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Gli assegni Inps saranno magri dopo il ritiro, anche meno di met dello stipendio L84% degli italiani preoccupato, ma solo il 26% iscritto a strumenti integrativi
SANDRA RICCIO
a paura dei soldi che, una volta arrivata la vecchiaia, non basteranno neanche a coprire le spese minime, agita i sonni di molti italiani. Una pensione da sola non baster pi, le riforme, che si sono succedute negli ultimi venti anni, hanno abbassato la copertura che scesa al 5060%. Significa che una paga di 1.500 euro di oggi dar diritto, in un futuro lontano, a circa 750 euro di assegno mensile. Ma per alcune categorie come quelle dei co.co.co questo assegno sar anche pi magro, intorno al 4050%. Eppure, nonostante il serio rischio di perdere il tenore di vita acquisito, la consapevolezza dei cittadini rispetto a questi cambiamenti resta ancora troppo bassa. Tanto che da noi la previdenza complementare non riesce proprio a decollare. Alcuni numeri, forniti durante la Giornata nazionale della previdenza che si tenuta nei giorni scorsi a Milano, mettono a fuoco la scarsa sensibilit degli italiani nei confronti del cosiddetto secondo pilastro. Soltanto il 61% dei cittadini italiani dichiara, infatti, di avere conoscenza del sistema pensionistico e solo il 26% iscritto ai fondi integrativi. Eppure l84% degli italiani preoccupato per limporto della pensione e solo il 15% pensa che riuscir a mantenere lo stesso tenore
di vita dopo il ritiro. E ancora, il rapporto tra patrimonio dei fondi complementari e il Pil, pari al 5,9%, sensibilmente al di sotto della media dei Paesi Ocse. Se non iniziamo a programmare e costruire il sistema previdenziale dei giovani di oggi, tra 30 anni scopriremo che si formata una nuova categoria di poveri dice Alberto Brambil-
la, esperto di pensioni e docente allUniversit Cattolica. Lincertezza grande, tanto pi che i lavoratori di oggi saranno i primi a dover affrontare questo nuovo percorso di cui non hanno alcuna esperienza anche perch le generazioni precedenti non hanno dovuto confrontarsi con questo tema. Come muoversi?
Societ
La scelta su misura
6,87 6,34 5,66 5,54 5,41 5,34 5,32 5,30 5,28 5,20
Centimetri - LA STAMPA
La selezione del fondo su cui puntare va fatta guardando al proprio profilo di lavoratore ossia cercando tra i prodotti della propria categoria lavorativa se si dipendenti di un determinato settore che pu essere quello dei metalmeccanici o dei chimici (fondi chiusi). Ci sono poi i fondi aperti che vanno bene sia per i lavoratori dipendenti che per quelli autonomi e infine i Piani pensionistici individuali (Pip) che sono contratti di assicurazione sulla vita che hanno finalit pensionistiche. Se c un fondo di categoria di riferimento, si pu scegliere di versare il Tfr in questo fondo di categoria - dice Giuseppe Romano - direttore del Centro studi e ricerche di Consultique -. Se non cos, bene guardare se i vantaggi della deduzione dai redditi dei versamenti dei contributi convengono e quindi scegliere la strada dei fondi aperti. Bisogna capire che la previdenza serve per garantirsi un futuro sereno dice Nadia Vavassori, responsabile Business Unit SecondaPensione di Amundi Sgr. Per lesperta nella scelta essenziale guardare a due fondamentali requisiti iniziali: verificare che il prodotto selezionato sia buono con un ampio ventaglio di diversificazione e possibilit di mixare. E come secondo aspetto importare che al lavoratore che versa i contributi sia consentito di passare, nel corso degli anni, da una categoria allaltra.
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