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Vincenzo Castella

In linea daria Bergamo, ex oratorio di San Lupo via San Tomaso, 7 4 maggio 30 giugno 2013 Inaugurazione: 3 maggio ore 18 Orari di apertura Marted - Venerd 15.00 18.00 Sabato e Domenica 9.30 12.30 /15.00 18.00 info: tel 035 243539 info@fondazionebernareggi.it www.fondazionebernareggi.it Catalogo Electa
Alcune fotografie storiche di Vincenzo Castella si alternano a nuovi scatti fotografici nello spazio di San Lupo. I soggetti sono le vedute urbane di Bergamo e di Gerusalemme. Alcune proiezioni site-specific raccontano episodi di interni del Rinascimento italiano. Infine un confronto sul Crocifisso di Giotto in Santa Maria Novella a Firenze, ripreso mentre ci guarda e mentre lo stiamo guardando. Il percorso espositivo si articola seguendo landamento verticale delledificio, caratterizzato da una pianta centrale. Intorno allaula principale si sviluppano due ordini sovrapposti di camminamenti. Al piano terra sono collocate due videoproiezioni, orientate verso le grandi nicchie dingresso. Le immagini di Castella (due dettagli ricavati da Santa Maria degli Angeli a Roma e dalla Basilica di Loreto) si sovrascrivono agli spazi architettonici. Gi da questo punto di osservazione percepibile la terza videoproiezione, posta in alto, sopra laltare.

Al primo piano il visitatore incontra due fotografie di grande formato di Gerusalemme. In mezzo a loro una proiezione luminosa rende tangibile il collegamento tra le due prospettive in cui stato ripreso il Crocifisso di Giotto in Santa Maria Novella. Sporgendosi dalla balaustra si inizia a intuire che al piano superiore le nicchie ospitano una serie di fotografie. Le nicchie sono delimitate da cornici e si presentano come delle finestre cieche. in questo spazio che sei vedute di Castella che hanno per soggetto Bergamo e la Palestina sollecitano una riflessione sulla realt e la finzione. Lex oratorio di San Lupo un luogo espositivo del Museo Adriano Bernareggi, dedicato allarte contemporanea. Negli anni passati si sono alternati artisti di diversa generazione, da Jannis Kounellis a Andrea Mastrovito.

Vincenzo Castella nato a Napoli nel 1952, vive attualmente a Milano. Inizia a fotografare nel 1975; tra il 1975 e il 1982 conclude Geografia Privata, fotografie a colori di interni domestici. Nel 1976, 1978 e 1980 negli Stati Uniti, dove realizza il progetto: Hammie Nixons people, biografia semi-immaginaria di cantanti di blues, dedicato agli afroamericani, alla loro vita e allarchitettura delle citt del sud (fotografie e film 16 mm). Dal 1980 espone i suoi lavori in Europa e negli Stati Uniti. Dal 98 inizia la serie fotografica sugli edifici delle citt Europee. Le sue fotografie appaiono sempre pi anarrative: realizza vere e proprie ipotesi di attraversamento visivo della complessit del tessuto e dellintreccio delle citt, producendo grandi stampe a colori da film di grande e grandissimo formato. La ricerca sulla distanza e la dislocazione. Di questa linea di lavoro, fanno parte immagini di citt italiane ed europee come Napoli, Milano, Torino, Rouen, Caen, Le Havre, Helsinki e Berlino e immagini di territori e siti come Ramallah e Gerusalemme Dal 06, Castella realizza istallazioni tratte da negativi fotografici di grande formato: come Cronache da Milano, lavoro presentato ad Art Unlimited Basel 2009. I movimenti di una macchina da ripresa virtuale restituiscono una lettura articolata della fotografia e delle relazioni, tra quello che si vede e quello che non si vede, nella vita nella citt. Lontano da qualunque forma di evoluzione dello stile, il suo lavoro legato invece alla riduzione sistematica del repertorio e alla sintesi del linguaggio.

Eventi speciali: sabato 18 maggio, ore 17.30 ARTDATE (le giornate dellarte contemporanea organizzate da the blank) presentazione del catalogo della mostra e visita guidata alla mostra in presenza dell'artista.

La mostra ospitata allinterno di

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