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Anno II 05/2013 n.

Winterblatt
auf den ein Winterschatten fllt

A L TEX Literature Project

email: antoniodiavoli@gmail.com web: http://federicofederici.net blog: http://leserpent.wordpress.com cover: The dark side of the room, F. Federici Novaya Zemlya p.1, Thomas Kner

4 maggio 2013 lettera a un aspirante suicida

Caro *, ad essere nulla davvero si colgono i frutti dellassoluto, per questo bisogna imparare a trascurare lopera, farla sparire dentro le ossa, invece di tendere tutte le corde del vento per catturarla, o farle nel cuore una rete. Non sei folle tu, ma chi cerca lorigine della luce nella luce, chi si ferma al creatore. Il corpo intreccia terra e buio in ununica matrice dacqua che tutto sommerge. La notte cresce in bocca e scriverne pone scarso rimedio: non fu per noi minor follia, anzi rimise in pericolo di morte. Non c grido, anima, materia in cui far schermo: listante del sollievo cancella i sensi e riconsegna il nome a ogni cosa, rid lunit al mondo. Se per mano tua verr la morte invece, ti rinfacceranno la sciocchezza delle corse in mezzo a un prato, lamore insano per le cortecce dalbero, i disegni, i dipinti, i manoscritti dei poeti salvati sui banchetti dei mercati. Sarai per loro uno scontto, un altro cadavere squisito rotolato gi dal cielo. Da vivo, non avrai saputo tenerti addosso il puzzo gi di un morto. Nessuno accuser il padrone per la catena doro al collo, n vedr quellaltra, nera, in cui ti ha vinto, una miseria perch tritassi pietre alla sua macina. Nessuno vorr mai sapere daltro, sarai seppellito tra le lacrime pi dure e spente di chi ha fede. La tua ne sar incomprensibile. Mai ti perdoneranno di aver mosso un gesto a scoperchiare il vuoto, spalancare quel sottile velo opaco che nasconde lassoluto. Ma tu saprai allora che ne fa quella speranza e sarai solo e muto, un grillo nel silenzio assolato della campagna. Voler dare un volto a dio, o liberarsi del suo peso, assente, blasfemo non fu per noi minor follia. La conoscenza del destino compir il destino, non avr altro ne. Il movimento della terra sotto i piedi sembrer accelerarti il passo, come il cuore di un uccello tolto al nido, tra le mani, che impazzisce per il cielo. Caro *, qui nisce il compito mortale della parola: voglio almeno che tu sappia questo. F.

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