essere, quello dominante: l'orecchio musicale nel caso di cantanti e musicisti. Esso pertanto gioca un ruolo cruciale nel vitale ciclo di reazioni tra il parlare o il cantare e l'atto di ascoltare. Ogni squilibrio o interferenza col funzionamento dell'orecchio destro causa una distorsione nella voce, mentre la parlata perde la sua scorrevolezza. Sintonizzando il suo equipaggiamento elettronico, Tomatis fu in grado di identificare il ruolo cruciale dei suoni ad alta frequenza, dai 4.000 cicli al secondo (Hz) in su, nell' ascoltare e nel parlare. Una carenza di scorrevolezza, musicalit o tono vocale diventa pi evidente quando rimaniamo esposti principalmente alle frequenze basse - ad esempio, quando i bassi su un impianto stereo vengono tirati su - verso le quali sembra essere principalmente armonizzato l'orecchio sinistro. Tali effetti nocivi diventano pi pronunciati quando le alte frequenze, verso le quali l'orecchio destro pi sensibile, vengono diminuite o escluse del tutto. Poich la banda delle frequenze alte - tra i 2.000 e i 4.000 Hz - copre l'estensione superiore della voce umana in molte lingue, dandole il suo timbro, il grado al quale essa , o non , raccolta dall'orecchio, ovviamente cruciale per la teoria dell'effetto reciproco orecchio-voce. Le implicazioni della sua scoperta per gli studenti di lingue straniere affascinante, poich suggerisce che ci sia una vali-da base scientifica per la mancanza di un 'buon orecchio' per le lingue, che nessuna quantit di apprendimento tradizionale pu alterare. Stando alle scoperte di Tomatis, ogni nazione possiede un 'orecchio' etnico collettivo, e lo spettro di ascolto degli abitanti governato da una 'frequenza preferita' che si riflette anche nel loro parlare. Cos l'orecchio' tedesco, dice Tomatis, ascolta tra i 100 e i 3.000 Hz; quello francese tra i 1.000 e i 2.000; quello inglese tra i 2.000 e i 12.000; quello americano tra i 750 e i 3.000. L'apparente facilit con cui gli slavi padroneggiano le lingue straniere dovuta al loro spettro di ascolto straordinariamente alto, dai 100 agli 8.000 Hz. "La loro attitudine pi per ascoltare che per parlare," spiega. La teoria potrebbe spiegare perch, ad esempio, un francese ha difficolt a sintonizzarsi con l'orecchio inglese ma non quello americano: la banda americana raggiunge il suo picco a 1.500 Hz, non troppo lontana da quella francese. Il successo del suo metodo come un aiuto linguistico viene dall'insegnare agli studenti a modificare il loro udito, e cos adattare il loro modo di conversare per corrispondere alla gamma di frequenze della lingua da loro scelta. Il modo pi veloce ed efficace per farlo, dice Tomatis, far ascoltare agli studenti nastri realizzati con suoni, ritmi e frequenze specifiche di una data nazione. Per armonizzarsi alla parlata, ai suoni ed ai ritmi americani prima delle riprese del film Green Card, Gerard Depardieu consult nuovamente Tomatis, stavolta per sottoporsi ad una rinascita sonora in stile americano. Quantunque il metodo di Tomatis venga sempre pi applicato da insegnanti e terapeuti per migliorare le prestazioni delle capacit linguistiche e vocali, e per trattare le incapacit di apprendimento dei bambini, che vanno dalla dislessia alla scarsa concentrazione e memoria sino a disturbi come la balbuzie e persino l'autismo (che Tomatis interpreta come la maggiore espressione del rifiuto di ascoltare di un bambino), molte delle sue teorie sottostanti rimangono controverse. I professionisti combattono, ad esempio, con la sua visione dell'orecchio non soltanto come un semplice strumento per udire e mantenere l'equilibrio, ma come un generatore che utilizza l'energia vibratoria del suono per caricare l'organismo intero attraverso le ossa, le viscere e gli impulsi neurali - in particolare, stimolando l'energia corticale e l'attivit del cervello e procurando cos la motivazione per parlare, comunicare ed apprendere. Siccome i sottili peli sensori nell'orecchio interno sono molto pi densi nell'area che reagisce alle alte frequenze che in quella riservata a quelle basse, Tomatis afferma che non dovrebbe essere un gran mistero quali suoni posseggano le maggiori propriet energizzanti, o perch. " risaputo che l'apparato auditivo funziona come una dinamo ricaricante o energizzante," mi ha detto Tomatis. "Esso fornisce la corrente per alimentare il cervello." Egli usa una combinazione di musiche di Mozart e di canti gregoriani attraverso tutti gli stadi e le applicazioni del suo metodo, poich afferma che la loro struttura ricca di armoniche e la predominanza di frequenze alte possiedono un potere di generazione straordinario. Potrebbe essere che l'orecchio funzioni anche come regolatore di altre funzioni corporee, come crede Tomatis? Dato che quasi tutti i nervi craniali portano all'orecchio, forse questo non cos fantasioso come sembra. Tomatis non il solo a collegare l'ascolto della musica, il canto, e le sensazioni di benessere e di maggiore energia. In Inghilterra, il terapeuta sonoro Jill Purce ha da parecchio riconosciuto ed applicato i benefici terapeutici del suono e delle armoniche superiori dei canti tibetani per il trattamento di una moltitudine di malanni fisici e psicologici. Secondo Tomatis, la pi plausibile spiegazione razionale per questi effetti positivi che tutti gli organi ed i processi vitali sono influenzati dall'orecchio tramite il loro legame con il decimo nervo craniale, che direttamente e indirettamente, tramite diramazioni, collega l'orecchio ad ogni altro organo del corpo. Per quanto possa essere insolita, questa prospettiva dell'orecchio illustra perch cos tanti cattivi ascoltatori non soltanto hanno difficolt di apprendimento e di dialogo ma, oltre alle loro voci uniformi e senza colore, soffrono anche di altri sintomi generalizzati di affaticamento e di depressione, nonch coordinazione,
equilibrio e postura imperfetti. Essa indica anche perch il miglioramento nell'umore e nei livelli di energia sia uno degli effetti del programma di addestramento che si notano immediatamente -programma nel quale l'invenzione di Tomatis, 1'"orecchio elettronico", sovrappone un ascolto 'perfetto', consentendo al paziente di ascoltare la musica, i discorsi o la sua stessa voce, ma corretta elettronicamente per enfatizzare le frequenze pi alte, sino a quando il suo orecchio non sia sufficientemente condizionato a coglierle naturalmente. Ma in primo luogo, come e perch tanti di noi diventano cattivi ascoltatori? Secondo Billie Thompson, Direttrice del Centro di Apprendimento e di Ascolto Sonoro di Phoenix, Arizona, un buon ascoltatore pu essere menomato ad ogni et, tramite incidenti, shock emozionali, malattie, cambi nello stile di vita, o traumi sofferti in precedenza, alla nascita o dopo, indebolendo cos il collegamento audio-vocale tra madre e bimbo, che costituisce la base per la successiva acquisizione delle capacit di linguaggio e di comunicazione del bambino. "L'incapacit di udire naturalmente la voce della madre potrebbe avere un traumatico impatto emozionale sugli infanti," asserisce, "dovuto sia a difficolt psicologiche causate da ritardi nello sviluppo, o perch la madre non l col bimbo a causa di qualche separazione prolungata, come una adozione, una malattia o anche la morte". Un'esperienza del genere potrebbe impedire al bimbo di rispondere a determinati suoni, incluso il parlare, anche successivamente - qualcosa che gli specialisti APF identificano come un istintivo meccanismo di difesa verso suoni troppo forti o associati con l'esperienza del trauma. Fisiologicamente, questo meccanismo di difesa si manifesta attraverso la graduale perdita di elasticit di due piccoli muscoli, lo stapedius e il tensor tympani, che sono collegati al martelletto e alla staffa, i due ossicini dell'orecchio medio, ed infine la perdita del tono necessario a percepire e distinguere le frequenze sonore. La funzione principale dell'orecchio elettronico condizionare questi muscoli a rispondere in modo pi efficace a tutte le frequenze, e stimolare la funzione dominante dell'orecchio destro. Col miglioramento delle capacit di ascolto, gli studenti partecipano pi attivamente - parlando, recitando, cantando - mentre ascoltano la retroazione delle loro voci migliorate elettronicamente, sino a quando riproducono naturalmente e spontaneamente quei suoni desiderati. Col miglioramento dell'ascolto, cos migliora la qualit, la modulazione, la scorrevolezza e l'articolazione del loro parlare. A parte i suoi evidenti vantaggi per cantanti, musicisti, linguisti, attori, e tutti quelli dipendenti da buone capacit di comunicativa, questo metodo particolarmente prezioso per superare le difficolt di apprendimento. La struttura, i contenuti e la lunghezza dei programmi variano - in media 30 giorni di sessioni di ascolto diluite nell'arco di alcuni mesi - ma quasi tutti cominciano con una ricreazione dei primi stadi di sviluppo uditivo e del linguaggio per superare i blocchi causati dai traumi iniziali. Questa include suoni simulati del grembo e una nascita sonora, basata su registrazioni filtrate (se possibile) della voce della madre, il principale istigatore del desiderio di un bambino di comunicare col mondo esterno. Gli studenti proseguono poi con l'ascolto di nastri che incorporano ritmi, canti, canzoni popolari, esercizi vocali, e fonemi - i fondamenti del linguaggio - riprodotti a frequenze progressivamente pi alte. Infine, lo studente legge o canta a voce alta sotto l'orecchio elettronico, per rinforzare il suo controllo audio-vocale. A sottolineare tutto questo c' il leitmotiv mozartiano, come aiuto alla ricettivit, al rilassamento e alla motivazione. Ma perch Mozart? Decenni di ricerche dimostrano che nonostante la loro bellezza, i lavori di altri compositori non migliorano le capacit auditive, la concentrazione e la prontezza. Al contrario, Chopin tende a incoraggiare i sogni ad occhi aperti e la distrazione collegati alle difficolt di apprendimento; Beethoven pu approfondire sensazioni di depressione e melanconia; mentre Paganini, Wagner o le marce militari potrebbero suscitare nei bambini irritabilit, aggressivit e iperattivit. Le pi distruttive, avverte Tomatis, echeggiando altri ricercatori sul suono, sono le nuove 'droghe sonore' - musica rock ad alto volume, impianti stereo personali - che ipnotizzano ed innalzano le sensazioni corporee tramite stimolazioni a bassa frequenza, mentre distruggono l'orecchio e le sue funzioni, isolandoci dal nostro ambiente e frantumando ogni desiderio di comunicazione. Quando siamo tentati di chiudere il mondo fuori della porta in questo modo, faremmo bene a ricordare il possibile costo della fuga.
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