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Anno II - n 5
La Pro Recco c!
La squadra e i tifosi scaldano i muscoli.
editoriale
Grazie, Eraldo
Settantacinque anni scomposti (7+5) uguale dodici! Questa l et del Caimano! Caro Eraldo, la considerazione che, ironicamente, ho fatto prima corrisponde alla realt. Hai la grinta e le motivazioni di un adolescente che deve ancora conquistare la vittoria, hai la passione del gruppo e la curiosit necessarie per ambire a nuovi traguardi, hai la consapevolezza che senza sacrificio si rimane al palo. E per noi, atleti e dirigenti della Pro Recco, sei gi un esempio, nonostante i giovani anni, e per questo ti meriti di essere nominato Capitano, anzi Il Capitano. Ti ho conosciuto circa quindici anni fa e in Te ho subito apprezzato il carattere all apparenza burbero e scontroso, la capacita di essere distaccato e , quasi, superbo, eri per me un caso da studio. E allora ho incominciato a esplorarTi per capire se fossi un alieno o un umano. Tu non lo ricorderai, ma quelle poche volte in cui ci si incontrava Ti guidavo a parlarmi di etica, di sport per i giovani, di infrastrutture sportive, di corretti comportamenti, di educazione e formazione giovanile. E allora il Caimano lasciava posto al maestro, non al maestro di pallanuoto, ma al maestro di vita, a quel maestro che sapeva diventare esempio e guida. Tutto ci, caro Eraldo, Ti faceva tornare ad essere umano, e la stima nei Tuoi confronti cresceva. Cosi come sei Tu , si nasce, non si diventa e, quindi, complimenti ai Tuoi Genitori, a quella Mamma che Ti pettinava con i boccoli, di moda a quellepoca, e a quel Papa che deve averTi trasmesso nel dna la tenacia e la forza di quel sacrificio che costruisce i campioni. Auguri Eraldo, auguri a Te e a tutta la Tua Famiglia, fortunata per un marito, padre, fratello e nonno cos! Caro Caimano, Gabri, come Tu lo chiami, io, lamministrazione comunale e tanta gente, Recco Pro in testa, vogliamo ancora la Tua passione per poterTi dare la piscina. Un abbraccio dalla Tua Pro Recco! Angelo.
presidente della Pro Recco Nuoto
Da Angelo Barreca,
Adesso si pu rispondere al primo interrogativo. Quello gigantesco che in molti avevano ripetuto sui giornali e si erano fatti nella mente. La Pro Recco sar sempre forte anche dopo il disimpegno della famiglia Volpi? Oggi la risposta un altrettanto gigantesco s. In piena corsa per i play off, ancora con il ruolo di favorita e di squadra da battere, la Pro Recco ha dimostrato la sua forza. Forse ancora pi grande che in passato, perch essere i migliori con meno soldi, una piscina ancora chiusa e gli sfavori del pronostico, vale il doppio. Di certo, dopo la conferma e la risposta a quelle domande un po pessimistiche, anche arrivato il momento di fare il massimo. E il momento di dimostrare di essere uniti per una nuova vittoria. Dirigenti, giocatori, tecnici e tifosi: un unico blocco che ha nel cuore e nella mente un solo obiettivo: rimanere campioni. Le prossime tre settimane (dal ritorno dei play off di sabato 27 aprile alla possibile terza partita della finale del 21 maggio) saranno da vi-
vere intensamente. Si aprir con la Promogest di Cagliari: E una squadra ragguardevole, noi labbiamo incontrata poco tempo fa e non abbiamo avuto vita facile. Per una squadra come la nostra, arrivata seconda in classifica per un punto, certamente labbinamento non per niente facile-facile. Ma noi ci crediamo e io adesso non ho pi dubbi sulla forza di questi ragazzi dice Riccardo Tempestini, il ct cuor di leone questo un gruppo fantastico anche e soprattutto a livello umano. Posso dire con orgoglio di avere una squadra di uomini in gamba e seri. Credo che questa forza morale, aggiunta a quella agonistica, potranno giocare a nostro favore. Lavversario da battere, come avviene da tempo, sar il Brescia: Noi giochiamo ogni incontro per vincere, a prescindere dallavversario. I play off sono sempre una brutta bestia e le sorprese, anche se difficili, possono sempre avvenire. Vedremo cosa segue a pagina 2
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da pagina 1 accadr. Lunica certezza che noi dovremo dare il massimo. Ed avere anche una dose massiccia di sangue freddo: S, cos. Ma da questo punto di vista sono convinto che abbiamo qualcosa in pi degli altri. La mia una squadra cui non difetta lesperienza. Ragionatore, tranquillo ma pronto a farsi sentire quando serve, toscanaccio atipico, ma innamorato della sua Firenze come di Recco. Campione in piscina per trentanni, ma capace di calarsi nei panni dellallenatore manager, Riccardo Tempestini, 51 anni compiti lo scorso 9 ottobre, rappresenta perfettamente la nuova anima della Pro Recco: una squadra che non pi marziana come avvenuto negli ultimi anni; ma che resta la favorita: Sappiamo di essere forti; ma senza appartenere a un altro pianeta dal punto di vista pallanuotistico dice. Vincere per Tempestini anche un modo per completarsi: S, vero. Amo questo sport e di conseguenza amo Recco e la Pro Recco. Qui la vita a misura duomo, sento il legame con e persone, senza avere stress. Riesco a lavorare molto bene e capisco che questa una societ che ha voglia di futuro. Poi, rispetto allattuale compagine: I miei ragazzi sono tutti in gamba. Ma, al di l dei risultati, sono contento dello spessore umano. Sono tutte persone serie, che amano lo sport. Anche per questo guardo con ottimismo al futuro. Tanto da poter sognare un nuovo tricolore? Io non mi nascondo di certo. Credo che restiamo favoriti, dovendocela giocare con tre o quattro squadre. Per quanto riguarda il calendario, i tifosi biancocelesti dovranno tenere duro e seguire la squadra in trasferta e in casa (a Sori). Dopo il primo incontro dei Quarti, il 27 aprile ci sar il ritorno. Le semifinali si svolgeranno il 4 e il 7 maggio ed eventualmente l11 maggio se dovesse servire lo spareggio. Landata per la finale fissata per il 15 maggio, il ritorno il 18 maggio e leventuale terzo incontro il 21 maggio.
La vecchia guardia, i supporter di Recco Pro, i campioni come Eraldo Pizzo (vice presidente e bandiera). Per tutti le prossime giornate saranno quelle decisive e lurlo che si alzer sar solo uno: Forza Pro Recco. Perch in una citt a volte un po matrigna (vedi il caso piscina), quando il momento di raggiungere lobiettivo di una stagione ci si unisce e si pensa solo a tifare. Noi faremo sempre la nostra parte e saremo a bordo vasca ogni minuto spiegano a Recco Pro, lassociazione di supporter che ha raggiunto quota mille di iscritti (grazie anche agli strumenti social) sappiamo che questi ragazzi daranno il massimo e faremo quel che possiamo per sostenerli. Dunque le battaglie diventeranno due: a quella ormai storica per riuscire a riavere la piscina aperta, quelli di Recco Pro assoceranno la battaglia spor-
manteniamo i nervi saldi e restiamo rispettosi degli avversari che incontreremo, allora ci sono buone possibilit. Personalmente credo a questo gruppo, ai dirigenti della Pro Recco e ai tecnici. Dunque sono fiducioso. Da un super tifoso a un altro, ecco Gianni Carbone, oggi dirigente: Ci sar, anche se ho qualche annetto. Ma lemozione non me la voglio perdere. Questa Pro Recco splendida. Ed anche stata una sorpresa, per la quale dobbiamo ringraziare i dirigenti e anche Gabriele Volpi, che pur lasciando la presidenza restato il primo tifoso anche a distanza. Per i due gemelli Bisso, Gianni e Vittorio, vincere e tifare a Recco sono la stessa cosa: Ci siamo abituati male con questo squadrone e visto che abbiamo preso il vizio di vincere e alzare coppe, non vogliamo perderlo.
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Un secolo di pallanuoto
Trasferta (fortunata) della Pro Recco a casa del Barceloneta
Recco, raggiunta inaspettatamente allultimo minuto anche dal presidente Barreca, ha prevalso per 11-6. Ha giocato a sorpresa anche Perrone che a causa di un colpo ricevuto alle costole nella gara internazionale contro la Germania, avrebbe dovuto restare a riposo. Ma troppo grande era la voglia del brasiliano che tifa Barca di non mancare a questo appuntamento, che egli eegualmente sceso in acqua, segnando anche il primo goal della partita. La partita finale, per quel che puoaver rappresentato al di la dellalta simbologia morale, dimostra che abbiamo ritrovato lamalgama e i meccanismi automatici: Anche se non siamo stati brillantissimi siamo contenti - ha commentato il ct. Per quanto riguarda il resto, le giornate catalane si sono svolte secondo la tradizione spagnola: gli orari di cena e di allenamento slittano di un paio dore rispetto allItalia. Avevamo bisogno di ritrovare il gusto dello stare insieme,di provare situazioni nuove,di migliorare cose
Tanti successi, centanni di storia, un futuro tinto di rosa. Sono molti i legami tra Pro Recco e il Club Nataci Atltic Barceloneta, societ che ha sede nella capitale della Catalogna. Qualche settimana fa le due societ, i loro tifosi e i dirigenti si sono incontrati e hanno dato vita a un gemellaggio destinato a proseguire. Del resto le due societ sono legate sotto molti aspetti: quello storico, essendo nate entrambe nel 1913 e dunque entrambe a ridosso del Centenario; la assidua partecipazione ad altissimi livelli nei loro rispettivi campionati, serie A1 e Diviside honor; la bella amicizia intrisa di rispetto che unisce i due allenatori, Riccardo Tempestini e Santi Fernandez. E cos, sulla scia di una proposta-invito di Felipe Perrone, che ritornato nel suo amatissimo club senza mai aver dimenticato la Pro Recco, i ragazzi di Tempestini, accompagnati da Angilolino Barreca, il presidente in versione iberica, sono partiti in direzione Barcelona per giocare (naturalmente) e fissare un nuovo legame storico. Hanno dato vita a una sorta di torneo peraltro gi programmato da tempo, insieme con lequipo azul grana. Motivo essenziale la progressiva intensificazione degli allenamenti in vista della fase cruciale del campionato con avversari di alto livello che sapessero impegnare a fondo il club ligure. E stata che unoccasione per conoscere lo splendido impianto dacciaio con pontili semoventi che frazionano la piscina in due o tre vasche a seconda delle occasioni. Nella citt catalana si sono allenati e hanno giocato una partita semi ufficiale del Centenario in cui italiani e catalani, hanno festeggiato insieme il loro glorioso passato. Unoccasione davvero unico e anche si spera di buon auspicio dal punto di vista impiantistico. Il palazzetto del nuoto che dovr vedere la luce a Punta SantAnna sar sicuramente altrettanto bello di quello del Barceloneta. Per quanto riguarda lo scontro diretto, il successo della Ferla Pro Recco sul Club Atletic Nataci Barceloneta stato altrettanto positivo. La Ferla Pro
che gi facciamo, ma che dobbiamo fare meglio. Sotto questo aspetto questa era lultima settimana utile per una serie di allenamenti ad alto livello. Siamo stati fortunati a trovare una societ ospitale come il Barceloneta, una squadra che ci impegna a fondo come quella di Santi e un ambiente caldo e accogliente come sistemazione non proprio in centro ma quasi, nella Avenida diagonal.
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lassessore tifoso
Matteo Rossi,
Dalla Regione Liguria attenzione e simpatia per la Pro Recco e il progetto piscina
Appassionato di pallanuoto da sem- di programma che dovr portare alla ricostrupre, tifoso della squadra della sua Arenza- zione della vasca di Punta SantAnna, che sar dedicata a Ida no, la Rari Nantes Bisso e Antonio Ferro. che conta su un bel Conoscersi reciprocavivaio con le giovamente, tra Pro Recco nili. Matteo Rossi, e assessore, ha fatto assessore regionale nascere una bella amiallo sport, divencizia, coronata dalla tato un grande amipartecipazione da tifoco e forse anche un so alla partita vittoriosa po di tifoso della Pro contro il Brescia. Recco. Lamicizia La Pro Recco pallaper lo squadrone nuoto per lo sport li nata nellambito Matteo Rossi, assessore regionale, tra il gure leccellenza. Non delliter per lappro- presidente Barreca e il vice presidente Pizzo ci sono altre societ vazione dellaccordo
tero territorio, pallanuotistico per eccellenza (Sori, Recco e Camogli), possa trovare beneficio dallimpegno della ProRecco, anche attraverso la prossima costituzione della Fondazione Ida Bisso-Antonio Ferro, per sviluppare da un lato la crescita di nuovi talenti dello sport, ma anche, dallaltro, la promozione di nuovi flussi turistici. Nellattuazione di un programma cosi ambizioso, che prevede investimenti privati considerevoli anche per altre discipline sportive, ci conforta, inoltre, la vicinanza e la cordialit che intercorrono tra alcuni degli estimatori e innamorati della societ e di Recco, con il neo Presidente del Coni, Giovanni Malag.
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che mietono tanti risultati positivi, vincono campionati e coppe. Io sono orgoglioso di questa societ e inevitabilmente mi sento un supporter. Nel corso del pomeriggio da tifoso, durante lintervallo dellincontro che si svolto nellimpianto di Sori, Rossi ha anche ricevuto una targa da parte del presidente, Angiolino Barreca, e da Eraldo Pizzo, vice presidente e bandiera della societ: S; mi sono sentito tra amici e ovviamente questo mi fa piacere e mi spinger a fare tutto il possibile per aiutare la societ e la citt di Recco a raggiungere lobiettivo di costruire la nuova piscina. In questo senso le ultime notizie positive (il via libera dalla commissione consiliare) lo hanno reso ottimista: Sono soddisfatto per lapprovazione da parte della commissione consiliare dellaccordo di programma sulla piscina di Punta SantAnna e sullex Iml. A questo punto, come avevo promesso, mimpegner con tutta la Regione Liguria per accelerare i tempi e far approvare la deroga alle legge 4 del 2011 (la cosiddetta blocca edilizia sui depuratori, ndr) su misura per il caso di Recco. Rossi, assessore regionale politicamente in capo a Sel, conferma che da parte della Regione non ci sono dubbi rispetto alle possibilit giuridiche di attuare laccordo di programma. Prima di lui il presidente della Regione, Claudio Burlando, aveva espresso attenzione per il piano presentato dicendosi pronto a fare di tutto perch la Pro Recco possa tornare a giocare a Punta SantAnna. Mentre anche recentemente lassessore allambiente Renata Briano ha ribadito la volont di mantenere in vigore la famosa legge 4 per i Comuni che non hanno un depuratore a norma, ammettendo per deroghe a livello locale in riferimento proprio al caso Recco. Rossi ne ha parlato nuovamente il 18 aprile, nel corso di una visita alla piscina di Punta SantAnna gioved 18 aprile: ad accompagnarlo il presidente della Pro Recco, Barreca, e il sindaco recchese, Dario Capurro. Di sicuro lapprovazione dellaccordo di programma da parte della commissione consiliare e le parole di Rossi, aprono anche un nuovo interessante scenario rispetto al futuro. E rendono naturalmente ancora pi ottimista Barreca: In quattro mesi siamo riusciti a far capire a tutti, amministratori scettici compresi, che il nostro piano sta in piedi ed lunico perseguibile. Oggi tutte le istituzioni ed enti interessati, demanio compreso, hanno compreso il nostro punto di vista.
Matteo Rossi, assessore regionale, tra Enrico Frigerio, no Barreca, Franco Senarega e il ct Riccardo Tempestini
dolce
Primo punto: I proclami continuano a non convincerci. Secondo punto: Noi continuiamo a lavorare per la riapertura della piscina. Terzo punto: Qualcuno che rema o ha remato contro c, senn la piscina sarebbe gi in costruzione. Sono le tre regole doro di quelli di Recco Pro, genitori di tanti piccoli pallanuotisti, tifosi, supporter, gente che vuole bene alla citt e al proprio futuro. Le ultime notizie, con lapprovazione dellaccordo di programma e ladesione al progetto da parte della Regione Liguria, fanno naturalmente salire il livello di ottimismo. Ma non fanno calare lattenzione: Noi vogliamo la piscina e da qualche giorno lo abbiamo scritto anche sulle bustine di zucchero distribuite nei bar. ;a siamo consapevoli che fino a quando non verr posato il primo mattone, la battaglia sar lunga. Anche perch continuiamo a non fidarci. I fatti, del resto, parlano da soli: alla Spezia il Comune ha detto di s allimpianto e il campo stato autorizzato subito. Qui ci sono stati mesi di manfrina e tante pic-
cole e grandi bugie. Come quella, ad esempio, di chi affermava che lunico modo per costruire limpianto sarebbe stato fare una gara di project financing. Salvo poi cambiare idea quando ci si accorti che nessuno sarebbe stato tanto folle da costruire una piscina a gratis. Nei prossimo tempi Recco Pro intensificher lattenzione e la sensibilizzazione attraverso Internet (cliccatissimo il sito face book) e con azioni meno virtuali e ben visibili. Lo zucchero, le magliette, fatte indossare dai campioni, i comunicati stampa. Lobiettivo uno solo: fare la piscina che tutti a parole dicono di volere.
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Emilio Razeto il re dei fotografi di Recco. Ma soprattutto uno dei tifosi pi accesi della Pro Recco. Le foto pi belle in bianco e nero sono le sue. E Pizzo lo conosce da una vita: Sono recchelino, dunque non posso che essere un supporetr della squadra. I tempi di Eraldo Pizzo il Caimano, con i suoi amici e campioni, sono stati pieni di gloria e probabilmente inimitabili. Per me stato eccezionale, un privilegio, immortalare quel pezzo di storia. Qualche giorno prima del compleanno di Eraldo, la coppia di recchelini-amici stata premiata prima della gara con il Brescia. Il Presidente Angiolino Barreca ha fatto consegnare goliardicamente dallassessore regionale allo sport, Matteo Rossi, a Pizzo una piscina simbolica in omaggio alla politica societaria perseguita in questo momento. Lennesimo trofeo e per Emilio Razeto, che per molti semplicemente Milio una soddisfazione in pi: E bello fare parte di questo mondo fatto di sport e di valori sani. Ed bello che tanti giovani siano ancora pronti a scendere in vasca. Premio a parte, Razeto ha anche un sogno: Che spero realizzabile conclude - rivedere la Pro Recco giocare a Punta SantAnna.
Milio e il Caimano
Eraldo era un ragazzino, con la pallanuoto e la Pro Recco Nuoto, club che questanno celebra il primo fortunato secolo di vita. Di sicuro Eraldo Pizzo il pi grande campione della storia della pallanuoto, simbolo stesso di questo sport, detto il Caimano. Oltre la medaglia doro olimpica del 1960 a Roma, nel suo palmares ci sono sedici scudetti, di cui quindici vinti con la Pro Recco e uno con il Bogliasco. Dal 1982, anno del suo ritiro, ha sempre seguito la pallanuoto come dirigente; oggi vicepresidente della sua Pro Recco Nuoto. Chiss se quel 21 aprile di settantacinque anni fa, in una casa di Teglia, in Valpolcevera, qualcuno avrebbe immaginato che quel bambino sarebbe diventato il pallanuotista pi famoso del pianeta. In pochi sanno - racconta -che allinizio facevo nuoto. A Terni, nel 1954, sono diventato campione italiano della categoria Allievi dei 66, dei 200 dei 400 e degli 800 metri. Un giro di parole, o forse il non trovare quella giusta per gridare: buon compleanno Caimano. Perch oggi, Eraldo Pizzo compie settantanni, ed un giorno di festa per la pallanuoto italiana, che ha in lui la propria bandiera, luomo immagine. Il Caimano: un nomignolo affibbiatogli da un suo compagno
di squadra, perch quando ancora si giocava a mare, nei tempi morti il nostro faceva spuntare solo gli occhi dallacqua, e piano-piano, muovendo solo le gambe, cercava di guadagnare centimetri preziosi. Pizzo ha sempre amato Recco, dove ha anche lavorato nella storica bulloneria Iml. La sua vita, in quegli anni del dopoo guerra e della ricostruzione, sintrecci con quella di Gabriele Volpi. Tra Eraldo Pizzo, che puntava a diventare il pi grande giocatore di pallanuoto, e Gabriele Volpi, che mirava a confermarsi come un grande imprenditore, il feeling va oltre il fatto di essere riusciti entrambi a raggiungere gli obiettivi. Era il 1958, io avevo ventanni e lui quindici. Ci siamo trovati tutte e due allIml, la bulloneria, che allora dava lavoro a mezza Recco racconta il caimano Gabri (Pizzo chiama cos Volpi) aveva gi la stoffa giusta e lintraprendenza. Si capiva al volo che aveva una bella testa.
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le iscrizioni sempre in aumento e le attivit piacciono sia ai bambini che alle famiglie. Naturalmente 4 giorni alla settimana ci sono sempre i corsi nuoto con istruttori preparati, pazienti e sempre allegri. E chiss che divertendosi in un ambiente sereno, non si scopra qualche nuovo talento per la grande Pro Recco. Tra gli educatori ci sar anche la presenza di Mario Ninfo, figura storica di Recco, bagnino molto apprezzato, che gestir e sar regista.
E nato a Pretoria, la capitale della Repubblica del Sudafrica, solo 2 anni prima del nuovo secolo; ha la grande passione della pallanuoto, ha un fisico ben sviluppato per la sua et, interpreta il ruolo di portiere ed il suo mito Stefano Tempesti che non vede lora di vedere e conoscere. E uno dei ragazzi che si sono innamorati dei colori della Pro Recco e della storia della pallanuoto commenta Angiolino Barreca, presidente della societ ha voluto raggiungerci e noi lo abbiamo accolto a braccia aperte. Lui la dimostrazione di come noi della Pro Recco intendiamo il nostro lavoro: per i giovani e con la possibilit di trasformare la Pro Recco in un polo didattico, educativo capace di attrarre da tutto il mondo. Chad arrivato perch vuole a tutti i costi sfondare in questo sport e la migliore occasione per emulare i suoi idoli era potersi allenare con i pari et della squadra pallanuotistica pi famosa del mondo. Era solo unambizione, poi la determinazione coniugata alla disponibilit del club ligure, il cui presidente da anni si batte per la politica dei giovani, hanno materializzato il sogno. In Sudafrica la pallanuoto in grande espansione. Per accumulare esperienza ci siamo rivolti alla Pro Recco perch in Sudafrica se ne parla molto, un mito - racconta Chad. Il pap ha una sorella che vive a Torino e parla un buon italiano: stata lei di inoltrare via mail alla Pro Recco la richiesta di un periodo di allenamento con i suoi giovani. Allora tutta la famiglia partita per lItalia profittando dei 15 giorni di vacanza scolastica delle scuole sudafricane. La vicenda del quindicenne anche la dimostrazione di quanta strada abbia compiuto il settore giovanile biancoceleste e di che considerazione goda in giro.
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con formazioni sempre rinnovate i cui atleti hanno disputato campionati nazionali ed europei, tornei internazionali ed Olimpiadi, guadagnando una messe di allori senza uguali per i colori della Pro Recco e portando sullOlimpo dello sport campioni quali Eraldo Pizzo, Marietto Cevasco, Franco Lavoratori, Lino Maraschi, Eugenio Merello e tanti altri che nel corso di un lungo periodo hanno affiancato i campioni locali per rafforzarne la squadra. Una pubblicit enorme per Recco che forse non si saputa valutare ed apprezzare a pieno ancor oggi. Pari a quella della famosa focaccia col formaggio che costituisce il secondo punto di forza da associare al nome di Recco. Sandro Pellegrini
Anno II - n 5 - Maggio 2013 - Direttore responsabile: Edoardo Meoli - Stampa: Tipografia ME.CA, Recco - Editore: Pro Recco Waterpolo 1913 - In attesa di registrazione
Passata la guerra assistere ad una partita di calcio sul campo di San Rocco era lunico divertimento domenicale offerto ai recchesi che vi accorrevano in frotta. Sembrava quasi un miracolo assistere ad uno sport praticato da
una serie di atleti quasi tutti giovani, entusiasti, e tutti recchelini, compreso litalo-argentino Jos Pozzo, giocatore di gran classe. Nei mesi estivi si disputavano due classicissime recchesi ossia la gara di nuoto fra Punta Chiappa e la spiaggia cittadina gara aperta a quanti intendevano parteciparvi, seguita, poco dopo, da una gara di gozzi corniggiotti provenienti da tutte le cittadine del Golfo Paradiso. Veri sport o solo passione? Nella baia antistante labitato che non raggiungeva allora i 5 mila abitanti, si disputavano
delle regate a vela ove la facevano da padroni velisti cittadini. In Europa la prima pallanuoto si giocava in mare. A Recco il campo da gioco veniva steso nello specchio dacqua davanti alla spiaggia principale e davanti agli stabilimenti balneari con larbitro sistemato su un gozzo prestato per la circostanza. La Pro Recco iniziando dalle divisioni minori arriva a signoreggiare da oltre cinquantanni