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1. Introduzione
Scopo della dispensa fornire le nozioni fondamentali dell'Elettrotecnica in maniera sintetica senza per essere arida.
2. CARICA ELETTRICA: Q
Per la fisica attuale (NB: c' chi lo nega) una propriet della materia. La carica pu essere positiva o negativa. La sua unit di misura il Coulomb (C). La pi piccola carica esistente in natura, detta carica elementare, quella dell'elettrone (negativa), esattamente (si pensa) uguale a quella del protone (positiva). Essa vale 1,602*10-19C. Il protone ha una massa pari a 1840 volte la massa dell'elettrone.
4. POTENZIALE: V=W/Q
Si definisce potenziale di un punto l'energia posseduta dall'unit di carica positiva posta in quel punto; dunque il rapporto tra l'energia W di una carica Q che si trova in quel punto, diviso la carica stessa. Si misura in Volt che corrisponde pertanto a Joule/Coulomb (V=J/C).
6. MASSA
E' il punto a cui, convenzionalmente, si attribuisce un potenziale nullo.
7. GENERATORE ELETTRICO
E' una macchina che utilizzando una diversa forma di energia (termica, meccanica, chimica, solare ecc.) la trasforma in energia elettrica, creando una separazione di cariche ( eccesso di elettroni al polo negativo, carenza di elettroni al polo positivo). Se i poli del generatore sono collegati tra loro, si stabilisce nel circuito una corrente elettrica il cui verso convenzionale esce dal polo positivo del generatore. All'interno del generatore la corrente convenzionale fluisce dal polo negativo al polo positivo (le cariche acquistano energia), all'esterno dal polo positivo a quello negativo (le cariche perdono energia).
8. FORZA ELETTROMOTRICE: E.
E' l'energia che il generatore effettivamente fornisce all' unit di carica positiva. Essa corrisponde alla tensione presente ai morsetti del generatore quando esso non eroga corrente (funzionamento a vuoto, circuito aperto). Si misura in Volt.
10. Resistivit: r
E' la costante di proporzionalit, dipendente dal materiale, tra il rapporto lunghezza del coduttore, l, diviso l'area della sua sezione, A, e la resistenza R. Il suo inverso detto conduttivit R=*l/A E' la resistenza di un pezzo di materiali di dimensioni unitarie: ad esempio un cubo di materiale di lato un metro ha una resistenza che la resistivit del materiale espressa in ohm*metro. Pi praticamente un cilindro di un dato materiale di lunghezza un metro e di sezione un millimetro quadro ha una resistenza, misurata tra le sezioni terminali, pari alla sua resistivit espressa in ohm*millimetroquadro diviso metro.
14. RAMO
E' un bipolo caratterizzato da un dato valore dell'intensit di corrente.
15. NODO
E' una qualsiasi superficie chiusa in cui confluiscono 3 o pi rami.
16. MAGLIA
Insieme di rami che formano una figura chiusa.
17. RETE
Insieme di maglie aventi rami in comune.
20. CORTOCIRCUITO
Si ha quando due punti di una rete sono collegati con un conduttore avente, idealmente resistenza nulla. La differenza di potenziale tra i punti in tal caso nulla, qualunque sia l'intensit di corrente del collegamento, che pertanto si pu chiamare anche collegamento equipotenziale. Si rappresenta negli schemi con un segno continuo.
21. SERIE
Pi bipoli si dicono in serie se sono attraversati dalla stessa intensit di corrente.
22. PARALLELO
Pi bipoli si dicono in parallelo se i loro terminali sono sottoposti alla stessa tensione.
La resistenza equivalente pi grande della pi grande delle resistenze. Se le n resistenze in serie sono uguali la resistenza equivalente vale Rs=nR).
La resistenza equivalente pi piccola della pi piccola delle resistenze. Se n resistenze in parallelo sono uguali, il valore dell'equivalente Rp=R/n).
37. CONDENSATORE
Qualsiasi coppia di conduttori (armature) separati da un isolante(dielettrico), costituiscono un condensatore. Se si applica una tensione tra le armature, si separano cariche elettriche e, nel dielettrico, si forma un campo elettrico. L'armatura collegata al potenziale pi alto si carica positivamente, negativamente l'altra. Le cariche positive e negative sono uguali ed il loro valore assoluto costituisce la carica Q del condensatore. La carica proporzionale alla tensione applicata e la costante di proporzionalit una caratteristica di quel particolare condensatore che si chiama capacit. Si misura in farad: [F]=[C][V]-1 La capacit di un condensatore piano (armature piane e parallele) proporzionale al rapporto tra la superficie (A) di una delle armature e la loro distanza (d). La costante di proporzionalit () un a caratteristica dell'isolante interposto e si chiama costante dielettrica assoluta e si misura in farad/m [F][M] La costante dielettrica assoluta del vuoto vale 0= 8,85*10-12 F/m. Il rapporto tra la costante dielettrica assoluta di un isolante e la costante dielettrica assoluta del vuoto un numero puro chiamato costante dielettrica relativa ( r= / 0). Sintetizzando matematicamente quanto detto:
Q=C*U ( definizione di capacit di un condensatore) C= r 0A/d (capacit condensatore piano) K=U/d (campo elettrico nel dielettrico di un condensatore piano)
39. INDUTTORE
E' un componente che produce un campo magnetico. Da questo punto di vista qualsiasi conduttore percorso da corrente un induttore. Chiameremo per preferibilmente induttore il componente che stato appositamente realizzato per produrre un campo magnetico di dato valore. Il parametro che lo caratterizza il coefficiente di autoinduzione L che definito come il rapporto tra il flusso magnetico concatenato con il conduttore e l'intensit di corrente che lo produce. Quindi L=c/I L'unit di misura si chiama henry (H) e corrisponde al rapporto tra il weber e l'ampere; poich il weber, unit di misura del flusso magnetico, il prodotto di volt*secondo, l'henry il prodotto di ohm per secondo. [H]=[][s] Il coefficiente di autoinduzione dipende dalle caratteristiche geometriche del conduttore, che compaiono come numero di spire N (numeri di angoli giri compiuti dal conduttore), e dalle dimensioni e dalle propriet fisiche del mezzo in cui il conduttore sviluppa il suo campo magnetico.
Per fissare le idee pensiamo ad un solenoide ( avvolgimento) rettilineo costituito da N spire circolari di diametro D, uniformemente distribuite su una lunghezza l. Si ha: L= N2/Ril dove Ril=(1/)l/ detta riluttanza. A=D2/4, l'area della superficie piana delimitata da una spira, la permeabilit magnetica assoluta del mezzo in cui il campo si forma. Poich N un numero puro, l'unit di misura della riluttanza l'inverso dell'henry [H]-1. La permeabilit magnetica , teoricamente, il coefficiente di autoinduzione che caratterizza da una particolare configurazione circuitale: quella per la quale N2*A/l=1. Si misura pertanto in henry diviso metro [H][M]-1, unit che non possiede un nome proprio. Molto importante la permeabilit magnetica del vuoto: 0=410-7H/m Si definisce permeabilit magnetica relativa di un mezzo fisico il rapporto tra la sua permeabilit assoluta e la permeabilit del vuotor=/0 . E' un numero puro.
Valore efficace: il valore della grandezza che mantenuto costante in un certo intervallo di tempo d luogo agli stessi fenomeni energetici della grandezza variabile. Poich gli effetti energetici dipendono dal quadrato della grandezza elettrica considerata (tensione o corrente) il valore efficace la radice quadrata del valore medio dei quadrati della grandezza. Quindi
Y=radQ((1/T)y2i(t).ti)
44. IMPEDENZA
In alternata sinusoidale il numero complesso che esprime il rapporto tra il numero complesso che rappresenta la tensione ed il numero complesso che rappresenta la corrente. Comunemente indicata con Z. E', si potrebbe dire, la "resistenza" in alternata. Essa tiene conto dei fenomeni di consumo di energia elettrica e dei fenomeni di accumulo di energia elettromagnetica. La parte reale del numero complesso rappresenta il fenomeno dissipativo e corrisponde alla resistenza, R, nella schematizzazione con elementi in serie; la parte immaginaria, detta reattanza, X, associata ai fenomeni energetici di accumulo. La resistenza un numero sempre positivo, la reattanza pu essere positivo o negativo: mel primo caso prevale l'accumulo di energia magnetica (impedenza induttiva) , nel secondo quello di energia elettrostatica (impedenza capacitiva). Riassumendo si ha, indicando con U ed I i numeri complessi che rappresentano tensione e corrente: U/I=Z=R+j*X X>0 -> impedenza INDUTTIVA X<0 -> impedenza CAPACITIVA Z = radQ(R2+X2) il modulo dell'impedenza e corrisponde al rapporto dei valori efficaci di tensione e corrente; =arctan(X/R) il suo argomento ed l'angolo formato dai i vettori rappresentativi della tensione e della corrente.