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FP1B06 - FILOSOFIA DELLA NATURA SOMMARIO A) L'ENTE QUANTO. NATURA DELLA MATEMATICA Introduzione 1.

- Quantit, estensione e numero a) Quantit o estensione come prima propriet del mondo fisico b) Che cos' la quantit c) Propriet della quantit: . Divisibilit . Additivit . Limitabilit, figurabilit . Tridimensionalit d) Tipi di quantit (secondo l'additivit e la divisibilit): - continua - contigua - discreta (separata) e) L'unit e il numero: - l'unit come principio e misura del numero - il numero come molteplicit misurata dall'unit - misura: operazione per conoscere la quantit di una cosa f) Esistenza del continuo e del numero . Esistenza del continuo . Esistenza del numero - numero numerante e numero numerato o numerabile - numero negativo, numero immaginario 2.- L'infinito nella quantit a) Problema b) Definizione e tipi d'infinito ) Definizione ) Tipi: attuale, potenziale

) L'infinito nella divisibilit, l'additivit e la grandezza ) L'infinito numerico (numero infinito) 3.- Essenza metafisica dell'ente quanto a) Problema filosofico dell'ente quanto b) Antinomie dell'ente quanto (dal punto di vista metafisico) c) Soluzione delle antinomie (composizione atto/potenza) d) Dimostrazione della composizione atto/potenza nell'ente quanto: ) Dalla sua divisibilit ) Dalla molteplicit numerica e) Le parti integranti nel tutto quantitativo: Si trovano in potenza prossima all'atto B) L'ENTE MOBILE; SPAZIO E TEMPO (CINEMATICA) Introduzione Movimento come propriet fondamentale del mondo fisico Divisione: 1. Movimento: definizione e analisi metafisica 2. Condizioni del movimento: spazio, tempo, luogo 1. Movimento a) Realt del movimento. Opinioni: ) Parmenide e la sua scuola: negazione del movimento ) Zenone di Elea, argomenti a favore dell'immobilit dell'ente: (1) argomento della dicotomia (2) argomento di Aquille e la tartaruga (3) argomento della freccia (4) argomento dello stadio ) Democrito: movimento soltanto locale ) Aristotele: composizione A/P nell'ente mobile; risposta agli argomenti di Zenone b) Tipi di movimento Movimento in genere: passo dalla potenza all'atto

) in senso larghissimo (equivoco): "movimento" in Dio ) in senso improprio: creazione e annichilazione ) in senso proprio: cambiamento di un ente da uno stato a un altro. Tipi: (1) in senso stretto (): * movimento locale (spostamento) * movimento quantitativo (aumento o diminuzione) * movimento qualitativo (alterazione) (2) in senso largo (): * mutazione sostanziale (generazione, corruzione) - Qualit: continuo fluente o dinamico c) Analisi formale del movimento continuo (in senso pi stretto) ) Movimento: passo dal termine a quo a quello ad quem ) "Omne quod movetur et movebatur et movebitur" ) Il movimento locale continuo, successivo e temporale ) Le parti del movimento locale sono continue d) Analisi metafisica del movimento continuo: "Atto dell'ente in potenza in quanto in potenza" (Aristotele) e) Movimento locale: spostamento da un luogo a un altro. Il luogo 2.- Nozioni di spazio e tempo Introduzione. Parametri fisici primari. Diverse concezioni a) Nozione di spazio - Etimologia, origine - Principali accezioni della nozione di spazio: ) spazio matematico (o spazio geometrico): - oggetto proprio della geometria elementare - concetto astratto (estensione pura considerata in s) - non un puro ente di ragione, ma un ente reale accidentale ) spazio sensitivo (cfr. sensibile comune, qualit primarie): - sempre lo stesso - centrato soggettivamente (in funzione del soggetto) - finito e limitato - costituito dall'insieme degli oggetti percepiti ) spazio immaginativo: si d nel senso interno - corrisponde analogicamente allo spazio sensitivo - quadro globale esteso indefinitamente - pu essere in parte o totalmente vuoto di oggetti - non eliminabile (fondo dell'immaginazione)

N.B. Pericolo di trasposizione acritica ) spazio assoluto: di ordine intellettivo - realt estesa, omogenea e infinita, sussistente, vuota, indipendente dai corpi particolari ma capace di riceverli e contenerli - estensione infinita tridimensionale, esistente in s, indipendentemente dai corpi, come condizione oggettiva del movimento e l'esistenza stessa dei corpi - origine: a partire dello spazio immaginativo - altri nomi: spazio vuoto; spazio immaginario - puro ente di ragione ) spazio fisico: grandezza misurabile propria della Fisica b) Nozione di tempo (). Principali accezioni: ) Tempo sensoriale: simultaneit, successione, durata delle sensazioni attuali (presente), avute (passato), attese (futuro) ) Tempo psichico: flusso continuo delle sensazioni, percepite e unificate nella coscienza (la quale le pu misurare, numerare, per es. ritmo). ) Tempo fisico: flusso oggettivo e continuo di movimenti - eventi del mondo reale. Stesse propriet del tempo psichico ) Tempo assoluto: flusso continuo, indipendente dagli eventi particolari e sostrato di essi, che trascorre in modo omogeneo e indefinito. puramente immaginario (ens rationis) ) Definizione aristotelica del tempo: "Numero (misura) del movimento (e del riposo) secondo il prima e il dopo" (dello stesso movimento) - relazione intima fra tempo e movimento, ma anche distinzione - elemento proprio del tempo: successione continua e numerabile - il tempo soltanto il numero (misura) del movimento secondo la successione delle sue parti anteriori e posteriori (per questo omogeneo) ) Misura del tempo: numerazione ordinale del movimento; proporzione cardinale dei tempi Unit di misura, da movimenti uniformi e costanti: - ciclici (vgr. regolarit del movimento delle orbite (t. astronomico) - oscillatori: pendolo, molla spirale (orologi "moderni") - pulsanti (pulsazioni costanti del cristallo di quarzo, o atomiche) * Reciprocit fra il tempo e il movimento * Oggettivit del tempo, analoga a quella del numero * Pu esistere il tempo senza l'anima? 3. Realt dello spazio e del tempo Introduzione. Questione propria della filosofia della natura (statuto ontologico dello spazio e del tempo) Posizioni estreme: - realismo esagerato (Newton)

- soggettivismo (Kant) Posizione intermedia: realismo moderato o critico a) Spazio e tempo assoluti Nozione: spazio e tempo come realt sussistenti Opinioni: - Democrito e il vuoto - Surez: lo spazio vuoto come puro ente di ragione - Descartes: lo spazio l'estensione dei corpi - Gassendi: lo spazio e il tempo sono enti reali e assoluti - Newton e Clarke: moto assoluto e apparente Valutazione: - non osservabile il riferimento ad uno spazio/tempo assoluto - non ha rilevanza per la scienza (per la relativit galileiana) - lo spazio non pu essere condizione previa per l'esistenza dei corpi (lo stesso per il tempo rispetto ai movimenti) - lo spazio e il tempo non possono essere assoluti Origine e fondamento della concezione dello spazio e tempo assoluti: spazio e tempo immaginativi Conclusione: - lo spazio reale costituito dall'insieme dei corpi reali - il tempo reale costituito dall'insieme degli eventi reali b) Spazio e tempo come forme soggettive Nozione: riduzione dello spazio e del tempo a concezioni soggettive Opinioni: - idealismo acosmistico di Berkeley - idealismo assoluto di Fichte, Schelling, Hegel - empirismo di Locke e Hume - razionalismo di Leibniz - criticismo di Kant (1a antinomia delle idee cosmologiche) Argomenti di Kant contro la realt dello spazio e del tempo: - le nozioni di spazio e di tempo sono a priori (condizioni di possibilit dell'esperienza) - sono condizioni soggettive prerequisite dell'esperienza (la loro rappresentazione ineliminabile) - dunque, spazio e tempo sono soggettivi (forme pure del soggetto) (funzione di unificare e ordinare i dati dell'esperienza) - lo spazio e il tempo sono forme a priori della sensibilit Valutazione: - i presupposti (empiristi e newtoniani) di Kant sono falsi - lo spazio e il tempo non sono forme innate e immutabili - superamento della concezione classica dello spazio e del tempo (spazio non-euclideo: relativit generale; tempo intrinseco)

Risposta agli argomenti kantiani: - le nozioni dello spazio e del tempo si formano per astrazione (a partire dell'esperienza di oggetti estensi ed eventi temporali) - ineliminabilit dello spazio e del tempo immaginativi (a ragione della materialit dell'immaginazione) - lo spazio e il tempo non sono assoluti, ma sono reali (propriet reali delle cose esistenti, di cui abbiamo esperienza) - nozione intellettiva dello spazio e del tempo (unit mentale) c) Spazio e tempo come forme astratte dall'esperienza Posizione del realismo aristotelico-tomistico: - contro l'ultrarrealismo e il soggettivismo - contro l'opinione suareziana (spazio e tempo come enti di ragione) Lo spazio e il tempo sono concetti astratti. Origine sperienziale - dunque, sono propriet reali delle cose reali - ma distinguiamo fra quello che si conosce e il modo come si conosce (oggettivo) (soggettivo) (cfr. teoria dell'astrazione) Lo spazio e il tempo s'identificano con l'estensione e il movimento - ma considerano i loro soggetti in modo astratto (abstractio formae) - sebbene non sono totalmente astratti (come le entit matematiche) - da ci derivano le propriet caratteristiche di essi (unit formale) In sintesi: - Lo spazio fisico costituito dall'insieme dei corpi materiali estesi - Il tempo fisico costituito dall'insieme dei movimenti reali degli enti materiali ) Realt dello spazio: - Lo spazio assoluto non esiste, ma lo spazio fisico si - Questo costituito dall'insieme dei corpi nel loro rapporto locale - Se il movimento locale reale, anche lo spazio deve essere reale ) Realt del tempo: - Il tempo non solo numero numerante, ma anche numero numerato. (si misura il prima e il poi del movimento) - Se il movimento reale, anche il tempo reale (per es. segni materiali del tempo) Questione della natura del tempo - problema: la realt del tempo dipende dalla realt delle sue parti - allora, "tempus est in anima"?

- il tempo reale non solo nella coscienza - la realt del tempo dinamica (come il divenire) - il tempo costituito dal flusso continuo del nunc 4. Relativit dello spazio e del tempo a) Introduzione. Relazioni spaziali e temporali Lo spazio e il tempo, come misure, implicano relazioni Problema del punto di riferimento b) Relativit galileiana. Contesto: dimostrazione del mov. della terra - principio di inerzia - principio di relativit Limiti della relativit galileiana c) Propagazione della luce e fenomeni elettromagnetici Contesto: determinare il movimento reale della terra - studio della propagazione della luce; esperimento di Michelson - ipotesi sul risultato di questo sperimento. Equazioni di Lorentz d) Relativit ristretta (speciale) di A. Einstein (1905): - ampliamento del principio di relativit - principio della costanza della velocit della luce Einstein deduce cos le equazioni di Lorentz * Problemi della simultaneit di eventi distanti * Rivoluzione nella concezione di spazio, tempo, massa, energia Conseguenze principali della teoria della relativit ristretta: - simultaneit o successione, assoluta / relativa - spazio e tempo, relativi allo stato di mov. del sistema di riferimento - correlativit di spazio e tempo - il fattore spazio-temporale assoluto - cronotopo di Minkowski (1908): equazione quadridimensionale (spazio-temporale, pseudo-euclidea) - velocit della luce (c), massimo assoluto - composizione delle velocit, inferiore alla somma (mai supera c) - la massa cresce secondo la velocit (quando s'avvicina a c) - equivalenza di massa ed energia, secondo la formula: E=mc2 (e trasformabilit massa/energia) Successo teorico e sperimentale, a favore del valore di questa teoria e) Relativit generale (1916) Scopi: - eliminare la restrizione della teoria ai sistemi inerziali

- aver presente l'influsso del campo gravitazionale - Principio della relativit generale (vale per tutti i sistemi di riferimento) - Principio della identit fra massa inerziale e gravitazionale Conseguenze: - passo a geometria non-euclidea (riemanniana) - ricorso al calcolo tensoriale Fenomeni osservabili previsti dalla teoria: - spostamento del perielio di mercurio - incurvamento dei raggi luminosi da parte di un campo gravitazionale - spostamento verso il rosso dello spettro di luce (effetto Einstein) f) Valutazione filosofica della relativit einsteiniana . Aspetto epistemologico. Diverse interpretazioni (soggettivismo, relativismo, positivismo) . Aspetto ontologico: - lo spazio e il tempo non sono assoluti - lo spazio e il tempo non sono entit matematiche astratte - dove c' il pi e il meno, c' un massimo assoluto - non c' un tempo unico; i rapporti spazio-temporali sono relativi - valore del cronotopo di Minkowski (formalismo matematico) lo spazio e il tempo sono tra loro eterogenei C) LE QUALIT DEL MONDO FISICO Introduzione. Studio dei principi attivi prossimi del mondo fisico 1. Visioni opposte del mondo: a) Visione naturale (esperienza spontanea delle qualit sensibili) b) Visione razionalistica - meccanicistica (oppone sensi/intelletto) 2. Meccanicismo come sistema filosofico - nega l'esistenza di qualit sensibili intrinsecamente variabili - riduce la realt materiale a quantit e movimento Diverse forme: Democrito, Galileo, Descartes, Locke, Kant, fisica mod. 3. Nozione di qualit a) Elementi caratteristici: - Diversit generica e specifica (qualitativa) - Diversit di intensit b) Definizione descrittiva di qualit c) Tipi di qualit: attive, passive

4. Relazioni fra qualit e quantit: a) Quantit per accidens della qualit (quantitas extensiva) b) Quantit per se della qualit (quantitas intensiva) 5. Realt delle qualit sensibili a) Possiamo avere idee chiare e distinte di esse b) Conosciamo la quantit e il movimento grazie alle qualit c) Senza le qualit non ci sarebbe n attivit n causalit d) La fisica non adopera semplici quantit, ma quantit qualificate 6. Qualit nella scienza fisica a) Movimento locale b) Energia (diverse specie: cinetica, termica, atomica, elettrica,...) c) Campi di forze (gravitazionale, magnetico, elettrostatico,...) d) Relazioni spazio-temporali e) Massa f) Particelle elementari D) CAUSALIT E LEGALIT NEL MONDO FISICO Introduzione. Studio formale dell'attivit del mondo fisico 1. Causalit a) Nozione e tipi (efficiente, finale, materiale, formale) b) La causa efficiente e la sua azione (emanazione, partecipazione) c) Negazione della causalit nella natura - razionalismo (meccanicismo cartesiano): urto fra corpi - empirismo (Hume): successione abituale, credenza - criticismo (Kant): categoria a priori dell'intelletto - positivismo (Comte): desiderio di spiegazione d) Affermazione della causalit - come dato di esperienza - come esigenza della ragione - come oggetto della scienza 2. Le leggi della natura Introduzione. Esperienza della regolarit e costanza nella natura a) Concetto analogico di legge b) Legge fisica: relazione regolare e costante tra fenomeni - Principio della regolarit nella natura

- Principio del determinismo fisico - Principio di causalit Fisica contemporanea: legge dinamica, statistica, probabilistica c) Negazione delle leggi fisiche (Democrito, Hume, Kant, positivismo, empirio-criticismo: Mach; convenzionalismo: Poincar; fil. della sc.) d) Valore ontologico delle leggi fisiche e) Dalla legalit al determinismo (fisica classica) - precedenti (determ. antico): + tutto ci che accade ha una causa + posta la causa, ne segue l'effetto critica (s. Tommaso: I, q.115 a.6; In VI Metaph., lc.3) - F. Surez; Descartes e Galileo; Newton e Laplace (determ. rigido) f) Declino del determinismo - nella filosofia: spiritualismo (Boutroux, Bergson, Blondel) - nella scienza: * sviluppo del calcolo probabilistico e statistico * leggi statistiche nei fenomeni fisici * teoria dei quanti g) Principio di indeterminazione di Heisenberg (1927): non possibile determinare allo stesso tempo la posizione e lo stato di movimento di una particella con un margine di incertezza al di sotto del quanto di azione di Planck (h) Ragione: "effetto Compton"; natura delle particelle elementari h) Valutazione filosofica dell'indeterminismo quantico: - Stato attuale della meccanica quantica - La meccanica quantica, il determinismo e la causalit - Limiti dell'indeterminismo quantico - Azione "casuale" delle particelle elementari - Interpretazione "ilemorfica" dell'indeterminismo fisico E) LA SOSTANZA MATERIALE E L'ILEMORFISMO Introduzione. Essenza o radice ontologica dell'ente materiale 1. Nozione di sostanza a) sostanza e (essenza, quiddit, natura) b) sostanza e soggetto (subiectum, ) c) sostanza e sussistenza () d) sostanza e ente 2. Tipi di sostanza a) sostanza semplice/composta (separata/materiale) b) sostanza completa/incompleta

c) sostanza prima/seconda (individuo/specie, genere) 3. Caratteristiche essenziali della sostanza: a) unit b) individualit c) aseit (sussistenza) d) dinamicit 4. Esistenza della sostanza materiale a) Se esiste qualche cosa, esiste la sostanza b) Molte volte si nega una concezione sbagliata della sostanza c) Hume e la negazione della sostanza 5. Conoscibilit della sostanza materiale a) La sostanza non sensibile per se, ma per accidens b) La sostanza si conosce attraverso gli accidenti c) Gli accidenti che ci fanno conoscere la sostanza: i propri 6. Distinzione reale fra sostanza e accidenti. Prove: a) cambiamenti accidentali b) unit sostanziale - molteplicit accidentale c) distinzione essere/operare; atto primo / atto secondo 7. Essenza fisica della sostanza materiale a) molteplicit numerica (dato di esperienza) b) molteplicit specifica (gi a livello elementare) c) trasformazioni sostanziali della materia 8. Essenza metafisica della sostanza materiale: ilemorfismo a) L'ente materiale composto nella sua essenza di materia e forma b) Unit sostanziale (due principi costitutivi di una sostanza) c) Dimostrazione dell'ilemorfismo: - mutazione sostanziale (generazione, corruzione) - molteplicit numerica di individui della stessa specie - regolarit nella natura d) La materia prima e) La forma sostanziale

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