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N.

1 anno LXVIII Gennaio - Marzo 2013


LA PATRONA DITALIA E DEUROPA
S. CATERINA DA SIENA
ANNO LXVIII - N. 1 GENNAIO-MARZO 2013
CONVENTO
DI SAN DOMENICO - SIENA
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Edizioni Cantagalli
Copertina:
Giacomo Franci
II e III di copertina:
Veduta di Siena, foto di F. Muzzi
Per Santa Caterina la Fede fonte della gioia pag. 4
Il comunicare di Caterina da Siena alla Chiesa
e allordine dei predicatori 6
Mercoled Cateriniani 2013 - Roma 9
Temi evangelici negli scritti di S. Caterina da Siena (1) 10
Siena-Programma delle Feste 27/28 aprile 2013 12
Il Comune di Sovicille si prepara per lofferta dellOlio 13
Caterinati a convegno 15
Santa Caterina ci accompagna alla conoscenza del Credo 18
Una lampada per la pace 19
1931: ricognizione della reliquia della Sacra Testa 20
Verso il 75 anniversario della proclamazione dei Patroni dItalia 22
Habemus Papam 23
Incontro di formazione in vista delle Feste Cateriniane 2013 25
Lofferta dellolio: unoccasione per riscoprire il legame
tra S. Caterina e il territorio di Sovicille 27
Ritratto di una Santa che visse il suo tempo 29
Sommario
Giovanni di Paolo (1417-1482) Matrimonio Mistico
New York, collezione privata
La citt propria la citt
dellanima nostra, la quale
si possiede con santo timore
fondato nella carit frater-
na, pace ed unit con Dio e
col prossimo suo; con vere
e reali virt. Ma non la pos-
siede colui che vive in odio
e in rancore e in discordia,
pieno di amor proprio; e la
vita sua mena lascivamente
con tanta immondizia.
Lettera 123 Ai Signori difensori
della citt di Siena
C
ari lettori e affezionati a Santa
Caterina da Siena Madre e Mae-
stra di vita cristiana. Questo anno
stato dedicato dal Papa Benedetto XVI
allapprofondimento e alla testimonian-
za operosa della Fede, non solo come
Verit rivelata ma soprattutto come aper-
tura alla carit specialmente verso quelli
pi bisognosi di sollievo e di amore.
Questa neces-
saria crescita inte-
riore compiamola
col sostegno di
Santa Caterina che
per Fede consum
lintera sua vita fa-
cendone dono a
Dio, alla Chiesa e
al prossimo.
Caterina ha testimoniato che la feli-
cit, visto che viene rincorsa da tutti,
spesso per vie assai scabrose, si persegue
soltanto lasciandosi guidare da Dio con
un completo affidamento alla Sua Parola
soprattutto nelle tribolazioni della vita.
Memorabile resta quello che scrive
(Lettera, 31) a Donna Mitarella sposa
del Senatore Vico da Montepulciano do-
po la sommossa senese del 1373 contro
una sentenza emessa dallo stesso Sena-
tore. Le dice: desidero sapervi fedele al
cospetto di Dio, cio che viviate nella
Fede che infonde gioia e gaudio nellani-
ma come disse il Salvatore: se avrete
tanta Fede quanto un granello di senape
e chiedete a questo monte di spostarsi,
lotterrete ( Lc. 17,6-7). Vi prego pertan-
to di restare salda in questa Fede, allora
il vostro cuore non sar vinto dalla tri-
stezza perch la tristezza proviene dalla
fiducia che riponiamo nelle creature che
sono destinate a venir meno, mentre il
nostro cuore aspirando alla pace deve
appoggiarsi in Cristo con fede e amore,
allora lanima sar ricolma di letizia per-
ch Dio vuole soltanto il nostro bene
(trad. lingua corrente).
Dio stesso, al riguardo, rassicura Ca-
terina: Lo Spirito Santo si fa servitore
dei veri credenti ed per loro come una
madre che li nutre al seno della mia divi-
na carit. Li rende liberi dallegoismo
perch dove attiva la mia carit non
pu esserci amor proprio e ogni cosa
viene giudicata benevolmente da coloro
che in tutto sanno riconoscere il mio vo-
lere che diretto alla loro santificazio-
ne (cfr. Dialogo, 141).
Caterina continua il discorso sulla Fe-
de che genera la gioia aggiungendo:
Maledetto luomo che ripone il suo suc-
cesso nelluomo (Ger. 17,5). Quanto
danno compie allanima sua! Vuota e
transitoria tale fiducia e invano si affa-
tica per le ricchezze del mondo che sono
tanto insicure o per la disposizione di
Dio o per la morte sopraggiunta. Ogni
cosa passa come il vento e tutto viene
meno (cfr. Lettera 352 a Donna Lariella
Caracciolo napoletana dopo lavvenuto
scisma del 1378 contro Urbano VI e Let-
tera 224 a Niera Gambacorti di Pisa).
4 La Patrona dItalia
PER SANTA CATERINA LA FEDE FONTE DELLA GIOIA
Editoriale
La fede e la carit vincono sempre
nella vita di Caterina e chi la vedeva re-
stava impressionato dalla sua fede pro-
fumata di carit perfino nei casi pi diffi-
cili, talvolta ripugnanti, senza turbarsi
neppure per lingratitudine subita.
Essa stata e continua ad esserlo,
unautentica educatrice della fede in Cri-
sto autenticamente vissuta tramite la-
scolto digerito della Parola di Dio e
della preghiera. Il sentimento che lani-
mava nello spronare questo o quello a vi-
vere la Fede consisteva nel renderli con-
sapevoli della Provvidenza che ci con-
cessa da Dio e di questo dono cos lo rin-
grazia: O Dio provvidente tu hai voluto
che luomo cammini con la luce della
Fede che ci offre la pace e la serenit.
Essa riveste lanima dellabito nunziale
e le apre le delizie eterne (cfr. Orazione
settima).
La sua insistenza sulla Fede sia nel
Dialogo che nelle numerose Lettere in-
viate in ogni dove ai semplici e ai poten-
ti, agli ecclesiastici e ai consacrati, ri-
guardava il fatto che nellesercizio della
loro vita cristiana, quale che fosse il loro
ruolo privato o pubblico, agissero da
persone adulte nella fede. Questo prezio-
so richiamo stato autorevolmente riba-
dito dal Concilio Ecumenico Vaticano II
nella Costituzione Gaudium et Spes,
sulla Chiesa nel mondo contemporaneo,
allorch afferma: Luomo chiamato a
comunicare con Dio in qualit di figlio
ed a partecipare alla sua stessa felicit.
Ci si otterr anzitutto con la testimo-
nianza di una fede viva e matura, vale a
dire opportunamente educata a guardare
in faccia le difficolt per superarle (cfr.
n. 21).
Tutto questo corrisponde al richiamo
cateriniano sulla Fede affinch Dio sia
ritenuto il progettatore provvidenziale
della nostra vita sia nellambito propria-
mente personale che in quello comunita-
rio, sia in quello sociale e politico in or-
dine alla giustizia e in quello ecclesiale
in ordine alla santit. Infatti, essa speci-
fica, quale che sia la situazione in cui ci
troviamo e il diverso ruolo che svolgia-
mo e tutto quello che si , dobbiamo rite-
nerlo non come propriet personale, in-
dividualmente chiusa, ma come realt
che ci stata prestata da Dio per compie-
re il servizio del bene comune (cfr. Let-
tera cit. 352).
La conclusione sulleducazione adul-
ta della fede, oggi cos necessaria indi-
vidualmente e socialmente, la riscontria-
mo in questa quanto mai necessaria sol-
lecitazione di Caterina: Sappiate che
lamore che ci rende fedeli a Dio e al
prossimo, infatti si fedeli a ci che
amiamo perch dallamore che scaturi-
sce la fede viva (cfr. Lettera 32 al Prio-
re di Monteoliveto di Firenze).
La fede che Santa Caterina ha vissuto
instancabilmente e alla quale autorevol-
mente ci richiama, come alla fonte della
gioia, non altro che ladesione alla Per-
sona del Signore e a quello che Lui ci ha
insegnato e operato per salvarci.
P. Lorenzo Fatichi O.P.
Editoriale
La Patrona dEuropa 5
L
uomo, creatura amabile poich
amata, nella sua intelligenza, vo-
lont, affettivit, personalit pu
rendersi dono, dono reciproco e assoluto.
Lamore tende a tale pienezza di comu-
nione, a questo ci chiama, soprattutto se,
come S. Paolo ricorda: Non sono pi io
che vivo ma il Cristo che vive in me
(Gal 2, 20). Siffatto desiderio sfocia in
una forte certezza: la reciproca apparte-
nenza non pu essere infranta neppure
dal nemico della vita e dellamore, e cio
dalla morte. Un uomo, infatti, che abbia
pronta la volont a credere, ama la verit
che crede, riflette su lei e labbraccia con
le ragioni che pu trovare (Tommaso
dAquino, S. Th., II-II, q. 2, a. 10).
Nella sua breve ma intensa vita, Cateri-
na da Siena non ha avuto paura di nulla pur
di testimoniare lamore per la verit e la
giustizia, di essere una donna cos diversa
dalle donne del suo tempo, di parlare con
chi riteneva importante parlare, di dire ci
che era riservato dire ai teologi, ai dotti, lei,
donna, illetterata. Lo stato morale della
Chiesa, la minaccia turca, la guerra con Fi-
renze e i rischi del nazionalismo che grava-
vano la scena politica del XIV secolo ri-
chiedevano una riforma prima di tutto inte-
riore e, per giungere al dominio di s biso-
gna, afferma la senese, lavorare sullordi-
ne interiore delle tre potenze cardine del-
luomo: memoria, intelletto, volont. Cate-
rina, con particolare lungimiranza umana e
politica si avvede di questi bisogni e per
questo viaggi molto per sollecitare la
riforma interiore della Chiesa. Ella ci inse-
gna che necessario saper essere fermi nei
proponimenti e detter la massima: spesso
la piet grandissima crudelt. Invita
ognuno, quindi, a essere massimamente
realista, come anche per vigile alla carit
per superare le iniquit che caratterizzano
il suo tempo, e ancora il nostro.
Ella, con il suo modo di vivere e di
parlare suscitava scandalo, sia per le
sue sorelle laiche mantellate, che spesso
la osteggiarono, sia per i frati dellOrdi-
ne, che la convocarono a dare spiegazio-
ne del suo operare e della sua dottrina nel
Capitolo generale di Firenze, ed era una
laica, senza quindi regole di convento o
obbedienze alle superiore. Sua unica gui-
da, unica regola, unico riferimento per
Caterina fu Ges, nel cui cuore simmer-
se e ne rimase profondamente innamora-
ta. Come non rimanerlo!
Il grande avvenimento che fa epoca nel-
la storia della Chiesa il ritorno del Ponte-
fice a Roma, che lei definisce dolce Cristo
in terra, che sostiene le veci di Ges, dalla
cattivit avignonese, e in questavvenimen-
to si saldano divinamente lamore di Cate-
rina allItalia e alla Chiesa. Fu una instan-
cabile predicatrice e sostenitrice dellunit
nella e della Chiesa. Per Caterina, i sacer-
doti devono essere fedeli alla loro missio-
ne, rassomigliare a Ges Cristo: devono
avere fame e sete delle anime, convertire i
peccatori. I pastori devono governare il
gregge senza amore sensitivo, con grande
energia e carit, perch leresia non ucci-
La Patrona dItalia 6
Cultura
IL COMUNICARE DI CATERINA DA SIENA
ALLA CHIESA E ALLORDINE DEI PREDICATORI
La Patrona dEuropa 7
da la fede salvatrice e il vizio impuro non
corrompa il regno di Dio nei cuori. I costu-
mi, allora, come ahim oggi, sono in ribas-
so, il clero non si fa onore, molti sono
schiavi dellinteresse, del disordine, del ri-
catto: Caterina chiede la riformazione della
santa Chiesa. La sua parola si fa rovente,
ma di carit, quando entra in questo argo-
mento. una pacificatrice, vuole sostituire
il regno dei vizi capitali con quello dei do-
ni dello Spirito Santo. Non pone differenza
tra la sua azione, che noi diciamo politica
ma che essenzialmente religiosa, e
quellattivit che definiamo mistica, per-
ch nei colloqui con Dio chiedeva la sal-
vezza dei fratelli, non il giudizio e, nella
missione benefica al suo popolo, ubbidiva
a quellamore di Dio che le bruciava lani-
ma. il carattere necessariamente sociale
della carit divina, che molti hanno dimen-
ticato, e che tanti osteggiano con lequivo-
co del cattolicismo politico. Nei moderni
contrasti del mondo che fanno assomiglia-
re la nostra epoca a quella di Caterina, e nei
patimenti della Chiesa, la Senese moder-
nissima. Il tormento di Caterina la rifor-
ma della Chiesa e, si badi bene, non lo
zelo torbido del rivoluzionario che nascon-
de i suoi smarrimenti dottrinali blaterando
contro i ministri di Dio, ma la carit di Dio
e del mondo che vuole nella Chiesa la lode
perenne al Signore e il ministero della sal-
vezza, la salus animarum. Prima di parlare
dei difetti dei prelati, esalta la dignit dei
sacerdoti. Nessuno ha diritto di farsi giudi-
ce del clero, dice Caterina: per virt e di-
gnit del Sacramento li dobbiamo amare, e
odiare soltanto i loro difetti. Il valore del
Sacramento non diminuisce con linde-
gnit del ministero (Dial. CXXVIII). Di
fronte a Caterina, inoltre, vi era unEuropa
divisa politicamente, ma unita dalla cultura
umana e cristiana, che i secoli precedenti
avevano elaborato, ed Ella seppe, in un se-
colo molto difficile e denso di vicende che
lacerarono dallinterno anche la compagi-
ne ecclesiastica, indicare le vie per la con-
ciliazione e lordine.
La Chiesa ha bisogno di rinnovarsi spi-
ritualmente sempre, in ogni tempo: Eccle-
sia semper est reformanda. La riforma
della Chiesa riguarda i suoi membri, non
il suo contenuto divino, ne persuasa. Il
fulcro della vita della Chiesa la Croce,
la legge fondamentale la salus anima-
rum, la cura delle anime, la salvezza delle
stesse. Il presupposto della riforma che
ci siano buoni e scrupolosi pastori. La
realt della seconda met del 300 dolo-
rosa: la Chiesa, Caterina lamenta, rima-
sta sola (L. 373). I suoi capi sono in pre-
da a una specie di frenesia degli onori,
dei piaceri, delle ricchezze. La Chiesa di
Cristo impallidita e non ha pi il suo ca-
lore, perch le stato succhiato il sangue
di dosso ... (L. 16); la vigna nostra tutta
inselvatichita (L. 313). I mali che Cateri-
na denuncia con franchezza sono: lamor
proprio dominante; larroganza, linsen-
sibilit della coscienza; la lussuria, lava-
rizia, linvidia, la superbia, da cui nasce
odio reciproco, la cura dinteressi mate-
riali, lusura: i cattivi pastori assomiglia-
no alle mosche che si posano indifferente-
mente in cose monde e immonde (L. 272).
Ancora: amori, ozio, e anche, Caterina
Cultura
non esita a parlarne e a provarne ribrezzo,
il maledetto peccato contro natura (Dial.
124). E, altres, labuso dei sacramenti,
anche dellEucarestia, per raggiungere
scopi malvagi (Dial. 121-128). Questi vi-
zi producono nei cattivi pastori una condi-
zione di decadenza spirituale, poich non
avvertono pi il senso profondo e illumi-
nante della Sacra Scrittura.
Il risveglio spirituale degli Ordini reli-
giosi pure essenziale perch si abbia una
reale riforma della Chiesa: Caterina denun-
cia la vita scandalosa di molti religiosi che
non sono pi fiori odoriferi nella Chiesa,
ma puzzolenti (L. 67), per le loro mancan-
ze contro i voti e la ricerca dei loro diletti e
piaceri. Una delle cause della decadenza,
secondo Caterina, la corruzione e insi-
pienza di molti superiori, i quali non cor-
reggono i pi forti che sono maggiormente
in difetto, ma i pi piccoli e deboli, per ti-
more di trovare impedimento e conservare
il loro stato e il loro modo di vivere (Dial.
122). Anzi fanno preferenze ai loro simili e
alleati nella vita indegna. Chiudono gli oc-
chi dinanzi al lupo che rapisce le pecore,
non splende in loro la margarita della giu-
stizia (Dial. 125). Auspica, Caterina, il ri-
sveglio degli Ordini, e lo auspica soprattut-
to per il suo Ordine Domenicano, del quale
conosce molto bene le ragioni dellorigine
e la missione nella Chiesa: non tempo di
dormire, si augura la Senese, come leggia-
mo nelle pagine del Dialogo dedicate a S.
Domenico e al suo Ordine (Dial. 158).
La riforma urgente per guarire la
piaga pi grave della Chiesa: lo scisma.
Si pu dire che, in variet di modi, lunit
della Chiesa minacciata nella Chiesa di
ogni tempo. Sono due quindi i punti di
riforma importanti per Caterina: il ritorno
del Papa a Roma e liniziativa del papa
nelloperarla. Successivamente: liberare
la Chiesa dallo scisma e dalleresia (LL.
293, 306, 312, 334, 347, 367); liberare la
chiesa dai cattivi pastori e dare a essa
santi pastori, fiori odoriferi nel giardino
della chiesa (L. 206); adoperarsi per por-
tare la pace tra gli stati cristiani: missione
sociale e politica della Chiesa (L. 209);
portare la luce della fede agli infedeli me-
diante la santa crociata: la crociata ser-
vir a promuovere la riforma allinterno
della Chiesa, per metterla in grado di
compiere la sua opera missionaria alle-
stero e a ottenere la pace fra i cristiani, la
conversione dei saraceni. Lo sguardo di
Caterina era rivolto allavvenire: la mia
anima nel dolore gode ed esulta, perch
tra le spine sente lodore della rosa che
sta per aprirsi (L. 137). Caterina seppe
non confondere mai la rosa con le spine.
Le sollecitazioni cui Caterina stimola il
pensare umano, ancora oggi, sono del tut-
to rivolte al concreto dellopera di Cristo
che lei cerca e rincorre incontrando luo-
mo, la persona, e non anela altro che rico-
noscerlo e saperlo servire come Egli si
reso servo. Innamorata del suo Amore si
innestata nel corpo della Madre Chiesa e
in essa e per essa, uscita dalla sua cella in-
teriore, si spesa con tutte le sue energie
di amore per la verit, la carit, la giusti-
zia. Nella Croce del suo Ges ha trovato le
risposte, nel bere dal costato il suo sangue
ha trovato sazio, fortezza e coraggio per
Cultura
La Patrona dItalia 8
scuotere le coscienze ecclesiastiche, dalle
pi alte gerarchie, a quelle del mondo reli-
gioso in genere, esortandole a non dormi-
re, a svegliarsi dalle turpitudini che gene-
rano vizi piuttosto che virt e, ieri come
oggi, il suo dire, leco della sua infuocata
dedizione gratuita damore, il suo operare
diventa faro di luce che arde di carit, di
sana attenzione, poich riscontra in Madre
Chiesa la vita, persuasa che il pazzo da-
more, come ella chiama Ges, fedele
certezza per ogni bisogno umano.
Maria Francesca Carnea
Cronaca
Centro Internazionale di Studi Cateriniani - Roma
La Patrona dEuropa 9
MERCOLEDI CATERINIANI
2013
PROGRAMMA
20 febbraio Porta Fidei
S. E. Mons. Matteo M. Zuppi
Jescovo Ausiliare di Roma
Settore Centro
LABORATORI SU TESTI CATERINIANI
27 febbraio Fede e ragione
fra Daniele Drago, op
6 marzo La pupilla dell`intelletto:
un potenziale per tutti
prof. Elena Malaspina
13 marzo La Iede trasmessa nella Chiesa
don Francesco Pani::oli
20 marzo Decisione e operativita della Iede
sr Caterina Droste, op
10 aprile Fede e responsabilita sociale
dott. Rosita Casa
17 aprile Prova e credibilita della Iede
fra Antonio Cocolicchio, op
29 aprile
Festa di S. Caterina da Siena
Monumento presso Castel Sant`Angelo
ore 10: Omaggio Iloreale
del Comune di Roma
(on.o.o '(vcinv: v icvi nvvi nc .cno
Premiazione degli Studenti delle Scuole
Elementari Medie e Superiori
Cappella del 1ransito
Piazza di S. Chiara, 14
Apertura: ore 10-17 - S. Messa: ore 11,30
Basilica di S. Maria sopra Minerva
ore 18: S. Messa solenne
Eventi Cateriniani
19 aprile Episodi della Jita di S. Caterina da Siena.
attori e complesso strumentale
Biblioteca Casanatense
20 aprile Episodi della Jita di S. Caterina da Siena.
Replica
Complesso di S. Maria sopra Minerva
21 aprile Letture di testi cateriniani e concerto di
musica sacra
S. Maria sopra Minerva, basilica
Serate a cura dell`Associazione Arca Petrina onlus e della
Comunita domenicana del convento di S. Maria sopra Minerva
(seguira Programma).
C
he un dottore della Chiesa, nei sui
scritti, attinga abbondantemente al-
la S. Scrittura pare cosa ovvia.
Quello che in Caterina si manifesta come
novit il modo in cui tratta quei testi non
solo in rapporto al loro significato, ma an-
che per luso che ne fa, cos diverso da
quello degli autori contemporanei, i quali
per lo pi si utilizzano la Parola sacra per
avvallare lautorit del loro discorso. Per
Caterina, invece, citare la Parola di Dio
una necessit, perch la verit evangelica
la sostanza della sua vita interiore; ella non
pu donare che una luce scaturita da que-
sta fonte, la vita stessa di Caterina non si
pu intendere se non come esplicazione
della vita dello Spirito Santo presente in lei
Per questo non stupisce che nei suoi
scritti i passi della Scrittura siano fusi con
le riflessioni personali, che li interpretano
in modo tanto singolare da far dire loro
cose nuove, proprio come dice il vangelo
dello scriba sapiente, che sa trarre tesori
sempre nuovi da ci che conosce.
Al di l delle citazioni che si ricollega-
no direttamente al testo del vangelo, esi-
ste da parte di Caterina tutto un frasario
evangelico, anzi pi ampiamente scrittu-
ristico, che si esplicita spesso con le me-
tafore, di cui il suo linguaggio fa cos ab-
bondantemente uso. Tali sono ad es: lac-
qua della grazia, il lume della fede, il
fuoco della carit, il prezzo del sangue, il
sonno della morte, la barca della s. Chie-
sa, le spine dei diletti del mondo, la rete
del desiderio, ecc Poich lepistolario
ha il sapore della vita, attinge a questa
fonte il suo pregio, il calore che lo anima
e fa della prosa di Caterina un qualcosa
di realistico, di appassionato, di vigoro-
so, unico nel suo genere, e talvolta anche
per questo di cos immediato da sembra-
re incompiuto, cos nuovo, pur nella ripe-
tizione di formule antiche, a motivo della
originalit interpretativa.
Ricercare nel tessuto del linguaggio
caterinianino le verit evangeliche, non
significa soltanto individuarne le basi
culturali, ma lo scoprire le fonti della sua
spiritualit, il tono della sua esperienza
religiosa; infatti la figura di Ges, la sua
missione e il suo sacrificio redentore, la
sua Parola, il suo corpo mistico: la Chie-
sa, sono la ragione di vita di questo ori-
ginalissimo Dottore.
Come affermava anche Giovanni Getto
riguardo allintuizione mistica di Caterina
(cfr. Lintuizione mistica e lespressione
letteraria di Caterina, in Letteratura reli-
giosa del Trecento, Firenze, Sansoni,
1967) lamore il motivo dominante della
sua esperienza religiosa e di quella apo-
stolica, che emergono nellEpistolario.
Lamore nasce sempre dalla cono-
scenza, anzi lamore umano nasce dalla
conoscenza dellamore divino, poich il
conoscimento di cui parla Caterina
fondamentalmente il conoscimento della
prima dolce Verit, Verbo eterno fatto
carne, fatto parola umana, visibile mani-
festazione del piano di salvezza e di
amore di Dio per luomo.
Cultura
La Patrona dItalia 10
TEMI EVANGELICI NEGLI SCRITTI DI S. CATERINA DA SIENA
Cultura
La Patrona dEuropa 11
quando lanima apre locchio
del conoscimento trova la sua inesti-
mabile carit (di Dio), che per amore e
non per debito, lha creata a sua immagi-
ne e somiglianza, perch goda e parteci-
pi la somma eterna bellezza di Dio
Questo ci mostra la prima dolce Verit,
che Egli non cre luomo per altro fine
(Lett 5). Dove la troveremo? In Cristo
dolce Ges: infatti con il suo sangue ci
manifesta la verit. Egli, Verit incarna-
ta, rende manifesta la Verit eterna,
confonde la bugia del demonio, che invi-
ta alla morte (Lett.318), e indica la via
della vita eterna (Lett. 162)
Egli stesso indica la via, insegnandola
e percorrendola, s che non solo la sua
dottrina, ma la sua persona via che
conduce alla meta: questo Maestro
per noi Via, perch Egli lha fatta e
lha tenuta e osservata in se medesimo
(Lett.101)
Caterina compendia la vita di Cristo
nel mistero della croce, quasi che gli al-
tri misteri ed episodi della vita del dol-
ce e amoroso Verbo lattraggano meno
di questo, come se fossero piccole luci
rispetto allo sfolgorante splendore della
croce. Da qui proviene il suo considerare
il sangue di Cristo come il segno pi evi-
dente e della verit di Dio, cio della ri-
velazione del suo amore. La dottrina e
regola lasciataci da Cristo sempre la
sua passione, cio la via degli obbrobri,
strazi, scherni e villanie (cfr. Lett.74).
Qua e l si trovano nelle Lettere cenni
e riferimenti ad altri episodi della vita di
Cristo o a qualche parabola, ma a chi
legge attentamente lepistolario cateri-
niano non sfuggir la centralit della fi-
gura del Crocifisso, oggetto privilegiato
dellattenzione amorosa e ardente di Ca-
terina e unico modello a cui si riferisce
ogni sua esortazione. Tuttavia il suo rife-
rirsi alla passione si allontana molto dal
modo comune in cui nel medioevo guar-
da ad essa la piet popolare e in cui la
considerano gli scrittori e i predicatori a
lei contemporanei, che si dilungano sulle
sofferenze fisiche del Redentore, mentre
lei fissa lattenzione sulla sua volont
oblativa, frutto del suo amore obbediente
verso il Padre e di quello salvifico verso
gli uomini. Vi sono nei suoi scritti accen-
ni alle piaghe, ai flagelli, agli sputi,
ecc, ma la sua attenzione va allo spa-
simato e crociato desiderio, che ha por-
tato Cristo ad abbracciare la croce, ma
che va al di l di essa, significando nel-
lapertura del cuore questa suprema vo-
lont di manifestazione, impedita nella
sua infinit dalla limitatezza della natura
umana. E questo il segreto del cuore
(Lett.74, 318), che tanto preme a Cateri-
na di rivelare.
Quello che Caterina invita a contem-
plare non il Cristo, piagato, solo, ab-
bandonato, apparentemente sconfitto,
ma il Cristo innamorato, che corre vo-
lontariamente a combattere il torniello
(cio il torneo) della croce dove la
morte vinse la vita e il Figlio di Dio
con la morte sua ci tolse la morte e ci
rese la perfetta vita. Dunque la vita rima-
se donna (cio: signora, vittoriosa) (cfr.
Lett.71). E il Cristo che ha desiderato
ardentemente di mangiare la sua pasqua
(Lc.22,13) e portare a compimento,
Cultura
Siena - Feste 2013
La Patrona dItalia 12
consumare, lopera che il Padre gli ha
affidato (Gv.17,4). Ges il vittorioso
che con il suo sangue confonde la bu-
gia, sconfigge il demonio, riscatta - ri-
compera dice Caterina - lumana gene-
razione, tutto attrae a s dallalto della
croce (Lett.259). Egli il Maestro che
istruisce dalla cattedra della croce, in-
segnando attraverso di essa la via della-
more e la dottrina delle virt (Lett.235),
in particolare la via dellobbedienza per-
fetta al Padre (Lett.35).
S. Caterina non parla quasi mai della
resurrezione di Cristo, una scelta dettata
certamente dal suo desiderio di far com-
prendere, come le dice il Padre nel Dia-
logo, che in questa vita terrena non si
pu essere discepoli del Cristo se non se-
guendolo sulla,via della croce, ma deriva
anche dal fatto che il Cristo crocifisso
gi considerato il vittorioso, in qualche
modo, essendo la croce il suo trofeo,
come se, attraverso di essa, Egli fosse
gi glorificato (cfr. Gv.13,31-32).
Gabriella Anodal
SIENA - PROGRAMMA FESTE 27/28 APRILE 2013
Sabato 27 Aprile
Ore 12 Viale XXV Aprile: Omaggio floreale alla statua della Santa.
Ore 21,15 Cattedrale: Concerto a cura dellAccademia Musicale Chigiana
Domenica 28 aprile - Ore 9,30 Palazzo Comunale: muove il corteo con le Contrade.
Ore 10,00 Santuario di Santa Caterina in Fontebranda: Offerta dellolio per la lampa-
da votiva da parte del Comune di Sovicille, in rappresentanza dei Comuni del territo-
rio dellArcidiocesi. Allocuzioni dellArcivescovo, del Commissario Straordinario del
Comune di Siena e del Sindaco di Sovicille. Ore 11,00 Basilica di San Domenico: So-
lenne celebrazione eucaristica presie-
duta dallEm.mo e Rev.mo Sig Card.
Dionigi Tettamanzi, Arcivescovo eme-
rito di Milano. Ore 18,00 Piazza del
Campo: Benedizione allItalia e allEu-
ropa con la Reliquia di Santa Caterina.
Saluto del Commissario straordinario
del Comune di Siena e discorso del
Rappresentante del Governo italiano.
Sbandierata delle Contrade, sfilata dei
Reparti militari e delle Associazioni di
Volontariato.
La Patrona dEuropa 13
Cronaca
I
l comune di Sovicille offrir lolio per
la lampada votiva che arde nellOrato-
rio del Crocifisso, presso il Santuario-
Casa di Santa Caterina da Siena, per le fe-
ste in onore di Santa Caterina del 27 e 28
aprile prossimi. In preparazione alleven-
to, il sindaco dottor Alessandro Masi e il
vicesindaco e assessore alla cultura dotto-
ressa Antonella Battisti, hanno program-
mato due incontri per far conoscere la fi-
gura della mantellata senese. In collabo-
razione con il comune di Sovicille, parte-
cipano allevento Banca Cras e il Cif Sie-
na, presieduto da Antonella Pini.
Il primo di questi incontri si svolto
presso lauditorium della Banca Cassa
rurale e artigiana di Sovicille e vi hanno
preso parte, il presidente di Banca Cras
ingegner Florio Faccendi, il sindaco
Alessandro Masi, lonorevole Roberto
Barzanti, il priore dellAssociazione In-
ternazionale dei Caterinati professor
Paolo Nardi e il vicario generale dioce-
sano monsignor Giovanni Soldani. Il
sindaco Masi ha sottolineato limportan-
za dellofferta dellolio da parte del co-
mune di Sovicille in quanto sottolinea il
legame di Santa Caterina con il territo-
rio, la cui famiglia proprio qui, a San
Rocco a Pilli, possedeva una vigna. Ma-
si ha posto laccento sul momento parti-
colare in cui avviene lofferta dellolio,
infatti lAnno della Fede e si appena
insediato il nuovo pontefice Francesco I.
Il professor Nardi, con dovizia di parti-
colari e con la precisione che contraddi-
stingue tutti i suoi interventi, ha tracciato
il quadro storico e politico in cui Caterina
oper, fornendo anche no-
tizie nuove sul ruolo che
due dei fratelli della man-
tellata senese ebbero nella
vita politica del tempo.
Lonorevole Barzanti, fin
dal 1970, quando era gio-
vane sindaco di Siena e
Santa Caterina veniva pro-
clamata Dottore della Chie-
sa universale, da laico,
sempre stato un conoscito-
re ed uno studioso della
Santa senese e, durante
lincontro ha messo in luce
uno dei temi pi importanti
che hanno caratterizzato il
IL COMUNE DI SOVICILLE SI PREPARA PER LOFFERTA DELLOLIO
Da sinistra: Mons. Giovanni Soldani Vicario Generale Diocesano, Prof. P.
Nardi Priore Generale dellAssociazione Int. Caterinati, On. Roberto
Barzanti, Dott. Alessandro Masi Sindaco di Sovicille, Ing. Flavio Faccendi
Pres. della Cassa Rurale Artigiana di Sovicille
pensiero e lopera della Santa: il bene co-
mune. E qui Barzanti ha citato alcuni bra-
ni tratti dagli scritti cateriniani, ma una pe-
culiarit ha messo in risalto il relatore: il
bene comune con finalit universale, cio
il bene comune che abbraccia tutti ed ha
posto laccento su come il governante de-
ve avere cura della citt che gli stata pre-
stata. Ci deve andare di pari passo con la
giustizia che, come dice Caterina, deve es-
sere condita con misericordia.
Questa sensibilizzazione verso la fi-
gura di Caterina Benincasa, pone le basi,
affinch anche nel comune di Sovicille
possa nascere un gruppo di Caterinati, e
questo, come ha detto monsignor Gio-
vanni Soldani, rafforza notevolmente il
legame con questa terra e mette in risalto
le radici religiose di tutto il territorio.
Francesco Rossi presidente dellAs-
sociazione Idilio dellEra, ha letto al-
cuni brani tratti dagli scritti di don Mar-
tino Ceccuzzi, in arte appunto Idilio del-
lEra, che per Santa Caterina ebbe una
devozione particolare e che scrisse su di
lei poesie e racconti.
Franca Piccini
Astenet - Belgio
stata restaurata la statua raffigu-
rante Santa Caterina da Siena situata
nel santuario cateriniano di Eupen-
Astenet.
La statua stata restaurata anche
grazie al contributo dei Caterinati
italiani.
La Patrona dItalia 14
Cronaca
Cronaca
Cronaca
Luned 29 aprile 2013 nella Basilica di S. Domenico di Siena si terr linaugu-
razione delle due vetrate artistiche collocate ai lati della vetrata centrale sovras-
tante lAltar Maggiore. Le vetrate sono opera del Maestro Carlo Pizzichini
S
i riunito a Siena nei giorni di sa-
bato 2 e domenica 3 marzo il Con-
siglio generale dellAssociazione
Internazionale dei Caterinati, presieduta
dallarcivescovo monsignor Antonio
Buoncristiani. Tutti i rappresentanti dei
gruppi intervenuti hanno illustrato le at-
tivit dellanno appena trascorso; esse
vanno dai cicli di conferenze mensili co-
me a Firenze, allorganizzazione di con-
certi come a Bologna, dove sta per esse-
re pubblicato un nuovo inno a Santa Ca-
terina, composto da don Claudio Burgio.
A Milano lattivit del gruppo si
sviluppata in cicli di incontri rivolti ai
giovani, questi incontri, a cura del presi-
dente del gruppo milanese Mario Tam-
borini, si sono tenuti presso la Parroc-
chia dei Santi Patroni dItalia ed in futu-
ro saranno affiancati ad attivit di tipo
caritativo. Lattivit del gruppo ha visto
la collaborazione con i laici domenicani
che hanno organizzato un ciclo di incon-
tri sulle lettere di Santa Caterina.
A Milano stato completato lo studio
sui Quadroni di Santa Caterina. I sedici di-
pinti rimasti sono stati collocati nel Museo
Arcidiocesano milanese, mentre il quadro
raffigurante il ritratto di Santa Caterina
stato esposto nella sacrestia del Duomo di
Milano. Il gruppo di Milano segue anche
il percorso della comunit colombaniana,
che si prefigge lo scopo di far proclamare
San Colombano patrono dEuropa.
Il gruppo di Roma, rappresentato dal
presidente Aldo Bernabei, ha sottolinea-
to come lattivit del gruppo si svolge in
sinergia con lArciconfraternita e con il
Centro Internazionale di Studi caterinia-
ni. A Roma si lavora anche in previsione
del 75 esimo anniversa-
rio della proclamazione
a Patroni dItalia di San
Francesco e Santa Cate-
rina, anniversario che ri-
correr nel 2014. Il
gruppo romano segue
anche le iniziative di
Insieme per lEuropa,
in collaborazione con
movimenti come i Foco-
larini e la Comunit di
S. Egidio. Inoltre, sem-
pre a Roma, nel prossi-
mo mese di maggio, o
Caterinati
La Patrona dEuropa 15
CATERINATI A CONVEGNO
Caterinati
16 La Patrona dItalia
entro lestate, verr inaugurata la nuova
chiesa della parrocchia intitolata a Santa
Caterina da Siena.
Lattivit del Centro Internazionale di
Studi cateriniani prosegue con le confe-
renze dei Mercoled cateriniani, che que-
stanno, nellAnno della fede, hanno co-
me tema: Una fede vissuta manifestata
e trasmessa. Il Centro Studi continua la
pubblicazione della bibliografia analitica
e dei Quaderni. La presidente del Centro
Studi di Roma, professoressa Diega
Giunta, ha informato che nel sito
www.centrostudicateriniani possibile
trovare un accurato elenco di abstract
che guida il lettore nel vasto mondo del-
le pubblicazioni cateriniane. Per infor-
mazioni possibile contattare la biblio-
teca del Centro, a Roma, piazza S. Chia-
ra 14, con una mail a: biblioteca@cen-
trostudicateriniani.it, oppure telefonan-
do a: 06/6864408.
Anche lArciconfraternita di Santa
Caterina a Roma lavora per
sfruttare al meglio la legge
10/2/2005 n. 24 che riguar-
da il riconoscimento del 4
ottobre come festa per i
Santi Patroni, tale legge
prevede che nella giornata
del 4 ottobre di ogni anno,
siano organizzate cerimo-
nie, iniziative e d incontri
che mettano a fuoco le ca-
ratteristiche peculiari delle
figure di S. Francesco e S.
Caterina.
A Varazze, citt cateri-
niana, sono proseguite le iniziative che
ogni anno si svolgono nella cittadina li-
gure, liberata dalla peste da Caterina, nel
1376, quando la mantellata senese, pas-
s da Varazze di ritorno da Avignone. Il
Santuario cateriniano di Varazze della
Santissima Trinit si arricchito di uno
strumento semplice, ma importante: un
pieghevole curato dalla signorina Fede-
rica Ascenso, giovane caterinata varazzi-
na, dove riportata una breve storia del
santuario ed una preghiera. I testi del
pieghevole sono a cura del dottor Loren-
zo Grazioli Gauthier.
A Trieste, per lAnno della fede,
stato indetto il Sinodo diocesano e due
caterinati sono stati nominati sinodali
dal vescovo monsignor Crepaldi. A mag-
gio il gruppo di Trieste andr in pellegri-
naggio ad Astenet. A questo viaggio par-
teciperanno 30 persone che hanno segui-
to una preparazione sui temi della fede,
17
Caterinati
La Patrona dEuropa
della speranza e della carit; detta prepa-
razione partita nel settembre 2012 ed
proseguita poi nei mesi successivi.
A Siena lattivit del gruppo si con-
centrata anche su aspetti organizzativi
interni, ma non sono mancati gli incontri
che hanno avuto come tema il rapporto
tra Caterina e la fede e la partecipazione
ad iniziative riguardanti mostre ed even-
ti, come la mostra su Santa Caterina a
Praga, dove Padre Alfredo ha partecipato
ed stato ricevuto dal cardinale arcive-
scovo della citt Domenico Duka.
Allinizio della riunione il presiden-
te e arcivescovo, monsignor Antonio
Buoncristiani, ha illustrato il program-
ma delle feste di questanno, feste che
si svolgeranno il 27 e 28 aprile, saranno
presiedute dal cardinale Dionigi Tetta-
manzi e il Comune di Sovicille offrir
lolio per la lampada votiva, lampada
che questanno compie settantanni.
Monsignor Buoncristiani ha esortato i
caterinati presenti alla conversione per-
sonale ed ha ricordato che la Chiesa
condotta dal Signore e ciascuno di noi
al servizio, come umile servitore del Si-
gnore. Dopo lintervento dellarcive-
scovo, ha esposto la sua relazione il
Priore generale dei Caterinati professor
Paolo Nardi, che ha fatto alcune rifles-
sioni sullattivit e sul futuro dellAsso-
ciazione.
Franca Piccini
Da sn. Rag. Paolo Martini, P. A. Scarciglia O. P., Arcivescovo Mons. A. Buoncristiani e Prof. P. Nardi
18 La Patrona dItalia
N
ellambito dellAnno della Fe-
de, domenica 10 marzo, padre
Alfredo Scarciglia O.P. ha fat-
to una spiegazione del Credo, la pro-
fessione di fede che recitiamo ogni do-
menica alla messa dopo lomelia del
sacerdote.
Padre Alfredo ha tracciato una bre-
ve storia del Credo in terra di Siena,
sottolineando come nella nostra citt
ci sia stata, in passato, una grande at-
tenzione riguardo la fede da parte dei
suoi governanti, tanto che questi com-
missionavano opere darte che avevano
lo scopo di apprendere il Credo attra-
verso le immagini, il cosiddetto Van-
gelo dei poveri, affinch anche coloro
che non sapevano leggere, potessero
apprendere gli episodi raccontati nelle
Sacre scritture. Nella sacrestia del
Duomo, Benedetto di Bindo (1412),
dipingeva le tavolette con gli articoli
del Credo, come anche la cappella del
Palazzo pubblico ospita le illustrazioni
del Credo opera di Niccol dei Cori,
realizzato tra il 1414 e il 1418. Il Cre-
do raffigurato nel Santa Maria della
Scala, si trova nella Sacrestia vecchia
ed opera del Vecchietta, come quello
della chiesa di S. Giovanni.
Durante lincontro, padre Alfredo
ha illustrato i vari capitoli del Credo,
spiegando come anche la preghiera del
Credo, sia cambiata nel corso dei seco-
li; tra la spiegazione dei vari capitoli,
padre Alfredo ha inserito brani tratti
dalle Orazioni e dal Dialogo di Santa
Caterina da Siena.
Alla fine dellincontro stato distri-
buito un opuscolo con la spiegazione
del Credo, dal titolo: Breve commen-
to al Credo niceno-costantinopolita-
no, dove in copertina raffigurato un
particolare de Il martirio di San Pie-
tro da Verona di Arcangelo Salimbe-
ni, conservato nella basilica di San Do-
menico di Siena.
F. P.
Cronaca
SANTA CATERINA CI ACCOMPAGNA ALLA CONOSCENZA DEL CREDO
C
ompie settantanni la lampada vo-
tiva che durante lanno arde nel-
lOratorio del crocifisso, presso il
Santuario Casa di Santa Caterina da Siena.
Nel 1939, Papa Pio XII, aveva procla-
mato San Francesco dAssisi e Santa Ca-
terina da Siena, Patroni primari dItalia.
Nel 1941 lItalia in guerra, non c fa-
miglia in Italia che non sia coinvolta in
questo tragico evento. Le donne senesi si
fanno promotrici delliniziativa di offrire
a Santa Caterina da Siena, una lampada
votiva da collocarsi presso il Santuario
Casa, affinch la Patrona primaria dI-
talia restituisca incolumi alle proprie fa-
miglie gli eroici nostri soldati ed ottenga
allItalia e al mondo la pace nella giusti-
zia, come si legge nella lettera di ac-
compagnamento alle schede per la rac-
colta delle offerte, datata 5 luglio 1941.
Il comitato organizzatore era presie-
duto da Maria Ugurgeri della Berardenga
e coinvolse tantissime donne, sia di Sie-
na, che dei comuni limitrofi, fino a molte
sezioni di Azione Cattolica dItalia. Sono
tantissime le schede, conservate nellAr-
chivio della Confraternita di Santa Cate-
rina in Fontebranda e custodito dallAs-
sociazione Internazionale dei Caterinati,
piene di nomi di donne, dalle nobili alle
popolane, dalle donne delle parrocchie,
alle sezioni femminili dellAzione Catto-
lica, dai gruppi femminili del Fascio alle
industrie presenti sul territorio, come lI-
stituto sieroterapico Sclavo, la Societ
Anonima Fiat, la Societ Anonima Le
Querciolaie, il Monte dei Paschi che con-
tribu con 300 lire, il dopolavoro delle
Forze Armate Luigi Angiolini e quello
di piazza Indipendenza. La fondatrice del
Cif di Siena Angelina Ciambellotti che
da sola offr 20 lire. Furono presenti con
generose offerte anche undici Contrade:
Lupa, Civetta, Nicchio, Valdimontone,
Leocorno con il priore Virgilio
Grassi, Torre, Aquila, Tartuca,
Chiocciola, Pantera, Oca che offr
lingente cifra di 300 lire. La rac-
colta, partita nel 1941, si concluse
nel 1943 e solo in quellanno ven-
ne collocata nelloratorio del Cro-
cifisso al Santuario Casa che an-
cora non era finito, ma erano in
corso i lavori. A causa delle vi-
cende belliche il Santuario della
Patrona dItalia fu ultimato solo a
guerra finita, nel 1947.
F. P.
19 La Patrona dEuropa
Storia
UNA LAMPADA PER LA PACE
Foto tratta da Archivio Storico Antica Confraternita di San-
ta Caterina in Fontebranda, anno 1943
I
l 1930 fu un anno ricco di ricorrenze
per quanto riguarda Santa Caterina
da Siena.
In questo anno infatti ricorreva il quin-
to centenario della traslazione del corpo
della Santa nella Basilica di Santa Maria
sopra Minerva (1430) e il terzo centenario
del riconoscimento e della proclamata fe-
stivit delle sue stimmate (1630), per vo-
lont di Papa Urbano VIII, al secolo Maf-
feo Barberini. Per solennizzare queste
due ricorrenze fu ritenuto di portare la re-
liquia della Sacra Testa in processione
nella Domenica in Albis del 1931, in
quanto lanno 1930, a Siena, fu dichiarato
Anno eucaristico dallArcivescovo mon-
signor Prospero Scaccia, per solennizzare
il secondo centenario del ritrovamento
delle Sacre Particole, il miracolo eucari-
stico tuttora presente in Siena e conserva-
to nella Basilica di San Francesco.
In accordo con il Podest Fabio Bar-
gagli Petrucci, con larcivescovo e con il
Priore della comunit dei Padri Domeni-
cani di Siena, Padre Antonino Luddi, fu
deciso che in quelloccasione fosse fatta
la ricognizione della reliquia accompa-
gnata da unapposita perizia di tecnici,
competenti in materia.
La commissione dei tecnici era com-
posta dai professori: Bernardino Lun-
ghetti, Vincenzo Mazzi, Giulio Gori,
Aristide Londini e Carlo Raimondi
Fu cos che il 7 febbraio 1931, si riuni-
rono nella Basilica di San Domenico per
procedere allesame della reliquia: mon-
signor Clemente Barbieri, vicario gene-
rale diocesano, in rappresentanza dellar-
civescovo Prospero Scaccia, Fabio Barga-
gli Petrucci, Podest di Siena, monsignor
Enrico Petrilli, canonico della Metropoli-
tana, Padre Antonino Luddi O.P., Priore
del Convento dei Predicatori e
rettore della Basilica.
Venne cos aperto il loculo do-
ve si conserva la reliquia. Fu can-
tato linno liturgico alla Santa e
lurna venne collocata su un tavo-
lino preparato nel coretto dietro
laltare della Cappella della Santa
circondata da candelabri accesi.
Il cancelliere tolse i sigilli di
monsignor Benedetto Tommasi,
del Comune di Siena, e dei Mona-
ci Benedettini cassinesi, poich la
precedente ricognizione risaliva al
12 gennaio 1904, quando ancora i
Storia
La Patrona dItalia 20
1931: RICOGNIZIONE DELLA RELIQUIA DELLA SACRA TESTA
2011, la reliquia della Sacra Testa portata in processione in oc-
casione del 550 anniversario della canonizzazione della Santa
Benedettini cassinesi risiedevano nel con-
vento attiguo alla Basilica ed in essa offi-
ciavano.
Vennero tolti i veli che ricoprivano la
Sacra Testa e che furono ritirati dal rap-
presentante della Curia, riposti tra le re-
liquie che si conservano nella Curia Ar-
civescovile per essere esposti alla vene-
razione dei fedeli.
I professori che componevano la com-
missione, appositamente nominata in ac-
cordo tra Comune, Curia e Padri Domeni-
cani, scrivevano (cfr. verbale conservato
presso lArchivio storico arcivescovile di
Siena) che lo scheletro della Testa salda-
mente fissato sul basamento, che le condi-
zioni della Testa e della sostanza con la
quale fu plasmata la superficie della me-
desima, tranne due piccoli fori esistenti e
qualche piccola incrinatura, sono buoni;
che i denti visibili (due incisivi, 3 canini e
7 tra premolari e molari), sono saldamente
fissati nei mascellari, che sono stati ese-
guiti vari rilievi. In base ai risultati, la
commissione dei Professori espresse pa-
rere favorevole, affinch la Sacra Reliquia
fosse portata in processione, purch si
usasse massima cautela e senza scosse.
Terminato lesame furono le Suore ap-
partenenti alla Congregazione delle So-
relle dei Poveri di Santa Caterina da Siena
ad apporre i veli nuovi alla Sacra Testa.
La reliquia fu fotografata e riposta il
giorno successivo, dopo che furono ap-
posti i sigilli della Curia, del Convento
e del Comune di Siena.
Storia
Cronaca
La Patrona dEuropa 21
D
ai lavori dellultimo Consiglio
generale dellAssociazione
Internazionale dei Caterinati,
svoltosi a Siena nei giorni del 2 e 3
marzo scorsi, emersa la volont di
porre allattenzione dei giovani stu-
denti le figure dei due Patroni primari
dItalia San Francesco dAssisi e San-
ta Caterina da Siena.
Tale proposta stata manifestata in
modo particolare dal Gruppo romano
dellAssociazione dei Caterinati, dal
Centro Internazionale di Studi Cateri-
niani di Roma e dallArciconfraterni-
ta di Santa Caterina a Roma e verr
estesa a tutti i gruppi dellAssociazio-
ne dei Caterinati presenti in Italia.
Tale progetto supportato dalla legge
10/2/2005 n. 24 dove si legge: ricono-
scimento del 4 ottobre, quale solennit
civile e giornata della pace, della frater-
nit e del dialogo tra appartenenti a cul-
ture e religioni diverse, in onore dei Pa-
troni speciali dItalia S. Francesco dAs-
sisi e S. Caterina da Siena. Ogni Grup-
po si impegner riguardo alle iniziative
che riterr pi opportune come: cerimo-
nie, iniziative, incontri nelle scuole ecc.,
VERSO IL 75 ANNIVERSARIO DELLA PROCLAMAZIONE DEI PATRONI DITALIA
Cronaca
La Patrona dItalia 22
ISeminariodiStudi
ISantiPatronidItalia
FrancescodAssisieCaterinadaSiena:
attualiteluoghiromani
Mercoled8maggio2013
16,00 Saluti
ProI.DiegaGiunta-P.AntonioCocolicchioOP-DonFilippoMorlacch
16,15 Introdu:ioneailavori
Dr.PaoloVannoni
16,30 S.CaterinadaSienaeRoma
ProI.ManuelaMiocchi
17,00 S.FrancescodAssisieRoma
P.SteIanoSarroOFM
17,30 Pausa
17,45 ComeparlaredeiSantiPatroniascuola.metodi,sussidididattici
epropostediricerca
Dr.RositaCasa
18,15 Interventideipartecipanti
18,45 JisitaallaCappelladelTransitoeconclusioni


AlterminedelSeminarioverrarilasciato,surichiesta,unattestatodipartecipazione.
Perragioniorganizzativesipregadicomunicarelapropriaadesionea:
CentroInternazionalediStudiCateriniani-PiazzadiSantaChiara,14,p.1-00186Roma
Tel.efax:06.6864408
e-mail:bibliotecacentrostudicateriniani.itSitointernet:www.centrostudicateriniani.it

www.arciconfraternitasantacaterina.it;www.santacaterinadasiena.org
www.domenicanisantacaterina.it;www.fratipalatino.org
ArciconfraternitadiSantaCaterinadaSiena
AssociazioneInternazionaledeiCaterinati
CentroInternazionalediStudiCateriniani
ProvinciaRomanadiS.CaterinadaSienadellOrdinedeiFratiPredicatori
MinoriticaProvinciaRomanadeiSs.ApostoliPietroePaolo
incollaborazioneconlUIIicioPastoraleScolasticadelVicariatodiRoma

























i d a t i n r e at r ffr on c i c r A

























S a d a n i r e at C a t an S i

























a n e i S

























om R a i c n ovi r P
i or n i M
b aab l ol c n i

























I i S
n r e t n I e on i az i oc s s A
on i az n r e t n I o r t n e C
d a n i r e at C . S i d a n a om
a c i t i an om R a i c n ovi r P
a P o i c i IIi III U l on c one i z a bor

























i d S i d i
i e d e al n o i az n n i r e at C
i n i r e at C i d u t S i d e al on
d e n i d r O l l e d a n e i S a
a an i ol t os p A . s S i e d i P
c i V l de a c i t s a ol c S e l a or t s a

























i t a n
i n a i
i or at c i d e r P i t a r F i e d
o aol P e o r t e i
a om R di o t aat i r aar

























00 16, Sal

























I r a n i m e S
I a P ti an S
i s i s s A d o c s e c an r F
a e t i l a ttu
8 d e ol c r e M
i

























i d tu S i d o i r
a i al t I d i on tr a
e i S a d a n i r e at C e i
i man o r i ogh u l
201 o aggi m 3

























a n e :

























00 16, ut Sal
oI r P
15 16, odu: r nt IIn
P . r D
30 16, a CCa S.
oI r P

























i ut
un i G ga e i D . oI a t - oni nt A . P
i or av l ai one i odu:
nnoni a V o ol a P
na e Si da na i r e at a om R e
hi c oc i M a l nue a M . oI

























P O o hi c c i ol oc C o oni - on D

























h c c a l or M ppo i l i F on

























00 17, r FFr S.
P. t S
3 17, 0 us a P
17,45 om C
opos pr e
R r D

























i s i s s A dA o c s e anc rra a om R e
M F O o r rrr a S no aan IIa e t
a us
i de e ar l par e om oni r at P i Sant
a c rrc e c i r di e t opos
a s a C a t i os R

























a
i s us s , odii, t e m a. uol c s a oni

























di i i c i t dat di

























R . r D
15 18, r e nt IIn
18,45 t i s i JJi

























a s a C a t i os R
i pant iip c e t par i de i nt e v rrv
a t an rra TTr l de a l l appe CCa a l al

























o t i ans oni i us l onc c e

























ricordando che nel 2014 ricorrer il 75 esimo anniversario della proclamazione dei
due Santi Patroni dItalia.
Per informazioni: www.santacaterinadasiena.org e wwwcentostudicateriniani.org
I
l 13 marzo, stato eletto il nuovo
Vescovo di Roma che presiede nella
carit, nella persona di Jorge Mario
Bergoglio, prendendo il nome di Fran-
cesco. Nome disarmato e disarmante,
perch dire Francesco, significa: po-
vert, fratellanza, semplicit, letizia,
salvaguardia del creato. Dire Francesco,
vuol dire: testimoniare con la vita il
Vangelo di Ges Cristo, fino a portare
impressi nella propria carne i segni della
passione. Ebbene, lo Spirito Santo che
lo ha donato alla Chiesa, lo Spirito
Santo che ce lo ha donato! Questo Papa
piaciuto tanto e fin da subito. Pertanto
cari abbonati alla nostra rivista, non
possiamo non fare nostre le parole di S.
Caterina: Esaudisci ancora noi che
preghiamo per il tuo Vicario, il Papa, cu-
stode di questa tua cattedra. Fa che sia il
successore a te gradito dellumile vec-
chio Pietro, che gli indichi i rimedi ne-
cessari alla tua Chiesa. ( Or. VI ) Con
la sua prima omelia, si pu dire che ha
tracciato il suo programma: CAMMI-
NARE - EDIFICARE CONFESSARE
Cristo crocifisso, altrimenti dice il Santo
Padre, non siamo suoi veri discepoli.
Papa Francesco, nel suo primo Angelus,
ha parlato della bont, della tenerezza e
della misericordia. Giovanni XXIII
e Giovanni Paolo II, hanno an-
chEssi toccato il grande tema della
misericordia, anzi questultimo, ne
istitu la festa liturgica, fissandola
la domenica dopo Pasqua. Tema di
grande attualit, la misericordia,
ma tema dimenticato, come scrive
nel suo libro titolato Misericordia il
Cardinale Walter Kasper. Gi
SantAgostino nelle Confessioni ha
un riferimento a Dio Fonte delle
misericordie ma diverse donne
hanno trattato questo tema quanto
mai importante; ne cito solo alcune:
la beata Angela da Foligno, la no-
stra Santa Caterina ha delle pagine
altissime sulla misericordia, Santa
Teresa dAvila canta la misericor-
dia di Dio, fino ad arrivare a Santa
Cronaca
La Patrona dEuropa 23
HABEMUS PAPAM
Faustina Kowalska. Ma merita riportare
in questo contesto un vibrante rendi-
mento di grazie quanto mai solenne alla
divina misericordia tratto dal Dialogo
della divina provvidenza ( cap.30 ) O
eterna misericordia, la quale ricuopri i
difetti delle tue creature, non mi meravi-
glio che tu dice di coloro che escono del
peccato mortale e tornano a te: Io non
mi ricordar che tu moffendessi mai .
O misericordia ineffabile, non mi mara-
viglio che tu dica questo a coloro che ti
perseguitano. Io voglio che mi preghiate
per loro, a ci che Io lo facci miseri-
cordia. O misericordia, la quale esce
dalla deit tua, Padre eterno, la quale
governa con la tua potenzia tutto quan-
to il mondo! Nella misericordia tua fum-
mo creati; nella misericordia tua fummo
ricreati nel sangue del tuo figliolo. Nel-
laltezza del cielo riluce la tua miseri-
cordia, cio ne santi tuoi. Se io mi vollo
alla terra ella abonda della tua miseri-
cordia. Nella tenebra dello inferno rilu-
ce la tua misericordia, non dando tanta
pena ai dannati quanta meritano. Con
la misericordia tua mitighi la giustizia;
per misericordia ci i lavati nel sangue;
per misericordia volesti conversare con
le tue creature. O misericordia! Il cuore
ci saffoga a pensare di te ch ovunque
io mi vollo a pensare non trovo altro che
misericordia.
Ora , la luce della Santa Resurrezio-
ne di Cristo ha illuminato ulteriormente
la nostra vita di fede, a tutti indistinta-
mente affidato il compito di cammi-
nare edificare confessare . A Papa
Francesco il compito di presentare al
mondo la Chiesa, sposa di Cristo, comu-
nit di redenti, di salvati, e presentarla
come direbbe SantAgostino in modo
che : pateat, placeat, moveat, cio: splen-
da, piaccia e attiri.
P.Alfredo Scarciglia O.P.
Cronaca
La Patrona dItalia 24
E non temete, Padre, per veruna cosa che avvenga da questi venti tempestosi che
ora vi sono venuti, cio di questi putridi membri che hanno ribellato a voi. Non te-
mete: per che laiuto divino presso (Lettera 185 a Gregorio XI).
Dicovi da parte di Cristo crocifisso: tre cose principali vi conviene adoperare con
la potenzia vostra. Cio, che nel giardino della Santa Chiesa voi ne traggiate li fiori
puzzolenti, pieni d immondizia e di cupidit, enfiati di superbia; cio li mali pasto-
ri e rettori, che attossiscono e imputridiscono questo giardino. Oim, governatore
nostro, usatela vostra potenzia a divellere questi fiori. Gittateli di fuori, che non ab-
bino a governare. () Piantate in questo giardino fiori odoriferi, pastori e governa-
tori che siano veri servi di Ges Cristo, che non attendano ad altro che allonore di
Dio e alla salute delle anime, e sieno padri dei poveri. (Lettera 206 a Gregorio XI)
I
l 6 aprile si tenuto, presso lau-
ditorium della parrocchia di San
Bartolomeo a San Rocco a Pilli,
il secondo incontro in preparazione
allofferta dellolio da parte del Co-
mune di Sovicille.
Il sindaco di Sovicille Alessandro
Masi ha tracciato il percorso dei mi-
stici della Montagnola senese ed in
particolare dei mistici che hanno vis-
suto a Lecceto.
Masi ha ricordato come i rami ca-
detti delle famiglie importanti senesi
trovassero nel misticismo una valida
risposta alla crisi che si viveva alle-
poca e con il loro impegno di studio,
riflessione e preghiera fossero soste-
gno ai problemi della citt.
Caterina ebbe rapporti epistolari
con i mistici leccetani, le sue lettere
sono la testimonianza dello stretto le-
game tra la Santa senese e il territo-
rio di Sovicille, legame attestato an-
che dalla propriet di una vigna a Pil-
li, che la famiglia Benincasa posse-
deva, in prossimit di questa vigna
oggi sorge una cappellina privata de-
dicata alla Santa.
Le lettere che Caterina scrisse ai
frati agostiniani di Lecceto sono rac-
colte in un volume, pubblicato da
Cantagalli nel 2003 per conto del-
lAssociazione Internazionale dei
Caterinati e dellIstituto senese di
Studi Cateriniani, in occasione del
novantesimo compleanno dellarci-
vescovo emerito monsignor Mario
Ismaele Castellano.
Liniziativa di offrire lolio per la
lampada votiva del santuario cateri-
niano, ha sottolineato Masi - da mo-
do di riflettere sulle radici religiose
del nostro territorio, caratterizzato da
una cultura rurale. Proprio per ri-
marcare il legame tra Santa Caterina
e il territorio di Sovicille, venerd 26
aprile, alle ore 21, ci sar la dedica-
zione del piazzale antistante la chiesa
parrocchiale di San Rocco a Pilli al-
la mantellata senese e poi da l par-
tir la processione con le fiaccole e il
gonfalone del Comune: la processio-
ne si snoder per le vie del paese fino
alla Cappellina dedicata a Santa Ca-
terina, dove verr scoperta una lapide
commemorativa.
La spiritualit cateriniana in San-
ta Caterina, stato il tema trattato da
padre Alfredo Scarciglia, assistente
ecclesiastico dellAssociazione Inter-
nazionale dei Caterinati. Padre Alfre-
do ha messo in risalto la spiritualit
domenicana in rapporto a Santa Cate-
rina, sottolineando come la mantella-
Cronaca
La Patrona dEuropa 25
INCONTRO DI FORMAZIONE IN VISTA DELLE FESTE CATERINIANE 2013
ta senese fosse domenicana proprio
nel profondo del suo essere e del suo
vivere. Il testo integrale dellinterven-
to di Padre Alfredo verr riportato nel
prossimo numero della rivista.
Allincontro ha portato il saluto
del Cif Siena, la presidente provin-
ciale Antonella Pini.
Cronaca
La Patrona dItalia 26
Da sn. Antonella Pini Presidente provinciale del CIF Siena, il sindaco di Sovicille Alessandro Masi, P. A. Scarciglia O. P.
O
gni anno, in occasione dei fe-
steggiamenti in onore di Santa
Caterina da Siena, i Comuni del
territorio dellArcidiocesi di Siena offro-
no a turno lolio per la lampada votiva,
situata nel santuariocateriniano di Siena.
Per lanno 2013, anno particolarmente
importante in quanto la lampadavotiva
compie 70 anni, sar il Comune di Sovi-
cille, per la prima volta, ad avere lonore
di questa offerta, recando un piccolo ziro
realizzato con il famoso marmo giallo di
Siena, che si cava a Sovicille.
Per loccasione stato costituito un
Comitato di Sovicille per Santa Cateri-
na Dottore della Chiesa, Patrona dItalia
e dEuropa nellAnno della Fede per il
bene comune. Il Comitato composto
da: due Presidenti, nelle persone del Sin-
daco di Sovicille, Alessandro Masi, e del
Vicario generale dellArcidiocesi di Sie-
na, Mons. Giovanni Soldani, dalla dotto-
ressa Franca Piccini, Segretaria dellAs-
sociazione Internazionale dei Caterinati,
dalla dottoressa Antonella Battisti, Vice-
sindaco del Comune di Sovicille, da
Mauro Losi, da Antonella Pini, Presiden-
te della sezione provinciale del CIF, e
dal Presidente di Banca C.R.A.S. -
ChiancianoTerme - Costa Etrusca - So-
vicille, Ing. Florio Faccendi.
Lo scopo del Comitato quello di
sensibilizzare ecoinvolgere la popola-
zione, facendola partecipe dellimpor-
tanza dellevento, organizzando nel no-
stro territorio due conferenze sulla vita e
sulloperato della Santa. Le tematiche,
oggetto delle conferenze, riguarderan-
no: Santa Caterina eil bene comune e
laltra Santa Caterina e il territorio di
Sovicille. Inoltre stato realizzato que-
sto piccolo opuscolo informativo sulla
Santa e la sua presenza nel territorio del
Comune di Sovicille da distribuire al fi-
ne di raggiungere capillarmente la po-
polazione per questo evento.
Lobbiettivo che si posto questo
Comitato, una volta terminata la fase dei
festeggiamenti per lofferta dellolio,
quello di continuare lattivit di infor-
mazione e sensibilizzazione per far co-
noscere meglio e tenere alta lattenzione
sulloperato di questa nostra Santa che
stata, e per lattualit del suo messaggio
lo ancora, una grande protagonista
della storia ed ha tenuto alto il nome
della cristianit in tutti i tempi. Per que-
sto nei nostri propositi, anche nel Co-
mune di Sovicille, la costituzione di un
gruppo diCaterinati.
Lofferta dellolio quindi assume
una rilevanza particolare per la cittadi-
nanza di Sovicille in quanto Santa Ca-
terina, nata nel 1347, ha soggiornato
pivolte nel nostro territorio, come ri-
portano importanti fonti storiche. Una
di queste un documento, conservato
presso lArchivio di Stato di Siena, da-
Cronaca
La Patrona dEuropa 27
LOFFERTA DELLOLIO: OCCASIONE PER RISCOPRIRE IL LEGAME
TRA S. CATERINA E IL TERRITORIO DI SOVICILLE
tato 12 luglio 1371, (Gabella dei con-
tratti, 82, c.LXXXX r.), dal quale si
evince che Bartolo di Jacopo Benincasa
acquista un appezzamento di terra con
vigna per s e per i suoi eredi presso la
canonica di Santa Maria a Pilli, dove,
come narra il Caffarini, Caterina rice-
vette particolari grazie dal Signore. La
famiglia Benincasa, quindi possedeva
un piccolo podere presso Santa Maria a
Pilli. Dopo la morte di Bartolo, fratello
di Caterina e marito di Lisa Saracini, la
mamma Lapa e la cognata Lisa furono
esentate dal pagare le tasse su questa
vigna e sulla casa di Fontebranda, in
quanto beni che queste due donne man-
tenevano a titolo di dote. Queste notizie
sono riportate in un Quaderno cateri-
niano a cura del professor Paolo Nardi
dal titolo: SantAntonio Abate in Sie-
na la Parrocchia di Santa Caterina con
note sulla famiglia Benincasa- Ed.
Cantagalli 2009. La grazia che Caterina
ottenne nelloratorio di Santa Maria a
Pilli, in un giorno destate, fu che chie-
se ed ottenne lassoluzione per il suo
confessore.
Dobbiamo pertanto sentirci privile-
giati della presenza della San-
ta che, in un momento storico
di crisi come quello che stia-
mo vivendo, possa essere luce
ed esempio per tutti. La devo-
zione verso la Santa testimo-
niata tuttora dalla presenza di
una piccola Cappella costruita
nel 1796 per volere del Cano-
nico di S. Maria in Provenza-
no Girolamo dei Conti del Te-
sta, che volle realizzare allin-
terno della sua villa in San
Rocco a Pilli questa Cappella
che ricordasse la presenza del-
la Santa in questa zona. La
Cappellina attualmente di
propriet privata, ma nella ri-
correnza dei festeggiamenti
cateriniani, vengono celebrate
funzioni sacre e durante lan-
no viene usata come luogo di
incontro e di preghiera dagli
abitanti della zona.
Cronaca
La Patrona dItalia 28
Antonio Federighi: Madonna col Bambino, chiostro interno
dellEremo di Lecceto
Cultura
La Patrona dEuropa 29
P
er Lipotesi, dalla quale sono parti-
ta per il libro che la pubblicazione
della tesi di Dottorato, stata che
allopera di Caterina hanno contribuito
tre fattori: la partecipazione attiva al con-
testo storico culturale, lo stile espressivo
utilizzato comune a quello di altre misti-
che sue contemporanee, il patrimonio
culturale della scuola domenicana che le
veniva dalla familiarit con i frati di San
Domenico e con altri religiosi.
Dopo aver presentato il panorama sto-
rico culturale in cui Caterina vissuta, la
crisi del pensiero scolastico e lavvento
del nominalismo, sintetizzando i pi co-
nosciuti studi e tracciando una biografia
della Santa per evidenziare il suo impe-
gno nel campo politico e sociale, mi sono
soffermata ad esaminare la nascita del mi-
sticismo femminile e le linee di spiritua-
lit dellOrdine Domenicano, ritenendo
che la figura di Caterina non possa essere
compresa al di fuori di due elementari ve-
rit: che era donna e che apparteneva
allOrdine dei Predicatori.
In seguito, ho approfondito le opere di
Caterina, la genesi, il confronto con le
opere dei suoi contemporanei e il conte-
nuto degli scritti della Santa, mettendo in
risalto come la Sacra Scrittura e la vita
quotidiana sono state le principali fonti
dispirazione della giovane senese.
Nonostante i limiti della formazione
culturale della santa di Fontebranda - non
conosceva il latino - possibile rintraccia-
re nellopera cateriniana i grandi temi che
sono a fondamento dellantropologia cri-
stiana: luomo creato ad immagine e so-
miglianza della Trinit, custode, per dise-
gno divino di tutto il creato; il
peccato, fallimento del progetto origina-
rio del Creatore; la redenzione operata
grazie al sangue di Cristo; il libero arbi-
trio e la coscienza; la Chiesa nella
quale luomo pu, grazie ai sacramenti,
ritrovare la dignit perduta.
Il fondamento antropologico del pen-
siero di Caterina pu essere sintetizzato
nella descrizione dei due grandi protago-
nisti della storia e del cosmo: Dio e luo-
mo. Dio Colui che : Colui che nella
creazione ha donato alluomo la vita e
che nellincarnazione ha versato il sangue
del Figlio per la salvezza delluomo.
Luomo colui che non : colui
che pu solo accogliere o rifiutare questo
dono, coltivando o lasciando inselvatichi-
re la vigna a lui affidata. Dio loceano
dacqua infinita e luomo il pesce che pu
vivere solo se vi si immerge.
Da questa duplice definizione, Cateri-
na ricava che luomo deve costantemente
crescere nella conoscenza di s, perce-
pendosi come non essere; scoprendo la
propria miseria potr conoscere se stesso,
rivolgersi a Dio e, una volta vivificato dal
sangue di Cristo, ritrovare lessere stato
creato ad immagine e somiglianza del
Creatore.
Per la santa di Fontebranda questa du-
plice conoscenza indispensabile al-
luomo per scoprire che la sua vera voca-
zione lamore: amore di lode da rivol-
gere a Dio e amore di carit da donare ai
RITRATTO DI UNA SANTA CHE VISSE IL SUO TEMPO
La Patrona dItalia 30
Cultura
fratelli. Caterina arriva a questa conclu-
sione non con analisi filosofiche, ma con
la prassi della vita, con un empirismo
esistenziale, e le comunica ai suoi di-
scepoli con lutilizzo di un linguaggio
semplice, metaforico.
Nel pensiero di Caterina luomo pu
vincere il peccato che gli impedisce di es-
sere libero e di realizzarsi grazie al desi-
derio che lo spinge a superare il relativo
che lo rende prigioniero. Il desiderio,
ricorda Cateirna, presente nel cuore di
ogni uomo, perch nostalgia di Dio
che lo ha creato ad immagine e somi-
glianza della Santa Trinit. Per Caterina
luomo che non essere avendo in s il
desiderio di essere pu essere trasfor-
mato, se immerso nel sangue di Cristo,
nellessere passando dalla condizione
di creatura a quella di creatore.
Superate le iniziali difficolt legate al
linguaggio trecentesco lopera di Cateri-
na risulta di grande attualit e colpisce
la capacit della Santa di presentare il
messaggio evangelico e teologico, in
modo semplice e preciso; in lei la prassi
di vita e il linguaggio usato vanno a so-
stenere e a valorizzare i concetti comu-
nicati. Le sue parole sono state capaci, e
lo sono tuttoggi, di predisporre chi le
riceve allesperienza mistica dellincon-
tro con Dio. Il linguaggio di Caterina si
fonda sulla testimonianza di vita, e sulla
consapevolezza che Dio non pu essere
catturato nella rete dei concetti umani,
non pu essere pensato solo con le cate-
gorie umane, ma che le esperienze uma-
ne, lungi da voler esaurire il mistero,
possono solo tentare di descrivere per
analogia lindescrivibile.
Il misticismo di Caterina non sta-
to fuga dal reale, ma ha portato la giova-
ne santa ad impegnarsi attivamente nello
scenario politico e storico-sociale del
suo tempo, ad inventare modalit nuove
per tradurre il mistero.
Nellattuale panorama storico, nel
quale il valore della vita umana sembra
essere entrato in crisi, dove si cerca di esi-
liare il fatto religioso dal contesto socio-
politico, acclamando ad una religione che
non entra nelle problematiche delluomo,
in un contesto culturale in cui da pi parti
si fa strada lincapacit di parlare di
Dio, il messaggio di Caterina volto a
richiamare gli uomini alla consapevolez-
za del trascendente, che d valore della
vita e che si traduce in scelte concrete. In
Caterina vediamo tradotta la tradizione
cristiana in genere e domenicana in parti-
colare, del primato della persona, creata
ad immagine del Creatore con intelletto,
volont e memoria. Il bene comune non si
trova riformando la struttura sociale; per
la ricerca della pace non sono sufficienti
proclamazioni dintenti, ma necessario
ridefinire il valore delluomo, riscopren-
do che ogni antropologia per essere tale
deve partire dalla scoperta del proprio
nulla e del Tutto di Dio. Un messaggio
che rimane immutabile nel tempo, e che
nei tempi di crisi necessita di essere vei-
colato da testimoni credibili capaci di tro-
vare forme originali e appropriate per co-
municare attraverso il coinvolgimento
personale ed emotivo degli ascoltatori.
Suor Elena Zanardi
TESTATINA
31 La Patrona dEuropa
SE SEI AMICO DELLA RIVISTA RINNOVA SUBITO IL TUO ABBONAMENTO
SOSTENERE LA RIVISTA VUOL DIRE DIFFONDERE SEMPRE PIU' IL PENSIERO E L'OPERA
DI SANTA CATERINA CHE, ALL'INIZIO DEL TERZO MILLENNIO SI RIVELANO ESSERE DI GRANDE ATTUALITA'.
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O CRITICHE, POTETE FARLO SCRIVENDO AL SEGUENTE RECAPITO:
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PER SAN DOMENICO DI SIENA
www.basilicacateriniana.com
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PER ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE CATERINATI
www.caterinati.org
www.santacaterinadasiena.org
e-mail: associazione _caterinati@virgilio.it
La Patrona dItalia e dEuropa anche online.
possibile leggere la rivista collegandosi
al sito della Basilica www.basilicacateriniana.com
Basilica Cateriniana
di San Domenico - Siena
I nostri Orari
APERTURA
Da novembre ad aprile: ore 9 - 18
(Messe e celebrazioni nella Cripta)
Da Maggio ad ottobre: ore 7 - 19
(Messe e celebrazioni in Basilica)
SANTE MESSE
Giorni feriali: Conventuale ore 7,30 - 9 - 18
Giorni festivi: ore 7,30 - 9 - 10,30 Parrocchiale ore 12 - 18
CONFESSIONI
Giorni feriali: prima delle Sante Messe
Giorni festivi: prima delle Sante Messe
LITURGIA DELLE ORE
Celebrazione delle Lodi ore 7,30 (durante la Messa conventuale)
Celebrazione dei Vespri ore 19,45
da novembre ad aprile in Cripta
da maggio a ottobre in basilica

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