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IL RILIEVO TOPOGRAFICO

il complesso delle operazioni di misura e dei procedimenti che occorre effettuare al fine di produrre la rappresentazione grafica, secondo una proiezione ortogonale, del territorio. La redazione dei disegni e lo sviluppo dei calcoli necessari viene indicata con il nome di restituzione del rilievo. I metodi di rilievo si basano sulla determinazione della posizione di un certo numero di punti delloggetto che ne permettano la rappresentazione e un successivo utilizzo. Per questo occorre: saper rilevare loggetto in maniera discreta, misurando cio di questo, solo quei punti che ne descrivono la forma e le dimensioni in maniera sufficientemente corretta per gli scopi prefissati. valutare che la scala della rappresentazione influenzi questa discretizzazione. determinare, attraverso misure, la posizione relativa di tutti i punti di interesse del rilievo.
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LA DISTINZIONE DEI PUNTI DEL RILIEVO


Nellorganizzare un rilievo, i punti devono essere rigorosamente distinti in due categorie: PUNTI DI INQUADRAMENTO: sono dei punti di riferimento, il loro numero una piccola percentuale dei punti rilevati e costituiscono lossatura portante del rilievo. Vengono rilevati e determinati con metodi raffinati cos da avere precisioni decisamente maggiori rispetto alla precisione globale del rilievo. In ogni caso queste precisioni non dipendono dagli aspetti grafici, dunque non sono condizionate dalla scala di rappresentazione. Essi sono, in qualche modo, collegati tra loro e coprono l intero territorio da rilevare formando la rete di inquadramento. PUNTI DI DETTAGLIO (particolari): la grandissima maggioranza dei punti rilevati. In essi (al contrario dei punti di inquadramento) finiscono le particolarit del terreno e dei manufatti; la precisione dipende dagli aspetti grafici, quindi direttamente condizionata dalla scala di rappresentazione.

PER QUALE RAGIONE IRRINUNCIABILE QUESTA IMPOSTAZIONE?


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MODO SBAGLIATO DI PROCEDERE


Il rilievo non deve MAI iniziare da un solo punto propagandosi allintero territorio.

MODO SBAGLIATO DI PROCEDERE


Impostando il rilievo in questo modo errato, gli errori si accumulano via via che si procede e ci si allontana dal punto di partenza, fino a diventare ben presto intollerabili, e senza poter eseguire nessun controllo.

ERRORI

MODO CORRETTO DI PROCEDERE


Prima si effettua linquadramento, poi, partendo da questo, il dettaglio

PUNTI DI INQUADRAMENTO
Costituiscono una serie di punti, scelti in modo opportuno sullintera area da rilevare, e collegati tra loro. Di essi occorrer determinare con cura e precisione le posizioni che, nel loro insieme, costituiscono la rete di base, lossatura di sostegno e di appoggio per tutte quelle operazioni minori con le quali si definiranno le particolarit del terreno (dettagli topografici). Questi punti verranno poi riportati sulla mappa per realizzare la rappresentazione grafica del terreno.

Il numero dei punti di inquadramento dipende da: estensione del territorio da rilevare; andamento morfologico del terreno; metodi e strumenti impiegati nel rilievo; scala di rappresentazione. In 1. 2. 3. definitiva il rilievo topografico si sviluppa in tre fasi: Realizzazione rete di inquadramento (appoggio). Realizzazione del raffittimento (della rete di appoggio). Rilievo dei particolari (dettaglio).
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TECNICHE DI INQUADRAMENTO
Le tecniche con cui si realizzano le reti di inquadramento sono: Triangolazioni Trilaterazioni Intersezioni Poligonazioni Sistema satellitare GPS Questi metodi non sono alternativi, ma devono essere scelti o usati in modo complementare, in relazione alle estensioni del territorio da rilevare.

In effetti quando lestensione da rilevare molto grande si impiega lo schema delle triangolazioni e delle trilaterazioni per costituire un primo livello di punti, limitati come numero, ma rilevati con grande precisione; il raffittimento dei punti di appoggio, fino alla densit necessaria al successivo rilievo dei particolari, viene poi raggiunto con altri metodi in relazione alla scala di rappresentazione.
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PRECISIONE DEI PUNTI DI INQUADRAMENTO


Nelle reti di inquadramento lelemento che condiziona in modo pi significativo la precisione con la quale devono essere effettuate le misure lestensione della zona da rilevare.

In effetti gli errori si propagano e si accumulano lungo lo schema geometrico adottato per realizzare la rete di inquadramento. Dunque, pi ampia la zona da rilevare, maggiori saranno gli effetti della propagazione e dellaccumulo degli errori. In questo caso sar assolutamente necessario curare bene la realizzazione delle misure affinch gli errori finali risultino accettabili.

Viceversa, per piccole estensioni di territorio, la propagazione degli errori pu essere limitata e anche le posizioni dei punti possono essere ottenute con minor precisione, dunque con maggior rapidit e con costi minori.

FIGURA DERRORE (area dincertezza)


La posizione dei punti, punti cio le loro coordinate, vengono ricavate direttamente o indirettamente dalle misure lineari (distanze) e angolari eseguite durante le operazioni di rilievo in campagna. Poich tali misure sono affette da errori, questi poi si ripercuotono e si trasmettono inevitabilmente sulle posizioni dei punti che verranno determinate. Esempio: la posizione del punto P viene determinata partendo dal punto S di coordinate note XS : YS misurando direttamente le coordinate polari: lazimut e la distanza D=SP: XP = XS+ D sen YP = YS+ D cos Tuttavia la misura di D e avverr con errori, che indichiamo con D, con :
2 = + ( ) 2

Il risultato che in realt non si definisce il punto P ma una piccola area allinterno della quale sar presente il punto P. Pi piccola questa area, pi piccola lincertezza nella sua definizione. La semidiagonale P di tale figura assunta come parametro per indicare la qualit dellerrore di cui affetta la posizione di P.

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INFLUENZA DEGLI ERRORI DI POSIZIONE


molto importante riflettere sul fatto che lincidenza degli errori di posizione molto diversa a seconda che questi errori si siano prodotti nellambito della rete di inquadramento, oppure nella fase di rilievo dei particolari topografici del terreno. Per renderci conto di questa differenza consideriamo il piccolo rilievo di un confine con punti di dettaglio 1-2-3-4-5-6-7-8, rilevati dai punti S e R che fanno parte di una pi estesa rete di inquadramento.

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ERRORI SUI PUNTI DI DETTAGLIO


Immaginiamo di commettere un errore che porti al cattivo posizionamento del punto di dettaglio 2. Leffetto che questo viene collocato nella posizione sbagliata 2 con un errore pari al segmento 22.

Come si osserva, lipotetico errore di posizione del punto 2 non si ripercuote sugli altri punti, ma rimane localizzato e, quindi, non distorce in modo significativo la figura nel suo insieme. Dunque esso non compromette laffidabilit del rilievo nel suo complesso.
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ERRORI SUI PUNTI DI INQUADRAMENTO


Immaginiamo ora, invece, di commettere un errore che porti al cattivo posizionamento del punto di inquadramento R. Leffetto che questo viene collocato nella posizione sbagliata R con un errore pari al segmento RR.
7 8

R
5

Si osserva che lerrore commesso nel punto R della rete di inquadramento non pi localizzato, ma viene automaticamente trasferito a tutti i punti (5, 6, 7, 8) determinati partendo da R. Questi, oltre a contenere gli errori che derivano dalle misure realizzate su di essi, saranno anche affetti dallerrore prodotto dalla errata posizione R di R, errore tanto pi temibile se si osserva che ha caratteristiche di sistematicit e perci non eliminabile con la ripetizione delle misure. Esso produce una intollerabile deformazione delloggetto rilevato.
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CONTROLLO E CORREZIONE DEGLI ERRORI IN UNA RETE DI INQUADRAMENTO

Le precisioni necessarie nella esecuzione delle reti di inquadramento vengono ottenute ricorrendo sempre alle seguenti condizioni, entrambe irrinunciabili: impiego di strumenti di misura adeguati; esecuzione di misure sovrabbondanti.

Lesecuzione di misure sovrabbondanti permette poi il controllo rigoroso delle


precisioni raggiunte, e della successiva correzione delle misure effettuate nel rilievo, con opportune procedure (compensazione).

Per esempio, consideriamo il triangolo ABC; per il suo sviluppo sufficiente misurare il lato c e i due angoli e . Tuttavia in questo modo non sarebbe possibile eseguire nessun controllo. Se per misuriamo anche langolo (dunque un elemento in soprannumero) potremo calcolare lerrore complessivo nella misura degli angoli per poterlo valutare:

a
A

= 200 ( + + )
Se poi oltre allangolo , misuriamo anche il lato a (dunque 2 elementi in soprannumero) potremo impostare unulteriore condizione di controllo:

c
B

= (

sen ) sen

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CLASSIFICAZIONE DELLE RETI DI INQUADRAMENTO


I punti delle reti di inquadramento possono essere collegati tra loro con diverse modalit a cui sono strettamente legate la sovrabbondanza delle misure e le tecniche di rilievo. rilievo Fondamentalmente si hanno due schemi:
Schema delle triangolazioni e delle trilaterazioni Schema delle poligonazioni

Lo sviluppo di una rete di inquadramento porta sempre alla definizione della posizione (coordinate) dei punti che la compongono (vertici) rispetto a un opportuno sistema di riferimento.
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MODALIT DI REALIZZAZIONE DELLE RETI DI INQUADRAMENTO

GRANDI ESTENSIONI
Triangolazioni (in passato) GPS e Trilaterazioni (oggi) Intersezioni Poligonazioni
Realizzazione della rete di inquadramento globale Realizzazione del raffittimento a piccola scala (es. 1:25.000) Realizzazione del raffittimento a grande scala (es. 1:2.000)

a queste operazioni poi segue: Celerimensura


Rilievo dei particolari topografici (dettaglio)
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MODALIT DI REALIZZAZIONE DELLE RETI DI INQUADRAMENTO

MEDIE e PICCOLE ESTENSIONI


Poligonazioni principali e GPS Poligonazioni secondarie
Realizzazione della rete di inquadramento globale Realizzazione del raffittimento

a queste operazioni poi segue: Celerimensura


Rilievo dei particolari topografici (dettaglio)

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