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SCHEMA PER LA GUIDA DELLA MOSTRA BIBLICA PARTE STORICA La mostra intitolata BIBBIA, LIBRO DI VITA E DI CULTURA.

. Libro di vita perch molti hanno indirizzato la propria vita seguendo questo libro; libro di cultura perch la Bibbia stato ed un libro estremamente importante dal punto di vista storico letterario, artistico, etico-morale e, perch no, anche scientifico. La storia narrata riguardano il popolo ebraico, il primo popolo monoteista che ha creduto in un Dio unico, spirituale e ineffabile. Non un dio con caretteristiche antropomorfiche. La storia biblica inizia con Abramo, tra il 1850-1650 a.C.; mentre, geograficamente, ci situiamo nel territorio cosiddetto della mezzaluna fertile, tra lattuale Iraq e lattuale Israele. Il popolo ebraico nasce con lalleanza tra Abramo a cui Dio che fa tre promesse: un figlio, una generazione numerosa, una terra. I Momenti salienti di questa storia sono: il ciclo dei Patriarchi, la discesa in Egitto, lesodo e la permanenza nel deserto, lingresso nella Terra Promessa, la Monarchia, il Profetismo, la cattivit di Babilonia, il ritorno in Israele, il Giudaismo e la venuta del Salvatore: Cristo Ges, di cui ci parlano i Vangeli. Infine il corpo delle cosiddette lettere cattoliche e gli scritti neotestamentari. PRIMA SEZIONE: I CODICI Sono detti membranacei perch composti dalla membrana di animali (pecora, vitello, cervo, etc.), sostituirono il papiro, rivelatosi troppo fragile. Quando non erano pi utilizzabili liturgicamente o venivao sepolti o venivano ripuliti e riutilizzati a pezzi oppure venivano utilizzati come copertine di libri, cinghie e strisce. Nella prima bacheca abbiamo due esemplari di Scrolls (rotoli), e un libricino di preghiere del VI Sec. (periziati dal grande orientalista Francesco Gabrieli) e un Salterio del XVI Sec., sono Codici etiopi che contengono alcuni passi della Bibbia e venivano utilizzati durante i pellegrinaggi. La scrittura lingua geez, unantica lingua semitica. Nella seconda bacheca abbiamo uno scroll (rotolo), una meghillath, rotolo di Ester in ebraico che celebrava antica festa del Purim, la pelle utilizzata quella di pecora. (Per la meghillath, vedi scheda sul CD). Nella terza bacheca abbiamo il rotolo del Libro dei Numeri, di origine polacca risalente al XIX Sec., scritto su pelle di vitello, un esemplare raro e pregiato perch uno dei pochi rotoli scampati miracolosamente ai roghi provocati nazisti polacchi. Nella quarta bacheca abbiamo un bifolio, un folio, vecchio formato di un codice, diviso in due parti, esso apparteneva ad un antico rotolo spagnolo del XV Sec.,lintenso uso lo aveva reso inutilizzabile per fini religiosi e per questo ceduto ad un libraio, il quale avendolo diviso in pi parti le utilizz per farne copertine di libri. In esso abbiamo il testo sacro, scritto in ebraico con carattere maggiore e circondato dalla masorah, note esplicative del testo poste dagli scribi. La masorah aveva una duplice funzione: una esplicativa, laltra decorativa. Nella quinta bacheca abbiamo una Genizah Egiziana del XVI, testo sacro biblico dellantico testamento scritto su pelle di cervo, che avendo esaurito la sua funzione liturgico-sinagogale, fu collocato in un deposito (genizah) dove si lasciavano corrompere essendo materiale organico. SECONDA SEZIONE: LE PRIME BIBBIE STAMPATE Negli anni 50 del sec. XV, Gutenberg abile orafo effettua i primi esperimenti di stampa utilizzando un torchio a vite, un inchiostro ottenuto dallolio di lino e una serie di caratteri mobili ottenuti dalla fusione del piombo, nasce cos la stampa a caratteri mobili. Il primo libro stampato risale al 1455 e fu proprio la Bibbia. In questa sezione abbiamo una serie di Bibbie dette incunaboli o libri nella culla ossia della prima stampa. Essi riportano il testo biblico non ancora diviso in capitoli e versetti, scritta in latino con carattere gotico. Il testo quello della Vulgata di San Girolamo, traduzione in latino dei testi 4

ebraici e greci che San Girolamo fece in Palestina, nelle grotte di Betlemme. La versione della Vulgata era quella cosiddetta Parigina, poich in uso alluniversit medievale di Parigina, la pi diffusa al mondo, ma anche la pi corrotta. Le varie edizioni cinquecentine cercavano di riportare un testo il pi fedele possibile alle fonti ebraiche o greche. Ma non sempre cera la possibilit di consultarle. Per cui si scaten una vera e propria corsa per arrivare primi e dare poi alle stampe testi sempre pi aggiornati. Famosa la vicenda del testo di Erasmo (1514) e quello della Bibbia Complutense del card. De Cisneros (1522). Il testo a volte era circondato da glosse, i commenti delluno e dellaltro che intendevano ricostruire le versioni originali. Da questo desiderio fu spinto Martin Lutero per richiedere la riforma del testo sacro e della stessa Chiesa. TERZA SEZIONE: LE CINQUECENTINE Nel 500 furono realizzate molte edizioni di Bibbia. Ci dimostra che a differenza di quello che si sostiene, la Chiesa non ha ostacolato la stampa, anzi lha incentivata, investendo molto nel settore editoriale per diffondere il sapere religioso. Con grande beneficio della anche della tecnica, della scienza storico-critica e della cultura in genere. Le Bibbie stampate in questo periodo sono chiamate Cinquecentine (1500-1601). Nella seconda bacheca della sezione abbiamo una cinquecentina Lionese Boulle, del 1537; essa riporta ancora lantica struttura del testo biblico: testo unico senza divisione in capitoli e versetti. La terza e la quarta bacheca contengono gli esemplari di Robertus Stephanus detto lEstienne, che fu il primo a dare alla Bibbia lattuale struttura dividendo il testo in capitoli e versetti. Quella del 1527 (prima volta in cui la Bibbia fu divisa in capitoli) e quella del 1545 (prima comparsa dei versetti). Nellultima bacheca abbiamo degli esemplari di Bibbia in formato ridotti, veri e propri tascabili. QUARTA SEZIONE: LE BIBBIE LOVANIENSE E SISTO-CLEMENTINA Nei primi decenni del 500 Lutero crea una vera e propria scissione nel mondo religioso con la Riforma Protestante. Nel 1534 pubblica la sua Bibbia con numerose variazioni del testo tradizionale della Vulgata. Nel 1542, il Papa dellepoca chiese a Lutero di collaborare e di creare una Bibbia comune, Lutero rifiuta e si arriva alla scomunica e lo Scisma. Nel 1545 venne convocato il Concilio di Trento da cui emerge la necessit di rivedere la Vulgata di San Girolamo e di dar vita ad un testo biblico corretto e ufficiale del cattolicesimo. La prima a procedere in questa opera fu lUniversit di Lovanio (Belgio) al cui interno una commissione teologica guidata dal professor Hentel, nel 1547, produsse il primo testo ufficioso della religione cattolica, ufficioso perch la Chiesa ancora non ci aveva messo mano ufficialmente. Nelle seconda bacheca abbiamo la Bibbia Lovaniense, illustrata. Da notare che il volume in esposizione lunico al mondo che conservi le due carte geografiche e arricchita con le cartine geografiche della Palestina. Nelle bacheche successive abbiamo un Salterio (libro dei salmi) e delle Bibbie del Plantin, il pi grande stampatore del 500. Plantin porta delle innovazioni nel modo di stampare: il carattere non pi il gotico ma il romanico-latino, pi rotondeggiante e armonioso, impagina perfettamente il testo, porta a lato le note attribuendole un carattere minore, lascia ampio spazio tra le righe, in modo tale che il lettore nella lettura possa avere un senso di libert e apertura, arricchisce i testi sacri con miniature curate nei minimi dettagli, e anche se ricorre alle illustrazioni impagina perfettamente il testo dividendolo in due colonne perfettamente allineate. Solo nel 1590 la Chiesa, non contenta dei lavori delle varie commissioni teologiche successive a quella di Lovanio decide di operare. Il Papa Sisto V si chiude in Vaticano sei mesi e procede lui stesso a correggere la Vulgata creando cos un ufficiale del Cattolicesimo. Per, nel 1591, vista la morte prematura del Pontefice, viene ritirata dalla circolazione. Il successore, Clemente VIII, nel 1592 d alle stampe 20 copie del testo sistino e si prende un anno di transizione in cui correggere le lacune che il testo ancora riportava. Cos il testo rivisto da Clemente VIII diventa il testo ufficiale

del cattolicesimo solo nel 1593. Questa Bibbia chiamata Bibbia Sisto-Clementina. In bacheca la prima edizione della versione ufficiale cattolica. QUINTA SEZIONE: LE BIBBIE ILLUSTRATE Nel 500 il tasso di analfabetismo era molto elevato, ecco perch si ricorre allimmagine per spiegare e abbellire il testo religioso: nascono cos le prime Bibbie illustrate. La tecnica la xilografia: incisone dellimmagine su legno, successivamente verranno usate lastre di rame incise. La matrice si otteneva incidendo su legni pregiati con punteruoli affilati, ottenendo scritti e disegni particolari. Gli artisti a cui si fa riferimento in questo periodo sono: Esrick, Holbein il giovane, Jean Moni, Vitr e altri. Nella seconda bacheca abbiamo la Bibbia del Mareschall detta scomparsa del 1541, al cui interno che riporta 16 incisioni dellHolbein detto il Giovane in piccolo formato, le illustrazioni riguardano i libri della Genesi e dell Esodo. Questa Bibbia detta scomparsa perch lunica che allinterno riporta il III Libro dei Maccabei, il cui contenuto fu considerato eretico dalla Chiesa, poich ci troviamo in puro scisma luterano, tutti questi esemplari furono bruciati, questo lunico volume ancora esistente. Nel CD rom che correda la mostra si possono ammirare centinaia di vignette illustrative della Bibbia. Nella terza bacheca abbiamo una Bibbia del Roville che illustra la figura di Mos nella pagina di aperture dellEsodo e la distribuzione delle dodici trib dIsraele poste intorno allArca dellAntica Alleanza. Questo esemplare monumentale ricco di illustrazioni. Nella quarta bacheca abbiamo una Bibbia luterana del 1770 la cui tecnica illustrativa lacquaforte. Nella quinta bacheca possiamo ammirare le Bibbie del Mezzana, illustre stampatore veneto, che riporta le illustrazione del Vitr e di altri artisti anonimi. Pezzana ha usao sia legni del 500 e sia matrici in rame. SESTA SEZIONE: LE BIBBIE POLIGLOTTE. Gi nel Congresso di Vienna del 1313 era emersa la necessit di aprirsi verso lOriente, di rispolverare lingue antiche ormai dimenticate, come greco ed ebraico, e scoprire i vari popoli orientali fino ad allora sconosciuti, nascono cos le prime Bibbie poliglotte, Bibbie che riportano il testo in pi lingue. Celebre la Bibbia poliglotta del Cardinale francescano spagnolo, Ximenes de Cisneros, il quale nel 1515-1517 realizza la Bibbia poliglotta detta Complutensis, in cui oltre al testo latino, sono riportati brani in greco ed ebraico. Nella seconda bacheca abbiamo la Poliglotta di Plantin, che riporta il testo in ebraico con traduzione in latino, anche delle note poste a lato, in forma interlineare, cio tra le righe. Nella bacheca successiva la Poliglotta di Parigi il cui testo riportato in greco con la traduzione nella colonna accostata in latino. Nella quarta bacheca abbiamo la monumentale Poliglotta inglese di B. Walton, in prima edizione (1657); la Poliglotta pi completa in quanto riporta il testo in tre lingue principali: ebraico, caldaico e greco e in lingue secondarie tra cui il latino volgare e arabo. Nellultima bacheca abbiamo una Poliglotta interlineare, in cui il testo biblico al centro con caratteri maggiori, la traduzione in forma interlineare ed arricchito dalla glossa del De Lyra, un frate francescano francese il quale avendo origini ebraiche pot spiegare al meglio il testo biblico con le proprie glosse, che vennero identificate con laggettivo di Ordinaria, in quanto essendo molto chiare e complete furono utilizzate nelle omelie dellepoca. SETTIMA SEZIONE: LE TRADUZIONI DELLA BIBBIA IN ITALIANO I primi a tradurre la Bibbia in italiano furono i Protestanti con Diodati che traduce il testo completo della Bibbia nel 1641, opera dal Diodati; essa fu preceduta da unaltra edizione, nel 1607, ma era incompleta. Nel 1747 il Papa Benedetto XIV fu il primo ad autorizzare la traduzione in italiano della Bibbia Cattolica, che fu operata nel 1769 da parte di Mons. Antonio Martini, il quale cur ben 8 traduzioni dellopera. Ogni traduzione martiniana consta dagli 8 ai 16 volumi. 6

Nella terza bacheca abbiamo una traduzione martiniana del 1776, in cui viene tradotto esclusivamente il Pentateuco. Lesemplare esposto riporta la dedica del Martini. Nella bacheca successiva abbiamo unaltra edizione del Martini, quella del 1781. OTTAVA SEZIONE: LA BIBBIA IN ALTRE LINGUE E EDIZIONI DI PREGIO ESTERE Nellottava sezione, sono esposte le Bibbie tradotte nelle varie realt nazionali. Nella prima bacheca abbiamo una traduzione in inglese della Bibbia molto rara, del 1580. Nella seconda bacheca abbiamo la celeberrima Kings James Bible, nella sua prima edizione del 1611. La Bibbia del Re Giacomo, la Bibbia anglicana per eccellenza, la Madre di tutte le Bibbie inglesi, segue la Saincte Bible la Bibbia francese del 1648, nella quarta bacheca abbiamo la Bibbia Luterana rivestita da pelle di scrofa e in alto un volume con illustrazione, che altro non che la raccolta sugli studi biblici di Lutero del 1578, per interpretare e comprendere il testo luterano. La sezione termina con lesposizione della famosa Poliglotta Siriaca che riporta il testo in siriano e in latino. Il siriaco, come larabo e lebraico, si scrive da destra verso sinistra. Questa lingua essendo molto vicina allaramaico stata di grande aiuto ai filologi per la traduzione dei Vangeli. NONA SEZIONE: GLI STRUMENTI INTERPRETATIVI DELLA BIBBIA. In questa sezione abbiamo una serie di strumenti interpretativi del testo biblico: i commenti dei padri della Chiesa, le glosse del De Lyra, le notazioni e le concordanze. Nella seconda e terza bacheca ci sono due commenti interpretativi di SantAgostino: il De doctrina in cui viene affrontata da Agostino la questione del numero dei Vangeli e il Canone biblico, gli Opuscolo, incunabolo del 1491, e il De Civitat Dei, stampato da Froben a Basilea, in cui vengono spiegati i Libri Profetici. Nella quarta bacheca abbiamo una Bibbia con Glossa ordinaria e interlineare, cio tra le righe, del De Lyra, di cui abbiamo gi parlato nella sezione sesta . Infine una serie di volumi in cui furono raccolte e pubblicate tutte le interpretazioni e studi sul testo biblico e per questo chiamate Notazioni. Mancano in esposizione della mostra le Concordanze, raccolte di elenchi in cui venivano riportate tutte le parole presenti nella Bibbia con i passi biblici di riferimento. DECIMA SEZIONE: LA TERRA SANTA Nonostante il progresso tecnologico e scientifico luomo ha la necessit di conoscere meglio il popolo ebraico, nascono cos i primi volumi che permettono di far conoscere un popolo sconosciuto e nascosto: il popolo ebraico. Nella seconda bacheca della sezione abbiamo un volume di Agostino Calmet in cui spiega le tradizioni, gli usi e i costumi del popolo ebraico. Nella terza bacheca abbiamo un lessico di caldaico, nella quarta bacheca abbiamo la descrizioni di uno dei primi Pellegrinaggi in Terra Santa effettuato da fra No, il volumetto scritto in italiano e arricchito da illustrazioni del percorso intrapreso e dei luoghi visitati e due volumi di Lamy in cui vengono spiegate le tradizioni usi e costumi, la geografia della Palestina e come venivano immaginati i personaggi biblici dagli ebrei. Nellultima sezione abbiamo, in alto, lepitome di Sante Pagnino del 1516, una raccolta di studi sullebraico, pi sotto due grammatiche sulla lingua ebraica curate dal Franchi, quella centrale di Erasmo da Rotterdam. STUDI SULLA LINGUA BIBLICA Dal sec. XVI in poi, si sviluppato un movimento di approfondimento della conoscenza ambientale del mondo biblico. uno dei motivi che maggiormente ha appassionato gli studiosi stata la lingua. Notevolmente diversa da quelle indo-europee, la lingua ebraica ha destato enorme interesse perch la sua conoscenza permetteva di cogliere la pregnanza dellespressioni del messaggio biblico. Fin dallantichit - basta ricordare san girolamo - si sentito il bisogno di accostarsi al patrimonio linguistico originale della bibbia, ma lesigenza fu avvertita maggiormente nel sec. XVI. Grammatiche, lessici, dizionari si moltiplicarono, non solo in latino, ma anche in italiano.

RITI, USI E COSTUMI DEI PADRI Insieme con la lingua, si sviluppato progressivamente un movimento di approfondimento della conoscenza storico-ambientale della Palestina e del mondo ebraico in generale. Sono stati studiati i popoli circonvicini, il territorio con la sua geografia, gli usi, i costumi, i ritmi sacri stagionali, legati alle pratiche agricole, etc. particolare interesse ha suscitato il tempio dIsraele con le sue pratiche rituali, i sacrifici, le feste e le numerose osservanze legali. Su questi argomenti stata prodotta una notevole letteratura, accompagnata da illustrazioni che rendono ben conto della ricchezza e della originalit delle forme e della cultura ebraica. PELLEGRINAGGI, SCAVI E RICERCHE SUI LUOGHI SANTI Dal famoso resoconto del pellegrinaggio di Egeria in Terra Santa, si sviluppata una notevole letteratura sui rapporti dei viaggi in terra santa. La scoperta dei luoghi, levoluzione dei monumenti, la ricerca di reperti hanno sostenuto la tenace volont di ricostruire gli ambienti originali degli avvenimenti biblici, al fine di una maggiore comprensione delle vicende del Popolo di Dio. La storia ci ha consegnato un poderoso volume di informazioni che di secolo in secolo sono stati trasmessi attraverso resoconti e racconti. Davvero originali sono le ingenue xilografie consegnatoci dal racconto pellegrinaggio di Fra Noe(sec. XVIII) o le preziose foto dellottocento famoso sui luoghi santi. Oggi la conoscenza, grazie anche al contributo degli studiosi francescani dello Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme si notevolmente arricchita. Dai loro scavi e dalle loro ricerche molti avvenimenti hanno assunto nuova luce. Non si possono non ricordare le scoperte di Cafarnao, Cana e Monte Nebo. Le scoperte e i ritrovamenti sono stati davvero tanti. SEZIONE UNDICESIMA Abbiamo il Nuovo Testamento regalato da Napoleone III al Papa Pio IX arricchito dalle illustrazioni dei fratelli Wierix la cui raccolta presente nella bacheca accanto. Lopera fu commissionata dal Nadal (Jeronimus Natalis), vicario generale della Compagnia di Ges, dopo il Concilio di Trento. Trattasi della pi bella serie di incisioni del Vangelo del cinquecento. Il disegno del romano Bernardino Passeri. Nella terza bacheca abbiamo cinque esemplari di lastre in rame che serviva per le riproduzioni delle immagini bibliche. Le cui immagini riportate sono sembrano del Drer, anzi una addirittura firmata, ma Drer incideva esclusivamente su legno eppure esse sono riportate su rame. Dice il Vasari che ci troviamo di fronte alla prima causa per il diritto dautore. Il pur grande incisore italiano Marcantonio Raimondi riproduce il Drer su rame. Allorche Drer giunge in Italia vide questa malefatta e si rivolse ad un tribunale che sentenzi in questo modo: il Raimondi avrebbe potuto continuare a riprodurre il Drer purch non ne riportasse pi la firma.

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