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La statistica la scienza che analizza i fenomeni quantitativi, cercando di evidenziarne le caratteristiche salienti , le regolarit, le eccezioni.
Esempi: - Rilevazione del numero di fratelli/sorelle per ogni studente presente in aula. - Mese di nascita di ogni studente presente in aula. - Rilevazione della temperatura a intervalli orari nella stazione meteorologica di Pratica di Mare. - Rilevazione del primo numero estratto sulla ruota di Roma nelle ultime 1000 estrazioni del lotto. - Mezzo di trasporto utilizzato da ciascuno studente per r aggiungere lUniversit. - Tempo di spostamento impiegato da ciascuno studente per raggiungere lUniversit, congiuntamente al mezzo di trasporto usato
Affinch le informazioni deducibili da tali rilevazioni siano proficuamente utilizzate necessario imparare a conoscere Gli obiettivi primari della statistica Il linguaggio statistico Come si organizza una indagine statistica Le principali tecniche di analisi e sintesi Il metodo statistico
Obiettivi della statistica Separare il segnale dal rumore. Valutare la complessit dei fenomeni. Saper prevedere. In base al tipo di obiettivi necessario A. saper predisporre, logicamente e praticamente, il tipo di indagine pi adatta al conseguimento dei nostri obiettivi. B. Definire con precisione qual la popolazione di riferimento della nostra indagine. C. Stabilire quali sono le caratteristiche della popolazione che interessano.
Le fasi di una indagine statistica 1.Definizione degli obiettivi 2.Pianificazione della raccolta dei dati 3.Rilevazione dei dati 4.Elaborazione metodologica 5.Presentazione dei risultati 6.Utilizzazione dei risultati della ricerca. Un corso istituzionale di statistica deve soffermarsi (senza indugiare nel dettaglio) sui punti 1-3, approfondire il punto 4, sorvolare sul punto 5 (serve a vendere meglio la ricerca) lasciare allesperto del settore il punto 6. Nota importante: Pur avendo tracciato un percorso logico lineare, nella realt le cose sono pi contorte. Spesso si parte con un obiettivo che sottintende una teoria, ma i dati a disposizione sembrano confutare la teoria, suggerendo al tempo stesso una interpretazione differente.
Esempio TEST STATISTICO Spesso si sottopone a verifica una ipotesi con lintento di confutarla. Sperimentazione di un nuovo farmaco A per curare gli stiramenti muscolari Confronto col trattamento standard B (su quali pazienti? un campione?)
Se i risultati del campione sono a favore di A, tutto OK. Ma se A, nella sperimentazione manifesta effetti collaterali, essi possono essere riutilizzati per un ripensamento della composizione del farmaco e della sua utilizzazione.
Esistono rilevazioni - totali (censimenti), relative a tutte le unit della popolazione - parziali (campionarie), relative a un sottoinsieme della popolazione (il campione)
Un po di terminologia statistica Popolazione. Qualsiasi insieme di elementi, reale o virtuale, che forma oggetto di studio. Esempi - Tutti i residenti nel comune di Latina il 30/09/2000 - Tutte le possibili sestine giocabili al Superenalotto - Tutti i malati di Sindrome della Statistica E di fondamentale importanza (nonch indicatore di seriet della ricerca) definire esattamente la popolazione di riferimento della nostra indagine Unit statistica Elemento di base della popolazione sulla quale viene effettuata lindagine. E indivisibile nellambito della ricerca ma non in senso assoluto (es.: famiglie)
Carattere (o Variabile) Fenomeno oggetto di studio che rilevato sulle unit statistiche. Esso si manifesta attraverso diverse modalit Esempi - Il carattere Sesso si manifesta attraverso le modalit M e F. - Il carattere Tempo di spostamento si manifesta attraverso infinite modalit - Il carattere Numero di fratelli ha come modalit i numeri interi positivi e lo zero. Nota: di una popolazione interessano soltanto le modalit del carattere che oggetto di studio. Frequenza Il numero di volte che una data modalit si manifesta nel collettivo di riferimento. La distribuzione delle frequenze descrive come il fenomeno in esame si manifesta nella popolazione (o campione). Distingueremo tra Frequenze assolute
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Frequenze relative o percentuali Frequenze cumulate Frequenze retrocumulate Es.: nel collettivo degli studenti frequentanti il corso di statistica I il carattere Numero di fratelli/sorelle cos distribuito
Modalit 0 1 2 3 4 5 6 7 >7 Totale Freq. Assol. 28 59 51 30 13 7 5 3 4 200 Freq. Relat. 0.140 0.295 0.255 0.150 0.065 0.035 0.025 0.015 0.020 1.000 Freq. Cum. 0.140 0.435 0.690 0.840 0.905 0.940 0.965 0.980 1.000 Freq. Retr. 1.000 0.860 0.565 0.310 0.160 0.095 0.060 0.035 0.020
Tipologia dei caratteri I Caratteri possono essere - Quantitativi (le modalit sono numeri) si chiamano anche variabili - Qualitativi (le modalit sono attributi non numerici) si chiamano anche mutabili
I caratteri quantitativi si possono poi suddividere in - quantitativi discreti le modalit sono solo alcuni numeri - quantitativi continui le modalit sono tutti i numeri reali, almeno in teoria Tale distinzione pi teorica che pratica perch, nelle misurazioni concrete, tutte i caratteri sono discreti. I caratteri possono essere classificati anche in base alla scala di misurazione o, in altre parole, alle operazioni che possiamo fare con le loro modalit scala nominale le modalit non hanno un ordinamento ( il caso dei caratteri qualitativi) Esempi: - giudizio su un film: bello brutto - si/no - colore degli occhi scala ordinale
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le modalit sono attributi non numerici ma logicamente ordinabili Esempi di caratteri misurabili su scala ordinale: - titolo di studio - livello di soddisfazione per un prodotto (per niente, poco, abbastanza, etc) scala per intervallo sono i caratteri quantitativi che consentono confronti solo per differenza ma non per rapporto Es. la temperatura Se misuriamo un giorno la temperatura minima e massima a Latina e a San Francisco, in gradi C o F [C=5*(F-32)/9 ] otteniamo Massime C Latina 25 S.Francisc 17 o Minime C 16 8 Massime F 77 62.6 Minime F 60.8 46.4
Ha senso dire che lescursione termica la stessa nelle due citt, ma non ha senso dire che la minima a S. Francisco la met della minima a Latina.
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In altri termini si tratta di caratteri numerici in cui non esiste uno zero assoluto scala per rapporto caratteri numerici per i quali intrinseca la definizione dello zero. Es. peso, altezza, durata temporale
x-y
(espressa nella stessa unit di misura del carattere)
Rapporti Statistici Sono importanti indicatori descrittivi di un fenomeno. Ne esistono diversi tipi
Rapporti di composizione Valore rilevato in una certa circostanza rapportato al totale della popolazione. Es. percentuale di giovani (<14 anni) nella popolazione Rapporti di derivazione Rapporto tra la modalit di un carattere e la corrispondente modalit di un altro carattere che ne costituisce presupposto logico. Es. numero di nati rapportato al totale della popolazione femminile in et fertile Rapporti di densit Es. Numero di abitanti per unit di misura spaziale Rapporti di coesistenza
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Rapporto tra frequenze (o quantit) di una modalit rispetto a unaltra Es. Indice di vecchiaia = N. di anziani (>64 anni) / Numero di giovani (<15 anni)
Numeri Indice Rapporto tra due valori di uno stesso fenomeno misurato in due diverse occasioni o in due localit differenti. Es. se il pane costa Lit. 2400/Kg. a Roma e Lit. 2200/Kg a Latina il numero indice di Latina con base Roma Prezzo a Lt /Prezzo a Rm *100 cio 2200/2400 *100 = 91.666 I numeri indice pi frequentemente usati riguardano le variazioni dei prezzi, delle produzioni a diversi livelli di aggregazione.
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Particolarmente interessanti in statistica economica sono i numeri indice complessi calcolati come medie di diversi numeri indici (torneremo su questo).
Distribuzioni di frequenza Tabella in cui vengono elencate le modalit e le rispettive frequenze (ass. e/o rel. e/o cum.) Stesso esempio Modalit Freq. Ass.
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0 1 2 3 4 5 >5 Totale
6 8 10 8 4 2 2 40
Distribuzioni per classi Un carattere continuo pu, in teoria, assumere infinite modalit. Per questo pu essere conveniente organizzare i risultati in una tabella in cui le modalit sono in realt intervalli. Esempio Su un collettivo di 40 studenti si registra il peso e le modalit vengono raggruppate in classi di ampiezza 5kg. Classe Frequenza <60 7 [60,65) 9 [65,70) 10 [70, 75) 8 >= 75 6
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Serie storiche e territoriali Esprimono la dinamica temporale o spaziale di un certo fenomeno (registrato istantaneamente (var. di stato) o in relazione a un certo periodo (var. di flusso) Esempi. Numero di nati vivi a Roma mese per mese Cambio lira - dollaro registrato giornalmente Il numero di assist di un giocatore di basket ad ogni partita durante una stagione Matrice di dati Un modo generale di rappresentare i risultati di una rilevazione statistica, soprattutto quando i caratteri rilevati sono pi di uno la cosiddetta matrice unit - variabili composta da tante righe quante sono le unit osservate
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e su ogni riga vengono riportate le modalit specifiche per i diversi caratteri. Esempio: Su un collettivo di 10 citt si rilevano: 1.Popolazione residente 2.Numero di ospedali pubblici 3.Numero di cinema/multisale 4.Numero di centri commerciali
Citt Roma Milano Napoli Torino Genova Palermo Firenze Bologna Venezia Bari
Popolaz. 3.824.000 2.726.000 2.121.000 895.000 598.000 680.000 728.000 568.000 389.000 450.000
Ospedali 18 16 15 12 13 10 14 18 12 8
Cinema 72 53 50 27 24 21 26 30 12 19
C.Comm. 14 18 11 8 7 6 5 8 7 2
La particolare tipologia di rappresentazione dei dati strettamente legata agli obiettivi dellanalisi
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