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Bilancio Socio-Ambientale

2007 7

Waste Italia SpA Srl


Via G. Bensi 12/5 20152 MILANO MI Tel. +39 02.413051 Fax +39 02.41272733

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I NDICE

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1. NOTA METODOLOGICA 2. IL GRUPPO WASTE ITALIA


2.1 Dati 2.2 Politica Qualit e Ambiente del Gruppo Waste Italia 2.2.1 Obiettivi 2.2.2 Valori Aziendali 2.3 La storia di Waste Italia SpA dal 2000 a oggi SEZIONE: IDENTITA DEL GRUPPO

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3. LE PROSPETTIVE FUTURE
3.1 Linee strategiche del piano industriale al 2010

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4. LASSETTO SOCIETARIO 5. CORPORATE GOVERNANCE


5.1 Il modello organizzativo D. Lgs. 231/2001 5.1.1 Il Modello Organizzativo D. Lgs. 231/2001 5.1.2 Il Codice di Condotta 5.2 Sistemi di gestione della qualit, dellambiente e della sicurezza 5.3 Il Gruppo Waste Italia e la responsabilit Sociale dImpresa 5.4 Il processo del Bilancio Socio - Ambientale 5.5 Obiettivi del Bilancio Socio-Ambientale

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6. LE ATTIVITA DEL GRUPPO WASTE ITALIA


6.1 La raccolta e il trasporto 6.2 Obiettivi 6.3 Il recupero 6.4 La selezione, il trattamento, la valorizzazione e lo smaltimento 6.4.1 Analisi dei rischi e degli impatti 6.4.2 Le procedure adottate per limitare i rischi ambientali 6.5 Rifiuti speciali pericolosi 6.6 Noleggio bagni chimici 6.7 La consulenza 6.7.1 I Clienti Locali 6.7.2 I Clienti Nazionali 6.8 I servizi complementari

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7. INNOVAZIONE
7.1 Nuovi strumenti di comunicazione 7.2 Progetto RAEE un modello per ridurre i rischi ambientali

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20 21 SEZIONE: VALORE ECONOMICO

8. VALORE ECONOMICO
8.1 Il calcolo e la Ripartizione del Valore Aggiunto 8.2 Investimenti significativi degli ultimi anni 8.3 Partner finanziari

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9. RELAZIONE CON GLI STAKEHOLDER


9.1 Il processo di individuazione degli stakeholder 9.2 Mappa degli stakeholder 9.3 Rapporto con gli stakeholder 9.3.1 Incontro con i Sindaci 9.3.2 Incontro con il Personale

SEZIONE: RELAZIONE CON GLI STAKEHOLDER

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9.4 Risorse umane 9.4.1 Attenzione alle risorse 9.4.2 Attenzione ai risultati 9.4.3 Attenzione alle relazioni 9.4.4 Politica retributiva 9.4.5 Composizione e consistenza del personale 9.4.6 Infortuni 9.4.7 Formazione, informazione e addestramento personale interno

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I NDICE

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9.4.8 Relazioni industriali 9.4.9 Comunicazione interna 9.5 Clienti 9.5.1 Modalit di relazione con il potenziale cliente 9.5.2 I Clienti Nazionali 9.5.3 I Clienti dei bagni chimici 9.5.4 Customer Satisfaction 9.5.5 Gestione segnalazioni 9.6 Fornitori 9.6.1 Procedura Acquisti 9.6.2 Valutazione Fornitori 9.6.3 Il network Waste Italia SpA 9.6.4 Obiettivi di miglioramento nella scelta/valutazione del network Waste Italia SpA 9.7 Rapporti con le comunita locali 9.7.1 Comunicazione esterna 9.7.2 Rapporto con le comunit locali 9.8 Relazioni con i media 9.9 Istituzioni ed enti pubblici

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10. RELAZIONE AMBIENTALE


10.1 Dati di produzione

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10.2 Estrazione biogas e produzione energia elettrica da discariche 10.3 Dati di consumo 10.4 Emissione di gas serra 10.5 Piano di miglioramento del Sistema di Gestione Integrato Qualit e Ambiente 10.6 Misure di mitigazione degli impatti ambientali 10.7 Politica di riduzione delle emissioni e risparmio dellenergia fossile

11. APPROFONDIMENTI: LINEE DI BUSINESS

SEZIONE: APPROFONDIMENTI

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11.1 La Raccolta 11.1.1 Manutenzione mezzi e attrezzature 11.1.2 Gestione segnalazioni ed emergenze 11.1.3 Analisi dei rischi e impatti e Controlli ambientali 11.1.4 Personale, mezzi e attrezzature dedicate alla raccolta 11.2 Gli impianti di selezione, trattamento, valorizzazione e smaltimento 11.2.1 Impianti a tecnologia semplice (o di base) 11.2.2 Impianti a tecnologia complessa 11.2.3 Impianti di selezione 11.2.4 Impianti smaltimento 11.3 Linea Bagni Chimici (Sebach)

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Introduzione al Bilancio Socio Ambientale

INTRODUZIONE AL BILANCIO SOCIO-AMBIENTALE

Lanno scorso, quando abbiamo redatto il primo Bilancio Socio-Ambientale, abbiamo scoperto un nuovo modo di guardare lAzienda. Abbiamo svolto unanalisi e una raccolta dati sulla nostra attivit che, fino a quel momento, non avevamo preso in considerazione. Sapevamo che era un lavoro importante per qualificare la nostra immagine e il nostro rapporto con il contesto sociale ed ambientale. Questo lavoro, totalmente facoltativo, ci sembrava una scelta dimmagine e di contemporaneit necessaria per qualificare unAzienda come la nostra che lavora in un settore delicato come quello ambientale. Tuttavia, solo questanno, quando abbiamo iniziato a lavorare sul nuovo bilancio, ci siamo resi conto appieno delle potenzialit di questo strumento. Quando siamo andati dai nostri dipendenti e dai nostri clienti della pubblica amministrazione a raccogliere commenti, opinioni e suggerimenti sul primo Bilancio SocioAmbientale di Waste Italia SpA, abbiamo scoperto un universo inesplorato e ricco di opportunit. Quello che fino a pochi mesi prima era lennesimo plico di carta da produrre, si trasformato in parola, in dialogo, in contatto, in relazione, in emozione, in sviluppo. LAzienda, rappresentata dai nostri responsabili di funzione incaricati a dialogare con alcuni dei nostri stakeholder, ha sperimentato un nuovo modo di porsi. Quelle relazioni, prima puramente concentrate sulla vendita e lacquisto o sul business, che dir si voglia, si sono trasformate in relazioni tra persone. Vendita e acquisto hanno svelato la loro ragione dessere: il soddisfacimento di un bisogno. Riprendere contatto con una logica economica dove il gioco non solo una scommessa di numeri, ma di persone, ci ha riportato lattenzione sul valore intrinseco di ogni azienda: quello sociale. In un mondo eco-sostenibile lelemento umano e naturale devono rientrare con pi forza nella logica economica. Abbiamo sentito di muoverci verso questa nuova prospettiva grazie allimpiego del Bilancio Socio-Ambientale. Il dialogo con gli stakeholder ci ha dato un primo saggio del lavoro di ideazione e sviluppo che la nostra Azienda pu intraprendere partendo anche dalla relazione e dal confronto con chi si relaziona con la nostra impresa. Svolgere servizi alle imprese equivale a svolgere servizi a gruppi di persone organizzate a offrire servizi o prodotti. Pi riusciremo a soddisfare i bisogni dei singoli che compongo il Gruppo, pi il nostro prezzo di mercato non sar determinato solo dalla materia, dal costo del lavoro o dal livello di margine, ma dal valore umano.

Amministratore delegato di Waste Italia SpA Giuseppe Maria Chirico

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Nota metodologica

1. NOTA METODOLOGICA
Principi di redazione
Il Bilancio Socio-Ambientale stato predisposto secondo le Sustainability Reporting Guidelines GRI (Global Reporting Initiative) versione 3.0 livello B+ e ai Principi di redazione del Bilancio Sociale GBS (Gruppo di studio per il Bilancio Sociale) per la metodologia di calcolo del Valore Aggiunto e della sua distribuzione. Per definire in modo accurato i contenuti del report si fatto riferimento ai principi di materialit, inclusivit, contesto di sostenibilit e completezza. Per garantire la qualit delle informazioni riportate si sono seguiti i principi di equilibrio, comparabilit, accuratezza, tempestivit, chiarezza e affidabilit.

Organizzazione
La preparazione del Bilancio Socio-Ambientale stata svolta da un gruppo di lavoro interno, composto dai rappresentanti delle diverse funzioni aziendali che ha coinvolto, di volta in volta, sia le strutture periferiche, per raccogliere informazioni puntuali sui dati tecnico/ambientali gestiti localmente, secondo le usuali logiche trasversali di progetto. LAmministratore Delegato di Waste Italia SpA ha supervisionato le attivit svolte e ne ha curato i contenuti con lufficio comunicazione per verificarne la coerenza con le strategie aziendali.

Perimetro
Tutti i dati riportati nel bilancio fanno riferimento alle attivit svolte da Waste Italia SpA e dalle societ sue controllate: Alice Ambiente Srl, Ecoadda Srl e SMC Smaltimenti Controllati SpA. Non inclusa nel perimetro di rendicontazione la societ collegata Polyrec Srl. Lesercizio di riferimento il 2007 e, dove stato possibile, si sono svolti confronti con gli anni precedenti. Eventuali situazioni differenti sono esplicitate nel testo o a margine della tabella e/o grafico di riferimento. Inoltre sono stati individuati diversi indicatori di gestione ambientale (quali il consumo di acqua, etc.) ed indicatori ambientali specifici per lattivit dellAzienda (quali la quantit di percolato, etc.), utili a valutare limpatto dellAzienda sullambiente.

Sezioni
Il documento articolato nelle seguenti sezioni: Identit del gruppo (Governance) Ha lo scopo di presentare lidentit del Gruppo Waste Italia, la sua mission e il suo Profilo; contiene una descrizione della storia del Gruppo, delle informazioni sui progetti di innovazione e degli obiettivi di sviluppo dei prossimi anni. Valore Economico Illustra la performance economica, la ripartizione del valore aggiunto fra i diversi stakeholder e sintetizza i punti di forza del Gruppo Waste Italia evidenti anche ai partner finanziari di riferimento. Relazione con gli Stakeholder E la sezione dedicata agli interlocutori con cui il Gruppo Waste Italia si relaziona e ne esamina le politiche e le attivit svolte.

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Nota metodologica

Relazione Ambientale Il suo contenuto fa riferimento alle performance ambientali dirette e indirette.

Approfondimenti

Approvazione e verifica
Il Bilancio Socio-Ambientale 2007 del Gruppo Waste Italia stato approvato dal Consiglio di Amministrazione. E stato, inoltre, oggetto di verifica in base ai principi ed alle indicazioni contenuti nellInternational Standard on Assurance Engagement 3000 (ISAE3000). Tale analisi permette di verificare che il documento sia redatto conformemente a quanto indicato nei principi di redazione di riferimento e la corrispondenza di dati e informazioni riportati nel Bilancio rispetto a quanto realmente avvenuto.

Pubblicazione
Il Bilancio Socio-Ambientale distribuito ai principali stakeholder del Gruppo ed disponibile sul sito internet.

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SEZIONE: IDENTITA DEL GRUPPO

2. Il GRUPPO WASTE ITALIA


Waste Italia SpA, controllata al 97% da Unendo SpA, la pi importante societ privata italiana del settore servizi ambientali per le grandi, medie e piccole aziende industriali, artigianali e commerciali. Waste Italia SpA offre servizi business to business altamente specializzati e concepiti per incrementare il recupero dei materiali di scarto su tutto il territorio nazionale. Questo possibile grazie a una rete di partner con i quali instaura rapporti di collaborazione e condivisione di obiettivi, modalit di svolgimento dei servizi e standard di qualit. In questo modo, la strategia di Waste Italia SpA porta a una distribuzione del lavoro su scala nazionale a operatori del settore pi piccoli, a una riduzione dellimpatto ambientale dovuto ai trasporti, a un miglioramento dei risultati della raccolta differenziata, allofferta di servizi pi completi e competitivi. Questo approccio strategico al mercato consente di pianificare investimenti a medio lungo termine tali da fornire garanzie alle aziende clienti e ai suoi collaboratori, caratterizzandosi in una gestione aziendale particolarmente attenta a una politica di sviluppo sostenibile ed eco-compatibile. Waste Italia SpA svolge la propria attivit sia direttamente, sia attraverso le sue controllate: SMC Smaltimenti Controllati SpA, Ecoadda Srl, Alice Ambiente Srl.

2.1 Dati

I dati di Waste Italia SpA 2007 Capitale sociale Fatturato Dipendenti Partner u u 10.309.280 53.727.191 118 66 Albonese (PV) Buccinasco (MI) Impianti di propriet Orbassano (TO) Collegno (TO) Romagnano (NO) Volume raccolto Rifiuti trattati Rifiuti recuperati Ingressi in discarica t t t t 217.085 129.366 45.137 68.916

I dati di SMC SpA 2007 Capitale sociale Fatturato Dipendenti Impianti di propriet Rifiuti trattati Rifiuti recuperati Ingressi in discarica Produzione di energia elettrica da biogas u t t t kwh 364.000 8.780.443 16 Chivasso (TO) 45.168 19.818 98.110 2.511.663

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SEZIONE: IDENTITA DEL GRUPPO

I dati di Ecoadda Srl 2007 Capitale sociale Fatturato Dipendenti Ingressi in discarica u u 98.800 446.871 7 64

I dati di Alice Ambiente Srl 2007 Capitale sociale Fatturato Dipendenti Ingressi in discarica u u 1.000.000 1 -

La rete dei centri di servizio e degli impianti del Gruppo Waste Italia 6 Centri di Servizio per la raccolta dei rifiuti 7 impianti per la selezione 1 impianto per la produzione di CDR 2 impianti per la triturazione delle gomme 8 discariche per una volumetria complessiva di 3.002.695 mc. 1 impianto di produzione di energia elettrica da biogas

2.2 Politica Qualit e Ambiente del Gruppo Waste Italia


Abbiamo scelto un sistema di gestione integrato Qualit/Ambiente, perch i nostri clienti sono gli imprenditori e con loro vogliamo contribuire a uno sviluppo economico del nostro Paese secondo i principi della sostenibilit. I nostri servizi di raccolta, selezione, trattamento e smaltimento dei rifiuti speciali sono su misura per il cliente e sottoposti a rigorose procedure e controlli ai fini di una corretta gestione ambientale. Il progresso della scienza, della tecnologia e lo sviluppo economico, oggi, non devono pi prescindere dalluso responsabile delle risorse ambientali, perch non c sviluppo senza futuro.

2.2.1 Obiettivi Il Consiglio di Amministrazione di Waste Italia SpA, in sede di presentazione e approvazione del budget annuale, ha identificato i principi alla base dellerogazione dei servizi di tutte le societ del Gruppo. Questi sono stati recepiti allinterno del piano industriale del Gruppo Waste Italia e saranno sottoposti a verifica annuale. Si riassumono nei seguenti punti: Individuare servizi per l'industria e il commercio in funzione delle esigenze del cliente e del territorio. Agevolare il cliente a svolgere una corretta ed efficace gestione dei rifiuti nel proprio insediamento produttivo. Ridurre limpatto ambientale dellattivit imprenditoriale, offrendo ai nostri clienti opportunit di risparmio energetico e un progressivo incremento del recupero di materiali. Attivare sistemi di gestione dei rifiuti che riducano al minimo l'impatto ambientale. Trasformare il rifiuto in energia pulita o in materia seconda recuperabile.

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Garantire la sicurezza ambientale anche nella fase finale di smaltimento dei rifiuti presso le discariche del Gruppo. 2.2.2 Valori Aziendali Tutti i dipendenti Waste Italia SpA hanno contribuito alla stesura di una carta dei valori che di seguito si riportano: Soddisfare le aspettative degli azionisti nellindividuazione di servizi evoluti di raccolta, smaltimento e trattamento dei rifiuti del comparto industriale riducendo gli impatti ambientale del settore produttivo ottenendo profitti; Offrire ai clienti qualit, trasparenza e opportunit di risparmio nellaffidarsi a fornitori specializzati nella gestione di servizi ambientali socialmente responsabili; Stimolare il personale e i collaboratori nella crescita professionale, proponendo progetti che valorizzino le qualit e le competenze personali attraverso valori comportamentali condivisi: lealt, lavoro di squadra, efficienza, impegno, entusiasmo; Contribuire a dare stabilit e opportunit professionali a un network di operatori di piccole e medie dimensioni del settore servizi ambientali; Investire in una cultura ambientale finalizzata a uno sviluppo sostenibile per contribuire alla crescita del benessere; Puntare sul miglioramento continuo delle prestazioni e del contenimento degli impatti ambientali in tutte le fasi del ciclo di gestione integrata dei rifiuti (raccolta, selezione, trattamento e recupero, smaltimento finale). 27 settembre 2007 Gruppo Waste Italia Lamministratore Delegato Giuseppe Maria Chirico

2.3 La storia di Waste Italia SpA dal 2000 a oggi


Il Gruppo Waste Italia una delle societ operative del Gruppo Unendo che nasce da una operazione di acquisizione di varie realt operanti nel settore ambientale avviata alla fine degli anni ottanta e proseguita nel primo quinquennio degli anni novanta da parte del primo operatore mondiale del settore: la public company americana Waste Management. Verso la fine degli anni novanta il gruppo americano decise di rientrare nei propri confini, vendendo a vari operatori locali quanto negli anni era stato acquisito in tutta Europa. Tutte le attivit italiane di allora vennero acquisite, nel 2000, da due famiglie imprenditoriali italiane; una, Fabiani, operante nel settore dellerogazione e distribuzione del gas, laltra, Colucci, da generazioni attiva nel settore ambientale, sia nella raccolta dei rifiuti che nello smaltimento degli stessi. Il Gruppo Unendo (allora Waste Italia SpA) nasce di fatto nel 2000, grazie anche al conferimento di alcune attivit che si andarono ad affiancare operanti soprattutto nellarea engineering e impiantistica, diventando il primo gruppo privato italiano nel settore ambientale. Da allora iniziato un processo di forte riorganizzazione e razionalizzazione, con operazioni di dismissioni ed acquisizioni di alcune attivit, che ha portato a concentrare la gestione in capo ad alcune societ operative, seguendo un criterio di omogeneit di business. In questa ottica le attivit dedicate alla raccolta, trattamento, selezione e smaltimento dei rifiuti speciali (business to business), sono state concentrate in capo alla Sari Group che solo recentemente ha acquisito la denominazione della casa madre, appunto Waste Italia SpA, trasformandosi inoltre in SpA, facendo s che la casa madre prendesse la nuova denominazione di Unendo. Analogamente, tutte le attivit rivolte alla raccolta dei rifiuti urbani sono concentrate in capo alla societ Aspica. A Daneco fanno capo le attivit rivolte alla progettazione, costruzione e gestione di impianti per il trattamento e lo smaltimento di rifiuti solidi, compresi gli impianti che bruciano i rifiuti con recupero di energia , detti appunto waste to energy . Ancor pi recentemente, nei primi mesi del 2008, le due famiglie proprietarie hanno deciso di avviare un processo di separazione, perseguendo una logica pi coerente con le

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esperienze che finora avevano maturato. Tale processo si concluso con lacquisizione da parte della famiglia Colucci del totale controllo di Unendo, cedendo per alla famiglia Fabiani alcune attivit che recentemente erano state avviate nel settore delle energie rinnovabili. Waste Italia SpA in questo scenario al fine di confermare appieno la propria leadership sono state attuate delle operazione societarie sia di acquisizione che di fusione. In particolare, nel corso del 2007, si assistito alla fusione per incorporazione di Eco Logica Italiana Srl, alla cessione di Ariam SpA, alla cessione, perfezionata nei primi mesi del 2008, della partecipazione in Polyrec Srl, allacquisizione del 76% di Ecoadda Srl e allacquisizione del 100% di Alice Ambiente Srl. Tali ultime operazioni vanno ricondotte a una precisa volont di rendere pienamente coerente con gli obiettivi e la stessa missione il Gruppo Waste Italia, in modo da poter disporre di un perimetro societario idoneo ad operazioni straordinarie. E stata infatti avviata nel corso del 2007 una operazione rivolta alla quotazione del Gruppo nel mercato Expandi controllato da Borsa Italiana. Lobiettivo di tale operazione essenzialmente quella di garantire il fabbisogno necessario al gruppo per poter sostenere il proprio programma di sviluppo e contemporaneamente assicurare agli azionisti un flusso di liquidit derivante dalla parziale vendita di azioni di Waste Italia SpA.

3. LE PROSPETTIVE FUTURE
3.1 Linee strategiche del piano industriale al 2010
Sulla base dellattuale analisi del posizionamento del Gruppo Waste Italia rispetto al mercato della raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti industriali, la societ ha definito le sue strategie di sviluppo per i prossimi quattro anni. Esse si possono riassumere nei seguenti punti: Ampliamento/differenziazione dei servizi offerti sfruttando la forte presenza sul mercato; Ampliamento della presenza geografica nei territori limitrofi a quelli in cui gi si opera con allargamento del portafoglio clienti; Ampliamento della penetrazione in aree di servizi di nicchia (RAEE); Ampliamento della base clienti National; Potenziamento della struttura commerciale, del parco mezzi e degli impianti in coerenza con gli obiettivi di sviluppo; Crescita per acquisizioni di operatori e rami dazienda presenti nella raccolta, con impianti in nuove aree geografiche a medio-alta densit industriale; Ingresso attraverso acquisizioni in settori attigui a quello attuale, quali il trattamento dei rifiuti speciali pericolosi e le bonifiche; Acquisizione/autorizzazione di possibili spazi per nuove discariche nelle nuove aree target; Il raggiungimento degli obiettivi individuati consentir al Gruppo Waste Italia di ricoprire un ruolo da leader nella sua area di business a livello nazionale. Il fatturato che si intende raggiungere superiore ai 100 milioni di euro entro il 2010. Una crescita che vogliamo accompagnare a un impegno sempre maggiore di responsabilit sociale, di rispetto per lambiente e soprattutto, dal momento che offriamo servizi alle realt imprenditoriali del Paese, contribuire a uno Sviluppo Sostenibile dove sviluppo economico e benessere sociale possono viaggiare di pari passo.

4. LASSETTO SOCIETARIO
Le attivit del Gruppo Waste Italia sono espletate sia direttamente da Waste Italia SpA, sia dalle sue controllate. Waste Italia SpA possiede, infatti, tutte le strutture gestionali e

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amministrative necessarie anche per loperativit delle societ facenti parti dellassetto societario.

ALLEA S.p.A. 51% - ATHENA S.p.A. 49%

Unendo S.p.A. (100%)

WASTE ITALIA SPA S.p.A. 97% Raccolta, trasporto, selezione e smaltimento di rifiuti speciali

SMALTIMENTI CONTROLLATI SMC S.p.A. 65%

ECOADDA S.r.L. 76%

ALICE AMBIENTE S.r.l. 100%

SMC SpA (Smaltimenti Controllati ) E controllata al 65% da Waste Italia SpA ed attiva nella gestione di impianti di selezione e trattamento di rifiuti speciali non pericolosi e di discariche per rifiuti speciali non pericolosi, e di impianti per la produzione di energia elettrica da biogas. EcoAdda Srl E controllata al 76% da Waste Italia SpA ed attiva nella gestione di discariche e a breve anche nella gestione di impianti di selezione di rifiuti speciali non pericolosi e per la produzione di energia elettrica da biogas. Alice Ambiente Srl E controllata al 100% da Waste Italia SpA ed attiva nella gestione di una discarica di prossima apertura per rifiuti speciali non pericolosi.

5. CORPORATE GOVERNANCE
Waste Italia SpA amministrata da un Consiglio di Amministrazione composto da sette membri a cui sono affidati i poteri per la gestione ordinaria e straordinaria della societ. Il sistema di Corporate Governance ha come riferimento centrale il socio di maggioranza a cui spetta la responsabilit dellindividuazione degli indirizzi strategici e organizzativi. Le attivit del Consiglio vengono coordinate dal Presidente e dallAmministratore Delegato, al quale sono stati conferiti idonei poteri per la conduzione e la gestione organizzativa, tecnica ed operativa della Societ, da esercitare sia in Italia che allestero con firma singola, con attribuzione della firma sociale e della legale rappresentanza. Ai soci demandato il compito di verificare i risultati economici, socio-ambientali e qualitativi. Ogni fine anno, inoltre prevista una convention organizzata dal Gruppo Unendo nella quale gli amministratori delle societ controllate espongono una relazione

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SEZIONE: IDENTITA DEL GRUPPO

dettagliata sugli obiettivi raggiunti, sui punti critici e sulle politiche di sviluppo a tutti i dipendenti della sede centrale, ai responsabili di funzione e dei centri di servizio di tutte le societ appartenenti al Gruppo. Il controllo contabile stato affidato ad una societ di revisione iscritta nellapposito registro presso il Ministero della Giustizia (PricewaterhouseCoopers), nominata dallAssemblea, sentito il collegio sindacale, la quale effettua controlli sulle operazioni svolte su base continuativa sia di natura formale che sostanziale effettuando verifiche presso diverse direzioni del Gruppo Waste Italia. Nel 2004 il Gruppo Unendo ha recepito le indicazioni contenute nel D. Lgs. 231/2001 relativo alla responsabilit amministrativa a carico delle societ per reati eventualmente commessi nellinteresse delle stesse, da parte di soggetti che esercitano personalmente o tramite loro sottoposti, la gestione e/o il controllo sociale. Tale modello poi stato diffuso e adottato dalle societ controllate.

5.1 Il modello organizzativo D. Lgs. 231/2001


5.1.1 Il Modello Organizzativo D. Lgs. 231/2001 Il Gruppo Waste Italia sensibile allesigenza di assicurare condizioni di correttezza e trasparenza nella conduzione degli affari e delle attivit aziendali nel rispetto dei pi alti standard qualitativi. A tutela della propria posizione ed immagine e nel rispetto delle aspettative dei propri azionisti e dei suoi dipendenti, si dotata di un sistema di controllo interno idoneo a prevenire comportamenti illeciti da parte dei propri amministratori, dipendenti, collaboratori, rappresentanti e partner daffari in linea con le direttive del D. Lgs. 231. In data 16 dicembre 2004, il Consiglio di Amministrazione di Gruppo Waste Italia ha deliberato lapprovazione del Codice di Condotta. In data 4 maggio 2005, il Consiglio di Amministrazione di Gruppo Waste Italia ha deliberato lapprovazione dei Principi di riferimento per ladeguamento del Sistema di Governo societario alle esigenze espresse dal D. Lgs. 231/2001 (il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo), lintroduzione dellOrganismo di Vigilanza attraverso la nomina dei suoi componenti e lapprovazione del Regolamento di funzionamento dellOrganismo di Vigilanza, rinominato il 19 settembre 2007 con il compito di aggiornare il Modello adeguando lo stesso in relazione a mutate condizioni aziendali ed effettuando una nuova mappatura dei rischi. Questa una scelta non obbligatoria, ma che il Gruppo Waste Italia ha deciso comunque di adottare al fine di garantire una maggiore trasparenza, rigorose procedure gestionali, rispetto delle normative vigenti, attenzione alla qualit e agli impatti ambientali, tutti requisiti fondamentali per operare da leader sul mercato con un forte senso di responsabilit sociale.

5.1.2 Il Codice di Condotta Il ruolo di Gruppo Waste Italia nel mercato nazionale e la natura ed il rilievo dellattivit svolta, presuppongono limpegno da parte di coloro che vi operano ad agire con lealt, seriet, onest, competenza e trasparenza. Affinch i rapporti con lesterno possano correttamente svilupparsi, necessario che tutti gli amministratori, dipendenti e collaboratori di Gruppo Waste Italia coltivino e pongano a disposizione della Societ il proprio bagaglio culturale, tecnico, operativo ed etico nel rispetto delle funzioni e responsabilit proprie e altrui. Per tali ragioni, Gruppo Waste Italia ha ritenuto opportuno definire con chiarezza linsieme dei valori, (gi definiti nella carta dei valori), che la Societ riconosce, accetta e condivide, nonch linsieme delle regole e principi di comportamento che, sin dalla costituzione, improntano le relazioni della stessa verso il personale e verso i terzi e che caratterizzano lo svolgimento dellattivit societaria. Tali principi sono contenuti nel Codice di Condotta del Gruppo Waste Italia con la funzione di dare indicazioni sulle corrette modalit di relazione dellAzienda.

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SEZIONE: IDENTITA DEL GRUPPO

Nel corso del 2007 anche SMC SpA ha adottato il proprio Modello Organizzativo ai sensi del D. lgs. 231 cos come previsto dagli obiettivi aziendali gi enunciati nel Bilancio SocioAmbientale pubblicato nel 2007.

5.2 Sistemi di gestione della qualit, dellambiente e della sicurezza


Dal 2002 Waste Italia SpA ha adottato un sistema integrato di gestione qualit e ambiente secondo gli standard internazionali ISO 9001 e ISO 14001, nel settembre dello stesso anno ha ottenuto la certificazione di sistema da parte dellEnte di certificazione ANCIS. Nel corso dellanno, a seguito della fusione per incorporazione di Eco Logica Italiana SpA in Waste Italia SpA lo sforzo dellAzienda si rivolto a unificare e migliorare i sistemi di gestione esistenti e a estendere la certificazione allimpianto di Chivasso e allattivit di noleggio e manutenzione dei bagni chimici Sebach del centro di servizio di Buccinasco. La certificazione del sistema integrato copre tutte le principali attivit di Waste Italia SpA e circa l80% dei siti. La sede di Milano e i centri di servizio di Guanzate, Buccinasco, Orbassano, la discarica e limpianto di Chivasso, la discarica e limpianto di Albonese sono certificati da ANCIS in base al Sistema di Gestione Ambientale come da certificato qui riportato: Cert. 289 SGA Rev. 6 conforme alla norma UNI EN ISO 14001:2004 per "Erogazione di servizi di raccolta, trasporto e conferimento rifiuti speciali non pericolosi. Gestione impianti di selezione, triturazione e valorizzazione di rifiuti speciali non pericolosi (Chivasso e Albonese). Coltivazione discariche per rifiuti non pericolosi, site in localit Chivasso e Albonese, mediante accettazione, abbancamento, compattazione e ricopertura dei rifiuti, con collettamento, stoccaggio e conferimento a smaltimento del percolato. Captazione di biogas di discarica con produzione di energia elettrica (Chivasso )" La sede di Milano e i centri di servizio di Guanzate, Buccinasco, Orbassano, Romagnano, la discarica e limpianto di Chivasso, la discarica e limpianto di Albonese, Collegno e Castello di Annone sono certificati dallAncis in base al Sistema di Gestione per la Qualit come da certificato qui riportato. Cert. 288 Rev. 6 conforme alla norma UNI EN ISO 9001:2000 per "Erogazione di servizi di raccolta, trasporto e conferimento di rifiuti speciali non pericolosi. Gestione impianti di selezione, triturazione e valorizzazione rifiuti speciali non pericolosi. Smaltimento rifiuti non pericolosi in giacimenti controllati. Captazione di biogas da discarica a con produzione di energia elettrica. Promozione, noleggio e manutenzione di bagni chimici mobili". Nel corso dellanno a seguito delle mutate condizioni aziendali lalta direzione ha deciso di sottoscrivere una nuova Politica della Qualit e dellAmbiente la quale rappresenta il frutto di un lavoro corale di proposizione e riconoscimento dei valori nei quali si riconosce il personale del Gruppo Waste Italia.

5.3 Il Gruppo Waste Italia e la responsabilit Sociale dImpresa


Attraverso il Bilancio Socio-Ambientale il Gruppo Waste Italia vuole comunicare il profilo di responsabilit sociale dellAzienda e rendere conto agli stakeholder della capacit di operare in coerenza con i propri valori e in linea con i criteri di sostenibilit ambientale.

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SEZIONE: IDENTITA DEL GRUPPO

Il Bilancio Socio-Ambientale, in quanto strumento volontario di adozione da parte delle imprese, la testimonianza che il Gruppo vuole compiere scelte non solo orientate al profitto, ma anche alla creazione di valori. Questo processo di creazione del valore pu essere verificato solo attraverso il dialogo con gli stakeholder. In questottica la rendicontazione socio-ambientale costituisce il sistema attraverso il quale misurare il valore generato dallinvestimento. Con una peculiarit che Waste Italia SpA unimpresa al servizio dellimpresa e i bisogni dei suoi clienti e dei suoi stakeholder, in generale, spesso coincide con i suoi stessi bisogni.

5.4 Il processo del Bilancio Socio - Ambientale


La missione, la visione e i valori dellimpresa che formano le fondamenta del Bilancio SocioAmbientale, sono il risultato di un processo.

Idea di creare un Bilancio sociale

Approvazione del top management Identificare gli stakeholder chiave, fattori critici di successo e valori

Consultare gli stakeholder riguardo performance, valori target di riferimento

Preparare, verificare e pubblicare il resoconto

Dialogo con gli stakeholder

Obiettivi, budget e piano dazione per il miglioramento Monitorare le performance e la soddisfazione con i valori dellorganizzazione

Determinare indicatori chiave, adattare i sistemi di management dellinformazione

5.5 Obiettivi del Bilancio Socio-Ambientale


Il Bilancio Socio-Ambientale per Waste Italia SpA soprattutto unopportunit di confronto e di dialogo tra i dipendenti, i collaboratori e gli stakeholder, quindi un utile strumento di comunicazione.

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SEZIONE: IDENTITA DEL GRUPPO

6. LE ATTIVITA DEL GRUPPO WASTE ITALIA


Di seguito si riporta una sintetica descrizione delle principali attivit rimandando alla sezione Approfondimenti per ulteriori dettagli. del Gruppo,

6.1 La raccolta e il trasporto


Si organizzano servizi personalizzati sia attraverso la collocazione, nelle aziende, di contenitori di varie dimensioni sia utilizzando una gamma di autoveicoli specializzati e altamente automatizzati Mentre nellanno 2006 sono state raccolte circa 175.000 tonnellate di rifiuti, nellanno 2007 ne sono state raccolte circa 217.085. Di seguito si riporta il dettaglio del quantitativo di rifiuti raccolti nel 2006 e nel 2007 di Waste Italia SpA Tot. Tn. Lombardia Piemonte Nazionali Totali 2006 69.952 67.034 37.913 174.899 2007 73.549 94.743 48.793 217.085

6.2 Obiettivi
Da un confronto sui costi di manutenzione, sia in termini economici che ambientali, tra il 2006 e il 2007 evidente che il progetto del rinnovamento del parco automezzi, avviato nel 2006, ha permesso una diminuzione dei costi di manutenzione sia in valore assoluto, sia come media per veicolo oltre che a una diminuzione dellet media del parco veicoli circolante. Questo stato possibile grazie allinserimento di 2 automezzi Front end loader e 3 automezzi scarrabili, resi operativi a gennaio 2007, e di 7 automezzi scarrabili, di cui 4 resi operativi a gennaio 2008. E quindi evidente che in prospettiva i benefici economici e ambientali saranno ancora pi evidenti. Si precisa, inoltre, che tutti i 10 veicoli inseriti nellultimo anno sono andati a sostituire veicoli che non rispondevano a nessuna direttiva antinquinamento e, pertanto, erano classificabili come Euro 0. I mezzi nuovi rispondono alle direttive CEE Euro 5 che diventeranno obbligatorie addirittura dal 2009. Tenuto conto delle seguenti valutazioni (anno 2007): et media parco circolante, scarrabili 10 anni, front loader 10,5 anni; costi manutenzione sostenuti, scarrabili 258.000,00, front loader 235.000,00; costo medio per automezzo, scarrabili 9.500,00, front loader 16.000,00; presenza di Euro 0 nel parco circolante, scarrabili 7, front loader 4;

Lobiettivo che lAzienda si pone al fine di proseguire nellabbattimento dei costi di manutenzione e dei gas nocivi provenienti dalla emissioni in atmosfera, di prevedere lacquisto di 3 automezzi Front end loader e di 4 automezzi scarrabili cos come gi inserito nel programma investimenti per lanno 2008.

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SEZIONE: IDENTITA DEL GRUPPO

6.3 Il recupero
I nostri clienti ricevono un'informazione mirata per svolgere direttamente in Azienda una raccolta differenziata della tipologia di rifiuto prodotto, al fine di ottimizzare i costi di smaltimento.

6.4 La selezione, il trattamento, la valorizzazione e lo smaltimento


Limpiantistica unimportante divisione del Gruppo Waste Italia in quanto si occupa del trattamento, della selezione e della valorizzazione dei rifiuti raccolti. Questa divisione permette di completare il ciclo di trattamento del rifiuto dalla raccolta, fino al trattamento e alla valorizzazione finale. Schema riepilogativo impianti selezione e trattamento e recuperi energetici
I mezzi impiegati nella raccolta conferiscono il proprio carico allimpianto di selezione di competenza dove avviene la selezione di base; successivamente, il materiale residuo o viene sottoposto a selezione avanzata presso altri impianti (quando ha componenti recuperabili) o conferito direttamente in discarica. Nel 2007 i volumi in ingresso sono stati circa 174.534 tonnellate. Le quantit di materiali avviati al recupero sono stati complessivamente ca. 64.955 tonnellate. Gli impianti di selezione sono sette: Orbassano, Collegno, Chivasso, Romagnano, Castello dAnnone, Buccinasco, Albonese. Nel corso del 2007 sono stati prodotti ca. 2.511.663 kWh attraverso la captazione di biogas e la sua trasformazione in energia elettrica. 1 Impianto di CDR fino ad inizio giugno a causa dellincendio. Impianti per lavorazione delle gomme.

Schema riepilogativo impianti di smaltimento


I volumi smaltiti in discarica sono costituiti da rifiuti non pi recuperabili provenienti dai propri impianti di selezione. A questi volumi si aggiungono i quantitativi intermediati da Waste Italia SpA provenienti da soggetti terzi. Complessivamente nel 2007 sono state smaltite ca. 167.090 tonnellate. Le discariche attive sono 4: Chivasso, Albonese, Mariano Comense e Cavenago dAdda. Discarica in costruzione: Alice Castello.

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6.4.1 Analisi dei rischi e degli impatti La divisione impiantistica quella pi sottoposta a rischi ambientali e sociali. Quelli ambientali sono legati per lo pi allosservanza delle normative per la ricezione in impianto di rifiuti conformi alle autorizzazioni, alleventuale inquinamento dovuto a percolato, cattivi odori e rumore. I rischi sociali possono ricondursi principalmente a situazioni di dissenso autorizzativo o a semplici contestazioni dovute a circostanze specifiche. Al fine di ridurre questi fattori Waste Italia SpA adotta procedure di costruzione e gestione molto rigorose e rispettose delle normative, oltre a una politica di comunicazione trasparente con il territorio e con gli organi di informazione, tale da garantire una puntuale risposta alle eventuali richieste.

6.4.2 Le procedure adottate per limitare i rischi ambientali Fase preliminare di verifica di ammissibilit I controlli sulla tipologia e qualit dei rifiuti conferiti presso gli impianti e le discariche partono dalla stipula del contratto di recupero/smaltimento. Insieme ai documenti prettamente commerciali, viene richiesto al Produttore di caratterizzare il rifiuto attraverso la compilazione di una scheda tecnica. In essa vengono richieste diverse informazioni, in particolare, sulla natura chimico fisica del rifiuto, sul ciclo di produzione da cui deriva, sulle eventuali precauzioni che devono essere tenute dal gestore dellimpianto nella manipolazione del rifiuto. La scheda informativa sulla tipologia e la qualit del rifiuto permette una valutazione preliminare tale da verificare la corretta corrispondenza tra il tipo di rifiuto da conferire e le autorizzazioni possedute dallimpianto. Se, a seguito dellanalisi della scheda tecnica, si sospetta una contaminazione, viene richiesta unanalisi chimica dei rifiuti che ne attesti la natura e lammissibilit al conferimento. E possibile che uno stesso cliente possa variare la tipologia di rifiuto in relazione alle varie attivit di produzione. In questo caso, la scheda tecnica viene richiesta ogni qualvolta potrebbe cambiare il tipo di rifiuto prodotto. In caso di conferimento in discarica questa analisi sempre richiesta.

Controllo periodico della verifica di ammissibilit Anche per i clienti che non dichiarano variazioni del loro ciclo produttivo tali da rendere necessaria la compilazione di diverse schede tecniche nel corso dellattivit, il Gruppo Waste Italia prevede una verifica periodica. La frequenza di richiesta di compilazione della scheda tecnica preliminare varia a seconda delle necessit per avere sempre un controllo sulle prescrizioni autorizzative.

Fase di accettazione presso limpianto Quando il rifiuto da smaltire e recuperare arriva allimpianto si attiva una procedura di controllo documentale sul carico conferito con lo scopo di verificare la congruit delle informazioni riportate sul formulario e di identificare i rifiuti in relazione ai criteri di accettazione in impianto.

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La fase di scarico avviene alla presenza di un operatore che effettuata unanalisi visiva del materiale conferito e ne valutata leffettiva congruit con la documentazione cartacea presentata allingresso. Solo in caso positivo si accetta definitivamente il rifiuto presso la struttura. In caso contrario, il rifiuto viene conferito presso sedi di smaltimento idonee a spesa del cliente. Tale accettazione viene dichiarata dallapposizione di timbro e firma sulle copie dei formulari restituiti al trasportatore. Controlli ambientali periodici Il rispetto delle normative ambientali di un impianto o di una discarica non richiede solo una cura particolare ai rifiuti in entrata, ma anche unattenzione alle emissioni dovute in genere ai processi di trattamento. Il Gruppo Waste Italia controlla: le emissioni in aria (controlli sulla qualit e la quantit del biogas prodotto e biogas da interstizio, emissioni da motori a cogenerazione, emissioni arie depolverate o trattate biologicamente da impianti, qualit delle arie); le acque di scarico; le acque sotterranee; i reflui da discarica; le emissioni acustiche.

6.5 Rifiuti speciali pericolosi


Oltre alla gestione diretta dei rifiuti speciali non pericolosi la nostra azione commerciale si rivolge anche alla clientela che necessita di servizi di raccolta e smaltimento di rifiuti speciali pericolosi. Per il trattamento di questa tipologia di rifiuti il Gruppo Waste Italia ha strutturato una rete di societ partner selezionate in tutta Italia. Tutte dispongono di impianti autorizzati che corrispondono agli standard gestionali del Gruppo e, che, comunque, rimane unico interlocutore del cliente.

6.6 Noleggio bagni chimici


Nellambito dei servizi ambientali offerti alla clientela viene proposto il servizio di noleggio, posizionamento, ritiro e manutenzione (pulizia e spurgo) di bagni chimici mobili autopulenti. Siamo infatti concessionari Se.Ba.Ch. per le Province di Milano, Torino, Asti e per la Valle DAosta.

6.7 La consulenza
La nostra organizzazione commerciale presente in modo capillare su tutto il territorio nazionale attraverso competenti figure commerciali in grado di fornire le informazioni necessarie a individuare, con il cliente, le soluzioni pi adatte alle sue esigenze. Il servizio ulteriormente qualificato da una struttura interna, che si occupa oltre che di ambiente e sicurezza, anche dellaggiornamento delle disposizioni europee e nazionali e locali in campo ecologico, fondamentale per non incorrere in eventuali sanzioni e per favorire tutti i clienti nel rispetto e nella tutela dellambiente. Lattivit sopra descritta viene rivolta sia ai Clienti Locali e sia ai Clienti Nazionali

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6.7.1 I Clienti Locali In genere, i clienti di Waste Italia SpA, sono in prevalenza imprese private di medie e grandi dimensioni, attivit artigianali e commerciali. Tra i clienti vi sono anche societ con sedi presenti in tutta Italia. I clienti, con sedi prevalentemente in Piemonte e Lombardia, sono seguiti direttamente dal nostro personale commerciale e serviti dalle strutture operative dirette del Gruppo. Altri clienti, ubicati in altre regioni su tutto il territorio nazionale, sono seguite e servite dal network Waste Italia SpA.

6.7.2 I Clienti Nazionali I Clienti con insediamenti anche su pi Regioni del territorio nazionale sono seguiti e serviti da un network costituito da partner qualificati che dispongono di impianti autorizzati che corrispondono agli standard generali e qualitativi di Waste Italia SpA, che mantiene sempre il contatto diretto con il cliente. Il nostro personale in grado di fornire al cliente servizi e consulenze per individuare le soluzioni pi indicate alle specifiche esigenze, coordinando le attivit attraverso un call center centralizzato. Il call center garantisce efficienza e qualit fornendo inoltre al cliente un report mensile e annuale sui servizi svolti.

Milano Via G. Bensi 12/5 20152 Tel. 02 41 30 51 Fax 02 41 27 27 33 Albonese (PV) Strada Statale, 211 per Mortara - 27020 tel. 0384 52 40 10 Fax 0384 52 146 Alice Castello (VC) Localit Regione Valle Dora - 13040 Tel. 0161 96 78 44 Fax 0161 96 78 45 Buccinasco (MI) Via Volta, 14 Localit Pobbiera - 20090 Tel. 02 45 71 20 58 n verde 800 89 60 40 Fax 02 45 71 20 97

Castello D'Annone (AT) Localit Case Sparse, 64 - 14034 Tel. 0141 40 20 07 Fax 0141 40 29 42 Cavenago D'Adda (LO) Strada Provinciale, 26 Frazione Soltarico - 26824 Tel. 0371 48 71 01 Fax 0371 48 71 01 Chivasso (TO) Regione Pozzo ex Fornace SLET - 10034 Tel. 011 910 11 50 Fax 011 910 21 30 Collegno (TO) Via Villa Cristina, 28 10093 Tel. 011 42 40 410 Fax 011 42 40 450

Guanzate (CO) Via XXV Aprile, 59 - 22070 Tel. 031 97 60 99 Fax 031 89 92 87

Mariano Comense (CO) Via Del Radizzone Localit Cascina Settuzzi - 22066 Tel. 031 355 15 67 Fax 031 355 20 49 Orbassano (TO) Via Circonvallazione Esterna, 11 - 10043 Tel. 011 90 08 210 Fax 011 90 17 213 Romagnano Sesia (NO) Via Don Pietro Tosi s.n. - 28078 Tel. 0163 82 74 22 Fax 0163 83 43 09

6.8 I servizi complementari


Gestione dei documenti, dei registri e delle bollette Compilazione MUD e dichiarazione al catasto Corsi di aggiornamento rivolti al personale della clientela in materia ambientale, supportato anche da specifico materiale editoriale Strumenti di Comunicazione ambientale.

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7. INNOVAZIONE
7.1 Nuovi strumenti di comunicazione
Il Gruppo Waste Italia intende sviluppare le iniziative di comunicazione sia interna che esterna. Per questa ragione ha contribuito alla realizzazione di alcuni progetti innovativi che intende implementare nei prossimi anni. A questo scopo sono gi state realizzate le strutture e definiti i progetti di comunicazione e relativi piani di marketing. Il Gruppo Waste Italia intende offrire ai propri clienti non solo servizi sulla raccolta differenziata, ma anche progetti di comunicazione ambientale che possano essere di interesse per loro e i loro clienti.

Ecoteca LEcoteca lunico progetto nazionale di comunicazione ambientale itinerante e permanente concepito per uninformazione generalizzata sullo sviluppo sostenibile attraverso uno struttura simile a unedicola. Lidea nasce per uscire dalla logica di uninformazione e di una comunicazione demergenza sui temi ambientali. LEcoteca una forma di educazione permanente che pu facilitare non solo la sensibilizzazione sui temi ambientali, ma anche lo sviluppo di nuovi valori che riguardano il rapporto tra luomo e lambiente. La prima Ecoteca fu aperta dal Gruppo Waste Italia nel 2002 a Monza e aveva lo scopo di fornire ai cittadini un luogo deputato alla consultazione e al prestito di testi, rapporti, saggi, kit didattici, documentari, giochi, tutti di interesse ambientale. Lesito positivo di questa sperimentazione a portato allideazione di una struttura mobile che facilitasse laccoglienza presso i vari clienti che, negli anni, ne avevano fatto richiesta. Nasce quindi lEcoteca, la prima biblioteca-libreria itinerante dItalia. La Ecoslot machine a rifiuti LEco slot-machine a rifiuti una macchina presentata dal Gruppo Waste Italia a Ecomondo nel 2005. Si tratta di un cestino slot che si aziona con linserimento allinterno di una bottiglia di plastica o una lattina. La macchina stata concepita per proporre nuove modalit di sensibilizzazione sui temi del riciclo che conciliassero aspetti ludici e didattico-informativi. Lutente, attraverso un monitor posizionato nella parte superiore della macchina, pu leggere e ascoltare informazioni ambientali. Inoltre, attraverso luso del cestino, che permetta la selezione tra materiale plastico e alluminio, ha diritto a una giocata della slot e se vince pu ricevere un premio. E una struttura realizzata su design della Waste Italia SpA e sar ospitata nelle piazze delle citt o nelle aree di interesse strategico/aziendale per fare divulgazione ambientale. La struttura viene messa a disposizione delle aziende servite dal Gruppo al fine di valorizzare lattenzione allambiente delle imprese italiane.

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SEZIONE: IDENTITA DEL GRUPPO

Questo meccanismo di ricompensa, oltre a stimolare il gusto della sfida, associa alla buona azione ambientale un premio facilitando lacquisizione della raccolta differenziata come valore. Il monitor presente sulla slot pu essere personalizzato anche con delle pubblicit aziendali. La macchina pu essere dinteresse in quanto si rivolge a un target come quello della grande distribuzione. Mostre a tema ecologico Sono delle rassegne di immagini e testi concepite su misura del cliente per sensibilizzare lopinione pubblica su diversi temi ambientali. Le mostre tematiche sono gi state svolte dal Gruppo Unendo nelle sue campagne di sensibilizzazione sulla raccolta differenziata, sul valore dei rifiuti e sullo sviluppo sostenibile. Pertanto, anche il Gruppo Waste Italia intende proporre queste rassegne in altri contesti e realt al fine di soddisfare i bisogni della propria clientela.

Obiettivi La completa attuazione di questi progetti un obiettivo che il Gruppo Waste Italia si prefigge di raggiungere entro i prossimi quattro anni.

7.2 Progetto RAEE un modello per ridurre i rischi ambientali


I rischi dellimpresa produttrice di apparecchiature elettriche ed elettroniche sullo smaltimento e il recupero del prodotto sono pertanto notevolmente aumentate da quanto entrata in vigore la nuova normativa. Waste Italia SpA ha quindi deciso di sviluppare un progetto innovativo di logistica, trattamento, recupero e smaltimento relativo ai prodotti elettrici ed elettronici reintrodotti sul mercato della GDO (Grande Distribuzione Organizzata) o dai consorzi dei produttori di RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) professionali (che non transitano dalle isole ecologiche comunali) in grado di ridurre i rischi garantendo la completa rintracciabilit del rifiuto, utilizzando le migliori tecniche disponibili in questo campo in materia ambientale. Il punto qualificante della proposta il poter disporre di un sistema di gestione centralizzato: il customer service center. Il suo scopo fornire un servizio unico su tutto il territorio nazionale attivando una rete di partners che operano localmente per fornire servizi capillari. In questo modo il cliente pu ricevere dal Customer service center un report periodico che permette di controllare performances logistiche, quantit di rifiuti prodotti e relativi costi in modo da facilitare il produttore nella valutazione del costo finale del prodotto.

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SEZIONE: IDENTITA DEL GRUPPO

Le apparecchiature, una volta raccolte entrano nei centri di stoccaggio o trattamento in relazione al tipo di impianto presente nel territorio. Stoccaggio e trattamento Waste Italia SpA ha provveduto, come richiesto dalla normativa, ha ottenuto le relative autorizzazioni ad adeguare i propri impianti di Orbassano, Albonese, Castello DAnnone, Romagnano e Chivasso allo stoccaggio dei RAEE allo scopo di ottimizzarne logisticamente linvio agli impianti di trattamento finale. Al momento Waste Italia SpA non dispone di propri impianti di trattamento a questo scopo. Pertanto, questa attivit viene svolta presso impianti convenzionati direttamente con i Consorzi di Produttori. Waste Italia SpA sta valutando lopportunit di realizzare un Centro di Trattamento RAEE in partnership con uno dei principali gestori europei di questo tipo di attivit, da realizzarsi inizialmente presso uno dei suoi impianti esistenti (Cavenago dAdda, Albonese).

La normativa Europea ha imposto alle societ produttrici di rifiuti elettronici la cura dello smaltimento dei loro prodotti a fine vita mediante il rispetto di alcuni punti fondamentali ripresi dal Decreto legislativo 25 luglio 2005, n. 151 che in sintesi stabilisce: La Responsabilit estesa al produttore ed assunzione dei costi di gestione dei RAEE sul corretto smaltimento/recupero; Il Divieto utilizzo sostanze pericolose di cui alla direttiva 2003/95/CE (RoHS); Ia Garanzia dei produttori degli obiettivi minimi di reimpiego, riciclo, recupero; LObbligo di raccolta separata dei RAEE domestici min. 4kg./abitante; L Obbligo, per i distributori, di ritiro AEE usate, contestuale allacquisto di AEE nuove; L Obbligo di adeguamento tecnologico degli impianti di trattamento RAEE; LObbligo, per i produttori, di informazione su raccolta differenziata e caratteristiche di pericolosit; Le Garanzie finanziarie dei produttori al fine di garantire la gestione dei RAEE; Una nuova metodologia di attribuzione del costo di gestione delle apparecchiature a fine vita, ovvero la comunicazione al consumatore dei costi sostenuti per il recupero e lo smaltimento del prodotto elettrico/elettronico.

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SEZIONE: VALORE ECONOMICO

8. VALORE ECONOMICO
8.1 Il calcolo e la Ripartizione del Valore Aggiunto
La metodologia Il Valore Aggiunto rappresenta la ricchezza creata dallAzienda nello svolgimento della sua attivit, esso viene inteso come la differenza tra i ricavi e i costi della produzione che non costituiscono una remunerazione per gli stakeholder. Per la determinazione del valore aggiunto stata adottata la metodologia proposta dal Gruppo di studio per il Bilancio Sociale (GBS) nella configurazione del Valore Aggiunto Globale Lordo attribuendo gli ammortamenti alla remunerazione dellAzienda. I dati utilizzati per la redazione del prospetto V.A.G. sono un mero aggregato dei singoli conti economici scalari di Waste Italia SpA e delle sue controllate, in quanto la societ non obbligata ai fini dellart. 2359 codice civile, alla redazione del Bilancio Consolidato. Laggregato, considerato nel formato scalare, netta le partite intercompany di costo e di ricavo ed il risultato, pertanto rappresentativo, in assenza di significativi margini sulle operazioni , del valore aggiunto prodotto dallinsieme delle imprese. Nel confronto con gli esercizi precedenti da considerare la variazione del perimetro di consolidamento. In particolare, nel corso del 2007, la societ Ecologica Italiana Srl stata fusa per incorporazione nella societ Waste Italia SpA, la quale ha acquisito il controllo della societ Ecoadda Srl e della societ Alice Ambiente Srl. Prospetto analitico di determinazione del valore aggiunto globale lordo
VALORE AGGIUNTO GLOBALE A) B) Valore della Produzione Costi Intermedi della Produzione Valore aggiunto caratteristico lordo C) Componenti Accessori e Straordinari Valore aggiunto globale lordo ( v.a.g. ) 2005 50.539.491 35.858.430 14.681.061 198.979 14.880.041 2006 63.054.131 42.301.068 20.753.063 971.640 21.724.703 2007 63.737.917 41.113.539 22.624.378 4.061.130 26.685.508

Il prospetto mostra il calcolo del Valore Aggiunto Globale Lordo nel triennio 2005 -20062007: 26,7 milioni di euro circa nel 2007 con un incremento di 5,1 milioni di euro rispetto allanno precedente. Nellultimo esercizio il Valore Aggiunto prodotto ha raggiunto il 41,9 % del valore della produzione con un sostanziale incremento rispetto al valore dellesercizio precedente che si attestava sul 34,5%. Si avuto, infatti, nel triennio in considerazione un crescente aumento del VAG determinato in particolar modo dalla crescita del Valore Aggiunto caratteristico lordo per effetto dellincremento dello smaltimento, dellincremento di produzione e della vendita di biogas, nonch da uno sviluppo, seppur modesto, del proprio portafoglio clienti accompagnato da una crescita nei volumi raccolti di rifiuti speciali prevalentemente non pericolosi presso i clienti privati. Il contributo ai diversi soggetti esterni ed interni con cui si relaziona (stakeholder) illustrato attraverso il prospetto di riparto del Valore Aggiunto. Per gli stakeholder ripartito tra le seguenti categorie: Riparto del Valore Aggiunto (euro/milioni) 2005
Remunerazione del Personale Remunerazione della Pubblica Amministrazione Remunerazione del Capitale di Credito Remunerazione dell'azienda Valore Aggiunto Globale Lordo 7.294.302 2.709.113 812.920 4.063.706 14.880.041

2006
8.239.724 4.123.520 1.179.338 8.182.120 21.724.703

2007
9.272.704 6.615.576 2.015.367 8.781.862 26.685.508

Dai dati si evince che:

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SEZIONE: VALORE ECONOMICO

la quota pi rilevante del Valore Aggiunto destinata alle risorse umane (personale dipendente, agenti e collaboratori esterni quali consulenti, avvocati, ingegneri e altri professionisti), ossia a coloro che sono parte attiva dello sviluppo della Waste Italia SpA e garantiscono il raggiungimento dei risultati; la quota pi consistente del valore aggiunto viene distribuita ai dipendenti, (nel 2005 il 41,7%, nel 2006 il 29,0% e nel 2007 il 26,8% del totale) che, realizzando le attivit operative, permettono il raggiungimento degli obiettivi aziendali; seguono nella distribuzione gli enti e le istituzioni sotto forma principalmente di imposte dirette sul reddito (IRES, IRAP), e in minor percentuale da Aggi ed Ecotassa ( costi derivanti dallattivit di gestione delle discariche/impianti di trattamento). La quota di Valore aggiunto destinato alla remunerazione della pubblica amministrazione ha avuto, nel triennio, il seguente trend: 18,21% nel 2005, 18,98 % nel 2006 e 24,79 % nel 2007; nel 2007 la remunerazione del capitale di credito si attesta al 7,55% del Valore Aggiunto (5,43 % nel 2006 e 5,46% nel 2007) al rafforzamento patrimoniale e al sistema impresa riservata una buona parte del Valore Aggiunto, nel 2007 il 32,9% in calo rispetto al 37,7% dellanno precedente. Nel 2005 tale quota si attestava invece al 27,3%. Si precisa che nellindicatore della remunerazione del capitale aziendale sono considerati gli ammortamenti che nel triennio in esame hanno pesato sul valore aggiunto come segue: 26,0% nel 2005, 34,9% nel 2006 e 24,1% nel 2007. Si segnala che gli ammortamenti sono in via preponderante correlati alla percentuale di riempimento delle discariche.
Distribuzione del Valore Aggiunto
30.000.000 25.000.000 Valori in Euro 20.000.000 15.000.000 10.000.000 5.000.000 0 2005 2006 Anno Remunerazione dell'azienda Remunerazione del Capitale di Credito Remunerazione della Pubblica Amministrazione Distribuzione del Valore Aggiunto 2007

8.2 Investimenti significativi degli ultimi anni


Per un primo periodo identificabile negli anni 2000, 2001 e 2002 , a seguito di una pesante fase di riorganizzazione che ha visto coinvolto tutto il Gruppo Unendo, gli investimenti rivolti a nuove attrezzature e o a nuovi impianti sono stati modesti. A partire dal 2003 si pianificata una attenta politica di investimenti. Questi sono stati indirizzati da un lato a progressivo rinnovo del parco degli automezzi, dei mezzi dopera, delle attrezzature e, dallaltro, a dotare alcune realt impiantistiche di nuove linee di lavorazione utili a incrementare la capacit produttiva o rendere pi flessibili gli impianti stessi. Dai dati economici seguenti si pu vedere lammontare che negli anni il Gruppo Waste Italia ha destinato alla voce investimenti. E evidente come alcune tipologie di investimento, ad esempio quelle impiantistiche o anche quelle relative ai mezzi dopera, non siano ripetitive. Il programma invece relativo a rinnovo del parco automezzi una scelta strategica che vedr il Gruppo impegnato ancora per parecchi anni. Nel budget infatti del 2008 stato previsto lacquisto di sette nuovi automezzi. Va precisato che per quanto riguarda linvestimento in attrezzature, parte di queste sono da attribuirsi allampliamento del parco, derivante dalla necessit di dotare di cassoni i nuovi clienti acquisiti, e parte, invece, frutto di una politica di progressivo ammodernamento degli stessi. Lesercizio 2007 stato caratterizzato dallacquisizione del controllo della societ Alice Ambiente Srl, impegnata nella bonifica e costruzione di una nuova discarica sita in Alice Castello i cui oneri sono stati capitalizzati nella voce Immobilizzazioni in corso che evidenzia nellanno un notevole incremento. Si segnala,

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SEZIONE: VALORE ECONOMICO

inoltre, che nel mese di ottobre si resa disponibile la discarica di Mariano data in subconcessione a Waste Italia SpA e che a fine dicembre si aperta la discarica di Cavenago DAdda della societ controllata Ecoadda Srl e la cui vendita di spazi affidata a Waste Italia SpA. Investimenti aggregato Gruppo Waste Italia 2005- 2007
AGGREGATO GRUPPO WASTE ITALIA

Descrizione

2005 Acquisiz. / Capitalizz. 0 529.249 260.035 474.547 1.320.512 2.584.343

2006 Acquisiz. / Capitalizz. 6.828 336.932 136.545 1.838.782 36.600 2.355.687

2007 Acquisiz. / Capitalizz. 81.081 86.927 45.902 2.598.523 15.467.657 18.280.090

Terreni e fabbricati Impianti e macchinari Attrezzature industriali e commerciali Altri beni Immobilizzazioni in corso Totali

8.3 Partner finanziari


La situazione finanziaria del Gruppo Waste Italia non mostra particolari difficolt. Gli affidamenti bancari di breve sia commerciali che di scoperto di cassa sono in linea con le esigenze del circolante. La gestione finanziaria centralizzata in cash pooling con le altre societ del Gruppo Waste Italia. Per questa ragione pu capitare in alcuni casi, che a fronte di alcune particolari esigenze di cassa del Gruppo Waste Italia, la disponibilit di liquidit per Waste Italia SpA venga ridotta, innescando cos dei meccanismi di allungamento nel pagamento dei fornitori. Sul fronte degli incassi, la situazione monitorata costantemente. Tranne alcuni clienti di grande dimensione ai quali sono concesse condizioni di pagamento a 120 giorni, la maggior parte della clientela di medie e piccole dimensioni con termini di pagamento di pi breve termine ( 30/60 giorni). Ogni mese la struttura commerciale passa in esame ogni singolo cliente, verificando la puntualit dei pagamenti. Nel caso di posizioni di sofferenza viene attivato lo stop service che blocca i servizi e avvia una procedura di sollecito e di recupero dei crediti.

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9. RELAZIONE CON GLI STAKEHOLDER


9.1 Il processo di individuazione degli stakeholder
Gli stakeholder sono stati individuati nel corso di una serie di riunioni introduttive al progetto di stesura del Bilancio Socio-Ambientale. Il gruppo di lavoro ha analizzato e condiviso i principi di riferimento del Modello GRI e, attraverso lanalisi dettagliata delle aree di Business del Gruppo Waste Italia, ha individuato i portatori di interessi che interagiscono con la societ stessa.

9.2 Mappa degli stakeholder


Il Bilancio Socio-Ambientale si rivolge a tutti gli stakeholder del Gruppo Waste Italia e, quindi, a clienti, fornitori, risorse umane, enti e istituzioni, finanziatori (banche), territorio, comunit e ambiente. Estrapolare scelte strategiche e dati a testimonianza delle politiche adottate finora e comunicarle ai pubblici di riferimento il primo passo per un feedback in grado di ridefinire meglio una politica di gestione dei servizi in unottica di sviluppo sostenibile. Lobiettivo del Bilancio Socio-Ambientale infatti anche individuare meglio le strategie da adottare al fine di migliorare la responsabilit sociale e ambientale di Waste Italia SpA.

GRUPPO WASTE ITALIA

9.3 Rapporto con gli stakeholder


9.3.1 Incontro con i Sindaci Per capire se il Bilancio Socio-Ambientale redatto da Waste Italia SpA nel corso del 2007 e relativo allanno 2006 sia stato uno strumento utile per gli Enti locali, il gruppo di lavoro ha scelto di campionare i Sindaci dei Comuni che maggiormente possono risentire sul proprio territorio della presenza di impianti di gestione rifiuti: ovvero il Sindaco di Chivasso (sind. Bruno Matola) e quello di Albonese (sind. Maria Teresa Francini). Entrambi i Sindaci, intervistati da rappresentanti di Waste Italia SpA e della Price Watherhouse Coopers si sono dichiarati disponibili allincontro e pronti al dialogo. I Sindaci hanno apprezzato il Bilancio Socio-Ambientale pubblicato da Waste Italia SpA ed hanno dichiarato il proprio interesse per questo strumento di comunicazione prodotto, addirittura, proponendo di pubblicarlo sul proprio sito web (Chivasso) o distribuendo agli interessati copia cartacea (Albonese).

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Entrambi i Sindaci hanno chiesto a Waste Italia SpA interventi sempre pi mirati a far conoscere lattivit di gestione e smaltimento dei rifiuti alla popolazione che talvolta guarda con sospetto gli impianti di smaltimento presenti sul proprio territorio. Per questo motivo con il Sindaco Matola e lAssessore allAmbiente Enzo Falbo si deciso, per lanno 2008, di proporre delle giornate aperte agli studenti delle classi III, IV e V della Scuola Elementare del chivassese nellambito del programma di Educazione Ambientale intrapreso con il patrocinio del Comune. Anche per limpianto di Albonese, non appena saranno terminati i lavori di ripristino dellimpianto di selezione, sar possibile programmare una giornata porte aperte.

9.3.2 Incontro con il Personale Con lo scopo di rendere sempre pi importante il ruolo dei propri collaboratori e di avere un ulteriore rafforzamento sulla convinzione della validit del Bilancio Socio-Ambientale nonch per raccogliere gli spunti e le osservazioni per redigere il Bilancio SocioAmbientale 2007, Waste Italia SpA, rappresentata dai propri responsabili di funzione, ha voluto avvicinarsi ai propri dipendenti tramite una serie di interviste effettuate su un campione eterogeneo di persone che rappresentano le varie mansioni aziendali nei centri di servizio di Waste Italia SpA ubicati sia in Piemonte e sia in Lombardia. In totale sono state intervistate 18 persone tra operai cernitori, adddetti allutilizzo delle macchine da impianto, autisti, manutentori, impiegati amministrativi e operativi, commerciali e responsabili dei centri. A tutte le persone intervistate stata distribuita, preventivamente, una copia del Bilancio Socio-Ambientale con una lettera di accompagnamento aziendale e, a distanza di circa 10 giorni dalla consegna, sono iniziate le interviste. Al fine di rendere le interviste un colloquio il pi sincero e aperto possibile, oltre a premettere in tutti gli incontri il chiaro carattere confidenziale delle risposte date e che tutte le osservazioni poste avrebbero avuto un ritorno verso il management in forma completamente anonima, si pensato di far presenziare, per almeno alla met delle interviste, una figura esterna allAzienda con il ruolo di garante sulla trasparenza. Con linizio dei primi colloqui ci siamo da subito resi conto che il BSA non era solo uno strumento utile dal punto di vista di ritorno di immagine sugli stakeholder, ma era diventato uno strumento di dialogo e di coinvolgimento che in pi di un caso aveva coinvolto i colleghi, le loro famiglie e gli amici. Tutti, ma proprio tutti, avevano letto e riletto il documento con un atteggiamento costruttivo; la quantit di fogli, di dati, di parole non aveva spaventato nessuno, anzi tutti, per le proprie esperienze aziendali, erano stati coinvolti nella ricerca di se stessi, del proprio contributo e della propria presenza in quelle migliaia di righe. Nessuna delle persone intervistate aveva mai avuto il piacere di aver letto un documento di questo genere, alcune ne conoscevano lesistenza in quanto ne erano venuti a conoscenza sul lavoro o parlando con lamico o il parente che stava facendo lo stage o preparando la tesi o; tutti lo hanno reputato uno strumento utile per farsi conoscere, ma spesso per conoscersi meglio allinterno della vita aziendale non sapevo che i miei colleghi ad Albonese dai rifiuti producessero un combustibile!. Gli spunti: dare pi enfasi alla comunicazione aziendale e allo scambio di idee magari con lutilizzo di un giornalino interno, con visite sugli impianti (soprattutto per quelle risorse che per mansione non hanno modo di spostarsi), proseguire con la formazione vuoi per la crescita del proprio bagaglio professionale ma anche per avere la possibilit di confrontarsi con i colleghi. Le osservazioni per il prossimo Bilancio Socio-Ambientale: utilizzare una forma pi comprensibile a tutti (magari con meno parole in inglese e pi foto) e ripetersi meno. In conclusione si pu dire che il ritorno dato da chi ha letto il BSA ha veramente fatto comprendere il valore sociale del documento, ovvero ci ha fatto riscoprire quella ricchezza che lAzienda ha e non deve assolutamente sprecare, una ricchezza che non data dai numeri e dal business ma dalle persone che tutti i giorni vivono il quotidiano, lottano per risolvere i propri problemi, si arrabbiano, si divertono, si confrontano, si scontrano, si aiutano, si relazionano, FANNO AZIENDA E FANNO SQUADRA.

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9.4 Risorse umane


Lattivit del Gruppo Waste Italia tale per cui la componente risorse umane diventa cruciale. Questa una della ragioni per cui, negli anni, in coerenza con la propria missione e con lattenzione ai propri valori aziendali, si cercato di favorire la costituzione di un Gruppo che ponesse, come uno dei ruoli strategici, la gestione delle risorse umane. LAzienda orientata a elevare il livello qualitativo e le competenze dei singoli. Si vuole creare, a livello motivazionale, la condizione necessaria affinch si ottenga una squadra vincente e coesa con un forte senso di appartenenza. Questultimo un aspetto importante per affrontare il mercato, superare gli ostacoli e ottenere i risultati attesi. Soprattutto in un periodo storico ed economico particolare in cui il settore stato al centro di una forte turbolenza che sta modificando radicalmente il vecchio sistema di gestione dei servizi ambientali. Questo processo richiede un nuovo modello di riferimento che si basa sullanalisi di diverse scelte strategiche, la cui efficacia applicativa si basa sullanalisi dei propri processi e una valutazione degli stessi. Con questo approccio possibile innescare un meccanismo virtuoso di apprendimento. Su tale presupposto emerge come la risorsa umana debba essere al centro della politica aziendale. Si passati da un modello direttivo verticale, tradizionalmente utilizzato in realt tipiche anche del settore in cui opera il Gruppo, ovvero costituito da piccole aziende padronali, a un modello pi evoluto e strutturato, cosiddetto orizzontale, basato su una condivisione degli obiettivi, sul coinvolgimento e su una distribuzione delle responsabilit. Per strutturare questo modello si cercato di diffondere tale approccio gestionale anche nellattivit quotidiana con un programma di formazione permanente. Le singole funzioni, anche periferiche, vengono coinvolte tutte nella preparazione e nella definizione del budget in modo che tale prodotto diventi il frutto di unazione bottom up. Inoltre, mensilmente si sono avviate sessioni di verifica e di confronto dellattivit svolta, non solo a livello del singolo centro operativo periferico, ma anche a livello centrale e direzionale. Lo scopo di questi incontri sia il controllo di gestione, che linnesco di un meccanismo di comunicazione a due vie, vantaggioso certamente per lAzienda, in quanto ricettore di preziose informazioni, ma anche per i singoli professionisti che ci lavorano perch diventano opportunit di accrescimento e di conoscenza. A conferma dei principi enunciati nel Codice di Condotta, tutti i dipendenti del Gruppo Waste Italia partecipano, ciascuno per il proprio ruolo, alla vita aziendale, sia contribuendo al raggiungimento dei risultati attesi, sia sviluppando, nellambito delle proprie competenze, la cultura della qualit del lavoro individuale e di gruppo. Professionalit, competitivit e profitto sono concetti che hanno larga diffusione nelle aziende del Gruppo Waste Italia, cos come sempre pi consapevole nei dipendenti lesigenza di flessibilit come condizione essenziale per rispondere alla sfida dei mercati. La cultura del lavoro direttamente collegata al progressivo emergere da un lato di nuove professionalit e dallaltro di nuovi orientamenti nel rapporto individuo-organizzazione, in un sistema aziendale in cui la risorsa umana, apprezzata come singola persona, rappresenta un fattore determinante di successo. Spetta alle politiche del personale il compito di garantire coerenza con gli obiettivi di impresa, nonch migliorare il modello di gestione delle persone e la qualit delle relazioni sociali sul lavoro. Il Gruppo Waste Italia si muove orientando la sua azione a quei principi di gestione delle risorse umane che riconoscono limportanza dellindividuo allinterno del sistema organizzativo, che fanno del coinvolgimento personale uno stile, al fine di consentire la massima integrazione tra gli obiettivi aziendali e le attese dei dipendenti. Questi principi si esprimono in tre aree di interesse prioritario:

9.4.1 Attenzione alle risorse Lattenzione alle risorse si concretizza nella volont di puntare verso la ricerca di opportunit di sviluppo e crescita individuali, privilegiando la promozione dallinterno. Inoltre, si attua

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anche attraverso una continua attenzione al potenziamento delle capacit individuali con interventi di formazione e apprezzamento formale e sostanziale per le capacit espresse.

9.4.2 Attenzione ai risultati Lattenzione ai risultati sta ad indicare limportanza che lAzienda riconosce al tema fondamentale della produttivit, che dovr essere perseguita sempre con maggiore incisivit, finalizzando il comportamento dei singoli verso la qualit delle prestazioni, la determinazione nel perseguimento degli obiettivi, il conseguimento dei risultati. Per raggiungere questa finalit Waste Italia SpA intende sviluppare la gestione delle risorse umane in un quadro sempre pi consapevole di coerenza e di equit. Principi di riferimento a) la valorizzazione degli apporti individuali che esprimono la professionalit del singolo, il riconoscimento delle esperienze e lapprezzamento delle competenze; b) la sponsabilizzazione degli individui come fattore per promuovere opportunit di crescita e sviluppo professionale; c) un sistema di valutazione costruito su parametri affidabili che costituisca concreto termine di confronto per la verifica delle attese; d) un sistema meritocratico gestito con coerenza ed aderente ai parametri di valutazione, che possa rispondere con chiarezza ed efficacia agli apporti individuali ed essere nel contempo un significativo strumento di motivazione.

9.4.3 Attenzione alle relazioni Trasparenza; Chiarezza; completezza della comunicazione; tempestivit; qualit dei processi dinformazione; presidio del clima interno; incentivo alle motivazioni; stimolo alla creativit individuale;

9.4.4 Politica retributiva Il coinvolgimento di tutto il personale Waste Italia SpA, nelle dinamiche di ogni attivit, avviene sia attraverso la comunicazione interna che la condivisione di un sistema meritocratico nella gestione della politica retributiva. La valutazione dellapporto individuale per ciascun obiettivo di sviluppo commerciale, tecnico-operativo ed amministrativo, costituisce lo strumento premiante del singolo. I compensi maturati, con la sola eccezione di lavoratori con qualifica di operai, e non tutti, sono al di sopra dei minimi contrattuali ed in linea con il mercato del settore, in ogni caso a tutti i dipendenti applicato il contratto collettivo nazionale. La maggior parte dei dipendenti gode di trattamenti retributivi fissi. La variabilit data da premi annuali erogati per meriti particolari, individualmente conseguiti per il raggiungimento di miglioramenti ottenuti grazie a uno scrupoloso ed attento presidio delle responsabilit affidate. Sono in corso di studio progetti per implementare un sistema analitico di valutazione delle performance individuali e di team, legate ad obiettivi dichiarati ad inizio anno. A seguito di questo si valuter se sviluppare un sistema retributivo MBO. 9.4.5 Composizione e consistenza del personale I dati che seguono illustrano la situazione del personale del Gruppo Waste Italia. Il totale al 31.12.2007 riportato nelle seguenti tabelle:

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Organici
Sari Group (ora Waste Italia SpA) 2005 Dirigenti Quadri Impiegati Operai Totale 0 5 31 49 85 2006 0 3 33 49 85 2007 4 6 44 66 120 2005 0 0 2 5 7 SMC SpA 2006 0 0 4 12 16 2007 0 0 4 12 16
Ecoadda Srl Alice Ambient e Srl

2007 0 0 2 5 7

2007 0 0 0 1 1

Titoli di Studio
Sari Group (ora Waste Italia SpA) 2005 Laureati Diplomati Altro Totale 8 34 43 85 2006 6 35 44 85 2007 10 50 60 120 7 2005 0 7 SMC SpA 2006 0 6 10 16 2007 0 6 10 16
Ecoadda Srl Alice Ambiente Srl

2007 0 2 5 7

2007 0 0 1 1

Turn Over
Sari Group (ora Waste Italia SpA) 2005 Entrati Usciti Totale 7 10 -3 2006 8 8 0 2007 48 13 35 2005 1 4 -3 SMC SpA 2006 6 3 3 2007 0 0 0
Ecoadda srl Alice Ambiente Srl

2007 1 0 1

2007 1 0 1

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Personale suddiviso per singolo sito del Gruppo Waste Italia Waste Italia SpA ANNO 2007 sito/impianto Albonese Buccinasco Guanzate Milano sede Orbassano Romagnano sesia Collegno Castello dannone Mariano comense Uomini totale Donne totale Smc Spa ANNO 2007 sito/impianto Chivasso Uomini totale Donne totale Ecoadda Srl ANNO 2007 sito/impianto Cavenago dAdda Uomini totale Donne totale Alice Ambiente Srl ANNO 2007 sito/impianto Alice Castello Uomini totale Donne totale Totale uomini donne 1 0 1 0 Totale uomini donne 7 0 7 0 Totale uomini donne 14 2 14 2 uomini donne uomini donne uomini donne uomini donne uomini donne uomini donne uomini donne uomini donne uomini donne Totale 6 2 17 4 12 1 9 11 11 4 11 2 14 6 5 1 11 0 89 31

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9.4.6 Infortuni Di seguito si riporta lanalisi degli indici di frequenza e di gravit del triennio 2005-2007, suddiviso per anno, relativo ai diversi impianti appartenenti al perimetro Gruppo Waste Italia.
INFORTUNI Romagnano S. Buccinasco Guanzate Orbassano Albonese Chivasso Collegno Castello di Annone Cavenago dAdda Mariano C. 2005 Infort. 1 0 0 1 0 4 0 1 Fn 62 0 0 38,1 0 168, 3 0 86 Sn 2 0 0 1,6 0 3 0,2 7,9 Infort. 0 3 2 0 5 0 0 0 2006 Fn 0 78,8 90,7 0 299,8 0 0 0 Sn 1,1 1,5 1,8 0 10 0,2 0 0 Infort. 0 2 1 0 1 0 0 0 0 0 2007 Fn 0,0 51,5 47,5 0,0 72,6 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Sn 0,0 1,3 0,2 0,0 5,9 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

Mariano Comense e Cavenago dAdda non attive negli anni 2005/2006 Nota: Metodo di calcolo Lelaborazione dei seguenti indici statistici stato realizzata utilizzando la norma UNI 7249, ed. dicembre 1995. La norma UNI definisce indice di frequenza (FN) come rapporto tra numero di infortuni e misura della durata dellesposizione al rischio; esso restituisce il dato di accadimento di un infortunio, superiore a tre giorni, ogni milione di ore di lavoro e viene calcolato utilizzando il seguente algoritmo: FN = (N / Ha) 106 dove: N: numero di infortuni notificati allIstituto assicuratore Ha: numero delle ore lavorate dai lavoratori soggetti allobbligo assicurativo. La norma UNI 7249 definisce anche un indice di gravit (SN) come rapporto tra una misura delle conseguenze invalidanti dellinfortunio e una misura della durata dellesposizione al rischio. SN = (GN / Ha) 103 GN: numero delle giornate effettive perdute Ha: numero delle ore lavorate dai lavoratori soggetti allobbligo assicurativo.

Dallanalisi dei dati si riscontra lindice di frequenza relativo alle attivit di Chivasso ed Albonese che risulta abbastanza elevato negli anni 2005 e 2006. Tale situazione in gran parte da ricondursi ad un singolo lavoratore in forza nel 2005 presso limpianto di Chivasso e nel 2006 presso il sito di Albonese. Lanalisi delle cause degli incidenti occorsi e dei periodi di assenza di detto lavoratore sia per infortunio che per malattia, tuttora in corso di analisi sia da parte delle Risorse Umane del Gruppo Waste Italia che da parte degli Enti Previdenziali (INAIL e ASL). Questi ultimi gi non hanno riconosciuto come assenze legate ad infortunio i periodi di inabilit al lavoro di detto dipendente. Comunque il Gruppo Waste Italia ha ritenuto di inserire nel programma di formazione previsto per il biennio 2007-2008 un aumento degli interventi volti alla sensibilizzazione sui temi delligiene industriale e la sicurezza nei luoghi di lavoro.

9.4.7 Formazione, informazione e addestramento personale interno Al fine di avere personale competente fondamentale che, per le varie funzioni, vengano ripetutamente destinati momenti formativi. Se questa affermazione vera per qualsiasi attivit ed rivolta a qualsiasi gruppo di persone, diventa di vitale importanza per la nostra societ. Si detto infatti, quanto il ruolo delle risorse umane abbia un significato centrale per le aziende di servizio. In queste realt ha un ruolo importante la formazione specialistica che interessa le singole funzioni aziendali ed per questo che si sono svolti incontri su argomenti specifici quali ad esempio la gestione del tempo, ruolo cliente/fornitore che

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ciascuno ricopre nei confronti del proprio collega, pianificazione della propria attivit, tecniche specifiche di negoziazione e di vendita. Lattivit formativa si anche rivolta alla valorizzazione delle relazioni interpersonali con lo scopo di avviare, promuovere e rafforzare quello spirito di appartenenza, di condivisione e di partecipazione che come si gi detto vitale per la nostra attivit. In sintesi, si potrebbe affermare come la formazione sia elemento che d valore aggiunto allattivit. A questo proposito, gi nel 2004 e poi successivamente nel 2005 e nel 2006 si intrapreso un percorso di formazione permanente che ha coinvolto tutta la struttura impiegatizia del Gruppo Waste Italia. Si dapprima sviluppato un momento rivolto a rileggere la missione e ad identificare i valori aziendali attraverso un lavoro di gruppo che ha portato ad una identificazione condivisa degli stessi. Sempre valorizzando il concetto di team building, sono stati organizzati gruppi di lavoro omogenei (manager, commerciali, altre mansioni impiegatizie), per i quali stato studiato un percorso formativo ad hoc. Nel corso dellanno 2007, tale percorso formativo stato sospeso a causa del grosso sforzo, fatto da tutta la struttura, orientato al progetto della quotazione in borsa. Tuttavia gi allo studio la ripresa del percorso di formazione permanente per poter dare continuit a quanto fino ad ora affrontato e condiviso. Oltre alle sopra citate attivit di formazione interna, il Gruppo Waste Italia si impegnato anche in altri momenti formativi, sia sviluppati per il personale interno, sia tesi a cercare di poter unificare i percorsi formativi anche di altre societ operanti nel medesimo settore. In questo senso Waste Italia SpA partecipa alla Commissione di Formazione Assoambiente istituita dallassociazione di Categoria Fise con lo scopo di progettare corsi di formazione appositamente studiati per le imprese che operano nel settore delligiene ambientale e della gestione del ciclo dei rifiuti. Fanno parte della Commissione alcuni membri delle Aziende leader del settore coordinati da un membro di Fise, un membro della Societ individuata per limplementazione e lerogazione dei corsi (Milano Accademia di Formazione). Per rispondere alle problematiche comuni riscontrate dalle Aziende rappresentate in Commissione, sono nati alcuni nuovi corsi appositamente studiati per il settore legati alle formazione di tecnici manutentori elettromeccanici che si affiancano ai percorsi formativi gi individuati per i capi intermedi e i preposti, ritenuti fondamentali in quanto interfaccia tra la direzione e la struttura operativa, gli Enti esterni e i Clienti. Per quanto riguarda la formazione del personale interno la Societ stila un programma di formazione annuale basato sulle necessit formative individuate nel corso dellanno precedente ed eventuali necessit aggiuntive legate a nuove normative piuttosto che cambiamenti strutturali od organizzativi dei cicli di lavoro. Questi percorsi formativi vengono studiati, di volta in volta, dai responsabili di funzione e dal responsabile qualit, ambiente e sicurezza, a seconda della mansione che deve essere ricoperta dal lavoratore e comprendono sempre la sicurezza in ambiente di lavoro, le procedure operative, la sensibilizzazione al rispetto dellambiente. Nel caso di assunzione di personale operativo o di cambio di mansione allinterno di un ciclo produttivo, il lavoratore viene affiancato da personale esperto per un periodo di addestramento. Linformazione ai lavoratori viene data a mezzo e-mail o per affissione nelle apposite bacheche degli impianti o per diffusione di documentazione cartacea sia nella forma di ordine di servizio che come semplice comunicazione. Tali documenti sono comunque reperibili nellarchivio informatico nella rete intranet. Di seguito si allega una tabella riepilogativa sulle ore di formazione effettuata dal Gruppo Waste Italia nel triennio 2005-2007. In questa non vengono conteggiati i momenti formativi rivolti ai trasportatori terzi operanti in outsourcing per il Gruppo Waste. Tuttavia a questa categoria di lavoratori vengono erogati i medesimi corsi previsti per il personale interno al fine di poter garantire elevati livello di servizio ed uniformit di comportamento. 2005 Quadri Impiegati Operai Totale 250 1532,5 281 2017,7 2006 148.5 673,15 187 988,65 2007 15 399 657.5 1071,5

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9.4.8 Relazioni industriali Il Gruppo Waste Italia iscritto alla Federazione Italiana Servizi (FISE Assoambiente), aderente a Confindustria, associazione degli industriali privati che operano nel settore della raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti. Pietro Colucci, Amministratore Delegato del Gruppo Unendo, stato eletto nel Giugno 2006 nuovo Presidente di Assoambiente. Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro applicato quello delle Imprese e Societ Esercenti Servizi di Igiene Ambientale. Tale contratto stato rinnovato nel corso del 2007. Waste Italia SpA partecipa, attraverso risorse del Gruppo Unendo, alle trattative per il rinnovo al fine di rimarcare le specificit delle attivit proprie in un quadro ampio e complesso. Le relazioni sindacali, fatta eccezione per la fase di rinnovo contrattuale nazionale, sono da considerarsi nella normalit, non avendo mai generato conflittualit accesa, anche in considerazione dellattenzione della Societ alla programmazione delle attivit, al coinvolgimento dei dipendenti nei vari processi operativi.

9.4.9 Comunicazione interna Gli amministratori di Waste Italia SpA e del Gruppo Unendo, in un incontro con i dipendenti il 16 maggio del 2007 presso la sede Afin SpA, hanno comunicato la nuova riorganizzazione societaria ai fini del progetto di quotazione di Waste Italia SpA. Contestualmente sono stati comunicati i nuovi obiettivi della societ, la riorganizzazione del personale, le politiche di sviluppo e gli scenari. A questo incontro sono seguiti incontri mensili tra lAmministratore delegato del Gruppo, il suo staff e i responsabili di funzione per aggiornamenti periodici sul lavoro di quotazione e per migliorare lorganizzazione del lavoro in relazione alle nuove esigenze societarie.

9.5 Clienti
Il numero dei clienti-produttori attivi nel 2007 di Waste Italia SpA circa 3.077. Essi operano nei settori pi diversi: abbigliamento, alimentare, automobilistico, chimica, editoria, elettromeccanica, elettronica, farmaceutico, foto-Ottica, gomma-plastica, grande distribuzione, metallurgica, ristorazione, trasporti. I rifiuti raccolti dai clienti national rappresentano il 22.48% del totale: In dettaglio i volumi raccolti sono stati cos suddivisi: Waste Italia SpA opera in un mercato molto frammentato che la vede leader 0 0 0 nelle regioni del Nord Italia dove Veneto 62.184 69.952 73.549 direttamente presente e, in qualche Lombardia area, addirittura dominante. 49.828 67.034 94.744 La ricerca della clientela avviene Piemonte 36.445 37.913 48.793 attraverso analisi di mercato e contatti National diretti della nostra struttura 148.457 174.899 217.085 commerciale. Infatti, il Gruppo Waste Italia lunico in Italia ad essere dotato di un comparto commerciale capillare presente in modo particolare nelle regioni pi industrializzate e commerciali quali Piemonte e Lombardia. Tutti i nostri clienti usufruiscono, a titolo gratuito, di uno studio progettuale personalizzato con lo scopo di ottimizzare la logistica, il recupero e il risparmio energetico in una offerta di servizi integrati verticalmente con un approccio commerciale assolutamente di tipo consulenziale. 2005 2006 2007

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9.5.1 Modalit di relazione con il potenziale cliente 1) 2) 3) 4) 5) 6) Conoscenza diretta del cliente e delle sue necessit con sopralluogo sul sito di attivit; Studio gratuito sul servizio da attivare per ottimizzare i costi ambientali con il team di lavoro (area commerciale, logistica, impianti); Presentazione di un progetto di massima; Valutazione dei costi e delle possibili ottimizzazioni attraverso un confronto con i responsabili delle varie funzioni aziendali; Controllo diretto in tutte le fasi di espletamento dei servizi; Continuo monitoraggio da parte della funzione logistica e impianti al fine di ricercare sinergie e sistemi innovativi di prelievo che consentano risparmi e controlli economicoambientali; Costante passaggio di informazioni tra le funzioni operative e quelle commerciali al fine di trasferire al cliente ogni tipo di comunicazione necessaria al corretto espletamento del servizio;

7)

Tasso fidelizzazione clienti Waste Italia SpA per rifiuti Indicatore(a) (% rispetto al 2006) Fidelizzazione
(a)

Buccinasco Guanzate Orbassano Romagnano

Castello

Collegno

97,77

99,33

96,39

98,51

93,75

95,42

Indica la percentuale di clienti del Gruppo che hanno rinnovato, a scadenza, i propri rapporti contrattuali con il Gruppo stesso.

Lelevato tasso di fidelizzazione della clientela Waste Italia SpA, che risulta superiore al 95% ancor pi confortante in considerazione del fatto che la recente dinamica dei prezzi del mercato, pur costringendoci ad un aumento, non ha compromesso in alcun modo il nostro portafoglio clienti. Questo risultato indice di un rapporto di fiducia e professionalit tale da rassicurare la clientela nel corretto smaltimento dei suoi rifiuti effettuato da Waste Italia SpA.

9.5.2 I Clienti Nazionali Tra i clienti nazionali abbiamo aziende deccellenza con molteplici insediamenti su tutto il territorio nazionale come: Pirelli Pneumatici, Autogrill, Carrefour, Auchan,Tnt. Per sopperire allimpossibilit di essere presenti ovunque con le proprie strutture, Waste Italia SpA ha organizzato i servizi attraverso una fitta rete di societ Partner allineati agli standard aziendali. Il percorso di selezione dei Partner prevede la verifica di alcuni requisiti fondamentali: Certificazione ambientale; Certificazione qualit; Rispetto dei criteri di sicurezza; Obblighi contributivi; Tale certificazione garantisce al cliente, servito dal nostro partner, lassoluto rispetto degli standard richiesti da Waste Italia SpA nellesercizio delle sue attivit su tutto il territorio nazionale. La struttura di questa tipologia di servizio pu essere cos graficamente rappresentata:

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Il Cliente Nazionale, attraverso il nostro sistema di reportistica, costantemente informato su ogni movimento effettuato presso i suoi insediamenti. Pu conoscere la tipologia di rifiuto raccolto e smaltito, la quantit dei passaggi di raccolta, loperatore utilizzato, la destinazione di smaltimento e/o recupero, le quantit relative, labbinamento al formulario identificativo. Graficamente il sistema pu essere cos rappresentato:

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9.5.3 I Clienti dei bagni chimici Il bagno chimico mobile, grazie alla facilit di collocazione, lassenza di allacciamenti idrici elettrici e fognari, viene collocato ovunque ci sia necessit di servizi igienici per periodi di lunga durata: cantieri; mercati, chioschi, aeroporti, stazioni ferroviarie, basi militari, porti, parchi e giardini, fermate dei bus, parcheggi, edicole, ecc.. o in occasione di eventi speciali come manifestazioni sportive, matrimoni allaperto, fiere, sagre, discoteche allaperto, piste di pattinaggio, campi nomadi, luna park, nel caso di emergenze dovute a calamit naturali come alluvioni, terremoti e altro. Vengono effettuate periodiche campagne commerciali per contattare i potenziali clienti e gli strumenti utilizzati principalmente sono il telemarketing , il mailing e attivit porta a porta con prova gratuita. I Punti Noleggio (normalmente rivenditori di materiali edili) sono unaltra fonte di contatto con il potenziale cliente. Inoltre, in casi particolari, viene messo a punto un progetto preliminare cucito su misura del cliente, fornendo quindi una consulenza a 360 gradi sui servizi erogabili dalla nostra struttura. Il pacchetto standard proposto al cliente prevede: consegna , posizionamento, pulizia e ritiro a fine locazione.

9.5.4 Customer Satisfaction Waste Italia SpA per valutare il grado di soddisfazione dei clienti relativo ai servizi di raccolta e smaltimento ha deciso, per lanno 2007, di non utilizzare il classico metodo di customer satisfaction effettuato attraverso sondaggi effettuati mediante questionari a scelta multipla, ma ha deciso di valutare il grado di fidelizzazione dei clienti in funzione della crescita della tariffa imposta ai propri clienti e sullanalisi del fatturato.

9.5.5 Gestione segnalazioni I reclami e le segnalazioni in Waste Italia SpA vengono raccolte sia telefonicamente che tramite lettera o fax e spedite in copia allAmministratore Delegato e al Responsabile Qualit. Ogni segnalazione viene poi destinata, in relazione alla sua tipologia, o al Responsabile Raccolta per i servizi di trasporto, o al Responsabile Impianti o al Responsabile Sicurezza e Ambiente. Essi hanno lobbligo di registrare le segnalazioni e i reclami su appositi moduli in cui devono specificare le azioni intraprese per la soluzione e la verifica della loro efficacia, oltre al tempo di chiusura della pratica. Nel corso del 2007 non sono pervenuti reclami da parte dei clienti e le segnalazioni non hanno evidenziato un andamento significativamente differente rispetto al valore fisiologico riscontrato negli scorsi anni.

9.6 Fornitori
Il Gruppo Waste Italia ha individuato quattro tipologie di fornitori: strategici e non strategici e intercompany ed esterni. Gli strategici sono coloro che forniscono servizi e prodotti indispensabili per lesecuzione dellattivit. Quelli non strategici, in genere, offrono servizi e prodotti facilmente reperibili sul mercato o comunque non tali da compromettere lesecuzione delle attivit principali del Gruppo. I fornitori intercompany sono quelli che appartengono alle societ correlate al Gruppo Waste Italia, come per esempio, i gestori di alcuni impianti e discariche, mentre gli esterni rappresentano tutti gli altri. Tutti i fornitori strategici devono presentare delle caratteristiche di garanzia del rispetto delle normative vigenti in ambito ambientale, di sicurezza, di gestione delle risorse umane e di quanto previsto per lo svolgimento delle loro attivit come autorizzazioni, iscrizioni, ecc. In ogni caso, il Gruppo si avvale di fornitori selezionati attraverso lindividuazione dei pi alti standard qualitativi. Caratteristiche dei fornitori strategici:

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Trasportisia intercompany e sia esterni, quasi esclusivamente locali Smaltimenti sia intercompany e sia esterni, quasi esclusivamente locali Officine/manutentori solo esterni, locali Rifornimenti solo esterni Automezzi solo esterni Laboratori di analisi solo esterni

Tipologia di fornitura acquisto gasolio/oli analisi di laboratorio leasing manutenzioni noleggi smaltimenti trasporti altro Totale complessivo

Fatturato Intercompany

Fatturato Esterni 1.041.063 88.929 955.062 838.929 412.700

Totale complessivo 1.041.063 88.829 955.062 838.929 412.700 21.814.905 5.100.249 7.699.366 37.951.203

% 2,74% 0,23% 2,52% 2,21% 1,09% 57,48% 13,44% 20,29% 100,00%

8.913.908 21.704 424.236,52 9.359.849

12.900.997 5.078.545 7.275.129 28.591.354

Ubicazione fornitori Locali Non locali Totale complessivo

Fatturato 35.337.033 2.614.170,28 37.951.203

% 93,11% 6,89% 100,00%

Nota: Per fornitori locali si intendono fornitori ubicati in Lombardia e Piemonte dove sono presenti gli insediamenti di Waste Italia SpA.

9.6.1 Procedura Acquisti Gli approvvigionamenti che influenzano la qualit del servizio e la performance ambientale sono gestiti in modo da assicurare che il prodotto acquistato sia conforme ai requisiti specificati, secondo quanto previsto dalla procedura aziendale PO-ACQUISTI-01 Procedura per la gestione degli acquisti e suoi allegati. La gestione degli approvvigionamenti inoltre supportata dal software gestionale OneWorld per il costante monitoraggio delle diverse fasi di acquisto e per un efficace controllo di gestione.

9.6.2 Valutazione Fornitori Waste Italia SpA, tramite appositi allegati contrattuali, comunica a fornitori e subappaltatori procedure e requisiti di loro competenza al fine di assicurare lefficace realizzazione dei servizi e il controllo degli aspetti ambientali significativi del proprio Sistema di Gestione Qualit e Ambiente. I fornitori classificati strategici sono sottoposti a qualifica dalle unit operative, in quanto i prodotti/servizi da essi forniti hanno influenza diretta sul servizio erogato dal Gruppo. I criteri di valutazione e di controllo tengono conto di una scala di criticit del fornitore rispetto al processo / servizio erogato / potenziale impatto sullambiente. Sono considerati critici i fornitori che: svolgono la loro attivit in outsourcing interfacciandosi direttamente con il cliente (raccolta rifiuti dai clienti) presentano livelli potenzialmente elevati di difettosit del servizio (manutenzione mezzi ed attrezzature)

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presentano potenziali impatti sullambiente (raccolta e trasporto rifiuti, impianti di smaltimento e recupero e impianti di lavaggio mezzi, gestione e manutenzione impianti biogas, laboratori danalisi e indagini ambientali) I fornitori critici sono soggetti ad analisi e giudizio sistematico (annuale) delle loro prestazioni. Per le altre tipologie di fornitori ci si limita alla valutazione presunta (autorizzazioni, referenze sul mercato, documentazione di conformit del prodotto/servizio richiesto, fornitura di prova) precedente allemissione dellordine, oltre alla normale verifica di eventuali non conformit di servizio/prodotto tali da renderli naturalmente non pi qualificati. Al termine della valutazione il fornitore pu quindi essere: Qualificato In prova (qualificato con riserva) Non Qualificato Qualora il fornitore risulti qualificato o in prova, questa informazione riportata su apposito modulo. Laggiornamento dei Fornitori Qualificati viene effettuato dalle Unit operative; riportando in apposito modulo, per ciascun fornitore: la denominazione; la classe merceologica della fornitura; lesito della qualificazione (qualificato o in prova). Il modulo compilato reso disponibile sulla rete aziendale per consultazione.

9.6.3 Il network Waste Italia SpA Lattivit di Waste Italia SpA caratterizzata da una rete importante di fornitori esterni per lerogazione dei servizi in particolare per i clienti nazionali fa emergere quanto sia di particolare importanza lattenta valutazione delloperatori di ciascun partner.

9.6.4 Obiettivi di miglioramento nella scelta/valutazione del network Waste Italia SpA Per il 2007 si deciso di adottare un sistema pi rigoroso di accreditamento dei partner del Network operanti sul territorio nazionale. La nuova procedura prevede un processo cos articolato: Fase preliminare Questa fase prevede la verifica del possesso delle abilitazioni e delle autorizzazioni prescritte dalla normativa vigente in materia di ambiente e sicurezza, degli idonei mezzi e attrezzature ed impianti. E titolo preferenziale il possesso di un sistema di gestione certificato. Se la fase di prequalifica ha avuto un riscontro positivo il partner sottoscrive una lettera di intenti e si impegna a fornire i servizi di raccolta e gestione rifiuti sulla base del Capitolato Tecnico previsto da Waste Italia SpA. Fase di controllo iniziale In seguito i partner vengono visitati da un auditor incaricato da Waste Italia SpA affinch vengano verificati in loco sia i documenti presentati in fase di prequalifica, sia la rispondenza del servizio a quanto previsto dal Capitolato Tecnico di Servizio. Al termine della verifica, al candidato viene rilasciato un verbale di audit che riporta i risultati della visita ispettiva. Se questa ha avuto un riscontro positivo il partner viene ritenuto qualificato ed definitivamente inserito nel Network Waste Italia SpA. Controlli periodici Periodicamente ciascun partner verr visitato da un nostro incaricato per la verifica del mantenimento dei requisiti e degli standard qualitativi richiesti, altrimenti il contratto di collaborazione potrebbe essere sospeso. Nel caso in cui, nel corso del rapporto di partnership, dovessero crearsi situazioni o avvenimenti che possono pregiudicare il rapporto di fiducia e collaborazione, ai partner viene richiesta immediata comunicazione di chiarimenti in merito.

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9.7 Rapporti con le comunita locali


9.7.1 Comunicazione esterna Nel 2007 il Gruppo Waste Italia ha fatto importanti investimenti in comunicazione in relazione al suo cambio di denominazione sociale e al progetto di quotazione in borsa. Il cambio di nome e marchio da Sari Group a Waste Italia SpA ha reso necessario comunicare a tutti gli stakeholder interni ed esterni la ragione del cambiamento e i nuovi progetti di sviluppo della societ. Gli obiettivi nuova visibilit del marchio rafforzamento dellitalianit della societ che, per alcuni stakeholder, rimaneva legata ancora alla vecchia Waste Management Italia differenziazione delle attivit di Waste Italia SpA rispetto ai competitor valorizzazione dei plus: copertura sul territorio nazionale, gestione grandi clienti, disponibilit di impianti di trattamento, valorizzazione e smaltimento di propriet, gestione integrata del rifiuto. Gli strumenti Sono stati realizzati: un filmato istituzionale una campagna stampa con la pubblicazione di un ciclo di manifesti due spot radiofonici il sito internet A questi strumenti di comunicazione sono stati aggiunti quelli del Gruppo Unendo di cui Waste Italia SpA usufruisce come lEcoteca, il prototipo della Slot machine a rifiuti e le mostre a tema.

9.7.2 Rapporto con le comunit locali Waste Italia SpA instaura con gli stakeholder locali un rapporto di dialogo laddove esiste un impianto di sua propriet e quindi eroga servizi nellarea. LAzienda si propone come un referente tecnico sempre disponibile a supportare lamministrazione pubblica nel fornire informazioni sulla gestione degli impianti di selezione, trattamento e smaltimento rifiuti nel suo territorio. Lobiettivo creare con i referenti istituzionali territoriali e con i cittadini un clima di consenso, ma soprattutto dimostrare la massima trasparenza di gestione offrendo cos garanzie di sicurezza e correttezza.

9.8 Relazioni con i media


Waste Italia SpA in relazione anche al progetto di quotazione, ha acquistato spazi pubblicitari su diversi quotidiani, periodici e radio nazionali. Alcune pagine pubblicitarie e degli spot radiofonici sono stati diffusi alla fine del 2007. Gli obiettivi E stato stilato un piano media dettagliato che supporter il programma di quotazione della societ, ma anche la corporate image con uscite radio, video e pubblicazioni su quotidiani e periodici.

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9.9 Istituzioni ed enti pubblici


Il Gruppo Waste Italia, nel rispetto delle norme in materia e di quanto previsto dal Codice di Condotta, impronta il rapporto con gli Enti esterni ispirandosi ai principi di rispetto, trasparenza e collaborazione. La societ ha rapporti diretti con gli Enti preposti al rilascio di autorizzazioni e abilitazioni al controllo e alla vigilanza. In particolare ha relazioni dirette con le sezioni regionali dellAlbo Nazionale dei Gestori Ambientali, i quali rilasciano le abilitazioni al trasporto e alla gestione di impianti di trattamento/smaltimento rifiuti conto terzi come pure liscrizioni alla categoria delle intermediazioni. Gli impianti e le discariche del Gruppo hanno ottenuto lautorizzazione alla costruzione e allesercizio dagli Enti preposti (Province in Piemonte, Regione per discariche e Province per impianti in Lombardia). Per le discariche di Mariano Comense, Cavenago e Albonese, Waste Italia SpA ha ottenuto lAutorizzazione Ambientale Integrata (AIA), come previsto dal D. Lgs. 59/2005 per le attivit soggette alla norma chiamata IPPC (Integrated Pollution Prevention and Control) ; per la discarica di Chivasso stato richiesto il rilascio dellAIA e il procedimento gi stato aperto dalle autorit competenti. Province, Arpa, ASL ed altri Enti sono i responsabili della sorveglianza delloperato dei gestori degli impianti che deve essere espletato nel rispetto delle norme vigenti e delle prescrizioni specifiche contenute nelle autorizzazioni. Per le discariche previsto un piano di sorveglianza e di controllo che deve essere implementato direttamente dal gestore e i cui risultati devono essere inviati direttamente agli Enti interessati secondo cadenze definite. Il sito di Albonese viene monitorato anche da una commissione di vigilanza istituita dal Comune della quale fanno parte, n. 3 membri della maggioranza del Consiglio Comunale, n. 1 Consigliere della minoranza cui spetta la Presidenza, n. 1 rappresentante della Provincia, n. 1 rappresentante dei cittadini, n. 1 rappresentante delle associazioni ambientalistiche, n. 1 tecnico esperto in materia ambientale incaricato dal Comune e n. 2 rappresentati dellAzienda. La commissione di Vigilanza si incontra bimestralmente e i risultati dei controlli sono oggetto di pubblicazione sullAlbo Pretorio. Di seguito si allega un prospetto riassuntivo delle multe ricevute da Gruppo Waste Italia nel triennio 2005 2007. 2005 8754,36 2006 33.881,00 2007 4.175,99

Importi ()

Gli importi delle multe riportati in calce sono dovuti al ritardato invio dei modelli unici di dichiarazione e per gli importi pi consistenti si riportano, di seguito, la voce specifica e le azioni correttive eseguite. Nel caso dellanno 2007 gli importi sono dovuti ad un ravvedimento operoso versato a seguito di un errato calcolo sulla tariffa da versare relativamente al tributo speciale per lo smaltimento in discarica.

Anno 2005

Verbale di contestazione n. 7 verbali da 521,17 emessi dalla Provincia di Pavia per errata compilazione di formulari n. 1 verbale da 5.169,17 emesso da Provincia di Pavia

2006

n. 2 verbali per un totale di 33.817,00 emessi da Direzione Provinciale del Lavoro di Pavia per intermediazione di lavoro a seguito di utilizzo di personale socio di cooperative presso linsediamento di Albonese

Azione correttiva Formazione degli autisti relativa alla corretta compilazione dei formulari Emissione di apposita procedura, comunicata a tutti gli Enti sulle modalit di tenuta dei registri di carico e scarico Formazione addetti allaccettazione sulla corretta compilazione dei registri di carico e scarico LAzienda ha deciso di utilizzare per i picchi stagionali di lavoro unicamente personale dipendente da societ di lavoro interinale.

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10. RELAZIONE AMBIENTALE


10.1 Dati di produzione
Gruppo Waste Italia pone una grande importanza alle performance ambientali della propria attivit e questo il motivo che la spinge ad estendere progressivamente la certificazione ambientale UNI EN ISO 14001 a tutte le strutture operative. Grande attenzione posta al recupero della materia e ove non possibile al recupero di energia proveniente dai rifiuti lavorati presso gli impianti del perimetro, preferenza evidente anche nella scelta dei destini dei materiali recuperati e dei partner operativi. Di seguito si allega il dettaglio dei rifiuti trattatI dai diversi impianti del Gruppo Waste Italia nel periodo 2005-2007, i dati vengono riportati in tonnellate.
Sito Albonese impianto ingressi Uscite recuperi uscite smaltimenti ingressi Uscite recuperi uscite smaltimenti ingressi Uscite recuperi uscite smaltimenti ingressi Uscite recuperi uscite smaltimenti ingressi Uscite recuperi uscite smaltimenti ingressi Uscite recuperi uscite smaltimenti ingressi Uscite recuperi uscite smaltimenti ingressi totali 2005 23.220 15.014 7.983 38.606 20.470 15.160 17.955 7.753 10.149 8.733 844 7.429 48.617 21.255 26.452 5.593 3.322 2.701 39.748 11.930 27.384 182.473 2006 27.300 14.515 12.242 38.041 27.836 9.359 17.980 6.876 10.812 13.170 2.175 10.650 55.584 20.047 35.455 6.423 2.838 3.595 35.604 11.849 23.087 194.101 2007 15.848 11.172 5.163 34.734 15.373 18.148 18.527 4.302 13.887 18.039 2.030 15.628 45.168 19.818 24.155 6.051 2.719 3.332 36.167 9.541 23.766 174.534

Buccinasco

impianto

Orbassano

impianto

Romagnano

impianto

Chivasso

impianto

Castello Annone

di

impianto

Collegno

impianto

Uscite Recupero 80.587 86.137 64.955 Totali Uscite Smaltimenti 97.259 105.201 104.079 Totali I dati espressi in tabella sono in tonnellate Le discariche del gruppo hanno operato negli anni 2005-2007 secondo il seguente ritmo di conferimenti.

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Sito discarica di Albonese discarica di Chivasso discarica di Cavenago A. discarica di Mariano C.

2005 ingressi uscite percolato ingressi uscite percolato ingressi uscite percolato ingressi uscite percolato ingressi totali 23.362 2.110 101.540 9.619 124.902

2006 51.088 4.345 128.869 9.036 179.957

2007 43.797 2.134 98.110 3.175 64 60 25.119 n.d. 167.090

Uscite percolato totali 6.492 6.885 5.309 I dati espressi in tabella sono in tonnellate La discarica di Mariano diventata operativa nellottobre 2007, la discarica di Cavenago alla fine di dicembre 2007

10.2 Estrazione biogas e produzione energia elettrica da discariche


SMC SpA iscritta al Registro Provinciale di Torino delle imprese che effettuano il Recupero dei rifiuti al n. 1471 per quanto riguarda la combustione del biogas per la produzione di energia elettrica. La gestione dellimpianto di estrazione del biogas presso il sito di Chivasso dal 2004 stata data in gestione alla Daneco Renewables SpA, Azienda del Gruppo Waste Italia specializzata nella conduzione di impianti a energia rinnovabile Di seguito si riportano i dati di estrazione biogas ad alto potere calorifico che viene utilizzato per la produzione di energia elettrica e di biogas a basso potere calorifico il quale viene captato dalla rete perimetrale dei pozzi di estrazione e bruciato in torcia al fine di evitare possibili fuoriuscite di biogas nel terreno. Lenergia elettrica prodotta viene ceduta al GSE in forza del contratto n. GRTN/P2000000650 del 22 febbraio 2000 . Produzione energia elettrica Kwh 2005 2006 2007 3.735.646 3.111.466 2.511.663 Biogas alto potere calorifico (Recupero energetico) M3 2.166.675 1.804.648 1.456.765 Biogas basso potere calorifico (Bonifica) m3 10.020.000 10.020.000 10.020.000

anno

La discarica Waste Italia SpA di Albonese, per la natura non putrescibile dei rifiuti in essa conferita, attualmente non registra produzione di biogas. E previsto che a chiusura della discarica si valuter se installare una torcia di combustione a tal riguardo sono in corso studi di campo atti a valutare sia la qualit sia la quantit del biogas eventualmente estraibile. Attualmente il biogas prodotto dalla discarica di Mariano Comense viene bruciato in torcia, tuttavia gi stato autorizzato ed installato un motore a cogenerazione per la produzione e la cessione di energia elettrica. La Societ in attesa di allacciamento da parte del gestore della rete. La propriet e la gestione dellimpianto di estrazione del biogas presso il sito di Mariano Comense compete lATI delle Societ Berica e Daneco.

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10.3 Dati di consumo


Di seguito si riportano i dati di consumo di energia elettrica, gasolio per trazione, combustibili utilizzati per il riscaldamento da ciascun impianto e della sede. Per ciascun dato sono riportati a margine sia le unit di misura che lindicazione della provenienza del dato: in particolare sono indicati con i dati misurati, stimati, calcolati. Per quanto riguarda i consumi di energia elettrica e metano della sede di Milano e del centro di servizio di Guanzate, non sono rilevabili direttamente ma vengono attribuiti, sulla base del contratto di affitto, in proporzione agli spazi occupati. Comunque detti consumi non possono essere ritenuti significativi rispetto ai fabbisogni del Gruppo Waste Italia. Non si ritiene di dover dare il valore delle acque consumate in quanto poco significativo ai fini della determinazione dellimpatto ambientale del Gruppo Waste Italia in quanto limitato ai consumi relativi ai servizi igienici.
CONSUMI Energia elettrica (kWh) dato (M/C/S) 2007 s s n.a. m s s m m s s s m m m m m m m m consumo Gasolio per trazione (impianto) l s m m m m m m s m m Gasolio riscaldamento (l) metano (mc) GPL (l) s s m m m IMPIANTO Albonese Buccinasco Guanzate Mariano Orbassano Romagnano Milano Chivasso Orbassano disc. C. Annone Collegno Cavenago kWh Albonese Buccinasco Guanzate Orbassano Romagnano C. Annone Collegno e Sebach l Albonese (impianto e discarica) Buccinasco Guanzate Mariano Orbassano Romagnano Chivasso C. Annone Collegno e Sebach Cavenago d'Adda l Orbassano Buccinasco Castello d'Annone Collegno Romagnano 2007 528.725 134.210 n.a. 47.612 33.477 20.595 12.113 1.352.635 43.509 16.585 24.523 26.253 2.240.236 0 168.934 214.917 140.889 179.647 55.713 87.338 847.438 96.452 46.000 n.a. 23.000 n.a. 14.000 179.886 7.605 22.397 4.841 394.181 3.602 8.140 2.600 2.416 3.856 2006 1.167.817 154.916 n.a. n.a. 31.078 12.829 47.826 1.128.316 15.445 21.707 n.a. 2.579.934 466 161.917 202.910 131.379 163.735 44.586 72.744 777.737 113.100 35.946 n.a. n.a. n.a. 12.000 210.905 14.018 25.888 n.a. 411.857 3.163 11.116 2.804 2005 1.258.682 158.075 n.a. n.a. 34.596 7.486 47.826 1.205.680 20.208 18.152 n.a. 2.750.705 12.275 189.123 185.477 138.674 163.898 37.898 66.139 793.483 115.220 39.311 n.a. n.a. n.a. 10.000 164.525 11.915 53.812 n.a. 394.783 3.163 11.116 2.604

consumo Gasolio per trazione (raccolta) l

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10.4 Emissione di gas serra


Il 24 febbraio 2006 entrato in vigore in tutti gli Stati membri della UE il Regolamento CE n. 166/2006 che istituisce lo European Pollutant Release and Transfer Register (E-PRTR). Il registro E-PRTR sostituisce EPER, del quale INES rappresenta il "modulo" nazionale aggiornato annualmente attraverso la dichiarazione INES. Tra le altre cose il Regolamento: individua un elenco di attivit produttive che comprende le attivit soggette a comunicazione annuale IPPC (Integreted Pollution Prevention and Control) (tutte quelle gi potenzialmente soggette alla dichiarazione INES); individua un elenco di sostanze che comprende anche la lista degli inquinanti previsti dalla dichiarazione INES; prevede la raccolta dei dati di emissione in aria, acqua e suolo, dei dati sui trasferimenti di inquinanti nelle acque reflue e sui trasferimenti di rifiuti. Le attivit IPPC devono quantificare le proprie emissioni in acqua, aria e suolo e se queste sono superiori ai limiti riportati nel Regolamento 161/2006/CE devono comunicare i quantitativi emessi. Tra i parametri che devono essere quantificati si trovano anche taluni gas serra come lanidride carbonica e il metano. Lemissione di metano, proveniente dalla degradazione ad opera dei batteri anaerobi dei rifiuti depositati in discarica, mitigata dalla natura non putrescibile dei rifiuti conferiti nelle discariche del gruppo e dalla presenza degli impianti di cogenerazione e/o delle torce di combustione. Lemissione di CH4 non oggetto di comunicazione annuale allINES in quanto inferiore ai limiti previsti. Lemissione di anidride carbonica proveniente dalle discariche di Chivasso, di Albonese e di Cavenago costituisce il quantitativo pi rilevante di produzione di gas serra da parte del Gruppo Waste Italia. Di seguito si riporta il dato di emissioni di anidride carbonica emesso dal Gruppo Waste Italia calcolato sulla base del metodo proposto dalla normativa europea IPPC (Integreted Pollution Prevention and Control). Nella tabella viene altres riportato lindice di emissione di CO2 per tonnellata di rifiuto conferito presso impianti e discariche del Gruppo Waste Italia. 2005 Emissioni totali CO2 (Kg) rifiuti in ingresso (t) Indice t CO2/t rifiuti 20.002.519 307.374 0.0651 2006 20.665.409 374.058 0.552 2007 28.367.718 146.265 0.193

I dati riportati nel precedente Bilancio ambientale relativamente agli anni 2005 e 2006 per un errore di battitura risultavano errati Per lanno 2007 sono stati considerati anche i contributi relativi alle discariche entrate nel perimetro del Gruppo Waste Italia e che essendo comunque discariche in fase di post chiusura gi danno un apporto di CO2 senza che venissero conferiti rifiuti.

10.5 Piano di miglioramento del Sistema di Gestione Integrato Qualit e Ambiente


Nellottica del miglioramento continuo il management di Waste Italia SpA ha sottoscritto per lanno 2008 una serie di progetti al fine di accrescere sia la soddisfazione dei clienti sia le performances ambientali del gruppo. Nel corso dellanno verr estesa allattivit di gestione discarica e produzione di energia elettrica da biogas di Cavenago la certificazione del sistema di gestione integrato. Il sistema di gestione integrato comprender inoltre gli adempimenti previsti dal D. Lgs. 213/01 per gli aspetti correlati.

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SEZIONE: RELAZIONE AMBIENTALE

Verr ulteriormente rinnovato il parco mezzi con linserimento di nuovi mezzi dedicati alla raccolta rifiuiti, al noleggio e alla manutenzione dei bagni chimici e alloperativit degli Impianti. LAzienda verificher la possibilit e se possibile implemementer la costruzione di un parco fotovoltaico sui tetti del capannone e degli uffici di Albonese. Se autorizzate dagli Enti preposti verranno effettuate due sperimentazioni importanti per ottimizzare la produzione di biogas e quindi la produzione di energia elettrica da impianti di cogenerazione (bioreactor landfill a Chivasso e concentrazione e ricircolo di percolato a Cavenago). LAzienda ha inoltre deciso di migliorare la propria comunicazione ambientale attraverso giornate aperte nelle quali, anche in collaborazione con scuole o Comuni, sar possibile accedere agli impianti e prendere confidenza con strutture spesso oggetto della sindrome conosciuta come Nimby (acronimo inglese Not In My Back Yard ovvero non nel mio cortile). LAzienda vorrebbe poi portare aventi un progetto pilota di pubblicazione in internet dei dati ambientali relativi alla discarica di Chivasso. Per una maggiore soddisfazione dei nostri clienti verranno altres migliorati i software di gestione a disposizione del personale per poter rispondere in tempo reale alle esigenze del mercato e verranno gestiti in maniera centralizzata i dati relativi alla riprogrammazione dei servizi di raccolta rifiuti saltati.

10.6 Misure di mitigazione degli impatti ambientali


Anche al fine di contenere gli impatti ambientali dovuti allemissione di gas serra dalle discariche del Gruppo Waste Italia ha deciso di riqualificare mediante piantumazione di specie arboree diverse le aree adiacenti alle discariche di Chivasso, Albonese e Cavenago. Presso il sito di Albonese stata poi regimata la raccolta delle acque meteoriche e ispirandosi ai principi dellingegneria naturalistica stato realizzato un laghetto artificiale, parzialmente collegato con la falda superficiale, e creata una zona umida piantumata con essenze igrofile. Il laghetto stato poi popolato con pesci autoctoni (carpe e tinche) ai fini della riproduzione e il ripopolamento dei corsi dacqua della Lomellina (Arbogna e Agogna) in collaborazione con le guardie ittiche del paese. I pesci presenti nel laghetto verranno catturati per essere liberati nei corsi dacqua al termine della stagione irrigua delle risaie e il conseguente abbassamento del livello della falda e del laghetto, condizione che non permetterebbe la vita dei pesci. Per le manutenzioni del verde lAzienda ha deciso di rendersi parzialmente autonoma e ha deciso di acquistare nel corso dellanno alcuni decespugliatori a filo, rimandando per lanno 2008 lacquisto di trattori che permettano il taglio dellerba anche sulle scarpate delle discariche. Gli investimenti effettuati nel corso del triennio 2005 - 2007 a tale fine sono riassumibili come segue: 2005 Riqualificazione captazione biogas Manutenzione verde e opere di riqualificazione ambientali Acquisto decespugliatori Realizzazione Impianto di Produzione Energia Elettrica Cavenago 2006 102.000,00 2007 -

18.800,00

25.600,00

22.531,70

1.140,00

1.200.000,00

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Il contributo maggiore alla riduzione delle emissioni e al consumo di risorse naturali dovuto alla decisione dellAzienda di rinnovare il parco mezzi. A tal riguardo sono deliberati gli acquisti di 10 camion roll off e di 3 front end loader (mezzi Euro 4) oltre a 7 nuovi mezzi dopera (caricatori telescopici o dotati di benna a a polipo) per gli impianti e 3 mezzi per le discariche (due escavatori e 1 pala cingolata). Al fine di diminuire gli impatti ambientali indiretti a seguito della produzione di percolato si deciso di coprire i lotti esauriti delle discariche in coltivazione con teli in polietilene a bassa densit. Questa pratica permette sia un risparmio economico per lAzienda sia un minor consumo di risorse naturali in termini di gasolio per il trasporto agli impianti di trattamento, energia consumata per la depurazione biologica del refluo sia un minor impatto ambientale in termine di emissioni derivate dal trattamento. Per la copertura delle discariche di Albonese e di Chivasso lAzienda ha effettuato nel triennio 2005 - 2007 i seguenti investimenti 2005 2006 2007 Investimenti per acquisti teli di copertura 128.056,85 34.152,00 La tabella seguente riporta sulla base della piovosit media delle zone ove sono localizzate le discariche il quantitativo di percolato che non stato prodotto a seguito della copertura provvisoria delle celle esaurite della discarica. dati stimati Albonese superficie coperta (mq) piovosit media (mm) mancata produzione percolato (kg) superficie coperta (mq) piovosit media (mm) mancata produzione percolato (kg) 2005 2006
SEZIONE: RELAZIONE AMBIENTALE

2007

18.822 (II sem) 280,4

28.818

550,4

0,7021

5.277.688

20.233.118

Chivasso

13.092

46.328

26.769

639,2

461,2

705

8.368.406

6.851.126*

18.442.659

*il dato riportato nel Bilancio Socio-Ambientale dellanno 2006 era stato erroneamente imputato, si deciso di mantenerlo per coerenza con il testo dellanno precedente (il dato corretto pari a 21.357.208 kg). Per le discariche di Cavenago e Mariano tale dato non stato calcolato in quanto le operazioni di riapertura delle discariche hanno necessariamente comportato lasportazione della copertura provvisoria costituente il capping. Il dato stimato e non considera i fattori di diminuzione di produzione di percolato dovuti alla evaporazione e alla ritenzione dellumidit nel corpo dei rifiuti.

La tabella che segue riporta i dati di percolato smaltito (in tonnellate) dalle discariche in coltivazione nel triennio in esame. Percolato smaltito 2005 2006 2007 (tonnellate) Albonese 2.109 4.345 2.134 Chivasso 3 4.382 4.438 3.175 Mariano C. Non determinato* Cavenago 60

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SEZIONE: RELAZIONE AMBIENTALE

* lo smaltimento del percolato un onere dellamministrazione comunale di Mariano Comense proprietaria della discarica

10.7 Politica di riduzione delle emissioni e risparmio dellenergia fossile


Il Gruppo Waste Italia persegue una politica di riduzione delle emissioni di CO2 attraverso: luso di mezzi ecocompatibili, continua ottimizzazione dei percorsi, recupero biogas da discariche di propriet, produzione di combustibile alternativo (Cdr e pneumatici).

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SEZIONE: APPROFONDIMENTI

11. APPROFONDIMENTI: LINEE DI BUSINESS


Lattivit del Gruppo Waste Italia si articola in tre linee di business: la raccolta, il trattamento/selezione/recupero e lo smaltimento finale. Si evidenzia cos un approccio integrato alla gestione stessa del rifiuto industriale tale da conferire al Gruppo Waste Italia una peculiarit distintiva su tutto il mercato nazionale. A queste linee strettamente legate al mercato dei rifiuti si affiancata negli anni lattivit Sebach complementare alla raccolta dei rifiuti, ma dedicata allofferta di prodotti/servizi di pubblica utilit.

11.1 La Raccolta
Il Gruppo Waste Italia offre un servizio di raccolta e trasporto di rifiuti speciali nel pieno rispetto dellambiente, sia grazie agli automezzi utilizzati sia grazie a una rete capillare di impianti su tutto il territorio nazionale che riesce a ridurre linquinamento prodotto dal trasporto dei rifiuti dai punti di raccolta ai centri di selezione o smaltimento. La scelta di sistemi di raccolta adeguati alle esigenze dei Clienti, unattenta organizzazione dei percorsi, limpiego di personale formato e specializzato, una flotta di autoveicoli ben strutturata e versatile sono i capisaldi della nostra politica di gestione e dei servizi offerti. A questo si aggiunge la rete di partner - specializzati - del settore tali da costituire un network in linea con i criteri di qualit del Gruppo Waste Italia. La raccolta viene gestita direttamente nei sei centri dislocati in Piemonte e Lombardia da personale interno altamente qualificato. Ogni centro strutturato con uno o pi addetti alla logistica ed un responsabile del centro, oltre naturalmente a disporre delle risorse necessarie per le attivit di registrazione e fatturazione. I centri sono solitamente ubicati nelle sedi degli impianti del Gruppo Waste Italia in modo da sfruttare al massimo le sinergie relative alle risorse umane e allefficienza sui percorsi. Tutti i centri sono funzionali al proprio bacino in modo da garantire anche un rapporto pi diretto ed efficace con il territorio, tranne quello di Orbassano dove insediata lattivit dei clienti nazionali con un call center dedicato. I centri sono in totale 6: Guanzate (CO) un tempo sede storica del Gruppo Waste Italia oggi un centro per la gestione dei Clienti della Provincia di Como, Varese e Nord Milano. Buccinasco (MI) un centro nato per la gestione dei Clienti ubicati nella Provincia di Milano e Pavia. Romagnano (NO) un centro nato per la gestione dei Clienti nella provincia di NO VC BI e del Piemonte orientale con le relative province confinanti della Lombardia. Castello Di Annone (AT) un centro dedicato alla gestione dei Clienti ubicati nella provincia di AT AL e Piemonte meridionale. Collegno (TO) un centro dedicato alla gestione dei Clienti nellarea Torinese e soprattutto per quei Clienti ubicati a Nord di Torino e Torino citt. Orbassano (TO) uno dei centri pi grandi in quanto oltre a gestire la raccolta nellarea torinese e dellintero Piemonte occidentale sede dellattivit National, ovvero di gestione di quei Clienti con sedi di produzione rifiuti sullintero territorio nazionale. Diverse sono le soluzioni di trasporto che il Gruppo Waste Italia in grado di offrire in relazione alla tipologia di rifiuto prodotto e alle caratteristiche della clientela. Pertanto la programmazione dei viaggi dipende dal tipo di mezzo utilizzato per il ritiro e il trasporto, in particolare: front-end loader, mezzo a caricamento frontale in grado di raccogliere rifiuti da pi Clienti, la cui programmazione giornaliera sostanzialmente basata su una pianificazione preparata ed aggiornata per i nuovi Clienti tenendo conto delle eventuali modifiche logistiche da parte dellAddetto Logistica. Tale pianificazione strutturata per zone e prevede percorsi giornalieri stabiliti in modo da soddisfare la frequenza di raccolta che pu essere settimanale, quindicinale o mensile.

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roll off, mezzo con cassone scarrabile che preleva i rifiuti da un unico Cliente scaricando il cassone vuoto e caricando quello pieno. La sua pianificazione pu essere o programmata o su specifica richiesta telefonica. mezzo con ragno che preleva rifiuti sfusi da Clienti generalmente occasionali. Anche per il mezzo con ragno il servizio viene generalmente attivato su chiamata telefonica occasionale e programmato dall'Addetto Logistica

11.1.1 Manutenzione mezzi e attrezzature La manutenzione dei mezzi importante al fine sia di ottimizzare la resa sia al fine di ridurre limpatto ambientale. Viene svolto loro un controllo giornaliero a cui si aggiunge una pianificazione dei controlli in relazione ai chilometri percorsi e alle ore di lavoro svolte da ogni mezzo, sulla base di: definizione delle modalit di manutenzione delle attrezzature su chiamata, tra cui quelle in dotazione presso i clienti; definizione della modalit di manutenzione straordinaria (intervento su guasto e rottura con riferimento alle procedure approvvigionamenti vigenti); definizione di accordi quadri e convenzioni locali per le manutenzioni mezzi e il lavaggio sia dei mezzi che delle attrezzature.

11.1.2 Gestione segnalazioni ed emergenze Le segnalazioni e i reclami dei Clienti relativamente alle carenze del servizio vengono raccolte, registrati e gestite secondo quanto previsto da unapposita procedura certificata. Alla luce delle esperienze passate e dei risultati ottenuti dalla valutazione degli aspetti ambientali significativi, si sono individuate una serie di emergenze ambientali. La loro gestione stata definita in specifiche istruzioni ambientali che prevedono una procedura per ogni tipo di emergenza quali per esempio: Rottura impianto oleodinamico spargimento incontrollato di rifiuti o percolato sulla sede stradale Incidente stradale Incendio di un mezzo Sversamenti in sede operativa In sede di contratto ai trasportatori terzi sono consegnate informazioni relative alle prescrizioni ambientali applicabili, listruzione operativa sulla gestione dei carichi non conformi e linsieme delle istruzioni per la gestione emergenze. Tali informazioni fanno parte integrante del contratto stesso. Anche ai trasportatori terzi viene pertanto richiesta la registrazione e comunicazione degli eventuali incidenti ambientali. Ai vari controlli allinizio, durante e al termine del servizio il Gruppo Waste Italia si dodato di rigorose procedure per i controlli ambientali che riguarda tutte le fasi di espletamento del servizio.

11.1.3 Analisi dei rischi e impatti e Controlli ambientali Le attivit di raccolta, trasporto e conferimento rifiuti sono per loro stessa natura sottoposte a rischi ambientali e sociali. Essi riguardano i consumi, le emissioni dei gas di scarico, il rumore ed eventuali cattivi odori. Al fine di ridurre questi fattori il Gruppo Waste Italia adotta procedure di pianificazione, erogazione e monitoraggio dei propri servizi e presta particolare attenzione alla sensibilizzazione e alla formazione del personale operativo. Sono riportate le principali azioni di contenimento e mitigazione dei possibili impatti. Consumi di carburante e combustibili Il Gruppo Waste Italia svolge un contenimento dei consumi e dei costi per lacquisto di carburante attraverso una adeguata pianificazione dei viaggi e lottimizzazione dei

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percorsi. Essa si effettua in fase di programmazione del servizio e periodicamente viene rivista alla luce delle nuove informazioni raccolte sul servizio e di modifiche subentrate (viabilit, nuove tipologie di mezzi, ecc). Le modalit di sorveglianza e misurazione previste sono: la sistematica rilevazione dei consumi attraverso la ricevuta rilasciata dal distributore; la registrazione dei km giornalieri e dei consumi di ciascun mezzo sulla apposita modulistica. Rumore Nellambito dei servizi svolti tale fattore pu manifestarsi durante lattivit di raccolta rifiuti, con particolari criticit durante loperazione di svuotamento dei cassoni di rifiuto, sebbene avvenga in aree industriali. Gli interventi finalizzati alla riduzione consistono principalmente in: progressivo rinnovo del parco mezzi. confinamento delle attivit fonte di rumore presso fornitori esterni attrezzati (manutenzione e lavaggio mezzi). Le modalit di sorveglianza e misurazione previste sono: verifiche delle normali condizioni di rumorosit in sede di manutenzione programmata e di riparazione guasti. valutazioni periodiche dellesposizione dei lavoratori, Emissioni gas di scarico Queste emissioni sono generate dai mezzi nellambito dei servizi di raccolta e trasporto. La sorveglianza, misurazione e controllo viene effettuata in sede di revisione annuale degli stessi, secondo quanto previsto dalla normativa vigente da officine esterne autorizzate. La conformit viene segnata sul libretto di circolazione, mentre i certificati di analisi vengono raccolti ed archiviati dagli Addetti Logistica. Odori Nellambito dei servizi svolti tale fattore si pu manifestare: nelle aree e sulle attrezzature adibite alla raccolta dei rifiuti; sui mezzi adibiti alla raccolta dei rifiuti; durante il lavaggio dei mezzi stessi, con impatto locale in particolar modo sulloperatore (generazione di aerosol). I controlli operativi finalizzati alla loro riduzione consistono principalmente nella programmazione di lavaggi dei mezzi e delle attrezzature. Le modalit di sorveglianza e misurazione previste sono la registrazione delle segnalazioni e dei reclami dei Clienti, secondo quanto previsto dalle procedure aziendali. Controllo scadenze autorizzazioni Sono monitorate le scadenze relative alliscrizione allAlbo Nazionale per i mezzi del Gruppo Waste Italia che effettuano trasporto rifiuti, allautorizzazione scarichi del piazzale di rimessaggio, alle revisioni dei mezzi, alle scadenze delle autorizzazioni di trasportatori che effettuano servizi di raccolta per conto del Gruppo Waste Italia e degli impianti di smaltimento.

11.1.4 Personale, mezzi e attrezzature dedicate alla raccolta Dipendenti n 47 autisti n 2 manutentori n 24 impiegati Tot. n 54 Automezzi n 17 front end loader: automezzo a caricamento frontale munito di impianto di compattazione automatico e di pesa elettronica per il rilascio immediato della ricevuta con il quantitativo di rifiuti raccolti.

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Questa tipologia di automezzo permettere di raccogliere rifiuti prodotti da pi clienti in un unico trasporto. Mediamente con un viaggio si riescono a stoccare circa 16 cassonetti, permettendo di ridurre notevolmente il numero dei viaggi da effettuarsi per la raccolta dei rifiuti. n 23 scarrabili: automezzo dotato di attrezzatura per prelevare e trasportare container e compattatori di vario tipo e dimensione. n 7 scarrabili con gru a polipo (ragno) scarrabili: automezzo dotato di attrezzatura per prelevare e trasportare container e compattatori di vario tipo e dimensione e di gru con polipo (RAGNO) per il prelevamento dei rifiuti lasciati a terra. n 4 trattori stradali e n 5 semirimorchi: di cui due con sistema compattante e uno con sistema a tappeto mobile per il trasporto di grandi quantit di rifiuti. n 7 rimorchi: per il trasporto di container e compattatori di vario tipo e dimensione n 1 compattaore posteriore: automezzo a caricamento posteriore munito di impianto di compattazione automatico. n 1 pianale: automezzo con cassone fisso per la raccolta di rifiuti su pallets, in big bags o in contenitori di piccole dimensioni. Attrezzature Circa n 2100 cassonetti da 1,5 mc ,4,5 mc e 6 mc impiegati per la raccolta tramite front end loader, tutti movimentabili con carrello elevatore o trans pallets e dotati di coperchi in plastica per evitare la fuoriuscita di cattivi odori o lingresso di corpi estranei e/o acqua piovana. Circa n 1700 containers scarrabili di diversa capacit e modello. Container per la raccolta rifiuti tali da permettere il loro prelievo e trasporto. Le capacit vanno dai 7 mc fino a n 30 mc ed i modelli possono essere a tenuta stagna, a cielo aperto o con coperchio azionato a pompa, con portelloni posteriori a libro o basculanti utilizzabili a seconda delle quantit di rifiuti prodotti o della tipologia degli stessi. Circa n 250 presse scarrabili di diversa capacit e modello. Si tratta di un container scarrabile con sistema di compattazione elettrico incorporato di dimensione variabile dai 16 mc ai 20 mc atti ad essere prelevati e trasportati. Il sistema particolarmente indicato per i clienti ad elevata produzione di rifiuti con caratteristiche tali da essere compattati. Lutilizzo di compattatori scarrabili permette, in alcuni casi, di ridurre volumetricamente il rifiuto in un rapporto da 1 a 4, ovvero invece di riempire 4 contenitori scarrabili viene riempita una sola pressa scarrabile. Tali attrezzature permettono di ridurre drasticamente il numero di viaggi da effettuare per il trasporto dei rifiuti ottenendo un beneficio economico e ambientale per lintero sistema. Circa n 350 pressette verticali si tratta di unattrezzatura a compattazione verticale con una capacit di spinta da 10 ton per la produzione di balle chiuse con filo di ferro. Tali attrezzature vengono impiegate presso clienti con elevata produzione di rifiuti recuperabili e compattabili quali la carta, il cartone e la plastica. La produzione delle balle permette di stoccare in modo pi ordinato i rifiuti e di risparmiare spazio nelle operazioni di trasporto con la conseguente riduzione dei viaggi da effettuare.

11.2 Gli impianti di selezione, trattamento, valorizzazione e smaltimento


Gli impianti del Gruppo Waste Italia si suddividono in due principali tipologie.

11.2.1 Impianti a tecnologia semplice (o di base) Si possono annoverare gli insediamenti di Buccinasco (Milano), Orbassano (Torino), Romagnano (Novara), Collegno (Torino) e Castello di Annone (Asti) dotati di attrezzature meccaniche dedicate alla movimentazione e al condizionamento dei materiali, quali caricatori con benna a polipo, carrelli movimentatori, pale gommate con benna ad alta capacit, presse stazionarie idrauliche. Dipendenti n 18 operai n 6 impiegati tot. n 24

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Mezzi n 8 caricatori gommati semoventi con benna a polipo sono mezzi di grossa dimensione utilizzati per la movimentazione, il carico e la cernita dei rifiuti. n 3 mezzi dotati di braccio telescopico sono mezzi utilizzati per la movimentazione e accumulo dei rifiurti, sono estremamente versatili in quanto possono essere dotati di attrezzatura a pala per laccumulo e movimentazione,attrezzatura a forche per i pallets e attrezzatura a pinza per le balle di carta, plastica, rifiuti, ecc. n 2 carrelli elavatori per la movimentazione delle balle di carta, plastica, moquette, rifiuti, ecc. n 1 pala gommata di grosse dimensioni per la movimentazione dei rifiuti o dei materiali selezionati. Attrezzature Tutti gli impianti sono dotati di pese per la pesatura di tutti i mezzi in entrata e in uscita. Inoltre c/o tutti gli impianti esistono un numero adeguato di cassoni scarrabili di grosse dimensioni o presse scarrabili per la gestione dei rifiuti in uscita o dei materiali cerniti. Limpianto di Orbassano dotato di una cabina di selezione a nastro con 6 postazioni fisse di cernita. Limpianto di Buccinasco dotato di un nastro di selezione con a valle una pressa imballatrice di grosse dimensioni in grado di imballare sia i rifiuti e sia i materiali selezionati.

11.2.2 Impianti a tecnologia complessa Sono rappresentati dagli stabilimenti di Albonese (Pavia) e Chivasso (Torino).

ALBONESE Ad Albonese sono identificabili tre diverse linee di trattamento: una dedicata alla cernita dei materiali, effettuata sia a terra sia mediante unapposita cabina con nastro di selezione; una finalizzata alla produzione di CDR, (combustibile derivato dai rifiuti), costituita da trituratore primario, vaglio stellare di selezione, deferrizzatore magnetico, trituratori secondari, tra loro collegati da nastri trasportatori e tramogge di polmonazione. I rifiuti destinati a tale linea sono costituiti principalmente da plastiche leggere e scarti cellulosici, cui vengono sottratti con sistemi pneumomeccanici le componenti pi pesanti, costituite da plastiche clorurate che potrebbero rivelarsi pericolose in fase di combustione a causa della formazione di sostanze indesiderate. La terza linea dedicata al condizionamento finale per il trasporto dei materiali recuperati, ed costituita da sistemi automatizzati di carico, pressa idraulica e sistema di filmatura plastica del materiale imballato. In questo modo possibile ottimizzare i carichi in uscita, riducendo lingombro dei materiali recuperati e contribuendo quindi alla riduzione dei costi e degli impatti legati al trasporto su gomma. Limpianto completato da aree di ricezione, stoccaggio finale e da tutte le dotazioni impiantistiche a corredo (antincendio, raccolta reflui, pesatura, uffici, officina). Gli scarti dellimpianto (rifiuti speciali non pericolosi) vengono trasportati tramite una pista interna allattigua discarica di servizio, evitando cos ulteriormente i trasporti su strade urbane. Lattuale discarica ha una volumetria autorizzata pari a circa 180.000 mc. CHIVASSO Limpianto di Chivasso, oltre a una linea di selezione e cernita simile a quella descritta per limpianto di Albonese, dotato di una sezione dedicata alla lavorazione degli scarti di gomma e dei pneumatici fuori uso. Questi materiali, derivanti sia dallindotto del settore automobilistico (scarti di produzione) sia dalla raccolta presso le officine di assistenza (gomme auto usate), vengono lavorati in una linea costituita da trituratore primario e secondario allo scopo di ottenere chips deferrizzati di dimensione idonea al recupero energetico o allutilizzo diretto come materiale di ingegneria (ad esempio in sostituzione di ghiaia per strati drenanti, evitando cos lutilizzo di materiale naturale prelevato da cave). Le sopradescritte attivit non consentono ovviamente il recupero e il reimpiego totale dei rifiuti trattati nellorbita del Gruppo Waste Italia; una parte a volte consistente di essi, al

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termine delle operazioni di cernita, non hanno ulteriore possibilit di recupero e sono quindi destinati allo smaltimento finale. Gli scarti dellimpianto (rifiuti speciali non pericolosi) vengono trasportati tramite una pista interna allattigua discarica di servizio, evitando cos i relativi trasporti su strade urbane e contribuendo quindi alla riduzione degli impatti legati al trasporto su gomma. Lattuale discarica ha una volumetria autorizzata pari a oltre 800.000 mc ed in corso un iter autorizzativo allampliamento di ulteriori 700.000 mc circa. E in corso di sviluppo da parte del Gruppo Waste Italia, su unarea attigua allimpianto e destinata in passato a discarica per rifiuti urbani (denominata Chivasso 1), una proposta per la realizzazione di una centrale di generazione elettrica con utilizzo della fonte rinnovabile solare attraverso la conversione fotovoltaica. Considerato che durante il periodo di post gestione di una discarica non consentito realizzare sullarea alcun intervento urbanistico sostanziale, lidea di un parco fotovoltaico su Chivasso 1 vedrebbe sfruttata unarea, altrimenti inutilizzabile, comunque gi compromessa sia per la destinazione precedente che per le attivit attigue esistenti. Linstallazione del parco fotovoltaico permetterebbe al Gruppo Waste Italia di accedere al Conto Energia, meccanismo di remunerazione della durata di 20 anni tramite il quale si viene ripagati per la produzione della corrente elettrica. Inoltre, la presenza di una centrale di generazione elettrica attigua allinsediamento esistente consentirebbe il risparmio energetico per la corrente eventualmente auto-consumata e la conseguente possibilit di vendere leccedenza rispetto alla corrente prodotto e non consumata.

11.2.3 Impianti di selezione Sono rappresentati dagli stabilimenti di Castello di Annone (AT), Orbassano (TO) Collegno (TO), Romagnano Sesia (NO), Buccinasco (MI). CASTELLO DI ANNONE Limpianto sito nel Comune di Castello dAnnone (AT),e occupa una superficie complessiva di 7680 m2, di cui 1985 m2 destinati al capannone di cernita ed il rimanente destinati al piazzale in parte pavimentato,. Limpianto di Castello dAnnone (AT), svolge operazioni di cernita di rifiuti speciali non pericolosi, con recupero di frazioni merceologiche riutilizzabili quali :metalli ferrosi e non ferrosi; plastica, legno, carta e cartone, inerti, pneumatici, sfridi di gomma e vetro. I mezzi in arrivo allimpianto, dai circuiti di raccolta, vengono pesati a mezzo di una pesa a ponte. Effettuato il controllo dei documenti e la registrazione del peso, da parte del personale addetto, il mezzo viene autorizzato a scaricare i rifiuti nel capannone. I rifiuti indifferenziati vengono scaricati nella zona di cernita allinterno del capannone e lavorati a terra e con il caricatore con benna a polipo, vengono allontanate le tipologie di materiale non desiderato e vengono cerniti i materiali recuperabili. In seguito vengono destinati a zone definite le varie tipologie di rifiuti che risultano essere recuperabili, come descritto in precedenza. Infine, i rifiuti destinati allo smaltimento in impianti appositi vengono stoccati in una zona delimitata da un piano di pavimentazione ribassato per il carico degli automezzi. Nellimpianto sono autorizzate le operazioni D13 e D15 ed R13 per rifiuti speciali non pericolosi, riferito allintero impianto, per un quantitativo massimo stoccabile di Kg 608.600. Presso limpianto di Castello dAnnone sono operativi : n. 1 caricatore con benna a polipo n. 1 muletti per movimentazione dei rifiuti n. 1 movimentatore telescopico dotato di attrezzatura a benna, a pinza e forche. Limpianto completato da aree di ricezione e da tutte le dotazioni impiantistiche a corredo (antincendio, raccolta reflui, pesa, uffici, officina, area di parcheggio attrezzature, ecc.). ORBASSANO Limpianto sito nel Comune di Orbassano (TO) e serve principalmente aziende nellambito del comprensorio della Provincia di Torino, Asti e Cuneo Nellimpianto sono eseguite le

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seguenti attivit e lavorazioni : pesatura e scarico mezzi in ingresso/in uscita, cernita delle frazioni riciclabili, riduzione volumetrica dei materiali selezionati, stoccaggio temporaneo dei materiali selezionati, conferimento dei materiali selezionati agli impianti di utilizzo, riduzione volumetrica dei materiali non riciclabili, trasferimento dei materiali non riciclabili e dei residui su mezzi idonei per linvio agli impianti di smaltimento definitivo. Limpianto, occupa una superficie di 1200 m2 e svolge operazioni di cernita di rifiuti speciali non pericolosi, con recupero di frazioni merceologiche riutilizzabili: metalli ferrosi e non ferrosi, plastica, legno, carta e cartone, inerti, sfridi di gomma e vetro. I mezzi in arrivo allimpianto, dai circuiti di raccolta, vengono pesati a mezzo di una pesa a ponte. Effettuato il controllo dei documenti e la registrazione del peso, da parte del personale addetto, il mezzo viene autorizzato a scaricare i rifiuti nel capannone. I rifiuti indifferenziati vengono scaricati in prossimit della tramoggia di carico del nastro trasportatore, da questi, a mezzo della pala gommata con benna a polipo, vengono allontanati i rifiuti ingombranti, altre tipologie di materiale non desiderato e vengono allontanati i materiali recuperabili di grosso volume. Vengono cos inviati allimpianto di selezione che permette una cernita pi spinta dei materiali e una migliore valorizzazione degli stessi i rifiuti di dimensioni pi piccole. I rifiuti da selezionare vengono caricati nella tramoggia del nastro di alimentazione principale , Il nastro porta il materiale alla quota di due nastri detti di selezione. Tutti i nastri funzionano a velocit variabile al fine di ottenere la massima efficienza di selezione in funzione della tipologia dei rifiuti conferiti. Gli addetti alla cernita operano ai nastri di selezione e provvedono a togliere dal nastro le diverse categorie merceologiche. I materiali selezionati vengono depositati nelle tramogge adiacenti alle postazioni dei selezionatori e il materiale cade in cassoni dedicati. I materiali selezionati vengono inviati ai circuiti di recupero. Il materiale rimasto sul nastro costituito dagli scarti non recuperabili viene trasportato fino allaltra estremit del nastro di selezione, dove viene scaricato in una pressa compattatrice o in cassoni per essere sottoposti a successive operazioni di riduzione volumetrica. Il materiale pressato viene caricato su appositi mezzi ed avviato allo smaltimento. I rifiuti provenienti da raccolta differenziata vengono scaricati in prossimit della tramoggia dove avviene una prima fase di pulizia che pu essere seguita da selezione pi accurata in cabina di cernita a seconda delle richieste del mercato. I materiali selezionati vengono caricati in contenitori ed inviati ai recuperatori. Presso limpianto di Orbassano sono operativi : n.1 caricatore gommato con benna a polipo n.1 movimentatore telescopico dotato di attrezzatura a benna, a pinza e forche. n.1 camion scarrabile Limpianto completato da aree di ricezione e da tutte le dotazioni impiantistiche a corredo (antincendio, pesa, uffici, officina, area di parcheggio attrezzature, ecc.). COLLEGNO Limpianto di Collegno autorizzato allattivit di deposito di rifiuti speciali non pericolosi finalizzato alla cernita. Lautorizzazione prevede che la capacit massima di deposito di rifiuti sia pari a 400 tonnellate. Limpianto raccoglie i rifiuti speciali non pericolosi provenienti da attivit: industriali, artigianali, di servizi, commerciali, di demolizione e costruzione, agricole e industriali, attivit di recupero, da macchinari obsoleti e da parti di veicoli a motore fuori uso provenienti soprattutto dal bacino della provincia di Torino. I mezzi in arrivo allimpianto, dai circuiti di raccolta, vengono pesati a mezzo di una pesa a stadera. Effettuato il controllo dei documenti e la registrazione del peso da parte del personale addetto il mezzo viene autorizzato a scaricare i rifiuti nel piazzale per i controlli qualitativi. La selezione dei rifiuti recuperabili avviene manualmente con lausilio di un caricatore semovente dotato di benna a polipo che apre i materiali scaricati per permettere la completa visione delle diverse tipologie di materiali che possono essere recuperate. Un secondo caricatore carica i materiali selezionati in contenitori (cassoni o presse scarrabili) in funzione della categoria merceologica. Allinterno dellimpianto viene svolta anche lattivit di selezione pneumatici. I pneumatici vengono scaricati e suddivisi per dimensioni.

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I rifiuti in ingresso allimpianto vengono indirizzati verso lapposita area di stoccaggio a seconda del tipo di trattamento a cui sono destinati. Questi vengono lavorati dal personale preposto mediante apposite attrezzature e quindi separati e stoccati per la destinazione finale. Queste operazioni vengono svolte in spazi di tempo pi breve possibile. Tutte le lavorazioni avvengono su piazzale in cemento retinato, le acque meteoriche e di dilavamento vengono captate e raccolte in due apposite vasche a tenuta, collegate tra loro da condutture. Le vasche, in funzione del livello di riempimento vengono svuotate e manutenute, il percolato viene smaltito in impianti di trattamento autorizzati. Presso limpianto di Collegno sono operativi : n. 2 caricatori gommati con benna a polipo n. 1 Pala gommata con benna Lo stoccaggio dei rifiuti allinterno dellimpianto avviene mediante lutilizzo di compattatori e cassoni scarrabili o in cumuli a seconda della tipologia del materiale. Limpianto completato da aree di ricezione e da tutte le dotazioni impiantistiche a corredo (antincendio, pesa, uffici, officina, area di parcheggio attrezzature, ecc.). ROMAGNANO Limpianto ubicato in Via don P. Tosi a Romagnano Sesia (NO) ed occupa una superficie di circa 1000 mq quasi tutti coperti. I rifiuti conferiti vengono raccolti nei bacini di Novara, Verbania, Biella, Vercelli e Alessandria. I mezzi adibiti alla raccolta conferiscono i rifiuti al capannone, previa pesatura del mezzo ed espletamento delle procedure di accettazione degli stessi, mediante la verifica dei documenti di accompagnamento e del carico. I rifiuti, scaricati dagli automezzi in area di lavorazione, vengono cerniti dagli operatori, i quali provvedono alla separazione dei materiali recuperabili (pallets di legno, cartone di grosse dimensioni, metalli ferrosi, plastica, altro). La fase di cernita permette di valorizzare i rifiuti che a questo punto possono proficuamente essere inviati alle filiere di recupero. La suddivisione permette altres lottimizzazione dei trasporti. I rifiuti derivanti dalle operazioni di cernita verranno inviati allo smaltimento. I materiali verranno suddivisi per tipologie omogenee e stoccati in box dedicati, in cumuli o in cassoni. Eventuali rifiuti non conformi conferiti con i carichi (p.e. accumulatori al piombo, frigoriferi) verranno segregati in appositi cassonetti ed inviati al corretto smaltimento. Presso limpianto di Romagnano operativo un caricatore gommato con benna a polipo. A servizio dellimpianto si trovano: unarea di parcheggio e di manovra, esterna allinsediamento vero e proprio; una pesa a ponte, uffici e servizi generali; area di lavaggio mezzi dotata di vasca a tenuta per la raccolta delle acque.

BUCCINASCO Limpianto sito in via Volta 14, localit Pobbiera nel Comune di Buccinasco (MI) occupa unarea pari a circa 11.662 m2 di cui 3.638 m2 edificati. Limpianto ubicato nella zona industriale del Comune di Buccinasco, raggiungibile attraverso le arterie principali identificabili con la tangenziale Ovest di Milano (A50) e la S.S. 494 Vigevano Milano. Limpianto di Buccinasco (Mi) opera attualmente in virt dellAutorizzazione rilasciata dalla Provincia di Milano svolgendo operazioni di messa in riserva (R13), riduzione volumetrica, recupero (R3, R4, R5) e deposito preliminare di rifiuti speciali non pericolosi (D15). I mezzi in arrivo allimpianto, dai circuiti di raccolta, vengono pesati a mezzo di una pesa a ponte. Effettuato da parte del personale addetto il controllo dei documenti e la registrazione del peso i mezzi vengono autorizzati a scaricare i rifiuti nella zona di scarico al di sotto della tettoia. I rifiuti di grossa pezzatura vengono cerniti mediante caricatore dotato di benna a polipo mentre i materiali di pezzatura inferiore vengono cerniti manualmente. I rifiuti destinati allo smaltimento vengono spostati in apposita area in cui, per mezzo di caricatore con benna a polipo, vengono caricati sui mezzi in uscita dallimpianto per lo smaltimento finale .

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SEZIONE: APPROFONDIMENTI

I rifiuti/materiali di recupero vengono cerniti ed avviati nelle zone di stoccaggio dei monomateriali a loro dedicati al di sotto del capannone, previa pressatura nel caso in cui il materiale lo consentisse. I carichi conferiti costituiti perlopi da mono-materiali (quali ad esempio imballaggi in plastica, cartone, rifiuti tessili, etc) vengono fatti scaricare nei pressi della tramoggia di carico del nastro trasportatore e - previa pulitura dai materiali di scarto - vengono avviati allimpianto di presso-legatura dislocato al di sotto della tettoia. Le balle di monomateriali, in uscita dalla pressa, vengono caricate per mezzo di muletto dotato di pinze e posizionate nelle zone di stoccaggio dislocate al di sotto del capannone. I materiali/rifiuti maggiormente oggetto di valorizzazione e le modalit di stoccaggio sotto il capannone:metalli ferrosi e non ferrosi;plastica (imballati e sfusi); nylon (imballata e sfusa); moquette altri materiali tessili (imballati e sfusa);legno;carta e cartone (imballata) e pneumatici fuori uso. Limpianto di Buccinasco dimensionato ed autorizzato per un quantitativo massimo annuo di rifiuti speciali non pericolosi: 54.000 t/anno; Presso limpianto di Buccinasco sono operativi i seguenti mezzi: n. 3 caricatori gommati con benna a polipo n. 1 pala gommata con braccio telescopico n. 2 carrelli elavatori La linea di presso-legatura costituita dai seguenti elementi: n. 2 nastri trasportatori di caricamento a tapparelle metalliche. Il secondo nastro adibito alla cernita manuale grazie ad un tratto orizzontale che permette di distribuire il materiale su di unampia superficie, permettendo agli operatori di cernire eventuali materiali di scarto tramoggia di caricamento della pressa pressa imballatrice scivolo di uscita delle balle di materiale pressato Limpianto di Buccinasco suddiviso in due aree distinte, una adibita al parcheggio e deposito delle attrezzature (cassoni, cassonetti, press container) e laltra in cui posizionata la tettoia sotto la quale avviene lattivit di trattamento rifiuti, la zona di stoccaggio dei materiali/rifiuti e gli uffici tecnico-commerciali. Limpianto completato da aree di ricezione e da tutte le dotazioni impiantistiche a corredo (antincendio, pesa, uffici, officina, area di parcheggio attrezzature, ecc.). 11.2.4 Impianti smaltimento Sono rappresentati dalle discariche di Mariano Comense (Como), Cavenago dAdda (Lodi) e Alice Castello (Vercelli). MARIANO COMENSE La Regione Lombardia ha autorizzato nel 2006 un nuovo lotto della discarica di Mariano Comense che stato concesso in appalto alla Daneco SpA per una volumetria di ampliamento di circa 280.000 mc e con capacit di 240.000 tonnellate. Si tratta di una nuova vasca realizzata in adiacenza allesistente discarica, che verr in parte inclusa nel rimodellamento previsto. Il sito, di propriet del Comune di Mariano Comense, gestito dal Gruppo sulla base di un contratto di concessione con validit sino al 31 dicembre 2010, ben servito dalla viabilit di accesso e si colloca in una posizione strategica tra Milano e Como, baricentrico a unarea a forte connotazione artigianale e di piccole-medie industrie specializzate nel settore del mobile e del tessile, pur rimanendo ad adeguata distanza dai centri abitati. I conferimenti, iniziati nel settembre 2007, sono stati subconcessi da Daneco a Waste Italia SpA. Sono state affidate a Waste Italia SpA anche le attivit di chiusura che verranno realizzate al termine dei conferimenti. CAVENAGO DADDA Lesistente discarica di Cavenago dAdda ha ricevuto nel dicembre 2006 unautorizzazione allampliamento della stessa per circa 250.000 mc. Dal punto di vista tecnico la nuova autorizzazione prevede un lotto di congiungimento degli attuali due rilevati che costituiscono la discarica, cos da poter realizzare un unico profilo di chiusura.

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La discarica di propriet della Ecoadda, anche al servizio degli impianti lodigiani di trattamento rifiuti, per una quota pari a circa un quarto dei volumi di conferimento. Tale aspetto risulta di particolare importanza, in quanto di fatto configura la discarica come supporto al territorio provinciale, ampliandone quindi la rilevanza nellambito della pianificazione e programmazione locale. I conferimenti hanno avuto inizio nel dicembre 2007 ed previsto lesercizio per circa 5 anni, al cui termine previsto linizio delle gi programmate attivit di chiusura e recupero ambientale dellintera area. ALICE CASTELLO Nel novembre 2006 la Provincia di Vercelli ha emesso lautorizzazione relativa allintervento di bonifica e al ripristino ambientale dellintero sito di Alice Castello. In particolare, esso prevede, oltre alladozione delle misure necessarie alleliminazione dellinquinamento in atto riscontrato sulla falda acquifera superficiale, la riqualificazione ambientale e paesaggistica della discarica quale strumento necessario al raggiungimento delleffettiva e definitiva fruibilit del sito. La realizzazione ed il ripristino ambientale verr eseguito attraverso il riempimento della cavit esistente tra le due vasche di smaltimento mediante lapporto di un quantitativo di rifiuti di circa 960.000 tonnellate che andranno ad occupare un volume di 1.200.000 mc. Lutilizzo di opportune tipologie di rifiuto si configura a tutti gli effetti come unattivit di recupero dei rifiuti quali materiali alternativi ad inerti da escavazione consentendo di minimizzare limpatto ambientale dellintervento e di raggiungere la sopportabilit dei costi connessi allintervento di bonifica e recupero ambientale. E previsto linizio dei conferimento per ottobre 2008 ed previsto lesercizio per circa 8 anni, al cui termine previsto linizio delle attivit di chiusura e si dar avvio alla fase di postchiusura dellimpianto per un periodo di 30 anni.

11.3 Linea Bagni Chimici (Sebach)


Il bagno chimico mobile, grazie alla facilit di collocazione, lassenza di allacciamenti idrici elettrici e fognari, viene collocato ovunque ci sia necessit di servizi igienici per periodi di lunga durata: cantieri; mercati, chioschi, aeroporti, stazioni ferroviarie, basi militari, porti, parchi e giardini, fermate dei bus, parcheggi, edicole, ecc.. o in occasione di eventi speciali come manifestazioni sportive, matrimoni allaperto, fiere, sagre, discoteche allaperto, piste di pattinaggio, campi nomadi, luna park, nel caso di emergenze dovute a calamit naturali come alluvioni, terremoti e altro. Vengono effettuate periodiche campagne commerciali per contattare i potenziali clienti e gli strumenti utilizzati principalmente sono il telemarketing , il mailing e attivit porta a porta con prova gratuita. I Punti Noleggio (normalmente rivenditori di materiali edili) sono unaltra fonte di contatto con il potenziale cliente. Inoltre, in casi particolari, viene messo a punto un progetto preliminare cucito su misura del cliente, fornendo quindi una consulenza a 360 gradi sui servizi erogabili dalla nostra struttura. Il pacchetto standard di servizi proposti a questa clientela prevede: la consegna e il posizionamento direttamente in loco il giorno prima dellinizio della locazione; la pulizia e la manutenzione con: aspirazione reflui e successivo smaltimento; lavaggio del bagno con prodotti disinfettanti; reintegro di liquido chimico fresco; reintegro della carta igienica reintegro gel disinfettante gel lavamani; asciugatura del bagno; rilascio del tagliando di avvenuta pulizia; ritiro il giorno dopo la fine della locazione Il servizio di noleggio bagni chimici prevede, in alcuni casi, un progetto cucito su misura del cliente.

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