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2000

del

FEDERAZIONE

SETTORE TECNICO
ITALIANA GIUOCO CALCIO

FEDERAZIONE ITALIANA GIUOCO CALCIO

luglio agosto

Spedizione in abb. post. art. 2 comma 20/C legge 662/96 - Filiale di Roma

Alcune immagini della finale del campionato Europeo Italia - Francia

SOMMARIO

EDITORIALE

di Mario Valitutti

FORMAZIONE E ISTRUZIONE TECNICA FORMAZIONE E ISTRUZIONE TECNICA FORMAZIONE E ISTRUZIONE TECNICA FONDAZIONE MUSEO DEL CALCIO CENTRO STUDI E RICERCHE

FIFA - DOMANDE E RISPOSTE SULLE REGOLE DEL GIOCO ESPERIENZE E METODI DI ALLENAMENTO A CONFRONTO ANALISI BIOMECCANICA DEL CALCIO COLLO PIENO IN SOGGETTI PREPUBERE IL PORTOGHESE COMUNICAZIONI DI PRESTIGIO

a cura della FIFA

di Antonio Antonucci di M. Marella, M. Risaliti, G. Betti, E. Castellini, A. Ducci di Bruno Slawitz

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di Felice Accame

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Le opinioni espresse negli articoli firmati non riflettono necessariamente lopinione ufficiale del Settore Tecnico. Tutto il materiale inviato non sar restituito. La riproduzione di articoli o immagini autorizzata a condizione che ne venga citata la fonte.

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Fino Fini

Mario Valitutti

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Direttore Responsabile Comitato di Redazione


Luigi Natalini (coordinatore) Felice Accame Franco Baresi Fabrizio Cattaneo Luca Gatteschi Gianni Leali Mario Marella Mario Pennacchia Paolo Piani Michele Pierro M. Grazia Rubenni Massimo Sandrelli Gennaro Testa Guido Vantaggiato Leonardo Vecchiet Marco Viani Azeglio Vicini

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ATENA s.r.l. Via di Val Tellina, 47 00151 ROMA Tel. 06/58204422 r.a. Fax 06/58232277 Spedizione in abbonamento postale comma 27 - art.2 - legge 28/12/1995 n.549 Roma Autorizzazione del tribunale di Firenze, del 20 maggio 1968 n.1911 Finito di stampare nel dicembre 2000

Per richiedere copie arretrate del Notiziario inviare una richiesta scritta indirizzata a: F.I.G.C. Settore Tecnico Vi aG . DAnnunzio 138, 50135 Firenze. Non saranno accettate richieste effettuate per telefono. 3

EDITORIALE

on la pubblicazione di questo numero recuperiamo in buona parte il ritardo accumulato negli ultimi mesi dovuto a motivi tecnici ed organizzativi cui abbiamo posto riparo in questi giorni. Di ci ci scusiamo impegnandoci per il futuro non solo a rispettare i tempi di pubblicazione, ma soprattutto a migliorare linformazione estendendola a tutti gli avvenimenti pi significativi del mondo del calcio interno ed internazionale. In questa ottica ci corre lobbligo di sottolineare limpresa della nostra Nazionale maggiore che, agli Europei di Belgio e Olanda, ha sfiorato il successo collocandosi in pratica alla pari dei campioni francesi. Siamo, pertanto, lieti di esprimere a Dino Zoff vivo compiacimento per lottimo lavoro svolto che ha confermato - dopo il successo europeo dellUnder 21 - leccellente qualit della scuola calcistica italiana. Tanto pi in un momento in cui occorre tutelare il vivaio calcistico italiano in presenza di un sempre maggior numero di calciatori comunitari ed extracomunitari nel nostro campionato. Ai complimenti si accomuna il rammarico per luscita di scena di Dino Zoff al quale facciamo gli auguri per un proficuo lavoro nel nuovo incarico che ha assunto. A Giovanni Trapattoni, che gli subentrato nella carica di Commissario Tecnico della Nazionale, il pi cordiale benvenuto e lauspicio dei migliori successi alla guida degli Azzurri. Concludiamo questa breve nota esprimendo soddisfazione per le previsioni del nuovo Statuto federale (che mentre andiamo in macchina con ogni probabilit sar stato approvato) per quanto concerne il ruolo e le funzioni del Settore Tecnico. Infatti i principi informatori e le norme del nuovo Statuto conferiscono al Settore Tecnico una rilevanza centrale nella struttura funzionale della FIGC. Pi in particolare nel documento statutario si legge: la gestione programmata con autonomia amministrativa, nellambito delle risorse assegnate dalla Federazione, per obiettivi fissati biennalmente, del cui raggiungimento il presidente del Settore Tecnico responsabile di fronte al Consiglio Federale; la costituzionalizzazione nello Statuto dei compiti del Settore con particolare riferimento a quelli attinenti i rapporti internazionali (per tutto quanto riguarda la definizione delle regole di gioco e le tecniche di formazione di atleti, allenatori ed arbitri) e a quelli relativi alle attivit di ricerca, formazione e specializzazione in tutti gli aspetti del gioco del calcio e dei fenomeni sociali, economici, giuridici, culturali e scientifici ad esso connessi. Queste previsioni coincidono totalmente con le linee di indirizzo e di azione adottate dal Consiglio Direttivo, dalla Presidenza e dal Segretariato del Settore Tecnico in questo biennio e dovranno essere i principi informatori che caratterizzeranno i programmi e lattivit del Settore nella prossima consiliatura. Mario Valitutti

EDITORIALE

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FIFA DOMANDE E RISPOSTE SULLE REGOLE DEL GIOCO


Luglio 2000 Autorizzato dallIFAB (International Football Association Board) Pubblicato dalla FIFA Fdration Internationale de Football Association 11 Hitzigweg, 8030 Zurigo, Svizzera Il presente testo stato tradotto dalloriginale e pubblicato per gentile autorizzazione della Segreteria Generale della FIFA.

REGOLA 1 IL TERRENO DI GIOCO 1. Se durante una partita si rompe la sbarra trasversale e non possibile sostituirla o ripararla, la partita deve essere sospesa? S. La sbarra trasversale parte integrante della porta e deve sempre essere a posto. 2. necessario che in corrispondenza della linea di centrocampo si mettano delle bandierine? No. Tali bandierine sono facoltative. 3. consentito segnare il terreno di gioco con delle linee interrotte? No. La Regola 1 non consente la segnatura con linee interrotte. 4. Il portiere o un altro giocatore traccia sul terreno di gioco dei segni non autorizzati con il piede. Come si comporta larbitro? Se larbitro lo nota prima dellinizio della partita il giocatore in questione viene ammonito per condotta antisportiva. Se larbitro lo nota durante la partita, il giocatore in questione viene
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ammonito per condotta antisportiva non appena il pallone avr cessato di essere in gioco. 5. Le reti della porta sono obbligatorie? No. Sono raccomandate quando possibile e talvolta richieste dal regolamento della competizione. 6. Larea circoscritta dalla linea di porta e dalle reti della porta fa parte del terreno di gioco? No. Questarea non fa parte del terreno di gioco. 7. consentito praticare dei segni aggiuntivi sul terreno di gioco per aiutare il portiere? No. REGOLA 2 - IL PALLONE 1. Dopo un calcio dangolo, il pallone viene toccato da una persona estranea al terreno di gioco senza che sia stata precedentemente toccata da nessun giocatore. Come si comporta larbitro? Larbitro interrompe il gioco. Il gioco riprende con una rimessa da parte dellarbitro nel punto in cui si trovava il pallone nel momento in cui stato interrotto il gioco. 2. possibile tenere intorno al terreno di gioco dei palloni di riserva da usare durante la partita? S. Purch siano conformi ai requisiti stabiliti dalla Regola 2 e il loro uso sia controllato dallarbitro. 3. Il pallone va considerato come un oggetto quando viene utiliz6

zato per colpire un avversario? S. REGOLA 3 NUMERO DI CALCIATORI 1. Un giocatore oltrepassa casualmente una delle linee delimitanti il terreno di gioco. Si deve considerare che sia uscito dal terreno di gioco senza il permesso dellarbitro? No. 2. Un giocatore in possesso di palla oltrepassa la linea laterale o la linea di fondo senza il pallone con lintento di superare un avversario. Come si comporta larbitro? Il gioco continua. Luscita dal terreno di gioco pu essere considerato parte di unazione di gioco anche se, in linea generale, i giocatori debbono rimanere allinterno del terreno di gioco. 3. Il portiere pu effettuare una rimessa dalla linea laterale, battere un calcio dangolo o un calcio di rigore, ecc.? S. Il portiere uno dei giocatori della squadra. 4. Un giocatore che stato espulso pu rimanere nellarea tecnica? No. Deve ritornare negli spogliatoi. 5. Una squadra con solo sette giocatori viene penalizzata con un calcio di rigore e uno dei suoi giocatori viene espulso, per cui rimangono sei giocatori in campo. Larbitro deve far battere il calcio di rigore o deve sospendere la partita prima? La partita deve essere sospesa defi-

nitivamente senza concedere il calcio di rigore a meno che lassociazione nazionale non abbia deciso altrimenti relativamente al numero minimo di giocatori. LIFAB ritiene che una partita non debba essere considerata valida se una delle due squadre composta da un numero di calciatori inferiore a sette. 6. Una giocatore di riserva che non partecipa alla partita, corre in campo e d un calcio a un avversario. Come si comporta larbitro? Larbitro ferma la partita, espelle il giocatore di riserva mostrando il cartellino rosso, e riprende il gioco con una propria rimessa nel punto in cui si trovava il pallone al momento dellinterruzione. 7. Uno dei calciatori di una squadra composta da soli sette giocatori, esce dal terreno di gioco per farsi curare dal medico. Come si comporta larbitro? La partita continua per consentire al giocatore di tornare dopo il trattamento ma, nel caso in cui il giocatore non rientri, e in funzione della decisione dellassociazione nazionale al riguardo, la partita pu essere definitivamente sospesa. 8. Se prima dellinizio di una partita un giocatore viene sostituito da un giocatore di riserva incluso nellelenco senza che larbitro ne sia stato informato, il giocatore di riserva pu continuare a partecipare al gioco? S, ma il giocatore deve essere ammonito per essere entrato sul terreno di gioco senza lautorizzazione dellarbitro.

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9. Quand che un giocatore di riserva diventa giocatore titolare? Non appena entra sul terreno di gioco in conformit alla procedura di sostituzione. 10. LIFAB ritiene che non si possa ritenere valida una partita se una delle due squadre gioca con meno di 7 calciatori. In una competizione in cui si applica tale limite, una squadra di 11 giocatori gioca contro una squadra con 7 giocatori. Quando la squadra al completo sta per segnare una rete, uno dei calciatori della squadra a sette lascia deliberatamente il terreno di gioco. 10.1 Larbitro deve fermare immediatamente il gioco? No. Si deve considerare il vantaggio. 10.2 Se viene segnata una rete, la deve convalidare? S. 10.3 Cosaltro deve fare larbitro? Se il giocatore che ha lasciato il campo non ritorna per il calcio di inizio dopo che stato segnato il goal, larbitro sospende in via definitiva la partita e invia un rapporto allOrgano competente. 11. Un giocatore che sta per essere sostituito si rifiuta di lasciare il terreno di gioco. Come si comporta larbitro? Fa proseguire il gioco. 12. Larbitro consente a un giocatore di riserva non iscritto nellelenco di entrare sul terreno

di gioco e il giocatore di riserva segna un goal. Come si comporta larbitro? 12.1 Se si rende conto dellerrore durante la partita? Chiede al giocatore di lasciare il terreno di gioco, fa proseguire la partita e riferisce i fatti allOrgano competente. 12.2 Se si rende conto dellerrore dopo la partita? Riferisce i fatti allOrgano competente. 13. Un giocatore di riserva entra sul terreno di gioco senza lautorizzazione dellarbitro. Mentre il pallone in gioco, un avversario colpisce il giocatore. Come si comporta larbitro? Larbitro ferma il gioco, espelle il giocatore colpevole di condotta violenta, ammonisce il giocatore di riserva per essere entrato sul terreno di gioco senza il suo permesso, e riprende il gioco con un calcio di punizione indiretto contro la squadra del giocatore di riserva, da battere nel punto in cui si verificata linfrazione. 14. Il giocatore n. 8 deve essere sostituito dal giocatore n.12. Il giocatore n. 8 lascia il campo. Prima di entrare sul terreno di gioco il giocatore n.12 colpisce un avversario che sulla linea laterale. Come si comporta larbitro? Il giocatore di riserva n. 12 viene espulso con il cartellino rosso per condotta violenta. Il giocatore n. 8 pu essere sostituito da unaltra riserva inclusa nellelenco o pu continuare a giocare dato che la sostituzione non stata definitivamente effettuata.

15. Una regola di gioco dice che prima del calcio di inizio tutti i giocatori devono essere indicati in una lista. Una squadra presenta una lista di soli 9 giocatori e la partita comincia. I due giocatori ritardatari che arrivano a partita iniziata, possono giocare? No. 16. Il portiere (n. 1) scambia il suo ruolo con il giocatore n. 7 senza segnalarlo allarbitro, proprio prima della fine della partita. Tutte e due le squadre hanno gi effettuato le tre sostituzioni regolamentari e il giocatore n. 7 stato ammonito. La palla in gioco e il giocatore n. 1 segna una rete per la sua squadra proprio allo scadere del tempo regolamentare. Subito dopo la rete larbitro fischia la fine della partita, senza poter far battere il calcio di rimessa in gioco e senza poter ammonire il giocatore inadempiente. A questo punto, come si comporta ulteriormente larbitro? Poich larbitro non ha potuto infliggere le sanzioni prima della fine della partita, informa uno dei responsabili della squadra del comportamento scorretto de i due giocatori e riferisce i fatti nei particolari nel suo rapporto allOrgano competente. 17. Un giocatore scambia il suo ruolo con il portiere durante lintervallo senza informare larbitro. Il nuovo portiere tocca la palla con la mano durante la ripresa. Come si comporta larbitro? Fa continuare il gioco e ammonisce i due giocatori per condotta antisportiva non appena ha occasione di interrompere il gioco.
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18. Un giocatore che sta per essere sostituito lascia il terreno di gioco e larbitro segnala al giocatore di riserva di entrare. Prima di entrare, tuttavia, il giocatore di riserva effettua una rimessa laterale, ignorando la procedura per le sostituzioni prevista nella Regola 3 e relativa allentrata sul terreno di gioco. Questo consentito? No, prima deve essere ultimata la procedura di sostituzione prevista dalla Regola 3. 19. Se una squadra non ha iscritto nellelenco dei giocatori di riserva un suo giocatore e questi viene espulso prima che cominci il gioco, tale squadra pu essere integrata con un giocatore che arriva successivamente? La squadra pu essere integrata dal giocatore ritardatario purch ci sia consentito dal regolamento della competizione. 20. Quante sono le persone autorizzate a dare istruzioni tattiche dallarea tecnica ? Solo una persona per volta. Questa autorizzata ad avanzare per dare istruzioni alla squadra ma deve tornare subito nellarea tecnica (panchina) o accanto ad essa e deve tenere in ogni caso un comportamento responsabile. REGOLA 4 EQUIPAGGIAMENTO DEI CALCIATORI 1. Se su ordine del medico un giocatore si protegge il gomito o unaltra parte del corpo con un bendaggio per prevenire ulteriori lesioni, larbitro ha il
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potere di decidere se questultimo costituisce un pericolo per gli altri calciatori? S. 2. Se in seguito a uno scontro con un avversario un giocatore perde una scarpa e immediatamente dopo segna una rete, la rete valida oppure no? S. Il giocatore non ha giocato intenzionalmente senza scarpa, ma lha persa incidentalmente. 3. Se il colore della maglia dei due portieri uguale e nessuno dei due ha una maglia alternativa, come si comporta larbitro? Larbitro consente linizio della gara. 4. Larbitro pu consentire di giocare a un calciatore che porta gli occhiali? Se secondo larbitro gli occhiali possono costituire un pericolo per il giocatore stesso o per gli avversari, non permetter al giocatore di partecipare alla gara. REGOLA 5 - LARBITRO 1. Se il pallone entra in rete dopo aver colpito in volto larbitro che, sul momento non ha la capacit di constatarlo, larbitro pu accordare la rete che non ha visto segnare? S, se a giudizio dellassistente dellarbitro pi vicino al punto in cui avvenuto lincidente, la rete stata segnata regolarmente. 2. Un assistente dellarbitro segnala che il pallone ha oltrepassato la linea laterale, ma prima che larbitro abbia potu-

to interrompere il gioco, un difensore nella sua area di rigore colpisce un attaccante. Come si comporta larbitro? Larbitro espelle il difensore per condotta violenta mostrando il cartellino rosso e riprende il gioco con una rimessa laterale perch il pallone non era in gioco quando stato commesso il fallo. 3. Come si comporta un arbitro con un giocatore che durante la gara si accende una sigaretta o usa il telefono cellulare? Larbitro lo ammonisce per comportamento antisportivo. 4. Il capitano pu espellere dal terreno di gioco un suo compagno di squadra in caso di scorrettezza grave? No. Soltanto larbitro pu espellere il calciatore. 5. Come dovr regolarsi larbitro se i due capitani sono daccordo nel rinunciare allintervallo fra i due tempi, mentre uno dei calciatori vuole avvalersi del diritto al riposo di 5 minuti? Larbitro deve in ogni caso accordare i 5 minuti di riposo essendo questo un diritto dei calciatori. 6. Larbitro ha il potere di far allontanare i dirigenti o i tecnici di una squadra dalle linee perimetrali del terreno di gioco? S. Larbitro ha il potere di prendere tali disposizioni anche se la partita si gioca su un suolo pubblico. 7. Come si comporta larbitro se, durante una partita, si rende conto che una delle due squadre sta cercando deliberatamente di perdere? Deve ricor-

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dare alla squadra in questione che se continua a giocare in quel modo interromper definitivamente la partita in conformit con quanto disposto dalla Regola 5? In questo caso larbitro non ha il potere di fermare il gioco. 8. Durante un calcio di punizione, anche se un avversario si trova a soli 4,5 metri dal pallone, larbitro segnala di continuare e poi lavversario intercetta il pallone. Come si comporta larbitro? Larbitro non interrompe il gioco. 9. Larbitro ha il potere di interrompere il gioco se, a suo avviso, lilluminazione artificiale non adeguata? S. 10. Il capitano di una squadra ha il diritto di formulare riserve sulle decisioni prese dallarbitro? No. N il capitano n gli altri calciatori hanno il diritto di esprimere il loro disaccordo rispetto alle decisioni prese dallarbitro. 11. Alcune gare si giocano con illuminazione artificiale. Se le luci artificiali si guastano e non possono essere riparate, la partita deve essere rigiocata interamente o solo per il tempo rimanente? Se, per una delle ragioni elencate alla Regola 5, larbitro interrompe una partita prima del tempo regolamentare, la partita dovr essere interamente rigiocata, a meno che il regolamento della competizione non disponga che rimane valido il punteggio al momento in cui la partita viene interrotta.

12. Durante la gara un arbitro, uno dei suoi assistenti o un giocatore viene colpito da un oggetto lanciato da uno spettatore. Il gioco viene interrotto per prestare le cure necessarie alla persona colpita. Larbitro pu continuare la gara? Se si tratta di un incidente isolato larbitro pu continuare la partita, ma deve riportare i fatti nel suo rapporto allOrgano competente. 13. Durante la gara un calciatore viene colpito da uno o pi oggetti lanciati dagli spettatori. Il giocatore riceve le cure mediche del caso. Come si comporta larbitro? A seconda della gravit dellincidente, larbitro pu decidere di continuare, sospendere o interrompere definitivamente la partita. Deve comunque riportare i fatti allOrgano competente. 14. Larbitro applica il vantaggio, ma il vantaggio presunto non si concretizza. Pu penalizzare linfrazione originale? S, ma solo se il vantaggio presunto non si concretizza immediatamente (in linea generale entro 3 secondi). 15. Un allenatore si comporta in modo irresponsabile. Che misure prende larbitro? Nel caso in cui vi sia una rete di recinzione espelle lallenatore dallarea tecnica e dalle vicinanze della stessa dietro la recinzione e riporta i fatti allOrgano competente. REGOLA 6 GLI ASSISTENTI DELLARBITRO 1. Larbitro pu chiedere il pare-

re di un suo assistente per accertarsi se il pallone abbia o meno oltrepassato la linea di porta fra i pali? S. 2. Un calciatore in fuori gioco e un assistente dellarbitro alza la bandierina. Larbitro non vede la segnalazione e intanto un difensore impedisce a un avversario di realizzare unovvia opportunit di fare rete. Larbitro ferma il gioco e solo allora rileva il segnale dellassistente. Come si comporta larbitro? a) Se accetta la segnalazione di fuori gioco dellassistente non espelle il difensore dato che non si verificata unovvia opportunit di fare rete. Larbitro riprende il gioco con un calcio di punizione indiretto per la squadra in difesa. b) Se non accetta la segnalazione di fuori gioco passa allespulsione del difensore che ha impedito unovvia occasione di fare rete e il gioco riprende con un calcio di punizione diretto per la squadra in attacco. 3. Un giocatore in fuori gioco e un assistente dellarbitro alza la bandierina. Larbitro non vede la segnalazione e un difensore colpisce un avversario. Larbitro ferma il gioco e solo allora nota il segnale dellassistente. Come si comporta larbitro? a) Se accetta la segnalazione di fuori gioco dellassistente espelle il difensore per condotta violenta e riprende il gioco con un calcio di punizione indiretto per la squadra in difesa. b) Se non accetta la segnalazione di fuori gioco passa allespulsio9

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ne del difensore per condotta violenta e il gioco riprende con un calcio di punizione diretto per la squadra in attacco.

REGOLA 7 DURATA DELLA GARA 1. Durante una partita un giocatore parte in contropiede ed elude il penultimo difensore pi o meno a met campo e nei pressi della linea laterale. Il portiere scatta dalla porta per fermare lavversario ma riesce solo a buttare il pallone fuori dal terreno di gioco. Avendo preso velocit il portiere sta ancora correndo fuori campo mentre un attaccante sfrutta la situazione effettuando una rimessa laterale rapida e corretta con il portiere ancora fuori campo. Lazione si conclude con una rete. Come si comporta larbitro? Non stata commessa nessuna infrazione. La rete valida. 2. Larbitro pu decidere a sua discrezione di recuperare o meno il tempo perduto per infortuni o altre cause? No, larbitro deve recuperare per ciascun tempo della partita tutto il tempo perduto.Tuttavia la quantificazione del tempo perduto a sua discrezione.

No. Se in alcune gare (per esempio in gare organizzate per beneficenza o in gare amichevoli) previsto che il calcio dinizio possa essere effettuato da una persona che non partecipa al gioco, poi il pallone dovr essere rimesso a centro campo e calciato in conformit alle Regole del Gioco. 2. Quando si giocano i supplementari, a quale squadra spetta il calcio dinizio? Si effettua il sorteggio con la moneta e la squadra vincente decide quale porta attaccher nel primo tempo supplementare, mentre laltra squadra batter il calcio dinizio. 3. Se il calciatore che batte il calcio dinizio manda il pallone direttamente nella porta avversaria, quale la decisione dellarbitro? La rete valida. 4. Come si comporta larbitro se il calcio dinizio non viene battuto in avanti? Lo fa ripetere.

Il giocatore viene ammonito. Il gioco viene ripreso con un calcio di punizione indiretto battuto da un giocatore della squadra avversaria dal punto in cui stata commessa linfrazione. 3. Uno spettatore usa un fischietto e un difensore nella sua area di rigore prende il pallone in mano, pensando che il gioco sia fermo. Come si comporta larbitro? Concede un calcio di rigore. 4. Larbitro non rileva la segnalazione di fuori gioco fattagli da un assistente e il pallone entra in rete. La gara ricomincia con un calcio di rimessa in gioco e solo allora larbitro nota la segnalazione dellassistente. Come si comporta larbitro? Fa proseguire il gioco perch una decisione riguardante un goal non pu essere cambiata dopo che il gioco ripreso. 5. Il gioco sta per riprendere con una rimessa dellarbitro e i giocatori di una squadra si rifiutano di partecipare. Come si comporta larbitro? Riprende il gioco con la sua rimessa. In questo caso non necessario che siano presenti entrambe le squadre. 6. Il gioco riprende con una rimessa da parte dellarbitro e la palla rimbalza e oltrepassa la linea laterale senza che sia stata toccata da un giocatore. Come si comporta larbitro? Riprende il gioco con la sua rimessa nello stesso punto di prima. 7. Il pallone tocca accidentalmente larbitro che si trova sul

REGOLA 9 PALLONE IN GIOCO E NON IN GIOCO 1. da considerarsi non in gioco il pallone che, anche parzialmente, tocchi la linea di porta o la linea laterale? No. Il pallone non in gioco solo se ha oltrepassato interamente la linea. 2. Un calciatore chiede di uscire dal terreno di gioco e, mentre sta allontanandosi, gli perviene il pallone e segna una rete. Come si comporta larbitro?

REGOLA 8 CALCIO DINIZIO E RIPRESA DEL GIOCO 1. Il calcio dinizio pu essere battuto da una persona diversa dai calciatori che prendono parte alla gara?
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terreno di gioco e rimbalza in rete. La rete valida? S. 8. Quando larbitro effettua una rimessa del pallone, il portiere pu unirsi agli altri giocatori? S, pu partecipare qualsiasi giocatore.

terno della propria area di rigore. Come si comporta larbitro? La rete viene annullata, il portiere viene espulso per condotta violenta e larbitro accorda un calcio di rigore alla squadra avversaria.

compagno segna una rete. Come si comporta larbitro? a) Se il giocatore che si trova fra i pali rimane fermo mentre il pallone entra in rete: Non viene presa nessuna misura e la rete viene convalidata. b) Se il movimento del giocatore distrae un difensore:

REGOLA 11 - FUORI GIOCO REGOLA 10 MARCATURA DI UNA RETE 1. Se larbitro effettua lapposita segnalazione per accordare una rete prima che il pallone abbia oltrepassato interamente la linea di porta e si accorge immediatamente del suo errore, come si comporta? Il gioco deve essere ripreso con una rimessa da parte dellarbitro. 2. Un assistente dellarbitro segnala un atto di condotta violenta compiuto da un giocatore. Larbitro non vede n latto n la segnalazione. Successivamente la squadra del giocatore che ha commesso il fallo segna una rete. Quando larbitro rileva la segnalazione, come si comporta? Se larbitro rileva la segnalazione prima che sia stato ripreso il gioco, la rete viene annullata e il giocatore colpevole espulso. Il gioco viene ripreso con un calcio di punizione. 3. Viene segnata una rete. Larbitro nota che lassistente gli segnala qualcosa. Qualche secondo prima che il pallone entrasse in rete, il portiere della squadra che ha segnato ha colpito un avversario allin1. Larbitro punisce un giocatore che, trovandosi in posizione di fuori gioco, si porta al di fuori della linea perimetrale del terreno per mostrare che non partecipa al gioco? No. Essere in posizione di fuori gioco non costituisce di per s uninfrazione, e non necessario che il giocatore esca dal terreno di gioco. Tuttavia se larbitro reputa che il giocatore sia uscito dal terreno di gioco per motivi tattici e abbia ottenuto un ingiusto vantaggio rientrando per partecipare al gioco, ammonisce il giocatore. 2. Mentre un giocatore batte un calcio di rigore, un suo compagno di squadra pu stare in posizione di fuori gioco? No. I calciatori devono tenersi dietro al punto da cui si batte il calcio di rigore. 3. Un difensore oltrepassa la linea della sua porta per mettere un avversario in fuori gioco. Come si comporta larbitro? Larbitro fa proseguire il gioco e ammonisce il difensore alla prima interruzione del gioco. 4. Durante unazione un calciatore entra nella porta della squadra avversaria mentre un suo

La rete viene annullata e il giocatore viene ammonito per condotta antisportiva. Dato che linfrazione stata commessa fuori dal terreno di gioco, il gioco riprende con una rimessa dellarbitro nel punto dove si trovava il pallone nel momento in cui stato interrotto il gioco. 5. Un giocatore che si muove velocemente verso la porta avversaria viene penalizzato per fuori gioco. Da quale posizione si batte il calcio di punizione indiretto che ne consegue? Il calcio di punizione viene battuto nel punto in cui si trovava il giocatore quando gli stato effettuato lultimo passaggio da parte dei suoi compagni. 6. Un giocatore batte un calcio dangolo e la palla arriva a un suo compagno. Il compagno tocca la palla e il giocatore che ha battuto il calcio dangolo accorre da una posizione di fuori gioco e riprende possesso del pallone. Come si comporta larbitro? Larbitro punisce il giocatore per fuori gioco. Quando il giocatore che ha battuto il calcio dangolo riprende il pallone, si trova in una posizione di fuori gioco di cui si avvantaggia.
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REGOLA 12 FALLI E SCORRETTEZZE 1. Un attaccante in posizione di fuori gioco allinterno dellarea di rigore avversaria, ma non coinvolto nellazione, viene colpito violentemente da un avversario. Come si comporta larbitro? Lavversario viene espulso per condotta violenta e larbitro concede un calcio di rigore. 2. Un giocatore che uscito dal terreno di gioco per ricevere soccorso medico fa lo sgambetto a un avversario che si trova allinterno del terreno di gioco. Come si comporta larbitro? Il giocatore viene ammonito per condotta antisportiva e il gioco riprende con un calcio di punizione diretto. 3. Un portiere che sta allinterno dellarea di rigore tocca intenzionalmente il pallone con le mani appena fuori dallarea di rigore. Come si comporta larbitro? Accorda un calcio di punizione diretto alla squadra avversaria. Se, secondo larbitro, il portiere anche responsabile di condotta antisportiva o di aver impedito ad un avversario lopportunit evidente di segnare, il portiere viene sanzionato di conseguenza. 4. Un giocatore della squadra difendente diverso dal portiere, restando fuori dallarea di rigore, tocca intenzionalmente con la mano il pallone nellarea di rigore. Come si comporta larbitro? Viene concesso un calcio di rigore.
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Se, secondo larbitro, il giocatore anche colpevole di condotta antisportiva o di impedire allavversario unopportunit evidente di segnare, il giocatore riceve unulteriore sanzione. 5. Un giocatore resta intenzionalmente disteso sopra il pallone per un tempo irragionevolmente lungo. Come si comporta larbitro? Ferma il gioco, ammonisce il giocatore per condotta antisportiva e riprende il gioco con un calcio di punizione indiretto. 6. Quando larbitro sta effettuando una rimessa nellarea di rigore, un difensore colpisce violentemente un avversario prima che il pallone tocchi terra. Come si comporta larbitro? Il calciatore viene espulso per condotta violenta e il gioco riprende con una rimessa da parte dellarbitro. 7. Mentre il pallone in gioco, due giocatori della stessa squadra si rendono reciprocamente colpevoli di condotta antisportiva o violenta nel terreno di gioco. Come si comporta larbitro? Larbitro li ammonisce o li espelle e il gioco riprende con un calcio di punizione indiretto a favore della squadra avversaria. 8. Un giocatore entra sul terreno di gioco senza aver ricevuto il consenso dellarbitro e poi tocca intenzionalmente il pallone con la mano. Come si comporta larbitro? Il giocatore viene ammonito per essere entrato sul terreno di gioco senza il permesso dellarbitro. Il gioco riprende con un calcio di punizio-

ne diretto che punisce linfrazione pi grave. Se secondo larbitro il calciatore anche colpevole di condotta antisportiva per aver toccato deliberatamente il pallone, viene espulso per aver ricevuto due ammonizioni nella stessa partita. 9. Larbitro pu omettere di riferire lammonizione inflitta a un giocatore che poi si scusa per la sua scorrettezza? No, larbitro deve riferire tutte le ammonizioni. 10. Un calciatore esce dal terreno di gioco esultando per una rete. Come si comporta larbitro? Lesultanza in seguito alla marcatura di una rete fa parte del calcio. Larbitro ammonisce solo nel caso in cui un giocatore manifesti in modo eccessivo il suo giubilo (ad esempio saltando la recinzione, gesticolando verso gli avversari o gli spettatori, ridicolizzando gli avversari additando la sua maglia, levandosi la maglia o comportandosi in modo provocatorio). 11. Il portiere controlla il pallone con le mani nellarea di rigore e poi lo passa ad un compagno di squadra che si trova nella stessa area. Questultimo lo calcia per sbaglio verso la sua porta. Il portiere lo tocca con le mani senza riuscire a fermarlo e il pallone va in rete. Come si comporta larbitro? Convalida la rete. 12. Il portiere in area di rigore tiene il pallone in mano, poi lo mette a terra e lo porta fuori dallarea di rigore. Successiva-

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mente decide di rientrare in area e tocca nuovamente il pallone con le mani. Come si comporta larbitro? Assegna un calcio di punizione indiretto alla squadra avversaria. 13. Mentre il pallone in gioco, il portiere colpisce un avversario nellarea circoscritta dalla linea di porta e le reti della porta. Come si comporta larbitro? Larbitro ferma il gioco, espelle il portiere e riprende il gioco con una sua rimessa nel punto in cui si trovava il pallone quando stato interrotto il gioco. Non viene concesso il calcio di rigore perch larea in cui si verifica linfrazione non fa parte del terreno di gioco. 14. Un giocatore tocca intenzionalmente il pallone con il braccio nella sua area di rigore. Come si comporta larbitro? Larbitro concede un calcio di rigore. Il fallo volontario di mano prevede luso sia della mano che del braccio. 15. Il portiere che tiene il pallone lo fa rimbalzare prima di calciarlo. Far rimbalzare la palla uninfrazione? No. Lo spirito della regola considera che il portiere ancora in possesso della palla. 16. Un giocatore diverso dal portiere si trova nella sua area di rigore e tiene in mano un parastinco con cui colpisce il pallone per evitare che entri in rete. Come si comporta larbitro? Larbitro assegna un calcio di rigo-

re ed il giocatore vene espulso per aver cercato di evitare una rete. Il parastinco viene considerato lestensione della mano del giocatore. 17. Cosa accade se, in una situazione simile, il calciatore in questione il portiere? Larbitro ferma il gioco, ammonisce il portiere per condotta antisportiva e riprende il gioco con un calcio di punizione indiretto a favore della squadra avversaria. 18. Mentre il pallone in gioco un giocatore che si trova nella sua area di rigore scaglia un oggetto contro un avversario che si trova fuori dalla stessa. Come si comporta larbitro? Ferma il gioco ed espelle per condotta violenta il giocatore che ha lanciato loggetto. Il gioco riprende con un calcio di punizione diretto a favore della squadra avversaria battuto dal punto in cui si verificata linfrazione, cio dove loggetto ha colpito lavversario. 19. Un giocatore lancia un oggetto (ad esempio una scarpa) contro una persona seduta nellarea tecnica. Come si comporta larbitro? Il gioco viene interrotto, il giocatore viene espulso per condotta violenta e il gioco riprende con un calcio di punizione indiretto battuto dal punto in cui stato lanciato loggetto. 20. Mentre il pallone in gioco, un giocatore di riserva lancia un oggetto, ad esempio una scarpa, verso un giocatore della squadra avversaria. Come si comporta larbitro? Il gioco viene interrotto e il giocato-

re di riserva viene espulso per condotta violenta. Il gioco riprende con una rimessa dellarbitro dal punto in cui si trovava il pallone nel momento in cui stato interrotto il gioco. 21. Un giocatore che corre in possesso di palla si trova un difensore davanti ed esce dal terreno di gioco per continuare lazione. Lavversario lo trattiene oltre la linea laterale per impedirgli di continuare la corsa. Come si comporta larbitro? Il gioco viene interrotto e lavversario viene ammonito per condotta antisportiva. Il gioco riprende con una rimessa dellarbitro dal punto in cui si trovava il pallone nel momento in cui stato interrotto il gioco. 22. Un giocatore nella sua area di rigore colpisce larbitro. Come si comporta larbitro? Il gioco viene interrotto e il giocatore viene espulso per condotta violenta. Il gioco riprende con un calcio di punizione indiretto a favore della squadra avversaria, da battere nel punto in cui avvenuta linfrazione. 23. Larbitro ha il potere di mostrare il cartellino rosso a un giocatore di riserva, che abbia preso parte o meno alla partita, per indicargli di lasciare larea tecnica e di recarsi negli spogliatoi per aver usato un linguaggio inaccettabile o aver effettuato gesti offensivi, insultanti o oltraggiosi? S. Tutti i giocatori e le riserve sono sottoposti alla giurisdizione dellarbitro, che siano o meno sul terreno di gioco. Lutilizzo del cartelli13

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no rosso sta ad indicare chiaramente che si infligge una sanzione. 24. Un giocatore viene caricato correttamente ma il pallone non a distanza di gioco. Come si comporta larbitro? Se larbitro considera che la carica ha impedito in modo antisportivo lazione condotta da un avversario, assegna un calcio di punizione indiretto. Se invece larbitro considera che la carica sullavversario sia stata fine a se stessa concede un calcio di punizione diretto.

area di rigore. Il calciatore che batte il calcio di punizione colpisce, con il pallone, un compagno allinterno dellarea di rigore e il pallone rimbalzando su questi entra in rete. Come si comporta larbitro? Fa ribattere il calcio di punizione perch il pallone non in gioco finch non uscito dallarea di rigore. 4. In occasione di un calcio di punizione o un calcio di rinvio che viene battuto dallinterno dellarea di rigore, quand che i calciatori avversari possono entrare nellarea stessa? I calciatori avversari non possono entrare nellarea di rigore finch il pallone non ne uscito. 5. Un calcio di punizione pu essere battuto alzando la palla con un piede o con ambedue i piedi? S. La palla in gioco quando viene calciata ed in movimento. 6. Quando viene assegnato un calcio di punizione alla propria squadra, i giocatori possono fare delle finte per confondere gli avversari? S, questo consentito e fa parte del calcio. Tuttavia se gli avversari non rispettano la distanza di 9,15 m. dal pallone prima che venga giocato, devono essere ammoniti per non aver rispettato la distanza minima. 7. Sebbene un avversario sia solo a 4,5 m. dal pallone, un giocatore batte velocemente il calcio di punizione. Questo consentito? S. Il gioco pu proseguire anche se lavversario intercetta la palla.

8. Viene concesso un calcio di punizione indiretto alla squadra in attacco allesterno dellarea di rigore della squadra avversaria. Larbitro non alza il braccio per indicare che il calcio di punizione indiretto e il pallone viene calciato direttamente in rete. Come si comporta larbitro? Concede solo un calcio di rinvio perch linfrazione iniziale, punita con un calcio di punizione indiretto, non viene resa nulla dallerrore dellarbitro. REGOLA 14 CALCIO DI RIGORE 1. Larbitro ordina di ribattere un calcio di rigore perch il portiere avanzato rispetto alla linea di porta. possibile che lo batta un altro giocatore? S. 2. Un giocatore che batte un calcio di rigore passa il pallone indietro a un compagno di squadra che segna una rete. Come si comporta larbitro? Fa ribattere il calcio di rigore perch la palla va calciata in avanti. 3. Un giocatore che batte un calcio di rigore pu passare il pallone in avanti a un compagno di squadra che lo raggiunge e segna una rete? S, purch siano state rispettate le procedure corrette per i calci di rigore. 4. Un difensore allinterno della sua area di rigore colpisce un avversario mentre il pallone in gioco nellarea di rigore av-

REGOLA 13 CALCI DI PUNIZIONE 1. Un calciatore batte un calcio di punizione fuori dalla sua area di rigore e poi tocca deliberatamente il pallone con le mani prima che sia stato giocato da un altro calciatore. Come si comporta larbitro? Punisce il fallo pi grave, concedendo un calcio di punizione diretto o un calcio di rigore se linfrazione stata commessa nellarea di rigore. 2. Ad una squadra viene concesso un calcio di punizione diretto allinterno della propria area di rigore. Il calciatore che batte il calcio di punizione passa il pallone direttamente al portiere che lo manca, e subisce una rete. Come si comporta larbitro? Fa ribattere il calcio perch il pallone non in gioco finch non uscito dallarea di rigore. 3. Ad una squadra viene concesso un calcio di punizione indiretto allinterno della propria
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versaria. Come si comporta larbitro? Larbitro ferma il gioco e accorda un calcio di rigore contro la squadra del difensore che viene espulso per condotta violenta. 5. Sul terreno di calcio allentato dalla pioggia, il giocatore che deve battere il calcio di rigore autorizzato a posizionare il pallone accanto al dischetto? No. 6. Viene battuto un calcio di rigore, il pallone colpisce un palo o la sbarra trasversale e scoppia. Come si comporta larbitro? Interrompe il gioco, si fa dare un pallone sostitutivo, e riprende il gioco effettuando una propria rimessa. Se questa situazione si verifica quando la durata della partita prolungata, la partita da considerarsi terminata. 7. La durata della gara viene prolungata per consentire leffettuazione di un calcio di rigore. Il portiere pu essere sostituito prima che venga battuto il calcio di rigore? S. Il portiere pu essere sostituito da un qualsiasi altro giocatore sul terreno di gioco o da un giocatore di riserva, purch non sia gi stato superato il numero di sostituzioni regolamentari. 8. Durante leffettuazione di un calcio di rigore il portiere avanza prima che il pallone venga calciato e lo intercetta davanti alla linea di porta. Come si comporta larbitro? Fa ribattere il calcio di rigore.

9. Un compagno di squadra di un calciatore che batte un calcio di rigore entra nellarea di rigore prima che il pallone sia in gioco. Quando viene battuto il calcio di rigore, il pallone viene deviato dal portiere e supera la sbarra trasversale uscendo. Come si comporta larbitro? Assegna un calcio dangolo. 10. Un giocatore pu effettuare una finta prima di battere il calcio di rigore? S. 11. Un giocatore batte un calcio di rigore prima che larbitro abbia effettuato lapposita segnalazione. Come si comporta larbitro? Fa ribattere il calcio di rigore. 12. Non appena larbitro emette il segnale per lesecuzione del calcio di rigore, un compagno del calciatore incaricato di batterlo scatta in avanti e lo batte al suo posto. Come si comporta larbitro se: a) il pallone esce dal terreno di gioco? b) il pallone viene respinto fuori dal portiere? c) il pallone vene deviato dal portiere, rimbalza in gioco e il calciatore che ha battuto il calcio di rigore segna? In tutti e tre i casi larbitro fa ripetere il calcio di rigore poich non sono state seguite correttamente le procedure per leffettuazione di un calcio di rigore. Larbitro pu anche ammonire per condotta antisportiva il compagno di squadra

del giocatore prescelto per effettuare il calcio di rigore. 13. Larbitro emette il segnale per lesecuzione del calcio di rigore e subito dopo un attaccante colpisce un avversario fuori dallarea di rigore. Larbitro nota lincidente. Come si comporta? Espelle il giocatore colpevole per condotta violenta prima di far battere il calcio di rigore. DETERMINAZIONE DELLESITO DI UNA PARTITA AI CALCI DI RIGORE a) I calci di rigore battuti per decidere lesito di una partita fanno parte della partita stessa? No. b) I capitani di ambedue le squadre decidono di rifiutarsi di passare ai rigori per determinare lesito della gara, sebbene ci sia previsto dal regolamento della competizione. Come si comporta larbitro? Larbitro riferisce i fatti agli Organi competenti della competizione. c) Chi responsabile di scegliere i giocatori che batteranno i calci di rigore per decidere lesito di una gara? Ogni squadra responsabile di scegliere fra i giocatori presenti sul terreno di gioco alla fine della partita i giocatori che batteranno i calci di rigore e lordine in cui lo faranno. d) Durante leffettuazione dei calci di rigore decisivi per lesito
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della gara il pallone colpisce un palo o la sbarra trasversale e scoppia. Si dovr ripetere il calcio di rigore? No. e) Nel caso in cui si battano i rigori per decidere lesito della partita, un giocatore infortunato pu essere esentato? S. f) Alla fine della partita, alcuni calciatori si allontanano dal terreno di gioco e non ritornano per battere i calci di rigore che determineranno lesito della gara. Come si comporta larbitro? Tutti i giocatori che non siano infortunati sono tenuti a battere i calci di rigore. Se non ritornano sul terreno di gioco, i calci di rigore non verranno effettuati e larbitro riferir i fatti allOrgano competente. g) Un calciatore che gi stato ammonito commette una seconda infrazione ammonibile durante leffettuazione dei rigori. Come si comporta larbitro? Espelle il giocatore. h) Nel caso in cui si battano i rigori per decidere lesito della partita, una delle squadre che non ha utilizzato i suoi giocatori di riserva, pu sostituire uno o pi dei titolari in campo con le riserve prima di battere i rigori? No. Solo i giocatori che sono sul terreno di gioco alla fine della gara possono battere i calci di rigore. i) Le luci artificiali dello stadio
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si guastano dopo i tempi supplementari, sia prima o durante leffettuazione dei calci di rigore. Come si comporta larbitro? Larbitro concede un periodo di tempo ragionevole per far riparare le luci, ma se questo non possibile, il risultato della gara viene deciso secondo il regolamento della competizione. j) Durante leffettuazione dei calci di rigore viene espulso un portiere. Pu essere sostituito da un giocatore di riserva iscritto sullelenco? No. k) Durante leffettuazione dei calci di rigore un portiere si infortuna e non in grado di continuare. Pu essere sostituito da un giocatore di riserva iscritto sullelenco? S, purch non si superi il numero delle sostituzioni regolamentari. l) Durante leffettuazione dei calci di rigore ai fini della determinazione dellesito di una partita, un giocatore viene espulso. Dopo che ciascuna squadra ha tirato 10 rigori, la squadra che ha perso un giocatore pu far battere il calcio di rigore a un calciatore che lha gi fatto? S. REGOLA 15 RIMESSA DALLA LINEA LATERALE 1. Il pallone uscito dalla linea laterale e quindi non in gioco, ma prima che venga rimesso in

gioco un calciatore colpisce deliberatamente un avversario. Come si comporta larbitro? Espelle il giocatore per condotta violenta e fa riprendere il gioco con la rimessa laterale. 2. Se durante la rimessa laterale il pallone non entra sul terreno di gioco ma rimane allesterno della linea perimetrale, come si comporta larbitro? Fa ripetere la rimessa dalla linea laterale. 3. Nelleffettuazione regolare di una rimessa laterale, un giocatore lancia intenzionalmente il pallone verso la testa di un avversario. Come si comporta larbitro? Larbitro interrompe il gioco se, a suo avviso, il giocatore colpevole di condotta antisportiva e ammonisce il giocatore (o lo espelle per condotta violenta). Il gioco riprende con un calcio di punizione diretto a favore della squadra avversaria dal punto in cui stata effettuata linfrazione, cio dal punto in cui si trovava il calciatore colpito dal pallone. 4. C una distanza massima rispetto al punto di uscita del pallone dalla inea laterale da cui effettuare la rimessa laterale? No. La rimessa dalla linea laterale deve essere effettuata dal punto in cui il pallone uscito dal terreno di gioco, tuttavia prassi comune accettare una rimessa laterale effettuata fino ad un metro di distanza dal punto preciso in cui il pallone uscito dal terreno di gioco. 5. Un avversario cerca di disturbare il giocatore che deve ef-

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fettuare la rimessa laterale mettendoglisi davanti. Come si comporta larbitro? Se lavversario non si muove, fa effettuare la rimessa dalla linea laterale. Se lavversario si muove o gesticola per distrarre il giocatore, larbitro lo ammonisce per condotta antisportiva. 6. Un calciatore pu effettuare una rimessa laterale avendo una qualsiasi parte di ciascun piede sopra o dietro la linea laterale, o avendo una qualsiasi parte dei piedi allinterno della linea laterale ed i talloni sopra? S, purch parte di ciascun piede poggi a terra sulla linea laterale o dietro di essa. 7. Una rimessa laterale irregolare manda il pallone direttamente a un avversario. Il gioco prosegue per la regola del vantaggio? No. La rimessa laterale viene ripetuta da un calciatore della squadra avversaria. 8. Un giocatore pu effettuare una rimessa dalla linea laterale da seduto o inginocchiato? No. La rimessa dalla linea laterale valida solo se effettuata conformemente alle Regole del Gioco. 9. Un calciatore pu effettuare una rimessa laterale acrobatica, correndo con il pallone? S, purch sia effettuata in conformit alle Regole del Gioco. 10. Un giocatore che effettua una rimessa laterale lancia il pallone direttamente al suo portie-

re che cerca di fermarlo con le mani senza riuscirci e il pallone entra in rete. Come si comporta larbitro? Concede la rete. REGOLA 16 CALCIO DI RINVIO 1. Se un giocatore che ha battuto un calcio di rinvio regolarmente tocca intenzionalmente con la mano il pallone uscito dallarea di rigore prima che questo sia stato toccato da un altro giocatore, come si comporta larbitro? Accorda un calcio di punizione diretto alla squadra avversaria e eventualmente punisce il giocatore secondo quanto previsto dalle Regole del Gioco. 2. Un giocatore diverso dal portiere batte un calcio di rinvio. Il pallone esce dallarea di rigore ed in gioco, ma un forte vento lo respinge indietro senza che nessun altro giocatore labbia toccato. Un giocatore della squadra difendente diverso dal portiere tocca il pallone con le mani nellarea di rigore. Come si comporta larbitro? Concede un calcio di rigore e pu punire il giocatore secondo quanto previsto dalle Regole del Gioco. 3. Un portiere batte un calcio di rinvio e il pallone esce dallarea di rigore ed cos in gioco, ma un forte vento lo respinge indietro senza che nessun altro giocatore labbia toccato. Il portiere cerca di fermare il pallone che sta entrando in rete con le mani ma non ci riesce. Come si comporta larbitro?

Concede un calcio di punizione indiretto alla squadra avversaria. 4. Su un calcio di rinvio, prima che il pallone sia uscito dallarea di rigore, un avversario entra nellarea stessa e subisce il fallo di un difensore. Come si comporta larbitro? Il giocatore colpevole viene ammonito o espulso secondo la natura del fallo. Si ripete il calcio di rinvio. 5. Su un calcio di rinvio, il pallone tocca larbitro dentro larea di rigore e poi rimane comunque in gioco. Come si comporta larbitro? Non interviene. Il pallone rimane in gioco dopo essere rimbalzato dallarbitro sul terreno di calcio. REGOLA 17 CALCIO DANGOLO 1. Quando si batte un calcio dangolo, qual il modo corretto di posizionare il pallone nel quarto di cerchio?

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ISTRUZIONI AGGIUNTIVE PER ARBITRI, ASSISTENTI DEGLI ARBITRI E QUARTO UOMO Le seguenti istruzioni aggiuntive per arbitri, assistenti degli arbitri e quarto uomo sono volte a chiarire la corretta applicazione delle Regole del Gioco. Il calcio uno sport competitivo e il contatto fisico fra i giocatori normale ed da ritenersi parte del gioco, tuttavia i calciatori sono tenuti a rispettare le Regole e i principi del fair play. Il gioco gravemente falloso e la condotta violenta sono due infrazioni che implicano un livello inaccettabile di aggressione fisica e che quindi sono passibili di espulsione conformemente alla Regola 12. Gioco gravemente falloso Un giocatore si rende colpevole di gioco gravemente falloso se fa prova di forza eccessiva o brutalit durante un confronto con un avversario quando il pallone in gioco. Un giocatore che cerchi di ottenere il possesso di palla intercettando un avversario di fronte, di lato o da tergo utilizzando una o due gambe e con forza eccessiva, mettendo in pericolo la sicurezza dellavversario, colpevole di gioco gravemente falloso. Condotta violenta Gli episodi di condotta violenta possono verificarsi sia sul terreno di gioco che al di fuori di esso, sia che il pallone sia in gioco o meno. Un calciatore si rende colpevole di condotta violenta se usa forza eccessiva o brutalit contro un avver18

sario senza che vi sia un confronto per il possesso del pallone. Le sanzioni per la condotta violenta si applicano anche in caso di forza eccessiva o brutalit contro un compagno di squadra o una qualsiasi altra persona. Infrazioni contro il portiere Si ricorda agli arbitri che: un giocatore che impedisce al portiere di lanciare il pallone con le mani commette infrazione; un giocatore deve essere punito per gioco pericoloso se calcia o cerca di calciare il pallone mentre il portiere lo sta lanciando; un giocatore che ostacola la libert di movimento di un portiere in modo sleale mentre viene battuto un calcio dangolo commette infrazione.

Si ricorda agli arbitri che quando un giocatore tocca intenzionalmente il pallone con la mano viene normalmente punito con un calcio di punizione diretto o con un calcio di rigore se linfrazione si verificata nellarea di rigore. In genere non sono necessarie n ammonizione n espulsione. Giocatore che impedisce una rete o una chiara ed evidente opportunit di segnare una rete Il giocatore viene comunque espulso quando impedisce una rete o una chiara ed evidente opportunit di segnare toccando intenzionalmente il pallone con le mani. La Regola prevede questo tipo di punizione non tanto perch il giocatore tocca intenzionalmente il pallone con la mano di per s, quanto perch cos facendo evita la marcatura di una rete, con un atto sleale e pertanto inaccettabile. Ammonizione per condotta antisportiva al giocatore che ha toccato il pallone intenzionalmente con la mano Vi sono circostanze in cui larbitro, oltre a concedere un calcio di punizione, ammonisce anche il giocatore per condotta antisportiva, ad esempio nel caso in cui il giocatore: tocchi il pallone con la mano in modo flagrante e intenzionale per evitare che lavversario prenda possesso della palla; cerchi di segnare una rete toccando il pallone intenzionalmente con la mano. Avversario trattenuto Gli arbitri vengono spesso criticati perch non sempre riescono a rilevare e a punire correttamente linfrazione che compie un gioca-

Copertura del pallone Se un calciatore ha il controllo della palla a distanza di gioco e la protegge dallavversario senza usare le braccia, non commette infrazione. Se invece impedisce allavversario di accedere al pallone utilizzando in modo scorretto mani, braccia, gambe o il corpo, dovr essere punito con un calcio di punizione diretto o con un calcio di rigore se linfrazione stata commessa nellarea di rigore. Bicicletta o sforbiciata La sforbiciata ammissibile se, a parere dellarbitro, non risulta pericolosa per lavversario. Giocatore che tocca intenzionalmente il pallone con la mano

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tore quando trattiene un avversario. Lincapacit di gestire in modo appropriato i casi in cui un giocatore trattiene lavversario per la maglia o per il braccio, genera spesso spiacevoli situazioni di scontro, e gli arbitri sanno di dover intervenire rapidamente e fermamente per evitare tali situazioni in conformit con la Regola 12. In linea generale la sanzione applicata un calcio di punizione diretto ma, in alcuni casi, richiesta unulteriore sanzione, ovverosia: quando un calciatore trattiene un avversario per impedirgli di prendere possesso della palla o di portarsi in una posizione vantaggiosa, deve essere ammonito per condotta antisportiva; quando un calciatore trattiene un avversario per impedirgli di segnare o per togliergli una chiara ed evidente opportunit di segnare una rete, deve essere espulso.

ri non possono mantenere il possesso del pallone in mano per oltre sei secondi. Un portiere colpevole di questa infrazione viene punito con un calcio di punizione indiretto. Infrazioni ripetute Gli arbitri devono sempre prestare particolare attenzione a chi infrange ripetutamente le Regole e, in particolare, devono considerare che se un giocatore commette numerose infrazioni, anche se di natura diversa, deve comunque essere ammonito per aver violato pi volte le Regole. Atteggiamento verso gli arbitri Le Regole del Gioco non garantiscono al capitano della squadra un particolare status n privilegi, ma il capitano responsabile del comportamento della sua squadra. Un giocatore che protesta per la decisione presa dallarbitro deve essere ammonito. Un giocatore che aggredisce un arbitro o che gli rivolge espressioni o gesti ingiuriosi o offensivi deve essere espulso. Simulazione Un calciatore che cerca di ingannare larbitro fingendo di essersi infortunato o di aver subito un fallo colpevole di simulazione e deve essere ammonito per condotta antisportiva. Ritardare la ripresa del gioco Larbitro tenuto ad ammonire i giocatori che cercano di ritardare la ripresa del gioco con le seguenti tattiche:

battere un calcio di punizione da una posizione sbagliata con lunico intento di costringere larbitro a ordinarne la ripetizione; accingersi ad effettuare una rimessa dalla linea laterale ma lasciare improvvisamente il posto a un compagno di squadra; calciare via il pallone o trattenerlo con le mani dopo che larbitro ha interrotto il gioco; ritardare eccessivamente una rimessa laterale o un calcio di punizione; indugiare a lasciare il terreno di gioco durante una sostituzione.

Esultanza per una rete Al giocatore ovviamente consentito di esultare dopo aver segnato una rete, ma tali manifestazioni non devono essere esagerate. La Circolare n. 579 della FIFA autorizza manifestazioni ragionevoli di soddisfazione. Se tali manifestazioni diventano troppo spettacolari o portano ad una perdita eccessiva di tempo, gli arbitri devono intervenire. Un giocatore deve essere ammonito nel caso in cui: secondo larbitro, faccia dei gesti provocatori, derisori o che possono scatenare una reazione violenta; si arrampichi sulle reti di recinzione per festeggiare una rete; si tolga la maglia per festeggiare una rete.
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Calci di punizione Si ricorda agli arbitri che un calciatore deve essere ammonito se: ritarda la ripresa del gioco; non rispetta la distanza richiesta quando riprende il gioco.

Segnalazione di fuori gioco Essere in una posizione di fuori gioco non costituisce uninfrazione di per s. Gli assistenti dellarbitro devono segnalargli il fuori gioco solo nel caso in cui il giocatore debba essere sanzionato. Infrazioni effettuate dai portieri Si ricorda agli arbitri che i portie-

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Se un giocatore esce dal terreno di gioco per celebrare una rete, non commette uninfrazione ammonibile di per s, ma essenziale che il giocatore torni nel terreno di gioco prima possibile. Agli arbitri si richiede di assumere un atteggiamento preventivo e di dar prova di buon senso nel gestire le manifestazioni di esultanza per un goal. Bevande I giocatori sono autorizzati a bere durante le interruzioni del gioco ma solo sulla linea laterale. Non consentito lanciare sul terreno di gioco sacche di plastica o altri contenitori per lacqua. Gioielli Si ricorda agli arbitri che, in conformit alla Regola 4, i calciatori non possono indossare gioielli. Segnalazione del recupero Si ricorda al quarto uomo che quando, su indicazione dellarbitro, deve essere segnalato il tempo di recupero, tale segnalazione deve essere effettuata solo alla fine dellultimo minuto di ciascun periodo di gioco. Giocatori infortunati Nel caso in cui un giocatore si infortuni, gli arbitri sono tenuti a seguire le indicazioni seguenti: se ritiene che il calciatore sia solo lievemente infortunato, la gara prosegue fino alla prima interruzione del gioco; se ritiene che il calciatore sia gravemente infortunato, il gioco viene interrotto;

dopo aver parlato con il calciatore infortunato, larbitro autorizza uno o al massimo due medici ad entrare sul terreno di gioco per accertare il tipo di infortunio e per assicurare che il giocatore venga allontanato in modo rapido e sicuro dal terreno di gioco; i barellieri devono entrare in campo con la barella insieme ai medici per consentire un trasporto rapido del giocatore; larbitro si assicura che il calciatore infortunato sia allontanato dal terreno di gioco senza correre ulteriori rischi; il giocatore infortunato non pu essere curato allinterno del terreno di gioco; in caso di emorragia il giocatore deve abbandonare il terreno di gioco e non pu rientrarvi se larbitro non si assicurato che lemorragia si interrotta; non appena larbitro autorizza il medico ad entrare sul terreno di gioco, il giocatore deve uscirne o a piedi o in barella. Il giocatore inadempiente viene ammonito per condotta antisportiva; quando il pallone in gioco il giocatore infortunato pu ri-

entrare in campo solo dalla linea laterale. Quando il pallone non in gioco, il calciatore infortunato pu rientrare da qualsiasi linea perimetrale; solo larbitro autorizzato a far rientrare sul terreno di gioco un giocatore infortunato, sia che il pallone sia in gioco o no; se il gioco non stato interrotto per un altro motivo, o se linfortunio del giocatore non causato da uninfrazione alle Regole del Gioco, il gioco riprende con una rimessa da parte dellarbitro; il tempo perso per gli infortuni viene interamente recuperato alla fine di ogni periodo di gioco.

Eccezioni Sono previste eccezioni a tali disposizioni solo per: un infortunio del portiere; uno scontro fra il portiere e un giocatore allesterno del terreno di gioco che richiede attenzione immediata; un infortunio grave, come ad esempio frattura di una gamba, commozione cerebrale, soffocamento per retrazione della lingua, ecc.

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ESPERIENZE E METODI DI ALLENAMENTO A CONFRONTO


di Antonio Antonucci* PARTE PRIMA

INTRODUZIONE

ellaccingermi a scrivere questa tesi mi sono trovato a dover decidere fra pi possibili soluzioni: scegliere tematiche relative ai sistemi di gioco e alla loro evoluzione oppure tematiche inerenti la preparazione fisica, sviluppandole attraverso la ricerca della letteratura specifica o, pi semplicemente, riferire le mie conoscenze derivate soprattutto dalla mia ultra-ventennale pratica calcistica, prima come giocatore e poi come allenatore. Dopo aver riflettuto molto, ho scelto questa seconda possibilit che mi dar lopportunit di esplicitare le mie idee. Allinizio della mia carriera come allenatore ero convinto che sarebbe bastato mettere in pratica, a livello dorganizzazione di gioco, quello che avevo appreso come giocatore da allenatori come Masoni, Lo Buono, Scaratti, Comaschi, Arce e Losi che erano stati giocatori di serie A e Nazionali. Credevo che la loro esperienza, unita alla mia naturale predisposizione ad allenare, bastasse per crearsi un proprio sistema di gioco e relativo metodo di allenamento. Nel frattempo ho cominciato a partecipare a tutti i convegni relativi alla preparazione fisica sia in Italia sia allestero. Gli ottimi risultati ottenuti tra i dilettanti hanno rafforzato la mia tesi ma, quando sono approdato tra i professionisti, mi sono reso conto dellerrore che avevo fatto: avevo in sostanza ignorato gli altri colleghi! Non mi ero mai preoccupato di conoscere i loro sistemi di gioco, gli accorgimenti tecnico-tattici, sottovalutandone, con un pizzico di presunzione, limportanza. Il disagio maggiore, utilizzando il mio sistema di gioco, lo avvertivo quando non riuscivo a trovare due attaccanti complementari, quando incontravo avversari con tre attaccanti ed, infine, quando aumentato il numero delle squadre impostate con difesa a zona. A questo punto ho cercato di rimediare al mio errore, cercando di assimilare le nozioni del Corso MASTER, intensificando la ricerca di ulteriori informazioni attraverso conversazioni ed incontri con allenatori che utilizzano il sistema 4-3-3. Ho cominciato ad assistere anche ai loro allenamenti. Cercher di esprimere il mio pensiero con la massima chiarezza e per fare ci necessario articolare il discorso in due fasi: nella prima parler delle mie esperienze, nella seconda delle esperienze di allenatori che praticano il gioco a zona con la disposizione base 4-3-3.

CAPITOLO PRIMO: INIZIO DELLATTIVIT DI ALLENATORE 1.1 Riflessioni Nel momento che smetti di giocare e decidi di allenare sei costretto a fermarti un attimo per fare almeno due cose: Rielaborare il vissuto. Analizzare i moduli di gioco adottati nellattualit dalle squadre. Dopo aver fatto questa riflessione ho puntualizzato la mia attenzione su alcune carenze dei miei vecchi allenatori, su alcuni dettagli che, secondo il mio modo di vedere il calcio, non sono da trascurare assolutamente: Troppo poco tempo dedicato al miglioramento tecnico-tattico per la convinzione radicata che ad una certa et non si migliora tecnicamente. Poco tempo e poca attenzione dedicata alla prevenzione infortuni ed al recupero agonistico, dopo quello funzionale, degli infortunati. Non era utilizzato un protocol-

LEGENDA Traiettoria della palla1 Traiettoria palla guidata Traiettoria giocatore senza palla Giocatori Barriere Cinesini Bandiere colorate
1 2 3 4 5 7 8 6 10 9 11

Portiere Marcatori Fluidificanti Interni Libero Metodista Attaccanti

lo per evitare espulsioni banali ma venivano utilizzate solo le solite raccomandazioni verbali. Non venivano curati i movimenti e i tempi degli uomini cardine2 nelle situazioni di palla inattiva. Non veniva utilizzato un protocollo per disabituare i giocatori a girarsi mentre lavversario calcia. Non veniva insegnato a parlare in modo opportuno durante il gioco Dopo queste riflessioni ho deciso di: Incrementare le mie nozioni sulla preparazione con ricerche scientifiche, con lo studio sui libri specifici e partecipando ai convegni sulla medicina e sulla preparazione fisica. Utilizzare per lorganizzazione di gioco limpostazione base 3-5-2. Dedicare tempo effettivo per la formazione di una mentalit vincente.

1 Negli schemi combinati traiettorie dello stesso colore indicano lo stesso tempo di esecuzione 2 Per uomo cardine intendo luomo sul palo e il corrispondente nelle situazioni di corner, il primo uomo della barriera, luomo che deve effettuare il blocco.

* Tesi di fine studio del Corso Master 1998-99 per labilitazione ad allenatore professionista di 1 Categoria. 21

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Aumentare considerevolmente il tempo dedicato al miglioramento della tecnica individuale focalizzando lattenzione al piede non dominante, molto importante per il tipo di gioco che volevo attuare. Allenamenti specifici per migliorare i gesti tecnici con opportuni accorgimenti. Dedicare tempo effettivo sulle palle inattive ma individuando e educando soprattutto gli uomini nelle posizioni cardine. 1.2 Scelta e motivazione dello schema base Tutte le squadre giocavano ad uomo basandosi su unottima impostazione difensiva per poi giocare in contropiede o, in alternativa, sfruttare i lanci lunghi. Il mio primo obiettivo, nel momento in cui ho avuto la responsabilit di una squadra, stato quello di far capire limportanza del possesso di palla. Non mi sono fatto influenzare dalle statistiche che riferivano che si andava in goal, ogni anno che passava, con sempre meno passaggi. Secondo me veniva nascosta una realt inconfutabile cio che mantenendo il possesso di palla diminuisce il tempo a disposizione per gli altri a creare azioni da goal. Ho inserito anche il concetto di conquistare spazio, cercando nel frattempo, di essere previdenti nel creare la retrovia per uneventuale perdita di palla. Il possesso di palla che facevo attuare doveva avere tre obiettivi:

1. Creare una superiorit numerica intorno alla palla. 2. Liberare un uomo per il cross. 3. Creare condizioni di tiro favorevoli. La difficolt maggiore che ho incontrato era la mentalit portata a speculare sugli errori avversari e poco propensa alliniziativa personale e al gioco collettivo. Il mio tipo di gioco prevede giocatori che non delegano, ma giocatori capaci di leggere la situazione velocemente e prendere liniziativa senza palla per creare superiorit momentanea intorno al centro gioco3, dando pi opportunit di appoggio a chi in possesso di palla. Quando, dopo alcune esercitazioni, i giocatori si accorgevano dellimportanza dellagire con un unico tema conduttore per tutti e del miglioramento della loro capacit di risolvere autonomamente

le situazioni, si riscontrava una maggiore disponibilit ed un maggior entusiasmo. Prima di passare alla fase di applicazione pratica prevedo unaccuratissima fase didattica analitica che vedremo nel prossimo capitolo. 1.3 Compiti e disposizioni per reparto e ruolo Credo molto allorganizzazione ma non esagero nel lavoro degli schemi. Finora ho dato gli indirizzi generali ed alcune variabili ma ho preferito di pi svolgere un lavoro capillare per migliorare i comportamenti individuali e di reparto. Attaccante (n 9 e n 11) Concettualmente gli attaccanti devono pensare come una linea di attacco e non come singolo componente di un reparto. Scelgo uno

Fig. 1 - Disposizione 3-5-2 e relativi movimenti preferenziali.

8 11

1 6 10 9 4 2 x

Inteso come posizione di palla e tutti quei giocatori a distanza tale da poter intervenire con un passaggio corto-medio

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potente, laltro piccolo e rapido. In fase di non possesso, se si trovano sotto la linea della palla, devono stringersi per costringere lavversario a spostare il loro centro gioco sulle fasce (Fig. 2). Quando la palla viene appoggiata sulla fascia soltanto uno deve pressare, laltro non deve raddoppiare ma scalare in diagonale e mettersi in posizione di attesa (Fig. 3).

Sinterviene solo quando si ha unalta percentuale di conquista palla oppure quando, per sopraggiunte condizioni idonee, viene ordinato il pressing dalluomo preposto. Quando gli attaccanti si trovano sopra la linea della palla, sempre in condizioni di non possesso, devono abbassarsi per accorciare la squadra, ognuno nella propria zona di campo longitudinale, prestando at-

tenzione a posizionarsi davanti alla linea difensiva avversaria (Fig. 4). Se la squadra avversaria riesce a schiacciarci nei pressi della nostra area lattaccante pi lento si dispone nella zona davanti la nostra area, laltro si posiziona al centro del campo verticalmente (Fig. 5). In caso di riconquista palla esistono le condizioni per un attacco veloce che prevede la ricerca di un

Fig. 2 - Movimento degli attaccanti con palla in possesso del difensore centrale.
3 8 5

Fig. 4 - Movimento degli attaccanti quando si trovano sopra la


linea della palla.
3

8 11 10

10 1 6 9 4 2 7

11
1 6

4 2 7 9

Fig. 3 - Movimento degli attaccanti con palla in possesso del difensore esterno.
3 8 11 5 10

Fig. 5 - Schiacciati dagli avversari.


2

7 3 8 5 9 10 8

6 4 11 2 10 7

5 4 9 11 6 3 1

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taglio dellattaccante basso nella met campo longitudinale dove si riconquista palla, seguito dal taglio improvviso dellaltro attaccante (Fig. 6). Nel caso la sorpresa non riesca, l11 si gira e fa da punto di riferimento per mantenere il possesso e dare tempo alla squadra di salire. Nel caso invece di riconquista immediata nella zona centrale, ma alta, (Fig. 7), gli attaccanti iniziadel 9.

no una corsa di incrocio con deviazione improvvisa verticale nelle fasce. Il centrocampista che entra in possesso deve solo lanciare, con parabola alta, verso una delle fasce. Nellipotesi che la palla venga riconquistata in una zona pi bassa o laterale, il compito degli attaccanti cambia totalmente. Parto dal principio che per avere un possesso di palla pi agevolato,

oltre agli elementi evidenziati in precedenza, gli attaccanti debbono cercare di allungare la squadra avversaria per facilitare il compito dei compagni. Questo laspetto pi difficile da far capire agli attaccanti, che sono portati, in caso di vicinanza al centro-gioco, a partecipare immediatamente allazione. Devono, invece, allungarsi ed allargarsi spingendo i rispettivi marcatori (Fig. 8).

Fig. 6 - Schiacciati ma il 3 riconcuista la palla e cerca il taglio

Fig. 8 - Conquista palla in zona bassa o laterale: movimento immediato degli attaccanti in qualsiasi punto si trovano devono cercare la posizione indicata dalle bandierine.

7 3 8 5 6 4 11 2 10 7 9 10 8

8 5 9

8 11 5 4 10 6 9

5 4 9 11 6 3
7

10

6 2 4 2

Fig. 7 - Conquista palla in zona centrale alta sotto la linea della palla.
3 7

Fig. 9 - Movimento attaccanti con difesa avversaria disposta ad uomo.

5
8 5 1 6 2 7 3 4 10 9 2 9 10 8 11 5 4 6

8 3
1

11

6 10 9

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Le difficolt si creano quando gli avversari accompagnano ed escono per utilizzare la tattica del fuorigioco. La soluzione trovata prevede un elastico4 avanzato di un solo attaccante per volta il cui ritorno viene seguito immediatamente dallaffondo dellaltro con relativo ritorno. Con questo artificio riusciamo a guadagnare un po di spazio. Partendo dalla situazione di Fig. 8, quando il nostro centro gioco si avvicina al centro del campo i due attaccanti devono immediatamente cambiare posizione: quello corrispondente alla zona dove si sta giocando si abbassa, laltro va al centro del campo in linea con il portiere avversario (Fig. 9). Quando si marca ad uomo possibile sfruttare lo spazio creatosi, ma quando gli avversari sono disposti a zona diventa un problema. La soluzione adottata prevede che i due attaccanti non agiscono quando il centro gioco si avvicinava alla met campo, ma solo quando il possessore di palla si trova oltre la met campo allaltezza della lunetta. I movimenti che chiedo sono quelli di un incrocio seguiti da un abbassamento di uno dei due (Fig.10). Le Fig. 11 e 12 mostrano le varie possibilit di appoggio o scarico5 con basso indice di difficolt che si verificano, considerando sempre la punta come riferimento, partendo rispettivamente dalla situazione di Fig.9 e Fig. 10.

5 8 3 1 6 10 4 2

11

7
Fig. 10 - Movimento attaccanti: difesa avversaria disposta a zona.

Fig. 11 - Appoggi e scarico con la situazione di Fig. 9: avversari disposti ad uomo.

5 8 3 1 6 10 9

11

2
4 Per elastico avanzato si intende un movimento in avanti seguito da un ripiegamento di un giocatore o di un reparto. 5 Per scarico intendo lappoggio ad un compagno posizionato dietro la linea della palla.

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5 8 3 1 6 10

11

9 2 4

Fluidificante (n 3 e n 7) Non mi interessa che sappiano superare luomo ma che siano veloci e resistenti ma soprattutto portati mentalmente al lavoro di fascia sia difensivo sia offensivo. Il loro compito fondamentale sia in fase di attacco (inserimento profondo per il cross o per il tiro), sia per la preparazione di retrovia a centrocampo durante lattacco in fascia opposta. Praticamente se attacchiamo a destra il fluidificante sinistro non dovr assolutamente partecipare alla fase di attacco ma tagliare al centro per avvicinarsi al metodista (Fig. 13). Partendo dalla situazione di Fig. 13 il n 7 deve assolutamente partire (tempo) appena appoggia il pallone e continuare la sua corsa senza aspettare che il passaggio del centrocampista trovi effettivamente il riferimento avanzato. Se il possessore di palla non trova nessun appoggio, deve girarsi per scaricare sul metodista. A questo punto, mentre il 7 arresta la sua corsa, il 3 deve partire immediatamente con taglio ad uscire. Con la nuova situazione di fatto luomo che affiancher il metodista sar il 4 mentre il 7 stringe un po al centro. Come dimostra la Fig.14. In fase difensiva i fluidificanti possono trovarsi con due giocatori avversari di fronte, di cui uno ha il possesso di palla: non devono assolutamente pressare il possessore di palla ma devono arretrare in modo da poter coprire ambedue gli avversari, come evidenzia la Fig. 14b. Centrocampista interno (n 4 e n 8) Devono partecipare a tutte le fasi

Fig. 12 - Appoggi e scarico partendo dalla fig. 10: difesa avversaria a zona.

Fig. 13 - Il 7 appoggia, trotterella e scatta quando parte lappoggio al 9.

5
3

6 10 2 9 4

11

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di attacco, salvo quando, dopo un cambio di gioco uno dei fluidificanti (n 3) si inserisce sulla fascia. Nello stesso tempo linterno opposto (n 4) chiude centralmente al posto del 7. La fig. 14 evidenzia entrambi i movimenti. Devono avere le caratteristiche di corsa, tecnica discreta, iniziativa, essere pronti per linserimento in attacco per diventare il terzo attaccante. Vanno in sovrapposizione solo in un caso: quando appoggiano corto al fluidificante corrispondente (Fig. 15) Metodista (n 10) Gli schemi illustrati in precedenza hanno gi evidenziato limportanza del metodista. Questo giocatore, determinante per il mio gioco, deve dettare i ritmi della squadra, dare sostegno ad ogni azione (essere sempre vicino al centro gioco) per leventuale cambio di gioco (sia corto che lungo). Non mi interessa che sia lento fisicamente: deve essere veloce nel leggere la situazione ed eseguire altrettanto velocemente. Se ha avuto esperienze da libero sono pi tranquillo. Deve sfruttare il lancio lungo per sorprendere gli avversari che lasciano scoperta una zona a media e lunga distanza (alternativa alla manovra organizzata). Nel caso che il libero debba chiudere largo su una fascia, nei limiti del possibile, deve entrare al centro per occuparne il posto. A centrocampo non ho mai fatto marcare ad uomo il regista avversario, la mia attenzione viene rivolta alla scelta accurata dei marcatori ideali per le punte. La disposizione del metodista, degli altri centrocampisti e dei fluidificanti rimane a zona; se un possessore di palla, allaltezza dei 25 metri, appoggia e poi si inserisce, il compi-

5 3 1 6 10 2

11

9 4

Fig. 14 - Il 4 non trova riferimenti avanzati e scarica sul 10. Questultimo guida un attimo la palla e poi lancia il 13.

Fig. 14b - Il 7 si trova ad affrontare due avversari.

7 8 4 10 10 11 2

5 11 1 2 6 9

6 1

4 3 8

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re i difensori, invece lo costringo a spingerli e, nel caso che anche uno solo non salga, deve rimanere alla sua altezza.
5 8 3 1 6 10 4 2 7 9 11

1.4 Consigli generali Esigo che in situazione di squadra alta allaltezza della met campo, nel caso la palla filtri verso la nostra met campo (Fig. 15a) non si cerchi assolutamente una giocata diversa da quella di scarico verso il portiere, che deve essere cercato immediatamente. Raddoppio: in caso di raddoppio succede sovente che si verifichi, nei giocatori vicino la palla, un abbassamento di concentrazione (situazione favorevole per superiorit numerica) e spesso lavversario riesce a sfruttare la situazione sgusciando via. E indispensabile, invece, un aumento di concentrazione poich si devono coordinare gli interventi in spazi ristretti. Comportamento in base alla posizione spaziale sul terreno di gioco e non in base al ruolo: non bastano le mini partite a campo ridotto, ma necessaria la gara. In Spagna qualcuno adotta il sistema di far giocare gare amichevoli invertendo i ruoli (portiere /attaccante, fluidificante/marcatore, eccetera). Personalmente ho utilizzato in gare con le minori, il fluidificante in marcatura ed il centravanti a centrale difensivo e viceversa.

Fig. 15 to del centrocampista di quella zona quello di seguirlo fino alla linea del fuorigioco. Da quel momento si marca tutti ad uomo, ad esclusione del libero che deve assicurare sostegno difensivo in base alla posizione della palla. Portiere (n 1) Deve avere personalit oltre alla bravura richiesta per il ruolo; se ambidestro mi d pi garanzie per la velocizzazione del gioco. Marcatori (n 2 e n 5) Non voglio giocatori fallosi e che non abbiano capacit di trasformazione. Non voglio assolutamente che commettano falli, avendo sempre assicurato il sostegno del libero. Devono salire (comando del libero) ma, appena la palla viene persa, subito devono arretrare in marcatura (il tempo lo detta la perdita di palla), mettersi in condizione di vedere palla ed avversario con le gambe in posizione antero-posteriore e possibilmente in posizione di anticipo sullavver28

sario; il libero scala leggermente. Se la palla nel frattempo viene coperta6 solo questultimo pu ordinare di salire. Devono seguire sempre luomo, salvo quando gli attaccanti si incrociano e pu avvenire lo scambio in maniera dinamica, oppure quando il libero grida MIO e, in ultima analisi se si verifica una possibilit al 100% di intercettare la palla. Libero (n 6) In questo ruolo scelgo un uomo con grande capacit di anticipazione, possibilmente ambidestro e, al contrario del metodista, abbastanza veloce. Deve essere tatticamente esperto (non mi piace di giovane et) e di personalit. Deve essere in grado assolutamente di verticalizzare sulla media e sulla lunga distanza. Quando esce non deve mai stare pi avanti dei difensori ma deve avere la visione completa della linea difensiva. Allinizio trovo difficolt poich il libero tende ad avanzare e chiama-

6 Considero la palla coperta quando un avversario pu solo appoggiare orizzontalmente o allindietro, non ha un compagno smarcato a distanza breve ed pressato.

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3 8 5 1 6 9 2 4 7 10 11

Fig. 15a CAPITOLO SECONDO: DIDATTICA 2.1 Esercitazioni e obiettivi Lapplicazione pratica relativa agli schemi, nelle due fasi di gioco, la realizzo dal globale utilizzando un mini campo, segnato con cinesini7, della grandezza pari allarea di rigore (il gioco si svolge in senso orizzontale). Inizio con la squadra schierata nel mini campo e con gli altri fuori al campo di gioco. Parto con i movimenti degli attaccanti in fase difensiva (Fig. 2-3-4-5) poi passo ai movimenti in fase di possesso (Fig. 6-7-8-9-10), ripetendo pi volte lo stesso movimento: il pallone lo porto in mano, mi muovo e allimprovviso lo lancio ad uno dei
Si intende il segnalatore di plastica colorata simile ad un piatto rovesciato. 8 intesa come il comportamento individuale nei confronti dellavversario diretto in possesso di palla.
7

un collaboratore osserva lesatta esecuzione dei movimenti dei difensori e del libero un altro, il movimento del fluidificante opposto, movimento che reputo basilare e, forse, al di fuori dei movimenti che sono abituati a fare. Durante il prosieguo del campionato, a movimenti acquisiti, aggiungo un movimento per i soli attaccanti: si abbassa lattaccante posizionato dalla parte opposta dove inizia il gioco. Come avevo accennato in precedenza la fase di acquisizione delle disposizioni e relativi movimenti preceduta da esercitazioni propedeutiche per la memorizzazione del tipo di iniziativa da intraprendere dopo lappoggio della palla e per la creazione della mentalit aggressiva8, tipica del gioco da me preferito. Seguono alcune esercitazioni che ho scelto allo scopo. ESERCITAZIONE Fig. 16. Utile per stimolare liniziativa ed abituarsi a muoversi subito dopo lappoggio o scarico della palla. Un giocatore del gruppo A passa ad uno del gruppo B e corre dietro la traiettoria della palla posizionandosi dietro al gruppo B. Il giocatore del gruppo B passa a C e ne prende la posizione. Di seguito C passa a D che a sua volta passa ad A.

centrocampisti o a un difensore; da questo momento riparte lazione. Acquisiti i movimenti di un reparto si passa immediatamente allapplicazione sul campo regolare. Nello stesso modo faccio eseguire gli altri movimenti spiegati in dettaglio nel capitolo 1.3 Compiti e disposizioni per reparto e ruolo. Quando passo alla concatenazione dei reparti, i movimenti degli attaccanti e degli interni li guardo personalmente,

Fig. 16
Modalit di esecuzione: appoggiare al compagno rasoterra e teso e correre dietro la traettoria della palla
C B

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ESERCITAZIONE Fig. 17. E utile per abituarsi alla pressione dopo un passaggio errato ed a stimolare la cooperazione per dare sostegno sia offensivo sia difensivo. ESERCITAZIONE Fig. 18 Gli attaccanti ed i difensori li esercito pi a lungo. ESERCITAZIONE Fig. 19. La ritengo basilare per imparare il possesso negli spazi stretti e sfruttare la superiorit numerica; il giocatore di solito tende ad economizzare il movimento senza uscire completamente dal cono ombra dellavversario, rischiando di rimanere cos, fuori del gioco: bisogna insistere che lo facciano, per evitare di rischiare anche lintercettamento. La regola di questa esercitazione prevede che, chi in possesso di palla, deve avere sempre due appoggi che sono dati dai movimenti dei compagni senza palla. ESERCITAZIONE Fig. 20 Serve per abituare i giocatori allo scavino9 e per aumentare la precisione sulla media e lunga distanza con linterno collo piede. Aumentare la distanza dai 5 fino ai 40 metri. ESERCITAZIONE fig. 21 - La ritengo indispensabile per abituare i giocatori ad occupare gli spazi lasciati liberi da un compagno. ESERCITAZIONE Fig. 22 UOMO/SOLO Esercitazione chiave per giocare velocemente; deve essere seguita da mini-partite con lo stesso tema (indispensabile!). Soltanto agli attaccanti chiedo di girarsi anche quando il comando UOMO.
9

Fig. 17 - Il giocatore della fila A in possesso di palla appoggia erroneamente al giocatore della fila avversaria B e subito lo pressa, in questo istante parte un altro giocatore della fila B per sostenere il compagno che sta conquistando palla. Immediatamente parte in pressione un altro giocatore della fila A: diventa una situazione di due contro due. Se i giocatori della fila A non riescono a riconquistare la palla vanno a posizionarsi dietro la fila B mentre il giocatore della fila B che rimane in possesso di palla la appoggia al primo della fila A prosegue, insieme al compagno, la corsa per posizionarsi dietro la fila A. Se, invece, i giocatori della fila A riescono a riconquistare il pallone tutti e quattro ritornano nelle posizioni di partenza.
12x7 metri

8x8 metri

Cono ombra

Fig. 18 - UNO CONTRO UNO : lesercitazione prevede di superare lavversario e portare la palla dopo la linea dove staziona un compagno.

Fig. 19 - TRE CONTRO UNO :

Per scavino intendo il pallonetto con il colpo sotto il pallone.

Fig. 20 - Aumentare progressivamente la distanza partendo da 5 metri. Il giocatore A appoggia corto a B che gli ritorna la palla; A calcia a scavino verso C. C ripete lesercitazione dalla sua parte. Utilizzare entrambi i piedi.

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B E

UOMO A

SOLO

Fig. 21 - Il giocatore in possesso di palla, postazione A, appoggia al compagno posizionato alla postazione D e subito si dirige verso la postazione E che risulta libera. Il giocatore della postazione D appogger ad un altro compagno e scatter, a sua volta, verso la postazione libera.

Fig. 22 - Il calciatore A calcia verso il calciatore B, se nel frattempo C avanza per pressare il comando di A sar : UOMO ; in questo caso B ripassa subito ad A. Altrimenti il comando sar : SOLO. Nel caso di comando SOLO il giocatore B, per girarsi ;deve usare la tecnica illustrata nellesercitazione di Fig. 23.

ESERCITAZIONE Fig. 23 Modalit per girarsi nel pi breve tempo possibile: dal libro di Eric Batty Nuovi Metodi Di Allenamento Calcistico pag. 274-275.

Segue la spiegazione letterale di altre esercitazioni che utilizzo per il completamento tecnico-tattico dei giocatori.

1. Aumentare labilit dellarto non dominante. Contrariamente a quello che comunemente si pensa e si dice, sono convinto che questo si

Foto 1

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Foto 4

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Foto 1 - La gamba si protende per andare incontro al pallone. Foto 2 - Il pallone viene ricevuto con linterno del piede sinistro. Foto 3 - Il piede sinistro si ritrae non appena viene a contatto col pallone. Foto 4 - Il piede sinistro effettua il primo passo verso la porta avversaria. Foto 5 - Il pallone continua il suo rotolamento mentre il peso del corpo si trasferisce sulla gamba sinistra. Foto 6 - Il piede destro sopraggiunge per dare il successivo tocco al pallone. Foto 7 Foto 7 - Il giro completato con la minima perdita di tempo.

possa ottenere anche con giocatori adulti. La mia ipotesi prevede che il piede non dominante risulta meno abile per colpa dellaltro arto: non si mette a disposizione in maniera servile. Le esercitazioni che ho ideato per conseguire una maggiore cinestesi prevedono: Appoggio su superficie insuffi32

ciente (mattone o tavoletta) del piede dominante mentre un partner lancia il pallone verso laltro piede che calcia. Subito dopo si riesegue lesercizio normalmente sia con gamba di appoggio angolata, come abituati, sia con un piegamento esagerato. Ripetere con appoggio instabile (sempre dellarto dominan-

te). Rieseguire poi a terra sia con gamba di appoggio in posizione normale sia piegata in maniera esagerata. Passaggi a coppie o a muro piegando esageratamente la gamba di appoggio dellarto dominante. Passaggi in movimento verso varie direzioni: cominciare a calciare con entrambi i piedi.

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Posizionare i giocatori vicino ad un palo di una porta regolare (obiettivo reale!) ed esercitare il gruppo dei destri dalla parte sinistra e dei sinistri dallaltra. Deviare in porta, con il piede non molto abile, i cross corti dellallenatore e del suo collaboratore. Aumentare la distanza dalla porta di metro in metro mentre lallenatore calcia sempre dalla stessa distanza. Con il pallone in mano calciare di drop e a volo (davanti la porta non davanti ad una rete!) aumentando la distanza. Utilizzo del pallone appeso ad una corda. Queste esercitazioni vanno ripetute a giorni alterni per chi non abile in un arto. Di solito faccio eseguire queste esercitazioni di compensazione fuori orario dellallenamento normale. 2. Vari tipi di palleggio. Usare palloni di diverso tipo e colore. Introdurre, durante lesercitazione, elementi di disturbo (p.e. leggere lindicazione di un collaboratore fatte con le dita della mano). 3. Vari tipi di stop. Consiglio (anzi esigo!) a chi non ha una tecnica ottimale di stoppare il pallone aereo con un saltello anticipato per ammorbidire il corpo (indicazione del prof. Vultaggio corso di terza categoria). 4. Allenamento al colpo di testa. Ho detto allinizio che il mio tipo di gioco prevede linserimento di uomini in fascia per il cross, quindi devo necessariamente incrementare il livello di bravura della squadra al colpo di testa. I miei giocatori devono

assolutamente portare il busto allindietro mentre inizia il salto: il colpo di testa deve avvenire sul piano sagittale. I giocatori abituati non hanno pi paura di saltare nelle mischie. Non facile ma insistendo ci si riesce. 5. Tiri in porta. Forse esagero in queste esercitazioni ma non vedo perch debba esercitarmi poco nel gesto pi difficile, ma pi importante, per vincere le partite. Utilizzo sia le esercitazioni che prevedono solo il tiro vero e proprio sia le esercitazioni combinate ma legate logicamente agli schemi di attacco. 6. Cross. Come lesercitazione del tiro in porta prevedo una fase semplificata ed unaltra combinata. 7. Takle. Dogni tipo ma cerco di eliminare ai centrocampisti il vizio di pensare a quello che devono fare con la palla dopo la eventuale conquista pi che pensare al tackle vero e proprio: considero questo anticipazione responsabile dellalta percentuale di perdita di palla da parte dei centrocampisti sul tackle (a parte i mediani bravi in questo gesto). 8. Allenamento sulle palle inattive. Per avere un buon riscontro nelle gare indispensabile dividere la squadra a gruppi e scaglionare lorario dellallenamento. Se non sei presente personalmente i giocatori non impiegano la dovuta concentrazione. In molte gare osservate dal vivo o in tv mi sono reso conto che nelle palle inattive,

se sbagliano gli uomini che io considero cardini, la possibilit di incassare il goal molto alta. Prima di provare lesecuzione completa della punizione o del corner preparo, lavorando sullimmaginario, gli uomini scelti per i compiti prima esposti. Corner: uomo sul palo. Dal momento che luomo si piazza sul palo non deve mai distogliere lo sguardo dalla palla. N lui n il corrispondente piazzato a fianco non si dovranno mai preoccupare delleventuale avversario libero n distrarsi per chiamare qualcuno per marcarli: lo sguardo deve essere fisso sul pallone per essere pronti ad aggredire leventuale traiettoria. Il primo uomo della barriera. Una volta che il portiere gli d lok si deve girare su se stesso e non girarsi pi anche se il portiere lo richiama (gli aggiustamenti li deve fare senza girarsi).In una gara dei mondiali del 1990, Platt era primo uomo della barriera, chiamato dal portiere si girato ma quando ha rigirato la testa in avanti si visto arrivare il pallone: si scansato e la palla finita in rete. Posizione dei piedi. Lavoro molto con tutti i giocatori affinch ognuno trovi la posizione che gli permetta di muoversi velocemente in varie direzioni: praticamente lo stesso lavoro specifico del portiere per intercettare i cross. Acquisiti questi accorgimenti si passa alla consueta fase di esercitazione pratica determinando gli uomini preposti alla barriera, luomo che calcia le pal33

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le inattive, chi deve fare i blocchi e cos via. Dopo le ultime istruzioni pre-gara ho labitudine di attaccare al muro dello spogliatoio un prospetto. interessante osservare come i giocatori, durante i tempi morti dei preparativi, si avvicinano al foglio per ricontrollare le disposizioni. 9. Esercizi per imparare a non girarsi quando un avversario calcia. Lidea di preparare una serie di esercitazioni tendenti ad evitare che il giocatore si giri mi venuta quando giocavo. In qualit di portiere ho potuto rendermi conto dellalta percentuale delle palle deviate o sbucate da sotto il difensore che si girava. Gli allenatori cercavano di consigliare i miei compagni a non girarsi ma .listinto aveva il sopravvento. Esempi domenicali anche clamorosi: lautorete di Nedved in Lazio-Milan nella finale di coppa Italia dello scorso anno; il goal che cost la serie A al Cesena nello spareggio con il Padova di qualche anno fa: il tiro da lontano di Coppola, senza pretese, fu deviato dal piede di un giocatore del Cesena che si gir (riflesso immaginario). Il terzo goal del Milan contro la Sampdoria che praticamente gli valso lo scudetto di questanno. I dati dimostrano che c incidenza significativa e credo che sia necessario trovare soluzioni idonee. Durante il ritiro proietto una videocassetta su cui sono registrati moltissime situazioni di questo tipo. Nella pratica dispongo i giocatori a coppie consegnando loro due palloni, uno di gomma piuma ed uno regolare.
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Prima esercitazione. Si mette a terra il pallone di gomma piuma ed i giocatori si piazzano alla distanza di 5 metri: uno dei due calcia, laltro attacca a pressione ma, quando capisce che il pallone sta per essere calciato, serra le mascelle e si porta le mani sul basso ventre. Nonostante la leggerezza del pallone, inizialmente i giocatori si girano ma man mano che ci si esercita si acquisisce una buona tecnica. A questo punto si cambia il pallone con quello regolare. Seconda esercitazione. Un giocatore lancia in aria il pallone di gomma piuma e calcia sul rimbalzo mentre il compagno attacca. Acquisita buona tecnica cambiare il pallone. Terza esercitazione. Simulando la situazione di cross il compagno cerca di intercettare partendo di lato: sempre con la stessa modalit. Quarta esercitazione. Ripetere la prima e seconda esercitazione ma con il compagno girato di spalle: al comando VAI si gira cercando di intercettare. Se ci si esercita pi volte durante il ritiro ed una volta la settimana in campionato si riesce a modificare lautomatismo che si mette in atto durante le situazioni reali di gioco. Dallo studio del libro del prof. Cesare Garulli10, ho estrapolato le seguenti due esercitazioni che ritengo di grande importanza: 10.Colpire di testa la palla che ci sta scavalcando. Lesercitazione insegna la tecnica pi idonea a livello biomeccanico per riuscire a colpi-

re in elevazione una palla a parabola mentre si corre allindietro, dopo aver sbagliato il calcolo della traiettoria(spazio e tempo) e essere stati superati dalla stessa. Il movimento prevede un rapido atteggiamento antero-posteriore ed incrocio immediato delle gambe (come avviene comunemente nel tennis). I difensori devono esercitarvisi ogni settimana. 11.Invertire il senso di corsa nel minor tempo possibile. Se un difensore alto si esercita bene con questa tecnica, non avr pi problemi con i giocatori di bassa statura. La sequenza del movimento prevede un abbassamento del baricentro, rotazione del piede posteriore, accavallo della gamba pi avanzata allindietro: necessario esercitarsi ogni settimana per i primi tre mesi, poi sufficiente un allenamento specifico ogni quindici giorni. 12.Evitare di chiamare la palla. Considero labitudine di chiamare la palla un elemento negativo rispetto al gioco che intendo effettuare. Con lavvento degli esercizi psico-cinetici riesce pi facile eliminare questa brutta abitudine ma utilizzo anche una tecnica particolare. Lavorando sullimmaginario spiego il perch qualche volta succede che, in una situazione apparentemente facile, si appoggia la palla allavversario invece che al compagno. Sicuramente, mentre il giocatore voleva servire un compagno, ha sentito la chiamata dellaltro e
10 Cesare Garulli, Supporto atletico alla tecnica del calcio - 1993.

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in quel momento si sono accavallati due impulsi: risultato la palla allavversario posto tra i due compagni di squadra. La conferma di ci viene data da quello che succede nelle autostrade dove non raro vedere macchine finite centralmente contro lo spartitraffico: stato accertato che la causa dipende dal cambio di decisione dellultimo istante con accavallamento di due impulsi nervosi contrastanti. Questo esempio riguarda in modo significativo i giocatori. A conclusione di questo capitolo voglio ricordare che un allenatore deve rendere lallenamento qualitativo rispettando i fattori ed i principi della Metodologia dellallenamento. Fattori 1. Let dei giocatori (per i giovani necessario rispettare let biologica e la fase evolutiva in atto). 2. La condizione del momento (postumi da infortunio, stress non previsti di tipo sessuale, postumi malattie, eccetera). 3. Il tempo che intercorre tra le due gare. Principi 1. Principio della partecipazione attiva. Non coinvolgere i giocatori e non ascoltare le loro osservazioni, soprattutto nella fase di acquisizione dei movimenti, significa mettere le premesse del fallimento. 2. Principio della variet e molteplicit; importante rispettare questo principio per tutte le sedute di allenamento sia per quelle di preparazione o tecnico-tattico sia quelle dedicate al-

la creazione della mentalit vincente (colloqui di gruppo o singoli). Non arrivare alla saturazione significa, invece, rendere lallenamento piacevole e produttivo. Inoltre necessario dare consequenzialit logica alle sedute (metodo), essere convincenti nelle nostre proposte (convinzione e consapevolezza), dare esempi positivi (imitazione) e, in ultima analisi, tenere in considerazione ogni tipo di atleta che hai a disposizione (adattamento). 2.2 Creazione della mentalit vincente Lacquisizione di una mentalit vincente indispensabile per rendere la squadra competitiva. Lobiettivo dellallenatore deve tendere a creare un gruppo sociologico dove le individualit di ogni giocatore e le sue aspirazioni devono essere al servizio della squadra e non viceversa. Il raggiungimento di questo obbiettivo rende il gruppo inattaccabile dalle pressioni esterne (tifosi e mezzi di comunicazione di massa). Partendo dal principio sul riflesso condizionato di Pavlov11, secondo il quale il comportamento di una persona determinato da uno stimolo esterno che fa affiorare nella memoria leventuale conoscenza di una esperienza simile, si pu dedurre che maggiore la conoscenza dei fatti minore la risposta irrazionale. Colloqui di gruppo 1. Regole di comportamento: nei primi colloqui, quando vengono stabilite le regole, uso la strategia di ricordare episodi eclatanti accaduti in preceden-

za (gesti clamorosi dopo sostituzioni, dichiarazioni contro allenatori, casi di rifiuti di andare in panchina, ecc.). Nella discussione che segue sugli effetti che quellepisodio pu determinare nel gruppo, sottopongo allattenzione dei giocatori un dossier comprendente articoli sul fatto e sulle reazioni dei protagonisti nei giorni seguenti. Nella maggioranza dei casi, le dichiarazioni del responsabile sono improntate al pentimento e alle scuse. La discussione, lanalisi, la rielaborazione del caso si fissa nella mente del giocatore e lo aiuta ad eliminare le reazioni personali ed intuitive qualora si trovi a vivere una esperienza simile. 2. La gara tempo di decisione e non di discussione Per far capire questo concetto non lavoro solo sullimmaginario ma ho escogitato un sistema: simulo un dialogo tra me e un giocatore che non ha visto un mio ipotetico inserimento sulla fascia con relativa possibilit di cross per un compagno liberissimo; durante il brevissimo colloquio aziono il cronometro per registrare il tempo del colloquio: passano dai 5 ai 9 secondi, un arco di tempo sufficiente per farti perdere la partita. Il mio obiettivo di giocare veloce quindi non posso concedere che due giocatori escano mentalmente dalla logica di gruppo nemmeno per pochi secondi. 3. Concentrazione durante la gara difficile mantenerla ma ne11 VIANELLO Renzo , Lineamenti di psicologia generale e dellet evoluta (Pavlov e il riflesso condizionato. pag. 14)

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cessario riuscirci; in Italia il risultato o le situazioni di apparente superiorit momentanee, siano esse negative o positive influenzano in modo incredibile il comportamento dei giocatori. Episodi come la gara di finale della Coppa dei Campioni tra il Manchester ed il Bayern non insegnano nulla ai nostri giocatori. Personalmente ho vissuto, facendo le dovute proporzioni, una esperienza simile in un derby Chieti-Lanciano del campionato di serie D 1967/68 (ne sono stato condizionato per tutta la mia lunga (e modesta carriera), quando a sei minuti dalla fine perdevamo 0-2 e finimmo per vincere 3-2. Lo stesso accadde nel derby tra la Juve e Torino nel 1974/75 quando il Torino ribalt a cinque minuti dalla fine il 2-0 vincendo per 3-2. Con questi tipi di esempi, pi consueti al giorno doggi grazie allaumento del tempo effettivo di gara, cerco di stimolare la mia squadra a non farsi influenzare dalle situazioni momentanee. 4. Comportamento disciplinare Sempre nel rispetto del principio di riflesso condizionato non mi limito alle raccomandazioni verbali (immaginario) ma utilizzo fatti realmente accaduti. Lidea mi venne nel 1992/93 quando il giocatore Bruno del Torino, durante una gara contest larbitro e gli si avvicin gesticolando: subito i compagni lo bloccarono e lui, mentre si rivolgeva allarbitro, cerc di divincolarsi dai compagni in modo brusco. Questo gesto fu considerato come un tentativo di aggressione e gli furono comminate 9 giornate
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di squalifica (poi ridotte a 7). Subito pensai che se lo avessero lasciato arrivare al cospetto dellarbitro la sua ira sarebbe sbollita. Da allora ho preparato un protocollo di comportamento che propongo ai giocatori, ne simulo lapplicazione ed infine ne appendo una copia nella parete degli spogliatoi. Nelle categorie dove ho allenato ho ottenuto, sotto il punto di vista disciplinare, grandi risultati. Qualche volta al primo posto e spesso nei primi tre posti nelle classifiche relative. Nel campionato di promozione 1987/88 ho avuto un solo espulso in trenta gare, ogni volta che sono subentrato (CND e C2), sempre in situazioni di classifica precaria, le espulsioni diventavano rare rispetto al passato. 2.3 Conclusioni Voglio solo aggiungere, a conclusione di questa prima parte, che un allenatore deve essere pronto ad intervenire quando una soluzione proposta ed accettata non viene eseguita. E il momento topico della nostra attivit: lasciar correre significa linizio dellanarchia, al contrario, la puntualizzazione varr come elemento positivo per la propria professionalit ed il proprio prestigio nei confronti della squadra. Sono convinto che un allenatore non deve chiedere 100 per avere 70, ma 70 per avere 70. PARTE SECONDA Premessa Le lezioni del prof. Franco Ferrari, docente di tecnica calcistica, e le conversazioni ed il confronto con

gli altri allievi del corso Master, mi hanno convinto di aver trascurato levoluzione dei vari sistemi di gioco negli ultimi anni ed hanno prodotto in me significativi cambiamenti. Le motivazioni che mi hanno spinto a modificare la disposizione base 3-5-2 per passare al 4-3-3, oltre a quelle gi esposti nella prima parte, sono le seguenti: comincia ad essere difficile trovare liberi e marcatori bravi in questa peculiarit; quasi impossibile trovare fluidificanti che sappiano difendere ed attaccare per tutta la durata della gara; con due attaccanti soltanto, difficile avere immediatamente riferimenti avanzati per tutto il fronte dellattacco in caso di conquista palla. Per approfondire la mia ricerca ho incontrato, assistendo anche alle loro sedute di allenamento, tre allenatori professionisti: Zeman, Attardi e Ulivieri. La mia stata una scelta di convenienza: Zeman e Attardi allenavamo a Roma, Ulivieri invece era lallenatore del Napoli, societ con cui, nel campionato 1998/99, ho collaborato come osservatore. Tutti e tre praticavano il 4-3-3 ma, dopo averli ascoltati ed osservati negli allenamenti, mi sono reso conto che avevo scelto allenatori che, pur con lo stesso schema base, avevano una filosofia differente: Ulivieri privilegia la fase difensiva gli altri due la fase offensiva. Mi ero sempre chiesto perch Ulivieri non ha mai avuto un giocatore espulso come ultimo uomo mentre le squadre di Zeman subiscono una media di sei espulsioni a campionato: con Ulivieri in caso di difficolt si scappa, con Zeman si affronta! Con Ulivieri in caso di superiorit si

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marca ad uomo, con Zeman la linea difensiva rimane schierata. Zeman d unimportanza elevata alle distanze da mantenere durante la rotazione delle catene esterne (2-7-8 e 3-11-10), questo gli permette di avere pi riferimenti avanzati e pi variabili offensive : le sue squadre segnano molto. Attardi ha una sua particolare concezione sui compiti degli attaccanti: hanno tutti il loro punto di riferimento e devono marcarli ad uomo nella fase di non possesso. Effettua in ogni gara la sostituzione

di uno o due attaccanti, proprio per questo motivo. Questi ed altri elementi si possono riscontrare nelle interviste che ho riportato di seguito. Il primo incontro lho avuto con Ulivieri. Non avevo una traccia per le domande e quando ho cercato di mettere in ordine gli appunti mi sono reso conto che avevo dimenticato qualcosa; nei successivi colloqui con Zeman ed Attardi ho preparato una sorta di questionario che cercher di riportare il pi fedelmente possibile.

CAPITOLO 3 : INTERVISTE Prima domanda: - Perch preferisce il 4-3-3 ? ZEMAN: - Perch mi sembra la scelta pi razionale per coprire tutto il campo sia in larghezza sia in lunghezza. Si pu impostare un gioco pi geometrico e senza creare squilibri, (Fig. 24). ATTARDI: - Perch mi assicura la copertura completa del campo, (Fig. 25). ULIVIERI: - Mi sento pi tranquillo sapendo che abbassando una punta esterna riesco ad avere una linea difensiva di cinque uomini, (Fig. 26). Seconda domanda: - La disposizione 4-3-3 garantisce la copertura anche in senso difensivo? ZEMAN: - Per me s. ATTARDI: - Le punte sono determinanti: devono essere coraggiose, resistenti, veloci di gambe ma soprattutto nellagire in base alla realt di gioco.

Fig. 24
3 11 10

1 6

8 2 7

Fig. 25
3 11

Fig. 26
3 10 5 10 4 9 11

1 6

1 6

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ULIVIERI: - Soprattutto! Per il motivo sopra citato. Terza domanda: - La durissima dieta dei primi tre giorni del ritiro ha attinenza con la creazione di una mentalit portata alla rigidezza tattica? ZEMAN: - No! Serve solo per disintossicare i giocatori che di solito, durante le vacanze, esagerano nel mangiare. ATTARDI: - No! Io uso una dieta bilanciata per tutto lanno. Quarta domanda: - La durezza degli allenamenti vuole trasmettere ai giocatori un chiaro messaggio sul sacrificio che li attende e li prepara mentalmente alla rigorosit degli schemi? ZEMAN: - No! E in relazione con la possibilit di giocare intensamente per tutta la gara senza risentirne troppo. E chiaro che il duro lavoro comune stimola lo spirito di gruppo. ATTARDI: - Il mio lavoro teso a non avere infortuni muscolari ed anche questanno ci sono riuscito. Mi piace, per, personalizzare il lavoro. ULIVIERI: - La preparazione la curo personalmente e allinizio lavoro sodo poich i campionati si vincono dopo il periodo invernale, specie in serie B. Quinta domanda: - I giocatori hanno capito che la tipologia di gara cambiata con lavvento dei tre cambi? ZEMAN: - No! Quando un gio38

catore non gioca, vuole andarsene, quando gioca bene dice lo stesso per farsi aumentare lo stipendio! In ogni modo cerco di non far acquistare doppioni per evitare di creare dualismi deleteri. ATTARDI: - Alla Lodigiani devono capirlo subito altrimenti vanno via. Sesta domanda: - Quando detta le regole? ZEMAN: - Prima del ritiro. ATTARDI: - Prima ci pensa la societ poi, nel ritiro, consegno un regolamento che faccio controfirmare. ULIVIERI: - I giocatori che vengono nella mia squadra sanno cosa pretendo da loro. Settima domanda: - Quale didattica usa per linsegnamento dei movimenti base? ZEMAN: - Con tutti i giocatori presenti parto dal movimento singolo per ruolo, poi passo al reparto, poi alla fusione di reparti ed infine ai movimenti di tutta la squadra. Lo scopo principale quello di far capire la copertura delle distanze ed i tempi giusti. ATTARDI: - Parto subito dal globale, posizionando sul terreno di gioco la squadra (titolari ed alternative del ruolo), e poi mi muovo, insieme al mio secondo, con il pallone tra i piedi. In base ai miei spostamenti e a quelli del mio collaboratore, verifico e correggo i movimenti dadattamento dei giocatori. Questo lavoro lo ripeto spesso nei primi giorni della

preparazione. Assimilati i movimenti globali passo ai reparti per finire al singolo. ULIVIERI : - Costruisco la squadra partendo dalla difesa al completo (la posiziono allaltezza del cerchio della loro met campo), io faccio il punto di riferimento, poi inserisco avversari. In seguito comincio ad inserire un centrocampista alla volta. Lavoro molto (quasi a livello maniacale!) sullelastico, sulle posizioni danticipo dei difensori e le scalature. Voglio copertura e, in caso di superiorit numerica, si deve marcare. Quando i movimenti difensivi dei difensori e dei centrocampisti sono stati acquisiti, inserisco anche le punte provando le situazioni di sotto palla e sopra palla12. Solo quando sono soddisfatto di questa fase comincio a provare le ripartenze13.

Ottava domanda: - Cosa chiede agli attaccanti? ZEMAN: - Gli esterni devono tagliare per linserimento dei terzini: per me i terzini esterni devono essere molto bravi ad attaccare. I tre attaccanti non devono mai essere piatti, nella maniera pi assoluta. ATTARDI: - Devono essere i primi difensori! Ognuno deve avere il suo difensore di riferimento (praticamente sono loro che li marcano ad uomo N.d.R.); non devono ad ogni
Ulivieri con questi termini si riferisce alla linea della palla in senso trasversale. 13 Identifica il momento in cui si entra in possesso di palla ed inizia la fase offensiva.
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costo farsi superare ricorrendo, se serve, anche al fallo tattico. Questatteggiamento luso anche fuori casa e permette di conquistare molti palloni per partire in contropiede, Questanno fuori casa abbiamo vinto cinque volte. ULIVIERI: - Ho visto che Galeone fa allargare le ali e salire gli interni, Zeman prima li tiene larghi e poi li fa tagliare per creare spazio per i terzini, io preferisco tenerli pi stretti, vicino alla punta centrale che, di solito, scelgo alta. Questanno che non ho avuto la torre centrale (Murgita sempre infortunato!) ho preferito passare al 44-2. Lo scorso anno, con il Bologna, i movimenti degli attaccanti prevedevano di partire stretti per sfruttare la torre Anderson (questultimo se il gioco partiva a sinistra si spostava pi verso il lato destro e viceversa). Nella fase difensiva, se lattac-

cante vicino allavversario in possesso di palla si trova dietro la linea, rimane e partecipa attivamente, altrimenti aspetta mentre gli altri scalano. Nona domanda: - Cosa pretende dalla difesa? ZEMAN: - Ho gi detto che i terzini devono essere pronti in ogni istante ad appoggiare la fase di attacco, partecipando alla copertura con la catena con l8 ed il 7 per loccupazione degli spazi e il rispetto delle distanza rimanendo sempre equidistanti. A questo punto ho chiesto:-Quando il terzino sinistro, non potendo appoggiare in avanti, costretto a scaricare allindietro e rimane troppo avanzato cosa gli suggerisce di fare? ZEMAN: - Gli dico di scalare vicino al difensore centrale di sinistra.. In ogni modo pi facile che la squadra avversaria lasci

Fig. 26

3 10

11

1 6

8 2 7

un attaccante dalla parte dove si sta difendendo che dallaltra parte per cui il difensore tende a rimanere un po alto perch non ha nessun avversario dalla sua parte. (Fig.26) : il 2 parte appena il 3 scarica sul 4, il 3 non scala a fianco del 4 e del 6 che pur avanzano subito, ma rimane pi alto! ATTARDI: - I difensori esterni devono essere forti anche tatticamente (lo ha ripetuto pi volte) devono capire quando possibile inserirsi e quando invece questo porta pericolo. Qualche volta, in caso di risultato da recuperare, ho avanzato uno di difensori esterni in avanti giocando praticamente con il 3-4-3: laltro difensore deve cambiare completamente atteggiamento, diventando il centrale-difensivo di destra ( o di sinistra). ULIVIERI: - I difensori devono saper giocare alto per accorciare la squadra in modo da non far lavorare molto lattaccante che scala per chiudere allesterno della linea difensiva. Devono saper fare lelastico, ma soprattutto scappare in caso di inferiorit numerica: in questo caso, devono ricostruire la nuova linea difensiva a circa 10 metri dal limite dellaea di rigore; a questo punto uno sale per pressare il possessore di palla mentre gli alti tengono la linea o si alzano (palla coperta) per cercare di mettere gli avversari in fuorigioco ma, se nel frattempo si inserisce da dietro un centrocampista, devono riscappare veloci. Quando riconquistano la palla bassa sono obbligati alla conduzione della stessa in zona libera per dare tempo alla squadra di risalire e disporsi per gli appoggi.
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Decima domanda: - Mi pu definire il suo metodista ideale? ZEMAN: Il metodista ideale deve saper dettare i ritmi ed i tempi. Capire tutti i movimenti dei compagni. Deve aver un buon calcio lungo sia per lappoggio medio-lungo che per il tiro dalla distanza. ATTARDI: Il metodista ideale tatticamente bravo, non deve attaccare gli spazi in avanti ma dare sempre sostegno allazione offensiva dei compagni per esssere pronto al cambio di gioco (Fig. 27). ULIVIERI: - Il metodista ideale uomo importante e basilare; lo preferisco esperto: questanno, a met campionato, avevo dei problemi l in mezzo e ho fatto acquistare Magone dal Bologna perch conosceva gi il mio gioco. Preferisco che abbia anche una buona gamba.

dalla distanza. ATTARDI: - Gli interni devono avere corsa e mentalit offensi-

va; quando lazione parte da un terzino devono salire molto alti e larghi (Fig. 28).

Fig. 27
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5 4 7 6

Fig. 28 Undicesima domanda: - Qual il compito degli interni? ZEMAN: - Gli interni sono collegati, per loccupazione degli spazi con i terzini esterni e con le punte delle relative zone di competenza; entrambi devono accompagnare tutte le azioni offensive fino ad occupare, nella fase finale dellazione, la zona davanti larea avversaria: se un terzino o un attaccante vanno sulla fascia per effettuare il cross, tre uomini devono entrare in area e gli altri devono posizionarsi subito fuori per le ribattute, il metodista deve essere pronto per il tiro
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3 1 9 4 7

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ANALISI BIOMECCANICA DEL CALCIO COLLO PIENO IN SOGGETTI PREPUBERE


di M. Marella, M. Risaliti, G. Betti, E. Castellini, A. Ducci* MATERIALI E METODI Lanalisi del calcio di collo pieno stata fatta su un gruppo di giovani calciatori dellet compresa tra gli 8 anni e 6 mesi ed i 12 anni e 3 mesi. Tutti i soggetti testati si trovavano in et prepubere o pubere iniziale. A tutti i soggetti sono state eseguite le misure antropometriche, quindi esaminati nel gesto tecnico con il sistema ELITE. Ai soggetti testati venivano posti dei markers su: 1 grande trocantere 2 testa della fibula 3 malleolo laterale 4 tallone 5 quinto dito. Il pallone era collocato in un determinato punto; al soggetto, posto dietro al pallone di 2 passi circa, si richiedeva di eseguire un calcio di collo pieno cercando di eseguire il gesto alla massima velocit possibile ma con la massima precisione calciando verso una porticina posta a 8 metri. Sono stati effettuati tre prove ed stata registrata quella valutata migliore. I dati raccolti erano catalogati individuando: 1 Le velocit dei markers 2 Langolo al ginocchio al momento di impatto col pallone 3 I valori angolari dellarto calciante 4 Le caratteristiche dellultimo appoggio 5 Le traiettorie dellarto prima e dopo la fase di impatto RISULTATI La statura ed il peso dei soggetti testati ha individuato un gruppo normale rispetto alla popolazione italiana, il cui rapporto tra statura seduta/statura globale si collocava tra il 40 ed il 60 centile secondo le ricerche del Prof I. Nicoletti. La lunghezza degli arti inferiori risultata: Numero 10 Media 73.3 Deviazione Standard 5.5 confronta alla capacit di esprimere velocit, durante il gesto tecnico, nellazione pendolare dellarto calciante. La correlazione tra velocit espressa dal piede al momento dellimpatto col pallone e la lunghezza del pendoloarto inferiore risultata non significativa (p>10.32), dimostrando come lazione dellarto calciante non sia catalogabile in un sistema pendolare quando la distanza dallobiettivo non significativa e si richieda la precisione nel tiro. La velocit dei markers durante la fase dellazione calciante espressa in m /secondo risultata: Mall.lat. 8.7 1.4 0.15 Tallone 9.5 1.1 -1.33 5dito 11.8 1.8 -0.91

Questo dato ci sembrato particolarmente interessante se lo si G.trocant Media Dev.stan. Curtosi 3.0 1.2 -0.31 T.fibula 5.3 1.7 -1.16

* Laboratorio di Metodologia dellAllenamento e Biomeccanica applicata al Calcio - Settore Tecnico F.I.G.C.

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Nel grafico sono stati rapportati i picchi di massima velocit nel gesto tecnico con buona espressione di velocit finale (marrone) con quello che esprimeva la velocit finale pi bassa (celeste); inoltre abbiamo accluso un andamento anomalo sulla media che, per, aveva espresso unalta velocit del gran trocantere(rosso). I tempi per eseguire il gesto espresso in millesimi di secondo sono: G.trocant Media Dev.stan. Curtosi 0 0 0 T.fibula 125 50 -0.21 Mall.lat. 176 25 -0.03 Tallone 190 20 0.40 5dito 175 20 0.55

Il tempo di esecuzione del movimento calciante, partendo dal picco di velocit, infatti risultato (i dati sono espressi in millisecondi): Media Dev.stan. Curtosi 110.3 42.13 -0.59

I tempi sono stati considerati partendo dal tempo 0 individuato dal picco di velocit del gran trocantere

Nel grafico abbiamo tracciato gli andamenti dei tempi di esecuzione di due soggetti che avevano avuto velocit finali diverse : quel-

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lo (rosso) aveva espresso una buona velocit finale, laltro, individuabile con il tracciato bleu, aveva ottenuto una velocit finale molto bassa. Come possiamo osservare il tempo di esecuzione non sembrerebbe incidere sulla velocit finale del piede al momento dellimpatto col pallone. Abbiamo allora cercato una spiegazione studiando le decelerazioni del gran trocantere individuando, nel non avvenuto blocco attivo, una incidenza nella sequenza melodica successiva degli

altri markers. Il grafico evidenzia come non sia tanto importante la velocit o il tempo di decelerazione, quanto il fatto di riuscire a trattenere il gran trocantere in modo da permettere una sequenza ordinata dei markers della gamba e del piede. Gli andamenti tratteggiati (rosso e bleu) corrispondono alle decelerazioni di due ragazzi la cui velocit finale scarsa; quelli pi marcati (verde e nero) a coloro che riescono ad esprimere grandi velocit finali.

Al momento del contatto col pallone langolo tra la coscia e la gamba risultato: Media Dev.stan. Curtosi 88 5 -1.5

Al momento dellimpatto col pallone il valore angolare al ginocchio compreso tra i 82 ed i 92; questa variazione non determina la massima velocit finale, ma, forse, la precisione del tiro. Se correliamo il valore angolare alla lunghezza degli arti possiamo dire che non significativa (p= -0.13). Nel movimento dellarto calciante abbiamo evidenziato tre fasi: 1. Limpatto col pallone 2. La massima escursione dellarto dopo limpatto con la palla 3. Il riposizionamento del piede a terra. Queste tre fasi sono state osservate sui tre assi per poter studiare i valori angolari al ginocchio sul piano delle X delle Y. Per rappresentare in maniera pi accurata i dati, abbiamo assunto il
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principio che le lunghezze degli arti fossero uguali ed quindi abbiamo riportato nel grafico con un fattore di scala 10.

Il grafico sopra mostra la distanza tra il gran trocantere ed il malleolo laterale al momento dellimpatto col pallone. Poich sono proiezioni sullasse X-Y e la lunghezza per tutti convenzionalmente uguale, nei casi in cui abbiamo un tratto pi corto anche langolo del ginocchio risulter pi chiuso. I tratti pi lunghi sono quelli relativi ai soggetti che esprimevano una maggiore velocit finale.

Il grafico sullasse X Z mostra la distanza dietro/avanti tra il gran trocantere ed il malleolo laterale al momento dellimpatto col pallone. Come possiamo notare, il malleolo laterale sempre pi avanti rispetto al grande trocantere, per, pi in avanti avviene limpatto col pallone minore lefficienza del calcio. Il grafico illustra lo spostamento del piede verso lesterno rispetto al gran trocantere di soli cinque soggetti. Il punto dimpatto col pallone viene indicato con le lettere AB-C-D-E. Le traiettorie riempite in

rosso e rosa, sono relative a quelle azioni calcianti che sono risultate le pi veloci nella precisione del tiro. I tracciati neri corrispondono alle azioni calcianti che hanno avuto un risultato inferiore o addirittura scarso. Come possiamo notare sia nel momento dimpatto col pallone sia allinizio della azione calciante larto si trova relativamente verticale al terreno, pi che diventa abdotto minore lefficacia. La media e deviazione standard dei 10 casi trattati, espresso in cm. : Media Dev.stan. Curtosi 14.6 2.6 -0.57

La misura espressa in centimetri descrive la distanza che intercorre tra la verticale al terreno, passante per il gran trocantere, e il malleolo laterale. Lesecuzione nei migliori presenta unabduzione di cm.14, quella relativa alle azioni calcianti scarse di cm.16.5.

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Analizziamo ora la fase della gamba calciante nella fase di preparazione allimpatto. Le strategie sono di due tipi: 1. con il richiamo alto (descrive un arco di movimento ampio) 2. con richiamo radente (il piede rimane molto vicina al suolo)

Lanalisi della seconda modalit non catalogabile poich le strategie sono molto diverse. Lunica caratteristica costante in tutti i casi esaminati il valore dellangolo al ginocchio allultimo appoggio della gamba calciante (124-132). Ci sembra interessante evidenziare come i soggetti che avevano un strategia del primo tipo avevano una velocit finale pi elevata. Velocit finale 14.2 14.0 12.9 12.0 12.0 11.6 10.8 10.0 9.6 9.2 Strategia Alta Alta Alta Alta Alta Intermedia Bassa Bassa Bassa Bassa

velocit mentre al momento dellimpatto la massima velocit espressa solo dal 5 dito. Nella seconda strategia il raggiungimento della loro massima velocit viene espressa vicino allimpatto col pallone tranne che per il gran trocantere. Analizziamo ora il ritorno al suolo. Le strategie analizzate sono tre: 1. dopo limpatto larto ritorna subito a terra; 2. dopo limpatto larto continua la sua corsa avanti ma abbastanza velocemente ritorna a terra; 3. dopo limpatto col pallone larto continua la sua corsa verso avanti alto per poi tornare a terra;

Nel primo caso i valori angolari al ginocchio sono abbastanza simili sia nella fase di ultimo appoggio che allapice dellarco, meno nellultima fase prima dellazione calciante (figura sottostante).

Lipotesi che la prima strategia sia pi efficace ci viene dallosservazione delle velocit dei markers del gran trocantere, testa della fibula, malleolo laterale, tallone che raggiungono in questa fase la massima

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Queste tre strategie analizzate, in relazione alle velocit finali espresse al momento dellimpatto con il pallone, risultano essere: la prima, con una esecuzione finale migliore; la seconda, la cui esecuzione finale media; la terza, risultata peggiore. In riferimento alla fase pendolare precedente allimpatto col pallone: la prima ha eseguito un movimento alto; la seconda e la terza hanno eseguito un movimento della gamba calciante basso. Il ritorno a terra ha come caratteristica in tutte le tre categorie che larto si trova verticale al terreno e che il piede ben controllato. Lappoggio nei primi due casi sullavampiede mentre il terzo prevalentemente sulla pianta. Nella prima e seconda esecuzione la testa della fibula la prima ad orientarsi verso terra, mentre il gran trocantere continua, pi o meno, la sua corsa in avanti e soltanto alla fine partecipa allandamento generale; nel terzo caso questo risulta fermo. Analizzando le velocit e le accelerazioni nel primo e secondo caso, i marker della coscia mantengono una velocit direzionale relativa (1.2-2.2 m/sec), nel terzo caso tutte le velocit si riducono drasticamente. Sembrerebbe quindi che la maggiore oscillazione della gamba calciante, dopo limpatto col pallone. riportasse larto in condizioni di buon equilibrio statico; nei primi due casi larto si trova in migliori condizioni per una spinta successiva.
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CONCLUSIONI Le fasi prese in considerazione sulla gamba calciante sono: ultimo appoggio; fase di avvicinamento allimpatto col pallone; impatto col pallone; fase di fine corsa; appoggio a terra. 1. Nella fase di ultimo appoggio i valori angolari dellarto inferiore (coscia/gamba) sono simili a quelli rilevati nella corsa dei calciatori (120- 130) . Sembra quindi che questa azione possa essere assimilata alle regole della corsa in linea e langolo propriocettivo sia quello specifico di ogni soggetto.

2. Nella fase di avvicinamento allimpatto col pallone si sono individuate due strategie: una in cui larto descrive un ampio raggio richiamando la gamba e chiudendo langolo del ginocchio; laltra in cui larto non si solleva molto da terra ed simile a quello della normale corsa in linea. Lanalisi biomeccanica ha individuato, nella prima, una maggiore velocit allimpatto con il pallone che presuppone una miglior coordinazione dei segmenti corporei presi in esame. 3. Impatto col pallone. Le migliori esecuzioni sono quelle la cui fase precedente quella individuata nella prima strategia (larto si solleva molto da ter-

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ra). Le caratteristiche individuate sono: Notevole diminuzione della velocit del marker del Gran trocantere, se questo non avviene gli altri punti di rilevamento non riescono a sviluppare alte velocit e quella finale, rilevata al 5 dito, risulter inferiore. Allimpatto col pallone il ginocchio ha un angolo compreso tra i 80 e i 93. Larto inferiore al momento dellimpatto deve essere il pi esteso possibile, il malleolo laterale sempre avanti rispetto al gran trocantere (se il pallone viene colpito troppo avanti il tiro risulter meno potente). Sul piano frontale la gamba calciante vicina alla verticale (pi abdotta pi il tiro diventa inefficace). 4. Fase finale e ritorno a terra. Si sono individuate tre strategie: una che richiama subito larto dopo che il pallone stato calciato. Una seconda che lascia che larto vada in avanti per poi richiamarlo verso terra. Una terza che lascia che larto vada verso avanti/alto per poi richiamarlo verso il terreno. Queste tre tipologie della fase finale e del ritorno a terra, indicano come le strategie del movimento siano progettate prima delleffettuazione del gesto, la sequenza motoria diventa, quindi, un servo meccanismo anche se controllato in itinere. Nel primo caso siamo di fronte ad un pattern motorio maturo che, colpito il pallone, attiva la sequenza motoria successiva, cio larrivo a terra; il tempo di attivazione della seconda sequenza di 170 millesimi di secondo. Nel secondo

caso, il tempo di passaggio tra le due sequenze risulta di 340 millesimi di secondo; siamo di fronte ad un grado di abilit inferiore. Il terzo caso deve essere considerato come composto da due momenti separati: larrivo sul pallone, incerto con una imprecisione al momento nellimpatto. Il controllo avviene e ordina il rallentamento e d inizio ad una compensazione che si attua attraverso loscillazione dellarto. Questo nuovo progetto porta la gamba, con una azione pendolare, in avanti/alto (lo stesso fenomeno di compensazione era presente anche nel secondo caso). Il tempo di attivazione, dopo aver colpito il pallone, nel riposizionamento del piede a terra, di oltre i 360 millesimi di secondo. In sintesi

il target il medesimo per tutti e tre i casi; nel primo viene realizzato, nel secondo parzialmente corretto in itinere e nel terzo siamo di fronte ad una vera e propria modifica del progetto. Analizzando lappoggio finale possiamo dire che nei primi due casi il gran trocantere continua la sua corsa in avanti e larrivo a terra sull avampiede, nel terzo caso sulla pianta. Questultimo ha la caratteristica di avere il corpo pi fermo dopo lesecuzione e un equilibrio statico finale maggiore. BIBLIOGRAFIA I . Nicoletti, A. Bossi, S.Milani, G. Pelissero, La crescita del bambino italiano, ed. Centro Studi Auxologici, Firenze,1992

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FONDAZIONE MUSEO DEL CALCIO

TESTIMONIANZE

Riteniamo cosa utile presentare un pezzo pubblicato su IL CALCIO ILLUSTRATO del 1933, scritto da Bruno Slawitz, giornalista sagace ed informato del costume degli italiani visti con particolare humor. Rendiamo giustizia ad un personaggio magnifico del calcio internazionale: il portoghese. Portoghese chiunque riesca ad entrare a sbafo negli arenghi calcistici, ed i portoghesi, o filtradores, si dividono in diverse categorie: a) professionista; b) dilettante; c) occasionale; d) perpetuo. Notate bene. Le categorie possono continuare allinfinito, come le due rette che rappresentano geometricamente le parallele. Ogni sbafatore totalmente differente dal compagno. Ognuno ha i suoi metodi e le sue trovate di cui gelosissimo. * Il professionista. Intendiamoci, non professionista in quanto riscuote un compenso per filtrarsela allinglese, no. professionista in quanto il prototipo della macchietta. C un vecchio adagio, se non sbaglio, che sussurra: portoghesi si nasce, non si diventa. Il cosiddetto professionista portoghese nato. Egli non va a far coda da postulante alle segreterie sportive. Egli si sente leso nei propri diritti se non gli arriva il biglietto dinvito, magari in busta chiusa, magari lasciato in portineria dal fattorino della societ. Se si arriva al venerd sera ed il biglietto ancora non arrivato, egli telefona dignitoso e seccato al segretario del club. Pronto? Sono il cavalier Gio48

su. Come mai non mi avete ancora mandato il biglietto? Cavaliere, siamo dolenti, ma vi sono delle limitazioni. Mi spiace tanto per i... limitati, ma guardi che a non inviarlo a me grave sbaglio. Ne parli al presidente. Insomma va a finire che il povero segretario non ne parla al presidente ma, convinto di aver fatto una gaffe a non inviare lomaggio, provvede immediatamente. Ed il primo professionista la domenica sar sul campo sui cuscini dei primissimi posti, a criticare, a fare la boccuccia. S, perch una dote principe del filtreador professionista, quella di non essere mai contento. Noblesse oblige. Come nei teatri quello pi accanito a fischiare la commedia il miglior amico dellautore, cos an-

che nel football il pi criticone quello entrato a sbafo. * Dilettante. Non sgomentatevi. Il dilettante, che ha avuto un biglietto a sbafo una volta tanto, ci prende gusto e comincer la carriera timidamente, per poi prendere animo ed infine arrogarsi tale diritto e passare tra le file del professionismo. Il dilettante - dicevamo - ha trovato mezzora prima del match, e mentre si accingeva a comperare il regolare biglietto, unamico o calciatore o dirigente, cui avanzato in tasca un biglietto dinvito. Ciao , caro, che fai? Compro il biglietto! Non darti pena. prendi questo. dunque la manna piovuta dal cielo. Il ... beneficiato ringrazia, entra quindi a sbafo e se la gode

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un mondo (il dilettante il contrario del professionista, poich trova che tutto va benone). Quel giorno uno dei giorni pi lieti per lui. Il giorno della prima sbafatura, pu pianificarsi per il filtreador, al giorno del primo bacio o del primo giorno di scuola. Ma potete essere sicuri che ormai il germe entrato e comincia a lavorare. Sciagurato donatore del biglietto dinvito! Il venerd incontra davanti al portone di casa sua, il dilettante (una combinazione naturalmente, una fortunata combinazione), che dopo i convenevoli duso, e come sta, come sta sua moglie, e il maschiotto, e tutte le altre persone di famiglia, prima di accomiatarsi, ha bisogno di dirti una cosa che si era dimenticato: A proposito (tanto a te non costa nulla) non avresti un bigliettuccio per la domenica? Lamico non scortese e il bigliettuccio salta fuori, come salter fuori il venerd della settimana seguente ed ... omnia scula sculorum, omen. Ed il dilettante presentato. * Terza categoria, ovvero, loccasione. Questo genere di tizio merita tutto il rispetto, poich il tipo pi grandioso che vi sia nella corporazione. uno che di solito non si in-

teressa di calcio, ma proprio quella domenica, deve presenziare a quella partita. Non ne pu proprio fare a meno. Te lo vedi capitare, fresco come una rosa, e con la faccia raffazzonata per le grandi occasioni. Caro amico, come stai? Forse non ti ricordi pi di me, ma ti prego di frugare fino in fondo alla tua memoria. Ti ricordi di Cinzio Squilli? E come no? Non ti ricordi che siamo stati assieme in terza elementare? Certo, tu ti ricordi! Cinzio Squilli era un tipo ameno, indimenticabile. Ed ecco che ti assale londata della rimembranza. E ricordi questo, e quello, e il compagno del banco di dietro che studiava sempre e adesso in galera per peculato, e chi lavrebbe mai detto? E quel maestro dai capelli rossi, si, quello della classe vicina: andato a Cosenza, ma guarda un po. Oh, si, mi ricordo, ti ricordi, ci ricordiamo... E dopo una mezzora e pi, il compagno saccomiata, ma prima di lasciarti lascia la freccia del parto. (Freccia del parto, da partire. Quello sta partendo, naturale che ti salti fuori la freccia del... parto). Ecco, avevo una cosa da chiederti, una cosa... Oh bella non me la ricordo pi! Aspetta! Ah, si, ecco. Tu dirai che sono un seccatore, ma non mi devi dir di no: ad un vecchio amico. Senti: io ho bisogno, assolutamente, scusa sai se ti disturbo, ho bisogno di un... (non negarmelo, perch proprio non ne posso fare a meno) di un biglietti dinvito per il match che domenica il Napoli verr a sostener a Milano. Per il resto non me ne importerebbe per niente, ma alla partita del Napoli ci tengo proprio come una cosa sacra per via di mio zio Peppino, che tu sai, impiegato al Catasto napoletano e viene apposta per vedere il match. Anzi, ti prego, giacch siamo in ballo, di unire unaltro biglietto (quello che serve per me). Puoi mandare pure al mio indirizzo, via Quadronno, 87, oppure, se vuoi passo

io a ritirarli domani, come vuoi, per me lo stesso... * Il portoghese perpetuo un tipo prettamente a se. quello che se ne sta in permanenza davanti agli ingressi in attesa del famoso scappellotto. Egli sattacca a tutto. Al calciatore del cuore, al dirigente che conosce di vista, al commendatore che entra ossequiato (lui lo segue sorridendo, e nessuno gli dice niente perch tanto disinvolto...). Molte volte il portoghese perpetuo aspetta lingresso delle famiglie italiane, quelle composte dal pap, dalla mamma, da quattro o cinque figli, e magari con laggiunta della vecchia zia o del nonno. Entra approfittando della confusione causata dal numero delle persone. Il capo famiglia ha i biglietti in mano e gli presenta al portiere: Sette!... Ed i sette entrano, ma a voler guardar bene i sette sono poi otto, perch il nostro ometto si mischiato e dispensa sorrisi, tanto che sembra faccia parte della famiglia. E in quel momento chi pensa a contare? Sette!... sono sette, sulla, carta, ma otto allatto pratico. Pu darsi che lo peschino sul fatto, e mentre la bella famiglia italiana entra scandalizzata, lui riceve una lavata di testa da quello della societ degli autori. Cosa faceva lei? Niente, niente. Me ne vado. Infatti se ne va, ma per ritentare la sorte ad un altro ingresso. Dite la verit, non se lo meriterebbe questultimo tipo, un bel biglietto dinvito permanente! BRUNO SLAWITZ

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CENTRO STUDI E RICERCHE

COMUNICAZIONE

COMUNICAZIONI DI PRESTIGIO
di Felice Accame Fra etologi e studiosi del mondo animale sempre pi va diffondendosi la convinzione che alcuni comportamenti apparentemente altruistici soddisfino, in realt, esigenze di prestigio allinterno del gruppo sociale. In alcune specie di uccelli, per esempio, il maschio dominante dorme, protettivamente, ad un estremo della fila, mentre il suo immediato sottoposto nellordine gerarchico, dorme allaltro estremo. Come raccontano Amotz e Avishag Zahavi (in Il principio dellhandicap, Torino 1977), nei garruli uccelli passeriformi che vivono in zone mediorientali il maschio dominante porta il cibo a chi fa la sentinella perch i compagni possano mangiare in santa pace, ma guai a chi gliene porta quando il turno di guardia tocca a lui. Se ne intaccherebbe il prestigio sociale. Prestigio che costa o, anzi, che deve costare (a volte poco come fare pi turni di guardia e mangiare di meno -, a volte tanto, tantissimo come finire per primo tra le grinfie di un predatore). Nelle societ umane il fenomeno particolarmente evidente allorquando si fa un regalo. Questo, infatti, spesso chiamato a svolgere la funzione di incrementare il prestigio di chi lo fa. Tanto vero che ci si vergogna nel fare un regalo di valore inferiore rispetto a quello che si ricevuto. Tanto vero che, per altri versi contraddittoriamente, finiamo col fare il regalo pi costoso agli amici pi benestanti e quello meno costoso agli amici pi poveri. Nella sempre pi complessa realt di una squadra di calcio, nella misura in cui ciascun componente acquisisce una dimensione pubblica, di ampia visibilit, la salvaguardia del prestigio diventata
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un problema cruciale. Chiunque interpreti un ruolo per il quale diventi riconoscibile ambisce al mantenimento del prestigio e ci, a volte, pu ingenerare pi di una situazione conflittuale con altri. Gioca per il proprio prestigio il calciatore che, nelle interviste, addossa pi e meno velatamente le responsabilit di una propria opaca prestazione o sulle spalle dei colleghi o su quelle dellallenatore. Gioca per il proprio prestigio lallenatore che, dopo una sconfitta, tenta di scaricarne la colpa sui giocatori che, peraltro scelti da lui, non avrebbero ben compreso le istruzioni date o avrebbero addirittura sottovalutato gli avversari. Alla costruzione di questa irrinunciabile condizione di privilegio pu contribuire un po di tutto. Come nel calcio dlite conta il numero delle guardie del corpo, lautomobile sportiva fuori serie, i fisioterapisti personali o laiutante vocale di panchina (lallenatore in seconda che urla allombra dellallenatore titolare), cos, nel calcio di base, conta ancora la scarpa speciale, i parenti che applaudono in tribuna o la stretta di mano del Presidente. Tutto fa. Ma pi si affida il proprio prestigio allesteriorit e pi se ne dimentica la funzione positiva nei confronti delle relazioni fra persone. Le squadre di calcio e i gruppi umani consimili hanno bisogno di leaders, di modelli positivi, che guidino gli altri ottenendo il miglior risultato possibile dalle loro risorse straordinarie. Ma la condizione di leader non mai acquisita una volta per tutte: occorre saperla mantenere e rinnovare nella crescita collettiva del gruppo di cui si fa parte. E per far ci occorre mettersi in discussione, spen-

dere nella misura delle proprie risorse. Le societ animali insegnano: i dominanti, se non fanno nulla per guadagnarsi quotidianamente il prestigio acquisito, cambiano, vengono rimpiazzati. Nessuno pu vivere di rendita neanche nella giungla delle relazioni umane per quanto si nasconda dietro i simboli del prestigio gi acquisito. ormai consapevolezza diffusa quanto sia difficile e delicato, oggi, il ruolo dellallenatore di calcio. Deve parlare lingue diverse, venire a contatto con culture nuove, educare se stesso e gli altri alla tolleranza e alla coerenza, districarsi in un groviglio incessante di comunicazioni che lo trascendono. Ai massimi livelli, deve saper gestire i campioni; alla base deve saper individuare e far crescere i talenti. Gli torner utile, allora, riflettere e far riflettere sulla natura del prestigio durevole, quando costa qualcosa, effimero, quando non costa nulla. Felice Accame

A partire da questo numero del Notiziario, non sar pi pubblicata la pagina della Fondazione Museo del Calcio con la lista delle pubblicazioni acquistabili. Chi desidseri continuare ad essere informato sulle pubblicazioni disponibili presso la Fondazione, pu contattare il Museo del Calcio al sito museodelcalcio.it o alla casella di posta elettronica info@museodelcalcio.it

Tutto lEuropeo partita per partita

GRUPPO A Liegi 12.06 Germania - Romania 1-1 Eindhoven 12.06 Portogallo - Inghilterra 3-2 Arnhem 17.06 Romania - Portogallo 0-1 Charleroi 17.06 Inghilterra - Germania 1-0 Charleroi 20.06 Inghilterra - Romania 2-3 Rotterdam 20.06 Portogallo - Germania 3-0 Classifica 1. Portogallo 9 2. Romania 4 3. Inghilterra 3 4. Germania 1

GRUPPO B Bruxelles 10.06 Belgio - Svezia 2-1 Armhen 11.06 Turchia - Italia 1-2 Bruxelles 14.06 Italia - Belgio 2-0 Eindhoven 15.06 Svezia - Turchia 2-0 Bruxelles 19.06 Turchia - Belgio 2-0 Eindhoven 19.06 Italia - Svezia 2-1 Classifica 1. Italia 9 2. Turchia 4 3. Belgio 3 4. Svezia 1

GRUPPO C Rotterdam 13.06 Spagna - Norvegia 0-1 Charleroi 13.06 Jugoslavia - Slovenia 3-3 Amsterdam 18.06 Slovenia - Spagna 1-2 Liegi 18.06 Norvegia - Jugoslavia 3-4 Bruges 21.06 Jugoslavia - Spagna 3-4 Arnhem 21.06 Slovenia - Norvegia 0-0 Classifica 1. Spagna 6 2. Jugoslavia 4 3. Norvegia 4 4. Slovenia 2

GRUPPO D Bruges 11.06 Francia - Danimarca 3-0 Amsterdam 11.06 Olanda - Rep. Ceca 1-0 Bruges 16.06 Rep. Ceca - Francia 1-2 Rotterdam 16.06 Danimarca - Olanda 0-3 Liegi 21.06 Danimarca - Rep. Ceca 0-2 Amsterdam 21.06 Francia - Olanda 2-3 Classifica 1. Olanda 9 2. Francia 6 3. Rep. Ceca 3 4. Danimarca 0

QUARTI DI FINALE Amsterdam 24.06 Turchia - Portogallo 0-2 Bruxelles 24.06 Italia - Romania 2-0 Rotterdam 25.06 Jugoslavia - Olanda 1-6 Bruges 25.06 Spagna - Francia 1-2

SEMIFINALE Bruxelles 28.06 Portogallo - Francia 1-2 (golden gol) Amsterdam 24.06 Italia - Olanda 0-0 (3-1 ai rigori)

FINALE Rotterdam 02.07 Francia - Italia 2-1 (golden gol)

FORZA AZZURRI!

FEDERAZIONE ITALIANA GIUOCO CALCIO

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