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IL PIANETA TERRA IL FOGLIO SCIENTIFICO I MOTI MILLENARI TERRESTRI (2^ PARTE)

Ed eccoci , come promesso (o minacciato!), al secondo ed ultimo intervento a carattere divulgativo sui moti millenari del nostro Pianeta. Occorre premettere che nel procedere alla scoperta dei nuovi moti millenari terrestri, la comprensione di tali movimenti diventa sempre pi ardua e quasi incredibile per noi, non addetti ai lavori. E dunque necessario uno sforzo intellettuale per immaginare questa sfera sospesa nello spazio che, contrariamente alle sensazioni che ci trasmette, ovvero: immobilit, stabilit ed immutabilit in continuo ed infinito movimento, non solo di s stessa, ma anche della propria orbita, della propria inclinazione e di numerose altre componenti la somma della 1

quali, incredibilmente, ci trasmette le sensazioni prima descritte: in effetti come pu un atomo su una mela accorgersi che la stessa sta cadendo? 1) SPOSTAMENTO DELLA LINEA DEGLI APSIDI; ovvero rotazione in senso antiorario, per un osservatore posto al Polo Nord celeste cio posto sulla stella Polare, (vedi punto 3 parte 1^) dellasse maggiore dellellisse disegnato nello spazio dallorbita terrestre Tale rotazione , causata dalla somma di tutte le forze di attrazione, esercitate sul nostro Pianeta dagli altri pianeti del nostro sistema solare, si completa in circa 117.000 anni. Senza scendere in noiosi particolari, il punto primavera cadono ogni anno

importante che a causa di tale moto i solstizi destate e dinverno e, di conseguenza, gli equinozi dautunno e di sulle variazioni climatiche nel tempo. Quindi a causa di questo moto, tra qualche migliaio danni, il 21 giugno sar la data dellequinozio dautunno anzich il solstizio destate con laggravio che essendo , a quella data, la Terra nel punto pi lontano dal Sole, tale autunno sar particolarmente rigido. Conclusione: questo movimento si pu quindi chiamare precessione degli equinozi, in quanto sta facendo variare, anche in questo momento, lesposizione e la distanza dei vari punti della Terra al Sole, variandone di conseguenza linsolazione ed in ultima analisi variandone il clima. con circa 20 minuti di anticipo rispetto allanno precedente con effetti

Quante volte abbiamo sognato in pieno inverno un viaggio in Australia o Sud Africa, sapendo che in quei luoghi era piena estate? Ebbene tra qualche migliaio danni saranno gli abitanti di quei luoghi a sognare in pieno gennaio di passare qualche giorno sul Lago di Como! 2) VARIAZIONE DELLECCENTRICITA DELLORBITA ossia la

variazione del rapporto tra la distanza del Sole dal centro dellorbita e la lunghezza del semiasse maggiore di questultima. Per semplificare, pur mantenendo la propria orbita di forma ellittica e dimensionalmente Tale stabile, la Terra si avvicina e si allontana periodicamente dal Sole in un periodo di 92000 anni. rapporto ai nostri giorni di circa 5 milioni di Km, arriver nei prossimi millenni a 14 milioni di Km e poi torner a decrescere fino ad un milione di Km. Tale moto amplifica gli effetti descritti al punto 1 nel senso che, ad esempio, nella situazione di massima eccentricit vengono amplificate le oscillazioni dellescursione termica provocate dalla precessione degli equinozi ( Punto 1).

3) MUTAMENTO DELLINCLINAZIONE DELL ASSE TERRESTRE, ovvero la variazione dellangolo che lasse di rotazione della Terra ( Punto 1 Parte 1^) forma con il piano dellorbita. Tale angolo non costante e varia sempre a causa delle attrazioni reciproche tra i pianeti, da un massimo di 24 gradi e 20 primi ad un minimo di 21 gradi e 55 primi con un periodo di circa 40.000 anni.

Quando linclinazione massima i contrasti stagionali sono molti marcati, il contrario accade quando tale inclinazione minima. Se linclinazione fosse nulla le stagioni praticamente non esisterebbero e lenergia solare sarebbe regolarmente decrescente dallEquatore ( caldissimo ) ai poli (freddissimi). Questi tre movimenti o meglio la loro somma algebrica la responsabile principale delle epoche glaciali che si sono succedute sulla Terra e che ancora succederanno, uomo permettendo, per tanto, tanto tempo.

ombasini

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