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Pol Pot, il cui vero nome era Saloth Sar, fu il leader indiscusso dei khmer rossi, un'organizzazione politica

e militare che govern la Kampuchea Democratica, l'attuale Cambogia, dal 1975 al 1979. Pol Pot nacque in una famiglia di contadini benestanti: suo padre possedeva circa 25 ettari di terra, 10 volte pi della media, e sua sorella Roeung era concubina del re Monivong. Quando ebbe nove anni venne mandato a Phnom Penh a frequentare per un anno un monastero buddhista nei pressi del palazzo reale, dove ebbe modo di venir a contatto con la rigorosa disciplina monastica, fatta di ubbidienza e di punizioni, con l'obbligo di imparare a memoria i precetti e le regole di condotta buddhiste, tralasciando l'iniziativa e l'originalit creativa. I testi buddhisti insegnavano il rispetto per i genitori e per gli anziani e, per le donne, verso i mariti in modo molto severo. Dopo quest'esperienza, frequent una scuola francese, dove ottenne l'attestato con due anni di ritardo rispetto alla media, poi, nel 1943, venne ammesso a una nuova scuola secondaria da poco aperta a Kompong Cham. In quella scuola, gli insegnanti francesi erano molto intransigenti nel rispetto dei valori di Ptain, per esempio ogni mattina, anzich recitare il catechismo, i ragazzi dovevano cantare: Maresciallo, eccoci qua, salvatore della Francia, davanti a te i tuoi ragazzi giurano di servirti e di seguirti nel tuo cammino Per la posizione della Francia era sempre pi debole: il Giappone era forte, e il nuovo re Sihanouk, fatto salire al trono nel 1941, a soli 18 anni, con la convizione che sarebbe stato facile per i francesi controllarlo e forgiarlo come volevano, sfrutt una sollevazione delle truppe giapponesi stanziate in Cambogia e dichiar l'indipendenza il 9 marzo 1945 sostenendo che "la Francia non era pi in grado di offrire la sua protezione". L'indipendenza dur solo pochi mesi, infatti la gran Bretagna entr a Phnom Penh a ottobre, ma sanc il realizzarsi di un qualcosa prima inimmaginabile: i francesi erano sempre stati temuti e rispettati, per esempio Ieng Sary, che diventer uno dei leader del khmer rossi, scrisse: Per la prima volta vidi un francese legato mani e piedi. Non riuscivo a credere ai miei occhi. Quella gente era intoccabile, erano talmente superiori da sembrare dei. Per l'indipendenza port anche problemi, primo tra tutti il mandare avanti le scuole, dove i vecchi insegnanti francesi erano stati internati; alla fine si decise di nominare degli studenti khmer che avevano studiato ad Hanoi, in Vietnam, dove la cultura era molto pi avanzata. Nel 1947 Sr venne finalmente ammesso al Liceo Sisowath, uno dei pi antichi della Cambogia, nel quale entravano soltanto 120 studenti all'anno, per l'anno successivo non riusc ad ottenere il brevet, che consentiva il passaggio alle classi superiori, cos fu costretto a iscriversi ad un istituto tecnico, dove riusc a diplomarsi nel corso di falegnameria con ottimi voti, tanto da guadagnarsi una borsa di studio per frequentare l'universit in Francia, dove ebbe modo di venire a contatto con il partito comunista francese, l'associazione degli studenti Khmer, dove presto si formarono gruppi di discussione, come il Cercle Marxiste, nei quali venivano analizzati testi marxisti, scritti di Mao e di Lenin, oltre a quelli sulla rivoluzione francese del 1793-1794; proprio a quest'ultima, dato che la Cambogia era uno stato contadino e arretrato, ci si poteva ispirare di pi. Nel 1951 il Partito Comunista Indocinese, che raccoglieva nazionalisti e indipendentisti di Laos, Cambogia e Vietnam, venne sciolto e, al suo posto, furono formati il Partito Vietnamita dei lavoratori e, poco dopo, sempre sotto il controllo e l'influenza vietnamita, il Partito rivoluzionario popolare del Khmerland (PRPK), il quale comunque era molto meno politicizzato rispetto a quello vietnamita. In verit gli stessi vieth minh ritenevano i cambogiani un popolo sottosviluppato, e per quanto tentassero di aiutarli e di addestrarli, i risultati erano tutt'altro che incoraggianti. Gli stessi servizi segreti francesi scrivevano: Questa guerra rivoluzionaria ha un aspetto davvero paradossale: viene combattuta dai vietnamiti contro i francesi per l'indipendenza del popolo cambogiano. la lotta di un esercito straniero contro un altro esercito straniero: ognuno contesta all'altro il diritto di apportare felicit alla nazione in questione. Intanto Sr si avvicinava sempre pi alla rivoluzione, grazie soprattutto al suo amico Ieng Sary, e nel 1952 inizi a pensare seriamente di tornare in Cambogia per unirsi al partito rivoluzionario. Nel frattempo Sihanouk s'era autonominato primo ministro e aveva iniziato a combattere contro i

rivoluzionari che volevano trasformare il regno in una repubblica -, ma, continuava a inneggiare a favore dell'indipendenza. La reazione dell'Associazione degli Studenti Khmer non si fece attendere: Noi studenti khmer dell'AEK riteniamo che Vostra Maest abbia agito illegalmente [...] e che la politica del Trono trasciner inevitabilmente la nostra patria khmer in un abisso di schiavit perpetua. [...]Che cosa deve pensare il popolo quando il Palazzo di Vostra Maest diventato la loggia di trattative disoneste che pongono nelle Vostre mani le ricchezze della nazione e del popolo? [...] La corruzione, nella nostra nazione, viene dal Trono e scende fino ai livelli pi bassi dell'amministrazione. I francesi opprimono l'intera nazione, il Sovrano fa mercato della propria corona, il Palazzo e i parassiti succhiano il sangue del popolo. [...]Vostra Maest ha cercato di dividere in due il Paese: i monarchici e quelli che si battono per l'indipendenza. La Vostra politica di mettere i khmer uno contro l'altro. Il realt Sihanouk non era a favore n dei comunisti n dei francesi, ma i francesi erano troppo deboli per vincere, e scriver infatti alle legazioni USA e UK che il problema era proprio quello, che nessuna delle due parti lo convinceva. La situazione, era molto particolare: il sovrano cercava di accattivarsi gli insorti, i francesi tentavano di scoraggiarlo dal far causa comune coi viet minh e questi tentavano di impedire ai ribelli khmer di far causa comune con il re. In questo scenario, comunque, il 9 novembre 1953 la Francia si decise a lasciare la Cambogia e Sihanouk ottenne il suo trionfo con l'indipendenza. Gli scontri tra l'esercito di Sihanouk e i viet minh continuarono per un altro anno, finch non fu firmato un armistizio. A questo punto Sr, che, tornato in Cambogia, aveva passato pi di un anno in un campo d'addestramento del PRPK, cos come tutti gli altri che si erano uniti alla causa dei rivolizionari, si era reso conto della necessit di trasformare la lotta armata in una lotta politica. Il 2 marzo del 1955 Sihanouk abdic dal trono, che and a suo padre Suramarit, e nelle successive elezioni, grazie a brogli, riusc a vincere con il suo Sangkum, mentre il partito democratico e il Prancheachon, il braccio semilegale del PRPK, che, a causa della forte oppressione di Sihanouk, era stato costretto a dividersi in una parte legale e una segreta, vennero sconfitti sonoramente. Nel frattempo Sr era diventato insegnante di storia e di letteratura francede in un istituto privato vicino a Boeung Keng Kng, e cos venne ricordato da Soth Polin, in seguito famoso romanziere khmer: Ricordo ancora il modo gentile e musicale di Sr quando si esprimeva in francese. Era chiaro che si sentiva attratto dalla letteratura francese in generale e dalla poesia in particolare: Rimbaud, Verlaine, de Vigny [...]. Parlava a scatti, senza appunti, annaspando un po' alla ricerca delle parole, ma mai in difficolt, con gli occhi chiusi, trasportato dal flusso lirico dei suoi pensieri [...]. Gli studenti erano affascinati da questo insegnante che trovavano talmente avvicinabile, sempre vestito con una camicetta bianca dalle maniche corte e pantaloni blu scuro. Tuttavia il partito continuava a incontrarsi clandestinamente ogni due-tre settimane, e spesso Sr sfruttava il suo ruolo di insegnante per avvicinare gli studenti pi promettenti al partito. Nel 1960 la Cambogia, nonostante Sihanouk, dopo la morte del padre, si fosse fatto nominare Capo di Stato a vita, appariva all'occidente nella sua et dell'oro. A tal proposito un residente americano ricord: C'erano una pace completa e la sicurezza interna, qualcosa che la nazione non ha conosciuto a memoria d'uomo. [...] Chiunque poteva viaggiare dappertutto senza pericoli da parte dei fuorilegge n di ostacoli da parte delle autorit. La Cambogia appariva ai ricchi come un paradiso orientale governato da un affascinate principe, ma al tempo stesso l'ambasciatore francese Gorce annotava: talmente assetato di potere da non ammettere alcuna opposizione. Il sistema che ha creato non accetta contraddizioni e per mantenerlo la polizia impone una specie di regno del terrore. Per sfuggire alla polizia, che era assai presente 1 poliziotto ogni 60 abitanti l'organizzazione si form con piccole cellule di tre persone ciascuna, che non dovevano avere rapporti tra loro, ma soltanto con un quadro di livello superiore, e cos via fino al vertice.

Sempre nel '60 era ufficialmente nato il Partito Comunista della Kampuchea, il cui leader era diventato proprio Sar che continuava comunque a rimanere al di fuori di ogni pubblicit. Nel 1960 abbandon anche la cattedra e, presto seguito da Ieng Sary e ad altri suoi compagni, si diresse in una base vietnamita per essere addestrato. Vivevamo come animali braccati [...] ciascuno di noi aveva un paio di calzoni e di camicie nere, due paia di mutande, una zanzariera e qualche metro quadrato di nailon leggero (comodo come impermeabile o come tetto) [...]. La razione di riso, per i capi e per i combattenti, era di venti chili al mese [...] un apporto nutriente che ci lasciava tutti semi affamati [...]. Il cibo era una preoccupazione continua; la carenza di proteine, in particolare, ci spingeva a sforzi fanatici di coltivare o cacciare dovunque possibile [...]. Ricorder sempre un festino a base di pollo, quando ci dividemmo, eravamo una trentina, un'unica gallina. Pi pesante anche delle privazioni, per, era la continua subordinazione ai viet cong, e solo nel 1964 Sar riusc a convinceli di lasciarli costruire un loro accampamento separato. Proprio in questi difficili periodi, per, Sr inizi a riflettere sul tipo di sistema che avrebbe voluto instaurare in Cambogia: i contadini erano diversi dagli intellettuali delle citt, pi onesti, persone di cui fidarsi. Nessuno dei dirigenti del PCK aveva un passato operaio, n Sar, n Sary, n Nuon Chea n nessun altro, ma tutti avevano origini contadine, per questo decisedo di formare un partito comunista che si basasse proprio sui contadini, la classe pi immiserita e oppressa della loro societ. Dal 1965 i rapporti tra khmer rossi e vietnamiti si fecero sempre pi tesi, in quanto Sr aveva capito che il Vietnam sperava soltanto di addestrare dei khmer che, in futuro, potessero essere fedeli ad Hanoi. Inoltre il Vietnam, proprio come la Cina, non aveva alcuna voglia di veder scoppiare una guerra civile in Cambogia, in quanto la cooperazione con Sihanouk era vitale per continuare la guerra nel Vietnam del Sud. In Cambogia, nel 1966 si tennero delle elezioni dove Sihanouk, che aveva lasciato un minimo di libert anche se chiaramente non ai comunisti , vide salire al potere i conservatori guidati dal generale Lon Nol, il quale,nel Battambang, dove il governo voleva imporre ai contadini vendite forzate di riso, lavoro "volontario" per l'attuazione di progetti governativi e requisizioni al fine di formare propriet terriere da assegnare a ufficiali dell'esercito, o insediamenti giovanili per i disoccupati delle citt, rispose con estrema violenza: si diede ordine di catturare qualsiasi ribelle, e soltanto quando il PCK si rese conto di essere in netta inferiorit diede ordine di sospendere la guerra e di trattare con il nemico. La colpa della ribellione ricadde sui tre deputati di sinistra del Sangkum, ossia Khieu Samphn, Hou Youn e Hu Nim, i quali vennero dichiarati traditori, ma, prima di essere arrestati, riuscirono a scappare nella zona sud ovest del paese, quella in mano ai khmer rossi. Proprio questa fuga mise in forte imbatazzo sia Sihanouk che Lon Nol, tanto che quest'ultimo si dimise dalla carica di Primo Ministro. Nel gennaio del 1968 inizi un'insurrezione generale sia nel Battambang che nel Ratanakiri, e Sihanouk fu costretto a richiamare Lon Nol, il quale diede il via a una serie di repressioni terribili: si arriv a pagare i soldati in base a quante teste di ribelli portavano, e solo in un secondo tempo, quando ci si rese conto che venivano uccisi anche semplici contadini per aumentare le ricompense, venne richiesto di portare anche il fucile del nemico assieme alla testa. Lo stesso PCK era diviso in due anime che Sr faticava a tenere unite: da una parte i contadini, dall'altra gli intellettuali compresi Samphn, Hou Youn e Hu Ni, -, i quali, per potersi unire al movimento, dovevano sopportare mesi e mesi in campi di addestramento in condizioni tutt'altro che agevoli. La rivoluzione culturale scoppiata in Cina nel 1966 contribu ad allontanare sempre pi la stessa Cina e Sihanouk, il quale si avvicin al contrario agli Stati Uniti, gi impegnati in Vietnam, e, dal 1968 iniziarono incursioni coi B-52 anche nella regione di Memot, ai confini col Vietnam, dov'erao rifugiati sia i khmer rossi che i viet cong.. Proprio a riguardo dei B-52, si pu citare la testimonanza del ministro della giustizia viet cong Truong Nhu Tang, che scrisse: Era come se un'enorme falce passasse sulla giungla, abbattendo come fili d'erba i giganteschi alberi di teak sul suo percorso, sbriciolandoli in miliardi di schegge [...]. Le cose non venivano soltanto distrutte; in un certo modo spaventoso, avevano cessato di esistere [...]. In quelle prime poche volte in cui subii un attacco di B-52 mi sembr, mentre mi sforzavo di appiattirmi sul

pavimento del bunker, di essere stato sorpreso dall'Apocalisse. [...] Era un terrore totale. Si perdeva il controllo delle funzioni corporee, mentre la mente ci urlava ordini incomprensibili di uscire di l. Sihanouk, intanto, capiva che Lon Nol, tornato a ricoprire la carica di Primo Ministro, sembrava sul punto di poter organizzare un colpo di stato sostenuto o comunque accettato dagli USA, e infatti il 18 marzo 1970 Lon Nol firmer un decreto con il quale destitu il vecchio Capo di Stato, e il Parlamento lo approv subito con 99 voti a favore e un astenuto. L'abolizione della monarchia annunciata il mese seguente getto i contadini nel panico: Come potremo coltivare le nostre risaie, ora che non ci sar pi il re a fare piovere? Chiedevano a padre Ponchaud un missionario cattolico francese. A questo punto Sihanouk vol prima in Russia poi in Cina, dove a Pechino Ciu Enlai e Pham Van Dong, leader del Vietnam del Nord, lo convinsero a far fronte comune con il PCK, ufficialmente rappresentato da Samphn, Hou Youn e Hu Nim, mentre Sr continuava a restare nell'ombra, per nulla intenzionato a svelare a Sihanouk la sua leadeship. Questa strana alleanza era giustificata dalla necessita per i khmer rossi di avere Sihanouk che li rappresentasse in ambito internazionale, mentre all'interno solo i khmer, con l'appoggio del Vietnam e della Cina, avevano speranze di battere Lon Nol. La guerra tra le truppe di Lon Nol, rinforzate da quelle sud vietnamite, e quelle di Sr fu terribile e piena di violenza. Gli insediamenti vietnamiti in territorio cambogiano furono presi subiro di mira da Lon Nol, che fece massacrare migliaia di persone. A fine giugno 1970, quando gli americani si dovettero ritirare, i soldati sudvietnamiti diventarono sempre pi terribili: non erano educati e rispettosi come i viet cong, ma semplici mercenari, banditi che ora volevano vendicare gli stessi stermini fatti da Lon Nol c. Questo port molti villaggi a preferire il controllo comunista a quello governativo e a mandar giovani ad arruolarsi nell'esercito della resistenza. Dal 1972 si inizi a mettere in atto il progetto di trasformazione della popolazione: nei villaggi si misero in atto requisizioni per spartire successivamente la terra in modo equo, si proibirono tutte le ostentazioni di ricchezza dai mobili, privilegio delle sole famiglie ricche, alle sigarette e alla birra -, si uniform l'abbigliamento: abiti neri, krama al collo, sandali ricavati da vecchi pneumatici ai piedi, cappello con visiera per gli uomini e capelli tagliati alla maschietta per le donne. L'obiettivo era quello di far perdere ogni individualit, anche perch quello, secondo Sr, era l'unico modo per eliminare l'egocentrismo e l'indiviualismo ritenuto tipico delle polazioni khmer. Dopo il 1975, quando Pol Pot che aveva assunto questo nuovo nome nel 1970 aveva conquistato pezzo per pezzo tutta la Cambogia, queste regole saranno estese a tutta la popolazione, inoltre si eliminer il denaro, ritenuto uno strumento di corruzione, si svuoteranno le citt, provocando migliaia di morti nelle lunghe marce per abbandonarle, si arriver a cancellare la famiglia, imponendo matrimoni e concedendo agli sposi di dormire assieme solo nei giorni di fertilit; le cucine saranno collettive, una per villaggio, e verr persino proibito di raccogliere la frutta: nessuno poteva avere pi di un altro, tutto apparteneva all'Angkar, l'organizzazione rivoluzionaria che altro non era che il PCK, quindi nessuno avrebbe mai potuto raccogliere del cibo autonomamente, sottraendolo in qualche modo allo stato. Mentre all'inizio, soprattutto per i contadini, le imposizioni di Pol Pot non sembrarono cos terribili - la povert era gi diffusissima con Sihanouk, e adesso c'erano almeno meno soprusi -, per gli abitanti delle citt, che dovettero cambiare radicalmente stile di vita, passando dagli agi del ventesimo secolo al duro lavoro nei campi, fu insopportabile. Gli stranieri vennero quasi tutti uccisi, idem chi parlava francese o inglese, che era da considerarsi un potenziale oppositore del regime. Gli studenti khmer che rientravano dall'estero dovettero subire mesi di "purificazione" fatta di privazioni alimentari e di duro lavoro, in modo da eliminare le scorie portate dall'estero ed immergersi nella vita semplice dei contadini. Fu proibito l'uso della prima persona singolare, tutti erano "noi", nessuno "io", le parentele divennero collettive, ogni espressione dell'individualit cancellata. La stessa Radio Phnom Penh, l'unica sopravvissuta dopo l'instaurazione del regime, arriv a bandire parole come "bellezza", "colore" e "comodit", in quanto comportavano sensazioni liriche o "borghesi", mettendo pian piano in pratica la societ totalitaria descritta da Orwell nel libro 1984: Il principale intento della neolingua consiste proprio nel semplificare al massimo le possibilit di pensiero [...] alla fine renderemo il delitto di pensiero, ovvero lo psicoreato, del tutto impossibile perch non ci saranno pi le parole per esprimerlo. Ognuna delle idee che sar necessaria verr espressa esattamente da una "unica" parola, il cui significato sar rigorosamente definito, mentre tutti gli altri significati sussidiari verranno

aboliti e dimenticati [...]. Ogni anno ci saranno meno parole e la possibilit di pensare delle proposizioni sar sempre pi ridotta [...]. Infatti non ci sar il pensiero cos come lo intendiamo oggi. Ortodossia significa non pensare [...]. L'ortodossia non conoscenza. Un pesante effetto collaterale della collettivizzazione forzata nelle fattorie fu la mancanza di motivazione nel lavoro: nonostante le imponenti opere che Pol Pot avvi per creare canali e dighe, la quantit di riso diminu rispetto agli anni precenti e la Kampuchea dovette sempre far ricorso ad aiuti cinesi; i contadini, costretti a lavorare sotto la minaccia delle armi, non erano assolutamente stimolati a fare del loro meglio: lavoravano s, altrimenti venivano uccisi o non mangiavo, ma non sprecavano un solo briciolo di energia pi dello stretto necessario. La capitale Phnom Penh venne presa dai ribelli il 17 aprile 1975, la popolazione accolse festosamente i khmer rossi: la citt era sotto assedio da mesi e il regime di Lon Nol mostrava ormai i suoi lati peggiori: le zone povere, le baraccopoli nate dopo la fuga dalle campagne, erano praticamente senza cibo, mentre i quartieri migliori vivevano ancora in un lusso sfrenato, con foie gras, cacciagione e vini francesi che venivano ancora serviti nei migliori ristoranti. Ma gli ospedali erano al collasso, mancava il sangue per le trasfusioni e non c'erano medicinali. Tuttavia la gioia dur poco: con la scusa di dover evaquare per evitare fantomatici bombardamenti americani, Pol diede il via a un'immensa marcia di 2,5 milioni di persone. Una scena stupefacente, una marea umana che usciva dalla citt, chi spingeva la sua auto, altri con motociclette sovraccariche o biciclette piene di involti, altri ancora dietro a carrettini improvvisati. Per la maggior parte andavano a piedi [...]. Il peggio di quella marcia erano le fermate e le riprese: c'era una folla tale che non si poteva percorrere pi di qualche metro senza doversi fermare di nuovo. Ricord un soldato. I malati venivano abbandonati dalle famiglie ai bordi della strada. Altri furono uccisi[dai soldati] perch non potevano pi camminare. I bambini che avevano perso i genitori piangevano e li cercavano. I morti venivano abbandonati, coperti di mosche, a volte ricoperti soltanto con un pezzo di stoffa. Le donne partorivano dove potevano, sulla strada o sotto agli alberi. Non avevamo nemmeno la forza di pensare a mangiare. Quando cadde la notte, per la stanchezza, ci abbandonammo a dormire tutti assieme sul bordo della strada. Quando ci svegliammo, all'alba, ci accorgemmo di avere dormito accanto ai cadaveri di alcuni soldati che erano rimasti uccisi il giorno prima. E ancora Franois Ponchud, missionario francese: Migliaia di malati e feriti stavano abbandonando la citt. I pi forti si trascinavano penosamente, altri erano trasportati da amici, alcuni distesi sui lettini spinti dai familiari, con le sacche di plasma e delle perfusioni per endovena appese che dondolavano. Non dimenticher mai uno storpio senza mani e senza piedi che si contorceva a terra come un verme fatto a pezzi. Queste terribili testimonianze mostrano con quanta decisione furono portate avanti le evaquazioni, e gli evaquati vennero poi destinati tutti alle cooperative agricole, dove non ebbero diritti politici e dovettero sopravvivere con razioni minori rispetto a quelle dei contadini "puri" per il semplice fatto che dovevano purificarsi, entrare nello spirito della rivoluzione, pagare la colpa di essersi rifugiati nelle citt per sfuggire alla guerra piuttosto che essersi arruolati all'esercito di Pol Pot. Nel 1976 Pol, sempre pi vicino alla Cina e lontano dal Vietnam, che stringeva accordi con l'URSS, inizi a sospettare tradimenti dall'interno e diede il via ad un ampio programma di purghe in stile staliniano. In particolare diventer famoso l'Ufficio di Sicurezza 21, Tuol Sleng, un'ex scuola che fu trasformata in centro di tortura e di morte per ogni dirigente sospettato di tradire la rivoluzione o di tramare contro Pol. Questo clima di sospetti e di tensioni porter sempre pi problemi ai khmer rossi; le condizioni di vita nelle risaie erano terribili, le persone morivano a migliaia per fame e malattie; l'incapacit dei quadri khmer, tutti rigorosamente ex contadini, peggiorava la situazione. E il Vietnam non aspettava altro che l'occasione di invadere la Kampuchea Democratica e proclamarsi salvatore del popolo cambogiano. Da sempre il Vietnam aveva ambito a controllare tutta l'Indocina, e proprio per questo la Cina aveva stretto un'alleanza con Pol Pot al fine di contrastarne l'espansione, che avrebbe significato un aumento della pressione sovietica attorno a s. Alla fine, dopo continue schermaglie lungo il confine, a Natale 1978 il Vietnam attacc e nel giro di una

quindicina di giorni prese tutta la zona est della Cambogia, compresa la capitale Phnom Penh, che cadde il 7 gennaio. Ormai Pol controllava solo poche zone al confine con la Thailandia, alleata della Cina, ed fu costretto a cercare un difficile accordo con Sihanouk, che dal 1976 viveva isolato, pur tra lussi e banchetti, per risollevare l'aspetto internazionale del suo paese. Soltanto l'appoggio degli USA, pronti a tutto pur di bloccare l'espansione sovietica, riusc a far s che la Kampuchea Democratica continuasse a mantenere il seggio ONU e che il Vietnam fosse visto come il cattivo invasore. Negli anni a seguire, continuarono le lotte: da una parte il governo imposto dal Vietnam, che nel frattempo si preoccupava di trasportare a Ho Chi Minh City, l'ex Saigon, camion e camion pieni di elettrodomestici, preziosi e qualsiasi cosa si potesse recuperare da Phnom Penh, e i ribelli khmer rossi, che sopravvivevano, con fortune alterne, ai confini con la Thailandia. Il 4 dicembre 1981 Sihanouk, Sonn Sann, capo della resistenza non comunista, e Khieu Samphn diedero vita a un nuovo governo di coalizione per scacciare i vietnamiti. Contestualmente il PCK venne sciolto e gran parte degli obblighi che gravano sulle popolazioni sotto il regime dei khmer rossi vengono cancellate: torna la libert d'abbigliamento, la possibilit di farsi una famiglia e soprattutto non viene pi usato il nome dell'Angkar, divenuta sinonimo di terrore. Anche Pol Pot inizia ad invecchiare: nel 1985 aveva 60 anni, soffriva da tempo di un cancro al sistema linfatico, desiderava avere un figlio che la sua prima moglie, a causa di una lunga malattia che l'aveva portata alla follia, non era mai riuscita a dargli, cos decise di fare un passo indietro e di lasciare il comando dell'organizzazione a Son Sen, restando comunque lui la vera mente. Lo stesso Vietnam in quegli anni non era pi forte come un tempo: l'URSS, impegnata e fiaccata dalla guerra in Afghanistan, garantiva sempre meno rifornimenti, e i rapporti tra Hanoi e Sihanouk si facevano via via pi cordiali. Pol, per, non aveva intenzione di arrivare alla pace cos presto: nel 1988 controllava soltanto 1000 villaggi su 7000, ma era convinto di poterne controllare almeno un terzo entro due anni, quindi aveva bisogno di tempo per far s che alle future possibili elezioni il suo risultato fosse tale da consentirgli di imporsi come una forza di primo piano nel panorama politico cambogiano. Con questa situazione, nel 1991 vennero firmati a Parigi gli accordi di pace, cui l'ONU avrebbe dovuto assicurare piena attuazione con un'operazione da 2,8 miliardi di dollari e 20 mila inviati tra soldati e amministratori civili. Le violenze, per, non si bloccarono: sia Hun Sen, giovane presidente del consiglio cambogiano dal 1985, che Pol Pot continuano a lottare: il primo per scacciare i comunisti da Phnom Penh e il secondo per conquistare pi villaggi possibili. Un disgustato Sihanouk abbandon la Cambogia nel 1993 per ritirarsi a Pechino, dove dichiar che "Nessuna delle condizioni per le elezioni stata rispettata, nessuna!" , e che l''insistenza delle Nazioni Unite a proseguire sulla via delle elezioni era "una commedia rivoltante". Nelle successive elezioni la vittoria and al FUNCIPEC del principe Ranaiddh, figlio di Sihanouk, che ottenne 58 seggi contro i 51 del PPC di Hun Sen, e per calmare Hun Sen, deluso per il risultato e intenzionato inizialmente a non riconoscerlo, si arriv al compromesso di nominare Sihanouk capo di stato e di dar vita a un governo bicefalo con a capo Hun Sen e Ranariddh. L'anno successivo vennero messi fuori legge i khmer rossi, che s'erano ritirati di nuovo ai confini con la Thailandia, ma ormai anche loro iniziavano a sgretolarsi. Nelle zone controllate dettero il via a un ritorno al comunisto come ai vecchi tempi, tentando di insistere sulla disciplina dei contadini per non demoralizzare i soldati al fronte, che, si temeva, avrebbero potuto deporre le armi se le condizioni di chi non combatteva fossero apparse troppo buone rispetto alle loro. Lo stesso Pol Pot continuava a vedere sempre pi nemici attorno a s e nel 1997 fece uccidere addirittura Son Sen e tutta la sua famiglia per sospetto tradimento (del resto gi Ieng Sary era uscito dal movimento per formare un nuovo partito esterno, e molte truppe continuavano a lasciare la resistenza per unirsi all'esercito governativo). Ormai tutti i vecchi dirigenti si rendevano conto di non essere pi al sicuro: da Khieu Samphn a Nuon Chea e soprattutto Mok, anche lui uno dei storici dirigenti del partito, ordin alle sue truppe di arrestare Pol. Nel giro di pochi mesi il vecchio leader fu condannato agli arresti domiciliari, dove mor il 15 aprile 1998. L'annu successivo, dopo la grazia che Sihanouk concesse a Khieu Samphn e Nuon Chea, venne catturato anche Mok, l'ultimo leader dei khmer rossi. Dal 2007 in corso in Cambogia un processo contro i vecchi leader dei khmer rossi, da Samphn a Nuon Chea a Ieng Sary, guidato sia da giudici locali che internazionali, per giudicarli relativamente alle accuse di genocidio, crimini contro l'umanit e crimini di guerra. Lo stesso tribunale ha condannato nel 2011 Kang Kek Iew, ex direttore dell'S-21, per crimini contro l'umanit.

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