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NUMERO 1 ANNO 9 GIUGNO 2011

FEDERLUS

PERIODICO DELLA FEDERAZIONE DELLE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO DEL LAZIO UMBRIA SARDEGNA

CRESCE IL CREDITO COOPERATIVO A PERUGIA

1861-2011

CENTOCINQUANTA ANNI DALLUNIT DITALIA

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3

EDITORIALE DEL PRESIDENTE


TESTIMONI DELLITALIA CHE GUARDA AVANTI

APPUNTI DEL DIRETTORE


NUOVI ORIZZONTI 4

DAL MOVIMENTO PRIMO PIANO


PERUGIA: CRESCE IL CREDITO COOPERATIVO 6 I GIOVANI E IL CREDITO COOPERATIVO LEONARDO RUBATTU IL NUOVO DIRETTORE GENERALE DI ICCREA BANCA IL SUPPORTO DEL CREDITO COOPERATIVO AL NASCENTE SISTEMA DELLE CAJAS DE CREDITO COOPERATIVAS ASSEMBLEE 2011 14 44 46

PUNTO CONGIUNTURALE
LA SITUAZIONE DELLE FAMIGLIE TRA PRESENTE E FUTURO 12

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POLITICA ASSOCIATIVA
LA VOCE DEI PRESIDENTI: VERSO ROMA 2011

DALLE BCC
NUOVE FILIALI/1 BCC DEL GARIGLIANO PRIMA FILIALE A SESSA AURUNCA NUOVE FILIALI/2 BCC GIUSEPPE TONIOLO INAUGURATA LA SETTIMA FILIALE A CECCHINA BCC DI BELLEGRA IL MICROCREDITO SOCIALE, DUE ANNI DI ESPERIENZE SUL TERRITORIO BCC DI FRASCATI GLI ADEMPIMENTI PREVISTI DALLA NORMATIVA DI ANTIRICICLAGGIO LE ASSEMBLEE 2011 DELLE NOSTRE BCC 48

TESORI DEL TERRITORIO


IL TRIANGOLO DELLE NOCCIOLE 18

NON SOLO BCC


ASTROFILI SI DIVENTA LA MIA PET THERAPY IL FASCINO (IN)DISCRETO DEL VINILE 26 29 31

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DALLA FEDERAZIONE
LAVORI IN CORSO VIA AL TERZO BIENNIO DI REVISIONE ORDINARIA A TUTTO CAMPO SEGUIRE LEVOLUZIONE DELLA STRATEGIA UN WORLD WIDE WEB DI APPRENDIMENTO FEDERLUS ON LINE FINANZIAMENTO IN POOL A CODESARROLLO CRONACA EVENTI 34 35 36 37 40 42 43 43

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50 51

NUOVI ORIZZONTI
LO SVILUPPO ATTUALE DELLE-COMMERCE IN ITALIA E IL FENOMENO DEI DEALS ON LINE 52

RECENSIONI
STEVE JOBS, LUOMO CHE HA INVENTATO IL FUTURO 55

Direttore Responsabile: Maurizio Aletti

Immagini: Archivio Edicom, Archivio Federlus, Fabrizio Burelli, Simone Pagano, Microimages Fotolia Redazione: Alessandro Ceccarelli, Brunella Venier

Hanno collaborato a questo numero: Fabrizio Burelli, Sergio Conti, Manuela Ciafro, Antonella Cortese, Sergio Troiani, Giorgio Caporale, Martina Bonaldo Editore: EDICOM srl, iscritta al R.O.C. n. 8961

Finito di stampare: giugno 2011 Tiratura: 2.500 copie

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EDITORIALE

Testimoni dellItalia che guarda avanti


di Francesco Liberati

LAssemblea 2011 della nostra Federazione si colloca nella pi ampia cornice celebrativa dei Centocinquantanni dellUnit dItalia. Una ricorrenza che nei primi sei mesi dellanno stata molto sentita in tutto il Paese e, in particolare, nei territori di riferimento della nostra Federazione. Per questo abbiamo dedicato alla forza dellUnit lAssemblea 2011. Per noi che abbiamo sempre perseguito la forza dellunione, il passaggio stato breve. Lo stare insieme, infatti, per noi cooperatori un valore fondante, che viene da una lunga tradizione di persone che, attraverso il loro impegno condiviso, costruiscono opportunit di crescita e sviluppo soprattutto per i pi deboli. Il movimento cooperativo e il credito cooperativo hanno contribuito al percorso di affrancamento e riscatto di tanta gente, dopo lavvenuta Unit dItalia. Un percorso di cui non dobbiamo perdere memoria perch frutto di un impegno collettivo tra i pi appassionanti della nostra storia. A tale proposito, ancora intensa limpressione del discorso del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, reso davanti alle Camere riunite per lavvio delle celebrazioni del Centocinquantenario. LUnit nazionale un bene di tutti, frutto di unimpresa ciclopica con tanti drammi e tanti sacrifici in ogni parte dItalia disse allora il Presidente Napolitano. Un risultato che ha portato un grande balzo in avanti per linsieme degli italiani, con meriti e demeriti per i protagonisti che lhanno voluto e ripercussioni sullItalia moderna. Certo, oggi non possiamo ignorare levidenza di riflessioni sui ritardi che ancora riguardano una parte importante del Paese ma, in ogni caso, il successo del Risorgimento deve darci ancora orgoglio e fiducia nel futuro, un futuro che mai come ora dipende da quello che sapremo costruire in un mondo sempre pi complesso e difficile. Ognuno di noi pu fare qualcosa per costruire questo futuro, lasciando un Paese migliore alle generazioni che verranno. In questa direzione, noi operatori donne e uomini del Credito Cooperativo, dobbiamo avere la consapevolezza non solo dellimportante passato del nostro movimento, ma soprattutto del compito che davanti a noi. Un compito al servizio della collettivit, volto a costruire fiducia e nuove opportunit di crescita per i cittadini, con attenzione costante al bene comune. Un compito, questo, che insito nel nostro modo di essere e operare e che attuiamo tutti i giorni nel confronto continuo con la nostra gente, i soci, la clientela. Nostro proposito costante quello di fornire un servizio di prossimit e attenzione, capacit questa che ci largamente riconosciuta non solo dalla concorrenza ma anche dalle istituzioni. Ma ora siamo chiamati a fare qualcosa di pi, organizzandoci meglio al nostro interno, superando quei punti di debolezza che, nonostante i nostri successi, sono elementi di vulnerabilit e quindi di rischio. Migliorando noi stessi, potremo contribuire alla riscossa del Paese: noi non vogliamo essere piloti della deriva, deriva che alcuni autorevoli osservatori paventano per il nostro Paese. Siamo, invece, profondamente daccordo col Governatore Mario Draghi che, alla recente Assemblea della Banca dItalia, ha affermato che il declino non ineluttabile. Per questo noi vogliamo essere testimoni dellItalia che guarda avanti e ha voglia di ripartire.

APPUNTI DEL DIRETTORE

NUOVI ORIZZONTI
Brevi riflessioni sulle considerazioni finali del Governatore della Banca dItalia e sullincontro del Credito Cooperativo con il Vicedirettore Generale Anna Maria Tarantola
di Paolo Giuseppe Grignaschi

Le banche di piccola dimensione, anche durante la crisi, hanno fornito sostegno alleconomia; hanno ampliato la loro attivit sia al di fuori del loro territorio, sia con clienti di grandi dimensioni. Devono ora rendere gli assetti di governo, le strutture organizzative e i sistemi di controllo del rischio di credito adeguati alle maggiori quote di intermediazione. Mario Draghi, Considerazioni finali allAssemblea ordinaria della Banca dItalia, Roma 31 maggio 2011 In questi giorni ogni riflessione, per chi faccia il nostro mestiere, non pu che partire dalle considerazioni finali del Governatore consegnate al pubblico il 31 maggio scorso, in occasione dellAssemblea ordinaria della Banca dItalia. Le parole sopra riportate, rivolte alle Banche di piccola dimensione, di cui noi del Credito Cooperativo costituiamo la quasi totalit, sono chiare ed inequivocabili. Ma, per essere ancora, se possibile, pi chiari, la Banca dItalia ha voluto incontrare, il 15 giugno scorso presso la sede di Federcasse, i Vertici del Credito Cooperativo (i componenti del Consiglio Nazionale, i Direttori Generali delle Federazioni locali, i Presidenti ed i Direttori degli Istituti Centrali) con una delegazione guidata dal Vicedirettore Generale Anna Maria Tarantola, di cui facevano parte, tra gli altri, i responsabili del Servizio Rapporti Esterni e Affari Generali, Dott. Luigi Donato, dellUnit di Coordinamento dArea e Collegamento Filiali, Dott. Maurizio Trifilidis, e il Dott. Vittorio Tusini Cottafavi. Ci in quanto lattuale mi permetto, come anche nel proseguo, di citare le parole della stessa Dott.ssa Tarantola un momento importante e decisivo. il momento della responsabilit, quello in cui bisogna saper guardare verso nuovi orizzonti. La responsabilit sta nel prendere atto, con oggettivit, delle potenziali criticit del nostro Sistema e nellagire di conseguenza, con coerenza, per fare di tutto affinch il Credito Cooperativo possa continuare ad esercitare quellimportante ruolo, allinterno del sistema creditizio nazionale, che si saputo conquistare negli ultimi anni e che rappresentato da quote di mercato di tutto rispetto, quale il 13% sugli sportelli, il 7,5% sugli impieghi e l8,3% sulla raccolta. Dalla Dott.ssa Tarantola si , infatti, appreso che nel 2010, sul totale delle ispezioni di Vigilanza effettuate sulle BCC, il 27% si concluso con un giudizio sfavorevole, mentre il 4% con un giudizio di elevata anomalia: ci significa che quasi 1/3 delle nostre Banche, seppur limitatamente a quelle ispezionate, presenta situazioni di seria criticit. ll motivo cito ancora la Dott.ssa Tarantola risiede essenzialmente nel fatto che le politiche espansive non sono state accompagnate da una pianificazione strategica adeguata, soprattutto sotto i profili dellorganizzazione e del sistema dei controlli interni. In particolare, lo sviluppo verso nuovi territori e nuovi clienti ha comportato la perdita del vantaggio competitivo legato alla gestione della cd. soft information, che non stata compensata con le necessarie evoluzioni organizzative. Gli elementi di vulnerabilit che ci sono stati snocciolati sono quelli che ben conosciamo: trattasi della vulnerabilit dimensionale (le 65 BCC che, nel 2010, hanno chiuso il bilancio in perdita sono prevalentemente di piccole dimensioni), di quella reddituale (rigidit dei costi e ricavi troppo

dipendenti dal margine dinteresse), di quella patrimoniale (soprattutto in prospettiva Basilea 3), di quella nella governance (anche con riguardo alla capacit di autovalutazione dei Vertici sul complesso dei rischi aziendali) e nella gestione dei rischi (compreso quello di liquidit). Gli indicatori che devono essere tenuti sotto controllo sono, innanzitutto, oltre al coefficiente di patrimonializzazione, il cost income ed il rapporto impieghi-raccolta. Le soluzioni non possono che passare attraverso il rafforzamento della capacit organizzativa delle singole BCC, che, nella grande maggioranza dei casi, non pu prescindere dal supporto delle strutture di secondo livello, quali le Federazioni locali. Sono tutti aspetti, vale la pena sottolinearlo ancora una volta, sui quali la Federazione ha da tempo attenzionato le proprie Associate compiendo tutti i possibili sforzi per supportarle e rafforzarle in tal senso. I nuovi orizzonti cui tutti dobbiamo tendere e verso i quali dobbiamo tutti lavorare insieme sono, quindi, prevalentemente contrassegnati dalla capacit organizzativa. Lo sviluppo organizzativo dovr essere il primo obiettivo di crescita per le BCC, sostituendosi, per importanza, allo sviluppo territoriale che aveva dominato la scena fino a ieri e nei confronti del quale le BCC hanno dimostrato di saper raggiungere grandi risultati (la quota di mercato sugli sportelli, evidenziata in precedenza, ne la prova). Ma il rafforzamento ed il miglioramento dei propri modelli organizzativi anche in questo caso repetita iuvant non pu che essere perseguito con il concorso della Federazione, altrimenti si rischia di essere risucchiati verso soluzioni drastiche di continue e ripetute aggregazioni. Sicuramente il fattore dimensionale, come detto dalla Dott.ssa Tarantola e ricordato in precedenza, un fattore rilevante ed un punto sul quale i Consigli di Amministrazione delle Banche si devono interrogare. Sicuramente, quindi, i progetti di aggregazione, alcuni dei quali sono gi in atto, mentre altri ne verranno, sono necessari anche allinterno della nostra realt interregionale. Sicuramente anche su questo fronte la Federazione agir in maniera proattiva e sar sempre al fianco delle proprie Associate. Io, per, continuo a sostenere che questa non sia lunica soluzione alle criticit aziendali; sapete tutti che sono stato e sar sempre convinto che, rimanendo uniti e mettendo a fattor comune quante pi attivit possibili, si possano ancora sfruttare, agendo con coerenza, spazi a disposizione sul mercato, affinch la maggior parte delle BCC possa continuare a crescere in autonomia. Probabilmente, per far questo, sono necessari ulteriori interventi sulla governance del Sistema, ivi compresa una revisione dello Statuto-tipo delle Federazioni locali, che ci attendiamo possa costituire un importante tema di discussione al XIV Congresso Nazionale del Credito Cooperativo. Detto ci, consentitemi, passando dal sacro al profano, o, se preferite, dal serio al faceto, di affermare con soddisfazione che questo non poteva essere momento migliore per il lancio del nuovo formato della nostra rivista Orizzonti. La nuova veste grafica e larricchimento dei contenuti, frutto di unattenta analisi svolta su tutte le pubblicazioni circolanti allinterno del nostro Sistema, tiene conto del fatto che la Federazione ha ampliato il ventaglio dei propri strumenti di comunicazione con lo sviluppo del sito internet e della rete intranet - sulla quale, a breve, verr attivato anche il servizio di newsletter mensile e nasce anche dallambizione di fare della rivista stessa un luogo in cui sempre di pi tutti gli attori del nostro sistema interregionale, a cominciare dalle persone, si possano riconoscere e possano dare il proprio contributo, parlando di Banca, ma non solo, di Movimento del Credito Cooperativo, ma non solo. Limpegno dei collaboratori nel dar vita a questo nuovo Orizzonti stato, come sempre, forte e serio ed accompagnato anche da una buona dose di passione. Spero, quindi, che il risultato corrisponda ai propositi, che la nuova rivista vi piaccia e che siate ancor di pi invogliati a dare il vostro contributo alla stessa. Non mi rimane che darvi appuntamento allannuale prossima Assemblea della Federazione, che si svolger il 1 luglio nella sede del Museo Archeologico di Palestrina. Sar, questa, unulteriore occasione per rilanciare, sullo sfondo del 150 Anniversario dellUnit dItalia, la nostra voglia di essere sempre pi uniti e di puntare a traguardi sempre pi ambiziosi.

Mario Draghi, Governatore della Banca dItalia

Anna Maria Tarantola Vicedirettore Generale della Banca dItalia

PRIMO PIANO

Inaugurate a gennaio nel centro del capoluogo umbro una nuova filiale della BCC di Mantignana e la sede di rappresentanza della Federlus. Aperta a giugno in zona Settevalli anche lundicesima agenzia della BCC di Spello e Bettona

PERUGIA: CRESCE IL
1/LA NUOVA AGENZIA DELLA BCC DI MANTIGNANA

Nel cuore di Perugia


Il 22 gennaio 2011 si svolto a Perugia un importante appuntamento: linaugurazione della filiale della Banca di Mantignana nel cuore del centro storico del capoluogo umbro, in piazza IV Novembre. Per la BCC di Mantignana si tratta della tredicesima filiale, una tappa importante nella storia cinquantenaria dellistituto di credito, ma anche per lintero territorio e la citt considerato il valore storico, artistico e archeologico della nuova sede. I lavori per la realizzazione della filiale, ricca di tre sportelli operativi, hanno infatti riguardato anche il recupero e il restauro degli affreschi nellingresso, delle mura etrusche e del pozzo etrusco dei piani inferiori, il tutto con il beneplacito della Soprintendenza. Oggi la banca completa il percorso di inserimento nella citt ha detto il Presidente della BCC di Mantignana Antonio Marinelli con una scelta che frutto di una raggiunta maturit. Un passo compiuto puntando a valorizzare le caratteristiche che da sempre contraddistinguono il nostro modo di fare banca, basato sul localismo e sul rapporto relazionale. Non figuriamo tra gli istituti

CREDITO COOPERATIVO
Per la BCC di Mantignana si tratta della tredicesima filiale, una tappa importante anche per lintero territorio e la citt considerata la presenza del Credito Cooperativo nel centro di Perugia e il valore storico, artistico e archeologico della nuova sede

PRIMO PIANO

maggiori e sappiamo di essere piccoli rispetto allampiezza delle cose che ci sarebbero da fare qui a Perugia, come in tutta lUmbria, ma siamo grandi per limpegno e la volont che mettiamo nel nostro lavoro. Daltra parte ha continuato Marinelli come sa chi gi ci conosce, questo non il nostro primo approccio con la citt. La Banca di Mantignana , infatti, presente a Perugia fin dal 1990. Oggi, dopo aver portato a quattro le filiali presenti nel tessuto urbano, oltre alle otto che gravitano sui principali centri economico-produttivi della Provincia, la Banca completa questo percorso entrando nel cuore storico cittadino. Non stato un percorso semplice quello che ci ha portato ad aprire questa filiale, ma di certo stata una decisione basata su una ben delineata pianificazione espansiva, convalidata da accurate analisi. E questo senza ricorrere a mere strategie commerciali, ma valorizzando al massimo il nostro modello di impresa che vuole crescere e, come dice il nostro slogan, vuole farlo insieme alle comunit e al territorio in cui opera. Marinelli ha poi sottolineato il valore dellopera di restauro della sede, ospitata in alcuni locali di due storici palazzi. Si tratta del risultato di complessi e delicati lavori che, mentre hanno permesso linnesto delle pi moderne tecnologie bancarie, hanno nello stesso tempo consentito la salvaguardia e la valorizzazione del ricco patrimonio artistico. In sostanza ha concluso Marinelli si tratta di uno spazio riconquistato. Levento odierno - ha invece affermato il presidente Federcasse Alessandro Azzi pu essere letto sotto il segno di tre parole chiave: apertura, prossimit e servizio. Lapertura non soltanto, ovviamente, nel senso dellinaugurazione, di un nuovo sportello. Ma apertura anche come nuova occasione di incontro con soci e clienti, con le istituzioni locali e le rappresentanze del territorio. Una seconda parola fondamentale, ha continuato Azzi, prossimit: le BCC avvertono fortemente lesigenza di farsi vicine alle proprie comunit territoriali, non solo geograficamente. una prossimit fatta di ascolto e di attenzione, di flessibilit e velocit di risposta. in ragione di questa prossimit che le Banche di Credito Cooperativo, nel tempo della crisi, non hanno smesso di sostenere leconomia reale. Unultima parola chiave dellevento di oggi servizio. So che rischia di essere una

La BCC di Mantignana una cooperativa di credito ben inserita nel tessuto di riferimento parola abusata, e perci svilita. Vorrei allora declinarla alla luce di quanto ho detto pocanzi. Servizio disponibilit allascolto, facilit di accesso, flessibilit di risposta, reattivit e dialogo. E, ovviamente, precisione, puntualit, efficienza. Il modello di servizio del Credito Cooperativo mette in ricetta questi ingredienti. Si sforza costantemente e quotidianamente di produrne un risultato in linea con le attese di soci e clienti. Soprattutto negli ultimi anni sembra aver ottenuto importanti riconoscimenti. Ci incoraggiano a proseguire con ancora maggiore decisione nella via del miglioramento. Che, per definizione, continuo. Per Francesco Liberati, Presidente della Federlus, questa nuova filiale motivo di orgoglio per tutto il credito cooperativo dellUmbria e per la nostra Federazione interregionale. Con questa nuova agenzia la BCC di Mantignana consolida la sua presenza nel territorio di riferimento, incrementando le opportunit commerciali e la sua azione al servizio delle comunit locali. Si tratta di

LE AUTORIT PRESENTI ALLINAUGURAZIONE DELLA FILIALE DELLA BCC DI MANTIGNANA


Oltre ad Antonio Marinelli e al Presidente Azzi, molte le personalit che hanno partecipato allinaugurazione: il direttore della Banca di Mantignana Marcello Morlandi, larcivescovo di Perugia, monsignor Gualtiero Bassetti, il vicesindaco di Perugia, Nilo Arcudi, il sindaco di Corciano, Nadia Ginetti. Dopo la cerimonia officiata da monsignor Bassetti nel Duomo e la benedizione dei locali, si svolto un incontro nella sala dei Notari, allinterno del Palazzo dei Priori. Presenti Francesco Liberati e Paolo G. Grignaschi, rispettivamente Presidente e Direttore Generale della Federazione, Paolo Pasca, direttore della filiale di Perugia della Banca dItalia, e, in rappresentanza della Regione Umbria, Franco Tomassoni, assessore alla Programmazione e organizzazione delle risorse finanziarie.

una cooperativa di credito ben inserita nel territorio di riferimento. Un territorio attivo dal punto di vista economico con una struttura consolidata di piccole e medie imprese in diversi settori dattivit. importante, ha continuato Liberati, questa nuova presenza operativa nel capoluogo di una regione ricca di risorse storico-culturali, ambientali e umane: Si tratta di una terra straordinaria, culla di spiritualit arricchita da una storica attivit di impresa, nonch da un artigianato e unagricoltura che conservano e valorizzano le produzioni tipiche regionali. Ma si tratta anche di un territorio vivo dal punto di vista sociale, con una significativa tradizione di accoglienza e ospitalit tipica della gente umbra. Gente operosa e sana nei valori di fondo, con un senso di responsabilit civile che un modello per altre regioni. Qui la solidariet e la mutualit sono valori sentiti e non parole vuote. Proprio per questo il credito cooperativo, che a sua volta si fonda sullattenzione alluomo e sui valori della mutualit e della solidariet, trova in questo territorio una felice interpretazione. Arrivando a quota 15 sportelli ha concluso Liberati la BCC di Mantignana si rafforza ulteriormente, ampliando il posizionamento nel territorio, condizione questa importante per guardare al futuro con consapevolezza dei propri mezzi.

INAUGURATA LA NUOVA SEDE DI RAPPRESENTANZA DELLA FEDERLUS


Il 22 gennaio, allinaugurazione della nuova filiale della BCC di Mantignana si accompagnata anche lapertura della nuova sede di rappresentanza della Federlus, sempre in Piazza IV novembre a Perugia. Per il Presidente Liberati questo luogo sar punto di riferimento per tutto il Credito Cooperativo umbro. Lo sar tanto pi in una fase impegnativa come non mai, una fase nella quale le nostre Banche, stato detto pi volte e da pi autorevoli parti, hanno svolto una funzione anticiclica. Ora, con lauspicabile ripresa che speriamo possa partire al pi presto, saremo chiamati ad assecondare la crescita non facendo mancare nuova assistenza creditizia. I primi segnali di incremento dei prestiti alle piccole e medie imprese nellultima parte del 2010 fanno presagire un possibile risveglio. Dobbiamo tenerci pronti, lavorando al nostro interno per adeguare sempre pi struttura organizzativa e assetti finanziari-patrimoniali ai nuovi standard richiesti. Dobbiamo cogliere le opportunit derivanti dallaccresciuta

PRIMO PIANO

visibilit delle BCC, portando a sempre nuove fasce di clienti il modo differente di fare banca del credito cooperativo. Il confronto competitivo, ha aggiunto Liberati, sempre pi aspro per le nostre piccole banche locali e non possiamo prescindere dallacquisizione di una dimensione minima che possa assicurare i necessari assetti reddituali e patrimoniali. Inoltre, come ormai ripeto in ogni occasione, non possiamo prescindere dal fare sistema utilizzando appieno gli strumenti di gruppo sul piano organizzativo, commerciale e finanziario. La nostra Federazione, nel consesso della Federazione nazionale, sta operando il massimo sforzo per alimentare la coesione di sistema, accrescere gli strumenti di gruppo, porre in essere sempre nuove economie di scala e di scopo. Tutti insieme siamo impegnati a condurre in porto importanti progetti strategici per il sistema e tutte le BCC. Come ricordato alla recente assemblea della Federcasse ora il momento di fabbricare lo sviluppo. E i fattori produttivi di questa fabbrica, sia esterni che interni al nostro sistema, vanno governati con un impegno pieno e condiviso, nella consapevolezza che lunione la nostra forza principale. Dobbiamo rivedere le regole del nostro sistema, dandoci unadeguata e

previdente auto-regolamentazione. Dobbiamo investire di nuovo nelle persone per esaltare sempre pi le peculiarit del credito cooperativo. Peculiarit che sono e saranno sempre base di successo della nostra formula di impresa, in una societ che chiede sempre pi trasparenza, sicurezza e affidabilit nel rapporto bancario. Il clima dei rapporti tra banca e utente sta cambiando: ora anche le grandi banche iniziano a citare i valori etici nei loro programmi dazione, magari sulla scorta di quanto ha scritto Benedetto XVI nellenciclica Caritas in veritate in merito alla necessit di un mercato solidale e al ruolo di imprese e banche socialmente responsabili. Il regime di libero mercato spinto allestremo corrode la socialit mentre le forme economiche solidali la creano. Servono, pertanto, accanto allimpresa privata orientata al profitto, organizzazioni produttive che perseguano fini mutualistici e sociali. In questo senso le BCC sono un esempio, caratterizzate come sono da mutualismo, voto capitario, solidit patrimoniale. Contiamo su valori di riferimento ben precisi ha concluso Liberati , che seguiremo guardando sempre alla stella polare della cooperazione di credito. In questa direzione, continuando a lavorare con fiducia e passione, i risultati non ci mancheranno.

2/LA NUOVA FILIALE DELLA BCC DI SPELLO E BETTONA

Una grande opportunit di crescita


Il taglio del nastro per lundicesima filiale della BCC di Spello e Bettona si svolto il 10 giugno, in via Settevalli a Perugia. La succursale, che era gi operativa da pi di un mese, conta quattro dipendenti, una sala riunioni, due sportelli e tre uffici, e si caratterizza per lorario continuato dalle 9 alle 17 e per lapertura il sabato mattina. Per il Vice Presidente Lucio Campagnacci (il Presidente Franco Piermarini era impossibilitato per motivi personali) questa nuova realt giunge a Perugia ricca dellentusiasmo di un giovane e dellesperienza di un anziano. Rappresenta un atto dovuto in relazione allimportanza che da sempre ha il capoluogo nelleconomia regionale per la presenza di tutto il modo istituzionale, ma anche per lopportunit di estendere la nostra area di competenza a tutti i comuni confinanti. La nuova filiale rappresenta un nuovo percorso per questo importante istituto di credito locale ha aggiunto Maurizio Del Savio, Direttore Generale della BCC di Spello e Bettona che con loccasione ha saputo coniugare una positiva miscela fra tradizione e innovazione. Lorientamento verso il cliente, landare incontro con spirito razionale e costruttivo alle sue esigenze, si realizza con i fatti e non con mere comunicazioni mediatiche. E i fatti sono quelli di aver promosso per questa nuova filiale, in sintonia e con la condivisione dei dipendenti, lampliamento dei tradizionali orari di apertura dello sportello, con lintenzione di continuare a dare ossigeno al nostro tessuto socio economico, composto in gran parte da famiglie e piccole e medie imprese. Fatti che

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AUTORIT PRESENTI ALLINAUGURAZIONE DELLA FILIALE DELLA BCC DI SPELLO E BETTONA


Il taglio del nastro stato anche loccasione di un forum al quale hanno preso la parola esponenti del mondo istituzionale, imprenditoriale, delle associazioni di categoria, dei consorzi fidi e delle varie societ-prodotto del credito cooperativo partner dellistituto di credito. Oltre al Presidente Liberati, al Vice Presidente Campagnacci e al Direttore Del Savio, presenti anche Cesare Fazi, Direttore della filiale, i Sindaci di Perugia e Spello Wladimiro Boccali e Sandro Vitali, Catiuscia Marini, Presidente della Regione Umbria, Paolo Pasca, Direttore della filiale di Perugia della Banca dItalia, Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di commercio di Perugia, Paolo Grignaschi, Direttore della Federlus e Monsignor Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia Citt della Pieve che ha benedetto i locali della nuova filiale.

abbiamo costruito anche con laumento del numero dei riaffermandosi come protagonista nel territorio di riferisoci, giunti a quasi 1600, con linvestimento sulle risorse mento, creando opportunit di crescita e dando lavoro umane, mediante lassunzione a tempo indeterminato di certo ai giovani. Dovete essere orgogliosi di questo vostro quindici dipendenti precari, e con lavvio di ruolo sociale ancor prima che economico. La un qualificato e intenso programma di formaBCC di Spello tornata ai livelli che le compezione tecnica e motivazionale. tono integrandosi sempre di pi nella vita della In Umbria Francesco Liberati, Presidente Federlus, si nostra Federazione. Vi auguro di cuore che il la solidariet congratulato con il Presidente Piermarini, con vostro percorso di crescita possa proseguire con e la mutualit il Vice Presidente Campagnacci e con la BCC nuovi successi lungo la strada avviata. LUmnon sono di Spello e Bettona, istituto che vanta oltre bria, infatti, ha bisogno di nuovo sviluppo e del parole vuote centro anni di storia: una Banca ha detto Liruolo delle banche di credito cooperativo, in reberati che qualche anno fa ha avuto molazione al loro radicamento territoriale, alla loro menti di difficolt, difficolt che tuttavia sono dedizione per il territorio, alla loro azione al state superate con efficacia, impegno e dedizione, anche servizio della gente. Daltronde le nostre Banche, come con laiuto della nostra Federazione. Lo dimostra lanla BCC di Spello, ha concluso Liberati non hanno damento degli impieghi creditizi che negli ultimi tre anni fatto mancare la propria assistenza creditizia a famiglie sono cresciuti di quasi il 18% e del patrimonio stesso, e imprese nei territori di riferimento durante la crisi del cresciuto del 24%. La vostra Banca ha recuperato terreno 2008-2009 e nel 2010, anno ancora difficile.

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PUNTO CONGIUNTURALE

La situazione delle famiglie

tra presente e
I dati del primo rapporto Ocse: cresce la povert
2,2 figli per donna a 1,7 nel corso degli ultimi tre decenni. Le famiglie, dunque, sono sempre pi piccole mentre meno persone si sposano e aumentano i tassi di divorzio. In Italia il tasso di fecondit si assesta intorno a 1,4 figli per donna. Nei paesi dellOcse le donne sono pi istruite: pi di un terzo sotto i 35 anni ha completato una formazione universitaria (rispetto a poco pi del 20% di venti anni fa). Crescono le famiglie a doppio reddito. Loccupazione femminile aumentata negli ultimi La composizione 15 anni di oltre 10 punti delle famiglie nei percentuali, passando a paesi dellOcse quasi il 60% nel 2009. Per cambiata quanto riguarda lItalia, le drasticamente nel giro donne hanno pi difficolt di una generazione, a conciliare lavoro e famida 2,2 figli per donna glia: il tasso di occupaa 1,7 nel corso degli zione femminile si attesta ultimi tre decenni. al 48% rispetto al 59% Le famiglie, dunque, della media Ocse. sono sempre pi Con riferimento ai flussi e piccole mentre meno al relativo equilibrio redpersone si sposano dituale delle famiglie, e aumentano i tassi lIstat ha pubblicato i dati di divorzio relativi ai redditi, alla propensione al risparmio delle famiglie ed ai profitti delle societ, riguardanti il 2010. Relativamente alle famiglie, nel 2010 la propensione al risparmio, ovvero il rapporto tra risparmio lordo ed il loro reddito, si attestata al 12,1%, facendo cos regi-

Cresce la povert nelle famiglie con bambini in quasi tutti i paesi dellarea Ocse. A rilevarlo, il primo rapporto Ocse sul benessere delle famiglie pubblicato il 27 aprile 2011. Il numero di bambini che vivono in famiglie povere cresciuto notevolmente negli ultimi dieci anni fino a raggiungere il 12,7% nei paesi Ocse mentre in Israele, Messico, Turchia, Usa e Polonia circa un bambino su cinque vive in povert. Il tasso di povert infantile in Italia pari al 15%. Secondo il segretario generale dellOcse, Angel Gurria, ... si rischiano elevati costi sociali nel lungo periodo per le generazioni future, ecco perch i governi devono mettere in atto politiche di sostegno alla famiglia pi efficaci per proteggere i pi vulnerabili. La composizione delle famiglie nei paesi dellOcse cambiata drasticamente nel giro di una generazione, da

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Fonte: OECD Income Distribution questionnaire, February 2011.

strare una diminuzione del -1,3% rispetto allanno precedente. Il picco si registrato nel quarto trimestre del 2010, quando la propensione al risparmio delle famiglie ha fatto registrare una diminuzione, rispetto al medesimo trimestre dellanno 2009, dello 0,8%, ma un aumento di mezzo punto percentuale rispetto al trimestre precedente, attestandosi al 12,4%. Sul fronte del reddito disponibile lIstat certifica un aumento dello 0,9% rispetto al dato del 2009, grazie soprattutto alla crescita nellultimo trimestre del 2010 che si attestata al +1,4% rispetto al trimestre precedente. La spesa per consumi salita invece del 2,5% in media su base annua e dello 0,8% nel solo quarto trimestre. Risulta pertanto in calo il potere dacquisto delle famiglie italiane, ovvero il reddito disponibile in termini reali, che nel 2010 diminuito dello 0,6% rispetto allanno precedente. Anche se va detto che nel quarto trimestre dellanno il potere dacquisto ha registrato un incremento dello 0,8% rispetto ai tre mesi precedenti, tornando sui livelli di fine 2009.

Per quanto riguarda invece il tasso di investimento delle famiglie, ovvero la percentuale di reddito destinata a forme di investimenti fissi lordi, quali acquisti di abitazioni ed investimenti strumentali delle piccole imprese classificate nel settore, il dato relativo al 2010 stato dell8,9%, superiore dello 0,2% rispetto al 2009. Concludendo con le prospettive percepite dalle famiglie, ad aprile 2011 lindice del clima di fiducia dei consumatori scende a 103,7 da 105,1 di marzo. Il peggioramento dovuto soprattutto ad una caduta proprio dellindicatore relativo alle prospettive future (da 93,7 a 90,1); migliora lievemente, per contro, lindice sulla situazione corrente (da 113,9 a 114,4). Si deteriorano, in particolare, le previsioni sulla situazione economica del paese e sulle possibilit future di risparmio. Il calo della fiducia dei consumatori registrato a livello nazionale presenta differente intensit sul territorio: il calo particolarmente marcato nel Nord-Est e nel Centro, pi moderato nel Nord-Ovest e soprattutto nel Mezzogiorno.

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POLITICA ASSOCIATIVA

LA VOCE DEI PRESIDENTI


Il prossimo 8 dicembre prender avvio il Congresso Nazionale del Credito Cooperativo che, dopo sei anni da Parma, riunir le varie realt a pi livelli del nostro Movimento per fare il punto sullo stato attuale ma, soprattutto, per disegnare il futuro delle BCC italiane. Lo scorso mese di marzo sono partiti i lavori di programmazione ed elaborazione finalizzati a definire la Vision Credito Cooperativo 2020 propedeutica a traguardare la configurazione prospettica della BCC e, di conseguenza, dellinsieme del Credito Cooperativo BCC e rete tra un decennio. I lavori stanno procedendo sulla base della costituzione di tre cantieri: 1. Scenario; 2. Assetto BCC; 3. Sistema a Rete. Quattro le aree di primaria strategicit sulle quali ci si concentrati: la Competitivit quale capacit di reggere il confronto con i concorrenti e di eccellere nei propri mercati di riferimento; il Profilo Identitario quale capacit di essere concretamente aderenti ai valori ed ai principi caratterizzanti il Credito Cooperativo; lAdeguatezza delle Norme quale capacit di rispondere in maniera efficace e coerente alle diverse richieste regolamentari; la Solidit quale capacit di mantenere un sano equilibrio economico patrimoniale nel lungo periodo. Su ciascuna area abbiamo voluto sentire la voce dei nostri Presidenti. 14

Verso Roma 2011

Dare le giuste risposte


Natale Coccia Presidente della BCC di Palestrina
Conquistare, mantenere, consolidare il mercato di riferimento nei territori e nei segmenti in cui si opera vuol dire vincere la concorrenza. Oggi con il mercato liberalizzato sempre pi difcile. Bisogna essere competitivi sul piano economico e qualitativo nei servizi che si rendono alla clientela, e ci si pu ottenere unicamente qualicando e specializzando i costi aziendali, attuando unattenta politica dei ricavi e disponendo di una struttura in grado di dare risposte valide alle richieste della clientela. Lelemento essenziale che caratterizza le BCC la forma societaria di cooperativa. La compagine sociale cooperativa un grande patrimonio e come tale va incrementato e valorizzato, stimolando sempre pi il senso di

identicazione e linteresse comune ai principi di mutualit. La BCC, con un rapporto sempre pi immediato con i soci, intesi come persone, ma anche come aziende e comunit locali, dovr individuare e stimolare iniziative volte alla soluzione dei loro bisogni, che spaziano da quelli socio-culturali a quelli nanziari. Per essere competitivi e realizzare i principi di cooperazione e mutualit la BCC deve avere una buona solidit patrimoniale, ottenuta, ovviamente, applicando i principi della sana e prudente gestione. Un solido patrimonio, oltre a rendere lazienda sicura, consente anche una gestione economica dinamica, attuale ed attenta alle variazioni del mercato. La complessit dellattivit degli intermediari ha prodotto una continua regolamentazione, volta alla tutela del sistema, del risparmio e, se vogliamo, del Paese. quindi elemento di ducia e di sicurezza avere la struttura e le procedure aziendali che assicurino la conformit alle norme e pi in generale, lessere compliant con le disposizioni emanate. Per avere la capacit di dare le giuste risposte, le BCC dovranno adeguare le dimensioni delle singole aziende e valorizzare sempre pi il movimento federativo a livello locale e nazionale, per incrementare il loro peso rappresentativo e contrattuale. Per avere un adeguato ritorno e una maggiore inuenza nei circuiti nanziari, economici e commerciali sar quindi necessario rafforzare il sistema a rete. La competitivit, il prolo identitario e la solidit sono gli aspetti strategici pi importanti per affrontare le sde del futuro. Da anni gli organi di governance della BCC di Palestrina sono attenti ed impegnati al rafforzamento ed allintegrazione di queste diverse componenti per ottenere, in termini di efcienza ed efcacia, i risultati attesi.

Obiettivo solidit
Gianluca Nera Presidente della BCC di Bellegra
La competitivit nelle BCC caratterizzata dal loro radicamento nel territorio, nella consapevolezza dellimportanza del patrimonio di conoscenza, relazioni e dinamismo che esse possiedono. Allo stesso tempo le stesse BCC riescono ad essere competitive attraverso il sistema di rete che gli permette di realizzare economie di scala ma anche di specializzarsi, attraverso gli strumenti che permettono loro di non subire gli svantaggi dellessere una piccola realt. La capacit della BCC di Bellegra rispetto al requisito della competitivit corrispondente riguardo alla capacit di radicamento nel territorio, in quanto le politiche aziendali hanno sempre nel corso degli anni sfruttato a pieno questa caratteristica. Allo stesso tempo il posizionamento della BCC di Bellegra rispetto al sistema a rete stato sempre molto attento, e la nostra

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POLITICA ASSOCIATIVA

banca ha sempre considerato in maniera adeguata e tempestiva il sistema delle BCC, e tale elemento stato utilizzato in maniera continua per poter sopperire al deficit di competitivit dellessere una piccola banca. Il profilo didentit delle BCC inteso come banca cooperativa, con lo scopo mutualistico e con la caratteristica di essere locali, sono stati sempre degli elementi caratterizzanti della BCC di Bellegra; questo in quanto le piccole dimensioni, il rapporto con i soci, continuo e quotidiano ci ha permesso di rispettare il profilo identitario della banca. Rispetto al requisito strategico delladeguatezza delle norme la BCC di Bellegra, essendo una entit di piccole dimensioni, trova maggiori difficolt nel perseguimento dellobiettivo a causa delle numerose norme che modificano in maniera continuativa gli adempimenti normativi delle BCC in genere. Lapporto dellorganizzazione a rete ci permette comunque di superare le difficolt di natura operativa. Il requisito strategico della solidit delle BCC, infine, di importanza fondamentale per il sistema del credito cooperativo. Tale requisito viene soddisfatto con la partecipazione al sistema a rete sia a livello nazionale che internazionale. La solidit delle BCC viene implementata attraverso una consistente rete di sicurezza, che si avvale degli strumenti creati dal credito cooperativo nel corso degli anni, a partire dal Fondo di Garanzia dei Depositanti costituito dal 1997, per poi passare al Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti, per finire con il Fondo di Garanzia Istituzionale, il quale ha lobiettivo di salvaguardare la liquidit e solvibilit delle BCC. La Banca di Credito Cooperativo di Bellegra ha sempre partecipato ed aderito a tali strumenti in maniera tempestiva ed immediate la solidit nella nostra banca stata perseguita con il rafforzamento del patrimonio. Tale elemento ha caratterizzato la politica aziendale della banca nel corso degli anni e continuer ad essere lobiettivo principale.

Innovazione e cambiamento
Antonio Marinelli Presidente della BCC di Mantignana
Mentre ciascuno degli argomenti proposti resta suscettibile di maggiori approfondimenti anche sul piano esemplificativo, un quadro di sintesi dei temi stessi, finalizzato ad una funzione introduttiva per la discussione che se ne far nel prossimo Convegno nazionale del Credito Cooperativo, porta la Banca di Mantignana alle seguenti considerazioni. Nellultimo decennio il nostro Istituto ha significativamente potenziato la propria presenza nel territorio secondo un programmato piano di espansione che ha inevitabilmente acuito il confronto con una concorrenza sempre pi agguerrita e diversificata e verso controparti talvolta meno conosciute rispetto a quelle dei tradizionali

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mercati di inserimento. Tale situazione, accompagnandosi allincessante evoluzione nei prodotti e nei servizi bancari, ha stimolato il nostro impegno per consentirci di confermare la competitivit della Banca secondo una logica tesa, da un lato, a consolidare le sue competenze distintive e, dallaltro, a sviluppare nuove funzioni commerciali, dando adeguata visibilit a questa capacit di fare per accreditarne il ruolo anche in contesti in cui era meno conosciuta. Da qui la necessit per la governance della Banca di dimostrare una mentalit aperta allinnovazione ed al continuo cambiamento, insieme alla capacit di rafforzare lefficienza e lefficacia della struttura organizzativa adottando scelte aziendali in grado di consentire economie di scala ed individuando nuove professionalit, sia per loperativit esterna, che per quella interna. Nel quadro delineato, si ulteriormente rafforzato il convincimento che per far conciliare la logica economica con la logica etico-sociale che costituisce il nostro profilo identitario, necessario condividere con sempre maggior senso di responsabilit lappartenenza al Movimento Cooperativo per usufruire delle sinergie e professionalit che offre e che aumentano, aumentando la coesione di sistema. Supporto fondamentale ed indispensabile a questo salto di qualit compiuto dalla Banca stata, nel contempo, la convinta esigenza di una costante conformit del suo operare ad una normativa sempre pi complessa e diversificata e ci sia a garanzia delle prestazioni svolte a favore delle comunit locali, quanto a tutela degli stessi organi aziendali. Per tali motivi, fin dal momento in cui lIstituto di Vigilanza ne ha dato la facolt, la Banca ha saputo cogliere appieno le opportunit offerte dallesternalizzazione delle funzioni di verifica sulladeguatezza normativa, delegandone le competenze, via via ampliate nel tempo, alla Federazione delle Banche di Credito Cooperativo del Lazio, Umbria e Sardegna che ha saputo fare dellInternal Audit uno dei pilastri della rete di sicurezza del Credito Cooperativo.

Oltre a quello di un vigile ed efficace sistema dei controlli interni, laltro caposaldo su cui si basa la Banca per orientare la sua gestione in modo sano e prudente verso unassunzione controllata del rischio, quello della sua solidit concepita come esigenza di assicurare lequilibrio dei flussi per esser sempre in grado di far fronte agli impegni presi e, nel contempo, di generare reddito. Un obiettivo raggiunto sulla base di ben individuate e definite pianificazioni strategiche che hanno previsto per tali specifiche finalit, da un lato, il consolidamento e la fidelizzazione della raccolta diretta attraverso lemissione di obbligazioni proprie e la premiazione di alcune forme di deposito, e dallaltro lintervento per rafforzare il patrimonio attraverso particolari iniziative quali prestiti obbligazionari subordinati ed incentivazione nei confronti dei soci per la sottoscrizione di ulteriori pacchetti di azioni sociali.

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TESORI DEL TERRITORIO

Ronciglione, Capranica, Barbarano Romano

Il triangolo delle nocciole


Le ricchezze della Tuscia tra economia rurale deccellenza e turismo
di Giuseppe Rescifina

Guardare alla natura, preservarla da contaminazioni, attuare una politica integrata per lo sviluppo dei territorio. Su queste basi si muovono enti locali, aziende ed esperti che operano in una vasta area dei Monti Cimini, a sud di Viterbo, quasi al confine con la provincia di Roma, comprendente i comuni di Capranica, Ronciglione e Barbarano Romano. Punto centrale dellarea il Lago di Vico, costituito da un La nocciola insieme di rilievi montuosi di origine vulca il prodotto nica e composto da due distinti apparati vuldi punta canici: il Monte Cimino, pi antico, e Vico, della Tuscia pi recente, che ospita nel suo cratere lomoe volano nimo lago. Lo specchio lacustre uno dei di uneconomia pi belli e meglio conservati dellItalia cenbasata sul turismo trale, con una tipica forma a ferro di cavallo in un territorio dovuta alla presenza, sulla sponda nord, del ricco darte, monte Venere, un piccolo cono vulcanico instoria terno al cratere maggiore. e tradizioni In questo splendido scenario naturale spicca il triangolo delle nocciole, cio larea compresa tra i comuni di Ronciglione, Capranica e Barbarano Romano, che ha visto crescere la propria coltivazione di nocciole, dagli anni Cinquanta ad oggi, da 2mila a 20mila ettari, ottenendo cos un primato a livello regionale ed ultimamente anche a livello nazionale. La nocciola dunque divenuta il prodotto di punta della Tuscia e, a detta degli enti locali, il volano di uneconomia basata sul turismo, in un territorio ricco darte, storia e tradizioni. In questi territori con inverni poco rigidi e una medio-alta piovosit, questo frutto ha trovato il terreno ideale dove attecchire. La popolare nocciola cimina utilizzata soprattutto nellindustria

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La nocciola, i segreti di un successo


La coltivazione della nocciola nella provincia di Viterbo si localizza principalmente nel versante orientale e meridionale del massiccio del Cimino e nellintero bacino della caldera di Vico, coinvolgendo circa 15 comuni. Larea destensione della coltivazione raggiunge circa 20mila ettari con una produzione media annua di circa 300mila quintali: essa rappresenta quindi uno dei pi importanti prodotti della nostra agricoltura. La nocciola che si ricava appartiene in gran parte alla cultivar gentile romana. Il prodotto si presenta di color marrone chiaro, di forma regolare, con elevata pezzatura media (11 e 15 mm). Il sapore particolarmente gradevole (molto meno grasso di quelle turche) e il notevole peso medio del seme (circa 12 g), ha reso la nocciola dei monti Cimini fra le pi richiesta a livello nazionale, soprattutto dallindustria dolciaria. Inoltre il prodotto si lascia apprezzare per lelevata conservabilit e resa in sgusciato. Gli alberi vengono coltivati secondo la forma cespugliata a vaso, con tre branche a circa 40 cm da terra. Prediligono i terreni sciolti, freschi, a reazione acida o sub-acida, con inverni non molto rigidi e piovosit superiore ai 1000 mm annui. Le piante vengono solitamente allevate secondo la forma di propaggine di trincea, anche se sono presenti dei casi isolati di micro-propagazione. La raccolta pu avvenire a mano, ma non sono rari gli aspiratori. Dopo la raccolta le nocciole vengono calibrate e selezionate per pezzatura, quindi confezionate in sacchi. Il prodotto finale destinato per lo pi al consumo fresco, anche se comunque una discreta parte, quella cio con pezzatura superiore ai 12 mm, viene destinata alla lavorazione industriale.

dolciaria come base di rinomate ricette, quali torroni, croccanti, praline, gianduiotti, cioccolato, confetti, e come ingrediente nei pasticcini di vario genere e nei liquori; inoltre utilizzata intera, in granella, sminuzzata,

in polvere e per le creme da spalmare. Anche se la sua coltivazione estensiva risale alla fine del XIX secolo, alcuni documenti attestano la sua presenza sin dal XV secolo, ed stata riscontrata una sua tradizionalit nei Monti Cimini addirittura gi dal tempo dei Romani. Partiamo da Ronciglione nel nostro tour della nocciola. Il paese sorge proprio nei pressi meridionali del lago (recentemente oggetto di attenzione per fenomeni di inquinamento delle acque), trovando nellagricoltura, nellartigianato e nel turismo le fonti maggiori di reddito. Altri prodotti tipici sono il vino e la castagna. Orticoltura e zootecnia sono le attivit agricole delle zone pi basse. Un mercato ortofrutticolo giornaliero ed un mercato settimanale sono espressioni della vitalit del sistema economico. Lattivit produttiva sviluppata sin dal passato e gli antichi opifici traevano lenergia necessaria alle loro lavorazioni dal Rio Vicano. Queste antiche attivit rivivono oggi nelle multiformi attivit artigianali svolte nelle botteghe di fabbri, mastri cartari, restauratori, falegnami, calzolai, stagnini. Gran parte delleconomia comunale di Capranica, centro a sud-est del Lago di Vico, invece retta dallagricoltura. Ma la realt economica di Capranica integrata dalla

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TESORI DEL TERRITORIO

I tozzetti e altre specialit gastronomiche


La nocciola nella tradizione gastronomica di Ronciglione, Caprarola e dei paesi limitrofi sui Cimini stata sempre usata come ingrediente di pasticcini di vario tipo e solo recentemente ha trovato qualche utilizzazione anche in piatti di carne, come il coniglio in umido alle nocciole. In pasticceria pu essere usata intera o sminuzzata in granella, oppure ridotta in polvere e trasformata in pasta. Tritata pi o meno finemente, essa impiegata per farcire dolci e torte, o per essere incorporata in tipici impasti per biscotti e pasticcini, o per servire come guarnizione. tuttavia nel campo della confetteria che essa trova la sua pi completa utilizzazione per la confezione di torroni, croccanti, praline, gianduiotti, cioccolato nocciolato, ripieni per cioccolatini e confetti, caramelle nougatine, dolcetti caramellati e tipiche paste da spalmare. Lutilizzo tipico delle nocciole dellarea dei Cimini riguarda i tozzetti che sono dei biscottini della zona del viterbese, apparentemente simili ai cantucci ma dalla consistenza completamente diversa. Sono pi friabili, molto meno duri e si accompagnano oltre che con il latte o il t anche con il vino. Sono sinonimo di festa solenne, dunque il Natale e Capodanno, e non mancano mai sulla tavola e nei rinfreschi in occasione di matrimoni, battesimi, cresime e comunioni.

Da sempre a supporto dei produttori


Giuseppe Ginnasi Presidente della BCC di Ronciglione

Nellarea Cimina la coltura delle nocciole un vero e proprio carattere distintivo... Si, il territorio dei Monti Cimini (il sud-est della provincia di Viterbo) per la quasi totalit oggi ricoperto da colture arboree che lo qualificano dal punto di vista naturalistico; la riserva del Lago di Vico ne il nucleo principale, non dimenticando le faggete, i meravigliosi boschi cedui di castagno e quercia per arrivare a quelle colture produttive che si sono andate affermando nel corso degli anni quale i castagneti (oggi purtroppo alle prese con un grosso problema di natura patologica derivato dalla Cinipide, insetto di origine asiatica) per arrivare ai noccioleti che ricoprono buona parte dei terreni ubicati nei comuni cimini. Prima ancora di addentrarci nellanalisi economica di questa coltura, voglio sottolineare ancora di pi quello che limpatto ambientale che ne scaturisce e colpisce subito chi si trova di fronte a questo mare di verde che ricopre circa 20.000 ettari del nostro territorio. I nostri noccioleti sono il polmone verde di cui beneficia la zona altamente urbanizzata quale lhinterland della pianura romana, con limmagazzinamento e organicamento della CO2 che sappiamo essere

uno dei principali problemi di inquinamento del nostro tempo. Garantiscono lassetto idrogeologico altrimenti molto difficile da sostenere considerando lorografia del nostro territorio, di natura prettamente collinare. La coltivazione della nocciola ha assunto un ruolo talmente centrale nello sviluppo di questo territorio al punto che non si pu scindere limportanza economica da quella sociale o da quella ambientale. La coltivazione della nocciola si andata sempre pi espandendo, passando da alcuni sporadici impianti allinizio del 1900 (mentre gi nellAvellinese se ne coltivavano circa 3.000 ettari con una produzione di 25.000 q.li) (F. Carpentieri, Il Nocciuolo, 1906), agli attuali 20.000 ettari circa; realizzando, soprattutto dagli anni 60 ad oggi, il pi cospicuo incremento espansivo di questa coltura in Italia. Oggi il Lazio (ma la provincia di Viterbo e quindi il territorio dei Monti Cimini ne rappresenta da sola il 92%) la regione italiana pi importante per la produzione e la valorizzazione delle nocciole e, insieme con il Piemonte, la regione che ha incrementato pi di tutte la corilicoltura(cos si chiama la coltivazione delle nocciole). Inoltre il Lazio adottando sesti di impianto razionali, con tecniche colturali pi inten-

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presenza di numerosi impianti produttivi di vario genere tra cui lutilizzo delle acque (ferruginose-alcaline, efficaci nelle affezioni dello stomaco e dellintestino), apprezzate da Petrarca nel suo soggiorno del 1337, ospite di Orso Anguillara. Peraltro Capranica anche favorita dai collegamenti: nodo importante della Roma-Viterbo (a doppio binario dalla capitale a Cesano) ed attraversata dalla Cassia. Leggermente diversa la base economica, pur se sempre di natura rurale, di Barbarano Romano. I principali prodotti dellagricoltura sono uva e olive. Diffuso lallevamento bovino i cui ottimi prodotti biologici sono venduti localmente. Si possono trovare presso gli innumerevoli boschi che circondano il territorio variet di funghi molto apprezzati. Qui, favorito da un pi agevole collegamento con la statale Cassia e quindi con Roma, pi sviluppato il turismo legato alla conservazione dellambiente. Preservato da contaminazioni urbanistiche moderne il paese costituisce uno splendido esempio di borgo medievale a spina di pesce, con una strada principale centrale fiancheggiata da due parallele secondarie, allungato sul cuneo fra due gole e chiuso, nellunico tratto non difeso
sive e sempre pi volte ad una meccanizzazione spinta delle varie fasi lavorative, la regione che vanta la pi alta media produttiva per ettaro, e ormai con una produzione di circa 45.000 tonnellate ha raggiunto la Campania che stata sempre allavanguardia nazionale come quantit di nocciole prodotte. Forse la globalizzazione ha reso sempre pi necessario per una zona di produzione connotarsi con i suoi prodotti tipici, e questo quello che successo per il territorio dei Monti Cimini; oggi parlare di Tonda Gentile Romana gi indica il luogo di produzione, oltre che essere riconosciuta dalla CEE come DOP (Denominazione di Origine Protetta) e assoggettata al disciplinare relativo. Quanto importante sul piano economico questa produzione tipica e quali sono i mercati di riferimento delle nocciole cimine? Limpatto economico che la corilicoltura assume ed ha assunto per il territorio dei Monti Cimini, contempla vari aspetti. Il primo chiaramente il reddito tout court che si riesce a ricavarne e che pu variare a seconda del prezzo stagionale da un min di 60 a un max di 90 mln di euro. Reddito che distribuito fra i circa 15.000 addetti nel settore porta a un aiuto molto importante soprattutto nel menage famigliare, trattandosi per la maggior parte dei casi di persone che integrano con questa entrata la fonte del loro reddito principale che di norma rappresentato da lavoro dipendente, magari in un altro settore produttivo. Questo anche evidenziato dal fatto che nella indagine statistica il territorio dei Monti Cimini risulta quello meno agricolo della provincia di Viterbo. Il secondo rappresentato dallindotto che si creato grazie a fattori che si sono andati sviluppando parallelamente allincremento della corilicoltura, piccole e medie imprese artigianali che man mano hanno saputo creare e mettere a punto macchinari per coprire la meccanizzazione di tutte le fasi produttive della coltura (trinciaerba, trinciasarmenti, macchine per la raccolta) e della prima trasformazione (sgusciatici, calibratici...); riuscendo a creare nuova tecnologia che oggi viene esportata a livello mondiale in tutte le aree interessate dalla produzione di frutta in guscio (mandorleti, noceti...). Il terzo costituito dal forte sviluppo dellassociazionismo; le iniziali cooperative di produttori degli anni 60 sono confluite in tre Associazioni di Produttori (Assofrutti, Apronvit, Coprono), che racchiudono circa l85% della produzione, e da poco stata costituita lA.O.P. (Associazione Organizzazione dei Produttori) organismo di secondo grado, in cui sono rappresentate tutte e tre le associazioni. Esse effettuano in genere la prima trasformazione delle nocciole, insieme con industrie private locali presenti da sempre in questo settore, per arrivare a commercializzare i prodotti richiesti dallindustria dolciaria (nocciole sgusciate e calibrate, granella di nocciole, pasta di nocciole) portando a valorizzare e identificare questi prodotti proprio con il territorio di provenienza, che forse oggi rappresenta un valore aggiunto sempre pi richiesto dal mercato. Infine da considerare anche laspetto sociale; con il reddito aggiuntivo di cui abbiamo parlato prima, le famiglie non hanno abbandonato i terreni contribuendo quindi a mantenere vive queste aree rurali altrimenti destinate al degrado. Laltra considerazione dovuta al fatto che di solito, alla gestione delle cure colturali del noccioleto, ma soprattutto per la raccolta, sono coinvolti tutti i componenti famigliari, questo costituisce particolarmente per i giovani una importante palestra educativa; si arriva anche al punto che interi gruppi famigliari si aiutano a vicenda, raccogliendo prima lappezzamento delluno poi dellaltro.

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TESORI DEL TERRITORIO

naturalmente, da mura databili al secolo XIV, completate verso la fine del XV secolo, con torri quadrilatere e circolari. Un borgo incantevole che continua ad attrarre per bellezza, tutela dellambiente e, soprattutto, il suo silenzio. Tanto da essere prescelto quale buen retiro da studiosi, professionisti e grandi nomi dellarte, della cultura e dello spettacolo. Non bisogna, infine, dimenticare i 3.240 ettari della Riserva Naturale di Caprarola, che comprende circa 1.000 ettari di boschi, in gran parte dalto fusto. Altrettanti sono occupati dal lago e dalle fasce palustri circostanti. I rimanenti ospitano colture agricole, in massima parte di nocciole. La Riserva Naturale caratterizzata da una grande variet di ambienti naturali o ecosistemi: lambiente boschivo, con estesi boschi dalto fusto di faggio e cerro che annoverano esemplari di piante plurisecolari; lambiente palustre, concentrato nella zona delle pantanacce, formata da acquitrini, canneti e giuncheti che ospitano interessantissime specie di uccelli acquatici e dambiente lacustre propriamente detto con una ricca fauna ittica.

Quali sono i mercati di riferimento delle nocciole cimine? Qualche anno fa, il settore risenti pesantemente della concorrenza della Turchia con limmissione sul mercato di prodotto a basso costo. Com ora la situazione? Il mercato delle nocciole si pu distinguere in: a) nocciole in guscio o sgusciate per consumo fresco. Questo settore per molto limitato, raggiungendo il 10% del totale commercializzato. Studi recenti stanno sempre pi mettendo in luce che la frutta secca in genere, ma in particolare le nocciole (Corriere della Sera del 6/3/2011, studio dellEuropean Journal of Clinical Nutrition condotto in Nuova Zelanda), da minaccia per la linea si stanno rivelando potenti alleate nel controllo del colesterolo LDL (cattivo), ridotto del 5% dopo un consumo giornaliero di 30 gr. di nocciole (circa 15/20), con un contemporaneo aumento di quello HDL (buono) e di vitamina E, migliorando il profilo del rischio cardiovascolare. b) il grosso, circa il 90%, rappresentato da nocciole sgusciate di norma calibrate secondo i vari diametri utilizzate dallindustria dolciaria, che le impiega intere nei torroni e nelle tavolette di cioccolato, granulate (in frammenti) per pasticceria e ge-

lateria, macinate come surrogato del cacao nel cioccolato alle nocciole, in crema per gelati o per le creme da spalmare... c) un mercato inferiore e in genere locale per quanto riguarda i sottoprodotti della sgusciatura. Il mercato mondiale da sempre dominato dalla Turchia che in media produce circa 550.000 t/anno raggiungendo il 70% (dati 2007) di produzione di nocciole nel mondo. LItalia ne rappresenta il 18% con 130.000 t/anno ed il primo produttore europeo. Seguono con il 2/4% altri paesi come USA, Spagna, Georgia... Data la natura delle zone di produzione in aree ben delineate, (vedi appunto la zona dei Monti Cimini nel Lazio, il Cuneese in Piemonte, la zona del Mar Nero in Turchia), la produzione e di conseguenza il mercato mondiale delle nocciole molto instabile, influenzato come pu essere dallandamento climatico nelle varie aree produttive. Essendo il primo produttore mondiale la Turchia condiziona il mercato delle nocciole stabilendo il prezzo di riferimento. Fino a poco tempo fa il mercato turco veniva regolato dallazione calmierante di cooperative statali (vedi Fiskobirlik),una sorta di ammasso pubblico, che potevano contingentare o immettere sul mercato il

prodotto a seconda dellandamento dei prezzi. Oggi tutto in mano a privati (vedi TMO) per cui molte volte vi sono situazioni di mercato molto critiche; i bassi costi di produzione turchi, la nuova politica di sostegno al reddito (750 /ha) approvata dal governo turco per il triennio 2009/2011, accompagnati dal costante incremento dellofferta corilicola stanno spingendo verso il basso lintervallo di oscillazione dei prezzi mondiali. Non va poi trascurato landamento del tasso di cambio euro/dollaro/lira turca, che influenza molto il mercato europeo e quindi quello italiano. La speranza rivolta soprattutto nellallargamento dei mercati internazionali, come quello cinese o dellest-asiatico, a cui sembra particolarmente rivolta la Turchia ma che comunque consentirebbe lo smaltimento di notevole quantit di nocciole, che verrebbero sottratte al mercato tradizionale. Gli scarti della produzione possono essere utilizzati come combustibile per il riscaldamento. Quanto importante questa materia prima? Dal ciclo produttivo corilicolo si ottengono vari sottoprodotti che possono di essere riciclati: a) dalla potatura invernale si pu ottenere legna da ardere con le branche pi grosse,

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Capranica e i dolci di San Terenziano


Ogni anno a Capranica, in concomitanza con i festeggiamenti patronali in onore di San Terenziano che si svolgono dalla fine di agosto ai primi giorni di settembre, c le possibilit di degustare dolci a base di nocciole distribuite alla popolazione e ai turisti. Nocciole, noci, mandorle, uva passa, canditi, cioccolata fondente, farina e miele sono gli ingredienti necessari per fare i pampepati. E il pepe? Quello non c. O meglio, un tempo cera, ma ora rimasto soltanto nel nome di questo dolce, sicuramente il pi amato dai capranichesi e che va degustato assolutamente. Da non perdere loccasione per assaggiare altri dolci di particolare fattura chiamati bozzolosi e caratteristici di Capranica, che durante lestate offre tante occasioni di visita grazie a numerosi eventi, feste e tradizioni tra cui in agosto il Palio dei Rioni. Si inizia con il corteo storico in costume, poi le giostre cavalleresche. Quindi una processione fino alla chiesetta di San Rocco e apertura delle cantine per la degustazione. Infine la sagra degli strozza preti, particolare pasta con gustoso condimento.

e questo ha consentito, nelle aree vocate, un certo sviluppo di termo-camini che aiutano il riscaldamento tradizionale. b) la ramaglia residuale di solito viene incenerita sul posto di produzione, anche se si sta sempre pi studiando, da parte di quelle industrie locali di cui parlavamo allinizio, il modo per trasformarle in biomassa da utilizzare nel ciclo delle energie rinnovabili. c) dalla sgusciatura delle nocciole intere si ottengono i gusci legnosi, nella misura del 55/60% in peso, cio da 100 kg di nocciole in guscio si ottengono 45/40 kg di nocciole e 55/60 kg di gusci. Fino agli anni 1990 trovavano soprattutto impiego nellestrazione di furfurolo e oli essenziali utilizzati come additivi per combustibili, nel campo delle vernici o della cosmetica. Oggi non essendo questo pi possibile trovano utilizzazione come combustibile per il riscaldamento. Anche in questo caso lo sviluppo di caldaie con tecnologia appropriata, operata dalle industrie locali, ha permesso lutilizzo di questa fonte energetica in completa autonomia e sicurezza. Questa tecnologia viene anche adoperata in molte serre che necessitano di riscaldamento per il loro ciclo produttivo. d) dallo scarto delle nocciole sgusciate si ottengono nocciole con vari processi de-

generativi (semi neri), con vari difetti (cimiciate...) da cui si possono estrarre ancora oli che trovano applicazione nel campo cosmetico o anche aeronautico. Quali sono le prospettive del settore e qual il ruolo della Banca a supporto dei produttori? Per quanto riguarda il grosso del mercato (utilizzo da parte dellindustria dolciaria), le prospettive non sono rosee, perch si incontrano difficolt di vario genere oltre a quella gi analizzata del problema turco. Si possono citare: a) aumento della produzione mondiale con laffacciarsi di nuovi paesi produttori fino ad ora importatori: Australia, Cile, Argentina; b) gli elevati costi di produzione del nostro paese rispetto agli altri; c) la possibilit da parte dellindustria di approvvigionarsi con materie alternative a costi inferiori; d) la staticit dei consumi registrata soprattutto nei paesi occidentali in questi ultimi anni. La speranza rivolta soprattutto nellallargamento dei mercati internazionali, come quello cinese o dellest-asiatico, a cui sembra particolarmente rivolta la Turchia ma che comunque consentirebbe il consumo di notevole quantit di nocciole, che ver-

rebbero sottratte al mercato tradizionale. E ci consentirebbe di non abbassare ulteriormente loscillazione del prezzo, permettendo ancora a questa nostra coltura di poter essere remunerativa, e continuare cos a rivestire quel ruolo che le ha permesso tutto questo sviluppo dagli 60 ad oggi. La BCC di Ronciglione, come tutte le altre banche di Credito Cooperativo presenti sul territorio dei Monti Cimini, (la BCC di Capranica e quella di Barbarano Romano), ha seguito i produttori corilicoli, instaurando rapporti che li seguono da sempre, sia come produttori singoli che con le loro cooperative e poi associazioni. In particolare la nostra banca ha ottimi rapporti con tutte e tre le associazioni di produttori presenti in zona (Assofrutti, Copront, Apronvit), con cui addirittura abbiamo formato una societ paritetica per la gestione del nostro magazzino agricolo, costituito dallallora Cassa Rurale ed Artigiana nel 1905. Questa societ vuole essere fornitrice di servizi di vario genere a favore sia dei soci delle tre associazioni che di quelli della BCC, il pi importante dei quali la consulenza tecnica assicurata dai tecnici che seguono i programmi delle tre associazioni, soprattutto dal punto di vista fitosanitario e della buona pratica agricola.

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TESORI DEL TERRITORIO

Guardando al futuro con ottimismo


Stefano Liverani Presidente della BCC di Capranica
Nellarea Cimina la coltura delle nocciole un vero e proprio carattere distintivo: quant importante sul piano economico questa produzione tipica? Direi senza dubbio che fondapiccole e medie dimensione del settore. Le aziende agricole consementale. La coltivazione delle gnano le nocciole raccolte alle cooperative locali che provvedono a nocciole ha rappresentato, fin dal venderle alle industrie di trasformazione del territorio, le quali a dopoguerra, una fonte di reddito loro volta immettono il prodotto trasformato nel mercato. significativa per le famiglie e le Non bisogna tuttavia dimenticare le altre applicazioni industriali aziende agricole dellarea dei Colli della nocciola e dei suoi derivati, quali la produzione di cosmetici, Cimini, permettendo una crescita profumi e medicinali. Lolio di nocciola, per le sue caratteristiche, economica e sociale superiore ad utilizzato, oltre che per condimento di alimenti, anche in orologeria altre aree rurali italiane. Oggi, con e per la lubrificazione dei reattori degli aerei. la crisi delledilizia, che rappresenta laltro settore strategico per il Gli scarti della produzione possono essere utilizzati come comterritorio, la nocciolicoltura assume unimportanza bustibile per il riscaldamento. Quant importante ancora pi marcata. La produzione locale si attesta questa materia prima? a circa 40.000 tonnellate di prodotto, per un valore Luso dei gusci delle nocciole nel riscaldamento di La popolare di vendita di circa 80 milioni di euro. I costi di proabitazioni e locali in genere permette di ottenere un nocciola cimina duzione sono di circa il 50% e quindi si comprende forte risparmio economico rispetto ai combustibili tralentit del valore aggiunto creato dalle nocciole. utilizzata dizionali quali gasolio e gas. Lunico inconveniente Oltre al vantaggio di un reddito elevato per le tante rappresentato dallesigenza di spazi adatti a contenere soprattutto aziende agricole del territorio occorre poi considesufficienti quantit di prodotto. Nel nostro territorio nellindustria rare lindotto: dai magazzini per la rivendita dei sono molte le abitazioni, i capannoni, le piscine coperte dolciaria come concimi e prodotti per lagricoltura alla rivendita e che vengono riscaldate con i gusci. Spesso le nuove assistenza dei tanti macchinari che servono per la base di rinomate costruzioni vengono progettate prevedendo il loro uticoltivazione delle nocciole, dai dottori agronomi ricette e come lizzo. Possiamo proprio dire che della nocciola non si che collaborano con le aziende alle cooperative e butta nulla. Il territorio si sta attrezzando addirittura ingrediente nei fabbriche per la trasformazione e commercializzaper utilizzare la legna e gli arbusti, che derivano dalla pasticcini di vario zione del prodotto. potatura delle piante, per produrre energia. genere e nei Quali sono i mercati di riferimento delle nocciole Qualche anno fa, il settore risenti pesantemente cimine? liquori della concorrenza della Turchia con limmissione Principalmente le nocciole vengono utilizzate dalsul mercato di prodotto a basso costo. Com ora la lindustria dolciaria. Intere, in pezzi o in pasta, grazie situazione? allinconfondibile aroma, sono ingredienti indispenAncora oggi la Turchia rappresenta il maggior concorsabili per la produzione di cioccolato, torroni, croccanti, gelati, rente per le nocciole italiane. Infatti la produzione turca pesa per dolci e pasticceria in genere. Basti pensare alla nutella, prodotto circa l80% sulla produzione mondiale di nocciole. LItalia il seitaliano che ha conquistato il Mondo. condo produttore con una quota di circa il 10%. chiaro, quindi, Quindi il mercato pi significativo rappresentato dalle grandi inche il prezzo di mercato fortemente influenzato dal livello di offerta dustrie dolciarie italiane, europee e mondiali e dalle aziende di del mercato turco. Le aziende agricole turche godono inoltre di aiuti

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Vicini allagricoltura
Domenico Didoni Presidente della BCC di Barbarano Romano
La BCC di Barbarano Romano esercita un ruolo costante di salvaguardia nel settore agricolo del territorio di riferimento. A questo proposito lo scorso ottobre abbiamo sottoscritto una convenzione con la Cia Agricredito di Viterbo che prevede investimenti di dotazione (acquisto di macchine ed attrezzature), investimenti di miglioramento (acquisto di terreni, immobili rurali, magazzini etc.) e il consolidamento di finanziamenti agrari. Tutti gli interventi mirati a tutelare le imprese agricole e a migliorare lavvicinamento al settore anche di imprese giovanili, sono offerti dalla nostra Banca a tasso fisso e tasso variabile in forma agevolata fino a 100 mila euro, a seconda dellintervento richiesto. Tale iniziativa, insieme ad altre in corso nel settore agricolo, permette ogni anno di sostenere quelle imprese che vogliono investire in particolare nella coltivazione delle nocciole che, se ben commercializzate, danno ampie prospettive reddituali e di crescita. Nellarea cimina la produzione di nocciole di circa 40 mila tonnellate annue. I mercati di riferimento di questo prodotto deccellenza della nostra agricoltura sono Germania e Francia. Aggiungo che se prima i gusci delle nocciole dovevano essere smaltiti come scarto di lavorazione oggi rappresentano una risorsa e vengono usati per il riscaldamento con notevole risparmio in termini di acquisto di gas e petrolio. Quanto alle prospettive, dopo il superamento della crisi del 2007-2009 che, per inciso, non stata dovuta alla concorrenza turca, bens ad una sovrapproduzione mondiale di nocciole, la situazione si stabilizzata e prevediamo che rimarr tale per i prossimi 4 o 5 anni.

economici da parte del Governo di gran lunga superiori a quelli della Comunit Europea, e possono inoltre contare su costi di manodopera molto pi bassi. A nostro vantaggio gioca solo la qualit superiore, che non sempre viene premiata dalle spietate leggi del mercato. Quali sono le prospettive del settore e qual il ruolo della Banca a supporto dei produttori? I consumi di nocciole a livello mondiale potrebbero beneficiare in positivo, nel futuro, dellapertura di nuovi mercati quali lEuropa dellEst, la Cina e altri Paesi Emergenti. Quindi la richiesta crescente di prodotto, la riduzione prevista di produzione della Turchia e i tempi lunghi necessari per creare in nuovi Paesi la cultura della coltivazione del nocciolo, ci permettono di guardare al futuro a medio termine con ottimismo. La banca di Capranica, vista limportanza economica e sociale che le nocciole rivestono nel territorio, chiaramente ha una particolare attenzione per il sostegno al settore. Sostegno che si concretizza nel finanziamento alle aziende agricole, cooperative, industrie ed artigiani del territorio impegnati nella produzione e commercializzazione del prodotto. Per le aziende agricole, in particolare, sono stati studiati prodotti bancari specifici per finanziare lacquisto di terreni e dei costosi macchinari per la raccolta delle nocciole oltre al finanziamento per coprire le spese di gestione dei terreni nel corso dellanno fino alla vendita del prodotto.

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Conosciamoci meglio
Astrofili si diventa
Sergio Conti, un profilo stellare insospettabile per un collega che nel lavoro di tutti i giorni si occupa di bilanci, ICAAP e dintorni

Inauguriamo questa nuova rubrica per incontrare i dipendenti di Federazione e BCC Associate scoprendone i talenti nascosti, hobbies, vocazioni, progetti. I primi protagonisti sono Sergio Conti della Federlus, esperto di bilanci, ma proiettato nel cosmo, Manuela Ciafro della BCC di Riano, segretaria di Presidenza e Direzione che ci parla della sua singolare ma simpaticissima terapia. Quindi Fabrizio Burelli della BCC di Roma, esperto di comunicazione e responsabilit sociale, collezionista di dischi depoca, con una raccolta di vinili a partire dai mitici anni 60 e 70 a quelli della grande musica rock e non solo

Ai tempi in cui ho cominciato a lavorare per la Federazione, a 36 anni suonati, lidea di passare nottate intere sotto il cielo notturno di qualsiasi stagione era ben lontana dalla mia mente, non distinguevo un pianeta da una stella e riconoscevo a malapena due sole costellazioni (Orsa maggiore e Orsa minore). Certo, da bambino, un po di fascino per i misteri del cosmo, per le imprese degli astronauti e per le loro passeggiate lunari lho provato, ma il mio approccio alla materia era stato superficiale e, oggi lo so, non avevo capito un granch. Fu solo verso la fine del 2004, quando la mia vita si era ormai avventurata per altri e talvolta pi complicati universi (quelli dei bilanci, delle normative fiscali e civilistiche, dei consigli di amministrazione e dei dati andamentali), che cominciai a guardare il cielo con pi cognizione di causa, grazie a qualche libro e a qualche atlante stellare per amatori. La svolta avvenne per nel-

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Sopra: oggetto noto anche come Galassia di Andromeda, si trova a circa 2,5 milioni di anni luce dalla Terra ed loggetto pi lontano visibile a occhio nudo. Secondo studi recenti conterrebbe circa mille miliardi di stelle. Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale quello compreso fra settembre e marzo. A sinistra: la famosissima Nebulosa di Orione una delle nebulose diffuse pi brillanti del cielo notturno. Nei mesi compresi tra novembre e marzo riconoscibile a occhio nudo al centro della cosiddetta Spada di Orione nellomonima costellazione. Dista dalla Terra circa 1.270 anni luce, si estende per circa 24 anni luce ed la regione di formazione stellare pi vicina al Sistema solare.

lestate del 2005, una domenica pomeriggio sotto un enorme ciliegio, allorch mio suocero disse: Mi piacerebbe comprare un telescopio, potresti informarti in qualche negozio di Roma?. Certo risposi anzi, sa cosa le dico? Anche io voglio comprare un telescopio! Lo comprammo insieme, un riflettore Newtoniano da 200 mm di apertura e 1000 mm di focale con montatura equatoriale motorizzata, qualsiasi cosa ci volesse dire! La prima sera vale la pena di essere brevemente raccontata: montare tutto fu relativamente facile, farne uso fu destabilizzante! Il manuale era chiarissimo, ma questo lo scoprii solo successivamente quando lo rilessi dopo aver ormai capito tutto per altre vie. Uno dei problemi fondamentali con i quali si scontra un neo-astrofilo che guarda per la prima volta dentro alloculare di un telescopio che la porzione di cielo inquadrata piccolissima e anche affollata di stelle altrimenti invisibili a occhio nudo. Cercare un oggetto che non si trovi nelle immediate vicinanze di un astro particolarmente evidente (e sono la gran parte) si rivela quindi unimpresa ben pi difficile del previsto (almeno se non si dotati di

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Le Pleiadi (conosciute anche come le Sette sorelle) sono un ammasso aperto chiaramente visibile nel periodo invernale anche a occhio nudo nella costellazione del Toro. Tutte le sue componenti sono circondate da leggere nebulose a riflessione. Le Pleiadi sono un ammasso giovane, con unet stimata di circa 100 milioni di anni e una vita prevista di soli altri 250 milioni di anni.

montatura computerizzata). Ma il colpo di grazia me lo diede un aereo di passaggio che, attraversando la zona di cielo inquadrata, mi fece dun tratto realizzare che la visione attraverso loculare era totalmente invertita (lalto con il basso, la destra con la sinistra), e cos in tutti i telescopi. Non si tratta di una malvagit ordita dai costruttori, il fatto che ogni volta che la luce attraversa un mezzo (tipo il vetro di una lente) subisce un deterioramento. Applicare quindi un raddrizzatore di immagine per losservazione di un ambiente come il cielo profondo, dove non v un riferimento assoluto in base al quale stabilire il verso di un oggetto, vuol dire frapporre lennesimo ostacolo al cammino di una fonte luminosa che giunta fino a noi dopo decine, centinaia, migliaia o anche milioni di anni luce, ha attraversato latmosfera terrestre, riuscita a non perdersi nellinquinamento luminoso prodotto dalle nostre citt, rimbalzata tra gli specchi e le lenti dello schema ottico del nostro telescopio per poi offrirsi, infine, alla visione dei nostri occhi che al buio hanno anchessi i loro bei limiti! Eppure, non ci crederete, la prima sera riuscii a vedere una delle nebulose planetarie pi famose, M57 o Nebulosa ad Anello (Ring Nebula per gli anglofoni), nella costellazione della Lyra, visibile nel cielo proprio in questa stagione e impreziosita dalla sua componente pi famosa: Vega, la quinta stella pi luminosa del cielo notturno, la seconda nellemisfero boreale dopo Arturo (ebbene s, si chiama cos, Arturo!). Conscio tuttavia dei molti aspetti tecnici che mi rimanevano oscuri, cominciai a cercare aiuto e ne trovai in gran quantit su internet scoprendo lesistenza di alcuni virtuali luoghi di incontro degli astrofili di tutta Italia e anche oltre: i forum e i siti specializzati.

La prima sera riuscii a vedere una delle nebulose planetarie pi famose, M57 o Nebulosa ad Anello, nella costellazione della Lyra, visibile nel cielo proprio in questa stagione e impreziosita dalla sua componente pi famosa: Vega, la quinta stella pi luminosa del cielo notturno

qui che gli appassionati di tutti i livelli propongono i loro dilemmi, sottopongono le loro immagini, avanzano i quesiti pi disparati, condividono le tecniche pi fantasiose e, state pur certi, qualsiasi problema sperimentiate con il vostro telescopio, qualcun altro ha gi vissuto la stessa esperienza e, se lha trovata, condivider con voi la soluzione. Ancora meglio se ne rintracciate qualcuno che abita dalle vostre parti: vedere anche solo una volta un astrofilo allopera vi far fare un salto cognitivo inimmaginabile, guadagnerete mesi ed entusiasmo! Oppure potete partecipare a qualche raduno, i cosiddetti star party: sono liberi, limportante che non vi presentiate sul posto in massa, con i fari della macchina spianati o con torce che non siano a luce rossa (rischiate il linciaggio, io ve lho detto!). Peraltro, forse non a tutti noto che sotto un cielo anche solo discreto, losservazione di molti oggetti celesti (e parlo di galassie, nebulose, ammassi globulari, roba distante!) possibile utilizzando un buon binocolo 7x50 (7 ingrandimenti x 50 mm di apertura), una torcia a luce rossa e un atlante stellare. Per quel che mi riguarda, oggi, grazie alla massa di informazioni disponibili e acquisite ma anche ad una bella tenacia di cui a volte mi sorprendo io stesso, la messa in funzione di un telescopio ai fini di una semplice osservazione visuale (lastrofotografia un capitolo a parte, uno sport estremo, altro che il rafting!) una cosa che sbrigo in qualche decina di minuti, anche perch, a pensarci col senno di poi non un granch complicata. Successivamente, non contento, mi sono complicato la vita (e le serate) con lastrofotografia: ma questa unaltra storia.
Sergio Conti
www.astrosergio.it

SITI UTILI: forum.astrofili.org: forse il forum pi grande dItalia quasar.teoth.it: un piccolo forum ma ben frequentato www.skylive.it: telescopi in remoto! heritage.stsci.edu/gallery/gallery.html: imperdibile la galleria di immagini del telescopio spaziale Hubble

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Conosciamoci meglio
La mia pet therapy
Manuela Ciafro, della BCC di Riano. Il racconto di una singolare convalescenza a fianco di due inseparabili infermieri

Quando il medico mi ha comunicato di dover passare un lungo periodo a casa dopo loperazione al piede, gi mi immaginavo delirante a letto, annoiata dal non poter far nulla, dal non poter uscire n praticare il mio karate, probabilmente desiderosa di tornare nel pi breve tempo al lavoro. Proprio io, liperattiva della famiglia, quella che se non ha impegni li crea. Poi un giorno il mio fidanzato mi dice: Manu, te la sentiresti di allevare a mano questi due inseparabili?. Mi apre una scaLa pet therapy tolina e vedo dentro due pappagallini nati fu scoperta per caso da appena 15 giorni, due inseparabili chiadallo psichiatra Boris mati anche lovebirds, affamatissimi e pronti Lavinson mentre per essere imboccati a mano. lavorava con i bambini Scettica allinizio, decido poi di accettare la affetti da problemi sfida, perch di una sfida vera e propria si comportamentali: not trattava: allevare due pappagallini per la che i bambini autistici prima volta non di certo impresa facile. I erano pi spontanei primi giorni sono passati tra pappette sbae disponibili quando gliate, sonni interrotti e il continuo sconforto cera il suo cane causato dalla consapevolezza che se non ci fossi riuscita, probabilmente avrei rischiato di non farli sopravvivere. Per daltro canto non mi sentivo sola, non mi sentivo inutile, pure se costretta a vagare

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tra letto e divano. Sono cos cresciuti con me, condividendo ogni momento della mia convalescenza, condividendo ogni pennetta colorata che spuntava sul loro dorso. A distanza di 7 mesi, sono diventati due fetentissimi e dispettosissimi pappagallini, uno ancestrale (di colore verde a faccia arancio), laltro lutino (giallo faccia arancio). Signori miei, ho il piacere di presentarvi Chicco & Alby! Mentre scrivo stanno svolazzando dalla mia testa al pc, giocando con il filo del mouse, rosicchiando lorologio o cantando a squarciagola sopra la mia spalla! S, sono sempre loro che adorano sgranocchiare i tasti del computer, il pot pourry, e le ricevute del Superenalotto. Sempre loro che mi tirano gli oggetti da sopra le mensole mentre cammino per casa, loro che quando sono riusciti a scappare dalla gabbietta dopo essersi concessi una gita intorno casa, sono tornati senza fiato da me, aggrappandosi ai miei capelli. Adorano fragole e fette biscottate. Adorano lacqua e distruggere tutte le piante di casa. E io adoro loro! Tornare a casa la sera e trovarli dentro la gabbietta che riconoscono il rumore della mia macchina mentre sto parcheggiando, sentirli cantare a squarciagola perch sanno che sono tornata, aprire la gabbia e trovarseli addosso in un abbraccio svolazzante, beh, non ha veramente prezzo. A distanza di qualche mese dal primo incontro con i miei pappagalli, ho iniziato a riflettere su come il mio comportamento fosse cambiato ma soprattutto sul mio diverso modo di affrontare un periodo di malattia prolungato. Posso senza dubbio affermare per esperienza diretta che i pappagalli possono essere utilizzati per quella che viene definita pet therapy, ovvero lazione di supporto in ambito sociale e medico, come integrazione alle terapie tradizionali, svolta in collaborazione con una animale da compagnia. Il rapporto che nasce e si instaura tra luomo e lanimale, non pi considerato una semplice compagnia, un importantissimo veicolo per sviluppare

delle interazioni, uno scambio psicologico benefico tra essere umano e lanimale. Normalmente nella terapia si usano gli animali domestici, soprattutto cani e gatti, ma si scoperto che altri tipi di animali instaurano questo tipo di rapporti come ad esempio i pappagalli. La pet therapy fu scoperta per caso dallo psichiatra Boris Lavinson mentre lavorava con i bambini affetti da problemi comportamentali. Difatti not che i bambini autistici erano pi spontanei e disponibili quando cera il suo cane, cosa che facilitava lesternazione delle sensazioni interiori e scambi affettivi durante il gioco. Da allora si cercato di creare delle vere e proprie terapie con gli animali e non solo con i bambini: sono stati riscontrati infatti risultati notevoli anche con persone adulte. Negli ultimi anni si sono scoperte nuove potenzialit della pet therapy, tra cui, ad esempio, tornando al mio caso specifico, quello della riabilitazione motoria. Probabilmente la mia esperienza stata adattata alle mie necessit specifiche, ma mi sento di poter consigliare a tutti di affrontare i momenti pi difficili della propria vita con un amico alato e pennuto vicino!

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Il fascino (in)discreto del vinile
Chiacchierata con Fabrizio Burelli collezionista di dischi Il mondo del collezionismo molto variegato, popolato da personaggi insospettabili. Ne abbiamo scovato uno alla BCC di Roma. Sposato, tre figli, una laurea in Economia. Una persona posata, ma con un lato oscuro la passione per i vecchi dischi in vinile. Lo abbiamo incontrato e gli abbiamo fatto qualche domanda, cercando di trattenerlo nel suo parlare a ruota libera del suo wild side. Come nato il tuo interesse collezionistico per il vinile? Allinizio ero solo un appassionato di musica, dapprima classica poi rock, ai tempi del liceo, nella seconda met degli anni 70. Poi, pian piano andato ad aumentare linteresse per il contenitore, per il supporto. La musica non mi bastava pi; volevo ledizione originale, la prima stampa magari dimportazione, ledizione fuori commercio. Sono diventato un COLLEZIONISTA. Parafrasando direi che collezionisti si nasce. In effetti il collezionismo un tarlo, un virus. O ce lhai, o non ce lhai. Se non ne sei affetto difficilmente puoi capire un collezionista. Soprattutto quando raccoglie oggetti

un po fuori dallordinario. Mi spiego meglio. Un collezionista di opere darte viene ammirato, spesso invidiato. Un collezionista di libri, di monete o francobolli, quanto meno viene capito. Altri collezionisti, invece, spesso hanno il cruccio di essere incompresi. Tra questi ci sono io, insieme a chi raccoglie lamette da barba, fischietti, tessere telefoniche e cos via. Mia moglie spesso mi guarda come un poveretto che si diletta ancora con un vezzo di giovent che non si vuole estinguere. Quando arrivo a casa con un nuovo acquisto mi dice: Ma non ne hai gi tanti? Non ti bastano quelli che hai? Non hai il tempo di sentirli tutti! Certo non ha tutti i torti. Ottomila dischi 33 giri occupano uno spazio non indifferente, tanto che sono stato costretto a trovargli un luogo adatto dove collocarli fuori casa. Ed effettivamente ho poco tempo per sentirli.
In alto la copertina-giornale di Thick as a brickdei Jethro Tull.

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Cosa collezioni in particolare? Dischi 33 giri, soprattutto di rock italiano e inglese degli anni 70. Ma anche di musica tedesca, francese e americana. Spazio tra i generi. Amo il progressive (Yes, Genesis, Gentle Giant per intenderci) ma anche lhard rock, il jazz rock e lavanguardia. Posseggo anche moltissimi 45 giri di cui ho oramai perso il conto.

Il collezionismo un tarlo, un virus. O ce lhai, o non ce lhai. Chi non ne affetto difficilmente pu capire un collezionista. Soprattutto quando raccoglie oggetti un po fuori dallordinario, come i dischi in vinile

Personalmente non sono attratto dal nuovo. Cerco solo vecchie edizioni che trovo nei mercatini, in negozi specializzati, su internet, ma soprattutto in alcune fiere specializzate allestero e in Italia.

Ma si trovano ancora questi vecchi dischi? Il vinile negli ultimi anni ha avuto una seconda giovinezza. Mentre i CD diventavano irrimediabilmente vecchi, soppiantati dalle nuove tecnologie, il vinile stato riscoperto per le sue qualit sonore intrinseche suona meglio! e per il piacere in s delloggetto. Le copertine degli LP non di rado sono delle piccole opere darte. Molto spesso oggi insieme alledizione in CD esce anche ledizione in vinile e numerose sono anche le ristampe.

Unultima domanda. Quali sono i tuoi pezzi preferiti? Mi piacciono molto le curiosit, le edizioni speciali, magari ritirate dal mercato per i motivi pi disparati, i picture disc sagomati, le copertine bizzarre. Tra i miei preferiti c il primo disco del Banco del Mutuo Soccorso, a forma di salvadanaio, e il primo (ed unico) disco del trio Franchi, Giorgetti, Talamo, sulla cui copertina vi incollata una scatola di plastica a quattro scomparti che contiene sabbia, peperoncini e minuteria metallica varia. Inutile dire che entrambi i dischi sono piuttosto fragili e che a quasi 40 anni dalla loro uscita trovarne esemplari perfetti, come i miei, piuttosto difficile.

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DALLA FEDERAZIONE

Le conferenze dei direttori Federlus a febbraio e maggio 2011

Lavori in corso
La prima conferenza dei direttori del 2011 si svolta il 10 febbraio scorso e, come di consueto, ha preso avvio dalle comunicazioni della Federazione e del Gruppo Bancario alle BCC Associate. Tali comunicazioni hanno riguarguarda gli impieghi economici: dato, in prima battuta, i cambia+6,2% per la raccolta e +9,7% per menti verificatesi ai vertici delle Asgli impieghi. In sostanziale stabilit sociate, con il benvenuto ai neo Dianche il rapporto tra rischiosit del rettori della BCC di Roma (Mauro credito e impieghi: rimane stabile Pastore), della BCC G. al 3,95% il rapToniolo (Alessandro porto tra le soffePalmieri) e della BCC renze lorde e gli Le dinamiche osservate del Tuscolo Rocca impieghi, stesso per lesercizio 2010 Priora (Amedeo Iannicvalore di giugno a livello aggregato cari). A seguire aggior2010. evidenziano una namenti su progetti istiDal punto di vista crescita sensibile delle tuzionali che hanno rireddituale, sono masse finanziarie guardato, prevalentestate discusse le difgestite con un ritmo mente, la convenzione ficolt evidenziate superiore per quel che ABI-CDP, la nuova Alnei dati segnaletici, riguarda gli impieghi leanza delle Cooperaanche se 10 BCC economici: +6,2% tive Italiane, il Fondo di hanno mostrato riper la raccolta e +9,7% garanzia Istituzionale, sultati uguali se non per gli impieghi. In la Banca per il Mezzomigliori del 2009. A sostanziale stabilit giorno e Banca Svilivello aggregato, la anche il rapporto tra luppo. differenza tra ricavi rischiosit del credito I lavori successivi si e costi si ridotta e impieghi sono concentrati in del -3,7% circa. maggior misura sulRelativamente alle lanalisi delle dinamipolitiche distribuche economico-finanziarie delle tive, stata presentato uno studio BCC Associate al 31 dicembre 2010 dal titolo Analisi del posizionae su approfondimenti tecnici riferiti mento territoriale delle BCC real posizionamento territoriale delle datto dallArea Consulenza e Forstesse in relazione ai bacini di mazione nel quale, con lausilio utenza ricompresi nei territori di ridegli strumenti e delle fonti inforferimento della nostra Federazione. mative utilizzate in Federazione, Le dinamiche osservate per lesersono stati analizzati gli ambiti di cizio 2010 a livello aggregato presidio ottimale del territorio. evidenziano una crescita sensibile stato confermato il problema dei ridelle masse finanziarie gestite con schi di sovrapposizione insiti nei un ritmo superiore per quel che rivincoli statutari delle BCC ed evi-

denziato dalla correlazione con le potenzialit dei singoli territori. In particolare, i 366 comuni di competenza delle nostre banche costituiscono il 43% circa dellinsieme totale dei comuni esistenti ma, al tempo stesso, rappresentano oltre l80% della popolazione residente. Quasi un comune su tre tra quelli presidiati da sportelli di nostre BCC di competenza anche di altre BCC e quindi a rischio sovrapposizione. I comuni in cui c effettiva sovrapposizione (pi di una consorella opera sul comune attraverso uno sportello) costituiscono invece il 5% ca. del totale. Sono stati successivamente presentati i progetti di Federazione in partenza ad inizio 2011. Ovvero: il progetto ICAAP; i progetti organizzativi riguardanti lanalisi dei costi di struttura e il censimento del manuale anagrafico; il catalogo formativo 2011, il progetto giovani e il progetto sviluppo delle competenze; la banca dati del personale. I lavori si sono conclusi con la presentazione di opportunit di adesione a servizi assicurativi e consulenziali offerti da aziende partner. La seconda conferenza dei direttori dellanno ha avuto luogo lo scorso 11 maggio scorso, incentrata prevalentemente sul confronto con il neo Direttore Generale di Iccrea Banca, Leonardo Rubattu. Il confronto ha riguardato temi rilevanti

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quali la raccolta, la monetica e, soprattutto, il nuovo modello di business dellIstituto Centrale. Secondo il neo DG, la spinta alla complessit e alla specializzazione del contesto di riferimento ha indotto ad una forte focalizzazione verso le competenze specialistiche e verso il singolo prodotto. Un nuovo modello a tendere dovr, daltro canto, partire inevitabilmente dalla relazione con le BCC da considerare come clienti private e da una focalizzazione sulle soluzioni offerte. Sono stati in sintesi rappresentati dal Capo del servizio e-Bank di Iccrea Banca, Antonio Galiano, i grandi sforzi che si stanno compiendo anche nellambito della monetica. Secondo questultimo la monetica dovr diventare il primo canale di innovazione per il gruppo, attraverso un rinnovamento, gi in corso, del sistema di offerta e dellapproccio di vendita, superando i classici ostacoli che frenano lo sviluppo massivo di questo settore presso la clientela: la sicurezza e il controllo nella spesa. Apprezzamenti e grandi stimoli a far bene sono pervenuti dagli interventi dei Direttori, tutti concordi rispetto alla centralit dellIstituto centrale nellambito delle strategie gestionali e distributive delle nostre Banche. Oltre ad altre comunicazioni della Federazione su prossimi progetti o iniziative in corso (per es. Progetto su Nuove disposizioni antiriciclaggio e viaggio-studio a Parigi), la conferenza ha ospitato lintervento di Enrico Trevisan, Senior partner di Simon Kucher & partners, che ha illustrato un approfondimento sulle criticit della gestione del pricing nel Sistema Bancario e ha rappresentato possibili percorsi di intervento volti allottimizzazione, in generale, della gestione dei ricavi, in un contesto di forte pressione sui margini come quello attuale.

Vigilanza Cooperativa

Via al terzo biennio di revisione ordinaria


A gennaio 2011 iniziato il terzo biennio di revisione ordinaria delle Banche di Credito Cooperativo aderenti alla Federlus, nel rispetto di quanto stabilito dal Decreto Legislativo 220/2002 e dal Decreto Ministeriale 22/12/2005. Per il biennio in corso stato dunque gi predisposto il Piano delle revisioni ordinarie, nonch avviate le verifiche presso le prime Banche,

narie, invece, si segnala come il Ministero dello Sviluppo Economico, in virt dellarticolo 20 del Decreto del 22 dicembre 2005 che ne disciplina lo svolgimento, abbia recentemente avviato lattivit ispettiva, effettuando le prime revisioni straordinarie presso alcune nostre Associate. Ci evidenzia la crescente attenzione al mondo cooperativo da parte delle istituzioni pubbliche. Pur essendo stata confermata, infatti, la competenza esclusiva del Ministero dello Sviluppo Economico in materia di qualificazione dei rapporti mutualistici, recentemente, per meglio coordinare lattivit dei due poteri dello Stato che controllano loperato delle cooperative, il Ministero dello Sviluppo Economico e lAgenzia delle Entrate hanno stipulato una convenzione che fra i vari temi affronta anche quello della collaborazione nellattivit di controllo finalizzato alla verifica del rispetto dei requisiti di mutualit. Malgrado la massima attenzione rivolta dalla Federazione nel quadriennio passato di revisione cooperativa alle tematiche in oggetto, tali importanti novit ci impongono di essere ancora pi attenti, per il futuro, al rispetto della normativa inerente la gestione dei soci, con particolare riguardo alla compliance di alcuni aspetti (requisiti dei soci, tenuta libri sociali, ecc).
COMUNICAZIONE DI BILANCIO
Da questanno necessario inviare al Ministero dello Sviluppo Economico, entro 30 giorni dallapprovazione del bilancio di esercizio da parte dellassemblea dei soci, una dichiarazione a firma del legale rappresentante, autenticata ai sensi degli artt. 21 e 47 del DPR 28.12.2000, n. 445. Secondo il modello predisposto dal Ministero, poi, un originale di tale dichiarazione dovr pervenire anche a Federcasse, attraverso la Federlus (presso lUfficio Vigilanza Cooperativa).

Antonella Cortese

mediante lutilizzo della nuova piattaforma web per la gestione del processo di revisione cooperativa, realizzata da BCC Multimedia S.p.A.. Nei prossimi mesi si terr peraltro una nuova sessione di esame di idoneit per revisori di Banche di Credito Cooperativo, organizzata da Federcasse, alla quale parteciper, al fine di poter offrire un servizio sempre pi capillare alle nostre Associate, un altro dipendente della Federlus. Con riguardo alle ispezioni straordi-

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Assistenza e verifica

A tutto campo
Come noto, le attivit che coinvolgono lArea Assistenza e Verifica sono numerose e diversificate spaziando dalla consulenza contabile e fiscale alle attivit relative ai Fondi di Garanzia, dal supporto in materia di Vigilanza prudenziale a quello in materia di lavoro e legale. Gi a partire dai primissimi mesi del 2011, stato fornito alle associate il necessario supporto volto alla quantificazione delle imposte sul reddito da iscrivere nel bilancio al 31 dicembre 2010, mentre nei prossimi mesi analoga assistenza riguarder la quantificazione dei saldi e degli acconti Ires e Irap da versare allerario, nonch la predisposizione delle relative dichiarazioni fiscali. Si tratta di unattivit che, come ogni anno, ha richiesto una preventiva preparazione in termini di aggiornamento sulle novit normative, realizzata anche mediante condivisione delle varie soluzioni possibili nellambito dei tavoli di lavoro nazionali, e predisposizione

Sergio Troiani

di opportuni strumenti di lavoro, questi ultimi realizzati dagli stessi componenti dellArea. Allo stesso tempo, in vista delle scadenze per lapprovazione dei bilanci dellesercizio 2010, stato assicurato il supporto per la predisposizione del relativo fascicolo. Questanno, vi stato un pi ampio utilizzo dello strumento software denominato Probil, realizzato per iniziativa della Federazione siciliana ma curato, specie nei contenuti, dallinsieme delle Federazioni regionali; tra queste la Federlus, proprio per il tramite dellArea Assistenza e Verifica, riveste ormai un ruolo importante, avendo gi utilizzato tale strumento per il precedente bilancio ed avendo quindi assunto un ruolo di pioniera nellambito di questa importante innovazione, peraltro ormai adottata ufficialmente da Federcasse. Altra area di competenza anche tutto ci che concerne la normativa di Vigilanza Prudenziale, fortemente innovata negli ultimi anni con lemanazione e i successivi aggiornamenti della Circolare BI 263/2006, cui si poi accompagnata anche la rivisitazione della normativa in tema di segnalazioni periodiche. Proprio nei primi mesi del 2011, in

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vista della scadenza del 30 aprile per la predisposizione e la trasmissione alla Banca dItalia del documento di rendicontazione del processo ICAAP, il personale dellArea a ci dedicato ha fornito la necessaria assistenza rispondendo ai quesiti telefonici, aggiornando gli strumenti gi messi a disposizione negli anni precedenti, ma anche veicolando le principali novit sullargomento nellambito degli ormai consueti e consolidati gruppi di lavoro con i referenti delle diverse BCC associate. In materia societaria, stata attuata lattivit finalizzata alladozione da parte delle BCC del nuovo Statuto tipo predisposto da Federcasse e definitivamente validato dalla Banca dItalia con missiva del 1 marzo di questanno. In sintesi le modifiche apportate concernono la qualit complessiva del governo societario delle BCC ed anche la competitivit e la sicurezza del sistema. Il cuore degli interventi mira a incidere su quelle prassi che, nel corso del tempo, possono essersi poste in contrasto con i principi di sana e prudente gestione che devono presiedere allattivit bancaria: equilibrio tra stabilit, competenza e ricambio degli organi sociali prevenzione di possibili conflitti di interesse ineleggibilit per soggetti con incarichi politici o che abbiano concorso a generare criticit nella Societ limiti assembleari allerogazione del credito. Per perseguire tale obiettivo lorganizzazione societaria deve essere in grado di rispettare precisi requisiti che garantiscano un governo equilibrato e virtuoso in sintonia con le diverse componenti del Credito Cooperativo. Maggiori sinergie quindi con le strutture del Movimento e, tra di esse, soprattutto con le Federazioni Regionali. La nostra Federlus, forse

anticipando i tempi, ha avuto da sempre, prima tra le priorit, quella della costante assistenza verso le sue Associate per qualsiasi fatto contingente si possa determinare confortandole nelle decisioni da assumere. In tal senso il nuovo statuto rafforza ancor pi il senso di appartenenza e di condivisione della valenza dello scambio mutualistico. Una per tutte, la modifica che potrebbe sembrare minimale ma tale non , riguarda una aggiunta allart. 9 che, trattando dei diritti e dei doveri dei soci, ha inserito la frase operando in modo significativo. Lo scambio mutualistico, infatti, rimane perno fondante della buona cooperativa di credito nellaccezione cliente Socio e Socio cliente. Infine, per quanto riguarda la materia sindacale, il primo trimestre 2011 ha visto la ripresa delle trattative con i sindacati per dare seguito alle code contrattuali, gi avviate nel corso del 2010; sono inoltre emerse esigenze di confronto, da parte delle Organizzazioni Sindacali, sulle situazioni organizzative di alcune Aziende aderenti alla Federazione, a cui si risposto con specifici incontri volti a individuare soluzioni utili alle esigenze aziendali. Si registrato in questo trimestre anche un particolare impegno con il coinvolgimento delle associate per la raccolta di dati finalizzati, oltre che al rispetto degli adempimenti contrattualmente previsti in materia di comunicazione tra Sindacati, Aziende e Federazione anche per la realizzazione, allinterno di un progetto condiviso con Federcasse e con tutte le Federazioni locali, di una banca dati nazionale sui rapporti di lavoro alle dipendenze delle BCC. Ovviamente, i dati vengono raccolti e trattati in maniera conforme alle vigenti norme in materia di riservatezza delle informazioni sensibili e personali.

Consulenza

Seguire levoluzione della strategia


La strategia non un elemento immutabile dellimpresa, nonostante si attribuisca ad essa un orizzonte temporale di compimento almeno triennale. E ci vale soprattutto in presenza di mercati particolarmente competitivi come quelli almeno dellultimo decennio nei settori bancari e finanziari internazionali. Se partiamo da questa considerazione nonch dallo scenario di riferimento, emerge immediatamente come diviene necessario affiancare ed integrare le analisi sulla gestione operativa e il processo di pianificazione della strategia aziendale con attivit di monitoraggio, nel continuo, del grado di perseguimento degli obiettivi e degli interventi definiti. In tal modo, al verificarsi di disallineamenti dagli obiettivi strategici ritenuti significativi e particolarmente fuorvianti per la strategia stessa sar possibile dare tempestivamente avvio ad una revisione critica degli indirizzi di sviluppo definiti (vigenti). Storicamente invece, in mercati e contesti competitivi pi stabili e pertanto meno aggressivi, si riusciva a mantenere saldi i principi e le linee guida alla base del processo di sviluppo dimpresa per tutto larco temporale di attuazione della strategia. Salvo che nei casi di marcato allontanamento dagli obiettivi pluriennali prefissati (in meglio o in peggio) se ne analizzassero le cause solo a posteriori, per la definizione e lavvio della nuova fase successiva di pianificazione. Il costante ed attento monitoraggio

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DALLA FEDERAZIONE

punti di forza e debolezza dimpresa (analisi interna) con cui fronteggiare le sfide di mercato (fase B). Una volta tracciati i presumibili scenari evolutivi previsti, come ulteriori attivit specifiche di analisi esterna dei mercati di riferimento (fase B1), viene verificato se strategicamente lazienda ritiene di voler variare e ridefinire la mission aziendale e le politiche di indirizzo della propria attivit su cui ha poggiato le precedenti strategie (fase C). Conseguentemente, si pone tutta lattivit tipica di definizione delle Il processo di pianificazione prossime strategie future dellimpresa e del relativo piano di sviluppo della strategia (nuovo piano prospettico) detered il suo monitoraggio Giorgio Caporale minate nei lavori tipici del CDA Come gi commentato, la pianifidi analisi dello stato attuale delaziendale (fase D). cazione e la gestione complessiva lazienda e del livello di raggiungiChiuso il piano strategico per il della strategia aziendale si complemento degli obiettivi strategici a suo triennio successivo, gli obiettivi tano con le attivit di monitoraggio tempo definiti nel piano (fase A). principali in esso definiti vengono dello stato di evoluzione del proSe non si ravvisano particolari diposti sotto monitoraggio (fase E), in cesso di sviluppo aziendale detersallineamenti e conseguenti criticit funzione di specifici indicatori in minato e programmato in preceche dettano lesigenza di ripensare grado di anticiparne gli eventuali denza e la definizione degli evenle politiche di indirizzo aziendali e scostamenti dai risultati attesi. Nel tuali interventi correttivi. il modello di business, si passa alla caso in cui detti scostamenti siano In particolare, al momento della scafase di swot analysis, volta a definire ritenuti significativi e forieri di didenza del piano strategico vigente le principali opportunit e minacce sallineamenti non temporanei dai li(triennio precedente), la nuova incombenti sullazienda dallesterno velli pianificati, lanalisi delle critipianificazione si avvia con la fase (analisi del mercato) e gli specifici cit intervenute porter a stabilire se siano necessari e sufficienti solamente degli interventi correttivi Figura 1: Processo di pianificazione strategica e flussi delle attivit di monitoraggio isolati, oppure occorra ripartire con una vera e propria ridefinizione della strategia (nei casi in cui gli scenari previsionali alla base della pianificazione si rivelino completamente disattesi, ad es. quando a fronte di previsioni di stabilit o crescita si presenti una fase economica di stagnazione o addirittura di recessione). evidente

dellevoluzione della strategia aziendale, diviene dunque esso stesso un fattore determinante per unefficace azione competitiva svolta dallimpresa nel tempo e dunque un elemento di forte vantaggio nei confronti dei suoi competitor se non addirittura in particolari momenti di turbolenza uno dei principali fondamenti, se non il principale, per garantire la continuit aziendale ovvero la gestione anticipata e programmata degli impatti rivenienti dai mutamenti di scenario.

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ancora variare la geografia del rischio aziendale (cd. mappa; si pensi allattuazione di significativi interventi di tipo organizzativo conseguente al cambio o alla revisione della strategia aziendale). In conclusione, una corretta ed attenta impostazione del processo di pianificazione strategica nella banca necessita di una fase di monitoraggio della strategia stessa strutturata, e quanto meno coerente con il profilo di rischiosit degli attivi azienLa pianificazione strategica dali (esposizione), e con la specifica volont strategica di crescita sia oggi nella banca quantitativa, nei volumi intermediati Nella Banca lattivit di pianificae gestiti, sia qualitativa nelle tipolozione della strategia oggi giorno rigie di attivit e servizi prestati al chiede, in aggiunta al passato, un mercato (propensione). Detta imposerie di interventi e ulteriori sforzi stazione coerente, definita e strutdettati non solo da esigenze ed opturata, oltre ad agevolare nel miportunit prettamente gestionali e gliore dei modi anche il governo e competitive, ma anche da vincoli il controllo di tutti i rischi aziendali, imposti dalle recente innovata regocontribuisce al miglioramento della lamentazione prudenziale. Esempio valutazione che lorgano di vigiprincipale di questi vincoli certalanza effettua complessivamente sul mente rappresentato dalla necessit sistema organizzativo della banca, di integrare il processo di pianificavalutazione questa che tenuta in zione con quello di governo e geparticolare considerazione sopratstione di tutti i rischi della Banca, tutto nei momenti aziendali in cui detto anche ICAAP (Internal Capici si potrebbe trovare con livelli di tal Adequacy Assessment Process), patrimonio non particolarmente consistenti rispetto ai rischi assunti. Figura 2: Ambiti di integrazione tra Processo di pianificazione strategica e Processo ICAAP

come non porre sotto controllo, in maniera strutturata ed almeno periodica, levoluzione della strategia dimpresa possa potenzialmente comportare per limpresa quanto meno dei ritardi (e quindi dei costi) nel reindirizzarla successivamente, se non addirittura delle perdite di posizione competitiva che in alcuni frangenti di mercato potrebbero anche rivelarsi molto onerose in termini di costo/opportunit.

cos come introdotto dalla specifica normativa di vigilanza settoriale1. Tra i principali ambiti di integrazione dei due processi, Pianificazione ed ICAAP, sicuramente importante evidenziare come lattivit di monitoraggio del piano strategico debba produrre informazioni di interesse anche per lICAAP. Basti pensare alle disposizioni di vigilanza con cui viene richiesto almeno una volta lanno alla banca, in concomitanza con la rendicontazione annuale di aprile, di mettere a confronto levoluzione della situazione complessiva di rischio della banca con le relative determinazioni prese in sede strategica e individuare le principali cause di eventuale disallineamento. Altrettanto interessante commentare come ridefinizioni della mission aziendale e cambi di rotta nella linea strategica perseguita possono potenzialmente introdurre in azienda nuovi tipi di rischi (es. entrata in nuovi settori operativi, nuove aree o lancio di nuovi servizi e prodotti per la clientela) o comunque variare significativamente il profilo di rischio precedente (nellesposizione o nella propensione della banca), o

Cfr. Banca dItalia, Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche - 7 aggiornamento del 28 gennaio 2011, Titolo III, Processo di controllo prudenziale, Cap.1, Sez. II, La valutazione aziendale delladeguatezza patrimoniale (ICAAP).

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Formazione

Un World Wide Web di apprendimento


Curiosando nel web, alla ricerca di spunti per la stesura di questo articolo, mi sono imbattuta nel blog di Gianni Marconato (docente ed esperto di apprendimento http://www.giannimarconato.it) ed in particolare mi sono soffermata a leggere questo interessante post, di cui riporto degli stralci: Voglio qui portare unesperienza vissuta su come apprende un ragazzo doggi, su come questo affronta compiti di apprendimento. Qui di seguito racconto di Eugenio (mio figlio) 17 anni e mezzo, IV liceo scientifico, alle prese con una sua recente fatica. Eu, che bazzica dalle parti del PC fin da piccino, passa ore e ore a lavorare con il computer. Cazzeggia, gioca, sperimenta, sfascia hardware e software. Ma Eu anche curioso ed un tantino troppo audace e si butta in imprese al limite dellimpossibile. Eu , anche, caparbio e vuole, a tutti i costi, venire a capo dei misteri dellinformatica e non si rassegna a darla vinta al computer. Tra i suoi libri vedo anche qualche testo di informatica e non solo del genere divulgativo. Immagino li legga e non guardi solo le figure... Da qualche mese Eu mi stava stressando perch, a suo dire, era ora che cambiassimo il PC ufficiale. Troppo vecchio, poco performante. Da mesi Eu divora riviste dinformatica; prende appunti, dimora in pianta stabile nei siti dei venditori online di materiali informatici, frequenta forum, legge, domanda... E compila tabelle di confronto. Final-

Martina Bonaldo

mente, pochi giorni fa, mi presenta il suo progetto per il nuovo PC: componenti, prestazioni, prezzi, venditori. Eu vuole che io acquisti tutti quei pezzi e vuole essere lui ad assemblarli. La mia prima risposta un no. Sonoro. Deciso. Inappellabile. Ma lui si dichiara convinto di farcela e mi passa tutta una serie di informazioni su come ha fatto ad arrivare alla proposta che mi lasciano a bocca aperta e che mi fanno intravedere unesile possibilit che ce la possa fare. Fase 1: ordinativo. Mi vuole al suo fianco e, pezzo per pezzo e a supporto della sua (argomentata e consapevole) scelta, mi fa vedere le differenti opzioni in termini di tipologia del prodotto, prestazioni, consumi, prezzo, mi parla, anche, della compatibilit dei componenti, dei colli di bottiglia che si potrebbero creare, dellimportanza di un buon alimentatore, di un case ben ventilato. Considerato che ha deciso di fare le compere presso tre differenti fornitori e che paghiamo (pago) con carta di credito, mi fa vedere di aver controllato anche laffidabilit degli stessi

girando tra pi community di utenti. Suggerisce, infine, di pagare attraverso PayPal come forma di sicurezza aggiuntiva. Fase 2: Montaggio. Qui vuol fare tutto da solo e mi tiene a debita distanza. Il salone di casa disseminato di imballaggi, di viti, di cavi, di fogli delle istruzioni e lui a trafficare eccitato attorno alla scatola nera che un po alla volta si riempie di pezzi, di cavi... Tra imprecazioni irriferibili, esclamazioni di compiacimento, urla di gioia, consultazione delle istruzioni, di community online... un andirivieni continuo tra risorse online e su carta. Poi il fatidico momento del collegamento del tutto alla presa di corrente e il marchingegno test assemblato si accende (e, con mio momentaneo sollievo, non sento odore di bruciato, non vedo fumo uscire) e sembra funzionare. Caricato il programma operativo, si testa il funzionamento. Qualcosa non va, il cassettino del HD non viene visto dal sistema... Riparte il rosario di imprecazioni... consultazioni affannose di carta, web, carta, web Dopo la mezzanotte, un Eu raggiante e visibilmente soddisfatto, annuncia che tutto funziona... E io sono qui a scrivere questo post dal nuovo pc. Oltre la cronaca, cosaltro ci dice questa storia? Proviamo a leggerla in termini di compiti di apprendimento. Io, ad Eu, ho insegnato nella notte dei tempi ad accendere il pc, a scrivere qualche parola in word, ad entrare in internet... per il resto ha imparato tutto da solo. Ha imparato: perch interessato al tema; risolvendo problemi propri e di altri amici; identificando le proprie carenze e le tematiche da approfondire; ricercando, valutando e selezionando risorse presenti nel suo ambiente (testi a stampa, sul web...);

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domandando a chi ne sapeva di pi. Ha studiato: senza che nessuno gli chiedesse di farlo; con impegno; responsabilmente; leggendo libri; prendendo appunti; dedicandovi parecchio tempo; approfondendo. Eppure Eugenio, al pari di tanti suoi consimili, considerato dalla scuola: uno che non studia e non sa studiare, che quando studia fa il minimo necessario, poco interessato ad imparare... Ma, allora, perch Eugenio ha imparato? Eugenio, a dispetto delle diagnosi ufficiali, ha imparato perch: ha avuto un ruolo attivo; ha usato quello che ha imparato; ha potuto dare un significato a ci che stava imparando; il compito di apprendimento stato per lui una sfida; imparando poteva affrontare compiti sempre pi impegnativi; le cose che lui imparava erano valorizzate anche dalla sua comunit. ... continua sul blog Eugenio un ragazzo che, come tanti della sua et, cosiddetti nativi digitali, vive in un ambiente nel quale le informazioni e i processi di apprendimento viaggiano attraverso canali che fino a soli dieci anni fa, erano considerati assolutamente innovativi (si pensi, ad esempio, alluso di internet e dei social network). Eugenio, infatti, per la ricerca di dati e per la risoluzione del suo problema, ha utilizzato quale canale preferenziale di reperimento di informazioni, proprio la rete. E in effetti la letteratura al riguardo, seppur molto vasta, concorde nellaffermare che il web pu fornire un contributo importante nei processi di apprendimento proprio perch al cen-

tro delle iniziative c il soggetto che impara. lui che sceglie il percorso didattico, senza vincoli di spazio e tempo, ma soprattutto lui che produce nuova conoscenza, diventa creatore di contenuti da condividere in rete. Si passa quindi ad un modello di apprendimento collaborativo, proprio della formazione in rete di ultima generazione, quella del web 2.0, nella quale la crescita del singolo, avviene allinterno di obiettivi condivisi da un gruppo. In questa stessa direzione si sono sviluppati gli ormai noti mondi virtuali 3D, ovvero ambienti digitali 3D nel quale gli utenti possono interagire tra loro e utilizzare o creare oggetti, attraverso i loro avatar e comunicando con testi, immagini, gesti, suoni e rappresentazioni tridimensionali. I mondi virtuali hanno la capacit di adattarsi a bisogni didattici diversi e

con gli altri in maniera attiva: lutente decide cosa fare, come muoversi, con chi parlare, in quale ambiente andare. Come nel mondo reale, dove una buona esperienza di apprendimento deve essere legata ad una attenta analisi preliminare degli obiettivi formativi, anche nel mondo virtuale occorre creare ambienti strutturati e decidere preventivamente qual lutilizzo che si vuol fare di Second Life. Questo infatti pu essere utilizzato come medium, dove il contenuto didattico indipendente dallambiente, ovvero ci si ritrova nel mondo virtuale dove la comunicazione avviene attraverso la fruizione di testi, suoni, immagini, navigazione tridimensionale. Pu essere utilizzato anche come contenuto didattico (es. sistemi planetari, monumenti...) per poterne fruire in una modalit immersiva. Infine pu avere valenza di vetrina
Esempio di utilizzo di Second Life nellapprendimento: Universit di Torino - servizi per gli studenti, eventi in streaming.

possono superare i limiti dellambiente di unaula tradizionale. Tra i pi noti mondi virtuali tridimensionali sviluppatisi negli ultimi anni, ricordiamo Second Life, nel quale possibile creare una realt virtuale dove i partecipanti attraverso i loro avatar si incontrano e interagiscono in rete, partecipando attivamente alla buona riuscita dellincontro. A differenza degli altri strumenti di formazione a distanza (e-learning, video conferenza, ecc.) la realt virtuale necessita di utenti che agiscono e interagiscono

di presentazione dellambiente e delle attivit non necessariamente legati ad una fruizione didattica. Lutilizzo delle nuove tecnologie per i processi di apprendimento, deve essere interpretato, a mio avviso, come strumento che si integra ai metodi tradizionalmente utilizzati, in grado di superare limiti che altrimenti non si riuscirebbero a superare, siano essi di natura fisica (distanze geografiche) siano essi di natura intellettuale, cos come avviene nelle nuove generazioni.

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DALLA FEDERAZIONE

Comunicazione, marketing e relazioni esterne

Federlus on line
Dal canale Youtube alle-commerce: tutte le novit del sito Questo ambito di attivit sta vivendo un momento di intensa evoluzione in Federazione. Sia nei mezzi e negli strumenti, che nellapproccio di servizio nei confronti delle Associate. Il cantiere aperto sul web costituisce senza dubbio il progetto che maggiormente sta impegnando le risorse coinvolte. Oltre infatti alla rivisitazione della struttura e dei contenuti veicolati nellambiente pubblico, stato avviato un progetto di carattere organizzativo volto alla migrazione di alcuni processi on line e alla ridefinizione dei flussi informativi rivolti alle Associate. La ristrutturazione dei contenuti del sito pubblico rivolta al miglioramento dellimmagine dellintero sistema interregionale attraverso il presidio di un canale di comunicazione oggigiorno imprescindibile nelle strategie di comunicazione aziendale. Nella sostanza, si cercato di veicolare i contenuti relativi alle attivit di comunicazione e relazioni esterne che la Federazione gi realizzava fisicamente, sul web, attraverso la pubblicazione del materiale relativo agli eventi con gallery di immagini, comunicati stampa e video e delle proprie pubblicazioni. Per i video stato attivato un apposito canale youtube da sviluppare ulteriormente, soprattutto dal punto di vista grafico su cui veicolare limmagine del marchio BCC. Tutti ambiti questi, aperti al contributo delle BCC che volessero partecipare con il materiale delle proprie iniziative

Alessandro Ceccarelli

alla valorizzazione della nostra immagine su tali canali. Nellambito del progetto web, giova sottolineare liniziativa in corso di avvio relativamente ai partners. Ovvero una sezione sul nostro sito viene dedicata ad ospitare offerte e veri e propri siti di e-commerce costruiti insieme ai partners della Federazione. Lobiettivo quello di costruire un centro di efficientamento on line legato alle opportunit sottese alla forza del gruppo interregionale nel rapporto con fornitori e, appunto, partners. Le offerte merceologiche proposte sono state regolate da apposite convenzioni con i singoli partner. Per di pi, le BCC intenzionate ad offrire questa opportunit a proprie aziende partner (soci storici o clienti di un certo valore), hanno la possibilit di segnalarli alla Federazione per la selezione e il convenzionamento. Anche Orizzonti, come avete avuto modo di notare, ha subito un restyling tanto nel formato quanto nei contenuti, volti ad ottimizzare

La ristrutturazione dei contenuti del sito pubblico rivolta al miglioramento dellimmagine dellintero sistema interregionale attraverso il presidio di un canale di comunicazione oggi imprescindibile

Brunella Venier

gli spazi di cronaca, estendendo lapprofondimento, ma soprattutto, incrementando lo spazio riservato alle BCC e al territorio. Per quanto riguarda i prossimi eventi, il 1 luglio ci sar lassemblea ordinaria dei soci che si svolger a Palestrina presso il Museo Archeologico Nazionale, e tema di approfondimento sar il centocinquantesimo anno dellUnit di Italia. A parlarci di Il ruolo della cooperazione bancaria nellunificazione italiana: ieri e oggi sar il Prof. Giulio Sapelli Ordinario di Storia Economica allUniversit Statale di Milano. Nel prossimo autunno, invece, ci sar il viaggio-studio, per i nostri vertici aziendali, a Parigi, con la visita al Crdit Mutuel, che ha una struttura organizzativa simile a quella del Credito Cooperativo Italiano. Un momento conoscitivo che potr sicuramente portare contributi utili per lo sviluppo delle nostre BCC.

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Finanziamento in pool a Codesarrollo


Lo scorso 19 maggio nella sede di Federcasse, la nostra Federazione ha consegnato lassegno simbolico di $ 1.545 milioni che rappresenta la chiusura del finanziamento in pool che sei Associate hanno concesso a Codesarrollo, Cooperativa di risparmio e credito fondata dallONG FEPP (Fondo Ecuatoriano Populorum Progressio). A riceverlo, Bepi Tonello Presidente di Codesarrollo, veneto di ori-

gine, che ha costituito un sistema finanziario etico alternativo in Ecuador alla presenza di Federcasse, della BCC di Roma, capofila del pool con il Vice Direttore Generale Roberto Gandolfo, della BCC G. Toniolo di Genzano, partecipante al pool, con il Presidente Maurizio Capogrossi e della Federazione, che ha coordinato loperazione, con il Direttore Generale Paolo Grignaschi. Le altre BCC che hanno partecipato al finanziamento sono la

BCC di Arborea, la BCC del Garigliano, la BCC di Bellegra e la CRA dellAgro Pontino. Il finanziamento sar destinato alla costituzione del fondo di credito di due nuove succursali di Codesarrollo, in corso di apertura nei quartieri popolari poveri del sud e dellest di Quito, dove ancora arrivano molti emigranti dalle campagne. Prosegue dunque limpegno concreto del Credito Cooperativo in particolare, della nostra Federazione in progetti di mutualit internazionale, con lintento di contribuire alla estensione a livello globale dei principi e delle best practices di Banche differenti.

CRONACA EVENTI
LE BCC E IL CENTRO-EST EUROPA, ACCORDO CON RAIFFEISEN BANK INTERNATIONAL Gennaio 2011 Nel mese di gennaio il Gruppo Bancario, attraverso Banca Agrileasing, e Raffeisen Bank International di Vienna (Rbi), hanno sottoscritto un accordo per intensificare la collaborazione nei paesi del Centro - Est Europa a sostegno delle imprese italiane (in particolare delle PMI) che intendono sviluppare il proprio business in questarea specifica. Proprio il posizionamento del suddetto accordo e, soprattutto, quello complessivo della business line Estero di Banca Agrileasing, sono stati i temi centrali dellincontro organizzato dalla nostra Federazione lo scorso 6 maggio, insieme alla stessa Banca Agrileasing, presso la sede centrale di Via Lucrezia Romana. Presenti Iccrea Holding e la nostra Federazione, il Direttore Generale di Banca Agrileasing, Dott. Enrico Duranti, e il Responsabile della business line Estero, il Dott. Massimo Meliconi. LO STATUTO TIPO DELLE BCC Febbraio 2011 A Lucrezia Romana si sono riuniti i vertici delle nostre BCC per affrontare il tema del nuovo statuto tipo delle Banche di Credito Cooperativo. Largomento stato illustrato sotto i vari aspetti dal dott. Stefano Trombani del Servizio Affari Legali di Federcasse. BASILEA 3 Marzo 2011 Si svolto a Roma, presso il Centro Eventi di Piazza di Spagna il seminario nazionale su Basilea 3. Levento era volto a determinare quelli che saranno i cambiamenti per il Credito Cooperativo. Ai lavori, aperti da Alessandro Azzi, Presidente della Federazione Nazionale, hanno partecipato: Mario Nava, Capo Unit Banche e Conglomerati Finanziari della Commissione Europea, che ha trattato il tema dellevoluzione delle regole europee di vigilanza prudenziale delle banche; Carlo Calandrini del Servizio Normativa e Politiche di Vigilanza della Banca dItalia che ha esposto i profili di rilievo di Basilea 3 per le BCC; Federico Cornelli Direttore Operativo di Federcasse, che ha trattato i temi in discussione per il network delle BCC; Andrea Resti docente di Economia dei Mercati e degli Intermediari Finanziari dellUniversit Bocconi di Milano, che ha presentato quello che sar limpatto di Basilea 3 sul modello organizzativo delle BCC; Giovanni Ferri docente di Economia Politica dellUniversit degli Studi di Bari, che ha affrontato il tema di rimanere banche differenti rispettando le nuove regole; ed infine Carlo Napoleoni Vice Direttore Vicario di Iccrea Holding, che ha mostrato le strategie e le iniziative per le BCC da parte degli Organismi di Sistema. I lavori sono stati chiusi da Sergio Gatti Direttore Generale di Federcasse. INSIEME UNALTRA MUSICA Marzo 2011 Lo scorso 10 marzo, nella sede centrale del Movimento in Via Lucrezia Romana a Roma si svolto il consueto incontro/confronto tra la realt imprenditoriale del Credito Cooperativo, Iccrea Holding, ed i Vertici delle BCC Associate alla nostra Federazione. Il Gruppo Bancario, come gli altri anni, era rappresentato ai massimi livelli; presenti infatti, sia il Presidente Giulio Magagni che il Direttore Generale Roberto Mazzotti. Per la nostra Federazione, il Presidente Francesco Liberati e il Direttore Generale Paolo Grignaschi. Dopo una disamina degli impatti di natura strategica e quantitativa della crisi economico-finanziaria sullo scenario tecnico del Movimento, il Gruppo ha illustrato le attivit e i progetti in corso di avvio per il 2011. Gli sviluppi faranno riferimento a tutti i segmenti presidiati, intervenendo sia sugli aspetti relazionali nei confronti delle BCC che su nuove soluzioni tecniche e piattaforme distributive.

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DAL MOVIMENTO

I giovani
e il Credito Cooperativo
Insieme per progettare il futuro
Nei precedenti numeri di Orizzonti abbiamo evidenziato la crescente sensibilit strategica del Movimento verso la tematica Giovani, con particolare riferimento al versante giovani soci. Abbiamo visto svilupparsi in questo ambito consulte giovani soci anche allinterno delle nostre Associate e, in generale, la tendenza a favorire e intensificare la partecipazione dei giovani nella vita delle Banche. Tale sensibilit, sta riguardando anche altri ambiti, quali, per esempio, specifiche offerte commerciali, attivit di formazione, attivit di comunicazione. In questi casi rivolte ai giovani clienti e ai giovani dipendenti. In tal senso, nello scorso mese di marzo, il comitato esecutivo di Federcasse ha approvato la realizzazione delliniziativa Il mio QI differente, anchessa riconducibile al progetto BCC. La banca dei Giovani. 44

Il progetto ha lobiettivo di sostenere limprenditoria giovanile con prodotti dedicati e partnership sul territorio. Accanto e assieme alla ideazione di prodotti finanziari concepiti per questo specifico segmento di clienti, prevista, infatti, anche lofferta di servizi di accompagnamento e tutoraggio in grado di favorire la sostenibilit delle iniziative imprenditoriali. A tal proposito stato appena av-

viato un gruppo di lavoro in seno alla Federazione nazionale stessa cui partecipa anche la nostra Federazione. I lavori si concentreranno sulla definizione dei prodotti da includere nel kit per i giovani imprenditori, sulla selezione delle partnership sul territorio, sulla campagna di comunicazione ad hoc, sul sistema delle garanzie, sulle modalit di erogazione e distribuzione.

Sempre riguardo ai rapporti con questo tipo di clientela, il target Giovani appunto, la Federazione ha avviato un progetto per la realizzazione in partnership con Iccrea Banca di una campagna di comunicazione sulle carte prepagate, con lintegrazione di eventuali iniziative commerciali e/o di animazione sul territorio. In questo ambito si cercher soprattutto di veicolare verso lutenza giovane BCC un linguaggio moderno, coerente, onde favorire lazione commerciale delle singole Banche sul territorio. Anche riguardo alla formazione per i giovani dipendenti abbiamo anticipato iniziative progettuali di Federazione. Nello scorso numero di Orizzonti, abbiamo infatti presentato un progetto nato per rispondere a quanto definito in sede di contrattazione integrativa interregionale, che prevede, per i giovani neo assunti, un percorso formativo della durata di due anni il cui obiettivo quello di far comprendere il contesto, loperativit e lorganizzazione delle BCC e del Credito Cooperativo, fare sviluppare competenze utili per il proprio percorso di crescita e far acquisire uno stile fortemente connotato dal punto di vista dellidentit.

Il percorso, il cui impianto progettuale in corso di definizione e sar erogato ad inizio del secondo semestre, vuole gettare le basi per un sistema di formazione permanente che possa, nel tempo, divenire una best practice da condividere allinterno del Sistema. In conclusione, condividendo la rilevanza strategica di queste tematiche, convinti della necessit di sostegno delle iniziative delle Associate sui territori, la Federazione ritiene proficuo avviare un ambito di ascolto interno cui recepire le

istanze, le esigenze specifiche delle Banche, onde veicolarle presso gli altri settori e livelli del Movimento o, laddove possibile, avviare nostre iniziative di Federazione. Nei prossimi mesi si potrebbe dare concretezza a questo ambito di ascolto, creando un nostro gruppo di lavoro interno BCC e Federazione portando avanti le attivit avviate, mettendo a sistema i vari filoni di sviluppo. A presto.
Alessandro Ceccarelli

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DAL MOVIMENTO

Leonardo Rubattu il nuovo Direttore Generale di Iccrea Banca


Il Consiglio di Amministrazione di Iccrea Banca, dando seguito alle indicazioni della Holding, ha nominato Leonardo Rubattu nuovo Direttore Generale. La nomina di Rubattu, in precedenza Vice Direttore Generale presso la Capogruppo e membro del CdA e del Comitato Esecutivo di Iccrea Banca, attua la volont strategica della Capogruppo di realizzare una sempre pi solida governance nei confronti delle proprie Societ controllate. Con questa nomina, inoltre, la Capogruppo Iccrea Holding intende dare seguito alla riconfigurazione del ruolo dellintero Gruppo bancario Iccrea da fabbrica-prodotto a partner attivo al fianco delle Banche di Credito Cooperativo. Leonardo Rubattu, subentra a Luciano Giorgio Gornati, verso il quale lo stesso CdA ha espresso ringraziamento per il lavoro svolto dal 2000 fino ad oggi. La squadra di Direzione sar composta da Giovanni Gelsomino, e da

Il supporto del Credito Cooperativo al nascente sistema delle Cajas de credito cooperativas
stato firmato a Buenos Aires, presso il Palacio San Martin, sede del ministero degli Esteri argentino, alla presenza del ministro degli Affari Esteri Franco Frattini e del ministro degli Esteri argentino Jacobo Timerman, lAccordo Quadro tra il Centro Internazionale Assistenza al Credito Cooperativo (CIACC nato nellambito del Credito Cooperativo italiano per iniziativa di Federcasse) e sette Comitati Promotori di altrettante Casse Rurali (Cajas de Credito Cooperativas) argentine. Laccordo finalizzato al sostegno, da parte del Credito Cooperativo italiano, del nascente sistema bancario cooperativo locale. La firma dellAccordo, ad opera del presidente del CIACC, Nicola Di Santo (presidente del Credito Trevigiano-BCC), e del presidente della futura Caja de Credito Cooperativa Paran, Angel Emilio Miguel Picazzo, avvenuta nellambito dei lavori della seconda Commissione Economica Bilaterale Italia Argentina in corso di svolgimento a Buenos Aires ed alla quale partecipa anche una nutrita rappresentanza del mondo istituzionale ed economico del nostro Paese. Della delegazione italiana fanno parte anche il revisore dei conti, Giancarlo Bersan, e il vice direttore generale della Federazione Italiana delle BCC, Roberto Di Salvo. Con questo Accordo il Credito Coo-

Roberto Camazzini, rispettivamente Vice Direttore Generale Vicario e Vice Direttore Generale dellIstituto. 42 anni, coniugato con 4 figli, Rubattu laureato in economia aziendale alla Bocconi di Milano ed specializzato presso la Scuola Superiore di Analisi Finanziaria di Parigi. Nella sua carriera, ha vantato esperienze significative allestero, in particolare a Parigi e a Londra dove, tra le altre, ha ricoperto posizioni di responsabilit presso Socit Gnrale e Morgan Stanley, acquisendo competenze specifiche su strategie, modelli di business, valutazione aziendale, marketing strategico e comunicazione finanziaria dei principali gruppi bancari italiani ed europei.

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ASSEMBLEE 2011

perativo italiano intende formalizzare il proprio contributo tecnico ed organizzativo alla ricostruzione del sistema della cooperazione mutualistica di credito argentina, sostanzialmente scomparso negli anni della dittatura militare e solo dal 2007 oggetto di nuova, specifica, previsione normativa. Si tratta in particolare di una profonda riforma del settore creditizio messa a punto con il Banco Central de la Republica Argentina, con lobiettivo di favorire una maggiore bancarizzazione delle aree rurali dellimmenso Paese sudamericano, sul modello delle BCC italiane. Oggi la cooperazione bancaria viene difatti considerata dalle Istituzioni argentine il migliore strumento per promuovere uno sviluppo locale partecipato e sostenibile nel lungo periodo. Il CIACC - costituitosi nel 2007 e che oggi annovera 23 soci tra cui Federcasse, Iccrea Banca, 16 BCC, 5 Federazioni locali (tra cui la nostra) - ha da tempo avviato, con la collaborazione dei 16 Comitati Promotori delle Cajas de Credito Cooperativas argentine, iniziative di conoscenza reciproca e di formazione tecnico-organizzativa che adesso, a seguito dellAccordo, potranno trovare ulteriore impulso e sistematizzazione. Il Direttore Paolo Grignaschi lo scorso 6 giugno, ha incontrato una delegazione dei colleghi argentini.

Continua il sostegno alle Pmi


In un contesto congiunturale particolarmente difficile, anche nel 2010 Banca Agrileasing non ha fatto mancare il sostegno alle PMI. Il valore del nuovo stipulato realizzato a livello corporate stato di 1.781 milioni di Euro per oltre 12 mila contratti. Nel settore leasing, con 1.334 milioni di euro di stipulato, la Banca detiene la sesta posizione nella classifica generale con una quota di mercato pari a quasi il 5%. I finanziamenti a medio termine hanno registrato uno stipulato complessivo di 267 milioni di euro. Nellambito dellattivit di finanza straordinaria sono state perfezionate nuove operazioni per 235 milioni di euro, in sostenuta crescita rispetto allanno precedente, trainate, tra laltro, dal settore energia e dal leasing pubblico. Al valore daffari complessivo hanno contribuito anche le aree di business delle controllate, BCC Factoring e BCC Lease. Il factoring ha registrato 670 milioni di euro di turnover, in aumento dell11%, e la locazione operativa a quota 55 milioni di euro di stipulato con una crescita del 2,6%. I crediti verso la clientela ammontano a 8,8 miliardi di euro (-3,2%). La redditivit 2010 in linea con quella dellesercizio precedente mentre il margine di intermediazione, pari a 199,9 milioni di euro, risultato superiore a quello dellanno precedente (+16,2%). Il risultato lordo di gestione si attestato a 17,7 milioni di euro, con un utile di esercizio, al netto delle imposte, pari a 2,1 milioni di euro.

Sempre pi a supporto delle BCC


Nel corso del passato esercizio Iccrea Banca ha rafforzato la propria funzione istituzionale di supporto alle Banche di Credito Cooperativo italiane. In prospettiva, in linea con gli orientamenti strategici del Gruppo bancario Iccrea, la Banca tender a modificare la propria funzione da fabbrica-prodotto a partner attivo al fianco delle Banche di Credito Cooperativo. Il rafforzamento delle relazioni operative con le BCC trova espressione di sintesi, sia nei ricavi totali che si sono attestati a 187,5 milioni di euro, al netto delle commissioni retrocesse alle BCC pari nel 2010 a 170 milioni di euro (su un totale di 192,7 milioni di euro di commissioni passive), sia nel totale delle attivit intermediate che ha raggiunto 10,7 miliardi di euro. Nel 2009 le retrocessioni alle BCC erano state pari a 145 milioni di euro su un totale di 160 milioni di euro. Al 31 dicembre 2010 la solidit della Banca trova espressione anzitutto nel patrimonio netto, pari a 318,3 milioni di euro, nel Tier 1 pari al 9,5% e nel Total capital ratio pari all11%. Il margine di interesse al 31 dicembre 2010 risultato pari a 45,1 milioni di euro, in calo rispetto al 31 dicembre 2009 (72,4 milioni di euro). Tale riduzione dovuta anche alla riclassificazione degli effetti economici del trasferimento a Banca Agrileasing del ramo corporate. Il risultato lordo di gestione si attestato a 44,5 milioni di euro; lutile ante imposte risultato di 31,3 milioni di euro, lutile netto stato pari a 20,3 milioni di euro.

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DALLE BCC

NUOVE FILIALI/1

NUOVE FILIALI/2

BCC DEL GARIGLIANO

BCC GIUSEPPE TONIOLO

Prima filiale a Sessa Aurunca


Sabato 18 aprile 2011, dinanzi ad un nutrito numero di soci e di clienti della Banca intervenuti per loccasione, stata inaugurata a Sessa Aurunca (CE) la prima succursale della BCC del Garigliano. Alla cerimonia sono intervenuti il Vescovo di Sessa Aurunca, Antonio Napoletano, il Vice Presidente ed il Direttore della Federlus, rispettivamente Maurizio Capogrossi e Paolo Grignaschi, Carlo Frascone, gi Direttore della Filiale di Latina della Banca dItalia, il Presidente della BCC del Circeo Franco Cardinali, insieme al Presidente Antonio Scarpinella ed al Direttore Salvatore Quattrociocchi della BCC Privernate. Ha portato il saluto amichevole della sua gente anche lAmbasciatore in Italia dellEritrea Zemelte Tackle. Nel breve saluto, il Direttore Generale della BCC del Garigliano Giuseppe Maria Perrotta ha sottolineato come il nuovo sportello consenta da subito lallargamento della zona di competenza operativa della Banca dagli attuali 5 Comuni a ben 13 Co-

Inaugurata la settima filiale a Cecchina (Albano Laziale)


Taglio del nastro (il vescovo di Sessa ed il Presidente Fasulo)

Taglio della torta

muni, facenti parte di tre diverse Province (Latina, Frosinone e Caserta) ed a cavallo di due Regioni (Lazio e Campania): Santi Cosma e Damiano, Castelforte, Coreno Ausonio, Minturno, Sessa Aurunca, Cellole, Mondragone, Teano, Carinola, Falciano del Massico, Galluccio, Rocca dEvandro, Roccamonfina. Anche il Presidente Michele Fasulo ha sottolineato che la BCC non si sottratta al suo dovere di banca del territorio, proseguendo nella politica di affiancamento alle imprese ed alle famiglie Sinceri apprezzamenti al management della Banca sono arrivati con gli interventi del Vice Presidente e del Direttore della Federlus.

Panoramica intervenuti ed esterno filiale

Domenica 8 maggio 2011 a Cecchina (Albano Laziale), la BCC Giuseppe Toniolo di Genzano di Roma ha inaugurato la sua settima filiale. Hanno preso parte allevento diverse centinaia di persone tra autorit, soci, clienti storici e cittadini interessati. Si tratta di una nuovo passo, dopo lapertura dello sportello nel comune di Lanuvio lo scorso 12 settembre 2010, verso la costruzione di un ulteriore punto di riferimento al servizio di soci e clienti. Si scelto per loccasione un prestigioso immobile in Via Nettunense 114, ampio, luminoso e al centro della cittadina. La manifestazione iniziata alle ore 10,00 con la S. Messa presso la Parrocchia di S. Filippo Neri di Cecchina, durante la quale il parroco Padre Ciro Cecchini ha ricordato la figura e lopera di Giuseppe Toniolo: importante economista e sociologo italiano nonch ideatore della economia sociale cattolica cooperativistica portata avanti dalle Banche di Credito Cooperativo. La cerimonia proseguita con il benaugurale taglio del nastro e la benedizione dei locali della nuova filiale. Il Sindaco di Albano Laziale, Nicola Marini, nel portare i suoi saluti ha ricordato ai presenti limportanza di questa nuova agenzia che, nella sua collocazione, rappresenta un importante servizio per la cittadinanza, gli artigiani e i commercianti del luogo. Con questa apertura, dunque, la BCC Giuseppe Toniolo rinnova il suo impegno con il territorio e la

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BCC DI BELLEGRA

Il microcredito sociale, due anni di esperienze sul territorio


Ad aprile 2009 la BCC di Bellegra ha dato vita al Progetto Microcredito Sociale Crediti di emergenza per far fronte a forme di povert ed esclusione sociale che hanno colpito singoli e famiglie. A tal fine, ha instaurato una significativa collaborazione con la Parrocchia di San Sisto II Martire di Bellegra e, pi recentemente, con lArcipretura S. Margherita di Olevano Romano. Il progetto si posto come target i soggetti e le famiglie che si trovano in una situazione di particolare bisogno, con necessit di affrontare le spese legate al soddisfacimento delle esigenze primarie, quali il pagamento delle utenze, dei canoni di affitto e la normale conduzione famigliare, etc. In pratica la BCC di Bellegra ha messo a disposizione un fondo rotativo pari a 25.000 euro. La Parrocchia locale ha costituito un piccolo fondo di garanzia, alimentato con le donazioni della parrocchia stessa e di altre istituzioni, enti e privati cittadini. Per accedere al finanziamento, il cittadino fa richiesta al Parroco che provvede ad una prima istruttoria di carattere economico e sociale. La pratica a questo punto viene valutata da un comitato tecnico costituito dal rappresentante locale della Croce Rossa Italiana, da un rappresentante delle forze dellordine o di un altro ente di natura sociale e dalla parrocchia stessa. In caso di esito favorevole da parte del Comitato, il finanziamento viene

volont di promuovere lo sviluppo economico e sociale della comunit in cui opera e la crescita socio culturale dei suoi Soci. Il Presidente Maurizio Capogrossi, nel felicitarsi per la notevole presenza di partecipanti, ha posto in risalto i valori della BCC Giuseppe Toniolo che fin dalle sue origini ha prestato particolare attenzione nel dialogare e nellinterpretare i bisogni delle famiglie e delle imprese.

Con questa apertura, la BCC Giuseppe Toniolo rinnova il suo impegno con il territorio nella volont di promuovere lo sviluppo economico e sociale della comunit in cui opera, nonch la crescita socio-culturale dei suoi Soci

erogato dalla Banca su un conto corrente intestato alla Parrocchia. Il comitato tecnico si occupa anche della raccolta dei rientri e dellattivit di monitoraggio dei prestiti. Il tasso di interesse applicato dell1% e non vengono richieste garanzie reali. A due anni esatti dal lancio, i numeri testimoniano la bont delliniziativa ma, soprattutto, la validit della costruzione di una rete solidale locale, in grado di esprimere valore reale per il territorio, dando attuazione concreta a quei principi fondativi che troppo spesso citiamo ma che risulta sempre pi difficile attuare concretamente. Grazie a questa rete, sono stati erogati prestiti per complessivi 41.000 euro circa, con un ammontare medio di 1.700 euro e, soprattutto, un tasso di insolvenza di gran lunga inferiore a quello dei crediti ordinari. Tali risultati sono stati presentati lo scorso 11 aprile nellambito di un evento ad hoc organizzato dalla Banca nella sala consiliare del comune di Bellegra. Sono intervenuti, oltre alla nostra Federazione, Bruno Cassola di Banca Agrileasing autore del libro Il microcredito sociale edito da Ecra , Don Paolo Meacci, Abate Ordinario di Subiaco, oltre a Presidente e Direttore Generale della BCC di Bellegra. Presenti, inoltre, numerosi soci ed esponenti della comunit locale. Liniziativa di microcredito premiata dalla bont dei numeri conseguiti, esprimendo valore reale per il territorio

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DALLE BCC

BCC DI FRASCATI

Gli adempimenti previsti dalla normativa antiriciclaggio


Tutto esaurito alle Scuderie Aldobrandini per lincontro formativo organizzato dalla BCC di Frascati in collaborazione con lOrdine dei Dottori Commercialisti di Roma e la nostra Federazione. Esperti professionisti e docenti universitari hanno intrattenuto la qualificata platea analizzando gli aspetti pratici dei provvedimenti entrati recentemente in vigore, miranti a contrastare lazione delle organizzazioni malavitose. Dopo il saluto ai partecipanti da parte di Claudio Ferri, Presidente della Banca di Frascati, al quale si aggiunto Carlo Moretti dellOrdine dei Dottori Commercialisti di Roma, ha preso la parola Francesco Liberati, Presidente della Federlus, il quale si complimentato con la

dirigenza del neonato istituto di credito per lalto profilo organizzativo e tematico dei suoi incontri pubblici con le realt economiche dellarea. Per spiegare come funziona la normativa e qual liter seguito dalla Banca dItalia allorquando vengono sottoposte alla sua attenzione, da parte di banche e professionisti, segnalazioni di operazioni economiche sospette, attribuibili a singoli o organizzazioni che cercano di riciclare denaro proveniente da frode fiscale o attivit illecita, intervenuto Alfredo Tidu, Direttore dellUnit di Informazione Finanziaria di via Nazionale. Gi nel 2010 ha spiegato il dirigente di Bankitalia le segnalazioni di operazioni sospette sono cresciute in maniera esponenziale. Ci si deve ovviamente allentrata in vigore delle norme che determinano la loro obbligatoriet, ma anche a un processo culturale positivo che vede gli italiani sempre pi sensibili verso questi argomenti. Imprenditori e professionisti, cittadini e istituzioni,

sono sempre pi consapevoli del fatto che chi aggira le leggi lo fa certamente a suo rischio e pericolo, ma soprattutto a danno della collettivit. Innanzitutto alterando il mercato della concorrenza tra imprese, dove vince chi pu pagare di pi, o ottiene appalti al massimo ribasso, perch ha lesigenza primaria di lavare il denaro sporco. Dei grandi risultati ottenuti dal contrasto economico allattivit delle organizzazioni criminali ha parlato Emanuele DInnella, dottore commercialista e docente di diritto penale delleconomia allUniversit La Sapienza di Roma, oggi incaricato dallAutorit giudiziaria di curare la gestione di ben sette aziende sottratte dallo Stato a imprenditori senza scrupoli e organizzazioni malavitose. Bruno Assumma, titolare della cattedra di diritto penale allUniversit Federico II di Napoli, ha ricordato che titolari e dirigenti dazienda hanno visto regolamentare in maniera ancor pi stringente gli obblighi di controllo e sana gestione aziendale fin dallemanazione del decreto 231 del 2001, oggi rafforzato con relative responsabilit penali che prevedono anche la reclusione dalle norme sulla legge antiriciclaggio del 2007. Elisa Dellarosa, consulente Federlus, ha spiegato in maniera dettagliata gli obblighi in funzione antirischio ai quali sono gi sottoposti

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gli istituti di credito e lentrata in servizio, dal primo settembre 2011, della funzione antiriciclaggio. Dello stesso tenore, arricchito da esempi di vita quotidiana e sulle crescenti difficolt nellaffrontare la domanda di credito che arriva dalla clientela, lintervento di Paolo Giuseppe Grignaschi, direttore della Federlus, il quale ha ricordato che la funzione di controllo regolata dal decreto di prossima attuazione potr essere affidata dalle piccole banche anche a organismi esterni, come la stessa federazione. Degli obblighi didentificazione e segnalazione da parte degli organi sociali e dei consulenti amministrativi ha parlato invece Enrico Crisci dellOrdine dei Commercialisti di Tivoli, il quale ha rappresentato tutte le sue perplessit sulleffettiva e regolare applicazione delle norme, laddove lobbligatoriet della segnalazione entra in conflitto con il vincolo di tutela e segretezza dei dati trattati per conto del cliente, il quale si affida al commercialista, allavvocato, allesperto finanziario, ricercando principalmente la funzione di consulente. Oggi ha commentato Ferri della BCC di Frascati abbiamo perfettamente centrato lobiettivo di fare cultura e informazione per lo sviluppo economico del nostro territorio. Le norme antiriciclaggio gi ricadono e ricadranno ancor pi su professionisti, imprenditori e semplici cittadini, spesso poco informati sui restrittivi provvedimenti entrati in vigore riguardo lemissione di assegni bancari e lutilizzo del denaro contante. Questo convegno stato utilissimo per tutti noi e voglio ringraziare sentitamente la dirigenza dellOrdine dei Commercialisti e la Federlus per essere al nostro fianco in maniera cos professionale e amichevole.

LE ASSEMBLEE 2011 DELLE NOSTRE BCC


Si sono concluse le assemblee delle BCC della Federlus. Approvati i bilanci 2010 e in diverse assemblee deliberate le modifiche statutarie previste dalla nuova normativa in vigore. Per quanto riguarda i rinnovi delle cariche sociali, tra i confermati Luciano Sgarbossa per la BCC di Arborea, Domenico Didoni alla BCC di Barbarano Romano, Domenico Caporicci per la BCC dei Castelli Romani, Stefano Liverani alla guida della BCC di Capranica, Alfredo Ballini per la BCC di Fiuggi, Gino Polidori alla BCC di Formello e Trevignano Romano, Luciano Eufemi per la BCC di Nettuno, Fabrizio Chicca per la BCC di Riano, Antonio Scarpinella alla BCC del Privernate e Pietro Mencarini alla presidenza della BCC della Tuscia. Cambio al vertice per la BCC di Bellegra dove stato nominato Gianluca Nera, gi presidente del Collegio Sindacale. Accanto a lui, nuovi consiglieri rispetto al precedente CdA, anche Lisa Colantoni, Luigi De Angelis e Franco Morasca; il nuovo Presidente del Collegio Sindacale Maria Cristina Ravazzani e nuovo sindaco Roberto Pratesi. Alla BCC di Palestrina nominato Natale Coccia, ex Vice Presidente, nuovi consiglieri anche Vittorio Cerreti, Getulio DOffizi Lulli e Francesco Mattogno, confermati gli altri consiglieri ed il Collegio Sindacale. Per la Cassa Rurale ed Artigiana dellAgro Pontino nominato Presidente Maurizio Manfrin gi Direttore Generale. Accanto a lui rimane comunque Gianfranco Baldi come Vice Presidente; nuovi consiglieri anche Vincenzo Coluccio e Giancarlo Marchionne. Nuovo sindaco Cunimberto Proietti. Alla Cassa Rurale ed Artigiana di Paliano nominato Giulio Capitani Presidente e consiglieri Paolo Calvario, Maurizio Collalto, Ercole Di Meo, Dino Lenci, Italo Lolli, Carlo Martufi, Graziella Musetti, Antonio Angelo Romani, Amerigo Romolo, Giuseppe Spera. Presidente del Collegio Sindacale Crescenzo Flamini e Sindaci Stefano Cenciarelli e Roberta Coccarelli.

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NUOVI ORIZZONTI

Lo sviluppo attuale delle-commerce in Italia e il fenomeno dei deals on line


Da Groupon ad Amazon, in pista i nuovi player mondiali Il 2010 stato un anno positivo al mese) sta infatti rendendo il merper il commercio elettronico itacato della Penisola sempre pi apliano: la conferma arriva dallulpetibile anche per i grandi operatori timo rapporto rilasciato a novemesteri. Gli attori italiani ne subiranno bre dal Politecnico di Milano, il la concorrenza, ma in compenso gli quale escludendo i giochi on line, utenti avranno a disposizione prezzi assegnava al settore un giro dafpi concorrenziali e una gamma pi fari di 6,6 miliardi di euro (14 mld ampia di prodotti in tutti i settori. di euro circa, se stimiamo lagGroupon, in particolare, stato tra i giunta del gaming on line). primi a trasferire su internet lespeLo sviluppo del comparto stato rienza dei gruppi di acquisto assodeterminato anche dallingresso di ciata con offerte promozionali quonuovi player mondiali tidiane, segnalate atcome Groupon e Amatraverso una newzon, i cui effetti nei mersletter e proposte Groupon stato tra cati di riferimento, sia in dalle attivit comi primi a trasferire termini di volumi commerciali in citt, su internet plessivi che di polarizzacome ristoranti, bar, lesperienza zione, si manifesteranno negozi. In soli due dei gruppi di acquisto ulteriormente nel prosanni cresciuto in associata con offerte simo biennio con lassormaniera esponenpromozionali bimento, o la scomparsa, ziale trasformandosi quotidiane, segnalate di molte realt nazionali da piccolo sito web attraverso di medie e piccole diad azienda con circa una newsletter mensioni. Entrambe le 3.000 dipendenti, un e proposte dalle societ hanno replicato fatturato annuo di attivit commerciali un modello gi consoli500 milioni di dolin citt, dato in altri Paesi finanlari e, soprattutto, come ristoranti, bar, ziando nel 2010 politiche una presenza in 35 negozi. aggressive per posizionazioni; ed probaCon una crescita narsi come leader di setbilmente il primo esponenziale tore. Probabilmente, la operatore e-comin soli due anni. stessa loro scesa in merce ad essere campo costituisce il misbarcato in Italia con glior indice riguardo al uno staff di 180 perlivello di maturit acquisito da quesone. Il sito gi oggi vanta 5,5 misto settore di business in Italia. In lioni di visitatori al mese. Ma sotermini prospettici infatti, la crescita prattutto, ha detto no, grazie ai 6 (seppur lenta) degli utenti collegati mld di euro circa messi sul piatto a Internet in Italia (oggi 25 milioni da Google per lacquisizione, pre-

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ferendo il mantenimento dellindipendenza. Questultimo, nel frattempo, ha varato la piattaforma Offers: gestisce laccesso degli utenti a promozioni e coupon offerti dalle attivit commerciali locali a New York e in altre due territori degli Stati Uniti, la baia di San Francisco e lOregon. Secondo Google il risparmio arriva fino al 50% del prezzo. Inoltre il sistema operativo Android degli smartphone predisposto alle transazioni attraverso tecnologia NFC: per pagare basta avvicinare il cellulare a un dispositivo di lettura. Non poteva rimanere a guardare il re dei social network a livello mondiale. Ed ecco che, sbarcano su Facebook gli sconti e le promozioni dei negozi in citt: il colosso lancia il progetto Deals in cinque citt degli Stati Uniti (Atlanta, Austin, Dallas, San Diego e San Francisco). Gli utenti leggeranno gli avvisi per risparmiare con le offerte commerciali nella posta elettronica e nella pagina dove appaiono i messaggi pubblicati da chi fa parte del loro network (Notizie o News feed). Inoltre, potranno completare gli acquisti su internet anche con la moneta digitale di Facebook, i credits, gi utilizzata in Italia per comprare beni virtuali nei videogiochi

come FarmVille e CityVille. Si tratta di una valuta elettronica gestita dal social network: per la prima volta spendibile in un progetto di commercio elettronico collegato con il territorio. Sono seicento milioni gli utenti attivi del social network nel mondo: 250 milioni accedono alla rete sociale online da smartphone e altri dispositivi mobili. Che abilitano la visualizzazione degli sconti anche nelle vicinanze dei negozi attraverso il display del cellulare. Al di l delle dinamiche ormai con-

solidate del settore e-commerce, la rete sta lasciando emergere tendenze di business destinate ad incidere sulla morfologia, sui processi e sui canali con cui le aziende si fronteggiano e ingaggiano il cliente nei vari mercati. Questo inevitabilmente determiner la fuoriuscita o il riposizionamento di player fisici (se acquisto un coupon on line per un week-end di relax, non scendo in agenzia a chiederne uno al mio agente di fiducia), ma anche laborto di iniziative di e-commerce di minori dimensioni e dal differente respiro strategico. Incider presumibilmente, sulle nostre abitudini di consumo e sulla nostra percezione del c.d. value for money. E ancora e la cosa ci riguarda da vicino rivoluzioner il mondo, gi in evoluzione, del sistema dei pagamenti (se pago con i credits Facebook, non utilizzer un bonifico bancario). Come dicevamo qualche mese fa: gi domani. Riflettiamoci, ma non diciamo che colpa della crisi.
Alessandro Ceccarelli

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RECENSIONI

Steve Jobs,
luomo che ha inventato il futuro
In questo numero di Orizzonti inauguriamo una rubrica dedicata alla recensione di qualche libro interessante. Il nostro interesse per i testi che proporremo deriva, in prima battuta, dal riscontro che riscuotono verso il pubblico ma, soprattutto, dalla capacit dei contenuti di trasmetterci valori, indicazioni strategiche e modi di pensare utili rispetto alle attivit che portiamo avanti tutti i giorni nel nostro mondo. Un mondo fatto di persone, territori, imprese, organizzazioni, banche, soci, clienti. In questa occasione abbiamo scelto la biografia di Steve Jobs fondatore e attuale CEO di Apple realizzata da un suo storico collaboratore, Jay Elliot (Ex senior Vice President di Apple). Il protagonista infatti che lo si stimi o no ha rivoluzionato il rapporto quotidiano con la tecnologia. Grazie a questa biografia, potremmo trarre spunti dalla sua gestione aziendale, dal suo stile di leadership, dalla sua gestione dellinnovazione, dalla sua considerazione dellottica del cliente, dal suo trattamento dei dettagli. Ma soprattutto, dalle caratteristiche umane e caratteriali. Nelle prime pagine del libro, lautore riporta la frase pronunciata da Steve Jobs nella sua unica presentazione autobiografica, realizzata nel 2005 ai neolaureati di Stanford (Per gli interessati: su Youtube il video completo): Siate affamati e folli... solo amando quello che fate, farete grandi cose. Non frasi visionarie, ma lo specchio della vita raccontata nel libro: ha fondato un azienda di successo come la Apple partendo, a 20 anni da un garage; lha portata in cima a Wall Street. Ne stato licenziato per una dozzina di anni; fond negli anni suc-

cessivi due aziende di successo come NeXt e Pixar. Fu richiamato alla Apple anni dopo per salvarla dal dissesto, la port ai successi di questi anni: Mac, iTunes-iPod, iPhone, iPad. Lautore non esita a definirlo un artista; gli appassionati considerano le sue creature tecnologiche cona rivelazioni capaci di far scoprire nuovi mondi di senso, di gratificarli pi in modo estetico che funzionale. Proprio il rapporto tra lestetica e la funzionalit del prodotto, uno degli elementi pi interessanti che emergono dai racconti di Elliot, in grado secondo noi, di riempire le frasi che da anni affollano i libri di marketing e strategia, i power point dei consulenti, le vision, i piani strategici delle aziende: lorientamento al cliente, la user experience, etc. Lautore riferisce che negli anni della progettazione del primo grande Mac di successo, Steve Jobs, nelle riunioni con i gruppi di lavoro, si chiedeva con i collaboratori: Quando arrivi a casa o in ufficio con lo scatolone e lo apri, cosa vedrai? Daccordo, io sono il prodotto, cosa mi succede quando lacquirente cerca di tirarmi fuori dalla scatola e mi accende? Come possiamo progettare un PC esteticamente gradevole che il cliente sar fiero di porre sulla scrivania, senza essere un parallelepipedo quadrato? Lutente pu iniziare subito ad utiliz-

zarlo senza leggere il libretto delle istruzioni? Quando avvio il sistema quale sar la prima cosa che vedr sullo schermo? Ci sono molti altri aneddoti raccontati nel testo, ma ci sembra opportuno concludere con la descrizione che nel libro lautore fa della visita del giovanissimo Jobs al PARC (Palo Alto Research Center Incorporated), una divisione della Xerox Corporation, deputata nella ricerca e sviluppo di nuove tecnologie informatiche, dove gli fu concesso di visionare lultimo progetto in corso: rimase molto colpito dallidea di unicona mobile sullo schermo un cursore che si poteva controllare con il movimento della mano (vi ricorda qualcosa...?). Fece infatti molte domande sui motivi di sfondo dei titoli della finestra, sui menu a scomparsa... in un nanosecondo, Steve aveva avuto una visione del futuro dei computer, un computer per tutti!. Infatti, confidava ai suoi collaboratori, che fino a quando i computer saranno schermi neri su cui scrivere con la tastiera utilizzando un linguaggio di programmazione... le persone non li ameranno. A ben vedere, Steve Jobs non ha inventato un computer, ma lha reso accessibile a tutti in modo che questo cambiasse la vita delle persone. Forse trattasi proprio di orientamento al cliente. E forse, vale la pena chiedersi cosa pensa un nostro socio/cliente quando entra in una filiale o utilizza il nostro sito internet. Daltronde, la banca del futuro non stata ancora inventata! A.C.

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CRIF AL L SERVIZIO SERVIZIO DI BANCHE BANCHE DI CREDITO CREDIT EDITO COOPERATIVO COOPERATIVO E BANCHE BANC CHE TERRITORIALI TERRITORIALI
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