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Seconda sezione, bambini di 4 anni A cura delInsegnante: Giovanna Cosseddu In collaborazione con lins. di sez. Irene Lupo Terza sezione, bambini di 5 anni A cura delle insegnanti: Stefania Ciambellotti e Chiara Pecchioli
Obiettivi formativi
Riconoscere e nominare le forme geometriche fondamentali Scoprire e descrivere le caratteristiche delle figure solide e piane pi comuni
Competenze
Stabilire relazioni e associazioni tra le forme pi semplici e consuete Riconoscere nel mondo circostante forme elementari tridimensionali. Stabilire relazioni tra le forme pi comuni nel proprio ambiente, tra le figure piane e solide. Osservare e sperimentare le potenzialit creative Manipolare e trasformare le forme, esplorando delle forme diverse modalit espressive. Usare simboli Osservare e riconoscere le forme negli oggetti Stabilire relazioni fra le varie forme della realt. della realt Confrontare oggetti in base a un criterio dato. Affinare la conoscenza del proprio corpo. Individuare caratteristiche comuni in oggetti Rappresentare la figura corporea diversi. Ricercare e scoprire pi caratteristiche in materiali gi noti Effettuare raggruppamenti e ordinare in base alla Riconoscere le caratteristiche delle cose forma ed alle caratteristiche enunciate ed osservate. Avviare alla conoscenza del concetto oggettivamente riconoscibili di classificazione. Riconoscere differenze e associare elementi Ordinare, raggruppare, aggiungere, togliere, Usare materiali vari in maniera personale. manipolare, montare, smontare, valutare. Seguire Stabilire la cardinalit di una raccolta di un progetto proprio, o di gruppo, oppure seguire materiali. Collaborare con i compagni, cooperare indicazioni date per un progetto comune Disegnare, dipingere, modellare, dare forma e Conoscere e rappresentare diverse forme colore allesperienza, individualmente e in presenti nellambiente circostante. Sviluppare la gruppo, lasciando traccia di s creativit costruendo oggetti con materiali diversi Localizzare e collocare se stesso, oggetti e Usare il linguaggio del corpo in maniera persone in situazioni spaziali. Eseguire percorsi creativa. Sapersi orientare nello spazio. o organizzare spazi sulla base di indicazioni Riconoscere in situazioni reali, le forme verbali e non verbali. Saper utilizzare il proprio geometriche elementari. Individuare criteri per corpo in azione. fare raggruppamenti e/o classificazioni. Conoscere e costruire strumenti per la misurazione. Collaborare con i compagni. Rispettare le regole del gioco.
La condivisione delle regole che una buona convivenza sociale suggerisce, ha rappresentato il punto focale da cui si sono sviluppate gran parte delle nostre attivit didattiche. Un personaggio di fantasia, Marina la tartarughina, ha accompagnato i bambini, ed ha fatto da supporto ai nostri percorsi. Siamo partiti proprio dalla sua semplice figura stilizzata, per dare avvio alla conoscenza delle forme. La semplificazione stilizzata che ha permesso a tutti di imparare a disegnare la tartaruga, ha incentivato la voglia di provare con altri animali, altri soggetti, inventare altri giochi, ipotizzare altre soluzioni. Di volta in volta si sono aperte nuove piste da seguire, ed i bambini hanno appreso con entusiasmo. Se questo lo spirito della ricerca-azione, ci piace!
I BAMBINI SPERIMENTANO LE FORME A PARTIRE DAL CORPO: - Usando cerchi, gommoni tridimensionali a forma geometrica, camminandoci sopra, strisciandoci, passandoci sotto, abbracciandole Vengono invitati a fare percorsi gioco, in cui le forme diventano fiumi da attraversare, case in cui entrare, montagne da scalare
- Compongono le figure geometriche con i propri corpi in varie situazioni, di gioco. - Con la corda, sperimentano come ottenere le varie forme partendo da una linea aperta. I bambini le compongono avendo come riferimento dei segni sul pavimento nei punti che rappresentano gli angoli delle forme da realizzare.
Ogni bambino quando arriva la mattina, attacca nella propria casella lelemento che compone la tartaruga. La sua sagoma geometrica stilizzata, si completa al termine dei cinque giorni della settimana. Il comportamento a scuola pu permettere ad ogni bambino di mantenere tutti gli elementi e di portare a casa la medaglia della tartaruga, medaglia che vale un premio dei genitori
E BATTI IL CINQUE !
(la filastrocca della medaglia)
FAI IL BRAVO CONSERVA I PEZZI VINCI LA MEDAGLIA CHE VALE UN PREMIO! TE LO DARA CHI TI VUOLE BENE E TE LO DIMOSTRERA CON UN SORRISO, GIOCANDO INSIEME A TE!!!
Un bel giorno Marina, la mia amica tartarughina con le forme si mise a giocare e un bel paesaggio prov a disegnare Col triangolo - pens - un bel tetto a punta ci far! Il quadrato tutto uguale, per la mia casa lideale! Il rettangolo lungo e stretto, per la porta perfetto! Con il cerchio bello tondo cosa posso fare? Un bel sole tutto giallo, per il cielo illuminare!
I COLLAGE
- Con ritagli di carta riproducenti forme geometriche di varie grandezze e colori, i bambini giocano ad assemblarle liberamente e scoprono che si possono comporre figure conosciute e come esse possano suggerirne altre. Si possono cos formare paesaggi della loro quotidianit. Successivamente i bambini provano a riprodurle nel disegno, partendo proprio dalle forme in esse contenute. - Si vanno cos moltiplicando le iniziative e le esperienze. I bambini scoprono forme e figure in contesti e materiali di vario tipo. Continuamente chiedono alle insegnanti di fotografare ogni scoperta, o risultato raggiunto, come il quadrato ottenuto con due triangoli o due rettangoli, laquilone con due triangoli, il cubo con i blocchi logici. Cos pure nel disegno, o nel ritaglio. Persino gli scarti di ritagli di altri lavori, diventano un pretesto per creare cose nuove! - Lo schema corporeo: approfittando dellinteresse per le scoperte che si vanno facendo, i bambini apprendono giocando anche come costruire la figura umana e contestualmente vivono esperienze percettive legate al corpo vissuto.
LA FORMA GIUSTA
Anche con lausilio di libri con illustrazioni semplificate, si va costituendo un insieme di figure che per accezione comune, possono essere abbinate ad una specifica forma che maggiormente le rappresenta (es.: il maialino al cerchio, la montagna al triangolo). Con esse i bambini giocano a: LA FORMA GIUSTA, classificando appunto, le figure in base alla forma che le contraddistingue, mettendole allinterno del recinto di appartenenza (anchesso della stessa forma)
GIOCHI DI SQUADRA
IL MAGO RUBAFORME
I bambini sperimentano i nuovi giochi anche in palestra, cos la geometria si trasforma in gare divertenti. Si formano sottogruppi ognuno legato ad una delle forme fondamentali disegnate sul pavimento che fa da recinto. Al via tutti i bambini devono uscire dal proprio recinto, ed il mago rubaforme deve riuscire a prenderne il pi possibile fino allo stop, quando tutti possono rientrare nel recinto. Una variante di questo gioco quella di abbinare ogni bambino ad una delle figure del gioco LA FORMA GIUSTA, dove la difficolt ulteriore, st nel rientrare nel recinto della forma corrispondente
IL DOMINO
Anche questo gioco viene praticato sia a tavolino che in palestra. Nel primo caso, i bambini devono agganciare le tessere secondo il criterio tipico del gioco. In palestra ciascuno di loro ha una medaglia con una forma e devono accoppiarsi per formare una tessera, quindi comportarsi esattamente come per il gioco da tavolo.
Anche in questo secondo anno di partecipazione alliniziativa del PIA, abbiamo potuto verificare lefficacia del meccanismo della ricerca-azione. Abbiamo visto come lapertura alle idee, al confronto, alla discussione, al ripensamento, nel tentativo di trovare la strada percorribile, dia i suoi frutti. Apertura anche e soprattutto verso i bambini, le loro passioni, le loro aspettative, che apre piste sempre nuove e inaspettate. cos che sono nate gran parte delle attivit svolte durante questo anno, luna consequenziale allaltra, come in un naturale processo, dove nessuno ha fatto fatica a trovare il proprio appagamento: noi insegnanti alla ricerca di nuove strategie, i bambini protesi verso la soddisfazione del bisogno di crescere. Come sempre allinizio, quando ci si deve far venire unidea, si cerca di imbastire un qualcosa di organico, magari deffetto, cos avevamo pensato ad una storia, una struttura entro la quale far girare tutte le proposte didattiche. Invece non stato necessario, perch gli spunti ce li ha offerti la quotidianit nella sua semplicit, spunti che i bambini stessi hanno colto. Sono diventati degli osservatori attenti, ed un continuo richiamare la nostra attenzione ora su un triangolo che insieme ad un altro forma un quadrato o un aquilone, ora su un ritaglio di carta che assomiglia ad un gelato, ora su un tavolo che ha la forma del rettangolo Il percorso ha offerto a tutti la possibilit di fare progressi dal proprio livello di sviluppo, infatti stato possibile modulare le proposte senza penalizzare nessuno. I giochi di gruppo poi, hanno fatto da ponte tra i bambini pi pronti e meno, attraverso lincentivo della competizione e offrendo aperture e stimoli reciproci. Stimoli che non sono mancati a noi insegnanti, sempre pi intenzionate ad adottare questo modo di fare scuola.