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Massimo Minarelli

BEATI I MITI PERCH EREDITERANNO LA TERRA

BEATI I MITI PERCH EREDITERANNO LA TERRA


(Mt 5,5)

In questo lavoro desidero scrivere come il mio spirito vede lumanit dopo i castighi che la purificheranno. Rileggiamo linizio del Capitolo 20 dellApocalisse di San Giovanni Apostolo che parla del Regno dei mille anni. Vidi poi un Angelo che scendeva dal Cielo con la chiave dellAbisso e una gran catena in mano. Afferr il dragone, il serpente antico - cio il diavolo, satana - e lo incaten per mille anni; lo gett nellAbisso, ve lo rinchiuse e ne sigill la porta sopra di lui, perch non seducesse pi le nazioni, fino al compimento dei mille anni. Dopo questi dovr essere sciolto per un po di tempo. Poi vidi alcuni troni e a quelli che vi si sedettero fu dato il potere di giudicare. Vidi anche le anime dei decapitati a causa della testimonianza di Ges e della parola di Dio, e quanti non avevano adorato la bestia e la sua statua e non ne avevano ricevuto il marchio sulla fronte e sulla mano. Essi ripresero vita e regnarono con Cristo per mille anni; gli altri morti invece non tornarono in vita fino al compimento dei mille anni. Questa la prima risurrezione. Beati e santi coloro che prendono parte alla prima risurrezione. Su di loro non ha potere la seconda morte, ma saranno sacerdoti di Dio e del Cristo e regneranno con lui per mille anni (Ap 20,16). Poi vidi alcuni troni e a quelli che vi si sedettero fu dato il potere di giudicare (Ap 20,4). Nonostante che non si tratti della fine del mondo Giovanni parla di una specie di giudizio anticipato. Questo molto importante perch ci che avverr al momento del grande castigo sar come un piccolo giudizio: tutti vedranno la propria anima e comprenderanno i peccati commessi. Chi si pentir sar gi salvo, perch dopo una tale purificazione non vorr certamente ricominciare a peccare; chi non si pentir sar gi condannato per non aver corrisposto alla grazia pi grande che gli potesse essere concessa: quella di vedere lorrore della propria anima. Il peccato contro lo Spirito Santo non sar perdonato. Quindi, sopravvivranno i giusti, cio coloro che amano Dio e vogliono fare la Sua Volont. Nel numero dei giusti saranno compresi non solo quelli che hanno sempre servito Dio e che gli sono rimasti fedeli durante i castighi, ma anche coloro che, durante la tribolazione, si pentiranno dei propri peccati e si convertiranno. Che ne sar di coloro che non si convertiranno? Saranno sterminati tutti o Dio lascer sopravvivere il seme ribelle? Se rimarranno in vita dei Caini, essi saranno maledetti da Dio (in quanto gi giudicati, come si detto sopra) e andranno raminghi lontano dalla societ umana, divenuta universalmente cristiana, ma non potranno essere soppressi, come ci insegna la Genesi. LApocalisse, poi, ci parla (Ap 20,7-15) dellultimo combattimento che seguir i mille anni di pace, alla fine dei quali Satana verr liberato dallabisso, e nota che il numero degli empi sar come la sabbia del mare. Essi saranno radunati da Satana da tutti i punti della terra nei quali si troveranno dispersi e marceranno contro laccampamento dei santi (cio la Chiesa). Ma i Giusti, che, durante i mille anni di pace, saranno cresciuti in santit, tanto da essere pronti per essere accolti nel Paradiso, non temeranno alcun male e la loro preghiera innamorata far scendere dal Cielo un fuoco divoratore che sterminer definitivamente gli empi e li getter per sempre nellinferno. Un punto fermo questo: la CHIESA dovr costituirsi come ACCAMPAMENTO FORTE E BEN DIFESO, forte per la santit che dovr crescere a dismisura e ben difeso dalla fede in Dio che render la Chiesa invulnerabile.

Ogni membro della Chiesa dovr essere puro e integro. Gli uomini, dopo la loro purificazione, non dovranno pi commettere colpe gravi. Non ci sar pi posto nella societ umana per la zizzania. Gli uomini saranno ancora liberi di scegliere fra il bene e il male, ma losservanza della legge di Dio, legge di Amore e di Santit, esiger che nellassemblea dei giusti non ci sia pi posto per gli empi. LApocalisse annuncia: Beati e Santi coloro che prendono parte alla prima risurrezione. Su di loro non ha potere la seconda morte, ma saranno sacerdoti di Dio e del Cristo e regneranno con Lui per mille anni (Ap 20,6). Allo stesso modo coloro che sopravvivranno ai castighi rimanendo fedeli a Cristo regneranno con Lui nel mondo rinnovato e dovranno escludere gli empi dal loro consesso.

BEATI I MITI PERCH EREDITERANNO LA TERRA! (Mt 5,5). ***

.LA LEGGE DI AMORE E DI SANTIT GOVERNER LA TERRA.


Ci siamo mai chiesti perch lApocalisse di San Giovanni dedica ben 15 capitoli alla prima grande battaglia tra il bene e il male (quella che si sta concludendo in questi tempi), mentre dedica soltanto 4 versetti allultima breve battaglia tra il bene e il male (quella che avverr alla fine dei mille anni di pace)? Nella prima grande battaglia la Chiesa si lasciata corrompere dal male e solo per un forte intervento divino (invocato dalla Madonna e dai Suoi umili servi) verr salvata e vincer. Nellultima breve battaglia la Chiesa, fortificata dallo Spirito Santo, non si lascer neppure scalfire e trionfer immediatamente sul male. Perch ci avvenga assolutamente necessario che i prossimi mille anni di pace (durante i quali Cristo regner come unico dominatore su tutta la terra) siano contraddistinti da una fortissima crescita della santit della Chiesa. Solo cos la legge di Amore e di Santit governer la terra! Fino ad oggi gli uomini sono stati misericordiosi con la zizzania e lhanno lasciata crescere in tutti i campi della vita umana. Hanno ceduto a tutti i generi di tentazione! Hanno commesso ogni tipo di peccato! Si sono inebriati di ogni sorta di piacere e di vizio! Hanno abusato dei beni materiali ed hanno soffocato lo spirito! In definitiva luomo, sedotto dallantica tentazione del serpente, si ritenuto uguale a Dio! Ribellandosi alle leggi divine, luomo si creato le sue leggi! Ad ogni Comandamento divino ha opposto un anti-comandamento. Ad ogni virt ha opposto un vizio. Alla fede in Dio ha opposto la fiducia in se stesso. Alla speranza dei beni celesti ha opposto lingordigia dei beni terreni. Alla carit verso Dio e verso il prossimo ha opposto legoismo pi sfrenato. Dora in poi non si potr pi essere permissivi col peccato! La legge di Dio integra e pura e tale sar custodita e osservata dagli uomini! Ogni uomo accoglier la legge divina, la far crescere in s stesso e con benevolenza, ma anche con fermezza, la far crescere negli altri.

Non sar pi possibile intendere la legge divina come un dovere e la libert umana come la facolt di osservarlo o meno: questa falsa impostazione sar ormai superata. Il demonio, fin dallinizio della nostra vita sulla terra, ha cercato di farci credere che la legge divina possa essere negata. Domandiamoci con semplicit: libero un pesce fuori dallacqua? o un uccello senza laria? Ogni essere vivente libero quando vive nellelemento che gli necessario e appropriato. Luomo stato creato dallAmore, per Amore e in vista dellAmore. Come pu essere libero se non ama? Quindi la legge divina, che Amore, la libert stessa delluomo. Senza di essa luomo non libero. Consideriamo le parole della Genesi che narrano la creazione delluomo. Dio disse: Facciamo luomo a nostra immagine, a nostra somiglianza (Gen 1,26). Poich Dio Amore, luomo, essendo stato fatto a immagine e somiglianza di Dio, chiamato ad essere il riflesso dellAmore. Fino ad oggi si tanto parlato di laicit (e addirittura di una cosiddetta sana laicit) in molti campi della vita umana: in particolare si detto che luomo ha diritto di farsi le sue leggi per disciplinare i suoi rapporti con gli altri. Si detto anche che la religione non deve entrare nella vita sociale, perch lunico termine di riferimento la volont della maggioranza. In nome della democrazia si sono commessi peccati gravissimi contro Dio che ha creato la vita, che ha istituito la famiglia, che ha posto ordine nella vita sociale. Mai pi si potr parlare di umanesimo, termine subdolo e ingannatore, perch sotto unapparenza di bene e di progresso nasconde la volont di indipendenza da Dio! Per secoli stato il vessillo delle ideologie atee che hanno stravolto il cuore e la mente delluomo (illuminismo, idealismo, positivismo, marxismo, nazionalismo ecc.). Lumanesimo stato lideale della massoneria che ha cercato di instaurare un mondo senza Dio, basato solo sui cosiddetti valori umani. Lunica via delluomo vivere secondo la volont di Dio! Fuori di essa c soltanto dolore e morte. Su queste cose non si potr mai pi discutere. Chi vuole vivere e non morire, viva in totale comunione con Dio nel proprio cuore e in tutti i campi della vita umana personale e sociale. Quindi, saranno sottomessi alla legge divina tutti i poteri umani, tutte le costituzioni delle nazioni, tutte le leggi degli stati, leducazione familiare e quella pubblica, lo studio, la scienza, larte, leconomia, la politica, il lavoro, i rapporti fra gli uomini e fra le nazioni, luso delle risorse naturali e artificiali, il rispetto e la protezione della natura, le attivit assistenziali, le attivit ricreative, e cos via. La sottomissione alla legge divina di ogni campo della vita umana sar fonte di vera libert, di armonia, di pace, di benessere e di bellezza. Questo era il progetto di Dio fin dalle origini e questo progetto si realizzer presto nel Regno di Cristo in terra. Cristo regner perch ogni uomo lo riconoscer come proprio Re di Amore. Solo allora si realizzer nel mondo la preghiera che Ges ci ha insegnato, il Padre nostro, nel quale costantemente chiediamo: Venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volont, come in Cielo cos in terra. ***

.LACCAMPAMENTO DEI SANTI.


Ho detto pi sopra che la CHIESA dovr costituirsi come ACCAMPAMENTO FORTE E BEN DIFESO, forte per la santit che dovr crescere a dismisura e ben difeso dalla fede in Dio che render la Chiesa invulnerabile. Come possibile realizzare questo intento? Sia che gli empi vengano totalmente sterminati sia che qualcuno di loro rimanga ancora in vita, si dovr al pi presto consacrare a Dio il mondo intero, ogni singola nazione, ogni singola regione, ogni singola provincia, ogni singolo comune, ogni singolo villaggio, ogni singola parrocchia, ogni singola famiglia, ogni singola persona. Ogni uomo dovr considerarsi prima di tutto figlio di Dio e, in via subordinata, cittadino di una determinata nazione. Poi, si dovr procedere immediatamente ad una specie di plebiscito generale, col quale ogni costituzione e legislazione sovranazionale, nazionale e locale verr sottomessa alla legge divina e allunica fede cristiana. Questa sottomissione dovr essere totale e incondizionata, senza limiti di ambito e di tempo. In essa si dovr garantire che ogni campo della vita umana, sia materiale che spirituale, sia singola che collettiva, venga improntato ai principi del Vangelo di Cristo. Ne conseguir che chiunque non accetter la sottomissione alla legge di Dio, o con i propri comportamenti si ponga al di fuori di tale legge, dovr essere escluso totalmente dalla societ cristiana, fino al completo allontanamento dalla comunit sociale. Varranno le regole dettate da Cristo nel Vangelo: Se il tuo fratello commette una colpa, v e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolter, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ti ascolter, prendi con te una o due persone, perch ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolter neppure costoro, dillo allassemblea; e se non ascolter neanche lassemblea, sia per te come un pagano e un pubblicano (Mt 18,15-17). Non ci saranno sconti su questa regola. I genitori non potranno supplicare per i figli empi, n i figli potranno supplicare per i genitori empi. Il fratello non potr intercedere per il fratello empio, n lamico potr intercedere per lamico empio. Varr la regola dettata da Cristo nel Vangelo: Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non pu essere mio discepolo (Lc 14,26). Lintegrit della vita sociale dovr essere tutelata in modo assoluto. Non sar una specie di regime di polizia. Questo pu temerlo solo chi non ha il cuore puro! Provate a chiedere agli angeli del Cielo, fedeli esecutori della volont di Dio, se a loro sembra di essere soffocati o se non si sentono, invece, completamente liberi nel vivere di Amore divino! E la societ umana dovr assomigliare sempre pi alla Gerusalemme Celeste dove non si trovano ladri e malfattori, empi e traditori! Ricordiamoci bene ci che disse il re a quel tale che si era presentato al banchetto di nozze con una veste indegna della cerimonia: Amico, come hai potuto entrare qui senza labito nuziale?. Egli ammutol ed il re ordin ai servi di legarlo mani e piedi e di gettarlo fuori nelle tenebre, dove c pianto e stridore di denti (Mt 22,12-13). Chi verificher che la legge di Dio sia applicata e rispettata nellaccampamento dei santi? Non potendo qui anticipare tutto ci che verr detto in seguito sul governo dellaccampamento dei santi, basti per il momento questa risposta: tale verifica verr fatta da un Consiglio di giusti guidato dallo Spirito Santo. Ogni nazione costituita da tre elementi fondamentali: il territorio, il popolo, il governo. Quando sussistono tutti e tre questi requisiti si pu parlare autenticamente di nazione. Vediamo qui di seguito i tre elementi.

.IL TERRITORIO DELLACCAMPAMENTO DEI SANTI.


Quando si dice accampamento dei santi sembra di parlare di un certo numero di tende dislocate sopra una certa superficie di terreno. In realt il termine usato nellApocalisse preso dal linguaggio militare, per indicare che fra i santi e i loro nemici ci sar ostilit, finch si arriver alla battaglia finale (che, come si accennato pi sopra, sar una battaglia spirituale). Una volta purificata la terra, i giusti sopravvissuti si riuniranno e formeranno un solo gregge sotto un solo Pastore.
Poich la strage degli empi sar enorme (come si evince da tutte le profezie), c da ritenere che in ogni nazione, in ogni regione, in ogni provincia, in ogni comune e in ogni villaggio le persone che si riuniranno in nome di Cristo saranno la totalit o quasi dei superstiti. Ai giusti, quindi, non sar difficile prendere possesso del territorio, indire unassemblea generale, fare un rapido e semplice censimento della popolazione, eleggere un proprio governo e stabilire le proprie leggi. Se qualche empio dovesse sopravvivere, non avr voce nellassemblea dei giusti e, se non si convertir realmente, verr cacciato ed esiliato. Quindi, il territorio dellaccampamento dei santi diventer la terra intera. Potranno, eventualmente, fare eccezione alcune piccole comunit di empi che se ne staranno adeguatamente lontane della societ cristiana.

Nellumanit rinnovata la massima importanza verr data alle comunit locali che saranno fondate sulla fratellanza cristiana e sulla cooperazione.
Le comunit locali saranno le pi idonee per organizzarsi sul territorio, per creare rapporti di conoscenza e di collaborazione fra gli abitanti, per fornire alla popolazione i servizi comuni, per provvedere alle necessit dei propri membri (approvvigionamento di risorse energetiche, produzione e distribuzione di beni e servizi, lavoro, alimentazione, igiene, sanit, assistenza, istruzione, tutela dellambiente, trasporti, viabilit e cos via). Scarsa importanza avranno le citt, o almeno quelle citt che sono diventate co me gli alveari, e quindi invivibili e impraticabili per garantire il lavoro a tutti.

I villaggi saranno le comunit di base. Sar utile mantenere le altre aggregazioni territoriali maggiori, cio comuni, province e regioni.
Le aggregazioni territoriali maggiori serviranno per soddisfare esigenze ed interessi comuni (come la sanit, la viabilit, quella parte della produzione, del lavoro, dellistruzione e degli altri servizi che non di competenza dei villaggi).

Nel costituire tali aggregazioni territoriali maggiori (comuni, province e regioni) bisogner tenere in massima considerazione la libert di autodeterminazione dei villaggi e gli elementi che li accomunano, come le loro origini etniche e culturali, le loro tradizioni, la loro storia. Le regioni, a loro volta, si riuniranno nella nazione, intesa come aggregazione superiore. Alla nazione spetteranno i compiti che non possono essere svolti dalle altre aggregazioni (ad esempio: la tutela del territorio nazionale, la formazione di leggi di interesse nazionale ecc.).
Nessun villaggio potr appartenere a pi comuni, nessun comune potr appartenere a pi province; nessuna provincia potr appartenere a pi regioni; nessuna regione potr appartenere a pi nazioni. Saranno possibili accordi (consorzi) fra entit appartenenti ad aggregazioni diverse.

Il principio fondamentale che star alla base della nazione e dei rapporti fra le altre aggregazioni territoriali sar quello del massimo decentramento, in modo che alle aggregazioni minori sia garantita la maggiore autonomia possibile. Tuttavia, allinterno della nazione, delle regioni, delle province, dei comuni e dei villaggi dovr essere garantito anche il principio di solidariet, per sostenere le aggregazioni meno favorite.

Lo stesso principio di solidariet dovr esistere fra le nazioni. Fra i compiti istituzionali di ogni nazione ci sar anche quello di partecipare con uomini e mezzi allo sviluppo concreto dei popoli bisognosi. Molti giovani e personale qualificato saranno destinati al sostegno delle nazioni meno favorite, fino a quando esse possano essere ritenute autosufficienti. Le aggregazioni di nazioni saranno ammesse solo per favorire linteresse effettivo di ogni singola nazione, tenendo ben presente che solo alla singola nazione spetter la sovranit sul proprio popolo e sul proprio territorio. Non ci saranno carte dei diritti delluomo: baster il Vangelo, perch luomo non avrebbe in se stesso alcun diritto se non gli venisse da Dio. Come si gi detto, ogni costituzione o legge dovr essere sottomessa alla legge divina.
Anche il singolo uomo avr diritto di pretendere che le norme locali, nazionali e internazionali siano conformi alla legge divina. Tale diritto sar garantito da organi preposti a tale scopo.

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.IL POPOLO DELLACCAMPAMENTO DEI SANTI.


Ogni uomo far parte del popolo da cui nato. Ogni cittadino ha diritto di pretendere che nella propria nazione siano garantite la convivenza e la pace cristiana. La cittadinanza una sola. Col possesso della cittadinanza ciascuno sottoposto alla legge del proprio popolo. Qualora uno si trovi in territorio straniero, sottoposto alle leggi che regolano la vita e la convivenza in quella nazione, ad eccezione di quelle che regolano la sfera personale.
Ogni nazione, regione, provincia e villaggio ha diritto di rifiutare lingresso nel proprio territorio di una persona che non riconosca la legge divina e la legge civile. Ogni aggregazione nazionale o locale ha diritto di espellere dal proprio territorio chi trasgredisca gravemente la legge divina e la legge civile. Poich non ammessa altra fede che quella cristiana, non pu essere accettato fra il popolo chi pratichi o educhi altri ad una religione diversa o si comporti in maniera contraria ai principi della fede cristiana.

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.IL GOVERNO DELLACCAMPAMENTO DEI SANTI.


Fermo quanto previsto in ordine alla guida della Chiesa (di cui si parler successivamente), laccampamento dei santi sar governato secondo i principi che seguono. Ogni nazione sar rappresentata da una singola persona (re), che sar tale non per diritti ereditari ma perch scelta liberamente dallintera nazione fra le persone pi degne e rette. Il re avr autorit sulla nazione, ma dovr esercitarla nel pieno rispetto della legge divina e della legge civile. Competer al re di vigilare sulla nazione, sul rispetto delle leggi, sulla giustizia, sulla concordia fra le istituzioni e sulla pace nazionale. I poteri legislativo, esecutivo e giudiziario non saranno pi divisi fra loro (come adesso) in quanto esercitati da organi distinti (parlamento, governo, magistratura). Essi verranno esercitati da un unico organo per ogni aggregazione territoriale.

Tale organo sar denominato Consiglio dei giusti e sar costituito da persone degne e rette, che siano docili allazione dello Spirito Santo.
Lelezione a membro del Consiglio dei giusti non sar pi effettuata in base allappartenenza a partiti politici o a qualsiasi altro tipo di coalizione, dato che il criterio di scelta che determiner lelezione del candidato non sar pi il suo schieramento politico, ma la sua idoneit a perseguire il bene generale della nazione, derivante dalla sua condotta morale e rispettosa della legge di Dio.

Saranno eletti un Consiglio dei giusti della nazione ed un Consiglio dei giusti per ogni regione, provincia, comune e villaggio. I diversi Consigli dei giusti saranno competenti per territorio.
Dal Consiglio dei giusti dipenderanno tutti gli organi competenti a predisporre le leggi, a farle eseguire e a rendere giustizia sulla loro applicazione.

Per quanto riguarda la protezione del territorio (non dal punto di vista ambientale), certamente occorrer un servizio di polizia e di vigilanza a livello interno allo scopo di tutelare lordine sociale e la pacifica convivenza. Con riferimento alla difesa militare, penso che sia doveroso mantenere un apparato sufficiente a garantire la difesa della nazione, indipendentemente dal fatto che ce ne sia la necessit. La protezione della convivenza dovr essere al pi alto livello. Nulla dovr turbare la quiete della comunit sociale.
Nessuna tolleranza verso omicidi, furti, rapine, estorsioni, violenze, pornografia, malcostume, droga, vizi di ogni genere, peccati contro natura, impurit e tutto ci che comporta una condotta contraria alla legge divina. I responsabili di queste gravi colpe, qualora non realmente pentiti, dovranno essere al pi presto espulsi dal territorio nazionale. Sar necessario, per prudenza, conservare edifici (carceri) idonei per la custodia dei responsabili in attesa di essere espatriati.

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.I CAMPI DELLA VITA UMANA.


Ho detto pi sopra che saranno sottomessi alla legge divina tutti i poteri umani, tutte le costituzioni delle nazioni, tutte le leggi degli stati, leducazione familiare e quella pubblica, lo studio, la scienza, larte, leconomia, la politica, il lavoro, i rapporti fra gli uomini e fra le nazioni, luso delle ris orse naturali e artificiali, il rispetto e la protezione della natura, le attivit assistenziali, le attivit ricreative, e cos via. Vediamo ora singolarmente tali campi, lasciando per ultimo il pi importante: la vita dello spirito. 1) I poteri umani, le costituzioni delle nazioni, le leggi degli stati. Ne abbiamo gi parlato sopra con riferimento allaccampamento dei santi. Qui basta soltanto riflettere un attimo su quanto ha detto Ges nel Vangelo: Allora comparir nel cielo il segno del Figlio delluomo e allora si batteranno il petto tutte le trib della terra, e vedranno il Figlio delluomo venire sopra le nubi del cielo con grande potenza e gloria (Mt 24,30). Dopo la grande purificazione, lapparire del segno del Figlio delluomo (la Santa Croce) sopra le nubi del cielo avr una potenza di persuasione immensa nei confronti di tutti i popoli della terra, che si convertiranno allunica Verit, quella di Ges Cristo nostro Signore, e si batteranno il petto per aver creduto a falsi dei e falsi profeti.

A quel punto si arriver in breve tempo alla proclamazione a livello mondiale della Gloria di Dio Padre, del Suo Figlio unigenito Ges Cristo e dello Spirito Santo. E i popoli saranno pronti ad uniformare la propria vita e le proprie leggi alla fede cristiana. 2) Leducazione familiare e quella pubblica. Come si detto, ogni uomo dovr considerarsi prima di tutto figlio di Dio e, in via subordinata, cittadino di una determinata nazione. Ci comporta che ogni persona dovr essere educata prima di tutto alla vita cristiana. Man mano che luso delle facolt mentali glielo consentiranno, essa dovr aprirsi alla conoscenza di Dio e delle Sacre Scritture. A tale scopo la famiglia, la scuola e gli altri istituti educativi dovranno uniformarsi e integrarsi il pi possibile, affinch solo la dottrina cristiana venga insegnata ed in modo omogeneo. Il compito dei genitori e degli altri educatori fondamentale e delicatissimo. Essi dovranno essere assolutamente idonei allinsegnamento della dottrina cristiana e quindi dovranno essersi adeguatamente preparati, conservandosi il pi possibile aperti allazione dello Spirito Santo. 3) Lo studio. Ogni materia dinsegnamento dovr essere totalmente riformata. Da una scuola fondata su metodi di studio e fonti informative generalmente pagani e su criteri di interpretazione storica basati su una cultura atea e materialista, si dovr passare a metodi di studio fondati sulla sapienza cristiana, capace di conoscere le vere ragioni della storia, alla luce del perenne combattimento fra il bene e il male, e di fornire le necessarie spiegazioni degli eventi e delle evoluzioni delle culture. Ci non significa che non si debba parlare dei lati negativi della storia. Anzi! Essi dovranno essere scrupolosamente conosciuti, in modo da fare tesoro delle esperienze sbagliate per non ricadervi. Quello che conta applicare un metodo critico che conduca alla reale conoscenza della verit. Le scuole di qualsiasi grado, compresi gli istituti specialistici e le universit, dovranno garantire una formazione teorica e pratica equilibrata, tesa concretamente a preparare allesercizio di attivit professionali in ogni campo dellattivit umana. Lo studio dovr essere posto in strettissima relazione col lavoro. Gli studenti dovranno essere indirizzati agli studi a loro pi idonei, con la garanzia assoluta che al termine di essi troveranno immediatamente il lavoro giusto. Saranno necessari, perci, rapporti molto stretti fra la scuola e il mondo del lavoro, anche a livello di aggregazioni locali. 4) La scienza. La scienza dovr fare uno spaventoso mea culpa. Fino ad oggi gran parte della scienza si asservita ad ogni finalit pi perversa, come lapplicazione delle scoperte scientifiche a scopi militari (armi atomiche), la ricerca e la sperimentazione in campi inibiti allattivit umana in quanto contrari alla legge divina (manipolazione genetica, fecondazione artificiale), lideazione di prodotti tecnologici tali da indurre luomo a sentirsi sempre pi attaccato alle cose materiali, superflue ed effimere (beni voluttuari) o sempre pi potente e sicuro di s (mezzi di comunicazione di massa), labuso delle risorse energetiche (petrolio), la degradazione dellambiente (inquinamento), la distruzione del patrimonio naturale (disboscamento, desertificazione) e cos via. Dora in poi la scienza dovr essere sottomessa alla legge divina e dovr occuparsi soltanto delle ricerche necessarie allautentico sviluppo e miglioramento della vita umana. Dovranno essere eliminati i brevetti industriali, in quanto la ricerca scientifica deve giovare a tutta lumanit.

5) Larte. Anche larte dovr fare un severissimo mea culpa! Larte doveva servire a fare emergere la verit e la bellezza in ogni campo. Ed invece: la pittura e la scultura hanno demolito la realt e la bellezza delle cose semplici e vere e le hanno sostituite con immagini deformi, incomprensibili, astratte, volgari, disgustose; la musica e il canto hanno abbandonato la vera ispirazione artistica per diventare esaltazione del dilettantismo, della banalit, del rumore, dellossessivit, dellimpurit e della sconcezza (fino alle forme pi diaboliche!); il teatro e il cinema sono diventati il luogo privilegiato delle rappresentazioni pi diseducative, volgari, pornografiche e violente; la letteratura ha ucciso la verit e la bellezza, per mezzo di fiumi di inchiostro sparsi per esaltare la falsit, limmoralit, la vanit e il relativismo; larchitettura ha ideato costruzioni sempre meno a misura duomo, cervellotiche e per nulla funzionali. In particolare bisogna deprecare larchitettura sacra recente che ha dato vita a costruzioni prive di vera ispirazione religiosa e irrispettose delle esigenze del sacro. Anche in passato larte stata inquinata dallesibizionismo e dalla spettacolarit, ma mai come oggi. La vera arte sa comunicare la bellezza con semplicit e umilt, senza bisogno di ricorrere a virtuosismi e a forme di autocompiacimento. Bisogner, soprattutto, ritornare alla natura che la prima manifestazione della bellezza, perch proviene direttamente da Dio. 6) Leconomia. Leconomia la fonte dei pi grandi mali dellumanit di oggi. Da essa dipendono le guerre, la fame nel mondo, labuso delle risorse energetiche, le prevaricazioni dei pochi sui molti, la speculazione, lo sfruttamento, il lavoro nero, limmigrazione clandestina e cos via. I due massimi sistemi economici dei tempi moderni sono stati il liberismo (o liberalismo economico) ed il collettivismo. Entrambi hanno miseramente fallito il loro obiettivo e vanno per sempre condannati. Leconomia liberista fondata sulla libera iniziativa degli individui e sul libero rapporto fra domanda ed offerta. Essa afferma che non c alcun principio morale alla base del rapporto fra gli uomini. Tutto possibile: si pu vivere senza fare nulla, utilizzando il proprio capitale per fare speculazioni di ogni tipo; si possono guadagnare ricchezze inaudite battendo pochi tasti sul computer. Leconomia collettivista fondata sulla gestione delleconomia a livello accentrato, per cui lo stato che provvede a soddisfare i bisogni della collettivit, anche sacrificando la propriet privata. Anche qui non c alcun principio morale alla base del rapporto fra gli uomini. Chi possiede non dona agli altri per amore, ma viene espropriato dei suoi averi che vengono destinati ad altri, indipendentemente dal fatto che li abbiano guadagnati. Che cosa manca ai due massimi sistemi economici? Manca lAmore! Dio ha fissato per gli uomini dei principi morali che vanno rispettati:

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a) Il guadagno deve essere meritato col lavoro. Dopo aver commesso il peccato originale, luomo costretto a faticare per procurarsi il proprio sostentamento. San Paolo ci insegna: Chi non vuol lavorare neppure mangi. Sentiamo infatti che alcuni fra di voi vivono disordinatamente, senza far nulla e in continua agitazione. A questi tali ordiniamo, esortandoli nel Signore Ges Cristo, di mangiare il proprio pane lavorando in pace (2 Ts 3,10-12). Quando lindividuo non pi in grado di lavorare per invalidit o per vecchiaia, deve essere mantenuto dalla comunit. Ma fin che in grado di rendersi utile al prossimo deve fare la sua parte. b) I beni e le risorse devono essere usati a beneficio di tutti. Lindividuo libero di fare le sue scelte, di acquistare propriet e di venderle, di disporre dei propri beni, di lasciarli in eredit o di donarli. Ma se impedisce che le sue ricchezze vengano usate a beneficio anche degli altri potr essere corretto fraternamente da parte dei suoi simili e, se non li ascolter, sar soggetto al giudizio del Consiglio dei giusti. Solo cos si pu evitare quel pericolo che Ges ha minacciato al giovane ricco: In verit vi dico: difficilmente un ricco entrer nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: pi facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli (Mt 19,23-24). c) I beni e le risorse non devono essere sprecati. Non si dovranno lasciare i beni improduttivi. Se uno possiede della terra che gli produce frutti, dovr cercare di venderli. Se una parte resta invenduta e rischia di deperire, a parte ci che serve per il suo consumo personale o familiare, dovr metterla subito gratuitamente a disposizione degli altri. Per questo esisteranno organismi competenti perch nulla venga disperso, come ci ha insegnato Ges. d) I poveri e i bisognosi vanno sempre aiutati. Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi (Mt 25,35-36). Aiutare i fratelli bisognosi un preciso dovere che viene dallamore. Ogni individuo potr sollecitare che vengano adottate misure di sostegno per le persone che hanno bisogno di cibo, di alloggio, di cure, di assistenza e cos via. Ci saranno organismi preposti. Lo stesso dovere di solidariet esister fra le nazioni (sempre a condizione che si tratti di nazioni cristiane). e) Laiuto fraterno dovr essere umile, discreto e silenzioso. Quando fai lelemosina, non sappia la tua sinistra ci che fa la tua destra (Mt 6,3). Non si deve suonare la tromba quando si soccorre un fratello. Ogni aiuto verr dato senza orgoglio, senza vanto e senza compiacimento: non siamo altro che servi inutili! Nellaccampamento dei santi non si potr tollerare che gli individui soffrano a causa della mancanza di amore! Quindi i rapporti economici dovranno essere impostati sulla carit fraterna. Oltre a quanto sopra indicato, bisogna aggiungere che tutte le aggregazioni locali e nazionali dovranno verificare che lo sviluppo economico proceda a beneficio di tutti e che nessuno sia escluso dalluso delle risorse (eccetto quelli che meritano lespulsione). Il Consiglio dei giusti dovr vigilare affinch la legge divina sia applicata.

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7) La politica. Dopo quanto si detto sulleconomia, facile comprendere che sar compito della politica di realizzare gli obiettivi di giustizia, di ordine, di armonia e di solidariet allinterno della nazione. Come si gi detto, non dovranno pi esistere partiti politici, schieramenti e coalizioni (che hanno contribuito soltanto a creare divisioni, lotte di potere, interessi privati e di gruppo). Ogni persona che si candider a rappresentare la nazione o le aggregazioni minori, dovr farlo a titolo assolutamente personale, predisponendo soltanto le linee del proprio programma. Una volta eletta dovr operare secondo la propria coscienza ed esclusivamente nellinteresse della collettivit. I politici dovranno dare un esempio particolarmente elevato di rettitudine, di onest, di disponibilit e di servizio. Essi dovranno essere sommamente docili allazione dello Spirito Santo. Nessun programma politico e nessuna legge potranno derogare alla legge divina. 8) Il lavoro. Il lavoro uno dei problemi pi gravi dellumanit attuale. Le questioni che riguardano il lavoro sono innumerevoli, ma sostanzialmente dipendono dal fatto che sbagliata limpostazione delleconomia mondiale. Il lavoro non solo un dovere ma anche un diritto. Ogni individuo idoneo a lavorare deve avere la possibilit di trovare unoccupazione, perch ci rappresenta unesigenza primaria della societ. Inoltre, ogni individuo ha diritto di conseguire un lavoro adatto alle proprie capacit e alle proprie inclinazioni. Ogni lavoratore avr diritto ad una retribuzione adeguata alla propria prestazione e dignitosa, cio tale da rendergli possibile il proprio mantenimento e quello delle persone a suo carico. Ci saranno organismi preposti a controllare che ogni individuo idoneo possa conseguire un posto di lavoro, che la sua retribuzione sia equa, che il lavoro venga svolto con impegno, disponibilit e responsabilit. La retribuzione va corrisposta per intero al lavoratore, senza trattenute di alcun genere. Il lavoratore provveder per conto suo e sotto la sua responsabilit a versare quanto dovuto alla collettivit. Agli individui non idonei al lavoro per invalidit e che non abbiano altri proventi per mantenersi dovr essere corrisposto un adeguato sostegno economico, per provvedere alle proprie necessit. Le leggi favoriranno al massimo listituto della cooperazione in ogni tipo di lavoro. 9) I rapporti fra gli uomini e fra le nazioni, luso delle risorse naturali e artificiali, il rispetto e la protezione della natura. I rapporti fra gli uomini saranno improntati alla pi cordiale fraternit ed a spirito di reciproco servizio. Non saranno pi ammesse quelle forme di deferenza e di ossequio ipocrita che oggi sono tanto diffuse fra le persone. Voi non fatevi chiamare rabb, perch uno solo il vostro maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate nessuno padre sulla terra, perch uno solo il Padre vostro, quello del cielo. E non fatevi chiamare maestri, perch uno solo il vostro Maestro, il Cristo. Il pi grande tra voi sia vostro servo; chi invece si innalzer sar abbassato e chi si abbasser sar innalzato (Mt 23,8-10). E ora che spariscano i vari titoli come signor qui e signor l, dottore qui e dottore l, eccellenza qui ed eccellenza l. Se i discepoli davano del tu al Maestro, quanto pi giusto che anche tra di noi ci diamo del tu. Ci non significa che si debba mancare di rispetto: bisogna sempre rispettare le persone che rivestono particolare autorit. Ma ci non impedisce che, in quanto fratelli, ci si possa rivolgere a tutti con semplicit. Anche i rapporti fra le nazioni (unite dalla stessa fede cristiana) dovranno essere improntati a spirito di amicizia e di grande collaborazione.

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Tutte le nazioni dovranno cooperare affinch sulla terra regni la Pace di Cristo. Questo sar lobiettivo comune fra i popoli. Ogni nazione dovr essere solidale con le altre; ogni nazione dovr contribuire, in base alle proprie capacit, a fornire aiuti e risorse a quelle indigenti. Luso delle risorse naturali e artificiali dovr essere garantito a tutte le nazioni della terra unite dalla stessa fede cristiana. Nessuna nazione si dovr considerare unica beneficiaria delle risorse che vi si trovano in unabbondanza tale da consentirne luso da parte di altre nazioni. Le risorse potranno essere scambiate, ma in caso di notevole squilibrio a danno di una nazione, essa avr diritto che lo squilibrio venga condonato. Tutte le nazioni dovranno riconoscere che la natura un meraviglioso dono di Dio e quindi dovranno concorrere con altissimo senso di responsabilit a far s che lo sfruttamento delle ricchezze, luso delle risorse, le attivit produttive e quantaltro avvengano nel pieno rispetto della natura. La vegetazione (boschi, frutteti, praterie e coltivazioni di ogni tipo), le risorse idriche (ghiacciai, corsi dacqua, laghi, mari ed oceani), montagne, colline, pianure, razze animali di ogni genere dovranno essere rispettate e protette. La natura dovr essere difesa e protetta nel migliore dei modi. 10) Le attivit assistenziali e le attivit ricreative. La vita umana sar tutelata al massimo livello dal suo concepimento al suo termine naturale. Non saranno ammesse leggi che non rispettino pienamente la vita umana. La vita umana dovr essere tutelata in tutte le sue fasi (concepimento, nascita, infanzia, adolescenza, giovent, maturit, anzianit e vecchiaia) e in tutte le sue forme (salute, malattia, invalidit). Le cure mediche saranno il pi possibile domiciliari. In caso di necessit si dovr ricorrere alle strutture ambulatoriali e ospedaliere. Lassistenza medica dovr essere la pi diffusa possibile sul territorio allo scopo di garantire la prontezza dellintervento e la facilit di raggiungere le strutture mediche. Nessuna persona dovr soffrire la solitudine, labbandono e il disinteresse da parte degli altri. Tutti saranno chiamati, personalmente e a mezzo di organismi predisposti, a cooperare perch le persone indigenti siano assistite, curate, sostenute nelle situazioni di bisogno. Lassistenza alle persone indigenti, quando non possa essere prestata da familiari, sar effettuata a mezzo di personale specializzato. Le cure mediche (domiciliari, ambulatoriali e ospedaliere) e lassistenza alle persone indigenti saranno fornite gratuitamente. Le attivit ricreative dovranno essere improntate al massimo sviluppo fisico, psichico e morale delle persone. Per tutte le persone (in particolare per i giovani) dovranno essere predisposte le strutture adeguate per lesercizio dellattivit sportiva. Lattivit agonistica non potr essere svolta in maniera violenta o, comunque, pericolosa per le persone. Il comportamento sportivo, in caso di attivit agonistica, dovr rispettare al massimo livello lavversario, in modo da non arrecargli alcun danno, neppure lieve, pena lesclusione dallattivit sportiva. Lattivit sportiva non potr essere in alcun modo compensata, neppure se svolta a livello professionale . Fanno eccezione gli istruttori e le persone preposte ai servizi collegati allo sport.

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Le attivit ricreative dovranno essere svolte nel rispetto del pudore, della decenza, della sobriet. Non saranno tollerati comportamenti lesivi dellordine pubblico, del buon costume e della dignit delle persone. Saranno vietate le attivit ricreative di qualsiasi tipo che possano comportare il rischio di un danno fisico serio alla persona di chi le pratica o di altri (ad esempio, box, lotta, gare automobilistiche, sport pericolosi e altro). Saranno vietate tutte le forme di giochi a premi (lotterie, quiz televisivi e altro) che promettono premi immeritati e che tendono a suscitare negli aderenti il desiderio di guadagnare grandi somme senza lavoro e senza sacrificio. Si vergognino gli stati e tutti coloro che gestiscono il gioco dazzardo, i casin e i locali dove si fanno le scommesse !!! I bambini e gli adolescenti dovranno essere protetti in modo particolare dalle attivit che possano danneggiare la loro crescita psichica e formativa (ad esempio, abuso di giochi elettronici). Delle attivit ricreative dovranno beneficiare quanto pi possibile anche gli anziani, i disabili e le persone assistite, allo scopo di favorire il loro coinvolgimento nella vita di gruppo. In definitiva, ogni attivit umana dovr sottomettersi ed armonizzarsi con la legge divina.

LA GLORIA DI DIO LUOMO VIVENTE (SantIreneo). ***

.LA VITA DELLO SPIRITO.


Dopo aver parlato dei diversi campi della vita umana, occorre ora parlare di quello pi importante, della parte migliore, cio della vita dello spirito. Perch la vita dello spirito la parte migliore? Perch, dopo la vita terrena, siamo chiamati a condividere in misura piena la Vita di Dio, come Suoi veri figli, e, perch ci avvenga, dobbiamo prepararci gi in questo mondo allo straordinario dono della Vita eterna. Come ha detto Ges nel Vangelo, intervenendo come arbitro fra le sorelle Marta e Maria: Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola la cosa di cui c bisogno. Maria si scelta la parte migliore, che non le sar tolta (Lc 10,41-42) Una sola la cosa di cui c bisogno! Lo Spirito! Tutto il resto strumentale: gli altri campi della vita umana sono utili, ma solo in funzione della vita spirituale. Se la vita terrena fosse vissuta solo a livello materiale, saremmo al livello degli altri esseri animali. Saremmo ugualmente utili alla gloria di Dio, ma non saremmo Suoi figli! Oggi, purtroppo, laspetto materiale della vita umana considerato, dalla maggior parte degli uomini, quello principale e per questo essi soffrono! La vita dello spirito soffocata da migliaia di problemi: dagli interessi economici, dai rapporti di concorrenza e di ostilit fra le persone, dallinvidia, dallodio, dalla violenza, dalla delinquenza, dal malcostume, dalla diffidenza, dallindifferenza e cos via. Tutti questi problemi possono essere riassunti in una sola parola: PECCATO! Cio, la vita dello spirito soffocata dal peccato!

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Anche dare troppa importanza alle cose materiali peccato. Anche non dare tempo alle necessit dello spirito peccato. Ges ci dice: lo Spirito che d la Vita, la carne non giova a nulla; le parole che vi ho dette sono Spirito e Vita (Gv 6,63). Quando saremo giudicati, non ci servir in alcun modo dire al Signore: Ho preso diverse lauree; ho costruito decine di palazzi; ho scritto centinaia di libri . "Alla sera della vita, saremo giudicati sull'amore", questo ci ricorda San Giovanni della Croce (Parole di luce e di amore, 1,57). E lamore non pu venire da uno spirito soffocato, agitato da troppi problemi, assillato da centomila preoccupazioni. Uno spirito soffocato, poi, non sa resistere alla prova della sofferenza e cade miseramente. Dobbiamo costruire la nostra casa sulla roccia spirituale che Cristo, altrimenti le nostre forze non potranno resistere alle difficolt della vita! Non che oggi non si possa dare spazio alla vita dello spirito: il fatto che non si vuole! La Madonna venuta tante volte a dirci: Pregate!, ma noi non la vogliamo ascoltare. E la preghiera la vita dello spirito! Lo capiremo quando sar troppo tardi! Qui di seguito far alcune riflessioni su come sar la vita spirituale quando, una volta capita in modo inequivocabile la seriet del problema, gli uomini si convertiranno alla vita dei veri figli di Dio.

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.LA

PUREZZA DEL CUORE.

Ho detto pi sopra che la legge di amore e di santit governer la terra. Perch questo avvenga, necessario che si realizzino due condizioni: la purezza del cuore e la santit di vita. Facciamo un esempio: quando abbiamo sete prima di tutto prendiamo un bicchiere e controlliamo che sia pulito; poi lo riempiamo di acqua pura e beviamo. Allo stesso modo un cuore puro quando liberato da ogni impurit ed riempito soltanto di Dio. Nellaccampamento dei santi, quindi, ognuno dovr essere libero dal peccato. Naturalmente, a causa della fragilit umana che derivata dal peccato originale, non c da aspettarsi che gli uomini, dopo la purificazione, siano esenti dal peccato veniale. Ma certamente essi dovranno essere esenti dal peccato mortale. San Giovanni nellApocalisse vide San Michele Arcangelo che scendeva dal cielo con la chiave dellAbisso e una gran catena in mano. Afferr il dragone, il serpente antico - cio il diavolo, satana - e lo incaten per mille anni; lo gett nellAbisso, ve lo rinchiuse e ne sigill la porta sopra di lui, perch non seducesse pi le nazioni, fino al compimento dei mille anni (Ap 20,1-3). In quanto incatenato, gettato nellabisso, rinchiuso con una porta sigillata, in modo da non essere pi in grado di sedurre le nazioni, Satana sar privato di ogni potere. Questo fa pensare che gli uomini non saranno soggetti alle tentazioni pi gravi.
Ma se anche dovessero cadere in una tentazione grave, avranno la possibilit di pentirsi e di purificarsi col sacramento della riconciliazione. Difficile immaginare che ci accada nellaccampamento dei santi: se dovesse, comunque, capitare i giusti dovranno vigilare che il peccatore riconosca la propria colpa e si penta realmente; altrimenti dovr essere espulso dalla comunit dei giusti, in conformit a quanto stabilito nel Vangelo: Se non ascolter neanche lassemblea, sia per te come un pagano e un pubblicano (Mt 18,15-17).

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Gli uomini saranno, comunque, soggetti alle tentazioni meno gravi (peccato veniale). Su queste tentazioni minori si misurer la santit degli uomini, che dovranno sforzarsi di elevare la loro santit ai massimi livelli. Ecco, quindi, che ogni uomo dovr realizzare in s la purezza del cuore, che la condizione necessaria per riempirsi della Vita stessa di Dio, di gustare la Sua presenza in s e di esserne beato. Si pu dire che il giusto reso simile a Dio: Lo pu conoscere, Lo pu sentire, Gli pu parlare liberamente, Lo pu vedere. Ecco perch: Beati i puri di cuore perch vedranno Dio! (Mt 5,8).

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.LA SANTIT DI VITA.


La vita delluomo santa quando Dio abita in lui. Ges ci insegna: Se uno mi ama, osserver la mia parola e il Padre mio lo amer e noi (il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo) verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui (Gv 14,23). Dio Amore e quando entra nelluomo lo riempie di S, cio di Amore. Perci, dopo essersi donato interamente a Dio, il giusto ama con lAmore di Dio, pensa in conformit al Pensiero di Dio, comprende ci che gli insegna la Sapienza di Dio. Solo in questo modo il giusto pu comunicare con Dio, perch ha Dio in s. Questa apertura a Dio deve diventare sempre pi piena. Siate voi dunque perfetti come perfetto il Padre vostro celeste (Mt 5,48). In questo, abbiamo come specchio di perfezione Maria Santissima, Colei che la piena di grazia ed il Modello stesso della Santit. Nel cammino che guider la Santa Chiesa alla perfezione avremo come guida ed esempio la Madonna. Dopo averci liberati dal potere del maligno, Lei ci condurr alla pienezza della Vita di Grazia, perch Cristo sia Tutto in tutti.

.Fondamenti della Santit di Vita.


Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica (Lc 8,21). a) Conoscere la Parola di Dio. Per quanto possa essere sconcertante, oggi la Parola di Dio la pi sconosciuta, la pi ignorata, la pi disprezzata. Lopera del demonio si accanita prima di tutto contro il principale fondamento della Vita Cristiana: lascolto e la conoscenza della Parola di Dio. Ges ha detto agli apostoli: Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura (Mc 16,15). E per sottolineare limportanza della predicazione, Ges ha specificato: Chi creder e sar battezzato sar salvo, ma chi non creder sar condannato (Mc 16,16). Allinizio della nuova era di pace, bisogna veramente rievangelizzare il mondo. La predicazione del Vangelo fino ad ora ( triste doverlo ammettere) non ha dato agli uomini neppure una vaga idea di Dio.

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Gli uomini si domandano ancora: Perch siamo al mondo? Spesso arrivano a pensare di essere al mondo per caso o per un misterioso evoluzionismo che li ha fatti discendere dalle scimmie. Da nessuno (o quasi) si sente dire che luomo al mondo per uno straordinario dono di Amore di Dio! C veramente Dio? E, nel caso positivo, com fatto e che rapporto ha con noi? C il diavolo? E davvero cos brutto e cattivo? C una vita dopo quella terrena? E, nel caso positivo, com fatta? C una reincarnazione? C una vita eterna? C un inferno? C un purgatorio? C un paradiso? Perch c la sofferenza? Perch ci sono le disgrazie? Occorre ripartire dalle origini e spiegare che: Dio ci ha creati per Amore. Dio ci ha fatti a Sua immagine e somiglianza e ci ha chiamati a partecipare della Sua Vita Divina. Il demonio ha tentato luomo e la donna ed essi hanno disobbedito a Dio. A causa del peccato originale, essi hanno perso la comunione di Vita con Dio e sono stati assoggettati al dolore e alla morte. Luomo deve espiare il peccato commesso offrendo a Dio i propri sacrifici e accettando tutte le prove che Dio permette per la nostra santificazione. Per salvare luomo incapace di redimersi, Ges si incarnato, ha patito, morto, risorto e ci ha ottenuto di nuovo il paradiso perduto. Per aiutarci ad ottenere la Grazia, Ges ha istituito la Chiesa e i sacramenti. Per renderci pi facile il cammino della Santit, Ges ci ha donato Sua Madre, la Vergine Maria, che intercede per noi e ci guida alla Vita eterna. Ecco ci che deve essere insegnato agli uomini! Ma non pi con debolezza o mancanza di fede, ma con grande convinzione e intensit di amore! Lapprendimento della Parola di Dio sar loccupazione primaria degli uomini , di qualsiasi razza e popolo, di qualsiasi et e condizione. Tutte le nazioni della terra, dopo essersi battute il petto, si convertiranno allUnica Verit che Cristo. Tutti i popoli chiederanno di conoscere Ges e la Sua Parola. I bambini lapprenderanno fin da piccoli. Gli adolescenti cresceranno nellesercizio delle virt. I giovani saranno i paladini della fede. Gli adulti organizzeranno la societ e la gestiranno in perfetta obbedienza alla Legge Divina. Gli anziani godranno dellattenzione e del rispetto di tutti, per le buone opere compiute e per la loro saggezza. I malati e i disabili sapranno offrire le loro sofferenze con umile sottomissione alla Volont di Dio. Gli uomini si istruiranno a vicenda nella conoscenza della Parola di Dio e si aiuteranno reciprocamente a metterla in pratica. Sulla terra crescer ovunque la Santit di Vita. b) Mettere in pratica la Parola di Dio. In tutti campi della vita umana si metter in pratica la Parola di Dio. Come si detto pi sopra, saranno sottomessi alla legge divina tutti i poteri umani, tutte le costituzioni delle nazioni, tutte le leggi degli stati, leducazione familiare e quella pubblica, lo studio, la scienza, larte, leconomia, la politica, il lavoro, i rapporti fra gli uomini e fra le nazioni, luso delle risorse naturali e artificiali, il rispetto e la protezione della natura, le attivit assistenziali, le attivit ricreative, e cos via. Ora, consideriamo pi in particolare la Vita dello Spirito. Finora, molto spesso la vita spirituale stata considerata un settore a parte rispetto alla vita sociale.

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Non sar pi cos! Come la luce illumina la natura e ne mette in risalto tutti i colori, cos la Parola di Dio deve risplendere in ogni occupazione umana per vivificare ogni momento della vita. E pura schizofrenia (cio divisione della mente) essere spirituali soltanto in Chiesa o nella propria cameretta, e assumere una personalit diversa negli altri luoghi. E pura ipocrisia essere spirituali con chi spirituale e materialisti con chi materialista. Questo, purtroppo, il comportamento di molti cristiani di oggi. Ci dimostra la grave mancanza o debolezza di fede che c nel mondo. Il cristiano deve credere veramente e dimostrare la propria fede con comportamenti costanti, coerenti e coraggiosi. Oggi i cristiani pensano di non essere abbastanza misericordiosi se non ascoltano anche gli altri punti di vista, se non sono tolleranti con quelli che hanno opinioni diverse o se non mettono, addirittura, in cattedra i non credenti. Beato luomo che non segue il consiglio degli empi, non indugia nella via dei peccatori e non siede in compagnia degli stolti; ma si compiace della legge del Signore, la sua legge medita giorno e notte (Sal 1,1-2). Nellaccampamento dei santi non ci sar pi posto per i non credenti! Qualcuno potrebbe obiettare che non sarebbe cristiano impedire ai non credenti di convivere coi credenti. Allora io rispondo! Abbiamo davanti due strade: quella che d gloria a Dio e quella che d gloria alluomo. Oh uomini insensati! Non dar maggior gloria a Dio lofferta di un mondo rinnovato, di unumanit santa e obbediente alla Legge Divina? Dopo duemila anni di negazione di Cristo e della Sua Parola, di lotta estenuante fra il bene e il male, non sar ora di accogliere il Regno di Cristo in terra e di aiutarLo ad estendere quel Regno il pi possibile? O forse San Michele Arcangelo avr rinchiuso invano il demonio n ellabisso, dato che gli uomini lo vorranno subito liberare? Cerchiamo di comprendere bene queste parole dellApocalisse: Scoppi quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu pi posto per essi in cielo. Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli (Ap 12,7-9). E poi aggiunge: guai a voi, terra e mare, perch il diavolo precipitato sopra di voi pieno di grande furore, sapendo che gli resta poco tempo (Ap 12,12). Se il demonio stato precipitato sulla terra, insieme ai suoi angeli, e sa che gli resta poco tempo perch gli stato dato un termine che scade con lavvento del Regno di Cristo in terra! E quindi il poco tempo che gli stato concesso corrisponde ai duemila anni della lotta sanguinosa che si combattuta in terra tra il bene e il male! Qui si pone la questione cruciale! Se veramente ameremo Cristo difenderemo il Suo Regno in ogni modo, con le unghie e coi denti! Non permetteremo che il male si diffonda nuovamente sulla terra, salvo quel breve tempo del quale scritto nellApocalisse, in cui satana verr liberato alla fine dei mille anni. Tornando, quindi, al titolo di questo paragrafo, la Parola di Dio sar veramente messa in pratica! Senza eccezioni e senza riserve! Il Vangelo sar osservato ed applicato alla lettera.

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c) Preghiera. Come luomo si muove, lavora, opera e nel frattempo respira (anche se non ci fa caso), cos il vero cristiano si dedica alle occupazioni materiali della vita mantenendo lo spirito vigile e rivolto a Dio. Poi, come il fisico si riposa durante la notte, cos lo spirito si riposa nella preghiera. Se chiediamo alla gente in che cosa consiste la vita spirituale, facilmente ci risponde che essa consiste nelle preghiere che si recitano. Cos si riduce il respiro dellanima ad alcune formulette ripetute meccanicamente. Intanto, anche il termine recitare inadatto: si pu recitare una commedia, un brano di prosa o di poesia. Ma la preghiera non una recitazione, perch deve sgorgare libera e spontanea dal cuore. Certo, come i bambini hanno bisogno di imparare a parlare e, con la guida dei genitori, cercano di pronunciare le prime parole, cos nella vita spirituale si parte dalle preghiere pi semplici. Ma quando i bambini hanno preso confidenza col linguaggio, riescono a fare discorsi compiuti e addirittura stupiscono i genitori con la loro fantasia e con la loro immediatezza. Allo stesso modo, chi inizia a pregare poco alla volta riesce a parlare con Dio con le proprie personali espressioni, fino a dialogare con Lui liberamente. E arrivato il momento che i cristiani sentano il desiderio di pregare con sempre maggiore libert e spontaneit. Devono scoprire la preghiera del cuore e praticarla continuamente. Solo cos si potr realizzare il grande desiderio della Vergine Santissima: quello di offrire a Dio le preghiere di unintera umanit rinnovata! Fra le preghiere che sgorgheranno spontaneamente dai cuori dei cristiani un posto estremamente importante avranno le preghiere al Sacro Cuore di Ges e al Cuore Immacolato di Maria. Dio, dopo aver introdotto nel mondo la devozione al Sacro Cuore di Ges, in diverse occasioni (in particolare a Fatima attraverso la Madonna) ha invitato gli uomini alla devozione al Cuore Immacolato di Maria. Suor Lucia di Fatima, in una sua lettera al Padre Gonalves del 18 maggio 1936, ha parlato della necessit di consacrare la Russia al Cuore Immacolato di Maria ed ha riferito: Intimamente ho parlato con nostro Signore di questo argomento; tempo fa Gli ho domandato perch non convertiva la Russia, anche se Sua Santit non faceva la consacrazione. A tale domanda Ges ha risposto: Perch voglio che tutta la Mia Chiesa riconosca questa consacrazione come un trionfo del Cuore Immacolato di Maria, per poi estendere il Suo culto e mettere al fianco della devozione al Mio Cuore Divino, la devozione a questo Cuore Immacolato. Ecco, dunque, il significato dellimmagine che raffigura i Santissimi Cuori di Ges e Maria uniti insieme (immagine riportata in fondo al libretto, che bene diffondere il pi possibile!): mettere al fianco della devozione al Cuore Divino di Ges la devozione al Cuore Immacolato di Maria, come Ges stesso ha richiesto ! d) I Sacramenti. Nella Vita dello Spirito grande posto hanno i Sacramenti, attraverso i quali lo Spirito Santo ci santifica e ci rende partecipi della Vita Divina. Una riflessione particolare va fatta sullEucaristia.

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Oggi realmente deplorevole il comportamento di molti cosiddetti cristiani che: non sanno che cos lEucaristia, non sono preparati a riceverla, cio non hanno la coscienza di ricevere realmente il Corpo e il Sangue di Ges, la ricevono superficialmente, cio senza il dovuto rispetto per il dono che Ges fa di S, la ricevono affrettatamente, senza dedicare il tempo necessario alla preparazione al Sacramento ed al ringraziamento dopo averlo ricevuto, la ricevono senza la dovuta corrispondenza damore, cio senza impegnarsi a vivere santamente, la ricevono, talvolta, in modo sacrilego, cio in condizione di peccato grave. Inoltre, molti fedeli partecipano alla Santa Messa passivamente, con disinteresse, con indifferenza, col desiderio di fare presto per poi andarsene. Cosa dire poi delladorazione? Molti non sanno nemmeno che cosa significhi adorare, molti non si rendono conto che Ges presente nel Tabernacolo, molti non hanno rispetto della Chiesa, che la Casa del Signore, e la profanano con chiacchiere, urli, risate, musiche rumorose e comportamenti indegni del luogo santo. Non cercano di custodire il silenzio, che indispensabile per mettersi in comunione con Dio. Purtroppo, diversi ministri del culto non celebrano lEucaristia in modo degno della grandezza del Sacramento o perch non sono puri o perch non sono compresi del miracolo che si realizza davanti a loro o perch sono indifferenti e hanno il pensiero altrove. La Santa Messa dovr essere molto migliorata! I fedeli dovranno partecipare pi vivamente alla celebrazione. Ognuno dovr essere condotto dalle letture, dalle preghiere, dalle invocazioni ad avere coscienza che nella Santa Messa si rende presente la Passione di Cristo ed il Suo Sacrificio sul Calvario. Si dovr comprendere che in quel momento tutto lessere umano (corpo, mente, cuore e spirito) deve rivolgersi a Colui che si fatto carne per salvarci, che ci ha donato la Sua Parola per trasmetterci la sapienza divina, che ha accettato le sofferenze pi crudeli e la morte pi ignominiosa per pagare il nostro debito verso la Giustizia Divina e meritarci la Vita Eterna. Le letture dovranno privilegiare il Nuovo Testamento, perch ormai la sensibilit degli uomini sar matura per recepire in pieno la Parola di Dio come ce lha comunicata Cristo in persona e come ce lhanno trasmessa gli apostoli. Anche le rivelazioni private autentiche, contenenti parole rivolte a tutti gli uomini, saranno un sussidio utile per far conoscere la Parola di Dio. Le omelie dovranno essere semplici, concise, efficaci, piene di amore e di Spirito Santo, capaci di infiammare i cuori e di farli crescere nella santit. I fedeli dovranno avere perfetta coscienza che la celebrazione della Santa Messa non coinvolge solo Ges che si offre in Sacrificio per amore nostro, ma anche noi che ci offriamo in sacrificio per amore Suo e dei nostri fratelli. Ogni cristiano dovr uscire dalla Chiesa consapevole degli impegni presi, trasformato e fortificato. A parte la celebrazione eucaristica, nella Casa del Signore dovranno essere sempre presenti alcuni fedeli, in modo che la preghiera e ladorazione siano continui e Ges non sia mai solo. Essa sar gremita nei momenti della Santa Messa e delle preghiere comuni. Molte altre considerazioni sarebbero utili, ma lo Spirito Santo far luce ai cuori e li condurr alla verit tutta intera.

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.La Santit di Vita nella comunit dei fedeli.


Ci sar quindi un grande ritorno alla santit di vita di unepoca passata in cui la fede era vissuta con autenticit e fermezza: questa epoca quella dei primi cristiani i quali, avendo appena ricevuto il diretto insegnamento dal Maestro o dagli apostoli ed attendendo il ritorno di Ges come imminente, erano animati da grande zelo nel mettere in pratica la Sua Parola. Un buon esempio della vitalit e del fervore delle prime comunit cristiane ci viene offerto dalla Didach, che potremmo definire il pi antico catechismo cristiano. Leggendola ci rendiamo conto di quanto forte fosse lo spirito dei cristiani delle origini. Per favorirne la lettura e la meditazione, allego al presente libretto il testo originale.

Le guide della comunit


La storia della Chiesa insegna che agli inizi della cristianit era molto importante la figura del profeta, inteso come colui che parla in nome di Dio. La Didach (vedi il testo originale allegato) dimostra in quale considerazione fossero tenuti i profeti presso le prime comunit cristiane. Essi venivano addirittura anteposti ai ministri del culto e ai dottori. Compito del profeta non era solo quello di prevedere il futuro, ma anche quello di ammonire i fedeli, di consigliarli e di guidarli nella vita cristiana. La scelta del profeta, la sua formazione e la sua autorit venivano direttamente da Dio, per ispirazione dello Spirito Santo. Dovere del profeta era quello di essere docile allispirazione divina, di conservarsi in totale umilt e mitezza, di condurre una vita semplice e coerente col Vangelo. Col passare dei secoli, la gerarchia ecclesiastica si appropriata del compito di ammonire i fedeli e ha messo da parte la figura del profeta. Per molto tempo, addirittura, il termine profeta stato considerato sinonimo di eretico. Non che siano mancati i veri profeti: essi sono stati i grandi Santi della Chiesa, i quali, bench osteggiati e perseguitati, hanno portato alla cristianit il dono dello Spirito Santo, che spesso mancava alla gerarchia ecclesiastica. Dopo la Costituzione Dogmatica Lumen Gentium del Concilio Vaticano II, profeti sono tutti i membri del Popolo di Dio. Ma questa definizione, che attribuisce ai cristiani anche la qualit di sacerdoti e di re, finisce per diluire totalmente la figura del profeta. La decadenza della figura del profeta andata di pari passo con laccrescimento del potere della gerarchia ecclesiastica e con la sua sclerotizzazione. Mancando il soffio dello Spirito Santo, possiamo immaginare come si sia ridotto il clero! Anche Maria Santissima, che invochiamo col titolo di Regina dei profeti, nelle diverse apparizioni susseguitesi frequentemente nei secoli scorsi, non potendo contare su molti ecclesiastici, ha dovuto comunicare i Suoi messaggi e i Suoi appelli a creature semplici, bambini o adolescenti, che per la loro innocenza e purezza di cuore potessero conservare integre le Sue parole profetiche. Dora in poi non sar pi cos! Quello che sta iniziando il Millennio dello Spirito Santo, il Settimo Giorno dellumanit, il tempo di riposo, di pace e di santit promesso dalle Sacre Scritture, dai Santi (vedi SantIreneo) e dalle altre rivelazioni recenti e lontane.

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Quando Ges dice: Verr Elia e ristabilir ogni cosa (Mt 17,11) si riferisce allo Spirito Santo. Il profeta Gioele annuncia: Io effonder il mio spirito sopra ogni uomo e diverranno profeti i vostri figli e le vostre figlie; i vostri anziani faranno sogni, i vostri giovani avranno visioni (Gl 3,1) E ancora Ges nel Vangelo ci promette: BEATI I MITI PERCH EREDITERANNO LA TERRA ! (Mt 5,5). Le comunit cristiane locali saranno guidate dai profeti, dai dottori e dai ministri del culto. Esse saranno riunite in diocesi, a capo delle quali sar posto un vescovo, scelto preferibilmente fra gli abitanti della medesima diocesi. Infine, a capo dellintera cristianit verr eletto un papa, vicario di Cristo in terra. I profeti saranno coloro che trasmetteranno la volont di Dio, i Suoi consigli ed i Suoi ammonimenti. Essi si lasceranno guidare dallo Spirito Santo, condurranno la propria vita con umilt e semplicit, si dedicheranno allascolto delle necessit spirituali dei membri della loro comunit e daranno loro consigli, predicheranno la Parola di Dio e avranno diritto di intervenire nelle celebrazioni religiose per parlare a nome di Dio, saranno mantenuti dalla comunit locale in cui Dio li ha posti, potranno essere anche sposati, ma daranno il privilegio alla loro vocazione profetica. I dottori saranno coloro che approfondiranno la conoscenza della Parola di Dio e avranno grande dimestichezza con la rivelazione pubblica e con quelle private date per tutti. Essi dovranno essere dotati di grande capacit di insegnamento a tutte le categorie di fedeli: bambini, adolescenti, giovani, adulti, anziani, malati ed invalidi. Loro compito sar quello di far conoscere la dottrina cristiana e di diffonderla il pi possibile nella comunit. Essi dovranno provvedere al proprio mantenimento, potranno essere anche sposati, ma dovranno dare il privilegio alla loro vocazione di dottori. I ministri del culto saranno coloro che amministreranno i Sacramenti. Essi dovranno approfondire la conoscenza della Parola di Dio e dovranno avere grande dimestichezza con la rivelazione pubblica e con quelle private date per tutti. Essi saranno mantenuti dalla comunit locale, saranno maschi, celibi e non potranno sposarsi. I ministri del culto saranno scelti fra persone assolutamente degne che si impegnino a servire la comunit, amministrando i Sacramenti secondo le esigenze di ciascuno. Gli stessi requisiti (eccetto il celibato) saranno necessari per i diaconi.
Lausilio di ministri dellEucaristia e di catechisti sar limitato ai casi in cui la Comunione non possa essere amministrata direttamente dai ministri del culto o la predicazione non possa essere fatta direttamente dai dottori.

I vescovi saranno eletti, per acclamazione, dopo una pubblica consultazione, dai profeti, dai dottori e dai ministri del culto delle comunit locali fra le persone pi degne che abitano nella diocesi, preferibilmente fra i profeti. Essi saranno mantenuti dalla diocesi di appartenenza, saranno maschi, celibi e non potranno sposarsi. Il papa sar eletto, per acclamazione, dopo una pubblica consultazione, dai vescovi di tutte le Chiese nazionali e sar scelto fra i vescovi o fra i profeti di indubbia santit. Egli sar mantenuto dallintera cristianit, sar maschio, celibe e non potr sposarsi.

Dopo la loro elezione, i vescovi e il papa che non avessero ancora ricevuto il Sacramento dellOrdine, dovranno al pi presto prepararsi a riceverlo da un vescovo da loro scelto.
E i Cardinali dove li mettiamo? Non ci sar pi bisogno di Cardinali. I veri paladini della cristianit saranno i vescovi e il papa. Se qualcuno avr altri meriti particolari ricever la ricompensa da Dio e non dagli uomini.

Che cosa dire dei religiosi e delle religiose? Essi sono stati per duemila anni le braci che, sotto la cenere di un mondo desolato, hanno tenuto viva la fede in Cristo! Merito dello Spirito Santo e dei Santi Fondatori dei diversi ordini religiosi!

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Ma ora, allinizio del terzo millennio cristiano, Dio dice agli uomini e alle donne: Sposatevi! Datemi tanti figli, per compensare le stragi di anime che il diavolo ha fatto nei secoli passati! In Cielo ci sono tanti posti! Santificatevi nel consorzio umano: l potete dare tutto il vostro amore! Anche nelle comunit cristiane si potr esprimere la propria totale consacrazione a Dio! Anche in mezzo ai fratelli si potranno ravvivare i carismi dei Santi Fondatori degli ordini religiosi! Ogni uomo sar consacrato a Dio! E tale consacrazione sar vissuta pienamente in ogni stadio della vita umana! Non ci sar pi bisogno di difendersi dal mondo, perch il mondo non sar pi peccatore! Non ci sar pi bisogno di isolarsi, perch il Regno di Dio sar ovunque! Benedette le anime sante che nei secoli passati, attraverso i voti religiosi, hanno conservato accese le loro lampade in attesa dello Sposo! Ora lo Sposo sta giungendo e vuole tutti con S alle nozze!

La comunit dei fedeli


I fedeli saranno lumanit nuova! Provati per mezzo della grande tribolazione, liberati da ogni seduzione diabolica, infiammati dalla Potenza dello Spirito Santo, essi saranno la nuova Chiesa!
Non si usi mai pi il termine laici! Questo termine ambiguo che, fino ad oggi, ha designato sia quelli che vogliono essere indipendenti dalla Chiesa, sia quelli che allinterno della Chiesa non sono consacrati, non deve avere pi cittadinanza nel vocabolario cristiano!

I fedeli saranno il Popolo di Dio! Tutta la terra sar la loro patria! Ecco la dimora di Dio con gli uomini! Egli dimorer tra di loro ed essi saranno suo popolo ed egli sar il Dio-con-loro (Ap 21,3). I fedeli daranno a Dio una gloria immensa! Da ogni cuore, da ogni famiglia, da ogni parrocchia, da ogni villaggio, da ogni nazione, da tutta la terra sgorgher un cantico nuovo, un cantico di lode e di ringraziamento alla Santissima Trinit: Padre che ci ha amati, Figlio che ci ha redenti, Spirito Santo che ci ha ridato la Vita! Grande sar la santit su tutta la terra! E sempre pi crescer fino a quando, assotigliatasi la distanza fra la terra e il Cielo, Ges ci dir: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredit il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo (Mt 25,34). E ci accoglier nella beatitudine del Paradiso! Ed ora vediamo le varie condizioni della vita umana nelle comunit locali, per comprendere come esse saranno rinnovate dallo Spirito Santo!

LA FAMIGLIA
La famiglia immagine della Santissima Trinit, modello dellAmore divino. E la Chiesa domestica, la culla della Vita Cristiana. Attraverso il Sacramento del matrimonio essa genera nuovi Figli di Dio. Per mezzo della continua assistenza di Maria Santissima, Regina della Famiglia, essa nasce e cresce come cellula viva del Corpo Mistico di Cristo che la Santa Chiesa. E compito della famiglia dare gloria a Dio attraverso tutte le fasi della vita dei suoi membri: dalla celebrazione del matrimonio dei coniugi, alla loro unione sponsale; dal concepimento di una nuova vita, alla nascita del frutto dellamore coniugale; dallamministrazione ai figli dei Sacramenti del Battesimo, dellEucaristia e della Cresima, alleducazione cristiana della prole; dallavvio dei figli agli studi scolastici, alla loro scelta professionale; dal lavoro dei genitori, alla preghiera domestica; dallassistenza ai nonni ed agli altri familiari anziani, malati o disabili, alla triste esperienza della perdita dei propri cari; dalla testimonianza di fede e di amore fraterno verso gli altri componenti della comunit, alla condivisione dei

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beni coi poveri e i bisognosi; dalla partecipazione attiva alle celebrazioni religiose in Chiesa, alla preghiera silenziosa nella propria intimit domestica. In tutte queste fasi dellesistenza, la famiglia deve essere Madre e Maestra di vita. Il fidanzamento. I giovani e le giovani devono conoscersi bene prima di sposarsi. Devono valutare le rispettive qualit umane, in modo da comprendere se la persona che si frequenta disposta al rispetto della legge divina, alla costituzione di una famiglia buona e santa, alla procreazione, alleducazione cristiana della prole, a rimanere fedele agli impegni presi col matrimonio. Al di l della bellezza fisica (che pu essere desiderabile solo se accompagnata da grande umilt e semplicit di portamento, senza alcuna vanit ed esibizionismo), bisogna valutare se lamore che sta nascendo vero amore gradito a Dio, se la persona amata disposta a ricambiare lamore in ogni momento della vita, sia di gioia che di dolore, se il desiderio comune fra i fidanzati quello di attendere il matrimonio per conoscersi intimamente e per coabitare, se ci sono tutti i requisiti perch dalla coppia possa nascere una famiglia santa. Il matrimonio. Il matrimonio deve essere benedetto da Dio. E indispensabile, quindi, pregare molto per capire se il Signore contento che i giovani si sposino. La scelta del matrimonio compete solo a loro, ma bene cercare di avere il consenso delle rispettive famiglie. Quando i giovani hanno la certezza di potersi sposare, devono prepararsi alla scelta che hanno fatta e ne possono dare comunicazione anche alla comunit, per renderla partecipe. Devono fare tutto ci che necessario per avere unabitazione dove alloggiare e un lavoro per mantenersi. E bene che la comunit li aiuti concretamente a compiere quel passo tanto importante. Il matrimonio deve essere celebrato in Chiesa con grande gioia e solennit, ma senza ostentazione e senza lusso. La comunit deve prendere parte il pi possibile alla celebrazione. Il comportamento degli sposi deve essere esemplare per compostezza e discrezione. Il loro abbigliamento deve essere dignitoso e privo di qualsiasi impudenza. La Chiesa deve essere predisposta in modo degno della celebrazione, con fiori e addobbi. La funzione deve essere animata da canti. Tutto sia pervaso dallamore e dalla gioia. Dopo il matrimonio ci siano adeguati festeggiamenti, coinvolgendo il pi possibile la comunit che contribuir generosamente alla buona riuscita dellevento. E bene, comunque, che la festa si esaurisca nella giornata stessa del matrimonio. Dopo la festa gli sposi hanno diritto ad una breve vacanza appartata, senza ostentazione e senza lusso, al solo scopo di vivere intensamente e serenamente il momento di grazia a loro concesso. La vita coniugale. I coniugi, una volta tornati a casa, inizieranno la loro vita ordinaria con tutte le relative responsabilit. E bene che la loro abitazione sia benedetta e che la vita coniugale sia messa subito sotto la protezione della preghiera. Lunione fisica degli sposi sia sempre aperta alla vita. Non si deve usare alcun tipo di contraccettivo n intervenire sul corpo delluomo o della donna in modo da renderli incapaci di procreare. Non si deve fare uso dei cicli di fertilit della donna per evitare il concepimento. Nei momenti delicati della vita coniugale in cui ragionevole evitare la procreazione, i coniugi praticheranno lastinenza. Avvenuto il concepimento, nessun tipo di espediente o di intervento ammesso a danno della gravidanza. I coniugi dovranno cooperare il pi possibile affinch la maternit della donna sia serena, priva di affaticamenti, di rischi o di altri turbamenti, che possano compromettere il buon andamento della gravidanza e la sua positiva conclusione.

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I bambini. Devono essere accolti sempre con amore. Ges ha detto: Lasciate che i bambini vengano a me, perch di questi il regno dei cieli (Mt 19,14). I bambini oltre che essere meritevoli del massimo amore da parte dei genitori, sono degni della pi grande attenzione in quanto creature deboli e bisognose di aiuto. I genitori dovranno usare tutte le premure affinch essi crescano sereni, protetti dal rumore e da ogni altro fastidio, sani e ben nutriti, ben disposti alla comunicazione con gli adulti e con gli altri bambini, liberi nel gioco e nei passatempi, ma anche rispettosi degli ordini e delle raccomandazioni dei genitori. Il Comandamento: Onora il padre e la madre va rispettato fin da piccoli. I genitori non siano troppo permissivi coi bambini, per evitare che diventino capricciosi e viziati. Al di l della buona educazione, i genitori non facciano mai mancare ai bambini il loro affetto e il loro autentico amore. Davanti ai bambini i genitori si comportino in modo esemplare, osservando le virt cristiane. Nei limiti della discrezione e del pudore, i bambini devono capire che i loro genitori si vogliono bene. Nellorganizzare le attivit della famiglia i genitori tengano in massima considerazione le esigenze dei bambini, rinunciando volentieri a qualsiasi iniziativa che possa metterli a disagio o che faccia mancare loro una vita regolare ed un giusto riposo. I bambini devono essere abituati a sopportare i piccoli inconvenienti e le sofferenze che la vita richiede anche a loro. I bambini devono essere abituati al pi presto a pregare e a dialogare con Ges e Maria, o col loro Angelo Custode. La preghiera dei bambini la pi gradita a Dio! Quando possibile, i genitori si soffermino coi bambini a pregare e insegnino loro le preghiere elementari, da recitarsi in particolare al mattino, alla sera, al momento di prendere il cibo e cos via. Un bambino che vede i genitori pregare un bambino felice! I bambini siano abituati a non temere il buio. Li aiuter avere delle immagine sacre e benedette vicino a loro, evitando pupazzi e orsacchiotti. Nei giochi le bambine usino piuttosto le bambole e i bambolotti perch le abituano al senso della maternit. I bambini non usino i mostri (sono immagini diaboliche!). I giochi siano il pi possibile naturali e semplici: essi devono esercitare sia il corpo che la mente. I giochi dei bambini possono essere sia individuali che in compagnia: i secondi devono essere controllati dai genitori in modo che lagonismo non sfoci in ostilit. Particolarmente formativo il gioco di squadra, nel quale i bambini imparano a collaborare con altri per lo stesso scopo. I bambini devono imparare a conoscere al pi presto la natura e a vivere a contatto con essa, devono avere contatti con gli animali domestici, ma senza diventarne schiavi. Gli adolescenti. Man mano che i figli crescono, i genitori devono adeguarsi alle loro esigenze formative. Il periodo scolastico comporta un maggior impegno per i figli. I genitori li devono seguire perch non manchi loro laiuto necessario, ma senza sostituirsi agli adolescenti nello sforzo che devono abituarsi a fare per superare le difficolt. Il buon andamento scolastico non deve essere motivo di orgoglio per gli adolescenti, ma di umile riconoscimento di aver fatto il loro dovere. Tuttavia, i genitori possono dare loro una semplice parola di compiacimento, purch non sia per loro motivo di vanit o di pretese. Se i genitori sono attenti alla voce dello Spirito Santo (che suggerisce sempre, a seconda delle situazioni e delle condizioni, il comportamento giusto da tenere) non mancher mai a loro il consiglio adatto. Oltre allimpegno scolastico, i genitori devono seguire ladolescente nelle altre attivit sportive, ricreative e formative necessarie per il suo sviluppo fisico e psichico. E importante che i genitori cerchino di far emergere le buone inclinazioni del figlio, le sue attitudini e i suoi talenti. Essi devono, inoltre, vigilare sui rapporti fra i propri figli e gli altri adolescenti, in modo che non nascano rapporti sbagliati. I figli devono essere abituati alla schiettezza, a dire sinceramente il loro parere, a non diventare succubi di nessuno, neanche degli adulti. Gli adolescenti devono essere gradualmente avviati alla pratica delle virt. Devono abituarsi ad avere rispetto per le persone, in particolare per gli insegnanti, affetto per gli anziani, i malati e i disabili, attenzione per i pi piccoli, comprensione e pazienza verso i coetanei.

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Gli adolescenti, infine, devono essere avviati ad una maggiore conoscenza di Dio, ad una pi intensa pratica della preghiera e delle attivit caritative. Essi devono imparare ad impegnarsi singolarmente e in gruppo per le necessit della comunit. Secondo le loro capacit devono anche comprendere il valore della sofferenza. I giovani. I giovani (maschi e femmine) hanno gi appreso molte cose della vita, ma il loro equilibrio non ancora stabile. Essi sentono, pi degli adulti, la spinta dellistinto e delle passioni, sono pi facili alle esaltazioni e agli avvilimenti. Essi devono trovare nei genitori un valido esempio di equilibrio, di moderazione, di autocontrollo col quale devono confrontarsi e dal quale devono acquistare fiducia. Anche se il giovane discute col genitore, non detto che disapprovi. Spesso vuol mettere alla prova il suo senso di responsabilit. Ai giovani devono essere permesse le esperienze realmente formative (viaggi, campi, incontri, e cos via), ma devono essere fissate delle regole da applicarsi con severit. I giovani devono rispettare le regole della famiglia, gli orari, i programmi. Non possono recare disturbo alla quiete familiare. Devono riferire con regolarit dei loro studi e dei loro rapporti con gli amici. E quanto mai auspicabile che esista confidenza fra i giovani e i genitori. Tale confidenza deve, per, essere leale: i genitori non devono accaparrarsi la confidenza dei figli per controllarli meglio, n i figli devono cercare la confidenza dei genitori per trarne vantaggi personali. In entrambi i casi sarebbe un atteggiamento ipocrita. La confidenza deve essere gratuita e disinteressata. I giovani devono essere cresciuti nel rispetto della legge divina e quindi devono essere a perfetta conoscenza delle regole alle quali sono soggetti: possono avere amicizie, simpatie per qualcuna o per qualcuno, ma non devono compromettersi e impegnarsi prima del tempo. Le simpatie possono essere coltivate, ma non devono degenerare nel peccato. I giovani devono saper aspettare il momento giusto, che arriver dopo che si saranno conosciuti meglio, dopo che avranno scoperto le rispettive qualit umane, dopo che avranno capito di avere gli stessi principi cristiani e gli stessi ideali di vita, dopo che avranno programmato in termini concreti il loro futuro e avranno le certezze di lavoro e di mezzi per impegnarsi reciprocamente. Solo allora si potr parlare di fidanzamento, dopo essersi consultati con le rispettive famiglie. E bene che i giovani si sposino presto (non ho detto troppo presto!). A tale scopo gli studi per maturare una capacit lavorativa non devono essere troppo lunghi e gli sbocchi di lavoro devono essere garantiti appena terminati gli studi. E una vergogna quanto accade oggi: i giovani non finiscono mai di studiare, gli studi non sono sufficienti per maturare una capacit lavorativa, non si trovano posti di lavoro, e cos via. La famiglia si deve costituire presto, in modo che i genitori siano abbastanza giovanili per seguire i figli nella loro crescita e nella loro educazione! Oltre ad evitare i rapporti prematrimoniali, che costituirebbero un grave peccato contro il Sacramento del matrimonio, i giovani devono tenersi assolutamente lontani da tutte quelle attivit che vanno contro la legge divina: droga, alcool, divertimenti contrari al buon senso o al buon costume. Particolarmente sono da evitare la pornografia, la volgarit, il turpiloquio, limpurit di ogni genere (sia maschile che femminile). Lo sport lattivit pi necessaria. Le altre attivit ricreative possono essere svolte insieme da maschi e femmine, purch si rispetti il giusto pudore. Il ballo in comune una cosa ottima perch permette di conoscersi e di simpatizzare, purch sia fatto con dignit e senza oscenit, accompagnato da musica bella e sana. Non occorrono discoteche, ma basta un piccolo spazio, una saletta, un prato; nelle feste di paese bello che vengano organizzati balli di gruppo. Unultima osservazione riguardo allabbigliamento: giovani, maschi e femmine, state lontani dagli abbigliamenti provocanti, discinti e indecenti. Purtroppo, dopo il peccato originale, la donna rischia di trascinare luomo e di cadere essa stessa nei peccati di impurit e di lussuria a causa di una certa avvenenza (che falsa bellezza).

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Quindi labbigliamento delle donne sia sobrio e non mostri le forme del corpo in modo da provocare luomo. Quando la donna avr trovato il suo sposo, potr donargli tutta la sua bellezza e la sua intimit, ma solo a lui e non ad altri! E voi donne smettetela di truccarvi, di tingervi i capelli, di vestire abiti indecenti, anche se alla moda. E tutta falsa bellezza! La bellezza sta nellessere s stessi o s stesse! Curate il vostro spirito e il vostro volto sar bellissimo, perch pieno di amore e di ogni tipo di virt! Guardate Maria Santissima! Quale donna pi bella di Lei? Eppure Lei tutta acqua e sapone! Non usa il trucco! Non si mette la cipria! Tutta bella sei Maria! S, perch sei piena di grazia e di amore! Gli adulti. Dopo aver gi parlato pi sopra del matrimonio, della vita coniugale e della maternit, gli argomenti principali che riguardano gli adulti sono: la responsabilit, il lavoro, la cura degli anziani e la preghiera. La responsabilit viene dallesperienza e dalla maturit che si ottiene attraverso molti anni di convivenza. I giovani sposi non devono pensare di essere gi arrivati. Tuttaltro! La vita familiare abitua a molte virt: la capacit di ascoltare, la comprensione reciproca, la moderazione, la pazienza, la costanza, la perseveranza, la fortezza davanti alle difficolt e cos via. Ma necessario che, oltre a queste virt di base, ci sia soprattutto lamore! Non basta che una casa sia ben ordinata, ma deve essere soprattutto calda e accogliente! Allo stesso modo, la vita coniugale non pu essere soltanto regolare, ma deve essere forte nellamore reciproco. Solo cos si pu conservare la fedelt fra gli sposi, che si fonda su uno slancio donativo bilaterale e non unilaterale! Le separazioni e le divisioni fra coniugi che contraddistinguono il momento presente sono dovute alla mancanza di amore. Spesso il matrimonio zoppica perch uno dei due coniugi carente di amore verso laltro. Talvolta il matrimonio crolla perch entrambi i coniugi sono privi di amore reciproco. Il Signore avr misericordia per molte unioni sfasciate, perch in questi tempi il demonio ha fatto veramente il disastro. Ma per il futuro non sar pi cos! Il matrimonio sempre stato e sar sempre indissolubile, in quanto Sacramento divino che unisce i coniugi per tutta la vita terrena. Tale indissolubilit sar rispettata e attuata anche dalla legge civile! Se i coniugi dovessero avere dei problemi di comprensione, prima di tutto preghino e poi vadano dai profeti o dai ministri del culto per farsi consigliare. Tengano il problema il pi possibile riservato, finch la luce verr. Per quanto riguarda il lavoro, esso unimportante via di santificazione che Dio ha stabilito per luomo. Lavorando si diventa obbedienti e docili alla volont di Dio, pazienti, costanti e resistenti davanti alle difficolt. Il sudore della fronte insegna anche a fare sacrifici in vista di un bene maggiore della famiglia. Il lavoro deve essere giustamente compensato. Non saranno ammessi gli approfittatori. Lozio verr bandito, perch non si pu stare con le mani in mano. Tuttavia, se qualcuno avesse dei problemi che gli rendono difficile applicarsi, venga aiutato a risolverli con affetto e comprensione. Il lavoro delluomo, che ha a proprio carico una famiglia, sia compensato in modo da poter mantenere anche i familiari. La donna si occupi preferibilmente delle attivit domestiche, soprattutto durante il tempo in cui pu dedicarsi alla maternit e alla cura dei figli. Si metta tutto limpegno possibile nel risolvere i problemi di ordine materiale che impediscono alla donna di dedicarsi alla maternit o che la costringono a posticiparla. La legge civile deve stabilire tutti quei sussidi che sono necessari alla famiglia per consentire che i figli vengano accolti liberamente. In caso di ulteriore necessit la comunit si occupi di questi casi, inserendoli tra le attivit caritative. La cura degli anziani sia un caposaldo della famiglia. Di essi si parla nel paragrafo seguente.

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La preghiera nella famiglia essenziale. La famiglia un dono di Dio e da Dio deve attingere la propria forza e la propria unit. La preghiera ideale per la famiglia il Santo Rosario. Io consiglio anche di premettere al Rosario una preghiera allo Spirito Santo e la Coroncina al Sacro Cuore di Ges in modo da realizzare il desiderio del Signore che i due Santissimi Cuori siano affiancati (vedi anche il mio opuscolo Cenacolo di preghiera del Sacro Cuore di Ges e del Cuore Immacolato di Maria). E bene pregare davanti al Crocifisso oppure davanti ad un immagine della Madonna oppure davanti allimmagine dei Cuori di Ges e Maria affiancati (vedi fine del libretto). Le immagini abbiano una luce o una candela da accendere durante la preghiera e siano ornate con qualche fiore fresco. Allora fissata, si lasciano le altre occupazioni e si prega. Importante la consacrazione della famiglia a Sacri Cuori di Ges e Maria. Gli anziani. Gli anziani non vanno mai abbandonati, n lasciati privi di compagnia e di assistenza. In linea di massima, la famiglia dovr fare tutto il possibile perch gli anziani rimangano nellalloggio in cui sono abituati a vivere o comunque in quello che essi preferiscono. Qualora le condizioni igieniche o di salute, oppure gravi necessit economiche, non consentano allanziano di restare nellalloggio da lui preferito, egli dovr acconsentire ad una soluzione pi opportuna. E auspicabile, in ogni caso, che gli anziani restino il pi possibile con la loro famiglia, in modo da continuare a sentirsi parti di essa. La famiglia nata da loro, essi lhanno formata e cresciuta. Non si deve staccare il cordone ombelicale che virtualmente lega gli anziani alla loro famiglia, fino a quando lo decida Dio. Si deve ritornare a costruire case pi grandi, in modo da ospitare molte persone, sia figli che anziani. Per quanto possibile, bene che siano destinati agli anziani locali tali da consentire loro una certa libert e riservatezza, pur rimanendo nel stessa casa, a contatto con il resto della famiglia. Gli anziani sono le radici dellalbero della famiglia; i discendenti ne sono i rami. I rami hanno bisogno delle radici; da loro attingono la linfa che produce buoni frutti. Lamministrazione dei beni della famiglia. La famiglia avr un suo patrimonio che verr amministrato dal padre e dalla madre. I figli saranno mantenuti dai genitori fino a quando si sposeranno o, in mancanza di matrimonio, fino a quando diventeranno indipendenti.
Al momento del distacco dalla famiglia i figli riceveranno un aiuto nei limiti delle possibilit della famiglia. Una volta costituita una nuova famiglia, gli sposi inizieranno a mettere da parte i loro risparmi. Quando i genitori (padre e madre) diventeranno anziani e non saranno pi in grado di lavorare, lamministrazione dei beni della famiglia passer ai figli che restano con loro, i quali liquideranno in denaro gli altri figli in base alla consistenza patrimoniale al momento della loro uscita dalla famiglia. A tale scopo si far, di comune accordo, un inventario dei beni di famiglia e si stabilir quanto verr liquidato ai figli uscenti e quanto rester in casa, che costituir il patrimonio familiare. I figli che restano in famiglia si assumeranno il compito di mantenere i genitori anziani. Gli altri saranno chiamati ad assisterli e a mantenerli in via sussidiaria, qualora i figli rimasti in casa non fossero in grado di farlo. I figli usciti dalla famiglia, una volta liquidati, non hanno altri diritti sui beni dei genitori che sono stati destinati al patrimonio familiare. Tutti i figli, usciti e rimasti, avranno, invece, pari diritti nei confronti di eventuali altri beni dei genitori che non costituissero il patrimonio familiare. I diritti ereditari saranno fissati dalla legge civile.

La previdenza della famiglia. Un breve ma importante accenno va fatto al discorso della previdenza. Lattuale sistema pensionistico non potr pi essere applicato in futuro. Esso si fonda sulla diffidenza nei confronti del lavoratore (autonomo o dipendente che sia) ed impone prelevamenti forzati sulla sua retribuzione allo scopo di garantire un trattamento pensionistico futuro. E la famiglia che deve provvedere al proprio futuro mediante il risparmio.

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Come si detto la retribuzione del lavoratore deve essere tale da consentirgli di fare fronte alle necessit proprie e dei familiari a suo carico. Sussidi particolari a carico della comunit saranno corrisposti alle famiglie per sovvenire alle donne che devono dedicarsi alla maternit, ai nuclei familiari numerosi, a particolari casi di malattia e di invalidit, a particolare necessit degli anziani. Sussidi eccezionali (sempre a carico della comunit) potranno essere corrisposti in caso di calamit naturali, gravi difficolt economiche non dovute a colpa, altri eventi tali da rendere impossibile la sussistenza. Per il resto ogni famiglia dovr provvedere a se stessa.

LA PARROCCHIA
La Chiesa. Tutta la comunit del villaggio dovr provvedere alla costruzione, allabbellimento, alla conservazione ed alla manutenzione degli edifici adibiti a chiesa o ad altre forme di culto. Larchitettura della chiesa dovr essere semplice e sobria, possibilmente di stile romanico. La chiesa non deve essere buia. Saranno aboliti tutti i modelli di chiesa moderna (secolo XX). Laltare maggiore non sar pi posto tra il sacerdote e lassemblea, ma sul fondo della chiesa ed il sacerdote celebrer volgendo le spalle al popolo. Il motivo di ci sta nel fatto che il sacerdote solo un rappresentante dellassemblea: il sacrificio eucaristico celebrato dallintero popolo di Dio, di cui il ministro fa parte. Al di sopra dellaltare maggiore saranno posti il tabernacolo ed un crocifisso di dimensioni tali da essere visto bene da tutta lassemblea. Nella chiesa ci saranno pi confessionali. E bene che allinterno della chiesa siano esposte le immagini dei santi. Non dovranno mai mancare le immagini della Madonna, di San Giuseppe col Bambino Ges, di San Michele Arcangelo. Inoltre, dovr essere esposta limmagine devozionale del Sacro Cuore di Ges e del Cuore Immacolato di Maria, uniti insieme. Le immagini potranno essere quadri o statue. Quando possibile, siano posti altari minori davanti alle immagini. Allentrata della chiesa si dovr trovare lacqua santa. I banchi e le sedie saranno dotati di inginocchiatoio. I beni mobili e immobili destinati al culto sono di propriet della comunit locale. Luso degli stessi verr affidato alle decisioni del parroco (o del ministro del culto respo nsabile della chiesa), il quale dar le direttive per luso della chiesa e per la sua manutenzione. A tale scopo egli si avvarr della collaborazione del consiglio parrocchiale, quale organo consultivo. Qualora si dovessero compiere atti dispositivi della chiesa o dei beni destinati al culto, essi verranno compiuti dal parroco, previo consenso della comunit parrocchiale, che dovr essere convocata e dare la propria approvazione a maggioranza. Il parroco dovr abitare o nella canonica o in luogo prossimo alla chiesa, in modo da essere il pi disponibile possibile alle necessit spirituali della comunit parrocchiale, la quale dovr provvedere al mantenimento del parroco, comprese le spese per la sua abitazione. Le funzioni religiose saranno organizzate dal parroco. La Chiesa la Casa del Signore. I fedeli devono rispettare ed amare al massimo livello il luogo dove Ges si rende presente nel Santissimo Sacramento dellaltare. Le celebrazioni religiose. La Santa Messa il vertice delle funzioni religiose. Essa deve essere celebrata dal sacerdote e partecipata dai fedeli con intensit di amore e con grande riconoscenza. La presenza di Ges nelle Sacre Specie del Pane e del Vino deve essere creduta con fede viva. LEucaristia non va data sulla mano, ma direttamente in bocca. Oltre alla Santa Messa venga dato ampio spazio alladorazione eucaristica e alla preghiera mariana.

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In chiesa potranno parlare allassemblea anche i profeti e i dottori, previo accordo col ministro del culto: essi potranno intervenire durante lomelia della Santa Messa o con meditazioni a parte. Quando il profeta lo riterr necessario, potr convocare in Chiesa la comunit per parlare in nome di Dio. Il silenzio durante le funzioni dovr essere osservato da tutti, anche dai piccoli. In chiesa non si scambiano parole inutili. Chi dovesse conferire su argomenti estranei alle funzioni religiose, dovr uscire dalla chiesa o aspettare il termine delle funzioni. Vanno abolite le funzioni chiassose, in particolare quelle accompagnate da chitarre, cembali, tamburelli o altri strumenti non consoni alla dignit del luogo. In chiesa i fedeli dovranno astenersi da qualsiasi comportamento che manifesti vanit, protagonismo o esibizionismo. I compiti eventualmente svolti durante le funzioni sono soltanto servizi che si offrono a Dio ed alla comunit. In chiesa non si fa commercio, nemmeno di cose destinate al culto o al sostentamento della parrocchia. Sono ammesse le offerte di rito. In occasione della festa del patrono del paese o di altre eventuali sagre, la parrocchia si occuper esclusivamente delle funzioni religiose (processioni, addobbi, canti), con esclusione assoluta di ogni altra attivit, fosse anche di beneficenza. Saranno le altre organizzazioni paesane che si occuperanno di pranzi, cene, bancarelle, spettacoli e quantaltro. Il catechismo. Il parroco dovr far s che il catechismo sia curato al massimo livello e nei confronti di tutte le categorie di fedeli. Per quanto possibile il catechismo verr curato direttamente dal parroco o da uno o pi dottori scelti fra quelli che abitano nella comunit o in comunit vicine. Soltanto in caso di necessit si potr ricorrere a catechisti idonei. La formazione catechistica deve essere considerata unattivit essenziale della parrocchia, non solo per preparare gli adolescenti alla Santa Comunione e alla Cresima, ma anche per mettere in pratica la Parola di Dio in tutti i campi della vita sociale (matrimonio, famiglia, lavoro, anziani, malati e cos via). Le attivit caritative. La parrocchia si curer anche di individuare i casi di persone povere, sole, anziane, malate, disabili o comunque in situazioni di necessit, sia per far giungere a loro i Sacramenti, sia per fornire leventuale assistenza necessaria. In questo ambito sar indispensabile la collaborazione dei fedeli, i quali potranno organizzarsi e gestirsi con autonomia, sotto le direttive del parroco.

LA DIOCESI
Il vescovo. Il vescovo il pastore della diocesi sulla quale ha autorit. Egli deve pascere il gregge a lui affidato con amore, sapienza e santit di vita. Deve vigilare perch non si disperda, ma rimanga unito sulla retta via. Deve condurlo, attraverso i pascoli erbosi della Parola di Dio, alle sorgenti della Grazia. Sar vicinissimo alle pecore e le conoscer tutte per nome. Sar per loro limmagine del Buon Pastore. I dottori e i ministri del culto sono sottoposti allautorit del vescovo al quale devono obbedienza. I profeti sono sottomessi soltanto a Dio e alla Sua Santissima Madre. Il vescovo operer in spirito di fraterna unit coi profeti, coi dottori e coi ministri del culto, affinch nulla manchi alla chiesa locale. Vivr in unabitazione semplice, sar sobrio nel vestire, nel comportamento e nelle abitudini di vita. Egli sar anche il responsabile del seminario locale. Si occuper soltanto della vita spirituale della sua diocesi e sar esonerato da qualsiasi ingerenza nella gestione economica della stessa, pur avendone la rappresentanza legale.

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Tutti i beni mobili e immobili che oggi appartengono alla diocesi o agli altri istituti ecclesiastici e religiosi saranno devoluti in propriet alla comunit dei fedeli, che sar competente ad esprimere la propria volont in caso che se ne debba disporre. Il seminario. Dal seminario locale usciranno i dottori e i ministri del culto, che verranno scelti dal vescovo. I secondi riceveranno il Sacramento dellOrdine. I profeti saranno scelti direttamente da Dio e verranno riconosciuti tali dalla comunit dei fedeli. Essi dovranno cercare di coltivare il carisma ricevuto mediante lo studio e lapprofondimento della Parola di Dio, ma non saranno soggetti ad alcun vincolo di frequenza presso il seminario. Gli studi che si faranno nel seminario saranno improntati a grande concretezza (con esclusione di qualsiasi svolazzo filosofico o intellettualoide). I dottori e i ministri del culto non dovranno diventare persone colte, ma guide sagge del popolo di Dio. Impareranno prima di tutto ad amare Dio e la Sua Parola, per poi trasmettere il loro amore ai fedeli. Negli studi che si faranno presso il seminario saranno da comprendere, oltre alla rivelazione pubblica, anche quelle rivelazioni private che sono state date per tutti i fedeli, come mezzo per aumentare la fede e sentire Dio pi vicino. Unimportanza assolutamente particolare avr lo studio delle rivelazioni della Vergine Santissima.

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.CONCLUSIONE.
Allora comparir nel cielo il segno del Figlio delluomo e allora si batteranno il petto tutte le trib della terra, e vedranno il Figlio delluomo venire sopra le nubi del cielo con grande potenza e gloria. Egli mander i suoi angeli con una grande tromba e raduneranno tutti i suoi eletti dai quattro venti, da un estremo allaltro dei cieli (Mt 24,30-31). Il mio spirito mi dice che tutto quanto ho scritto pi sopra ci che il Signore desidera per noi, affinch il Suo Regno si instauri pienamente nel mondo. Le istituzioni umane saranno rinnovate. La Chiesa sar rinnovata. Luomo sar rinnovato. Tutto il mondo adorer lUnico Vero Dio! Non ci saranno pi le altre religioni che in brevissimo tempo scompariranno e non lasceranno di s nemmeno il ricordo. Si batteranno il petto tutte le trib della terra. Lumanit sar tutta protesa a servire Dio in santit e giustizia. La fede dovr essere tutelata e accresciuta, fino allultimo combattimento finale che sar vinto dai giusti per la loro grande santit. Tutto questo verr realizzato per un forte intervento dello Spirito Santo, che rinnover la faccia della terra e realizzer il vero Regno di Cristo fra gli uomini. Cos si completer il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria, che finalmente sar riconosciuta come Madre di Dio e Madre Universale degli uomini. Questa povera Madre da secoli venuta per aiutare i Suoi figli, per metterli in guardia dalle terribili tentazioni del demonio, per assicurare loro i mezzi necessari per vincere ogni battaglia (Consacrazione al Cuore Immacolato, Santo Rosario, primi cinque Sabati del mese e cos via).

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Pur essendo la Regina dei profeti non stata ascoltata: anzi, come tutti i profeti, non stata creduta ed stata disprezzata, particolarmente da quei figli prediletti che, in quanto ministri di Dio, avrebbero dovuto chiamare tutta la cristianit a raccolta per annunciare e diffondere i Suoi appelli. Fino allultimo la Madonna ha trattenuto il braccio di Suo Figlio Ges, ma poi non pi stata capace perch gli uomini non hanno ascoltato il richiamo: Penitenza! Penitenza! Penitenza! E allora sono giunti i castighi preannunciati. Quanto sangue versato! Quante vite stroncate! Quante nazioni distrutte! E si sarebbe potuto evitare!!! Ma dora in poi non sar pi cos! Uno spirito contrito sacrificio a Dio, un cuore affranto e umiliato, Dio, tu non disprezzi (Sal 51,19). Dopo il giusto castigo e il necessario pentimento, ora tempo che lumanit o ffra a Dio un mondo rinnovato, obbediente, fervente nel servizio e santo nei propositi: questo il sacrificio gradito a Dio! Non si pu pi essere misericordiosi col peccato! Nessuna tolleranza e nessuna pazienza verso chi offende il Signore! Nessuna concessione agli empi e ai nemici di Dio! La CHIESA dovr costituirsi come ACCAMPAMENTO FORTE E BEN DIFESO, forte per la santit che dovr crescere a dismisura e ben difeso dalla fede in Dio che render la Chiesa invulnerabile.

BEATI I MITI PERCH EREDITERANNO LA TERRA! (Mt 5,5).

Massimo Minarelli 13 marzo 2010

APOSTOLI DEGLI ULTIMI TEMPI

I Santissimi Cuori di Ges e Maria sito: www.apostolidegliultimitempi.it e-mail: minarelli.massimo@gmail.com

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ALLEGATO

.LA DIDACH.
La Didach: la pi antica costituzione ecclesiastica Il maggior numero di informazioni liturgiche sul cristianesimo dei primissimi tempi ci trasmesso in un'opera intitolata Didach, in greco Dottrina o Insegnamento (dei dodici apostoli). Essa si compone di due parti, un manuale di catechesi ed un manuale liturgico. In quest'ultimo, che potrebbe chiamarsi il pi antico messale, si accenna al sacrificio eucaristico quale si praticava ai primordi della Chiesa nascente. I tre capitoli eucaristici della Didach sono il IX, il X ed il XIV in essi descritta la liturgia eucaristica ancora unita all'agape, come nei tempi apostolici. La Didach o Dottrina dei dodici Apostoli si pu considerare il pi venerando ed antico catechismo cristiano, essendo stata scritta solo una sessantina di anni dopo la morte di Cristo (passi di essa si trovano infatti nella Lettera di Barnaba scritta verso l'anno 97 della nostra era). L'opera anonima presenta infatti tratti di grande antichit e si giunti, per questo, a datarla anche verso la met del sec. I, facendone addirittura un testo pi antico degli stessi vangeli sinottici! In sintesi la Didach pu essere definita un vero e proprio abbozzo di manuale di diritto canonico e di istruzioni liturgiche, che non a caso verr inglobato, nel corso dei secoli seguenti, in collezioni sempre pi vaste di Costituzioni ecclesiastiche. La Didach era tenuta in grande onore dalle prime generazioni cristiane ed citata da Erma (circa 150 d. C.) nel Pastore, da Clemente Alessandrino (145-216 d. C.), da Origene (185-255 d. C.), da Eusebio, da Atanasio. Nella seconda met del IV sec. essa fu incorporata nelle cosiddette Costituzioni Apostoliche. Consapevole del suo alto valore morale e formativo, ancora nel sec. IV Atanasio di Alessandria ne consiglier la lettura come particolarmente utile per l'istruzione dei catecumeni. Forse proprio per la sua inclusione ed assimilazione in opere di tanto valore, la Didach fin col perdere la grande notoriet che aveva in antico e dopo il XII sec. di essa non si hanno pi tracce. Nel 1873 ne venne scoperta per caso una copia in un codice greco di Costantinopoli (ora a Gerusalemme) risalente all'anno 1056 dal Metropolita Filoteo Bryennios ed in seguito ne furono trovati larghi frammenti in papiri del IV sec., nonch una versione in georgiano fatta sul testo greco nell'anno 430 da un vescovo di nome Geremia. Sulla scorta di tutti questi preziosi documenti, possiamo oggi avere la sicurezza di leggere la Didach nel suo testo originale. Per quanto riguarda l'autore della Didach, il suo nome e la sua nazionalit ci sono sconosciuti, ma, quasi con certezza, deve trattarsi di un cristiano convertitosi dal giudaismo; egli infatti computa i giorni della settimana al modo ebraico e molti ebraismi usa nello scrivere in greco. Circa il luogo ove la Didach sarebbe stata scritta, si pensa possa essere la Palestina o la Siria; infatti nella Didach si legge: Come questo frammento di pane era prima sparso qua e l su per i monti e, raccolto, divenne una cosa sola... e tra i paesi del vicino Oriente di antica cristianit sol o la Palestina e la Siria vedono nascere il frumento sugli altipiani. Il contenuto dottrinale della Didach si raccoglie intorno a due argomenti principali: la CHIESA ed i SACRAMENTI, e la trattazione si conclude con un accenno alta consumazione dei secoli, ritenuta prossima. La parola Chiesa sta talvolta ad indicare l'adunanza dei fedeli raccolti per la preghiera, ma pi spesso significa l'insieme dei fedeli che, sparsi nei quattro punti della terra,. saranno un giorno riuniti nel regno di Dio (Did. 9, 4; 10, 5). Dei sacramenti vengono menzionati il BATTESIMO, l'EUCARISTIA e la PENITENZA: a meno di cinquant'anni dacch Cristo aveva fondato la Chiesa, si era gi costituito un cerimoniale che essenzialmente ancora quello dei nostri giorni. Il Battesimo doveva essere preceduto da una istruzione morale e da un digiuno di uno o due giorni da parte del catecumeno e, se possibile, da un digiuno anche del ministro e di altre persone. La materia del battesimo l'acqua, la forma espressa dalle parole: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo (Did. 7, 3). Il Battesimo si amministrava ordinariamente per immersione, ma se ci non era possibile, si ricorreva alla infusione. Ripetuti sono gli accenni nella Didach alla Eucaristia. Le prime generazioni cristiane si riunivano alla domenica per spezzare il pane (fractio panis) e per fare il rendimento di grazie (eucharistia): con queste due espressioni si indicava il sacrificio eucaristico.

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In seguito con il termine Eucaristia si indicarono gli elementi con cui si rendevano grazie a Dio e cio il pane ed il vino trasformati nel corpo e nel sangue di Cristo. Alla Eucaristia potevano partecipare i soli battezzati, i quali erano tenuti a recitare delle particolari preghiere prima e dopo la comunione. La Penitenza ricordata due volte: Nellassemblea farai la confessione dei tuoi peccati e non ti recherai alla preghiera in cattiva coscienza (Did., 4, 14); nel giorno del Signore, riuniti, spezzate il pane e rendete le grazie dopo aver confessato i vostri peccati, affinch il vostro sacrificio sia puro (Did. 14, 1). Grande rilievo dato nella Didach alla scelta che l'uomo deve fare tra le due vie: quella che conduce al peccato ed alla morte e quella -invece che conduce alla vita. Parlando della via della vita, vengono descritti i vari doveri dell'uomo, tutti basati sul grande precetto della carit verso Dio e verso il prossimo. Questi cenni danno un'idea dell'importanza che per la storia del cristianesimo e per la luce interiore di ogni anima ha questo breve trattato, giunto provvidenzialmente sino a noi: esso ci offre un autentico, anche se incompleto quadro della vita di quelle prime generazioni cristiane ancora commosse per la dipartita del Figlio dell'Uomo ed ardenti del desiderio di rivederlo venire insieme con tutti gli eletti sopra le nubi del cielo (Did. 16, 7). Schema della Didach PARTE PRIMA - Istruzioni morali (cc. 1-6): Le due vie. La via della vita: pratica dell'amore di Dio e del prossimo (c. 1), fuga del peccato (cc. 2-3), adempimento dei nostri doveri (cc. 3-4). La via della morte: peccati che la caratterizzano (c. 5), esortazione alla vigilanza (c. 6). PARTE SECONDA - Istruzioni liturgiche (cc. 7-10). Il Battesimo: forma, materia e modo d'amministrarlo, preparazione al battesimo (c. 7). Il digiuno: giorni di digiuno (c. 8,1). La preghiera: il Pater tre volte al giorno (c. 8, 2-3). L' Eucaristia: preghiera per il calice, per il pane spezzato, dopo la comunione, condizioni per ricevere l'eucaristia (cc. 9-10). PARTE TERZA - Istruzioni disciplinari (cc. 11-15). Condotta da tenere verso i ministri carismatici del vangelo, gli apostoli e i profeti (c. 11); verso i pellegrini (c. 12); verso i profeti e dottori (c. 13). Istruzioni sulla sinassi eucaristica domenicale, confessione dei peccati (c. 14), gerarchia locale; correzione fraterna, esortazione a vivere secondo il vangelo (c. 15). CONCLUSIONE ESCATOLOGICA - Invito a vegliare nell'attesa della seconda venuta del Signore (parusia) (c.16) LA DIDACH Cap. I 1. Due sono le vie, una della vita e una della morte, e la differenza grande fra queste due vie. 2. Ora questa la via della vita: innanzi tutto amerai Dio che ti ha creato, poi il tuo prossimo come te stesso; e tutto quello che non vorresti fosse fatto a te, anche tu non farlo agli altri. 3. Ecco pertanto l'insegnamento che deriva da queste parole: benedite coloro che vi maledicono e pregate per i vostri nemici; digiunate per quelli che vi perseguitano; perch qual merito avete se amate quelli che vi amano? Forse che gli stessi gentili non fanno altrettanto? Voi invece amate quelli che vi odiano e non avrete nemici.

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4. Astieniti dai desideri della carne. Se uno ti d uno schiaffo sulla guancia destra, tu porgigli anche l'altra e sarai perfetto; se uno ti costringe ad accompagnarlo per un miglio, tu prosegui con lui per due. Se uno porta via il tuo mantello, dagli anche la tunica. Se uno ti prende ci che tuo, non ridomandarlo, perch non ne hai la facolt. 5. A chiunque ti chiede, da' senza pretendere la restituzione, perch il Padre vuole che tutti siano fatti partecipi dei suoi doni. Beato colui che d secondo il comandamento, perch irreprensibile. Stia in guardia colui che riceve, perch se uno riceve per bisogno sar senza colpa, ma se non ha bisogno dovr rendere conto del motivo e dello scopo per cui ha ricevuto. Trattenuto in carcere, dovr rispondere delle proprie azioni e non sar liberato di l fino a quando non avr restituito fino all'ultimo centesimo. 6. E a questo riguardo pure stato detto: Si bagni di sudore l'elemosina nelle tue mani, finch tu sappia a chi la devi fare. Cap. II 1. Secondo precetto della dottrina: 2. Non ucciderai, non commetterai adulterio, non corromperai fanciulli, non fornicherai, non ruberai, non praticherai la magia, non userai veleni, non farai morire il figlio per aborto n lo ucciderai appena nato; non desidererai le cose del tuo prossimo. 3. Non sarai spergiuro, non dirai falsa testimonianza, non sarai maldicente, non serberai rancore. 4. Non avrai doppiezza n di pensieri n di parole, perch la doppiezza nel parlare un'insidia di morte. 5. La tua parola non sar menzognera n vana, ma confermata dall'azione. 6. Non sarai avaro, n rapace, n ipocrita, n maligno, n superbo; non mediterai cattivi propositi contro il tuo prossimo. 7. Non odierai alcun uomo, ma riprenderai gli uni; per altri, invece, pregherai; altri li amerai pi dell'anima tua. Cap. III 1. Figlio mio, fuggi da ogni male e da tutto ci che ne ha l'apparenza. 2. Non essere iracondo, perch l'ira conduce all'omicidio, non essere geloso n litigioso n violento, perch da tutte queste cose hanno origine gli omicidi. 3. Figlio mio, non abbandonarti alla concupiscenza, perch essa conduce alla fornicazione; non fare discorsi osceni e non essere immodesto negli sguardi, perch da tutte queste cose hanno origine gli adultri. 4. Non prendere auspici dal volo degli uccelli, perch ci conduce all'idolatria; non fare incantesimi, non darti all'astrologia n alle purificazioni superstiziose, ed evita di voler vedere e sentire parlare di simili cose, perch da tutti questi atti ha origine l'idolatria. 5. Figlio mio, non essere bugiardo, perch la menzogna conduce al furto; n avido di ricchezza, n vanaglorioso, perch da tutte queste cose hanno origine i furti. 6. Figlio mio, non essere mormoratore, perch ci conduce alla diffamazione; non essere insolente, n malevolo, perch da tutte queste cose hanno origine le diffamazioni. 7. Sii invece mansueto, perch i mansueti erediteranno la terra. 8. Sii magnanimo, misericordioso, senza malizia, pacifico, buono e sempre timoroso per le parole che hai udito. 9. Non esalterai te stesso, non infonderai troppo ardire nel tuo animo; n l'animo tuo si accompagner con i superbi, ma andr insieme ai giusti e agli umili. Cap. IV 1. O figlio, ti ricorderai notte e giorno di colui che ti predica le parole di Dio e lo onorerai come il Signore, perch l donde predicata la (sua) sovranit, il Signore. 2. Cercherai poi ogni giorno la presenza dei santi, per trovare riposo nelle loro parole. 3. Non sarai causa di discordia, ma cercherai invece di mettere pace tra i contendenti; giudicherai secondo giustizia e non farai distinzione di persona nel correggere i falli. 4. Non starai in dubbio se (una cosa) avverr o no. 5. Non accada che tu tenda le mani per ricevere e le stringa nel dare. 6. Se grazie al lavoro delle tue mani possiedi (qualche cosa), donerai in espiazione dei tuoi peccati.

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7. Darai senza incertezza, e nel dare non ti lagnerai; conoscerai, infatti, chi colui che d una buona ricompensa. 8. Non respingerai il bisognoso, ma farai parte di ogni cosa al tuo fratello e non dirai che roba tua. Infatti, se partecipate in comune ai beni dell'immortalit, quanto pi non dovete farlo per quelli caduchi? 9. Non ritirerai la tua mano di sopra al tuo figlio o alla tua figlia, ma sin dalla tenera et insegnerai loro il timor di Dio. 10. Al tuo servo e alla tua serva che sperano nel medesimo Dio non darai ordini nei momenti di collera, affinch non perdano il timore di Dio, che sta sopra gli uni e gli altri. Perch egli non viene a chiamarci secondo la dignit delle persone, ma viene a coloro che lo Spirito ha preparato. 11. Ma voi, o servi, siate soggetti ai vostri padroni come a una immagine di Dio, con rispetto e timore. 12. Odierai ogni ipocrisia e tutto ci che dispiace al Signore. 13. Non trascurerai i precetti del Signore, ma osserverai quelli che hai ricevuto senza aggiungere o togliere nulla. 14. Nell'adunanza confesserai i tuoi peccati e non incomincerai mai la tua preghiera in cattiva coscienza. Questa la via della vita. Cap. V 1. La via della morte invece questa: prima di tutto essa maligna e piena di maledizione: omicidi, adultri, concupiscenze, fornicazioni, furti, idolatrie, sortilegi, venefici, rapine, false testimonianze, ipocrisie, doppiezza di cuore, frode, superbia, malizia, arroganza, avarizia, turpiloquio, invidia, insolenza, orgoglio, ostentazione, spavalderia. 2. Persecutori dei buoni, odiatori della verit, amanti della menzogna, che non conoscono la ricompensa della giustizia, che non si attengono al bene n alla giusta causa, che sono vigilanti non per il bene ma per il male; dai quali lontana la mansuetudine e la pazienza, che amano la vanit, che vanno a caccia della ricompensa, non hanno piet del povero, non soffrono con chi soffre, non riconoscono il loro creatore, uccisori dei figli, che sopprimono con l'aborto una creatura di Dio, respingono il bisognoso, opprimono i miseri, avvocati dei ricchi, giudici ingiusti dei poveri, pieni di ogni peccato. Guardatevi, o figli, da tutte queste colpe. Cap. VI 1. Guarda che alcuno non ti distolga da questa via della dottrina, perch egli ti insegna fuori (della volont) di Dio. 2. Se infatti puoi sostenere interamente il giogo del Signore, sarai perfetto; se non puoi fa' almeno quello che puoi. 3. E riguardo al cibo, cerca di sopportare tutto quello che puoi, ma comunque astieniti nel modo pi assoluto dalle carni immolate agli idoli, perch (il mangiarne) culto di divinit morte. Cap. VII 1. Riguardo al battesimo, battezzate cos: avendo in precedenza esposto tutti questi precetti, battezzate nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo in acqua viva. 2. Se non hai acqua viva, battezza in altra acqua; se non puoi nella fredda, battezza nella calda. 3. Se poi ti mancano entrambe, versa sul capo tre volte l'acqua in nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. 4. E prima del battesimo digiunino il battezzante, il battezzando e, se possono, alcuni altri. Prescriverai per che il battezzando digiuni sin da uno o due giorni prima. Cap. VIII 1. I vostri digiuni, poi, non siano fatti contemporaneamente a quelli degli ipocriti; essi infatti digiunano il secondo e il quinto giorno della settimana, voi invece digiunate il quarto e il giorno della preparazione. 2. E neppure pregate come gli ipocriti, ma come comand il Signore nel suo vangelo, cos pregate: Padre nostro che sei nel cielo, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volont, come in cielo cos in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi il nostro debito, come anche noi lo rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male; perch tua la potenza e la gloria nei secoli. 3. Pregate cos tre volte al giorno.

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Cap. IX 1. Riguardo all'eucaristia, cos rendete grazie: 2. Dapprima per il calice: Noi ti rendiamo grazie, Padre nostro, per la santa vite di David tuo servo, che ci hai rivelato per mezzo di Ges tuo servo. A te gloria nei secoli. 3. Poi per il pane spezzato: Ti rendiamo grazie, Padre nostro, per la vita e la conoscenza che ci hai rivelato per mezzo di Ges tuo servo. A te gloria nei secoli. 4. Nel modo in cui questo pane spezzato era sparso qua e l sopra i colli e raccolto divenne una sola cosa, cos si raccolga la tua Chiesa nel tuo regno dai confini della terra; perch tua la gloria e la potenza, per Ges Cristo nei secoli. 5. Nessuno per mangi n beva della vostra eucaristia se non i battezzati nel nome del Signore, perch anche riguardo a ci il Signore ha detto: Non date ci che santo ai cani. Cap. X 1. Dopo che vi sarete saziati, cos rendete grazie: 2. Ti rendiamo grazie, Padre santo, per il tuo santo nome che hai fatto abitare nei nostri cuori, e per la conoscenza, la fede e l'immortalit che ci hai rivelato per mezzo di Ges tuo servo. A te gloria nei secoli. 3. Tu, Signore onnipotente, hai creato ogni cosa a gloria del tuo nome; hai dato agli uomini cibo e bevanda a loro conforto, affinch ti rendano grazie; ma a noi hai donato un cibo e una bevanda spirituali e la vita eterna per mezzo del tuo servo. 4. Soprattutto ti rendiamo grazie perch sei potente. A te gloria nei secoli. 5. Ricordati, Signore, della tua chiesa, di preservarla da ogni male e di renderla perfetta nel tuo amore; santificata, raccoglila dai quattro venti nel tuo regno che per lei preparasti. Perch tua la potenza e la gloria nei secoli. 6. Venga la grazia e passi questo mondo. Osanna alla casa di David. Chi santo si avanzi, chi non lo si penta. Maranatha. Amen. 7. Ai profeti, per, permettete di rendere grazie a loro piacimento. Cap. XI 1. Ora, se qualcuno venisse a insegnarvi tutte le cose sopra dette, accoglietelo; 2. ma se lo stesso maestro, pervertito, vi insegnasse un'altra dottrina allo scopo di demolire, non lo ascoltate; se invece (vi insegna) per accrescere la giustizia e la conoscenza del Signore, accoglietelo come il Signore. 3. Riguardo agli apostoli e ai profeti, comportatevi secondo il precetto del Vangelo. 4. Ogni apostolo che venga presso di voi sia accolto come il Signore. 5. Per dovr trattenersi un giorno solo; se ve ne fosse bisogno anche un secondo; ma se si fermasse tre giorni, egli un falso profeta. 6. Partendo, poi, l'apostolo non prenda per s nulla se non il pane (sufficiente) fino al luogo dove allogger; se invece chiede denaro, un falso profeta. 7. E non metterete alla prova n giudicherete ogni profeta che parla per ispirazione, perch qualunque peccato sar perdonato, ma questo peccato non sar perdonato. 8. Non tutti, per, quelli che parlano per ispirazione sono profeti, ma solo coloro che praticano i costumi del Signore. Dai costumi, dunque, si distingueranno il falso profeta e il profeta. 9. Ogni profeta che per ispirazione abbia fatto imbandire una mensa eviter di prendere cibo da essa, altrimenti un falso profeta. 10. Ogni profeta, poi, che insegna la verit, se non mette in pratica i precetti che insegna, un falso profeta. 11. Ogni profeta provato come veritiero, che opera per il mistero terrestre della chiesa, ma che tuttavia non insegna che si debbano fare quelle cose che egli fa, non sar da voi giudicato, perch ha il giudizio da parte di Dio; allo stesso modo, infatti, si comportarono anche gli antichi profeti. 12. Se qualcuno dicesse per ispirazione: dammi del denaro o qualche altra cosa, non gli darete ascolto; ma se dicesse di dare per altri che hanno bisogno, nessuno lo giudichi. Cap. XII 1. Chiunque, poi, viene nel nome del Signore, sia accolto. In seguito, dopo averlo messo alla prova, lo potrete conoscere, poich avrete senno quanto alla destra e alla sinistra.

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2. Ma se colui che giunge di passaggio, aiutatelo secondo le vostre possibilit; non dovr per rimanere presso di voi che due o tre giorni, se ce ne fosse bisogno. 3. Nel caso che volesse stabilirsi presso di voi e che esercitasse un mestiere, lavori e mangi. 4. Se invece non ha alcun mestiere, con il vostro buon senso cercate di vedere come possa un cristiano vivere tra voi senza stare in ozio. 5. Se non vuole comportarsi in questo modo, uno che fa commercio di Cristo. Guardatevi da gente simile. Cap. XIII 1. Ogni vero profeta che vuole stabilirsi presso di voi degno del suo nutrimento. 2. Cos pure il vero dottore degno, come l'operaio, del suo nutrimento. 3. Prenderai perci le primizie di tutti i prodotti del torchio e della messe, dei buoi e delle pecore e le darai ai profeti, perch essi sono i vostri Sommi Sacerdoti. 4. Se per non avete un profeta, date ai poveri. 5. Se fai il pane, prendi la primizia e d secondo il precetto. 6. E cos, se apri un'anfora di vino o di olio, prendi le primizie e dalle ai profeti. 7. Del denaro, del vestiario e di tutto quello che possiedi, prendi poi le primizie come ti sembra pi opportuno e d secondo il precetto. Cap. XIV 1. Nel giorno del Signore, riuniti, spezzate il pane e rendete grazie dopo aver confessato i vostri peccati, affinch il vostro sacrificio sia puro. 2. Ma tutti quelli che hanno qualche discordia con il loro compagno, non si uniscano a voi prima di essersi riconciliati, affinch il vostro sacrificio non sia profanato. 3. Questo infatti il sacrificio di cui il Signore ha detto:In ogni luogo e in ogni tempo offritemi un sacrificio puro, perch un re grande sono io - dice il Signore - e mirabile il mio nome fra le genti. Cap. XV 1. Eleggetevi quindi episcopi e diaconi degni del Signore, uomini miti, disinteressati, veraci e sicuri; infatti anch'essi compiono per voi lo stesso ministero dei profeti e dei dottori. 2. Perci non guardateli con superbia, perch essi, insieme ai profeti e ai dottori, sono tra voi ragguardevoli. 3. Correggetevi a vicenda, non nell'ira ma nella pace, come avete nel vangelo. A chiunque abbia offeso il prossimo nessuno parli: non abbia ad ascoltare neppure una parola da voi finch non si sia ravveduto. 4. E fate le vostre preghiere, le elemosine e tutte le vostre azioni cos come avete nel vangelo del Signore nostro. Cap. XVI 1. Vigilate sulla vostra vita. Non spegnete le vostre fiaccole e non sciogliete le cinture dai vostri fianchi, ma state preparati perch non sapete l'ora in cui il nostro Signore viene. 2. Vi radunerete di frequente per ricercare ci che si conviene alle anime vostre, perch non vi giover tutto il tempo della vostra fede se non sarete perfetti nell'ultimo istante. 3. Infatti negli ultimi giorni si moltiplicheranno i falsi profeti e i corruttori, e le pecore si muteranno in lupi, e la carit si muter in odio; 4. finch, crescendo l'iniquit, si odieranno l'un l'altro, si perseguiteranno e si tradiranno, e allora il seduttore del mondo apparir come figlio di Dio e operer miracoli e prodigi, e la terra sar consegnata nelle sue mani, e compir iniquit quali non avvennero mai dal principio del tempo. 5. E allora la stirpe degli uomini andr verso il fuoco della prova, e molti saranno scandalizzati e periranno; ma coloro che avranno perseverato nella loro fede saranno salvati da quel giudizio di maledizione. 6. E allora appariranno i segni della verit: primo segno l'apertura nel cielo, quindi il segno del suono di tuba e terzo la resurrezione dei morti; 7. non di tutti, per, ma, come fu detto: "Verr il Signore e tutti i santi con lui. Allora il mondo vedr il Signore venire sopra le nubi del cielo." ***

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INDICE
BEATI I MITI PERCH EREDITERANNO LA TERRA .................................pag. 02 LA LEGGE DI AMORE E DI SANTIT GOVERNER LA TERRA LACCAMPAMENTO DEI SANTI - IL TERRITORIO DELLACCAMPAMENTO DEI SANTI ... - IL POPOLO DELLACCAMPAMENTO DEI SANTI - IL GOVERNO DELLACCAMPAMENTO DEI SANTI I CAMPI DELLA VITA UMANA 1) I poteri umani, le costituzioni delle nazioni, le leggi degli stati . 2) Leducazione familiare e quella pubblica 3) Lo studio . 4) La scienza ... 5) Larte .. 6) Leconomia . 7) La politica ... 8) Il lavoro ... 9) I rapporti fra gli uomini e fra le nazioni, luso delle risorse naturali e artificiali, il rispetto e la protezione della natura .. 10) Le attivit assistenziali e le attivit ricreative . LA VITA DELLO SPIRITO ... - LA PUREZZA DEL CUORE ... - LA SANTIT DI VITA . * Fondamenti della Santit di Vita . Conoscere la Parola di Dio Mettere in pratica la Parola di Dio ... Preghiera . I sacramenti * La Santit di Vita nella comunit dei fedeli . 12 13 14 15 16 16 16 17 19 19 21 03 05 06 07 07 08 08 09 09 09 10 10 12 12

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* Le guide della comunit . I profeti ... I dottori ... I ministri del culto .

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I vescovi 22 Il papa .. 22

* La comunit dei fedeli . 23 - LA FAMIGLIA . 23 Il fidanzamento 24 Il matrimonio ... 24 La vita coniugale . 24

I bambini .. 25 Gli adolescenti . I giovani ... Gli adulti . Gli anziani ... Lamministrazione dei beni della famiglia .. La previdenza della famiglia . - LA PARROCCHIA La Chiesa . Le celebrazioni religiose . 25 26 27 28 28 28 29 29 29

Il catechismo 30 Le attivit caritative ... - LA DIOCESI .. Il vescovo . Il seminario ..... CONCLUSIONE (Allegato) LA DIDACH .. 30 30 30 31 31 33

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