . MORABITO () no signor Crucitti, (incomprensibile) mi ha chiamato, no (incomprensibile) 50 mila euro per lasciargli il locale no, dobbiamo vedere qua, allora perch noper comprarsi il locale50 mila euro per davvero (incomprensibile) () Peraltro, il proposito della cosca CRUCITTI di subentrare in esercizi commerciali gi esistenti, sfruttandone lesposizione finanziaria per poi acquisirne la titolarit rilevabile anche in una diversa vicenda, riguardante i bar pasticceria di propriet della famiglia MALAVENDA. Anche qui, di seguito ci si limiter a riportare alcune esternazioni degli esponenti della cosca CRUCITTI che rivelano gli obiettivi della cosca. Il riferimento ad alcune esternazioni di Santo CRUCITTI e di Domenico SURACI nel corso di successive conversazioni registrate in ambientale allinterno di unautovettura nella disponibilit di questultimo.: - quelle in data 15.02.2008, di cui al il prog. 1306 (vds allegato n.18): CRUCITTI: () allora la signora MALAVENDA se non (incomprensibile), hai capito? ()noe non c da accettare, perch gli parlo tramite (incomprensibile) (); SURACI: () se trova una soluzione velocemente () perch se no mi prendo il locale (), CRUCITTI: ()ecco, questa vedi potrebbe essere la ciliegina sulla torta per te (); SURACI: uttana spaccamu nui; - quelle in data 16.02.2008, di cui al prog.1316 (vds allegato n.18): SURACI: ()per il fatto, il nome MALAVENDA anzi secondo me si deve togliere il nome MALAVENDA, poi se ti vuoi tenere a quello che sa fare i torroni, te lo tieni ()non centra niente con il torrone, il torrone con la scritta MALAVENDA (incomprensibile) bisogna vedere se loro accettano per dire, per cacciarmi i debiti lo do un anno e poi me lo riprendo, cio loro lo danno un anno, totalmente, una cosa che non centra niente con quella vecchia, ma proprio niente. Tutto nuovo devi fare, dalla licenza, contratti a tutto.. (incomprensibile). Ecco una societ, uno che entra nuovo, allora a quel punto, secondo me, non hai niente a che fare... Che poi secondo me non li guadagna 300 mila euro in un anno, figghioli, il guadagno unaltra cosa, non lincasso. Che fai tu guadagni ti prendi lincasso e non paghi i fornitori, non paghi la luce non paghi Altro che un anno.. puttana se guadagnavano 300 mila euro in un anno erano a posto, non erano combinati cos (incomprensibile) (); CRUCITTI: ()io non che divento il 50%, io divento il 30% ().

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Daltra parte, che vi fosse stato effettivamente un pregresso rapporto economico tra i MALAVENDA e la ditta del CRUCITTI, si desume dal contenuto di un dialogo intercorso tra la sig.ra MALAVENDA alla quale si fanno diversi riferimenti nelle conversazioni ambientali veicolari sopra richiamate e il suo avvocato, intercettato nellambito del Proc. Pen. 4841/08 RGNR DDA, la cui sintesi riportata nella misura cautelare emessa in quel procedimento (vds allegato n.19) ()
Conversazione del 20 Maggio 2008, ore 18:32 progressivo nr.1035 A bordo dell'auto Renault Vel Satis targata CX*296*HP Persone presenti Silipigni Anna Rita, Giovanni in corso di identificazione e Paolo (dipendente Bar Malavellda)

Veicolo in movimento, a bordo Giovanni che si e fa salire la signora Silipigni Anna Rita, quest'ultima appena salita afferma che nella stanza non c'era l'aria condizionata, poi gli chiede di accompagnarla al Duomo dove troveranno a Saverio che lo accompagner. La Silipigni gli spiega che le hanno chiesto solo in merito la ristrutturazione del negozio, e le imprese che gliel'hanno ristrutturato, come sia il Duomo che Piazza De Nava gliel'ha ristrulturati Santo CRUCITTI, come mai da una parte come rappresentate era Nino RAPPOCClO e dall'altra era IBA, l'Avvocato afferma: "se lo inculano a sangue a Santo CRUCITTI ora e a Nino RAPPOCCIO". Poi lei durante l'interrogatorio ha spiegato che a Santa CATERINA si sono rivolti a Edil Tripodi perch si erano trovati male con la ditta Termoidea che al Duomo gli aveva fatto i lavori con i piedi. (). Va detto in proposito che il procedimento penale dal quale stato tratto lo stralcio di misura cautelare da ultimo riportato, veniva iscritto in quanto, dieci giorni dopo i colloqui tra riportati tra Santo CRUCITTI ed il suo interlocutore Domenico SURACI circa lacquisizione dellattivit della famiglia MALAVENDA, uno dei bar pasticceria di cui i predetti sono titolari veniva completamente distrutto da unesplosione. Per quello che si riveler essere un attentato dinamitardo venivano svolte specifiche indagini dalla locale Squadra Mobile che portavano allemissione della misura cautelare detta nei confronti di SCHIMIZZI Paolo 15 e CANZONIERI Donatello16, indagati perch in concorso con persone rimaste ignote, mediante violenza e minaccia derivante dalla forza di intimidazione sprigionata dallappartenenza alla consorteria mafiosa dei TEGANO, compivano atti idonei consistiti nel collocare e fare esplodere un ordigno esplosivo allinterno del bar pasticceria MALAVENDA in Reggio Calabria, via S. Caterina 85-87, a costringere Malvenda Alessandra, amministratore unico della ALMARO s.r.l., societ che gestiva il suddetto esercizio commerciale, totalmente ristrutturato nel dicembre 2008 a commissionare larredamento del locale alla Globus s.r.l. di Utano Caterina, cos da procurarsi un ingiusto profitto in danno della ALMARO s.r.l. ()Con laggravante di aver commesso il fatto avvalendosi delle modalit intimidatorie tipiche delle consorterie mafiose e per agevolare lattivit della cosca mafiosa dei Tegano.().

15 Nato a Reggio Calabria il 15.03.1956,ivi residente in via Strada Vicinale Petti nr.16 16 Nato a Reggio Calabria il 09.05.1975, ivi residente in Via Italia nr.61

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(vds allegato n.19). Quindi responsabili del danneggiamento venivano considerati soggetti appartenenti ad un ambito criminale (quello dei TEGANO) storicamente legato, nella tradizione criminale del territorio a quello destefaniano, cui ricollegabile anche la cosca CRUCITTI per quanto gi evidenziato in premessa.

Ancora, ulteriori importanti elementi in ordine al ruolo ricoperto da Santo CRUCITTI nel contesto criminale reggino, si traggono dallattivit tecnica espletata nellambito del proc. pen. 4190/09 RGNR DDA dopo che, in data 08 febbraio 2010, il Tribunale di Reggio Calabria Ufficio GIP - GUP aveva emesso sentenza di condanna di alcuni degli imputati coinvolti nel procedimento penale nr. 1673/06 RGNR DDA Mod. 21 (la gi citata operazione PIETRASTORTA), con la restituzione degli atti al Pubblico Ministero per quanto in motivazione. Tra gli imputati condannati per associazione mafiosa, come detto, figura anche Santo CRUCITTI, per il quale, tra laltro, viene evidenziato il coinvolgimento in una vicenda di tentata estorsione (poi riqualificata dal GUP come violenza privata aggravata) in danno di alcuni soggetti che stavano per dar vita ad unassociazione culturale in localit Pietrastorta che avrebbe dovuto avere sede presso una casa di propriet di Consolato MARCIANO. In tale contesto veniva fatto esplodere un ordigno incendiario davanti il negozio di articoli per linfanzia Sanitaria SanElia, gestito da BENTIVOGLIO Tiberio e FALSONE Vincenzina, ovvero i promotori dellanzidetta associazione. Proprio in merito a tale vicenda, nellambito dellattivit dintercettazione ambientale disposta17 (con decreto avente RIT 437/10 e PP 4190/09 rgnr DDA) veniva intercettata un conversazione ambientale in cui lanzidetto Consolato MARCIANO18, discutendo della questione con Antonio Concetto CANNIZZARO19, sacerdote delle parrocchie dei quartieri di Condera e Pietrastorta, asseriva di essere stato avvicinato da Santo e di essere stato da questi pesantemente minacciato di ritorsioni (seguendo il modus operandi gi riscontrato nella vicenda di Sas MORABITO) nel caso in cui, per lanzidetta vicenda, gli fosse stata fatta scontare la pena detentiva alla fine del processo. Queste le parole rivolte dal Consolato MARCIANO al CANNIZZARO: () Santo veniva...che Santo mi chiam....inc. ne vittimo a piazza Carmine...QUALCHE GIORNO DI QUESTI DEVI PAGARE TU SE MI AZZICCANO MI ATTACCANO INTRA. Ci dissi vai,vai leggiti i cosi(va a leggerti le cose ndr)..va leggiti i cose come ti ho testimoniato se vuoi (). Anche questa vicenda verr tuttavia analiticamente esposta nel prosieguo.

17 Autorizzazione allutilizzo in questo procedimento (vds allegato 47 volume 3) 18 nato a Reggio Calabria (RC) il 03/06/1964, ivi residente in Via Reggio Campi II Tr n. 3317C 19 nato a Reggio Calabria l08.12.1955 ed ivi residente in via Fr Gesualdo Melacrin n. 52/H.

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Ecco, invece, le considerazioni circa la posizione del CHILA Mario, il cui incipit riguarda le emergenze della sentenza emessa nel procedimento c.d. Pietrastorta, che ne illustra efficacemente il ruolo sino ad allora ricoperto nella consorteria.

- La posizione di CHILA MARIO20


Uno dei pi risoluti personaggi individuati allinterno del gruppo criminale capeggiato da Santo CRUCITTI sicuramente Mario CHILA. Per inquadrare il personaggio, appare utile riportare uno stralcio della sentenza di condanna emessa nei suoi confronti dal Gup di Reggio Calabria, nellambito del cd.Pietrastorta:

Sono, altres, emersi elementi sufficienti a far ritenere dimostrata lappartenenza alla medesima associazione mafiosa di CHILA Mario Salvatore, la cui responsabilit in ordine allestorsione e al danneggiamento mediante incendio consumati in pregiudizio CRUCITTI Natale stata acclarata (vedi capitolo precedente) e certamente tali condotte sono da riconnettere alla posizione di affiliato a consorteria mafiosa assunta dal medesimo, trattandosi di illeciti tipicamente attuativi del programma criminoso espresso dai sodalizi di quel tipo. Che CHILA Mario Salvatore, con precedenti di polizia per detenzione illegale di armi da fuoco clandestine, sia personaggio estremamente vicino a CRUCITTI Santo lo si ravvisa gi dalla nota redatta dalla Squadra Mobile in data 4 ottobre 1995, nella quale lo stesso era indicato da fonte fiduciaria come soggetto inserito nellorganizzazione di CRUCITTI Santo, per conto del quale aveva il compito di riscuotere le mazzette curando i contatti con le vittime (allegato n. 6 informativa). A suffragare questassunto, soccorre il contenuto della conversazione del 7 ottobre 2004, gi commentata, tra CRUCITTI Santo e PEDULLA Fabio: questultimo, riferendo a CRUCITTI Santo di un
20 Al fine di inquadrare meglio la personalit del suddetto prima di soffermarsi sul ruolo che ricopre allinterno del sodalizio in trattazione, si riportano qui di seguito le
informazioni di rito fornite nei suoi confronti dal Comando Stazione Carabinieri di Cannavo (vds allegato 48 volume 3): () CHIL Mario Salvatore, nato a Reggio Calabria il 25.3.1963, ivi residente in vico Ferruccio nr. 146, coniugato, libero professionista. Agli atti dUfficio, CHIL Mario Salvatore risulta di pessima condotta in genere ed essere gravato dai pregiudizi indicati di seguito. In pubblico, consta godere di pessima stima e reputazione e non risulta essere dedito allassunzione indiscriminata di alcolici od alluso di sostanze stupefacenti e/o psicotrope. 17.11.1992: Veniva tratto in arresto da personale del Comando Stazione Carabinieri di Reggio Calabria Principale per detenzione di una pistola con matricola punzonata e relativo munizionamento; 15.06.1993: Gli veniva notificato lAvviso Orale da parte del Questore di Reggio Calabria; 01.03.2006: Veniva proposto da parte di questo Comando per la sottoposizione alla misura di Prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza. Di fondamentale spessore ai fini della corretta valutazione della caratura criminale del CHIL, inoltre, lepisodio risalente al 11.12.1995, allorquando egli venne fatto oggetto dellesplosione di colpi darma da fuoco, rimanendo gravemente ferito. Vicende anagrafiche: Risulta coniugato con ZBYTNIEWSKA Malgorzata Maria e risiedere in vico Ferruccio nr. 146. Affiliazioni a cosche della ndrangheta: ritenuto legato da sempre alla consorteria mafiosa facente capo alla famiglia CRUCITTI e capeggiata da CRUCITTI Santo, classe 1963, cui alla presente richiesta, ed era considerato uomo di fiducia di CRUCITTI Demetrio, classe 1949, fratello del menzionato CRUCITTI Santo, rimasto ucciso in un agguato di stampo mafioso in data 1.8.1990. Frequentazioni: 03.07.1993: Veniva controllato in compagnia di CRUCITTI Santo, classe 1963; 07.09.1993: Veniva controllato in compagnia di CRUCITTI Santo, classe 1963; 01.05.1998: Veniva controllato in compagnia di CRUCITTI Santo, classe 1963; 30.05.1998: Veniva controllato in compagnia di CRUCITTI Santo e di PARTINICO Riccardo [nato a Reggio di Calabria in data 30.8.1957] pregiudicato per associazione di tipo mafioso e ritenuto vicino al clan AUDINO; 22.05.2000: Veniva controllato in compagnia di CRUCITTI Santo, classe 1963; 30.05.2001: Veniva controllato in compagnia di CRUCITTI Santo, classe 1963; 19.07.2001: Veniva controllato in compagnia di CRUCITTI Santo, classe 1963; 11.11.2003: Veniva controllato in compagnia di CRUCITTI Santo e di ZBYTNIEWSKI Marcin, classe 1980, autista e uomo di fiducia di CRUCITTI Santo, anche lui tratto in arresto il 17.12.2005, poich ritenuto affiliato alla cosca capeggiata dallo stesso; 02.10.2004: Veniva controllato in compagnia di CRUCITTI Santo, classe 1963; 04.06.2005: Veniva controllato in compagnia di CRUCITTI Santo, classe 1963; 17.08.2007: Veniva controllato in compagnia di TRIPEPI Domenico [nato a Reggio di Calabria in data 14.9.1957], GULL Francesco [nato a Reggio di Calabria in data 20.3.1964] e di CRUCITTI Santo. 30.10.2008: Veniva notato unitamente ad altri pregiudicati di questo comprensorio presso la Basilica della Madonna della Consolazione di Reggio di Calabria, in occasione del funerale di AUDINO Arturo, classe 1928, padre del defunto boss del rione San Giovannello AUDINO Mario, classe 1963, ucciso in un agguato mafioso in data 19.12.2003; ()

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capannone che vorrebbe costruire in localit Pietrastorta, asserisce che in precedenza aveva fatto cenno di questo progetto a Mario (CRUCITTI Santo, in occasione del suo interrogatorio del 19.5.2006, ha confermato che il Mario menzionato da PEDULLA era proprio il CHILA). A sostanziare lestrema vicinanza tra CHILA e CRUCITTI sono altres, i continui contatti telefonici intercorsi tra i due, rilevati nel corso dei servizi di intercettazione delle utenze radiomobili in uso ai predetti, ed anche i numerosi controlli ai quali gli stessi sono stati sottoposti Omissis In conclusione, sulla base degli elementi sin qui esaminati e commentati, pu ritenersi sufficientemente dimostrata sia lesistenza di una cosca di ndrangheta insediata sul territorio di Condera-Pietarstorta, particolarmente vicina sia alla cosca AUDINO di San Giovannello, sia alla cosca DE STEFANO di Archi, e capeggiata da CRUCITTI Santo, subentrato al fratello Demetrio, ucciso durante la guerra di mafia. Soggetti certamente inseriti nella predetta organizzazione criminale, in grado di esercitare un controllo assoluto sul territorio di competenza, dispiegando un concreto potere dintimidazione, sono ROMEO Giuseppe e CHILA Mario Salvatore, come dimostrato sia dalle plurime conversazioni analizzate, sia dai contatti accertati tra i medesimi. Anche lepisodio dellestorsione e del danneggiamento ai danni di CRUCITTI Natale, di cui stata accertata la responsabilit diretta di CHILA Mario Salvatore riconducibile, per le ragioni evidenziate al precedente capitolo, alle attivit criminali della cosa capeggiata da CRUCITTI Santo.

(vds allegato n.1) Come anticipato, la contestazione mossa in quel procedimento si arresta al febbraio 05. Eppure, nonostante il processo e la condanna inflitta, niente sembra aver mutato i rapporti tra il CRUCITTI ed il CHILA, mantenutisi nel tempo identici a quelli sanzionati con la sentenza richiamata. Questo emerge dalle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia gi riportate, ma emerge anche dalle intercettazioni espletate e dai controlli di polizia richiamati nella nota del Comando Stazione Carabinieri di Cannavo da cui si rileva in modo incontrovertibile lassidua frequentazione del CHILA col capo cosca Santo CRUCITTI, non lasciando dubbi sul ruolo ricoperto dal predetto, quale importante esecutore dellazione criminale del capo cosca. A sostanziare lo stretto rapporto tra CHILA e CRUCITTI sono i continui contatti telefonici intercorsi tra i due, rilevati nel corso dei servizi di intercettazione delle utenze radio mobili in uso ai predetti che contano pi di seimila telefonate. Il legame di Mario CHILA con il CRUCITTI, oltre ad essere evidenziato da un numero infinito di contatti telefonici, dai controlli di polizia eseguiti sui predetti, dalle risultanze della sopra richiamata operazione convenzionalmente denominata PIETRASTORTA, viene confermato dalle registrazioni ambientali eseguite allinterno dello studio di CRUCITTI, sito in questa via Friuli n. 7, ove ubicata la sede legale della EPI srl di cui come detto il CRUCITTI amministratore unico. Intercettazioni che rivelano la partecipazione del CHILA nellesercizio dellazione criminale condotta dal capo-cosca CRUCITTI, come dimostra il suo coinvolgimento nella vicenda riguardante MORABITO Salvatore: in detta circostanza, infatti, oltre alle dirette minacce del CRUCITTI, non sono mancate le pressioni esercitate nel medesimo contesto da Mario CHILA nei confronti del

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MORABITO, a conferma del ruolo di supporto ricoperto dal CHILA in seno alla consorteria in trattazione (vds Rit 2412/06 prog.30710, 30711, 30746 in allegato n.21). Pressioni esercitate nellinteresse del CRUCITTI (cfr. Rit 2052/06 progg.37356 e 37357 in allegato n.22) finalizzate a far ottenere un finanziamento al MORABITO tramite la figlia (cfr. Rit 2412/06 progg.30749, 34474, 34591, 34644, 34652, 34689, 34768, 34892, 35681, 35769, 35781, 36387, 36587, 36614, 36965, 37169, 37218, 39455, 39595, 39976, in allegato n.21) . La presenza di Mario CHILA allinterno della sede legale della societ EPI srl, di propriet di CRUCITTI Santo, sita in via Friuli n. 7, nelle adiacenze del Comando Provinciale Carabinieri, poi una costante, tant che egli stesso lo indica ai propri interlocutori come suo ufficio (vds allegato n.21):
LN 160 PROGR. 189 SINTESI DATA 19/12/2006 ORA 17.02.48 CHIAMANTE +393937810033 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE:

CHIAMATO INTEST. CHIAMATO LINGUA: +393473535842 AGOSTINO Filomena Voci in sottofondo durante gli squilli, non comprensibile. Poi Mario dice ad uomo che sta andando nel proprio ufficio quello vicino ai carabinieri DATA 24/01/2007 ORA 18.44.28 CHIAMANTE +393937810033 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: App. Tullio

LN 160 PROGR. 4589 SINTESI

CHIAMATO INTEST. CHIAMATO LINGUA: +393204665555 GERIA MICHELE CHILA Mario dice a uomo di essere nel suo ufficio vicino i carabinieri. L'uomo dice di essere ad Arangea, poi accenna a tale Lo Giudice e qualcosa di incomprensibile. CHILA si lamenta e dice di riferire ad un terzo soggetto di dormire tranquillo e che poi Sar lui a spiegarlo al padre. DATA 02/08/2007 ORA 13.36.53 CHIAMANTE +393937810033 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: App. Tullio

LN 160 PROGR. 29706 SINTESI LN 160 PROGR. 39539 SINTESI

CHIAMATO INTEST. CHIAMATO LINGUA: +393283460940 SURACI Domenico cl. 73 CHILA Mario dice a Suraci Domenico di essere nello studio vicino ai carabinieri. CHILA chiede a Suraci se c' Andrea con lui. Suraci dice di no indicandogli che con Santo, poi gli dice che sta passando. DATA 09/11/2007 ORA 10.32.49 CHIAMANTE +393337830839 CHIAMATO +393937810033 INTEST. CHIAMANTE SGRO' FRANCESCO INTEST. CHIAMATO CHILA Mario RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: App. Tullio LINGUA:

CHILA Mario con uomo per vedersi nell'ufficio sito vicino il comando carabinieri Reggio Calabria. CHIAMANTE +393357072316 CHIAMATO +393937810033 INTEST. CHIAMANTE INTEST. CHIAMATO CHILA Mario TRADUTTORE: OPERATORE: App. Tullio LINGUA:

LN 160 PROGR. 39823

DATA 12/11/2007 ORA 09.23.12

RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160

SINTESI

CHILA Mario con uomo, discutono di documentazione per un finanziamento. CHILA prima indica al soggetto di portarglieli vicino i carabinieri. L'uomo non sa dove siano , quindi CHILA gli dice di portarli in Viale Quinto. L'uomo pur tuttavia gli dice che lo vuole vedere. Per questo convengono nuovamente di vedersi vicino i carabinieri.

LN 160 PROGR. 46151 SINTESI

DATA 08/01/2008 ORA 11.37.37

CHIAMANTE +393203510409 CHIAMATO +393937810033

INTEST. CHIAMANTE INTEST. CHIAMATO CHILA Mario

RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160

TRADUTTORE: OPERATORE: App. Tullio LINGUA:

CHILA Mario con uomo, discutono di vedersi vicino i carabinieri.

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Daltra parte, la presenza assidua del CHILA nella sede legale della societ di costruzioni del CRUCITTI viene registrata nel corso delle intercettazioni tra presenti espletate proprio allinterno dellufficio, nellambito dellattivit tecnica disposta con decreto avente n. 4614/06 RGNR DDA e RIT DDA 200/07. Dal contenuto dei colloqui intercettati si ha modo di rilevare, oltre alla condivisione di interessi comuni, anche il rapporto gerarchico che disciplina il legame tra gli stessi, rilevando la posizione egemone assunta da CRUCITTI nei confronti di CHILA. Si riporta una sequela di conversazioni registrate allinterno dellufficio di CRUCITTI in cui per lappunto si registra la costante presenza del CHILA (vds allegato n.17):
PROG. 1599 TIPO AMB DATA E ORA 05/03/2007 10:24:00 DURATA 00:03:19

autore del documento: roccella sintesi: Nellufficio ci sono Santo CRUCITTI, Mario CHILA ed un certo Paolo. Mario fa il nome di Carmelo, Santo chiede se devono perdere qualcosa, Mario dice che ne ha quanto vuole, non si capisce di cosa parlino. Mario chiede se non va bene che Santo prenda la macchina e se non sia il caso di prenderla unaltra volta. Poi parlano di qualcuno che Mario afferma di non conoscere e che lo conoscerebbe Tot, Santo chiede a Mario se pu portare qualcosa a qualcuno, Mario dice di si. Santo dice che possono portare a Scilla, a Gioia Tauro ovunque. Mario poi gli chiede se vogliono andare da Carmelo, verosimilmente il carrozziere, e chiede 100 euro a Santo. Santo dice che ha 15 euro addosso, poi Mario mostra a Santo un assegno di questultimo e chiede se lo pu dare a Carmelo. Santo dice che pi tardi glielo domander e dice a Mario di fare un certo lavoro e di vedere se possibile che si... a questo punto Santo si interrompe, come se stesse indicando qualcosa a Mario e conclude dicendo Capisci?. Santo dice di avere 15 euro e parla di 800 euro, Mario risponde che di pomeriggio c la macchina e possono fare quello che vogliono. Mario parla di questa macchina che era di un figliolo, e ora di CHILA. Mario poi parla di targhe e di uno di Bovalino a cui ha venduto, i due parlano piano e verosimilmente al piano inferiore. Mario dice che ora va a vedere se trova questo lass e chiede di chiamare Tot.
PROG. TIPO DATA E ORA DURATA

17075 AMB 31/01/2008 16:29:21 00:01:05 autore del documento: roccella sintesi: Santo CRUCITTI parla con Mario CHILA al quale dice che metter qualcosa in un posto in ufficio per quando gli dovesse servire. Santo parla di una cosa che potrebbe avere un doppio effetto positivo e negativo.
PROG. TIPO DATA E ORA DURATA

17078 AMB 31/01/2008 16:35:10 00:00:28 autore del documento: roccella sintesi: rumori, poi voce di Mario CHILA il quale chiede a Santo CRUCITTI se stiano preparando i voti per Alberto. Santo risponde che pensa di si. Mario chiede se si sia fatto vedere. Santo dice di no.
PROG. TIPO DATA E ORA DURATA

17082

AMB

31/01/2008 16:40:40

00:00:31

AUTORE DEL DOCUMENTO: roccella SINTESI:

Santo CRUCITTI parla con Mario CHILA i due stanno facendo dei conti. Santo conta 200-600-1000, da togliere ad altra cifra. Poi sembra spiegare qualcosa a Mario.

Lattivit tecnica espletata, oltre a rilevare lassiduit dei contatti e la condivisione di comuni interessi affaristici, evidenzia il rapporto di subordinazione del CHILA nei confronti del CRUCITTI (vds allegato n.22):

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LN 86 PROGR. 24 SINTESI

DATA 28/10/2006 ORA 19.18.22

CHIAMANTE +393933321056 CHIAMATO +393937810033

INTEST. CHIAMANTE Crucitti Santo INTEST. CHIAMATO CHILA Mario

RIT: 2052/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 86

TRADUTTORE: OPERATORE: LINGUA:

Mario CHILA dice a CRUCITTI di essere con una polacca, Santo CRUCITTI raccomanda il CHILA di non farsi veder da nessuno e di non fare il testa di cazzo, tenore confidenziale.
DATA 02/11/2006 ORA 12.57.55 CHIAMANTE +393933321056 CHIAMATO +39360857599 INTEST. CHIAMANTE Crucitti Santo INTEST. CHIAMATO RIT: 2052/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 86 TRADUTTORE: OPERATORE: M.O. Ales LINGUA:

LN 86 PROGR. 485

SINTESI

Santo CRUCITTI con dottore Gigi, il quale dice che avevano programmato di andare a parlare con FRASCATI, Santo chiede al Mario CHILA (che si trova con lui) quando avevano appuntamento con Nino FRASCATI quindi dice a Gigi di chiamarlo luned mattina. Santo dice che forse oggi deve incontrarlo e potrebbero andare insieme ma se non sar per oggi potranno sentirsi luned.
DATA 04/11/2006 ORA 13.15.50 CHIAMANTE +393933321056 CHIAMATO +393937810033 INTEST. CHIAMANTE Crucitti Santo INTEST. CHIAMATO CHILA Mario RIT: 2052/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 86 TRADUTTORE: OPERATORE: LINGUA:

LN 86 PROGR. 759

SINTESI

CRUCITTI Santo chiede a CHILA Mario se si deve incontrare con Domenico, CHILA dice di no, CRUCITTI gli dice di non incontrarlo e che glieli possono dare a incomprensibile. Comunque gli dice di aspettare luned quando arriva Sergio.
DATA 14/11/2006 ORA 18.29.23 CHIAMANTE +393933321056 CHIAMATO +393937810033 INTEST. CHIAMANTE Crucitti Santo INTEST. CHIAMATO CHILA Mario RIT: 2052/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 86 TRADUTTORE: OPERATORE: LINGUA:

LN 86 PROGR. 2191 SINTESI

CRUCITTI Santo dice a CHILA Mario che ha aperto lufficio, convengono di vedersi l alle 19.00.
DATA 07/12/2006 ORA 09.54.42 CHIAMANTE +393933321056 CHIAMATO +393937810033 INTEST. CHIAMANTE Crucitti Santo INTEST. CHIAMATO CHILA Mario RIT: 2052/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 86 TRADUTTORE: OPERATORE: LINGUA:

LN 86 PROGR. 5840

SINTESI

CHILA dice a CRUCITTI che ha svuotato il cassetto, i due discutono di svuotare tutto quello che non serve in ufficio compreso il cassetto anche del nipote Antonello.

LN 86 PROGR. 8002

DATA 20/12/2006 ORA 14.37.09

CHIAMANTE +393933321056 CHIAMATO +393937810033

INTEST. CHIAMANTE Crucitti Santo INTEST. CHIAMATO CHILA Mario

RIT: 2052/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 86

TRADUTTORE: OPERATORE: LINGUA:

SINTESI

Santo CRUCITTI con Mario CHILA, gli chiede se andato l e se tutto a posto, Mario dice che glielo ha lasciato e ne sapr qualcosa alle 15.30. CRUCITTI si raccomanda e poi dice qualcosa che non si capisce. Mario dice che andato subito perch questa persona gli aveva detto che era urgente
DATA 05/01/2007 ORA 10.21.29 CHIAMANTE CHIAMATO INTEST. CHIAMANTE INTEST. CHIAMATO RIT: 2052/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 86 TRADUTTORE: OPERATORE: LINGUA:

LN 86 PROGR. 9556 SINTESI LN 86 PROGR. 10517

CRUCITTI con CHILA, convengono di vedersi in banca da Francesco.


DATA 11/01/2007 ORA 17.48.23 CHIAMANTE +393933321056 CHIAMATO +393937810033 INTEST. CHIAMANTE Crucitti Santo INTEST. CHIAMATO CHILA Mario RIT: 2052/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 86 TRADUTTORE: OPERATORE: LINGUA:

41

SINTESI

CRUCITTI dice a CHILA che morta la suocera ad Ernesto e gli dice che lui sta andando con Sandro e Domenico e gli chiede se vuole andare anche lui, CHILA gli dice che ha persone in agenzia, convengono di vedersi a Spirito Santo.
DATA 27/01/2007 ORA 10.37.18 CHIAMANTE +393933321056 CHIAMATO +393930707010 INTEST. CHIAMANTE Crucitti Santo INTEST. CHIAMATO SURACI Domenico Giovanni RIT: 2052/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 86 TRADUTTORE: OPERATORE: LINGUA:

LN 86 PROGR. 12503 SINTESI LN 86 PROGR. 12509

tra gli squilli si sente CRUCITTI Santo che dice a Mario CHILA che ci sono delle telecamere.
DATA 27/01/2007 ORA 10.45.20 CHIAMANTE +393933321056 CHIAMATO +393930707010 INTEST. CHIAMANTE Crucitti Santo INTEST. CHIAMATO SURACI Domenico Giovanni RIT: 2052/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 86 TRADUTTORE: OPERATORE: LINGUA:

SINTESI

CRUCITTI Santo con Mario CHILA tra gli squilli CHILA: che peccato...incomprensibile....sei mesi persi.. CRUCITTI:...si ma dico io. CHILA: incompre..tu dice che non ne ha CRUCITTI: eh li pagano... io li ho messi...una ne ha... gli devi dire se vuoi continuare resti se no esci.. CHILA: gli ha detto ve bene.. CRUCITTI: ...incompr... due, tre mesi quattro mesi , ci vuol dire che fai ..quelli che hai uscito ti diamo. CHILA: gli stessi che abbiamo messo tutti e tre
DATA 01/02/2007 ORA 12.31.01 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393933321056 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO Crucitti Santo RIT: 2052/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 86 TRADUTTORE: OPERATORE: LINGUA:

LN 86 PROGR. 13170

SINTESI

Santo CRUCITTI con Mario CHILA, il quale dice sta passando dal lavoro, Santo dice che il lavoro glielo hanno bloccato stamattina. Santo gli chiede una cortesia perch sta andando a vedere di incontrare un suo amico, e gli chiede di andare a prendere Sandro al Cordon Bleu qualora lui non dovesse fare in tempo a prenderlo
DATA 16/02/2007 ORA 18.36.35 CHIAMANTE +393933321056 CHIAMATO +393937810033 INTEST. CHIAMANTE Crucitti Santo INTEST. CHIAMATO CHILA Mario RIT: 2052/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 86 TRADUTTORE: OPERATORE: LINGUA:

LN 86 PROGR. 15206

SINTESI

In sottofondo si sente Domenico SURACI, poi Santo CRUCITTI parla con Mario CHILA, il quale dice che una certa sua amica non pu giocare. Poi parlano di mangiare assieme stasera, Santo CRUCITTI chiede a SURACI (il quale con lui) se vuole andare con loro a cena, Domenico risponde di no. Poi Santo con Mario, il quale dice di chiamare Paolo. Poi parlano di una donna che non pu venire, Santo dice che non il caso di andare 4 uomini con una donna. Mario dice che lei dovrebbe fare solo una consulenza. Poi Santo passa Domenico a Mario al telefono. Mario dice che la donna far solo la consulenza, Domenico dice che non ci crede, Mario chiede se vuole andare per una pizza. Domenico dice di no e che se fossero state due le donne forse sarebbe andato. Mario chiede se vuole andare Sandro, Domenico dice di organizzare per unaltra sera. Poi Santo dice a Mario di lasciarla stare a casa la zoccoletta e di andare con lui dalla madre a cena. Santo dice che se ne occupa lui per la cena dalla madre e aggiunge poi dopo cena passiamo dal solito, dai! Poi Santo chiede se c SANTANNA la spogliarellista, Mario dice di s. Santo dice allora di telefonare l cos mangeranno dalla madre di Santo e poi andranno verosimilmente in qualche locale.
DATA 18/02/2007 ORA 18.21.02 CHIAMANTE CHIAMATO INTEST. CHIAMANTE INTEST. CHIAMATO RIT: 2052/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 86 TRADUTTORE: OPERATORE: LINGUA:

LN 86 PROGR. 15339

SINTESI

CRUCITTI Santo con CHILA Mario discutono di film noleggiati. CRUCITTI con CHILA, convengono per vedersi alle 8.30 per lasciare la macchina dal carrozziere e prenderne una in affitto.

LN 86 PROGR. 16211

DATA 24/02/2007 ORA 11.40.56

CHIAMANTE CHIAMATO

INTEST. CHIAMANTE INTEST. CHIAMATO

RIT: 2052/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 86

TRADUTTORE: OPERATORE: LINGUA:

42

SINTESI

CRUCITTI Santo con CHILA Mario per vedersi. CHILA dice che gli ha dato appuntamento alla sig. Lagan.

LN 86 PROGR. 16806

DATA 28/02/2007 ORA 07.55.54

CHIAMANTE CHIAMATO

INTEST. CHIAMANTE INTEST. CHIAMATO

RIT: 2052/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 86

TRADUTTORE: OPERATORE: LINGUA:

SINTESI

CRUCITTI Santo dice a CHILA Mario che oggi operano Domenico SURACI e gli dice che possono andare a fargli un a visita. Convengono di risentirsi, CHILA gli dice che esce alle 9.
CHIAMANTE CHIAMATO INTEST. CHIAMANTE INTEST. CHIAMATO TRADUTTORE: OPERATORE: LINGUA:

LN 86 PROGR. 17276

DATA 03/03/2007 ORA 11.48.38

RIT: 2052/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 86

SINTESI

Santo CRUCITTI con Mario CHILA, il quale dice di essere nellufficio vicino ai Carabinieri, poi gli chiede se ha fatto quel giretto, Santo dice che in giro. Poi Santo ridendo dice figurati se passi da l. I due ridono, poi Santo dice che potranno vedersi alle 12 per il caff.
DATA 19/03/2007 ORA 13.18.15 CHIAMANTE +393933321056 CHIAMATO +393933317042 INTEST. CHIAMANTE Crucitti Santo INTEST. CHIAMATO RIT: 2052/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 86 TRADUTTORE: OPERATORE: LINGUA:

LN 86 PROGR. 19149

SINTESI

Irene AGOSTINO dice a CRUCITTI Santo che stata contattata dalla moglie di CHILA Mario perch lo stesso lha malmenata. Irene quindi spiega che ha chiamato il CHILA per mettere una buona parola, CRUCITTI gli dice che non gli interessa e che Margherita una prostituta. Irene gli dice che non gli interessa perch lui ha fatto di peggio.

LN 86 PROGR. 25551 SINTESI

DATA 16/05/2007 ORA 10.43.14

CHIAMANTE CHIAMATO

INTEST. CHIAMANTE INTEST. CHIAMATO

RIT: 2052/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 86

TRADUTTORE: OPERATORE: Crs Tullio LINGUA:

CRUCITTI Santo dice a CHILA Mario di salire in ufficio da lui.


DATA 17/05/2007 ORA 18.41.03 CHIAMANTE CHIAMATO INTEST. CHIAMANTE INTEST. CHIAMATO RIT: 2052/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 86 TRADUTTORE: OPERATORE: M.O. Ales LINGUA:

LN 86 PROGR. 25767

SINTESI

In sottofondo si sente la voce di Domenico SURACI cl. 73. Santo CRUCITTI con Dominique SURACI gli chiede dove si trovi, Dominique risponde di essere in segreteria, Santo dice che tra venti minuti sar da lui oppure passer Mario (CHILA verosimilmente, ndr).
CHIAMANTE CHIAMATO INTEST. CHIAMANTE INTEST. CHIAMATO TRADUTTORE: OPERATORE: M.o. Tagliamonte LINGUA:

LN 86 PROGR. 25962 SINTESI

DATA 19/05/2007 ORA 11.37.49

RIT: 2052/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 86

Santo CRUCITTI parla con Mario CHILA e gli dice di essere al sottozero con tale Claudio. I due convengono di incontrarsi pi tardi al cantiere.
DATA 24/05/2007 ORA 14.58.20 CHIAMANTE +393933321056 CHIAMATO +393937810033 INTEST. CHIAMANTE Crucitti Santo INTEST. CHIAMATO CHILA Mario RIT: 2052/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 86 TRADUTTORE: OPERATORE: M.O. Ales LINGUA:

LN 86 PROGR. 26684 SINTESI

Santo CRUCITTI con Mario Salvatore CHILA, conversazione generica. Poi Santo dice di chiamare Nicola in quanto Dominique li aspetta alle 15.15

43

LN 86 PROGR. 26685 SINTESI

DATA 24/05/2007 ORA 14.59.23

CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393933321056

INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO Crucitti Santo

RIT: 2052/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 86

TRADUTTORE: OPERATORE: M.O. Ales LINGUA:

Santo CRUCITTI con Mario Salvatore CHILA, gli dice di chiamare Nicola in quanto Dominique li aspetta alle 15.15 in segreteria.
DATA 24/05/2007 ORA 15.19.06 CHIAMANTE +393933321056 CHIAMATO +393937810033 INTEST. CHIAMANTE Crucitti Santo INTEST. CHIAMATO CHILA Mario RIT: 2052/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 86 TRADUTTORE: OPERATORE: Crs Tullio LINGUA:

LN 86 PROGR. 26691

SINTESI

CRUCITTI Santo dice a CHILA Mario che Dominique se ne sta andando. CHILA gli dice che stanno arrivando e che Nicol gi l. CRUCITTI dice a CHILA di contattare Nicola di farlo salire e di richiamarlo quando saranno li.
CHIAMANTE CHIAMATO INTEST. CHIAMANTE INTEST. CHIAMATO TRADUTTORE: OPERATORE: M.O. Ales LINGUA:

LN 86 PROGR. 26697 SINTESI LN 86 PROGR. 26923

DATA 24/05/2007 ORA 15.26.09

RIT: 2052/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 86

Santo CRUCITTI con Domenico Giovanni SURACI (Dominique), il quale chiede il numero cos li chiamer, Santo detta 393/7810033 ovvero il numero di Mario CHILA.
DATA 25/05/2007 ORA 16.45.12 CHIAMANTE +393933321056 CHIAMATO +393358277340 INTEST. CHIAMANTE Crucitti Santo INTEST. CHIAMATO SURACI Domenico Giovanni RIT: 2052/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 86 TRADUTTORE: OPERATORE: M.O. Ales LINGUA:

SINTESI

Dialogo in sottofondo durante gli squilli, in parte non comprensibile, si sente la voce del CHILA. Poi Santo CRUCITTI con Domenico Giovanni SURACI (Dominique), il quale chiede se deve scendere, Santo risponde di si e dice che lo attende dal lato di sopra.

LN 86 PROGR. 43351

DATA 06/10/2007 ORA 15.25.49

CHIAMANTE +393933321056 CHIAMATO +393937810033

INTEST. CHIAMANTE Crucitti Santo INTEST. CHIAMATO CHILA Mario

RIT: 2052/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 86

TRADUTTORE: OPERATORE: M.O. Ales LINGUA:

SINTESI

Santo CRUCITTI con Mario Salvatore CHILA, il quale dice che lo ha chiamato ora Cosimo (quello zona Palermo ma non palermitano, la ragazza palermitana). Mario dice che Cosimo non gli ha detto di incontrarlo, Santo si stupisce. Santo dice che se dovesse incontrarlo gli dovr dire che hanno provato continuamente a chiamare quel carrialandi. Mario dice che potrebbe farlo chiamare da Cosimo, Santo fa capire che non una buona idea e che potrebbero provarlo a chiamare insieme me dicendogli che lo hanno aspettato e non si fatto sentire.
DATA 21/01/2008 ORA 10.07.43 CHIAMANTE +393933321056 CHIAMATO +393487718860 INTEST. CHIAMANTE Crucitti Santo INTEST. CHIAMATO termo idea int. a sera giuseppe RIT: 2052/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 86 TRADUTTORE: OPERATORE: Crs Tullio LINGUA:

LN 86 PROGR. 56204 SINTESI LN 86 PROGR. 56201 SINTESI LN 86 PROGR. 60712

CRUCITTI Santo con CHILA Mario per vedersi.


DATA 21/01/2008 ORA 10.08.52 CHIAMANTE +393933321056 CHIAMATO +393937810033 INTEST. CHIAMANTE Crucitti Santo INTEST. CHIAMATO CHILA Mario RIT: 2052/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 86 TRADUTTORE: OPERATORE: Crs Tullio LINGUA:

CRUCITTI Santo con CHILA Mario per vedersi da Dino.


DATA 27/02/2008 ORA 09.35.47 CHIAMANTE +393933321056 CHIAMATO +393929611798 INTEST. CHIAMANTE Crucitti Santo INTEST. CHIAMATO RIT: 2052/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 86 TRADUTTORE: OPERATORE: M.o. Tagliamonte LINGUA:

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SINTESI

Santo CRUCITTI parla con CHILA Mario il quale dice di dover passare dal ristorante a S. Antonio in quanto il cuoco vorrebbe un prestito. I due concordano di vedersi al bar.

LN 86 PROGR. 67331

DATA 23/04/2008 ORA 09.57.11

CHIAMANTE CHIAMATO

INTEST. CHIAMANTE INTEST. CHIAMATO

RIT: 2052/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 86

TRADUTTORE: OPERATORE: M.o. Tagliamonte LINGUA:

SINTESI

CRUCITTI Santo parla con Mario CHILA il quale dice di essere appena stato da MORISANI quello dei mutui. Santo chiede se sia tutto a posto. Mario dice di si e che necessiti solo di certa documentazione che gli porter in mattinata...poi cade la linea
DATA 29/04/2008 ORA 09.20.45 CHIAMANTE CHIAMATO INTEST. CHIAMANTE INTEST. CHIAMATO RIT: 2052/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 86 TRADUTTORE: OPERATORE: M.o. Tagliamonte LINGUA:

LN 86 PROGR. 67916

SINTESI

Mario CHILA parla con Santo CRUCITTI al quale dice di essere alle tre fontane in farmacia. Santo si arrabbia per il comportamento tenuto da Mario e dal suo conoscente che definisce un Coso Lordo. Santo dice che un simile comportamento sia colpa di Mario. Santo dice che la terza persona sapendo di avere a che fare con un coso lordo come Mario si sia comportata di conseguenza. Santo dice di sbrigarsi a prendere le medicine per il padre e di incontrarsi loro due. Dati chiamata non disponibili al momento dellascolto e contestuale sintesi.
DATA 08/05/2008 ORA 20.58.08 CHIAMANTE +393929611798 CHIAMATO +393933321056 INTEST. CHIAMANTE INTEST. CHIAMATO Crucitti Santo RIT: 2052/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 86 TRADUTTORE: OPERATORE: M.o. Tagliamonte LINGUA:

LN 86 PROGR. 69369

SINTESI

CRUCITTI Santo parla con CHILA Mario il quale dice di essersi sbrigato ora. Santo chiede se domani sera potranno partire per Milano e tornare domenica. Mario dice di voler prima sincerarsi delle condizioni di salute del figlio. Santo dice che in caso dovranno partire domani pomeriggio.
DATA 05/06/2008 ORA 12.47.17 CHIAMANTE +393933321056 CHIAMATO +393485504237 INTEST. CHIAMANTE Crucitti Santo INTEST. CHIAMATO morabito paolo RIT: 2052/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 86 TRADUTTORE: OPERATORE: Crs Tullio LINGUA:

LN 86 PROGR. 72935

SINTESI

CRUCITTI Santo con CHILA Mario. CRUCITTI dice che c un suo amico che deve fare un prestito. CHILA dice a CRUCITTI che deve venire allagenzia vicino il CAF e lautolavaggio.
CHIAMANTE +393929611798 CHIAMATO +393933321056 INTEST. CHIAMANTE INTEST. CHIAMATO Crucitti Santo TRADUTTORE: OPERATORE: M.o. Tagliamonte LINGUA:

LN 86 PROGR. 78828

DATA 28/07/2008 ORA 10.40.28

RIT: 2052/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 86

SINTESI

CRUCITTI Santo parla con CHILA Mario il quale dice di essere al bar. Santo CRUCITTI chiede se sia con lo scooter. Mario dice di si e chiede di sapere cosa debbano fare per regolarsi e sbrigare alcune faccende. Santo dice di dover andare da Paolo per prendere un assegno e farsi firmare la liberatoria.

Di fondamentale importanza in relazione alla prova della responsabilit del CHILA il fatto che ben prima delle dichiarazioni rese da MOIO Roberto, le investigazioni espletate hanno rivelato come il CHILA sia direttamente impegnato in attivit di intermediazione creditizia ma che gli interessi sottostanti alla stessa facciano capo a Santo CRUCITTI: con ci fornendo uno straordinario riscontro anticipato a quelle che saranno le rivelazioni del collaboratore che verranno molto tempo dopo.

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Infatti, non di rado proprio il CRUCITTI a fornire indicazioni al CHILA in merito allattivit finanziaria espletata e, peraltro, spesso esercitata proprio nellufficio ove ha sede legale la EPI srl di CRUCITTI. Si riportano alcuni colloqui intercettati allinterno dellufficio della EPI Srl di Santo CRUCITTI, ove per lappunto si fa riferimento allattivit direttamente gestita da Mario CHILA (vds allegato n.17):
PROG. 7689 TIPO AMB UFF DATA E ORA 04/05/2007 18:43:07 DURATA 00:00:36

autore del documento: roccella sintesi: Mario CHILA dice che ha fatto fare la convenzione alla MULTISERVIZI per 380 dipendenti, aggiunge che ancora non ci crede, poi non comprensibile.
PROG. 13261 TIPO AMB DATA E ORA 11/10/2007 12:56:26 DURATA 00:01:07

autore del documento: roccella sintesi: Nellufficio di Santo CRUCITTI entra altro uomo il quale si presenta quale titolare del nuovo ristorante situato di fianco allo studio. Lo accoglie Mario CHILA il quale durante le presentazioni dice che lufficio si occupa di finanziamenti.
PROG. 13537 TIPO AMB DATA E ORA 18/10/2007 16:05:22 DURATA 00:01:45

sintesi: Mario CHILA parla con altro uomo il quale dice di volere un prestito per comprare un fabbricato che gli frutter molti soldi appena ristrutturato. Mario gli dice che la banca vuole delle garanzie sullo stipendio. Luomo dice di avere delle propriet.
PROG. 13540 TIPO AMB DATA E ORA 18/10/2007 16:10:13 DURATA 00:03:01

sintesi: Mario CHILA termina la conversazione telefonica precedente e dice alluomo che dovr portare le buste paghe anche dei familiari per richiedere un mutuo molto alto. Luomo dice che il progetto quello di acquistare un palazzo storico molto grande per ristrutturarlo e darlo in affitto a qualche ente pubblico.

Nello specifico, si avuto modo di rilevare linserimento di Mario CHILA in seno alla societ denominata FIN. Reggio srl, con sede legale a Reggio Calabria in via Giorgia n. 7, attivit di consulenza aziendale, elaborazione dati per conto terzi e dall11.06.2002 mediazione creditizia. Dalla visura camerale dellanzidetta societ, il CHILA non risulta ricoprire alcun ruolo, giacch soci della stessa risultano: - FURFARI Anna Maria, nata a Reggio Calabria il 31.05.1953, ivi residente in via Mortara n. 31 C San Leo Pellaro che ricopre anche la carica di amministratore unico; - e PELLICANO Nicola, nato a Reggio Calabria il 9.10.1950 (vds allegato n.23). Ci non di meno, lattivit tecnica espletata ha evidenziato il coinvolgimento del CHILA nella gestione della finanziaria indicata, rispetto alla quale non sono mancate ingerenze anche dello stesso CRUCITTI. Infatti, dal contenuto delle conversazioni telefoniche intercettate si rileva che il CHILA, al di l di quanto formalmente contenuto nella visura camerale, ricopra un ruolo paritetico a quello del

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PELLICANO - come detto socio della FIN. Reggio srl - tant che nel corso di diverse conversazioni registrate indicato dal CHILA come proprio socio (vds allegato n.21):
LN 160 PROGR. 2208 DATA 03/01/2007 ORA 17.10.14 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393925864258 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: App. Tullio LINGUA:

CHILA si presenta a uomo e dice di essere della FIN REGGIO chiedendogli se non avesse pi chiamato per i prestiti. L'uomo dice che lo zio ha avuto dei lutti.CHILA gli chiede se hanno risolto col credito al consumo. L'uomo dice non hanno risolto.CHILA dice che a parte questi devono vedere per i prestiti che si devono fare, considerato che hanno preso una nuova banca e che la cosa molto interessante. L'uomo gli chiede se come credito al consumo. CHILA dice che questo lo vedranno con calma, perch forse c' un altra ditta che vuole lavorare. Luomo dice che loro gli avevano detto dell'AGOS a Messina.CHILA gli dice che la CONSUMIT ( societ indicatagli da Pellican Nicola ).L'uomo dice che parler domani con loro.CHILA dice di essersi ricordato, perch si trova da un concessionario che aveva lo stesso problema.
LN 160 PROGR. 2272 DATA 03/01/2007 ORA 20.54.33 CHIAMANTE +393333059994 CHIAMATO +393937810033 INTEST. CHIAMANTE PELLICANO' Nicola INTEST. CHIAMATO CHILA Mario RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: App. Tullio LINGUA:

Nicola PELLICAN con CHILA Mario. PELLICAN chiede a CHILA di Deborah. CHILA dice che forse venerd verr. PELLICAN dice che sarebbe l'ideale e che potrebbero trovare qualcuno per accudire i bimbi. CHILA dice che una donna molto impegnata e gli chiede a PELLICAN se si vedranno domani. PELLICAN gli dice che domani si recher a Delianuova con Mimmo PALAMARA che lo vuole portare in qualche cantiere, aggiungendo che quello che si far da domani lo faranno insieme e verr per tutti e due soggiungendo che poi ne parleranno di persona. CHILA dice che se vuole lui abbandona tutto e viene. PELLICAN gli dice che c' Mimmo, Esposito e PAPALIA. CHILA dice che pu andare lui e che gli fa piacere che gli ha detto che lo fa entrare nella combinazione. PELLICAN dice che se lo stanno facendo insieme lo devono fare insieme, dicendo ancora che dovrebbe andare a trovare la figlia di PAPALIA per vedere se vuole collaborare con loro. PELLICAN dice che il segreto in questo lavoro trovare gli agganci. Quindi reintervengono sulla figura di Deborah. CHILA dice che Deborah ha l'iscrizione UIC. PELLICAN dice che la vorrebbe far lavorare come manager con un fisso pi eventuali provvigioni. CHILA dice che gi gliene aveva parlato e dice che in questo modo loro ci andranno soltanto a guadagnare senza rimetterci. Poi continuano a parlare dell'organizzazione del lavoro.
LN 160 PROGR. 2372 DATA 04/01/2007 ORA 16.04.12 CHIAMANTE +393471020613 CHIAMATO +393937810033 INTEST. CHIAMANTE INTEST. CHIAMATO CHILA Mario RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: App. Tullio LINGUA:

FRANCO Sonia , dipendente dello SMA, chiede a CHILA Mario se ci sono state delle novit. CHILA dice che stava per contattare il suo socio per vedere anche per l'anticipo. CHILA chiede alla Franco se si trova a Pellaro. CHILA dice che tra mezz'ora sar con Domenico SURACI e che provveder a riferire il tutto a lui.
LN 160 PROGR. 2373 DATA 04/01/2007 ORA 16.06.30 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393333059994 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO PELLICANO' Nicola RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: App. Tullio LINGUA:

CHILA Mario con PELLICAN Nicola. CHILA dice a PELLICAN che ha chiamato la signora Franco dello SMA. PELLICAN dice che non sapranno niente prima di luned a Milano. CHILA chiede che la donna gli aveva chiesto della certezza. PELLICAN dice che gi ne hanno parlato molte volte e dice che il problema che non hanno potuto parlare con la direzione. PELLICAN dice a CHILA di rimandare a luned.
LN 160 PROGR. 2374 DATA 04/01/2007 ORA 16.10.23 CHIAMANTE +393333059994 CHIAMATO +393937810033 INTEST. CHIAMANTE PELLICANO' Nicola INTEST. CHIAMATO CHILA Mario RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: App. Tullio LINGUA:

CHILA Mario con PELLICAN Nicola. PELLICAN chiede a CHILA se domani Debora verr. CHILA dice che ancora non si sa. Poi parlano di un problema con la vettura del CHILA. CHILA gli dice che comunque ora la chiamer e gli ricorda di vedere per quelli del supermercato.

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LN 160 PROGR. 2392

DATA 04/01/2007 ORA 17.18.12

CHIAMANTE +393283460940 CHIAMATO +393937810033

INTEST. CHIAMANTE SURACI Domenico cl. 73 INTEST. CHIAMATO CHILA Mario

RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160

TRADUTTORE: OPERATORE: App. Tullio LINGUA:

SURACI Domenico con CHILA Mario. SURACI chiede a CHILA dove si trova. CHILA dice di essere sopra il D per D. Poi CHILA dice a SURACI di riferire alla sig. Sonia di aspettare sino a luned. CHILA dice a SURACI che Nicola gli ha riferito che appena avranno l'incarico loro avranno tutto pi facile. SURACI chiede quindi se per le loro pratiche devono aspettare. CHILA gli dice che loro stanno aspettando. Poi discutono di vedersi pi tardi.
LN 160 PROGR. 2395 DATA 04/01/2007 ORA 17.25.11 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +39096522806 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: App. Tullio LINGUA:

CHILA Mario dice a preposta della FIN REGGIO che lo ha contattato la PEUGEOT per STILLITANO che dovrebbe acquistare una vettura. CHILA chiede se hanno risolto i problemi che c'erano. La donna gli dice che lo far contattare da Iolanda quando sar libera. Poi CHILA chiede alla donna di vedere che novit ci sono per Stillitano. rif progr.2394
LN 160 PROGR. 2401 DATA 04/01/2007 ORA 17.42.28 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +39330503523 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO CHILA PAOLO RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: App. Tullio LINGUA:

CHILA Paolo chiede a CHILA Mario se la sua agenzia di prestiti concede pure ai protestati. Mario dice che se la persona impiegata si pu fare la cessione o la delega. Paolo dice che si tratta di suo cognato Dino che impiegato presso l'assessorato al lavoro. Paolo chiede a Mario di andarlo a trovare o di chiamarlo. Poi riferimenti generici.
LN 160 PROGR. 2402 DATA 04/01/2007 ORA 17.46.19 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +39096520003 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: App. Tullio LINGUA:

CHILA Mario dice a ROMEO che suo fratello gli ha detto che considerato che lui da sei mesi ha aperto una agenzia vorrebbe una consulenza per un prestito. ROMEO gli chiede dove l'abbia aperta. CHILA gli dice che la ha aperta in via Aschenez vicino il bar di ROMEO. ROMEO gli dice che domani lo andr a trovare e gli spiega di non volerne parlare. CHILA gli dice che sono cose di cui possono parlare. ROMEO insiste e gli dice che lo verr a trovare.
LN 160 PROGR. 2408 DATA 04/01/2007 ORA 18.02.30 CHIAMANTE +39096522806 CHIAMATO +393937810033 INTEST. CHIAMANTE INTEST. CHIAMATO CHILA Mario RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: App. Tullio LINGUA:

Dopo riferimenti generici Iolanda chiede a CHILA Mario cosa voglia la signora TRIPODO. CHILA dice che ha una lavanderia. Iolanda dice che la ha contattata e le ha fatto dei discorsi strani e che non sa cosa dirle. CHILA dice a Iolanda di farla venire. Iolanda spiega che siccome l'hanno chiamata dalla PEUGEOT per dirle che non si pu fare niente, a questo punto Iolanda dice a CHILA che non sa chi siano questi della PEUGEOT. CHILA dice che la PEUGEOT convenzionata con loro e aggiunge che lui aveva parlato con Nicola per fare una lista, CHILA dice di aver stipulato delle convenzioni che dice non essere personali considerato che lui sono andati insieme tramite le sue. Iolanda dice che sar un problema legato ad un protesto di assegni. Iolanda chiede a CHILA che tipo di convenzione hanno con la PEUGEOT. CHILA le dice che loro con la PEUGEOT sono rimasti per fare le cessioni. Quindi i due riaffrontano il problema della donna. Ancora Iolanda chiede a CHILA di STILLITANO Carmelo. CHILA le dice che lo STILLITANO deve comprare un mezzo e le conferma che lo pu contattare.
LN 160 PROGR. 2897 DATA 09/01/2007 ORA 11.20.14 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393355433693 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO FULL SERVICE S.R.L. RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: App. Tullio LINGUA:

CHILA Mario dice a MORACE che chiama per la FIN Reggio e gli chiede di un appuntamento. MORACE gli dice che per domani pomeriggio. CHILA dice che va bene.

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LN 160 PROGR. 10193

DATA 16/03/2007 ORA 08.37.34

CHIAMANTE +393333059994 CHIAMATO +393937810033

INTEST. CHIAMANTE PELLICANO NICOLA INTEST. CHIAMATO CHILA Mario

RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160

TRADUTTORE: OPERATORE: LINGUA:

SINTESI

PELLICAN Nicola con CHILA Mario, discutono di lavoro e di multe subite. Discutono di un lavoro sullOspedale di Scilla. PELLICAN poi dice a CHILA che ha promesso ad un soggetto che lavora in una societ a Melito di 70 persone 250,00 ogni pratica che otterr. Il soggetto daccordo gli dice che avrebbe parlato con il Presidente e cio la Dott. Lagan . Pellican dice che ha riferito al soggetto di mandargli i saluti da parte sua e dello stesso CHILA. Pellican dice che la Dott. Lagan avr troppi interessi per occuparsi di queste cose. Poi convengono di vedersi.
DATA 17/03/2007 ORA 13.41.12 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393333059994 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO PELLICANO NICOLA RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: LINGUA:

LN 160 PROGR. 10426

SINTESI

CHILA Mario con Pellican Nicola a cui da il 3487056895. Poi Nicola dice a Mario di stare sopra alla signora Deborah. I due convengono che la donna sar il braccio operativo delle loro menti.
CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393333059994 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO PELLICANO NICOLA TRADUTTORE: OPERATORE: Crs Tullio LINGUA:

LN 160 PROGR. 35164

DATA 26/09/2007 ORA 14.41.14

RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160

SINTESI

Conversazione di lavoro tra CHILA Mario e Pellican Nicola attinente il lavoro in seno alla Finreggio. CHILA dice che lo ha chiamato Fazio il quale gli ha detto che Alessandro gli ha riferito che il sette per cento andrebbe tutto a lei. Pellicano gli dice che non possibile che Alessandra abbia detto ci. CHILA invita quindi Pellican a liberarsi della situazione e precisa che quindi avrebbe invitato linteressato. Pellican dice che non vuole avere a che fare con loro. CHILA dice che il soggetto parla di 1.200. Pellican gli dice che non ha mandato a quel paese Moro per rispetto nei suoi confronti. Pellican dice a CHILA che sono tutti scemi Fazio, Nicoletta e Giovanni. Pellican dice che Fazio non pu pretendere il 20. CHILA gli dice che quindi lo richiamer lui per sapere quello che vuole fare. Pellican ribadisce che Alessandra non gli ha potuto dire il 7. CHILA invece dice che gli stato riferito che Alessandra avrebbe detto che loro prendono il 7. CHILA a questo punto invita Pellican a vedersi tutti insieme. Pellican non sembra daccordo e gli dice che gli ridar preventivo e contratto. Poi Pellican dice che non ha nulla e che tutte le carte sono in possesso della Nicoletta. Pellican dice che sono discorsi meschini. CHILA dice a Pellican che considerato che lavorano con i Carabinieri devono chiuderla oggi stessa. Pellican non daccordo e dice che proprio nella considerazione che lavora con i carabinieri non gli devono dare una lira. Convengono di scambiarsi il contratto e che sar il CHILA a vedere. Pellican dice a CHILA che vorrebbe spiegato come il maresciallo delle sue palle prende mille e duecento euro.
DATA 18/10/2007 ORA 18.38.25 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393881818768 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: Crs Tullio LINGUA:

LN 160 PROGR. 37538

SINTESI

Lunga conversazione tra CHILA Mario e Marrapodi Debora nel corso della quale si discute delle attivit professionali nellambito degli uffici diretti da Pellican Nicola. Debora dice a CHILA che Pellican potrebbe avere dei problemi derivanti dal fatto che non si sia guadagnato quanto da lui sperato. CHILA dice che Pellican gli avrebbe detto che li (non si evince bene dove, verosimilmente nellufficio di recente costituzione dove lavora la Marrapodi) se la dovrebbe vedere lui e che dovrebbe dividere con Tot (non si capisce cosa). Debora lo interrompe dicendo che Tot avrebbe linteresse unico di mangiare. CHILA chiede a Debora cosa debba fare dallavvocato dove si recher ora unitamente al Pellican. Debora gli consiglia di fare qualcosa (non si evince cosa) considerato che lui ha seminato. CHILA aggiunge che chieder a Pellican chi debba pagarla ( la Marrapodi) considerato che lui ha deciso di lasciargliela senza il suo consenso. Debora dice a CHILA che occorre chiarire tutto e che occorre considerare che tutto quello che stato fatto, stato creato da Pellican e da lui stesso (dal CHILA). CHILA dice a Debor che Pellican gli avrebbe contestato che con la Multiservizi ed alla Perla non va come si sarebbe sperato. Debora dice che periodi altalenanti nelle attivit sono del tutto normali e che non dipendono certamente da volont del CHILA stesso. Spiega che non detto che tutti i giorni i dipendenti delle sopra menzionate imprese debbano richiedere dei finanziamenti ma che si debba considerare la stipula delle convenzioni a lungo termine per poter esprimere giudizi nel merito. Debora precisa altres che se questi contratti esistono soltanto grazie al CHILA. Debora dice che Pellican allinizio era entusiasta perch vedeva in lui la gallinella dalle uova doro. La comunicazione tra CHILA e Marrapodi viene interrott. CHILA ne intraprende un altra col Pellican il quale, alterato dice di aspettarlo,per un appuntamento che il CHILA non avrebbe rispettato.

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LN 160 PROGR. 40020

DATA 13/11/2007 ORA 12.47.45

CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393333059994

INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO PELLICANO NICOLA

RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160

TRADUTTORE: OPERATORE: M.o. Tagliamonte LINGUA:

SINTESI

Mario CHILA parla con Pellican Nicola al quale racconta di essere appena stato con il direttore(si riferisce a Francesco Gull, pi avanti lo chiama Francesco e dice che oggi non andato al lavoro in quanto stato male durante la notte.) Mario dice di aver parlato con Francesco il quale ha detto che la cosa fattibile e potrebbe arrivare ad una provvigione dello 0,50 sullerogazione dei mutui. I due conversano circa le modalit di impianto delle varie pratiche con la possibilit di portare loro il cliente e demandare alla banca lintera lavorazione. Nicola esprime le proprie perplessit e dice che sarebbe meglio lavorare loro il cliente in modo da poter richiedere direttamente a loro il costo della provvigione. Nicola chiede di parlare direttamente con Francesco e Mario gli ribadisce che questi si trova a casa ammalato.
DATA 12/11/2007 ORA 15.54.44 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393358383705 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO VINCENZA DAMICO RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: M.O. Ales LINGUA:

LN 160 PROGR. 39909

SINTESI

Mario Salvatore CHILA con Antonio che chiama dottore, utile per identificazione del CHILA. Mario chiede ad Antonio se questi pu parlare con la commercialista per un certo progetto, Antonio risponde di s. Poi Antonio con la commercialista Furfari, la quale dice che il CHILA le ha accennato di questo problema ed asserisce di non essere pratica di lavori a progetto. Antonio risponde che Mario ora deve decidere di iscriversi da qualche parte a meno che non si faccia un contratto occasionale: Antonio dice che lideale quello di registrarsi come agente, la Furfari concorda che sia la soluzione migliore anche se entra nelle grinfie dello stato. La Furfari parla di un contratto di lavoro a progetto. Antonio dice che Mario le tasse le dovr pagare ma non sar soggetto agli studi di settore, la donna risponde che Mario non sarebbe intenzionato a pagare tutte queste cifre. Antonio fa capire che Mario non gli ha spiegato bene quello che vuole fare. La donna dice che lintenzione di Mario sarebbe di assicurarsi qualcosa per la vecchiaia e poi di avere un reddito dichiarato. La donna dice che per per fare questo si devono pagare le tasse e ribadisce di averlo detto al CHILA. Antonio dice che non c come fare. In sottofondo CHILA chiede qualcosa alla donna che riporta ad Antonio, dicendo che il CHILA voleva pagare 400 euro allanno. Antonio risponde che quella cifra la pagano quelli per il sussidio di povert. La donna dice che glielo ha detto che non esiste, Antonio dice che se andr bene al CHILA con un minimale x andr a pagare 2.500 euro. La donna dice che a questo punto gli converr registrarsi come agente di commercio. Antonio suggerisce un contratto a tempo determinato. La donna dice che potrebbe essere una possibilit e che dovranno parlarne con Nicola (verosimilmente il Pellican della Fin. Reggio s.r.l.). Antonio chiede se Mario si sia mai iscritto, la donna dice che non lo sa. Poi Mario con Antonio, il quale dice che al massimo potrebbe essere 400 euro al mese di tasse, Mario risponde che Antonio gli aveva detto 464 euro allanno. Antonio conferma ma dice che si trattava di una sola delle cose. Mario chiede se deve iscriversi come procacciatore, e dice di essere stato iscritto alla camera di commercio. Mario dice di essere iscritto allufficio di collocamento e poi dice di aver lavorato solamente dal 92 al 1995. Antonio dice che la forma migliore di farsi assumere per due tre anni e poi dice che la Furfari dovr parlarne con tale Nicola, Mario risponde che Nicola il proprietario dellagenzia. Antonio dice che la soluzione migliore di farsi assumere come dipendente con contratto part time di due/tre ore al giorno, cos gli esce il cedolino. Antonio dice di dire alla donna il particolare di essere iscritto al collocamento.
DATA 31/07/2007 ORA 10.30.16 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393333059994 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO PELLICANO NICOLA RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: Crs Tullio LINGUA:

LN 160 PROGR. 29478 SINTESI

CHILA Mario con Pellican Nicola, discutono di alcune pratiche della Multiservizi. Pellican chiede se non si vogliano vedere allaccademia da Santo. CHILA gli dice che si vedranno dopo.
DATA 11/01/2007 ORA 10.02.06 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +39096522806 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: App. Tullio LINGUA:

LN 160 PROGR. 3160

CHILA Mario dice ad Alessandra della FINREGGIO di riferire a Nicola di chiamare Placanica della concessionaria che aveva un signore che doveva fare la cessione.
LN 160 PROGR. 3195 DATA 11/01/2007 ORA 11.51.16 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +39096522806 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: App. Tullio LINGUA:

50

CHILA Mario con PELLICAN Nicola. CHILA dice a PELLICAN di documenti che servono per la moglie di Tonino. PELLICAN dice a CHILA ( che chiama "capo" e "socio") di venire a gestire la cosa con Alessandra. CHILA concorda.
LN 160 PROGR. 3641 DATA 15/01/2007 ORA 17.10.04 CHIAMANTE +39096522806 CHIAMATO +393937810033 INTEST. CHIAMANTE INTEST. CHIAMATO CHILA Mario RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: App. Tullio LINGUA:

CHILA Mario e PELLICAN Nicola. PELLICAN dice a CHILA che arrivato un cedolino INPDAP e che pensa che sia del padre di un avvocato. CHILA dice che vero e che contatter Patrizio per farlo contattare dall'avvocato.
LN 160 PROGR. 3643 DATA 15/01/2007 ORA 17.20.17 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +39096522806 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: App. Tullio LINGUA:

CHILA Mario dice a Iolanda che sta venendo il sig. GRECO per fare un prestito personale. CHILA dice che GRECO ha avuto difficolt con altre compagnie e che vuole trovare la soluzione con lui, quindi le chiede se pu venire. Iolanda dice che va bene.
LN 160 PROGR. 3809 DATA 17/01/2007 ORA 11.52.27 CHIAMANTE +393333059994 CHIAMATO +393937810033 INTEST. CHIAMANTE PELLICANO' Nicola INTEST. CHIAMATO CHILA Mario RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: App. Tullio LINGUA:

CHILA Mario con PELLICAN Nicola. PELLICNO dice a CHILA che loro hanno tutta la modulistica che Anna, Alessandra e Iolanda stanno visionando, poi dice che lui di pomeriggio dovr recarsi a Pizzo per una cessione. PELLICAN poi dice a CHILA di andare per vedere la fattibilit con le prefate donne. CHILA gli chiede se va bene di pomeriggio. PELLICAN gli dice che pu andare quando vuole lui.
LN 160 PROGR. 3834 DATA 17/01/2007 ORA 12.24.50 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +390965756674 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: App. Tullio LINGUA:

CHILA Mario contatta la PERLA DELLO STRETTO e chiede ad Antonella se ha gi dato le buste paga. Antonella conferma che quelle di questo mese ancora non le ha date , precisando che le lettere il mese scorso sono state messe con la busta paga. CHILA chiede che venga fatta la stessa cosa questo mese. La donna concorda.
LN 160 PROGR. 5238 DATA 29/01/2007 ORA 17.00.23 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +39096522806 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: App. Tullio LINGUA:

CHILA Mario contatta la finreggio e dice a Iolanda che ha un amico che ha una ditta di costruzioni che ha trenta operai e che ha bisogno di trenta lettere da mettere nella busta paga. Iolanda dice che sono pronte.
LN 160 PROGR. 5279 DATA 30/01/2007 ORA 11.16.55 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +39096522806 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: App. Tullio LINGUA:

CHILA Mario dice a PELLICAN Nicola (che chiama CHILA "socio") che ha fatto una convenzione con la ditta edile Fata Morgana, impresa con trenta operai. CHILA spiega a PELLICAN che considerato che gi chiedevano l'anticipo lui li mander direttamente da loro per fargli il finanziamento. Poi Pellican si accerta delle condizioni di salute del padre dello stesso CHILA, quindi lo partecipa di essere stato col sig. Recupero Antonio di Siderno.
LN 160 PROGR. 5361 DATA 31/01/2007 ORA 10.02.00 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393333059994 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO PELLICANO' Nicola RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: App. Tullio LINGUA:

CHILA Mario con PELLICAN Nicola. CHILA dice di essere nel suo studio e che si sta recando dalla dott. LAGAN con la quale deve fare un discorso di lavoro. CHILA chiede poi a PELLICAN se gli ha riferito che ieri ha fatto una convenzione con la FATA MORGANA. PELLICAN non risponde, convengono quindi di risentirsi.

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LN 160 PROGR. 8133

DATA 01/03/2007 ORA 11.19.07

CHIAMANTE CHIAMATO

INTEST. CHIAMANTE INTEST. CHIAMATO

RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160

TRADUTTORE: OPERATORE: App. Tullio LINGUA:

CHILA Mario dice ad Alessandra di un soggetto che deve fare la cessione ed un prestito personale. CHILA Mario dice che questo soggetto ha bisogno di trentamila euro. Alessandra chiede a CHILA se questo soggetto ha problemi in banca dati. CHILA dice che non dovrebbe averne e gli chiede di tirare il possibile.CHILA chiede poi ad Alessandra se vuole ch faccia un controllo e gli dice che quando sar in banca lo contatter. Poi Alessandra chiede a CHILA come regolarsi per le provvigioni. CHILA le dice che considerato che la prima pratica con la PERLA che comunque lavora con l'Eurofiditalia sarebbe conveniente tenerla bassa. CHILA dice di averne parlato con Nicola. Dati chiamata non disponibili al momento della visualizzazione ed allo scarico dell'utente.
LN 160 PROGR. 8308 DATA 02/03/2007 ORA 20.43.18 CHIAMANTE CHIAMATO INTEST. CHIAMANTE INTEST. CHIAMATO RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: App. Tullio LINGUA:

CHILA Mario dice a uomo che ha fatto societ con l' agenzia di finanziaria, dice che ha deciso di fare finanziamento, racconta che da sei mesi che ha fatto societ. Poi l'uomo si accerta delle condizioni di salute del padre di CHILA. Quindi discutono di risentirsi. Dati chiamata non disponibili al momento della visualizzazione ed allo scarico dell'utente.
LN 160 PROGR. 8949 DATA 07/03/2007 ORA 15.52.53 CHIAMANTE CHIAMATO INTEST. CHIAMANTE INTEST. CHIAMATO RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: App. Tullio LINGUA:

CHILA Mario con PELLICAN Nicola. PELLICAN dice a CHILA che si inizia a vedere qualche frutto dalla PERLA e che venuto un cliente del mercatone che deve ottenere quindicimila euro. CHILA dice che ha perseverato per questo, che ci ha creduto e che se non fosse stato per lui avrebbe mollato. Poi Pellican dice a CHILA che devono fare i supermercati. PELLICAN spiega che andranno dal capo reparto e che diranno di aver gi parlato con compare CROC. I due convengono di andare. Dati chiamata non disponibili al momento della visualizzazione ed allo scarico dell'utente.
LN 160 PROGR. 8996 DATA 07/03/2007 ORA 18.20.15 CHIAMANTE CHIAMATO INTEST. CHIAMANTE INTEST. CHIAMATO RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: App. Tullio LINGUA:

CHILA Mario con Pellican Nicola. Pellican dice a CHILA che in ufficio c' tale Lo Giudice. CHILA chiede che gli venga passato. Quindi Lo Giudice Giovanni chiede a CHILA che ha fatto. CHILA gli risponde che lo avrebbe chiamato lui. Lo Giudice dice che ha visto il medico un po spaventato . CHILA gli dice di non preoccuparsi e gli dice che si vedranno in supermercato chiedendogli di non fare traffico in ufficio. CHILA gli chiede se deve fare pure un finanziamento. Lo Giudice dice che per questo lo cercava. CHILA gli dice di parlare col suo socio Nicola. Lo Giudice gli dice che meglio che parli con lui.
LN 160 PROGR. 9239 DATA 09/03/2007 ORA 11.34.15 CHIAMANTE +393498228135 CHIAMATO +393937810033 INTEST. CHIAMANTE Tempesta Marco INTEST. CHIAMATO CHILA Mario RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: App. Tullio LINGUA:

TEMPESTA Marco con CHILA Mario. CHILA dice a TEMPESTA che ne ha sentito parlare sempre da Nicola ma che non si sono mai conosciuti. CHILA dice a TEMPESTA che ha parlato col dott. MESSINA della MEDIAFFARITALIA, una grossa agenzia immobiliare, e gli chiede se Nicola gli abbia accennato qualcosa. TEMPESTA dice di si anche se non la conosce come agenzia. CHILA dice che gli fisser un appuntamento e che poi lui si sbrigher qualcosa e lo richiamer. CHILA precisa di ave gi parlato col dott. MESSINA che dice di non conoscere e di esserci arrivato tramite un suo carissimo amico di Reggio. Parlano di questo appuntamento TEMPESTA dice a CHILA che preferirebbe ci fosse pure lui. CHILA fa capire che non c' niente di particolare e che si deve cercare la collaborazione per i mutui. CHILA dice che il dott. PALERMO un amministratore che un carissimo amico suo che uno dei soci e che lo ha fatto parlare col dott. MESSINA che si trova a Roma. CHILA dice che questa immobiliare sembra grossa. TEMPESTA poi dice che considerato che questi hanno gli uffici in via Calabria vorr dire che avranno i soldi.

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LN 160 PROGR. 10003

DATA 15/03/2007 ORA 11.51.59

CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393333059994

INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO PELLICANO' Nicola

RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160

TRADUTTORE: OPERATORE: App. Tullio LINGUA:

CHILA Mario con PELLICAN Nicola. PELLICAN dice che hanno risolto il problema della perla e dice che verr stampato il contratto in modo che di pomeriggio si recher dal Sig.SPADARO per farglielo firmare. PELLICAN chiede a CHILA della sig.ra Debora. CHILA chiede che sia lui a dirgli cosa fare. Convengono per un appuntamento alle 12.45.
LN 160 PROGR. 10151 DATA 15/03/2007 ORA 19.26.16 CHIAMANTE +393333059994 CHIAMATO +393937810033 INTEST. CHIAMANTE PELLICANO' Nicola INTEST. CHIAMATO CHILA Mario RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: App. Tullio LINGUA:

PELLICAN Nicola e CHILA Mario. Dopo riferimenti generici, PELLICAN dice a CHILA di voler mettere una terza persona nelle condizioni di poter operare. CHILA dice a PELLICAN che quello che far con lei sar un investimento al cento per cento. CHILA dice di averle detto di non sapere come inizier ma che una volta che lui ( PELLICAN) vedr che lei capace la incentiver. PELLICAN dice che lei avr le provvigioni. CHILA dice che cos guadagner pi che col fisso e dice che un po di aziende che conosce gliele dar lui. PELLICAN spiega che lei avr un compenso proporzionato al lavoro che porter e spiega che nel suo lavoro non lavorer soltanto per lui ma anche per il CHILA. PELLICAN chiarisce che non ha intenzione di sfruttare la signora Debora anche alla luce del fatto che lei un amica sua e che lui "Mario CHILA", pur tuttavia specificando che lei deve guadagnare ma che loro non ci devono rimettere considerato che non neanche il momento di investire. Poi PELLICAN chiede a CHILA quanto prende Deborah al supermercato. CHILA dice di non saperlo ma di non credere che prenda molto anche se chiarisce che questi non vogliono perderla. PELLICAN dice a CHILA che quello che avrebbero dovuto fare loro, che non hanno fatto perch non possono seguire, lo far lei. CHILA dice che lo ha pensato anche lui ragionando che tutto il tempo che non ha dedicato lui lo pu dedicare lei e guadagnare. CHILA dice che lui ha un sacco di aziende e che lei potr andare sola. PELLICAN dice di essere convinto che una volta tanto faranno un buon lavoro. CHILA dice che una schedina vincente affermando che se lui avesse personalmente un azienda la assumerebbe subito. PELLICAN dice che assumerla in questo contesto di mercato che c' a Reggio dove il prodotto entra soltanto se ci sono i presupposti occorre dare uno stimolo. CHILA spiega che lei una persona particolare e chiede a Pellican che prima di parlare con lei ne parlino loro due. PELLICAN conferma.
LN 160 PROGR. 25218 DATA 03/07/2007 ORA 16.14.41 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393881818768 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: M.llo Imbrosciano LINGUA:

CHILA Mario con Deborah il primo chiede se bisogna andare in agenzia e cosa devono fare oggi. Deborah dice che doveva telefonare al dentista. CHILA chiede se lui deve telefonare. Deborah risponde che lui aveva detto che voleva parlare con Bova, per il preventivo. CHILA chiede quando deve andare lei. Deborah risponde che deve andare l'11. CHILA chiede se si prenotata come MARRAPODI. Deborah risponde di si. CHILA chiede per l'agenzia e Deborah risponde che non andata perch ha avuto da fare. CHILA Mario dice di uscire solo soldi senza lavorare, e gli chiede se va domani. Deborah risponde che non gli piace che parla in questo modo perch non gli piace. Perch vero che deve andare ma non avrebbe risolto nulla, solo per tenere la situazione sotto controllo ma che non avrebbe incassato soldi. Aggiunge che i soldi sicuri quando si lavora tutto il mese e si aspetta la fine del mese per essere pagati.
LN 160 PROGR. 25409 DATA 05/07/2007 ORA 11.09.46 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393333059994 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO PELLICANO' Nicola RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: M.llo Imbrosciano LINGUA:

CHILA Mario con Nicola. Il secondo gli chiede di indovinare dove si trova. CHILA risponde da FEDERICO e Nicola risponde di no, precisando che si trova alla MULTISERVIZI, ad Archi. Continua dicendo che quando prende una (incomprensibile) cade il mondo, la deve risolvere, aggiunge che lui l ed adesso la signora CREA salita a far firmare i due certificati. Mario dice che sta andando da Tot.. Nicola dice che vanno insieme, perch .. Mario dice che urgente questa qua, perch se poi si pente che fanno, devono sapere chi l'amministratore unico. Nicola dice bravo, aggiunge se si ricorda della MULTISERVIZI che hanno fatto ... Mario dice che a Nicola serve l'amministratore Unico. Nicola risponde di si, aggiungendo chi firma. Mario dice che lui gli d quello, basta, tanto la partita Iva ce l'hanno, hanno tutto quanto e la possono completare. Nicola chiede di andare insieme e gli ricorda che alla MULTISERVIZI l'avevano intestata al presidente che non c'entrava nulla e poi lo hanno dovuto cambiare ed intestarlo all'ingegnere MAMONE. Mario risponde di si. Nicola continua che devono evitare di fare la stessa sciocchezza, perch poi la intestano al figlio, il figlio non ha potere di firma e devono rifarla un'altra volta. Mario dice che si sta vedendo con Tot, cos si gli dice di farsi dire chi l'amministratore unico. Nicola risponde esatto e dice di chiedere chi ha potere di firma, perch a loro interessa solo questo. Mario chiede se il nome ed il cognome basta. Nicola dice nome cognome, nato il i documenti che abbiamo. Mario dice ed il titolo quello che . Nicola dice che bastano i documenti del signore. Aggiunge dicendo "io amministratore unico della FEDERICO ecc...ecc. ha potere di firma, come quello della MULTISERVIZI" Mario dice che gli da nome e cognome dell'amministratore unico, che sarebbe

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il figlio secondo lui. Nicola dice il figlio, per se loro gli danno l'intestazione della societ perch lo dice l'intestazione della societ. L'intestazione della societ e loro dicono la sopra amministratore unico per dire Anna Maria FURFARI. FINREGGIO S.R.L. e lo stesso dicasi la.
LN 160 PROGR. 29608 DATA 01/08/2007 ORA 16.13.29 CHIAMANTE +393333059994 CHIAMATO +393937810033 INTEST. CHIAMANTE PELLICANO' Nicola INTEST. CHIAMATO CHILA Mario RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: App. Tullio LINGUA:

CHILA Mario con Pellican Nicola (che chiama CHILA "socio"). Prima riferimenti generici poi CHILA dice a Pellican che deve contattare l'ufficio perch forse lo volevano. CHILA dice che passato un attimo perch ha portato la lettera banca di quella signorina dato che lei non poteva andare in banca. Poi parlano di una lettera alla Telecom. Nel contesto Pellican chiede a CHILA se ha rintracciato quell'amico suo. CHILA dice che tale Sergio Rugolino non gli risponde per risolvere la cosa. Pellican dice di aver provato con Checco Pasquale , ma questo lo ha spento probabilmente per evitare chiamate. Pellican gli dice che gli serve il numero per il materiale pubblicitario.
LN 160 PROGR. 29709 DATA 02/08/2007 ORA 14.32.54 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393333059994 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO PELLICANO' Nicola RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: App. Tullio LINGUA:

In Ambientale CHILA Mario dice a uomo che sta chiamando Nicola per parlare con Andrea dei mutui. CHILA Mario dice a PELLICAN Nicola di essere con Andrea. PELLICAN gli dice che si vedranno tra dieci minuti.
LN 160 PROGR. 30684 DATA 10/08/2007 ORA 12.29.19 CHIAMANTE +393333059994 CHIAMATO +393937810033 INTEST. CHIAMANTE PELLICANO' Nicola INTEST. CHIAMATO CHILA Mario RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: App. Tullio LINGUA:

CHILA Mario con Pellican Nicola. Pellican dice a CHILA che hanno risolto il problema dei totem che gli provveder a fornire Kema finanziaria insieme alla parete. Poi Pellican dice che venuto in banca per prelevare e pagare mille e cento euro tra luce e telefono e dice che c'era Francesco De Stefano, l'amministratore delegato. Poi CHILA gli dice se trova Peppe ARANITI. PELLICAN gli dice che non gli sta rispondendo al cellulare e dice che forse in ferie. Ancora Pellican chiede a CHILA se per giorno 16 tutti a posto con Tot. Pellican chiede se gli ha riferito che la Telecom lo ha cancellato dai morosi. CHILA gli dice che ora glielo passa cos lo saluta. PELLICAN con Tot che chiama compare e gli dice che ha risolto il problema del numero. Si augurano buone ferie.
LN 160 PROGR. 32267 DATA 27/08/2007 ORA 13.31.11 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393333059994 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO PELLICANO' Nicola RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: App. Tullio LINGUA:

CHILA Mario con PELLICAN Nicola. CHILA dice a PELLICAN che gli deve lasciare un numero e gli chiede se al mare. PELLICAN dice di no e lo partecipa che stato con Deborah sino alle undici e mezzo e che poi andato da Tot che stavano mettendo le scritte sulle vetrate e che infine si visto con Reitano ed ancora si recato alla MULTISERVIZI da CREA che non gli aveva messo la data sui certificati di benestare che gli ha dato gioved. CHILA quindi dice a PELLICAN che si deve segnare un numero di telefono che c' uno che deve fare un mutuo di duecentosettantamila euro di nome Corigliano di Gioia Tauro, parente di un carissimo amico suo di nome GERIA. CHILA da a PELLICAN il 3357072316. Poi parlano di argomenti generici.
LN 160 PROGR. 32278 DATA 27/08/2007 ORA 15.16.43 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393881818768 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: App. Tullio LINGUA:

CHILA Mario con MARRAPODI Deborah. CHILA dice a MARRAPODI che la pratica che entra la deve curare lei. MARRAPODI gli chiede se stia parlando della FINREGGIO, la donna dice che deve imparare al pi presto, dice che responsabile di un ufficio perch li sola. MARRAPODI dice quindi di una terza persona che non gli ha dato spazio prima. CHILA le dice che lei non responsabile e che l'ufficio suo e che se lei produce per mille deve produrre per lei e per gli altri. MARRAPODI dice che in questa fase chiede perch non addentrata ancora, ma una volta che lei si inserir seguir le sue pratiche e poi il resto si vede.MARRAPODI dice che lei non dipende da Alessandra e dipender da questa giusto il tempo di imparare. Marrapodi chiede a CHILA dove si trova. CHILA le dice di essere a casa. Poi parlano di argomenti generici.

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LN 160 PROGR. 32443

DATA 30/08/2007 ORA 14.34.30

CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393333059994

INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO PELLICANO' Nicola

RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160

TRADUTTORE: OPERATORE: App. Tullio LINGUA:

CHILA Mario con PELLICAN Nicola. Dopo riferimenti generici, PELLICAN dice a CHILA di essere andato venti volte da Tot per fare dei volantini e che ogni volta che gli porta quello nuovo ha qualcosa da inserire e cambiare. Poi PELLICAN dice che ha un appuntamento con la loro collaboratrice per sistemare tutto l'ufficio cos gli mette a posto tutte le carte. CHILA dice che secondo lui dovrebbe essere Tot a sistemarsi le sue cose. PELLICAN dice che se loro non lo aiutano lascer le cose li. CHILA dice di non conoscerlo bene. PELLICAN dice che sulla scrivania ci sono molte delle sue carte e che lui gli ha detto che deve sistemare e che eventualmente gli dar una mano la collaboratrice. I due si dicono d'accordo sul fatto che quella comunque sia casa sua. PELLICAN dice che in ogni modo la cosa si sta avviando e che ha preso le misure per fare la prima stanza con un materiale. PELLICAN dice che come tutte le cose quando nascono ci vuole un po di pazienza. Dopo riferimenti generici PELLICAN dice che deve salire a Roma perch anche l dice di avere problemi con l'ufficio.
LN 160 PROGR. 32449 DATA 30/08/2007 ORA 16.47.15 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393881818768 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: App. Tullio LINGUA:

CHILA Mario con MARRAPODI Deborah. MARRAPODI dice a CHILA di essere in ufficio e che sta aspettando Nicola. CHILA le dice di lasciare perdere Nicola e di vedere quello che deve fare. MARRAPODI gli dice che non le ha portato il materiale e che quindi non sa cosa fare. CHILA chiede a MARRAPODI cosa sta facendo. MARRAPODI gli dice che non sta facendo niente e che qua col sig. CUZZOCREA. CHILA le chiede di passargli Tot, poi le dice di chiudere che lo sta chiamando Nicola. Altro contatto. CHILA Mario con PELLICAN Nicola. PELLICAN dice che stava per uscire con le carpette da portare a Deborah. CHILA dice che lei dalle tre che li e che sono seduti entrambi e che aspettano e che ora lui chiamer Tot. PELLICAN dice che non c' bisogno e che andr lui.
LN 160 PROGR. 32456 DATA 30/08/2007 ORA 17.51.05 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393333059994 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO PELLICANO' Nicola RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: App. Tullio LINGUA:

CHILA Mario con PELLICAN Nicola. CHILA chiede a PELLICAN se tutto a posto. PELLICAN gli dice che sta venendo da l e che gli ha portato i contenitori. CHILA gli dice che lo sente affannato. PELLICAN gli dice che da l dovuto andare nell'ufficio che c'era la sig.ra TOSCANO che si doveva prendere l'assegno della MULTISERVIZI. CHILA chiede a PELLICAN se verr domani. PELLICAN gli dice che Deborah aveva gi sistemato tutto e che lo ha contattato per dirgli che quei cassetti nella scrivania servono a Tot per mettere delle cose personali considerato che c' la chiave. CHILA dice che saranno degli atti. Ancora CHILA chiede a PELLICAN se domani verr. PELLICAN gli dice che deve aspettare di sentirsi con Marco e che lo richiamer lui.

Come anticipato, dal contenuto delle conversazioni che seguono emergono importanti elementi in ordine alla riconducibilit della FIN Reggio agli interessi di Santo CRUCITTI ed anche in questo contesto si ha modo di apprezzare la subalternit del CHILA al CRUCITTI. In particolare emerge come SURACI Domenico cl. 73 rappresenti le lamentele dei propri dipendenti che dal contenuto delle conversazioni intercettate risultano aver stipulato dei contratti di finanziamento tramite Mario CHILA, non a questultimo, bens a colui che evidentemente viene considerato dal SURACI il vero dominus o comunque il garante dellattivit finanziaria, ovvero Santo CRUCITTI.

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D'altronde questultimo non si sottrae a quanto rappresentatogli ma, al contrario, rassicura il suo interlocutore circa il suo intervento, assicurando la soluzione della problematica venutasi a creare. Infatti, subito dopo contatta telefonicamente il CHILA Mario dando disposizioni affinch venga tutto risolto: disposizioni per le quali il CHILA mostra immediatamente di adoperarsi, prendendo contatti con il socio, Nicola PELLICANO (vds allegato n.22):
LN 86 PROGR. 10101 DATA 09/01/2007 ORA 18.30.43 CHIAMANTE +393933321056 CHIAMATO +393283460940 INTEST. CHIAMANTE CRUCITTI Santo INTEST. CHIAMATO SURACI Domenico cl. 73 RIT: 2052/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 86 TRADUTTORE: OPERATORE: App. Tullio LINGUA:

CRUCITTI Santo con SURACI Domenico. CRUCITTI dice a SURACI che l'aereo per l'andata c' ma che il ritorno poi sabato. SURACI fa capire che non va bene. CRUCITTI dice che eventualmente dovrebbero andare con una vettura. SURACI dice che se un terzo soggetto potrebbe arrivare a met strada per accorciargli la strada. CRUCITTI dice che vedranno. Poi SURACI gli dice che due suoi dipendenti a Pellaro lo hanno fermato ancora una volta e per questo gli chiede di parlare con Mario. CRUCITTI gli dice che ora glielo riferir lui.
CHIAMANTE +393933321056 CHIAMATO +393937810033 INTEST. CHIAMANTE CRUCITTI Santo INTEST. CHIAMATO CHILA Mario TRADUTTORE: OPERATORE: App. Tullio LINGUA:

LN 86 PROGR. 10102

DATA 09/01/2007 ORA 18.32.10

RIT: 2052/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 86

CRUCITTI Santo con CHILA Mario. CRUCITTI dice a CHILA che Domenico gli ha riferito che i suoi dipendenti gli stanno creando problemi. CRUCITTI definisce la cosa antipatica e strana. CHILA dice che mander Nicola per parlare considerato che stato lui a causare i ritardi. CRUCITTI dice che deve andare direttamente Nicola o eventualmente entrambi perch loro, spiega, non lo hanno fatto con Nicola ma con lui. CRUCITTI spiega che se un soggetto fa un prestito ne avr pure bisogno non lo fa per giocare. CHILA dice che non dipende da lui. CRUCITTI gli dice che lui ad essere andato ed giusto che ne risponda. CHILA dice che chiamer Nicola. CRUCITTI gli dice che deve chiamare Nicola, che devono andare, gli devono chiedere scusa e che si devono giustificare spiegando i tempi burocratici. CHILA gli dice che lo sta chiamando.

Ed ancora (vds allegato n.21):


LN 160 PROGR. 2973 DATA 09/01/2007 ORA 18.38.07 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393333059994 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO PELLICANO' Nicola RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: App. Tullio LINGUA:

CHILA Mario con PELLICAN Nicola. CHILA chiede a PELLICAN se hanno trovato una scusa per gli operatori perch lo hanno chiamato di nuovo. PELLICAN gli dice che la migliore soluzione e quella di riferire che la banca non gli ha rinnovato il prodotto per i privati e che stanno aspettando il mandato diretto per gestirlo loro. PELLICAN gli dice di rinviarli. CHILA gli dice che sarebbe meglio che glielo dicano insieme. vds progr. 2970.
LN 160 PROGR. 3083 DATA 10/01/2007 ORA 16.51.44 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393333059994 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO PELLICANO' Nicola RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: App. Tullio LINGUA:

CHILA Mario con PELLICAN Nicola. CHILA dice che devono andare da MORACE. Pellican gli dice che stava chiamando la signora. PELLICAN dice a CHILA di andare dalla LEGANA e che poi andranno insieme da MORACE.

Ma soprattutto, che lattivit di mediazione creditizia espletata da CHILA Mario allinterno della FIN. Reggio sia in effetti riconducibile al capo cosca Santo CRUCITTI, lo si rileva anche nel coinvolgimento diretto di questultimo nel procacciamento di convenzioni da far stipulare alla finanziaria che sono alla base dellattivit svolta dalla medesima.

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Per far ci CRUCITTI si avvale in primo luogo del rapporto con soggetti in grado di fare da intermediari nei rapporti con societ anche a partecipazione pubblica quale ad esempio la MULTISERVIZI di Reggio Calabria. In tale contesto, il CRUCITTI sfrutta il rapporto che lo lega al consigliere comunale SURACI Domenico, detto Dominique, il quale riesce a far ottenere a CHILA Mario la stipula di una convenzione tra i dipendenti della MULTISERVIZI e la societ finanziaria di cui il CHILA si rilevato essere socio di fatto. Sostanzialmente si ha modo di rilevare come il SURACI Dominique si adoperi a seguito dellintervento di CRUCITTI - per la stipula di una convenzione finalizzata allinserimento della FINREGGIO - come rilevato gestita occultamente da Mario CHILA - allinterno dellimpresa comunale MULTISERVIZI, sfruttando, a sua volta, lappoggio di TIBALDI Michelangelo 21, socio privato dellanzidetta societ mista, a cui come si rileva dallattivit tecnica espletata lanzidetto consigliere si rivolge per lelaborazione del contratto di convenzione che sar sottoscritto dalla Fin. Reggio e lamministratore delegato dellanzidetta municipalizzata Lauro MAMONE. Si riportano le sintesi delle conversazioni intercettate dal cui contenuto possibile ricostruire la vicenda appena richiamata.
LN 86 PROGR. 25864 DATA 18/05/2007 ORA 16.38.59 CHIAMANTE CHIAMATO INTEST. CHIAMANTE INTEST. CHIAMATO RIT: 2052/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 86 TRADUTTORE: OPERATORE: M.O. Ales LINGUA:

SINTESI

Santo CRUCITTI con Dominique SURACI, il quale lo invita a far andare un amico di Santo in segreteria. Poi Santo gli dice che invece potranno andare insieme al bar Caridi e Lagan. Dominique dice che lo raggiunge. Dati di chiamata non disponibili al momento dellascolto e contestuale sintesi.

(vds allegato n.22)


LN 160 PROGR. 18768 SINTESI DATA 20/05/2007 ORA 17.36.51 CHIAMANTE CHIAMATO INTEST. CHIAMANTE INTEST. CHIAMATO RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: Crs Tullio LINGUA:

CHILA Mario con PELLICAN Nicola, discutono di una convenzione che verr firmata da un soggetto di nome MAMONE che si trova da Dominique. Dati chiamata non disponibili al momento della visualizzazione e del contestuale scarico da parte dellutente.

(vds allegato n.21)


LN 82 PROGR. 50320 SINTESI DATA 24/05/2007 ORA 15.18.15 CHIAMANTE +393358277340 CHIAMATO +393933321056 INTEST. CHIAMANTE SURACI Domenico Giovanni INTEST. CHIAMATO crucitti santo RIT: 2052/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 82 TRADUTTORE: OPERATORE: Crs Tullio LINGUA:

SURACI Domenico Giovanni dice a CRUCITTI Santo che se ne sta andando se non arrivano. CRUCITTI gli dice che verr lui. SURACI dice di no e che vuole quella persona. CRUCITTI gli dice che lo ricontatter tra tre minuti.

(vds allegato n.22)


21 nato a Reggio Calabria il 20/06/1967, ivi residente in via XXIV Maggio, coniugato, ingegnere

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LN 160 PROGR. 19414 SINTESI

DATA 24/05/2007 ORA 15.19.06

CHIAMANTE +393933321056 CHIAMATO +393937810033

INTEST. CHIAMANTE crucitti santo INTEST. CHIAMATO CHILA Mario

RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160

TRADUTTORE: OPERATORE: Crs Tullio LINGUA:

CRUCITTI Santo dice a CHILA Mario che Dominique se ne sta andando. CHILA gli dice che stanno arrivando e che Nicola gi l. CRUCITTI dice a CHILA di contattare Nicola di farlo salire e di richiamarlo quando saranno li.

(vds allegato n.21)


LN 160 PROGR. 19468 SINTESI DATA 24/05/2007 ORA 18.57.43 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393333059994 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO PELLICANO NICOLA RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: Crs Tullio LINGUA:

PELLICAN Nicola dice a CHILA Mario che la convenzione con tutta probabilit andr in porto e che ha portato la busta chiusa a Dominique allattenzione di TIBALDI (non si evince con precisione) ed infine aggiunge che con Dominique cera CROC. Poi CHILA Mario gli dice che lo ha chiamato Mario il quale gli ha riferito di essere stato alla MULTISERVIZI e di doversi incontrare col cugino. PELLICAN quindi gli chiede se gli ha riferito su cosa abbia fatto Mario con la MULTISERVIZI, CHILA gli risponde che Mario gli ha riferito che gli far sapere.

(vds allegato n.21)


LN 86 PROGR. 27049 DATA 26/05/2007 ORA 10.37.30 CHIAMANTE CHIAMATO INTEST. CHIAMANTE INTEST. CHIAMATO RIT: 2052/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 86 TRADUTTORE: OPERATORE: App. Conte Domenico LINGUA:

CRUCITTI Santo chiama CHILA Mario e gli chiede dove si trova. CHILA risponde che si trova con suo padre e Nicola al bar CARIDI e LAGAN, pertanto gli chiede se lo raggiunge l. CRUCITTI gli dice di aspettare un attimo ed inoltre gli chiede nuovamente se li con Nicola e CHILA gli risponde che li con Nicola per il discorso di Dominique. Infine i due convengono di vedersi li al bar.

(vds allegato n.22)


LN 82 PROGR. 51545 SINTESI DATA 27/05/2007 ORA 12.10.59 CHIAMANTE +393358277340 CHIAMATO +390965783548 INTEST. CHIAMANTE SURACI Domenico Giovanni INTEST. CHIAMATO LINGUA: RIT: 2052/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 82 TRADUTTORE: OPERATORE: App. Roccella Roberto

SURACI Domenico Giovanni con CRUCITTI Santo. Discutono di vedersi sotto la segreteria per prendersi un caff.

(vds allegato n.22) A riscontro di quanto rilevato dallattivit dintercettazione, presso gli uffici della MULTISERVIZI S.p.A. stato acquisita una copia del contratto di convenzione stipulato, in data 24.05.2007, dalla KEMA FINANZIARIA SPA con sede in Siderno banca di riferimento della FINREGGIO rappresentata da Francesco DE STEFANO, con la MULTISERVIZI Reggio Calabria S.p.A., nella persona del suo amministratore delegato ing. Lauro MAMONE (vds allegato n.24). Nel fax di trasmissione del succitato contratto infati, inviato dalla KEMA FINANZIARIA S.p.A. alla MULTISERVIZI Reggio Calabria S.p.A., specificato che il contratto in questione viene trasmesso come da accordi con il signor PELLICANO: facendo evidentemente riferimento a Nicola

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PELLICANO socio di Mario CHILA che, nonostante sia colui che attivamente si interessato per la stipula di detta convenzione, anche tramite lintervento di CRUCITTI, non appare in nessun atto. Daltra parte, la strategicit delloperazione realizzata per il tramite del CRUCITTI, atteso il numero di dipendenti della MULTISERVIZI (circa quattrocento), tutti a quel punto potenziali clienti, si coglie appieno dalla soddisfazione manifestata dal CHILA nel corso della conversazione intercettata che si riporta (vds allegato n.17):
PROG. 7689 TIPO AMB UFF DATA E ORA 04/05/2007 18:43:07 DURATA 00:00:36

autore del documento: roccella sintesi: Mario CHILA dice che ha fatto fare la convenzione alla MULTISERVIZI per 380 dipendenti, aggiunge che ancora non ci crede, poi non comprensibile.

Lesposizione del P. M. si diffonde, quindi, su due vicende che rappresentano chiara conferma dellipotesi accusatoria, trattandosi di momenti che esprimono non solo il rispondere delle condotte poste in essere dagli accoliti agli schemi propri di unassociazione di tipo mafioso ma, soprattutto, la piena ed attuale operativit della consorteria CRUCITTI. Prima vicenda quella relativa alla relazione con Salvatore MORABITO, soggetto nei cui confronti il CRUCITTI vantava un credito. Si coglier, dalle emergenze indiziarie che verranno esposte, il manifestarsi della capacit intimidatoria della consorteria, le condizioni di assoggettamento che ne derivano per la vittima e la chiara strategia di infiltrazione nel tessuto economico.

- La vicenda MORABITO
Emblematica della capacit dinfiltrazione della cosca CRUCITTI nel tessuto economico cittadino la vicenda che coinvolge Salvatore MORABITO22, detto Sas, titolare di una pizzeria (vds allegato n.25). La vicenda in esame permette di illuminare compiutamente la pericolosit di CRUCITTI Santo che, abbandonate le vesti di imprenditore, mostra la personalit criminale sua e del sodalizio a lui direttamente riconducibile. Lesistenza di un rapporto di tipo economico tra il CRUCITTI ed il MORABITO sancita da un verbaledi s.i.t. rese in data 18.2.08 dal MORABITO che si riporta (vds allegato n.26): ()

22 nato a Taurianova (RC) il 31.05.1961, residente Reggio Calabria in c.da Pietrastorta Condera n. 45

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A.D.R.: A.D.R.:

Lavoro nellambito della ristorazione. Il proprietario dellimmobile, in cui svolgo lattivit di ristorazione pizzeria Z Sas, sita in via Pietrastorta n. 387 (non ricordo esattamente se questo sia il relativo numero civico) di Reggio Calabria, tale sig.ra Assumma, che abita nelle vicinanze del locale. Pago un affitto di circa 600 euro al mese. A.D.R.: I lavori effettuati presso il predetto immobile sono stati svolti da me in parte e svolti anche dal sig. Crucitti Santo, che credo abbia lufficio qui di fronte a voi. A.D.R.: In relazione alla predetta attivit non sono ancora in possesso di regolare licenza, pur avendo iniziato gi a svolgere lattivit. A.D.R.: Penso che il sig. Crucitti Santo, avendo questi lavori, abbia unimpresa. Mi sono rivolto al sig. Crucitti poich siamo vicini di casa. A.D.R.: Non sono in grado di comunicarvi in questo momento limporto esatto che ho pagato per i predetti lavori al sig. Crucitti Santo, comunque la cifra dovrebbe aggirarsi sui 50.000 euro circa. La cifra che ho gi versato al sig. Crucitti ammonta a circa 30.000 euro e rimangono da pagare circa 36.000 euro in cambiali a nome di mia moglie Napolitano Filomena e da lei sottoscritte. Comunque ho segnato tutti i passaggi in relazione ai pagamenti e mi riservo di fornire indicazioni pi precise. A.D.R.: I lavori di cui sopra, svolti dal sig. CRUCITTI Santo, risalgono a circa due anni fa. A.D.R.: Per il pagamento dei lavori, prima avevo firmato degli assegni postali postdatati a cadenza mensile, a nome mio da 3.500 euro al mese, ma essendo una cifra elevata per le mie possibilit finanziarie e non essendo in grado di pagarli, successivamente ho fatto delle cambiali da 1.500 euro al mese per coprire la restante parte del debito di circa 36.000 euro. Queste ultime cambiali sono a nome di mia moglie. Ritengo che gli assegni postali citati, consegnati al sig. Crucitti Santo circa un anno fa, siano tuttora in suo possesso. A.D.R.: Gli assegni postali citati da 3.500 euro non mi sono stati ancora restituiti, perch non ho avuto modo di incontrare il sig. Crucitti Santo. A.D.R.: Ho fatto questo locale per scherzo, poi ho visto che si cominciava a lavoricchiare ed ho deciso di iniziare a fare qualcosa per mettermi in regola. A.D.R.: Per quel che riguarda i lavori, i materiali venivano forniti direttamente da chi ha svolto i lavori, cio il sig. Crucitti Santo. A.D.R.: Le cambiali sono intestate alla Banca Popolare di Lodi, sita in piazza Camagna di Reggio Calabria, mentre per gli assegni dovrebbero essere intestati al sig. Crucitti Santo e non sono in possesso delle ricevute, mi riservo di fornire la documentazione in mio possesso. A.D.R.: Nella predetta attivit lavoriamo io e mia moglie, occasionalmente ci d una mano nostra figlia. A.D.R.: Io non ho rilevato alcuna attivit, e questa attivit partita da zero. A.D.R.: Sono partito con questa attivit per scherzo, pur essendo alta la cifra da spendere ed essendo io in condizioni economiche non floride. A.D.R.: La mia situazione economica molto precaria, direi tragica a causa del fatto che non si lavora molto e del fatto che ho anche altri impegni in giro, tra cui qualche finanziaria. Una finanziaria lho fatta con la Sava per pagare una vettura e per qualche spesuccia. Ho qualche debito per larretrato dellaffitto di casa. A.D.R.: La situazione finanziaria della mia famiglia non florida. Ho un figlio di 26 anni, che fa il pizzaiolo a Villa S. Giovanni allAlicante, uno di 30 anni che lavora con mia sorella la quale ha un circolo denominato EGM Sapori Caserecci, sito di fronte al Tiro a segno, ed una figlia di 21 anni, convivente. I miei due figli maschi non convivono con me. Le due persone conviventi, cio mia moglie e mia figlia, non hanno conti correnti in atto n finanziamenti vari, che io ricordi. Ho vari fratelli che lavorano nel campo della ristorazione, tra cui uno che lavora a Lazzaro in un locale di sua propriet denominato Planet America ed uno alla pizzeria il Campetto, sita in Pietrastorta. A.D.R.: Non ho mai ricevuto richieste di carattere estorsivo, cui non sono disposto a cedere anche a costo della vita. A.D.R.: Non ho mai avuto contatto con zingari, e non sono mai venuti zingari nel mio locale a dare fastidio o ad avanzare richieste di qualsiasi natura. Comunque io non ho mai avuto rapporti e/o contatti con persone di questo genere. A.D.R.: Per essere pi preciso nelle circostanze che ho riferito in relazione ai pagamenti che ho effettuato, mi riservo di consultare i miei appunti e/o documenti che ho presso la mia abitazione e possiamo gi fissare un incontro per il prossimo mercoled mattina alle ore 10.00, in cui vi fornir i dati precisi e la relativa documentazione, se riesco a trovarla. DOMANDA: Vuole aggiungere qualcosa in merito a quanto finora detto? RISPOSTA: Vorrei precisare che questi miei pagamenti, relativi ai lavori presso il locale sopra indicato, non sono dovuti a quello che qui viene indicato con il termine di mazzetta. Vorrei aggiungere inoltre che ho una personalit un po instabile, a causa di un incidente stradale da me subito parecchio tempo fa, che mi fa dimenticare le cose.

Le dichiarazioni rese dal MORABITO attestano lesistenza di un debito maturato da questultimo nei confronti del CRUCITTI per dei lavori di ristrutturazione di un locale realizzato dal primo, intenzionato a creare una pizzeria nella zona di Pietrastorta.

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Ci posto, il motivo dellevidente reticenza dimostrata dal MORABITO nel corso dellatto istruttorio, soprattutto in relazione alla ricostruzione dellorigine e dei termini economici di tale rapporto, appare palese alla luce della vera e propria azione intimidatoria esercitata dal CRUCITTI ai danni del MORABITO stesso, registrata attraverso lintercettazione delle conversazioni ambientali avvenute presso la sede legale della societ del primo, la EPI Srl, che precedeva linterrogatorio sopra riportato. Al riguardo, si riporta, qui di seguito, la trascrizione di una conversazione ambientale tra Santo CRUCITTI e Salvatore MORABITO, dalla quale emergono in modo palese intimidazioni rivolte in maniera diretta dal primo al secondo (vds allegato n.17):
Progr. 8386 dellintercettazione ambientale allinterno della sede legale della EPI srl registrata in data 16.05.2007 alle ore 11.12.26 C.S.= CRUCITTI Santo M.S.= MORABITO Salvatore C.S.: Sas allora io sta venendo Sergio qua da me e gli devo fare un assegno di meno, che cosa ci vuoi fare M.S.: dimmi tu cosa devo fare C.S.: incfatto di tuo fratello va bene ascolta un attimo allora tu devi andare da tuo fratello M.S.: non posso andare da mio fratello io non sono andato non posso andare C.S.: vado io ascolta vado io vado io e parler con tuo fratello, se tuo fratello ti vuole bene capisce M.S.: in ogni caso mi vuole bene C.S.: oh allora quindi se ti vuole bene M.S.: anche se non andiamo daccordo in ogni caso mi vuole bene C.S.: perfetto quindi se ti vuole bene capisce che ti deve fare del bene se no purtroppo ormai sono con le spalle al muro io Sas quindi che cosa devo dirti M.S.: Santo io lo soincio sto cercandoinc C.S.: no tu non stai cercando Sas M.S.: si Santo di lavorare di pi per raccoglierti pi soldi possibili e immaginabili C.S.: Sas M.S.: mi devi credere C.S.: ma Sas ti sto dicendo io tu non puoi approfittare delle persone tu lo sai che stai facendo ora stai approfittando della mia bontincperch io me ne fotto se tu approfitti della mia bont, il problema serio un altro che io ora ho difficolt, ho difficolt quindi tu mi stai creando un danno, il danno non che un danno.incora io devo avere il blocchetto va bene e devo andare a saldare un debito tuo.inc giusto questo discorso qua? E allora M.S.: non giusto C.S.: hai fatto quello che hai voluto ti abbiamo fatto il lavoro te ne stai approfittando di un terreno del parcheggio e fai quello che vuoi e nessuno ti sta dicendo nienteinc...stai facendo tutte queste cose M.S.: Santo C.S.: no Sas ascolta un attimo tu non entro oggi invece di andare a correre fatti una corsa sino da tuo fratello ascolta un attimo fatti una corsa sino da tuo fratello va da tuo fratello parla con tuo fratello seno devo andare io a parlare con tuo fratello oggi stesso perch ti ripeto Sergio gi mi ha telefonato stamattina e pi tardi viene e gli devo fare lassegno io e che non che io posso fare lassegno per te Sas, hai capito che ti voglio dire M.S.: eh lo so Santo io, io lalternativa che ho ora come ora solo una.inc lavorare il pi possibile immaginabile per dare pi soldi a te C.S.: Sas tu lalternativa che hai M.S.: io avevo pensato luned di darti qualche altra fesseria C.S.: Sas tu non che lo devi pensare tu se avevi dignit.inc M.S.: eh Santo C.S.: mi ascolti, ascolta un attimo Sas M.S.: io la dignit la ho C.S.: non lhai, non lhai perch penso che se la avevi non ti comportavi in questo modo Sas capisci M.S.: se io avevo soldiinc C.S.: .inc..sai qual la dignit uno che non ha i soldi e non pu fare un passo non lo deve fare questa la dignit tu non hai dignit perch se avevi dignit e capivi che non potevi fare un passo prendevi e non lo facevi, hai capito Sas, ora ti sto dicendo io, tu mi devi risolvere questo problema siccome tu non hai come risolvermelo vai da tuo fratello non che li devi fare di tanti li diminuisci li fai di un po di meno per mi devi fare un assegno che glielo devo dare a Sergio M.S.: Santo io da mio fratello non posso andare perch con mio fratello .inchai capito non tantoinc.con mio fratello C.S.: dico chi te lo cambia

le minacce e le

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M.S.: non so quello che devo fare Santo che vuoi che ti dica non so quello che devo fare io sto cercando di lavorare pi possibile e immaginabile, sto cercando di inventarmene di tutti i colori per darti pi soldi possibili a fine mese C.S.: allora forse non hai capito, forse non hai capito M.S.: lo so che tu hai i tuoi impegni che ti ho procurato io i danni, Santo, non che non lo so C.S.: SAS ALLORA TE LO DICO CHIARO NON MI METTERE NELLE CONDIZIONI DI ALZARTI LE MANI PERCH SE TI ALZO LE MANIINC.NON MI FARE PARLARE IN QUESTO MODO PERCH NON VOGLIO PARLARE IN QUESTO MODO IO, TI STO DICENDO SE TU NON MI RISOLVI IL PROBLEMA TACCIUNCU FORTE.INCVUOI CHE TE LO DICO CHIARAMENTE SAS TI ROMPO LE BRACCIA VA BENE, MA NON SOLTANTO A TE, quindi Sas mi devi risolvere il problema, vai da tuo fratello, risolvimi il problema, non mi fare parlare.incmi arrestano pure ha i capito e se poi mi arrestano poi saranno ulteriori guai per te hai capito Sas perch tu non puoi non ti puoi permettere il lusso di approfittarti delle persone vai da tuo fratello ti fai dare, ti fai fare gli assegni, e ti fai fare vedi quello che puoi fare mensilmente, li allunghiamo, fai quello che vuoi non ci sono problemi io oggi gli devo risolvere il problema a Sergio, hai capito Sas ? M.S.: Ci sentiamo oggi Santo C.S.: No oggi ti sto dicendo che io oggi gli devo risolvere M.S.: Santo non sono Dio lo sai c non lo so io come devo fare C.S.: neanche io sono Dio per M.S.: Non sono Dio io C.S.: ma ora faccio Dio io Sas io non che posso fare Dio per te M.S.: io non lo pretendo una cosa di queste C.S.: ma lo stai pretendendoinc...perch se non lo pretendevi invece di andare correndo Sas M.S.: Santo non vado correndo C.S.: eh Sas ti sto dicendo vai a vedere quello che devi fare va bene M.S.: va bene ci sentiamo

La violenza verbale che preannuncia quella fisica, contenuta in alcune delle esternazioni del CRUCITTI evidente ed appare tanto pi grave perch si rivolge non solo al MORABITO ma anche a che gli sta vicino, nella pi tipica forma di manifestazione del metodo mafioso: () Sas allora te lo dico chiaro non mi mettere nelle condizioni di alzarti le mani perch se ti alzo le maniinc.non mi fare parlare in questo modo perch non voglio parlare in questo modo io, ti sto dicendo se tu non mi risolvi il problema tacciuncu forte.incVUOI CHE TE LO DICO CHIARAMENTE SAS TI ROMPO LE BRACCIA VA BENE, MA NON SOLTANTO A TE () . Allo stesso modo, tipicamente mafiose appaiono le intimidazioni rivolte dal CRUCITTI al MORABITO al fine di dissuaderlo preventivamente da qualsiasi iniziativa tesa a denunciare quanto stava subendo: () mi arrestano pure ha i capito e se poi mi arrestano poi saranno ulteriori guai per te hai capito(). Il CRUCITTI non si limitava a minacciare il MORABITO ma giungeva a suggerirgli come reperire le somme di denaro pretese, invitandolo ad andare a chiederle al fratello (va bene ascolta un attimo allora tu devi andare da tuo fratello), aggiungendo lennesima intimidazione alla perplessit manifestata dal MORABITO innanzi alla soluzione proposta, minacciando di andare personalmente dal congiunto del suo interlocutore (vado io ascolta vado io vado io e parler con tuo fratello), lasciando chiaramente intendere che questultimo avrebbe certamente ceduto, percependo pienamente il pericolo incombente (se tuo fratello ti vuole bene capisce).

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La conversazione appena riportata costituisce certamente lapice del comportamento intimidatorio tenuto dal CRUCITTI verso il MORABITO a seguito del mancato pagamento da parte di questultimo di parte dei debiti assunti nei suoi confronti. Tuttavia, ancor prima di culminare in esplicite minacce di ritorsioni fisiche ai danni del diretto interessato, le pressioni del CRUCITTI venivano esercitate anche nei confronti di altri congiunti del MORABITO. Si riporter nel prosieguo una lunga conversazione anchessa intercettata nei locali della EPI Srl tra il CRUCITTI, MORABITO Elena, sorella di MORABITO Salvatore ed il nipote della stessa. Loggetto della conversazione proprio la situazione economica venutasi a creare tra Sas MORABITO ed il CRUCITTI a seguito dellapertura del locale commerciale di Pietrastorta e le varie possibilit di risoluzione proposte dal CRUCITTI. Nel corso di questo colloquio - avvenuto circa tre mesi prima di quello sopra riportato in cui il MORABITO veniva esplicitamente minacciato nonostante i toni apparentemente pi distesi non mancavano larvate minacce da parte del CRUCITTI ai suoi interlocutori, nel momento in cui questultimo lasciava intendere di avere a disposizione non meglio identificate persone che sarebbero potute intervenire in qualsiasi momento a suo favore nei confronti di coloro i quali gli creano delle difficolt, esplicitando cos in maniera evidente la propria riconducibilit ad un contesto di criminalit organizzata (quando ho una difficolt, va bene, ci sono le persone giuste che intervengono), rappresentando ai propri interlocutori linevitabilit delle conseguenze a cui sarebbero andati incontro qualora la problematica non fosse stata risolta (non ho che farci).

Di seguito si riporta il colloquio indicato, registrato in due distinti progressivi, preceduto dal contatto telefonico col quale la sorella di MORABITO Salvatore, Elena MORABITO23, prendeva appuntamento con il CRUCITTI.

LN 86 PROGR. 16131 SINTESI

DATA 23/02/2007 ORA 16.21.56

CHIAMANTE CHIAMATO

INTEST. CHIAMANTE INTEST. CHIAMATO

RIT: 2052/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 86

TRADUTTORE: OPERATORE: LINGUA:

Donna chiama Santo CRUCITTI presentandosi come Elena MORABITO. Cade la linea.

(vds allegato n.22)


LN 86 PROGR. 16134 DATA 23/02/2007 ORA 16.31.24 CHIAMANTE CHIAMATO INTEST. CHIAMANTE INTEST. CHIAMATO RIT: 2052/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 86 TRADUTTORE: OPERATORE: App. Tullio LINGUA:

Donna dice a CRUCITTI Santo di essere la sorella di SAS (ndr. Elena MORABITO) e gli chiede di parlare con lui. Gli dice che da un pomeriggio che lo cerca e che ora ha chiesto al fratello di fornirle il numero per poterlo incontrare. CRUCITTI acconsente. La donna gli chiede dove si trova. CRUCITTI le dice che si sta recando in ufficio. La donna gli chiede se si possono vedere nel suo ufficio tra dieci minuti. CRUCITTI acconsente. La

23 nata a Taurianova l1.8.1969, residente a Reggio Calabria in via Reggio Campi II Tronco n. 10/A.

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donna gli chiede se a S. Antonio. CRUCITTI dice che vicino i carabinieri e le dice di farselo spiegare da SAS dove sia. La donna dice che tra dieci minuti al massimo sar l e gli chiede scusa per il disturbo. Dati chiamata non disponibili al momento della visualizzazione ed allo scarico dell'utente.

(vds allegato n.22)


PROG. 287 TIPO Ambientale sede legale della EPI srl DATA E ORA 23/02/2007 16:50:45 DURATA 00:39:58 IMPORTANZA MEDIA

CRUCITTI Santo si trova allinterno del proprio ufficio unitamente a MORABITO Elena (identificata dal contenuto delle conversazioni telefoniche intercettate sullutenza n. 393/3321056, intestata al predetto CRUCITTI, aventi progressivo 16131 e 16134 del 23/02/2007), ed altro soggetto (che nel corso dellintercettazione ambientale viene indicato dalla donna come proprio nipote, il medesimo dice di avere 29 anni, nel progressivo che segue la donna lo chiama Peppe. Salvatore MORABITO ha un figlio di nome Giuseppe MORABITO, nato a Nola il 23.02.1978, residente a Reggio Calabria in c.da Pietrastrota Condera n. 45).

.... Omissis dalla posizione 00:00:00 alla posizione 00:01:46 .


Morabito E.: (incomprensibile) Elena, volevamo parlare 10 minuti se possibile; Crucitti S.: eh eh, saliamo, (incomprensibile); Soggetto: (incomprensibile); Morabito E.: che faccio il giro? Crucitti S.: si, si; Morabito E.: allora; Soggetto: (incomprensibile); Morabito E.: precisi veramente, (incomprensibile) sentite come sistemiamo la questione di Sas? Crucitti S.: ride Sas ha fatto dei grossi errori, sinceramente con me si comportato malissimo ma non per il fatto, non solo per il fatto del mancato pagamento, perch problemi nella vita ne possiamo avere tutti; Morabito E.: certo ; Crucitti S.: limpegno della parola e la presa per i fondelli perch (incomprensibile) non va bene, ehm io quando lui ehm ha fatto i lavori ehm io non cero; Morabito E.: Sas; Crucitti S.: hanno fatto quello che hanno fatto non ci sono problemi quando poi sono tornato io mi sono incontrato con lui e gli ho detto: Sas guarda che siamo fuori, dice si va bene ormai facciamo questo (incomprensibile) non ci sono problemi ho detto io, io il lavoro te lo finisco perch tu devi iniziare a lavorare quindi onestamente; Morabito E.: certo; Crucitti S.: il lavoro ormai te lo finisco non ci sono problemi, mi manca il parcheggio, Sas vedi che il parcheggio io ho questo terreno qua (incomprensibile) ora te lo do per sappi una cosa (incomprensibile): vedi che per farti il parcheggio , vedi che devo farti la strada e vedi che devi spendere soldi quindi sappi regolarti che una volta fatto il parcheggio (incomprensibile) dopo di che tu me lo devi pagare, va bene gli faccio la strada, gli faccio tutto e mi dice che non salgono le macchine, Sas vedi che per asfaltare la strada vedi ci vogliono 8000 euro; Morabito E.: certo; Crucitti S.: non mi fare buttare soldi mi dice non ti preoccupare (incomprensibile) e gli ho asfaltato la strada, tutta la disponibilit possibile ed immaginabile, mi incomincia a protestare gli assegni, lo chiamo (incomprensibile) non ti do una lira, io gli dico Sas non ci sono problemi quanto tempo vuoi? mi dice io a febbraio dice intanto (incomprensibile) da oggi in poi mi pago e poi a febbraio (incomprensibile); Morabito E.: (incomprensibile); Crucitti S.: no (incomprensibile) che tutto il pregresso a febbraio (incomprensibile), anche perch io gli ho fatto il lavoro e ci ho guadagnato non ho guadagnato nulla, perch gli ho fatto il lavoro ed ho preso le spese, anche perch quando ho visto che siamo andati oltre, siccome sapevo delle mie condizioni ho fatto un discorso (incomprensibile) a me stesso quindi non che lo ha fatto il lavoro ed ho guadagnato; Morabito E.: certo; Crucitti S.: fino a quando avrei guadagnato ad un certo punto va b: hai guadagnato (incomprensibile) l non c ne stato guadagno perch ho dovuto pagare operai, materiale (incomprensibile) senza guadagno va b, tra laltro non solo il fatto del senza guadagno e che mi sono trovato in un periodo economico (incomprensibile) di grosse difficolt, ma non poche, grosse difficolt (incomprensibile) e questo ha un mese (incomprensibile) ci vediamo domani, ci vediamo dopodomani, da quando sono andato a parlare con quel signore con questo amico nostro mi doveva portare gli assegni a sostituzione di quelli l e tra laltro tra 10 minuti viene il fontaniere (incomprensibile) che sta venendo per prendere i soldi ed io devo dargli soldi, non che posso fargli un assegno per pagarselo tra un mese, perch giustamente se io lo pago va b se io gli do assegni se che tra laltro se gli do un assegno post datato (incomprensibile) che devo fare gli posso dire di (incomprensibile) tra un mese finisce anche la credibilit lui giustamente viene e devo dargli soldi va bene, questo io dico a Sas, Sas come facciamo non ti preoccupare domani, dopodomani (incomprensibile) va bene gli avevo chiesto una cortesia di portarmi assegni in sostituzione. Se ne viene laltro giorno va bene mi dice: ci vediamo gioved, lo chiamo venerd mi dice (incomprensibile) non un problema ci vediamo luned, venuto luned e mi dice, guarda dammi due o tre giorni che tra due o tre giorni (incomprensibile), perch sto facendo una societ per il fatto della pizzeria qua a via Reggio Campi. Gli dico Sas vedi quello che devi fare perch io ho problemi, ho problemi seri, perch le persone

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vengono da me ed io devo dargli soldi mi dice due o tre giorni due o tre giorni, tornato quando tornato mi dice non cambiato nulla la situazione questa qua, i soldi purtroppo sono combinato male e i soldi non te li posso dare (incomprensibile); Morabito E.: allora; Crucitti S.: mi ha fatto sballare giustamente; Morabito E.: cio il problema questo guardate siccome noi praticamente di questa situazione siamo rimasti fino ad oggi (incomprensibile) perch ha un (incomprensibile) carattere un pochino (incomprensibile); Soggetto: anche da parte mia abbiamo avuto una discussione da parte mia (incomprensibile) ho avuto una dura discussione, molto dura voglio dire io, nel senso che non si faceva consigliare, non si faceva fare, voglio dire io, ed oggi, voglio dire io, giustamente voglio dire (incomprensibile) si parla con Sas vediamo come possiamo aggiustare la cosa perch bene o male siamo (incomprensibile) parenti per lamor di Dio (incomprensibile); Crucitti S.: (incomprensibile); Soggetto: no, non (incomprensibile) no, non (incomprensibile) 56 mila euro di assegni, hai tutte le ragioni del mondo (incomprensibile); Crucitti S.: tra laltro, tra laltro quel parcheggio, gli ho detto ieri, prima di aprire gli avevo detto, prima di aprire non mi dai niente. Fottitene, fai quello che, quello che devi fare, comincia e vai, tu prima di aprire non mi dai niente, per onestamente quando poi (incomprensibile) gli ho detto stiamo attenti lasciamo stare; Morabito E.: (incomprensibile) il problema questo (incomprensibile).. se voi gli lasciate quella allora andiamo con ordine, se lasciamo quella sbarra, l si pu tenere il locale chiuso, e voi andate di mezzo , con questa sbarra l, quello andato in crisi perch il lavoro non c, perch che succede , le persone che vanno a parcheggiare in una curva: uno che la macchina non la lascia nessuno perch in mezzo ad una curva, due (incomprensibile) che li controlla, e (incomprensibile) per il mio locale, perch purtroppo siccome c stato (incomprensibile), non che hanno saputo (incomprensibile), pure noi abbiamo da nove mesi unattivit, voi non ci siete venuto mai nonostante io vi abbia mandato ad invitare prima che mi diciate che vi delego, nonostante io vi abbia pure (incomprensibile), perch Antonello me lo ha detto, (incomprensibile) vi abbiamo mandato le letterine e tutte le cose, perch io non vi conosco, per so che abbiamo degli amici in comune, abbiamo delle conoscenze in comune, siete stato in un paio alcuni posti e quindi (incomprensibile) Antonello venuto da me a dirmi eh gli ho detto: Antonello ma scusa se c da mandare qualcosa la mandiamo noi, va bene, e cos (incomprensibile), questo .. ora torno e dico questa situazione di questo locale noi non eravamo tanto daccordo, perch dobbiamo partire da un presupposto, non per voi, per il parcheggio le cose, proprio per il locale, perch quel localino, che non esente dalla gestione (incomprensibile), perch ha una saletta cos (incomprensibile) quindi figuriamoci, quindi poi non si lascia tanto consigliare, e nello stesso tempo purtroppo (incomprensibile), qualche decennio di lavoro (incomprensibile) il cuore, perch se no qui siamo tutti rovinati. Il problema ora (incomprensibile) io mi sono dimostrata disponibile (incomprensibile) per potergli andare incontro. Ora se voi mi potete mettere nelle mie condizioni tali da fargli fare un finanziamento a lui con il mio locale, ve li faccio prendere io questi soldi, come ho fatto per il mio locale, per mi dovete dare gli assegni, perch purtroppo (incomprensibile), siccome io ho un finanziamento in corso di 250 mila euro che mi sono fatta aiutare, ne avevo riattivato un altro per poter aiutare a lui, per togliersi questo debito che ha con voi, innanzi tutto, anche perch io ho fatto il finanziamento (incomprensibile) voi sapete dove abito io (incomprensibile); Crucitti S.: e dov? Morabito E: lultima casa di via (incomprensibile) si ricorda dove abitava (incomprensibile); Crucitti S.: si Morabito E: la casa di fronte, che allora ha costruito CUZZOLA, che era (incomprensibile); Crucitti S.: si ; Morabito E.: eh, e quello, (incomprensibile) siccome erano rimasti degli avanzi (incomprensibile) perch lo conoscevo, e cos stato, per allinizio, vi dico la verit, anchio ho avuto dei problemi perch pensavo di prendere i miei soldi da un posto, (incomprensibile) la casa Crucitti S:: ma a me Morabito E.:un piano, ho dovuto mettere un piano di una casa come garanzia, prendere dei soldini e fare (incomprensibile) Soggetto: (incomprensibile) una ristrutturazione (incomprensibile) sicuri; Morabito E.:(incomprensibile) tutto questo, (incomprensibile) io ho tenuto un anno il locale vuoto (incomprensibile) perch non lho potuto aprire. Mio fratello non ha lo stesso criterio, la stessa cosa, perch, (incomprensibile) noi abbiamo cercato di seguirlo, lui pure salito, gli ha detto Salvatore, se vuoi essere aiutato, ti devi dare vita, perch gli ha detto, lavorare devi fare e dire tutto quanto per per quanto riguarda queste opere, chiamiamole cos, di bonifica nera la cosa. Ora siccome purtroppo ci sono problemi, ora ci sono i tuoi poi dopo domani ci sono i miei, i nostri, della famiglia purtroppo, dobbiamo aiutarci oggi. Quindi ora se voi mi mettete in condizioniintanto il locale farlo lavorare e di lasciarli stare, per favore, a tutti e due perch sono in una situazione (incomprensibile) come vi devo dire.. Soggetto: cio a 50 anni , vanno (incomprensibile) dal minuto 10.45 al minuto 11.18 OMISSIS.. Crucitti S.: (incomprensibile) non vi ho detto lultima cosa che quella pi seria, quando venuto a pagarmi mi voleva fare assegni di 5 mila euro al mese; Morabito E.:si perch ora la notte siccome facciamo (incomprensibile); Crucitti S.: no, io gli ho detto tu mi devi fare (incomprensibile) di 5 mila euro al mese, cio glielho dovuto dire io (incomprensibile) euro al mese; Morabito E.:(incomprensibile); Crucitti S.: avete capito? Quindi voglio dire io, pi disponibile di questo di quello che stato fatto, che devo fare; Morabito E.:no certo, comunque (incomprensibile); Soggetto: (incomprensibile) anzi io provavo a parlare con lui, ma come sei , come ti stai .. non ti preoccupare, con Santo (incomprensibile) la sotto, tutte cose con Santo (incomprensibile) ma mai io adesso sto iniziando a vedere qualcosina diciamo (incomprensibile); Morabito E.:ma poi

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Soggetto: facciamo una cosa gli ho detto io, andiamo intanto (incomprensibile) prendiamo le cose, perch c una amicizia, c una cosa voglio dire io (incomprensibile) noi siamo in torto (incomprensibile); Crucitti S.: (incomprensibile) torto o non torto, cio io ho problemi, ci sono quelli che man mano che mandano gli assegni indietro, quando vengono le persone, vogliono i soldi (incomprensibile) non gli posso dare gli assegni; Morabito E.: certo; Crucitti S.: devo prendere altri soldi e darglieli. Oggi sono andato in Banca ed ho dovuto fare un casino con due assegni di vostro fratello. Cio glieli ho dovuto dare i soldi, non che posso (incomprensibile) le persone; Morabito E.:certo; Crucitti S.:ho dovuto prendere 7.000 euro (incomprensibile) non 7.000 mila, ho dovuto prendere 7.840 euro (incomprensibile); Morabito E.:ora io questo vi dico, dovete togliere, guardate veramente signor CRUCITTI, dovete togliere per favore quella sbarra perch se no non pu lavorare, perch (incomprensibile) quando lui gli ha detto che deve fare il giro di l la gente comincia ad (incomprensibile) non vuole essere vista in nessun posto, la gente non vuole essere, come vi devo dire, si crea questo sodalizio in questi posti (incomprensibile), vuole fare un tipo di cena discreta (incomprensibile), non vuole farsi vedere (incomprensibile) al centro della citt ci sono 50 mila ristoranti, ma chi sale in questi posti, sale per una certa (incomprensibile), ad accomodarvi in certi posti pieni cos, (incomprensibile) che chiudevo il mio locale e (incomprensibile) e mi costa fatica, perch io lho fatto con tanti sacrifici ed ho una tipologia di lavoro diversa, perch noi lavoriamo di pi con la (incomprensibile), con le cooperative del comune, lavoriamo con il (incomprensibile) lavoriamo con una situazione (incomprensibile); Soggetto: (incomprensibile) arrangiare, quando venuto Antonello allora, zio Peppe come devo fare con tuo fratello, gli ho detto Antonello andiamo (incomprensibile) 25 anni (incomprensibile) gli ho detto io, e tutte cose ferme (incomprensibile) perch la cucina proprio disastrosa nel senso (incomprensibile) quella non una cucina propria come si fatta fare voglio dire io, cio a me quel piccolo non ci sar, tutto sul filo (incomprensibile); Morabito E.:(incomprensibile) ci sono 45 mila euro dattrezzature in cucina, cio una cucina proprio industriale piccolissima per (incomprensibile); Soggetto: cio tutto (incomprensibile); Morabito E.: (incomprensibile) la gente ha paura e non va a mangiare (incomprensibile) lassegno dal minuto 14.16 al minuto 14.23 si accavallano le voci, dialogo incomprensibile Soggetto: il sogno di questi posticini (incomprensibile), facciamo cos (incomprensibile) 8 -10 anni gli ho detto io, quello una vita che lavora, tutte cose, facciamo (incomprensibile) mio fratello (incomprensibile) Giuseppe, fermiamo il pap, vedi che ci mette nei casini, vedi che ci mette nei casini. (incomprensibile) uno viene a sapere che io (incomprensibile) suo figlio ed anzich mettere nei casini a me, voglio dire io, lindomani me lo porto sulla coscienza, tu non mi hai voluto far fare questo locale, capito Santo il discorso (incomprensibile) si sfogano tutti e due (incomprensibile), siccome la situazione diversa, completamente diversa e tutte cose, (incomprensibile) senza che se ne va a discussione ed a coso, siamo venuti qua per trovare una strada, voglio dire, la dobbiamo trovare noi, ci deve dare il tempo per trovare una strada quanto io mi posso fare un finanziamento, unaltra volta tutte cose, adesso mi informo con Catania, tutto per bene, in modo che possa recuperare questi soldi qua; Morabito E.:(incomprensibile) un cliente; Soggetto: di questa situazione, non che dice (incomprensibile); MorabitoE.:(incomprensibile) praticamente io devo estinguere il mio finanziamento che sto facendo, che avevo fatto a rifare un altro pi grosso per vedere (incomprensibile) tutti e due, per questo (incomprensibile) da come dicono non che sono cose che si risolvono in due giorni ma neanche in dieci anni perch io il mio lho fatto (incomprensibile) e li ho estinti tutti, ora io (incomprensibile) perch ho la possibilit dellestinzione in modo tale di poterne fare un altro, per farne un altro dobbiamo attivare la ricetta dellaperch noi siamo messi a circolo (incomprensibile) ora se mi date questa possibilit di (incomprensibile) mio (incomprensibile) che poi praticamente lui i soldi che (incomprensibile) me li da a me.. tanto (incomprensibile) Crucitti S.: si, per il problema sapete qual ? Che.allora lui intanto gli assegni che ha fatto li paga o Morabito E.:o non li paga? Allora facciamo questo discorso, se noi io non so che scadenza hanno questi assegni ; Crucitti S.:(incomprensibile) mesi ; Morabito E.:mese per mese, e allora facciamo una cosa, voi, perch giustamente io non so da quando parte il finanziamento a quanto ci vuole, perch ci diano questi soldi, voi questi assegni, questa veramenteveramente una cosa personale che vi chiedo, non li date a nessuno; Crucitti S.: ma sono gi dati signora; Morabito E.:ah, gi li avete dati ; Crucitti S.: (incomprensibile) da un anno che sono gettato (incomprensibile) allora se io (incomprensibile) lassegni non (incomprensibile) cio avete capito; Morabito E.:recuperare tutti questi assegni non una cosa; Crucitti S.: nogli assegni se non si pagano sapete che succede, allora succede che man mano che; Morabito E.:no, non lo so perch (incomprensibile) ho chiuso e poi ho chiamato tutti ed a tutti ho dato i soldi; Crucitti S.: allora il problema qual . Allora se lui continua a pagare senza farmi avere altri problemi, gli assegni che ci sono, deve pagarli , non mi deve dare problemi, va bene, io quello che gli posso dire se serve (incomprensibile) questo parcheggio che arrivi fino a maggio fino ad Aprile; Morabito E.:eh; Crucitti S.: glielo lascio fino a Maggio, gratuito, va bene, per mi deve pagare gli assegni; Morabito E.:gli assegni di quanto sono ogni mese; Crucitti S.: mi pare, non mi ricordo se sono da tre, cinque o da (incomprensibile) o tre, cinque o (incomprensibile); Morabito E.:ho capito; Crucitti S.:(incomprensibile); Morabito E.:per questi tre mila, ora per esempio quellaltro, il prossimo, arriva a fine mese, giusto, qua sicuramente non pronto ne lui e ne io per potergli dare i soldi; dal minuto 17.51 al minuto 17.54 si accavallano le voci, dialogo incomprensibile

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Morabito E.:per questo qua di fine mese vediamo come si pu fare con questo qua, mentre per quanto riguarda gli altri (incomprensibile) bloccarli in qualche modo gli assegni; Soggetto: (incomprensibile); Crucitti S.: ma bloccarli che vuol dire. Cio allora se io vado a ritirarmi gli assegni, devo dargli i soldi ; Morabito E.:e questo il problema (incomprensibile) voi non gli potete dare i soldi e (incomprensibile) li do a voi; Crucitti S.: allora io non posso andare dalle persone e dirgli di non passarsi gli assegni, avete capito, perch se io vado dalle persone, le persone mi dicono va bene, non passare gli assegni, dammi i soldi; Morabito E.:certo, e quindi a questo punto quanto gli devo dare, perch io ora quando rientro per fare un finanziamento non vogliono altri cinque o sei mesi? Gi per quello mi hanno fatto uscire pazza cos Crucitti S.: ORA C UNA PERSONA, IERI GLIELHO TELEFONATO IERI IO; Morabito E.:eh; Crucitti S.:CHE SE LO VUOLE COMPRARE IL RISTORANTE; Morabito E.:no signor Crucitti, (incomprensibile) mi ha chiamato, no (incomprensibile) 50 mila euro per lasciargli il locale no, dobbiamo vedere qua, allora perch noper comprarsi il locale50 mila euro per davvero (incomprensibile); dal minuto 19.06 la Morabito E. risponde al telefono e conversa fino al minuto 19.25 Morabito E.:non possibile farlo chiudere perch a discapito di quello che la via Reggio Campi, (incomprensibile) per lui, non per altro, per farglielo chiudere, farglielo dare a qualcuno, a parte che ci ha speso lanima (incomprensibile) farglielo dare a qualcuno non possibile. Lo stesso se viene il mio padrone di casa e (incomprensibile) a me. Il mio padrone di casa di la sotto, del locale, io gli ho dato 9.000 euro allora (incomprensibile) ed ora (incomprensibile) 10.000 euro..(incomprensibile), perch purtroppo quando c (incomprensibile) di unattivit di una persona (incomprensibile) cos ; dal minuto 20.01 al minuto 20.03 si accavallano le voci, dialogo incomprensibile Morabito E.:e poi il locale non mica solo suo, come glielo fanno togliere, dopo un mese che lo ha aperto, sarebbe brutto, perch questi sono locali che prendono piede, ecco la sua rigidit dove stata, (incomprensibile) che sono locali che si possono incominciare a pagare dal 8- 9 mese in poi di lavoro, anche se lui stato agevolato dalla gente, (incomprensibile) perch lui un pacchetto ce lha, tipo un pacchetto di clienti, ecco perch bisogna dargli fiducia, pi a lui che non a noi col fatto che siamo completamente nuovi (incomprensibile) dal minuto 20.34 al minuto 20.45 si accavallano le voci, dialogo incomprensibile Morabito E.:ascoltate una cosa, per voi, (incomprensibile) pi giusto e pi facile perch questo vi da i soldi (incomprensibile) Salvatore ha bisogno (incomprensibile) giustamente (incomprensibile) per che succede, il locale ancora si deve definire dal punto di vista burocratico, chi sale la sopra (incomprensibile); Crucitti S.: (incomprensibile) allora; Morabito E.:e questo giustamente si possono fare (incomprensibile) per che glielo togliamo per un mese dapertura ancora, non corretto, non (incomprensibile); Crucitti S.: (incomprensibile) allora io non gli voglio togliere niente, allora sapete che mi interessa, a me interessa che prenda i miei soldi, ma tra laltro; Morabito E.:e questo giusto; Crucitti S.: (incomprensibile) tra laltro se io avessi guadagnato ed allora era un discorso, vi sto dicendo che io non solo non ho guadagnato (incomprensibile) gli ho finito il locale, gli ho fatto tutto quello che ha voluto lui, gli ho dato il parcheggio gratis non (incomprensibile); Morabito E.:e certo: Crucitti S.: (incomprensibile) sul conto; dal minuto 21.46 al minuto 21.50 si accavallano le voci, dialogo incomprensibile Crucitti S.: man mano che (incomprensibile) la dietro, ora mentre ci siete voi qua, arrivato il fontaniere; Morabito E.:eh che vuole? Crucitti S.:che vuole 1.500 euro, avete capito, e senza assegno, quindi sono gi 10.500 euro per strada, cio io non ho soldi da uscire per le persone, quindi devo trovare io una strada per dargli i soldi alle persone. La strada qual ? Trovare a questo qua che vuole il locale, disponibile a darmi i soldi subito. Cio non posso fare io, cio se voi trovate una strada per vedere come possiamo fare per tamponare, per me problemi non ce ne sono, perch a me non interessa. Cio se lui continua a pagare gli assegni e mi salda questo debito, che io tra laltro stamattina sono dovuto andare in banca ed ho pagato (incomprensibile) non che ho soldi in banca, sono dovuto andare in banca a prenderli (incomprensibile) sotto; Morabito E.: allora facciamo una cosa; Crucitti S.:(incomprensibile) non dal conto, dal fido (incomprensibile) 1.500 euro e sono sotto del fido, avete capito? Morabito E.:(incomprensibile) va bene; Crucitti S.: (incomprensibile); Morabito E.:purtroppo, purtroppo se c salute, (incomprensibile) facciamo un piano recupero crediti, facciamo qualche cosa, (incomprensibile) finanziamento (incomprensibile) 20 mila euro (incomprensibile); Soggetto: (incomprensibile); Morabito E.:(incomprensibile) perch in questo momento (incomprensibile); Soggetto: (incomprensibile); Morabito E.:(incomprensibile) da questo momento in poi lo porter diciamo a pagare immediatamente questi benedetti assegni che ci sono in giro ed in pi nel frattempo vedi di (incomprensibile), se noi ce ne usciamo (incomprensibile) ci date questi soldi (incomprensibile); dal minuto 23.20 al minuto 23.27 si accavallano le voci, dialogo incomprensibile Crucitti S.: ascoltate, a me non interessa, anche perch per me ora (incomprensibile) tutti gli assegni ; Morabito E.:certo difficoltoso certo;

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Crucitti S.: (incomprensibile) ma non mi interessa a me, lui che si faccia il finanziamento, che se li metta da parte, che faccia quello che vuole, a me interessa che paghi gli assegni; Morabito E.:lassegni, certo; Crucitti S.:per vi ripeto, (incomprensibile) per io questa parte che ho pagato, io devo rientrare in banca; Morabito E.:ho capito; Crucitti S.:cio io in banca cio oggi stamattina li ho presi, ma devo rientrare; Morabito E.:ho capito; Crucitti S.:cio pi (incomprensibile) io rientro e pi; Morabito E.:sentite una cosa facciamo una cosa, allora di questi 10 mila euro che voi avete uscito e che dovete rientrare al pi presto nel conto ve li do io in una quindicina - ventina di giorni, vedo come posso risolvere ed ora addirittura (incomprensibile), lho detto a mio fratello, ho la macchina alla Nissan direttamente gliela lascio a Nino che me la dovuta riparare e che non sono andata a prenderla per non lasciargli i soldi a Nino, perch (incomprensibile) gli dico a Nino di metterla in vendita e di portarvi soldi a voi (incomprensibile), anche se avevo fatto un mezzo pensierino anche se alla mia macchina vi dico la verit ci tenevo, per giustamente gli lascio questa o (incomprensibile); dal minuto 24.26 al minuto 24.34 si accavallano le voci, dialogo incomprensibile Soggetto: che poi sono oggetti di lavoro di cose, (incomprensibile); Morabito E.:per quello che vale (incomprensibile) 25 mila euro (incomprensibile); Crucitti S.:si ma a me Signora; Morabito E.:(incomprensibile); Crucitti S.: a me dispiacciono queste cose; Morabito E.: (incomprensibile); Crucitti S.: per, (incomprensibile) non ho cosa che farvi ; MorabitoE.: ed io vi devo dare delle garanzie, poi invece vedo che le cose diventano pi difficoltose (incomprensibile) quanti ce n signor Crucitti, (incomprensibile) mi date il tempo di fare il finanziamento (incomprensibile), limportante che (incomprensibile) a SASA perch (incomprensibile); Crucitti S.:allinizio non stato (incomprensibile); Morabito E.:(incomprensibile); Soggetto: (incomprensibile) invece di farsi due locali, (incomprensibile), ne faceva uno e lui (incomprensibile) pizzeria e bene o male (incomprensibile); Crucitti S.: (incomprensibile) il locale qua sotto che intenzioni ha, perch io questo qua ce lho richiesto; Morabito E.:e va be, ma questo penso che lo lascia (incomprensibile); Crucitti S.: ma dico quando lo lascia (incomprensibile); Morabito E.:e non lo so io (incomprensibile); Soggetto: (incomprensibile); Morabito E.:e quello l adesso (incomprensibile); Soggetto: (incomprensibile); Morabito E.:con un furgone che me li salgo io la sopra da me, non mi ricordo forse o del padre o del fratello; Crucitti S.: per il furgone non c problema mando il camion io; dal minuto 25.38 al minuto 25.40 si accavallano le voci, dialogo incomprensibile Crucitti S.: signora allora, io dove posso essere disponibile sono disponibile, cio a me interessa cio che non mettiate in difficolt a me; Soggetto: no; Morabito E.: (incomprensibile); Crucitti S.: a me interessa che non mi mettiate in difficolt, perch se io mi trovo in difficolt poi; Morabito E.:certo; Crucitti S.: non mi interessa di nessuno; Morabito E.:bravo, lo so; Crucitti S.:(incomprensibile) non che ho messo la sbarra, ho messo la sbarra (incomprensibile) glielo avevo detto un mese addietro; Morabito E.: certo; Crucitti S.: SASA, vedi che metto la sbarra, Morabito E.: certo; Crucitti S.: non mi fare impazzire, gli ho detto, se poi la chiudo vedi che non la apro; Morabito E.: certo; Crucitti S.: (incomprensibile) sappiti regolare; Morabito E.: va b, per con voi andato un attimino oltre perch magari tra di voi avete un po di conoscenza (incomprensibile); Crucitti S.: (incomprensibile); Morabito E.: eh; Crucitti S.: io anni addietro, quando ho avuto lincidente (incomprensibile); Morabito E.: eh, eh; Crucitti S.: eh, eh, ma lasciamo stare e al tempo stesso io se posso aiutare le persone le aiuto, cio non mi interessa; Morabito E.: (incomprensibile); Crucitti S.: io sono disponibile con le persone, per voglio dire le persone mi devono venire pure incontro; Morabito E.:certo, anche perch vi voglio dire, quando uno vuole un certo rispetto, giusto che (incomprensibile); Crucitti S.: ma non questione di rispetto signora, (incomprensibile) nella vita uno deve essere umano, allora io sono stato umano, gli ho finito il locale, aveva bisogno gli ho fatto tutto quello che ha voluto; Morabito E.:e lui lo vi ha fatto stancare in tutte le maniere; Crucitti S.: non che mi deve mettere le spalle al muro, appena mi mette con le spalle al muro io non capisco niente;,

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dal minuto 26.43 al minuto 26.48 si accavallano le voci, dialogo incomprensibile Soggetto: (incomprensibile) e tutte cose, (incomprensibile) salgono macchine, 50 macchine (incomprensibile); Morabito E.:(incomprensibile); Soggetto: (incomprensibile); Morabito E.:quella sbarra l sotto, (incomprensibile) lui giustamente gli ha detto (incomprensibile), sistemare qualcosina (incomprensibile) gi si poteva aprire, per mentre poi quella (incomprensibile) ha chiuso il locale (incomprensibile); Soggetto: (incomprensibile) gi ieri cera un ragazzo dice ma successo qualcosa? gli ho detto non successo niente, veramente le persone entrano dalla parte di sotto, capito, (incomprensibile) pi macchine salgono (incomprensibile) e pi (incomprensibile); Morabito E.:(incomprensibile) meglio di noi; Soggetto: e poi purtroppo certe volte i bilanci della, di una attivit, le spese, le cose, si (incomprensibile); Morabito E.: (incomprensibile) quando la scadenza di questo qua, della dirimpettaia (incomprensibile); Crucitti S.: (incomprensibile) ogni fine mese, ogni fine mese il 28; Morabito E.: il 28, quindi per il 28 mattina lui deve essere pronto a coprirvi questi 3.000 euro eh; Crucitti S.: non lo so se 3000 o 3500 non mi ricordo; Morabito E.: sicuramente lui lo sa; Crucitti S.: lui lo sa sicuro, lui lo sa sicuro; Morabito E.:ditemi una cosa, questo per rimanere nella discussione della cosa, (incomprensibile) per pagarvi questo parcheggio; Crucitti S.: gli ho dato un mese in pi; Morabito E.:un mese in pi per pagare il parcheggio, quanto avete pattuito questo parcheggio; Crucitti S.: (incomprensibile) 1000 euro al mese; Morabito E.:eh 1000 euro al mese, unendo con, con un mese del del coso (incomprensibile), 1000 a voi, 25 a quella (incomprensibile) ma dove li trova 1000 euro al mese lui?; Crucitti S.: eh, ma secondo voi; Morabito E.:(incomprensibile); Crucitti S.: ascoltatemi, ascoltatemi un attimo ora secondo voi, la sono 2000 metri di terreno, no, (incomprensibile) parcheggio non posso fare niente; Morabito E.:e va be, ma in questo momento che dobbiamo fare tutti quanti; Crucitti S.:in questo momento (incomprensibile) fino a maggio, tenete conto che sono eh, gi gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio; Morabito E.:e veniteci incontro guardate per favore; Crucitti S.: venitemi incontro non che deve prenderselo per forza; Morabito E.:eh; Crucitti S.: non che unazienda (incomprensibile); Morabito E.:no, no; Crucitti S.:voglio dire io (incomprensibile); Morabito E.:(incomprensibile) la gente quando si muove con la burocrazia per bene e tutte cose, si abitua la gente dallaltra parte, non gli conviene neanche pagare il parcheggio, per se la gente viene (incomprensibile); Crucitti S.: non lo (incomprensibile); Soggetto: no, ascoltami un attimo, zia bisogna essere realisti, quella strada li in piena curva; Morabito E.: (incomprensibile); Soggetto: in piena curva succedono pi casini (incomprensibile) ci sono lite e tutte cose, ora (incomprensibile); Crucitti S.: ora, eh, intanto, intanto pensiamo eh.. Morabito E.:pensiamo (incomprensibile); Crucitti S.: (incomprensibile) poi se ne parla, lunica cosa che vi chiedo per questi 15 20 giorni ; Morabito E.: si; Crucitti S.:io ho di bisogno degli assegni, in modo che li porto in banca per coprire; Morabito E.:io non vi posso favorire per questi assegni perch purtroppo noi siamo in (incomprensibile); Soggetto: (incomprensibile); Crucitti S.: (incomprensibile) allora se io devo stare 20 giorni sotto alla banca, sapete quanto costa (incomprensibile) a me; Morabito E.:eh; Crucitti S.:vi rendete conto a parte il fatto che non solo quanto mi costa il debito, io stando sotto in questo modo io non posso utilizzare il fido che mi serve a me per altre cose; Morabito E.: (incomprensibile); Crucitti S.: quindi voglio dire cio lui non solo mi ha creato un danno, me lo creer ancora (incomprensibile) perch il mio fido, io lho fatto per comodit mia, cio vuol dire che cos io ho preso i soldi va bene; Morabito E.: certo; Crucitti S.: e lo sto utilizzando per lui; Morabito E.: certo; dal minuto 30.19 al minuto 30.24 si accavallano le voci, dialogo incomprensibile Crucitti S.: si ma voglio dire io; Morabito E.: (incomprensibile); Crucitti S.: ma mi fate qualche assegno; Morabito E.: no; Crucitti S.: o ve lo fate fare direttamente da lui ad un mese, un mese e mezzo, cio voglio, voglio dire, io devo avere una pezza dappoggio per portarla in banca; Morabito E.: eh; Crucitti S.: perch se non ho una pezza dappoggio da portare in banca, o quanto meno mi faccio un giro per riuscire a recuperare questi soldi qua per togliermi questo fido di sopra non ho cosa farvi;

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Soggetto: (incomprensibile); Crucitti S.: non ho cosa farvi, perch sono bloccato, tra laltro a fine mese quando a lui arrivano gli assegni arrivano anche a me, e se io ho il fido bloccato in quel modo (incomprensibile) i miei assegni, e poi (incomprensibile) assegni; Morabito E.: comunque vedi che io per pagare diciamo il mio locale io ho una cambiale ogni tre mesi di 5000 euro, ogni tre mesi, perch io giustamente ho preso i soldi, ti dico in confidenza, ho pagato tutti, anzi mi sono rimaste fuori un paio di cose, che poi mi sono rimaste figlioli perch ci sono persone che i locali se li pagano in 10 - 15 anni, io in 8 mesi mi sono tolta ledilizia, mi sono tolta (incomprensibile), che la cosa pi importante, il locale mi costato quasi 60/70 mila euro, almeno tra un po roba mia (incomprensibile) mi vendo quella mi pago i debiti giusto, e quindi (incomprensibile) in contanti 75 mila euro di forniture di attrezzature del locale e quindi (incomprensibile) che mi aveva dato Giovanni (incomprensibile), purtroppo sai che , io sono partita da zero, perch noi eravamo in causa con il Comune, abbiamo vinto e poi ci sono state cose diciamo eh; Soggetto: 60 mila euro, abbiamo dovuto cambiare tutte le (incomprensibile); Morabito E.: (incomprensibile); Soggetto: abbiamo dovuto cambiare tutte le (incomprensibile); Morabito E.: (incomprensibile), la possibilit di essere reinseriti l, ecco perch quindi ora vediamo come pu risolvere lui questa situazione qua, glielo dico io stessa, intanto che si tenga pronto con 3000 euro per fine mese, intanto gli togliamo qualche (incomprensibile); dal minuto 32.10 al minuto 32.35 si accavallano le voci, dialogo incomprensibile Morabito E.:purtroppo ci sono i problemi non che (incomprensibile) oltre gli appoggi vi posso dare delle assolute garanzie per mi, dovete dare tempo signor CRUCITTI, mi dovete dare tempo perch (incomprensibili) a fatto compiuto in dei tempi, come posso dirvi; (incomprensibile); Crucitti S.: (incomprensibile); Morabito E.: abbastanza frequenti perch; Crucitti S.: si, no sapete dove il problema? (incomprensibile); Morabito E.: che non avete tempo; Crucitti S.: non , non che non ho tempo io, allora se io, fate finta che(incomprensibile); Morabito E.: certo; Crucitti S.: il motivo non (incomprensibile); Morabito E.: (incomprensibile) dal punto di vista di convenienza delle 3000 euro al mese ci convengono; Crucitti S.: eh; MorabitoE.: ci convengono, il problema calcolare questi qua che voi avete sobbarcato; Crucitti S.: oh, bravissima; Morabito E.: ecco, qua (incomprensibile) se io lo avessi saputo (incomprensibile); Crucitti S.: (incomprensibile); Morabito E.: (incomprensibile); Crucitti S.: MI DOVETE METTERE NELLE CONDIZIONI DI POTER GIRARE, PERCH SE NON POSSO GIRARE (INCOMPRENSIBILE), IO A FINE MESE, A FINE MESE (INCOMPRENSIBILE), IO A QUESTO QUA CHE DOVEVA VENIRE ORA, PERCH AVEVAMO APPUNTAMENTO ORA ALLE CINQUE E MEZZO, AVEVAMO LAPPUNTAMENTO ALLE CINQUE E MEZZO CON QUESTO QUA PER SALIRE L SOPRA (INCOMPRENSIBILE), EH A QUESTO QUA GLI HO PARLATO CHIARO, GLI HO DETTO VEDI CHE PER QUEL LOCALE (INCOMPRENSIBILE) VEDI CHE ME LI DEVI DARE IN CONTANTI.HA CAPITO? Morabito E.: ho capito, e ditegli di comprarsi un altro locale da unaltra parte per ora (incomprensibile); Crucitti S.: (incomprensibile), forse non avete capito, a me non interessa, a me limportante che mi togliete dai guai; Morabito E.: certo; Crucitti S.: dovete togliermi dai guai; Morabito E.: (incomprensibile); Crucitti S.: a me quando mi togliere dai guai tra noi problemi non ce ne saranno; Morabito E.: ci mancava pure, (incomprensibile) quando siamo in questi casini non si sa come uscire; Soggetto: si esce con il lavoro, (incomprensibile); Morabito E.: (incomprensibile) se lo avessimo saputo prima avremmo fatto diversamente; Soggetto: e intanto non si e mai fatto consigliare, non si mai fatto fare, gli ho dato pugni in testa, gli ho detto di parlare, di fare, di dire, (incomprensibile); Morabito E.: ma non giusto; Soggetto: (incomprensibile); Crucitti S.: signora, allora non giusto e sono daccordo, non giusto neanche che per lui abbia problemi io; Morabito E.: (incomprensibile); Soggetto: (incomprensibile); Crucitti S.: anzi, sicuramente (incomprensibile) per me che per lui; Morabito E.: principalmente certo; Crucitti S.: quindi voglio dire io la cosa principale questa, tra laltro, tra laltro, eh io (incomprensibile) quando gli do un assegno ad una persona, cio io ti sto dando un assegno dei miei; Morabito E.: certo; Crucitti S.: se io gli do un assegno postale, gli dico stai tranquillo che problemi non ce ne sono; Soggetto: (incomprensibile); Crucitti S.: Oh ora marted (incomprensibile) marted non domani, no, questo qua lultimo che ha protestato, spunta questa persona qua da me e mi porta 3 o 4 assegni dei suoi e mi dice non li voglio pi, cosa gli do io, devo fargli devo fargli degli assegni miei; Morabito E.: eh;

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Crucitti S.: oh, quindi posso pensare se sia giusto o non giusto devo pensare al fatto mio, siccome con lui sono stato chiaro va bene, lultima volta (incomprensibile), Sas, mi raccomando, vedi che lassegni non che (incomprensibile) devo darli alle persone non mi fare fare brutte figure, hai fatto quello che hai voluto, li voleva fare da 5000 io ho insistito a non farli da 5000 perch lui insisteva a volerli fare da 4000 5000, avete capito, io per aiutarlo glieli ho fatti fare da 3000 3500; Morabito E.: ma sentite, voi scusate che mi permetto, perch a me, voglio dire io ho avuto delle dritte per (incomprensibile) tassi di finanziamento (incomprensibile), voi come ditta, come cose, come finanziamento non gli possiamo aprire nessuna strada a lui; Crucitti S.: ma se lui protestato come? Morabito E.: no, voglio dire ve li porto io i nomi pulitise voi avete una strada, avete un qualcosa, un prospetto; Crucitti S.: si; Morabito E.: ve li porto io (incomprensibile); Soggetto: (incomprensibile); Crucitti S.: che, che intenzioni avete, fatemi capire, chi sono queste persone? Morabito E.: lui, mio nipote (riferendosi al nipote con lei presente), (incomprensibile) allinterno nostro; Soggetto: (incomprensibile) ride; Morabito E.: cio, siccome abbiamo lurgenza nellimmediatezza (incomprensibile); Soggetto: ma vi posso dire una cosa, allora se riusciamo come diceva lei a fare un accordo (incomprensibile),in modo che a me eh mese per mese (incomprensibile), tipo 3000 al mese, 2000 al mese, trovare qualcosa anche se me lo portano a 20 anni; Morabito E.: no, invece lui ha dato, lui ha detto una cosa giustissima dice anche se tu fai un finanziamento, chiaramente non glieli dare (incomprensibile), glieli tieni e paghi mensilmente, rispetti le scadenze mensili; Soggetto: intanto lo faccio io e Salvatore si deve stare pulito, pulito; Morabito E.: capito, questo il punto, ci sono i nominativi in famiglia che si possono sobbarcare, perch a questo punto quelli che siamo fuori dalle cose perch (incomprensibile) l sotto, Enzo suo figlio anche; Crucitti S.: la casa, scusate la casa che avete a nome vostro? Morabito E.: no, a nome del mio ex marito; Crucitti S.: ehm; Morabito E.: per io ne ho una a nome mio; Crucitti S.: sempre la sopra; Morabito E.: no, in un altro paese; Crucitti S.: dove c lavete; Morabito E.: a Taurianova,insomma la casa un pochino (incomprensibile) no, non che, ma voi vi esponete voi in prima persona? Crucitti S.: no, no, no,no,no, ma le banche vogliono; Morabito E.: eh, eh le banche vogliono valore sig. CRUCITTI, eh valore vogliono; Crucitti S.: si, ma non so se fuori zona la prendono; Morabito E.: si, ve lo dico io; Crucitti S.: la prendono? Morabito E.: si, a loro non gli interessa la zona, gli interessa il valore economico di una cosa; Crucitti S.: eh quanto vale la casa? Morabito E.: io vi dico la verit ho dovuto fare un piano ricostruttivo, perch siccome un paese un po azzardato no, perch quattro case e un forno allora labbiamo ricomposta con rifiniture di lusso, insomma abbiamo fatto una certa situazione e gli hanno dato un qualcosa come 250 mila euro gli hanno dato di valore, una casa cosi; Crucitti S.: ma gli avete dato a chi? Morabito E.: glielo ha dato diciamo larchitetto cio abbiamo fatto la visura (incomprensibile); Crucitti S.: ma quanto vale la casa?, quanto vale la casa? Morabito E.: la casa non vale proprio no,quanto immobile vi serve a voi che cosa vi serve? Crucitti S.: no che valore, uno si faceva un finanziamento di 40-50 mila euro eh; Morabito E.: va be 40 - 50 euro; Soggetto: (incomprensibile); Morabito E.: va be 40 - 50 euro con la casa mia si possono fare a occhi chiusi (incomprensibile), 40 50 euro si fa, una volta che lo fa se lo fa quanto lo fatto io 75; Soggetto: 100 mila (incomprensibile); Crucitti S.: quanti anni hai; Soggetto: io 29, (incomprensibile); Crucitti S.: no, non te li danno 100 mila, 100 mila; Soggetto: 80? Crucitti S.: ma neanche, il massimo che si pu arrivare; Morabito E.: no, no, chiedo scusa, eh me ne hanno dato a me allora 140; Crucitti S.: si ma 140 (incomprensibile), come si chiama la dichiarazione dazienda; Morabito E.: si, e cosi facciamo anche questa volta (incomprensibile); Crucitti S.: ma tu sei iscritto? Morabito E.: si;

(vds allegato n.17)


PROG. TIPO DATA E ORA

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Legenda

Ambientale sede legale della EPI srl

23/02/2007 17.30.44

C= CRUCITTI Santo D= Elena MORABITO U= Peppe (Nel corso della conversazione Elena Morabito si rivolge alla persona che lo accompagna chiamandolo Peppe) dalle ore 17.30.44 D: suo il locale, in questo caso C: e quanti anni ha D: diciamo (incomprensibile) C: (incomprensibile) D: (incomprensibile) avere diversamente, mi sono informata ieri con (incomprensibile) di Catania C: ma che una societ, una s.r.l. o D: no, una ditta individuale C: ditta individuale, ed retta da D: da e questo stiamo facendo, la facciamo tra due anni, gi ne abbiamo parlato C: noma D: io e domenica la (incomprensibile) C: non per. (incomprensibile) D: no, (incomprensibile) ti dico la verit, dico per i miei figli (incomprensibile) C: e con due anni (incomprensibile) D: cio veramente manco (incomprensibile) due anni, veramente manco con questi, apposta dico io datemi il tempo giusto, perch poi qua (incomprensibile) esce direttamente da Leonardo fino in mezzo alle palme C: si, per quanto riguarda (incomprensibile), ormai (incomprensibile) non pi come una volta, una volta il cartaceo lo portavano a mano (incomprensibile) D: si C: oggi (incomprensibile) in una banca, la banca praticamente gi nel computer quando inserisce i dati.. D: si, lo so C: al momento in cui (incomprensibile) gli da il semaforo D: sisi C: (incomprensibile) quindi quando gli inserite i dati no dice (incomprensibile) D: (incomprensibile) infatti in questo caso sarebbe U:18 miliardi di Giuseppe a Reggio (incomprensibile) questo coso (incomprensibile) D: (incomprensibile) U: (incomprensibile) D: E (incomprensibile) 488 che dovevamo fare quello C: purtroppo signora la legge non (incomprensibile) passano tre anni D: no, non passano tre anni signor CRUCITTI C: signora, sentite quello che vi dico io, lasciate stare, le chiacchiere sono chiacchiere D: tre anni se c (incomprensibile) C: a parte .a parte che la 488 bisogna vedere anche. A parte non ci sono fondi, ed la prima cosa, intanto non c una legge esplicita che dice praticamente che (incomprensibile) 488 la 488 solo per fare gli industriali e qui praticamente non la potete nemmeno fare, e poi deve essere approvata, fatta gi da un anno e mezzo e deve essere approvata. Dopo un anno e mezzo, per potere fare unoperazione dovete cominciare voi a spendere (incomprensibile) D: allora (incomprensibile) quella che si pu fare subito , subito sapete qual , quella che una attacca (incomprensibile), tipo la Sabatini C: la Sabatini (incomprensibile) perch la Sabatini non che vi ritornano D: li rid al fornitore C: eh, li ci vuole un fornitore che dice eh (incomprensibile) Dialogo incomprensibile si accavallano le voci Dal minuto 17.33.10 C: si ma anche con la Sabatini passano (incomprensibile) assai D: assai C: LUNICA COSA FARE UN FINANZIAMENTO PERSONALE U: personale C: LUNICA COSA FARE UN FINANZIAMENTO PERSONALE D: e allora pu darsi pure che magari vediamo glieli lasciamo noi questi 10.000,00 euro, come fa le (incomprensibile) gli lasciamo questi 10.000,00 euro (incomprensibile) questi 10.000,00 euro che lui dice C: eh, ma D: (incomprensibile) C: in ogni modo 20.000,00 euro voglio dire ioio hai capito il discorso qual D: per, fai una cosa Peppe con voglio dire, se fai un finanziamento di 30 -40 mila euro, 10.000,00 euro glieli dai a lui

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U: eh D: e gli altri te li tieni per quello che dobbiamo fare noi, e poi suo padre gli spetta lintermedio dei 20.000,00, ma gi 20.000,00 euro (incomprensibile) tutti e cinque, mille li possiamo mollare noi, questo ti voglio dire io. U: certo D: non ci sobbarchiamo altre cose, anche perch io non posso mettere (incomprensibile) U: vado con 40 Dialogo incomprensibile si accavallano le voci U: intanto (incomprensibile) assegni che gli ritornato queste cose, li possiamo solo (incomprensibile) tutte cose D: va bene (incomprensibile) U: trenta C: tu sai te lo dico io quanto ti conviene (incomprensibile) D: poi intanto vediamo questa (incomprensibile) U: ma non di pi C: ma poi allora per fare questa operazione eh ti deve dare una busta paga D: chi ce lha la busta paga C: (incomprensibile) con lazienda (incomprensibile) con lazienda (incomprensibile) se non ha almeno 4 anni va bene (incomprensibile) non ti danno neanche una lira, non 20 mila euro, manco 5.000 euro ti danno U: (incomprensibile) D: eh cos facciamo dai....apposta gli ho detto in questa maniera perch per davvero guarda, ricominciare tutto da capo, di fare quella tiritera, tutte cose, tutto il discorso. U: (incomprensibile) a mano a mano diciamo se Salvatore e se noi, dicevo a mano a mano (incomprensibile) C: era una conclusione D: era (incomprensibile) U: (incomprensibile) te la vedi tu, ascolta (incomprensibile) Salvatore, tutte cose D: Salvatore (incomprensibile) domani U: nonoforse non hai capito il discorso , forse non hai capito il discorso D: (incomprensibile) U: nono li voglio dire io D: (incomprensibile) U: nono(incomprensibile) 20 persone, 20 viene a fare il coso (incomprensibile) una cosa, ne deve dare 10 a te prima D: (incomprensibile) U: dieci a te, sei tu che tieni leconomia delle cose, hai capito che ti voglio dire D: (incomprensibile) il suo pagamento al (incomprensibile U: (incomprensibile) tu sei (incomprensibile) i contatti tutte cose, eh e m devi pagare tuo fratello voglio dire io, 100 euro tu paghi, 100 euro ti deve dare, ma non 100 euro li deve dare a te perch 100 euro, lui ti deve solo i soldi della spesa, non era per il discorso D: (incomprensibile) la spesa chi paga? U: brava, capito il discorso che ti voglio dire, mille li posso mettere pure io, mille li posso mettere, una cosa e laltra e tutte cose, ma pure Salvatore ci deve venire incontro, non che facciamo li facciamo per gioco le cose. D: mi fate (incomprensibile) vedere e risolvere (incomprensibile) quanti assegni avete scaduti C: (incomprensibile) sei assegni gi scaduti D: no quelli la sono scaduti quelli.. C: (incomprensibile) D: cio quanto. C: non lo so, non ne so niente, io sapete come sono, io quando stato chiuso il conto, io degli assegni la (incomprensibile) portatori (incomprensibile) D: ognuno C: (incomprensibile) tra laltro siccome non c fatture in eccedente (incomprensibile) cio inutile (incomprensibile) quanto , quanto non D: certo C: (incomprensibile) D: c poi.c poi (incomprensibile) di farmi recuperare i soldi, lI.V.A. dellaffitto dei (incomprensibile) delle attrezzature che sono (incomprensibile) in contante e ci stavano arrestando il commercialista, pu darsi che la esce una bella cifretta e si pu recuperare qualche altra cosa perch (incomprensibile) U: (incomprensibile) come ha detto (incomprensibile) non facile mettere leconomia di due locali in uno (incomprensibile) D: (incomprensibile) U: io non che ecco, stiamo attenti (incomprensibile) 70 cristiani capace che (incomprensibile) faccio 15- 20 cristiani come magari posso fare tre o quattro otto lauree, capito il discorso D: (Incomprensibile) U: capito il discorso no che dice ho il (incomprensibile) Dialogo incomprensibile si accavallano le voci D: a chi doveva (incomprensibile) il locale il signor CRUCITTI (incomprensibile) chi che si acchiappa il locale C: no, ma non mi interessa, (incomprensibile) a me (incomprensibile) Dialogo incomprensibile si accavallano le voci

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U: (incomprensibile) faccio rientrare anche Enzo cos (incomprensibile) una mano in pi, un aiuto in pi, lui si mette alla pizzeria e lui si (incomprensibile) D: (incomprensibile) di casa vostra e (incomprensibile) almeno C: ma non .allora se io facevo finanziarie, io non faccio finanziarie tra laltro non sono.ci sono persone che quando le persone entrano in difficolt fannosi mettono in societ avete capito D: ho capito C: li fanno lavorare, alle persone li mettono sotto, li fanno lavorare (incomprensibile) D: per loro C: io non sono di questa pasta, io sono per aiutarli le persone D: certo C: per per aiutarli non devo cadere io, io aiuto le persone ma non cado io D: e non (incomprensibile) C: ora per (incomprensibile) quello, io a fine mese, io ho un fido di banca che serve a me, serve per me per le mie cose D: (incomprensibile) C: quindi io per le mie cose per dire prendo i soldi per coprire lassegno di SASA, con tutto il rispetto, non mi interessa D: e certo, per essere educati C:oh, brava, quindi che cosa succede, se entro il 26, il 26 luned va bene, non risolvo questa cosa e (incomprensibile) va bene, non ci sono problemi, guadagniamo (incomprensibile) lavora sabato, domenica, luned mi deve portare gli assegni, mi deve portare gli assegni e mi garantisce al cento per cento che paga i cosi, se no io ora questa sera mi (incomprensibile) lasciamo stare e via. Se lui luned non mi sistema questa situazione in modo che io mi posso sistemare quando arrivano i miei assegni in banca che li posso pagare, luned non voglio sapere niente. Ve lo dico avanti (incomprensibile). Io il locale, non mio, di mio nipote ed io glielho fatto mettere a disposizione per aiutarlo per essere e per D: (incomprensibile) C: per non che io posso tenere un locale perduto e non prendere soldi, perch il locale incontro, deve essere lavorato e non (incomprensibile) D: certo C: se mettere qualcuno, devo decidere io se mettere o non mettere. Se mette dentro, o ho un resoconto o basta. Siccome tra laltro fino ad oggi ho solo speso soldi (incomprensibile) resoconto per quanto riguarda il locale U: ma neanche i lavori che abbiamo fatto C: io proprio ho, SASA sa come ragiono io, qualche volta anche davanti a lui gli ho dato i soldi, io ogni 15 giorni gli ho dato lacconto ed ogni fine mese gli ho dato lo stipendio, e siccome li ho pagati io a quelli di tasca mia D: li deve recuperare C: oh, quindi non (incomprensibile) quando giustamente ho una difficolt D: (incomprensibile) i soldi C: QUANDO HO UNA DIFFICOLT, VA BENE, CI SONO LE PERSONE GIUSTE CHE INTERVENGONO, NON HO CHE FARCI, NON CHE (INCOMPRENSIBILE) D: (incomprensibile) C: a me (incomprensibile) non che a me interessa sgobbare in un locale, assolutamente, (incomprensibile) le spese, io non mi interessa, io non sono un approfittatore, a me non interessa approfittarne, io sono corretto con le persone sono corretto con tutti U: no, ma di questo non (incomprensibile) D: no (incomprensibile) questi assegni qua che deve fare lui luned, sono sempre per il valore di 10 mila euro C: 10 mila e cinquecento euro D: diecimila e cinquecento euro C: io luned devo andare in banca signora (incomprensibile) D: ho capito voi questi assegni qua con che scadenza li volete, (incomprensibile) C: signora la scadenza pu essere ad un mese 40 giorni al massimo, io vi voglio bene, sapete che cosa devo fare, li devo prendere e portarli in banca la banca fino a 40 giorni me li sconta, tra laltro se mi porta assegni di conto corrente, perch se mi porta assegni postali D: no certo C: deve essere assegno di conto corrente. D: uno? C: uno, due per vi ripeto non devono essere postali perch vi ripeto la banca non me li sconta la banca, daltro canto pure se me li sconta, tenete conto che io con il fido pago il 18%, non che pago cioccolatini, perch le banche sono usurai D: Lanello te lo sei portato (incomprensibile) U: (incomprensibile) D: dagli pure questo C: va bene D: va bene dai (incomprensibile) la togliamo quella sbarra C: sisi non c problema, per vi ripeto prima luned dobbiamo risolvere questo fatto perch (incomprensibile) se noi luned non risolviamo questo problema io non vi posso venire incontro, non che non vi posso perch non vi voglio, perch fino ad oggi, vi ripeto, vi ho fatto vedere la disponibilit, dove state problemi non ce ne sono, vi tolgo la sbarra, vi faccio

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entrare, faccio che lavori domani, stasera, domani, dopo domani, luned mattina ci dobbiamo vedere per sistemare la cosa, perch (incomprensibile) se per caso non riesco a (incomprensibile) D: sono cose pesanti C: un esproprio vuol dire che mi protestano i miei assegni, se mi protestano i miei assegni per davvero.. non che dice che D: che grave C: che grave, (incomprensibile) i miei assegni personali e non corretto cos, i miei assegni personali tra laltro (incomprensibile) poi domani mi vado ad aprire un altro conto D: (incomprensibile) C: ma non solo un altro conto, io ho un affidamento in banca, mi tolgono pure laffidamento, avete capito quindi io ho un danno, che mi fa un danno enorme non che io (incomprensibile) Questo qua per prendersi il locale ho dovuto pregarlo no che (incomprensibile) sono dovuto andare a dirgli prenditelo che ti aiuto io, per quello che possiamo fare i soldi (incomprensibile) che anticipiamo i soldi, che vediamo quello che si pu fare avete capito, non che questo qua (incomprensibile) il locale, questo qua lho pregato io di venirsi a prendere il locale D: (incomprensibile) C: (incomprensibile) glielo avevo detto a SASA perch ce lo aveva lui senn, no Ciccio (incomprensibile) comunque per (incomprensibile) lavora, la sera quando escono tutti gli operai la chiude lui stesso e via, che lavori poi ci sentiamo luned mattina e risolviamo questa cosa D: luned mattina lavoriamo l sotto, (incomprensibile) C: no mi chiamate, (incomprensibile) D: (incomprensibile) il numero del telefonino ce lo avete C: Mi chiamate D: va bene ci sentiamo allora (incomprensibile) lappuntamento (incomprensibile) scusate ah C: vi saluto ...OMISSIS

(vds allegato n.17) Al di l dei toni apparentemente concilianti tenuti da entrambe le parti, in un momento in cui la vicenda doveva ancora assumere i contorni inquietanti gi analizzati, opportuno evidenziare i tratti salienti della discussione. In primo luogo, uno dei principali motivi che portavano i parenti del MORABITO allincontro col CRUCITTI sembrava essere quello di convincere questultimo a rimuovere una sbarra che impediva di utilizzare uno spiazzo come parcheggio del locale, arrecando cos concreti problemi allattivit commerciale dal momento che gli avventori venivano scoraggiati a recarsi presso la pizzeria in questione per i conseguenti problemi sia di sicurezza delle proprie auto da parcheggiare che di riservatezza personale: gi sotto questo profilo, singolare era latteggiamento ostracistico tenuto sino a quel momento dal CRUCITTI, dal momento che lo sviluppo dellattivit del MORABITO avrebbe permesso a questultimo di onorare pi facilmente i vari impegni economici assunti e quindi anche quello nei suoi confronti. Daltra parte, latteggiamento tenuto dal CRUCITTI ben comprensibile dal prosieguo della conversazione. Il motivo per il quale il predetto infatti sembrava non avere un reale interesse allo sviluppo dellattivit di ristorazione da parte del MORABITO era legato alla sua effettiva intenzione e cio quella di strumentalizzare la difficolt economica del titolare inducendolo a rinunciare alla sua attivit di ristorazione, facendogli subentrare terze persone da lui personalmente contattate ( ora c una persona, ieri glielho telefonato ieri io () che se lo vuole comprare il ristorante ), incontrando tuttavia la decisa opposizione della Elena MORABITO, ben consapevole della anti-economicit della

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proposta suggeritale (no signor Crucitti, (incomprensibile) mi ha chiamato, no (incomprensibile) 50 mila euro per lasciargli il locale no, dobbiamo vedere qua, allora perch noper comprarsi il locale50 mila euro per davvero (incomprensibile) ). Daltra parte, al riguardo assai significativo il fatto che il

CRUCITTI avesse gi avviato

autonomamente trattative per far acquistare il locale in menzione da terzi () mi dovete mettere nelle condizioni di poter girare, perch se non posso girare (incomprensibile), io a fine mese, a fine mese (incomprensibile), io a questo qua che doveva venire ora, perch avevamo appuntamento ora alle cinque e mezzo, avevamo lappuntamento alle cinque e mezzo con questo qua per salire l sopra (incomprensibile), eh a questo qua gli ho parlato chiaro, gli ho detto vedi che per quel locale (incomprensibile) vedi che me li devi dare in contanti.ha capito? ()) e manifestava la propria insistenza, nonostante lopposizione della sig.ra MORABITO: () ho capito, e ditegli di comprarsi un altro locale da unaltra parte per ora ()). Ancora, il CRUCITTI cercava di indurre ulteriormente i propri interlocutori evidenziando il proprio personale interesse alla nuova gestione del locale, giungendo sino ad affermare daver dovuto pregare personalmente questa terza persona a prendere in considerazione la possibilit di rilevare lattivit col suo aiuto economico ( Questo qua per prendersi il locale ho dovuto pregarlo no che (incomprensibile) sono dovuto andare a dirgli prenditelo che ti aiuto io, per quello che possiamo fare i soldi (incomprensibile) che anticipiamo i soldi, che vediamo quello che si pu fare avete capito, non che questo qua (incomprensibile) il locale, questo qua lho pregato io di venirsi a prendere il locale). Il colloquio intercettato conferma quanto gi rilevato nella vicenda MALAVENDA, denota la insistente azione messa in atto dal sodalizio capeggiato da Santo CRUCITTI di subentrare nelle attivit di esercenti gi indotti ad esporsi dal punto di vista finanziario che ritrovandosi in difficolt, vengono pressati affinch cedano lattivit a terze persone, evidentemente riconducibili allanzidette organizzazioni criminali. Infatti, anche in questa circostanza, il CRUCITTI, sfruttando le difficolt finanziarie di Salvatore MORABITO, conseguenza di alcuni lavori di ristrutturazione dal medesimo eseguite, propone alla sorella di questultimo di cedere lattivit, facendo subentrare una terza persona che opportunamente il medesimo asserisce di aver gi contattato e di essere gi interessata allacquisizione. Ci posto, quello che appare desumersi dalla prima parte del colloquio intercettato che lautonomia con la quale il CRUCITTI dimostrava daver agito nella ricerca di un terzo soggetto che acquisisse la propriet dellattivit del MORABITO, stando a quanto dal medesimo riferito nel corso del colloquio esaminato, senza che il titolare della stessa ne fosse preventivamente informato, unita alle insistenti opere di convincimento nei suoi confronti al fine di accettare la cessione a condizioni evidentemente non vantaggiose economicamente, induce a ritenere la vicenda frutto di una strategia complessiva

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dinfiltrazione, realizzata prima con lindebitamento dellesercente e poi con la spoliazione dellattivit dello stesso, sfruttando difficolt economiche artatamente create. Considerato tuttavia le resistenze opposte dai MORABITO ad una volontaria dismissione dellattivit, per far fronte ai debiti contratti la successiva proposta del CRUCITTI involge unaltra componente del sodalizio da lui capeggiato: la possibilit di ricorrere ad un finanziamento personale (CRUCITTI: Lunica cosa fare un finanziamento personale). Tale seconda opportunit tuttavia si colloca nel solco della prima e quindi nellintento del soddisfacimento degli interessi del sodalizio criminale, perch anche laccensione di un finanziamento sar veicolata attraverso i buoni uffici che il CRUCITTI pu vantare in campo creditizio attraverso i suoi accoliti. Infatti, come si riveler dal prosieguo dellattivit tecnica espletata, del buon esito delloperazione finanziaria si occuper in prima persona laltro esponente della cosca, Mario CHILA, braccio destro del CRUCITTI rivelando, anche in questa circostanza, come le diverse attivit riconducibili alla cosca capeggiata dal CRUCITTI si intersecano per il raggiungimento degli obiettivi da questultimo prefissati. In ogni caso, quasi al termine di una discussione nella quale il CRUCITTI aveva manifestato con determinazione lesigenza di risolvere le problematiche economiche venutesi a creare col MORABITO, offrendo le soluzioni indicate, puntuale giungeva la larvata intimidazione di cui si detto in precedenza, per far ben comprendere anche ai congiunti del predetto la delicatezza della situazione determinatasi e la necessit di risolverla prima che dovesse occuparsene qualcun altro:
CRUCITTI : oh, quindi non (incomprensibile) quando giustamente ho una difficolt; D: (incomprensibile) i soldi; C: quando ho una difficolt, va bene, ci sono le persone giuste che intervengono, non ho che farci, non che (incomprensibile) .

Rilevante a dar conto della pressione costante operata dal CRUCITTI nei confronti Sas MORABITO, nonch lingerenza nella gestione delle attivit condotte da questultimo da parte del primo anche nei mesi successivi anche la sintesi della conversazione ambientale sotto riportata (vds allegato n.17):
PROG. 6442 TIPO AMB EPI DATA E ORA 16/04/2007 15:56:40 DURATA 00:04:07

Sintesi: (autore fales) Santo parla con Sas e gli dice che certe persone non devono pi andare l. Sas dice che risolto. Poi Santo chiede se ha venduto il forno e per quanto lo ha venduto, Sas restio a dirglielo e dice che non un problema qualunque sia la cifra di vendita. Santo dice che per risolvere a lui i soldi li devono portare a lui (a Santo). Sas chiede quale sia allora il problema, Santo risponde che il problema che certe persone non si devono permettere il lusso che vanno l, fa riferimento ad un locale che della propria moglie. Santo dice che nessuno va a casa sua ad alzare la voce, perch se no lui lo piglia a calci nel culo. Sas dice che queste cose verranno evitate. Pare che Santo si rivolga allinterlocutore come zio e gli dice di averlo chiamato proprio per evitare che queste cose succedano. Santo dice che non si devono pi permettere di andare l, n ora n mai, e di qualunque cosa questi soggetti non nominati abbiano bisogno dovranno rivolgersi a Santo. Sas dice che bisogna lasciarli stare perch sono figlioli e che se c un piccolo intoppo o qualcosa, non si capisce la fine della frase di Sas. Santo raccomanda a Sas di dire ai figlioli di non farlo pi, perch poi gli si dovrebbe dire che cosa vogliono e che in ogni caso dovranno andare da Santo. Sas dice che anche se hanno fatto qualcosa contro lei, si riferisce verosimilmente ad una donna, non lo hanno fatto contro la persona di Santo. Santo fa capire che se vanno l come se facciano qualcosa contro di lui, e Sas risponde che sottinteso. Poi Santo chiede qualcosa altro a

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Sas, il quale risponde che giorno 2 mattina lo pagher, volendo avere pi tempo perch gli vuole raccogliere qualcosa in pi. Santo dice che va bene. Santo poi dice che il locale l sopra lo hanno fatto Santo e Tot, ed aggiunge che sono sei mesi che lavora e non mai andato una volta per farsi una pizza. Poi la conversazione non si capisce, dopo Sas aggiunge che non che devono vedersi solo per litigare, Santo dice che non devono litigare ma vuole che si stia un po pi attenti. Poi Sas lo saluta e Santo gli raccomanda nuovamente che certe persone non vadano pi l, riferendosi verosimilmente al locale della moglie. Poi Sas, mentre sta per uscire, si ricorda che deve dire qualcosaltro a Santo. Santo gli dice di entrare. Sas gli dice che se Santo dovesse accorgersi di qualche intoppo o problema, glielo dovr riferire a Sas cos lui risolver il problema.

Infine, si riportano per sintesi tutte le conversazioni che attestano quanto prima anticipato e cio il fattivo intervento di CHILA Mario il quale, sfruttando le proprie conoscenze nellambiente dellintermediazione creditizia in cui pienamente inserito, si adoperer per individuare un escamotage idoneo a soddisfare la realizzazione dellinteresse economico del CRUCITTI (vds allegato n.21):

LN 160 PROGR. 34213

DATA 18/09/2007 ORA 09.24.02

CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393467626562

INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO napolitano filomena

RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160

TRADUTTORE: OPERATORE: Crs Tullio LINGUA:

CHILA Mario contatta Salvatore MORABITO e gli chiede di vederlo. MORABITO gli dice che non possibile. CHILA insiste. MORABITO gli dice che si possono vedere di pomeriggio. Convengono di risentirsi.
LN 160 PROGR. 34360 DATA 18/09/2007 ORA 18.54.35 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393467626562 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO napolitano filomena RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: M.O. Ales LINGUA:

Mario Salvatore CHILA con SAS il quale allofficina. Mario dice che lo aspetta per il caff e che importante. PROG. TIPO DATA E ORA DURATA IMPORTANZA 12509 ambientale sede legale EPI 19/09/2007 09:38:56 00:00:22 MEDIA Sintesi: (autore fales) Mario CHILA con SAS, conversazione inizialmente non comprensibile, poi SAS dice che si creata questa maledetta situazione, Mario gli parla di qualcuno che deve pagare i materiali e le bollette.
CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393467626562 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO NAPOLITANO Filomena TRADUTTORE: OPERATORE: M.o. Tagliamonte LINGUA:

LN 160 PROGR. 34474

DATA 19/09/2007 ORA 18.18.27

RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160

SINTESI
LN 160 PROGR. 34591

Mario CHILA parla con MORABITO Salvatore detto SAS al quale dice di essere in arrivo alla pizzeria e di farsi trovare fuori sulla curva delle scale.
CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393467626562 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO NAPOLITANO Filomena TRADUTTORE: OPERATORE: M.o. Tagliamonte LINGUA:

DATA 20/09/2007 ORA 19.06.59

RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160

SINTESI

Mario CHILA parla con MORABITO Salvatore detto SAS al quale chiede dov la figlia. SAS dice che non c. Mario gli dice di mandare la figlia al Ponte della Libert per farla firmare nuovamente. SAS dice che ora non pu mandarla. Mario chiede se pu andare domani dove c' la colonnina (distributore). Sas chiede di essere richiamato domani e che gli dir in quanto la figlia deve fare della analisi importanti.

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LN 160 PROGR. 34498

DATA 20/09/2007 ORA 09.09.45

CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393467626562

INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO napolitano filomena

RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160

TRADUTTORE: OPERATORE: M.O. Ales LINGUA:

Mario Salvatore CHILA con SAS, il quale dice che fra mezzora lo dovr andare a trovare, Mario stizzito e chiede se ha portato la carta ad una signora, Sas dice che non gliela ha portata perch manca la cosa pi importante, Mario chiede cosa manchi e Sas risponde che si devono vedere tutti e due e che lo chiamer appena sar arrivato al locale. Mario dice che ha urgenza e che la carta gliela doveva portare subito alla donna perch stamattina la chiamano. Sas dice che la donna sempre disponibile e che manca la cosa pi importante. Si vedranno in ufficio.

PROG. TIPO DATA E ORA DURATA IMPORTANZA 12558 ambientale sede legale EPI 20/09/2007 10:19:30 00:00:14 MEDIA Sintesi: (autore fales) Conversazione in parte non comprensibile tra Mario CHILA e Sas MORABITO, il quale dice che deve fare firmare qualcosa. Mario dice che SAS dovr aspettare che lui glielavr data per farla firmare.

(vds allegato n.17)


PROG. TIPO DATA E ORA DURATA IMPORTANZA 12559 ambientale sede legale EPI 20/09/2007 10:19:48 00:01:04 ALTA Sintesi: (autore fales) Sas MORABITO con Mario CHILA, gli dice che quello che gli importa che la ragazza ha solo ventanni mentre loro sono pi grandi e quindi gli raccomanda che dovranno stare attenti a come verranno fatte le cose. Sas dice di fargli sapere. Parte della conversazione non comprensibile.

(vds allegato n.17)


LN 160 PROGR. 34644 DATA 21/09/2007 ORA 09.46.50 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393467626562 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO NAPOLITANO Filomena RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: M.o. Tagliamonte LINGUA:

SINTESI

Mario CHILA parla con MORABITO Salvatore detto SAS al quale dice che lo attender al ponte della libert nei pressi del bar MALAVENDA. SAS dice che lo raggiunger.

(vds allegato n.21)


LN 160 PROGR. 34652 DATA 21/09/2007 ORA 10.29.09 CHIAMANTE +393467626562 CHIAMATO +393937810033 INTEST. CHIAMANTE NAPOLITANO Filomena INTEST. CHIAMATO CHILA Mario RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: M.o. Tagliamonte LINGUA:

SINTESI

Mario CHILA parla con MORABITO Salvatore detto SAS al quale chiede dove sia . Sas dice di essere davanti al bar. Mario dice di essere passato e di non averlo visto. SAS dice di essere li da 15'. Mario dice che ora ritorner.

(vds allegato n.21)


LN 160 PROGR. 34689 DATA 21/09/2007 ORA 13.04.31 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393467626562 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO NAPOLITANO Filomena RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: M.o. Tagliamonte LINGUA:

SINTESI

Mario CHILA parla con MORABITO Salvatore detto SAS il quale dice di aver sbagliato numero. Mario chiede quando potranno incontrarsi. SAS chiede di fargli sapere lui .Mario si meraviglia e chiede cosa deve fargli sapere. SAS dice di aver parlato con Santo e che questi gli ha detto che lo avrebbe fatto contattare da Mario.

(vds allegato n.21)

79

LN 160 PROGR. 34728

DATA 21/09/2007 ORA 17.57.56

CHIAMANTE +393336055494 CHIAMATO +393937810033

INTEST. CHIAMANTE INTEST. CHIAMATO CHILA Mario

RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160

TRADUTTORE: OPERATORE: Crs Tullio LINGUA:

Uomo dice a CHILA Mario che la figlia di Salvatore MORABITO deve venire a mettere una firma per i rid.

(vds allegato n.21)


LN 160 PROGR. 34729 DATA 21/09/2007 ORA 18.02.18 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393467626562 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO napolitano filomena RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: Crs Tullio LINGUA:

CHILA Mario chiama Salvatore MORABITO e gli dice di venire da Michele con sua figlia. Morabito gli fa capire che non possibile. Convengono di vedersi domani.

(vds allegato n.21)


LN 160 PROGR. 34768 DATA 22/09/2007 ORA 10.34.42 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393467626562 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO napolitano filomena RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: Crs Tullio LINGUA:

CHILA Mario contatta MORABITO Salvatore per chiedergli se sia andato con la figlia da Michele. MORABITO gli chiede cosa debba firmare. CHILA alterato gli dice che deve andare e che sar Michele a dirgli cosa dovr fare (discutono di un contratto) . MORABITO persiste nel giustificarsi. CHILA gli chiude il telefono.

(vds allegato n.21)


CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393467626562 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO NAPOLITANO Filomena TRADUTTORE: OPERATORE: M.o. Tagliamonte LINGUA:

LN 160 PROGR. 34892

DATA 24/09/2007 ORA 09.17.14

RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160

SINTESI

Mario CHILA parla con MORABITO Salvatore detto SAS al quale chiede se sta scendendo. Sas dice di no e di essere la sopra(in pizzeria).Mario cede la conversazione a Santo CRUCITTI il quale dice a Sas di passare a prendere un caff al bar vicino al suo cantiere. SAS dice di dove scaricare della merce e di poter rimandare al pomeriggio. Santo gli dice che dovranno vedersi tra un'ora. SAS acconsente.

(vds allegato n.21)


LN 160 PROGR. 34905 DATA 24/09/2007 ORA 11.04.09 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393336055494 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO PORTO Michele RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: M.o. Tagliamonte LINGUA:

SINTESI

Mario CHILA parla con Porto Michele (ndr della finanziaria) al quale chiede di risolvere il problema a SAS. Mario chiede se sia passato. Michele dice di si e di avergli fatto firmare. Mario chiede se avranno i soldi nel pomeriggio. Michele dice di no e che passer qualche giorno. Mario dice che il suo amico gli sta chiedendo.

(vds allegato n.21)


PROG. TIPO DATA E ORA DURATA IMPORTANZA 12690 ambientale sede legale EPI 24/09/2007 18:38:11 00:01:51 ALTA Sintesi: (autore fales) Santo con uomo verosimilmente SAS, il quale dice che qualcuno gli ha detto di andare domattina alle 06.30/06.40. Santo chiede se ha capito dove andare, SAS dice che deve andare sopra il palazzetto dello sport dove c una salita sulla destra e dovr andare sempre sulla destra. Santo dice che dopo che sar andato l lo potr chiamare per vederlo. Poi Santo con Massimo, gli chiede se hanno pratiche di Cannata e gli dice di inserire due cose nel plico della palestra.

(vds allegato n.17)

80

LN 160 PROGR. 39455

DATA 08/11/2007 ORA 12.58.54

CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393467626562

INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO NAPOLITANO Filomena

RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160

TRADUTTORE: OPERATORE: M.o. Tagliamonte LINGUA:

SINTESI

Mario CHILA parla con MORABITO Salvatore detto SAS, al quale chiede di portargli dei bigliettini del ristorante e che con la scusa potranno incontrarsi. SAS dice di essere impegnato al locale e di non potersi allontanare. Mario insiste e dice di aver anche risolto qualcosa. SAS appare interessato e chiede di richiamare domani. Mario dice che sia importante per lui (per SAS) e non per Mario. SAS dice che prover a liberarsi per qualche minuto.

(vds allegato n.21)


LN 160 PROGR. 39595 DATA 09/11/2007 ORA 17.38.43 CHIAMANTE +393467626562 CHIAMATO +393937810033 INTEST. CHIAMANTE NAPOLITANO Filomena INTEST. CHIAMATO CHILA Mario RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: M.o. Tagliamonte LINGUA:

SINTESI

Mario CHILA parla con MORABITO Salvatore detto SAS il quale di che una terza persona non sia stata a casa oggi e che dovranno rimandare a domani.

(vds allegato n.21)


LN 160 PROGR. 41039 DATA 22/11/2007 ORA 10.02.34 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393467626562 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO NAPOLITANO Filomena RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: M.o. Tagliamonte LINGUA:

SINTESI

Mario CHILA parla con MORABITO Salvatore detto Sas al quale chiede se sia andato alla posta per la bolletta della figlia. Sas dice di no e che la bolletta non ancora scaduta .Mario chiede di incontrarsi per fargli visionare una casa per la figlia. Sas dice di stare cercando anche lui una casa per la figlia ma pi vicino, in zona, poi Mario insiste per incontrarsi. Sas dice che oggi uscir l'annuncio sul giornale e gli far sapere.

(vds allegato n.21)


LN 160 PROGR. 41050 DATA 22/11/2007 ORA 10.22.55 CHIAMANTE +393467626562 CHIAMATO +393937810033 INTEST. CHIAMANTE NAPOLITANO Filomena INTEST. CHIAMATO CHILA Mario RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: M.o. Tagliamonte LINGUA:

SINTESI

Mario CHILA parla con MORABITO Salvatore detto SAS il quale chiede di impegnarsi per la ricerca di una casa per la figlia in modo da chiudere la questione e ritirare tutte le cambiali. Mario dice che una buona idea, poi aggiunge che in questo modo ( facendo riferimento a cose pregresse) lui( SAS) ha rovinato veramente a Santo. Mario dice che risolvendo in questo modo lo potranno Salvare ( a Santo) e che per colpa sua Santo debba girare sempre per le banche. SAS ribadisce di voler risolvere la situazione per poi ritirare le cambiali. Mario dice che pi facile che la trovi SAS una casa. SAS dice che oggi uscir il suo annuncio sul giornale e dice che la cambiale sempre la stessa. Mario gli raccomanda di pagare la "bolletta" alla figlia e che anche con un ritardo di un giorno sulla rata manderanno in protesto sua figlia. SAS dice di essere gi alla posta e chiede nuovamente di trovargli una casa e conclude dicendo che la cambiale sempre quella a fine mese.

(vds allegato n.21)


LN 160 PROGR. 41728 DATA 28/11/2007 ORA 13.42.46 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393467626562 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO NAPOLITANO Filomena RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: M.o. Tagliamonte LINGUA:

SINTESI

Mario CHILA parla con MORABITO Salvatore detto SAS al quale chiede quando possa scendere. SAS dice di non sapere e chiede il perch incontrarsi. Mario dice di avergli trovato una casa a S. Giovanello. SAS dice che domani lo richiamer.

81

(vds allegato n.21)


LN 160 PROGR. 41871 DATA 29/11/2007 ORA 11.05.53 CHIAMANTE +393467626562 CHIAMATO +393937810033 INTEST. CHIAMANTE NAPOLITANO Filomena INTEST. CHIAMATO CHILA Mario RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: M.o. Tagliamonte LINGUA:

SINTESI

Mario CHILA parla con MORABITO Salvatore detto Sas al quale dice di essere nei pressi dell'ospedale. Mario dice che lo attender vicino all'edicola.

(vds allegato n.21)


LN 160 PROGR. 41920 DATA 29/11/2007 ORA 13.22.33 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393467626562 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO NAPOLITANO Filomena RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: M.o. Tagliamonte LINGUA:

SINTESI

Mario CHILA parla con MORABITO Salvatore detto Sas al quale dice di averlo abbandonato sul posto senza arrivare. Sas dice di averlo aspettato 15' e poi essere andato via. Mario chiede di incontrarsi nel pomeriggio. [13:23:10] Mario riceve la telefonata di Santo CRUCITTI il quale gli dice di raggiungerlo all'aeroporto. Mario dice che c traffico i due convengono di incontrarsi sulla via Marina.

(vds allegato n.21)


LN 160 PROGR. 35721 DATA 01/10/2007 ORA 19.03.00 CHIAMANTE +393467626562 CHIAMATO +393937810033 INTEST. CHIAMANTE napolitano filomena INTEST. CHIAMATO CHILA Mario RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: M.o. Tagliamonte LINGUA:

Mario CHILA parla con Salvatore SAS al quale dice di raggiungerlo a piazza Carmine. Salvatore dice di essere al locale in attesa di alcuni clienti e chiede se sia il caso di vedersi domani mattina sul presto. Mario dice di aver appena finito di parlare di lui e Salvatore lo interrompe dicendo di sperare in bene. Mario dice che domenica si vedr e che lo porter dal direttore.

(vds allegato n.21)


LN 160 PROGR. 35781 DATA 02/10/2007 ORA 09.46.01 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393467626562 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO napolitano filomena RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: M.o. Tagliamonte LINGUA:

Mario CHILA parla con MORABITO Salvatore al quale d appuntamento presso il bar vicino al suo ufficio. Salvatore dice di essere al Policlinico e Mario ripensandoci dice di attenderlo l.

(vds allegato n.21)


LN 529 PROGR. 10 DATA 09/10/2007 ORA 18.24.33 CHIAMANTE CHIAMATO INTEST. CHIAMANTE INTEST. CHIAMATO RIT: 1891/07 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 529 TRADUTTORE: OPERATORE: M.o. Tagliamonte LINGUA:

Mario CHILA parla con Salvatore SAS il quale dice di averlo chiamato stamattina ma di aver trovato la segreteria. Sas chiede di incontrarlo per parlare di certe cose. Mario chiede se riguardi la situazione del figlio. Sas dice anche ma soprattutto per vedere altri discorsi.
Dati chiamata non disponibili al momento dellascolto e contestuale sintesi.

(vds allegato n.27)


LN 160 PROGR. 36965 DATA 15/10/2007 ORA 11.09.53 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393467626562 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO napolitano filomena RIT: 2412/06 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 160 TRADUTTORE: OPERATORE: M.o. Tagliamonte LINGUA:

Mario CHILA parla con MORABITO Salvatore al quale dice di essere in ufficio ad attenderlo. Salvatore chiede 10 per raggiungerlo in ufficio.

82

(vds allegato n.21)


LN 529 PROGR. 25 DATA 10/10/2007 ORA 14.44.51 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393467626562 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO napolitano filomena RIT: 1891/07 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 529 TRADUTTORE: OPERATORE: M.O. Ales LINGUA:

Mario Salvatore CHILA con Sas MORABITO, il quale dice che a breve dovr andare dal vicino di casa (?) e quindi gli far sapere o stasera o domattina. SAS chiede di fargli sapere se ha novit, ed aggiunge che forse andr stasera perch ci sono delle novit, Mario ribatte che sarebbe meglio per lui stasera. in sottofondo si sente la voce di Santo CRUCITTI.

(vds allegato n.27)


LN 529 PROGR. 41 DATA 11/10/2007 ORA 12.04.23 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393467626562 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO napolitano filomena RIT: 1891/07 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 529 TRADUTTORE: OPERATORE: M.O. Ales LINGUA:

Mario Salvatore CHILA con donna, la quale gli passa Salvatore (Sas), Mario gli dice che non lo ha chiamato, Sas si giustifica dicendo che di pomeriggio gli dovr dare alcuni dati. Si sentiranno dopo le 16, Sas dice che comunque sicuro al mille per mille.

(vds allegato n.27)


LN 529 PROGR. 111 DATA 15/10/2007 ORA 09.53.02 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393467626562 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO napolitano filomena RIT: 1891/07 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 529 TRADUTTORE: OPERATORE: Crs Murru LINGUA:

Mario dice a Salvatore quando devono vedersi. Sas gli dice nel pomeriggio. Mario gli dice che non pu perdere tempo. Convengono di vedersi alle 13.30 nellufficio vicino ai Carabinieri. Infine Mario raccomanda a Sas di prendere tutto.

(vds allegato n.27)


LN 529 PROGR. 118 DATA 15/10/2007 ORA 11.42.39 CHIAMANTE +393467626562 CHIAMATO +393937810033 INTEST. CHIAMANTE napolitano filomena INTEST. CHIAMATO CHILA Mario RIT: 1891/07 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 529 TRADUTTORE: OPERATORE: Crs Murru LINGUA:

Sas chiede a Mario se lo ha chiamato, Mario gli dice che lo ha chiamato 10 volte. Successivamente Sas gli chiede la cortesia di non fargli la scadenza per la fine di questo mese ma per quello di novembre in modo che si inquadra pulito, gli dice di riferirglielo a Santo. Mario gli domanda se per le cambiali e Sas glielo conferma. Infine Mario gli dice che lo ha rovinato questo.

(vds allegato n.27)


LN 529 PROGR. 141 DATA 16/10/2007 ORA 13.42.15 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393467626562 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO napolitano filomena RIT: 1891/07 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 529 TRADUTTORE: OPERATORE: Crs Murru LINGUA:

Mario dice a Salvatore di scendere con la moglie per firmare le cambiali..., li effetti. SAS gli dice che viene a prenderli e se li porta per firmarle. In sottofondo si sente Mario che rivolgendosi ad una terza persona dice che SAS vuole prenderli per firmarli. Mario gli dice di scendere in quanto la banca alle 15 chiude. SAS gli dice che si trova al lavoro e che pu raggiungerlo alle 16. Mario gli dice che aspetta una sua chiamata. Infine SAS gli dice che prima li prende per farli firmare.

(vds allegato n.27)


LN 529 PROGR. 163 DATA 16/10/2007 ORA 19.26.12 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393467626562 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO napolitano filomena RIT: 1891/07 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 529 TRADUTTORE: OPERATORE: Crs Murru LINGUA:

Mario dice a SAS che non riesce a salire e chiede a questultimo quando scende a Reggio. SAS gli dice che scender per le 10. Mario gli dice di scendere prima e di metterli nella vespa al fine di non dimenticarli.

(vds allegato n.27)

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LN 529 PROGR. 524

DATA 31/10/2007 ORA 09.59.17

CHIAMANTE +393201177890 CHIAMATO +393467626562

INTEST. CHIAMANTE INTEST. CHIAMATO napolitano filomena

RIT: 1891/07 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 529

TRADUTTORE: OPERATORE: M.o. Tagliamonte LINGUA:

Salvatore MORABITO parla con tale Salvatore con il qual si lamenta di essere passato pi volte per prendere quella cosa ma di non averlo trovato. MORABITO dice di passare lui alla pizzeria per lasciargli la busta. Salvatore gli dice che un tale passato pi volte per richiedergli il pagamento del bollettino della finanziaria. Morabito dice di stare tranquillo che nessuno della finanziaria pu passare da lui in quanto la sede non a Reggio.Salvatore preoccupato e Morabito cerca i tranquillizzarlo dicendo di stare tranquillo che hanno tutti i bollettini pagati e che poi vedr lui il da farsi.

(vds allegato n.27)


LN 529 PROGR. 760 DATA 08/11/2007 ORA 12.58.55 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393467626562 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO napolitano filomena RIT: 1891/07 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 529 TRADUTTORE: OPERATORE: Crs Murru LINGUA:

Mario dice a Sas che devono vedersi. Questultimo gli dice che impegnato e che lo chiamer domani. Mario gli dice che ha risolto qualcosa e che importantissimo. Sas gli dice che se ha tempo lo chiama nel pomeriggio.

(vds allegato n.27)


LN 529 PROGR. 803 DATA 10/11/2007 ORA 10.55.51 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393467626562 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO napolitano filomena RIT: 1891/07 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 529 TRADUTTORE: OPERATORE: Crs Murru LINGUA:

Sas dice a Mario che arriva verso le 12. Mario gli dice che se chiamano che fa. Sas gli dice che non c nessuno a casa. Mario gli dice che lui gli fa 50 cortesie poi gliene cerca una e non gliela fa. Sas gli dice che non c nessuno a casa e anche se chiamano non trovano nessuno. Mario gli dice di portargliela. In sottofondo si sente Santo Crucitti che chiede a qualcuno se questo ha ancora le macchine.

(vds allegato n.27)


LN 529 PROGR. 839 DATA 13/11/2007 ORA 10.00.07 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393467626562 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO napolitano filomena RIT: 1891/07 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 529 TRADUTTORE: OPERATORE: M.o. Tagliamonte LINGUA:

Mario CHILA parla con Morabito Salvatore al quale chiede quando potr scendere. Salvatore dice di essere impegnato e di non sapere. Mario dice che per quella cosa non si potr fare a nome della ragazza segnalata in quanto questa risulta essere gi protestata, Mario anzi si arrabbia dicendo di aver perso solo tempo con questaputtana.Mario chiede di nuovo quando si potranno incontrare per un caff. Salvatore cerca di prendere tempo, Mario lo tranquillizza dicendo di volergli parlare solo della casa per sua figlia. Salvatore chiede se sia quella di Lazzaro, Mario risponde di si. Salvatore dice che appena si liberer lo richiamer.

(vds allegato n.27)


LN 529 PROGR. 1045 DATA 22/11/2007 ORA 10.02.35 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393467626562 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO napolitano filomena RIT: 1891/07 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 529 TRADUTTORE: OPERATORE: M.o. Tagliamonte LINGUA:

Mario CHILA parla con Salvatore MORABITO al quale chiede se sia andato alla posta per la scadenza del bollettino della figlia. Salvatore dice che il bollettino non scadeva oggi. Poi Mario chiede in merito ad una casa per la figlia di Salvatore. Questi dice di attendere la pubblicazione dellannuncio sul giornale degli avvisi.

(vds allegato n.27)


LN 529 PROGR. 1046 DATA 22/11/2007 ORA 10.22.48 CHIAMANTE +393467626562 CHIAMATO +393937810033 INTEST. CHIAMANTE napolitano filomena INTEST. CHIAMATO CHILA Mario RIT: 1891/07 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 529 TRADUTTORE: OPERATORE: M.o. Tagliamonte LINGUA:

MORABITO Salvatore parla con CHILA Mario al quale dice di impegnarsi anche lui per trovare la casa della figlia cos lui potr ritirare le cambiali e sistemarsi e chiudere definitivamente la questione. Mario dice, parlando di Santo, che in questo modo risolveranno e la salveranno. Altrimenti sar sempre in giro per le banche in quanto lo ha rovinato. Mario dice che sar pi facile che la trover Salvatore la casa. Salvatore dice che si sta impegnando e che in

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questo modo gli rester solo la cambiale a fine mese da pagare. Mario gli dice comunque di continuare a pagare la bolletta della figlia altrimenti sar protestata. Salvatore ribadisce a Mario di aiutarlo a trovare una casa per la figlia e cos si sistemeranno e potranno chiudere la questione.

(vds allegato n.27)


LN 529 PROGR. 1183 DATA 28/11/2007 ORA 13.42.46 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393467626562 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO napolitano filomena RIT: 1891/07 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 529 TRADUTTORE: OPERATORE: Car. Marc G. LINGUA:

CHILA chiama MORABITO per riferire che ha trovato casa per lui e che lo vuole incontrare

(vds allegato n.27)


LN 529 PROGR. 1198 DATA 29/11/2007 ORA 11.05.47 CHIAMANTE +393467626562 CHIAMATO +393937810033 INTEST. CHIAMANTE napolitano filomena INTEST. CHIAMATO CHILA Mario RIT: 1891/07 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 529 TRADUTTORE: OPERATORE: M.o. Tagliamonte LINGUA:

Mario CHILA parla con MORABITO Salvatore al quale dice di essere nei pressi dellospedale e che lo attender la.

(vds allegato n.27)


LN 529 PROGR. 1207 DATA 29/11/2007 ORA 13.22.33 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393467626562 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO napolitano filomena RIT: 1891/07 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 529 TRADUTTORE: OPERATORE: M.o. Tagliamonte LINGUA:

Morabito Salvatore parla con CHILA Mario il quale si lamenta di non essere andato allappuntamento. Salvatore dice di aver atteso sul posto oltre 15.

(vds allegato n.27)


LN 529 PROGR. 1211 DATA 29/11/2007 ORA 16.32.59 CHIAMANTE +393467626562 CHIAMATO +393937810033 INTEST. CHIAMANTE napolitano filomena INTEST. CHIAMATO CHILA Mario RIT: 1891/07 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 529 TRADUTTORE: OPERATORE: M.o. Tagliamonte LINGUA:

Morabito Salvatore parla con CHILA Mario il quale dice di essere impegnato, Salvatore gli dice di passare dal locale pi tardi.

(vds allegato n.27)


LN 529 PROGR. 1375 DATA 03/12/2007 ORA 09.14.21 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393467626562 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO napolitano filomena RIT: 1891/07 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 529 TRADUTTORE: OPERATORE: Crs Tullio LINGUA:

CHILA Mario contatta Salvatore MORABITO per vederlo.

(vds allegato n.27)


LN 529 PROGR. 1897 DATA 21/12/2007 ORA 16.18.05 CHIAMANTE CHIAMATO INTEST. CHIAMANTE INTEST. CHIAMATO RIT: 1891/07 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 529 TRADUTTORE: OPERATORE: Car. Marc G. LINGUA:

SINTESI

Mario CHILA chiama Morabito per rimproverarlo del fatto che lo hanno chiamato per il non pagamento della cambiale che deve pagare ogni mese, Morabito risponde che la cambiale del mese di novembre stata pagata.

(vds allegato n.27)


LN 529 PROGR. 1976 DATA 28/12/2007 ORA 13.25.22 CHIAMANTE +393937810033 CHIAMATO +393467626562 INTEST. CHIAMANTE CHILA Mario INTEST. CHIAMATO napolitano filomena RIT: 1891/07 R.G.N.R.: 4614-06 Linea : 529 TRADUTTORE: OPERATORE: Car. Marc G. LINGUA:

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SINTESI

Mario CHILA contatta Morabito ricordandogli che dovevano incontrarsi, CHILA dice di essere stato con quella persona e che la stessa abbia affermato che la cambiale NON stata pagata. Morabito conferma di averla pagata

(vds allegato n.27) Appare evidente dalle conversazioni riportate il duplice ruolo svolto da CHILA nellambito della vicenda MORABITO, nel solco tracciato dal capo-cosca CRUCITTI Santo, titolare dellinteresse economico prevalente: da un lato, ladoperarsi per permettere allentourage del MORABITO il ricorso ad unoperazione finanziaria idonea alla risoluzione del problema con CRUCITTI Santo; dallaltro, lattivarsi anche per garantire ladempimento da parte dello stesso degli obblighi conseguenti alla soluzione adottata.

Questa, invece, la seconda vicenda di rilievo, ulteriore estrinsecazione della capacit dintimidazione di cui portatrice la cosca e dellassoggettamento omertoso che ne deriva.

- La vicenda di MARCIANO Consolato


La conferma dellattualit del ruolo svolto da Santo CRUCITTI in seno alla criminalit organizzata operante in questo centro, si trae dallattivit tecnica espletata nellambito del procedimento penale 4190/09 RGNR DDA, instaurato a seguito del provvedimento di restituzione degli atti al Pubblico Ministero per quanto in motivazione contenuto nella sentenza di condanna emessa dal Gup presso il Tribunale di Reggio Calabria in data 8 febbraio 2010 nei confronti di alcuni imputati - tra cui lo stesso CRUCITTI - nellambito del procedimento connesso alla cosiddetta Operazione Pietrastorta. In proposito va fatta una necessaria premessa. Nellambito di quella operazione era emersa una vicenda particolare legata alle pressioni esercitate da parte del CRUCITTI nei confronti di alcuni soggetti (BENTIVOGLIO Tiberio, la moglie FALSONE Vincenzina, Consolato MARCIANO ed altri ), intenti a costituire unassociazione culturale nel territorio di Pietrastorta. Proprio tale vicenda aveva palesato la forza intimidatrice del CRUCITTI, quale elemento apicale dellomonimo sodalizio criminale immanente su quel territorio della citt. Nellambito delle indagini e dello stesso giudizio abbreviato erano poi emerse una pluralit di dichiarazioni dai contenuti assolutamente paradossali, per molti aspetti contrastanti e comunque largamente inattendibili che rivelavano ulteriormente i timori dei soggetti coinvolti dalle indagini,

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seppure in veste di vittima o di testimone, a rendere qualsiasi dichiarazione che potesse in qualche modo nuocere alla posizione del capo-cosca. Tali anomalie venivano puntualmente evidenziate dal G.U.P. che ricostruiva lintera vicenda e, unitamente alla sentenza, disponeva la trasmissione degli atti al p.m. proprio in relazione a questi aspetti, con particolare riferimento alle intimidazioni subite da MARCIANO Consolato per indurlo a rendere dichiarazioni risultate false e contraddittorie. Per ben comprendere lintera vicenda, si riporta lo stralcio della sentenza citata nelle parti in cui si fa riferimento alla stessa (vds allegato n.1):

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5. La tentata estorsione in pregiudizio di BENTIVOGLIO Tiberio e FALSONE Vincenzina I capi B-CD La conferma ulteriore che CRUCITTI Santo eserciti sul territorio di riferimento unautorit di tipo mafioso, caratterizzata dal metodo dellintimidazione e dellassoggettamento omertoso, si ottiene da unaltra conversazione tra presenti registrata in data 28.11.2004, sempre a bordo dellautovettura Audi A3 di ROMEO Giuseppe, tra lo stesso ROMEO Giuseppe e tale MORISANI Pasquale. Si trascrive integralmente la conversazione. Conversazione del 28 Novembre 2004 h. 10.42, prog. 3063 - autovettura Audi A3 - tra ROMEO Giuseppe e MORISANI Pasquale Autovettura in movimento, a bordo Pasquale MORISANI e Peppe ROMEO, questultimo chiede a Pasquale la cortesia di permettere che sua moglie Rita possa mancare dallufficio due pomeriggi a settimana, Pasquale gli risponde che lo pu fare ma solo per un periodo limitato, perch lui ha intenzione di dare una continuit al lavoro della sua agenzia. Peppe continuando afferma che lui sta aprendo quellufficio con lobiettivo politico, affinch chi lo gestisce possa andare pi avanti possibile affinch abbia sempre pi potere, inoltre afferma che loro Pietrastorta la stanno trascurando, invece dovrebbero essere presenti perch le provinciali sono vicine--\ MORISANI: ROMEO: MORISANI: ROMEO: MORISANI: ROMEO: MORISANI: ROMEO: MORISANI: ROMEO: MORISANI: ROMEO: MORISANI: ROMEO: MORISANI: ROMEO: MORISANI: ROMEO: MORISANI: Quella dice che hanno fatto lassociazione.--\ Di che, culturale?--\ Lei--\ La moglie di Nicola--\ Nicola chi?--\ MARRA!--\ No, Nicola--\ La moglie di Nicola--\ Chi lha fatta sono: la moglie di cosoquella--\ Quella dellaquella sanitaria--\ marito e moglie--\ della sanitaria, e dove si vogliono mettere?--\ da Consolato MARCIANO.--\ Eh, lo so--\ Te laveva detto?--\ No, mi ha chiamato il pretete lo ha dettodel prete?--\ No, me lha detto Cecilia che andata dal prete e glielha detto il prete, gli ha detto che si spaventato, gli ha detto che glielo dovevano dire prima--\ Uhm, mi ha chiamato il preteno, no, mi ha chiamato il prete e mi ha detto-\ Eh.--\

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segretamente, che andato Santo e gli ha detto di non fare niente la sopraal che mi ha suonato strano(inc.)Santo, ho chiamato a SantoSanto che cazzo hai in testa, possibile che dicela devono fare la sopranella casa di Consolatola sede--\ L al--\ a Pietrastorta--\ (Inc.)dove?--\ Quelli dove abitavano POLITIquelli lPOLITI--\ Non mi viene, comunque--\ allinizio--\ Uhm.--\ dove abita Plutol, PUTORTI--\ Eh.--\ cinquanta metri pi sopra a sinistra--\ Eh.--\ quella casa tipovecchiaha detto: veramente Peppe sono andato l, e gli ho detto iosiccome sta cercando una casa Paolo MORABITOgli ho detto io che stai facendo l Consolatono, portiamo femmine cigli ha detto luiper come dice Santo, gli dicegli ha detto no, se devi fare quanon fare niente che devi fare? No, sima saiva bene gli ha detto basta, poi glielo ha detto al prete, vedi che passa questo, questo e questono me ne fotto di loro, me lo doveva dire a me prima qualacomunque gli hagia ha detto se vogliono fare qualcosache la facciano, che me la sono vista io non c problema, per non c solo un fraintendimento di Nicola, allora ho capito io una cosa, che magari Consolatoallora o Santo gli ha detto a tipoche stai facendo e quello ha preso la palla al balzo per dire a tutti quegli altriSanto CRUCITTI non vuoleper togliersi questa cosa qua, perch voglio dire non c motivo Santocon tutto che scassato, che gli dica una cosa di queste, se ne sfotteva, io gli ho detto: Santo qualunque cosa fanno che cazzo te ne fotti gli ho dettoPeppe gli ho chiesto solo che sta perch gli interesbasta cos, gli ho detto io: ti credo. Quando glielho detto al prete, mi ha detto: malanova che storto Consolato\ Uhm.--\ questo stato il fatto per cui io so di questa cosa qua.--\ Eh, certo.--\ Gli ho detto io: Santo come glielha detto, glielo dice al Maresciallo dei Carabinieriquesto merda, basta, hai parlato con me, hai risolto lo sai Santo! Gli devi dire al pretenon gli dico niente, quello me lo ha detto a me nellorecchio, anzi a lui gli ha fatto piacere perch il cornutoche un cornuto il prete gli ha detto avevateavete vistose parlavate con mequesti problemi non li avevate(inc.) chi li ha mandati a fare questassociazione, vogliono fareballerine, cose? Comunque quello della sanitaria deve avere la testa un poconon deve essere uno ah?--\ Non deve essere?--\ Uno che gli piace diil trafficovoglio direhai una sanitaria stai benechi cazzo ti manda(inc.) cio, dove vuoi arrivare facendo una cosa di queste...-\ E viscido!--\ ...appunto--\ E viscido!--\ non mi ha fatto mai una buona impressione.--\ E viscido(inc.)--\ C qualcosa sotto?--\ No, leggi i ragionamenti che fai tuil ragionamento che fai tuper luilo fa pure lui.--\ Per la politica?--\ Si.--\ Ma dove cazzo deve andare?--\ Non per la politica a lui, per avere un credito.--\

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Eh?--\ Certo, per andare dicetu dici io faccio questa cosacerto non che sto pensando che io devo fare lOnorevole regionaleno, per lOnorevole regionale sa che io ho--\ (Inc.)--\ cento CAF, cento coseecceterae glieli invio--\ Bravo!--\ sono..sono linterlocutore no, giusto?--\ Sono un riferimento.--\ Sono un riferimento.--\ Il politicose il politico(inc.) con te divento una bomba!--\ Allora tu ti fai nodomani ci pu essere unopportunitio vado e gli dico oh(si sente bussare con la mano)vedi che ci sono pure iono, questo il tuo ragionamento?--\ Si, si, si, si, eh.--\ Eh, la stessa cosa fa lui.--\ Si, perch se no Alberto non diceva sali sulla macchina con me e vieni a Catanzaro--\ Eh.--\ se ne sfotteva di me.--\ Lo stesso ragionamento lo fa questo--\ Ma per i figli?--\ lo fa questo qua per i figli certo, lo stesso ragionamento lo fa questo per i figli.--\ Eh, va benissimo bisogna vedere limpegno che ha preso Alberto--\ Infatti, con questo.--\ non sia mai Dio sai che penso ioper davveropu andare a prendere le misure delle corna--\ Uhm, se una cosa--\ perch fai finta che iomi faccio mandare ai servizi socialiPepaltro che(inc.)--\ A me questo mi interessa.--\ Per devo fare capire a lui--\ Se a te ti mettono in una cosa di queste--\ giustamente--\ noi chiudiamo un quadratoun cerchio--\ Esatto! Per se lui non ha paura dei voti, non c niente!-(Inc.)--\ Pasqualefermo restando che lufficio importante, a me Pasquale quando mi uscito laffitto e le spese, me ne fotto tre cazzi! Per alloallo stesso tempo per avere il numero bisogna lavorare, cio bisogna andare a rompere le palle alle persone, come a ora con chisei assicuratononon lo sapevamo noicio uno stupido di quelli ha cento mila eurocio cinquanta mila euro l buttati e non spende le cento euroma ce lo raccogliamo come cristiano che entra la dentro?--\ Bisogna fare--\ E dura Pasquale, per(inc.)--\ Comunque questoConsolato MARCIANO e questo della sanitaria sono due viscidi.--\ Glielo faccio io il servizio a Consolato--\ Sono due vidue viscidi.--\ Consolato viscido proprio nella faccia si vede, come uomo--\ Sono tutti e due viscidi, sia Consolato che questo della sanitaria, e leie lei la scema si prestata, la cretina, io glielho detto a Ceciliagli ho detto Cecilia-\ Ma ora si strofinava con te--\ iono, a me mi vuole bene, lei venuta per rendermi partecipe di questa cosa, ha detto sei la seconda persona a cui glielo dico sei tu, glielho detto a

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ROMEO: MORISANI: ROMEO: MORISANI:

don Nuccio, sai(inc.)chi , tipo che don Nuccio gli ha detto ma se ti interessava dirmelo, venivi e me lo dicevi prima di farla, non dopo che lhai fatta no?--\ Gli ha detto giusto!--\ Certo che gli ha detto giusto.--\ Io gli dicevo--\ Gli ho detto io guarda, gli ho detto tu lo sai che io ti voglio bene e quello che tu mi chiedi io lo faccio, cio nel sensoti aiuto se ti posso aiutare eccetera perch so chi sei, e so con che spirito lo faied vero questo, perch Cecilia alla fine una brava ragazza--\

I due interlocutori continuano a parlare di Cecilia e dellassociazione che vorrebbe avviare in societ, che stata proposta come vice presidente. Continuando ROMEO dice a MORISANI che vorrebbe creare un giornale. Pasquale glielo sconsiglia, gli dice che il giornale ha dei costi, che non conviene farlo perch un bordello e che di questi giornali ne sono usciti tantissimi e poi sono tutti morti. ROMEO a questo punto afferma che si potrebbe appoggiare ad Eliando. Pasquale afferma che potrebbe addirittura fare un accordo con Eliando chiedendogli una pagina da gestirsi loro, anche perch in una pagina entrerebbero al massimo tre articoli, che di volta in volta cambierebbero a suo piacimento. Peppe risponde che andr a fare questa richiesta a Don Nuccio e che adesso non conviene fare un comitato a Condera ed esporsi; lo faranno per le elezioni provinciali che servir alla candidatura del MORISANI--\ Una serie di punti vengono toccati nel colloquio. Ad inizio conversazione i due commentano il veto che CRUCITTI Santo avrebbe posto alla costituzione di unassociazione culturale da parte di due coniugi, titolari di una sanitaria del luogo, che avrebbe dovuto avere sede presso una casa di propriet di tale Consolato MARCIANO. I soggetti in questione, come si vedr appresso, sono stati identificati in BENTIVOGLIO Tiberio e FALSONE Vincenzina. La vicenda era stata appresa dai due interlocutori da fonti diverse: era stato il sacerdote del posto, tale Don Nuccio (identificato nel sacerdote della Chiesa di Condera, CANNIZZARO Antonio) a riferirlo confidenzialmente a ROMEO, mentre fonte del MORISANI sarebbe stata tale Cecilia (in seguito identificata in SACCA Cecilia) (Uhm, mi ha chiamato il preteno, no, mi ha chiamato il prete e mi ha detto segretamente, che andato Santo e gli ha detto di non fare niente l sopra Santo, ho chiamato a SantoSanto che cazzo hai in testa, possibile che dicela devono fare la sopranella casa di Consolatola sede per come dice Santo, gli dicegli ha detto no, se devi fare quanon fare niente che devi fare?). ROMEO teme che MARCIANO Consolato possa aver sfruttare per suo tornaconto una richiesta di informazioni fattagli da CRUCITTI Santo, in relazione al progetto di creare unassociazione, per tirarsi fuori dalliniziativa, allegando a costoro il divieto frapposto da CRUCITTI (magari Consolatoallora o Santo gli ha detto a tipoche stai facendo e quello ha preso la palla al balzo per dire a tutti quegli altriSanto CRUCITTI non vuoleper togliersi questa cosa qua, perch voglio dire non c motivo Santocon tutto che scassato, che gli dica una cosa di queste, se ne fotteva, io gli ho detto: Santo qualunque cosa fanno che cazzo te ne fotti gli ho dettoPeppe gli ho chiesto solo che sta perch gli interesbasta cos, gli ho detto io: ti credo. Quando glielho detto al prete, mi ha detto: malanova che storto Consolato). Gi questaffermazione a prescindere dallesito delle ulteriori verifiche - sufficiente ad evidenziare quale grado di timore sia in grado di far insorgere sui cittadini di quel quartiere il CRUCITTI: il solo fatto che egli avrebbe rivolto delle domande equivoche al MARCIANO, esternando la propria contrariet alliniziativa che si stava per intraprendere, avrebbe autorizzato il MARCIANO stesso ad allegare tale circostanza per giustificare la revoca della disponibilit della propria casa a sede dellassociazione. Ulteriormente preoccupato ROMEO per il fatto che il prete possa riferire al maresciallo dei carabinieri dellintervento intimidatorio di CRUCITTI presso MARCIANO, giustamente paventando che quel sottufficiale potesse annettere a questa iniziativa il significato intrinseco che la caratterizzava e cio lessere espressione di potere mafioso.

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Nel prosieguo della conversazione affiorano altri precisi riferimenti che dimostrano con certezza che proprio CRUCITTI Santo a pretendere che non si attui il progetto. ROMEO Giuseppe non ha in simpatia n quello della sanitaria, n MARCIANO Consolato, nei confronti del quale si ripromette di attuare una ritorsione (glielo faccio io il servizio a Consolato). *** Una delle questioni affrontante nel corso della conversazione ambientale sopra riportata e commentata intercorsa, come si visto, il 28.11.2004 tra ROMEO Giuseppe e MORISANI Pasquale e precisamente quella di unassociazione culturale che due coniugi, titolari di una sanitaria del luogo, avrebbero avuto intenzione di formare, individuando come sede una casa di propriet di tale MARCIANO Consolato, incontrando per la ferma opposizione di CRUCITTI Santo, nel prosieguo delle indagini trovava un inquietante ed inequivoco collegamento con un fatto avvenuto meno di cinque mesi dopo, in data 13 aprile 2005, quando lesercizio commerciale Sanitaria S. Elia, sito in loc. Condera, di cui sono titolari i coniugi BENTIVOGLIO Tiberio e FALSONE Vincenzina, subiva un danneggiamento mediante incendio, cos come descritto nella nota informativa della Squadra Mobile data 18.4.2005. Alludienza del 9.10.2009 il p.m. ha depositato copia tre denunce rese rispettivamente in data 23.5.2006, 6.6.2007 e 9.8.2007 da BENTIVOGLIO Tiberio, nonch verbali di ss.ii.tt. rese dal medesimo in data 24.10.2007 e 24.10.2008; ha contestualmente depositato altri verbali di ss.ii.tt. rese da diverse persone informate dei fatti (CASSARA Salvatore, MANDUCI Anna Maria, MARCIANO Consolato, SACCA Cecilia, ALOISIO Concetta e CANALE Rosario) relativamente alla costituenda associazione culturale ad iniziativa dei coniugi BENTIVOGLIO-FALSONE. Si riporta (parte in sintesi, parte per esteso) il contenuto dei predetti atti: 1) denuncia di BENTIVOGLIO Tiberio in data 23.5.2006 Riferisce di aver ricevuto nella mattinata di quel giorno una missiva anonima dal contenuto intimidatorio (LE PAROLE NON SERBONO DEVI CAPIRE CHE AI SBAGLIATO). Detta missiva era pervenuta appena una settimana dopo della celebrazione delludienza preliminare nel proc. EREMO, nel quale si era costituito parte civile. 2) denuncia di BENTIVOGLIO Tiberio in data 6.7.2007 Riferisce di aver ricevuto il giorno prima altra missiva anonima contenente offerta di protezione (SAPPIAMO DELLE DIFFICOLTA ECONOMICHE NOI VI POSSIAMO AIUTARE SE VOLETE INFORMATE GLI AMICI DELLA ZONA NOI SAPPIAMO POI COME FARE). 3) denuncia di BENTIVOGLIO Tiberio in data 9.8.2007 Si riporta per esteso il testo della denuncia: Rappresento che sono contitolare con mia moglie FALSONE Vincenza dell'attivit commerciale denominata "Sanitaria Sant'Elia" sita in questa via Reggio Campi Il Tronco nr. 184 e adibita alla vendita di articoli sanitari e prima infanzia dal 1981. In questi anni la mia attivit commerciale stata fatta oggetto di azioni delittuose tra cui incendi, telefonate estorsive, missive anonime dal contenuto estorsivo, missive contenenti proiettili e attentato dinamitardo. Rappresento che il 13 Aprile 2005, presso l'attivit commerciale in argomento, si sviluppato un incendio di natura dolosa ad opera di ignoti, fatto per il quale veniva sporta regolare denuncia presso questi uffici. In ordine a detto evento delittuoso, voglio rappresentare quanto segue: Dichiaro di sospettare che questo evento delittuoso sia maturato nell'ambito di un'associazione culturale no-profit, denominata HARMOS e di cui sono presidente con sede in questa via Condera n 377 che si occupa di prestazioni volontarie per eventi culturali, spettacoli, folklore, assistenza anziani, etc. Dichiaro ci perch ho dovuto affrontare alcune discordanze maturate sia all'interno dell'associazione che sul territorio ove era ubicata la stessa e dopo aver avuto modo di leggere alcuni stralci di

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conversazioni ambientali registrati all'interno di un'autovettura utilizzata da ROMEO Giuseppe si sono verificati alcuni fatti che di seguito vado a precisare. Nel mese di Ottobre 2004 nasce l'idea di creare un'associazione ONLUS ad indirizzo sociale-culturale, denominata HARMOS nel quartiere di Condera. I soci fondatori, oltre a me, sono mia moglie FALSONE Vincenza, SACCA' Cecilia, MARCIANO' Consolato, MANDUCI Anna, ALOISIO Concetta; prima di procedere alla registrazione dell'atto costitutivo si pensa di farlo presente al parroco del quartiere, Don Nuccio CANNIZZARO, perch viene espresso concordemente di volerlo inserire nel direttivo come consigliere spirituale in quanto tutti i soci hanno da sempre partecipato attivamente alla vita parrocchiale. Tale incarico non viene accettato dal prelato, riferendo che sia io che gli altri soci manchiamo di stile e che se volevamo lavorare lo potevamo fare per la parrocchia, aggiungendo di essere sfavorevole alla costituzione di tale associazione. Preciso che, seppur amareggiato, sia io che gli altri soci decidiamo di proseguire nei nostri intenti per avviare l'associazione. Dopo circa dieci giorni e precisamente intorno alla prima settimana del Novembre 2004, mentre il socio MARCIANO' Consolato si occupava di dare una sistemata alla casa di cui lo stesso risulta esser proprietario e ove in seguito doveva sorgere la sede dell'associazione, viene avvicinato dal sig. Santo CRUCITTI il quale gli chiedeva conto di cosa si stesse realizzando e dopo esserne venuto a conoscenza poneva il suo fermo diniego e posso affermare ci anche in base ai verbali di intercettazione ambientale di cui ho fatto prima cenno. Il MARCIANO' a tal punto ci riunisce per riferire dell'accaduto e, inizialmente compatti, decidiamo di proseguire nei nostri intenti. Dopo circa tre giorni, due dei soci fondatori, e precisamente MANDUCI Anna e ALOISIO Concetta, si dissociano dal gruppo chiedendo anche di non essere menzionate in alcuna scrittura e di non accettare eventuale cariche nel direttivo, poich la visita del CRUCITTI non era piaciuta, nonch per evitare eventuali disaccordi con i rispettivi mariti, dei quali uno corrisponde al nome di Nicola MARRA, coniuge della MANDUCI. Rappresento che anche il MARRA, nel corso di una conversazione intercettata all'interno dell'autovettura del ROMEO, viene menzionato allorquando il ROMEO e il suo interlocutore MORISANI Pasquale cercano di individuare i fondatori dell'associazione. Il MARCIANO', di propria iniziativa, dopo qualche giorno si reca dal parroco don Nuccio CANNIZZARO e racconta la circostanza della visita del CRUCITTI e il prelato gli riferisce di dargli del tempo che avrebbe sistemato le cose e, dopo qualche tempo, lo stesso MARCIANO' veniva contattato dal CANNIZZARO che gli riferiva di stare tranquillo poich aveva sistemato le cose. Successivamente, nel corso di una riunione tra i soci fondatori, al MARCIANO' veniva chiesto perch aveva intrapreso quest'iniziativa di andare dal prelato a parlare e lo stesso ci ebbe a riferire di averlo fatto perch sapeva che ROMEO Giuseppe, amico di Santo CRUCITTI, era molto vicino al prete in quanto frequentatore della parrocchia. Preciso che il MARCIANO' aveva nobili intenti nell'andare a parlare con il prete, cercando di evitare eventuali disguidi relativi all'avviamento dell'associazione. Tranquillizzati dalle affermazioni del parroco, continuavamo nell'espletamento dei nostri programmi cominciando a reperire altri associati illustrando loro il programma e i fini del all'associazione, ma il tutto viene fortemente osteggiato da tante dicerie contro l'associazione che circolavano nel quartiere; per esempio: sono contro la parrocchia, stanno creando un gruppo contro il volere del parroco, etc. Queste voci procuravano molteplici difficolt allorquando cercavamo di relazionarci con la brava gente del quartiere. Tutti questi accadimenti a noi soci ci sembravano strani fino al momento in cui siamo venuti a conoscenza che vi era unaltra associazione similare, fondata dal diacono del CANNNIZZARO; tale Gianni CHIRICO, denominata LAOS. Di un'altra associazione attiva sul territorio siamo venuti a conoscenza successivamente, allorquando veniva trasferita nel quartiere Condera e la stessa risulta essere denominata EVELITA, di cui risulta essere presidente l'Avv. Pasquale MORISANI. Una volta venuti a conoscenza delle due associazioni appena descritte, sia io che i soci del direttivo cominciamo a spiegarci il perch di tanti osteggiamenti contro la nostra associazione e ci ponevamo domande come quali interessi abbiamo urtato con la fondazione di tale ente. Nonostante tutto e incuranti delle voci, in data 04 Dicembre 2005 viene stipulato l'atto costituente presso un notaio e, di fatto, le prime riunioni associative iniziano dopo l'inaugurazione della sede che avviene nel mese di febbraio 2005 con le prime riunioni che si tengono tra la fine di Marzo 2005 e l'inizio di Aprile.

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Preciso che il 12 Aprile viene tenuta una assemblea, nel corso della quale vengono discussi due primi eventi da porre in essere durante l'estate del 2005. Singolare risulta il fatto che la sera successiva la mia attivit commerciale viene distrutta da un incendio. Alla luce di quanto sopra esposto voglio esternare alcune considerazioni che di seguito elenco: I due componenti che si dissociano, Anna MANDUCI e Concetta ALOISIO, hanno forse avuto paura perch minacciate? Perch il ROMEO viene contattato dal CANNIZZARO per avere contezza di cosa sto facendo io e i miei associati? Perch, a dire del ROMEO, CANNIZZARO afferma che se avessimo contattato lui non sarebbe successo nulla? Perch il MORISANI infierisce contro di me e mia moglie, definendoci testualmente "dei viscidi"? Voglio rappresentare un'altra circostanza che vede protagonista il CANNIZZARO, allorquando a giugno 2006 l'associazione aveva deciso di riprendere le attivit ed aveva deliberato circa l'organizzazione di due giornate dedicate al folklore e a un concorso di bellezza con tanto di richiesta di patrocino registrata al comune di Reggio Calabria. Rappresento che l'iniziativa in argomento naufragava allorquando Don Nuccio CANNIZZARO ci "consigliava" di desistere dai nostri intenti per evitare ripercussioni. A tal punto, io come presidente, convoco il consiglio direttivo dell'associazione e all'unanimit concordiamo la sospensione di ogni iniziativa e di chiudere la sede, pur mantenendo in vita la struttura associativa. Allo stato l'associazione HARMOS, come soci fondatori, costituita solo da me e mia moglie, poich sia il MARCIANO' che la SACCA' hanno rassegnato le dimissioni adducendo motivi personali. Voglio inoltre rappresentare che ritengo l'incendio della mia attivit commerciale riconducibile alla vicenda sopra descritta in quanto ogni altra ripercussione su altri soci fondatori sarebbe stata riconducibile subito al CRUCITTI, il quale, come si ricorder aveva contattato il MARCIANO, o al CANNIZZARO il quale ha parlato con il ROMEO sul fatto che non era gradita la costituente associazione. Ritengo si sia colpito la mia attivit in quanto ogni indagine degli organi inquirenti avrebbe potato indirizzarsi su pi fronti, scaricando le posizioni del CRUCITTI. Quanto da me affermato viene avvalorato anche dagli stralci di conversazioni intercettate a bordo dell'autovettura del ROMEO e di cui allego copia alla presente denuncia. A.D.R.: Non ho rappresentato prima i fatti sopra esposti perch non conoscevo il contenuto delle intercettazioni e la loro lettura mi ha fatto fare dei collegamenti che prima mi sfuggivano. A.D.R.: Temo per la mia incolumit personale e per quella dei miei familiari, nonch per la mia attivit commerciale, anche alla luce del fatto che allo stato l'associazione ancora attiva, anche se non organizza alcuna manifestazione. 4) s.i.t. di BENTIVOGLIO Tiberio in data 24.10.2007 Si riporta per esteso il testo del verbale: Premetto innanzitutto di confermare il contenuto del verbale di denuncia del 9 Agosto 2007 Per quanto riguarda le specifiche circostanze indicate nel predetto verbale preciso quanto segue: Sono venuto a conoscenza direttamente da Consolato MARCIANO' del fatto che Santo CRUCITTI si era recato da lui per chiedere conto dei lavori ai prime del mese di Novembre del 2004. In particolare il Consolato MARCIANO' rifer detta circostanza un paio di giorni dopo a me personalmente, alla presenza di tutti i soci promotori dell'associazione HARMOS, all'interno del mio negozio, in un orario prossimo alla chiusura serale. Preciso ulteriormente che il Consolato MARCIANO' che mi aveva precedentemente espresso la necessit di doverci riferire una cosa particolarmente importante e urgente e che quindi era indispensabile contattare tutti i soci e farli venire da me. Nel corso dell'incontro con il MARCIANO' ricordo di avergli fatto presente che non mi sembrava di cogliere dalla sua descrizione dei fatti una situazione cos grave da imporre a noi di interrompere il nostro progetto di realizzazione di una associazione, tutto sommato senza fini di lucro. In quella sede il MARCIANO' sembrava essersi convinto dell'opportunit di proseguire nel progetto. Ci anche dopo che due dei soci fondatori, MANDUCI e ALOISIO, decisero, per come ho gi dichiarato in verbale del 9 Agosto 2007, di ritirarsi dal gruppo. Voglio inoltre indicare come persona che pu riferire su alcune vicende legate ai fatti di cui sono stato vittima il M.llo dei Carabinieri Salvatore CASSARA', gi in servizio presso la Stazione Carabinieri di Cannav.

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In particolare, il predetto sottufficiale stato presente in una occasione in cui il Consolato MARCIANO', in data 6 Dicembre 2006, raccont l'episodio relativo all'incontro avuto con il Santo CRUCITTI di cui sopra e di cui ho ampiamente parlato. Voglio inoltre consegnare copia del verbale dell'ultima assemblea che si tenuta tra i soci residui dell'associazione HARMOS il 17 Agosto 2007, presso i locali del mio negozio, nel corso della quale ho illustrato a tutti i presente vale a dire oltre me e mia moglie, CANALE Rosario, CANALE Mafalda, EVOLI Giovanna, FOSSO Teodoro, FOSSO Concetta, CIPOLLA Lucia, CHILA Caterina, INUSO Maria e CANGERI Antonino, i motivi che a mio giudizio avevano provocato lo sgretolamento della mia iniziativa. 5) s.i.t. di CASSARA Salvatore in data 10.11.2007 Si riporta per esteso il testo del verbale: Effettivamente in data 6 Dicembre 2006, partecipavo ad una cena tenutati presso il Ristorante Pizzeria Windy Hill con BENTIVOGLIO Tiberio e MARCIANO' Consolato. La cena era stata organizzata dal BENTIVOGLIO su richiesta del MARCIANO', il quale aveva chiesto di parlarmi, perch a seguito di un mio sequestro di un suo terreno adibito a discarica e ubicato in localit Pietrastorta, il sito era stato confiscato dal Tribunale di Reggio Calabria. II MARCIANO' nell'occasione mi chiese se avevo agito di iniziativa o il mio intervenuto era avvenuto su richiesta di terzi; gli dissi, senza entrare nel merito delle indagini, che avevo agito di iniziativa. In quella occasione il MARCIANO' volle raccontarci di un fatto collegato al terreno oggetto della nostra conversazione. Infatti, quel terreno, a suo dire, conteneva un immobile che il MARCIANO', in collaborazione con il BENTIVOGLIO volevano adibire a sede di un associazione Onlus denominata "HARMOS" . In particolare, diceva che tra Ottobre e Novembre del 2004, nell'atto in cui stava effettuando dei lavori preso limmobile per adattarlo a sede dell'associazione, si era presentato il CRUCITTI Santo, noto rappresentante della malavita organizzata di Condera-Pietrastorta, il quale gli chiese cosa si stesse organizzando presso quei locali; avuta risposta dal MARCIANO', che si stavano adibendo per ricevere la sede di una attivit associativa senza fini di lucro, il CRUCITTI, disse testualmente, per come ebbe a riferirmi nell'occasione il MARCIANO' Consolato: "Qui non si deve fare niente, ponendo un veto categorico all'attivit della costituenda associazione. Nell'occasione, sempre MARCIANO' Consolato ebbe a riferirmi che il sequestro e la successiva confisca dell'immobile, avevano fatto venir meno il suo progetto di costituire proprio in quel terreno il polo sportivo pi grande del centro-sud Italia. In quell'occasione sempre nel medesimo contesto il MARCIANO' ebbe a manifestarmi il sospetto che sia l'associazione che il progetto del polo sportivo potessero dare fastidio al progetto di costruzione di un polo sportivo pi ridotto di prossima costituzione in Condera ad opera del sacerdote Don Nuccio CANNIZZARO; aggiungeva, infine, di avere il sospetto che l'intervento del CRUCITTI fosse collegato alla questione del prete. Del fatto redassi annotazione di servizio che consegnai al comando dell'Ufficio di appartenenza. 6) s.i.t. di BENTIVOGLIO Tiberio in data 24.10.2007 Si riporta per esteso il testo del verbale: A.D.R.: "Con riferimento all'attentato dinamitardo che mi ha colpito nel 2003, non sono in grado di riferire di pi di quanto non sia gi emerso nel corso del processo celebrato nei confronti dei MUSARELLA, circostanze che non sono state sufficienti per portare alla condanna di tali soggetti"; A.D.R. "Circa invece l'attentato del 2005, io sono convinto che sia stato compiuto per via della nascita dell'associazione HARMOS nel febbraio 2005. Proprio il giorno prima dell'attentato, avvenuto il 13/04/2005, tale associazione si era riunita per pianificare gli eventi della primavera/estate 2005: ritengo che tale associazione, operante in Condera, non fosse di gradimento alla locale Parrocchia; tanto che numerosi parrocchiani mi hanno espressamente detto che non intendevano iscriversi alla mia associazione no-profit per non contraddire il Parroco Don Nuccio CANNIZZARO. Quest'ultimo, infatti, aveva fondato l'associazione "LAOS". Anche Pasquale MORISANI era da tempo presidente di altra associazione, denominata EVELITA, trasferitasi nel 2006, cio dopo l'attentato ai miei danni, presso una sede sita di fronte al CAF di ROMEO Giuseppe. A.D.R.: Mi ha riferito Consolato MARCIANO' che durante i lavori presso la sede della mia associazione (sita nell'immobile di propriet di MARCIANO' stesso), verso novembre 2004 il sig. Santo CRUCITTI si ferm l davanti, scese dalla sua vettura e disse espressamente a MARCIANO' che la costituzione dellassociazione non gli era gradita. Ci comport l'uscita

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immediata di due soci fondatori dalla associazione e cio ALOISIO Concetta (moglie di GARZO Giuseppe, poliziotto) e MANDUCI Anna (moglie di MARRA Nicola, commerciante immobiliare della zona), che mi dissero espressamente che non volevano risultassero i loro nomi nella associazione perch si erano spaventate dell'interessamento di Santo CRUCITTI. E cos siamo rimasti io, mia moglie, Consolato MARCIANO' e SACCA' Cecilia. MARCIANO' mi disse anche che rifer subito la circostanza della visita di Santo CRUCIT'TI a Don Nuccio CANNIZZARO, in quanto, avendo notato rapporti di frequentazione tra ROMEO Giuseppe e Don Nuccio, pensava che quest'ultimo potesse intercedere, tramite ROMEO, presso Santo CRUCITTl, amico di ROMEO Giuseppe. Qualche tempo dopo, MARCIANO' fu convocato da Don CANNIZZARO che gli disse che tutto era a posto e che la creazione della associazione poteva andare avanti. Sicuramente lassociazione HARMOS - sorta nei pressi di un terreno di 16.000 metri quadri circa di propriet della famiglia MARCIANO', ove era in corso un progetto per la realizzazione di una polisportiva - avrebbe potuto nel futuro collaborare con tale polisportiva, creando un centro con diversi ed importanti servizi. Ragionando con Consolato MARCIANO' abbiamo pensato che una tale struttura sarebbe potuta entrare in concorrenza con il progetto di Don CANNIZZARO, che in precedenza aveva presentato un progetto per la realizzazione di una polisportiva nei campetti della Parrocchia. Sempre ragionando con MARCIANO', abbiamo pensato che anche Santo CRUCIT'TI poteva essere infastidito dalla presenza di una struttura cos imponente, abitando l vicino . A.D.R.: Alla fine di tutta questa vicenda, ho abbandonato il progetto relativo alla associazione, che da tre anni non svolge alcuna attivit. Nell'estate del 2006, avendo progettato con CANALE Rosario due eventi associativo-culturali, quest'ultimo si rec da Don Nuccio, portandogli una copia di tale; in quel momento, sembrava che la nostra associazione potesse decollare; in quell'occasione, Don Nuccio gli disse di non fare nulla, perch "agli amici della zona dava fastidio questo progetto, tanto, che CANALE mi rifer di aver appallottolato il progetto, dicendo "maledetto il Dio denaro"; qualche giorno dopo, Don Nuccio, vedendo passare mia moglie, la ferm, facendo riferimento all'incontro con CANALE, dicendole che continuare nella associazione avrebbe comportato il rischio di subire un altro incendio alla nostra attivit. A.D.R.: Successivamente, circa nel giugno/luglio 2007, ho riunito l'associazione e ho detto a tutti i soci che dovevamo avere il. coraggio di dire che avremmo abbandonato il progetto dellassociazione a causa del fatto che essa era entrata in conflitto con quella progettata da Don Nuccio e con 1'EVELITA, che nel frattempo si era trasferita ed ingrandita nel quartiere di Condera (esiste il verbale di assemblea che riporta tali circostanze ed elenca tutte le persone presenti all'incontro. In quell'occasione, tutti i soci hanno temuto di essere coinvolti e sono rimasti pietrificati, senza obiettare nulla alle mie conclusioni, anzi qualcuno mi ha anche detto di essere stato fermato da Don Nuccio e di aver ricevuto da questi la richiesta di togliersi dalla Associazione). Il 7 agosto 2007 decisi di formalizzare tutta la vicenda in una denuncia in Questura, allegando il verbale associativo. A.D.R.: Anche io ho partecipato al versamento della quota per finanziare la festa per i 25 anni del sacerdozio di Don Nuccio; ho versato cento euro e credo che complessivamente furono raccolti circa 20.000, 00 euro. Vennero Fortunato LO GIUDICE con MAVIGLIA Francesco a chiedermi la quota. Nonostante la esiguit della quota da me versata, ritrovai la mia attivit imprenditoriale, senza averlo scelto, sui cartelloni pubblicitari presenti alla festa. Non ho protestato con nessuno per tale vicenda. A.D.R.: Nell'estate del 2007 e successivamente ho ricevuto lettere e bigliettini anonimi, ma non sono mai stato avvicinato personalmente, forse perch tutti sanno che sia presso la mia abitazione, sia presso la mia attivit sono presenti telecamere, apposte dalla Polizia Giudiziaria. 7) s.i.t. di MANDUCI Anna Maria in data 30.6.2009 Si riporta per esteso il testo del verbale: A.D.R.: "Facendo parte della Parrocchia di Condera, una sera nacque l'idea di creare l'associazione culturale HARMOS: i soci fondatori, che io ricordi, erano Tiberio BENTIVOGLIO, sua moglie e SACCA' Cecilia; poi altri numerosi associati hanno aderito, tra cui io e la mia famiglia"; A.D.R.: "Io ho dato le dimissioni dallassociazione per disaccordi con BENTIVOGLIO, in quanto quest'ultimo era arrogante non solo nei miei confronti. Le mie dimissioni sono state successive all'attentato incendiario subito dal BENTIVOGLIO nell'aprile del 2005"; A.D.R.: "BENTIVOGLIO non mi ha mai parlato dei suoi sospetti sulle ragioni dell'attentato incendiario subito. Io non chiedo niente a nessuno. Sono cose personali queste";

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Si invita la Sig. MANDUCI a dire la verit avendo prestato giuramento. ADR: "Don CANNIZZARO sapeva della esistenza della nostra associazione e non so dire se era contento, essendo di umore altalenante"; A.D.R.: "Vi erano anche altre associazioni in zona, quali la EVELITA di Pasquale MORISANI e la LAOS del Parroco di Condera, Don Nuccio CANNIZZARO; per quest'ultimo ho lavorato"; Domanda: Conosce Santo CRUCITTI? A.D.R.: "So chi CRUCITTI Santo, di Pietrastorta, ed ha avuto problemi con la giustizia. Ma io non voglio sapere nulla di queste cose"; Domanda: Lei a conoscenza della visita che Santo CRUCITTI fece a Consolato MARCIANO' durante i lavori nella sede della HARMOS? A.D.R.: "No"; Si invita la Sig. MANDUCI a dire la verit avendo prestato giuramento. Domanda: Non ne ha mai sentito parlare, al tempo, successivamente sino ad oggi? E' la prima volta che lo ha sentito?" A.D.R.: "No. Si invita la Sig. MANDUCI a dire la verit avendo prestato giuramento. A.D.R.: "Non ho altro da aggiungere". 8) s.i.t. di MARCIANO Consolato in data 30.6.2009 Si riporta per esteso il testo del verbale: A.D.R.: Sono stato invitato ad aderire alla associazione HARMOS da alcuni amici, quali BENTIVOGLIO e SACCA' Cecilia; sono stato anche io un socio fondatore. Questa associazione aveva la sede operativa in un mio immobile. Feci dei lavori per sistemare tale immobile come sede della HARMOS. A.D.R. Un giorno, mentre stavo svolgendo tali lavori, si ferm Santo CRUCIT'TI che mi chiese cosa stessi facendo. Precisamente mi disse: "Consolato, che stai facendo?. Io gli risposi che stavo facendo dei lavori per la sede dell'associazione che stava nascendo con BENTIVOGLIO e la SACCA'. Santo CRUCITTI mi d del tu e mi chiama per nome perch ci conosciamo. Io non mi sono spaventato perch non ho mai avuto paura di queste persone. Domanda: Cosa intende per "queste persone"? A D. R.: Intendo imprenditori Domanda: Ma perch dovrebbe avere paura di imprenditori? A D.R.: Non ho paura di imprenditori. Si invita MARCIANO' Consolato a fornire risposte logiche e a dire la verit, avendo prestato giuramento. Domanda: Cosa fece dopo la visita che le fece Santo CRUCITTI? A.D.R.: Nulla e non dissi niente a nessuno. Si invita MARCIANO' Consolato a fornire risposte logiche e a dire la verit, avendo prestato giuramento. Domanda: Allora fu Santo CRUCITTI che raccont queste cose in giro? A.D.R.: No. Domanda: Poich lei queste cose non le ha mai dette a nessuno, come possono essere venuti a conoscenza di queste circostanze Tiberio BENTIVOGLIO, SACCA' Cecilia e CANALE Rosario? A.D.R.: Non lo so. Domanda: Ma come mai tante persone dicono che lei si rec da Don CANNIZZARO? A.D.R.: Quello che dicono Tiberio BENVTIVOGLIO, SACCA' Cecilia e CANALE Rosario falso. Queste persone mentono. Si evidenzia a MARCIANO' Consolato che tali dichiarazioni, ove non vere, integrano il reato di calunnia. Domanda: Conferma che l'incontro con Santo CRUCITTI realmente accaduto? A.D.R.: Si, confermo che l'incontro con Santo CRUCITTI realmente accaduto. Domanda: Nel posto in cui vive, lei si sente libero di prendere tutte le iniziative che vuole o deve rendere conto a qualcuno? A.D.R.: Io in casa mia mi sento libero di far quello che voglio, sia se viene Santo CRUCITTl, sia se viene un magistrato come voi. Domanda: Conosce ROMEO Giuseppe? A.D.R.: E' un ragazzo. So che stato arrestato. Non ho parlato con lui dell'incontro con Santo CRUCIT'TI. 9) s.i.t. di SACCA Cecilia in data 30.6.2009

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Si riporta per esteso il testo del verbale: A.D.R.: L'idea di creare l'associazione HARMOS nata da me e da alcuni amici, quali BENTIVOGLIO, la moglie di quest'ultimo, Consolato MARCIANO', questi erano i soci fondatori; poi altri soci hanno aderito, ad es. mia madre, le altre persone che avete convocato oggi ed altre, la maggior parte appartenenti alla Comunit Parrocchiale di Condera. Doveva essere una associazione culturale che si occupava di attivit di vario tipo. L'associazione aveva sede legale, mi sembra di ricordare, in un immobile di BENTIVOGLIO, comunque i dati esatti sono tutti agli atti. La prima iniziativa che abbiamo trattato stato un convegno sul trapianto della cornea. A.D.R. Io ho dato le dimissioni dallassociazione molto presto, dopo circa 8 mesi-1 anno dalla sua costituzione. Avevo vedute diverse dagli altri soci; io volevo creare delle realt che andavano verso i giovani e magari non tutti gli altri membri erano d'accordo. A.D.R.: Vi erano anche altre associazioni in zona, quali la EVELITA, avente come Presidente Angela LATELLA, e la LAOS del Parroco di Condera, Don Nuccio CANNIZZARO. A.D.R.: Ricordo che, prima delle mie dimissioni, BENTIVOGLIO in alcune occasioni disse, anche a me personalmente, che la nostra associazione poteva dare fastidio ad altri in zona. Disse che era stato avvicinato da qualcuno, senza dire il nome, che gli aveva detto che l'associazione dava fastidio. Non fu per queste parole che sono uscita dalla associazione. Certamente BENTIVOGLIO era un po' intimorito per tale situazione e, dopo l'attentato che ha subito nel 2005, ha ricollegato le due vicende, dicendo che probabilmente erano connesse. Domanda: Cosa significa "dare fastidio"? A.D.R.: Intendo: "scontrarsi con altri interessi di qualcun altro"; mi riferisco a chi controlla il territorio". Domanda: A chi si riferisce quando fa riferimento a "chi controlla il territorio"? A. D. R.: "Mi riferisco alle persone che in zona vogliono imporre le proprie pretese e far prevalere i propri interessi; Domanda: Conosce Santo CRUCITTI? 'A.D.R.: Ho saputo da BENTIVOGLIO e da MARCIANO' che CRUClTTI Santo quello che controlla il territorio di Pietrastorta. E' stata la prima volta che ho sentito quel cognome; poi ho saputo che CRUCITTI stato arrestato. A.D.R.: MARCIANO' mi disse che era stato contattato da qualcuno mandato da Santo CRUCITTI per chiedere informazioni durante i lavori presso la sede operativa della HARMOS che era ubicata presso la casa di MARCIANO' che si trova in Pietrastorta. MARCIANO' mi disse che si era spaventato, perch aveva un'attivit, per cui temeva ripercussioni: Ci siamo preoccupati e spaventati perch ci siamo resi conto che, nel nostro contesto locale, non si pu avere una libera iniziativa che subito arriva qualcuno che impedisce che l'iniziativa sia realizzata; tipico nel nostro luogo, nessuno libero. Domanda: Cosa disse lei a BENTIVOGLIO quando lui le raccont di essere stato avvicinato? A. D.R.: Certamente, gli ho chiesto da chi e come mai. E ho ricollegato le sue parole al racconto che mi aveva fatto MARCIANO' ed alla visita che questi aveva ricevuto dal soggetto mandato da Santo CRUCITTI. A.D.R.: Ricordo che MARCIANO' and a parlare di tale vicenda col Parroco Don Nuccio CANNIZZARO, perch persona che conosce tutti in quel contesto locale; non so se Don Nuccio conosca Santo CRUCITTI, ma certamente poteva conoscere qualcuno che conosce bene CRUCITTI. Domanda: Perch MARCIANO' and da Don CANNIZZARO? A.D.R.: Probabilmente perch Don Nuccio poteva aiutarlo e probabilmente lo fece. Domanda: E' stata sporta denuncia per i fatti di cui ci sta riferendo? A.D.R.: Non mi risulta, perch nel nostro territorio le persone si spaventano e anche io mi spavento. A.D.R.: Anche io ho parlato col Parroco della nostra associazione HARMOS. In quell'occasione, Don Nuccio non stato molto contento di tale iniziativa, infatti mi disse che esisteva gi la LAOS che si poteva utilizzare per le stesse iniziative. Domanda: Che lei sappia, Don CANNIZZARO, in occasione dell'incontro con MARCIANO', disse a quest'ultimo che avreste dovuto dirglielo prima dell'idea di fare l'associazione HARMOS? A.D.R.: S, cos; don Nuccio disse cos a MARCIANO; lo disse anche a me ed anche a BENTIVOGLIO; questo perch Don Nuccio vuole avere il controllo su tutte le iniziative che sorgono nella nostra comunit. Domanda: In che senso?

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A.D.R.: Perch una persona molto accentratrice, che ama avere conoscenza delle cose che accadono nella comunit. A.D.R.: Conosco MORISANI Pasquale, stato uno dei fondatori della EVELITA. Sono molto amica con lui. Ho parlato con MORISANI della HARMOS; quest'ultimo mi disse che BENTIVOGLIO non era persona all'altezza di riuscire in tale iniziativa. Domanda: Don Nuccio conosce ROMEO Giuseppe, quello di Condera che stato arrestato? A.D.R.: S, lo conosce. A.D.R.: Ora che mi avete fatto ricordare, posso aggiungere che MARCIANO' mi disse che and da Don CANNIZZARO affinch quest'ultimo intercedesse con Santo CRUCITTI. Domanda: Perch MARCIANO' and con tal fine da Don CANNIZZARO? A.D.R.: Perch forse MARCIANO' sperava che Don Nuccio potesse effettivamente intercedere con CRUCITTI. A.D.R.: Vi sono soggetti di Africo che si sono trasferiti nella zona di Condera. In particolare, posso fare l'esempio di una farmacia, intestata a tal VERSACE, che si dice essere degli africoti. So che, in precedenza, gli africoti volevano locare o comprare l'immobile di propriet della mia famiglia a fianco della Sanitaria di BENTIVOGLIO, ma l'affare non si concluso. 10) s.i.t. di ALOISIO Concetta in data 30.6.2009 Si riporta per esteso il testo del verbale: A.D.R.: Facendo parte della Parrocchia di Condera, una sera nacque l'idea di creare l'associazione culturale HARMOS: i soci fondatori, che io ricordi, erano Tiberio BENTIVOGLIO e SACCA' Cecilia; poi altri numerosi associati hanno aderito, tra cui io. A.D.R.: Io ho dato le dimissioni dallassociazione per disaccordi con BENTIVOGLIO. Le mie dimissioni sono state successive all'attentato incendiario subito dal BENTIVOGLIO nell'aprile del 2005. A.D.R.: BENTIVOGLIO non mi ha mai parlato dei suoi sospetti sulle ragioni dell'attentato incendiario subito. Si invita la Sig. ALOISIO a dire la verit avendo prestato giuramento. A.D.R.: Don CANNIZZARO sapeva della esistenza della nostra associazione e non aveva nulla in contrario. A.D.R.: Vi erano anche altre associazioni in zone, quali la EVELITA di Pasquale MORISANI e la LAOS del Parroco di Condera, Don Nuccio CANNIZZARO. Domanda: Conosce Santo CRUCITTI? A.D.R.: So chi CRUCITTI Santo, di Pietrastorta, marito di una mia compagna di scuola. So che stato arrestato. Domanda: Lei a conoscenza della visita che Santo CRUCITTI fece a Consolato MARCIANO' durante i lavori nella sede della HARMOS? A.D.R.: No. Si invita la Sig. ALOISIO a dire la verit avendo prestato giuramento. Domanda: Non ne ha mia sentito parlare, al tempo, successivamente sino ad oggi? E' la prima volta che lo ha sentito? A.D.R.: No. Si invita la Sig. ALOISIO a dire la verit avendo prestato giuramento. A.D.R.: Non ho altro da aggiungere. 11) s.i.t. di CANALE Rosario in data 30.6.2009 Si riporta per esteso il testo del verbale: A.D.R.: L'idea di creare l'associazione HARMOS nata da Tiberio BENTIVOGLIO, dalla moglie di quest'ultimo, da SACCA' Cecilia, da Consolato MARCIANO'; questi erano i fondatori; poi altri associati hanno aderito, tra cui io e la mia famiglia. Doveva essere una associazione culturale che si doveva occupare di attivit di vario tipo. Non so i reali motivi, ma l'associazione ha avuto vita breve, si disgregata. Forse uno dei problemi stato che BENTIVOGLIO, dopo l'incendio che ha subito nel 2005, non ha pi avuto voglia di investire nella associazione. Domanda: Che cosa disse BENTIVOGLIO quali cause della cessazione della associazione? A.D.R.: BENTIVOGLIO disse che l'associazione poteva aver dato fastidio a qualcuno, stava crescendo troppo. E che quindi tale situazione poteva essere una delle cause dell'incendio subito dal BENTIVOGLIO nel 2005. BENTIVOGLIO lesse una lettera in proposito durante l'ultima assemblea della associazione.

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A.D.R.: Vi erano anche altre associazioni in zona, quali la EVELITA del presidente MORISANI e la LAOS, della quale sono referenti il Parroco di Condera Don Nuccio CANNIZZARO e il diacono Gianni CHIRICO. Domanda: la nascita della Associazione HARMOS ha dato fastidio alla EVELITA ed alla LAOS? A.D.R.: Questo pensava Tiberio BENTIVOGLIO. Posso dire che quando la HARMOS aveva un centinaio di associati ed era certamente potenzialmente in grado di dare fastidio. Non so chi, ma so che sono andate persone da MARCIANO' chiedendogli perch aveva dato in locazione la propria casa come sede della HARMOS. Non era una domanda qualsiasi, in quanto MARCIANO' si spaventato. Ho saputo queste circostanze da BENTIVOGLIO. A.D.R.: Quando sono diventato associato della HARMOS sono andato da Don Nuccio a dirgli la mia intenzione. Don Nuccio mi disse che era contento di questa mia iniziativa. Non mi disse affatto che non era contento. A.D.R.: Don Nuccio non ci diede il parere favorevole per la festa Aspettando San'Elia". Don Nuccio disse: "non la dobbiamo fare la festa, perch la festa non si deve fare", tanto che io risposi, appallottolando il progetto, dicendogli "maledetto il Dio denaro". Non gli ho chiesto altri chiarimenti, perch io non sono nessuno per avere queste risposte. Per me quello che dice Don Nuccio legge. Raccontai questa vicenda a BENTIVOGLIO, che ebbe ulteriori conferme alla sua scelta di chiudere l'associazione. Domanda: Conosce Santo CRUCITTI? A.D.R.: Conosco le sorelle e le frequento perch vengono in Chiesa. Santo CRUCIT'TI lo conosco di vista; so che stato arrestato per estorsione. So che si dice in giro, anche nei giornali, che il capo del locale di Pietrastorta. Domanda: Conosce ROMEO Giuseppe? A.D.R.: Lo conosco di vista, so che stato arrestato, non so per che cosa. *** La Difesa di ROMEO Giuseppe ha prodotto, in allegato ad una istanza ex art. 299 cpp depositata in data 31.3.2006, tra gli altri, i verbali di sommarie informazioni assunte ex art. 391 bis cpp da MARCIANO Consolato (in data 17.2.2006) e dal sacerdote CANNIZZARO Antonio (in data 27.1.2006). E opportuno ritrascrivere alcuni passaggi dei predetti verbali per far risaltare per un verso la clamorosa implausibilit della ragione per la quale CRUCITTI avrebbe manifestato contrariet alliniziativa di costituire lassociazione culturale HARMOS e, per altro verso, la totale inattendibilit del MARCIANO: MARCIANO Consolato: DOMANDA Lei conosce ROMEO Giuseppe? RISPOSTA - Si DOMANDA Lei che attivit svolge? RISPOSTA Sono imprenditore edile dal 1989. DOMANDA Conosce una persona che si chiama Santo CRUCITTI? RISPOSTA Si, lo conosco. .. DOMANDA - Lei si interessato unitamente ad altre persone alla fondazione nel quartiere di Condera-Pietrastorta di unassociazione culturale? RISPOSTA Si, lassociazione si chiama Harmos ed io faccio parte del consiglio direttivo. DOMANDA - Ha svolto dei lavori di ristrutturazione dello stabile che avrebbe dovuto ospitare i locali dellassociazioen? RISPOSTA - Si; tanto pi che i predetti locali sono di mia propriet. DOMANDA - Ricorda se durante la realizzazione dei predetti lavori ebbe un dialogo con Santo CRUCITTI e se si di che cosa parlaste? RISPOSTA Si, ricordo che una volta Santo CRUCITTI si ferm nei pressi della mia abitazione dove stavo eseguendo i predetti lavori e mi chiese cosa stavo facendo; al che risposi che stavo ristrutturando lo stabile perch avevamo, con altre persone, lintenzione di fondare unassociazione socio-culturale, al che mi chiese quali fossero gli scopi di unassociazione socio-culturale ed io risposi che non aveva scopi di lucro e che serviva a creare momenti di aggregazione nel quartiere attraverso la trattazione di temi di interesse sociale e culturale. Ricordo che CRUCITTI mi fece la battuta,

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ironicamente, di non fare cose ambigue, tipo il creare disagio portando donne o fare spettacoli ambigui. DOMANDA - Lei ebbe modo di riferire il contenuto del dialogo intercorso con il CRUCITTI al sacerdote don Nuccio CANNIZZARO? RISPOSTA S,i ricordo che a distanza di tempo ebbi modo di riferire al sacerdote del dialogo avuto con il CRUCITTI; non ricordo se ci avvenne prima o dopo avere comunicato al sacerdote che si era costituita questa associazione. DOMANDA Le disse mai il CRUCITTI di non realizzare la predetta associazione culturale? RISPOSTA - No, assolutamente no. CANNIZZARO Antonio (don Nuccio): DOMANDA - Lei conosce ROMEO Giuseppe? RISPOSTA Si, Lo conosco da qualche anno in quanto mio parrocchiano. DOMANDA - Conosce MARCIANO Consolato? RISPOSTA Si, anche lui, mio parrocchiano. DOMANDA - Sa se il Marcian voleva fondare unassociazione culturale? RISPOSTA - Invero ho appreso dell'associazione culturale solo dopo della sua effettiva costituzione. Ricordo, anzi, che una folta delegazione della stessa venne a comunicarmelo in Parrocchia. DOMANDA - Ricorda in che periodo? RISPOSTA - Circa un anno, ma certamente, dopo che era stata costituita; ricordo che la delegazione venne solo ad offrirmi la carica di membro onorario; pur ringraziando, ho rifiutato. DOMANDA - Ricorda se il MARCIANO le disse che Santo CRUCITTI non voleva o lo avevo sconsigliato di creare questa associazione culturale? RISPOSTA - Ricordo che il MARCIANO venne in parrocchia, come faceva spesso, e in una occasione mi raccont di un colloquio avuto con Santo CRUCITTI, che si era fermato nei pressi dellabitazione che stava ristrutturando, chiedendogli sulla futura destinazione della casa. Appreso della possibile fruizione dellabitazione come sede del circolo culturale Harmos, gli raccomand di vigilare affinch l'associazione non avesse finalit sconvenienti, come, ad esempio, ambigue frequentazioni femminili. DOMANDA - Lei ebbe modo di parlare di questo con Giuseppe ROMEO? RISPOSTA - Essendo al corrente dell'amicizia del mio parrocchiano ROMEO con il predetto CRUCITTI ed avendo appreso dal MARCIANO quanto sopra, ricordo che, incontrando il ROMEO casualmente, nei pressi della parrocchia, gli dissi di rassicurare il CRUCITTI circa le finalit dell'associazione della cui esistenza ero, per come gi detto, stato informato. DOMANDA - Cosa le ebbe a dire il ROMEO? RISPOSTA - Che lo avrebbe informato. *** La vicenda esaminata e commentata nel presente capitolo rappresenta, ad avviso di questo giudice, la dimostrazione pi evidente della capacit di intimidazione di cui portatore CRUCITTI Santo nella sua qualit ben riconosciuta nel locale di competenza e che pu dirsi oramai accertata anche in questa sede giudiziaria, di esponente di vertice della cosca di ndrangheta insediata nel territorio di Condera-Pietrastorta. La rilevanza che il descritto episodio assume ai fini della delibazione delladdebito associativo costituir argomento di approfondimento in un successivo capitolo della presente sentenza. Quello che qui preme evidenziare che, come emerso dalla conversazione sopra trascritta tra ROMEO Giuseppe e MORISANI Pasquale e come stato direttamente confermato da numerosi testimoni (BENTIVOGLIO Tiberio, CASSARA Salvatore, SACCA Cecilia e CANALE Rosario) e indirettamente convalidato dallatteggiamento di ostinata reticenza (certamente indotta dalla sopra segnalata capacit dintimidazione del CRUCITTI) assunto da MANDUCI Anna Maria, ALOISIO Concetta e dalla persona direttamente intimorita dal CRUCITTI (MARCIANO Consolato), CRUCITTI Santo, mediante il potere dintimidazione derivante dalla sua notoria posizione di esponente di vertice della cosca di ndrangheta insediata su quel territorio, ha proibito a MARCIANO Consolato di mantenere la disponibilit, gi pubblicamente concessa (tanto che aveva addirittura iniziato i lavori di ristrutturazione), di un proprio immobile da destinare a sede dellassociazione culturale promossa dai coniugi BENTIVOGLIO-FALSONE.

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In tal senso, le dichiarazioni rese da BENTIVOGLIO Tiberio, SACCA Cecilia, CANALE Rosario e, soprattutto, da CASSARA Salvatore, tutte compatibili con il dato genuino ed obiettivo rappresentato dal contenuto della conversazione intercettata e in aperto contrasto con le imbarazzate dichiarazioni resa da un atterrito MARCIANO, forniscono la prova piena ed incontestabile dellintimidazione indotta dal CRUCITTI nei confronti di MARCIANO Consolato, il quale, di fronte al minaccioso veto del boss, ha revocato la disponibilit a concedere il proprio immobile a sede dellassociazione culturale HARMOS. Per offrire una dimostrazione plastica della condizione di vivo timore di cui era pervaso MARCIANO allatto della sua assunzione a ss.ii. da parte del p.m. in data 30.6.2009, sufficiente richiamare quella parte del verbale nel quale, senza alcuna sollecitazione da parte dellautorit inquirente, lo stesso si lasciato andare ad una assai significativa esternazione circa i rapporti che lui aveva con CRUCITTI, o meglio con queste persone ( Io non mi sono spaventato perch non ho mai avuto paura di queste persone): A.D.R.: Sono stato invitato ad aderire alla associazione HARMOS da alcuni amici, quali BENTIVOGLIO e SACCA' Cecilia; sono stato anche io un socio fondatore. Questa associazione aveva la sede operativa in un mio immobile. Feci dei lavori per sistemare tale immobile come sede della HARMOS. A.D.R. Un giorno, mentre stavo svolgendo tali lavori, si ferm Santo CRUCITTI che mi chiese cosa stessi facendo. Precisamente mi disse: "Consolato, che stai facendo?. Io gli risposi che stavo facendo dei lavori per la sede dell'associazione che stava nascendo con BENTIVOGLIO e la SACCA'. Santo CRUCITTI mi d del tu e mi chiama per nome perch ci conosciamo. Io non mi sono spaventato perch non ho mai avuto paura di queste persone. Domanda: Cosa intende per "queste persone"? A D. R.: Intendo imprenditori Domanda: Ma perch dovrebbe avere paura di imprenditori? A D.R.: Non ho paura di imprenditori. E da sottolineare che il chiarimento per lexcusatio non petita, ovvero lallegata refrattariet ad intimidazioni provenienti da imprenditori, trova una smentita, che la rende ancora pi implausibile ed imbarazzante, nella lapidaria risposta fornita dallo stesso MARCIANO al difensore del CRUCITTI nel verbale ex art. 391 bis cpp del 17.2.2006: DOMANDA Lei che attivit svolge? RISPOSTA Sono imprenditore edile dal 1989. Un altro dato che merita di essere evidenziato la contraddizione risultante tra la ricostruzione offerta da CRUCITTI Santo relativamente allapproccio avuto con MARCIANO Consolato con le dichiarazioni del parroco CANNIZZARO. Il CRUCITTI (interrogatorio del 19.5.2006) ha, sul punto, dichiarato: Crucitti Santo: Questo Consolato stava facendo dei lavori, tale Paolo Morabito, che tra l'altro oggi, oggi c'e' un compromesso con una casa comprata a Lazzaro e tutto quanto, cercava casa, io ho visto che praticamente c'era Consolato l che stava facendo dei lavori, mi sono fermato, gli ho detto io: "Consolato, che stai facendo?", dice: "Sto aggiustando...", ho detto io: "Vedi che c'e' Paolo Morabito che cerca...", che tra l'altro e' un'altra persona che abita li' a Pietrastorta, "...Che cerca casa, non e' che la vendi?", dice: "No, non la vendo, sto facendo un circolo ricreativo", "Vabb, nel caso in cui la dovessi vendere sappi che c'e' Paolo Morabito che gli interessa, e se c'e' qualche occasione qui in zona, siccome non si vorrebbe spostare dalla zona, se c'e' qualche occasione fammelo sapere o faglielo sapere direttamente a Paolo che deve comprare casa". Tutto qua. Paolo in quella data ha venduto la casa, perche' ha venduto la casa, ha comprato ora, che tra l'altro il compromesso e' stato fatto circa 2 mesi fa, una casa a Lazzaro, ancora abita nella casa a Pietrastorta che se ne deve andare perche' la deve liberare e ancora abita la' perche' ... Tra l'altro gliela devo rifinire io quella a Lazzaro, se non ero arrestato gia' i lavori sarebbero stati fatti, e quindi tutto questo. Quindi e' chiarito pure questo, cioe' dove' il dubbio di questa causa? Cioe' io...Tra l'altro ho visto nel mandato di cattura che si parla di un appalto pubblico, ma quale 'appalto pubblico? Non c'e' nessun appalto pubblico dottore, cioe' questa qua e' una casa di sua propriet, di Consolato, che tra l'altro e' una persona che ci siamo cresciuti pure con lui, cioe' perche' e' andato a fare quella cosa poi dal prete non lo so nemmeno io, ma tra l'altro il prete stesso chiarisce com la cosa, perch questo, se vogliamo poi e' una cosa che ha fatto pure il prete, perche' il prete 1'ha detta questa cosa, e la chiarisce pure il prete.

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Quindi voglio dire, non e' che si tratta di un appalto pubblico laddove c'e' un appalto di un lavoro o di un qualcosa laddove io sono andato a mettere il bastone tra le ruote, ma poi che ...Tra l'altro perche' dovevo mettergli il bastone tra le ruote? Cioe' per quale motivo? Giudice: Ma nelle dichiarazioni del prete si cita lui che direbbe: "Non portate le donne" una cosa cos? Crucitti Santo: Non portate le donne? Avv. Calabrese: Io non me, lo ricordo adesso, comunque faccio...Gliela produco eventualmente. Giudice: Quindi la giustificazione del suo intervento sarebbe riferito ad una raccomandazione che lei fa a chi stava facendo questa cosa qua, di dire: "Si', fate quello che volete ma non portate le donne, non fate bordelli", una cosa cos lei avrebbe detto. Crucitti Santo: Ma no, no, ma sicuramente ho detto io: "Non e' che fai qualche bordello?", ma cioe' che si parla cos, tra amici, ma io non mi ricordo neanche, sinceramente non mi ricordo di questo fatto, io mi ricordo che mi sono fermato per la casa, non mi ricordo di questo fatto, donne o non donne, anche perche' se parla di un'associazione culturale che donne deve portare, dottore? Mi ha detto che fa un'associazione culturale, quindi che donne doveva portare con un'associazione culturale? Cio io sinceramente questa cosa non me la ricordo, ma se ci fosse stato qualcosa del genere me lo sarei ricordato senzaltro Il parroco, don Nuccio CANNIZZARO, sentito dal difensore del ROMEO ha, invece, dichiarato: DOMANDA - Ricorda se il MARCIANO le disse che Santo CRUCITTI non voleva o lo avevo sconsigliato di creare questa associazione culturale? RISPOSTA - Ricordo che il MARCIANO venne in parrocchia, come faceva spesso, e in una occasione mi raccont di un colloquio avuto con Santo CRUCITTI, che si era fermato nei pressi dellabitazione che stava ristrutturando, chiedendogli sulla futura destinazione della casa. Appreso della possibile fruizione dellabitazione come sede del circolo culturale Harmos, gli raccomand di vigilare affinch l'associazione non avesse finalit sconvenienti, come, ad esempio, ambigue frequentazioni femminili. DOMANDA - Lei ebbe modo di parlare di questo con Giuseppe ROMEO? RISPOSTA - Essendo al corrente dell'amicizia del mio parrocchiano ROMEO con il predetto CRUCITTI ed avendo appreso dal MARCIANO quanto sopra, ricordo che, incontrando il ROMEO casualmente, nei pressi della parrocchia, gli dissi di rassicurare il CRUCITTI circa le finalit dell'associazione della cui esistenza ero, per come gi detto, stato informato. DOMANDA - Cosa le ebbe a dire il ROMEO? RISPOSTA - Che lo avrebbe informato. Le dichiarazioni del CANNIZZARO risultano ben diverse da quelle rese dal CRUCITTI. Mentre questultimo ha affermato di essersi rivolto a MARCIANO solo per riferirgli che un suo amico, tale Paolo Morabito, era in cerca di una casa da affittare e che quella del MARCIANO poteva corrispondere alle sue necessit, il parroco ha accennato a una ben diversa causale e cio ad una (obiettivamente poco plausibile) esigenza di salvaguardare la moralit dei costumi da parte del CRUCITTI, prevenendo occasioni di situazioni licenziose (gli raccomand di vigilare affinch l'associazione non avesse finalit sconvenienti, come, ad esempio, ambigue frequentazioni femminili). Si noti che la versione sostenuta dal CANNIZZARO coincide con quella resa dallo stesso MARCIANO quando era stato sentito dal difensore in data 17.2.2006 (appena venti giorni dopo lassunzione del sacerdote): DOMANDA - Lei si interessato unitamente ad altre persone alla fondazione nel quartiere di Condera-Pietrastorta di unassociazione culturale? RISPOSTA Si, lassociazione si chiama Harmos ed io faccio parte del consiglio direttivo. DOMANDA - Ha svolto dei lavori di ristrutturazione dello stabile che avrebbe dovuto ospitare i locali dellassociazione? RISPOSTA - Si; tanto pi che i predetti locali sono di mia propriet. DOMANDA - Ricorda se durante la realizzazione dei predetti lavori ebbe un dialogo con Santo CRUCITTI e se si di che cosa parlaste? RISPOSTA Si, ricordo che una volta Santo CRUCITTI si ferm nei pressi della mia abitazione dove stavo eseguendo i predetti lavori e mi chiese cosa stavo facendo; al che risposi che stavo ristrutturando lo stabile perch avevamo, con altre persone, lintenzione di fondare unassociazione socio-culturale, al che mi chiese quali fossero gli scopi di unassociazione socio-culturale ed io risposi che non aveva scopi di lucro e che serviva a creare momenti di aggregazione nel quartiere attraverso la trattazione di temi di interesse sociale e culturale. Ricordo che CRUCITTI mi fece la battuta,

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ironicamente, di non fare cose ambigue, tipo il creare disagio portando donne o fare spettacoli ambigui. DOMANDA - Lei ebbe modo di riferire il contenuto del dialogo intercorso con il CRUCITTI al sacerdote don Nuccio CANNIZZARO? RISPOSTA Si, ricordo che a distanza di tempo ebbi modo di riferire al sacerdote del dialogo avuto con il CRUCITTI; non ricordo se ci avvenne prima o dopo avere comunicato al sacerdote che si era costituita questa associazione. DOMANDA Le disse mai il CRUCITTI di non realizzare la predetta associazione culturale? RISPOSTA - No, assolutamente no. Ebbene, il MARCIANO si contraddetto clamorosamente su almeno due decisivi punti, quando, a distanza di oltre tre anni dalle predette dichiarazioni, stato sentito dai pp.mm. (il 30.6.2009). In questultima occasione, infatti, lo stesso, oltre a non confermare la circostanza secondo cui il CRUCITTI si sarebbe preoccupato di evitare di creare situazioni moralmente ambigue (circostanza, come si visto, affermata dal CANNIZZARO ma mai nemmeno allegata dallo stesso CRUCITTI, che anzi lha smentita!), ha altres negato di aver mai parlato dellincontro avuto con CRUCITTI con il parroco CANNIZZARO, diversamente da quanto aveva asserito il 17.2.2006: A.D.R. Un giorno, mentre stavo svolgendo tali lavori, si ferm Santo CRUCIT'TI che mi chiese cosa stessi facendo. Precisamente mi disse: "Consolato, che stai facendo?. Io gli risposi che stavo facendo dei lavori per la sede dell'associazione che stava nascendo con BENTIVOGLIO e la SACCA'. Santo CRUCITTI mi d del tu e mi chiama per nome perch ci conosciamo. Io non mi sono spaventato perch non ho mai avuto paura di queste persone. .. Domanda: Cosa fece dopo la visita che le fece Santo CRUCITTI? A.D.R.: Nulla e non dissi niente a nessuno. Si invita MARCIANO' Consolato a fornire risposte logiche e a dire la verit, avendo prestato giuramento. Domanda: Allora fu Santo CRUCITTI che raccont queste cose in giro? A.D.R.: No. Domanda: Poich lei queste cose non le ha mai dette a nessuno, come possono essere venuti a conoscenza di queste circostanze Tiberio BENTIVOGLIO, SACCA' Cecilia e CANALE Rosario? A.D.R.: Non lo so. Domanda: Ma come mai tante persone dicono che lei si rec da Don CANNIZZARO? A.D.R.: Quello che dicono Tiberio BENVTIVOGLIO, SACCA' Cecilia e CANALE Rosario falso. Queste persone mentono. Domanda: Conferma che l'incontro con Santo CRUCITTI realmente accaduto? A.D.R.: Si, confermo che l'incontro con Santo CRUCITTI realmente accaduto. E evidente che tali contraddizioni rendono prive di attendibilit sia le dichiarazioni (prima edulcorate e poi reticenti) del MARCIANO che quelle (chiaramente compiacenti) del CANNIZZARO, tento conto di quanto affermato da altri testimoni come il m.llo CASSARA, BENTIVOGLIO Tiberio, SACCA Cecilia e CANALE Rosario. Da notare, in particolare, come questi ultimi due, per descrivere lo stato danimo del MARCIANO, abbiano usato lo stesso aggettivo: spaventato!. Infine, dalle dichiarazioni rese dal parroco CANNIZZARO si pu cogliere un ulteriore spunto utile a dimostrare quanto elevata e concreta fosse la capacit dintimidazione del CRUCITTI in quel comprensorio. Il religioso, infatti, ha affermato che, dopo aver appreso dal (verosimilmente atterrito) MARCIANO del veto che gli aveva posto CRUCITTI (la scena evoca lepisodio manzoniano dellincontro di Don Abbondio con i bravi), ha avvertito la necessit di rivolgersi al ROMEO affinch lo stesso intercedesse presso il suo amico CRUCITTI in modo da rassicurarlo circa le finalit dellassociazione, come se CRUCITTI, appunto, fosse il custode della moralit del quartiere Condera-Pietrastorta: RISPOSTA - Ricordo che il MARCIANO venne in parrocchia, come faceva spesso, e in una occasione mi raccont di un colloquio avuto con Santo CRUCITTI, che si era fermato nei pressi dellabitazione che stava ristrutturando, chiedendogli sulla futura destinazione della casa. Appreso della possibile fruizione dellabitazione come sede del circolo culturale Harmos, gli raccomand di

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vigilare affinch l'associazione non avesse finalit sconvenienti, come, ad esempio, ambigue frequentazioni femminili. DOMANDA - Lei ebbe modo di parlare di questo con Giuseppe ROMEO? RISPOSTA - Essendo al corrente dell'amicizia del mio parrocchiano ROMEO con il predetto CRUCITTI ed avendo appreso dal MARCIANO quanto sopra, ricordo che, incontrando il ROMEO casualmente, nei pressi della parrocchia, gli dissi di rassicurare il CRUCITTI circa le finalit dell'associazione della cui esistenza ero, per come gi detto, stato informato. DOMANDA - Cosa le ebbe a dire il ROMEO? RISPOSTA - Che lo avrebbe informato. E evidente che tale iniziativa del CANNIZZARO pu essere motivata solo con la preoccupazione dallo stesso avvertita di eventuali pericolose conseguenze per lo sfortunato MARCIANO, tenuto conto della personalit del soggetto con il quale, suo malgrado, si era venuto a confrontare. *** Cos ricostruiti i termini storici del fatto, in punto di diritto si ritiene non condivisibile la formulazione della contestazione di cui al capo B in termini di tentativo di estorsione in pregiudizio di BENTIVOGLIO Tiberio e FALSONE Vincenzina. Il p.m., al fine di conferire fondatezza a questa prospettazione, ha operato un collegamento suggestivo tra la sopra descritta vicenda e la pressoch contestuale indizione di una gara di appalto da parte del Comune di Reggio Calabria per la realizzazione di una struttura per attivit socio-culturali in localit Pietrastorta, con impegno di spesa nellordine dei 70.000 . omissis Ebbene, a quanto emerso dagli atti, il collegamento tra lappalto dei lavori per la costruzione di una struttura per attivit socio-culturali in Pietrastorta e il veto opposto da CRUCITTI Santo a MARCIANO Consolato rimasta una mera intuizione investigativa non corroborata da validi riferimenti probatori. Non si vede, infatti, quale incompatibilit si potrebbe configurare tra la realizzazione di una struttura pubblica, aperta alle pi diverse istanze presenti sul territorio (al di l dellopportunit costituita dalla mera esecuzione dei lavori), e listituzione ed il mantenimento di unassociazione privata con finalit religiose, culturali e sociali. Dalle numerose denunce presentate da BENTIVOGLIO Tiberio e dai numerosi verbali di ss.ii. rese dallo stesso non mai emerso che lo stesso abbia ricevuto, direttamente o indirettamente, pressioni, richieste o divieti da parte di CRUCITTI Santo in relazione alla sua iniziativa di creare lassociazione culturale. Neppure pu essere operato un collegamento univoco tra lincendio doloso dellesercizio commerciale del BENTIVOGLIO del 13 aprile 2005 con il veto posto dal CRUCITTI a MARCIANO nel novembre del 2004, anche perch lo stesso esercizio del BENTIVOGLIO era stato oggetto di un attentato dinamitardo nellaprile del 2003 (i presunti autori di tale atto, MUSARELLA Gianfranco e MUSARELLA Sebastiano, sono stati giudicati per questo fatto e assolti nel processo Eremo con sentenza in data 31.10.2006, per non aver commesso il fatto). Non stato, dunque, sufficientemente chiarito per quale ragione CRUCITTI Santo si sia determinato ad impedire a MARCIANO Consolato di mettere a disposizione il proprio immobile quale sede dellassociazione culturale costituita ad iniziativa dei coniugi BENTIVOGLIO-FALSONE. E, invece, emerso che detta associazione non aveva incontrato il gradimento n del parroco del luogo, don Nuccio CANNIZZARO, n di altre associazioni operanti nello stesso settore (la Laos presieduta dallo stesso parroco e la Evelita presieduta da MORISANI Pasquale). In ogni caso, anche riconoscendo che i reali destinatari delliniziativa intimidatoria del CRUCITTI potessero essere i coniugi BENTIVOGLIO-FALSONE (come si desume dalla conversazione intercettata tra ROMEO e MORISANI), ci che in questa sede deve essere evidenziato, sulla base del compendio probatorio presente in atti, che la condotta posta in essere dal CRUCITTI (ovverosia il divieto posto a MARCIANO di concedere il suo immobile a sede dellassociazione) non di per s idonea ad incidere in alcun modo, in termini penalmente rilevanti, nella sfera personale o patrimoniale dei predetti soggetti (i quali non potevano vantare alcuna situazione giuridica tutelabile in relazione allimmobile del MARCIANO) , ma unicamente in quella del soggetto condizionato da tale condotta, cio MARCIANO Consolato, la cui libert morale stata decisivamente coartata dalla specificata condotta intimidatrice.

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Per queste ragioni CRUCITTI Santo e ROMEO Giuseppe (questultimo in verit sostanzialmente estraneo alla vicenda) debbono essere assolti dal delitto loro contestato al capo B per insussistenza del fatto cos come descritto nel capo dimputazione. Si ritiene, altres, che tale fatto debba essere riqualificato come fattispecie di violenza privata ex art. 610 cp, aggravata ai sensi dellart. 7 L. 203/1991, in pregiudizio di MARCIANO Consolato e che, in tale prospettiva, si debba ordinare la restituzione degli atti al p.m. per lulteriore corso. *** ()

Fatta questa necessaria premessa, proprio in relazione a detti fatti, nel corso dellattivit dintercettazione ambientale disposta24 con decreto avente RIT 437/10 nellambito del proc. n.4190/09 RGNR DDA, veniva registrata in data 10 aprile 2010, e cio appena due mesi dopo lemissione della sentenza di condanna (8 febbraio 2010) una conversazione ambientale proprio tra due dei principali protagonisti della vicenda descritta nello stralcio del provvedimento del Gup sopra riportato: lanzidetto Consolato MARCIANO25 e don Nuccio CANNIZZARO, parroco della diocesi di ConderaPietrastorta. La discussione tra gli stessi permette di dimostrare come lattivit intimidatoria del CRUCITTI nei confronti del malcapitato MARCIANO si sia protratta senza soluzione di continuit anche dopo la celebrazione del processo, a seguito, nonostante ed a causa proprio della sentenza di condanna. Nel corso della stessa infatti, il MARCIANO, gi pesantemente intimidito dal CRUCITTI nel corso prima della vicenda sostanziale legata allapertura dellassociazione culturale, poi di quella processuale, dove rendeva false dichiarazioni tese a scagionare limputato, asseriva di essere stato nuovamente avvicinato da Santo, identificato inequivocabilmente in Santo CRUCITTI ed esplicitamente minacciato di gravi ritorsioni nel caso in cui costui avesse dovuto effettivamente subire la pena detentiva comminatagli con la condanna, che veniva addebitata dal CRUCITTI proprio alle dichiarazioni rese dal MARCIANO. Appare evidente come quello descritto da questultimo sia il modus operandi tipico dellappartenente ad associazione mafiosa che dopo aver piegato il proprio interlocutore alla propria volont, dopo averlo indotto alla falsa testimonianza per farsi scagionare, non pago reitera la propria condotta delittuosa, minacciando di far scontare alla stessa vittima le conseguenze della propria carcerazione. Nella conversazione in questione il MARCIANO, rivolgendosi al CANNIZZARO, riferiva: () sapete come andata a finire? (inc) ...che Santo mi ha chiamato e ni vittimo (e ci siamo visti ndr) a piazza Carmine, pigghiau e mi dissi (e mi ha detto ndr): La DEVI PAGARE TU SE MI AZZICCANO, MI ATTACCANO INTRA (mi arrestano ndr) .Ci dissi; vai, vai leggiti i cosi (vai a leggerti le cose ndr)..vai a leggerti i cosi, come ti ho testimoniato tre volte a favore tuo ().

24 Autorizzazione allutilizzo in questo procedimento (vds allegato 139 volume 3) 25 nato a Reggio Calabria (RC) il 03/06/1964, ivi residente in Via Reggio Campi II Tr n. 3317C

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Lepisodio decritto conferma che, nonostante la condanna subita, Santo CRUCITTI persista ad esercitare la propria supremazia mafiosa nel territorio di competenza, anche nel periodo successivo alla stessa, nel caso in specie minacciando di gravi ritorsioni le vittime della propria azione criminale, sebbene le stessa - come gi emerso - avesse tenuto una condotta assai reticente con gli inquirenti al fine di tutelare lanzidetto capo cosca. A conferma dellatteggiamento omertoso avuto nel corso delle investigazioni, il MARCIANO riferiva al suo interlocutore anche limmediata risposta data al CRUCITTI, con la quale sottolineava come, a differenza di quanto gli veniva contestato, aveva in pi occasioni successive tentato di coprirlo con le sue dichiarazioni: Ci dissi; vai, vai leggiti i cosi (vai a leggerti le cose ndr)...vai a leggerti i cosi, come ti ho testimoniato tre volte a favore tuo . Daltra parte, stesso atteggiamento di sudditanza psicologica veniva dimostrato dal prete Antonio CANNIZZARO. Questi infatti, non pago delle dichiarazioni rese nel corso delle indagini a favore del CRUCITTI, ritenute chiaramente compiacenti anche nella valutazione compiuta anche dal Gup nello stralcio della sentenza riportato, nel corso della stessa conversazione asseriva testualmente: .ma io gli ho detto che quando sei venuto tu, gli ho fatto le dichiarazioni per lui, per aiutarlo...lo aiutai. Ed ancora, di seguito, nonostante avesse avuto cognizione delle rinnovate minacce subite da MARCIANO, ribadiva il proprio sostegno a favore del CRUCITTI, cercando in tutti i modi di minimizzare laccaduto: ) venuto, venuto a dirmi, tu, che, che Crucitti si incontrava .inc... chi sta cosa? E tu ci dicisti e va bo, basta finiu u film (le voci sin accavallano) non ti ha minacciato e non ti ha fatto niente. Io gliel'ho detto(le voci si accavallano Consolato tenta di intervenire)non ti ha minacciato()ti ha minacciato?..no! non ti ha minacciato(). Si riporta la trascrizione integrale della conversazione tra presenti sopra richiamata, intercorsa in data 10.04.2010 (vds allegato n.28):
TRADUTTORE: OPERATORE: Mar. C. Tagliamonte Lucio LINGUA:

LN 1975 PROGR. 812

DATA 10/04/2010 ORA 17.20.58

AMB. MERCEDES IN USO A CANNIZZARO ANTONIO CONCETTO

RIT: 437-10 R.G.N.R.: 4190-09 Linea : 1975

SINTESI

[17:21:20] rumori delle portiere, nessuno sale a bordo.Nuccio si ferma a parlare fuori dal veicolo con MARCIAN Consolato, ma lascia la portiera aperta. Nuccio: Consolato Consolato: inc... Nuccio:a va beh ma chistu...inc.. Consolato: inc.. Nuccio: ..e che beniu( venuto ndr) sulo a Cundera? Consolato: e ma poi mi ha chiamato. Nuccio: eh? e che voleva?

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Consolato. ..ti ricordi?.....inc...a vinni chillu malato di 'ndrangheta. Nuccio: tu non hai idea di quanti imbrogli mi scriviru..inc.( le voci si sovrappongono Consolato esclama e mannaia).tu non hai idea Consolato: io non ho visto niente...inc.. Nuccio. io l'ho dett...io l'ho dichiarato: io ho...io ho dichiarato. Consolato. .. sei volte eh.... sapete come andata a finire? (inc) ...che Santo mi ha chiamato e ni vittimo (e ci siamo visti ndr) a piazza Carmine, pigghiau e mi dissi (e mi ha detto ndr): la devi pagare tu se mi azziccano, mi attaccano intra (mi arrestano ndr) .Ci dissi; vai, vai leggiti i cosi(vai a leggerti le cose ndr)..vai a leggerti i cosi, come ti ho testimoniato tre volte a favore tuo Nuccio: no va beh...non ha senso ...ma io gli ho detto che quando sei venuto tu, gli ho fatto le dichiarazioni per lui, per aiutarlo...l'ho aiutai. Consolato: ...eh..la verit Nuccio:... venuto, venuto a dirmi, tu, che, che Crucitti si incontrava .inc... chi stacosa? E tu ci dicisti e va bo, basta finiu u film (le voci sin accavallano) non ti ha minacciato e non ti ha fatto niente.Io gliel'ho detto(le voci si accavallano Consolato tenta di intervenire)non ti ha minacciato. Consolato:ascoltate....Don Nuccio Nuccio: ti ha minacciato?..no! non ti ha minacciato.! Consolato: come mi ha domandato ...come mi ha domandato lui, mi hanno domandato altre 20 persone. Nuccio:..mille....bravo..bravo, esatto ..esatto. Consolato: non so perch si sono impuntati (inc) Nuccio: no, perch poi tu mi dicisti di intervenire...c'era una microspia nella macchina di quello storto..che sapevamo noi! eh ..eh capisci chistu u problema fu.. Consolato: io...don Nuccio Nuccio:.perch se non c'era la microspia...inc...(i due sembrano allontanarsi dal punto di ascolto) [17:22:55] Nuccio:Lo sai che mi ha detto? (inc)...ti a stare zitto (devi stare zitto ndr.) perch...inc...(le voci si accavallano Consolato impreca). Lo sai che hanno trasferito quello della denuncia? Consolato: ma quelli che sapevano? Nuccio: le dichiarazioni...inc......tu dovevi a fare il campo sportivo l sopra?...inc....a me parroco?...perch pure io l'avevo fatto....ma scherziamo?...e poi ci scriviru che io iva chiamando (andavo chiamando ndr.) a uno ad uno i cristiani mi nescino i l'associazione!...io? ...ma io...non chiamai a nuddu mai! (non ho chiamato a nessuno mei ndr.) Consolato: ma quando mai...inc...?! Nuccio: ma ti rendi conto?..questo qua...(le voci si accavallano) Consolato: ..ma io, don Nuccio, non vo....inc....(tratto inc...)[17:23:41] l c'era la parola del Carabiniere...poi inc...ora a me...inc....(le voci si accavallano) Nuccio: ..ma... ma.. me (inc) ca chisti su in giro...inc... Consolato: ....Peppe Romeo.me va sa face in 'nto culo.inc..(le voci si accavallano) Nuccio: ma Peppe Romeo un porcaruso. Consolato:...ia 'nte Paolo( andato da paolo ndr)...inc..perch doveva vedere i verbali..( le voci di accavallano) tratto inc..... [17:24:09] Consolato: (incom) lavvocato di (icom) mi ha dato una copia del verbale di...inc.. Nuccio:...la causa di tutto... la causa di tutto quando sapiti ...inc... poi tratto non comprensibile

Lultimo dato che appare opportuno ribadire a chiusura della vicenda illustrata la coincidenza temporale tra lemissione della sentenza di condanna e la reazione del CRUCITTI nei confronti del MARCIANO che testimonia la veridicit del racconto fatto da questultimo. Infatti, a fronte della sentenza emessa dal Gup di Reggio Calabria l8.2.2010, le minacce subite dal MARCIANO e riferite, ex post, al CANNIZZARO venivano individuate nel corso della conversazione registrata il 10.4.2010.

5) LA FATTISPECIE DI CUI ALLART. 416 BIS C. P.:

107

IL QUADRO DI GRAVIT INDIZIARIA INERENTE LESISTENZA DELLARTICOLAZIONE TERRITORIALE DELLA

NDR ANG H ETA

DENOMINATA

COSCA CRUCITTI

LA

PARTECIPAZIONE AD ESSA DEGLI INDAGATI.

Questo, dunque, il compendio indiziario in atti, efficacemente illustrato nel decreto di fermo del P. M.. Prima di passare alle conclusioni, necessario il riferimento alla fattispecie oggetto di contestazione ed ai criteri giurisprudenziali che consentono di ritenere dimostrata la partecipazione ad essa. Lart. 416 bis C. p. reca la rubrica Associazioni di tipo mafioso anche straniere e dispone: <<Chiunque fa parte di unassociazione di tipo mafioso, formata da tre o pi persone, punito con la reclusione da sette a dodici anni. Coloro che promuovono, dirigono od organizzano lassociazione sono puniti per ci solo con la reclusione da nove a quattordici anni. Lassociazione di tipo mafioso quando coloro che ne fanno parte si avvalgono della forza dintimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omert che ne deriva per commettere delitti, per acquisire in modo diretto od indiretto la gestione o, comunque, il controllo di attivit economiche, di concessioni, di autorizzazioni, appalti e servizi pubblici o per realizzare profitti o vantaggi ingiusti per s o per altri ovvero al fine di impedire od ostacolare il libero esercizio del voto o di procurare voti a s o ad altri in occasione di consultazioni elettorali>>.

Una prima questione da affrontare consiste nellindividuazione della condotta tipica di tale delitto. In proposito alcune valutazioni contenute in giurisprudenza sembrano creare un certo dubbio circa la natura, monosoggettiva o plurisoggettiva, del delitto di cui allart. 416 bis c. p., laddove il delitto avrebbe natura monosoggettiva se la sua condotta viene intesa come condotta individuale di entrare a far parte di unassociazione avrebbe natura plurisoggettiva se la sua condotta viene, invece, intesa come azione collettiva di associarsi.

Si legge nella sentenza DIMITRY, emessa dalle Sezioni Unite nel 1994: <<Non v dubbio che
lelemento materiale del reato in esame sia costituito dalla condotta di partecipazione ad associazione di tipo mafioso e che per partecipazione debba intendersi la stabile permanenza del vincolo associativo

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tra gli autori. Non vi dubbio in altri termini che la condotta tipica del reato, di cui si discute, consista nel far parte dellassociazione>>.

Si legge nella sentenza CARNEVALE, emessa dalle Sezioni Unite nel 2002: <<La tipologia
della condotta di partecipazione delineata dal legislatore sotto lespressione chiunque fa parte di unassociazione di tipo mafioso (art. 416-bis comma 1). Tenuti presenti i connotati assegnati allassociazione mafiosa dal comma 3 dellart. 416-bis, deve intendersi che fa parte di questa chi simpegna a prestare un contributo alla vita del sodalizio, avvalendosi (o sapendo di potersi avvalere) della forza dintimidazione del vincolo associativo e delle condizioni di assoggettamento e di omert che ne derivano per realizzare i fini previsti. Al contempo, lindividuazione di unespressione come fa parte non pu che alludere ad una condotta che pu assumere forme e contenuti diversi e variabili cos da delineare una tipica figura di reato a forma libera, consistendo in un contributo apprezzabile e concreto, sul piano causale, allesistenza od al rafforzamento dellassociazione e, quindi, alla realizzazione delloffesa tipica agli interessi tutelati dalla norma incriminatrice. Sicch a quel far parte dellassociazione, che qualifica la condotta del partecipe, non pu attribuirsi il solo significato di condivisione meramente psicologica del programma criminoso e delle relative metodiche, bens a quello pi pregnante di una concreta assunzione di un ruolo materiale allinterno della struttura criminosa>>.

In realt, a parere di questo giudice, per individuare correttamente gli elementi costitutivi di tale reato, non si pu prescindere da una lettura combinata dellarticolo 416 bis c. p. e dellart. 416 c. p., che disciplina lassociazione per delinquere c.d. semplice. Lart. 416 c. p. dispone, infatti: <<
Quando tre o pi persone si associano allo scopo di commettere pi delitti, coloro che promuovono o costituiscono od organizzano lassociazione sono puniti per ci solo con la reclusione da tre a sette anni. Per il solo fatto di partecipare allassociazione, la pena della reclusione da uno a cinque anni>>. Il

legislatore, per raggiungere il medesimo scopo, avrebbe potuto seguire una diversa tecnica normativa, descrivendo il reato, di cui allart. 416 bis c. p., sulla falsariga di quello, di cui allart. 416 c. p., relativo alla associazione per delinquere semplice. A ben vedere, lequivoco consiste nel configurare il reato di cui allart. 416 bis c. p. come un reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso e non come reato di associazione di tipo mafioso, come recita testualmente il titolo. Si vuol dire, cio, che la condotta tipica di tale delitto non la condotta individuale del far parte, quanto, piuttosto, la condotta collettiva dellassociarsi di tre o pi persone, che decidono di mettere insieme in modo stabile le proprie energie fisiche e mentali ed un complesso di beni e risorse (soldi, armi, beni mobili ed immobili), cos da creare una struttura organizzativa permanente ed adeguata rispetto al perseguimento del programma criminoso descritto nel 3 comma e costituito dalla commissione di delitti o di specifiche attivit, ivi dettagliatamente e tassativamente elencate, attraverso limpiego del c.d. metodo mafioso, che consiste appunto nellavvalersi della forza 109

dintimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omert che ne deriva, laddove per forza dintimidazione deve intendersi la capacit di incutere paura nei terzi che lassociazione ha, in virt della sua stabile e non occasionale predisposizione ad esercitare la coazione; per assoggettamento deve intendersi lo stato di sottomissione e succubanza psicologica nelle potenziali vittime dellintimidazione, derivante dalla loro convinzione di essere esposte ad un grave ed ineludibile pericolo di fronte alla forza dellassociazione; per omert deve intendersi la presenza di un rifiuto generalizzato e non occasionale di collaborare con la giustizia, che si manifesta comunemente nella forma di testimonianze false e reticenti o di favoreggiamenti.

Ovviamente, basta la sola esistenza di tale associazione mafiosa a turbare lordine pubblico, suscitando allarme nella popolazione, a prescindere dal fatto che venga attuato il programma criminoso attraverso la commissione dei reati-fine. Va, peraltro, rilevato che le stesse Sezioni Unite, nella sentenza CARNEVALE, pur parlando di condotta di partecipazione allassociazione mafiosa, escludono che la condotta tipica del delitto abbia natura monosoggettiva e che, conseguentemente, il concorso esterno in tale delitto sia una sorta di concorso eventuale nella condotta individuale di far parte dellassociazione. Le Sezioni Unite del 2002 affermano, infatti: <<La tesi della natura monosoggettiva del delitto di
partecipazione inaccettabile, perch linclusione di taluno in unassociazione non pu dipendere solo dalla volont di colui che allassociazione intende aderire, ma richiede anche quella di tutti gli altri associati o di coloro che li rappresentano. Si giustamente osservato che davvero difficile vedere nella partecipazione una fattispecie monosoggettiva, come se la condotta sia costituita da un atto unilaterale di adesione allassociazione, da uniscrizione, e non sia invece, tanto nel momento iniziale quanto in tutto il suo svolgimento, destinata a combinarsi con le condotte degli altri associati, in ununione di forze per imprese che generalmente trascendono le capacit individuali. In effetti, tanto la costituzione dellassociazione quanto linserimento di un soggetto in unorganizzazione gi formata postulano sempre e necessariamente la volont e lagire di una pluralit di persone. Si deve, perci, ritenere che tutti i reati associativi sono sempre reati a concorso necessario, vale a dire, fattispecie plurisoggettive proprie>>.

Appare evidente che le Sezioni Unite, nellaffermare, in buona sostanza, che la partecipazione non un atto unilaterale di adesione allassociazione, ma il risultato di unazione collettiva di reciproca adesione, non fanno che confermare indirettamente quanto prima si detto e, cio, che la condotta tipica costituita pi propriamente dallassociarsi di pi persone che si verifica sia al momento della costituzione dellassociazione sia in occasione del successivo inserimento di altro associato in unorganizzazione gi esistente. Ed, infatti, 110

anche in questo secondo caso vi la necessit di un incontro di volont tra il nuovo associato ed i soggetti gi associati. Appare in linea con la presente ricostruzione la sentenza della Corte di Cassazione n. 9064 del 12.12.2003/2.03.2004, PG in proc. MARINARO ed altri, nella quale si sottolinea che <<la condotta tipica si esaurisce nel fatto in s di associarsi ovvero di promuovere,
dirigere, organizzare unassociazione di questo tipo, apportando un certo contributo allesistenza dellente >>

e che <<la tipicit del modello associativo delineato dallart. 416 bis c. p. risiede nel c.d.
metodo mafioso (individuato nella forza intimidatrice del vincolo associativo, nella condizione di assoggettamento ed in quella di omert), piuttosto che negli scopi, indicati in via alternativa dal terzo comma del citato articolo, che lassociazione stessa persegue o voglia perseguire>>.

Si riportano, di seguito, alcuni brani della motivazione della sentenza citata, che chiariscono il significato concreto della necessaria attitudine dellassociazione mafiosa ad operare con il metodo mafioso, precisando anche i criteri da utilizzare per la prova di tale requisito. Osserva la Suprema Corte:
<<Il 3 comma dellart. 416 bis cp individua il metodo mafioso mediante la fissazione di tre parametri caratterizzanti forza intimidatrice del vincolo associativo, condizione di assoggettamento e condizione di omert da considerare tutti e tre come elementi necessari ed essenziali, perch possa configurarsi questo reato associativo, come del reato si desume senza possibilit di dubbio dalluso della condizione e impiegata nel testo normativo. Il ricorso specifico da parte di ciascun membro del gruppo allintimidazione, allassoggettamento ed allomert non costituisce una modalit della condotta tipica (la quale come si detto si esaurisce nel fatto in s di associarsi ovvero di promuovere, dirigere, organizzare unassociazione di questo tipo, apportando un certo contributo allesistenza dellente), ma costituisce lelemento strumentale tipico, di cui gli associati si avvalgono in vista della realizzazione degli scopi propri dellassociazione. In altri termini, quindi, ai fini della consumazione del reato associativo in questione, non necessario che i suddetti strumenti siano stati utilizzati in concreto dai singoli associati, sempre che costoro, per, siano effettivamente nelle condizioni e nella consapevolezza di poterne disporre E, pertanto, necessario che lassociazione abbia conseguito, in concreto, nellambiente circostante nel quale essa opera, uneffettiva capacit dintimidazione, sino ad estendere intorno a s un alone permanente dintimidazione diffusa, tale che si mantenga vivo anche a prescindere da singoli atti dintimidazione concreti posti in essere da questo o quellassociato. E ovvio che, qualora emergano prove di concreti atti dintimidazione e di violenza, esse possono utilmente riflettersi anche sulla prova della forza intimidatrice del vincolo associativo, ma vi si riflettono solo in via ausiliaria, poich ci che conta che, anche mancando la prova di tali atti, lelemento della forza

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intimidatrice sia desunto da circostanze atte a dimostrare la capacit dincutere timore propria dellassociazione e ricollegabile ad una generale percezione della sua terribile efficienza nellesercizio della coercizione fisica. Tale capacit deve essere, peraltro, attuale e non solo potenziale e lalone dintimidazione diffusa deve essere effettivo ed obiettivamente riscontrabile, essendo insufficiente la prova della sola intenzione di produrlo e di avvalersene In mancanza di un quadro indiziario emergente dal compimento di atti diretti ad intimidire, deve, comunque, emergere aliunde e deve essere obiettivamente dimostrabile un clima di intimidazione diffusa scaturente dallassociazione medesima, quale risultante di unantica e, in ogni caso, consolidata consuetudine di violenza, che venga chiaramente percepito come tale allesterno e del quale gli associati si avvantaggino per perseguire i loro fini. Lomert, intesa come rifiuto assoluto ed incondizionato di collaborare con gli organi dello Stato, che si correla in rapporto di causa ad effetto alla forza dintimidazione dellassociazione di stampo mafioso, deve essere sufficientemente diffusa, anche se non generale, e pu derivare non solo dalla paura di danni alla propria persona, ma anche dallattuazione di minacce che comunque possono realizzare danni rilevanti, sicch sia diffusa la convinzione che la collaborazione con lAutorit giudiziaria non impedir ritorsioni dannose per la persona del denunciante, in considerazione della ramificazione dellorganizzazione, della sua efficienza, della sussistenza di altri soggetti non identificabili, forniti del potere di danneggiare chi ha osato contrapporsi La prova degli elementi caratterizzanti lipotesi criminosa di cui allart. 416-bis cp pu essere desunta, con metodo logico-induttivo, in base al rilievo che il sodalizio presenti tutti gli indici rivelatori del fenomeno mafioso, quali la segretezza del vincolo, i vincoli di comparaggio tra gli adepti, il rispetto assoluto del vincolo gerarchico, laccollo delle spese di giustizia da parte della cosca, il diffuso clima di omert come conseguenza ed indice rivelatore dellassoggettamento alla consorteria. Gli indizi del reato associativo possono essere legittimamente tratti, altres, dalla commissione dei reatifine, interpretati alla luce dei moventi che li hanno ispirati, quando questi valgano ad inquadrarli nella finalit dellassociazione (Sez. 6, 10.2.2000 n. 1612, ric. FERONE ed altri; Sez. V, 20.4.2000 n. 4893, ric. PG in proc. FRASCA) >>.

La successiva sentenza n. 31461 del 7.6.2004/16.7.2004, FORIGLIO ed altro ha ribadito alcuni di questi concetti, precisando, in particolare, che << in tema di associazione di tipo mafioso, la forza
dintimidazione che caratterizza il vincolo associativo non necessariamente deve desumersi da specifiche minacce avanzate da uno o pi componenti della famiglia, ma pu essere argomentato con valutazioni di merito che, se congrue, non sono censurabili in sede di legittimit, sulla base di elementi atti a dimostrare il diffuso clima di sopraffazione e conseguente assoggettamento delle vittime (Nel caso di specie la Corte ha ritenuto congrua la motivazione di giudici di merito che avevano valorizzato il modo selvaggio con il quale gli imputati avevano esercitato la pastorizia, ponendo in essere condotte di pascolo abusivo e di danneggiamento, e latteggiamento remissivo dei proprietari per timore di ritorsioni) >>.

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Il delitto di associazione mafiosa , dunque, un reato plurisoggettivo e, come tutti i reati aventi questa natura, esige 1) sul piano oggettivo un numero minimo di soggetti agenti, che, nel caso di specie, quello di tre; la commissione, da parte di ciascun soggetto agente, della condotta tipica prevista dalla norma di parte speciale ed alla quale consegue il prodursi dellevento (cio, nel caso di specie, la condotta di associarsi e levento dellesistenza di una struttura associativa)

2) sul piano soggettivo, in capo a ciascun soggetto agente: la coscienza e volont della condotta (c.d. suitas della condotta); la volont dellevento; il dolo specifico, se previsto, dalla norma di parte speciale, che, nel caso di specie, costituito dalla volont di perseguire la finalit di realizzare il programma criminoso.

Ovviamente, qualunque soggetto, che concorra nella commissione del reato, di cui allart. 416 bis c. p., ponendo in essere la condotta tipica ed avendo il dolo sopra descritto, deve considerarsi a tutti gli effetti un soggetto attivo del reato, cio un partecipe dellassociazione di tipo mafioso. Ci premesso, la prova del fatto che un certo soggetto sia partecipe dellassociazione pu essere tratta:
1.

sia da elementi che dimostrino direttamente lavvenuta affiliazione del soggetto alla consorteria mafiosa (si pensi, ad esempio, ad una chiamata di correo plurima, che indichi un certo soggetto come affiliato come nella fattispecie in esame); sia da elementi che dimostrino indirettamente tale intraneit nella consorteria (ad esempio le Sezioni Unite, nella sentenza CINALLI del 2001, hanno ritenuto che tale prova possa trarsi dallaccertata commissione, da parte del soggetto, di pi reati fine).

2.

Sotto tale ultimo profilo, ad esempio, si rammenta Sez. 6, Sentenza n. 47048 del 10/11/2009 Cc. (dep. 10/12/2009) Rv. 245448, che precisa come, in tema di applicazione di misure coercitive in relazione al delitto di cui all'art. 416 bis cod. pen., la partecipazione dell'indagato ad episodi di estorsione compiuti nell'ambito di un contesto mafioso costituisce per s solo elemento gravemente indiziante di partecipazione al gruppo criminale, senza che siano necessarie ulteriori rappresentazioni di frequentazione con altri associati. Utile, ancora, ricordare che il contributo rilevante ed effettivo del partecipe, per essere tale, pu essere costituito anche dalla dichiarata adesione allassociazione e dalla disponibilit ad agire come uomo donore, ai fini anzidetti (v. Cass., sez. 21 dicembre 2004, Papalia), disponibilit che deve

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essere accertata in concreto alla stregua di quegli indicatori fattuali, che, in via alternativa, connotano dal punto di vista probatorio il contenuto del far parte (v. Cass. 11 dicembre 2007 Cass. 2007, Addante). Pi in particolare, nel caso della ndrangheta , pu ritenersi che lavere avuto conferita una dote (o grado) elemento particolarmente degno di rilievo indiziante (sotto un triplice punto di vista: per chi d la dote, per chi la riceve e per chi presente al rituale). Quanto, ancora, al principio secondo cui la mera affiliazione sufficiente per ritenere un soggetto partecipe allassociazione mafiosa, esso stato pi volte ribadito dalla giurisprudenza, tanto che la stessa pu ritenersi consolidata sul punto: partecipe ad associazione mafiosa chi, indipendentemente dal ricorso o meno a forme rituali di affiliazione, si sia limitato a prestare la propria adesione, con impegno di messa a disposizione, per quanto necessario, della propria opera, allassociazione anzidetta, giacch anche in tal modo il soggetto viene consapevolmente ad accrescere la potenziale capacit operativa e la temibilit dellorganizzazione delinquenziale (Cass. 16.6.92, Altadonna);

Lassunzione della qualifica di uomo donore significativa non gi di una semplice adesione morale, ma addirittura di una formale affiliazione alla cosca merc apposito rito (la c.d. legalizzazione) (Cass. 27.8.96, Brusca);

Nellassunzione della qualifica di uomo donore va ravvisata non soltanto lappartenenza tendenzialmente permanente e difficilmente revocabile - alla mafia, nel senso letterale del personale inserimento in organismo collettivo con soggezione alle sue regole me comandi, ma altres la prova del contributo causale, che immanente nellobbligo di prestare ogni propria disponibilit al servizio della cosca, accrescendone cos la potenzialit operativa e la capacit di inserimento nel tessuto sociale anche merc laumento numerico dei suoi membri. E invero, se la condotta di partecipazione ad una associazione per delinquere, per essere punibile, non pu esaurirsi una manifestazione positiva di volont del singolo di aderire al sodalizio che si sia gi formato, occorrendo invece la prestazione da parte dello stesso, di un effettivo contributo che pu essere anche minimo e di qualsiasi forma e contenuto, purch destinato a fornire efficacia al mantenimento in vita della struttura o al perseguimento degli scopi di essa, nel caso dellassociazione di tipo mafioso - che si differenzia dalla comune associazione per delinquere per la sua peculiare forza di intimidazione scaturente dal legame che unisce gli associati ai quali si chiede di prestare, quando necessario, concreta attivit diretta a piegare la volont dei terzi - il detto contributo pu essere costituito anche dalla dichiarata adesione allassociazione da parte del singolo, il quale presti la propria disponibilit ad agire, quale uomo donore, ai fini anzidetti (Cass. 28.1.2000, Oliveri);

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Sul piano probatorio, la partecipazione ad una associazione di tipo mafioso pu essere desunta da indicatori fattuali dai quali, sulla base di attendibili regole di esperienza attinenti propriamente al fenomeno della criminalit di stampo mafioso, possa logicamente inferirsi la appartenenza del soggetto al sodalizio, purch si tratti di indizi gravi e precisi, come, ad esempio, i comportamenti tenuti nelle pregresse fasi di "osservazione" e "prova", l'affiliazione rituale, l'investitura della qualifica di "uomo d'onore", la commissione di delitti-scopo, oltre a molteplici e significativi "facta concludentia", idonei senza alcun automatismo probatorio a dare la sicura dimostrazione della costante permanenza del vincolo, con puntuale riferimento, peraltro, allo specifico periodo temporale considerato dall'imputazione. (Cass. 1470/07; Cass. Sez. Un. 33748/05).

Negli stessi termini, proprio in tema di ndrangheta, con la gi citata sentenza nr. 2350/04 si affermato che la condotta di partecipazione ad un'associazione per delinquere, per essere
punibile, non pu esaurirsi in una manifestazione positiva di volont del singolo di aderire alla associazione che si sia gi formata, occorrendo invece la prestazione, da parte dello stesso, di un effettivo contributo, che pu essere anche minimo e di qualsiasi forma e contenuto, purch destinato a fornire efficacia al mantenimento in vita della struttura o al perseguimento degli scopi di essa. Nel caso dell'associazione di tipo mafioso, differenziandosi questa dalla comune associazione per delinquere per la sua peculiare forza di intimidazione, derivante dai metodi usati e dalla capacit di sopraffazione, a sua volta scaturente dal legame che unisce gli associati (ai quali si richiede di prestare, quando necessario, concreta attivit diretta a piegare la volont dei terzi che vengano a trovarsi in contatto con l'associazione e che ad essa eventualmente resistano), il detto contributo pu essere costituito anche dalla dichiarata adesione all'associazione da parte del singolo, il quale presti la sua disponibilit ad agire come "uomo d'onore", ai fini anzidetti. (Cass. n. 2350/2004,

imputato Papalia + altri). In termini sintetici: La disponibilit a fare, insita nella scelta di aderire al sodalizio,
genera negli altri membri la certezza di poter contare, alloccorrenza, sul suo apporto, e costituisce per ci solo un valore per lassociazione stessa (Cass. 2340/04)

In tema di associazione per delinquere di tipo mafioso, da ultimo, le relazioni di parentela e di affinit dellimputato assumono valore indiziante aggiuntivo circa la partecipazione al sodalizio, nulla impedendo che una volta accertata, da un lato, lesistenza di unorganizzazione delinquenziale a base familiare e, daltro canto, una non occasionale attivit criminosa di singoli esponenti della famiglia nel medesimo campo in cui questa opera, venga considerato non privo di valore indiziante, in ordine alla partecipazione dei suindicati soggetti al sodalizio criminoso, anche il fatto che vi siano legami di parentela o di affinit tra essi e coloro che, nel sodalizio familiare criminale, occupano posizioni di vertice o, comunque, di rilievo (cfr. Cassazione Penale, Sez. VI, 21 maggio 1998, n. 3089). 115

Orbene, gli esiti delle precedenti indagini svolte nei confronti della consorteria di Pietrastorta (di cui si detto), le emergenze delle intercettazioni telefoniche ed ambientali prima riassunte e le dichiarazioni rese da MOIO Roberto, LO GIUDICE Antonino (e dagli altri collaboratori di giustizia) denotano come sia giuridicamente fondata la contestazione ai due odierni indagati del delitto di associazione di tipo mafioso, apparendo innegabile che la cosca CRUCITTI, cui essi appartengono, costituisca unarticolazione della pi ampia associazione mafiosa denominata ndrangheta , operante sul territorio della provincia di Reggio Calabria, in quello nazionale ed estero, con tutte quelle caratteristiche necessarie per lintegrazione del delitto associativo contestato e, cio, laccordo criminoso tra i soggetti il perseguimento del programma criminoso con il metodo mafioso. unorganizzazione adeguata a tale perseguimento.

Numerosi, infatti, sono gli elementi indiziari dimostrativi, allo stato degli atti, dellattuale operativit della cosca, nonch della partecipazione ad essa, tra gli altri, di CRUCITTI Santo, con un ruolo di direzione, e di CHILA Mario Salvatore, vero e proprio luogotenente del primo. 1) Vengono, anzitutto, in evidenza le dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia GULL, ROD, LAURO, MUNA e FRACAPANE, che dellesistenza della cosca in Pietrastorta e del ruolo preminente svolto dal CRUCITTI Santo in essa hanno riferito nel corso del tempo (vd. le dichiarazioni sopra riportate). 2) La sentenza emessa da questUfficio in data 8/2/2010, poi, ha evidenziato (sulla scorta delle emergenze probatorie in quel procedimento acquisite vd. allegato n. 2 e connesse a quelle in valutazione) come la predetta consorteria sia stata ritenuta esistente ed operativa sino alla data del 15/12/2005 e come, a capo di essa, fosse il CRUCITTI Santo, mentre il CHILA emergeva come suo vero e proprio braccio destro. 3) Le emergenze dellattivit di P. G. e delle intercettazioni ambientali e telefoniche sopra indicate e le vicende che, grazie ad esse, sono state approfondite e ricostruite consentono di cogliere tutte le caratteristiche tipiche della fattispecie di reato. In particolare, occorre considerare quanto segue:

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le intercettazioni ed i controlli di polizia evidenziano lassiduit della frequentazione del CHILA col CRUCITTI Santo (e qualificano la figura del primo quale importante esecutore dellazione criminale dellaltro); a confermare lassunto il profluvio di contatti telefonici tra i due (pi di seimila telefonate);

o la presenza del CHILA allinterno della sede legale della societ EPI srl, di propriet di CRUCITTI Santo, un dato costante (tanto che egli stesso indicava detta sede, ai suoi interlocutori, come suo ufficio); tale presenza, peraltro, viene registrata nel corso delle intercettazioni tra presenti espletate, proprio allinterno dellufficio, in esecuzione del decreto n. 4614/06 RGNR DDA n. RIT 200/07 DDA; o i colloqui intercettati fanno emergere la condivisione di interessi ed il rapporto gerarchico che esiste tra i due (con posizione egemone del CRUCITTI nei confronti di CHILA). 4) Lattivit di P. G. e le intercettazioni ambientali denotano come il CHILA sia direttamente impegnato in attivit di intermediazione creditizia e come gli interessi sottostanti alla stessa facciano capo a Santo CRUCITTI. E, infatti,: o non di rado il CRUCITTI a fornire indicazioni al CHILA circa lattivit finanziaria (peraltro spesso esercitata proprio nellufficio ove ha sede legale la EPI srl di CRUCITTI: alcuni colloqui intercettati allinterno dellufficio della societ, infatti, evidenziano come si faccia riferimento allattivit direttamente gestita da Mario CHILA); o in particolare (ed il dato appare di evidente rilievo nel senso di conclamare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza relativamente alladdebito di cui al capo B), si avuto modo di rilevare linserimento di Mario CHILA nella societ denominata FIN. Reggio srl (che svolge attivit di consulenza aziendale, elaborazione dati per conto terzi e, dall11.06.2002, di mediazione creditizia); mentre dalla visura camerale della societ non emerge che egli ricopra in essa alcun ruolo [soci risultano, infatti, essere FURFARI Anna Maria, nata a Reggio Calabria il 31.05.1953 (che ricopre anche la carica di amministratore unico) e PELLICANO Nicola, nato a Reggio Calabria il 9.10.1950], lattivit tecnica evidenzia, per contro, il suo pieno coinvolgimento nella gestione della finanziaria, rispetto alla quale, peraltro, si palesano chiare ingerenze anche da parte dello stesso CRUCITTI; dal contenuto delle conversazioni telefoniche intercettate, si coglie che il CHILA, al di l di quanto formalmente indicato nella visura camerale, ricopre un ruolo che pu definirsi, quanto meno, paritetico rispetto a quello del PELLICANO, tanto che, nel corso di diverse conversazioni registrate, viene indicato dal CHILA come proprio socio ; 117

o dalle operazioni tecniche emergono importanti elementi in ordine alla riconducibilit della FIN Reggio agli interessi di Santo CRUCITTI [e, anche in questo contesto, si ha modo di apprezzare la subalternit del CHILA al CRUCITTI: ad esempio, emerge come SURACI Domenico cl. 73 rappresenti le lamentele dei propri dipendenti, che, in base al contenuto delle conversazioni intercettate, risultano avere stipulato dei contratti di finanziamento tramite Mario CHILA, non a questultimo, bens a chi evidentemente viene considerato dal SURACI il vero dominus, o comunque il garante, dellattivit finanziaria, ovvero Santo CRUCITTI (il quale, infatti, rassicura il suo interlocutore circa il suo intervento, assicurando la soluzione della problematica venutasi a creare, tanto da contattare telefonicamente, subito dopo, il CHILA Mario e dando disposizioni affinch venga tutto risolto; disposizioni per cui il CHILA immediatamente si adopera, prendendo contatti con il socio, Nicola PELLICANO)]; o che lattivit di mediazione creditizia espletata da CHILA Mario allinterno della FIN. Reggio sia, in effetti, riconducibile al CRUCITTI Santo si rileva, ancora, dal coinvolgimento diretto di questultimo nel procacciamento di convenzioni da far stipulare alla finanziaria (che sono alla base dellattivit svolta dalla stessa) e dalla circostanza che, per fare ci, egli si avvalga in primo luogo del rapporto con soggetti in grado di fare da intermediari; o di particolare rilievo, al riguardo, i rapporti della FIN Reggio con societ a partecipazione pubblica, quale la MULTISERVIZI di Reggio Calabria; in tale contesto, il CRUCITTI sfrutta il rapporto che lo lega al consigliere comunale SURACI Domenico, detto Dominique, il quale riesce a fare ottenere a CHILA Mario la stipula di una convenzione tra i dipendenti della MULTISERVIZI e la societ finanziaria di cui il CHILA si rilevato essere socio di fatto [si ha modo di rilevare, infatti, come il SURACI Dominique si adoperi (a seguito dellintervento di CRUCITTI) per la stipula di una convenzione finalizzata allinserimento della FIN Reggio (come detto gestita occultamente da Mario CHILA) tra i lavoratori dellimpresa comunale MULTISERVIZI, sfruttando, a sua volta, lappoggio di TIBALDI Michelangelo26, socio privato della societ mista (cui, come si rileva dallattivit tecnica, il consigliere si rivolge per lelaborazione del contratto di convenzione che sar sottoscritto dalla FIN. Reggio) e lamministratore delegato dellanzidetta municipalizzata, Lauro MAMONE]; o dal contenuto di alcune intercettazioni possibile ricostruire quanto detto e, quale dato di conferma, si aggiunge lacquisizione, presso gli uffici della MULTISERVIZI S.p.A., di

26 nato a Reggio Calabria il 20/06/1967, ivi residente in via XXIV Maggio, coniugato, ingegnere

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copia del contratto di convenzione stipulato, in data 24.05.2007, dalla Kema Finanziaria SPA (ovvero la banca di riferimento della FINREGGIO, rappresentata da Francesco De Stefano), con la Multiservizi Reggio Calabria S.p.A., nella persona del suo amministratore delegato ing. Lauro MAMONE (nel fax di trasmissione del contratto, inviato dalla Kema Finanziaria S.p.A. alla Multiservizi Reggio Calabria S.p.A., specificato che il documento viene trasmesso come da accordi con il signor PELLICANO: facendo evidentemente riferimento a Nicola PELLICANO, socio di Mario CHILA, che, nonostante sia colui il quale si interessato per la stipula di detta convenzione, anche tramite lintervento di CRUCITTI, non compare in nessun atto (esattamente come opportuno fare per chi ha la sostanziale direzione della societ, unitamente al sodale, e, pertanto, non deve comparire, atteso come ben sia consapevole, considerata la sua appartenenza a sodalizio mafioso, di dover agire sotto traccia o, meglio, dietro lo schermo rappresentato dal PELLICANO Nicola); o ulteriore dato di conferma dellassunto dato dal fatto che unoperazione cos importante, di per s in grado di garantire elevati introiti alla Fin. Reggio, viene gestita per tramite del CRUCITTI ed evidente, atteso il numero di dipendenti della Multiservizi (circa quattrocento) potenziali clienti, la soddisfazione manifestata dal CHILA nel corso di una delle conversazioni intercettate; 5) Emblematica della capacit dinfiltrazione della cosca CRUCITTI nel tessuto economico cittadino la vicenda che coinvolge Salvatore MORABITO27, detto Sas, titolare di una pizzeria. Vicenda, questa che palesa tutta la forza di intimidazione che capace di esprimere la consorteria e la conseguente condizione di assoggettamento da parte dei consociati che vivono ed operano nella sua zona di competenza, oltre che la strategia del sodalizio di infiltrazione nelle attivit economiche. In particolare, occorre considerare quanto segue: Escusso in sede di s. i. t., il MORABITO ammetteva lesistenza di un debito nei confronti del CRUCITTI, per dei lavori di ristrutturazione di un locale realizzato dal primo, intenzionato a creare una pizzeria nella zona di Pietrastorta; levidente reticenza dimostrata dal MORABITO nel corso dellatto istruttorio, soprattutto in relazione alla ricostruzione dellorigine e dei termini economici del rapporto, trova spiegazione nella vera e propria azione intimidatoria esercitata dal CRUCITTI verso di lui, acclarata dallintercettazione delle conversazioni ambientali avvenute presso la sede legale della societ del primo, la EPI Srl, che precedevano linterrogatorio sopra riportato;
27 nato a Taurianova (RC) il 31.05.1961, residente Reggio Calabria in c.da Pietrastorta Condera n. 45

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nella trascrizione della conversazione ambientale tra Santo CRUCITTI e Salvatore MORABITO emerge a quali minacce ed intimidazioni il secondo sia stato sottoposto; la violenza verbale che preannuncia quella fisica, contenuta in alcune esternazioni del CRUCITTI, evidente ed appare tanto pi grave ove si consideri come essa si rivolga non solo al MORABITO ma anche ai suoi familiari, in quella che correttamente lufficio requirente definisce una tipica forma di manifestazione del metodo mafioso; per comprendere la correttezza dellassunto, peraltro, sufficiente badare al tenore della conversazione () Sas al lora te lo dico chia ro no n m i met te re
nelle cond i zion i di alza rti le m an i pe rc h se t i al zo le mani i nc. non m i fa re p arl are in quest o modo pe rc h no n vo glio pa rla re i n qu esto modo io, ti sto dice ndo s e tu non m i risolvi il pro blem a ta cciu nc u fort e . i nc V U O I C HE TE LO D IC O C HIAR AM EN TE SA S TI R OM PO LE BR AC C IA V A BE NE, MA N O N SO LT AN T O A TE ();

a fronte della chiarezza, dellefficacia e della protervia che una frase del genere in grado, di per s, di esprimere, del tutto pretestuosa si rivela la versione fornita nellinterrogatorio di convalida dal CRUCITTI: pare risibile sostenere, come egli fa, che quellespressione sia stata dettata (solo) dalla circostanza che, in quel momento, aveva perso la pazienza per le continue dilazioni del debitore; classica espressione della capacit di intimidazione propriamente mafiosa appare la sequela di intimidazioni rivolte dal CRUCITTI al MORABITO, al fine di dissuaderlo da qualsiasi iniziativa tesa a denunciare quanto stava subendo [() mi
arrestano pure hai capito e se poi mi arrestano poi saranno ulteriori guai per te hai capito ().]: veramente inverosimile laffermazione del CRUCITTI, in sede di interrogatorio,

secondo cui le minacce in questione sarebbero inserite in un contesto dialogico in cui egli parlava essendo consapevole di essere intercettato (daltronde, dellasserita denuncia inerente il ritrovamento delle microspie alcun argomento concreto a sostegno stato offerto ed incerta appare pure lepoca cui lo stesso prevenuto riconduce tale accadimento); dato di assoluto rilievo, poi, il fatto che il CRUCITTI non si limitava a minacciare il MORABITO ma arrivava a suggerirgli come reperire le somme di denaro pretese, invitandolo ad andare a chiederle al fratello (va bene ascolta un attimo allora tu devi andare da tuo fratello), aggiungendo lennesima intimidazione davanti alle perplessit manifestate dal MORABITO per la soluzione proposta [minacciando, cio, di andare personalmente dal congiunto del suo interlocutore (vado io ascolta vado io vado io e parler con tuo fratello), lasciando intendere che questultimo avrebbe certamente ceduto, percependo il pericolo incombente (se tuo fratello ti vuole bene capisce)];

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