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Anno II - n 4
Cadeva il muro di Berlino, usciva Palombella Rossa, Grillone scopriva la Pro Recco
limmagine? Ci detto, nel giro di poco pi di un mese, mi presento in societ. Allora la Pro Correva lanno 1989. In primavera, o gi di Recco aveva un grande presidente, il comli, arriv la telefonata del mio vecchio amico pianto Fulvio Tornich, un altrettanto grande Domenico, editore radiofonico:Grillo (cos vice, Franco Bocchia, uno sponsor ecceziomi chiamano tutti, nale, Riccardo ndr), mi devi dare Garrone con la una mano. Con sua ERG. la solita diffidenza Triste parlare che mi contraddidi grandi uomistingue, lo ascolni che oggi non ci sono pi. Ma tai. soprattutto aveDobbiamo aiutare limmagine va un motorino, della Pro Recco. instancabile, che Che ne dici di fare ronzava da matanche una tratina a sera: Enzo Brasiliano, con smissione per rail quale ancora dio? Te la senti. oggi, quando Per un momento cincontriamo in il sangue si gel coda dal panetnelle vene. La radio. Unavventura tiere per comterminata da oltre prare la focaccia, quindici anni, ririvanghiamo stocordi di ore pasrie ed avventure La Pro Recco dei campioni non si ferma mai di quei tempi. Il sate in allegria, la discoteca mio viaggio nel ma fare una trasmissione sulla Pro Recco, certamente affascinante, era uni- pianeta pallanuoto inizi cos. Forse fu pi un viaggio sul mitico pianeta Pro dea piena dincognite. Prima di tutto pur sapendo cosa significasse Recco, consapevole di essere terribilmente di quel nome, non ne sapevo quasi unacca di parte, ma fu un viaggio che mi avrebbe sepallanuoto se non per aver visto in et infantile alcune partite con mio zio di Recco. E poi segue a pagina 2 quale significato avrei dovuto dare a aiutare Di Francesco Grillone
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da pagina 1 gnato per ventanni di vita (e chiss, fatti i debiti scongiuri, ancora per quanto). Chiudo gli occhi per pensare, ricordare fatti ormai sepolti nella memoria, sbiaditi dal tempo. Ma certamente piacevoli da ricordare. Scorrono personaggi, giocatori, vittorie, sconfitte, screzi con gli arbitri. Ma come non poter urlare al mondo di aver visto crescere sotto ai propri occhi campioni come Andrea Ea Mangiante, Angelo Temellini, Francesco Riccadonna o di aver passato pomeriggi con personaggi come Jesus Rollan, Alberto Angelini, Massimiliano Ferretti, Luca Giustolisi, Tibor Benedek o Vlado Vujasinovic senza dimenticare i tre moschettieri con cui inizi quel Speciale Pallanuoto che per un decennio mi tolse il sonno: Gu Baldineti, Sandro Cristilli e Stefano Crovetto. Da allora veri grandi amici. Masticare il lavoro, quello vero, con la pallanuoto non stato facile. Vivere sotto legida di una societ, di una squadra fantastica come la Pro Recco, pure. Era un mondo fatto di pochi, piccoli, ma enormemente piacevoli attimi di vita. Era un mondo semplice, ma allo stesso tempo ricco di valori. Era uno stile di vita punto di riferimento di tutta la citt di Recco. Era la pallanuoto. Era lepoca dei grandi presidenti come Gianni Carbone, e di personaggi fantastici come il prof. Mora. Era trascorrere un sabato pomeriggio con il sapore del cloro nel naso, e poi su, fino alla testa. Era passare pomeriggi sotto quel pallone che solo a primavera inoltrata veniva rimosso per regalare sprazzi di partite illuminate dalla luna. Come dimenticare le sfide con il Savona, con il Posillipo, con il Pescara? O uno scudetto svanito per un fallo a cui un arbitro volt le spalle (ancora oggi discutiamo in merito!) e il gigante buono George Mischvenieradze dovette capitolare allastuzia di Sandro Bovo. I ricordi si accavallano, si confondono, ma indelebili restano quei colori che oggi
la Pro si trascina dietro non a fatica, ma con grande orgoglio. I colori a cui saranno legati per sempre i nomi di Guidotti, Cevasco, Giraldi, Lavoratori, Galli e Piero Pizzo. Oggi la pallanuoto cambiata. Oggi non si vedono pi le finte del Caimano o gli scatti di Sandro Ghibellini. Oggi la pallanuoto diventata, grazie alle invenzioni di un guru devastante, peggio della lotta greco romana. Oggi non pi uno sport da gentiluomini. E la Pro Recco si evoluta, una societ sportiva con la bacheca stracolma di trofei. Una societ che festeggia i suoi centanni, puntando ai primati. Ma senza rimpianti?
no andare le eliche del motore a pieno regime per abbassare il fondale spazzando via la sabbia. Le persone a bordo servivano a rendere pi pesanti le barche e quindi ad abbassare la chiglia. La storia sembra incredibile. Eppure cos che la Pro Recco giocava e vinceva gli scudetti. Come quello mitico del 1959 a Trieste: Io cero e quellesperienza mi rimasta nel cuore dice Razeto - le trasferte le seguivo tutte. Mai persa una partita. Inizialmente giocavo anchio prima dei Pizzo, dei Lavoratori e dei Maraschi, che erano troppo forti per me. Ho anche fatto una partita in serie A. Il cuore sempre rimasto bianco celeste. Poi, guardando al futuro: Oggi quelle eliche non servono pi. Ma occorrono buona volont e intelligente per avere la nostra piscina di Punta SantAnna. Sono ottimista che ci riusciremo.
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Molte novit, in un consiglio di amministrazione allinsegna della continuit con la famiglia Volpi
Angiolino Barreca, con la doppia carica di presidente e amministratore. Ma anche la vicepresidenza a Eraldo Pizzo e lingresso nel consiglio di amministrazione del gotha della ristorazione cittadina, vale a dire i due gemelli Gianni e Vittorio Bisso del ristorante Da O Vittorio, oltre che Gianni Carbone patron della Manuelina. Sono per molti versi clamorose le novit emerse dallassemblea dei soci della Pro Recco Nuoto e Pallanuoto,che lo scorso 25 gennaio ha portato allelezione del nuovo consiglio di amministrazione. Oltre ai nomi citati in premessa, si aggiungono quelli di Gavino Sechi e Renato Cipollini, anche loro consiglieri. E anche questi due nomi rappresentano una sorpresa: Renato Cipollini, giocatore di calcio negli anni Settanta, stato presidente del Bologna, amministratore delegato del Lecce e direttore generale dello Spezia Calcio. Mentre Gavino Sechi, oggi tenente colonnello dellArma dei carabinieri, stato impegnato presso la procura della Repubblica di Genova. Si tratta dunque di un rinnovamento radicale dal punto di vista delle persone, ma in piena continuit rispetto al passato, visto che tutti i membri del nuovo Cda sono in qualche modo legati a Gabriele Volpi e famiglia(nel caso dei gemelli Bisso il legame di parentela). La continuit con lindirizzo dato dalla famiglia Volpi evidente, ma soprattutto lineare la volont di proseguire nelle ambizioni societarie. Per quanto mi riguarda voglio ribadire, con il pieno accordo con il nuovo consiglio di amministrazione, che il primo obiettivo
quello di riaprire la piscina il commento di Barreca. Eraldo Pizzo ha ottenuto anche lincarico di responsabile delle politiche sportive. Importante, soprattutto in prospettiva del progetto per la rinascita della piscina, il ruolo assegnato a Gianni Carbone che si occuper dei rapporti con il Comune di Recco e lamministrazione.
Le borsine e la piscina
E unadesione quasi plebiscitaria quella dei negozi recchesi alliniziativa di Recco Pro che far distribuire in citt oltre mille borse della spesa con la scritta Noi vogliamo la piscina di Punta SantAnna. E Tu?. E questa lultima iniziativa lanciata da Recco Pro.Ecco lelenco dei punti vendita in cuoi si potr avere la borsina: Arte orafa, Az Sport, farmacia Berni, Bisso Casalinghi, pescheria Bologna, Buona Pasta Fresca, libreria Capurro, gelateria Cavassa, centro Bici Recco, pizzeria del Ponte, falegnameria Demarchi, cartoleria Duemila, Etabeta, ottica Ferrari, calzature Ferreccio, immobiliare Gabbiano, latteria Gardella, abbigliamento Giuse, Gussoni, Idealcasa, il Ghiottone di Sonia, Ivana, fiori Lorenza, bar Massone, Moltedo Luisa, Moltedo Titta, Myspace, Ovs, Patrizia Frutta, Pezzini, supermercato Picasso, Pinocchio, Pozzo Romina, Redocasa, Rem Radio elettricit, Riflessi doro e dargento, Rossana Intimo, farmacia Savio, Squeri Ortofutta, Talento Naturale, panifici Tossini, erboristeria Vivere Sani, Zampaloni Calzature. Secondo i supporter ormai non ci sono pi scusanti, visto che tutti i tasselli del puzzle possono essere posizionati, anche il Presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, e il nuovo assessore con delega allo Sport della Regione Liguria, Matteo Rossi, si sono impegnati fortemente per la risoluzione del problema della piscina di Recco, sottolineando come la piscina non sia solo una richiesta della Pro Recco ma anche e soprattutto una necessit sociale della popolazione di Recco e di tutto il comprensorio. Vogliamo sperare che la commissione consiliare sulla piscina non diventi uno strumento politico che provochi il rallentamento dell iter burocratico, una delle zavorre che non avremmo voluto pi incontrare. Noi siamo pronti ad inondare Recco con la protesta ecologica. Tornando alle borsine, riportano una coppia di codici che permetteranno di accedere in modo semplice ed immediato a contenuti multimediali con lo smartphone o con il tablet, Apple o Android.
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Matteo Rossi,
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Lassemblea pubblica del 17 gennaio, gli inviti a fare presto della regione, le borsine e le t-shirt dei supporter, i soldi (non pochi) gi spesi dalla Pro Recco per presentare una proposta di accordo di programma firmata da un grande avvocato come Luigi Cocchi e da un bravissimo architetto come Enrico Frigerio. Gli ingredienti perch si realizzi il sogno ci sono tutti. Mancava solo un elemento fondamentale: una risposta. Quella che il Comune deve dare alla proposta della Pro Recco di Angiolino Barreca. Almeno in parte arri-
ricavarne spazio per la balneazione alternativa con una tratto acqueo supplementare. La copertura in inverno sar ottenuta con una tenso-struttura (vita media 25 anni) da innalzare (tempo previsto tre giorni) e rimuovere (tempo previsto due giorni) ad ogni cambio di stagione , su circa 6 piloni fissi, simili concettualmente, nello scenario specifico di ambiente marinaro, ad alberi di maestra di antichi vascelli).La tenso-struttura, a differenza del pallone pressostatico, in pratica sorretto da aria compressa, consente di sposare la normativa federale che verso i palloni pressostatici ha grosse riserve in tema di sicurezza per gli spettatori. Lattuale gradinata sar abbattuta e verranno costruite due gradinate per una capienza di circa 800/1000 posti, con un abbattimento in altezza di oltre 10 metririspetto allimpatto ambientale costituito dallattuale massa di cemento.
Il presidente Burlando:
un altro tifoso della piscina
Nel campo di nostra competenza abbiamo cercato di dare risposte, sostenuto alcune realt sportive con finanziamenti in conto capitale - le societ Mameli, Nervi, Multedo, Camogli - e aiutato a ripristinare i danni per le mareggiate a Sturla e Quinto. Attualmente in corso una discussione importante su Recco, sia per la riapertura della piscina di Punta SantAnna, storica vasca della Pro Recco, sia per un intervento nuovo al coperto nellarea ex IML. Stiamo risolvendo i problemi di depurazione che avevano creato le complicazioni, il depuratore di Recco finalmente partito quindi potremo affrontare il tema nei prossimi mesi. Le parole sono del presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, che nuovamente tornato sulla questione Recco. Questa volta lha fatto a margine della cerimonia di premiazione dei giovanissimi campione liguri della nazionale under 18, di fronte ai taccuini spianati di tanti giornalisti. Come gi aveva fatto in occasione dellinaugurazione del nuovo polo ambulatoriale del SantAntonio, anche in questa occasione Burlando ha ribadito chiaro e netto che La piscina di punta SantAnna, sha da fare. Nella stessa occasione ha aggiunto che I costi nel settore dello sport sono ormai molto difficili da sopportare, ma dal punto di vista sportivo e delle strutture qualche passo avanti si pu fare, come successo con il comune di Sori che abbiamo aiutato a completare il nuovo impianto.
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Una giornata indimenticabile. E non solo per la splendida vittoria in trasferta contro il Savona (12 a 8 con la migliore Pro Recco della stagione). Lo scorso 8 marzo, festa delle donne, andata in scena una delle iniziative di solidariet pi importanti di questo 2013; certamente una delle pi vissute e sentite: i presidenti e lo staff di Pro Recco e Savona insieme al padiglione 12 dellospedale Gaslini per portare solidariet e un sorriso ai piccoli degenti; oltre che un ramoscello di mimosa offerta dai Comuni di Pieve, Sori e Recco, a medici, infermiere e mamme coraggio. Tutto nel nome dellAssociazione per la lotta al neuroblastoma, che si batte da anni contro la malattia. Prima della distribuzione e vendita delle uova di Pasqua di beneficenza nella piscina savonese (e liniziativa si ripeter questoggi per lincontro casalingo con il Lazio), campioni e dirigenti erano stati tra le corsie del Gaslini, dove strappare un sorriso, quando non facile trattenere le lacrime, stata limpresa pi difficile e meglio riuscita. Senza retorica, invitati dallAssociazione italiana per la lotta al neuroblastoma che ha sede nellospedale pediatrico, Pro Recco e Savona hanno dato vita a uniniziativa sincera e sentita. La solidariet e il valore sociale dello sport, sono nel dna della Pro Recco e uno dei motivi per cui tutti quanti, giocatori, tecnici e dirigenti, ci impegniamo. Oggi se ne avuto lennesima conferma e siamo felici di aver portato un soriso qui al Gaslini - commenta il presidente Barreca. Per la Pro Recco erano presenti, oltre ad Angelo Barreca, il vice presidente Eraldo Pizzo, il responsabile del-
da raccontare: omoni come Eraldo Pizzo e Goran Radjienovic, presidenti e dirigenti, si sono sentiti piccoli piccoli di fronte al coraggio di questi bambini, che ogni giorno, ogni ora, combattono una guerra senza quartiere contro la malattia. Il fatto di averli fatti sorridere, la foto ricordo nella bella sala giochi allestita nel reparto, le mimose per mamme e infermiere, sono stati tutti momenti difficili da dimenticare.
Allospedale pediatrico, il gruppo misto di recchelini e savonesi ha movimentato la giornata dei bambini, esaltati dalla presenza dei rappresentanti delle due societ. Bella e toccante la distribuzione dei gagliardetti societari, andati a ruba e di mazzi di mimose in concomitanza con la festa della donna, a tutte le signore presenti, mamme, dottoresse e infermiere. Simpatico il siparietto, del tutto casuale, tra la dottoressa Micaela Calvillo, una dei medici che lavora nel reparto di oncologia, ed Eraldo Pizzo. La dottoressa ha riconosciuto il caimano ricordandosi di quella volta in cui il signor Pizzo mi ha premiato come giovane nuotatrice ha ricordato rivolgendosi al campione dello storico settebello erano un po di anni fa ed eravamo nella vasca di Punta SantAnna. Sono passati una trentina danni, ma il ricordo resta. Insieme al Gaslini, le squadre di Pro Recco e Savona si sono poi affrontate in piscina nella citt del ponente. Mentre le squadre sono entrate in vasca con la maglietta a favore della ricerca. Nella vasca del Savona, i 28 uomini che hanno dato vita allo spettacolo sportivo con vittoria recchese (le due rose pi gli
Pizzo e la dottoressa
arbitri) si sono ritrovati a bordo vasca tutti con la stessa maglietta a favore della ricerca contro il Neuroblastoma. E limmagine pi bella di una Zanelli ricolma di quasi mille persone e che si caratterizza ancora pi un attimo dopo. Le due tifoserie accolgono allunisono le due squadre con un unico applauso. La stessa immagine verr ripetuta in tutte le prossime partite di campionato della Pro Recco. Da segnalare che altre uova di Pasqua solidalisaranno vendute nei prossimi giorni (a Genova il 16 e 17 in via XX Settembre, piazza Banchi, piazza San Lorenzo, Palazzo Ducale, Porto Antico, Passeggiata Garibaldi, Lungomare di Pegli). Per chi vuole fare beneficenza a disposizione il sito http://www.neuroblastoma.org/
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Per quel che riguarda la Scuola del Fumetto: Il fumetto narrazione, cos come la letteratura e il cinema. Il mezzo che noi usiamo per raccontare lunione fra un testo e il disegno che lo rappresenta, attraver-
nanna al piccolo Andrea abbasser il volume. Quello di Niccol Figari non il primo lieto evento di una stagione che ha spesso mescolato vasca e nursery. Prima di lui hanno gioito Figlioli, Buric e Tempesti.
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mo, salire su quel palco, stato emozionante e interessante al tempo stesso. Fazio e Littizzetto sono due professionisti e con loro mi sono trovato a meraviglia. Chiara ha cantato Il Futuro che verr, un titolo beneaugurante per un atleta come Tempesti, che con la sua squadra e anche in nazionale al futuro e ai successi pensa eccome. Parafrasando le canzoni festivaliere, si pu giocare anche sul titolo della canzone vincitrice di Marco Mengoni che si intitola LEssenziale cui si potrebbe aggiungere costruire la piscina. Tornando
a Tempesti, ai tanti ragazzi che lo hanno circondato per il tradizionale rito dellautografo davanti allingresso dellAriston ha detto Giocate a pallanuoto, se potete, che uno sport bellissimo. Di strutture buone in Italia ce ne sono diverse. La pallanuoto uno sport che tutti possono cominciare a praticare, fa bene al corpo, alla crescita e tempra il carattere; inoltre stimola molto lo spirito di squadra ed il rispetto per gli altri. E per avere successo: In vasca o su un palco, cos come nella vita, il segreto metterci passione, il massimo impegno, la determinazione e crederci fin allultimo. Perle di saggezza da applicare anche alla stagione in corso.
e sono secondi in classifica nel campionato Under 13 Emilia Romagna. Questi ragazzi difficilmente dora in poi dimenticheranno la Pro Recco; in futuro saranno nuovi tifosi a distanza. E nata unamicizia nuova, bella. La seconda storia ancora una volta riguarda supporter sconosciuti della Pro Recco che questa pubblicazione intende smascherare. Teatro della vicenda sono le gradinate della vasca di Sori. E qui che appare da un po di tempo una nuova giovane tifosa, Marina Boni, 18 anni fra pochissimo, tifosissima della Pro Recco...E fin qui, niente di insolito. Solo che la ragazza arriva da Vimercate, in provincia di Milano. Scendere in Liguria da sola, per vedere allopera i biancocelesti, di questi tempi non usuale. La passione per la pallanuoto mi stata contagiata da mio fratello, che gioca nel Vimercate, in Promozione. Mi sono appassionata a questo sport e piano piano ho maturato lidea di seguire il campionato maggiore. Non ho avuto dubbi nella scelta della mia squadra del cuore. La Pro Recco come il Barcellona della pallanuoto, ne ho sempre sentito raccontare le gesta, mi entrata in testa fin da piccolina. Ora ho coronato il mio sogno. Vederli giocare dal vivo bellissimo, ma non credo di fa nulla di particolare. di Guido Martinelli
Anno II - n 4 - Marzo 2013 - Direttore responsabile: Edoardo Meoli - Stampa: Tipografia ME.CA, Recco - Editore: Pro Recco Waterpolo 1913 - In attesa di registrazione
La storia di una societ anche determinata dalla nuova linfa vitale dei suoi tifosi che ne garantisce il ciclico rinnovo. La Pro Recco, grazie alla sua storia, al suo fascino, alla sua bacheca ricca di trofei, al mito che laccompagna , conquista ogni giorno nuovi simpatizzanti. Non v chi una volta nella vita non abbia sentito raccontare dal nonno o dal pap le mitiche gesta di alcuni ragazzini di Recco, pi uno di Genova, che nel 1959 conquistarono a Trieste il primo scudetto contro ogni pronostico e al posto di collaudati squadroni, per poi diventare parte integrante di una Nazionale che grazie a loro assumer il nome, oggi abusato, di Settebello. Nel nostro peregrinare costante per le piscine dItalia spesso ci accorgiamo di tanta attenzione e le registriamo. Le ultime due occasioni di nuovo proselitismo biancoceleste hanno storia recente. La prima ha origine a Firenze, piscina Nannini. E la storia del Faenza, squadra under 13 del campionato di Emilia Romagna che raggiunge la Nannini e fa gruppo in pi-