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bergamoartigiana MAGGIO 2013

AGENDA DELLUNIONE EUROPEA

Una domanda a
Abbiamo chiesto alla presidente del Gruppo Donne dellAssociazione Artigiani, Ida Rocca e al presidente del Gruppo Giovani Daniele Lo Sasso, un parere in merito alla proposta della Commissione Europea, diretta a promuovere sul territorio lattivit imprenditoriale nei settori di loro appartenenza.

Ida Rocca

Daniele Lo Sasso

ul fronte della formazione, da oltre dieci anni le donne imprenditrici dellAssociazione Artigiani di Bergamo hanno la possibilit di inserirsi nel progetto gratuito Punto.Informativo.Donna per poter essere personalmente seguite da consulenti e mentore/coach. A questo proposito in Lombardia sono gi in atto alcuni progetti per le giovanissime, quali a livello lombardo il progetto Girls Day e il PMI Day a Bergamo, finalizzati a formare/informare le giovani su tutto ci che concerne il sistema artigianato e accompagnarle nelle aziende. Sotto laspetto della creazione di un contesto adeguato, in seguito allimportante Accordo tra il Movimento Donna Impresa e YWEA (Young Women Entrepreneur Association), stato attivato un gruppo di lavoro per facilitare uno scambio di informazioni bilaterali e per un eventuale approccio allestero e alle sue opportunit. Segue la logica europea dellimprenditore quale modello, la candidatura della nostra imprenditrice Daniela Bona quale ambasciatore in un progetto tra Croazia ed Europa che coinvolge anche il presidente dei Giovani Imprenditori Daniele Lo Sasso. Per quanto riguarda laccesso al credito esistono molte iniziative messe in campo dalla nostra Camera di Commercio e dalle Banche di Credito Cooperativo, inerenti i giovani e linternazionalizzazione, sia per le attivit in start-up che per quelle consolidate. Per queste ragioni lattenzione della nostra Associazione porter sicuramente ad ottimi risultati. Infine importante il ruolo degli imprenditori in pensione ed auspicabile il loro coinvolgimento per progetti di mentoring/coaching.

ggi i giovani imprenditori si trovano purtroppo in balia di una situazione, che hanno ereditato, costituita da scelte sbagliate, una continua corsa contro il tempo per far ripartire il Sistema Italia. I primi anni di attivit sono una incessante lotta contro le difficolt di accesso al credito, la necessit di strutturazione finanziaria e un mercato in continua evoluzione. La globalizzazione potrebbe essere la fonte per costanti stimoli e confronti, ma richiede anche una formazione mirata per i giovani, che in termini di tempo e costi peserebbe notevolmente sui bilanci delle aziende; per questo le Associazioni hanno il compito di creare contesti favorevoli, attraverso precisi programmi di formazione manageriale e tecnica, che economicamente incidano il meno possibile. Fortunatamente i giovani possiedono la motivazione e lentusiasmo che consentono loro di credere in quello che fanno, innovando e reinventando il proprio modo di lavorare. Lo scambio continuo di esperienze con altri giovani artigiani permette loro di diffondere una conoscenza condivisa; la costante creazione di relazioni con tutto il mondo supera le barriere della lingua e permette di valorizzare il Made In Italy. Allo stesso tempo per i giovani hanno bisogno di essere rappresentati dalle Associazioni, che devono contribuire alla loro formazione/informazione con proposte utili ad un concreto sostegno finanziario per le loro imprese. Spero che questo piano dazione europeo per il potenziamento dellimprenditorialit rappresenti una linea guida concreta che definisca il sostegno di cui i giovani hanno realmente bisogno. Per questo indispensabile far partecipare ai tavoli di concertazione il maggior numero possibile di giovani.

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