Esplora E-book
Categorie
Esplora Audiolibri
Categorie
Esplora Riviste
Categorie
Esplora Documenti
Categorie
Copyright: Sri Sathya Sai Books and Publications Trust, Prasanthi Nilayam, India.
Il Buddha Pûr²imâ
(Cronaca delle celebrazioni)
In tutto il mondo, il giorno di Vaiµâkha Pûr²imâ è considerato, dai buddisti, altamente sacro.
È significativo per tre ragioni. Fu in tale giorno che Gautama Buddha, fondatore del buddismo,
ebbe, come principe Siddhârta, i natali a Lumbini, in Nepal, nel 560 a.C.
È anche il giorno in cui Egli ottenne l’illuminazione a Gayâ, in India, dopo anni di ricerca e indagine
per scoprire le cause e il rimedio al dolore del mondo. Da allora, Siddhârta giunse a esser conosciu-
to come Buddha, o l’Illuminato. Egli predicò che i desideri sono la causa prima di ogni dolore;
pertanto, propugnò il sentiero della retta condotta e del corretto uso dei sensi come via per
giungere all’illuminazione.
Raggiunse il Nirvâ²a (l’Unità con l’Assoluto) nel 480 a.C., appunto nel giorno di Vaiµâkha Pûr²imâ,
il giorno di luna piena (Pûrnimâ) del mese aprile-maggio (Vaiµâkha). Questo giorno benefico viene
osservato, con rispetto e devozione, come Buddha Pûr²imâ da parte dei fedeli dell’Estremo
Oriente, di rî La¾kâ e dell’India.
Le celebrazioni del Buddha Pûr²imâ a Brindavan (l’âµram di Baba a Whitefield, Bangalore),
quest’anno sono state organizzate congiuntamente dai devoti di rî La¾kâ, dell’Indonesia e di
Taiwan.
Il mattino del 23 maggio, Baba ha dato il darµan nel Sai Ramesh Krishan hall. Ad accoglierLo c’era
un gruppo di danzatori dello rî La¾kâ. Più tardi, alcuni devoti di quel Paese hanno condotto il
canto dei bhajan. Nel pomeriggio, tre eminenti membri della famiglia Sai, sempre dello rî La¾kâ,
hanno parlato alla folla.
Il primo oratore è stato il colonnello Jayasuriya, vicecapo dell’opposizione al Parlamento dello rî
La¾kâ. Egli osservava che i precetti della Non violenza e della Pace, predicati dal Signore Buddha
più di 2500 anni fa, stanno ora trovando nuova linfa e diffusione in tutto il mondo grazie a Bhagavân
rî Sathya Sai Baba.
Facendo riferimento all’attuale situazione di terrore e irrequietudine, predominanti in varie parti del
pianeta, egli, rivolgendosi a Baba, Ne invocava l’aiuto per il mondo, affinché sia ad esso possibile
fronteggiare adeguatamente questi tempi tanto travagliati.
Esprimeva inoltre la propria gratitudine a Baba per aver intrapreso il lodevole compito di riformare
le giovani menti e guidarle a condurre una vita dedicata al servizio della società e all’aderenza ai
cinque Valori Umani.
rî Munasinghe, Alto Commissario dello rî La¾kâ in India, che ha successivamente parlato, ha
affermato che i devoti di Swami devono esserGli grati, poiché, mentre il mondo viene lacerato
dall’odio e dalla violenza, essi hanno la possibilità di sperimentare felicità e pace ineffabili alla Sua
divina Presenza.
La signora Mala Sabaratnam, un’importante donna d’affari a rî La¾kâ, ha narrato come Baba
avesse purificato il suo cuore dall’odio, riempiendolo d’amore e comprensione per i suoi simili. Ella
ha ricordato le parole del Dhammapâda1 predicato da Buddha: “L’odio non può essere placato
dall’odio, ma dall’Amore”, affermando che questo insegnamento si era ormai radicato nel suo
cuore per grazia del Signore Sai. Dopo i discorsi di questi eminenti ospiti, Baba, nella Sua munifi-
cenza, ha risposto alle preghiere dei devoti concedendo il Suo divino Messaggio.
Dopo di ciò, il luogo d’incontro veniva trasferito nel Sai Krishan Kalyâ²a Mantapam, adiacente al
Sai Ramesh Krishan hall, dove ai devoti veniva offerta una splendida festa culturale, il Dalada
Maligawa Perahara, uno spettacolo tradizionale che viene rappresentato nella città di Kandy, a
Spirito di Unità
Non vedere il male:
vedi ciò che è bene.
Non dire il male: di’ solo cose buone.
Incarnazioni dell’Amore! Non udire il male: odi solo cose buone.
Molti dignitari dello rî La¾kâ vi hanno par- Non fare il male: fai ciò che è bene.
lato dei grandi insegnamenti del Buddha. Sii sempre con Dio.
Prima di tutto dovete comprendere che Dio
è onnipresente, che non c’è alcun posto Alcuni Lo chiamano Râma, altri Lo adora-
dove Dio non si trovi. L’essenza degli inse- no come K©¹²a e altri ancora Lo venerano
gnamenti di tutte le Scritture è che Dio è come Buddha. I nomi e le forme possono
presente ovunque; è per ignoranza che al- variare, ma Dio è uno. Egli non è limitato a
cuni sostengono che Dio sia presente solo un nome, a una forma, a una regione o a
in un luogo particolare. una religione particolari: c’è un solo Dio che
pervade ogni atomo della creazione. Le
La Divinità risiede in tutti gli esseri parole sono inadeguate a esprimere la glo-
A onor del vero, la Divinità è presente in ria e la grandezza della Divinità; la gente
ognuno ed è onnipervadente; questa è la può descriverLa in molti modi, ma nessuna
Verità di base di tutte le dottrine e filosofie. descrizione potrà mai definire pienamente
Vedi Dio dovunque: se vedi Dio in ogni luo- la Divinità. In effetti descrivere la Divinità
go, non ti capiterà alcun male. Questo è un segno di illusione. Dov’è Dio? Voi tutti
ekâtma bhâva (principio di unità) dovreb- siete incarnazioni di Dio: Egli pervade tutti
be esser compreso dai Bhâratîya (gli In- gli esseri nella forma del loro respiro vitale.
diani). Questo Principio trascendentale della Di-
Zavidovici è una città di 40.000 abitanti situata quasi al centro della Bosnia Erzegovina,
a duecento chilometri dalla capitale Sarajevo. Per raggiungerla dall’Italia bisogna attra-
versare la splendida Slovenia, che assomiglia moltissimo alla Valle d’Aosta, passare
dalla Croazia, meno splendida ma molto dignitosa, e arrivare in Bosnia, superando un
nuovo ponte, ricostruito dopo i bombardamenti della guerra.
Sono le conseguenze della guerra, finora viste soltanto in televisione, a darci il “benve-
nuto”. Dal confine fino a Zavidovici, circa 2 ore di auto, ci sono decine e decine di case
Amore in Azione
Conquistare
l’amore della madre per conquistare
l’amore di Dio
“Quando l’uomo nasce La madre è al primo posto
dal ventre di sua madre Ignorare la madre che ha un tale potere
non ha nessun tipo di ghirlanda divino è un grande peccato. È solo per ri-
attorno al collo, cordare alla gente la nobiltà e sacralità del-
né di perle né d’oro; la madre che essa ha ricevuto il posto più
non un filo di gemme importante in campo spirituale, con l’esor-
né una collana di topazi o di rubini tazione ad adorare prima di tutti la madre
o di altre pietre preziose come Dio. È detto:
possono esser visti
neanche per campione. Mât©devo bhava
Attorno al suo collo c’è però “Adora la madre come Dio.”
una ghirlanda fatta dei solidi anelli Pit©devo bhava
degli effetti delle azioni buone “Adora il padre come Dio.“
e cattive conseguenti alle sue vite passate, Âcâryadevo bhava
legati insieme dal Signore Brahmâ.” “Adora il maestro come Dio.”
Atithidevo bhava
Incarnazioni dell’Amore! “Adora l’ospite come Dio.”
L’amore della madre è più nobile e più gran-
de dell’amore di tutti gli amici e parenti del Quindi, in questo elenco, alla madre è stato
mondo. La forza della madre è impareg- dato il primo posto. È solo quando soste-
giabile; è per questo che noi chiamiamo il niamo l’onore e la dignità della madre che
paese natio “Madre patria”. Il Paese di abbiamo il diritto di esser definiti figli veri e
Bhârat è come nostra madre; in questa propri. LA VITA DI UNA PERSONA CHE NON RIE-
nostra sacra terra, sin dai tempi antichi, si SCE A MERITARE L’AMORE DI SUA MADRE È UN
sono sviluppati numerosi tipi di energia. INUTILE SPRECO; PER QUESTO NOI DOBBIAMO
Uomini grandi e santi come Râmak©¹²a PRIMA DI TUTTO ACQUISIRE IL MERITO PER
Paramaha¼sa e Vivekânanda hanno po- CONQUISTARE L’AMORE DELLA MADRE. Nes-
tuto acquisire grande potere spirituale solo suno può descrivere l’amore di una madre
grazie alla forza delle benedizioni delle loro a parole; è solo grazie alla forza di volontà
madri. La sacralità del cuore di una madre di una madre che un figlio crescerà bene
e la forza delle sue benedizioni sono incom- nella vita. Quindi, si dovrebbe amare e ri-
parabili, ma, sfortunatamente, la gente è spettare la propria madre. A lei si deve dare
incapace di comprendere giustamente il posto migliore. Solo gente simile può ve-
l’amore di una madre, non solo nel nostro ramente guidare il Paese. Possiamo ado-
Paese, ma in tutti. rare o non adorare altre deità, ma dobbia-
mo certamente adorare nostra madre come
Dio.
Vicino e lontano
Devo rivolgerMi a voi ora chiamandovi Signore, e allora potrete trarre da quella
“µântasvarûpulâra” (incarnazioni della Sorgente tutti i poteri che vi occorrono.
pazienza), giacché siete pazientemente ri- Questo attaccamento si chiama bhakti (de-
masti seduti per due ore durante il discorso vozione).
tenuto dal pa²¬it.
ESISTONO DIVERSI TIPI DI CIBO: CIBO PER IL Il Nome del Signore ha grande potere
CORPO, PER LA MENTE, PER L’INTELLETTO E Per l’uccello che, inoltratosi in mezzo al-
PER LO SPIRITO . QUALUNQUE SIA IL CIBO, l’oceano, ne sorvola le profonde acque blu
TUTTAVIA, LA MIGLIOR REGOLA È ASSUMERNE scuro, il solo luogo su cui fermarsi a riposa-
IN DOSI MODERATE A INTERVALLI REGOLARI. re è l’albero della nave che sta effettuando
La fame è il miglior aperitivo; senza di essa la traversata. Allo stesso modo, il Signore
si rischia l’indigestione e tutte le orribili con- è il solo rifugio per l’uomo che viene sbal-
seguenze che ne derivano. Naturalmente, lottato dalle tempeste su un mare burrasco-
ciò che il pa²¬it ha servito è cibo della mi- so. PER QUANTO LONTANO POSSA VOLARE,
gliore qualità; ma vedo che siete ancora L’UCCELLO SA DOVE POTER RIPOSARE; TALE
affamati! Voi desiderate ascoltare anche CONOSCENZA GLI DÀ FIDUCIA. N ELLA SUA
Me, sebbene il cibo che Io vi offro sia dello MENTE C’È SALDA L’IMMAGINE DELL’ALBERO
stesso tipo. DELLA NAVE: LA SUA FORMA È FISSA NEI SUOI
La pioggia, dalle nuvole, cade sul tetto, e OCCHI. IL NOME DEL SIGNORE È, PER VOI,
può scorrere attraverso un condotto, una L ’ ALBERO DELLA NAVE : RICORDATE L O ,
gronda, o la bocca di una mucca, ma, qua- COLLEGATELO ANCHE ALLA FORMA E AVRE-
lunque sia l’uscita, si tratta sempre della TE QUELLA FORMA FISSA NELL’OCCHIO DEL-
stessa acqua. LA MENTE. È una Lampada che getta luce
Il vostro amore nei Miei confronti vi ha nei recessi del vostro cuore. Tenete il Nome
reso bramosi di un Mio Discorso, anche se sulla lingua ed esso caccerà lontano la te-
dovrò ripetere le parole del pa²¬it, magari nebra interiore come anche quella esterna.
in una maniera più semplice. Egli stesso ha Pace dentro, sentimenti fraterni fuori: que-
cercato in tutti i modi di parlare nel modo sto è il distintivo della persona impegnata
più semplice, e Io so che ha dovuto soste- nel Nâmajapa¼ (la ripetizione del Nome
nere un notevole sforzo, uno sforzo incon- del Signore).
sueto, per comunicarvi quei difficili con- Il Nome del Signore ha una grande
cetti. Ciò che egli si è sforzato di trasmet- potenzialità. A tal riguardo, lasciate che vi
tervi, usando tutti quei versi sanscriti, non racconti un episodio.
è altro che questo: in ogni situazione, ri- Una volta, Jñânadhev e Nâmdhev, mentre
manete attaccati alla Sorgente, alla Sostan- attraversavano assieme una foresta, furo-
za, alla “Summa” di ogni potere, ovvero al no colti da una sete insopportabile. Rag-
Mentre Bairâgi âstrî e Narasimharaju par- Divinità; ma, per effetto dei sani impulsi
lavano, ho sentito molti di voi schiarirsi la conseguenti alle azioni compiute nelle vite
gola rumorosamente. Avreste dovuto dedi- passate in corpi precedenti, o mediante
care la vostra attenzione a sturarvi le orec- l’azione purificatrice delle penitenze com-
chie e a rimuovere le ragnatele dai vostri piute in questo corpo, o per grazia del Si-
cuori. Che cosa c’entra la gola con l’assi- gnore stesso, l’illusione si scioglie come
milazione delle lezioni trasmesse dai loro nebbia al sole. Ecco che allora nara (l’uo-
discorsi? Esattamente come questo micro- mo) si trasforma in Nârâya²a (Dio) e que-
fono deve stare proprio davanti a Me, vici- sto mondo viene elevato fino a diventare
no alla bocca, ma non troppo, per trasmet- una Praµânti Nilayam (Dimora di Pace
tere la voce, anche il cuore deve esser te- Suprema). L’illuminazione della discrimi-
nuto nel modo giusto, diritto e aperto, per nazione rimuoverà l’oscurità che nascon-
ricevere gli insegnamenti dati. Se il cuore de l’Essenza divina dell’uomo, il quale oggi
è rivolto in qualche altra direzione, l’inse- spera di disperdere le tenebre con la spa-
gnamento non verrà registrato in modo da, i fucili e le bombe, mentre basta solo
chiaro e distinto e ne risulterà distorto. una lampada.
Narasimharaju Mi ha ricordato yâmakavi, COME PUÒ L’OSCURITÀ ESSER SPAZZATA VIA
di Bangalore, morto qualche anno fa. Egli DALL’OSCURITÀ, L’ODIO DALL’ODIO E L’IGNO-
aveva una profonda cultura, una vasta espe- RANZA DA UN’IGNORANZA ANCOR PIÙ VASTA E
rienza spirituale, talento poetico e una sal- PROFONDA? La brama di vincere favorisce
da devozione. QUALSIASI IMPRESA INTRA- l’instaurarsi delle tenebre. Lasciate da parte
PRENDESSE, FINIVA IN UN FALLIMENTO, MA MAI, ogni pensiero di conquista. Anelate a co-
NEPPURE PER UN ISTANTE, NE ATTRIBUÌ LA noscere la Verità e, quando l’avrete cono-
COLPA AL SIGNORE. ANZI, SI ATTACCÒ A LUI sciuta, le false nozioni, a cui siete tanto at-
SEMPRE DI PIÙ. LE BATOSTE INFERTEGLI DAL taccati, cadranno da sole.
DESTINO NON SCOSSERO LA SUA FEDE. RIMA- Abbiate una chiara visione dell’incantevole
SE SALDO COME UNA ROCCIA FRA LA FURIA immagine nascosta nella roccia, liberatela
DELLE ONDE. Aveva allenato la propria men- dalla sua prigione di pietra, rimuovete tutti
te ad attraversare indenne sia la gioia sia la i sassi che ricoprono l’idolo: questo è il
sofferenza. vostro compito. Non vi preoccupate di
mâyâ; concentratevi su Mâdhava (Dio, il
La vera natura dell’uomo è Padrone di mâyâ - N.d.T.), e sarete certi di
l’equanimità riuscire. Un albero sul Godâvarî non si sec-
L’unica missione dell’uomo è la scoperta cherà e avrà sempre una chioma di foglie
della Verità. L’uomo è una mistura di mâyâ verdi, perché le sue radici saranno nutrite
(illusione) e Mâdhava (Divinità). L’illusio- dall’acqua sottostante. Siate anche voi un
ne fa calare una nebbia che nasconde la albero con le radici in perpetuo contatto con
ne. Anche un masso, se lo si lascia così com’è, è privo di valore. Se però lo mettete
nelle mani di uno scultore, il suo lavoro di scalpello lo trasformerà in una bella immagine
di K©¹²a. Se prima nessuno lo degnava di uno sguardo, ora diviene oggetto di adorazio-
ne. Perché? È la cultura che lo ha trasformato. Una pietra che prima tutti calpestavano
diventa un idolo in un tempio, che tutti venerano. Questo è il valore che la cultura
conferisce. Se non c’è cultura, l’uomo sviluppa una folle visione della vita, percependo
solo la diversità nell’unità. Un altro esempio. Un sottile ago ti permette di trasformare
un pezzo di stoffa grezza in un bel vestito. Metaforicamente, l’ago è la cultura, mentre
le forbici, che tagliano la stoffa a pezzi, rappresentano l’assenza di cultura.
D. - Swami, la gente si è avvicinata a Dio in questo mondo moderno?
Baba - Il mondo moderno è assolutamente superficiale e artificiale. Esteriormente,
tutti si dicono ciao-ciao, tutti ringraziano per ogni piccola cosa, ma sono atteggiamenti
automatici, di semplice routine e cortesia: sono parole completamente vuote di signifi-
cato! Dovunque, non troverete che assoluto egoismo. La scienza moderna ha portato
l’uomo sulla luna, ma l’uomo ha dimenticato di mettere un piede nella porta del suo
vicino. Sì, oggi l’uomo può raggiungere candra (la luna), ma non riesce più a vedere
Râmacandra (Dio) nel proprio cuore. Può muoversi nell’acqua come un pesce, volare
nell’aria come un uccello, ma non riesce più a percorrere un miglio a piedi. L’occhio
umano, che misura appena due centimetri, è in grado di vedere una galassia distante
anche migliaia di miglia, eppure l’uomo non riesce più a vedere neppure se stesso!
Occhio e orecchio sono così vicini, ma l’uno non vede l’altro. Dio giace nello
“k¹îrasâgara”, il mare di latte del vostro cuore; ma oggi il cuore è diventato
“k¹ârasâgara”, un mare di veleno! Come potete pretendere di realizzare la Divinità?
Anche dopo esser diventata un grande Paese, la Francia perse l’ultima guerra. Per-
ché? A causa dei suoi giovani sconsiderati e dei vizi di allora. Oggi questa tendenza è in
aumento fra le persone. L’uomo vive e lavora solo per i suoi âµâlu, i desideri più bassi,
mentre dovrebbe vivere per gli âµayalu, gli ideali. Soltanto le persone dotate di elevati
ideali spirituali possono avvicinarsi spiritualmente.
D. - Swami, come innalzarsi nella vita?
(Tratto da “Satyopani¹ad”, n 4)
28 Mother Sai settembre-ottobre 2005
Discorso 24-06-1961
IL DISCEPOLO IDEALE
“Il successo arriva quando sono rende solo manifesto, come il ricevitore della
presenti sia il vostro sforzo sia la radio capta dall’etere le onde che possie-
Sua grazia. dono la frequenza sulla quale esso è
Come può, la grazia, entrare in voi, sintonizzato. L’elettricità scorre sempre, ma
se non la cercate? solo avvitando la lampadina ottenete la luce.
Aprite la porta dello sforzo La Bhagavad Gîtâ è, per tutta l’umanità,
e il Signore misericordioso arriverà, un libro che trasmette i segreti della scien-
con la corona del successo.” za spirituale in termini semplici e chiari, ma
sarà utile solo se chi la legge possiede lo
Nel discorso in hindi che ha appena letto, stesso distacco che aveva Arjuna quando
Swami Vidyânanda Mi ha dato il benve- K©¹²a cominciò a parlargli. Se avrete lo
nuto qui a Naini Tal, descrivendone il bel- stesso anelito di Arjuna, vi guadagnerete il
lissimo panorama ed elogiandone il clima. privilegio di ricevere l’Insegnamento capa-
Bene. Questo fa di Me uno straniero, che ce di rimuovere la sofferenza. Solo un pa-
deve essere invitato e accolto formalmen- ziente affetto da una malattia deve prende-
te. Se Mi trovo qui con voi è perché Io sono re una medicina specifica che lo curi. Non
presente, e sempre lo sarò, ovunque la Gîtâ è cosa che riguardi gli altri. Che profitto
venga studiata.Non Mi interessa tanto la potrebbero trarne? La Gîtâ agisce sul si-
bellezza esteriore della natura, quanto la stema mentale solo se i sintomi dell’anelito
bellezza del carattere e della condotta che sono forti.
voi state cercando di acquisire mediante il
costante studio della Gîtâ. Sono venuto a La resa spirituale ottiene la risposta
questo incontro su di essa per vedere tutti di Dio
voi, perché Io benedico tutti gli sforzi com- Arjuna, l’arciere migliore di quei tempi, an-
piuti dall’uomo al fine di elevarsi tramite sioso da anni di distruggere i malvagi
lo studio e la sâdhanâ (la pratica spiritua- Kaurava, che lo avevano fatto infuriare con
le). le loro vendette sistematiche e spietate, al-
l’improvviso perde interesse per tutto ciò
Adhbhaktâ yatra gâyante, tatra che aveva ritenuto prezioso fino a quel
ti¹ºâmi Nârada momento! “A che serve vincere sul campo
Ovunque i Miei devoti di battaglia?”, chiede questo eroe di mille
ripetano il Mio Nome, combattimenti! “Non può sortire niente di
là Io Mi stabilisco. buono dall’uccisione dei parenti in batta-
glia”, dice il guerriero che ha giurato di can-
Questo è ciò che è stato dichiarato. Per- cellare ogni traccia della stirpe dei Kuru!
ché il Signore è sempre dappertutto, che lo “Non desidero ucciderli, anche se essi pos-
evochiate o no; ripetere il Suo Nome Lo sono voler uccidere me; deporrò le armi, e
Dalla prima
all’ultima lezione
Oggi, Thirumalachar ha letto e spiegato il immanente nel latte stesso. UNA VOLTA OT-
capitolo sullo jñânayoga (l’unione con Dio TENUTA UNA PALLA DI BURRO, LA SI PUÒ MAN-
attraverso la conoscenza spirituale) nella TENERE SEPARATA E INALTERATA NEL LIQUI-
Sathya Sai Gîtâ da lui composta. Nessuno DO IN CUI ERA SEMPRE STATA. SIMILMENTE
può dire quale sia la vera natura della cre- LO JÑÂNIN (LA PERSONA LIBERATA), UNA VOL-
azione o di Brahman. Messo di fronte a un TA CHE HA COMPRESO DI ESSERE DELLA STESSA
universo fondamentalmente misterioso, che SOSTANZA DELL’IMMANENTE BRAHMAN, PUÒ
egli sente infinito, senza fine e senza prin- CONTINUARE, LIBERO DALL’ATTACCAMENTO,
cipio, lo scienziato deve accettarlo anche LA SUA VITA NEL MONDO. Quando Brahman
se non può farsene un’immagine reale. è visto attraverso mâyâ (l’illusione), appa-
Anch’egli lavora sulla fede, crede cioè in re come sagu²a (dotato di qualità) e viene
qualcosa che non può pienamente afferra- chiamato Signore o Bhagavân. Egli ha set-
re o chiaramente desumere o realmente te caratteristiche principali: aiµvarya, kîrti,
calcolare. Quella Realtà può esser definita jñâna, vairâgya, s©¹ºi, sthiti e laya (pro-
solo mediante il criterio del “non questo”. sperità, splendore, saggezza, non attacca-
Brahman è postulato e descritto per mezzo mento, creazione, conservazione e dissolu-
di un processo di negazione o eliminazio- zione). Potete considerare, chiunque pos-
ne “neti neti” (non questo, non questo). In segga queste sette qualità, come avente in
questo mondo artificiale ogni cosa è un sé la Divinità; queste sono le infallibili ca-
miscuglio artificiale di nome e forma, an- ratteristiche degli Avatâr, della Mahâµakti
ch’essi a loro volta artificiali. CONVINCERSI (il Potere Supremo) che persiste pienamente
CHE QUESTA CREAZIONE SIA MITHYÂ (UNA ME- anche quando ha apparentemente modifi-
SCOLANZA DI VERITÀ E NON VERITÀ) È DAVVE- cato Se Stessa per mezzo della mâyâµakti
RO MOLTO DIFFICILE. QUANDO SBATTETE LA (il potere dell’illusione). Ovunque queste
TESTA CONTRO IL MURO, È DIFFICILE CREDE- (qualità) sussistano, potete identificare la
RE CHE IL MURO SIA MEZZO FALSO, CHE IL Natura Divina. Anche voi siete della stes-
SUO NOME E LA SUA FORMA SIANO UNA FIN- sa natura dell’Âtma con Mahâµakti, ma,
ZIONE DELL’IMMAGINAZIONE ILLUSA E CHE LA proprio come il principe finito in un covo di
SUA VERA FONDAMENTALE REALTÀ SIA IL ladri e cresciuto tra di loro, l’Âtma non ha
BRAHMA! riconosciuto la sua vera identità: ecco tut-
to. Anche se non lo sa, egli è comunque un
Le sette principali caratteristiche principe sia che si trovi nel palazzo, nella
di Bhagavân foresta o nel covo dei ladri. Molto spesso il
Un giorno o l’altro, tuttavia, questa Jñâna principe avrà qualche sentore del suo vero
(Saggezza spirituale) dovrà essere raggiun- stato, un intenso desiderio per la Ânanda
ta da tutti; la si potrà ottenere attraverso che costituisce la sua eredità, un richiamo
bhakti, karma o râjayoga. Questi tre sono proveniente dal profondo della sua coscien-
solo nomi differenti dati al processo di za (che lo invita) a fuggire per divenire se
zangolatura del latte per ottenere il burro, stesso. Quella è la fame dell’anima, la sete
Una volta Vidura chiese a K©¹²a: “Com’è di Dio e trae ispirazione dalla devozione degli
che hai preso parte all’uccisione di migliaia altri. La compagnia di uomini dai sentimen-
di soldati nella battaglia del Kuruk¹etra? ti affini aiuta a difendere il tenero germo-
Avresti potuto evitare tutto quel massacro glio evitando che venga bruciato dalla vam-
e risparmiarTi un mucchio di fastidi sempli- pa della derisione. Una persona pulirà il
cemente cambiando l’atteggiamento men- pavimento della sua stanza con la scopa
tale dei maggiorenti dalla parte dei Kaurava: quando nessuno vede, ma fare la stessa
Duryodhana, Duµâsana, akuni e cosa, considerata poco dignitosa, quando la
Kar²a.” K©¹²a rispose: “Mio caro uomo, gente guarda, richiede una certa padronan-
Io ho assegnato a ciascuno una certa quan- za dell’ego.
tità di qualità e poteri, nonché una certa
dose di libertà, affinché ognuno li utilizzi Compite atti pieni d’amore per gli altri
come meglio crede; è operando in questo L’amore è devozione filiale quando è ri-
modo che si impara meglio. Barcollando per volto verso i genitori, amicizia se diretto
un po’, il passo del bambino diventa più fer- verso gli amici, amore quando è provato
mo e sicuro: l’esperienza è la miglior scuo- per il coniuge, rispetto quando predispone
la anche se la più dura. Potete dire in qual- verso gli anziani e affetto quando si è porta-
siasi modo che il fuoco brucia, ma, se non ti verso i bambini. Bhakti (la devozione)
vi scottate effettivamente le dita, non cre- influenza i vostri atti in tre forme: voi fate
derete né saprete che cosa sia una brucia- delle cose coscientemente per dimostrare
tura.” il vostro amore o dare sfogo al Prema che
È Prema (l’Amore) che entusiasma e riem- vi anima; fate degli atti, quali amorevoli
pie la mente di gioia e speranza. Potana, offerte, per magnificare la gloria del Signo-
Nandanar, Jayadeva, Gauranga, Tukaram, re in spirito di adorazione e umiltà, come
Mîrâ, Purandaradasa, Tyâgarâja e altri si se deponeste ai Suoi Piedi tutto ciò che siete
entusiasmavano moltissimo al solo pensie- e di cui siete capaci, e fate delle azioni pie-
ro del Signore, perché possedevano l’Amo- ne di amore per tutti semplicemente come
re in forma molto pura e potente. Certa parte della vostra esistenza, automatica-
gente può ridere di tutti questi bhajan e mente, senza alcuna ombra di ego o trac-
chiamarli mera scena ed esibizione, consi- cia di violenza che ne sciupino la fragran-
gliando invece la quieta meditazione nella za. L’azione offerta fa sì che tutta l’attività
nicchia silenziosa della (propria) stanza di diventi un’offerta; Ânanda (la Beatitudi-
preghiera, ma uscire e riunirsi a cantare i ne) vi fa sentire che il vostro sforzo valeva
bhajan in questo modo aiuta a eliminare la pena di essere fatto. Questo è il fine, lo
l’egoismo; uno non teme il dileggio né ha scopo, l’ispirazione. Come fate a darMi
vergogna di cantare ad alta voce il Nome Ânanda? Prendendo a cuore ciò che dico
Se credete che K©¹²a sia un gopâla (un L’azione è necessaria per realizzare
mandriano), un uomo del mondo come gli la Verità
altri, Egli sarà per voi solo un mandriano! Il vostro tentativo dovrebbe essere quello
Anche voi non raggiungerete che quel li- di raggiungere e divenire Nitya¼ e Satya¼
vello. Dovete capire che, in senso yogico, (Eterno e Verità). Verità è ciò che è uguale
“go” di “gopâla” significa jîvî (essere vi- nel passato, presente e futuro, che è lo stes-
vente) e quindi Gopâla significa “Colui che so negli stati di veglia, di sogno e di sonno
protegge, guida, nutre e alleva i jîvî, vale a profondo e che non è influenzato da
dire “Colui che è il protettore e conserva- tamogu²a, rajogu²a e sattvagu²a (qua-
tore degli esseri”. Avrete notato che lità dell’inerzia, dell’attività-passione e del-
Uddhava, che considerava K©¹²a il suo la serenità). Inoltre, il Nome è più grande
guru, trasse da Lui maggior profitto di perfino del Nominato, perché il Nominato
Arjuna che Lo considerava un sakha (un può scomparire, ma il Nome rimarrà ed evo-
amico). SE CREDETE CHE SIA DIO, EGLI SARÀ cherà la Forma del Nominato. NON C’È BI-
DIO PER VOI; SE LO LIQUIDATE COME UN SEM- SOGNO CHE VI AFFANNIATE NELLA RICERCA DI
PLICE UOMO, EGLI ASSUMERÀ QUEL RUOLO E DIO; EGLI È COME IL BURRO NEL LATTE,
DIVENTERÀ INUTILE PER VOI. CERCATELO COME IL PULCINO NELL’UOVO, IMMANENTE IN
CON IL CUORE, NON CON L’OCCHIO ESTERIO- OGNI ATOMO DELLA CREAZIONE. NON PROVIE-
RE. Il superpotere va cercato nel superstato NE DA ALCUN POSTO NÉ VA CHISSÀ DOVE: EGLI
stesso, non negli stati inferiori. Allora, se È LÀ, QUI, DOVUNQUE. Da anu (l’atomo) a
avrete gli occhi adatti per vedere e la sag- ghana (la cosa più grande), dal microcosmo
gezza per comprendere, Lo troverete. I vari al macrocosmo, Egli è ogni cosa. Per rea-
individui hanno diversi metodi di adorazio- lizzare questa grandiosa Verità, è necessa-
ne e adorano oggetti di culto diversi. Vi¹²u, ria la sâdhanâ (disciplina spirituale) o
ambu, âradâ, Allah rappresentano gradi karma (azione). Questo è karmayoga,
differenti di comprensione umana dell’Uni- azione fatta a questo scopo: karmasu
co Insoluto Mistero, l’Insondabile Infinito e kauµala¼, cioè azione fatta in modo intel-
Assoluto. Non dovreste cercare la diversi- ligente. Un milionario può possedere un gran
tà; cercate l’unità. Non entrate in discus- numero di vari veicoli, automobili, carrozze
sioni sul superiore e l’inferiore; quando la ecc., ma, perché si mantenga in salute, il
stessa persona è onorata con titoli diversi, medico gli consiglia di camminare per al-
perché discutere sulla superiorità e inferio- cune miglia ogni mattina, altrimenti, dice il
rità del titolo? Tutti i titoli sono inadeguati al dottore, si ammalerà. Allo stesso modo per
Suo Splendore Totale. la rimozione di ajñâna (la malattia del-
l’ignoranza) si deve compiere l’azione,
A Lume di Candela
Quando la sete di liberazione e il desiderio che
si riveli la propria Realtà interiore si fanno acu-
ti, una strana e misteriosa forza della natura si
mette all’opera.
Quando il terreno è pronto il seme attecchisce
dovunque!
Il Maestro spirituale ne è avvertito, e la sua
risposta placa la sete, poiché il ricettore ha svi-
luppato il potere di attrarre la fonte dell’illumi-
nazione: un potere forte e pieno che richiame-
rà spontaneamente lo splendore di quella Luce,
pronta a irradiare la sua benedizione.
Il 25/26 giugno si è svolto a Tredozio il seminario a livello nazionale su “Il Silenzio”, uno
dei temi più importanti della disciplina spirituale. Un tale argomento suscita facilmente
interesse e consenso, proprio perché la nostra vita è così caotica e piena di pensieri e
parole, che non siamo più capaci di spazi di silenzio; ogni volta dobbiamo razionalizzare,
verbalizzare, tradurre l’esistenza in parole e così ci allontaniamo dal nostro nucleo
centrale ed entriamo sempre più nella sofferenza. Nel “rumore” di ogni giorno, la men-
te si svuota, le energie si logorano e la vita si appesantisce di infinite scorie, ma chi
vuole realizzare una vita interiore profonda sa che deve circondarsi di silenzio, di quie-
te, di pace, per frapporre tra sé e le cose esteriori un argine in cui le onde turbolente
della mente vadano a infrangersi e a spegnersi. Il ricercatore spirituale ha bisogno di
silenzio, perché nel silenzio si aprono altre porte, altri canali, attraverso i quali arriva la
voce interiore e si sviluppa un’importante esperienza mistica, quella che ci consente di
scorgere il sentiero misterioso che porta alla conoscenza della natura segreta dell’esi-
stenza e alla percezione della propria reale identità.
L’esperienza del silenzio consente inoltre di realizzare una energia spirituale immensa,
canalizzabile in una capacità creativa da poter dedicare a se stessi e agli altri in un atto
di amore che ricambia e completa quello ricevuto nella stessa esperienza del silenzio. È
News
nell’esperienza del silenzio che si può giungere a realizzare il mistero della vita, il signi-
ficato stesso della nostra esistenza e diventare ricercatori dell’infinito.
Giustamente qualcuno ha paragonato la meditazione a un cammino verso le frontiere
del silenzio. In virtù del silenzio l’uomo entra nell’intimo del proprio essere, dove gli è
dato di incontrare il proprio Sé. In questo silenzio si avvera, alla fine, la “grande rivela-
zione”. Durante il seminario abbiamo vissuto momenti di pratica comune e momenti in
cui eravamo soli con noi stessi e proprio allora sono emerse tutte le nostre difficoltà a
diventare silenziosi… Ci siamo ritrovati a combattere con il corpo, che non riusciva a
trovare la posizione, con la mente, che si rifiutava di restare un po’ più tranquilla; e
proprio allora il contatto con il respiro è stato fondamentale per calmare il corpo e
riportare la mente “a casa”. La tranquillità del luogo, la bellezza del paesaggio hanno
contribuito notevolmente a farci entrare in una dimensione di quiete, in cui ognuno ha
potuto raccogliere frutti diversi.
A conclusione dell’esperienza abbiamo condiviso con gli altri le nostre impressioni;
ognuno ha raccontato il suo contatto col silenzio e la gioia di aver vissuto una dimensio-
ne molto spesso lontana da quella solita, da ripetere ancora insieme, ma anche indivi-
dualmente, nella vita di tutti i giorni, perché, soprattutto, abbiamo capito che dobbiamo
avere “fede” nel silenzio, e questa fede deriva dall’esperienza. Solo facendo silenzio lo
si conosce e si comprende il suo immenso valore.
“Prima che la tua anima possa comprendere e ricordare, deve essere unita a
Colui che parla nel silenzio.”
(Collana Biografie)La
La Vita di Sai Baba (N. Kasturi)
La Vita di Sai Baba (Satyam Shivam Sundaram), I vol.
La Vita di Sai Baba (Satyam Shivam Sundaram), II vol.
La Vita di Sai Baba (Satyam Shivam Sundaram), III vol.
La Vita di Sai Baba (Satyam Shivam Sundaram), IV vol.
Periodici
Mother Sai, bimestrale + Crescere Insieme
Altri Autori
A spasso con Dio Sai Baba, l’Uomo dei miracoli
Messaggio d’Amore Grazie Swami
Visione del Divino. Sai Baba Fiamma d’Amore
Alla scoperta della verità L’Eterno Miraggio
Sai Baba: la rivelazione continua Ho visto la luce
Purificare il Cuore (Purifying thr Heart)
Satha Sai Baba e l’Educazione dei Figli (Sathya Sai Parenting)
Sathya Sai Baba: Colui che dimora nel Cuore (Hrudaya Nivasini)
Sâitrî – I tre Sai Gâyatrî Mantra
Incontrando Dio
Audiovisivi:
Alla scoperta della Verità (Videocass.) Shivarathri Sandesh (Videocass.)
Le percussioni, parte I (Videocass.) Le percussioni, parte II (Videocass.)
Video Story (Videocass.) Il Medico Divino (Videocass.)
Gâyatrî Mantra (Audiocass.) Tecnica di canto (Audiocass.)
Embodiment of Love Vol I(CD) musicale) Embodiment of Love Vol II(CD) musicale)
Bhajanam (CD musicale) Sâitrî – I tre Sai Gâyatrî Mantra(CD) musicale)
Dyana, la Meditazione negli Insegnamenti di Sri Sathya Sai Baba(CD) musicale)
Scuola bhajan interattiva (N°2CD ROM)
Le sue Opere nel Sociale (DVD Video) Conferenza di Roma 17/18 Aprile 2004 (DVD Video)
In Preparazione:
Dissolvere i Dubbi Spirituali (Sandeha Nivarini) [SN] Sri Sathya Sai Anandadayi
NB.– Tutte
le pubblicazioni sopraelencate si possono avere telefonando o
inviando un fax a:
Mother Sai Publications
Sathya Sai Books and Publications of Italy, magazzino e sede operativa,
via Umbria 19, 20093 Cologno Monzese (MI); Italy
tel. 02 26708288 (lunedì h.19:30-21); fax 0039-02-25118399
GRUPPI BHAJAN