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Confusione, come baraccopoli credibile come intenso viavai Tutti con le loro idee, tutti scienziati Ma ognuno crede in Dio non come gli altri.
Non lo sopporto, troppe divergenze Di ingente gente emergente Caotico controllo gi convinto Che giusto il solo loro gusto.
La testa spiazzata, una tavolozza I cui colori sono per mischiati Confondo le emozioni Manco fossero stagioni
Scoperto alle intemperie Il mio colore si sparge Tutti dicono, che sia normale let, cos confusionale.
Sembra che uccido, sono arido Aspro, meglio, non vorrei nessuno
Poich vorrei chiunque, oasi Dissetami, ma sei miraggio. La mia mente fino alla notte Nasconde scorpioni, pronti
Sono Affetto, che sudo, traspirando Non gradito, va tutti allontanando. Odio, una persona che ho tradito Vorrei mi perdonasse, ma non mi ha sentito. Paura, ho reso troppo, tutti elogiando Ora voglion scegliere dove sto andando. Vergogna, non mi riconosco, sono basito Stantio il mio capo, dal lavoro assorbito. Miseria, Solitudine, compararmi con altri Nel loro esser sciocchi, mi appaion cos scaltri. Fiducia, perch almen penso, credendo in Cartesio E qui schematizzo, preciso, come orologio al Cesio. Speranza, che in me qualit rimanga Sia io in uno studio o nei campi con la vanga.
Forse han ragione, quegli altri, forse no. Nel mio cervello, se avr Piazza pulita Con quel vuoto, nascer nuova vita.