LA PI
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58ldiana-ARMI
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Una fotografia, pubblicata in origine a pagina 530 del primo volume della " Storia della Guerra Civile (Milano in Italia
insieme attonita dell'anziano quadrumviro Emilio De Bono alla pavalda ma tesa flsionomia di Galeazzo Ciano impossibile non percepire un'atmosfera angosciosa senz'altro presaga della ineluttabile tragedia finale.
T.asciamo agli storici del futuro, ch siamo convinti come solo il tempo pu far decantare passioni e odii e dare posto all'obbittivit, il
so dell'ormai famoso processo di Verona, sei imputati gi membri del Gran Consiglio del Fascismo.
e
il punto di partenza per il discorso che abbiamo oggi intenzione di fare. Scattata in Castelvecchio il giorno 10 gennaio 1944 essa ci prelenta, riuniti per essere giudicati nel cor-
blica Sociale Italiana, si trasform in Guardia Nazionale Repubblicana, eccone spiegata la presenza nella u Sala dei Concerti del celebre Castello scaligero. Abbiamo gi su questa rivista in passato esaminato in un paio di occasioni delle armi militari francesi e in entrambi i casi fummo costretti a formulare dei giudizi poco lusinghieri, giudizi del resto condivisi da esperti molto autorevoli.
Questa volta ci troviamo invece di fronte ad un'arma particolarmente interessante e ben fatta, il cui uni-
in questo caso rappresentata dalla pistola mitragliatrice messa di traverso al petto del milite della Guardia Nazionale Repubblicana in piedi, nella fotografia sopra citata, dietro Emilio De Bono. L'arma in questione, facilmente riconoscibile per la sua caratteristica sagoma, na MAS 38 francese. Una certa quantit di queste pi stole mitragliatrici giunsero in Italia insieme ad altri generi militari- -come preda bellica dopo la capitolazione della Francia. A quanto pare esse vennero prevalentemente distribuite a reparti della MVSN (Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale) e dal momento che quest'ultima, con la creazione della-Repub-
convinti della profonda sa1gezza contenuta nel proverbiale Sutor, non ultra crepidam r, occupiamoci un po' della nostra ciabatta, che
compito di esprimere un giudizio sugli uomini e i fatti di quel tribolato periodo e, tra l'altro intimamente
cartuccia impiegata, ta MAS 7,65 lunga, non molto efficace alle medie e grandi distanze. Considerando per che la pistola mitragliatrice fondamentalmente un'arma d'assalto e quindi di impiego ravvicinatissimo, non ci sentiamo di condividere integralmente la disapprovazione facilmente awer. tibile nei suoi riguardi nelle opere dello Smith e di altri autori statunitensi, senza naturalmente nulla togliere al fatto che la 9 mm. parabellum resta senza discussioni la cartuccia ideale per questo genere di impiego. Certamente lo Stato Maggiore Francese, legato ormai alla 7,65 lunga dall'adozione awenuta nel 1.935 della nuova pistola di ordinanza, preferi saggiamente di non aumentare il tipo di cartucce
la
nanzitutto si sfila il caricatore agendo sull'apposito bottone che sporge sulla parte anteriore del lato sini-
A partire poi dal 1935 la Manufacture d'Armes de Saint-Etienne produsse in piccola serie un prototipo denominato SE-MAS 1935, nel quale troviamo gi tutti gli elementi pi importanti del MAS 1938. L'unica differenza di una certa importanza sta nel fatto che il SE-MAS 1935 presenta, in luogo del calcio in legno del modello successivo, un tubo metallico con calciolo. Esamineremo ora in dettaglio il MAS 38 smontandolo insieme. In-
in senso antiorario e lo si sfila facendo attenzione alla molla di recupero che tenderebbe ad allontanare i due pezzi con una certa energia. Tolto il calcio si afferra la molla
e la si tira fuori dal castello tenendo presente che insieme fuoriesce
stro del castello. Si preme ora sul pulsante della levetta di bloccaggio situata a livello dell'unione tra calcio e castello, subito dietro all'impugnatura, si ruota il calcio di 90'
bastanza interessante e vale pertanto Ia pena descriverla. La massa battente, di forma cilin-
parte anteriore della molla risulta infilata a forza intorno ad un cilindro di acciaio a sua volta allogato nella cavit posteriore della massa battente. Questa sistemazione abdrica, presenta anteriormente
Lockhoven (u The World's Submachine Guns, Colonia 1963) la prima arma di questo tipo prodotta oltralpe stata la ETVS, un buffo aggeggio con calcio in legno ripiegabile grazie ad una cerniera verticale.
In Francia, almeno a quel che risulta dalla Ietteratura corrente, non ci sono stati tra le due guerre
rn
servlzto,
al
e l'asse di scorrimento della massa battente (qui dobbiamo ricordare che la massa battente oltre che
un lungo cilindro di acciaio sisterispetto all'altro di circa 4', la superficie di detto recesso presenta
mato nel calcio sono inclinati l'uno scorrere nell'apposito alloggiamento cilindrico ricavato nel castello, prosegue la sua corsa retrograda in
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una inclinazione tale da risultarc ortogonale rispetto all'asse della canna. Mentre sotto alla parte anteriore notiamo il solito grosso sguscio destinato a lasciare lo spazio al caricatore, sul lato sinistro sistemato l'estrattore, opportunamente alloggiato in un reesso. Subito dopo vi un perno passante che, se sfilato, libera un corpo cilindrico lungo 115 mm. e del diametro di 13 mm. che risulta infilato nella cavit posteriore della massa battente. Questa parte ha una triplice funzione: a) mantiene in sito il percussore, che, infilato a sua volta in un alloggiamento piri sottile, sporge costantemente dalla faccia anteriore
b) serve per collegare la massa battente con la molla di recupero; c) aumenta il peso complessivo della massa battente.
Lungo della massa battente;
anteriore della massa battente vi un solco per il passaggio dell'espulsore mentre lungo il lato inferiore si pu notare una nervatura piatta
il
con un recesso cilindrico per la sicura e il gradino di ritegno su cui va a contrastare il dente di
scatto.
Ultimo particolare degno di nota uno spigolo vivo al di sotto dell'estrattore: su di esso agisce il dente di aggancio del pomello di armamento. Esaminando il calcio vediamo come nel suo interno, lo abbiamo gi accennato, vi sia un lungo tubo he funge da proseguimento del canale di scorrimento della massa
battente. La sua estremit anteriore,
il
Continuando
castello.
lo
smontaggio Pos-
martello di legno, sfilare verso l'indietro l'impugnatura a pistola completa del sistema di scatto e di
slcura.
ro, la massa battente arretra di molto (circa 20 cm.) e ritornando avanti sotto Ia spinta della molla di recupero acquista una notevole energia cinetica, si reso necessario molleggiare il dente di scatto in senso longitudinale. Il sistema di sicura proba-
sPa-
bilmente unico nel suo genere: consiste infatti in una leva, imperniata nel suo centro, il cui braccio posteriore dotato di un dente cilinopportunamente
drico rivolto verso l'alto. Piegando il grilletto in avanti, la leva si inclina e iI dente cilindrico va ad infilarsi nel corrispondente recesso che abbiamo visto nel corso della descrizione della massa battente. Quest'ultima rimane pertanto saldamente bloccata .in posizione avanzata. - possibile inserire la sicura (cioe piegre in avanti il grilletto) anche
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con la massa battente pronta allo In questo caso, sempre senza aver alcun effetto sul sistema di scatto, il dente cilindrico sporge ed quindi in grado di intercettare e bloccare la massa battente nel caso che la stessa si sganci per una qualsiasi ragione dal dente di
sparo.
6. montaggio da campo totale. 7. Particolare dell'alzo. 8. ll castello: lato sinistro. 9. La massa battente. '10. ll grilletto piegato in sicura: si noti il cilindretto sporgente e
battente.
il
Arrivati a questo punto non consigliabile proseguire oltre nello smontaggio e passiamo pertanto ad esaminare il gruppo canna-castello.
condo per avvitatura,
Particolare saliente della prima, che risulta saldamente collegata al sesistemato fuoricentro a sinistra. A questo fa riscontro sulla superficie
scatto.
il mirino
200 metri. La sistemazione fuc,i'icentro del sistema di mira pu essere spiegata con la sagoma lineare dell'arma per la quale risulterebbe particolarmente difficile por'tare l'occhio sull'asse della canna. Sul lato esterno sinistro del ca.stello troviamo incisi i dati di identificazione e cio n CAL 7.65 L MAS MIe 38 seguito poi dal numero di
superiore del castello un sistema di alzo con due ritti a diottra graduati rispettivamente per i 100 e
10
Tra il CAL 7.65 L e il " MAS avvitato un perno passante che sul lato esterno regge l'anello-maglietta mentre nell'interno del castello, opportunamente sagomato, funge da espulsore. Sul lato destro invece praticato il foro di eiezione dalla piastrina scorrevole su cui fissato iI pomello di armamento. Detto pomello risulta forato e nel suo interno troviamo il gancio di armamento tenuto sotto pressione da una molla a spirale. Il gancio, quando si agisce sul pomello per portare l'arma in posizione di tiro, contrasta contro il gi notato spigolo vivo sul lato anteriore destro
che, ad arma chiusa, risulta coperto
matricola.
il sur.r gradino di ritegno non si viene a trovare a livello del dente di scatto. A questo punto il pomello e la lastrina su cui fissato possono
della massa battente che viene quindi trascinata indietro fino a qundo
sparo, non pertanto costretta a trascinare avanti e indietro il pomello e la lastrina stessa. Il rin" tro del gancio facilmente riscontrabile dall'esterno (vedi fotografie) osservando Ia posizione della sua estremit che si intravede nel foro
ancora retrocedere per alcuni millimetri ma il gancio viene costretto a rientrare nel pomello dal momento che, giunto al termine del foro di eiezione, va a strisciare sulla superIicie esterna del castello. Questo fatto oltre a bloccare in posizione arretrata la lastrina copri-apertura, svincola Ia massa battente che, nello
del pomello. Il caricatore in lamiera di acciaio e con una capacit di 32 cartucce su due file, risulta naturalmente alquanto pi piccolo di quelli
14
ilrffi 8e
son e dal Lockhoven, che al mo mento dello sparo questa angolazione provochi un'azione di ritardo o meglio di esitazione al moto
" massa battente. Un retrogrado della
Abbiamo visto come asse delia e asse di scorrimento della massa battente formano tra loro un angolo di 4". opinione dello Smith, opinione non ripresa per dal Nelcanna
parabellum.
mm,
semplice calcolo matematico che tenga conto oltre che dell'angolazione minima anche dello stato nor-
13. L'arma con il pomello di Si noti la parte esterna del gancio di armamento che quasi sporge dal suo alloggiamento nel pomello. 14. L'arma con il caricatore inserito pronta al fuoco. 15. Particolare del caricatore: si notino le cartucce disposte su
armamento arretrato.
nullo. Forse l'unica spiegazione valida del 4" in questione rimane il desiderio dei progettisti di ottenere un certo angolo del calcio che, data l'estensione del vano di scorrimento della massa battente, sarebbe stato altrimenti nullo. Abbiamo avuto alcuni anni or sono l'occasione di sparare con quest'arma un certo numero di caricatori. Sul filo della memoria ci sembra ricordare che il MAS 38 abbia
funzionato benissimo e che, malgrado il suo peso relativamente basso, l'impennata non fosse eccessiva. La lavorazione, paragonata a quella riscontrabile su armi della stessa cate-
doopia fila.
l'opinione espressa nel seguente periodo dal Nelson e dal Lockhoven nella loro opera citata: Sfortunatanxente, il Modello 1938 non venne bellum .Se fosse stata usata questa cartuccia, il Modello 1938 si sarebbe classificato come una delle migliori
Para-
pistole mitragliatrici impiegate durante la seconda Guerra Mondiale. Fabbricata ininterrottamente dal
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I I
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t
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1938 al 1949 (dopo il crollo della Francia venne anche impiegata dalle
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a
16" Disegno schemafico
Leggenda: dell'arma
Dien Bien Phu e il conseguente sgombero francese, molte migliaia di MAS 38 rimasero nelle mani dei Viet-Min del generale Giap. Cosi, con lo scoppio della crisi vietnamita ecco i . consiglieri " statunitensi trovarsi di fronte queste pistole mitragliatrici dalla parte sbagliata, cio dal vivo di volata. Ancora nel 1966 in un articolo su GUNS (luglio)
dedicato alle armi impiegate dai belligeranti nel Vietnam, troviamo elen-
forze di polizia nel Governo di Vichy) oltre che nel conflitto mon-
bine SKS anche il vecchio MAS 38. Non sappiamo se ancora oggi
se
nelle jungle o nelle risaie indocinesi si aggira qualche " Charlie armato di questa pistola mitragliatrice, ma teressante sapere come
mento. Considerando che la quasi totalit dei successivi MAT 49 (nati in cali-
1 mirino 2 perno di fissaggio 3 canna 4 percussore 5 massa battente 6 castello 7-A ritti dell'alzo 9 molla dell'alzo 10 manicotto di collegamento
11
del
bro 9 mm .parabellum) catturati dagli americani sono risultati adattati per la cartuccia sovietica 7,62
tubo
tubo porta-mclla
12 13
Tokarev, non da escludere che la stessa modificazione sia stata praticata ai sopravissuti MAS 38.
porta-molla
14 15 16
17
dente di scatto
scatto
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SCHEDA DELL'ARMA
Lunghezza totale: Lunghezza della canna: Peso con arma carica: Tipo di funzionamento:
dello scatto
19
20
Tipo di fuoco:
Cadenza teorica
Calibro: Numero delle rigature: Velocit iniziale: Capacit del caricatore: Sistema
di tiro:
21
22 23 24
25 26
grilletto
4 destrorse
350 M/S
27 zo
,o
di
puntamento a)
32 cartucce 500 g.
30
31
b)
due
7,65
ritti a diottra
et pistolet
Diametro massimo della palla: Diametro massimo del bossolo: Peso della carica di lancio: Peso della pallottola:
del
bossolo:
0,32 g.
5'7 g.
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