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FILOSOFIE DEL NOVECENTO Prof.

Antonello MICIA Le filosofie dell800 (hegelismo, marxismo, positivismo): sistemi totalizzanti che avevano avuto la pretesa di cogliere la totalit. Pensiero unico o ad una dimensione avevano avuto la pretesa di cogliere la legge che alla base del divenire della storia (dialettica, evoluzione): critica di Popper (societ chiusa) visione essenzialmente ottimistica Hegel: ci che reale razionale, ci che razionale reale Marx: lavvento della societ comunista Comte: fiducia nella scienza

Passaggio dall800 al 900: Nietzsche e la morte di Dio sviluppo delle scienze: teoria della relativit (Einstein) porta a compimento il processo di smarrimento delluomo iniziato nel Rinascimento (canna sbattuta dal vento) La prima guerra mondiale e la fine della belle poque e dellottimismo filosofico dell800

Il 900: impossibilit di individuare un sistema dominante: pluralismo e frammentazione. Cultura del frammento quale indirizzo prende la filosofia: ripresa e approfondimento di indirizzi filosofici precedenti (neopositivismo, neoidealismo, neocriticismo, neoscolastica ) nuovi indirizzi alla luce delle mutate condizioni storiche (esistenzialismo, fenomenologia, personalismo) la crisi del 900 diventa motivo per criticare lo scientismo e segna la ripresa della riflessione sulluomo (esistenzialismo) o per esaltare la componente spirituale (spiritualismo)

La NEOSCOLASTICA Ripresa del pensiero di S. Tommaso dopo la pubblicazione dellenciclica Aeterni Patris di Leone XIII (1879), la cui filosofia era riconosciuta come lunica vera, e in seguito allenciclica di Pio X Pascendi (1907) Perch tale ripresa? Reazione al razionalismo di derivazione illuministica, allimmanentismo idealistico e al materialismo positivistico Reazione al laicismo e alla secolarizzazione (il secolo e la secolarizzazione: dalla teodicea allantropodicea) Ha favorito la fioritura di studi della civilt medievale Il pensiero di S. Tommaso viene utilizzato per comprendere e dare delle risposte alle sfide della civilt contemporanea Dove si sviluppato? Universit di Friburgo in Svizzera e lUniversit di Lovanio in Belgio; in Italia presso lUniversit Cattolica di Milano Quali i maggiori rappresentanti? Gilson e soprattutto J. Maritain

MARITAIN (Umanesimo integrale) Utilizza il tomismo per risolvere i problemi caratteristici del proprio tempo (pedagogia, arte, politica) Distinzione tra Chiesa e Stato riguardo ai fini, ma cooperanti al fine di realizzare un nuovo umanesimo integrale, una nuova civilt, in cui lispirazione cristiana sia motivante e animatrice, dove per le istituzioni laiche mantengono la propria autonomia Assertore della necessit dei valori morali alla base dellazione politica Nemico dei poteri assoluti: tutti i poteri devono dar conto del proprio operato; non c potere senza responsabilit Esiste una legge naturale, non scritta che tutti devono rispettare. I valori morali non dipendono dalla egemonia di un uomo o di una classe, piuttosto giudicano loperato di ogni uomo o classe. Leducazione unarte che tende alla formazione della persona per renderla libera e formarla alla vita democratica, attraverso lazione morale dello stesso educatore, che svolge la funzione di guida intellettuale

SPIRITUALISMO Nasce come reazione al Positivismo, che aveva ridotto i fatti umani a natura Si richiama a Plotino, a S. Agostino e alla verit che abita nellinteriorit dellanima Afferma lirriducibilit delluomo alla natura: luomo interiorit e libert, coscienza e riflessione Sono anche fatti la libert della persona umana, linteriorit della coscienza, i valori Il mondo dello spirito (valori estetici, valori morali, libert della persona, finalismo della natura, trascendenza di Dio) e le vie per indagarlo sono irriducibili a quelle delle scienze Per lo Spiritualismo la filosofia non pu venire assorbita nella scienza: essa si distingue dalla scienza per i problemi che tratta, per i risultati che ottiene, per le procedure che adotta; la specificit delluomo esige uno strumento dindagine sconosciuto ai Positivisti, lascolto delle voci della coscienza luomo spirito, perch quella spirituale lunica attivit che meriti questo nome: infatti, mentre ogni altra attivit materiale causata e subita, luomo attivit causante e agente lo spirito produce non le cose, ma il senso delle cose Lo Spiritualismo si scontra anche con lIdealismo che identifica lInfinito con il finito: affermazione dellassoluta trascendenza dellinfinito Rappresentanti: Maurice Blondel e soprattutto Henri Bergson

Lidea di persona nella storia del pensiero


Da millenni si parla della persona secondo differenti accezioni; nellantica Grecia con il temine di prosopon si indicava nellambito teatrale la maschera nel senso del personaggio; e nel teatro romano veniva traghettato in primo luogo questo significato: non a caso con il termine di persona si indicava anche lattore. Poi luso di tale espressione si allargato indicando luomo nella sua relazione esterna, nel suo rapporto con gli altri in un ben preciso contesto, caratterizzato dalla consuetudine, dallaspettativa, dalla stabilit del ruolo: ma in questo significato sfugge linteriorit, il s, il momento sostanziale e coscienziale; questo tipo di relazione perci pu essere segnata dallapparenza, appunto, della maschera, oppure dallesteriorit del carattere stabile dello stereotipo o del ruolo pi o meno istituzionale. Lo stoicismo rigorizza e introduce a livello filosofico la persona per rinviare al carattere, oppure al compito, o ai compiti delluomo nella vita, in relazione al suo destino.
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Non possiamo non accennare allintroduzione nel diritto del termine di persona da parte dei giuristi romani ad indicare il soggetto di diritti in opposizione agli schiavi e alle cose, che ne sono privi. La riflessione teologica cristiana ha parlato di persone per comprendere la sostanza divina nelle sue relazioni interne, per far luce quindi sulla dinamica trinitaria del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, anche in rapporto al mondo; e per sottolineare il carattere non estrinseco delle relazioni ha usato il termine di ypostasis. In relazione al nostro discorso sulla persona, intendiamo sottolineare la portata speculativa, oltre che teologica, della persona divina del Verbum, del Figlio, del Diouomo: con Lui e in Lui si ha la piena realizzazione delluomo nella sua divinizzazione e la piena realizzazione di Dio anche come uomo, ab aeterno. Proprio affrontando il problema della sostanza divina, Severino Boezio definisce la persona come sostanza individuale di natura razionale; tale definizione segna la riflessione filosofica fino a tutto il medioevo in rapporto alla persone divine. San Tommaso la approfondisce sottolineando la sostanzialit delle relazioni nella natura divina, relazioni non accidentali ma essenziali e sussistenti; perci, in ambito teologico, il carattere relazionale e distintivo della persona, che abbiamo sottolineato in precedenza in un differente contesto e quindi con una valenza soltanto esteriore, assume una valenza ontologica. Con Cartesio, araldo della modernit, si accentua la caratteristica fondamentale della persona come autocoscienza. Nel contesto argomentativo cartesiano la persona intesa nella sua identit quale soggettivit spirituale pensante, svalutando o ponendo in secondo piano la dimensione corporea e quindi laspetto mediatore del corpo nella relazione con gli altri. Eimportante il recupero kantiano della persona nellambito morale, in quanto intesa come sede della legge morale e capace di autonomia; anzi il rispetto di s e degli altri costituisce il contenuto dellimperativo categorico che, infatti, in una delle sue formulazioni recita: Agisci in modo da trattare lumanit, in te e negli altri, mai soltanto come mezzo, ma sempre anche come fine (Fondamenti della metafisica dei costumi, sez. III). E la comunit delle persone come regno dei fini retto da Dio costituisce lideale regolativo della vita morale delluomo. Ma la razionalit morale kantiana si scontra, in un conflitto mai risolto, con la sensibilit, sia allinterno delluomo, con le passioni e gli impulsi, sia allesterno, con il mondo fenomenico.

La destrutturazione (messa in crisi) del concetto di persona La crisi della persona/soggetto passa attraverso la critica operata dai maestri del sospetto, Marx, Nietzsche e Freud. Marx pone in evidenza che la coscienza falsa coscienza: le sue considerazioni sullincidenza dei rapporti di produzione sulla sovrastruttura ideologica hanno posto in evidenza limportanza dei condizionamenti che, a livello fenomenologico, possono anche distorcere, oscurare o annullare la capacit critica. Le indagini psicoanalitiche freudiane hanno aperto, da un altro versante, la consapevolezza che lego non pu pervenire alla trasparenza nei confronti di se stesso, essendo stretto fra le dinamiche dellinconscio e del super-ego. Tuttavia il soggetto cosciente pure capace di riflettere su di s, di analizzarsi percorrendo il labirinto dellinteriorit, tanto che nella figura del terapeuta sembra in grado di districarsi faticosamente allinterno dei propri meandri. Nietzsche ha posto in evidenza il tarlo che rode la modernit, la caduta degli ideali, dei valori, caduta da lui cos ben scolpita nellaforisma 125 de La gaia scienza, dedicato alla morte di Dio. Egli coglie lucidamente il movimento nihilistico che si sta imponendo e cerca di superarlo evocando, nel Cos parl Zarathustra, loltre-uomo, la cui virt che dona annuncia quella tavola delle tavole dei valori, quellal di l del bene e del male, che ha nella dottrina delleterno ritorno la base ontologica. Cos di contro al Nietzsche prospettivista, che via via toglie le maschere fino ad annullare la concezione sostanzialistica dellanima, sta il Nietzsche che annuncia loltre-uomo, la sua volont di redenzione della realt al di l delle antitesi. La crisi della persona nel Novecento passa attraverso lassolutizzazione del relativismo e del limite, approdando al nichilismo.

PERSONALISMO Nasce in Francia con Emmanuel Mounier e si sviluppa intorno alla rivista Esprit, fondata dallo stesso Mounier, il cui primo numero usc nel 1932 Lidea centrale del pensiero personalista quella di persona, nella sua inoggettivabilit, inviolabilit, libert, creativit, responsabilit. La persona vocazione, incarnazione e comunione e si realizza nella comunit, persona di persone. Affermazione del valore assoluto della persona: essa libert, trascendenza, impegno nel mondo, un impegno al quale il materialismo marxista aveva richiamato, anche se aveva scambiato i mezzi (la forma collettivistica) con i fini, cio una forma di vita comunitaria che potrebbe chiamarsi persona collettiva Questa forma superiore di vita, verso la quale la persona deve liberamente dirigere il suo impegno, concepita da Mounier, nello spirito del cristianesimo,
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come una specie di comunit di santi, nella quale gli uomini saranno chiamati a partecipare della stessa vita divina. Persona inserita in un corpo (spirito incarnato), situata nella storia e costitutivamente comunitaria In nome della persona il personalismo si presenta come unanalisi critica del mondo moderno. Via duscita alla crisi: una rivoluzione personalista e comunitaria, fondata su una fede cristiana accettata senza riserve e vissuta senza compromessi. Il Personalismo sorto in seguito alla crisi del 1929, di fronte alla quale alcuni diedero una giustificazione tecnica, altri morale. Alcuni giovani, che si riconosceranno nel personalismo, pensavano che il male era ad un tempo economico e morale, insito nelle strutture sociali e nei cuori; il rimedio non doveva prescindere n dalla rivoluzione economica n dalla rivoluzione spirituale. La via duscita dal disordine stabilito consisteva non in una rivoluzione economica che ignorasse i fondamenti morali e religiosi della crisi, n in una rivoluzione puramente spirituale disinteressata ai drammi che riguardano le vicende storiche, quanto nella teorizzazione e nella costruzione di una comunit di persone: la persona non chiusa in se stessa ma collegata, attraverso la coscienza, ad un mondo di persone Mentre per lo Spiritualismo la coscienza lo strumento fondamentale della conoscenza filosofica, per il Personalismo essa non chiusura nellintimit dellio, ma apertura alle altre coscienze e comunicazione con esse. Siccome alla base del Personalismo cera lintenzione di testimoniare la verit in ogni circostanza, il movimento non si leg ai particolarismi tattici di qualche partito. Il Personalismo nacque e si svilupp come movimento fatto di idee, critiche, stimoli, iniziative e non intese sclerotizzarsi in una ideologia fissa. Alcuni principi: Lungi dal propugnare una posizione anarchica, ladesione del singolo ad una azione collettiva lasciava alladerente una sufficiente libert dazione. La semplice affermazione dei valori dello spirito rischia di essere ingannevole quando non accompagnata da una rigorosa precisazione delle condizioni dattivit e dei mezzi La stretta unione di spirituale e materiale implica che in ogni questione devono essere tenuti entrambi presenti. Il senso della libert e del reale impongono che nella ricerca ci si liberi da ogni a priori dottrinario e si sia positivamente pronti a tutto, anche a cambiare direzione pur di restare fedeli alla realt e al proprio spirito Il senso della continuit storica impedisce di accettare il mito della rivoluzione come tabula rasa, poich una rivoluzione pur sempre una crisi
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morbosa che non porta automaticamente ad una soluzione (cfr. anche Popper). Pur rifiutando la rivoluzione, tuttavia si ammette che alla crisi del proprio tempo non si rimedia senza una contromarcia, una profonda revisione dei valori, una riorganizzazione delle strutture, un rinnovamento delle classi dirigenti.

E. MOUNIER (1905-1950) Fu un uomo e un pensatore scomodo, un cristiano che prendeva il Vangelo radicalmente e senza compromessi. Egli, di fatto, stato il filosofo europeo che pi di ogni altro sent la gravit della crisi del 1929, che meglio intu linsostenibilit di un sistema economico basato sulla rapacit di pochi, che si sforz di delineare una proposta di rinnovamento sociale che perseguisse coerentemente una terza via tra egoismo borghese e totalirismo marxista. Mounier non guarda tanto a S, Tommaso e al Medioevo, quanto al Rinascimento, come a un modello sociale nel quale le esigenze dellintera persona umana sono valorizzate e possono esprimersi in un contesto pubblico e comunitario, stringendo individuo e societ in un legame organico e armonioso. La persona inoggettivabile, incarnata in un corpo e nella storia, per usa natura comunitaria. La comunit una persona collettiva o una persona di persone. Il mondo industriale e borghese ha creato delle folle anonime, in cui lindividuo atomizzato: bisogna riscoprire limportanza del doppio legame delluomo con la trascendenza e con i suoi simili. Il cristianesimo appunto questo: rivoluzione personalistica e comunitaria. La persona umana, infatti, un essere essenzialmente sociale, che stato creato per lamicizia e per lamore Latto damore la pi forte certezza delluomo amo, ergo sum, amore chel porta ad incontrarsi con laltro con il tu. Lincontro con laltro, con il diverso, pensato profondamente, apre allinfinito. La persona ha la consapevolezza di essere strutturalmente al plurale e in cammino sulla terra, nel mondo, anzi nel cosmo. Se ci pensiamo soltanto come esser-nel-mondo, come essere in situazione, della progettualit si sottolineerebbe sempre solo la gettatezza. Lo sforzo di realizzazione, di pienezza e di autenticit, che ci caratterizza nel nostro essere itineranti, sarebbe rigettato in un divenire senza storia, vanificato in
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una temporalit priva di reali differenze qualitative se lautenticit si risolvesse solo nel riconoscimento della costitutiva finitezza. La consapevolezza della finitezza ha come necessario correlativo lapertura allinfinito, che si d costantemente secondo molteplici modalit, dallelevarsi con la riflessione a sempre nuovi meta-punti di vista, alla fede religiosa, allintuizione estetica. La persona essere-in-cammino- insieme e, come tale, si fa carico criticamente, per quel che possibile, delle esperienze della propria storia. La persona nella sua identit consapevole non pu non essere a se stessa soggetto e oggetto, non pu non scandagliarsi, essere itinerante in se stessa mentre itinerante nel mondo; litinerario interiore, la confessione di agostiniana memoria, sono tanto pi fecondi quanto pi cercano le determinazioni di quella tensione allinfinito, allAltro che muove la persona. Lidentit della persona, proprio perch essere-in-cammino-insieme, si scopre e si costruisce anche prospetticamente in relazione al futuro, con limpegno per i valori, con lo scandalo per la sofferenza. La persona ha la consapevolezza perci che la sua identit in dialogo a livello diacronico con ci che interpella dal passato, a livello sincronico con chi incontriamo nel presente dellincontro/scontro con laltro e con le altre culture; ma soprattutto ogni livello temporale della comprensione di s si qualifica per la tensione allinfinito, per la possibilit della verticalit.

Un essere che contempla e lavora e che si sente in comunione con tutte le altre persone, riconoscendo in ciascuna di esse un centro insopprimibile di autonomia e di libert. La persona trascendenza e, pertanto, possiede un valore che eccede lesperienza esistenziale: essa in un contesto, in una situazione, ma non si riduce al contesto e alla situazione, bens tende a proiettarsi oltre. Il mondo e le persone acquistano senso e valore proprio in virt di questa eccedenza, senza la quale non vi sarebbero n senso n valore. La soluzione biologica ed economica di un problema umano resta fragile ed incompleta se non si tiene conto delle pi profonde dimensioni delluomo (morali e spirituali). Da un punto di vista cristiano, per Mounier due forme di alienazione minacciano lindividuo: lalienazione mistica, che lo vorrebbe staccare dalla dimensione della societ e della storia, e lalienazione collettivistica, che vorrebbe sopprimere in lui lesigenza alla spiritualit e alla trascendenza. Prende perci le distanze sia dallo spiritualismo che dal materialismo: entrambi insufficienti Rifiuta lindividualismo, peggior nemico del personalismo: lindividualismo un sistema di costumi, sentimenti, idee e istituzioni che organizza lindividuo sulla base di un atteggiamento di isolamento e di difesa. Fu lindividualismo a costruire
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lideologia e la struttura dominate della societ borghese occidentale tra il XVIII e il XIX secolo. Un uomo astratto, senza relazioni o legami con la natura, dio sovrano in seno ad una libert senza direzione e senza misura, che subito manifesta verso gli altri diffidenza, calcolo, rivendicazione; istituzioni ridotte ad assicurare la convenienza reciproca degli egoismi, o a trarne il massimo rendimento associandoli fra loro in funzione del profitto: ecco il tipo di civilt che sta agonizzando sotto i nostri occhi, uno dei pi miseri che la storia abbia conosciuto. Il Personalismo , al contrario, apertura al mondo: le altre persone non la limitano, ma anzi le permettono di essere e di svilupparsi; la persona non esiste se non in quanto diretta verso gli altri, non si conosce che attraverso gli altri, si ritrova soltanto negli altri Critica al capitalismo, sovvertimento totale dellordine economico. Esso la metafisica del profitto, che consacra il primato del denaro sulla persona, dellavere sullessere, defrauda il risparmiatore attraverso speculazioni catastrofiche Il fondamento della propriet inseparabile dalla considerazione del suo uso, della sua finalit: gestione personale e uso comune dei beni. In tale prospettiva Mounier auspicava la formazione di persone collettive, cio organizzazioni di persone responsabili. Pur riconoscendo nel marxismo perspicacia in molte analisi, dedizione alla causa dei pi deboli, anelito alla giustizia, critica al capitalismo eticamente intollerabile, Mounier respinge pure il marxismo: il marxismo figlio ribelle del capitalismo in quanto afferma il primato della materia; sostituisce al capitalismo privato il capitalismo di Stato; concezione collettivistica a scapito di quella personalistica; ha condotto sul piano storico a regimi totalitari; nega la trascendenza. Se vero che nella realt storica del comunismo ci sono elementi essenziali di liberazione che non abbiamo il diritto di misconoscere o rigettare, tuttavia il comunismo impernia tutto il problema umano sulla storia economico-politica, come un cerchio attorno al suo centro; mentre il realismo cristiano configura la storia umana attorno a due poli, come unellisse, un polo materiale e un polo soprannaturale, il primo subordinato al secondo, bench il secondo sia strettamente legato alle posizioni del primo. La societ prefigurata da Mounier una societ personalistica e comunitaria, che rifiuta le aggregazioni di individui corrispondenti alla massa, con la sua tirannia dellanonimo. Tale societ si fonda sullamore che si realizza nella comunione, allorch la persona prende su di s, assume il destino, la sofferenza e la gioia, il dovere degli altri.
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Questo tipo di societ unidea-limite di natura teologica (corpo mistico) che non potr mai realizzarsi in termini politici, ma che funziona da ideale regolativo e criterio di giudizio per i mutamenti politici. Difensore, sempre in base allidea di persona, dei diritti della donna, avversario di ogni forma di razzismo e di xenofobia, difensore di una scuola e di una educazione che non fosse appannaggio dello Stato, assertore delle autonomie locali, Mounier vedeva tale societ farsi strada attraverso la crisi della societ capitalistica. Una nuova societ: abolizione della condizione del proletariato; sostituzione ad una economia anarchica, basata sullutile, con uneconomia organizzata secondo una visione totale delle prospettive della persona; la socializzazione, e non la statalizzazione, di settori nevralgici della produzione; lo sviluppo della vita sindacale; la riabilitazione del lavoro; lattribuzione alloperaio della dignit di persona, contro il compromesso paternalista; il primato del lavoro sul capitale; labolizione della divisione delle classi secondo il lavoro o il censo; il primato della responsabilit personale sulletichetta anonima; lo Stato per luomo e non luomo per lo Stato.

Contro lidea anarchica e liberale dellottimismo della persona e del pessimismo del potere, contro lidea totalitaria del pessimismo della persona e dellottimismo del potere, Mounier pensa ad un potere fondato esclusivamente sulle finalit ultime della persona, ad un potere che deve rispettare ed incoraggiare la persona. La persona deve essere protetta contro gli abusi del potere e ogni potere non controllato, afferma Mounier, tende allabuso. Proposta: una tale esigenza richiede un pubblico statuto della persona ed una limitazione costituzionale dei poteri dello Stato: equilibrio del potere centrale attraverso i poteri locali, diritto dei cittadini di ricorrere contro lo Stato, limitazione dei poteri di polizia, indipendenza del potere giudiziario Si afferma lidea di uno Stato pluralista, dotato di poteri divisi e contrapposti, al fine di garantirsi vicendevolmente dallabuso; uno Stato articolato al servizio di una societ pluralista: questo lo Stato pi vicino al servizio della persona. Il personalismo di Mounier ha anche valenza pedagogica, mirante a favorire uno sviluppo delleducazione in senso comunitario. La rivoluzione personalista essenzialmente una trasformazione educativa volta a incrementare nel soggetto umano responsabilit, creativit e capacit di
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partecipazione sociale, attraverso larmonizzazione di tre tensioni che la compongono: verso il basso: corpo; verso lalto: spirito; verso il largo: comunione. Al centro della formazione umano-pedagogica Mounier pone la funzione dellamore, come incontro genuino dellio con laltro e come impegno in un dialogo costruttivo e comune. La costituzione di un uomo nuovo che il compito primario delleducazione secondo Mounier, viene indicata come lobiettivo cui le istituzioni educative (famiglia, scuola, chiesa) devono guardare. Latteggiamento del personalista nei confronti della storia per Mounier quello dellottimismo tragico: ottimismo dato dalla persuasione che la verit destinata comunque al trionfo; la tragicit di tale ottimismo dipende da una accettazione realistica della crisi in cui si chiamati ad operare. Il Cristianesimo non si identifica, non si riduce a nessun ordine stabilito: la tensione escatologica del cristianesimo non permette di considerare perfetta o assoluta nessuna situazione di fatto. Il Cristianesimo oggi non pi solo. Nel nostro mondo sono nati al di fuori del Cristianesimo altri valori, fioriscono nuovi eroismi ed altre santit e tutto ci mentre il Cristianesimo, secondo Mounier, non riuscito ad unirsi intimamente al mondo moderno (sviluppo della scienza, della tecnica, delle masse lavoratrici), come invece era riuscito nel mondo medievale. Questa crisi non segna per la fine del Cristianesimo, ma la fine di una cristianit. Limportante che il Cristianesimo non diventi il sigillo della sclerosi delle situazioni di fatto (regimi, partiti, ) ed ancora pi essenziale che il mondo non perda i valori cristiani, perch ovunque quei valori scompaiono con il loro volto cristiano, le forme religiose riappaiono sotto altro aspetto: divinizzazione del corpo, della collettivit, della specie nel suo sforzo ascensionale, di un Capo, di un Partito. In conclusione, il discorso di Monuier sulluomo parte dalla presa di coscienza del carattere sempre pi meccanico, disumanizzato e alienante dei rapporti tra gli uomini nella societ contemporanea, dominata dai miti distruttivi della produzione e del guadagno. La sua proposta di una ricostruzione personalistica delluomo e della societ anzi delluomo nella societ (che anchessa, come abbiamo visto, persona), si sostanzia di una filosofia che esce dal chiuso delle aule accademiche e si rivolge a ogni uomo e a ogni donna, facendo appello alle tre dimensioni esistenziali (verso Dio, verso se stessi, verso laltro) che, cooperando reciprocamente, possono permettere alla persona di emergere. La persona, infatti, non un mero dato; piuttosto una potenza, una possibilit che giace in ogni individuo, ma che deve essere opportunamente suscitata per potersi pienamente realizzare.
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Quale lezione possiamo trarre dal personalismo?


Il personalismo per la cultura e la politica del nostro tempo rappresenta un fermento per il pensiero e per la prassi, dal momento che per la cultura dominante la persona umana spesso solo una funzione, drasticamente sottovalutata non pi rispetto alla societ e allo Stato, ma oggi rispetto alla scienza, al mercato e alla tecnica. A livello di opinione pubblica, lattenzione si troppo concentrata sullenfasi dei media, che operano pi manipolazione che autentica comunicazione. Mounier ci ripropone limperativo dellimpegno: Primo, non evadere. Il personalismo pu e deve arricchirsi dellapporto delle scienze umane, grazie alla sua struttura flessibile, e divenire sempre pi, con il suo riferimento alla centralit della persona, un grande spazio laico di confronto e di reciproca integrazione fra le diverse mentalit e culture. Mounier ci invita a prestare attenzione alla minaccia di soffocazione dellumano, presente anche oggi ma, a differenza degli anni Trenta, sotto forma di tolleranza repressiva. Il personalismo di Mounier contribuisce anche a chiarire al Cristianesimo alcuni drammatici interrogativi, soprattutto in ordine al suo porsi nei confronti dellodierna societ di massa. La sfida tecnologica ci scuote dal profondo e il dilagare dellindifferenza si mescola con vistosi ritorni allidolatria pagana. Mounier ha cercato di superare il gap tra vita cristiana e condizioni rinnovate del mondo contemporaneo, testimoniando un cristianesimo maturo, leale nei confronti delle realt terrene, libero da complessi sia di arrogante superiorit, sia di intirizzita inferiorit. Ha preso sul serio la realt paradossale dellagonia del cristianesimo, ha preso drammaticamente sul serio lattenzione evangelica ai poveri, lasciando ai cristiani laici, impegnati nei settori della cultura e della politica, la testimonianza di un vitale gusto per la sapienza condivisa, per armonizzare fede e pensiero, ricerca attorno ai problemi sociali e dono di s.

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