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ProvinciaRomanadiS.CaterinadaSienadellOrdinedeiFratiPredicatori
MinoriticaProvinciaRomanadeiSs.ApostoliPietroePaolo
incollaborazioneconlUIIicioPastoraleScolasticadelVicariatodiRoma
i d a t i n r e at r ffr on c i c r A
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om R a i c n ovi r P
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ricordando che nel 2014 ricorrer il 75 esimo anniversario della proclamazione dei
due Santi Patroni dItalia.
Per informazioni: www.santacaterinadasiena.org e wwwcentostudicateriniani.org
I
l 13 marzo, stato eletto il nuovo
Vescovo di Roma che presiede nella
carit, nella persona di Jorge Mario
Bergoglio, prendendo il nome di Fran-
cesco. Nome disarmato e disarmante,
perch dire Francesco, significa: po-
vert, fratellanza, semplicit, letizia,
salvaguardia del creato. Dire Francesco,
vuol dire: testimoniare con la vita il
Vangelo di Ges Cristo, fino a portare
impressi nella propria carne i segni della
passione. Ebbene, lo Spirito Santo che
lo ha donato alla Chiesa, lo Spirito
Santo che ce lo ha donato! Questo Papa
piaciuto tanto e fin da subito. Pertanto
cari abbonati alla nostra rivista, non
possiamo non fare nostre le parole di S.
Caterina: Esaudisci ancora noi che
preghiamo per il tuo Vicario, il Papa, cu-
stode di questa tua cattedra. Fa che sia il
successore a te gradito dellumile vec-
chio Pietro, che gli indichi i rimedi ne-
cessari alla tua Chiesa. ( Or. VI ) Con
la sua prima omelia, si pu dire che ha
tracciato il suo programma: CAMMI-
NARE - EDIFICARE CONFESSARE
Cristo crocifisso, altrimenti dice il Santo
Padre, non siamo suoi veri discepoli.
Papa Francesco, nel suo primo Angelus,
ha parlato della bont, della tenerezza e
della misericordia. Giovanni XXIII
e Giovanni Paolo II, hanno an-
chEssi toccato il grande tema della
misericordia, anzi questultimo, ne
istitu la festa liturgica, fissandola
la domenica dopo Pasqua. Tema di
grande attualit, la misericordia,
ma tema dimenticato, come scrive
nel suo libro titolato Misericordia il
Cardinale Walter Kasper. Gi
SantAgostino nelle Confessioni ha
un riferimento a Dio Fonte delle
misericordie ma diverse donne
hanno trattato questo tema quanto
mai importante; ne cito solo alcune:
la beata Angela da Foligno, la no-
stra Santa Caterina ha delle pagine
altissime sulla misericordia, Santa
Teresa dAvila canta la misericor-
dia di Dio, fino ad arrivare a Santa
Cronaca
La Patrona dEuropa 23
HABEMUS PAPAM
Faustina Kowalska. Ma merita riportare
in questo contesto un vibrante rendi-
mento di grazie quanto mai solenne alla
divina misericordia tratto dal Dialogo
della divina provvidenza ( cap.30 ) O
eterna misericordia, la quale ricuopri i
difetti delle tue creature, non mi meravi-
glio che tu dice di coloro che escono del
peccato mortale e tornano a te: Io non
mi ricordar che tu moffendessi mai .
O misericordia ineffabile, non mi mara-
viglio che tu dica questo a coloro che ti
perseguitano. Io voglio che mi preghiate
per loro, a ci che Io lo facci miseri-
cordia. O misericordia, la quale esce
dalla deit tua, Padre eterno, la quale
governa con la tua potenzia tutto quan-
to il mondo! Nella misericordia tua fum-
mo creati; nella misericordia tua fummo
ricreati nel sangue del tuo figliolo. Nel-
laltezza del cielo riluce la tua miseri-
cordia, cio ne santi tuoi. Se io mi vollo
alla terra ella abonda della tua miseri-
cordia. Nella tenebra dello inferno rilu-
ce la tua misericordia, non dando tanta
pena ai dannati quanta meritano. Con
la misericordia tua mitighi la giustizia;
per misericordia ci i lavati nel sangue;
per misericordia volesti conversare con
le tue creature. O misericordia! Il cuore
ci saffoga a pensare di te ch ovunque
io mi vollo a pensare non trovo altro che
misericordia.
Ora , la luce della Santa Resurrezio-
ne di Cristo ha illuminato ulteriormente
la nostra vita di fede, a tutti indistinta-
mente affidato il compito di cammi-
nare edificare confessare . A Papa
Francesco il compito di presentare al
mondo la Chiesa, sposa di Cristo, comu-
nit di redenti, di salvati, e presentarla
come direbbe SantAgostino in modo
che : pateat, placeat, moveat, cio: splen-
da, piaccia e attiri.
P.Alfredo Scarciglia O.P.
Cronaca
La Patrona dItalia 24
E non temete, Padre, per veruna cosa che avvenga da questi venti tempestosi che
ora vi sono venuti, cio di questi putridi membri che hanno ribellato a voi. Non te-
mete: per che laiuto divino presso (Lettera 185 a Gregorio XI).
Dicovi da parte di Cristo crocifisso: tre cose principali vi conviene adoperare con
la potenzia vostra. Cio, che nel giardino della Santa Chiesa voi ne traggiate li fiori
puzzolenti, pieni d immondizia e di cupidit, enfiati di superbia; cio li mali pasto-
ri e rettori, che attossiscono e imputridiscono questo giardino. Oim, governatore
nostro, usatela vostra potenzia a divellere questi fiori. Gittateli di fuori, che non ab-
bino a governare. () Piantate in questo giardino fiori odoriferi, pastori e governa-
tori che siano veri servi di Ges Cristo, che non attendano ad altro che allonore di
Dio e alla salute delle anime, e sieno padri dei poveri. (Lettera 206 a Gregorio XI)
I
l 6 aprile si tenuto, presso lau-
ditorium della parrocchia di San
Bartolomeo a San Rocco a Pilli,
il secondo incontro in preparazione
allofferta dellolio da parte del Co-
mune di Sovicille.
Il sindaco di Sovicille Alessandro
Masi ha tracciato il percorso dei mi-
stici della Montagnola senese ed in
particolare dei mistici che hanno vis-
suto a Lecceto.
Masi ha ricordato come i rami ca-
detti delle famiglie importanti senesi
trovassero nel misticismo una valida
risposta alla crisi che si viveva alle-
poca e con il loro impegno di studio,
riflessione e preghiera fossero soste-
gno ai problemi della citt.
Caterina ebbe rapporti epistolari
con i mistici leccetani, le sue lettere
sono la testimonianza dello stretto le-
game tra la Santa senese e il territo-
rio di Sovicille, legame attestato an-
che dalla propriet di una vigna a Pil-
li, che la famiglia Benincasa posse-
deva, in prossimit di questa vigna
oggi sorge una cappellina privata de-
dicata alla Santa.
Le lettere che Caterina scrisse ai
frati agostiniani di Lecceto sono rac-
colte in un volume, pubblicato da
Cantagalli nel 2003 per conto del-
lAssociazione Internazionale dei
Caterinati e dellIstituto senese di
Studi Cateriniani, in occasione del
novantesimo compleanno dellarci-
vescovo emerito monsignor Mario
Ismaele Castellano.
Liniziativa di offrire lolio per la
lampada votiva del santuario cateri-
niano, ha sottolineato Masi - da mo-
do di riflettere sulle radici religiose
del nostro territorio, caratterizzato da
una cultura rurale. Proprio per ri-
marcare il legame tra Santa Caterina
e il territorio di Sovicille, venerd 26
aprile, alle ore 21, ci sar la dedica-
zione del piazzale antistante la chiesa
parrocchiale di San Rocco a Pilli al-
la mantellata senese e poi da l par-
tir la processione con le fiaccole e il
gonfalone del Comune: la processio-
ne si snoder per le vie del paese fino
alla Cappellina dedicata a Santa Ca-
terina, dove verr scoperta una lapide
commemorativa.
La spiritualit cateriniana in San-
ta Caterina, stato il tema trattato da
padre Alfredo Scarciglia, assistente
ecclesiastico dellAssociazione Inter-
nazionale dei Caterinati. Padre Alfre-
do ha messo in risalto la spiritualit
domenicana in rapporto a Santa Cate-
rina, sottolineando come la mantella-
Cronaca
La Patrona dEuropa 25
INCONTRO DI FORMAZIONE IN VISTA DELLE FESTE CATERINIANE 2013
ta senese fosse domenicana proprio
nel profondo del suo essere e del suo
vivere. Il testo integrale dellinterven-
to di Padre Alfredo verr riportato nel
prossimo numero della rivista.
Allincontro ha portato il saluto
del Cif Siena, la presidente provin-
ciale Antonella Pini.
Cronaca
La Patrona dItalia 26
Da sn. Antonella Pini Presidente provinciale del CIF Siena, il sindaco di Sovicille Alessandro Masi, P. A. Scarciglia O. P.
O
gni anno, in occasione dei fe-
steggiamenti in onore di Santa
Caterina da Siena, i Comuni del
territorio dellArcidiocesi di Siena offro-
no a turno lolio per la lampada votiva,
situata nel santuariocateriniano di Siena.
Per lanno 2013, anno particolarmente
importante in quanto la lampadavotiva
compie 70 anni, sar il Comune di Sovi-
cille, per la prima volta, ad avere lonore
di questa offerta, recando un piccolo ziro
realizzato con il famoso marmo giallo di
Siena, che si cava a Sovicille.
Per loccasione stato costituito un
Comitato di Sovicille per Santa Cateri-
na Dottore della Chiesa, Patrona dItalia
e dEuropa nellAnno della Fede per il
bene comune. Il Comitato composto
da: due Presidenti, nelle persone del Sin-
daco di Sovicille, Alessandro Masi, e del
Vicario generale dellArcidiocesi di Sie-
na, Mons. Giovanni Soldani, dalla dotto-
ressa Franca Piccini, Segretaria dellAs-
sociazione Internazionale dei Caterinati,
dalla dottoressa Antonella Battisti, Vice-
sindaco del Comune di Sovicille, da
Mauro Losi, da Antonella Pini, Presiden-
te della sezione provinciale del CIF, e
dal Presidente di Banca C.R.A.S. -
ChiancianoTerme - Costa Etrusca - So-
vicille, Ing. Florio Faccendi.
Lo scopo del Comitato quello di
sensibilizzare ecoinvolgere la popola-
zione, facendola partecipe dellimpor-
tanza dellevento, organizzando nel no-
stro territorio due conferenze sulla vita e
sulloperato della Santa. Le tematiche,
oggetto delle conferenze, riguarderan-
no: Santa Caterina eil bene comune e
laltra Santa Caterina e il territorio di
Sovicille. Inoltre stato realizzato que-
sto piccolo opuscolo informativo sulla
Santa e la sua presenza nel territorio del
Comune di Sovicille da distribuire al fi-
ne di raggiungere capillarmente la po-
polazione per questo evento.
Lobbiettivo che si posto questo
Comitato, una volta terminata la fase dei
festeggiamenti per lofferta dellolio,
quello di continuare lattivit di infor-
mazione e sensibilizzazione per far co-
noscere meglio e tenere alta lattenzione
sulloperato di questa nostra Santa che
stata, e per lattualit del suo messaggio
lo ancora, una grande protagonista
della storia ed ha tenuto alto il nome
della cristianit in tutti i tempi. Per que-
sto nei nostri propositi, anche nel Co-
mune di Sovicille, la costituzione di un
gruppo diCaterinati.
Lofferta dellolio quindi assume
una rilevanza particolare per la cittadi-
nanza di Sovicille in quanto Santa Ca-
terina, nata nel 1347, ha soggiornato
pivolte nel nostro territorio, come ri-
portano importanti fonti storiche. Una
di queste un documento, conservato
presso lArchivio di Stato di Siena, da-
Cronaca
La Patrona dEuropa 27
LOFFERTA DELLOLIO: OCCASIONE PER RISCOPRIRE IL LEGAME
TRA S. CATERINA E IL TERRITORIO DI SOVICILLE
tato 12 luglio 1371, (Gabella dei con-
tratti, 82, c.LXXXX r.), dal quale si
evince che Bartolo di Jacopo Benincasa
acquista un appezzamento di terra con
vigna per s e per i suoi eredi presso la
canonica di Santa Maria a Pilli, dove,
come narra il Caffarini, Caterina rice-
vette particolari grazie dal Signore. La
famiglia Benincasa, quindi possedeva
un piccolo podere presso Santa Maria a
Pilli. Dopo la morte di Bartolo, fratello
di Caterina e marito di Lisa Saracini, la
mamma Lapa e la cognata Lisa furono
esentate dal pagare le tasse su questa
vigna e sulla casa di Fontebranda, in
quanto beni che queste due donne man-
tenevano a titolo di dote. Queste notizie
sono riportate in un Quaderno cateri-
niano a cura del professor Paolo Nardi
dal titolo: SantAntonio Abate in Sie-
na la Parrocchia di Santa Caterina con
note sulla famiglia Benincasa- Ed.
Cantagalli 2009. La grazia che Caterina
ottenne nelloratorio di Santa Maria a
Pilli, in un giorno destate, fu che chie-
se ed ottenne lassoluzione per il suo
confessore.
Dobbiamo pertanto sentirci privile-
giati della presenza della San-
ta che, in un momento storico
di crisi come quello che stia-
mo vivendo, possa essere luce
ed esempio per tutti. La devo-
zione verso la Santa testimo-
niata tuttora dalla presenza di
una piccola Cappella costruita
nel 1796 per volere del Cano-
nico di S. Maria in Provenza-
no Girolamo dei Conti del Te-
sta, che volle realizzare allin-
terno della sua villa in San
Rocco a Pilli questa Cappella
che ricordasse la presenza del-
la Santa in questa zona. La
Cappellina attualmente di
propriet privata, ma nella ri-
correnza dei festeggiamenti
cateriniani, vengono celebrate
funzioni sacre e durante lan-
no viene usata come luogo di
incontro e di preghiera dagli
abitanti della zona.
Cronaca
La Patrona dItalia 28
Antonio Federighi: Madonna col Bambino, chiostro interno
dellEremo di Lecceto
Cultura
La Patrona dEuropa 29
P
er Lipotesi, dalla quale sono parti-
ta per il libro che la pubblicazione
della tesi di Dottorato, stata che
allopera di Caterina hanno contribuito
tre fattori: la partecipazione attiva al con-
testo storico culturale, lo stile espressivo
utilizzato comune a quello di altre misti-
che sue contemporanee, il patrimonio
culturale della scuola domenicana che le
veniva dalla familiarit con i frati di San
Domenico e con altri religiosi.
Dopo aver presentato il panorama sto-
rico culturale in cui Caterina vissuta, la
crisi del pensiero scolastico e lavvento
del nominalismo, sintetizzando i pi co-
nosciuti studi e tracciando una biografia
della Santa per evidenziare il suo impe-
gno nel campo politico e sociale, mi sono
soffermata ad esaminare la nascita del mi-
sticismo femminile e le linee di spiritua-
lit dellOrdine Domenicano, ritenendo
che la figura di Caterina non possa essere
compresa al di fuori di due elementari ve-
rit: che era donna e che apparteneva
allOrdine dei Predicatori.
In seguito, ho approfondito le opere di
Caterina, la genesi, il confronto con le
opere dei suoi contemporanei e il conte-
nuto degli scritti della Santa, mettendo in
risalto come la Sacra Scrittura e la vita
quotidiana sono state le principali fonti
dispirazione della giovane senese.
Nonostante i limiti della formazione
culturale della santa di Fontebranda - non
conosceva il latino - possibile rintraccia-
re nellopera cateriniana i grandi temi che
sono a fondamento dellantropologia cri-
stiana: luomo creato ad immagine e so-
miglianza della Trinit, custode, per dise-
gno divino di tutto il creato; il
peccato, fallimento del progetto origina-
rio del Creatore; la redenzione operata
grazie al sangue di Cristo; il libero arbi-
trio e la coscienza; la Chiesa nella
quale luomo pu, grazie ai sacramenti,
ritrovare la dignit perduta.
Il fondamento antropologico del pen-
siero di Caterina pu essere sintetizzato
nella descrizione dei due grandi protago-
nisti della storia e del cosmo: Dio e luo-
mo. Dio Colui che : Colui che nella
creazione ha donato alluomo la vita e
che nellincarnazione ha versato il sangue
del Figlio per la salvezza delluomo.
Luomo colui che non : colui
che pu solo accogliere o rifiutare questo
dono, coltivando o lasciando inselvatichi-
re la vigna a lui affidata. Dio loceano
dacqua infinita e luomo il pesce che pu
vivere solo se vi si immerge.
Da questa duplice definizione, Cateri-
na ricava che luomo deve costantemente
crescere nella conoscenza di s, perce-
pendosi come non essere; scoprendo la
propria miseria potr conoscere se stesso,
rivolgersi a Dio e, una volta vivificato dal
sangue di Cristo, ritrovare lessere stato
creato ad immagine e somiglianza del
Creatore.
Per la santa di Fontebranda questa du-
plice conoscenza indispensabile al-
luomo per scoprire che la sua vera voca-
zione lamore: amore di lode da rivol-
gere a Dio e amore di carit da donare ai
RITRATTO DI UNA SANTA CHE VISSE IL SUO TEMPO
La Patrona dItalia 30
Cultura
fratelli. Caterina arriva a questa conclu-
sione non con analisi filosofiche, ma con
la prassi della vita, con un empirismo
esistenziale, e le comunica ai suoi di-
scepoli con lutilizzo di un linguaggio
semplice, metaforico.
Nel pensiero di Caterina luomo pu
vincere il peccato che gli impedisce di es-
sere libero e di realizzarsi grazie al desi-
derio che lo spinge a superare il relativo
che lo rende prigioniero. Il desiderio,
ricorda Cateirna, presente nel cuore di
ogni uomo, perch nostalgia di Dio
che lo ha creato ad immagine e somi-
glianza della Santa Trinit. Per Caterina
luomo che non essere avendo in s il
desiderio di essere pu essere trasfor-
mato, se immerso nel sangue di Cristo,
nellessere passando dalla condizione
di creatura a quella di creatore.
Superate le iniziali difficolt legate al
linguaggio trecentesco lopera di Cateri-
na risulta di grande attualit e colpisce
la capacit della Santa di presentare il
messaggio evangelico e teologico, in
modo semplice e preciso; in lei la prassi
di vita e il linguaggio usato vanno a so-
stenere e a valorizzare i concetti comu-
nicati. Le sue parole sono state capaci, e
lo sono tuttoggi, di predisporre chi le
riceve allesperienza mistica dellincon-
tro con Dio. Il linguaggio di Caterina si
fonda sulla testimonianza di vita, e sulla
consapevolezza che Dio non pu essere
catturato nella rete dei concetti umani,
non pu essere pensato solo con le cate-
gorie umane, ma che le esperienze uma-
ne, lungi da voler esaurire il mistero,
possono solo tentare di descrivere per
analogia lindescrivibile.
Il misticismo di Caterina non sta-
to fuga dal reale, ma ha portato la giova-
ne santa ad impegnarsi attivamente nello
scenario politico e storico-sociale del
suo tempo, ad inventare modalit nuove
per tradurre il mistero.
Nellattuale panorama storico, nel
quale il valore della vita umana sembra
essere entrato in crisi, dove si cerca di esi-
liare il fatto religioso dal contesto socio-
politico, acclamando ad una religione che
non entra nelle problematiche delluomo,
in un contesto culturale in cui da pi parti
si fa strada lincapacit di parlare di
Dio, il messaggio di Caterina volto a
richiamare gli uomini alla consapevolez-
za del trascendente, che d valore della
vita e che si traduce in scelte concrete. In
Caterina vediamo tradotta la tradizione
cristiana in genere e domenicana in parti-
colare, del primato della persona, creata
ad immagine del Creatore con intelletto,
volont e memoria. Il bene comune non si
trova riformando la struttura sociale; per
la ricerca della pace non sono sufficienti
proclamazioni dintenti, ma necessario
ridefinire il valore delluomo, riscopren-
do che ogni antropologia per essere tale
deve partire dalla scoperta del proprio
nulla e del Tutto di Dio. Un messaggio
che rimane immutabile nel tempo, e che
nei tempi di crisi necessita di essere vei-
colato da testimoni credibili capaci di tro-
vare forme originali e appropriate per co-
municare attraverso il coinvolgimento
personale ed emotivo degli ascoltatori.
Suor Elena Zanardi
TESTATINA
31 La Patrona dEuropa
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Da novembre ad aprile: ore 9 - 18
(Messe e celebrazioni nella Cripta)
Da Maggio ad ottobre: ore 7 - 19
(Messe e celebrazioni in Basilica)
SANTE MESSE
Giorni feriali: Conventuale ore 7,30 - 9 - 18
Giorni festivi: ore 7,30 - 9 - 10,30 Parrocchiale ore 12 - 18
CONFESSIONI
Giorni feriali: prima delle Sante Messe
Giorni festivi: prima delle Sante Messe
LITURGIA DELLE ORE
Celebrazione delle Lodi ore 7,30 (durante la Messa conventuale)
Celebrazione dei Vespri ore 19,45
da novembre ad aprile in Cripta
da maggio a ottobre in basilica