e
s
p
r
e
s
s
i
v
e
l
o
g
i
c
o
l
i
n
g
u
i
s
t
i
c
h
e
non aderente alla traccia e produce scarsa documentazione 1
non ha capito la consegna e mostra una limitata conoscenza dellargomento 2
Ha capito la consegna e presenta unaccettabile conoscenza dellargomento 3
Ha capito la consegna e sostiene le sue tesi con conoscenza dellargomento 4
Ha capito la consegna e sostiene le sue tesi con ottima conoscenza dellargomento. 5
C
o
n
o
s
c
e
n
z
a
s
p
e
c
i
f
i
c
a
d
e
g
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g
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m
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n
t
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r
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c
h
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s
t
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(
a
d
e
r
e
n
z
a
a
l
l
a
t
r
a
c
c
i
a
)
non sa organizzare il discorso e/o si contraddice 1
Svolge il discorso in modo frammentario o incompleto 2
Svolge il discorso in modo schematico ma sostanzialmente completo 3
Svolge il discorso in modo articolato e completo 4
Argomenta in modo ben organizzato logico e convincente. 5
C
a
p
a
c
i
t
d
i
o
r
g
a
n
i
z
z
a
r
e
u
n
t
e
s
t
o
Totale .......
L I C E O C L A S S I C O S TATA L E - E MP E D O C L E
Recupero
Il controllo dei compiti svolti a casa e il veloce ripasso quo-
tidiano degli argomenti precedentemente presentati sa-
ranno momenti per monitorare la corretta assimilazione
dei contenuti proposti e nella eventualit di una acquisi-
zione imperfetta, far seguito una fase di rinforzo e di re-
cupero ( in itinere) con ulteriori esercizi, spiegazioni e pro-
duzioni individuali, gli studenti saranno indirizzati verso le
attivit organizzate dallistituto.
Nodi di raccordo tra discipline
epistemologicamente affini
Le competenze della lingua inglese hanno carattere tra-
sversale e servono ad individuare e costruire dei percorsi
di lavoro comuni allinterno di varie discipline.
Il percorso del Liceo Classico indirizzato allo studio della
civilt classica e della cultura umanistica. Favorisce una for-
mazione letteraria, storica e filosofica idonea a compren-
derne il ruolo nello sviluppo della civilt e della tradizione
occidentale e nel mondo contemporaneo attraverso nodi
di raccordo tra discipline epistemologicamente affini sotto
un profilo simbolico, antropologico e di confronto di valori.
Favorisce lacquisizione dei metodi propri degli studi classici
e umanistici, allinterno di un quadro culturale che con-
sente di cogliere le intersezioni tra i saperi e di elaborare
una visione critica della realt. Lo studente, attraverso lo
studio dellitaliano, della geostoria, del latino, del greco e
dellinglese, approfondisce e sviluppa conoscenze e abilit
e matura competenze necessarie per lesercizio di una cit-
tadinanza attiva.
58
Voto
Comprensione
Produzione
Contenuti
Morfosintassi
Lessico
fluency
Pronuncia
1 - 2
Scarsissima la compren-
sione e produzione di
messaggi e informazioni
Scarsissima la cono-
scenza dei contenuti
Scarsissima la cono-
scenza della morfosin-
tassi e del lessico
Esposizione molto sten-
tata con numerosi e
gravi errori di pronuncia
3
Gravi difficolt nella
comprensione e produ-
zione di messaggi e in-
formazioni
Molto frammentaria e li-
mitata la conoscenza dei
contenuti
Uso della morfosintassi
con gravi errori e lessico
molto inadeguato
Esposizione molto im-
pacciata e contorta con
pronuncia scorretta
4
Frammentaria e carente
la comprensione e pro-
duzione di messaggi e in-
formazioni
Contenuti molto limitati
e decisamente inade-
guati
Uso scorretto della mor-
fosintassi e del lessico
Esposizione difficoltosa
e poco chiara; scorretta
la pronuncia
5
Incompleta e parziale la
comprensione e produ-
zione di messaggi e in-
formazioni
Lacunosi e modesti i
contenuti
Incerta la conoscenza
delle strutture linguisti-
che e del lessico
Poco scorrevole lesposi-
zione con errori di pro-
nuncia
6 - 61/2
Essenziale ma accetta-
bile la comprensione e
produzione di messaggi
e informazioni
Adeguata ma non appro-
fondita la conoscenza
dei contenuti
Conoscenza globale ma
non approfondita della
morfosintassi e del les-
sico
Esposizione semplice,
ma abbastanza scorre-
vole con qualche errore
nella pronuncia
7 - 71/2
Abbastanza completa la
comprensione e produ-
zione di messaggi e in-
formazioni
Appropriata la cono-
scenza dei contenuti
Corretto luso delle strut-
ture linguistiche e del
lessico
Sicura lesposizione pur
se con qualche inesat-
tezza nella pronuncia
8 - 81/2
Completa la compr. /
prod. di messaggi e infor-
mazioni
Sicura la conoscenza dei
contenuti
Uso sicuro e preciso
della morfosintassi e del
lessico
Fluente e chiara lesposi-
zione con qualche impre-
cisione
9 - 91/2
Completa e precisa la
compr./prod.di messaggi
e informazioni
Approfondita la cono-
scenza dei contenuti
Ampia la conoscenza
della morfosintassi e del
lessico
Sicura e personale
lesposizione
10
notevole la capacit di
compr./prod.di messaggi
e informazioni
Approfondita, ampia e
personale la conoscenza
dei contenuti
Estremamente appro-
priato luso della morfo-
sintassi e del lessico
Esposizione molto
fluente e articolata;
eventuali imprecisioni ir-
rilevanti
Voto complessivo attribuito alla prova: ______________
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE PROVE ORALI DI INGLESE - BIENNIO
SVILUPPO PROGETTUALE DEL PIAnO DELLOFFERTA FORMATIVA - (ART. 3 DEL D.P.R. 275)
ATTIVITA E PROGETTI CURRICULARI ED EXTRA
CURRICULARI INERENTI ALLE DISCIPLINE DELLASSE
Progetto teatro in lingua inglese Inside a stage
Top up your English
I like a Rolling Stone
ATTIVITA E PROGETTI CURRICULARI
ED EXTRA CURRICULARI DELLA DISCIPLINA.
Inside a stage
Inside a stage un progetto che mira a utilizzare il lin-
guaggio teatrale e lespressione artistica come strumento
didattico. Si pone come obiettivo di far avvicinare i gio-
vani al teatro contribuendo a formarli a questa cultura, di
sensibilizzarli alle tematiche attuali scegliendo testi ade-
guati e di trasmettere loro quei valori sociali e morali che
in ogni epoca il teatro ha rappresentato. I gruppi normal-
mente coinvolti sono le 4 e le 5 ginnasiali. Il lavoro pre-
vede la seguente organizzazione: scelta, lettura e com-
prensione del testo teatrale, studio attento e memorizza-
zione della pronuncia, partecipazione alla rappresenta-
zione teatrale.
Top up your English
Il Liceo Classico Empedocle offre agli alunni lopportunit
di approfondire e di misurare i loro progressi in lingua in-
glese organizzando dei corsi pomeridiani di 50 ore con in-
segnanti di madre lingua. Alla fine di questo percorso, gli
studenti hanno possibilit, se lo richiedono, di certificare
le loro competenze linguistiche acquisite sostenendo degli
esami con Enti Certificatori esterni accreditati come tali
presso il MIUR (Trinity College, Cambridge).
I like a Rolling Stone
Il progetto vuole sviluppare un approccio didattico innovativo
nellinsegnamento della lingua straniera presentando alcune
canzoni dei Rolling Stones soprattutto perch, questanno, ri-
corre il 50 della nascita del gruppo. Le canzoni avranno un
impatto positivo sullapprendimento in genere e in partico-
lare sullapprendimento della lingua inglese. Luso didattico
della canzone permetter allinsegnante di coinvolgere tutti
gli studenti applicando una forma di didattica integrata.
Visite guidate
Viaggi di istruzione
Partecipazione a convegni, conferenze e concorsi
59
STORIA E fILOSOfIA A037
COORDINATORE: Prof Giuseppe BURGIO SEGRETARIA: Prof.ssa Mary DAlessandro
PROGRAMMAZIONE DIPARTIMENTO
STORIA E fILOSOfIA
OBIETTIVI SPECIfICI DI APPRENDIMENTO
Al termine degli studi liceali, lo studente dovr avere ac-
quisito le competenze qui di seguito elencate, attraverso il
raggiungimento degli obiettivi individuati nelle aree speci-
ficate dal PECUP.
AREA METODOLOGICA
OBIETTIVI COMPETENZE
Acquisire un metodo autonomo e flessibile
Conduce autonomamente ricerche e risolve problemi in
situazioni nuove.
AREA LOGICO ARGOMENTATIVA
OBIETTIVI COMPETENZE
Padroneggiare strumenti espressivi e argomentativi.
Ragiona con rigore logico ed utilizza gli strumenti espres-
sivi ed argomentativi in distinti contesti comunicativi.
AREA LINGUISTICA E COMUNICATIVA
OBIETTIVI COMPETENZE
Padroneggiare la lingua italiana
Comprende testi differenti per natura e complessit.
Espone con linguaggio adeguato ai contesti e agli scopi co-
municativi.
AREA STORICO-UMANISTICA
OBIETTIVI COMPETENZE
Conoscere la storia dItalia inserita nel contesto occiden-
tale.
Conoscere gli aspetti fondamentali della tradizione sto-
rica,filosofica e scientifica italiana ed europea.
Comprende il divenire storico che ha portato allafferma-
zione progressiva dei diritti fondamentali delluomo e del
cittadino.
Sa collocare nel tempo e nello spazio gli avvenimenti, i
contesti e i personaggi.
Confronta tradizioni storiche, scientifiche e filosofiche dif-
ferenti.
L I C E O C L A S S I C O S TATA L E - E MP E D O C L E
METODOLOGIA
I docenti di storia e filosofia stabiliranno tempi e modalit
di ripartizione del carico di lavoro domestico compatibil-
mente con gli impegni della classe e coi carichi provenienti
dai colleghi delle altre discipline in modo pragmatico e fles-
sibile.
STRUMENTI DIDATTICI E DI VERIfICA
I docenti procederanno con verifiche agili e frequenti, in
modo da calibrare in itinere la programmazione, ci al
fine di comunicare alle famiglie i risultati dei processi co-
gnitivi e formativi raggiunti dgli alunni. Oltre alle verifiche
condotte mediante colloqui si utilizzeranno altri stru-
menti: osservazioni sistematiche; dialogo continuo; inter-
venti personali degli alunni; questionari strutturati e se-
mistrutturati, prove scritte sul modello della terza prova
dellEsame di Stato. Il Dipartimento stabilir, nel corso
dellanno scolastico, date, tipologie e modalit di prove
simulate da realizzare nelle tre classi in funzione degli
Esami di Stato.
PERIODICITA DELLE VERIfICHE
Tutte le verifiche terranno conto degli obiettivi program-
mati. Si proceder con verifiche sul programma correlate
alla scansione delle U.D., contemporaneamente saranno
effettuate sistematiche osservazioni sulla partecipazione,
linteresse e produzione orale mostrati dagli studenti .
VALUTAZIONE
Si rimanda, per i criteri di valutazione ai criteri generali del POF.
RECUPERO E/O SOSTEGNO
Gli alunni in difficolta di apprendimento e/o ritardo sa-
ranno sostenuti attraverso iniziative di recupero e orienta-
mento anche per lacquisizione di un efficace metodo di
studio.
NODI DI RACCORDO TRA
DISCIPLINE EPISTEMOLOGICAMENTE AffINI
Si stabiliranno, allinterno dei Consigli di classe, alcune te-
matiche da trattare in modo pluridisciplinare in accordo
con i docenti di materie epistemologicametne affini.
ATTIVITA E PROGETTI CURRICULARI ED
EXTRACURRICULARI INERENTI ALLE DISCIPLINE DELLASSE
Certamen Bruniano e altre iniziative simili. Riproporre un
incontro con le universit di Palermo o Pisa; temaica pos-
sibile: La mediazione dellaristotelismo nelloccidente me-
dioevale tramite la cultura arabo/ispanica.
VISITE GUIDATE E VIAGGI DISTRUZIONE
COERENTI CON LE DISCIPLINE DELLASSE
Si ritiene imprescindibile una visita guidata a Palermo in-
dividuando nella prof.ssa Anna La China una guida per con-
tinuare lo studio della civilt arabo/normanna.
60
CONTENUTI ORGANIZZATI IN MODULI E U.D. E INDICAZIONE DEI TEMPI DI ATTUAZIONE / STORIA
I LICEO II LICEO III LICEO
Settembre-Dicembre
Rinascita dellXI secolo fino allav-
vento delle monarchie territoriali e
delle signorie
Gennaio-Marzo
Dalle scoperte geografiche alla Ri-
forma protestante e cattolica
Marzo-Giugno
Dalla crisi dellunita religiosa europea
allaffermazione dellassolutismo in
Francia e la Rivoluzione inglese
LEuropa del 700; Illuminismo e ri-
forme .
Let delle rivoluzioni: la rivoluzione
industriale; la rivoluzione americana;
la rivoluzione francese.
Let napoleonica.
La Restaurazione e il Romanticismo.
Le Rivoluzioni nazionali e liberali.
Il pensiero politico in Italia nellet
del Risorgimento.
Il 48 in Europa.
La Rivoluzione industriale e il movi-
mento operaio nel XIX secolo. Luni-
ficazione nazionale in Italia e in Ger-
mania.
I governi della Destra e della Sinistra.
Dal Liberismo al protezionismo.
Let dellimperialismo.
Let giolittiana e la crisi dello stato li-
berale; la prima guerra mondiale e la
rivoluzione bolscevica.
Let dei totalitarismi e delle democra-
zie.
LItalia fascista
La seconda guerra mondiale.
Il dopoguerra:
La politica dei blocchi;
La guerra fredda;
La decolonizzazione;
LItalia repubblicana
CONTENUTI ORGANIZZATI IN MODULI E U.D. E INDICAZIONE DEI TEMPI DI ATTUAZIONE / fILOSOfIA
I LICEO II LICEO III LICEO
Settembre-Dicembre
Dalle origini a Platone (metafisica e
politica)
Gennaio-Marzo
Da Aristotele allet ellenistica, neo-
platonismo e patristica
Marzo-Giugno
Agostino, Tommaso e la crisi della
Scolastica
Umanesimo e Rinascimento; la rivo-
luzione scientifica.
Il pensiero politico nellet moderna;
La filosofia del metodo; empirismo e
razionalismo.
LIlluminismo.
Il Criticismo .
Romanticismo ed Idealismo.
Le opposizioni allIdealismo: Schopen-
hauer e Kierkegaard.
La Sinistra hegeliana
Marx
Il Positivismo (cenni). nietzsche .
Freud.
Problemi ed autori della filosofia del
900.
SVILUPPO PROGETTUALE DEL PIAnO DELLOFFERTA FORMATIVA - (ART. 3 DEL D.P.R. 275)
DIPARTIMENTO DI MATEMATICA E fISICA
MATEMATICA
Coordinatore: prof. Michele Gaglio
Segretario: prof. Calogero Carbone
Primo Biennio: IV e V Ginnasio
Secondo Biennio: I e II Liceo
Quinto Anno: III Liceo
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
TEMI E PERCORSI DIDATTICI
SCELTE METODOLOGICHE
MEZZI E RISORSE
TEMPI
VALUTAZIOnE
fISICA
Coordinatore: prof. Michele Gaglio
Segretario prof. Calogero Carbone
Secondo biennio: III Liceo e VI Liceo
Quinto Anno: V Liceo
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
TEMI E PERCORSI DIDATTICI
SCELTE METODOLOGICHE
MEZZI E RISORSE
TEMPI
VALUTAZIOnE
PROGRAMMAZIOnE DI MATEMATICA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
1. Condurre autonomamente ricerche e risolvere pro-
blemi in situazioni nuove;
2. Cogliere ed elaborare interconnessioni tra metodi e
contenuti delle discipline;
3. Esprimersi in modo appropriato;
4. Utilizzare la terminologia tipica del pensiero matema-
tico;
5. Saper applicare le procedure apprese nelle attivit di
laboratorio;
6. Saper individuare i possibili procedimenti di risolu-
zione;
7. Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritme-
tico ed algebrico;
8. Confrontare ed analizzare figure geometriche;
9. Analizzare dati ed interpretarli sviluppando deduzioni
e ragionamenti sugli stessi con lausilio di rappresenta-
zioni grafiche;
10. Utilizzare criticamente gli strumenti informatici.
CAPACIT 1 BIENNIO
Classe Quarto Ginnasio
1. Comprendere il significato di operazione nei diversi in-
siemi numerici.
2. Comprendere il significato di potenza; calcolare po-
tenze e applicarne propriet.
3. Risolvere brevi espressioni nei diversi insiemi numerici.
4. Risolvere sequenze di operazioni e problemi sosti-
tuendo alle variabili letterali i valori numerici,
5. Riconoscere i principali enti, figure e luoghi geometrici
e descriverli con linguaggio appropriato
6. Individuare le propriet essenziali delle figure e ricono-
scerle in situazioni concrete.
7. Comprendere i principali passaggi logici di una dimo-
strazione
8. Saper creare e archiviare un file Elaborare un testo in
formato Word
Classe Quinto Ginnasio
1. Risolvere semplici problemi diretti ed inversi
2. Risolvere equazioni di primo grado e verificare la cor-
rettezza dei procedimenti utilizzati.
3. Acquisire un maggiore rigore logico al fine di migliorare
le capacit espressive riguardo i concetti acquisiti.
4. Fornire conoscenze teoriche e competenze operative
proprie della disciplina, utilizzabili in ambiti diversi del
sapere.
5. Individuare le propriet essenziali delle figure e ricono-
scerle in situazioni concrete.
TEMI E PERCORSI DIDATTICI 1 BIENNIO
Classe Quarto Ginnasio
Algebra:
numeri relativi con sviluppo delle propriet formali ed
operazioni relative
Monomi e polinomi ed operazioni relative; divisione
con la regola di Ruffini.
Espressioni algebriche.
Geometria :
Enti fondamentali e significato dei termini:assioma,teo-
rema,definizione.
Uguaglianza tra figure piane.
Rette perpendicolari e rette parallele
Informatica :
Gestione File;
Elaborazione di test con lutilizzo del Word.
Classe Quinto Ginnasio
Algebra:
Scomposizione in fattori primi di un polinomio
Frazioni algebriche
Equazioni e disequazioni di I grado.
Geometria:
Quadrilateri e parallelogrammi
Circonferenza e cerchio
Poligoni iscritti e circoscritti
Equivalenza tra figure piane
Teoremi di Euclide e Pitagora
Informatica :
Elaborazione foglio elettronico
CAPACIT 2 BIENNIO
Classe Primo Liceo
1. Comprendere il significato logico-operativo di rapporto
e grandezza derivata.
2. Dedurre regole di calcolo per la risoluzione di quesiti di
algebra
Classe Secondo Liceo
1, Collegare argomenti di algebra ad argomenti di geome-
61
MATEMATICA E fISICA A049
L I C E O C L A S S I C O S TATA L E - E MP E D O C L E
tria analitica;
2. Esporre con maggiore rigore e linguaggio appropriato
definizioni,propriet e teoremi studiati.
3. Sviluppo delle capacit di astrazione.
TEMI E PERCORSI DIDATTICI 2 BIENNIO
Classe Primo Liceo
Algebra:
sistemi lineari;disequazioni e sistemi di disequazioni di
1grado .
radicali aritmetici e generalit sui radicali algebrici
equazioni e disequazioni di II grado e di grado supe-
riore.
sistemi di equazioni e disequazioni di 2 grado; sistemi
simmetrici.
Geometria piana:
grandezze e loro misura; cenni sui numeri irrazionali;
rapporti e proporzioni tra grandezze; teorema di Talete
ed applicazioni; la similitudine; triangoli e poligoni simili.
cenni sulla rettificazione della circonferenza e quadra-
tura del cerchio
Classe Secondo Liceo
Algebra:
equazioni esponenziali e logaritmi;cenni sulle progres-
sioni aritmetiche e geometriche.
Geometria analitica:
il piano cartesiano; rappresentazione di una funzione;
studio della retta, della parabola e della circonferenza.
Geometria dello spazio:
rette e piani nello spazio; perpendicolarit e paralleli-
smo nello spazio; diedri e poliedri; solidi di rotazione.
Capacit 5 anno
Classe Terzo Liceo
1. Operare con gli angoli e con le funzioni goniometriche;
2. Risolvere specifici problemi con applicazioni delle tri-
gonometria;
3. Esporre con maggiore rigore e linguaggio appropriato
definizioni,propriet e teoremi studiati.
4. Sviluppo delle capacit di astrazione.
TEMI E PERCORSI DIDATTICI 5 ANNO
Classe Terzo Liceo
Trigonometria piana
Goniometria; funzioni goniometriche; relazioni tra
archi associati; equazioni goniometriche; risoluzioni dei
triangoli rettangoli e dei triangoli qualunque; applica-
zioni alla trigonometria per la risoluzione di qualche
problema.
Geometria solida:
Equivalenza tra solidi; il principio di Cavalieri; volumi
dei solidi studiati.
Scelte metodologiche :
Le metodologie e strategie didattiche individuate dal
dipartimento, di seguito riportate, sono molteplici, per
diversificare la richiesta di impegno e stimolare ogni
possibile interesse negli allievi :
a) Lezione dialogata :
Ad una discussione introduttiva, moderata dal docente,
in cui viene richiesto un significativo apporto di espe-
rienze da parte degli allievi, segue una sistematica
esposizione dei nuovi concetti.
b) Attivit di Laboratorio :
Verr proposto agli allievi di rielaborare, con lausilio di
software opportuno, un tema gi svolto con metodi tra-
dizionali; la visione di specifico materiale audiovisivo
sar seguita da interventi degli allievi e la relativa di-
scussione moderata dal docente; le esperienze dal vivo
vissute nel laboratorio permetter agli allievi non solo
di consolidare i concetti teorici sviluppati in aula, ma
anche di capire le dimensioni tecnico - applicative delle
conquiste scientifiche e le potenzialit delle applica-
zioni nella vita di tutti i giorni.
c) Accoglienza:
Richiami sulle nozioni di aritmetica e geometria per
consolidare e/o migliorare quanto gi noto allalunno.
d) Consolidamento, sostegno e recupero :
Tali attivit consisteranno nella rivisitazione di concetti
gi trattati, o nellinvito a proporne di analoghi, te-
nendo conto delle parziali conoscenze acquisite. Essa
potr terminare con una breve esercitazione alla lava-
gna di un singolo allievo, con la partecipazione attiva
della classe e la guida dellinsegnante. Sar inoltre op-
portuno, in tale fase, lasciare un certo margine di di-
screzionalit in merito al completamento e allappro-
fondimento dei singoli argomenti, per non indurre
nellallievo atteggiamenti passivi. Pertanto per tutta la
classe verr effettuata una sosta didattica per rivisitare
e/o approfondire gli argomenti sui quali si sono eviden-
ziati problemi di apprendimento. Per qualche singolo
alunno, vista lesiguit delle ore, pu seguirsi un per-
corso didattico personalizzato che preveda la ripeti-
zione dellargomento e lo svolgimento di particolari
esercizi di allenamento. In presenza di particolari diffi-
colt, ritenute non superabili in ore curricolari, saranno
approntati degli interventi di recupero con apposita
programmazione.
e) Attivit di approfondimento e progetti :
Come negli anni passati, i docenti del dipartimento di
matematica dichiarano la propria disponibilit a far par-
tecipare gli alunni alle olimpiadi di matematica indette
dalluniversit di Pisa e a qualunque altra attivit che
possa stimolare i ragazzi ad un maggiore studio della
matematica.
Mezzi e Risorse
Sussidio abituale sar il libro di testo di cui se ne seguir la
metodologia nellimpostazione globale degli argomenti e
nel tipo di approccio induttivo. Soprattutto nel corso del
primo biennio, ma anche negli anni successivi, si dar spa-
zio alluso del laboratorio di informatica, e ai software di-
dattici e non, per integrare gli elementi di contenuto, per
fornire un ulteriore momento di riflessione, e anche per
rafforzare lattitudine ad astrarre e a formalizzare.
62
SVILUPPO PROGETTUALE DEL PIAnO DELLOFFERTA FORMATIVA - (ART. 3 DEL D.P.R. 275)
63
TEMPI CALENDARIO PROGRAMMA DI MATEMATICA 1 BIENNIO CLASSE QUARTO GINNASIO
TRIMESTRE
MODULO UnITA DIDATTICA TEMPI MODALITA DI GESTIOnE
1
I nUMERI RICHIAMI
E APPROFOnDIMEnTI
I numeri naturali
10 Ore
7 lez. frontale
3 verifica
I numeri interi relativi
I numeri Razionali
I numeri reali
Sistemi di numerazione
2
I LInGUAGGI
DELLA MATEMATICA
Insiemi e logica
8 Ore
6 lez. frontale
2 verifica
Relazioni
Funzioni
Informatica e algoritmi
3
CALCOLO LETTERALE
1 PARTE
Introduzione al calcolo letterale
18 Ore
15 lez. frontale
3 verifica
Monomi
Polinomi
PENTAMESTRE
4
EQUAZIOnI,SISTEMI E
DISEQUAZIOnI LInEARI
Equazioni lineari numeriche in una incognita
28 Ore
22 lez. frontale
6 verifica
Sistemi lineari numerici in due o tre incognite
Disequazioni lineari numeriche
5
CALCOLO LETTERALE
2 PARTE
Scomposizione in fattori di un polinomio 15 Ore
12 lez. frontale
3 verifica
6
DATI E PREVISIOnE
Statistica descrittiva 8 Ore
6 lez. frontale
2 verifica
7
GEOMETRIA nEL PIAnO
EUCLIDEO
( prima parte)
Concetti primitivi e postulati
12 Ore
8 lez. frontale
4 verifica
Definizioni fondamentali
La congruenza
Grandezze e misure
I triangoli
CALENDARIO PROGRAMMA DI MATEMATICA 1 BIENNIO CLASSE QUINTO GINNASIO
TRIMESTRE
MODULO UnITA DIDATTICA TEMPI MODALITA DI GESTIOnE
1
CALCOLO LETTERALE
3 PARTE
Frazioni algebriche 16 Ore
12 lez. frontale
4 verifica
2
EQUAZIOnI DISEQUAZIOnI
SISTEMI LInEARI
2 PARTE
Equazioni numeriche frazionarie.
20 Ore
14 lez. frontale
6 verifica
Equazioni e disequazioni lineari letterali
Sistemi di disequazioni, regola dei segni
Sistemi lineari in due e tre incognite
PENTAMESTRE
3
CALCOLO LETTERALE
4 PARTE
Divisione tra polinomi
14 Ore
10 lez. frontale
4 verifica
Teorema e regola di Ruffini
4
RADICALI In R
Concetti fondamentali e propriet invariantiva
16 Ore
12 lez. frontale
4 verifica
Operazioni con i radicali
5 PIAnO CARTESIAnO
E LA RETTA
Il piano cartesiano
7 Ore
5 lez. frontale
2 verifica
La retta
6
DATI E PREVISIOnE
Calcolo delle probabilit 8 Ore
6 lez frontale
2 verifica
7
GEOMETRIA nEL PIAnO
EUCLIDEO
(seconda parte)
Perpendicolarit e parallelismo
18 Ore
14 lez. frontale
4 verifica
Quadrilateri notevoli
Luoghi geometrici, circonferenza, poligoni
Teorema di Talete. Poligoni simili
Superfici e aree
Relazioni metriche in figure notevoli
Trasformazioni geometriche
L I C E O C L A S S I C O S TATA L E - E MP E D O C L E
64
CALENDARIO PROGRAMMA DI MATEMATICA 2 BIENNIO CLASSE PRIMA LICEO
TRIMESTRE
MODULO UnITA DIDATTICA TEMPI MODALITA DI GESTIOnE
1
RICHIAMI SU
SCOMPOSIZIOnE,
EQUAZIOnI,
DISEQUAZIOnI
Scomposizione in fattori di un polinomio
12 Ore
9 lez. frontale
3 verifica
Frazioni algebriche
Equazioni numeriche frazionarie e letterali
Disequazioni : sistemi, regola dei segni
Divisione tra polinomi.Teorema e reg. Ruffini
2
EQUAZIOnI,SISTEMI E
DISEQUAZIOnI DI GRADO
SUPERIORE AL PRIMO
Equazioni di secondo grado
12 Ore
8 lez. frontale
4 verifica
Equazioni di grado superiore al secondo
Sistemi di grado superiore al primo
Disequazioni di grado superiore al primo
PENTAMESTRE
3 COMPLEMEnTI SU
EQUAZIOnI E DISEQUA-
ZIOnI ALGEBRICHE
Equazioni irrazionali
10 Ore
8 lez. frontale
2 verifica
Disequazioni irrazionali
Equazioni e disequazioni con valori assoluti
4
COnICHE E
TRASFORMAZIOnI
GEOMETRICHE
nEL PIAnO CARTESIAnO
La parabola
18 Ore
14 lez. frontale
4 verifica
La circonferenza
Lellisse
Liperbole
Le coniche
Simmetrie, traslazioni,dilatazioni e grafici nel
piano cartesiano
5
DATI E PREVISIOnI
Statistica descrittiva: richiami e approfond.
6 Ore
4 lez frontale
2 verifica Dipendenza statistica, correlazione e regressione
6
GEOMETRIA nELLO
SPAZIO EUCLIDEO
Rette e piani
8 Ore
6 lez. frontale
2 verifica
Distanze e angoli
Trasformazioni geometriche
CALENDARIO PROGRAMMA DI MATEMATICA 2 BIENNIO CLASSE SECONDA LICEO
TRIMESTRE
MODULO UnITA DIDATTICA TEMPI MODALITA DI GESTIOnE
1
SUCCESSIOnI
E PROGRESSIOnI
Successioni numeriche
8 Ore
6 lez. frontale
2 verifica
Progressioni numeriche e somma dei termini
Progressioni geometriche somma dei termini
Progressioni geometriche prodotto di n termini
2
EQUAZIOnI E SISTEMI DI
EQUAZ. ESPOnEnZIALI
Richiami sulle potenze
9 Ore
7 lez. frontale
2 verifica
Equazioni esponenziali
Risoluzione delle equazioni esponenziali
Sistemi di equazioni esponenziali
Risoluzione dei sistemi di equaz. esponenziali
3
LOGARITMI
Logaritmi, generalit, definizioni e propriet
8 Ore
6 lez. frontale
2 verifica
Teoremi sui logaritmi
Cambiamento di base
Espressioni logaritmiche
Equazioni e disequazioni logaritmiche
4
PIAnO CARTESIAnO E
FUnZIOnE
Il piano cartesiano
8 Ore
6 lez. frontale
2 verifica
Funzione, concetto di funzione e diagramma
Campo di esistenza di una funzione
Introduzione alla geometria analitica
Distanza tra due punti
Punto medio di un segmento
SVILUPPO PROGETTUALE DEL PIAnO DELLOFFERTA FORMATIVA - (ART. 3 DEL D.P.R. 275)
65
CALENDARIO PROGRAMMA DI MATEMATICA 2 BIENNIO CLASSE SECONDA LICEO
PENTAMESTRE
MODULO UnITA DIDATTICA TEMPI MODALITA DI GESTIOnE
5
RETTA nEL
PIAnO CARTESIAnO
La retta nel piano cartesiano
9 Ore
7 lez. frontale
2 verifica
Equazione della retta in forma implicita
Equazione della retta in forma esplicita
Coefficiente angolare e ordinata allorigine
Rette parallele e perpendicolari
Rette in posizioni particolari
Fascio di rette proprio ed improprio
Equazione di una retta passante per un punto
e coefficiente angolare assegnato
Asse di un segmento
Distanza di un punto da una retta
6
CIRCOnFEREnZA
nEL PIAnO
CARTESIAnO
La circonferenza e sua equazione
8 Ore
6 lez. frontale
2 verifica
Circonferenze in posizioni particolari
Posizione reciproca tra retta e circonferenza
Retta tangente alla circonferenza
Circonferenza passante per tre punti
7
PARABOLA
nEL PIAnO
CARTESIAnO
La parabola e sua equazione
8 Ore
6 lez. frontale
2 verifica
Parabola con asse parallelo allasse X
Parabola con asse parallelo allasse Y
Asse, fuoco, direttrice e vertice della parabola
Parabola con concavit rivolta verso il basso
Parabola con concavit rivolta verso lalto
Posizione reciproca tra retta e parabola
8
GEOMETRIA EUCLIDEA
nELLO SPAZIO
Rette e piani nello spazio
8 Ore
6 lez. frontale
2 verifica
Parallelismo e perpendicolarit
Teorema della perpendicolarit tra retta e piano
Teorema delle tre perpendicolari
Teorema degli angoli uguali
Generalit sui diedri
Teorema sulla somma delle facce di un diedro
Generalit sugli angoloidi
Solidi e superfici
L I C E O C L A S S I C O S TATA L E - E MP E D O C L E
Valutazione
E prevista una verifica (formativa) della classe nel suo com-
plesso, per controllarne in itinere il processo di apprendi-
mento,al fine di poter adottare con tempestivit quegli ac-
corgimenti didattici particolari che si rendessero necessari
per correggerlo e guidarlo. Per il rilevamento dei livelli di
conoscenza raggiunti, al termine di ogni modulo o alla fine
della singola unit didattica, sar effettuata una verifica for-
mativa e sommativa, che tender a verificare il raggiungi-
mento degli obbiettivi minimi previsti per certificare le
competenze acquisite.
Le verifiche tendono a valorizzare, quantificare e valutare
il lavoro svolto al fine di analizzare in itinere strategie e me-
todologie da adottare. Sar privilegiato il colloquio attra-
verso il quale si evidenzieranno le attitudini e la prepara-
zione di ogni alunno.
Ciascun docente, qualora lo riterr opportuno, potr ricor-
rere, nellambito della propria programmazione, anche a
prove di verifica diverse dalla tradizionale interrogazione (
controllo del lavoro svolto a casa, verifiche scritte, test,
esercizi da eseguire in classe....).
PROGRAMMAZIONE DI fISICA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
1. Condurre autonomamente ricerche e risolvere pro-
blemi in situazioni nuove;
2. Cogliere ed elaborare interconnessioni tra metodi e
contenuti delle discipline;
3. Esprimersi in modo appropriato;
4. Utilizzare la terminologia tipica del pensiero matema-
tico;
5. Saper applicare le procedure apprese nelle attivit spe-
rimentali di laboratorio;
6. Saper individuare i possibili procedimenti di risoluzione;
7. Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritme-
tico ed algebrico;
8. Confrontare ed analizzare fenomeni fisici;
9. Analizzare dati ed interpretarli sviluppando deduzioni
e ragionamenti sugli stessi con lausilio di rappresenta-
zioni grafiche;
10. Utilizzare criticamente gli strumenti informatici.
11. Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni apparte-
nenti alla realt naturale ed artificiale
12. Analizzare qualitativamente e quantitativamente feno-
meni legati alle trasformazioni energetiche.
CAPACIT 2 BIENNIO
Classe Prima Liceo
1. Acquisizione organica e puntuale dei contenuti propri
della disciplina senza trascurare il corretto uso del lin-
guaggio specifico.
2. Esporre con linguaggio corretto e sintetico;
3. Analizzare e sintetizzare situazioni diverse;
4. Vagliare i fatti alla ricerca di un riscontro alle proprie
ipotesi interpretative;
Classe Seconda Liceo
1. Acquisizione organica e puntuale dei contenuti propri
66
CALENDARIO PROGRAMMA DI MATEMATICA 5 ANNO CLASSE TERZA LICEO
TRIMESTRE
MODULO UnITA DIDATTICA TEMPI MODALITA DI GESTIOnE
1
FUnZIOnI
GOnIOMETRICHE
Archi ed angoli
12 Ore
8 lez. frontale
4 verifica
Le funzioni goniometriche
Grafici delle funzioni goniometriche
Inverse della funzioni goniometriche
Applicazioni
2
PROPRIETA DELLE FUn-
ZIOnI GOnIOMETRICHE
Angoli associati
12 Ore
8 lez. frontale
4 verifica
Formule goniometriche
Funzioni lineari in seno e coseno
Applicazioni
PENTAMESTRE
3
EQUAZIOnI E
DISEQUAZIOnI
GOnIOMETRICHE
Equazioni elementari
10 Ore
6 lez. frontale
4 verifica
Equazioni lineari in seno e coseno
Disequazioni goniometriche
Applicazioni
4
RELAZIOnE TRA
GLI ELEMEnTI
DEI TRIAnGOLI
Generalit sui triangoli rettangoli
10 Ore
6 lez. frontale
4 verifica
Teoremi sui triangoli rettangoli
Teoremi sui triangoli qualsiasi
Applicazioni
5
SOLIDI ROTAnDI
Cilindro
6 Ore
4 lez. frontale
2 verifica
Cono
Sfera
6
AREA DELLE SUPERFICI
E VOLUMI DEI SOLIDI
Area delle superfici dei poliedri
6 Ore
4 lez. frontale
2 verifica
Volumi dei poliedri
Area delle superfici dei cilindri e dei coni
Volumi dei cilindri e dei coni
Area della superficie sfera e delle sue parti
Volume della sfera e delle sue parti
SVILUPPO PROGETTUALE DEL PIAnO DELLOFFERTA FORMATIVA - (ART. 3 DEL D.P.R. 275)
della disciplina senza trascurare il corretto uso del lin-
guaggio specifico.
2. Esporre con linguaggio corretto e sintetico;
3. Analizzare e sintetizzare situazioni diverse;
4. Vagliare i fatti alla ricerca di un riscontro alle proprie
ipotesi interpretative;
TEMI E PERCORSI DIDATTICI 2 BIENNIO
Classe Prima Liceo
Concetto di misura; strumenti di misurazione
Meccanica dei solidi e dei fluidi
Lineamenti di acustica e di ottica
Esperienze di laboratorio
Classe Seconda Liceo
Concetto di misura; strumenti di misurazione
Meccanica dei solidi e dei fluidi
Lineamenti di acustica e di ottica
Esperienze di laboratorio
CAPACIT 5 ANNO
Classe Terza Liceo
1. Acquisizione organica e puntuale dei contenuti propri
della disciplina senza trascurare il corretto uso del lin-
guaggio specifico.
2. Esporre con linguaggio corretto e sintetico;
3. Analizzare e sintetizzare situazioni diverse;
4. Vagliare i fatti alla ricerca di un riscontro alle proprie
ipotesi interpretative.
TEMI E PERCORSI DIDATTICI 5 ANNO
Classe Terza Liceo
Termologia e termodinamica
Elettrologia
Elettromagnetismo
Esperienze di laboratorio
Scelte metodologiche :
Le metodologie e strategie didattiche individuate dal dipar-
timento, di seguito riportate, sono molteplici, per diversifi-
care la richiesta di impegno e stimolare ogni possibile inte-
resse negli allievi :
a) Lezione dialogata :
Ad una discussione introduttiva, moderata dal docente,
in cui viene richiesto un significativo apporto di espe-
rienze da parte degli allievi, segue una sistematica
esposizione dei nuovi concetti.
b) Attivit di Laboratorio :
Verr proposto agli allievi di rielaborare, con lausilio di
software opportuno, un tema gi svolto con metodi tra-
dizionali; la visione di specifico materiale audiovisivo
sar seguita da interventi degli allievi e la relativa di-
scussione moderata dal docente; le esperienze dal vivo
vissute nel laboratorio permetteranno agli allievi non
solo di consolidare i concetti teorici sviluppati in aula,
ma anche di capire le dimensioni tecnico - applicative
delle conquiste scientifiche e le potenzialit delle ap-
plicazioni nella vita di tutti i giorni.
c) Accoglienza:
Richiami sulle nozioni di aritmetica e geometria per
consolidare e/o migliorare quanto gi noto al-
lalunno.
d) Consolidamento, sostegno e recupero :
Tali attivit consisteranno nella rivisitazione di concetti
gi trattati, o nellinvito a proporne di analoghi, te-
nendo conto delle parziali conoscenze acquisite. Essa
potr terminare con una breve esercitazione alla lava-
gna di un singolo allievo, con la partecipazione attiva
della classe e la guida dellinsegnante. Sar inoltre op-
portuno, in tale fase, lasciare un certo margine di di-
screzionalit in merito al completamento e allappro-
fondimento dei singoli argomenti, per non indurre
nellallievo atteggiamenti passivi. Pertanto per tutta la
classe verr effettuata una sosta didattica per rivisitare
e/o approfondire gli argomenti sui quali si sono eviden-
ziati problemi di apprendimento. Per qualche singolo
alunno, vista lesiguit delle ore, pu seguirsi un per-
corso didattico personalizzato che preveda la ripeti-
zione dellargomento e lo svolgimento di particolari
esercizi di allenamento. In presenza di particolari diffi-
colt, ritenute non superabili in ore curricolari, saranno
approntati degli interventi di recupero con apposita
programmazione.
e) Attivit di approfondimento e progetti :
Le attivit di laboratorio in ambito di istituto, che pure
svolgono un ruolo fondamentale nellapprendimento
delle discipline, saranno integrate da visite guidate, an-
cora da programmare, presso centrali elettriche e/o so-
lari dellEnEL e laboratori di fisica avanzata, destinate
agli allievi fortemente motivati e interessati, segnalati
dal docente stesso della disciplina, e precedute da spe-
cifici seminari propedeutici.
Mezzi e Risorse
Sussidio abituale sar il libro di testo di cui se ne seguir la
metodologia nellimpostazione globale degli argomenti e
nel tipo di approccio induttivo. Si dar spazio alluso del la-
boratorio di fisica, ai software didattici e alla proiezione di
filmati, per integrare gli elementi di contenuto, per fornire
un ulteriore momento di riflessione, e anche per rafforzare
lattitudine ad astrarre e a formalizzare.
67
L I C E O C L A S S I C O S TATA L E - E MP E D O C L E
68
TEMPI / CALENDARIO PROGRAMMA DI fISICA 2 BIENNIO CLASSE PRIMA LICEO
MODULO UnITA DIDATTICA TEMPI MODALITA DI GESTIOnE
9
LE FORZE E IL
MOVIMEnTO
La caduta libera
4 Ore
3 ore lezione frontale
1 ora verifica
La forza - peso e la massa
La discesa lungo un piano inclinato
Il moto dei proiettili
La forza centripeta
Il moto armonico di una molla
Il pendolo
I concetti e le leggi
10
LEnERGIA
MECCAnICA
Il lavoro
8 Ore
6 ore lezione frontale
2 ora verifica
La definizione di lavoro per una forza costante
La potenza
Energia cinetica
Forze conservative e non conservative
Energia potenziale gravitazionale
La definizione generale dellenergia potenziale
Energia potenziale elastica
La conservazione dellenergia meccanica
I concetti e le leggi
11
LA QUAnTITA DI MOTO E
IL MOMEnTO AnGOLARE
La quantit di moto
8 Ore
6 ore lezione frontale
2 ora verifica
La conservazione della quantit di moto
Limpulso di una forza
I principi della dinamica e la legge di conserva-
zione della quantit di moto
Gli urti su una retta
Gli urti obliqui
Il momento angolare
Conservazione e variazione del momento an-
golare
I concetti e le leggi
12
LA GRAVITAZIOnE
Le leggi di Keplero
4 Ore
3 ore lezione frontale
1 ora verifica
La gravitazione universale
Il valore della costante G
Massa inerziale e massa gravitazionale
Il moto dei satelliti
La deduzione delle leggi di keplero
Lenergia potenziale gravitazionale
La forza di gravit e la conservazione dellener-
gia meccanica
I concetti e le leggi
66 Ore
SVILUPPO PROGETTUALE DEL PIAnO DELLOFFERTA FORMATIVA - (ART. 3 DEL D.P.R. 275)
69
CALENDARIO PROGRAMMA DI fISICA CLASSE SECONDA LICEO
TRIMESTRE
MODULO UnITA DIDATTICA TEMPI MODALITA DI GESTIOnE
1
LE GRAnDEZZE
Di che cosa si occupa la fisica
3 Ore
2 ore lezione frontale
1 ora verifica
La misura delle grandezze
Le definizioni operative
Il sistema internazionale di unit
Lintervallo di tempo
La lunghezza
Larea e il volume
La massa inerziale
La densit
Le dimensioni delle grandezze
Come si legge una formula
I concetti e le leggi
2
LA MISURA
Gli strumenti
3 Ore
2 ore lezione frontale
1 ora verifica
Lincertezza delle misure
Il valore medio e lincertezza
Lincertezza delle misure indirette
Le cifre significative
La notazione scientifica
Le leggi sperimentali
I modelli e le teorie
I concetti e le leggi
3
LA VELOCITA
La meccanica
6 Ore
4 ore lezione frontale
2 ora verifica
Il punto materiale in movimento
Sistemi di riferimento
Il moto rettilineo
La velocit media
Calcolo della distanza e del tempo
Il grafico spazio tempo
Dal grafico spazio-tempo al moto
Il moto rettilineo uniforme
Calcolo della posizione e del tempo nel moto
uniforme
Esempi di grafici spazio-tempo
I concetti e le leggi
4
L ACCELERAZIOnE
Il moto vario su una retta
6 Ore
4 ore lezione frontale
2 ora verifica
Velocit istantanea
Laccelerazione media
Il grafico velocit-tempo
Il moto uniformemente accelerato
La velocit nel moto uniformemente accelerato
Esempi di grafici velocit -tempo
La posizione nel moto uniformemente accelerato
Calcolo del tempo
I concetti e le leggi
5
I VETTORI
Il moto non rettilineo
6 Ore
4 ore lezione frontale
2 ora verifica
Lo spostamento indicato da una freccia
La somma di pi spostamenti
I vettori e gli scalari
Le operazioni con i vettori
Il prodotto scalare
Il prodotto vettoriale
I concetti e le leggi
L I C E O C L A S S I C O S TATA L E - E MP E D O C L E
70
CALENDARIO PROGRAMMA DI fISICA CLASSE SECONDA LICEO
PENTAMESTRE
MODULO UnITA DIDATTICA TEMPI MODALITA DI GESTIOnE
6
I MOTI nEL PIAnO
Vettore posizione e vettore spostamento
6 Ore
4 ore lezione frontale
2 ora verifica
Il vettore velocit
Il vettore accelerazione
Il moto circolare uniforme
La velocit angolare
Laccelerazione centripeta
Il moto armonico
Laccelerazione del moto armonico
Composizione dei moti
I concetti e le leggi
7
LE FORZE
E LEQUILIBRIO
Le forze cambiano la velocit
8 Ore
6 ore lezione frontale
2 ora verifica
La misura delle forze
Le forze sono vettori
La forza peso
Le forze di attrito
La forza elastica
Lequilibrio di un punto materiale
Lequilibrio su un piano inclinato
Il corpo rigido
Il momento delle forze
Il momento di una coppia di forze
Lequilibrio di un corpo rigido
Leffetto di pi forze su un corpo rigido
Le leve
I baricentro
I concetti e le leggi
8
I PRInCIPI
DELLA DInAMICA
La dinamica
4 Ore
3 ore lezione frontale
1 ora verifica
Il primo principio della dinamica
I sistemi di riferimento inerziali
Il principio di relativit galileliana
Leffetto delle forze
Il secondo principio della dinamica
Che cos la massa
Il terzo principio della dinamica
I concetti e le leggi 24 Ore
9
LE FORZE E IL
MOVIMEnTO
La caduta libera
4 Ore
3 ore lezione frontale
1 ora verifica
La forza - peso e la massa
La discesa lungo un piano inclinato
Il moto dei proiettili
La forza centripeta
Il moto armonico di una molla
Il pendolo
I concetti e le leggi
10
LEnERGIA
MECCAnICA
Il lavoro
6 Ore
5 ore lezione frontale 1
ora verifica
La definizione di lavoro per una forza costante
La potenza
Energia cinetica
Forze conservative e non conservative
Energia potenziale gravitazionale
La definizione generale dellenergia potenziale
Energia potenziale elastica
La conservazione dellenergia meccanica
I concetti e le leggi
SVILUPPO PROGETTUALE DEL PIAnO DELLOFFERTA FORMATIVA - (ART. 3 DEL D.P.R. 275)
71
CALENDARIO PROGRAMMA DI fISICA CLASSE SECONDA LICEO
PENTAMESTRE
MODULO UnITA DIDATTICA TEMPI MODALITA DI GESTIOnE
11
LA QUAnTITA DI MOTO E
IL MOMEnTO AnGOLARE
La quantit di moto
6 Ore
5 ore lezione frontale
1 ora verifica
La conservazione della quantit di moto
Limpulso di una forza
I principi della dinamica e la legge di conser-
vazione della quantit di moto
Gli urti su una retta
Gli urti obliqui
Il momento angolare
Conservazione e variazione del momento angolare
I concetti e le leggi
12
LA GRAVITAZIOnE
Le leggi di Keplero
4 Ore
3 ore lezione frontale
1 ora verifica
La gravitazione universale
Il valore della costante G
Massa inerziale e massa gravitazionale
Il moto dei satelliti
La deduzione delle leggi di keplero
Lenergia potenziale gravitazionale
La forza di gravit e la conservazione dellener-
gia meccanica
I concetti e le leggi
13
ACUSTICA
E OTTICA
Il suono, caratteri e velocit ; Udibilit
4 Ore
3 ore lezione frontale
1 ora verifica
La riflessione del suono; Leco
La propagazione della luce, la riflessione ,
la rifrazione. Gi specchi e le lenti
66 Ore
L I C E O C L A S S I C O S TATA L E - E MP E D O C L E
72
CALENDARIO PROGRAMMA DI fISICA CLASSE TERZA LICEO
TRIMESTRE
MODULO UnITA DIDATTICA TEMPI MODALITA DI GESTIOnE
1
LA TEMPERATURA
Il termometro e le scale termometriche
14 Ore
10 ore lezione
frontale
4 ore verifica
Conversione delle scale termometriche
Dilatazione lineare dei solidi
Dilatazione volumetrica dei solidi
Dilatazione volumetrica dei liquidi
Comportamento anomalo dellacqua
Le trasformazioni di un gas
Prima legge di Gay-Lussac ( p costante)
La legge di Boyle ( T costante)
Seconda legge di Gay-Lussac (V costante)
Il gas perfetto
Atomi e molecole
La mole e il numero di Avogadro
Lequazione di stato del gas perfetto
2
IL CALORE
Calore, lavoro ed energia di transito
6 Ore
4 ore lezione frontale
2 ora verifica
Capacit termica e calore specifico
Il calorimetro e la temperatura di equilibrio
Conduzione e convezione
Lirraggiamento
Il calore solare e leffetto serra
3
I CAMBIAMEnTI DI STATO
Stati di aggregazione e passaggi tra stati
4 Ore
3 ore lezione frontale
1 ora verifica
La fusione e la solidificazione
La vaporizzazione e la condensazione
Il vapore saturo e la sua pressione
La condensazione e la temperatura critica
Il vapore dacqua nellatmosfera
La sublimazione
4
IL PRIMO PRInCIPIO
DELLA TERMODInAMICA
Gli scambi di energia
6 Ore
4 ore lezione frontale
2 ora verifica
Lenergia interna di un sistema fisico
Il principio zero della termodinamica
Trasformazioni reali e quasistatiche
Il lavoro termodinamico
Il primo principio della termodinamica
5
IL SECOnDO PRInCIPIO
DELLA TERMODInAMICA
Le macchine termiche
6 Ore
4 ore lezione frontale
2 ora verifica
Gli enunciati del secondo principio
Rendimento di una macchina termica
Trasformazioni reversibili e irreversibili
Teorema di Carnot e ciclo di Carnot
Il motore dellautomobile Il frigorifero
36 Ore
SVILUPPO PROGETTUALE DEL PIAnO DELLOFFERTA FORMATIVA - (ART. 3 DEL D.P.R. 275)
73
CALENDARIO PROGRAMMA DI fISICA CLASSE TERZA LICEO
PENTAMESTRE
MODULO UnITA DIDATTICA TEMPI MODALITA DI GESTIOnE
6
EnTROPIA E DISORDInE
La disuguaglianza di Clausius
6 Ore
4 ore lezione frontale
2 ora verifica
Lentropia
Lentropia di un sistema isolato
Il quarto enunciato del secondo principio
Il 2 principio dal punto di vista molecolar
Stati macroscopici e stati microscopici
Lequazione di Boltzmann per lentropia
Il terzo principio della termodinamica
7
LA CARICA ELETTRICA
E
LA LEGGE DI COULOMB
Lelettrizzazione per strofinio
9 Ore
6 ore lezione frontale
3 ora verifica
Lelettrizzazione per contatto
I conduttori e gli isolanti
La carica elettrica
La legge di Coulomb
Lesperimento di Coulomb
La forza di Coulomb nella materia
Lelettrizzazione per induzione
8
IL CAMPO
ELETTRICO
E
IL POTEnZIALE
Il vettore campo elettrico
9 Ore
6 ore lezione frontale
3 ora verifica
Il campo elettrico di una carica puntiforme
Le linee di campo elettrico
Il flusso di campo elettrico attraverso una su-
perficie
Il teorema di Gauss
Lenergia potenziale elettrica
Il potenziale elettrico
Le superfici equipotenziali
9
IL MODELLO ATOMICO
Lesperienza di Rutherford
3 Ore
2 ore lezione frontale
1 ora verifica
Il modello di Bohr
Lenergia di legame di un elettrone in un atomo
di idrogeno
10
LA CORREnTE
ELETTRICA
COnTInUA
La capacit di un conduttore
10 Ore
7 ore lezione frontale
3 ora verifica
Il condensatore
Condensatori in serie e in parallelo
Lintensit della corrente elettrica
I generatori di tensione e i circuiti elettrici
La prima legge di Ohm
Resistori in serie e in parallelo
Le leggi di Kirchhoff
Leffetto Joule
La forza elettromotrice
I conduttori metallici
La seconda legge di Ohm
Legame tra resistivit e temperatura
Lestrazione degli elettroni da un metallo
I semiconduttori
11
LA CORREnTE ELETTRICA
nEI LIQUIDI E nEI GAS
Le soluzioni elettrolitiche
6 Ore
4 ore lezione frontale
2 ora verifica
Lelettrolisi
Le leggi di Faraday per lelettrolisi
Le pile e gli accumulatori
La conducibilit nei gas
I raggi catodici
L I C E O C L A S S I C O S TATA L E - E MP E D O C L E
Valutazione
E prevista una verifica ( formativa) della classe nel suo
complesso, per controllarne in itinere il processo di appren-
dimento,al fine di poter adottare con tempestivit quegli
accorgimenti didattici particolari che si rendessero neces-
sari per correggerlo e guidarlo. Per il rilevamento dei livelli
di conoscenza raggiunti, al termine di ogni modulo o alla
fine della singola unit didattica, sar effettuata una veri-
fica formativa e sommativa, che tender a verificare il rag-
giungimento degli obbiettivi minimi previsti per certificare
le competenze acquisite.
Le verifiche tendono a valorizzare, quantificare e valutare
il lavoro svolto al fine di analizzare in itinere strategie e me-
todologie da adottare. Sar privilegiato il colloquio attra-
verso il quale si evidenzieranno le attitudini e la prepara-
zione di ogni alunno.
Ciascun docente, qualora lo riterr opportuno, potr ricor-
rere, nellambito della propria programmazione, anche a
prove di verifica diverse dalla tradizionale interrogazione (
controllo del lavoro svolto a casa, verifiche scritte, test,
esercizi da eseguire in classe....)
74
CALENDARIO PROGRAMMA DI fISICA CLASSE TERZA LICEO
PENTAMESTRE
MODULO UnITA DIDATTICA TEMPI MODALITA DI GESTIOnE
12
FEnOMEnI
MAGnETICI
FOnDAMEnTALI
Magneti naturali e artificiali
8 Ore
5 ore lezione frontale
3 ora verifica
La forza magnetica e le linee del campo magne-
tica
Forze tra magneti e correnti
Forze tra correnti
Lintensit del campo magnetico
La forza magnetica su un filo percorso da cor-
rente
Il campo magnetico di un filo percorso da cor-
rente
Il campo magnetico di una spira
Il campo magnetico di un solenoide
Il motore elettrico
13
IL CAMPO
MAGnETICO
La forza di Lorentz
6 Ore
4 ore lezione frontale
2 ora verifica
Il moto di una carica in un campo magnetico
uniforme
Il flusso del campo magnetico
La circuitazione del campo magnetico
Le propriet magnetiche dei materiali
Il ciclo di isteresi magnetica
14
LInDUZIOnE
ELETTROMAGnE
La corrente indotta
6 Ore
4 ore lezione frontale
2 ora verifica
La legge di Faraday-neumann
La legge di Lenz
Lautoinduzione e la mutua induzione
Lalternatore
Il trasformatore
63 Ore
SVILUPPO PROGETTUALE DEL PIAnO DELLOFFERTA FORMATIVA - (ART. 3 DEL D.P.R. 275)
TEMI E TEMPI DEI PERCORSI DIDATTICI
Dopo ampia discussione i docenti propongono di svolgere
le seguenti tematiche secondo i tempi indicati:
PRIMO BIENNIO
Quarto ginnasio
TRIMESTRE:
Scienze della Terra : Universo; Sistema Solare; Stelle;
Sole; Galassie.
Chimica : grandezze e misure; fenomeni chimici e fisici;
la materia e le sue caratteristiche.
PENTAMESTRE
Scienze della Terra : La Terra: aspetti astronomici e fisici;
la Luna.
Chimica : la composizione della materia; i miscugli; le
soluzioni..
Quinto ginnasio
TRIMESTRE:
Biologia : caratteristiche dei viventi; origini della vita;
le biomolecole.
Chimica le trasformazioni della materia; atomi e mole-
cole; le leggi fondamentali della chimica.
PENTAMESTRE
Biologia : la cellula: struttura e funzioni; il metabolismo
energetico; la divisione cellulare.
Chimica : composti ed elementi; simboli degli elementi;
massa degli atomi e delle molecole; la mole.
75
AREA METODOLOGICA
OBIETTIVI COMPETENZE
Acquisire un metodo autonomo e flessibile.
Sa condurre autonomamente ricerche e risolvere pro-
blemi e situazioni nuove.
AREA LOGICO ARGOMENTATIVA
OBIETTIVI COMPETENZE
Padroneggiare strumenti espressivi e argomentativi.
Acquisire labitudine a ragionare con rigore logico.
Utilizzare gli strumenti espressivi e argomentativi in con-
testi comunicativi e la terminologia tipica del pensiero
scientifico
AREA LINGUISTICA E COMUNICATIVA
OBIETTIVI COMPETENZE
Padroneggiare la lingua italiana nelle sue quattro abilit.
Studiare, ricercare e comunicare attraverso le tecnologie
dellinformazione e delle comunicazioni.
Comprendere testi differenti per natura e complessit.
Esporre con linguaggio adeguato ai contesti e agli scopi
comunicativi.
SCIENZE NATURALI A060
Coordinatore Prof. S. Taglialavoro Segretaria: Prof.ssa francesca Giglione
PRIMO BIENNIO - TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
AREA METODOLOGICA
OBIETTIVI COMPETENZE
Acquisire un metodo autonomo e flessibile.
Sa condurre autonomamente ricerche e risolvere pro-
blemi e situazioni nuove.
AREA LOGICO ARGOMENTATIVA
OBIETTIVI COMPETENZE
Padroneggiare strumenti espressivi e argomentativi.
Acquisire labitudine a ragionare con rigore logico.
Utilizzare gli strumenti espressivi e argomentativi in con-
testi comunicativi e la terminologia specifica del pensiero
scientifico.
AREA LINGUISTICA E COMUNICATIVA
OBIETTIVI COMPETENZE
padroneggiare la lingua italiana nelle sue quattro abilit.
Studiare, ricercare e comunicare attraverso le tecnologie
dellinformazione e delle comunicazioni.
Comprendere testi differenti per natura e complessit.
Esporre con linguaggio adeguato ai contesti e agli scopi
comunicativi.
TRIENNIO - TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
L I C E O C L A S S I C O S TATA L E - E MP E D O C L E
TEMI E TEMPI DEI PERCORSI DIDATTICI
Dopo ampia discussione i docenti propongono di svolgere
le seguenti tematiche secondo i tempi indicati:
TRIENNIO
Primo liceo
TRIMESTRE:
Biologia : leggi di Mendel; il DnA; la sintesi proteica.
Chimica : la struttura atomica; la configurazione elet-
tronica degli elementi.
PENTAMESTRE
Biologia: : la genetica di Virus e Batteri; levoluzione.
Chimica : la tavola periodica degli elementi; i legami chi-
mici; nomi e formule dei composti; introduzione alla
chimica organica.
Secondo liceo
TRIMESTRE:
Biologia : applicazioni della genetica; levoluzione; clas-
sificazione dei viventi;
Chimica : velocit delle reazioni chimiche; lequilibrio
chimico; acidi e basi; pH;
chimica organica: alcani, alcheni, alchini.
PENTAMESTRE
Biologia : organizzazione del corpo umano; i tessuti ani-
mali; sistema scheletrico;
sistema muscolare; apparati: digerente; respiratorio;
escretore;
circolatorio; sistema nervoso.
Chimica : isomeria; composti aromatici; gruppi funzio-
nali.
Terzo liceo
TRIMESTRE
Geografia astronomica : sfera celeste e costellazione;
evoluzione delle stelle;
galassie; luniverso; sistema solare; pianeti.
PENTAMESTRE
Geografia astronomica : pianeta terra; prove e conse-
guenze dei moti della terra;
lorientamento; la Luna; minerali; rocce; fenomeni vul-
canici;
fenomeni sismici; struttura interna della Terra; le teorie
per spiegare la dinamica della litosfera.
I docenti propongono il progetto didattico Consolida-
mento e approfondimento dei contenuti di biologia e chi-
mica per gli studenti delle classi terminali.
SCELTE METODOLOGICHE
Si adotteranno metodologie ritenute idonee al raggiungi-
mento degli obiettivi prefissati e tendenti a promuovere un
apprendimento attivo, consapevole e costruttivo, per cui par-
tendo da unattenta analisi della situazione iniziale degli
alunni, sia dalle specifiche competenze cognitive che dagli
aspetti della personalit, si utilizzeranno i seguenti metodi:
lezione frontale- discussine collettiva. Valido uso sar fatto
dei sussidi audiovisivi, e oltre al testo scolastico anche di al-
ternativi e riviste scientifiche. Rivestir unimportanza fonda-
mentale la dimensione sperimentale e costruttiva della disci-
plina e come tale da tenere sempre presente. Il laboratorio
sar uno dei momenti pi significativi in cui essa si esprimer,
in quanto circostanza privilegiata del fare scienza attraverso
lorganizzazione e lesecuzione di attivit sperimentali, che
potranno svolgersi anche in classe o sul campo. Si individuer
un nucleo essenziale di attivit particolarmente significative
da svolgersi lungo larco dellanno, come esemplificative del
metodo proprio della disciplina. Tale dimensione sar comun-
que un aspetto irrinunciabile della formazione scientifica e
una guida per tutto il percorso formativo.
MEZZI E RISORSE
I docenti di Scienze utilizzeranno, oltre il testo scolastico,
anche testi alternativi, riviste scientifiche e qualunque altro
materiale utile al raggiungimento degli obiettivi. Saranno re-
golarmente impiegate laula di scienze ed il laboratorio di
chimica per effettuare semplici esperimenti e laula audio-
visiva per la visione guidata di video di contenuto scientifico.
VALUTAZIONE VERIfICA
I docenti, sulla base di unosservazione sistematica dei pro-
cessi di maturazione e di acquisizione di capacit, che si
traducono anche in atteggiamenti seri e responsabili, ter-
ranno conto dei livelli di partenza di ciascuno, rispetto ai
quali valuteranno levoluzione in ambito sia cognitivo che
affettivo-comportamentale. La formulazione dei giudizi
non obbedir pertanto a criteri puramente sommativi, ma
terr conto, oltre che dellacquisizione dei saperi anche del-
limpegno, della frequenza, ecc Il controllo sistematico
del lavoro svolto sar realizzato attraverso colloqui orali,
discussioni e dibattiti, test e questionari.
Allinizio dellanno scolastico si somministreranno dei test
dingresso a risposta multipla per verificare i prerequisiti
in possesso degli alunni.
I docenti, infine, propongono le seguenti visite distruzione:
Osservatorio astronomico di Roccapalumba, Museo Pale-
ontologico e Orto Botanico dellUniversit di Palermo.
76
SVILUPPO PROGETTUALE DEL PIAnO DELLOFFERTA FORMATIVA - (ART. 3 DEL D.P.R. 275)
77
STORIA DELLARTE A061
Il Dipartimento disciplinare di Storia dellarte individua, per
quanto di pertinenza del suo specifico campo dazione e di
proposta culturale, gli obiettivi e le competenze che infor-
meranno la programmazione disciplinare e concorreranno
a delineare il quadro complessivo dellazione didattica
espressa dalla scuola nella sua globalit. Gli obiettivi e le
competenze sotto esplicitati sono enucleati dal PECUP (al-
legato A al DPR n. 89 del 2010) alla luce degli obiettivi spe-
cifici di apprendimento contenuti nelle Indicazioni nazio-
nali per i nuovi Licei.
AREA STORICO UMANISTICA
OBIETTIVI COMPETENZE
Conoscere la storia del territorio nazionale europeo ed in-
ternazionale, dallantichit ai giorni nostri.
Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della
tradizione letterario artistico filosofica e scientifica ita-
liana ed europea.
Essere consapevoli del significato culturale ed economico
del patrimonio archeologico, architettonico ed artistico e
della necessit di preservarlo.
Comprendere diritti e doveri che caratterizzano lessere
cittadini, riconoscendo i contesti e gli spazi per il loro con-
sapevole esercizio.
Esplicitare un atteggiamento responsabile in rapporto al
territorio, allambiente e al patrimonio culturale.
Collocare nel tempo e nello spazio avvenimenti, contesti,
personaggi, movimenti e fatti artistici.
Utilizzare gli strumenti idonei per la fruizione consapevole
del patrimonio culturale.
AREA METODOLOGICA
OBIETTIVI COMPETENZE
Acquisire un metodo autonomo e flessibile avvalendosi
anche delle strategie ipotetico deduttive.
Condurre autonomamente ricerche e risolvere problemi
in situazioni nuove.
Sapere applicare le procedure del metodo sperimentale
di laboratorio, avvalendosene in contesti di ricerca non
strettamente scientifici.
AREA LOGICO ARGOMENTATIVA
OBIETTIVI COMPETENZE
Padroneggiare strumenti espressivi e argomentativi.
Ragionare con rigore logico e utilizzare gli strumenti
espressivi e argomentativi in distinti contesti comunica-
tivi.
AREA LINGUISTICA E COMUNICATIVA
OBIETTIVI COMPETENZE
Padroneggiare la lingua italiana nelle sue quattro abilit:
parlare, leggere, scrivere, ascoltare.
Comprendere testi differenti per natura e complessit.
Esporre con un linguaggio adeguato agli scopi comunica-
tivi
Studiare, ricercare e comunicare attraverso le TIC
Utilizzare i mezzi informatici in itinerari di ricerca e pro-
durre testi multimediali.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE:
AREA CULTURALE (II biennio e V anno)
In conseguenza della progressiva entrata a regime della
riforma della scuola secondaria di secondo grado, ai
sensi del DPR 89/2010, che per la storia dellarte pre-
vede un aumento delle ore al primo anno del secondo
biennio (da 33 ore annue a 66), il curricolo di storia
dellarte contempla un ridisegno complessivo che con-
ferisce allo studio della disciplina un ritmo pi disteso
e consente ai docenti di riformulare la programmazione
disciplinare secondo un andamento sensibilmente mo-
dificato.
OBIETTIVI SPECIfICI DI APPRENDIMENTO
Con riferimento agli obiettivi specifici di apprendimento
contenuti nelle Indicazioni nazionali per il Liceo Classico, e
in accordo con la specificit del nostro territorio i docenti
hanno concordemente elaborato i nuclei essenziali del cur-
ricolo distribuiti nel secondo biennio e nel quinto anno.
L I C E O C L A S S I C O S TATA L E - E MP E D O C L E
CONTENUTI ORGANIZZATI IN MODULI E U.D.
Leventuale suddivisione del programma di studi in Moduli
e Unit Didattiche si impernier sulla ricorrenza di nuclei
tematici specifici delle arti visive quali le tecniche, i temi, i
contenuti iconografici, i rapporti con la sfera del sacro o il
pensiero scientifico, le tecnologie dellarchitettura. Ogni
modulo sar presentato agli alunni secondo un approccio
globale e integrato come un percorso nel quale sar data
possibilit agli allievi di affinare o rinforzare conoscenze e
competenze specifiche e diverse. In congruenza con i per-
corsi proposti sar prospettata agli allievi una specifica
prova di verifica dei traguardi conseguiti. nei diversi moduli
78
NUCLEI ESSENZIALI DEL CURRICOLO
II BIENNIO V ANNO
I LICEO II LICEO III LICEO
Arte greca: sue origini (con riferi-
mento alle civilt orientali) e sviluppo,
con particolare riferimento alla civilt
siceliota e della Magna Graecia, e spe-
cifiche attivit di conoscenza dellin-
sediamento akragantino;
Arte etrusca (sue origini e sviluppo).
Arte romana (sue origini e sviluppo).
Arte dei primi secoli del cristianesimo:
Tardo Antico, Paleocristiano, Bizan-
tino.
LArte medievale
Il Romanico, le varie tradizioni regio-
nali con particolare attenzione al ro-
manico siciliano di matrice nor-
manna.
Il Gotico, le sue origini nellIle-de-
France e la sua diffusione in tutta Eu-
ropa.
Il Gotico italiano: Pittura, Scultura, Ar-
chitettura.
La pittura del Trecento.
Arte del Rinascimento: Il Quattro-
cento e il Cinquecento nelle linee ge-
nerali e negli sviluppi locali.
il Seicento - lArte barocca, tardo ba-
rocca e Rococ;
Il Settecento:
Larte dei regni assolutisti: lAncien
Rgime.
Larte nellilluminismo: lo spirito del-
lenciclopedia nelle arti visive.
Larte e la rivoluzione industriale:
prime manifestazioni della modernit.
LOttocento: tra neoclassicismo e Ro-
manticismo.
Le ricerche pittoriche nella prima met
del XIX secolo.
Il Realismo nellarte.
La grande stagione impressionista e
post impressionista.
Il novecento: Le avanguardie artisti-
che: gliismi figurativi.
I maggiori rappresentanti e movi-
menti.
Larte nei regimi totalitari.
Larte nel dopoguerra: cenni allarte
contemporanea.
Si riporta nella presente programmazione estratto della
programmazione elaborata dal dipartimento di storia del-
larte nella seduta del 9 settembre 2011, che illustra la
scansione annuale dei curricoli secondo il quadro orario
precedente la riforma:
NUCLEI ESSENZIALI DEL PROGRAMMA
II BIENNIO V ANNO
I LICEO II LICEO III LICEO
Arte greca: sue origini (con riferi-
mento alle civilt orientali) e sviluppo,
con particolare riferimento alla civilt
siceliota e della Magna Graecia;
Arte etrusca (sue origini e sviluppo).
Arte romana (sue origini e sviluppo).
Arte dei primi secoli del cristianesimo:
Tardo Antico, Paleocristiano, Bizan-
tino.
LArte medievale
- Il Romanico, le varie tradizioni re-
gionali con particolare attenzione al
romanico siciliano di matrice nor-
manna.
- Il Gotico, le sue origini nellIle-de-
France e la sua diffusione in tutta Eu-
ropa.
Il Gotico italiano: Pittura, Scultura,
Architettura.
La pittura del Trecento.
Arte del Rinascimento: Il Quattro-
cento e il Cinquecento nelle linee ge-
nerali e negli sviluppi locali.
il Seicento - lArte barocca, tardo ba-
rocca e Rococ;
Il Settecento:
Larte dei regni assolutisti: lAncien R-
gime.
Larte dellilluminismo: lo spirito del-
lenciclopedia nelle arti visive. Larte e
la rivoluzione industriale: prime mani-
festazioni della modernit.
LOttocento: tra neoclassicismo e Ro-
manticismo.
Le ricerche pittoriche nella prima met
del XIX secolo.
Il Realismo nellarte.
La grande stagione impressionista e
post impressionista.
Il novecento: Le avanguardie artisti-
che: gliismi figurativi.
I maggiori rappresentanti e movi-
menti.
Larte nei regimi totalitari.
Larte nel dopoguerra: cenni allarte
contemporanea.
SVILUPPO PROGETTUALE DEL PIAnO DELLOFFERTA FORMATIVA - (ART. 3 DEL D.P.R. 275)
sar ricercata la messa a fuoco di particolari modi di cono-
scere e apprendere, e si cercher di valorizzare i diversi stili
di apprendimento che contraddistinguono le individualit
degli alunni.
INDICAZIONE DEI TEMPI DI ATTUAZIONE
I percorsi didattici verranno scanditi rispettando le sca-
denze di fondo individuate dal Collegio Docenti: trimestre
e pentamestre con verifica intermedia come consentito in
materia di autonomia organizzativa dellofferta didattica.
Sar compito dei singoli docenti, in sede di programma-
zione, individuare le scansioni dei curricoli e dei momenti
di verifica, tenendo costantemente sotto controllo limpre-
scindibile esigenza di accertare che vi sia, da parte degli
studenti, una adeguata risposta al dialogo educativo, ed
una efficace e misurabile progressione nelle loro cono-
scenze.
METODOLOGIA
Le scelte metodologiche hanno loro fondamento nelle pra-
tiche tradizionali di insegnamento: momento centrale della
didattica sar la lezione frontale. Alla tradizionale lezione
frontale potranno (compatibilmente con lorientamento e
le scelte metodologiche personali dei singoli docenti, e con
leventuale interesse manifestato dallle famiglie e dagli stu-
denti), aggiungersi metodologie finalizzate a favorire negli
allievi lacquisizione, linteriorizzazione e la maturazione di
stili di apprendimento personali, efficaci e innovativi. Par-
tendo dal vincolo dellesiguo monte orario sar proposta,
ove le condizioni del contesto classe lo permettano, una
didattica innovativa nelle forme del laboratorio, dellap-
prendimento collaborativo e cooperativo (attraverso lavori
individuali e di gruppo), il mobile learning, con lausilio dei
mezzi di comunicazione ormai largamente disponibili
presso le giovani generazioni (smartphone, tablet, iPad), la
costruzione di pagine wiki, lapprendimento per progetti
(Project Based Learning), la Flipped Classroomin modo da
trasformare il suddetto vincolo in una opportunit di spe-
rimentazione didattica.
CARICO DI LAVORO DOMESTICO
Il carico di lavoro domestico, congruentemente allinci-
denza delle ore di storia dellarte nel curricolo complessivo,
sar concentrato nel tempo necessario allacquisizione dei
contenuti. Tali contenuti saranno restituiti dallalunno in
forma prevalentemente orale. Occasionalmente agli alunni
sar chiesto di produrre testi di limitata estensione (recen-
sioni, descrizioni scritte di opere ecc..) ovvero di istruire
materiali per il lavoro laboratoriale, da compiersi in aula in
gruppi limitati. Tutte le attivit sopra descritte possono ap-
prossimativamente quantificarsi in un carico di lavoro pari
allimpegno in aula.
MEZZI E RISORSE
I mezzi strumentali disponibili per la proposta didattica
sono, oltre al consueto libro di testo e di imprescindibile ri-
ferimento:
i sussidi audiovisivi: LIM, filmati, repertori fotografici;
Tutte le risorse disponibili in rete (siti reference, portali
dedicati alla disciplina storia dellarte, siti istituzionali
di musei e fondazioni, siti di istituzioni educative e sco-
lastiche, podcast estratti da siti dedicati allarte;
le disponibilit della biblioteca;
altri testi, anche in lingua inglese, allo scopo di prepa-
rare adeguatamente il terreno allavvento, negli anni a
venire (quinto anno) alla didattica secondo la metodo-
logia CLIL (Content and Language Integrated Learning)
nello spirito della riforma in atto;
STRUMENTI DIDATTICI E DI VERIfICA
Tenendo nella dovuta considerazione il monte ore del cur-
ricolo di storia dellarte, e considerando il momento della
valutazione un importante strumento di verifica soprat-
tutto dellefficacia dellazione didattica, potranno esser ef-
fettuati, a discrezione del singolo docente momenti di ve-
rifica secondo tipologie diversificate (colloqui e/o eventuali
verifiche scritte in distinte tipologie di prova: strutturata,
semistrutturata, aperta, ecc).
La diversificazione di momenti e tipologie di verifica deve
servire a valorizzare competenze e stili di apprendimento
negli studenti che sono necessariamente personali e diffe-
renziati, a rinforzare positivamente in loro il senso della
congruenza fra i percorsi proposti dallinsegnante e il mo-
mento della valutazione, e il gusto di vedere le proprie in-
clinazioni e competenze valorizzate al meglio.
PERIODICITA DELLE VERIfICHE
Sar cura dei docenti prevedere ripetuti momenti di veri-
fica anche non formale nellambito della scansione del-
lanno scolastico in trimestre e pentamestre. Si pu ipotiz-
zare un ritmo bimestrale delle verifiche, che si sovrappone
e si integra con il calendario suddiviso in trimestre e pen-
tamestre. I momenti di verifica saranno ripetuti anche nel
caso di insoddisfacente prestazione degli alunni, sia su
istanza degli alunni, sia su iniziativa del docente.
VALUTAZIONE
Il momento della valutazione:
terr presenti le condizioni di partenza della classe e
del singolo studente e considerer i traguardi conse-
guiti;
offrir agli studenti le condizioni di trasparenza per per-
mettere loro di ritrovarsi serenamente nel momento
valutativo;
dovr consentire, in un clima di serenit, agli studenti
di misurare i propri progressi, e ai docenti di verificare
e misurare lefficacia della propria azione didattica;
RECUPERO E/O SOSTEGNO
Il recupero di casi di scarso rendimento sar attentamente
monitorato dai docenti, che concorderanno, nelle forme e
nei tempi pi acconci, opportune strategie di recupero
delle lacune rilevate nel corso dellanno scolastico. Analo-
gamente sar curata, da parte dei docenti del diparti-
mento, ogni iniziativa volta a sostenere gli alunni dal profilo
eccellente, al fine di valorizzare inclinazioni talenti e inte-
ressi manifestati dagli allievi.
NODI DI RACCORDO TRA
DISCIPLINE EPISTEMOLOGICAMENTE AffINI
Le competenze di ambito hanno carattere trasversale e co-
stituiscono il denominatore comune alle discipline episte-
mologicamente affini dellasse o allarea. La loro individua-
zione permette di costruire percorsi di lavoro comuni tra
pi discipline.
In particolare i docenti di la storia dellarte, grazie allo
speciale statuto epistemologico della disciplina che le
consente di dialogare proficuamente con tutte le disci-
pline del curricolo, nei singoli consigli di classe puntualiz-
zeranno e proporranno temi, percorsi ed ambiti per una
79
L I C E O C L A S S I C O S TATA L E - E MP E D O C L E
progettazione unificata o integrata, con i titolari di inse-
gnamenti quali lingua straniera, lettere, scienze della
terra, storia, filosofia matematica o fisica. Ci potr at-
tuarsi nel caso di disponibilit di docenti delle altre disci-
pline che vorranno provarsi nella progettazione integrata
di segmenti comuni.
ATTIVITA E PROGETTI CURRICULARI
ED EXTRACURRICULARI
INERENTI ALLE DISCIPLINE DELLAREA
Come consuetudine nella scuola, si proporr agli studenti
la partecipazione a attivit e progetti quali:
Giornate FAI di Primavera;
Concorso Archeociak
Olimpiadi del Patrimonio
VISITE GUIDATE E VIAGGI DISTRUZIONE
COERENTI CON LE DISCIPLINE DELLASSE
Di concerto con i docenti di discipline quali Latino, Italiano,
Greco, Lingua straniera, Storia e filosofia, si formuleranno
proposte di itinerari di conoscenza diretta dei luoghi e dei
contesti storico artistici di produzione dei manufatti og-
getto di studio nei diversi anni del triennio. Si rimanda alle
singole programmazioni nellambito dei Consigli di classe
per la specificazione delle mete dei viaggi di istruzione e
delle visite guidate.
80
DIRITTO ED ECONOMIA A019
PROGETTAZIONE PER COMPETENZE
Discipline Giuridiche ed Economiche a.s. 2012/2013
I docenti del dipartimento hanno stilato la programma-
zione per il triennio, aderendo alle linee guida del Pecup,
di cui allallegato A inserito nel D.P.R 15 marzo 2010 n.89,
al fine di individuare gli obiettivi e le competenze adeguate
alle discipline.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
Al termine degli studi liceali, lo studente dovr avere ac-
quisito le competenze qui di seguito elencate, attraverso il
raggiungimento degli obiettivi individuati nelle aree speci-
ficate dal PECUP.
AREA METODOLOGICA
OBIETTIVI COMPETENZE
Acquisire un metodo autonomo e flessibile
Conduce autonomamente ricerche e risolve problemi in
situazioni nuove.
AREA LOGICO ARGOMENTATIVA
OBIETTIVI COMPETENZE
Padroneggiare strumenti espressivi e argomentativi.
Ragiona con rigore logico e utilizza gli strumenti espressivi
ed argomentativi in distinti contesti comunicativi.
AREA LINGUISTICA E COMUNICATIVA
OBIETTIVI COMPETENZE
Padroneggiare la lingua italiana
Comprende testi differenti per natura e complessit.
Espone con linguaggio adeguato ai contesti e agli scopi co-
municativi.
AREA STORICO-UMANISTICA
COMPETENZE
Conoscere i presupposti culturali e la natura delle Istitu-
zioni politiche, giuridiche , sociali ed economiche europee
e nazionali.
Conoscere sommariamente la storia del territorio nazio-
nale ed europeo dei nostri giorni
Essere consapevole del significato culturale , economico
e giuridico del nostro patrimonio archeologico architetto-
nico e artistico
Comprendere diritti e doveri che caratterizzano lessere
cittadini
Utilizza gli strumenti idonei per la fruizione consapevole
del patrimonio culturale
Sa collocare nel tempo e nello spazio gli avvenimenti, i
contesti e i personaggi.
TEMI E TEMPI DEI PERCORSI DIDATTICI
SECONDO BIENNIO
II Liceo
Ordinamento giuridico: Stato radici storiche
La Costituzione
Gli organi costituzionali
Lo Stato nella comunit internazionale
QUINTO ANNO
III Liceo
Organizzazione economica della societ: produzione
distribuzione della ricchezza domanda offerta red-
dito nazionale.
SVILUPPO PROGETTUALE DEL PIAnO DELLOFFERTA FORMATIVA - (ART. 3 DEL D.P.R. 275)
Le tradizioni di ricerca in economia politica.
Storia del pensiero economico. La rivoluzione Keyne-
siana.
Le principali tematiche macroeconomiche.
Lintervento dello Stato in economia..
I percorsi didattici verranno scanditi rispettando le sca-
denze di fondo individuate dal Collegio dei Docenti (trime-
stre e pentamestre, con la verifica intermedia).
Sar compito dei singoli docenti, in sede di programma-
zione, individuare le scansioni dei curriculi.
SCELTE METODOLOGICHE
La lezione frontale, linstaurazione progressiva del metodo
democratico-partecipativo e la costante verifica dei dati co-
gnitivi proposti, costituiscono, le principali linee strategiche
dellazione metodologica che si intende realizzare .
I docenti unanimemente riconoscono la priorit pi che
dello svolgimento dei programmi della creazione di un con-
testo emotivo ed affettivo contrassegnato dalla serenit e
costante tensione verso la libert responsabile.
MEZZI E RISORSE
Per quanto riguarda i sussidi didattici, i docenti intendono
avvalersi , oltre che dei manuali in adozione, anche di ul-
teriori pubblicazioni , Costituzione,Codice civile
Le classi liceali parteciperanno ad iniziative culturali di ca-
rattere extracurricolare qualora i docenti ne dovessero rav-
visare lutilit e la scientificit.
VALUTAZIONE E VERIfICA
I docenti procederanno con verifiche agili e frequenti in
modo da calibrare in itinere la programmazione, ci al fine
di comunicare alle famiglie i risultati dei processi cognitivi e
formativi raggiunti dagli alunni. Oltre alle verifiche condotte
mediante colloqui si utilizzeranno altri strumenti quali:
Osservazioni sistematiche;
Dialogo continuo;
Interventi personali degli alunni.
non si esclude, qualora il docente lo ritenga opportuno, la
possibilit di integrare la valutazione con prove scritte e/o
questionari.
Il dipartimento stabilir, nel corso dellanno scolastico,
date, tipologie e modalit di prove simulate da realizzare
nelle due classi in funzione degli Esami di Stato.
Le verifiche verranno effettuate tenendo conto degli obiet-
tivi programmati.
81
SCIENZE MOTORIE - EDUCAZIONE fISICA A029
OBIETTIVI SPECIfICI DI APPRENDIMENTO
Adattarsi a situazioni nuove e comunicare in modo glo-
balmente efficace. Migliorare il controllo del gesto, la
conoscenza e la consapevolezza delle capacit del pro-
prio corpo.
Porsi in relazione con gli altri in modo corretto ( rispetto
delle regole, anche nello sport) ed essere in grado di la-
vorare in gruppo.
Utilizzare le capacit motorie in modo adeguato alle di-
verse situazioni;
Praticare le attivit sportive sia individuali che di squa-
dra in forma appropriata e controllata;
Assumere stili di vita e comportamenti responsabili nei
confronti della salute dinamica, conferendo il giusto va-
lore allattivit fisica e sportiva.
Assumere comportamenti responsabili nei confronti
del comune patrimonio ambientale.
PRIMO BIENNIO
SUDDIVISIONE PER MODULI
MODULO A: Organi e apparati
Competenze: denominare e descrivere le funzioni tipi-
che del sistema muscolare, degli apparati cardiaco, di-
gerente e nervoso.scheletrico, articolare e muscolare;
UNITA DIDATTICHE:
Lapparato locomotore;
Lo scheletro: ossa, articolazioni
Gli effetti del movimento sulle ossa;
Gli effetti del movimento sulle articolazioni;
I muscoli
Gli effetti del movimento sui muscoli;
Paramorfismi e dismorfismi
Lapparato cardio- circolatorio
Tempi di attuazione: Le U. D. teoriche si svolgeranno alter-
nate alle U.D. pratiche nei mesi di settembre ottobre- no-
vembre- dicembre.
MODULO B : COMPLETAMENTO DELLO SVILUPPO fUN-
ZIONALE DELLE CAPACITA MOTORIE
Competenze : A fine anno lalunno dovr dimostrare un
miglioramento della sua capacit iniziale di:
eseguire movimenti con lescursione pi ampia possi-
bile nellambito del normale raggio di movimento arti-
colare; 2) tollerare un carico di lavoro submassimale
per un tempo prolungato; 3) vincere resistenze rappre-
sentate dal carico naturale o da un carico addizionale
di entit adeguata; 4) compiere azioni nel pi breve
tempo possibile
UNITA DIDATTICHE
Test dingresso per ciascuna delle capacit condizionali
La mobilit:
esercizi di mobilizzazione a corpo libero (individuali e a
coppie);
esercizi con i piccoli attrezzi (bacchette, funicella, ecc.);
esercizi ai grandi attrezzi;
stretching.
La resistenza
Corsa lenta e prolungata (corsa in endurance);
Corsa con variazioni di ritmo;
Esercizi di opposizione-resistenza;
Circuiti e percorsi
La forza
Esercizi a carico naturale;
Esercizi con sovraccarico;
Esercizi a coppie;
La velocit
Esercizi di reazione a segnali diversi;
Prove ripetute su brevi distanze;
L I C E O C L A S S I C O S TATA L E - E MP E D O C L E
Sprint con partenza da diverse posizioni;
Esercizi con la funicella;
Tempi di attuazione: ottobre- novembre-dicembre
MODULO C : PERCEZIONE DI SE
Competenze : 1) avere controllo segmentario; 2) realiz-
zare movimenti in forma economica e adeguati alle di-
verse situazioni spazio-temporali;3) controllare il pro-
prio corpo nello spazio e recuperare la corretta postura
dopo un intervento perturbatorio.
UNITA DIDATTICHE:
Coordinazione dinamica generale e equilibrio
Esercizi di preacrobatica (capovolte, verticale sulle mani)
Esercizi di riduzione della base di appoggio al suolo, sul
posto e in movimento
Esercizi di coordinazione oculo-manuale;
Esercizi di coordinazione oculo-podalica;
Attivit individuali e di gruppo in forme variate e sem-
pre pi complesse;
Tempi di attuazione: gennaio- febbraio
MODULO D: LO SPORT, LE REGOLE E IL fAIR PLAY
Competenze: sapere applicare le strategie tecnico-tat-
tiche dei giochi sportivi, sapere affrontare il confronto
agonistico con vero fair play, saper assumere diversi
ruoli e le relative responsabilit sia nellarbitraggio che
in compiti di giuria.
UNITA DIDATTICHE:
Fondamentali di gioco della pallavolo;
Partite di pallavolo;
Fondamentali di gioco della pallacanestro;
Partite di pallacanestro;
Fondamentali di gioco del calcio a 5;
Partite di calcetto;
Tempi di attuazione: Tuto lanno
Esercizi propedeutici al getto del peso e tecnica di lan-
cio;
Esercizi propedeutici e tecnica del salto in alto
Esercizi propedeutici e tecnica del salto in lungo
Prove di velocit e partenza dai blocchi;
Movimenti principali della ginnastica artistica e dellae-
robica;
Tempi di attuazione: febbraio- marzo-aprile- maggio.
MODULO E: SALUTE, BENESSERE, SICUREZZA E PREVEN-
ZIONE
Competenze: sapere assumere stili di vita e comporta-
menti attivi nei confronti della propria salute.
UNITA DIDATTICHE:
Concetto di salute dinamica;
Educazione alimentare
Prevenzione e sicurezza nel comportamento stradale
scuola e palestra
Le dipendenze: tabacco, alcool, droga,
Tempi di attuazione: Le U. D. teoriche si svolgeranno al-
ternate alle U.D. pratiche nei mesi di gennaio, febbraio,
marzo, aprile.
I tempi di attuazione previsti sono indicativi e potranno su-
bire delle modifiche, in quanto la specificit della disciplina
comporta che in ogni unit didattica, si lavori contempo-
raneamente con pi contenuti e obiettivi.
METODOLOGIA
nelleffettuazione dellattivit didattica si terranno in giusta
considerazione il grado di preparazione degli alunni/e e le
loro caratteristiche psicofisiche, rilevate tramite lesecu-
zione di test. Le esercitazioni saranno svolte con impiego
di movimenti naturali variandoli di intensit, di ritmo e di
misura, in considerazione del sesso e dellet. Si cercher
di operare in modo attivo e produttivo, favorendo linseri-
mento sociale e promuovendo il lavoro di gruppo. Si alter-
ner il metodo analitico al globale in funzione dellattivit
svolta. Per lo studio degli aspetti teorici e scientifici della
disciplina, anche in collaborazione con linsegnante di
scienze, in modo da sottoporre gli alunni delle classi inte-
ressate ai diversi aspetti degli argomenti in comune, si ef-
fettueranno lezioni frontali e partecipate con relativi ap-
profondimenti, ricerche e verifiche, talvolta usando gli au-
diovisivi e le tecnologie informatiche. Si cercher di coin-
volgere la totalit degli studenti, ed eventuali alunni im-
possibilitati a svolgere attivit pratica, saranno invitati a se-
guire da vicino le esercitazioni per meglio cogliere gli
aspetti teorici dei contenuti dei quali dovranno dimostrare
la conoscenza ed effettuare approfondimenti attraverso re-
lazioni, ricerche, ecc.., ed inoltre potranno svolgere compiti
di assistenza, di giuria o di arbitraggio.
MEZZI E RISORSE
Palestra coperta e due palestre scoperte. Attrezzi piccoli e
grandi, codificati e non. Libri di testo, fotocopie e sussidi
audiovisivi.
VERIfICHE
Allinterno di ogni modulo sar verificato il miglioramento
conseguito da ogni singolo alunno, sia attraverso test con
rilevamenti metrici e cronometrici che con osservazioni si-
stematiche.
VALUTAZIONE
Per ogni obiettivo si valuter il significativo miglioramento
conseguito da ogni studente sia in senso quantitativo che
qualitativo. La valutazione nel corso del processo educativo
sar formulata e riferita al raggiungimento degli obiettivi edu-
cativi e didattici attraverso lutilizzo della seguente griglia:
82
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
partecipazione interesse impegno conoscenze abilit motorie progr. dapprend. giudizio sintetico Voto
nulla inesistente carente inconsist. irrilev. negativa gravem. Scarso 2 3
di disturbo inadeguata sporadico Lacunose disorganizzate insignificante Scarso 4
Passiva insoddisfacente incostante frammentarie Limitate modesta Mediocre 5
Discontinua accettabile quasi assiduo superficial adeguate positiva suff. 6
recettiva soddisfacente perseverante approfondite organizzate apprezzabile Discreto 7
Attiva considerevole tenace approf. e collegate elaborate consistente Buono 8
costruttiva notevole lodevole Solide pers. elaborate pregevole ottimo eccell. 9-10
SVILUPPO PROGETTUALE DEL PIAnO DELLOFFERTA FORMATIVA - (ART. 3 DEL D.P.R. 275)
PROGETTO DIDATTICO DELLA DISCIPLINA
Obiettivi specifici di apprendimento
Adattarsi a situazioni nuove e comunicare in modo glo-
balmente efficace. Migliorare il controllo del gesto, la
conoscenza e la consapevolezza delle capacit del pro-
prio corpo.
Porsi in relazione con gli altri in modo corretto ( rispetto
delle regole, anche nello sport) ed essere in grado di la-
vorare in gruppo.
Utilizzare le capacit motorie in modo adeguato alle di-
verse situazioni;
Praticare le attivit sportive sia individuali che di squa-
dra in forma appropriata e controllata;
Assumere stili di vita e comportamenti responsabili nei
confronti della salute dinamica, conferendo il giusto va-
lore allattivit fisica e sportiva.
Assumere comportamenti responsabili nei confronti
del comune patrimonio ambientale.
SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO
SUDDIVISIONE PER MODULI
MODULO A : Organi e apparati
Competenze : denominare e descrivere le funzioni tipi-
che del sistema muscolare, degli apparati cardiaco, di-
gerente e nervoso.scheletrico, articolare e muscolare;
UNITA DIDATTICHE:
Lapparato locomotore;
Lapparato respiratorio
Lapparato cardio- circolatorio
Lapparato digerente
Il sistema nervoso
Tempi di attuazione: Le U. D. teoriche si svolgeranno alter-
nate alle U.D. pratiche nei mesi di settembre ottobre- no-
vembre- dicembre.
MODULO B : COMPLETAMENTO DELLO SVILUPPO fUN-
ZIONALE DELLE CAPACITA MOTORIE
Competenze : A fine anno lalunno dovr dimostrare un
miglioramento della sua capacit iniziale di:
eseguire movimenti con lescursione pi ampia possi-
bile nellambito del normale raggio di movimento arti-
colare; 2) tollerare un carico di lavoro submassimale
per un tempo prolungato; 3) vincere resistenze rappre-
sentate dal carico naturale o da un carico addizionale
di entit adeguata; 4) compiere azioni nel pi breve
tempo possibile
UNITA DIDATTICHE
Test dingresso per ciascuna delle capacit condizionali
La mobilit:
esercizi di mobilizzazione a corpo libero (individuali e a
coppie);
esercizi con i piccoli attrezzi (bacchette, funicella, ecc.);
esercizi ai grandi attrezzi;
stretching.
La resistenza
Corsa lenta e prolungata (corsa in endurance);
Corsa con variazioni di ritmo;
Esercizi di opposizione-resistenza;
Circuiti e percorsi
La forza
Esercizi a carico naturale;
Esercizi con sovraccarico;
Esercizi a coppie;
La velocit
Esercizi di reazione a segnali diversi;
Prove ripetute su brevi distanze;
Sprint con partenza da diverse posizioni;
Esercizi con la funicella;
Tempi di attuazione: ottobre- novembre-dicembre
MODULO C : PERCEZIONE DI SE
Competenze : 1) avere controllo segmentario; 2) realiz-
zare movimenti in forma economica e adeguati alle di-
verse situazioni spazio-temporali;3) controllare il pro-
prio corpo nello spazio e recuperare la corretta postura
dopo un intervento perturbatorio.
UNITA DIDATTICHE:
Coordinazione dinamica generale e equilibrio
Esercizi di preacrobatica (capovolte, verticale sulle
mani)
Esercizi di riduzione della base di appoggio al suolo, sul
posto e in movimento
Esercizi di coordinazione oculo-manuale;
Esercizi di coordinazione oculo-podalica;
Attivit individuali e di gruppo in forme variate e sem-
pre pi complesse;
Tempi di attuazione: gennaio- febbraio
MODULO D: LO SPORT, LE REGOLE E IL fAIR PLAY
Competenze: sapere applicare le strategie tecnico-tat-
tiche dei giochi sportivi, sapere affrontare il confronto
agonistico con vero fair play, saper assumere diversi
ruoli e le relative responsabilit sia nellarbitraggio che
in compiti di giuria.
UNITA DIDATTICHE:
Fondamentali di gioco della pallavolo;
Partite di pallavolo;
Fondamentali di gioco della pallacanestro;
Partite di pallacanestro;
Fondamentali di gioco del calcio a 5;
Partite di calcetto;
Tempi di attuazione: Tutto lanno
Esercizi propedeutici al getto del peso e consolida-
mento della tecnica di lancio;
Esercizi propedeutici e consolidamento della tecnica
del salto in alto
Esercizi propedeutici e consolidamento della tecnica
del salto in lungo
Prove di velocit e partenza dai blocchi;
Esercizi propedeutici e tecnica della corsa ad ostacoli;
Esercizi propedeutici e tecnica del lancio del disco;
Movimenti principali della ginnastica artistica e dellae-
robica;
Tempi di attuazione: febbraio- marzo-aprile- maggio.
MODULO E: SALUTE, BENESSERE, SICUREZZA E PREVEN-
ZIONE
Competenze: sapere assumere stili di vita e comporta-
menti attivi nei confronti della propria salute.
UNITA DIDATTICHE:
Concetto di salute dinamica;
Educazione alimentare
Le dipendenze: tabacco, alcool, droga,
Il doping
Principali traumi sportivi
Elementari tecniche di primo soccorso;
Cenni storici sullevoluzione delleducazione fisica.
Tempi di attuazione: Le U. D. teoriche si svolgeranno
alternate alle U.D. pratiche nei mesi di gennaio, febbraio,
marzo, aprile.
83
L I C E O C L A S S I C O S TATA L E - E MP E D O C L E
I tempi di attuazione previsti sono indicativi e potranno su-
bire delle modifiche, in quanto la specificit della disciplina
comporta che in ogni unit didattica, si lavori contempo-
raneamente con pi contenuti e obiettivi.
METODOLOGIA
nelleffettuazione dellattivit didattica si terranno in giusta
considerazione il grado di preparazione degli alunni/e e le
loro caratteristiche psicofisiche, rilevate tramite lesecu-
zione di test. Le esercitazioni saranno svolte con impiego
di movimenti naturali variandoli di intensit, di ritmo e di
misura, in considerazione del sesso e dellet. Si cercher
di operare in modo attivo e produttivo, favorendo linseri-
mento sociale e promuovendo il lavoro di gruppo. Si alter-
ner il metodo analitico al globale in funzione dellattivit
svolta. Per lo studio degli aspetti teorici e scientifici della
disciplina, anche in collaborazione con linsegnante di
scienze, in modo da sottoporre gli alunni delle classi inte-
ressate ai diversi aspetti degli argomenti in comune, si ef-
fettueranno lezioni frontali e partecipate con relativi ap-
profondimenti, ricerche e verifiche, talvolta usando gli au-
diovisivi e le tecnologie informatiche. Si cercher di coin-
volgere la totalit degli studenti, ed eventuali alunni im-
possibilitati a svolgere attivit pratica, saranno invitati a se-
guire da vicino le esercitazioni per meglio cogliere gli
aspetti teorici dei contenuti dei quali dovranno dimostrare
la conoscenza ed effettuare approfondimenti attraverso re-
lazioni, ricerche, ecc.., ed inoltre potranno svolgere compiti
di assistenza, di giuria o di arbitraggio.
MEZZI E RISORSE
Palestra coperta e due palestre scoperte. Attrezzi piccoli e
grandi, codificati e non. Libri di testo, fotocopie e sussidi
audiovisivi.
VERIfICHE
Allinterno di ogni modulo sar verificato il miglioramento
conseguito da ogni singolo alunno, sia attraverso test con
rilevamenti metrici e cronometrici che con osservazioni si-
stematiche.
VALUTAZIONE
Per ogni obiettivo si valuter il significativo miglioramento
conseguito da ogni studente sia in senso quantitativo che
qualitativo. La valutazione nel corso del processo educativo
sar formulata e riferita al raggiungimento degli obiettivi
educativi e didattici attraverso lutilizzo della seguente gri-
glia:
84
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
partecipazione interesse impegno conoscenze abilit motorie progr. dapprend. giudizio sintetico Voto
nulla inesistente carente inconsist. irrilev. negativa gravem. Scarso 2 3
di disturbo inadeguata sporadico Lacunose disorganizzate insignificante Scarso 4
Passiva insoddisfacente incostante frammentarie Limitate modesta Mediocre 5
Discontinua accettabile quasi assiduo superficial adeguate positiva suff. 6
recettiva soddisfacente perseverante approfondite organizzate apprezzabile Discreto 7
Attiva considerevole tenace approf. e collegate elaborate consistente Buono 8
costruttiva notevole lodevole Solide pers. elaborate pregevole ottimo eccell. 9-10
A partire dallanno scolastico 2007-2008, come previsto dal
comma 622 della legge finanziaria 2007, listruzione obbli-
gatoria impartita per almeno dieci anni. Questo ha com-
portato unattenta riflessione sulle competenze che, in
base al Regolamento sullobbligo distruzione(diramato con
D.M. 139 del 22 agosto 2007; G.U. n. 202 del 31 agosto
2007), devono essere raggiunte dagli studenti alla fine del
biennio.
La finalit dellobbligo distruzione duplice:
1. assicurare che tutti gli alunni, indipendentemente dal
corso di studi frequentato, acquisiscano a sedici anni le
competenze chiave per lapprendimento permanente,
indicate dallUE il 18 dicembre 2006 come mete irrinun-
ciabili per la cittadinanza europea;
2. arginare il fenomeno della dispersione scolastica, facili-
tando anche i passaggi da un corso di studi allaltro. Lin-
nalzamento dellobbligo di istruzione non incide sugli at-
tuali ordinamenti, che, dunque,conservano immutate le
loro diverse identit. Tuttavia, ogni percorso di studio
dovr predisporre nel biennio obbligatorio una program-
mazione tale da consentire ad ogni alunno lacquisizione
delle otto competenze chiave di cittadinanza:
imparare ad imparare;
progettare;
comunicare;
collaborare e partecipare;
agire in modo autonomo e responsabile;
risolvere problemi;
individuare collegamenti e relazioni;
acquisire ed interpretare linformazione.
Il perseguimento di questi obiettivi dovr avvenire attra-
verso conoscenze, abilit e competenze di base ricondotte
a quattro assi culturali: asse dei linguaggi, asse matema-
tico, asse scientifico-tecnologico,asse storico-sociale, che i
docenti del biennio hanno tenuto presenti nello stilare le
programmazioni dipartimentali.
Dallanno scolastico 2010/2011 viene utilizzato il modello
di certificazione delle competenze acquisite nellassolvi-
mento dellobbligo di istruzione di cui al D.M. 27/01/2010
n9.
6.4 LOBBLIGO DI ISTRUZIONE
SVILUPPO PROGETTUALE DEL PIAnO DELLOFFERTA FORMATIVA - (ART. 3 DEL D.P.R. 275)
85
i fondamenti epistemologici e il metodo proprio delle
discipline scientifiche.
Inoltre dovranno:
conoscere le linee di sviluppo della nostra civilt nei
suoi diversi aspetti, valorizzando anche le opportunit,
straordinariamente favorevoli, e la specificit che il ter-
ritorio offre;
riconoscere il valore della tradizione come possibilit
di comprensione critica del presente;
aver maturato nei vari ambiti disciplinari una solida ca-
pacit di argomentare e di riflettere criticamente sulle
forme del sapere quali esse si manifestano in una so-
ciet sempre pi articolata e complessa.
6.5 PROfILO fORMATIVO DELLALUNNO ALLA fINE DEL TRIENNIO
Le studentesse e gli studenti, alla fine del quinquennio,
viste lidentit della scuola e le indicazioni nazionali do-
vranno aver acquisito:
una coscienza civile nel rispetto della libert personale
e dei diritti altrui;
un metodo di lavoro autonomo, razionale e consape-
vole per affrontare con sicurezza gli studi universitari;
una capacit progettuale adeguata ai rapidi mutamenti
della societ;
la conoscenza della lingue classiche necessaria per la
comprensione dei testi greci e latini anche al fine di rag-
giungere una sicura padronanza della lingua italiana;
una sicura capacit comunicativa anche in lingua stra-
niera;
degli apprendimenti;
assicurare impegno da parte dei docenti nel con-
fronto e nella pianificazione delle attivit di verifica
e nellassegnazione dei compiti a casa.
Nel contempo il genitore/affidatario si impegna a:
riconoscere la figura docente come alleato nel per-
seguire la formazione e leducazione del proprio fi-
glio (disponibilit al colloquio, al confronto propo-
sitivo e alla collaborazione nelle situazioni quoti-
diane e in relazione a possibili problematiche);
manifestare fiducia e rispetto della professionalit
docente e del suo operato (accogliere positiva-
mente le proposte di lavoro, valorizzare/accettare
consigli ed interventi educativi, continuare in fami-
glia le strategie educative concordate);
contenere eventuali tensioni dovute a reciproche
incomprensioni o punti di vista diversi (confronto ri-
spettoso e diretto con il docente interessato tramite
richiesta di colloquio individuale con il coordinatore
e/con gli altridocenti);
garantire vicinanza e attenzione al cammino scola-
stico dei figli e sollecitudine nel soddisfare le richie-
ste degli insegnanti (controllo dei lavori da svolgere
a casa, di eventuali avvisi e delle richieste specifiche
di materiale scolastico);
partecipare alle riunioni ordinarie e alla vita scola-
stica;
rispettare gli orari e il Regolamento dIstituto vi-
gente.
2. Disciplina
Il genitore/affidatario, nel sottoscrivere il presente
patto consapevole che:
le infrazioni disciplinari da parte dellalunno/stu-
dente possono dar luogo a sanzioni disciplinari;
nelleventualit di danneggiamenti o lesioni a per-
sone la sanzione ispirata al principio della ripara-
6.6 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA
(Art. 3 D. P. R. 21 novembre 2007, n. 235)
IL GENITORE/AffIDATARIO
E IL DIRIGENTE SCOLASTICO
visto lart. 3 del DPR 235/2007,
preso atto che:
la formazione e leducazione sono percorsi com-
plessi e continui che richiedono la cooperazione
dello studente, della famiglia e dellintera comunit
scolastica;
la scuola non soltanto il luogo in cui si realizza lap-
prendimento ma una comunit organizzata dotata
di risorse umane, materiali e immateriali, tempi, or-
ganismi che necessitano di interventi complessi di
gestione, ottimizzazione, conservazione, partecipa-
zione e rispetto dei regolamenti,
SOTTOSCRIVONO IL SEGUENTE
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA
1. Regime di reciprocit nei diritti e doveri:
In particolare, la scuola, nelle figure del Dirigente Sco-
lastico e dei docenti, si impegna a:
assicurare modalit comunicative scuola/famiglia
improntate alla chiarezza (informazione sulle linee
essenziali del POF e del Regolamento di Istituto, co-
municazioni organizzative date con opportuno an-
ticipo, fogli informativi, aggiornamento del sito in-
ternet );
assicurare modalit comunicative/relazionali adulto
/giovane improntate al rispetto, al confronto e al
dialogo costruttivo (rinforzo dellautostima, dispo-
nibilit allascolto, giusta enfasi sugli sforzi fatti), ma
anche al contenimento e alla dissuasione degli at-
teggiamenti inadeguati e scorretti;
mantenere chiarezza e coerenza dellofferta didat-
tico-educativa;
offrire massimo impegno e competenza per il rag-
giungimento degli obiettivi didattici e formativi;
garantire un carico di lavoro equilibrato e concor-
dato tra i docenti per assicurare il consolidamento
L I C E O C L A S S I C O S TATA L E - E MP E D O C L E
86
IL GENITORE/AffIDATARIO
E IL DIRIGENTE SCOLASTICO
visto lart. 3 del DPR 235/2007,
preso atto che:
la formazione e leducazione sono percorsi com-
plessi e continui che richiedono la cooperazione
dello studente, della famiglia e dellintera comunit
scolastica;
la scuola non soltanto il luogo in cui si realizza lap-
prendimento ma una comunit organizzata dotata
di risorse umane, materiali e immateriali, tempi, or-
ganismi che necessitano di interventi complessi di
gestione, ottimizzazione, conservazione, partecipa-
zione e rispetto dei regolamenti,
SOTTOSCRIVONO IL SEGUENTE
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA
1. Regime di reciprocit nei diritti e doveri:
In particolare, la scuola, nelle figure del Dirigente Sco-
lastico e dei docenti, si impegna a:
assicurare modalit comunicative scuola/famiglia
improntate alla chiarezza (informazione sulle linee
essenziali del POF e del Regolamento di Istituto, co-
municazioni organizzative date con opportuno an-
ticipo, fogli informativi, aggiornamento del sito in-
ternet );
assicurare modalit comunicative/relazionali adulto
/giovane improntate al rispetto, al confronto e al
dialogo costruttivo (rinforzo dellautostima, dispo-
nibilit allascolto, giusta enfasi sugli sforzi fatti), ma
anche al contenimento e alla dissuasione degli at-
teggiamenti inadeguati e scorretti;
mantenere chiarezza e coerenza dellofferta didat-
tico-educativa;
offrire massimo impegno e competenza per il rag-
giungimento degli obiettivi didattici e formativi;
garantire un carico di lavoro equilibrato e concor-
dato tra i docenti per assicurare il consolidamento
degli apprendimenti;
assicurare impegno da parte dei docenti nel con-
fronto e nella pianificazione delle attivit di verifica
e nellassegnazione dei compiti a casa.
Nel contempo il genitore/affidatario si impegna a:
riconoscere la figura docente come alleato nel per-
seguire la formazione e leducazione del proprio fi-
glio (disponibilit al colloquio, al confronto propo-
sitivo e alla collaborazione nelle situazioni quoti-
diane e in relazione a possibili problematiche);
manifestare fiducia e rispetto della professionalit
docente e del suo operato (accogliere positiva-
mente le proposte di lavoro, valorizzare/accettare
consigli ed interventi educativi, continuare in fami-
glia le strategie educative concordate);
contenere eventuali tensioni dovute a reciproche
incomprensioni o punti di vista diversi (confronto ri-
spettoso e diretto con il docente interessato tramite
richiesta di colloquio individuale con il coordinatore
e/con gli altridocenti);
garantire vicinanza e attenzione al cammino scola-
stico dei figli e sollecitudine nel soddisfare le richie-
ste degli insegnanti (controllo dei lavori da svolgere
a casa, di eventuali avvisi e delle richieste specifiche
di materiale scolastico);
partecipare alle riunioni ordinarie e alla vita scola-
stica;
rispettare gli orari e il Regolamento dIstituto vi-
gente.
2. Disciplina
Il genitore/affidatario, nel sottoscrivere il presente
patto consapevole che:
le infrazioni disciplinari da parte dellalunno/stu-
dente possono dar luogo a sanzioni disciplinari;
nelleventualit di danneggiamenti o lesioni a per-
sone la sanzione ispirata al principio della ripara-
zione del danno (art. 4, comma 5 del DPR 249/1998,
come modificato dal DPR 235/2007);
il regolamento distituto disciplina le modalit dir-
rogazione delle sanzioni disciplinari e dimpugna-
zione.
3. Procedura obbligatoria di composizione - Avvisi e re-
clami.
In caso di parziale o totale inosservanza dei diritti-do-
veri previsti o implicati nel presente patto si attua la
procedura di composizione obbligatoria; la procedura
di composizione obbligatoria comprende:
segnalazione di inadempienza, tramite avviso, se
prodotta dalla scuola, reclamo se prodotta dallo
studente o dal genitore/affidatario; tanto gli avvisi
che i reclami possono essere prodotti in forma orale
che scritta;
accertamento: una volta prodotto lavviso, ovvero
il reclamo, ove la fattispecie segnalata non risulti di
immediata evidenza, il ricevente obbligato a espe-
rire ogni necessario accertamento o verifica circa le
circostanze segnalate;
ripristino: sulla base degli accertamenti, il ricevente,
in caso di riscontro positivo, obbligato ad intra-
prendere ogni opportuna iniziativa volta ad elimi-
nare o ridurre la situazione di inadempienza e le
eventuali conseguenze;
informazione: il ricevente obbligato ad informare
lemittente tanto sugli esiti degli accertamenti che
sulle eventuali misure di ripristino adottate.
PARTE VII
7.1 Fasi della programmazione
La programmazione disciplinare
annuale
La programmazione didattica
del Consiglio di classe
La programmazione didattica
del docente
7.2 La programmazione relativa alle
infrastrutture
Biblioteca
Laboratorio di fisica, chimica ed
informatica
Palestra
7.3 Percorsi personalizzati
Interventi di recupero e sostegno
Interventi per leccellenza
7.4 Orientamento
Orientamento in entrata
Orientamento in uscita
ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
SVILUPPO PROGETTUALE DEL PIAnO DELLOFFERTA FORMATIVA - (ART. 3 DEL D.P.R. 275)
Al Collegio dei docenti spetta il compito di costruire la pro-
gettualit didattica complessiva, a ciascun Consiglio di
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA
La programmazione educativa, elaborata dal Collegio dei
Docenti progetta i percorsi formativi correlati agli obiettivi
e alle finalit delineati nei programmi.
Al fine di armonizzare lattivit dei Consigli di Classe indivi-
dua gli strumenti per la rilevazione iniziale e finale e per la
verifica e la valutazione dei percorsi didattici.
Sulla base dei criteri espressi dal Consiglio di Istituto ela-
bora le attivit riguardanti lorientamento, la formazione
integrata, i corsi di recupero, gli interventi di sostegno.
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
Elaborata ed approvata dal Consiglio di Classe, delinea il
percorso formativo della classe, adeguando ad essa gli in-
terventi operativi. Utilizza il contributo delle varie aree di-
sciplinari per il raggiungimento degli obiettivi e delle fina-
lit educative indicati dai Consigli di Classe e dal Collegio
dei Docenti.
E sottoposta sistematicamente a momenti di verifica e di
valutazione dei risultati, al fine di adeguare lazione didat-
tica alle esigenze formative che emergono in itinere.
classe tradurla in tracciato didattico, ad ogni singolo do-
cente in operativit didattica.
7.1 fASI DELLA PROGRAMMAZIONE
LA PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE ANNUALE
Per concordare le finalit educative, gli obiettivi specifici,
i nuclei essenziali dei programmi da svolgere, i metodi e
i mezzi di verifica e valutazione, nonch definire il profilo
delle competenze in uscita relativamente alla disciplina/e,
delle varie discipline e gruppi di discipline affini ,e con-
cordare le iniziative progettuali da realizzare e/o le inizia-
tive di aggiornamento da proporre, tutti i docenti si riu-
niscono periodicamente nei seguenti Dipartimenti Disci-
plinari
LA PROGRAMMAZIONE EMATERIA DI PIANIfICAZIONE
E DI IMPLEMENTAZIONE DEL CURRICOLO
BIENNIO TRIENNIO
Religione Religione
Lingua e lettere italiane Lingua e lettere italiane
Materie letterarie, latino e greco (A052) Materie letterarie, latino e greco (A051+A052)
Lingua e letteratura straniera Lingua e letteratura straniera
Matematica ed informatica Storia e filosofia
Scienze nat. Chimica e g. Matematica e fisica
Scienze motorie Scienze nat. Chimica e g.
Diritto ed Economia
Storia dellarte
Educazione fisica
LA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Ogni Consiglio di classe elabora, nellautonomia delle scelte
allinterno delle linee direttrici del POF, una programmazione
annuale per ogni classe che si articola nei seguenti punti:
1. Composizione del Consiglio di classe
2. Profilo della Classe e situazione di partenza.
3. Individuazione degli obiettivi comuni comportamen-
tali-educativi-formativi.
4. Traguardi per lo sviluppo delle competenze (risultati
attesi relativamente al PECUP).
5. Eventuale individuazione di percorsi pluridisciplinari e
scelta delle attivit e degli strumenti per il raggiungi-
mento degli obiettivi comuni.
6. Verifica e valutazione secondo le indicazioni del Colle-
gio dei docenti e secondo le indicazioni provenienti dai
dipartimenti/aree disciplinari.
7. Recupero delle difficolt e sostegno delle eccellenze:
finalit ed obiettivi.
8. Definizione di comportamenti comuni da parte dei do-
centi nei confronti degli alunni.
9. Criteri di verifica della programmazione
LA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DEL DOCENTE
nella libert di insegnamento garantita a ciascun inse-
gnate (art. 1 del DPR 417/74) e nel rispetto degli Ordi-
namenti e delle norme ministeriali, ogni docente pro-
getta un Piano di Lavoro annuale in una dimensione
di collegialit (strette relazioni con il POF, il lavoro dei
Dipartimenti Disciplinari e il Piano di Lavoro del Consi-
glio di Classe) e nella logica della programmazione, in-
dicando:
1. Situazione di partenza: individuazione dei livelli di par-
tenza della classe (presuppone lindividuazione degli
strumenti di conoscenza degli alunni, dei livelli di par-
tenza in termini di conoscenza , di abilit, di compor-
tamento).
2. Traguardi per lo sviluppo delle competenze: risultati
attesi relativamente al PECUP
3. Competenze specifiche
4. Temi e percorsi didattici
5. Scelte metodologiche
6. Mezzi e risorse
7. Tempi
8. Verifica e valutazione
89
BIBLIOTECA - LABORATORIO DI fISICA, CHIMICA ED
INfORMATICA SALA AUDIOVISIVI - PALESTRA
Il Dirigente Scolastico, individuate le competenze pro-
fessionale dei vari soggetti scolastici, affida la responsa-
bilit delle varie infrastrutture al personale, docente ed
ATA e docenti artt. 4 e 17 CCnL29/07in servizio nella
scuola. Il funzionamento di tutte le infrastrutture re-
golato da appositi regolamenti inseriti nella Carta ei
Servizi e orari stabiliti annualmente dal DS di concerto
con il DSGA
L I C E O C L A S S I C O S TATA L E - E MP E D O C L E
90
7.2 LA PROGRAMMAZIONE RELATIVA ALLE INfRASTRUTTURE.
7.3 PERCORSI PERSONALIZZATI
INTERVENTI DI SOSTEGNO E RECUPERO
Premesso che, intendiamo per
SOSTEGNO RECUPERO
Le attivit preventive che:
costituiscono parte ordinaria e permanente nel piano
dellofferta formativa;
sono volte a prevenire linsuccesso scolastico e a ri-
durre gli interventi di recupero;
si svolgono nel corso dello stesso anno scolastico nel
quale lalunno evidenzia carenze di preparazione in
una o pi discipline, a partire dalle fasi iniziali del-
lanno scolastico stesso;
precedono le valutazioni collegiali intermedie e finali.
Le attivit successive ad una valutazione formalizzata in-
termedia o finale che:
costituiscono parte ordinaria e permanente nel piano
dellofferta formativa;
sono finalizzate al tempestivo recupero delle carenze
rilevate nel corso degli scrutini intermedi o finali;
si svolgono nel corso dellanno scolastico nel quale
lalunno evidenzia carenze di preparazione in una o
pi discipline, dopo la prima valutazione trimestrale,
con lo scopo di sanare le carenze rilevate e di evitare
la sospensione del giudizio al termine dellanno sco-
lastico;
si svolgono dopo lo scrutinio finale, al termine dellat-
tivit didattica ordinaria, con lo scopo di colmare tem-
pestivamente (prima dellinizio dellanno scolastico
successivo) le carenze ancora rilevate, che hanno de-
terminato la sospensione del giudizio da parte del
Consiglio di Classe;
precedono lintegrazione dello scrutinio finale previsto
per gli studenti a carico dei quali stata applicata la
sospensione del giudizio.
Le attivit finalizzate al recupero dei debiti formativi
pregressi devono concludersi con una prova di verifica,
il cui esito deve essere comunicato agli studenti e alle
loro famiglie improrogabilmente entro il 15 marzo (DM
42/2007,artt. 2-3 ).
INTERVENTI PER LECCELLENZA
La Valorizzazione delle eccellenze, che nata con la legge
11 gennaio 2007 n. 1, artt. 2 e 3, si rivolge agli studenti che
frequentano i corsi di istruzione secondaria superiore delle
scuole statali e conseguono ottimi risultati in tutte le disci-
pline.
Possono confluire nella programmazione degli interventi
per leccellenza le competizioni che hanno nel tempo con-
seguito livelli di prestigio e di consenso nelle istituzioni sco-
lastiche per particolari ambiti disciplinari o per specifiche
discipline di studio, purch promosse e realizzate dallam-
ministrazione scolastica o da soggetti accreditati dallam-
ministrazione scolastica medesima.
Le competizioni incluse nel programma annuale possono
avvalersi di adeguate forme di sostegno validate dal Mini-
stero; particolare attenzione sar dedicata a competizioni
con sviluppi anche internazionali.
Il programma annuale prevede le modalit per assicurare
il monitoraggio delle iniziative, la valutazione di impatto,
nella prospettiva di eventuali miglioramenti per gli anni
successivi.
Ad esso ci si atterr per la strutturazione dei vari interventi.
SVILUPPO PROGETTUALE DEL PIAnO DELLOFFERTA FORMATIVA - (ART. 3 DEL D.P.R. 275)
91
7.4 ORIENTAMENTO
Lorientamento tende a prevenire i fenomeni di disper-
sione scolastica e ad assicurare la realizzazione del diritto-
dovere di istruzione e formazione per ciascuno. In questa
dimensione, come emerge dalla Legge n. 53/2003, rappre-
senta una strategia di promozione del successo scolastico
e formativo e uno strumento di coesione sociale. Le attivit
sono rivolte alla prevenzione e al contrasto del disagio e del-
lemarginazione giovanile, alla lotta alla dispersione scola-
stica, anche attraverso lintegrazione degli alunni delle aree
a rischio di devianza sociale. Partendo da tale appunto del
MIUR, questa istituzione scolastica prevede due tipi di
orientamento: uno in entrata, per gli studenti del primo
ciclo, ed uno in uscita per gli studenti del secondo ciclo.
LORIENTAMENTO VIENE REALIZZATO PER
sviluppare le capacit dellindividuo nel senso della
scelta e dellautodeterminazione;
indirizzare lalunno verso la scoperta, la ricerca, il ten-
tativo e la soluzione ai problemi;
promuovere lo sviluppo di capacit decisionali, fornire
le capacit e lo sviluppo di autoanalisi.
Esso prevede, come proprio risultato:
ORIENTAMENTO IN ENTRATA ORIENTAMENTO IN USCITA
1. Rendere lalunno consapevole degli interessi delle ca-
pacit e soprattutto delle attitudini personali.
2. Far emergere le capacit di scelta.
3. Generare curiosit per il curriculum classico.
4. Migliorare lautoconoscenza.
5. Confrontarsi con nuovi contenuti o con aspetti diversi
di tematiche gi affrontate.
1. Rendere lalunno consapevole degli interessi delle ca-
pacit e soprattutto delle attitudini personali.
2. Orientare gli studenti sia nellambito universitario che
in quello lavorativo.
PARTE VIII
8.1 Area di supporto agli alunni
Attivit di accoglienza:
classi IV ginnasio e I liceo
Attivit di consolidamento.
V ginnasio, II e III liceo
Attivit di recupero e sostegno
Attivit per la promozione delle
eccellenze
Attivit di orientamento
8.2 Area delle relazioni scuola ed ex-
trascuola
Viaggi di istruzione, visite gui-
date e partecipazione ad attivit
8.3 Progettazione POn 2012/2013
8.4 Progetti extracurriculari
AMPLIAMENTO DELLOffERTA fORMATIVA
SVILUPPO PROGETTUALE DEL PIAnO DELLOFFERTA FORMATIVA - (ART. 3 DEL D.P.R. 275)
8.1 AREA DI SUPPORTO AGLI ALUNNI
ATTIVIT DI ACCOGLIENZA: CLASSI IV GINNASIO E I LICEO
un servizio: si realizza:
avviene in alcune mattinate (se-
condo un programma prestabilito)
dinizio anno scolastico nelle quali:
destinato agli alunni del primo
anno del primo biennio e del se-
condo biennio;
condotto dai docenti delle classi
quarte ginnasio e prime liceo;
ha lo scopo di aumentare la pos-
sibilit del successo formativo e
scolastico.
nei primi giorni dellanno scola-
stico;
accogliendo gli studenti prove-
nienti dalla scuola media, favo-
rendone linserimento nella
nuova scuola;
facilitando linstaurarsi di positivi
rapporti umani fra loro e con i do-
centi;
consentendo un approccio sereno
con le discipline di studio e con le
strutture della scuola.
sono presentati gli insegnanti e le
varie discipline di studio;
mostrato listituto con le sue
strutture, la sua organizzazione e
le sue attivit;
sono rilevate le abilit degli alunni
e i loro prerequisiti di base.
ATTIVIT DI CONSOLIDAMENTO. V GINNASIO, II E III LICEO
un servizio: si realizza:
avviene, generalmente
nel mese di settembre:
destinato agli allievi di tutte le ri-
manenti classi;
condotto dai docenti di tutte le
aree disciplinari;
ha lo scopo di aumentare la pos-
sibilit del successo formativo e
scolastico.
nel primo periodo dellanno sco-
lastico, riallacciando le fila di po-
sitivi rapporti umani gi stabiliti;
condividendo il lavoro da svol-
gere;
verificando le consegne;
recuperando la parte di lavoro
non completata il precedente
anno scolastico.
sono organizzate attivit che favo-
riscono il ritrovarsi fra gli alunni;
sono presentati agli alunni i vari
programmi e le modalit di veri-
fica e valutazione;
sono consolidate le abilit degli
alunni con la rivisitazione degli ar-
gomenti che la verifica delle cono-
scenze hanno dimostrato non
bene assimilati.
ATTIVIT DI RECUPERO E SOSTEGNO
SOSTEGNO RECUPERO
un
servizio:
si rea-
lizza:
avviene generalmente durante
tutto larco dellanno scolastico
un servizio: si realizza:
avviene general-
mente al termine
degli scrutini in-
termedi e finali
rivolto a
tutti gli
alunni
che pre-
sentano
lievi
lacune in
alcune
discipline.
attraverso
lo spor-
tello di-
dattico,
se rivolto
al singolo
alunno;
la pausa
didattica,
se rivolta
al gruppo
classe.
Si realizza mediante interventi di guida,
tutoraggio ed assistenza, rivolti agli
alunni che rivelano difficolt e incer-
tezze sul piano dellapprendimento. Si
Potr attivare, fin dal mese di novem-
bre, il Pronto Soccorso Didattico in ora-
rio extracurricolare e antimeridiano (o
pomeridiano laddove non fosse possi-
bile). Piccoli gruppi di alunni che hanno
mostrato carenze relative al metodo di
studio e ai contenuti delle discipline fin
dal primo mese e mezzo di scuola, svol-
geranno alcune ore di recupero affin-
ch si intervenga tempestivamente per
colmare tali lacune e si eviti di giungere
alla valutazione del primo trimestre
con situazioni di grave insufficienza
rivolto a quegli
alunni che, nel
corso degli scrutini
intermedi o finali,
presentano rile-
vanti carenze .
secondo le
modalit
individuate dal
Collegio Do-
centi.
A fine trimestre e
nel periodo estivo.
95
L I C E O C L A S S I C O S TATA L E - E MP E D O C L E
96
ATTIVIT PER LA PROMOZIONE DELLE ECCELLENZE
un servizio: si realizza:
avviene durante
tutto il corso dellanno:
destinato agli alunni di tutte le
classi, che rientrano nella fascia
dellottimo e delleccellenza;
condotto dai docenti di varie aree
disciplinari disponibili
ha lo scopo di gratificare gli alunni
meritevoli.
nella partecipazione a eventi cul-
turali, quali: Certamina, Olim-
piadi
facilitando la partecipazione dei
ragazzi a tali eventi.
nei tempi e nei modi stabiliti dai
vari bandi di partecipazione.
ATTIVIT DI ORIENTAMENTO
In entrata In uscita
un servizio: si realizza: avviene: un servizio: si realizza:
avviene general-
mente al termine
del trimestre e del
pentamestre:
rivolto a tutti gli
alunni della
scuola seconda-
ria di primo
grado.
secondo le mo-
dalit specificate
nel progetto
della FS dellarea
3-Ginnasio.
nei tempi previsti
e secondo le fasi
del progetto sti-
lato dalla FS area
3-Ginnasio
rivolto particolar-
mente agli alunni
delle terze liceali
secondo le mo-
dalit specificate
nel progetto
della FS dellarea
3-Liceo
nei tempi previsti
e secondo le fasi
del progetto sti-
lato dalla FS area
3-Liceo
8.2 AREA DELLE RELAZIONI SCUOLA ED EXTRASCUOLA
VIAGGI E VISITE DI ISTRUZIONE
un servizio: si realizza: avviene:
Rivolto a tutti gli alunni. Secondo le modalit specificate nel
progetto della FS dellarea 4
nei tempi previsti e secondo le fasi
dei singoli progetti coordinati dalla
F.S. Area 4
coadiuvato dalla Commissione viaggi
Viaggi di istruzione, visite guidate e partecipazione ad attivit extrascolastiche
SVILUPPO PROGETTUALE DEL PIAnO DELLOFFERTA FORMATIVA - (ART. 3 DEL D.P.R. 275)
Ambienti per lapprendimento (fESR)
Asse I Societ dellinformazione e della conoscenza (cir-
colare prot. n. AOODGAI/10621 del 05/07/2012)
Obiettivo A - Incrementare le dotazioni tecnologiche e le
reti delle istituzioni scolastiche
Azione A2 Dotazioni tecnologiche per gli ambienti di ap-
prendimento per le scuole del secondo ciclo
Titolo progetto:
Ambienti per lapprendimento (fESR)
Asse II Qualit degli ambienti scolastici (circolare prot. n.
AOODGAI/7848 del 20/06/2011)
Obiettivo Operativo E - Potenziare gli ambienti per lauto-
formazione e la formazione degli insegnanti e del personale
della scuola
Obiettivo specifico E1 - Realizzazione di ambienti dedi-
cati per facilitare e promuovere la formazione perma-
nente dei docenti attraverso larricchimento delle dota-
zioni tecnologiche e scientifiche e per la ricerca didattica
degli istituti
Titolo progetto: In classe con le LIM codice E-1-FESR-
2011-2160
Competenze per lo sviluppo (fSE)
(circolare prot. n. AOODGAI/6693 del 18/04/2012)
Asse I Capitale umano
Obiettivo C - Migliorare i livelli di conoscenza e competenza
dei giovani
Azione 1 - Interventi per lo sviluppo delle competenze
chiave
Percorso formativo comunicazione nelle lingue straniere
con stage nei paesi europei
Titolo progetto: Top up your English I - codice C-1
FSE02_POR_SICILIA-2012-942
Percorso formativo allestero realizzato dall11 settembre
al 2 ottobre 2012 a Londra, per le prime liceali
Titolo progetto: Top up your English II - codice C-1
FSE02_POR_SICILIA-2012-942
Percorso formativo allestero realizzato dal 12 settembre
al 2 ottobre 2012 a Londra, per le prime e le seconde liceo
Competenze per lo sviluppo (fSE)
(circolare prot. n. AOODGAI/4462 del 31/03/2011)
Asse I Capitale umano
Obiettivo D Accrescere la diffusione, laccesso e luso della
societ dellinformazione nella scuola
Azione 1 Interventi formativi rivolti ai docenti e al perso-
nale della scuola sulle nuove tecnologie della comunica-
zione
Percorso formativo competenze digitali:
Titolo dellintervento: Comunicare e lavorare con le ICT
- codice D-1-FSE-2011-705
97
8.3 PROGETTI EXTRACURRICULARI
UNIONE EUROPEA
fondo Sociale Europeo
fondi Strutturali Europei PON 2007-2013
Progettazione PON 2012/2013
8.4 PROGETTI EXTRACURRICULARI
1 PROGETTO TEATRO
Ref. Prof. Di nolfo e Miccich
2 PROGETTO PIRAnDELLO
Ref. Prof. Iovino
3 PROGETTO OLIMPIADI
DI MATEMATICA
Ref. Prof. Gaglio
4 PROGETTO Top up your english
Ref. Prof. Mangione
5 PROGETTO LETTURA
Incontro con lautore
Ref. Prof. Scicolone
6 PROGETTO
Teatro in lingua inglese
Ref. Prof. Casalicchio
7 PROGETTO Per avvicinare
i giovani alle Istituzioni
Ref. Prof. Ingorgia
8 PROGETTO Etna, Tetto dEuropa
Ref. Prof. Mallia
9 PROGETTO CEnTRO SPORTIVO
Ref. Prof. Bennardo
10 PROGETTO PATEnTInO
Ref. Prof. Palumbo
11 PROGETTO SCRITTURA CREATIVA
Ref. Prof. Parello
12 PROGETTO FAI
Fai Viaggio tra i tesori
Ref. Prof. Siracusa
13 PROGETTO ARTE
Olimpiadi del patrimonio
Ref. Prof. Catalano
14 PROGETTO Dialetto da (ri)amare
Ref. Prof.ssa Patti
15 PROGETTO La forza del gruppo
Ref. Prof.ssa Gueli
16 PROGETTO Vales
17 PROGETTO SALUTE
Educazione alla salute
Prof.ssa DAlessandro
18 PROGETTO in collaborazione
con lassociazione LIBERA
19 PROGETTO Computer amico
20 PROGETTO Lecturae Dantis
PARTE IX
PREMESSA
9.1 Il ruolo della formazione
9.2 Le finalit del processo formativo
9.3 Progetti formativi
fORMAZIONE
SVILUPPO PROGETTUALE DEL PIAnO DELLOFFERTA FORMATIVA - (ART. 3 DEL D.P.R. 275)
La formazione deve svolgersi allinizio e durante la carriera
degli insegnanti e rappresenta un loro diritto, per cui lAm-
ministrazione deve offrire un sistema di opportunit for-
mative; entro il 31 ottobre di ogni anno, il Ministro emana
la direttiva annuale per la formazione di tutto il personale
(art. 25 del CCnL/99).
A tal fine stato istituito un Osservatorio di orientamento
e monitoraggio che si interessa di vari aspetti del pro-
blema; linsegnante pu usufruire, con lesonero dal servi-
zio e con sostituzione ai sensi della normativa vigente sulle
supplenze brevi, di 5 giorni nel corso dellanno scolastico
per partecipare a iniziative di aggiornamento organizzate
o riconosciute dallAmministrazione; anche possibile ac-
cedere a percorsi universitari brevi finalizzati allintegra-
zione dei piani di studio; in ogni scuola il Collegio dei do-
centi delibera un piano annuale delle attivit di aggiorna-
mento che si articola in iniziative promosse dallAmmini-
strazione, progettate dalla scuola autonomamente o con
altri soggetti o proposte da soggetti esterni purch ricono-
sciuti dallAmministrazione ( art. 12 del CCnL/99).
101
PREMESSA
nellambito del dinamismo richiesto dalla riforma e dalla ri-
cerca di innovazione nella scuola, la formazione costituisce
un mezzo strategico sostanziale per lo sviluppo e la qualifi-
cazione professionale, per il perfezionamento dellorganiz-
zazione e dellefficacia dellazione formativa, per il necessa-
rio supporto ai processi di trasformazione del sistema sco-
lastico, per unefficace politica di crescita delle risorse
umane attraverso qualificate iniziative di formazione in in-
gresso e formazione in servizio. In questa dinamica, lo svi-
luppo professionale dei docenti deve essere inteso come
un processo sistematico e progressivo di consolidamento e
aggiornamento delle competenze, finalizzato a realizzare,
attraverso la crescita dei singoli e la loro valorizzazione per-
sonale e professionale, il miglioramento della Scuola nel suo
complesso e, conseguentemente, dei risultati degli stu-
denti. In questa prospettiva, svolgono un ruolo fondamen-
tale ambienti, strumenti e piani di formazione che permet-
tano lacquisizione ed il potenziamento di competenze di-
dattiche sempre pi rispondenti alle necessit ed alle mo-
dalit di apprendimento dei giovani, ambienti che possono
essere realizzati grazie allautonomia. Il nostro Istituto in-
tende dedicare particolare attenzione al settore della for-
mazione destinando energie e risorse adeguate, implemen-
tando, in modo particolare, la formazione in loco.
9.1 ILRUOLO DELLA fORMAZIONE
La formazione nel corso della carriera del docente e il co-
stante aggiornamento, in cui linsegnante deve essere im-
pegnato sia nello specifico disciplinare sia nelle metodolo-
gie e nelle forme di dialogo e comunicazione, ha la finalit
generale di mantenere sempre viva la capacit del docente
di dialogare con gli studenti nei diversi contesti e nelle varie
sfide in continuo mutamento.
Allinterno di questo obiettivo generale si pongono poi i di-
versi obiettivi specifici che, attraverso le attivit di aggior-
namento, si prefiggono di:
acquisire la consapevolezza del cambiamento in rela-
zione alle modifiche di ordinamento previste dal nuovo
contesto dellautonomia;
approfondire i contenuti dellinsegnamento (saperi es-
senziali, curricoli disciplinari, linguaggi non verbali, te-
matiche trasversali);
riorganizzare i metodi dellinsegnare e del valutare
anche attraverso lutilizzo di nuove tecnologie;
individuare metodologie e strumenti innovativi, coerenti
con la realizzazione del Piano dellOfferta Formativa;
organizzare curricula flessibili;
valutare e autovalutare.
Le finalit specifiche del piano formativo dIstituto do-
vranno essere individuate e fatte oggetto di una riflessione
coordinata dai docenti nei Consigli di Classe e nei Diparti-
menti, dal Collegio nel suo insieme e dallintera comunit
scolastica.
Si dovr dare spazio alla valutazione delle esigenze speci-
fiche a breve, medio e lungo termine e delle metodologie
considerate le pi adatte a perseguire queste finalit. nello
specifico le esigenze formative saranno individuate in con-
siderazione dei processi di innovazione della scuola ita-
liana, dando spazio alle richieste provenienti dai Diparti-
menti.
9.2 LE fINALIT DEL PROGETTO fORMATIVO
La scuola e i cambiamenti socioculturali
Progetto di studio per una riflessione comune sulla
scuola e su come il nostro Liceo intenda raccogliere la
sfida del futuro, attraverso la sintesi di tradizione e inno-
vazione.
Valutazione e-gov2013 Agenda digitale
9.3 PROGETTI fORMATIVI DISTITUTO
PARTE X
10.1 Valutazione dellalunno
Criteri generali di valutazione
Valutazione finale
Attribuzione del credito
Valutazione della condotta
10.2 Monitoraggio, verifica
e valutazione del POF
VALUTAZIONE
SVILUPPO PROGETTUALE DEL PIAnO DELLOFFERTA FORMATIVA - (ART. 3 DEL D.P.R. 275)
La valutazione altro non che laccertamento, la registra-
zione e la lettura delle informazioni concernenti lappren-
dimento ed il comportamento degli allievi.
Essa intimamente collegata ad ogni momento dellattivit
didattica, infatti,
accerta la situazione di partenza (valutazione iniziale
o diagnostica);
rileva i risultati intermedi (valutazione in itinere o
formativa);
tiene conto della scansione in trimestre e pentame-
stre, delle competenze raggiunte in relazione agli obiet-
tivi programmati e delle caratteristiche individuali del-
lalunno, del suo impegno, dellambiente socio-econo-
mico di provenienza, dei ritmi di apprendimento, dei li-
velli raggiunti e del suo comportamento.
105
VALUTAZIONE
Il D.P.R. dell11/06/2009 disciplina la valutazione degli
alunni per quanto riguarda il loro processo di apprendi-
mento, il comportamento e il rendimento scolastico com-
plessivo. Tenuto conto che la valutazione uno dei mo-
menti del processo educativo-formativo degli alunni,i do-
centi devono:
accertare il raggiungimento degli obiettivi didattici pre-
fissati
mantenere alto il livello di motivazione e di partecipa-
zione alle attivit didattiche;
definire e controllare i livelli di competenza raggiunti
con verifiche periodiche e sistematiche;
intervenire con strategie di rinforzo, di approfondi-
mento e di recupero,in stretta relazione con le carenze
o con le potenzialit verificate.
Poich la valutazione ha funzione di diagnosi, di orienta-
mento, di conoscenza di s,di valorizzazione delle capacit,
duso formativo dellinsuccesso deve:
essere finalizzata a sostenere, motivare, orientare, va-
lorizzare la crescita e lapprendimento;
essere tesa alla promozione e alla valorizzazione delle
capacit e delle caratteristiche individuali;
essere comunicata agli alunni nei suoi valori positivi e
nelle sue intenzioni costruttive;
essere trasparente e chiara;
deve rendere consapevole lalunno degli errori, aiutan-
dolo ad affrontare i propri insuccessi con serenit al fine
di motivarlo al superamento degli stessi.
10.1 VALUTAZIONE DELLALUNNO
Relativamente ai criteri generali di valutazione del profitto
scolastico, i singoli docenti allinterno di ciascun Consiglio
di Classe, nella determinazione degli esiti intermedi (trime-
stre e pentamestre) e di fine anno, dovranno tenere conto
dei seguenti indicatori:
livelli di partenza;
partecipazione al dialogo educativo;
frequenza scolastica;
impegno, assiduit e metodo di studio;
livello di conoscenze e competenze acquisite;
capacit di rielaborazione individuale.
Le verifiche avranno carattere di sistematicit e, in osser-
vanza allart. 2 comma 4 del D.P.R.27/06/99 n.249, i loro
esiti dovranno essere comunicati agli alunni anche in ter-
mini di giudizio qualitativo.
Il grado di acquisizione delle conoscenze, abilit e compe-
tenze sar misurato attraverso:
prove di ingresso
produzioni orali e scritte
questionari ed esercizi applicativi
osservazioni in itinere della crescita culturale ed umana
dellalunno.
Gli elaborati corretti, con il voto riportato, dovranno essere
dati in visione agli alunni entro un tempo congruo (max 10-
15 gg.)al fine di dare un significato formativo alla discus-
sione/valutazione degli stessi.
Per rendere omogenea la valutazione del profitto degli
alunni, i Consigli di Classe adotteranno per le prove scritte
griglie valutative proposte dai vari dipartimenti, e terranno
conto dei seguenti livelli di valutazione:
CRITERI GENERALI DI VALUTAZIONE
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utilizzare autonomamente, in situazioni di studio e di lavoro , le capacit e le conoscenze ac-
quisite
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complete e approfondite con apporti personali
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capacit modesta di assimilazione dei contenuti
capacit inadeguate nel cogliere le relazioni tra gli ambiti disciplinari
capacit di produrre ed esporre oralmente e per iscritto in modo impreciso e non sempre
pertinente
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