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Tel. 0444 349611 - Fax 0444 349510
www.svec.it - email: svec@svec.it
vicenzaabc
venerdì 19 marzo 2004, numero 1, anno III
SETTIMANALE DI INFORMAZIONE, CULTURA, POLITICA, ASSOCIAZIONISMO, SPETTACOLO
la città a chiare lettere
Editore: VicenzaAbc scarl, Corte dei Molini 7, 36100 Vicenza. Partita Iva 03017440243. Telefono 0444.305523. Fax 0444.314669. E mail: info@vicenzaabc.it.Spedizione in abbonamento postale 45% Comma 20/B, legge 662/96 - DC Vicenza
Redazione: Corte dei Molini 7, Vicenza. Telefono 0444.504012. Fax 0444.314669. E mail: redazione@vicenzaabc.it www.vicenzaabc.it
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Ricominciamo Nostra inchiesta: ecco perché non ce la raccontano giusta

Inquinamento: le sette bugie


dell’amministrazione
Vicenza Abc riparte. L’obiettivo:
diventare una voce autorevole nel
panorama dell’informazione citta-
dina. Un obiettivo che solo a scri-
verlo fa tremare le dita sulla tastie-
ra. Ma abbiamo ottime ragioni per
crederci.
Ripartiamo grazie alla fiducia di
Iniziative boicottate e mancanza di responsabilità: così a Vicenza vince lo smog
230 soci (ma il numero continua a Ci aspetta un periodo difficile dal
crescere e le porte sono sempre punto di vista ambientale. Con
aperte) che hanno investito risorse l’arrivo della bella stagione infat-
per un’idea: dare una nuova voce a ti, dobbiamo mettere in conto
Vicenza. Ci sono giovani e meno anche un fisiologico aumento
giovani, industriali e operai, stu- dello smog e dei conseguenti
denti e pensionati. Ci si può spec- rischi per la salute.
chiare l’intera città. Motivo in più per affrontare a
Ripartiamo con la forza dei nume- muso duro la realtà: l’inquina-
ri: la bellezza di oltre 400 abbona- mento a Vicenza aumenta di gior-
ti che hanno sottoscritto questa no in giorno (i dati sulle PM 10
avventura quasi a scatola chiusa. sono solo la cartina tornasole di
Fondamentali, perché assicurano al un malessere molto più ampio)
giornale uno zoccolo duro per ma le amministrazioni - locali,
regionali e nazionali - stanno
almeno un anno di vita. Vero è che facendo poco o niente per risol-
qualcuno ha accettato solo per sfi- vere il problema.
nimento. Ma c’è chi ha acquistato
In particolare, l’amministrazione
venti abbonamenti per regalarli a cittadina non solo è incapace di
parenti e amici. C’è anche chi, per proporre idee e soluzioni, ma
fortuna, non ha voluto saperne, a addirittura dà l’impressione di
scatola chiusa. A scatola aperta, li rema re contro qualsiasi iniziati-
aspettiamo ogni venerdì in edicola. va. Da mesi sentiamo gli ammini-
Ripartiamo con la forza del passa- stratori criticare ogni provvedi-
to: 2000 copie settimanali. Diretto mento anti smog con mille moti-
da Stefano Ferrio, questo giornale vazioni, talvolta sensate, spesso I dati sono impietosi: 60 600 auto catalitiche.”
aveva stabilito un record: 2000 molto meno.
autobus vicentini su 130, Incredibile ma vero: neanche tutti i 70 mila patentati vicentini “Le soluzioni esistono –
copie vendute. Bisogna risalire a In questa inchiesta abbiamo rac- la metà del parco macchi- inquinano quanto 60 vecchi automezzi Aim sulle strade insiste Quero – e di buoni
Nuova Vicenza di fine anni Ottanta colto tutte le teorie con cui l’am-
ne, inquina come migliaia esempi è piena l’Italia.
per trovare un settimanale vicenti- ministrazione difende il suo immo-
no capace di tanto. Se questi nume-
ri un po’ ci spaventano, una certez-
za ci stimola: Vicenza ha voglia di
un giornale alternativo. Faremo il
bilismo o comunque lo scarso
entusiasmo per dare ai vicentini
una città più vivibile. È vero che
più delle auto inquinano le cal-
di auto messe assieme.
Uno studio sull’impatto
ambientale dei mezzi
pubblici ha messo in fila
E il bus si scoprì Cominciamo col ricon-
vertire i vecchi bus e
affianchiamo alle 60
macchine ecologiche
possibile per essere all’altezza.
Buon viaggio, assieme a noi.
Matteo Rinaldi
daie? È sensato supporre che il
fumo delle sigarette fa più male
di quello che esce dalla marmitta
di una moto? È vero che le targhe
alterne non servono a nulla? È
numeri impressionanti:
respirare il fumo di un
bus che corre lungo
Corso Padova è come
pericolo pubblico nuovi minibus elettrici da
25 posti: costano 100
mila euro l’uno”.
Ma intanto per noi citta-
realistico pensare che finchè le aspirare gli scarichi di inferno dantesco, per for- Riformista che per primo I dati sembrano così dini crolla un’altra certez-
Vicenza Abc ritorna all’appunta- misure antismog non saranno 600 auto catalitiche. tuna irrealizzabile, non ha reso pubblici questi incredibili che qualcuno za. Fino a ieri a salire in
mento settimanale con i lettori prese da tutti i comuni che cir- Avete letto bene: 600. foss’altro perché i paten- dati - Non vorrei passare ha preteso conferme bus ci si sentiva persone
dopo una sosta che ha consentito di condano Vicenza non ci si deve Altro dato da brivido: tati vicentini non sono per quello che invita la dall’Aim. Puntualmente migliori: oggi facciamo
recuperare convinzione e risorse. aspettare alcun miglioramento? nell’ipotesi (tutt’altro che sufficienti. Neanche met- gente a disertare i mezzi arrivate: “Quanto a PM due conti e scopriamo
Ritorna profondamente rinnovato. A tutto questo abbiamo cercato
di dare risposte precise. improbabile) che i 60 tendo al volante i mino- pubblici. Però bisogna 10, le polveri sottili più che, a ritrovarsi in cinque
Al direttore Matteo Rinaldi e alla
sua redazione va l’augurio di buon vecchi bus percorrano renni faremmo più danni. guardare in faccia la real- dannose per la salute”, sui sedili di un vecchio
Ma anche tutte le possibili alter-
lavoro e successo. Li affianca un native per costruire, un po’ alla contemporaneamente la “Sparare sui bus in que- tà. Tanto più che questi ha spiegato l’ex dirigente bus arancione, equivale a
Comitato editoriale, nelle persone volta, una Vicenza più sana e vivi- città, l’inquinamento pro- sto periodo è un po’ come bus sono pieni soltanto del settore trasporti Aim viaggiare con 100 auto
di Gianfranco Candiollo, Paolo bile. dotto sarebbe pari a quel- sparare sulla croce rossa nelle ore di punta. Per il Gianfranco Rodighiero, ciascuno. Per scaricarsi la
Gurisatti e Gianni Zulian, scelti da lo di 70 mila vicentini al – dice Matteo Quero, resto della giornata viag- un vecchio bus inquina coscienza, meglio scende-
autorevoli rappresentanti dei soci in A pagina 4-5
volante. Un scena da coordinatore di Vicenza giano vuoti.” per chilometro quanto re e proseguire a piedi.
pieno accordo con il Cda, i quali
ricopriranno il ruolo di garanti delle
finalità politiche e culturali della questa settimana
nostra Società.
Vicenzaabc è nuovamente in edico-
la, in giorni duramente segnati da
tragedie, nel panorama sempre più politica cronaca ritratti vicentini cultura economia
ravvicinato del mondo. A tali vicen-
de, che coinvolgono le nostre vite e Parla il cronista Reportage: il rally Gianantonio Stella, Sponsor, fuga Massimo Calearo
il nostro futuro, il nostro giornale
del sexgate berico: dal liceo Pigafetta galeotto fu quel
non si sente estraneo e, nella dimen-
sione territoriale che gli spetta,
saprà dare un contributo alla com-
“Avanti fino in fondo” di San Felice al Corrierone dal centrodestra viaggio in Maserati
prensione e al dialogo, ricercando
chiarezza e verità. 2 3 6 8 7
L’editore

Take L’ultimo baluardo del maschio


it Easy... Donne in crescita ovunque. Solo all’istituto Rossi resiste il tabù
Crescono rapidamente nelle forze di polizia e in tutti i ruoli tradi- preparazione per la facoltà di Ingegneria o l’alternativa di un posto
zionalmente riservati ai maschi. Nel corpo dei vigili urbani la media di lavoro immediato. Non so quanti altri studenti ricevano ottime
italiana di agenti al femminile è salita in pochi anni dal 10 al 25 per proposte di lavoro prima ancora di ottenere il diploma. Purtroppo
cento. Clamoroso l’exploit a Bologna, dove le donne sono addirittu- c’è ancora chi crede che in questa scuola servano i muscoli. Ma
ra maggioranza con il 60 per cento. oggi si lavora col computer, mica col martello. Il fatto è che i miti
...oppure Comfort o Exclusive. sono duri a morire: ho sentito io stessa insegnanti delle medie
Molto più lentamente crescono anche in politica: siamo solo al
Mercedes Classe A. Da oggi nelle nuove versioni Easy, Comfort ed Exclusive. sette per cento tra i sindaci, saliamo a otto tra i consiglieri comu- sconsigliare, scandalizzati, le alunne che volevano iscriversi qui”.
nali, c’inerpichiamo all’undici tra gli assessori e svettiamo al dodici La preside Zeila Biondi - tra parentesi la prima donna a guidare l’i-
Con Light-Lease, a partire da € 89* al mese. per cento in parlamento.
*L’esempio è riferito a una Classe A 140 ESP Classic Clima con pacchetto Easy (Short Version). Prezzo chiavi in mano €18.871,00 IVA com-
stituto nella sua lunga storia – ha le idee chiare su come invertire
presa (esclusa IPT): anticipo €9.171,30 o eventuale permuta e 35 rate mensili di € 89 e possibilità di riscatto di € 7.170,98. Spese d’istrut-
Ma c’è un baluardo di resistenza, proprio sotto casa, dove le per- la tendenza. “Stiamo studiando iniziative per portare più donne al
toria € 102 T.A.N. 2,20% e T.A.E.G. 2,67%. Iniziativa valida fino al 31 marzo 2004. Salvo approvazione della DaimlerChrysler Servizi Fi-
nanziari S.p.A. Consumo (l/100 Km.): urbano 10,60 - extraurbano 6,30. Emissioni di CO2: 186 g/Km. centuali al maschile restano bulgare: è l’istituto tecnico industriale Rossi. Dobbiamo far capire che questa è una scuola adatta a tutti.
Alessandro Rossi. Tra le aule dell’immenso complesso, fiore all’oc- Bastano I dati: su venti ragazze diplomate lo scorso anno, la metà
chiello delle scuole tecniche vicentine, le donne continuano a esse- si è iscritta a ingegneria e l’altra metà ha trovato lavoro subito”.
Concessionaria Ufficiale Mercedes-Benz re una rarità. “Dieci anni fa la percentuale era dell’1,2 per cento – Sarà una sfida lunga e laboriosa ma le donne, si sa, non mollano
racconta la preside Zeila Biondi - Cinque anni fa siamo cresciuti mai. E l’esempio arriva proprio dal Rossi: “La prima ragazza che s’i-
TORRI DI QUARTESOLO BASSANO DEL GRAPPA THIENE
0444/250710 0424/886000 0445/380020 all’1,7. Quest’anno, delusione, siamo scesi all’1,3 per cento: 19 scrisse all’istituto non ebbe vita facile. Il preside di allora non vole-
donne su 1450 studenti.” va saperne. Ma lei fu più testarda: fece i primi due anni in un'altra
ARZIGNANO BOLZANO VICENTINO LONIGO
0444/450011 0444/351290 0444/436271 La domanda è: perché? “Non esiste un solo valido motivo per tene- scuola e si trasferì al Rossi al terzo anno. Furono costretti ad iscri-
www.trivellato.it re le donne lontane da questa scuola. Il Rossi offre un’adeguata verla. Era il 1972”.
sette giorni di politica

I nodi che l’amministrazione non riesce a sciogliere. E quelli che si crea da sola

Grandi manovre attorno al Dal Molin


o decollano i jet o si alzano i palazzoni
La grande e appetibile area dell’aeroporto al centro di molti interessi: da una parte chi crede ciecamente nello scalo cittadino
dall’altra chi farà di tutto perché gli aerei restino a terra. Potrebbe diventare una zona residenziale dal valore inestimabile
500.000 euro che ogni anno grava sulla struttura Altri settori dell’imprenditoria locale (gruppo nei confronti di Lorella Bressanello, Direttore del
di via Sant’Antonino in attesa che possa decollare Mezzalira in primis) propugnerebbero invece una Dipartimento Territorio e moglie del primo citta-
il piano del presidente Beppe Sbalchiero che, con serie di nuovi insediamenti e, allo stato attuale, dino azzurro Enrico Hüllweck. Ma all’intera pole-
cinquantamila voli annui e l’affitto degli hangar ai tali istanze sembrano appoggiate da palazzo mica se ne aggiunge un’altra. Lo stesso Buffarini
privati, punta a ritornare in pareggio entro 20 Nievo. annuncia una serie di azioni legali contro l’ammi-
mesi. La struttura (il socio di maggioranza è la nistrazione per una serie di presunti comporta-
Camera di Commercio col 60%) ha però dovuto Caso Nicosia, un vero disaster. Completamente menti antisindacali del Comune nell’ambito della
patire l’astensione pesantissima dei rappresentanti differente invece è il caso politico esploso attorno recente riorganizzazione del personale disegnata
della società autostradale Brescia Padova e soprat- alla nomina di Tonino Nicosia come consulente proprio da Dalla Negra e Marcolin.
tutto della Provincia. Da mesi, infatti, si parla in specializzato per la protezione civile municipale
termini negativi dell’aeroporto come di un ente (disaster manager). L’ingaggio dell’ex consigliere AIM. Su un piano diverso invece, va inquadrato
che genera solo perdite e pochi voli. Ma la vera forzista, trombato alle municipali di giugno, era lo scontro in atto tra la Cdl e il centrosinistra per
questione, qualora la struttura fosse chiusa, non è stato annunciato all’inizio di febbraio dall’assesso- quanto riguarda la multiutility berica. Il mese pas-
di tipo commerciale, ma urbanistico, e riguarda re ai lavori pubblici Alberto Maron. Un mese fa la sato era stata Vicenza Capoluogo a rendere pub-
direttamente il Comune capoluogo. Se al Dal notizia non fece molto clamore, ad eccezione del- blico un sondaggio in cui gli intervistati bocciava-
Molin fosse tolta la concessione aeroportuale, l’a- l’attacco del responsabile provinciale della Direl no buona parte del servizio bus fornito dalla spa
rea potrebbe immediatamente diventare interes- Domenico Buffarini. Come rappresentante del sin- di San Biagio. Il dossier realizzato poi dai consi-
sante per una serie di appetiti edilizi cospicui, per- dacato dei funzionari infatti, quest’ultimo aveva glieri Marino Quaresimin (Margherita) e Ubaldo
ché costituisce l’ultimo grandissimo comparto di sparato a zero sull’ennesima chiamata ad perso- Alifuoco (Ds), non ha fatto che alzare i toni della
pregio rimasto in città. nam uscita fuori a Palazzo Trissino (Nicosia perce- querelle. L’Ulivo parla di costi in calo e di “esage-
La zona a Nord di Vicenza infatti è rimasta pisce una retribuzione di 21.000 euro annui). rata esposizione per gli investimenti nei confronti
sostanzialmente verde, non è densamente abitata, Il vero caso però è esploso quando, ai primi di degli Istituti di credito (nel 2003 sono stati sotto-
e sotto il profilo commerciale costituisce un’ottima marzo, la Cdl che governa a palazzo Trissino si è scritti mutui per 60 milioni di euro, Ndr).
possibilità. Non a caso l’associazione Parco trovata spiazzata dall’attacco dell’onorevole Sulla sponda opposta però ci sono Hüllweck e
Perraro, anche se in termini di insediamenti sporti- Giorgio Conte, in qualità di segretario provinciale l’assessore al bilancio Carla Ancora. I due accusa-
vi, ha già cominciato a parlare di possibile urba- di An, aveva definito l’ingaggio di Nicosia una no le minoranze di “dare una lettura errata di dati
nizzazione dei lotti. marchetta politica pagata a Forza Italia. Sui media reali” e basano il loro ragionamento sul fatto che,
Una eventualità che però tre anni fa era stata giu- locali, l’assessore al personale Michele Dalla sino al 2000, nel bilancio di Aim (che prima di
dicata inaccettabile dall’allora assessore all’am- Negra (che, come Nicosia, se ne è andato tre anni allora non era una Spa) i canoni di affitto delle
biente azzurro Sandro Bordin (“se qualcuno pensa fa da An per approdare tra i forzisti) e lo stesso reti comunali (acqua, fognatura, sottoservizi)
Il futuro dell’aeroporto, i veleni sulla gestione del a tirare su un solo mattone, dovranno passare sul Conte se ne sono dette di tutti i colori, con l’oppo- andavano conteggiati a parte. Lo stesso presidente
personale municipale, targhe alterne e servizi bus, mio cadavere”). Sullo stesso piano si muovono i sizione di centrosinistra che in aula ne approfitta- di Aim Beppe Rossi è sceso in campo difendendo
sono gli ultimi nodi della settimana politica vicen- Ds che a palazzo Trissino hanno già messo le va per incalzare la giunta (“perché non si è scelta l’operato della compagnia e spiegando il massiccio
tina. mani avanti contro ogni tipo di lottizzazione. Così la via di un concorso pubblico? Perché Dalla ricorso al credito con la necessità di investire “in
la situazione rimane in stallo soprattutto all’inter- Negra ha chiamato un suo amico?”). Una vicenda un mercato non più contraddistinto dal regime di
Dal Molin, aerei in difesa dell’ambiente. La no dei vertici di Assindustria e della Camera di che subito si è legata alle rivelazioni di Canale 68 monopolio”.
riunione del consiglio di amministrazione dello Commercio. Una parte degli imprenditori infatti, che, in contemporanea, mandava in onda una
scalo berico ha prodotto la soluzione che molti si non vuole la morte dello scalo berico e ne chiede il serie di reportage al vetriolo sugli emolumenti Marco Milioni
aspettavano. Il cda ha di fatto chiesto ai soci, per rilancio con l’aiuto del governo, perché anche le d’oro dei dirigenti comunali scelti dall’esecutivo.
l’ennesima volta, di ripianare la perdita di casse delle imprese in questo momento patiscono. Un reportage in cui si puntava l’indice soprattutto

Caso Baldinato: parla il giornalista che sta facendo tremare Palazzo Trissino con le sue rivelazioni

Di Natale: “Non mi fermerò davanti a nulla”


Media, politica sesso e comune. Il sindaco invece fu Cornedo: Angelo Di Natale. premiandolo per un servizio Ma i primissimi riscontri sul
manovre di corridoio. Sembra indagato per omesso rapporto. Uno che di giornalismo sulla liberazione di Farouk seguito del Tg della Tv di
che ci siano tutti gli ingredien- In pratica l’accusa sostiene che d’inchiesta ne capisce. Kassam. Qualche anno dopo, Spagnago si sono già avuti a
ti per il sexgate di palazzo. Il il primo cittadino, sebbene Quarantacinque anni ad un altro reportage di Di palazzo Trissino. Se durante il
caso di presunte molestie in informato dei comportamenti aprile, ultimo incarico alla Natale dà il là ad una inchies- consiglio l’appuntamento di
comune dopo l’incipit dell’in- di Baldinato, non avrebbe Rai siciliana prima di appro- ta della magistratura che per- prammatica era quello delle
verno del 2003 è nuovamente informato l’autorità dare nel vicentino, Di Natale metterà l’arresto di alcuni 19,30 per vedere il notiziario
esploso in consiglio dopo le giudiziaria come invece com- si trova particolarmente a suo imprenditori del catanese di Tva Vicenza, adesso i con-
rivelazioni shock di Canale 68 pete alla sua figura di pubbli- agio nel genere. Il suo curricu- appartenenti ad un consorzio siglieri guardano anche quello
il quale, da giorni bombarda co ufficiale. lum parla chiaro. che affida appalti a mafiosi delle 19,20 su Canale 68, in
la giunta cittadina parlando di All’epoca Baldinato si dimise e Nel 1993 vince, per la carta latitanti. «A Vicenza - sotto- attesa magari di qualche lan-
nastri che scottano. il sindaco passò indenne la stampata, il “Premio linea Di Natale - ho trovato cio shock dell’ultim’ora che
Ormai la vicenda in municipio buriana riuscendo a vincere nazionale cronista” per una una realtà molto interessante potrebbe tornar buono nel-
la conoscono tutti. Ai primi tranquillamente le amministra- inchiesta in 16 puntate sulla per un cronista. E debbo dire l’agone politico.
dello scorso anno l’allora tive del giugno 2003. Gazzetta del sud che lo porta di essere contento di essere a Ma c’è qualcosa di nuovo che
assessore azzurro al personale Il caso però è riesploso a scoprire una tangentopoli in Canale 68 Veneto, una emit- bolle nella pentola della Tv di
Gilberto Baldinato (uno dei all’inizio del mese quando provincia di Ragusa, sua terra tente veramente libera. È una Cornedo? Di Natale fa sapere:
fedelissimi del primo cittadino Canale 68 ha attaccato senza d’origine. A consegnare il condizione essenziale per noi «Ogni giorno andiamo a cac-
azzurro Enrico Hüllweck) mezze misure l’esecutivo, par- riconoscimento è l’allora presi- giornalisti». Condizione che cia di notizie e le rendiamo di
venne indagato dalla procura lando di nastri e soprattutto dente della Repubblica Oscar però Di Natale non riscontra dominio pubblico; i condizion-
vicentina per una serie di pre- dando per certe le accuse su Luigi Scalfaro che, per la Tv, in molti altri media locali, amenti non ci interessano».
sunte molestie sessuali patite Baldinato e il sindaco. Autore conferisce la stessa riconoscen- viste le sue punture di spillo
da alcune dipendenti del del reportage dell’emittente di za a Pino Scaccia della Rai, nei confronti di altre testate. m.m.

LABIRINTI DI PALAZZO ACQUE MOSSE IN LAGUNA


La combattiva Franca Equizi tallona la compagna di partito Linda Favretto: Mentre tiene banco il problema dei tagli alla Sanità, a Palazzo Ferro-Fini c’è chi
“Quel negozio africano non paga le immondizie”. E in Comune volano le battute pensa a degustare il baccalà

Il bazar che piace all’assessore leghista L’ospedale chiude, la Regione ci mangia


È possibile aprire un negozio, comitati di zona, infastiditi dal- Dalla sanità alle specialità gastronomiche del proprio accanto all’aula consiliare, è stata organiz-
non dichiarare al comune la l'andirivieni di stranieri sotto Polesine. Dagli ospedali che la Regione Veneto zata una kermesse dedicata ai prodotti tipici della
sua superficie e per quattro casa. È stato l'assessore alle vuole chiudere al “bisato (anguilla) in tecia” o nella gastronomia del Polesine preparati da cuochi pole-
anni non pagare la tassa sulla finanze in persona Linda sua variante “rosto” (alla griglia). Due argomenti sani che hanno utilizzato per l’occasione la cucina
nettezza urbana? Favretto, che incalzata dalla che, per dirla alla Di Pietro, non ci “azzeccano” della mensa del Consiglio.
A Vicenza è possibile, almeno compagna di partito Equizi, molto. In apparenza. Perché il Consiglio regionale L’obiettivo, è stato spiegato dagli organizzatori,
secondo il retroscena svelato in alla fine ha dovuto ammettere del Veneto ha saputo fare il miracolo. era quello “di far conoscere ai consiglieri regionali
sala Bernarda dal consigliere ciò che tutti sapevano. Tant'è Ecco, infatti, che per giovedì 18 marzo a palazzo e alla stampa, attraverso una degustazione, i pro-
leghista Franca Equizi. La che a palazzo Trissino la battu- Ferro-Fini è stata convocata una seduta straordina- dotti tradizionali della provincia di Rovigo opportu-
vicenda è quella arcinota del taccia gira da settimane: ma ria dell’assemblea legislativa per discutere sui tagli namente preparati e enunciati secondo un percor-
bazar africano di via Napoli, come fa un assessore leghista a agli ospedali decisi dalla Giunta veneta. so gastronomico che rispecchi le vocazioni polesa-
che da due anni riempie le cro- no "noi non pagheremo mai, non far pagare i soldi delle Un’iniziativa partita dai gruppi dell’opposizione del ne”.
nache dei media locali. A mar- perché in Comune abbiamo gli immondizie ad un africano? centrosinistra decisi a capire come la Giunta inten- A quando la “giornata del baccalà alla vicentina”
gine del consiglio però, Equizi agganci". Che cosa avrebbe fatto “il” sce- de rispondere alle sentenze del TAR che annullano sul Canal Grande o la “tre giorni” dei “casunzei al
ha dipinto uno scenario curio- Effettivamente a dichiarare che riffo Giancarlo Gentilini a la decisione di chiudere gli ospedali di Malcesine, burro fuso” direttamente dalle valli dolomitiche a
so, spiegando che ogni volta il bazar di via Napoli non ha Treviso sapendo una cosa del Caprino Veronese, Tregnago, Isola della scala nel palazzo Ferro-Fini?
che i vigili urbani intervengono mai versato un centesimo di genere? E chi sono questi Veronese e di Auronzo nel Bellunese.
per notificare ai gestori dell'e- Tarsu (acronimo per tassa misteriosi agganci? Gli esperti dicono presto, se non altro per par
sercizio qualche provvedimento smaltimento rifiuti solidi urba- E la gastronomia cosa c’entra? C’entra, c’entra, condicio tra le varie province venete.
del Comune, questi rispondo- ni) al Comune, non sono stati i m.m.
perché contemporaneamente alla seduta straordi- abc
naria sulla sanità nell’atrio di palazzo Ferro-Fini,
cronaca

Reportage: in auto lungo una delle più trafficate arterie della città, oggi interrotta da un interminabile cantiere

San Felice non ride più


Clacson, smog, file a perdita d’occhio e un tempo record di mezz’ora per fare poche centinaia di metri
San Felice segna senza dubbio il record autobus, sette eroici e forse un po’ inco-
assoluto di traffico per la città di scienti ciclisti (nessuno indossava una Gli abitanti della zona sarebbero disposti a sacrificare anche il
Vicenza. Medie così basse non si rile- mascherina antismog) e più di una ven- sonno. “Ma tra Aim e Comune manca collaborazione”
vano neanche a Milano o Istanbul. Per tina di pedoni. Niente rispetto al nume-
verificarlo, ci siamo messi in strada per ro di auto.
una prova a cronometro. Percorso:
piazzale Bologna - cavalcavia dei Il percorso del rientro è più lineare ma
“Al lavoro anche di notte”
Ferrovieri e ritorno. Staremo sotto i meno scorrevole. Scendo il cavalcavia,
trenta minuti? Via Vaccari, Via Rossi, (freno-frizione-
prima ancora freno, frizione, prima…),
La pazza idea dei residenti
Mi metto al volante. È venerdì 12 di nuovo il cavalcavia e colonna in
marzo, sono le 11 e 11 minuti. La par- Corso San Felice. Non ne possono proprio più i resi- nuova viabilità.
tenza non è delle migliori: nel parcheg- All’altezza di BlockBuster si deve pren- denti del quartiere di tutti questi Intende dire che sono stati sba-
gio di piazzale Bologna fanno la fila dere obbligatoriamente a sinistra, per problemi: traffico, smog, polveri gliati i tempi?
davanti a me altre 5 automobili. Solo Via Torino, anche qui a causa dell’asfal- sottili, rotatorie, cantieri. Florio
Capponi, il presidente del comitato “Logica vorrebbe che prima si rea-
alle 11 e 54, dopo tre minuti di attesa a to squarciato, e anche qui incrocio lo lizzino cavi e tubature e poi viabili-
motore acceso, riesco ad immettermi sguardo sconsolato di un addetto Aim, residenti, fa il punto della situazio-
ne. tà e arredo urbano. Sembra che
nella strada. Ingrano finalmente la che in preda all’ira funesta degli auto- tra comune e Aim manchi coordi-
seconda ma le mie speranze vengono mobilisti, sbandiera paletta rosso–verde “Il cantiere di Corso San Felice ha namento se non proprio il dialogo.
subito deluse: Viale Milano è una giun- Visto l’attuale stato della viabilità la maggior parte dei cittadini rimpiange, con nostalgia cercando di rendersi utile (mentre torno causato ulteriori problemi ad una
gla urbana a scorrimento lento, un i tempi in cui l’auto era un lusso e non una necessità nuovamente a chiedermi: ma dove sono zona di residenza, la nostra, già Che richieste fate voi residenti?
biscione ininterrotto di auto che si susse- finiti i vigili urbani?). provata da mesi di lavori per la via- “Chiediamo che vengano rispettati
guono fino al gran finale, la maxi-rotatoria. Proseguo il percorso alternativo forzato (freno-fri- i tempi prestabiliti: un mese, come
bilità, gli interventi per la realizza-
Armata di pazienza proseguo, (freno-frizione- zione-prima ancora freno, frizione, prima…), all’in- Siamo al rush finale: senza mai riuscire ad ingrana- zione della rotatoria, il cambio del promesso. Potrebbero appaltare
prima; ancora freno, frizione, prima…), sono le 11 crocio con Via dei Mille sono obbligata a prosegui- re la terza affronto l’ultima prova: la svolta conti- parte dell’opera a ditte private, o
e 58, in sette minuti ho percorso la considerevole re diritta, svolto in Via Legione Antonini e final- nua che traghetta il biscione da Via Torino in Viale senso di marcia”.
fare ore straordinarie. Lo sa che il
distanza di circa 200 metri. Infilo la rotatoria tra mente arrivo all’incrocio con Corso San Felice, nel Milano. E qui vengo fagocitata da una massa di Ritiene che dare inizio ai lavori in
turno degli operai dell’Aim com-
colpi di clacson e stridore di freni. Sebbene la svol- punto più critico del percorso. Davanti a me ben automobili distribuita su tripla fila. questo periodo di “polveri sottili”
ta a sinistra in Corso San Felice sia vietata, a causa nove auto in coda. Il motivo: a quest’altezza di La svolta continua esiste da un po’, ma evidente- alle stelle sia stata una scelta prende anche i trasferimenti dall’a-
degli scavi, qualche automobilista riesce ad intrufo- Corso San Felice si è optato per un senso unico mente la sindrome da ingorgo ha contagiato tutti. sbagliata? zienda al cantiere e ritorno? Si
larsi, probabilmente dopo aver pronunciato all’o- alternato. Anche qui, a dirigere il traffico, un addet- Mi divincolo fra le auto, guadagno terreno (freno- perde un quarto d’ora ogni trasferi-
“Il problema è la logica seguita mento, mezz’ora di lavoro perduta
recchio dell’operaio Aim, intento a regolare il traffi- to dell’Aim munito di paletta (ma che fine avranno frizione-prima ancora freno, frizione, prima…): nella realizzazione dei lavori: prima
co, qualche parolina magica che purtroppo io igno- fatto i vigili urbani?). Una volta riuscita l’operazio- centimetro dopo centimetro raggiungo la meta, ogni giorno quindi, ed il venerdì
ro. ne di inserimento (e rischiato il tamponamento con piazzale Bologna. Sono le 12 e 20, obiettivo rag- lo stravolgimento della viabilità, poi pomeriggio non si lavora. Non
un autobus proveniente dal senso opposto), percor- giunto in 13 minuti. In totale, 29 minuti. Ce l’ho i lavori cominciati in ottobre che sarebbe male se i lavori si faces-
Via al secondo giro di rotatoria quindi, e svolta ro finalmente San Felice fino al punto d’arrivo: il fatta. Registro anche un’impressionante quantità di non sono ancora terminati. Infine sero anche durante la notte e nei
obbligata in Viale Mazzini, dove, all’incrocio con cavalcavia dei Ferrovieri. polveri sottili prodotte e respirate (chissà perché la situazione rotatoria del tutto fine settimana. Magari si riuscireb-
Via Carlo Cattaneo (che raggiungo alle 12 e 02), non ci sono centraline anche qui), e una dose di provvisoria. Ora tutto è stato be a concluderli nei tempi prestabi-
trovo la seconda rotatoria e il secondo ingorgo: Sono le 12 e 07. Sedici minuti netti, per percorrere stress che vi raccomando. E per fortuna che non era sospeso in vista della posa delle liti”.
colpa di un restringimento della carreggiata, anche la metà del percorso: una distanza irrisoria in linea l’ora di punta. nuove tubature e dei cavi.
questo causato dai lavori, che ha cancellato una cor- d’aria. A piedi ci avrei messo probabilmente meno Terminati questi lavori, riprenderan-
sia per chi arriva dalla Questura. tempo. Durante il viaggio ho incrociato quattro Anna Manente no quelli per rendere definitiva la a.m.

Se le auto passano a fatica, per gli autobus (e i loro autisti) sono dolori Dal gas ai cavi ottici
Un tram chiamato desiderio è un lavoro infinito
A una settimana dall’inizio dei ciale per gli autobus doppi (quelli a sto ci consente di “tirar dritti” bile realizzare un percorso alterna- Il maxi-cantiere di Corso San perpetuo “Viale Milano-Corso
lavori, chi per cause di forza mag- fisarmonica, lunghi ben 18 metri, senza problemi. Capisco però i pro- tivo migliore? Gli addetti ai lavori Felice è entrato in funzione marte- San Felice” ne suggerisce molte.
giore non può evitare di imboccare con una capienza di 160 passeg- blemi di chi viaggia in bicicletta e dicono che senza autobus lavore- dì 9 marzo.
la statale 11 per Verona ha oramai geri), ha appena concluso il suo dei pedoni” rebbero meglio. Il primo rallentamento all’opera, a
sperimentato tutti i percorsi alter- turno sulla linea 12. Torniamo a Corso San Felice: “Anche noi, senza cantieri. Ma Obiettivo dei lavori: posa di nuove onor del vero, è avvenuto solo per
nativi per raggiungere la meta. Ma Com’è andata la giornata nel quali sono i punti nevralgici di que- bisogna convivere senza tante pole- tubature per acqua e gas, nuovi cause meteorologiche: in giornate
c’è chi le scorciatoie non le può traffico di San Felice? sto cantiere? miche” cavi per l’elettricità e per le fibre di maltempo, infatti i lavori si
imboccare ed è costretto a seguire ottiche, anche in funzione del bloccano, perché la pioggia non
i percorsi obbligati: gli autisti dei “La situazione e’ pesante, ma len- “L’incrocio tra via Legione Perché i vicentini viaggiano sem-
tamente migliora. Dopo il primo Antonini e Corso San Felice. Il pre meno sui mezzi pubblici? Forse completamento dell’opera di rin- permette il regolare svolgimento di
mezzi pubblici. novo della viabilità del quartiere, scavi ed asfaltature.
giorno di caos assoluto, gli auto- senso unico alternato non risolve i biglietti sono troppo cari? I quar-
E di mezzi pubblici in Corso San mobilisti hanno capito che da que- affatto il problema” tieri non sono serviti tutti allo iniziata lo scorso ottobre ed anco-
Felice ne transitano tanti ogni gior- ste strade è meglio stare alla larga. stesso modo? ra allo stadio di provvisorietà di Dopotutto i residenti della zona
no: le linee 1, 12 e 14 percorrono Perché? strutture ed arredo urbano. sono abituati ai rallentamenti, al
il tratto in media ogni dodici minuti Cosa ne pensa della viabilità, a “Perché se a incrociarsi sono due Roberto non risponde, si limita ad caos e allo smog: il nodo viabilisti-
da mattina a sera, in entrambi i partire dalle rotatorie? auto si passa. Ma con due autobus un sorriso, saluta e se ne va. È forse singolare iniziare i lavori il co più caotico della città, versa
sensi di marcia, senza contare le “Per quanto riguarda il mio lavoro sono dolori! Manovre su manovre e secondo giorno della settimana e infatti da quasi sei mesi in gravi
corriere Ftv. le rotatorie ci hanno agevolato: incolonnamenti. Figurarsi poi con il a.m. non il lunedì, come logica vorreb- condizioni di stress dovute a
Sono le 18: Roberto, 33 anni, da generalmente sono dotate di corsie mio 18 metri” be? Apparentemente sì, ma di dis- sovraffollamento da mezzi in
nove anni autista con patente spe- preferenziali per gli autobus e que- Secondo lei sarebbe stato possi- torsioni ed illogicità il cantiere transito.

Mostra promossa da O pere appartenenti a Gallerie di Palazzo


Fondazione G iorgio Cini, Leoni Montanari
Fondazione Q uerini Stampalia,
G allerie dell’ Accademia, Vicenza, S. C orona 25
con il patrocinio del Musei Vaticani,
dal 20 marzo
Reliquiariodel capo di Santa Prassede (part.), Musei Vaticani.

Ministero per i Museo B agatti Valsecchi,


B eni e le Attività Culturali Museo Poldi Pezzoli, al 20 giugno 2004
Pinacoteca Ambrosiana, da mercoledì a domenica
T esoro di San Marco dalle 10 alle 18
e altre istituzioni culturali
e religiose del Veneto e della ingresso libero
Lombardia, restaurate grazie a
B anca I ntesa in collaborazione
con le Soprintendenze per i
B eni Archeologici e per il
Patrimonio Storico, Artistico e
Demoetnoantropologico del
Veneto e della Lombardia.
la nostra inchiesta

Iniziative boicottate e mancanza di responsabilità: ecco perché stiamo perdendo la battaglia per u

Inquinamento: le 7 bugi
L’emergenza inquina-
mento non può essere
3 risolta da misure prese
nel solo comune di
Vicenza.
Lo sostiene da sempre l’assessore Sorrentino: a
nulla serve la limitazione del traffico in città
quando i comuni limitrofi non vengono coin-
volti. La decisione – continua Sorrentino –
dev’essere presa a livello regionale se non addi-
rittura nazionale.

Vero a metà.
Sorrentino denuncia (ma solo tra le righe) le
responsabilità della Giunta Galan che non
risponde al decreto ministeriale (4 aprile 2002,
n. 60) contro l’inquinamento. Il decreto obbli-
gava le Regioni a predisporre il Piano di risana-
mento dell’aria entro un anno. Mentre
Lombardia, Emilia Romagna, Toscana e Lazio
lo hanno adottato, il Veneto demanda ai singo-
li capoluoghi di provincia ogni responsabilità e
decisione. Scaricare le responsabilità però non
risolve il problema: ovvio che i risultati sareb-
Una possibile causa di inquinamento.
Vicenza è circondata dalle zone industriali
dei comuni limitrofi. La stessa area ai limiti-
Messe alla sbarra una per una tutte le teorie bero migliori se tutti i Comuni contermini assumessero contemporaneamente i
medesimi provvedimenti, ma l’amministrazione ha dimostrato di non credere nem-
meno nelle iniziative regionali e nazionali, boicottando (per esempio) le iniziative
del Comune. Smentite dai dati, dagli esperti
di S. Agostino e i colli berici presenta – in
controtendenza rispetto alle piccole-medie delle domeniche a piedi che lo scorso anno hanno coinvolto più di mezza Italia.
città italiane ed europee – un aumento della E poi – molto banalmente – da qualche parte si deve pur cominciare. Una domeni-
concentrazione di attività ad alto impatto ca senz’auto permette di scoprire a chi non ha mai rinunciato all’auto che in città ci
ambientale
e dal buon senso si può muovere con mezzi alternativi.
I dati, in ogni caso, danno torto a Sorrentino: le targhe alterne e le domeniche a piedi
abbattono l’inquinamento e fanno respirare la città. E di fronte alla salute dei pro-
pri cittadini (prima di essere automobilisti infatti, questo siamo: cittadiini) l’ammi-
Gli amministratori vicentini lo hanno detto chiaramente: per loro le misure contro va dalle polvere sottili PM 10. Polveri che hanno superato più di cento volte in un nistrazione ha il dovere di fare scelte precise e coraggiose. Anche se impopolari.
l’inquinamento portano più svantaggi che vantaggi. anno i livelli di allarme. La legge ammette solo 35 superamenti.
In questi mesi di emergenza, con il livello delle polveri sottili costantemente sopra i Le prove sono sotto gli occhi di tutti: d’estate, quando le caldaie sono tutte spente, In sintesi: In attesa delle decisioni di Galan, Vicenza ha il dovere di risolvere il pro-
livelli massimi (cioè pericolosi per la salute di tutti) l’amministrazione cittadina non l’inquinamento continua a restare sopra i livelli di guardia. blema al suo interno. Non ci si possono palleggiare continuamente le responsabilità.
ha mai nascosto le sue perplessità su targhe alterne e domeniche a piedi. Anzi, in più Tra parentesi, l’Agener punta ad ottenere l’incarico dal Comune per la verifica bien-
occasioni gli assessori competenti hanno dichiarato che le cause dell’emergenza sono nale di tutti gli impianti sotto i 35Kw. L’amministrazione ha il dovere di garantire la libertà di
altre. Più delle auto, secondo loro, inquinano le caldaie e i fumatori di sigarette.
Decine di studiosi (e fortunatamente migliaia di cittadini) non sono affatto d’accor- In sintesi: che le vecchie caldaie inquinino è fuori di dubbio. Che siano le principali circolazione a tutti i cittadini.
do. E restano convinti che le misure antiinquinamento siano indispensabili. Perciò, responsabili è una falsità.
prima di sentirvi in colpa perché fumate la pipa o accendete il caminetto, valutate È un’altra frase-manifesto di Cicero, che all’ultimo Consiglio Comunale di febbraio
ha dichiarato: “Quando le auto saranno tutte a idrogeno e non inquineranno più, i

2 Le auto potrebbero inquinare addirittura meno


con noi se l’atteggiamento di sindaco e assessori è sensato o completamente sbaglia-
to. cittadini potranno circolare senza più limitazioni”.
In sette punti principali, ecco le ragioni che l’amministrazione porta a sostegno delle delle sigarette.
sue teorie e un’analisi il più possibile oggettiva sulla loro fondatezza. Falso.
Un dubbio che l’assessore alla mobilità Cicero ha sollevato in un’intervista al Ancora una volta Cicero confonde i cittadini con gli automobilisti. Ma soprattutto
Giornale di Vicenza, portando ad esempio un esperimento secondo il quale uno non tiene conto che esiste una precisa gerarchia nei diritti da garantire. E quello della

1 L’inquinamento è dovuto non solo alle auto ma in


gran parte anche alle caldaie.
scooter ecologico a 4 tempi inquina meno del fumo delle sigarette.

Falso.
Un’altra frase a effetto che non aiuta a risolvere il problema ma, appunto, alza molto
fumo per nasconderlo. A parte che chi fuma a casa sua non danneggia gli altri, il
salute viene prima di tutti. In ogni caso, anche per garantire il diritto alla circolazio-
ne, sarebbe necessario un progetto che prevedesse interventi precisi a breve, medio e
lungo periodo. Qui, a parte il breve, non si vede nulla.
E ancora: l’inquinamento non è solo quello che entra nei polmoni. C’è l’inquina-
mento acustico, quello visivo e quello architettonico. E c’è un dato inconfutabile: il
Lo sostiene l’amministrazione, e l’assessore Cicero in particolare, facendo suo un
ragionamento lanciato dall’Agener, l’Agenzia che raggruppa gli installatori e i manu- fumo delle sigarette non c’entra nulla con le PM 10. traffico aumenta in modo percentuale anno dopo anno. Tra dieci anni rischiamo di
tentori degli impianti per riscaldamento domestico. Secondo questa teoria le polveri Le polveri sottili contengono piombo, nichel, zinco, rame cadmio, fibre di amianto, trovarci tutti in coda, da Vicenza est a Vicenza ovest, con o senza i nostri motori a
sottili PM10 sono dovute in gran parte ai fumi del riscaldamento. solfati, nitrati, idrocarburi policiclici aromatici, polvere di carbone e di cemento. idrogeno. Non è a questo che dobbiamo puntare.
Studi medici effettuati in 8 città italiane hanno stimato che abbattendo le concentra-
Falso. zioni medie di PM10 a 30microgrammi/metro cubo – il valore limite negli Stati uniti In sintesi: L’amministrazione ha prima di tutto il dovere di garantire la salute.
La teoria non è supportata da alcun dato scientifico. Solo per il biossido di zolfo – eviteremmo 3.500 morti in un anno, oltre a migliaia di ricoveri per cause respira-
(SO2) si può parlare di preponderanza nelle emissioni prodotte dagli impianti di
riscaldamento che usano combustibili fossili. Tuttavia le concentrazioni di SO2 nella
nostra città non sono mai state rilevanti.
L’inquinamento che crea i maggiori danni alla salute delle persone è quello che deri-
torie e cardiovascolari e migliaia di casi di bronchite acuta e asma fra i bambini.

In sintesi: le sigarette fanno migliaia di morti, l’inquinamento da smog anche. Ma


sono due problemi totalmente diversi.
5 La limitazione del traffico automobilistico va
contro gli interessi della popolazione.
È il concetto che meglio spiega la scarsa sensibilità dell’amministrazione verso il pro-

Quante polemiche quando Corso Palladio fu vietato alle auto: costretto a piedi perfino il comandante della base americana

La prima chiusura al traffico: che scandalo fu


Sembrano foto di un altro mondo: Corso Palladio percorso in lungo e in che della città dovessero tornare libere dal traffico - racconta Giorgio scoprirne gli innegabili vantaggi. Soprattutto da parte dei commercianti,
largo da auto, camion, furgoni, bus e filobus. Uno scatto dei primi anni Sala, allora sindaco della città - Ma non fu affatto semplice. Ci furono che temevano la morte del Corso e hanno scoperto invece la sua
Settanta mostra l’incrocio con corso Fogazzaro straripante di Fiat (allo- grandi polemiche e discussioni. ci furono proteste dei residenti e soprat- rinascita.
ra in Italia le auto stra- tutto dei commercianti, che paventavano la morte del Corso e della
niere erano una mino- città. Senz’auto come faremo, si chiedevano. Insomma, gli stessi dubbi
ranza: pensate quanti e le stesse domande di oggi.”
secoli sono passati).
Tra i vecchi bus verdi Siamo andati a recuperare l’ordinanza di allora. È la numero 20090 del
con due sole porte cer- 4 dicembre 1972 e s’intitola “Esclusione dei veicoli privati dal transito
cano di farsi strada in Corso Palladio nel tratto da piazza Castello a Contrà Santa Barbara.”
Cinquecento, vecchie Interessante la motivazione ufficiale con cui il Corso venne chiuso alle
850, Millecento e via auto: “Per la protezione dell’ambiente dai nocivi gas di scarico dei moto-
numerando (allora per ri e per il contemporaneo miglioramento del pubblico trasporto.”
dare il nome alle auto E ancora tra le motivazioni: “Esiste la possibilità di dirottare il traffico
bastava un ragioniere, sulle strade laterali migliorando la circolazione mediante l’istituzione di
non una squadra di sensi unici e di sistemi a rotatoria.” L’assessore Cicero non è stato il
marketing). primo a scoprire le loro potenzialità.
A questa seguì un’ordinanza di disciplina particolare per I residenti in
Nelle immagini che cor- corso Palladio, tesa a favorire i loro spostamenti. Nell’ottobre ’74 un’ul-
redano questo servizio teriore disciplina placò i malumori dei negozianti del Corso.
i tempi erano ancora
più remoti, ma le “Ma non si pensi che queste deroghe fossero di manica larga - ricorda
poche auto facevano ancora Sala - Per dare un’idea della severità della norma, ricordo un epi-
già da padrone nel cen- sodio significativo. Il comandante americano della caserma Ederle, in
tro della città. visita ufficiale all’Amministrazione comunale, dovette farsi tutto il Corso
“Decidemmo di chiude- a piedi per raggiungere Palazzo Trissino. Non gli fu permesso passar in
re perché cominciava a auto, comandante o non comandante. D’altro canto erano tempi diver-
farsi strada, in Italia, si: nemmeno l’auto del sindaco poteva passare.”
l’idea che le zone stori- In realtà, come hanno dimostrato i fatti, è bastato accettare l’idea per
la nostra inchiesta

una città più vivibile

ie dell’amministrazione
È giusto pensare alle L’INTERVISTA L’OGGETTO DEL DESIDERIO
necessità degli automobilisti
ma ci sono diritti importanti Pensiero Verde: Ti conosco
che vogliamo tutti: la salute le soluzioni ci sono mascherina
e la qualità della vita “Bisogna far capire ai cittadini che il Senza iniziative serie, c’è chi si arrangia con
trasporto pubblico è una valida alternativa” sistemi semplici ma tutt’altro che pratici
blema. Per il centrodestra cittadino è sbagliato fare scelte che vanno contro gli inte-
ressi della città. Ciro Asproso, consigliere comunale dei Verdi, di idee per migliora- Oggi sono adoperate soprattutto dai vigili urbani di servizio agli
re la qualità dell’aria e della vita ne ha a valanga. Ma scordatevi con- incroci, ma crescono i vicentini che le adottano per pedalare lungo le
Falso. sigli semplicistici tipo “tutti in bici e pedalare”. Sensibile al problema trafficate strade cittadine. “Ne vendiamo da sempre – raccontano
Quando negli anni Settanta Corso Palladio venne chiuso al traffico automobilistico, inquinamento ma tutt’altro che integralista, Asproso chiarisce subito alla ferramenta Sorio di Ponte degli Angeli – e ne proponiamo di vari
l’amministrazione (democristiana) di allora fece una scelta tutt’altro che populista: che la soluzione deve tener conto delle esigenze di chi l’auto la usa tipi. Le più semplici costano 30 centesimi, le più raffinate 7 euro. Ma
si mise contro migliaia di cittadini (contrari) e centinaia di commerciali (contrari e per lavoro e necessità. “Una prima idea è istituire la figura del mobi- le preferite sono proprio quelle più economiche, le stesse adottate
incazzati) secondo i quali il centro sarebbe morto di lì a poco.
Il centro non morì. Anzi, in seguito, si decise di chiudere anche ai mezzi pubblici. Se lity manager. Si tratta di un professionista della mobilità con l’incari- dalla Polizia Municipale. Hanno una durata limitata: si usano fino a
qualcuno ancora si lamenta, è perché vorrebbe chiuderlo anche alle bici. Nessuno co di riorganizzazione e mettere ordine negli orari della città: uffici tre volte poi si buttano via. Ma visto il costo non è un problema”.
tornerebbe indietro. pubblici, scuole, grandi aziende, trasporti urbani, resi finalmente
In buona sostanza: dove il traffico è stato interdetto o limitato, in breve tempo armonici come gli strumenti di un’unica orchestra. Via internet l’alternativa: con una semplice ricerca trovate aziende
abbiamo imparato a riconoscerne tutti i pregi. americane o nord europee che offrono mascherine di tutti i tipi.
La scelta di allargare sempre più la zona pedonale è l’unica possibile per la vita della Far scendere i vicentini dall’auto è già difficile. Farli salire su un L’ultimo grido è la mascherina trendy, abbellita da immagini colora-
città. Se davvero l’amministrazione volesse fare gli interessi della popolazione bus poi… te. Per pedalare con un fiore in bocca, due orsacchiotti sulle guance
dovrebbe spingere verso questa soluzione. “Basta crederci. Partendo da una campagna di sensibilizzazione o un bello slogan che grida “Lasciatemi respirare”.
nelle scuole e nelle aziende, con politiche di marketing
In sintesi: la limitazione del traffico risponde agli interessi della popolazione. e investimenti in favore del trasporto collettivo. È consigliabile, comunque, non cedere alle tenta-
Contemporaneamente bisogna ammodernare il parco zioni. Al posto della maschera in piume di struzzo e

6 “Abbiamo fatto tutto quello che dovevamo”


Altra frase-manifesto di Sorrentino, che dopo i fine settimane di targhe
mezzi con la sostituzione dei veicoli inquinanti, rende-
re affidabili gli orari e razionalizzare i percorsi. E anco-
ra: arricchire le fermate dei bus con messaggi infor-
mativi sui tempi d’attesa; istituire corse a chiamata
satin proposta anche da vari stilisti ma di dubbio effet-
to depurante, cercate maschere del tipo “Filtro
Facciale Protezione 2” (FFP2): aiutano a proteggersi
dalle polveri tossiche (i subdoli PM10). Ce ne sono
alterne non perde occasione per scusarsi con la città (“Ci dispiace crearvi disagi: è la nelle zone periferiche e in determinate fasce orarie. Si anche con valvole che favoriscono l'espirazione e lin-
legge che ce lo impone”). può anche pensare a un titolo unico di viaggio Aim-Ftv. guette di metallo e gomma che aderiscono con facilità
alla forma del viso.
Falso. Dicono: ma dove troviamo i soldi?
L’impressione è che l’amministrazione faccia di tutto per boicottare ogni iniziativa Unifichiamo il settore trasporti con quello della Per chi vuole il massimo basta affidarsi alle
contro l’inquinamento. Anzitutto ha sempre espresso la sua contrarietà alle targhe sosta. Beneficiamo di parte degli incassi dei parcheg- maschere professionali. In plastiche particolari rive-
alterne e alle domeniche a piedi, che non è il metodo migliore per convincere le per- gi per investire a favore del trasporto pubblico e per stono perfettamente il viso. L’effetto filtrante è assi-
sone. Fatto ben più grave, ha lasciato sola la Polizia Municipale, che aveva il com- contenere i costi del biglietto. curato da cartucce sostituibili mentre il “corpo” della
pito di controllare la riuscita dell’iniziativa. I vigili – già in polemica con l’ammini- I soldi ci sono, basta cercarli: il Ministero maschera è riutilizzabile. L’unico neo è l’alto costo e la
strazione per la questione del servizio notturno – si sono sentiti abbandonati. dell’Ambiente ha già stanziato 9 milioni di euro per il difficile reperibilità nei negozi tradizionali.
In questi anni l’amministrazione non ha fatto granchè: ha investito ogni risorsa dis- Car Sharing, ossia l’utilizzo dell’auto in affitto.
ponibile solo sulle rotatorie, assecondando la tesi della fluidificazione del traffico,
ma i risultati sono all’evidenza di tutti. E la metro di superficie?
L’inquinamento, anziché diminuire è progressivamente aumentato, gli utenti deboli
della strada sono sempre più a rischio, la fluidificazione funziona nelle ore di mor-
La metropolitana di superficie è una soluzione ideale perché uni- Tutti in auto appassionatamente
bida, ma nei momenti di punta si registra una maggiore congestione veicolare.
sce la comodità e la rapidità della metro, alla flessibilità del bus. Alla
In sintesi: l’amministrazione ha remato contro e in modo molto evidente. condizione che non riguardi solo Vicenza, ma che unisca quantome- Le stime regionali riferite alla nostra città attribuiscono al traffico
no Torri di Quartesolo con Montecchio Maggiore, passando per il cen- ben il 60% delle cause d’inquinamento.
tro e la stazione FS del capoluogo. A Vicenza 82 spostamenti ogni 100 avvengono per mezzo del-

7 Non esistono ricette alternative valide


e percorribili.

È la parola d’ordine dell’amministrazione. Per fare qualcosa servirebbero iniziative


Il Comune vuol puntare sulla tecnologia.
Siamo d’accordo. Ci sono tecnologie d’avanguardia nella lotta alle
polveri, quali il Biofix, l’asfalto che resiste meglio all’usura e cattura
l’automobile; il numero delle auto immatricolate in Italia è superiore
a quelle di tutta l’America Latina; il traffico veicolare aumenta di circa
il 2% ogni anno. Bastano questi pochi dati per comprendere che fin
quando non assisteremo ad una radicale inversione di tendenza, con
nazionali, investimenti miliardari e comunque le priorità sono altre. il PM10 o l’Ecopaint, una vernice a base di sostanze catalitiche che forti investimenti ed una più incisiva politica a sostegno dell’inter-
assorbe i gas di scarico. modalità e del trasporto collettivo, ogni progresso tecnologico sarà
Falso. Ma l’inquinamento si combatte anche guardando alla bio edilizia, irrimediabilmente azzerato dall’aumento del parco circolante.
Naturalmente non esistono ricette predefinite. Ma sarebbe già molto trarre esempio a una migliore coibentazione degli edifici, allo sviluppo di impianti Senza demonizzare l’automobile, che per molti è una scelta
da quello che altre città, anche in Italia, stanno sperimentando da tempo con risul- solari e fotovoltaici per la produzione di elettricità e calore. necessitata e per taluni uno strumento di lavoro, bisogna pur stabi-
tati apprezzabili. Attualmente tutta la politica dei trasporti vicentina dipende per la lire una gerarchia di valori tra gli interessi collettivi. Ipotizzare, come
gran parte dai convincimenti e dagli umori dell’assessore Cicero. Che come abbia- Vicenza è inquinata anche fuori dalle mura. dimostrano gli atti di questa Amministrazione, che la mobilità sia un
mo dimostrato, hanno ben poco di scientifico e alle volte anche di razionale. Vicenza è fortemente penalizzata da un notevole traffico di attra- diritto acquisito e intangibile, mentre ciò non debba valere per il dirit-
Per cominciare, basterebbe aggiornare il piano urbano del traffico e dei parcheggi, versamento di mezzi pesanti. In strade come la statale Pasubio si to alla salute, pare un assioma facilmente confutabile e persino
ponendo al primo posto l’implementazione delle corsie protette per bus e centro- possono introdurre portali automatici a pedaggio per i Tir e per i vei- immorale. In questi ultimi anni si è investita ogni risorsa disponibile
bus, la realizzazione di percorsi ciclabili che costituiscano una rete viaria alternativa coli commerciali oltre i 35 q.li. Questo indurrebbe molti autotraspor- sulle rotatorie, assecondando la tesi della fluidificazione del traffico,
e sicura e l’estensione della zona a traffico limitato in centro storico, la creazione di tatori a servirsi della Valdastico per raggiungere l’autostrada
nuovi parcheggi d’interscambio all’ingresso della città e la realizzazione di percorsi ma i risultati sono all’evidenza di tutti.
protetti casa-scuola in ogni quartiere. Serenissima. L’inquinamento, anziché diminuire è progressivamente aumenta-
Tutto questo non costa molto e dà risultati sicuri come dimostrano le esperienze di to, gli utenti deboli della strada sono sempre più a rischio, la fluidifi-
altre città italiane. cazione funziona nelle ore di morbida, ma nei momenti di punta si
registra una maggiore congestione veicolare. Se vogliamo tutelare i
In sintesi: le alternative esistono, basta informarsi e soprattutto crederci. cittadini servono investimenti e una diverso approccio al problema.
idee e persone


Nel corso del dopoguerra ogni giovane generazione è stata mossa dalla convinzione
che avrebbe realizzato un destino migliore rispetto a quello degli adulti. Oggi non è così.
Un giovane su due pensa che ad attenderlo vi sia una prospettiva meno gratificante di
quella raggiunta dai suoi genitori. Ilvo Diamanti (da Repubblica del 22 febbraio 2004)

Più poveri di papà? Giampiero Dalla Zuanna: “Non confondiamo le percezioni con la realtà”

Noi diciamo: era ora


Se calano le aspettative economiche
Il miracolo veneto non è finito
riscopriremo la qualità della vita se investiamo sull’innovazione
Saremo (siamo) più poveri che in Poros (ingegno) e di Penia (povertà), Nelle società non toccate dallo sviluppo, le Grazie al prolungarsi nel tempo di questi cam- Non sembra invece corretto enfatizzare troppo
passato? Niente paura. Anzi, è il partecipa della natura e delle qualità annate buone si succedono a quelle cattive, e il biamenti positivi, per tutti noi la “normalità” l’idea che i giovani faranno lavori sempre più
caso di dire: era ora. Forse siamo di entrambi. Perciò è mancanza e destino si prende gioco degli uomini, sconvolgen- coincide con il miglioramento continuo. Nel precari. I dati mostrano che, effettivamente,
stati – fino a ieri – più ricchi di quel bisogno, ed insieme capacità di sod- do i tempi della vita. Spesso sono i padri a sep- ricco Occidente, tutti i genitori ragionevoli si anche nel Veneto sono aumentati i lavoratori a
che il buon senso suggerirebbe. Per disfarli. pellire i loro figli. Molte persone riescono a aspettano che i loro figli possano vivere una vita tempo determinato, Tuttavia, questi nuovi posti
dirla altrimenti, il nostro stile iperca- migliorare il proprio livello di vita, ma altrettan- migliore rispetto alla loro. sono aggiuntivi, piuttosto che sostitutivi, perché
lorico oltre i limiti del buon gusto (e Terzo: considerare il fatto che pro- te vivono drammatiche situazioni di impoveri- Quando il meccanismo si inceppa, subito sem- le posizioni di lavoro a tempo indeterminato non
dell’obesità), ci ha fatto vivere immer- gresso non è sinonimo di quantità, mento. Alla fine della corsa, la somma è zero, se brano vacillare le fondamenta stesse della diminuiscono. Inoltre, molti lavori precari si tra-
si in una sorta di bolla speculativa. ma di qualità. Una dimensione etica non addirittura negativa: il reddito e la ricchezza modernità. Ceccarini e Diamanti, in una recente sformano, dopo pochi mesi o pochi anni, in
Inevitabile che prima o poi dovesse ed estetica, non geometrica. Fermo crescono in modo impercettibile, oppure dimi- inchiesta pubblicata su Repubblica mettono il posti fissi. Più in generale, la situazione demo-
nuiscono, per periodi anche molto lunghi. dito sulla piaga: i loro dati mostrano che i geni- grafica suggerisce che le prospettive occupazio-
scoppiare. A questo punto, l’impor- restando che la pancia piena andreb- Inoltre, le classi sociali sono quasi cristallizzate, e tori hanno paura che la festa sia finita, che tutti nali dei giovani saranno abbastanza rosee. Nel
tante è che il botto non faccia troppo be comunque garantita a tutti. E per i privilegi di pochi si realizzano a discapito delle gli investimenti fatti sui figli svaniscano, come prossimo decennio, i nuovi pensionati saranno in
male. Che, con i tempi che corrono, tutti, non intendiamo solo noi, ma sofferenze di molti: per quattro secoli, fra il sono svaniti i titoli dell’Argentina, della Cirio e numero nettamente superiore rispetto ai nuovi
non è solo una boutade linguistica. davvero, l’intero pianeta: unica pro- Quattrocento e il Settecento, tutti i magistrati della Parmalat. Invano il Primo Ministro si lavoratori, che diminuiranno anche per il forte
spettiva possibile in un mondo globa- veneti – dal doge al podestà della città più remo- affanna a spiegare che – anche in questa fase incremento dei giovani universitari. Tuttavia,
Dunque, in primis: evitare di rimpian- le. ta – venivano da poche centinaia di famiglie, le economica stagnante – non siamo diventati più malgrado questi dati tranquillizzanti, è difficile
gere un sistema che abbiamo credu- stesse che hanno fatto costruire da Palladio le poveri, ma abbiamo mantenuto il nostro livello essere troppo ottimisti sulle prospettive occupa-
to – troppo a lungo – essere il miglio- Quarto: eccetera. ville in campagna e d’inverno vivevano nei loro di reddito e di ricchezza. Con queste affermazio- zionali di lungo periodo di giovani sempre più
re possibile. Ormai lo affermano splendidi palazzi sul Canal Grande. Per secoli e ni Berlusconi ammette la sconfitta della sua poli- istruiti e, quindi, sempre più spesso alla ricerca
anche gli economisti più accorti: la Va bene, con questi prodromi di un secoli, vivere in questo modo è stato normale, e tica. Nelle società moderne, basate sulla felice di un lavoro con il “colletto bianco”. È difficile
felicità c’entra poco col PIL. E, ci per- breviario per giovani generazioni ancora oggi le cose vanno così nei paesi poveri. dialettica fra aspettative e realizzazioni di conti- dire cosa accadrà al nostro sistema economico. Il
mettiamo di aggiungere, la creatività impaurite e impoverite abbiamo Chi, come noi, vive ormai da parecchie genera- nuo progresso, fermarsi vuol dire aver fallito. In discorso dovrebbe essere lungo e articolato, ma
ancor meno. Satolli, ci si siede in pol- (forse) scherzato. Sappiamo bene zioni sotto un’altra prospettiva, fa fatica a sop- questa fase, la gente percepisce questo. possiamo cercare di sintetizzarlo in poche frasi.
trona rimettendosi in moto quando – che le inquietudini di questa stagio- portare la mancanza di progresso. Un sacerdote, Ma le percezioni rispecchiano la realtà? È pro- Quarant’anni di progresso nel Veneto sono stati
smaltita l’abbuffata – si fanno vivi ne, le paure quando non le angosce, missionario da trent’anni nei quartieri poveri di prio vero che la festa è finita? O ci troviamo, realizzati grazie a continue innovazioni di pro-
nuovamente I morsi della fame. Mi raccontano di un’epoca di profondo Rio, in Brasile, mi diceva sconsolato che la cosa piuttosto, in un momento di pausa, che precede cesso, allo sfruttamento della forza lavoro, alla
rendo conto di quanto possa essere cambiamento che – per la prima volta per lui più dura da accettare è vedere che i figli, una nuova spinta verso il “progresso”? I dati possibilità di fare svalutazioni competitive, e a
impopolare una simile affermazione, dopo oltre cinquant’anni di crescita – malgrado tutti i loro sforzi, non riescono a vive- sono controversi. Da un lato, la gente risparmia fattori ambientali favorevoli. È difficile pensare
re meglio rispetto ai loro padri. meno. D’altro canto, la caduta dei consumi è che, senza una decisa accelerazione verso l’inno-
ma è solo la penuria ad aprire lo spa- modifica radicalmente le nostre pro- Lo sviluppo degli ultimi due secoli vuol dire inferiore rispetto a quanto la gente dichiara al vazione di prodotto il nostro futuro economico
zio a nuove possibilità. spettive. E tuttavia, vi è una sola questo: da molte generazioni, i figli stanno momento dei sondaggi, anche perché i prezzi – possa continuare a essere migliore del passato.
risposta possibile alle ansie reali meglio dei loro padri. Qualche numero sul se presi nel loro insieme – sono aumentati meno Quindi, il nostro slogan dovrebbe essere: ricerca,
E ancora: riscoprire la parola chiave aperte dal millennio appena iniziato: Veneto può aiutare a comprendere l’imponenza rispetto a quanto percepito, a causa anche della ricerca e ancora ricerca. Ma lo Stato, gli impren-
“necessità”, ovvero, ciò che è essen- cambiare registro e, con un diverso di questi cambiamenti. All’inizio dell’Ottocento, concentrazione degli aumenti sui beni che acqui- ditori e la società tutta ne sono veramente consa-
ziale e non potrebbe essere altrimen- passo, inventare un mondo nuovo. solo l’1% dei nati veneti raggiungeva gli 80 anni, stiamo ogni giorno. Quanto all’andamento gene- pevoli? Sono disposti a fare investimenti in que-
ti. Quanti degli oggetti che utilizziamo Perché magari non ce la faremo ad mentre oggi questa proporzione sfiora il 60%. A rale dell’economia, il periodo di faticoso incre- sto senso, dirottando risorse ora impiegate in
abitualmente sono davvero indispen- evitare di essere poveri, ma certo, valori costanti, il reddito di un adulto veneto di mento di reddito non è – almeno per ora – ecce- altro modo?
sabili? La verità è che abbiamo sep- potremo almeno tentare di esser oggi è superiore del 60% rispetto a quello di suo zionale, se confrontato con quanto è accaduto in
pellito sotto una montagna di cose la belli. padre, di una volta e mezza rispetto a quello di altri anni, come nel 1975, dopo la guerra fra *professore di Teorie della Popolazione
lezione platonica: Amore è figlio di d.l. suo nonno. Egitto e Israele, o nel triennio 1981-83. Università di Padova

RITRATTI VICENTINI

Stella, giornalista coi baffi


Dalle sgomitate con i (celebri) compagni di banco del Pigafetta a firma prestigiosa del Corriere della Sera.
Oggi fa il pienone nei teatri dove parla di immigrazione, solidarietà e futuro sostenibile
Un’ottima ragione per stimare Gianantonio Stella – spazza via un secolo di manieri- delle scarpe. Se erano lise, erano bravi, bravissimi.
anche senza averlo conosciuto - sono i suoi baffi. In smi: così irrompe Giovanni Gianantonio Stella è l'inviato speciale che cammina
un’Italia dominata da sbarbati e pizzetti, chi ha anco- Verga”. di più. Di scarpe chissà quante ne ha consumate. Ma
ra il coraggio di portare i baffi? Tra I pochissimi, si L’attacco di Diamanti, classico oggi si sposta con la Vespa. Al G8 di Genova fregò
segnalano oltre a lui il testimonial della birra Moretti con puntiglio: “Un sasso. Nello tutti noleggiandone una. Una cosa banale, ma nes-
e Massimo D’Alema. Ma siccome uno dei tre è chia- stagno. Della letteratura italia- suno ci aveva pensato e quando scoppiò il finimondo
ramente finto, Stella ha un solo vero rivale: il testi- na. Paludata. Immobile. Così fu l'unico cronista in grado di muoversi velocemente
monial della Moretti. arriva Verga. Squarcia. Irrompe. per la città. Il commento non è il suo pane, e non si
Rivoluziona”. fa distrarre dal fumo dell'opinione. Lascia agli altri
Praticamente coetanei (Stella è del ’53, l’uomo della E l’attacco di Stella, classico anche l'arte del retroscena, lui che è il re del rac-
celebre friulana appena più giovane) si assomigliano con fantasia? Facciamo che oggi conto della scena. È stato anche il re delle interviste
perché sanno divertire restando serissimi. Normale è assente. Facciamo che è a politiche, nessuno era bravo come lui a far parlare un
per una birra, più difficile per un giornalista. A parla- Parco Querini, in permesso spe- deputato o un sottosegretario”.
re di cose serie in punta di penna c’è il rischio di ciale, a prepararsi per la campe-
essere poco credibili se non ridicoli: Stella ci riesce stre. Facciamo che così ci Oggi potrebbe fare comodamente l’opinionista da
perfettamente e non a caso divide con Massimo togliamo dai guai. poltrona eppure scrive ancora reportage da cronista
Gramellini della Stampa il ruolo di giornalista più Finito il liceo, Stella e Coltro d’assalto. La scorsa estate ha randellato il condono
amato d’Italia. Quando presenta un libro riempie I esordiscono assieme nel giorna- edilizio berlusconiano con un lungo viaggio tra gli
teatri e riceve un’accoglienza più da rockstar che da lismo firmando su Veneto Sette, abusi d’Italia. Ogni puntata aveva l’effetto che nean-
opinionista: gente che fa a pugni per entrare, batti- una delle trecento testate fon- che quindici interrogazioni parlamentari.
mani, tifo da stadio, autografi: mancano solo gli stri- date dal poliedrico Franco Ma si diverte anche bazzicando teatri e festival, dove
scioni e le ragazzine che piangono (ma con Gramellini Mognon. Testate in tutti I sensi: si batte per un futuro più sostenibile della nostra
ci andiamo vicino). pochi soldi e querele dietro ogni terra, la piena integrazione degli immigrati e tante
angolo. Coltro tiene duro per altre cose di sinistra. Lui che di sinistra non è. A
I baffi di Stella non fanno piangere le ragazzine ma molti anni, bernoccolo dopo ber- farne un atipico infatti non sono solo I baffi, ma la
tengono altissima la bandiera vicentina del grande noccolo, finchè mette la testa a capacità di scrivere, senza pietà, contro destra e sini-
giornalismo. Perché Vicenza sarà pure una cittadina posto entrando nel gruppo stra, a seconda dei casi.
di provincia, chiusa, volgare, incapace di evolversi, Espresso. Stella abbandona Un metodo eccellente per farsi dare, a giorni alterni,
tutto sbarrato la sera, dormitorio e pettegolezzi (scu- molto prima: “Gianantonio era del berluscones o del comunista, ma anche per anda-
sate: con questo ho elencato tutti i luoghi comuni ambizioso, com’è giusto esser- re a letto con la coscienza pulita.
con cui noi vicentini definiamo per prassi la nostra lo: si trasferì presto a Milano e
città), ma ha sempre prodotto giornalismo di qualità: cominciò a collaborare con il Oggi Stella chiede il diritto al voto per gli immigrati
da Guido Piovene a Goffredo Parise per arrivare, in Corriere.” perché, spiega, “gli italiani emigrati, gli italo-america-
questi anni a Stella, a Giancarlo Padovan (oggi alla difende Coltro (che guarda caso era in banco con ni, hanno cominciato a sentirsi pienamente america-
guida di Tuttosport), a Paolo Madron, direttore di Stella). “Gianantonio era già allora un bel rompico- In questo giornale è praticamente cresciuto, scrive di ni quando hanno potuto vedere uno di loro, Angelo
Panorama Economy ma destinato a scrivanie più glioni – ricorda Paolo – ma in senso positivo. Allora suo pugno nella breve biografia che accompagna I Rossi, diventare sindaco di San Francisco o Fiorello
prestigiose. era magrissimo: culo basso e grinta da vendere, era suoi libri. E aggiunge: “Sposato, un figlio, cuoco dilet- La Guardia diventare sindaco di New York”.
un mostro nelle campestri. Adesso le campestri non tante di un certo talento e chitarrista di appassiona-
Un destino scritto fin dai tempi del liceo, quando le fa più però suona ancora la chitarra. A casa sua, a ta mediocrità, vivo un po' a Roma, un po' vicino a E ancora: “Dobbiamo investire sui nostri cittadini di
Stella sedeva sui banchi del Pigafetta in una classe Noale, facciamo ancora grandi rimpatriate: otto pezzi Venezia, un po' in giro.” Vicenza, come si vede, spa- domani: vuol dire investire su noi stessi, sul Veneto,
che avrebbe prodotto non una ma quattro firme della su dieci sono di Lucio Battisti. Che Stella ama tra- risce dalla sua vita. Resta però un veneto duro e sull'Italia. È indispensabile in un momento in cui di
carta stampata. Con lui in ordine alfabetico: Paolo sformare con testi improvvisati in dialetto veneto” puro, come dimostra scrivendo il notissimo "Schei", investimenti sul futuro ce ne sono così pochi”.
Coltro, oggi al Mattino di Padova; Ivo Diamanti, edi- libro reportage sui riti e miti del Nordest. Pubblica poi Da buon cronista che parla con la gente, ha risposte
torialista di Repubblica; Antonio Trentin, corsivista Proviamo a immaginare i quattro ragazzi impegnati in "Dio Po: gli uomini che fecero la Padania" con cui si semplici anche per problemi complessi:
politico del Giornale di Vicenza. A guidare questo un classico tema d’italiano: “Analizza le novità del lin- fa nemici tutti quelli della Lega; "Lo spreco", con cui “L'inserimento degli immigrati si è a poco a poco feli-
impressionante conflitto d’interessi in erba, il cele- guaggio verghiano nella novella Rosso Malpelo”. si fa nemica mezza italia politica; "Tribù", il ritratto cemente compiuto man mano che sono arrivate le
berrimo professore d’italiano Antonio Volpato. L’attacco di Trentin, classico con brio: “Come un del Governo Berlusconi, con cui si fa nemica l’altra donne, le vere protagoniste positive di ogni immigra-
Avesse avuto l’intuizione di mollare tutto e fondare sasso nello stagno della letteratura italiana, così metà. Con "L’Orda, quando gli albanesi eravamo noi" zione, e i bambini, che poi sono quelli che trascinano
un giornale, sarebbe diventato milionario. Giovanni Verga irrompe nell’immobilismo del nostro si fa (finalmente!) qualche amico: il libro è un viaggio i genitori all'interno della società.” Un figlio al posto
“Ma il più bravo in italiano era Coltro, non lui” ricor- romanzo d’inizio secolo”. nella nostra storia recentissima, che quarant’anni di di un poliziotto. Chissà se I nostri politici senza baffi
da Trentin (che guarda caso stava in banco con L’attacco di Coltro, classico con impeto: “Un meteo- benessere fanno sembrare più lontana del medioevo. ci hanno mai pensato.
Diamanti). rite accende la notte buia del romanzo italiano. Scrive di lui Christian Rocca, corrispondente de Il
“Ricordo di aver preso più di qualche quattro” si Scende dal cielo paludato, squarcia il velo di falsità, Foglio: “Un tempo i cronisti li riconoscevi dalle suole Matteo Rinaldi
economia

Ritratto dell’uomo forte di Assindustria vicentina ormai prossimo al balzo verso viale dell’Astronomia

Galeotta fu la corsa in Maserati


così Montezemolo rapì Calearo
eccellenza in casa”. “Inoltre”, ha chiave della produzione e del
Da un viaggio segreto spiegato, “sono i cervelli le nostre
nuove risorse: le conoscenze
mercato cinese. Trasferire le pro-
duzioni in Cina per poi importar-
tra Mestre e Bologna devono restare in loco a differen-
za della produzione che può esse-
re trasferita all’estero”.
le in Occidente? Sono poco inte-
ressato». A proprio agio sia nel
cortile di casa che nel mercato
l’accordo che ha spaccato Detto, fatto. Il nostro è tra i
globale, Calearo sembra aver
preparato la sua ascesa a Viale
la Confindustria Veneta promotori del primo esempio di
vero e proprio distretto industria-
le (500.000 metri quadri) in puro
dell’Astronomia con qualcosa di
ben più sostanzioso che il solo
appoggio preventivo all’ex enfant
sul fronte Tognana stile Nordest esportato oltre con-
fine. Sorgerà in Slovacchia –
prodige di casa Agnelli.

paese oggi considerato ideale per Capofila di una nuova impren-


Tutto comincia con un viaggio parlato di forniture di antenne. È gli investitori - a pochi chilome- ditoria?
in Maserati: l’autista al volante e, stata probabilmente siglata una tri da Bratislava, nel comune di
sul sedile posteriore, Luca promessa, un gentlemen agree- Samorin. Vi si insedierà un grup- Nella prima riunione operativa
Cordero di Montezemolo insieme ment che prevede, per l’industria- po di imprese di piccola e media di pochi giorni fa (15 marzo) a
a Massimo Calearo. le vicentino, un ruolo di prestigio dimensione tutte appartenenti al Bologna, il neopresidente di
Ad arrancare dietro la fuorise- all’interno della federazione settore elettromeccanico. Per Confindustria ha chiamato intor-
rie di casa Fiat la Lancia blu del- nazionale degli industriali. Si Calearo, prima che una necessità no a sé i più stretti collaboratori
l’associazione industriali vicenti- parla di una vicepresidenza o produttiva, una scelta strategica: per mettere a punto programma
na: a bordo l’autista e il respon- comunque di un posto nel diretti- “E' questo un modo concreto di e squadra che lo accompagneran-
sabile delle relazioni esterne vo. Più probabile la seconda pos- rispondere all'esigenza di interna- no nei prossimi quattro anni.
Stefano Pernigotti. È l’8 marzo sibilità, dicono gli economisti. Il zionalizzazione delle Pmi. Con il Assente giustificato (per impegni
scorso e Montezemolo ha appena ruolo di consigliere del bel Luca progetto Samorin intendiamo di lavoro), Massimo Calearo. Ma
incontrato un gruppo di impren- pare tagliato su misura per dimostrare che è possibile aggre- per lui, un posto di prestigio in
ditori veneti a Mestre, poi ha Massimo Calearo. gare più piccole e medie imprese Confindustria è ormai un asse-
fatto visita alla redazione del in vista di un obiettivo comune”. gno in bianco a firma Luca
Gazzettino. Al momento di salire Galeotto fu il Cuoa: storia di Cordero di Montezemolo. Si trat-
in auto per tornare a Bologna, una amicizia potente La pista orientale ta solo di capire come verrà riem-
l’invito a Calearo a fare un po’ di pito. Il prossimo 29 aprile, data
strada insieme. E due chiacchiere Il patto d’acciaio tra stretto intorno a Tognana. Ma la mobili. Tra i suoi clienti, Ma il presidente di ufficiale di presentazione dell’in-
ovviamente. Montezemolo e Calearo è nato tattica ha funzionato alla perfe- laFerrari), Massimo Calearo Assindustria provinciale , nonché tero “pacchetto della presiden-
proprio a Vicenza. Testimone zione. “Un uomo molto furbo, coniuga saldamente in sé il vicepresidente di Federmeccanica, za”, lo sapremo.
Il viaggio in realtà è solo la dell’evento, guarda caso, per certi versi spietato, ma pur- modello familiare veneto guarda molto più lontano.
conferma del ruolo decisivo gio- Innocenzo Cipolletta (considera- troppo anche intelligente” dice di («Mantenere il controllo sull'a- Prossimo obiettivo: conquistare il Definito da alcuni un furbac-
cato da Calearo nella vittoria di to uno dei registi dell’operazione Calearo un imprenditore “nemi- zienda è una priorità») e un mar- mercato orientale. «La Cina? chione molto scaltro, da altri un
Montezemolo per la presidenza presidenza, oggi presidente della co”. Vediamo di conoscerlo un cato accento verso l’innovazione. Piena disponibilità e grande inte- abile tessitore delle altrui (e pro-
di Confindustria. Il “nostro” ha Ubs Corporate Finance Italia), po’ più da vicino. Con un investimento di oltre 4 resse a verificare questa possibili- prie) fila, resta il fatto che
avuto un ruolo importante, anzi nonché membro di prestigio del milioni ha messo in piedi il cen- tà». Il commento riguarda la let- Calearo è ormai ben più di una
decisivo, nel rompere il fronte Cuoa, Consorzio universitario Tutto casa e chiesa (globale) tro di ricerca per le radiofrequen- tera con cui il sindaco di Shangai promessa dell’industria nordesti-
veneto a favore di Tognana, che con forte partecipazione ze e telecomunicazioni CeRCa ha proposto all’imprenditoria na, e si candida a diventare
solo fino a poche settimane fa dell’Assindustria. Quarantotto anni, laurea in (Centro Ricerca Calearo) con veneta di investire nel suo territo- (autorevolmente o meno, lo dirà
pareva compatto e a prova di Qui Montezemolo era stato Economia e Commercio, tre figli, sede in una moderna palazzina rio. Interessato sì, ma senza il futuro) il capofila della nuova
bomba. invitato per la consegna di un amministratore delegato dell'o- su tre livelli di oltre 2700 metri lasciarsi prendere da facili entu- imprenditoria veneta ormai defi-
master. E qui ha probabilmente monima azienda nata nel 1957 quadrati ad Isola Vicentina. siasmi e, soprattutto, mettendo le nitivamente entrata – a pié
Nell’abitacolo della Maserati, stretto il suo patto con Calearo. (200 dipendenti in Italia per 30 Obiettivo: dar vita ad una sorta mani avanti: «Stiamo realizzando sospinto - nella seconda genera-
nei chilometri che separano Erano tempi non sospetti, quan- milioni fatturati dalla produzione di Silicon Valley nostrana. “Era una indagine seria e approfondita zione.
Mestre e Bologna, non si è certo do il fronte veneto sembrava di antenne per telefonini e auto- necessario creare un centro di - dice ancora Calearo - dei fattori d.l. e m.r.

Per svolgere un ruolo da protagonista, Calearo dovrà trovare risorse tutt’altro che scontate

50 € all’anno
per conoscere
Ma le idee per innovare sono poche:
la tua città per il leader vicentino compito difficile
a chiare lettere La bocciatura di Tognana, come candidato a presi- per la forza delle sue idee? Vicenza è notoriamente
dente della Confindustria, segna la fine di un’era. la terza associazione territoriale di Confindustria
Lo ha già scritto Ilvo Diamanti, in un tempestivo (per numero di associati e forse anche per quote
editoriale sul Gazzettino, qualche settimana fa. Si è versate) e può legittimamente ottenere un posto
Abbonamento Annuale concluso quello scorcio di secolo nel quale il nella squadra del Presidente. Ma essere un uomo
Socio Sostenitore 50 € Nordest ha provato a diventare un laboratorio di del Presidente senza deleghe e senza idee non pro-
C.C. Postale: 37233509 innovazione per l’Italia. Il Nordest della piccola mette nulla di buono, anche per chi è abituato a
Intestato a: Vicenza Abc S.c.a.r.l. impresa che parlava di secessione e minacciava di vestire i panni del paziente gregario, in attesa di
trasferirsi in altri territori d’Europa, non solo con le tempi migliori.
Corte dei Molini, 7 - Vicenza
aziende, ma anche con il proprio modello organiz- Il secondo problema è di contenuti. Entrare in
Bonifico: zativo di grande successo. scena con una proposta autorevole per l’industria
Unicredit C.so Padova E’ con la forza della “protesta” che Tognana è italiana significa avere in testa un modello di impre-
c.c. 19719000 ABI 02008 CAB 11802 andato a Roma. Ha fatto l’accordo con D’Amato, sa e di politica, ed anche un modello di leadership
Intestato a: Vicenza Abc S.c.a.r.l. spiazzando il candidato presidente della grande personale, attraenti più di quelli scelti da Nico
Corte dei Molini, 7 - Vicenza impresa del Nordovest, promettendo di trasformare Tognana. Calearo deve ricordare che l’unica volta
Contanti: la “protesta” in “proposta”, il modello dei distretti che il Nordest è riuscito a proporre qualcosa è stato
Presso la sede di Vicenza (info@vicenzaabc.it) e della piccola impresa in un nuovo modello per il quando ha scommesso sulla propria originalità,
Corte dei Molini, 7 Paese. Vi ricordate di Manfredonia? Tognana richiamando l’attenzione di Clinton e di molti
il lunedì e il martedì aveva tentato di dimostrare che i distretti si posso- esperti internazionali. Senza un modello e un’espe-
no trasferire al Sud e che la piccola impresa è più rienza originali non si fa molta strada.
brava di quella grande a portare ricchezza dove non E’ dunque importante andare a Samorin o Shangai
c’è. con un gruppo di imprenditori entusiasti. E’ giusto
A qualche anno di distanza gli aderenti a studiare il modello americano della Silicon Valley o
vicenzaabc la città a chiare lettere
Confindustria hanno decretato quanto segue: che il
Nordest non è un modello interessante per l’Italia,
che Tognana ha bluffato sull’alternativa e non ha
affidarsi a Repubblica o al Corriere per avere più
audience. Ma non basta. Servono idee, progetti e
capacità manageriali che gli altri non hanno.
un programma credibile da proporre. E non ha Bisogna organizzare investimenti in ricerca simili e
Consiglio di amministrazione: neppure una squadra compatta alle spalle, perché forse migliori di quelli che può mettere in campo
presidente Lorenzo Bernardi nello stesso Veneto ci sono molti associati che all’a- l’industria dell’Ovest.
vicepresidente Matteo Salin nomalia nordestina credono sempre meno. Su questo fronte Calearo si trova nella medesima
consiglieri Marina Cenzon, Giorgio Sala, E’ in questo punto preciso che si inserisce il tentati- maledetta posizione dei suoi predecessori, rappre-
Stefano Soprana, Giorgio Stefani, PaoloTodescan vo di Calearo di smarcarsi dall’amico Tognana, di sentanti del Nordest come modello per il sistema
Collegio sindacale: rinnovare l’establishment del Veneto e del Nordest Paese (oltre a Tognana dobbiamo ricordare che
presidente Margherita Monti o almeno di tentare di proporre una faccia nuova ai anche Cacciari e Carraro ci hanno, a suo tempo,
sindaci Giampaolo Chiodi colleghi delle altre regioni. Articoli e dichiarazioni provato). Deve indicare in che modo un popolo di
Luigi Scarso su tutti i giornali, strette di mano, proposte di inve- piccole industrie e tecnici tradizionali può realmente
Direttore responsabile: stimento nell’area cinese e nell’est europeo, per arrivare a costruire grandi imprese competitive e
Matteo Rinaldi nome e per conto dell’intera Confindustria italiana. distretti dell’innovazione. Ma non sa ancora come
Redazione (redazione@vicenzaabc.it):
Tutte operazioni logiche, ma con due problemi non risolvere questo problema.
trascurabili. Finita un’epoca se ne apre un’altra. Calearo, con la
Davide Lombardi Il primo è politico. Se Calearo vuole entrare da pro- sua industria, può svolgere un ruolo da protagoni-
Ilario Toniello tagonista sulla scena italiana deve avanzare propo- sta, ma deve costruire ambizioni e trovare risorse
Stampa: ste autorevoli, complementari a quelle messe in che non sono quelle tipiche di una città di provin-
Artigrafiche Urbani - Via Galvani, 30 campo da Montezemolo. Cosa potrebbe contare a cia. Il nuovo presidente designato di Confindustria Luca Cordero di
Montezemolo. Massimo Calearo farà parte della sua squadra e rap-
Sandrigo(VI) 0444 659384 livello nazionale un leader periferico, presenterà gli industriali del Veneto
Registrazione Tribunale di Vicenza cooptato sul carro del vincitore grazie al peso elet- p.g.
n. 1024 del 7/11/2002 torale e contributivo di cui dispone, piuttosto che
cultura

Sorpresa dai dati sulla collaborazione con i privati: aveva più appeal il centrosinistra

La grande fuga degli sponsor


Da 140 mila euro a poco più di 40 mila: crollano le sponsorizzazioni
per le iniziative culturali del Comune. Così le aziende tradiscono il centrodestra
Proviamo a sovvertire un luogo comune: gli indu- tomobile, e andare altrove per assaporare qualche
striali sono – per natura – vicini al centrodestra. evento culturale di un certo rilievo”. Insomma, a cer-
Falso. Mettendo a confronto i finanziamenti per le carla con il lanternino, una elementare linea guida è
attività culturali vicentine, gli sponsor privati erano possibile individuarla: puntare le poche fiches su
molto più disponibili ad allargare i cordoni della progetti faraonici di là da venire. Nel frattempo, un
borsa negli anni precedenti l’insediamento della messaggio – neanche tanto velato - ai vari promoto-
attuale giunta. ri culturali: arrangiatevi. E sia. Ma almeno esercita-
re quel “ruolo di indirizzo e coordinamento” (anche
Numeri inequivocabili: nel 1999 – ultimo anno di rispetto alle sponsorizzazioni dei privati) promesso
amministrazione del centrosinistra – gli sponsor par- dal sindaco nel suo programma di governo?
tecipano alle spese per le manifestazioni culturali più
varie con circa 148.000 euro. L’anno scorso, finan- Rincara la dose Dalla Pozza: “La cultura a Vicenza
ziamenti letteralmente prosciugati: 40.000 euro e nell’era Hüllweck? Rispetto al 2001, i contributi da
spiccioli. Una miseria. In mezzo, un disamore pro- sponsorizzazioni sono stati il 73% in meno. A ciò si
gressivo che, di anno in anno, ha visto defilarsi uno accompagna un costante calo delle risorse stanziate
dopo l’altro i sovventori di un tempo. Sulla breccia dall'Amministrazione a favore della cultura. Ci sono
sono rimasti solo sponsor istituzionali come l’AIM. contributi che sfiorano il ridicolo come quello alla
Come dire: null’altro che partite di giro. Fita (Federazione Italiana Teatro Amatoriale) o
all'Accademia Olimpica, o che mettono in grave
Colpa della recessione? Più probabilmente, gli spon- dubbio la prosecuzione dell'attività (come quelli alla
sor abbandonano una barca, anzi, una barchetta, Piccionaia, alla Biblioteca Bertoliana o alla
che ormai naviga senza timoniere, nonostante la Biblioteca Internazionale "La Vigna"). Il problema è
delega alla cultura sia tenuta saldamente (si fa per che il bilancio del Comune è soffocato dalla spesa
dire) in mano dal sindaco in persona. “Hüllweck? per il teatro e dagli sperperi (13 assessori, svariate
Mai visto in commissione cultura” ci racconta consulenze, alcuni dirigenti pagati uno sproposito, i
Marco Dalla Pozza, responsabile di settore dei DS. viaggi a Cannes...), e ovviamente la cultura è la
“E mi risulta sia un fantasma anche in assessorato”. prima a farne le spese”.
“La parola giusta è destrutturazione” sospira Guido
Zovico, un tempo tra gli animatori delle estati vicen- Da Aldo Zardon, vicentino presidente regionale
tine: “Vicenza non ha mai brillato rispetto, ad esem-
pio, una realtà molto più organizzata come Bassano.
Unanimi le critiche: “Troppa casualità nelle scelte della Fita, una voce parzialmente fuori dal coro: “A
livello personale posso vantare un ottimo rapporto
Ma certo bisogna dire che in passato si sono ottenu- l’indusrtria investe solo dove ci sono programmi precisi” con l’amministrazione. Ricevo sempre grandi pacche
ti risultati decisamente superiori alla capacità di sulle spalle... Soldi? Come Fita organizziamo da anni
investimento. Ora, invece, è calato il buio più totale. calare drasticamente il sostegno del comune: per il E francamente, discutere il valore culturale (e, perché il Festival nazionale ‘Maschera d’oro’, considerato
2003 appena 14.000 euro più il contributo AIM. no? commerciale) della musica impropriamente da tutti gli addetti ai lavori il più importante evento
Scorrendo le programmazioni, anche cittadine come nazionale per il teatro amatoriale.
Thiene o Arzignano ormai lavorano meglio di noi. Risultato: appuntamenti dimezzati. E, va da sé, pub- detta “leggera” è davvero questione obsoleta.
blico pure. Dall’amministrazione riceviamo 4.500 euro. Ma per
Purtroppo, manca una strategia complessiva. E se Hüllweck invece, sembra inseguire il sogno di una quest’anno il sindaco me ne ha promessi 5.000. Il
c’è, proprio non si vede. E’ vero, i comuni – Vicenza La scure dell’assessore Hüllweck è calata anche sulle supposta grandeur vicentina legandola quasi esclusi- costo complessivo del festival? Tra i 56.000 e i
compresa - ricevono da Stato e Regione sempre feste rock autogestite dai gruppi giovanili di quartie- vamente all’inaugurazione del teatro comunale di 58.000 euro”. In attesa che la giunta stanzi 500 euro
meno risorse, ma proprio per questo sarebbe indi- re che rappresentavano un vanto a livello nazionale Viale Mazzini, pozzo vorticoso nel quale fluisce gran in più per un festival che ogni volta fa il pieno di
spensabile una seria progettazione capace di coin- (100.000 presenze in quasi due mesi di eventi). parte delle scarse risorse stanziate per la cultura (solo pubblico al teatro San Marco, qualcuno si chiede
volgere i privati. Compenserebbe la riduzione del- Progressivamente privato di sostegno economico, il 960.000 euro nel 2003, quasi 500.000 in meno come sia possibile uscire dal tunnel.
l’investimento pubblico. Invece, quel poco che è rock vicentino ha perso anche qualsiasi rilevanza nel rispetto all’ultimo bilancio della precedente giunta
rimasto sembra seguire una logica del tutto estem- progetto dell’amministrazione. Nulla di cui stupirsi: di centro-sinistra. E per il 2004, ci conferma il presi- Una risposta prova a darla l’ex assessore alla cultu-
poranea. Insomma, si fa un po’ a caso. E gli sponsor nelle “Linee programmatiche di governo per il 2003- dente della Commissione Cultura, Mario Bagnara, è ra della giunta Quaresimin, Francesca Lazzari: “E’
non ci stanno”. Impressionante l’elenco delle inizia- 2008”, alla voce “cultura”, la musica d’elezione previsto un ulteriore calo del 3 per cento circa). “Il necessario ripensare e riorganizzare la proposta cul-
tive culturali cancellate dall’amministrazione di cen- delle fasce giovanili non viene neppure citata. Solo gigantismo non porta da nessuna parte” spiega il pit- turale in modo efficiente, tornando a dialogare – non
tro-destra: i concerti di musica leggera di “Vicenza jazz, lirica, musica da camera e sinfonica sono degne tore Silvio Lacasella “il sindaco sostiene che è meglio occasionalmente - con privati e associazioni. E’ ora
Musica”, lo “Stivale delle sette note”, “7 volte libri”, di un fuggevole cenno. Generi di altissimo valore essere primi in pochi cose che secondi in tante. Di di finirla con una politica di investimenti casuali. Gli
la rassegna cinematografica dell’8 marzo, “Al di là culturale, sia chiaro. Ma qualcuno spieghi all’asses- qui, i continui accenni alla favolosa mostra su sponsor hanno un atteggiamento molto pragmatico:
del mare”, “Vicenza città Unesco”, sore che, da almeno quarant’anni, i giovani di tutto Palladio che dovrebbe tenersi nel 2006. Chissà se si di fronte ad una politica seria e ben organizzata, tor-
“GiugnoFilmFesta”, sono scomparse dal cartellone. il mondo (vicentini compresi) impazziscono per i farà mai. Intanto, assistiamo impotenti al rinsecchir- neranno”.
Ridimensionata anche la programmazione estiva. vari epigoni di Elvis, piuttosto che per, il pur mera- si dell’humus culturale cittadino. En attendant
EstateShow/EstateFest che viaggiava sull’ordine di Davide Lombardi
viglioso, Quartetto d’archi in Fa Maggiore di Ravel. Palladio, i vicentini devono prendere il treno o l’au-
cento appuntamenti e 35/40.000 presenze, ha visto

Alla libreria Librarsi con il grande autore


italiano. Che s’improvvisa traduttore ORA D’ARIA
locale la proposta
Metti una sera mai banale di abc
con Stefano Benni Cucina in casa Gallerie di Palazzo
Ditelo in giro: in questi tempi veloci, c’è ancora qualcuno che ha voglia di far dei quattro fratelli Leoni Montanari
notte raccontando storie. Stefano Benni è uno di questi. Così, sabato 13 marzo, Il progetto espositivo Restituzioni marzo al 20 giugno prima di venire
ha chiamato a raccolta i tiratardi vicentini da Librarsi. Il posto è piccolo. La Via Btg Framarin si divide net- della Confraternita, sarde in 2004. Tesori d’arte restaurati, idea- restituite alle rispettive sedi di pro-
gente tanta. Si sgomita per entrare e farsi largo fra la folla. Sopra un palchetto, tamente in due: nella prima saor servite come secondo, to e promosso fin dal 1980 da venienza (oltre che numerose chie-
parla Benni, di sé ma soprattutto di un tizio dall’aria losca e latina. Lui è Efraim parte “tira” un’aria di… cam- buone da fare il bis. Banca Intesa in collaborazione con se lombarde e veneziane, Galleria
Medina Reyes, uno che sembra tutto meno che uno scrittore: ceffo da pugile e biali per la presenza di più ban- importanti musei e collezioni pub- dell’Accademia, Tesoro di
ghigno da pirata caraibico. “Cosa ci si aspetta da uno scrittore sudamericano?” che, nella seconda ritorna ad Di valida esecuzione il coniglio bliche italiane, presenta la sua S.Marco, Fondazioni Cini, Querini
Benni dà il via alle danze. “Sesso” risponde sincera una signora del pubblico. essere un quartiere residenziale. in tegame e la griglia della dodicesima edizione, particolar- Stampalia e l’isola di San Lazzaro
La libreria parte a sghignazzare e il clima si scalda di fiati ed emozioni. La gente quale troverete tutto il reperto- mente ricca sia in qualità che in degli Armeni di Venezia,
si libera di sciarpe e cappotti, ferrivecchi di un inverno che la serata vorrebbe quantità. Sono infatti novanta le Pinacoteca Ambrosiana, Museo
spazzar via. Reyes mastica un misto di italiano e colombiano. Si presenta. E nes- Non è difficile trovare questo rio conosciuto dal vitello al
palazzetto: è dipinto per metà manzo al maiale per braciole, opere restaurate che, selezionate da Poldi Pezzoli e Bagatti Valsecchi di
suno lo capisce. Saltatempo-Benni si offre di tradurre ma, dopo un rapido scam- un comitato scientifico col coordi- Milano, Musei Vaticani, ecc). Si
bio di battute, risulta chiaro che lo spagnolo deve averlo imparato da Speedy di giallo, ivi compresa un’orri- costate, sparagagna, salsicce, al namento di Carlo Bertelli, rimar- tratta per lo più di capolavori del-
Gonzalez. Chiede onestamente il cambio. Il sudamericano racconta il suo bile merlatura. E’ in esercizio pollo quanto basta per un ranno esposte alla Gallerie di l’oreficeria di varie epoche, ma non
nuovo libro: “Tecniche di masturbazione fra Batman e Robin” (Feltrinelli - 10 da molti anni: agli inizi degli pranzo di pieno sapore. Palazzo Leoni Montanari dal 20 mancano sculture antiche e rinasci-
euro. Traduzione di Gina Maneri). Come lo nomina, tre strani figuri, imper- anni ’90 aveva raggiunto un mentali, preziosi reperti archeologi-
meabile lungo e occhiali del tipo fondo di bottiglia, si scambiano sguardi ciechi buon livello (c’era ai fornelli Contorni? Verdure crude, ci, smalti di Limoges, dipinti
e allupati. Hanno però frainteso: la masturbazione non è il vero tema della sera- straordinari di Bramantino,
ta. Il titolo prende spunto da un aneddoto che Reyes non tarda a render pub- Bruno “Pansa” ora in quel ovviamente, ma sono valide
d’Altavilla), poi cambiò la anche le verdure cotte Pinturicchio, Veronese, Tintoretto,
blico. E’ la singolare storia di una festa in cui due maschere, appunto quelle di Maffei, Romanino, Peterzano che
Batman e Robin, si corteggiano vicendevolmente senza aver compreso di appar- gestione e divenne un luogo più Terminate con un casalingo
raccolto, con una cucina meno semifreddo all’amaretto o con sono stati riportati all’originario
tenere allo stesso sesso. Troppo tardi viene svelato l’inghippo, ché le due prota-
splendore da scrupolosi restauri
goniste si trovano ormai invischiate in una storia d’amore. Oltre, il libro si flamboyant e la fama si acquie- il salame bianco, ma potreste documentati scientificamente in un
addentra nel pozzo dei rapporti umani fondati su un’intrinseca incomunicabili- tò. provare anche la focaccia ai
tà. E’ forse a quest’impossibilità di conoscere se stessi e gli altri che Reyes deve catalogo. Un motivo (campanilisti-
lamponi, con la stessa soddisfa- co) in più per visitare la ricca rasse-
la rabbia e la violenza che traspaiono dalle sue opere? O forse è la vita nei bas- Eppure questi quattro fratelli zione. Non più di 25 euro, vino
sifondi colombiani che lo ha reso così crudo e provocatorio? Un passato da gna è poi la presenza di alcune
pugile suonato (14 incontri, tutti persi), figlio dei sobborghi di Cartagena de (Sabrina e Luca in sala e a parte. opere dell’incisore vicentino
Indias dove gli sport degli adolescenti erano “rimorchiare gringas sulla spiaggia Manuel e Massimo in cucina) Valerio Belli (1468 c – 1546): una
e rapinare gringos per le vie del centro”, Reyes è oggi lo scrittore culto dei gio- offrono con tranquilla semplici- Mastro Ghiottone croce e una serie di tre medaglioni
vani colombiani. Cresciuto a sesso, droga & rock ‘n roll, è ben lontano dai vari tà una cucina che è l’esaltazio- con scene della passione in cristallo
Sepulveda e Garçia Marketing, al quale rivolge accorate ingiurie. Benni lo sti- di rocca provenienti dalle Gallerie
ne dei nostri piatti e dei nostri Trattoria Framarin Pontificie. Celebrato da Vasari
mola con domande puntuali e Reyes motiva le sue accuse: “Sarebbe sciocco non prodotti.
riconoscere la qualità letteraria di Marquez. Io però non mi identifico con lui. Via Btg Framarin 48 nelle sue Vite, Belli rivestì un ruolo
Io non leccherò mai il culo a un dittatore come Fidel Castro per andare a bal- 36100 Vicenza fondamentale nel Rinascimento
lare la cumbia con Bill Clinton alla Casa Bianca due settimane più tardi. Salumi, tanto per iniziare, per Tel 0444 570407 nell’antica arte della glittica, cioè
Marquez ha fatto fortuna descrivendo la magia dell’America Latina ma sono approdare poi a ravioli all’orto- dell’intaglio delle pietre dure, ed
lana, pieni di profumi d’erbe Chiuso : domenica ebbe tra i suoi importanti commit-
dieci anni che manca dal suo Paese, che non vive di scenari incantati ma di mise-
ria e pallottole. Come la maggior parte della mia generazione, sono cresciuto fini con una pasta elastica. Ma Carte di credito : tutte tenti personaggi della corte pontifi-
con gli aneliti del primo mondo e senza nessuno dei suoi privilegi. Sono uno dei abbiamo trovato anche bigoli Voto 13/20 cia (Leone X, Clemente VII) e
tanti figli bastardi dell’impero yankee, e non posso far altro che usare e assimi- all’anara o col ragù o un bacca- medicea.
lare le mie origini multiple per esprimere e difendere la mia possibilità di essere là alla vicentina che sarebbe Palazzo Leoni Montanari in una foto del
qualcuno”. E siamo certi che Reyes qualcuno lo stia diventando. 1869 circa. Tazio Cirri
Nicola Colpo meritevole di riconoscimento Fonte: www.palazzomontanari.com

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