Calcolo delle portate Le portate in arrivo seguono delle oscillazioni giornaliere marcate:
Portate di pioggia
Quando limpianto viene alimentato da fognatura mista, sono previsti, lungo i collettori fognari (per ridurre il costo dei collettori) ed a monte dellimpianto, degli sfioratori, ovvero dei punti dai quali parte della portata transitante viene sottratta ed allontanata. Le fasi di trattamento presenti nellimpianto non sarebbero infatti in grado, n dal punto di vista idraulico, n dal punto di vista dellefficienza del processo, di sopportare variazioni marcate di portata.
Inquinanti principali
Gli apporti di inquinanti associati agli usi domestici delle acque sono ben standardizzabili e descrivibili mediante degli apporti specifici (carico giornaliero di inquinante per ogni abitante residente). I valori dei principali inquinanti sono riportati di seguito:
A questi si aggiungono: oli e grassi, sostanze inerti (es. sabbie), tensioattivi, Sali,
Inquinanti principali
Per gli scarichi di tipo industriale, non possibile alcuna standardizzazione: ciascun tipo di industria scaricher degli inquinanti tipici, ad esempio: per il tessile: coloranti e tensioattivi, oltre a COD ed ammoniaca; per il conciario: COD, cromo, coloranti, SST, ammoniaca, sali. La maggior parte degli scarichi industriali contengono sostanza organica e quindi COD pi o meno biodegradabile. Per convenzione, per definire lapporto di sostanza organica biodegradabile di origine industriale, si utilizza il concetto di: abitante equivalente (AE): 1 AE = 60 g BOD5/d Lo scarico di unindustria sar quindi espresso in termini di AE. Unindustria che scarica 600 g BOD5/d equivale a 10 AE. Per tutti gli altri inquinanti (COD, azoto, P, ecc.) la suddetta equivalenza NON VALE.
Tipologie impiantistiche
I processi di depurazione chimico-fisici fanno ricorso a reagenti chimici che favoriscono laggregazione degli inquinanti presenti in forma di particelle sospese e colloidi (che non riuscirebbero a sedimentare). Le particelle aggregate vengono poi separate dalleffluente attraverso la sedimentazione. I processi di depurazione biologici prevedono lutilizzo di microrganismi. Vengono realizzati in opportuni impianti controllati e pilotati per il raggiungimenti di certi obiettivi. I processi biologici sfruttano fenomeni naturali (fisici e biologici) che vengono fatti avvenire in spazi e tempi ristretti. Come gi detto lobiettivo dei trattamenti biologici delle acque quello di far coagulare e rimuovere i solidi non sedimentabili (colloidali e disciolti) e di stabilizzare la materia organica. Nel caso specifico di scarichi domestici lobiettivo quello di ridurre il contenuto organico e i nutrienti presenti (azoto e fosforo). I trattamenti biologici pi frequentemente utilizzati nel trattamento delle acque di origine civile sono solitamente suddivisi in due tipologie principali: Sistemi a biomassa sospesa; Sistemi a biomassa adesa.
Secondari
EFFLUENTE
Terziari (avanzati)
EFFLUENTE
DISINFEZIONE
DISINFEZIONE
DISINFEZIONE
SEDIMENTAZIONE
RIMOZIONE AZOTO NITRIFICAZIONE - DENITRIFICAZIONE SCAMBIO IONICO CLORAZIONE BREAK POINT STRIPPAGGIO GAS FITODEPURAZIONE RIMOZIONE FOSFORO PRECIPITAZIONE CHIMICA FITODEPURAZIONE RIMOZIONE SOLIDI SOSPESI COAGULAZIONE CHIMICA FILTRAZIONE TRATTAMENTO A MEMBRANA FITODEPURAZIONE RIMOZIONE METALLI E COMPOSTI ORGANICI ADSORBIMENTO CARBONI ATTIVI STRIPPAGGIO OSSIDAZIONE AVANZATA RIMOZIONE SOLIDI DISCIOLTI OSMOSI INVERSA ELETTRODIALISI DISTILLAZIONE
SEDIMENTAZIONE SECONDARIA
TRATTAMENTO FANGHI
SMALTIMENTO
PRETRATTAMENTI
TRATTAMENTI PRIMARI
Trattamento biologico vero e proprio con separazione della biomassa (mediante sedimentazione o altro sistema)
Trattamenti destinati a raggiungimento di livelli di qualit superiore. I processi di trattamento sono spesso mutuati da quelli utilizzati nel campo della potabilizzazione (chiariflocculazione, filtrazione, adsorbimento, disinfezione, ).
Pompe di sollevamento
Previste di norma in qualsiasi impianto, in testa e/o in una o pi posizioni intermedie. Le pompe utilizzate per il sollevamento sono prevalentemente di tipo centrifugo sommergibile, oppure le coclee.
Il dimensionamento delle pompe deve essere fatto in base a: prevalenza richiesta (quota di scarico + perdite di carico lungo limpianto quota di carico) oscillazioni di portata in arrivo (si devono prevedere pi linee e sempre delle pompe di riserva). A monte delle pompe, se ubicate in testa allimpianto, vanno previste delle griglie grossolane di protezione (spaziatura 36 cm), che impediscano lingresso di corpi grossolani nelle giranti.
Pompe di sollevamento
Trattamenti preliminari Hanno lo scopo di ridurre il trasporto verso limpianto di materiali di vario tipo (corpi grossolani, sabbie, oli e grassi, ) che potrebbero comportare problemi di funzionamento negli organi meccanici, sedimentazioni non desiderate nei reattori o riduzione di efficienza dei processi di trattamento.
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Grigliatura
Ha la funzione di intercettare corpi grossolani che potrebbero creare problemi di intasamento o estetici. Pu essere modulata in due fasi successive: grigliatura grossolana e fine. Si possono avere sistemi con barre piane o ad arco. Si distinguono in funzione della spaziatura tra le barre: medio-grossolana 3060 mm (fino a 100 mm) fine 1525 mm micro-grigliatura o stacciatura 0,5 3 mm La griglie sono dotate di sistemi di pulizia meccanizzati, collegati a nastri trasportatori che scaricano il grigliato in appositi cassonetti. Solo su griglie molto grossolane, non previste per il funzionamento continuo (per esempio su by-pass), ammissibile la pulizia manuale. La rimozione del carico inquinante diventa apprezzabile solo nel caso della stacciatura (fino al 20% di SST in ingresso).
Grigliatura
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Grigliatura
Griglie
Staccio
Dissabbiatura e disoleatura
Trattamento presente in caso di fognature miste (comunque sempre consigliabile) Scopo: rimuovere i solidi inerti (normalmente pi pesanti e grossolani degli organici), che darebbero inconvenienti (usura parti meccaniche, accumulo inerti nella sezione fanghi) e gli oli e grassi, che diminuiscono lefficienza di ossigenazione del liquame e che causano laccumulo di schiume nel bacino di aerazione, in sedimentazione e nei digestori. In un unico manufatto, dotato di aerazione, avviene la sedimentazione delle sabbie e laffioramento degli oli. Laria viene fornita mediante dei diffusori (tubi porosi) posizionati lungo il lato verticale della vasca. La sabbia viene estratta mediante pompe. Tale manufatto consente anche una certa preaerazione del liquame, limitando i cattivi odori dovuti a putrefazione sostanza organica.
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Dissabbiatori a gravit
I pi semplici tipi di dissabbiatori sono quelli costituiti da una canale in cui la velocit mantenuta a circa 0.3 m/s con lunghezza di 10-12 metri in modo che siano raccolte le sabbie attraverso la loro semplice sedimentazione. A valle un venturimetro funziona da organo di regolazione.
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Trattamenti primari Lobiettivo dei trattamenti primari quello di rimuovere solidi organici ed inorganici mediante sedimentazione, oltre alleventuale materiale flottante come schiume, olii e grassi.
Come trattamento primario si utilizza un processo di sedimentazione, eventualmente accoppiato ad un trattamento chimico fisico. Il processo di sedimentazione costituisce un trattamento delle acque di rifiuto fra i pi importanti, utilizzato come fase a s stante, come trattamento primario o come fase finale di separazione. La sedimentazione si realizza in apposite vasche in cui deve avvenire: Separazione delle particelle dal mezzo liquido; Raccolta delle particelle, come fango; Concentrazione del fango; Allontanamento del fango.
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Sedimentazione primaria
Scopo della sedimentazione primaria quello di provvedere alla rimozione delle particelle facilmente sedimentabili (nellordine di 3 4 h al massimo). Ha effetto principalmente sui solidi sospesi ma non interviene sulla componente colloidale o disciolta. Le percentuali di rimozione sono: Solidi sospesi: 50 70% BOD ~ 25 30% NeP~5%
Non sempre presente negli impianti di trattamento delle acque. In particolare quando si ha la rimozione dellazoto ed necessario avere un elevato carico organico Porta alla formazione di un fango detto primario che pu essere trattato in modo separato o insieme al fango secondario che si forma nella fase di ossidazione.
Linclinazione minima delle pareti di 45 sullorizzontale, nel caso di pianta rettangolare lo spigolo ha pendenza minima di 50.
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Fig. 5.9
Particolari dispositivi di raschiamento del fondo spingono il fango sedimentato verso la tramoggia di raccolta. In Europa, per le vasche circolari si tende a realizzare il trascinamento del raschiatore per mezzo di un ponte con struttura metallica azionato perifericamente da un carrello di traino con motore e riduttore. Limpostazione americana vede lazionamento tramite lalbero centrale.
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Sedimentazione primaria
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Sedimentazione primaria
Sedimentazione primaria
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Sedimentazione primaria
Sedimentazione secondaria
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Sedimentazione secondaria I solidi in sospensione nelle vasche biologiche devono essere separati dalla corrente liquida e questo viene fatto nella sedimentazione secondaria. Data limportanza della sedimentazione secondaria, devono essere assunti valori molto prudenziali del carico idraulico superficiale solitamente apri a 0.5-0.6 la velocit delle particelle a pi lenta velocit di sedimentazione, per tenere conto dei possibili fenomeni di cattiva sedimentabilit.
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Tempo di detenzione Con riferimento alla portata media: Impianti ad aerazione prolungata 3-4 ore; Impianti a fanghi attivi 2-3 ore; Impianti a massa adesa 2-3 ore.
Profondit minima
La profondit favorisce lo sviluppo del letto di fango che favorisce il rendimento di rimozione dei solidi sospesi; La profondit permette una funzione di accumulo nei momenti di punta; La profondit garantisce la protezione del letto di fango dagli agenti esterni (vento).
Per queste ragioni la profondit delle vasche di sedimentazione secondaria sempre superiore a quelle di sedimentazione primaria.
Tipo di trattamento Fanghi attivi Aerazione prolungata Letti percolatori Biodischi (effluente secondario) Biodischi (effluente nitrificato)
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Linclinazione minima delle pareti di 45 sullorizzontale, nel caso di pianta rettangolare lo spigolo ha pendenza minima di 50.
Fig. 5.9
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Vasche biologiche
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SISTEMI DI AERAZIONE
SUPERFICIALI
DI FONDO O SOMMERSI
MECCANICI
A DIFFUSIONE
Pompe-eiettori
A Flusso radiale
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Si ricordi che la capacit di trasferimento dellossigeno dipende anche dalla superficie specifica, rapporto fra larea di interfaccia liquido-gas e volume di acqua considerato.
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I diffusori a disco sono disponibili in due versioni: a membrana (gomma sintetica) e ceramici (allumina sinterizzata). I secondi sono particolarmente soggetti ad intasamento e richiedono periodiche pulizie, realizzabili introducendo nel condotto un detergente come il gas anidro HCl senza dover svuotare la vasca.
Trattamento fanghi Stabilizzare la sostanza organica, se presente, in modo da garantire uno smaltimento finale privo di inconvenienti Ridurre i volumi (per diminuire oneri di trasporto e smaltimento finale) e, quindi, concentrare la frazione solida Dopo i suddetti trattamenti, il fango viene inviato a smaltimento finale (discarica controllata o incenerimento) oppure pu essere riutilizzato (impiego agricolo, compostaggio, recupero prodotti ad es. Fe e Cr da fanghi di origine industriale ecc.)
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Digestione aerobica
Digestione anaerobica
Incenerimento Su terreno Su terreno Stagni di allo stato allo stato accumulo Discarica liquido solido permanenti
Compostaggio
In Corsi dacqua
In mare
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Digestione aerobica
La digestione ottenuta permettendo il completamento dei processi di degradazione ed assimilazione avviati nella vasca di ossidazione. La digestione aerobica, a causa dei costi energetici, realizzata solamente su impianti medi-piccoli dotati o meno di sedimentazione primaria. Nel caso sia presente la sedimentazione primaria la digestione aerobica avviene sia per assimilazione (delle sostanze organiche contenute nel fango primario) che per respirazione endogena; quando non c la stabilizzazione avviene essenzialmente per metabolismo endogeno.
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Digestione aerobica
Si tratta essenzialmente di una vasca aerata ed agitata in modo da omogeneizzare il fango e distribuire uniformemente lossigeno insufflato. Lalimentazione del fango e lestrazione del surnatante avvengono solitamente in modo discontinuo; il surnatante torna in vasca dossidazione ed quasi sempre a basso BOD.
Digestione anaerobica
La digestione ottenuta attraverso un processo di mineralizzazione (trasformazione in prodotti semplici non ulteriormente degradabili), gassificazione (conversione in prodotti gassosi) e humificazione (trasformazione di materiale putrescibile in prodotti soggetti a decomposizione molto lenta) delle sostanze organiche, pi lento dei processi aerobici, ma economicamente vantaggioso quando devono essere trattati volumi esigui ad alta concentrazione. Processo in tre stadi principali: Idrolisi: Attraverso lazione enzimatica i composti ad alto peso molecolare vengono trasformati in composti adatti a fungere da fonte di energia e carbonio; Acidificazione: Batteri acidificanti, anche attraverso reazione fermentative, trasformano il substrato organico in acidi grassi volatili (VFA) Metanizzazione: Batteri metanigeni utilizzano i VFA come substrato e producono CH4 + CO2
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Rimozione carbonio
Metabolismo Aerobico
Carbonio uscente come CO2 ~ 50 %
Metabolismo Anaerobico
Carbonio uscente come biogas (CH4 + CO2) 90% ~ 95%
Il biogas Il biogas prodotto dalla digestione anaerobica una miscela di metano (60-70%); anidride carbonica (20-30%), azoto (2-5%) ed altri gas in proporzioni minori (H2S, H2, ), caratterizzato da un buon potere calorifico (PCI = 5.0005.600 Kcal/m3). Lenergia in esso contenuta corrisponde a circa il 90% di quella contenuta nelle sostanze organiche biodegradabili presenti nel fango.
Produzione gas biologico Lentit della produzione di gas biologico dipende dalle caratteristiche del fango grezzo e delle caratteristiche e durata del processo di digestione. A livello indicativo si pu assumere: 600-1200 l/kg SSV distrutti; 35-50 l/a.e. x giorno nel caso di fanghi da impianto a fanghi attivi. Il gas prodotto accumulato in gasometri metallici a bassissima pressione.
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Il digestore
Negli impianti di depurazione i processi di digestione anaerobica avvengono allinterno di appositi contenitori, o nel comparto di digestione delle fosse Imhoff, entro i quali le reazioni biologiche si sviluppano al di fuori del contatto con latmosfera. Si tratta di strutture che in grandi impianti assumono volumi ed altezze molto rilevanti e costituiscono le opere civili di maggior impegno dal punto di vista costruttivo.
Condizioni ambientali
Perch la stabilizzazione del fango avvenga si devono instaurare nel digestore condizioni ambientali tali da consentire lo sviluppo dei batteri metanigeni (fattore limitante). Ambiente sufficientemente alcalino (condizioni ottimali pH > 6.2); Assenza di ossigeno; Alimentazione con fango il pi possibile progressiva; Efficace miscelazione.
Fattori che determinano le scelte progettuali Applicabilit del processo di trattamento; Congruit con i carichi (quantit e qualit) in ingresso; Congruit con le variazioni dei carichi in ingresso; Caratteristiche climatiche; Performance attese; Possibilit di riuso; Modalit di trattamento dei fanghi; Vincoli ed impatti ambientali; Obblighi normativi; Occupazione del suolo e vincoli di destinazione; Complessit di gestione; Richiesta di energia; Costi di impianto; Costi di gestione; Ciclo di vita atteso dellimpianto.
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