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2009
Luigi Nicolais
Presidente
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I. Avvertenze 3
II. Introduzione 4
III. Oltre la Provincia, verso la Città Metropolitana 5
IV. Legalità e Sicurezza 7
V. Trasparenza e semplificazione amministrativa 8
VI. Scuola e Formazione 9
VII. Donne, Giovani e Lavoro 11
VIII. Integrazione, solidarietà sociale, lotta alle povertà 12
IX. Pianificazione Territoriale e Sviluppo 14
X. Ambiente e Tecnologie pulite 16
XI. Mobilità sostenibile 18
XII. Conclusioni 20
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I.Avvertenze
Questo documento è frutto dell’elaborazione dei primi contributi e delle sollecitazioni raccolte
attorno agli assi portanti e qualificanti l’azione di governo che il Centro-Sinistra intende
attivare per i prossimi anni alla guida della Provincia di Napoli.
Il testo individua e descrive le principali direttrici di intervento, tratteggia alcune delle priorità
da affrontare nell’immediato e sul lungo periodo ed attualizza l’idea della Provincia che verrà.
Il programma è un documento progressivo ed aperto, pronto ad accogliere e metabolizzare
gli approfondimenti e le contestualizzazioni dei contributi e delle proposte che ogni cittadino
vorrà e potrà lasciare sul portale.
Per ciascuno degli assi sono disponibili e consultabili, in rete e presso il Comitato, i contributi
più articolati redatti dai gruppi di lavoro tematici, nonché articoli tecnici di approfondimento.
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II.Introduzione
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III.Oltre la Provincia, verso la Città Metropolitana
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la bonifica delle coste, dei fiumi, delle acque e dei territori dai rifiuti tossici,
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IV.Legalità e Sicurezza
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V.Trasparenza e semplificazione amministrativa
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VI.Scuola e Formazione
• valorizza le istituzioni, gli operatori del settore, i luoghi e i tempi della conoscenza.
Ma soprattutto se riattiva l’ascensore della mobilità sociale del merito, delle competenze, del
sapere.
Per giungere a ciò, intendiamo riconfigurare la Provincia come polo di programmazione,
coordinamento e gestione efficiente e capace, in grado di promuovere integrazione tra i vari
segmenti istituzionali ed attuare sinergie con tutti gli attori della filiera della conoscenza.
Le scelte prioritarie e gli interventi prevedono
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la definizione di criteri omogenei per il dimensionamento della rete scolastica,
che facciano leva sulla verifica delle reali esigenze del mondo del lavoro, sulla
valorizzazione delle eccellenze, sull’equilibrio delle varie tipologie di percorsi
di istruzione all’interno di ogni ambito territoriale;
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VII.Donne, Giovani e Lavoro
Nella provincia di Napoli accanto a tante eccellenze, convivono ampie sacche di criticità
economica ed occupazionale che non consentono di capitalizzare al meglio il potenziale di
risorse umane, il capitale sociale, le iniziative locali di sviluppo.
In tal senso vanno garantite: la sinergia fra i vari livelli istituzionali, di cui la Provincia, con i
suoi 3 milioni di abitanti, può essere protagonista e pertanto, in attesa che la Regione deleghi
ulteriori competenze dovute alla Provincia, si propone:
• tutelare la qualità del lavoro, facendo attenzione alla sicurezza nei luoghi di lavoro,
alla garanzia dei controlli ed a tutte le iniziative utili per competenza per combattere
tutte le forme di evasione e sommerso
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VIII.Integrazione, solidarietà sociale, lotta alle povertà
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Ciò attraverso
• la creazione, d’intesa con i comuni, di dieci mense per i senza fissa dimora e le
persone in difficoltà.
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IX.Pianificazione Territoriale e Sviluppo
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In questo quadro assumono un ruolo strategico la valorizzazione del ruolo di Bagnoli e la
riconversione post-industriale della zona orientale di Napoli che diventa cerniera con il
Nolano-Pomiglianese.
Attraverso l’uso delle risorse europee, verrà proposto un grande programma di recupero
delle periferie affinché divengano poli di riequilibrio tra città e zone interne, e nodi di una
grande cintura verde, una “green belt”, in cui il recupero ambientale basato sulle green
tecnologies sia esso stesso strumento di sviluppo e fattore di qualità della vita per tutti i
cittadini.
Dal punto di vista della strategia, i contesti urbani, per le peculiari caratteristiche produttive e
socio-culturali in essi storicamente sedimentatesi, sono i luoghi chiave in cui definire e
attuare interventi di coesione sociale. Uno dei problemi maggiormente avvertiti in queste
aree riguarda le condizioni di vivibilità dei cittadini e la qualità dei servizi erogati dalle
pubbliche amministrazioni. Il congestionamento urbano, dovuto alla concentrazione di ingenti
quote di popolazione provenienti spesso dalle province, esse stesse inadeguate a fornire
servizi e strutture di base (scuole, ospedali, spazi ricreativi), finisce per produrre due
conseguenze negative: il sovraffollamento dell’area urbana e lo scadimento dei servizi
pubblici.
Contemporaneamente lavoreremo per migliorare le condizioni dell’attrattività di Napoli e dei
territori della sua provincia intervenendo sia sul recupero dei beni e degli attrattori culturali
sia bonificando il territorio attraverso interventi diretti sulle infrastrutture materiali e su quelle
immateriali.
In particolare poi, per accrescere l’interesse a livello internazionale verso i settori produttivi
ed economici regionali, verrà predisposto un pacchetto integrato di azioni tese in modo
congiunto alla valorizzazione e alla conoscenza delle potenzialità imprenditoriali dei territori
provinciali e alla ricerca di accordi sulla sicurezza territoriale fissati anche attraverso la
definizione di Certificazione sulla Sicurezza e la Legalità Territoriale, un marchio che
potrebbe fungere da stimolo per i potenziali imprenditori internazionali.
Un’attenzione particolare, sintesi del buon governo territoriale, verrà prestata all’agricolatura,
per renderla sostenibile e di qualità, altamente competitiva sia sul mercato locale, nazionale
e internazionale.
L’agricoltura nella provincia di Napoli ha nel passato costituito il volano di sviluppo
dell’economia del territorio e ha rappresentato il baricentro geografico della cosiddetta
“Campania felix”.
Oggi occorre spezzare i vincoli e superare le criticità che ne impediscono un’affermazione di
successo. Ciò potrà attuarsi attraverso politiche mirate e orientate alla qualità, alla sicurezza
e alla tracciabilità e quindi riconoscibilità dei prodotti.
Tali scelte potranno essere agevolmente sostenute anche attraverso l’attivaione di un
“Centro di eccellenza per la valorizzazione delle produzioni agroalimentari territoriali” in
grado di integrare e mettere in sinergia le competenze tecnico-scientifiche presenti sul
territorio in modo da favorire processi di innovazione e trasferimento tecnologico, ma anche
di intervenire positivamente sulla logistica, conservazione ed esportazione delle produzioni.
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X.Ambiente e Tecnologie pulite
Il territorio della Provincia di Napoli oggi è percepito come un luogo di profondo disagio,
economico, culturale e sociale.
Eppure noi possiamo e siamo in grado di invertire percezioni e consapevolezze, utilizzando
le nuove tecnologie per il monitoraggio e sensibilizzando ogni cittadino a forme di
responsabilità ambientale
Si badi bene questa nuova vocazione ambientale deve basarsi sulla conoscenza e sulla
consapevolezza. Non una mera difesa dell’esistente, ma l’adozione delle tecnologie pulite
come volano di sviluppo e paradigma intorno al quale ricostruire i processi del nostro
sviluppo e del nostro agire quotidiano.
Fondamentale in questa azione è il completamento del ciclo dei rifiuti provinciale che dovrà
segnare il ritorno alla gestione ordinaria della raccolta, del riciclo e dello smaltimento, in virtù
del passaggio di competenze alle province con la fine dell’esperienza dei commissariati
straordinari.
Vogliamo costruire una Provincia ambientalmente sana, in cui il territorio è completamente
bonificato e costantemente monitorato dalle tecnologie più moderne, in grado di assicurarci
della qualità e della sicurezza dell’aria che respiriamo, dell’acqua che beviamo e del suolo
che abitiamo e coltiviamo.
La nostra opzione strategica sarà l’adozione in larga scala delle cosiddette Tecnologie Verdi
(Green Technologies), intorno alle quali far ruotare ogni azione di sviluppo del nostro
territorio.
Ciò significa incentivare l’uso di fonti energetiche alternative e rinnovabili, puntare sull’edilizia
eco-sostenibile, intervenire sul ciclo delle acque, sulla manutenzione e messa in sicurezza
degli ambienti, sui sistemi di mobilità e sulla logistica, ma anche e soprattutto sul ciclo
integrato dei rifiuti e del loro smaltimento.
Scelte queste che consentiranno di contrastare efficacemente la riduzione delle risorse
naturali ed il degrado ambientale generando contemporaneamente una grande opportunità
di crescita economica e miglioramento della qualità della vita.
Ogni nostra politica e ciascun intervento collegato all’ambiente o con possibili ricadute sarà
sempre soggetto a un momento valutativo e a severe procedure di prevenzione per la
mitigazione dei rischi.
Proprio perché consapevoli degli esiti devastanti per l’ambiente e per l’economia della
tragedia rifiuti intendiamo da questo avvio di soluzione lanciare la nostra strategia di riscatto
ambientale.
Il ciclo della gestione dei rifiuti è ancora incompleto. Non è possibile pensare di organizzare
una gestione efficiente senza ricorrere a tutte le opzioni ambientalmente compatibili e
tecnologicamente affidabili, e quindi al riciclo delle frazioni secche riciclabili, al trattamento
biologico della frazione organica umida, al trattamento di termovalorizzazione della frazione
organica non riciclabile.
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Di fatto ad oggi, tutto il rifiuto indifferenziato (quasi il 90% del totale) dopo una serie di
trattamenti costosissimi, ma di scarsa utilità, viene smaltito in discarica o "stoccato" nei siti
delle ecoballe.
Queste carenze strutturali hanno portato ad un uso indiscriminato della soluzione discarica,
che, oltre a rinunciare alla valorizzazione del rifiuto, depaupera la risorsa "suolo" della
regione, a danno soprattutto delle generazioni future.
La nostra opzione strategica è per
• una progettazione e gestione, trasparente e sicura, delle discariche nel pieno rispetto
delle norme in vigore.
• una gestione attenta dei rifiuti speciali, quelli prodotti da attività di servizio ed
industriali, che sono potenzialmente più pericolosi e quantitativamente 2 o 3 volte
maggiori rispetto a quelli urbani e su cui si concentrano gli interessi delle ecomafie.
• una formazione avanzata per i tecnici che operano sul territorio metropolitano.
• il censimento dei siti contaminati da rifiuti pericolosi, consapevoli che esistono diverse
centinaia di siti pericolosi dove è forte e grave il rischio per le colture e quindi per
l'ambiente e la salute dei cittadini
• il monitoraggio ambientale attraverso la tracciabilità dei rifiuti, dal momento della loro
produzione, durante la fase del loro trasporto e fino al loro smaltimento definitivo; ed il
monitoraggio continuo, trasparente ed affidabile degli impianti preposti al loro
trattamento e smaltimento (comprese le discariche, per ciò che riguarda sia la
gestione amministrativa e le procedure di accettazione e conferimento dei rifiuti agli
impianti, sia la misurazione e controllo di tutti i principali parametri di interesse dei
diversi comparti ambientali).
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XI.Mobilità sostenibile
La Provincia di Napoli si caratterizza per la densità abitativa tra le più alte d’Europa e del
mondo: 2.632 abitanti per kmq.
In questo contesto la mobilità sostenibile dei cittadini e delle imprese è uno dei punti nodali
per il cambiamento.
Il nostro obiettivo di governo è migliorare la qualità della vita dei cittadini intervenendo sui
servizi, le reti stradali, le infrastrutture, le gestioni e creare nuove sinergie con altri servizi di
mobilità presenti sul territorio.
Per questo punteremo a
• riorganizzare e realizzare nuovi bus terminal, con progetti qualificati ed inseriti nei
luoghi di interscambio;
• aumentare la qualità dei servizi di trasporto pubblico locale, in particolare per quanto
riguarda la pulizia dei treni, il miglioramento del comfort di viaggio, l’informazione
all’utenza e la puntualità, chiedendo azioni mirate alle Aziende di Trasporto Pubblico
Locale.
Particolare attenzione sarà dedicata, contestualmente all’aggiornamento del Piano di bacino
e alla messa a gara dei servizi, alle Aziende di trasporto pubblico locale partecipate dalla
Provincia, verificando anche l’opportunità di aggregarle di un’unica Azienda di bacino su
gomma.
Banco di prova sarà poi un puntuale programma di riqualificazione, messa in sicurezza e
manutenzione della rete stradale provinciale aumentandone gli standard qualitativi e di
sicurezza.
L’attuale rete stradale provinciale è la parte restante di una più estesa (circa 1.700 km) che,
dalla fine degli anni ‘90, si è andata a modificare a seguito delle cessioni ai Comuni. Ad oggi,
la rete di proprietà e/o in gestione della Provincia di Napoli, è costituita da circa 844 Km di
assi stradali, e comprende: gli assi prettamente di proprietà della Provincia (circa 600 Km),
gli assi di proprietà della Regione, affidati in gestione, gli assi ceduti dall’Anas.
Lavoreremo quindi per
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• l’implementazione di un sistema di manutenzione programmata e la realizzazione di
interventi mirati di tipo infrastrutturale sulla rete stradale provinciale
• innovazioni tecnologiche, volte a favorire il rispetto del codice della strada, il controllo
della condotta di guida, il monitoraggio dei flussi di traffico, al fine di migliorare le
prestazioni offerte dalla rete esistente e conservarle nel tempo, soprattutto in tema di
sicurezza stradale
Al fine di ottimizzare la rete viaria favoriremo, poi, il completamento dei collegamenti sia con
le infrastrutture viarie nazionali sia con quelle comunali, a tal fine si opererà prioritariamente
sulla
Abbiamo inoltre assunto a priorità politica anche la questione dei collegamenti marittimi nel
Golfo di Napoli, al fine di garantire servizi stabili ed efficaci, e quindi una reale continuità
territoriale ai residenti delle isole; e al tempo stesso, una buona accessibilità alle isole per i
flussi turistici.
Come governo dell’innovazione opereremo affinché
• gli armatori privati, raggiungano standard più elevati di qualità e affidabilità del
servizio, attraverso l’introduzione di una nuova regolamentazione, anzitutto per i
servizi residuali, attualmente non disciplinati da alcun tipo di obbligo, e per i servizi
minimi, al fine di garantire l’effettivo e pieno adempimento degli impegni assunti dagli
operatori;
• gli utenti possano beneficiare di una integrazione tariffaria, sia a mare tra i diversi
operatori, sia anche una integrazione terra-mare, che consenta - ad un costo
agevolato coperto con un solo biglietto – l’uso congiunto dei servizi di trasporto
pubblico locale sulle isole e nella città di Napoli e dei collegamenti marittimi con la
terraferma.
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Infine, ma non da ultimo, interverremo affinché le nuove stazioni della metropolitana
divengano sempre più attrattori di servizi, attività commerciali e ricettive, innescando una
sostanziale riqualificazione del tessuto edilizio circostante.
XII.Conclusioni
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