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Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES)

(Art. 14, D.L. 6.12.2011 n. 201)

Avv. Maurizio Lovisetti Avvocato e Dottore di ricerca in Diritto Tributario - Universit di Parma Docente A.N.U.T.E.L.

ISTITUZIONE DEL TRIBUTO

ISTITUZIONE DELLA TARES Dall1.1.2013 istituito in tutti i comuni del territorio nazionale il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi. Il tributo istituito a copertura dei costi relativi : al servizio di gestione RSU e assimilati avviati allo smaltimento (tassa) ai servizi indivisibili dei comuni (imposta)

TARES SOSTITUISCE TARSU E TIA

Dall1.1.2013 sono soppressi: i vigenti prelievi relativi alla gestione dei rifiuti urbani di natura patrimoniale o tributaria, l'addizionale ECA. l'art. 14, co. 7, d.lsg. 23/2011 la tariffa per i rifiuti assimilati ex art. 195, co., lett. e), d.lgs. 152/2006 E abrogata la deassimilazione ex art. 195, co., lett. e) d.lgs. 152/2006.

TASSA: tributo collegato ad un servizio

Non corrispettivo Potest normative Potest impositive

Giurisdizione

presupposto coattivo e non sinallagma esclusione da IVA inapplicabile codice civile Regolamento del servizio Regolamento dellentrata Delibere tariffarie Denuncia Accertamento Riscossione/rimborsi Sanzioni e interessi TAR: annullamento atti generali Comm. Trib.: annull. atti individuali,
disapplicazione atti generali

SOGGETTO ATTIVO

Soggetto attivo dell'obbligazione tributaria il comune nel cui territorio insiste la superficie degli immobili assoggettabili al tributo. Immobili a cavallo: soggetto attivo il comune nel cui territorio prevalentemente la superficie dellimmobile.

REGOLAMENTI LOCALI

La normativa TARES incompleta e va completata dal regolamento. In mancanza del regolamento la normativa del tributo incompleta e il TARES non pu essere applicato.

REGOLAMENTI LOCALI
Con regolamento il consiglio comunale determina la disciplina per l'applicazione del TARES, e in particolare: a)la classificazione delle categorie di attivit con omogenea potenzialit di produzione di rifiuti; b)la disciplina delle riduzioni tariffarie; c)la disciplina delle eventuali riduzioni ed esenzioni; d)l'individuazione di categorie di attivit produttive di rifiuti speciali alle quali applicare riduzioni forfetarie rispetto all'intera superficie su cui l'attivit viene svolta; e)i termini di presentazione della dichiarazione e di versamento del tributo.

RIFIUTI

Definizione: art. 183 T.U.A. Ogni sostanza od oggetto di cui il detentore: si disfi abbia lobbligo di disfarsi abbia deciso di disfarsi Disfarsi: destinare la sostanza allo smaltimento al recupero

CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI (art. 184 T.U.A.)

URBANI

Domestici, anche ingombranti Speciali assimilati ai domestici Spazzamento strade Giacenti su aree pubbliche Vegetali da aree verdi Cimiteriali
Da locali o luoghi diversi dalle abitazioni da attivit agricole e agro-industriali da demolizione, costruzione e scavo da lavorazioni industriali o artigianali da attivit commerciali o di servizio da attivit sanitarie

SPECIALI

NON RIFIUTI (art. 185 186 TUA)

Acque di scarico Rifiuti radioattivi Rifiuti minerari e di cava Carogne, materie fecali e altre sostanze naturali utilizzate in agricoltura Esplosivi in disuso Vegetali non contaminati da alvei di scolo e irrigui Materiale litoide estratto dalla manutenzione di corsi dacqua Terre e rocce da scavo destinate alleffettivo utilizzo Sottoprodotti impiegati senza operazioni preliminari Materiali che allorigine, senza trasformazioni preliminari, hanno carattere di materie secondarie

DELIBERA DI ASSIMILAZIONE
Art. 195 T.U. Ambiente Non assimilabili rifiuti da aree produttive e magazzini. Stato determina criteri di assimilaz. per utenze oltre: - 150 mq con popolazione fino 10.000 abit. - 250 mq con popolazione oltre 10.000 abit. Per lassimilazione rifiuti speciali ad urbani continuano ad applicarsi le disposizioni del d.lgs. 22/1997

l. 296/2006

Non assimilabili rifiuti prodotti da aree produttive e magazzini. Stato determina criteri assimilazione per d.lgs. 4/2008 superfici di vendita oltre: - 450 mq per comuni fino 10.000 abit. - 750 mq per comuni oltre 10.000 abit. d.l. 201/2011 Le norme indicate sono abrogate.

RIFIUTI SANITARI ASSIMILABILI

art. 2, lett. g), DPR 254/2003

Rifiuti delle cucine; rifiuti da ristorazione dei reparti di degenza non infettivi; vetro, carta, cartone, plastica, metalli, imballaggi, rifiuti ingombranti spazzatura e altri rifiuti non pericolosi assimilati agli urbani; indumenti e lenzuola monouso; gessi ortopedici e bende, assorbenti igienici, non dei degenti
infettivi pannolini pediatrici e i pannoloni, contenitori e sacche delle urine; rifiuti verdi;

DELIBERA DI ASSIMILAZIONE

Natura giuridica Atto regolamentare (competenza Consiglio) Modalit Rif.:Del. Int. 27.7.1984 assimilazione esplicita limiti qualitativi limiti quantitativi

Sostanze assimilabili rifiuti non domestici e non pericolosi Sostanze non assimilabili Non rifiuti Rifiuti pericolosi Imball. terziari (226 TUA) Imball. secondari se non attivata raccolta differenziata (226 TUA)

PRESUPPOSTO DEL TRIBUTO

PRESUPPOSTO

Il tributo dovuto da chiunque possieda, occupi o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani.

PRESUPPOSTO Sono escluse dalla tassazione: le aree scoperte pertinenziali o accessorie a civili abitazioni le aree comuni condominiali di cui all'articolo 1117 c.c. non detenute o occupate in via esclusiva. Non sono imponibili le superfici : - che non possono produrre rifiuti; - ove si formano di regola rifiuti speciali, se il produttore ne dimostri l'avvenuto trattamento in conformit alla normativa vigente.

PRESUPPOSTO
Rapporto con immobile

Possesso Occupaz. Detenz.

Rapporto titolato: propriet, diritto reale


o personale di godimento Rapporto non titolato

Locali
Caratteri immobile

Parti comuni condominio: escluse Solai, cantine, garage: inclusi Superfici operative: imponibili Aree pertin. o accessorie a civili
abitazioni: escluse (art.1.3.d.l. 8/99) Altre aree aree pertin. o accessorie: imponib. se non escluse

Aree scoperte

PRESUPPOSTO

Stabilim. balneari

Arenile: area operativa: imponibile (no battigia) Locali: imponibili E istituita lAutorit Portuale (l. 84/1984) - nella zona portuale servizio gestito da A.P. - non vi obbligo di conferimento al Comune Non istituita Autorit Portuale: - imponibili specchi acqua (Cass. 3829/2009) - imponibili locali e superfici operative

Zone portuali

SOGGETTI PASSIVI

SOGGETTI PASSIVI Il tributo dovuto da coloro che occupano o detengono i locali o le aree scoperte imponibili. Vincolo di solidariet tra i componenti del nucleo familiare o tra coloro che usano in comune i locali o le aree stesse. Utilizzi temporanei infrasemestrali: soggetto passivo soltanto il possessore dei locali e delle aree a titolo di propriet, usufrutto, uso, abitazione, superficie.

RESPONSABILE DEL TRIBUTO Il gestore dei servizi comuni

- di locali in multipropriet e -di centri commerciali integrati


responsabile del versamento del tributo dovuto: - per i locali ed aree scoperte di uso comune - e per i locali ed aree scoperte in uso esclusivo. Restano fermi nei confronti dei singoli occupanti, gli altri obblighi o diritti derivanti dal rapporto tributario riguardante i locali e le aree in uso esclusivo.

SCUOLE PUBBLICHE Resta ferma la disciplina del tributo dovuto per il servizio di gestione dei rifiuti delle istituzioni scolastiche, di cui all'art. 33-bis, d.l. 248/2007 (conv. l. 31/2008). Costo di gestione dei rifiuti delle istituzioni scolastiche: sottratto dal costo che deve essere coperto con il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi.

SOGGETTI PASSIVI INDIVIDUAZ. realizzazione presupposto

Solidariet tra familiari, coutilizzatori

Valore presuntivo risultanze anagrafiche


Non risponde n il condominio, n lamministratore Superfici ad uso esclusivo: risponde l occupante

Condominio

Multipropriet e Soggetti passivi: i singoli occupanti centri comm.li Gestore servizi comuni: responsabile. integrati

TASSAZIONE ATTIVITA

Rifiuti speciali

Smaltiti o recuperati esclusione o riduzione forfetaria superfici

Smaltiti: tariffa intera Rifiuti assimilati Recuperati: eventuale riduzione non esenzione Sostanze non rifiuto Non imponibilit

TASSAZIONE ATTIVITA

Magazzini Depositi

Tipologia rifiuti prodotti Esclusione se non produzione


rifiuti Superfici operative: Rif.speciali: esclusione/riduz.forfetaria Rif.assimil.: tassazione Aree scoperte accessorie/pertinenziali: tassabilit

Superfici scoperte

Mense, uffici

Tassazione piena

STRUTTURE SANITARIE

Normativa

D.P.R. 15.7.2003 n. 254 strutture pubbliche e private attivit medica e veterinaria di prevenzione e diagnosi, cura, riabilitazione e ricerca.

Individuaz.

STRUTTURE SANITARIE

Aree imponibili

uffici cucine mense spogliatoi e bagni degli addetti zone comuni di passaggio reparti di degenza non infettivi

Aree non imponibili

sale operatorie e di medicazione laboratori reparti infettivi

Non imponibili sale operatorie, laboratori Studi medici e di analisi, sale di medicazione veterinari Pagina 28 Imponibili altri locali

INSEDIAMENTI AGRICOLI Imponibili con tariffe per abitazioni Locali abitativi Eventuale riduzione abitazioni rurali

Locali strumentali

Tassabili se rifiuti assimilabili Non imponibili le stalle Superfici operative: di regola non imponibili: sostanze naturali non pericolose utilizzate in attivit agricola Aree scoperte accessorie/pertinenziali: esclusione Imponibili; specifica tariffa o di ristoranti/alberghi Imponibilit per parte espositiva

Superfici scoperte

Agriturismo Serre

IL PIANO FINANZIARIO

METODO TARIFARRIO (D.P.R. 158/1999)

Individuazione/classificazione costi del servizio suddivisione tra costi fissi e variabili ripartizione costi F/V tra ut.dom e non dom. calcolo delle voci tariffarie

PIANO FINANZIARIO (PEF)

DELIBERE TARIFFARIE

PIANO FINANZIARIO Contenuto (art. 8, D.P.R. 158/1999): programma degli interventi: acquisti beni/servizi e realizz. impianti beni, strutture e servizi disponibili o di terzi piano finanziario degli investimenti risorse finanziarie necessarie relazione: modello gestionale, livelli di qualit dei servizi, ricognizione impianti esistenti, eventuali scostamenti da anno precedente. Le tariffe sono approvate in conformit al piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani

COSTI DEL SERVIZIO Obbligo di integrale copertura di tutti i costi afferenti al servizio (art. 2.2. DPR 158/1999) I costi sono determinati dal metodo (art. 3.2-3 D.P.R. 158/1999).

nessun costo non previsto pu entrare nel PEF; tutti i costi previsti devono entrare nel PEF; i costi entrano nel PEF esattamente nella
consentita dal metodo

misura

CLASSIFICAZIONE DEI COSTI


Costi operativi di gestione (CG) Costi di gestione RSU indifferenziati (CGIND): - costi spazzamento e lavaggio strade e piazze pubbliche (CSL) - costi di raccolta e trasporto RSU (CRT) - costi di trattamento e smaltimento RSU (CTS) - altri costi (AC) Costi di gestione raccolta differenziata (CGD): - costi di raccolta differenziata per materiale (CRD) - costi di trattamento e riciclo (CTR)

CLASSIFICAZIONE DEI COSTI Costi comuni (CC) - costi amministrativi (CARC) - costi generali di gestione (CGG) - costi comuni diversi (CCD)

CLASSIFICAZIONE DEI COSTI

Costi duso capitale (CK) - ammortamenti (Amm.) - accantonamenti (Acc.) - remunerazione investito (Rn) del capitale

RILEVANZA TEMPORALE COSTI

Tn = (CG + CC)n-1 (1+ IPn - Xn) + CKn

IVA
Nel TARES tributo lIVA non detraibile e non va addebita agli utenti

COSTI OPERATIVI DI GESTIONE - CG

Da gestione rifiuti urbani => art. 184.2, d.lgs. 152/2006: raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti interni; raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti esterni + verde pubblico gestione rifiuti cimiteriali

CG riferimento a costi della produzione bilancio Spa:

B6 - Costi per materie di consumo e merci; B7 - Costi per servizi; B8 - Costi per godimento di beni di terzi; B9 - Costi del personale; B11 - Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci; B12 - Accantonamento per rischi nei limiti fiscali B13 - Altri accantonamenti; B14 - Oneri diversi di gestione

NB: B10, ammortamenti e svalutazioni in CK

PRINCIPI

chiarezza, verit e correttezza (art. 2423 c.c.) inerenza = finalizzazione attivit di gestione competenza (art. 2423bis, c.c.) = momento di maturazione del fatto gestionale

Voci di bilancio Attivit B6 B7 B8 B9 B11 B12 B13 B14

CGIND Rif. indiff.

CSL spazz. lavaggio strade piazze CRT - raccolta trasporto RSU CTS tratt. smaltim. RSU AC - altri costi

e e e e

CGD - Racc. diff. CRD - raccolta diff. per materiale CTR - trattamento e riciclo

Costo del personale, anche interinale, ma non lavoro autonomo (va in B7). Comprende salari e stipendi, oneri sociali, trattamento di fine rapporto, trattamento di quiescenza e simili (art. 2425 c.c.). Si computa entro il e 50% e la parte restante va in CGG. Costi a carico di altri soggetti pubblici o privati. Non in PEF. - costi per imballaggi, a carico CONAI - contributo MIUR per scuole statali (art. 33-bis, d.l. 248/2007)

Tributo speciale per lo smaltimento dei rifiuti in discarica: parte integrante del corrispettivo di smaltimento. Risorse con impiego promiscuo: imputazione pro quota. Entrate da vendita di materiale ed energia: detratte da CTR (all. 1, punto 2.1. D.P.R. 158/1999). Appalti a terzi. Non alterano il metodo: individuazione CF/CV: in particolare per smaltimento (3 all. 1, D.P.R. 158/1999.

Verde pubblico. No manutenzione e gestione del verde. S raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti verdi.

Accantonamenti per rischi (B12): passivit probabili fondo rischi per cause in corso; il fondo per rischi non assicurati.

Altri accantonamenti (B13): fondo sostituzione e ripristino beni gratuitamente devolvibili (art.107, comma 2, TUIR); fondo recupero ambientale.

Oneri diversi (B12): gestione isole ecologiche, campagne informative, ecc.

Mutui. No rate. Interessi passivi di mutuo in CC; quote di ammortamento beni finanziati col mutuo in CK.

COSTI COMUNI CC

- costi

amministrativi

accertamento,

riscossione

contenzioso (CARC): per intero - costi generali di gestione (CGG) pro quota + residuo personale CG - costi comuni diversi (CCD)

Recupero evasione: in deduzione da CCD Contributo MIUR: in deduzione da CCD. Crediti inesigibili: divengono CCD quando la perdita risulta da elementi certi e precisi se il debitore assoggettato a procedure concorsuali (art. 101.5 TUIR)

per la parte non coperta da fondi svalutazione o rischi ovvero da garanzia assicurativa.

Costi duso del capitale CK a) ammortamenti (Amm.); b) accantonamenti (Acc.); c) remunerazione del capitale investito (Rn).

CKn = AMMn + ACCn + Rn

Ammortamenti. Sono deducibili - nella misura massima fiscalmente riconosciuta (costo x coefficienti MEF); - da esercizio in cui i beni entrano in funzione (nel primo anno al 50%) Accantonamenti. Sono destinati a coprire perdite o debiti di natura determinata, di esistenza certa o probabile dei quali tuttavia alla chiusura dell'esercizio sono indeterminati l'ammontare o la data di sopravvenienza (art. 2424 bis c.c.).

Remunerazione del capitale investito (KN): investimenti non ancora ammortizzabili, ad es. perch in corso di realizzazione; valore residuo netto beni dei cespiti ammortizzabili. Rn = (Ts + 2%) x (KNn-1+ In) Mutui: interessi in CCD; quote di ammortamento beni finanziati in AMMn nuovi investimenti in capitale investito.

RIDUZIONI E AGEVOLAZIONI

Riduzioni, tra i costi del PEF, in costi fissi e variabili. Riduzione per Rd Ud: spostamento oneri a carico Und. Agevolazioni. In PEF, controbilanciate da contributo a carico del comune.

COSTI FISSI E VARIABILI Costi fissi Costi variabili spazzamento e lavaggio raccolta e trasporto rifiuti strade e aree pubbliche (CSL) indifferenziati (CRT) per accertamento, riscossione trattamento e smaltimento e contenzioso (CARC) rifiuti indifferenziati (CTS) costi generali di gestione raccolta differenziata (CRD) (CGG) ( 50% personale); trattamento e riciclo, al netto costi diversi (CCD) entrate da recupero materiali altri costi (AC) ed energia (CTR) costi duso del capitale (CK) NB: il gestore di discariche deve evidenziare allinterno del prezzo la quota attribuibile al capitale, per imputarla tra i costi fissi.

APPROVAZIONE PIANO FINANZIARIO

Redazione: ente gestore Approvazione: Comune (consiglio) Termine: prima dellapprovazione delle tariffe => entro bilancio preventivo. Pubblicazione: Albo pretorio per 15 giorni successivi (art. 124, TUEL) Trasmissione: entro giugno allOsservatorio

nazionale dei rifiuti

LE TARIFFE

METODO TARIFFARIO Con regolamento governativo da emanarsi entro il 31.10.2012 sono stabiliti i criteri per l'individuazione del costo del servizio di gestione dei rifiuti e per la determinazione della tariffa. Tale regolamento si applica a decorrere dall'anno successivo alla data della sua entrata in vigore. In via transitoria si applicano le disposizioni di cui al DPR 158/1999.

RIPARTIZIONE DEI COSTI TRA UTENZE

Utenze domestiche Costi variabili CVd

Utenze non domestiche CVnd

Costi fissi

CFd

CFnd

Utenze domestiche: abitazioni familiari. Utenze non domestiche: - attivit commerciali, industriali, professionali e produttive in genere; - comunit, ossia residenze collettive e simili in gruppo catastale B1): collegi e convitti, educandati, ricoveri, orfanotrofi, ospizi, conventi, seminari, caserme

Ripartizione tecnica costi in base ai rifiuti prodotti.


- rilevazioni statistiche, anche a campione - in base ai coeff. Kd Qnd = Kd(ap) . Stot(ap) Qd = QT Qnd Utenze domestiche Costi fissi Costi variabili Rd: riduzione riconosciuta alle utenze domestiche Utenze non domestiche

EQUAZIONI COSTI-GETTITO

Utenze domestiche Costi variabili Costi fissi CVd = TVd

Utenze non domestiche CVnd = TVd

CFd = TFd

CFnd = TFnd

TARIFFE

Ut. Domestiche

Ut. non domestiche

Quota Fissa Quota Variab.


Vd = Quv.Kb(n).Cu Vnd(ap) = Cu.Kd(ap) Fd = Quf . Ka(n) Fnd(ap) = Qapf . Kc(ap)

APPROVAZIONE DELLE TARIFFE FORMALITA Competenza: consiglio comunale (14.23, d.l. 201/2011) Termine: bilancio di previsione Allegati: PEF Pubblicazione: Albo pretorio per 15 giorni successivi (art. 124, d.lgs. 267/2000) Trasmissione: entro 30 giorni al MEF (art. 52.2, d.lgs. 446/97) per pubblicazione su sito MEF. NB: dal 2012 mancato invio dopo diffida Ministero interno, comporta blocco dei trasferimenti (art. 13.15, d.l. 201/2011).

Rilievi di legittimit del MEF: erano previsti da art. 69.4, d.lgs. 507/1993 per TARSU; non sono pi previsti per TARES

Art. 13.13, d.l. 201/2011: Ai fini del quarto comma dell'articolo 2752 c.c. il riferimento alla "legge per la finanza locale" si intende effettuato a tutte le disposizioni che disciplinano i singoli tributi comunali e provinciali.

MAGGIORAZIONE PER SERVIZI INDIVISIBILI E destinata alla copertura dei costi relativi ai servizi indivisibili: unimposta. Non ha in realt uno specifico vincolo di destinazione (principio di unit del bilancio). Misura: base unica 0,30/mq,. elevabile dal C.C. fino a 0,40/mq, anche in modo graduato in ragione della tipologia dellimmobile e della zona ove ubicato.

MAGGIORAZIONE PER SERVIZI INDIVISIBILI Le agevolazioni previste per il TARES rifiuti si applicano anche alla maggiorazione. La maggiorazione si applica anche al tributo giornaliero non si applica al tributo provinciale non si applica al contributo MIUR

IL TRIBUTO PROVINCIALE fatta salva l'applicazione del tributo provinciale per l'esercizio delle funzioni di tutela, protezione ed igiene dell'ambiente ex art. 19, d.lgs. 504/1992. Il tributo provinciale, commisurato alla superficie dei locali ed aree assoggettabili a tributo, applicato nella misura percentuale deliberata dalla provincia sull'importo del tributo, esclusa la maggiorazione per i servizi indivizibili.

LIMPONIBILE

SUPERFICIE DI RIFERIMENTO

U.I. a destinazione ordinaria, iscritte o iscrivibili in catasto: Superficie = 80% superf. catastale Altre U.I.: Superficie = quella calpestabile.

SUPERFICIE CATASTALE

Immobili gi denunciati: i comuni modificano d'ufficio, dandone comunicazione agli interessati, le superfici inferiori all80% sup.cat. a seguito di incrocio dei dati comunali con il catasto. Immobili con dati insufficienti: gli intestatari catastali provvedono, a richiesta del comune, a presentare all'Agenzia del territorio la planimetria catastale dellimmobile (DOCFA), per l'eventuale conseguente modifica, presso il comune, della consistenza di riferimento.

SUPERFICIE CATASTALE Immobili privi di planimetria catastale Immobili con rendita presunta (art. 19, co. 10, d.l. 78/2010):

L'AdT determina una superficie convenzionale, sulla base degli elementi in proprio possesso; il TARES corrisposto a titolo di acconto e salvo conguaglio.

RIDUZIONI E AGEVOLAZIONI

RIDUZIONI FACOLTATIVE

Possono essere previste in misura non sup. 30%:

a)abitazioni con unico occupante; b)abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale od altro
uso limitato e discontinuo;

c)locali, diversi dalle abitazioni, ed aree scoperte adibiti ad


uso stagionale o ad uso non continuativo, ma ricorrente;

d)abitazioni occupate da soggetti che risiedano o abbiano la


dimora, per pi di sei mesi all'anno, all'estero;

e)fabbricati rurali ad uso abitativo.

RIDUZIONI OBBLIGATORIE Utenze fuori zona di raccolta: riduzione almeno al 40% anche in funzione della distanza dal pi vicino punto di raccolta. Riduzioni per la raccolta differenziata riferibile alle utenze domestiche.

RIDUZIONI OBBLIGATORIE Riduzione per recupero, proporzionale alle quantit di rifiuti assimilati che il produttore dimostri di aver avviato al recupero. Riduzione per gravi disservizi: almeno al 20% in caso di mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti, ovvero di effettuazione dello stesso in grave violazione della disciplina di riferimento, nonch di interruzione del servizio per motivi sindacali o per imprevedibili impedimenti organizzativi che abbiano determinato una situazione riconosciuta dall'autorit sanitaria di danno o pericolo di danno alle persone o all'ambiente.

AGEVOLAZIONI ATIPICHE Possono essere previste nel regolamento purch:

iscritte in bilancio come autorizzazioni di spesa; coperte da risorse diverse dai proventi del tributo di competenza dell'esercizio al quale si riferisce l'iscrizione stessa.

TARIFFA GIORNALIERA

PRESUPPOSTO Occupazione o detenzione, con o senza autorizzazione: temporanea ( 183 giorni nellanno solare) di locali od aree pubbliche o di uso pubblico, Le modalit regolamento. di applicazione sono stabilite dal

LA MISURA TARIFFARIA E determinata in base alla tariffa annuale del tributo, rapportata a giorno, maggiorata di un importo percentuale non superiore al 100%: Tg(ap) = T(ap)/365 . (1 + h) h 100%

OBBLIGHI Dichiarazione: assolta con il pagamento del tributo, con le modalit e nei termini previsti per TOSAP o per l'imposta municipale secondaria. Per tutto quanto non previsto si applicano in quanto compatibili le disposizioni relative al tributo annuale, compresa la maggiorazione di cui al comma 13.

DICHIARAZIONE

PRESENTAZIONE I soggetti passivi del tributo presentano la dichiarazione entro il termine stabilito dal comune nel regolamento, fissato in relazione alla data di inizio del possesso, dell'occupazione o della detenzione dei locali e delle aree assoggettabili a tributo. Nel caso di occupazione in comune di un fabbricato, la dichiarazione pu essere presentata anche da uno solo degli occupanti.

EFFETTI

La dichiarazione, redatta su modello messo a disposizione dal comune, ha effetto anche per gli anni successivi semprech non si verifichino modificazioni dei dati dichiarati da cui consegua un diverso ammontare del tributo; in tal caso, la dichiarazione va presentata entro il termine stabilito dal comune nel regolamento.

LATTUAZIONE DEL TRIBUTO

FUNZIONARIO RESPONSABILE

Il comune designa il funzionario responsabile a cui sono attribuiti tutti i poteri per l'esercizio di ogni attivit organizzativa e gestionale, compreso quello di sottoscrivere i provvedimenti afferenti a tali attivit, nonch la rappresentanza in giudizio per le controversie relative al tributo stesso.

ISTRUTTORIA

A fini istruttori il funzionario responsabile pu: inviare questionari al contribuente, richiedere dati e notizie a uffici pubblici ovvero a enti di gestione di servizi pubblici, in esenzione da spese e diritti, disporre l'accesso ai locali ed aree assoggettabili a tributo, mediante personale debitamente autorizzato e con preavviso di almeno sette giorni. In caso di mancata collaborazione del contribuente od altro impedimento alla diretta rilevazione, l'accertamento pu essere effettuato in base a presunzioni semplici di cui all'art. 2729 c.c.

SANZIONI

Omesso o insufficiente versamento del tributo risultante dalla dichiarazione: 30% ex art. 13 d.lgs. 471/1997 Omessa dichiarazione: dal 100% al 200% del tributo non versato, con min. 50 . Infedele dichiarazione: dal 50% al 100% del tributo non versato, con min. 50 euro. Mancata, incompleta o infedele risposta al questionario entro 60 giorni da notifica: da 100 a 500 .

ATTENUAZIONE DELLE SANZIONI

Le sanzioni sono ridotte ad un terzo se, entro il termine per la proposizione del ricorso, interviene acquiescenza del contribuente, con pagamento del tributo, se dovuto, della sanzione e degli interessi. Il comune pu deliberare con il regolamento circostanze attenuanti o esimenti nel rispetto dei principi stabiliti dalla normativa statale.

RISCOSSIONE SPONTANEA

In deroga all'art. 52, d.lgs. 446/1997, Il TARES versato esclusivamente al comune . Versamento: stabilito dal comune; in mancanza 4 rate trimestrali, scadenti in gennaio, aprile, luglio e ottobre, mediante bollettino di conto corrente postale ovvero modello di pagamento unificato. consentito il pagamento in unica soluzione entro il mese di giugno di ciascun anno.

ACCERTAMENTO, RISCOSSIONE COATTIVA, RIMBORSI

Per quanto non previsto da art. 14, si applicano le disposizioni di cui all'art. 1, co. 161-170, l. 296/2006. Resta ferma l'applicazione dell'articolo 52, d.lgs. 446/1997.

LA TARIFFA CORRISPETTIVO

TARIFFA CORRISPETTIVO

I comuni che hanno realizzato sistemi di misurazione puntuale della quantit di rifiuti conferiti al servizio pubblico possono, con regolamento, prevedere l'applicazione di una tariffa avente natura corrispettiva, in luogo del tributo. Il costo del servizio da coprire con tale tariffa determinato sulla base ai criteri stabiliti dal metodo.

TARIFFA CORRISPETTIVO

La tariffa applicata e riscossa dal soggetto affidatario del servizio di gestione dei rifiuti urbani. Resta in capo al comune lapplicazione maggiorazione sui servizi indivisibili. della

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