Sei sulla pagina 1di 6

Aggiornamenti Professionali

Indennit di disoccupazione e periodi neutri


a cura di Aldo Forte Esperto in materia previdenziale

Per il rispetto del requisito contributivo richiesto per lerogazione dellindennit di disoccupazione, si pu considerare periodo neutro quello fruito dal figlio convivente per prestare assistenza al genitore affetto da grave disabilit. Lo ha precisato il Ministero del Lavoro con risposta ad interpello n.8/12 del 14 marzo 2012, ad un quesito avanzato dal Consiglio nazionale dellOrdine dei Consulenti del Lavoro per avere precisazioni sui requisiti di natura contributiva necessari per ottenere lindennit di disoccupazione ordinaria non agricola. In maniera specifica, stato chiesto se, ai fini del rispetto del requisito contributivo richiesto per lerogazione della suddetta indennit, possa considerarsi periodo neutro quello fruito dal figlio convivente per prestare assistenza al genitore affetto da grave disabilit. Il Dicastero, innanzitutto precisa che lindennit in argomento rappresenta una forma di sostegno al reddito, che viene erogata dallInps ai lavoratori dipendenti assicurati contro la disoccupazione involontaria; in particolare, viene riconosciuta quando il rapporto di lavoro sia cessato per cause non imputabili alla volont degli interessati, o quando gli stessi siano stati licenziati, oppure se il rapporto di lavoro a tempo determinato sia venuto meno per scadenza del termine. Per quanto concerne i requisiti necessari per poter fruire dellindennit in esame, lart.19, R.D.L. n.636/39 stabilisce che in caso di disoccupazione involontaria, per mancanza di lavoro, lassicurato, qualora possa far valere almeno due anni di assicurazione e almeno un anno di contribuzione nel biennio precedente linizio del periodo di disoccupazione, ha diritto ad unindennit giornaliera. In pratica, vi sono due presupposti, entrambi indispensabili ai fini del riconoscimento del predetto beneficio: lanzianit contributiva, nella misura in cui si richiede che il lavoratore possa far valere, ai fini della disoccupazione involontaria, un contributo versato almeno due anni prima della cessazione dellultimo rapporto di lavoro; il requisito contributivo fissato in un numero pari ad almeno 52 contributi utili settimanali, nei due anni immediatamente precedenti la data di fine del rapporto. da sottolineare, che per contribuzione utile, si deve intendere anche quella dovuta ma non versata, in base al principio della c.d. automaticit delle prestazioni; per il secondo requisito richiesto dalla norma, tra gli altri, si considerano utili i contributi figurativi disposti, ad esempio, nelle ipotesi di astensione obbligatoria per maternit. Non sono considerati utili i periodi di malattia ed infortunio sul lavoro, di cassa integrazione ordinaria e straordinaria con sospensione dellattivit a zero ore, nonch, ex art.42, D.Lgs. n.151/01, le assenze per la fruizione di permessi e congedi per motivi di assistenza a figli con handicap grave.
La Circolare di Lavoro e Previdenza, pag. 20 n.21 del 28 maggio 2012

Infatti, in questi ultimi casi citati, opera il c.d. meccanismo della neutralizzazione, in forza del quale, a fronte del verificarsi di particolari evenienze, risulta possibile effettuare la retrodatazione del biennio, e dunque un suo ampliamento, per un tempo pari allevento occorso. Ne deriva, che in risposta al quesito avanzato, lambito dei periodi neutri costituiti dai congedi di cui allart.42 citato, pu essere annoverato altres quello fruito dal figlio convivente del portatore di handicap grave, qualora non vi siano altri soggetti idonei a prendersi cura della persona affetta da disabilit. Viene ricordato che prima delle modifiche apportate dal D.Lgs. n.119/11, la Corte costituzionale con sentenza n.19/09, nellesaminare la questione di legittimit sui possibili soggetti fruitori dei congedi previsti dallart.42, co.5, ha dichiarato lincostituzionalit della predetta disposizione, per contrasto con gli artt. 2, 3 e 32 Cost., in quanto la stessa, nella sua originaria formulazione, non contemplava nel novero di detti soggetti il figlio convivente determinando, in tal modo, un ingiustificato trattamento deteriore di un soggetto, () tenuto comunque ai medesimi obblighi di assistenza morale e materiale nei confronti del disabile. Concludendo, per analoghe ragioni, e seguendo le argomentazioni sostenute dalla Corte, possibile considerare periodo neutro anche quello di congedo fruito dal figlio per assistere il genitore con grave disabilit, con leffetto di retrodatare il biennio di riferimento, per il computo del requisito contributivo, come sopracitato, salvo il rispetto degli altri presupposti fissati dalla leggi vigenti. Con loccasione sembra utile fare un riepilogo dellindennit di disoccupazione e fare dei cenni allASpI che dovrebbe sostituirla dal prossimo anno. Nel periodo di crisi che stiamo attraversando, sembra utile fare un riepilogo della prestazione a sostegno del reddito corrispondente allindennit di disoccupazione, che interessa non pochi lavoratori. Vediamo in particolare, quali sono le caratteristiche principali di tale prestazione individuando i requisirti ed i soggetti beneficiari. Disoccupazione ordinaria non agricola La prestazione in argomento spetta ai lavoratori assicurati contro la disoccupazione involontaria che abbiano concluso il rapporto di lavoro per motivi non imputabili alla propria volont, ed in particolare ai seguenti soggetti: lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato ed a tempo determinato; lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno "non stagionale"; lavoratori licenziati a seguito di un periodo di lavoro svolto con contratto di inserimento. (I periodi di effettiva attivit lavorativa svolta in esecuzione di tali contratti); lavoratori che risolvono il rapporto di lavoro per "notevoli variazioni delle condizioni di lavoro" anche qualora il licenziamento avvenga per risoluzione consensuale; lavoratori sospesi per mancanza di lavoro (per un massimo di 90 giornate).

Soggetti esclusi

lavoratori che non forniscono ai Centri per l'impiego la dichiarazione di immediata disponibilit allo svolgimento di attivit lavorativa; extracomunitari con permesso di soggiorno stagionale; lavoratori iscritti nella gestione separata che svolgono esclusivamente lavori parasubordinati;
La Circolare di Lavoro e Previdenza, pag. 21 n.21 del 28 maggio 2012

lavoratori autonomi; soci dipendenti da societ o enti cooperativi anche di fatto di cui al (DPR n.602/70); soci delle cooperative della piccola pesca di cui alla (L. n. 250/58); soci delle cooperative teatrali e cinematografiche; caratisti, agli armatori e proprietari armatori imbarcati su navi da pesca da loro stessi armate; apprendisti; lavoratori titolari di pensione diretta. lavoratori che si dimettono volontariamente; fanno eccezione: lavoratrici madri che si dimettono nel periodo di puerperio (o lavoratori padri); Coloro che si dimettono per giusta causa (mancato pagamento della retribuzione, molestie sessuali, modifica delle mansioni, mobbing).

I requisiti Uno dei requisiti indispensabili per aver diritto all'indennit di disoccupazione il requisito dell'anzianit contributiva, cio il lavoratore deve far valere un contributo contro la disoccupazione involontaria versato almeno 2 anni prima della cessazione dellultimo rapporto di lavoro. Perch sia soddisfatto il requisito contributivo, necessario che il lavoratore possa far valere almeno 52 contributi utili settimanali (pari ad un anno) versati nellassicurazione contro la disoccupazione involontaria nei due anni immediatamente precedenti la data di cessazione del rapporto di lavoro. Consideriamo un rapporto di lavoro concluso il 31 ottobre 2008, il biennio di riferimento sar dal 1 novembre 2006 al 31 ottobre 2008, quindi per soddisfare il requisito contributivo, i 52 contributi dovranno risultare versati durante questo periodo. Se in questo periodo dovesse risultare della contribuzione non utile, quest'ultima permetter la retrodatazione del biennio. Per poter erogare la prestazione di disoccupazione necessario che il lavoratore abbia una pur residua capacit lavorativa, infatti nei casi di risoluzione del rapporto di lavoro conseguente al superamento del periodo di conservazione del posto di lavoro (cosiddetto periodo di comporto) per malattia, infortunio o invalidit, il requisito della capacit lavorativa, deve essere comprovato mediante presentazione di certificazione medica contenente le date di inizio e fine della malattia, ecc., nonch la data di riacquisto della capacit lavorativa stessa, data da cui decorrer l'eventuale diritto all'indennit. Contributi utili Affinch possa essere considerato utile il contributo settimanale necessario che la retribuzione media settimanale percepita dal lavoratore sia pari o superiore ad un importo minimo prestabilito. Questo importo minimo prestabilito pari al 45% del trattamento minimo di pensione in vigore al 1 gennaio di ogni anno (l'importo cos calcolato lo definiremo "minimale settimanale"). Pertanto se dividendo la retribuzione del lavoratore per il numero di contributi settimanali versati, l'importo medio settimanale calcolato sar pari o superiore al 45% del trattamento minimo di pensione a gennaio dell'anno di riferimento, le settimane contributive saranno interamente accreditabili. Nel caso in cui questo minimale non venisse raggiunto, il numero dei contributi massimi accreditabili ai fini della disoccupazione, sar calcolato dividendo la retribuzione imponibile annua per il "minimale settimanale". Sono considerati utili anche i contributi dovuti anche se non effettivamente versati (Automaticit), infatti al lavoratore che non ha la possibilit di documentare il proprio trascorso assicurativo/contributivo possibile accogliere la domanda di disoccupazione quando - tramite la Direzione Territoriale del Lavoro, Servizio Ispettivo, o l'Ufficio Ispettivo
La Circolare di Lavoro e Previdenza, pag. 22 n.21 del 28 maggio 2012

dell'Istituto - sia accertata l'esistenza di un rapporto di lavoro soggetto all'obbligo assicurativo. Ci indipendentemente dal fatto che sia possibile o meno recuperare i contributi omessi, purch tali contributi siano utili al raggiungimento dei requisiti previsti. Anno mobile Qualora un lavoratore percepisca l'intera indennit di disoccupazione spettante, non potr beneficiare di un'altra indennit se non a distanza di un anno dalla decorrenza della precedente prestazione. L'anno mobile quel periodo di tempo, della durata di 365 giorni, che decorre dalla data di inizio della disoccupazione indennizzata. Poniamo che un lavoratore che non abbia superato i 50 anni di et, acquisisca il diritto all'indennit di disoccupazione a decorrere dal 10 marzo 2010, potr godere nell'arco dell'anno mobile, cio dal 10 marzo 2010 al 9 marzo 2011 di un massimo di 240 giorni (8 mesi) di disoccupazione, cio una sola indennit per intero. Potrebbe, infatti, verificarsi che il suddetto lavoratore finito di beneficiare dell'intera indennit dal 10 marzo 2010 al 9 novembre 2010, venga riassunto il 12 novembre 2010, lavori per circa 2 mesi sino al 10 gennaio 2011, e successivamente riproponga domanda per ottenere una ulteriore indennit di disoccupazione. Qualora sussistano i requisiti per accogliere questa ulteriore domanda, (anzianit contributiva, contribuzione nel biennio etc.) la domanda dovr essere accolta, ma l'erogazione della prestazione non potr avvenire prima del 10 marzo 2011, cio a distanza di un anno dalla prima prestazione completamente goduta, cio dopo l'anno mobile dalla precedente domanda. evidente che per beneficiare della prestazione il lavoratore dovr restare ininterrotamente disoccupato dopo la presentazione della domanda. Contribuzione non utile, periodi neutri e retrodatazione del biennio Alcuni periodi coperti da contribuzione figurativa non possono essere considerati utili ai fini del raggiungimento del requisito contributivo, e sono: lavoro all'estero in paesi non convenzionati; malattia e infortunio sul lavoro; cassa integrazione straordinaria e ordinaria con sospensione dell'attivit a zero ore; servizio militare, se nell'anno precedente la data di chiamata alle armi non risultano versati 24 contributi settimanali; assenze per permessi e congedi per i figli con handicap grave; questi periodi consentono, con il meccanismo della neutralizzazione, di ampliare il biennio nel quale ricercare le 52 settimane previste dalle norme, ed effettuare la retrodatazione del biennio. Consideriamo il biennio dal 1 novembre 2009 al 31 ottobre 2011, se in questo lasso di tempo sia intervenuto uno dei casi sopraccitati, ad esempio supponiamo che il lavoratore sia stato ammalato per un numero di giorni pari a 50, in questi 50 giorni la contribuzione non pu essere considerata utile ai fini della disoccupazione, ma questi 50 giorni saranno "neutralizzati" e permetteranno la retrodatazione del biennio per un numero di giorni pari al periodo di malattia, (nel caso in esempio 50 giorni). Pertanto il biennio di riferimento non sar pi dal 1 novembre 2009 al 31 ottobre 2011, ma sar maggiorata di 50 giorni, cio l'inizio del biennio, 1 novembre 2009, sar retrodatato di 50 giorni e diventer 21 settembre 2009 e quindi le 52 settimane indispensabili al diritto per l'indennit dovranno essere ricercate nel periodo che va dal 21 settembre 2009 al 31 ottobre 2011.

La Circolare di Lavoro e Previdenza, pag. 23 n.21 del 28 maggio 2012

Nuova Indennit dal 1 gennaio 2013 - ASpI Gli articoli da 22 a 25 del disegno di legge della nuovo Mercato de lavoro, prevedono labrogazione dellindennit di disoccupazione con lintroduzione dellASpI, cio lAssicurazione Sociale per limpiego. Vediamo di seguito gli aspetti principali delle nuove norme. Lart.22, stabilisce che dal 1 gennaio 2013 e in relazione ai nuovi eventi di disoccupazione verificatisi a decorrere dalla predetta data istituita, presso la Gestione delle Prestazioni Temporanee, di cui allart.24 della L. n.88 del 9 marzo 1989, lAssicurazione Sociale per lImpiego (ASpI), con la funzione di fornire ai lavoratori, che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione, una indennit mensile di disoccupazione. Nellambito di tale prestazione, vi rientrano tutti i lavoratori dipendenti, compresi gli apprendisti e i soci lavoratori di cooperativa che abbiano stabilito, con la propria adesione o successivamente all'instaurazione del rapporto associativo, un rapporto di lavoro in forma subordinata, ai sensi dellart.1, co.3, della L. n.142 del 3 aprile 2001; sono esclusi i dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni di cui allart.1, co.2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165. Restano fuori dallapplicazione delle previsioni citate, gli operai agricoli a tempo determinato o indeterminato, per i quali trovano applicazione le norme di cui all'art.7, co.1, del D.L. 21 marzo 1988, n.86, convertito, con modificazioni, dalla L. n.160 del 20 maggio 1988, e successive modificazioni, all'art.25 della L. n.457 del 8 agosto 1972, e all'art.7 della L. n.37 del 16 febbraio 1977, e allart.1 della L. n.247 del 24 dicembre 2007. Per aver diritto alla nuova prestazione, lart.23 del disegno di legge, prevede che venga riconosciuta ai lavoratori che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione ed in presenza dei seguenti requisiti: a) siano in stato di disoccupazione ai sensi dellart.1, co.2, lettera c), del decreto legislativo 21 aprile 2000, n.181, e successive modificazioni ("disoccupati di lunga durata", coloro che, dopo aver perso un posto di lavoro o cessato un'attivit di lavoro autonomo, siano alla ricerca di nuova occupazione da pi di dodici mesi); b) possano far valere almeno due anni di assicurazione e almeno un anno di contribuzione nel biennio precedente l'inizio del periodo di disoccupazione. Non rientrano nella fruizione dellASpI i lavoratori il cui rapporto di lavoro sia cessato per dimissioni o per risoluzione consensuale del rapporto, fatti salvi i casi in cui quest'ultima sia intervenuta nell'ambito della procedura di cui all'art.7 della L. n.604 del 15 luglio 1966. La nuova indennit ASpI, secondo lart.24, rapportata alla retribuzione imponibile ai fini previdenziali degli ultimi due anni, comprendendo anche gli elementi continuativi e non continuativi e delle mensilit aggiuntive, divisa per il numero di settimane di contribuzione e moltiplicata per il coefficiente 4,33. Viene applicata una riduzione del 15 per cento dopo i primi sei mesi di fruizione; la stessa indennit se dovuta, viene ulteriormente decurtata del 15 per cento dopo il dodicesimo mese di fruizione. Per i periodi di fruizione dellindennit sono riconosciuti i contributi figurativi nella misura settimanale pari alla media delle retribuzioni imponibili ai fini previdenziali degli ultimi due anni. I contributi figurativi sono utili ai fini del diritto e della misura dei trattamenti pensionistici; essi non sono utili ai fini del conseguimento del diritto nei casi in cui la normativa richieda il computo della sola contribuzione effettivamente versata. Dal 1 gennaio 2016 e in relazione ai nuovi eventi di disoccupazione verificatisi a decorrere da tale data:

La Circolare di Lavoro e Previdenza, pag. 24 n.21 del 28 maggio 2012

a) per i lavoratori di et inferiore a 55 anni, lindennit ASpI sar corrisposta per un periodo massimo di 12 mesi, detratti i periodi di indennit eventualmente fruiti, anche in relazione ai trattamenti brevi di cui allart.28 (mini-ASpI); b) per coloro che hanno unet pari o superiore ai 55 anni, lindennit corrisposta per un periodo massimo di 18 mesi, nei limiti delle settimane di contribuzione negli ultimi due anni,detratti i periodi di indennit eventualmente fruiti nel medesimo periodo in base allart.23 ovvero allart.28.

La Circolare di Lavoro e Previdenza, pag. 25 n.21 del 28 maggio 2012

Potrebbero piacerti anche