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Aut.ne Tribunale di Livorno n 683 del 02/03/2005 - Spediz. in abb. postale: D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art.

1, comma 1, DCB LIVORNO Anno XIII - n 132 Aprile 2013

LEditoriale
di Enrico Dello Sbarba

Un articolo dellOn. Ivo Butini

E torniamo a Camaldoli
Il 1943 lontano 70 anni. Nel fermento del tempo uscirono sollecitazioni pregevoli per la ricostruzione dellItalia. Tra esse il Codice di Camaldoli. Di questo documento, forse tanto citato quanto sconosciuto, Agostino Giovagnoli scrisse nel novembre 2012 che fu unesperienza unica nella storia del movimento cattolico, un grande sforzo unitario di elaborazione culturale (Avvenire). Ne aveva scritto Paolo Emilio Taviani nel 1984 (Civitas) sottolinenando che a Camaldoli si ripudi lillusione di risolvere la questione sociale con il corporativismo o con i soli istituti delle cooperative e della partecipazione agli utili. Esso rappresent ladesione dei cattolici a una terza via, quella che si chiam leconomia mista. Uno degli ammiratori degli studiosi cattolici allora impegnati fu Sergio Paronetto, un funzionario dellIRI (Istituto per la Ricostruzione Industriale), deceduto a 34 anni nel 1945. Sul citato volume di Civitas, Mario Falciatore scrisse che il Codice di Camaldoli non fu frutto di improvvisazione, ma di una lunga maturazione spirituale e culturale. Oggi lItalia un Paese bloccato sul piano politico e istituzionale. E passato dal sistema dei partiti ai partiti come sistema. Cos la pensa Gianfranco Brunelli, direttore della rivista Il Regno, analista lucido e forte stimolatore di riflessioni. Pensa Brunelli che nel centro-sinistra il problema di fondo il superamento del vecchio modello di partito (il PCI). E gli appare incredibile che la pattuglia cattolica degli ex-popolari si sia accomodata semplicemente nelle stanze del partito senza discutere questo tema. Il centro-destra un problema irrisolto. Nemmeno Monti c riuscito. Pensa Brunelli che il punto sia lorganizzazione delle forze moderate contrarie alla sinistra in senso liberale per governare il Paese, cio sbloccare la societ e leconomia italiana. LUDC, partito essenzialmente meridionale, stato svuotato mentre Monti trova voti al Nord. Gianfranco Brunelli richiama freddamente la lezione di Machiavelli: quando un sistema giunge a consunzione necessario che si arrivi velocemente a un sistema diverso che mantenga le stesse garanzie (Il Regno, 4/ 2013). Lambasciatore degli Stati Uniti a Roma, David Thorne, suscit a met marzo qualche polemica per alcune sue dichiarazioni
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Grazie ancora, Presidente


Non pensavamo veramente che Giorgio Napolitano -il nostro Presidente - fosse ancora una volta costretto a scendere direttamente in campo per tentare di salvare questo nostro paese, ormai desolatamente immerso in una crisi morale, politica, sociale ed economica senza fine. Ho usato, di proposito, il termine tentare perch i tempi stanno scadendo e se le forze politiche in campo (tutte senza distinzione) non prendono veramente coscienza dello stato del paese e non fanno finalmente prevalere il senso delle responsabilit anteponendolo allegoismo di partito, il paese non si salver! Ormai la situazione di ingovernabilit ha assunto tinte e dimensioni cos allarmanti che sta facendo rapidamento lievitare un clima di paura e di frustrazione. Abbiamo voluto provocatoriamente parlare di allarme perch, fino a qualche giorno fa, la sensazione che il paese si stava avviando verso il baratro, non sembrava manifesta in
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Marted 16 Aprile - h. 17
nella sede sociale de Il Centro di via Trieste 7

Assemblea

dei

Soci

per approvazione bilancio 2012

seguir alle h. 18
conferenza sul tema

Comunicazione dellinformazione e sua attendibilit


Relatore

Dott. Milko Ferrini


esperto in investigazione digitale

Intervento

Dott. Paolo Soroga


gi Dirigente resp.le Sistemi Informativi e Reti Telematiche del Comune di Livorno

Moderatore

Dott. Enrico Dello Sbarba

Politica

e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com

dalla prima pagina

Grazie ancora, Presidente


gran parte della gente. Forse la maggioranza degli italiani pensava che, dopo tutto, il classico stelloneche aveva sempre supportato e sostenuto lo stivalenei momenti difficili anche questa volta, una soluzione per uscire dai nostri guai, lavrebbe comunque trovata. Ed invece, da qualche giorno,a seguito dellacuirsi della crisi sociale, aggravata anche dalle crescenti difficolt per la formazione di un governo provocate da un risultato elettorale, per molti aspetti equivoco (basti pensare al comportamento irrituale ed assurdo della componente 5Stelle a cui, per un voto di protesta, gli elettori hanno dato oltre otto milioni di voti) la paura sta seriamente crescendo insieme alla presa di coscienza dellallarmante escalation di una crisi sociale ed economica di dimensioni sempre p drammatiche. Ed ecco, dopo il fallimento, largamente

Periodico mensile del Circolo Culturale

Aut.ne Tribunale Livorno n 683 del 2/3/2005 Redazione ed Amministrazione: Via Trieste 7, tel. 0586/427137 - Livorno e.mail: ilcentro.livorno@gmail.com www.circoloilcentro-livorno.it

DIRETTORE RESPONSABILE: Enrico Dello Sbarba


COMITATO DI REDAZIONE: Massimo Cappelli, Laura Conforti Benvenuti Alberto Conti, Salvatore DAngelo, Francescalberto De Bari, Davide Livocci, Mauro Paoletti, Marisa Speranza, Franco Spugnesi. Hanno collaborato a questo numero: Cristina Battaglini, Marcello Battini, Ivo Butini, Massimo Cappelli, Bar Bartolo Ciccardini, Laura Conforti Benvenuti, Nicola Graziani, Luca Lischi, Mario Lorenzini, Silvia Menicagli, Matteo Pieracci, Angela Simini, Marisa Speranza, Franco Spugnesi. STAMPA: Editrice Il Quadrifoglio, Via Pisacane 7, tel. 0586/814033 - Livorno

Giornale chiuso in tipografia il 5/4/2013

annunciato e previsto del disperato tentativo di Pier Luigi Bersani - persona e politico perbene ma privo di appeal e di personalit - arriva la decisione del Presidente della Repubblica di dare vita ad una commissione di esperti incaricata di preparare proposte in materia istituzionale, elettorale, finanziaria ed economica.Una decisione assunta nel tentativo di guadagnare tempo e sperare in un soprassalto di responsabilit da parte delle forze politiche, in particolare PD e PdL in stato di assoluta incomunicabilit. Abbiamo deliberatamente escluso i grillini perch costoro sembrano vivere su un altro pianeta, puntano solo allo sfascio del paese per governare poi sulle macerie di un nuovo creato presente nella mente del gur Casaleggio. Lultima parte di questo nostro editoriale cos amaro e preoccupato,la vogliamo riservare ad un avvenimento politico di grande rilievo accaduto durante la Prima Repubblica allindomani delle elezioni politiche del giugno 1976. In quel tempo il nostro paese stava attraversando un difficile momento: imperversava il terrorismo rosso e nero, un fenomeno devastante che rischiava di mettere a repentaglio le strutture istituzionali. Anche allora eravamo immersi in una pericolosa crisi finanziaria (poco tempo prima il governo era stato costretto a trasferire, in garanzia,una consistente porzione delle nostre riserve auree in Germania per ricevere, in cambio, finanziamenti necessari per assicurare i pagamenti di stipendi ai dipendenti pubblici e pensioni). Il risultato elettorale, pur confermando la D.C partito di maggioranza relativa, premi, in maniera considerevole, il Partito Comunista. Era molto difficile formare un governo in grado di tirare fuori il paese da una crisi devastante quale pi sopra abbiamo descritta. Ebbene la D.C di Moro, di Zaccagnini, di Fanfani e di Andreotti ed il P.C.I di Berlinguer ma anche di Amendola, Napolitano, Natta, Di Giulio, in unEuropa ancora divisa in due blocchi contrapposti, specialmente sul piano ideologico, attraverso un lungo, faticoso e, per certi aspetti, drammatico dibattito, decisero che per il bene del paese, in un momento di grave pericolo, fosse necessario ed indispensabile trovare un

accordo e dare vita ad un governo di unit nazionale in grado di far uscire lItalia dallimpasse nel quale era immersa. Ci sembra superfluo mettere in evidenza come i contrasti tra quei due grandi partiti fossero di gran lunga superiori a quelli che oggi dividono il PD di Bersani ed il PdL di Berlusconi. Dove sta allora la differenza tra quelle due classi politiche? Vi , cari lettori, una incolmabile differenza. In quella di oggi manca: il senso dello Stato e quello delle responsabilit che invece erano patrimonio inestimabile della classe politica della Prima Repubblica che port lItalia ad essere annoverata tra le sei pi grandi potenze economiche del mondo. La sensazione palmare che oggi prevalga un dilettantismo politico da strapazzo indifferente di fronte ad una situzione di grave pericolo per il futuro che sta vivendo il nostro paese. Purtroppo gli italiani, in occasione dellultima tornata elettorale, vi hanno messo del loro impedendo, attraverso un voto per molti aspetti irrazionale, la possibilit di costituire un governo stabile e duraturo. Ecco perch dobbiamo ancora fare affidamento sul Presidente della Repubblica che resta lunica ancora di salvataggio di fronte allincombente impasse che stiamo attraversando.

E torniamo a Camaldoli
a un uditorio di studenti. Maurizio Caprara scrive virgolettata questa riflessione dellambasciatore: non credo che il modello parlamentare sia particolarmente di successo. Lo vede in Italia (Corriere della Sera). Domenico Delle Foglie (Toscana Oggi, 11/ 2013) conclude il suo editoriale invitando a tenersi stretta la democrazia parlamentare e rappresentativa che un bene comune. E chiama i partiti in campo a scelte responsabili. Torniamo a Camaldoli? Sono personalmente convinto che c un dovere della comunit dei cattolici italiani verso il Paese. Tornare a Camaldoli vuol dire affrontare un confronto molto serio. Non mi piace fare richiami morali. Politici, s. Bisogna uscire dalla morsa delle competizioni associative, uscire dalla sequela di stanche litanie sociologiche.

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Francesco, la Chiesa e lItalia bombardata


di Nicola Graziani

Di tutti i segni, di tutti gli strappi compiuti finora, di tutte le immagini che circolano da una parte allaltra del mondo, ven una che ci ha colpito per la sua evidente continuit con il passato. Quella di Papa Francesco vestito di porpora che, finito di celebrare la messa in SantAnna, va ad a salutare la gente per le strade di Borgo Pio. Non si era mai visto, si scritto. Ecco, per una volta non vero: si era gi visto, e tanto tempo fa. Addirittura prima del Concilio, quando sul Soglio di Pietro sedeva un pontefice noto per i suoi nobilissimi natali, il carattere quasi scostante e le sue pose ascetiche. Il contrario di Francesco. Quel papa era Pio XII, e le strade che percorse ad abbracciare la gente correvano lungo i palazzi sventrati di San Lorenzo, il giorno che gli Alleati bombardarono Roma. Quel vescovo di Roma cos nobile, cos scostante e cos ieratico fu quel giorno anche cos vicino alla sua gente da rientrare nei sacri palazzi con labito bianco sporco di sangue. E cos facendo ricostru la sua Chiesa, tanto da far scrivere qualche anno dopo a Federico Chabod che dalle macerie della guerra essa era uscita come lunico punto di riferimento dellItalia distrutta. Esattamente notava Chabod come era emersa dalle rovine delle invasioni barbariche, quindici secoli prima. La Chiesa, negli anni immediatamente antecedenti alla Seconda Guerra Mondiale, non sempre aveva brillato per la sua testimonianza. LItalia era retta da un regime che ostentava s deferenza, ma al tempo stesso usava i media per scristianizzare la societ. Era governata da un uomo mediocre e famoso per la sua condotta sessuale a dir poco disordinata. Era guidata da una classe di-

Papa Francesco, nato Jorge Mario Bergoglio a Buenos Aires, 17 dicembre 1936, dal 13 marzo 2013 il 266 vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

rigente che sopperiva alle proprie evidenti lacune con gli slogan. Purtroppo, allepoca, la Chiesa non sempre aveva saputo rispondere in modo chiaro, e quella che adesso gli storici chiamano la morte della Patria reca in s anche qualche sua responsabilit. Pio XII, con quel suo gesto damore, rovesci tutto questo, e si deve anche a lui se lItalia seppe rimettersi in piedi. Come noi, nonostante in questi anni bui, speriamo sappia fare di nuovo. Lo stesso Papa Francesco, nei suoi primi interventi pubblici, ha detto che il Nemico prospera l dove c pessimismo. Cos come ha spiegato di aver scelto il suo nome anche come segno

di un legame particolarmente forte con la terra dei suoi genitori. UnItalia che, dal punto di vista morale, oggi bombardata esattamente come nel 1943. Come anche il mondo occidentale, stretto dalla crisi e dallincapacit di trovarne una via duscita, sta attraversando la sua peggior crisi spirituale come materiale degli ultimi 70 anni. Nella sua prima udienza pubblica, Francesco ha accennato al fatto che qualche cardinale gli aveva suggerito di chiamarsi Adriano, come il pontefice della Riforma. Il particolare non casuale, se non equiparabile ad un vero e proprio programma di lavoro, ed il Papa non se lo sar fatto sfuggire per il semplice gusto di raccontare un aneddoto. Cos come quando ha detto che la Chiesa non unentit politica. Alla fine poi anche questo un particolare significativo ha benedetto i presenti in silenzio, per rispetto ai numerosi non credenti che si trovavano nella Sala Paolo VI. Insomma, la sua pare essere una Chiesa della testimonianza nella coscienza che la prima cosa da fare, per essere incisivi, riconoscere senza assumere latteggiamento di chi giudica le molteplici diversit presenti nel reale. Una Chiesa che torna a svolgere il suo ruolo centrale, ben cosciente della propria unicit, spedendo i propri figli ad operare ciascuno nella sua vigna. Una Chiesa, infine, che non vuole e non intende essere scambiata per un normale soggetto politico. La cosa ne confonderebbe il ruolo, ne sminuirebbe lautorevolezza. Purtroppo in un passato recente accaduto, ed anche per questo che il Vescovo di Roma, quando lItalia bombardata, scende in strada ad abbracciare il suo popolo.

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Lassoluta mancanza dei cattolici nella rappresentanza politica nel risultato delle elezioni del 24 febbraio

Realt sconvolgente
di Bartolo Ciccardini

Premessa
Il risultato delle elezioni del 24 febbraio ha rivelato una realt sconvolgente. E non si tratta del grande successo del Movimento 5 Stelle, non si tratta della maggioranza relativa raggiunta dal Partito Democratico e neppure si tratta della parziale rimonta di Berlusconi. Il vero risultato devastante lassoluta mancanza dei cattolici nella rappresentanza politica. Mentre la Chiesa al centro dellattenzione del mondo per le vicende di questo mese, mentre lItalia partecipa e viene coinvolta in questa attenzione mondiale, nel Parlamento non c nessuna voce che possa dirsi essere lespressione vera del pensiero dei cattolici italiani. Siamo tornati al non-expedit, siamo nella stessa condizione di quando i cattolici non andavano a votare perch non accettavano lo Stato italiano. Con la differenza che ora i cattolici non sono assenti per volont loro, ma sono assenti per incapacit della loro classe dirigente, vescovi compresi. Un altro dato sconvolgente ci rivelato dal comportamento elettorale dei cattolici. Noi avevamo gi dato lallarme a proposito di un sondaggio delle Acli, fatto nellelettorato delle parrocchie perch erano dati desolanti: cera unalta quota di astensioni, una quota inattesa di votanti per Grillo, una quota ridotta, ma ancora incredibile di votanti per Berlusconi ed una quota in crescita, ma ancora altamente minoritaria, di votanti per il PD. Vale a dire un corpo sociale aperto ai tutti venti, senza una sua personalit e senza un suo carattere. Questo il risultato della politica concordataria che fu prima di Ruini, e che, in definitiva, dobbiamo considerare accettata anche dalla nuova dirigenza della CEI, la quale invocava limpegno politico dei cattolici, predicava la buona politica, condannava i comportamenti indecorosi di

Berlusconi, presiedeva alla iniziativa di Todi, e poi in non faceva nulla perch questo messaggio arrivasse alle parrocchie. Si d per certo che le parrocchie siano esauste, che abbiano pochi preti, stanchi e demoralizzati, che siano arroccate in una religiosit molto viva, ma minoritaria. tutto vero, ma anche vero che le parrocchie sono la unica rete territoriale che resiste in una societ liquida, dominata fino a ieri dalla televisione ed oggi dal web. Ed inoltre la ricchezza delle attivit caritative, la consapevolezza di antichi e nuovi mali, dalla povert nascosta al gioco dazzardo, dalla solitudine dei giovani al disagio delle famiglie e delle donne che lavorano, lesperienza delle miserie sono il vero tesoro delle comunit parrocchiali, unico punto di riferimento per le difficolt del territorio. Che a questo tesoro di coscienza e di esperienza corrisponda una neutralit ottusa qualunquista in politica uno scandalo. 150 anni di Azione Cattolica, da Fani ad Acquaderni, passando per lOpera dei Congressi e Romolo Murri, continuando con il Conte Gentiloni e Luigi Sturzo, la cultura opposta al fascismo di Montini, di Righetti, di Armida Barelli, i professorini dellUniversit Cattolica di Camaldoli, i Comitati Civici di Gedda e lopera ricostruttiva della Democrazia Cristiana, tutto

cancellato,come se non fosse mai esistito. Mentre splende nel mondo la dimensione politica del papato romano, muore in Italia la dimensione politica dei cattolici italiani. E viene il dubbio che possa esistere ancora il concetto stesso dellItalia senza questa componente che parte essenziale della sua storia.

Veniamo allarticolo di Paolo Rodari, che ci permettiamo di commentare


Paolo Rodari scrive: I leader delle associazioni cattoliche e dei movimenti ecclesiali che nei mesi scorsi si sono radunati a Todi non hanno dubbi: occorre ricominciare da zero. Non dove Paolo Rodari abbia appreso questa notizia, tuttavia questa una buona notizia. Paolo Rodari commenta: E finita lera dei cattolici sottomessi alla logica dei partiti, dalla DC alla destra di Berlusconi, fino al centro di Monti. Questa considerazione assolutamente incoerente, perch mette assieme tre eventi storici ben diversi come se fossero la stes
segue a pag. 5

Il giornalista vaticanista Paolo Rodari

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da pag. 4
sa cosa: la sottomissione alla DC, la sottomissione a Berlusconi , la sottomissione a Monti. I cattolici non erano sottomessi alla Democrazia Cristiana: i cattolici hanno mantenuto sempre una loro dimensione sociale, non solo autonoma, ma per molto versi determinante nella DC. Il gruppo parlamentare della DC era formato da rappresentanze che venivano direttamente dallassociazionismo ecclesiale (i deputati della GIAC, dellUniversit Cattolica, del Movimento Laureati Cattolici, ecc..) e dallassociazionismo sociale (Coltivatori Diretti, Acli, CISL, ecc..). la Democrazia Cristiana, in tutte le sue componenti rivendicava lautonomia politica che la dottrina cristiana riconosce al laici, ma non respingeva mai il dovere di rappresentare e fare riferimento al mondo cattolico. Inoltre la DC usufruiva di una condizione particolare dovuta al momento storico: lunit dei cattolici. Questo significava un compito di rappresentanza del mondo cattolico molto delicato e molto attento. Nulla a che vedere con il rapporto tra mondo cattolico e Berlusconi. Anche qui una parte importante del mondo cattolico, rappresentata da CL e da Formigoni, ha tentato di diventare una componente di un partito moderato di centro-destra. In questo caso c stata sottomissione a Berlusconi, e soprattutto sottovalutazione del rapporto personale, mediatico, autoritario e proprietario, di Berlusconi con la politica. Un rapporto reciproco di concordanza era impossibile , come ebbero a dimostrare le storie di Fini e di Casini. Non si riesce a capire se sia stato pi grave vedere la Minetti nel listino personale di Formigoni o vedere la Gelmini alla occupazione del Palazzo di Giustizia per respingere il processo legato ad un caso di prostituzione minorile. Nel terzo caso citato, quello di Monti, la situazione ancora completamente diversa. Una parte della coalizione montiana rappresentata dal alcuni protagonisti del Forum di Todi, che sembrava essere la parte pi importante della nuova formazione politica. Ma molti si sono ritirati da questa partecipazione. In pratica sono rimasti solo Olivero e Riccardi. Per di pi Riccardi non si neppure voluto presentare. Si voleva mettere laccento sulla confluenza verso una formazione laica, fino al punto di affidare a Montezemolo, stimabilissima persona che nulla a che vedere con la cultura cattolica, il compito della rappresentanza. Ma poi neppure

Montezemolo si presentato, per cui la vera rappresentanza di questo tentativo caduta sulle spalle di Monti e del suo governo tecnico. Operazione per molti aspetti confusa, per la quale non si pu parlare di assoggettamento del mondo cattolico, ma al massimo si pu direche stato un passo incerto, parziale, non chiaro ed, in definitiva sbagliato, del mondo cattolico. Prosegue Paolo Rodari: Inizia una cosa nuova, un movimento che dal basso (come fu tra 18 luglio ed il 23 Luglio del 43, quando 50 esponenti cattolici stilarono a Camaldoli un documento programmatico che serv da linea guida, poi decisiva, per la costruzione dellItalia) lavori alla ricomposizione del Paese. Quindi Rodari preannuncia il ritorno delliniziativa del Forum di Todi nella sua versione originale del 2011. Non voglio essere critico nei confronti del volenteroso Rodari, ma Camaldoli non fu uniniziativa che veniva dal basso, e non poteva esserlo, dal momento che eravamo sotto il regime fascista. Era uniniziativa degli intellettuali delle associazioni cattoliche. Le idee di Camaldoli si saldarono con la partecipazione, questa s proveniente dal basso, dei cattolici alla Resistenza. Senza questa partecipazione alla Resistenza, non ci sarebbe stato il grande successo della DC. Paolo Rodari cita Carlo Costalli, uno dei leader del Forum di Todi: Noi discuteremo e voteremo una piattaforma sui temi negoziabili, anzitutto i temi sociali e chiederemo un confronto con tutte le forze

politiche. Il nostro scopo di partecipare alla costruzione di un progetto per la rinascita morale, economica e sociale, insieme alle forze pi moderate di PDL e di PD Questa la parte che mi convince meno. Prima di pensare ad un progetto addirittura con il Pd ed il Pdl penserei a dare una identit politica forte al nuovo soggetto politico motivando il nostro naturale bacino culturale, recuperando il voto cattolico, vuoi dal PDL , vuoi dal PD. Dopo saremo elemento di concordia solo se saremo forti abbastanza. Non vorrei che dietro questo progetto si nasconda ancora lidea di imbiancare Il sepolcro del centrodestra. Lesigenza di una Nuova Camaldoli sentita da molto tempo in Italia e molte iniziative si sono ispirate a questo precedente storico e si sono incamminate in quella direzione. Bisogna anche dire che tutta la predicazione e le invocazioni di Papa Ratzinger erano rivolte verso la buona politica, verso la partecipazione cattolica alla costruzione del bene comune, verso la pi grande attivit caritativa che esiste, la politica. Soltanto che queste indicazioni erano largamente disattese dai vescovi e da gran parte del mondo cattolico e persino contraddetta da iniziative discordanti e dissidenti. Lesperienza, lorigine, la scelta del nome del nuovo Papa sono un segnali evidenti che rafforzeranno una presenza politicosociale dei cattolici. E questo suo volersi chiamare Vescovo di Roma preannuncia che sar difficile che egli non si occupi del suo popolo cristiano. Ma in ogni caso, senza pretendere di vaticinare quello che far il Vescovo di Roma, sar necessario che i cattolici siano pi uniti, pi convinti di stare in mezzo al popolo, come gi ci stanno le parrocchie, e pi attenti coscienza ed alla conoscenza che le parrocchie hanno del disagio italiano, per operare utilmente in difesa dei poveri (e perch no, dellItalia).

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In Italia solo il 10% del fabbisogno prodotto e il 90% acquistato

Fonti energetiche nuove prospettive


di Massimo Cappelli

Il tuttologo colpisce ancora


Ci sembrava impossibile che il prof. Alessandro Volpi - lormai ripetitivo, fino alla noia, editorialista economico de Il Tirreno - non dicesse la sua sulla decisione del Presidente della Repubblica di dare vita alla commissione dei dieci esperti e di ritenere ancora valido la funzionalit del governo Monti, per evitare un vuoto assoluto. Appoggiando le tesi dei due principali responsabili dellattuale impasse politica del paese (PD e PdL), leminente tuttologo si scaglia pesantemente contro il governo Monti e di conseguenza anche contro le decisioni del Presidente della Repubblica prese in un momento di grande crisi politica ed economica del nostro paese. Al governo Monti, praticamente interdetto dai primi di dicembre, a seguito della scellerata decisione del PdL di togliergli la fiducia, attribuisce tutte le cause della mancata approvazione o adozione di provvedimenti di natura economica e finanziaria. Addirittura, lo accusa di non aver svolto tempestivamente tutte quelle iniziative riguardanti lattuazione del decreto per il pagamento dei crediti alle imprese nei confronti delle pubbliche amministrazioni, divenuto invece operativo proprio in questi giorni. Purtroppo, ed il tuttologo lo dovrebbe sapere, questi provvedimenti debbono seguire un iter lungo e complicato ma inevitabile per cui ci sembra sommamente ingiusto attribuire al governo Monti, riabilitato in assenza di altro esecutivo dal Presidente della Repubblica, ogni responsabilit cos come labolizione o lallentamento del patto di stabilit in favore di Comuni e Province sicuramente ingiuste ma attribuibili esclusivamente ai rigidi criteri di bilancio imposti dalle norme della Cee. Ma queste cose il prof. Volpi le sa benissimo ed allora perch attribuirne tutte le responsabilit al governo Monti? Al professore consigliamo e suggeriamo un maggior equilibrio nei suoi giudizi cos sempre irresistibilmente trancianti. Enrico Dello Sbarba

Lo sviluppo delleconomia dei Paesi, dopo lavvento della rivoluzione industriale, fortemente legato al possesso di fonti energetiche; avere scarse risorse comporta necessit di acquisto allestero con negative conseguenze sui bilanci. In Italia solo il 10% del fabbisogno energetico prodotto e il 90% acquistato e in Europa le percentuali sono simili. Se le stesse fossero invertite avremmo grandi risorse da indirizzare verso le varie necessit con un boom economico mai conosciuto. Nei prossimi anni, a livello mondiale, ci attende un cambiamento che potr avere conseguenze superiori a quello dello sviluppo economico della Cina e dellIndia. Secondo le previsioni annuali dellAIE (Agenzia internazionale dellEnergia) presentate recentemente a Londra (World Energy Outlook 2012), il cambiamento pi radicale riguarda gli Stati Uniti dAmerica che stanno divenendo il maggior produttore di petrolio e gas e che entro il 2017 supereranno in classifica lArabia Saudita e la Russia. Linversione di tendenza, da paese consumatore a paese produttore, dovuta allo sviluppo dello sfruttamento dei biocarburanti ma soprattutto allo sviluppo dellestrazione di gas e greggio contenuto negli scisti del sottosuolo, dei quali lAmerica molto ricca, con la tecnologia della frammentazione idraulica della roccia (fracking). E la rivoluzione energetica dello shale gas. Gli Stati Uniti, principale potenza militare e industriale del mondo, stanno divenendo anche la principale potenza energetica. Gi oggi, con la attuale produzione, sono il maggiore produttore di gas

naturale; ci ha determinato un eccesso di offerta sul mercato interno, con abbassamento prezzi e difficolt economiche nelle estrazioni . Perch il ciclo produttivo non rallenti lAmministrazione americana sta valutando la possibilit di consentire alle Societ impegnate, lesportazione di gas allestero e cosa ci significa in termini di incremento di PIL, occupazione, bilancia commerciale, prezzi. Un indubbio vantaggio per una potenza industriale, che volano delleconomia mondiale, che determiner anche conseguenze geopolitiche. Il mondo sta acquisendo unarea di approvvigionamento pi sicura e stabile di quella medio orientale e africana e gli interessi politico militari su queste aree probabilmente si ridurranno. Dopo l11 Settembre 2001 la macchina bellica americana si indirizzata sullarea medio orientale per abbattere le tirannie amiche del terrorismo e legare agli Stati Uniti nuovi e vecchi governi di paesi produttori di petrolio. In uno scenario che vedr a breve una indipendenza energetica degli USA, quali saranno i riflessi sulla politica internazionale di questo Paese? Secondo il rapporto AIE le esportazioni del medio oriente si indirizzeranno soprattutto verso la Cina che diverr il principale cliente di questa area. E lEuropa e lItalia? Le scelte fatte nel nostro continente sullo sfruttamento delle risorse energetiche sono molto pi restrittive di quelle fatte in America, Russia, Cina. Si sta puntando sulla efficienza energetica e sul risparmio, cosa prevista anche nel Piano Energetico Nazionale, scelta saggia e lungimirante, anche se la bolletta risulter molto pi alta per i cittadini europei rispetto a quelli americani. Basta saperlo.

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Spigolature

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Ma ce lo vedete Andreotti?
Lincontro tra Bersani e la delegazione dei grillini si svolta, anzich nella normale riservatezza richiesta per colloqui cos delicati, in stremaing cio visibile ed ascoltabile attraverso sofisticati strumentazioni via internet. Ad un certo punto la disinvolta, irritante e scostante capogruppo dei 5Stelle la cittadina deputata Lombardi ha dichiarato, nel corso del colloquio, che sembrava di essere a Ballar ed il buon Bersani ha subito tutto anche questultima provocazione, senza avere un soprassalto di dignit. Ma pensate un attimo cari lettori ad Andreotti, lindimenticabile divo Giulio: innanzitutto non avrebbe accettato la trasmissione in diretta di un colloquio cos delicato, poi avrebbe interrotto lincontro per loffensiva battuta della sciocca ed arrogante esponente di questo irresponsabile raggruppamento che sta concorrendo a portare il paese verso il disastro.

e r u t la o g i Sp
renica contano sempre meno. E di pochi giorni fa la notizia che Trenitalia ha deciso di sospendere il transito dei treni ad alta velocit (la Frecciabianca) lungo la dorsale tirrenica. Il motivo: scarsa convenienza economica per cui se vogliamo utilizzare questo moderno servizio, dobbiamo andare a Firenze dopo il necessario filtraggio dalla stazione di Pisa. Naturalmente attendiamo a pi fermo la mobilitazione dei Sindaci, dei Presidenti delle due province, dei sindacati e di tutto il vasto mondo dellassociazionismo contro questo penalizzante provvedimento. Stiamo tranquilli verr immediatamente revocato!!!

cita nel gioco pi bello del mondo. La scenografia la solita: giovani gentiluomini livornesi supportati dalla leggiadra presenza di giovani gentildonne giocano tranquillamente a calcio. Tutto intorno un visibilio di cartacce, bottigliette di Coca-cola ecc.ecc., naturalmente nella completa assenza dei vigili urbani tutti impegnati ed assatanati a fare contravvenzioni alle auto posteggiate, magari per una decina di minuti, nelle strade dove il parcheggio riservato ai soli residenti. Anche qui, ci dicono i negozianti della piazza, i tentativi di far intervenire leroico corpo, non ha sortito effetto alcuno. Coraggio ed avanti cara vecchia Livorno: ci consoleremo tutti con la sperabile promozione del gloriosi colori amaranto in serie A.

La preghiera del mattino


E rivolta alla redazione di Livorno de IL TIRRENO. Per un giorno, almeno per un giorno, pu evitare di citare laugusto nome e cognome di Iuri De Filicaia (si scrive cosi?) segretario comunale del Pd cittadino. Grazie di cuore.

Lassessore al tartufo
Il presidente della Regione Piemonte, il leghista Cota, ha rimpolpato il governo piemontese con due trombati alle elezioni politiche del febbraio scorso. Ad uno dei due ha assegnato la delega al tartufo delle Langhe. Ragazzi che fantasia, che innovazione e che regalo alla non politica dei grillini!!

Anche al Goldoni si gioca a pallone


Nel mese scorso denunciammo lassenza di qualsiasi controllo da parte dei Vigili Urbani alla degenerazione del centro cittadino e narrammo lepisodio di cui eravamo stati involontari protagonisti durante un incontro di calcio giocato dai giovani virgulti livornesi allinterno della Galleria di Piazza Grande. Nei giorni scorsi un cittadino livornese ha denunciato, nella pagina delle opinioni del quotidiano locale, che anche piazza Goldoni - lunico salotto livornese - ci si eser-

Livorno tagliata fuori dai treni ad alta velocit


A proposito le popolazioni della costa tir-

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Al nostro perspicace e attivissimo Direttore scrivevo prima delle elezioni politiche del 24-25 febbraio questa breve riflessione. Le imminenti elezioni politiche prospettano, dai sondaggi, una valanga dei grillini. Il Movimento 5 Stelle sembra essere in crescita tanto che potrebbe divenire il secondo partito. C preoccupazione adesso e c stata molta sottovalutazione prima. I partiti fino ad oggi al governo non hanno saputo affrontare questioni fondamentali per la nostra democrazia. Prima fra tutte la riforma elettorale. Andremo al voto e saremo quasi sicuramente in una situazione di ingovernabilit. Con candidati inseriti nelle liste e scelti, a parte qualche buon esempio di primarie, dai partiti. Siamo di fronte ad un fallimento di una classe politica capace di attaccare lun laltro e incapace di dare speranza, con proposte serie e responsabili, al nostro bellissimo paese, lasciato in balia di se stesso e anche un po in mano ai grillini.

te raddoppiato al momento delle elezioni, con il 19,9%! I cattolici votano come tutti gli altri segmenti di elettori: hanno votato Monti, Bersani e Berlusconi e anche Grillo. Ma c anche un 30% che ha deciso di non andare al seggio elettorale: anche i Vescovi non sono ascoltati!

Cinguettare
di Luca Lischi
un Grillo! Molte le analisi sul voto fatte fino ad ora. I numerosi dati dovranno essere sviscerati per prepararci alle prossime elezioni amministrative e con molta probabilit anche politiche. Un sondaggio Ipsos ha rilevato che i cattolici sono sempre pi attratti dal Movimento 5 Stelle. E impressionante la progressione di Grillo tra lelettorato cattolico: nel settembre 2012 aveva solo il 2,3% dei consensi che saliva al 10% nel mese di dicembre e che successivamen-

I grillini hanno spiazzato tutti, forse anche coloro che hanno votato il Movimento 5 Stelle: primo partito per voti ricevuti alla Camera (secondo, dietro al Pd, se si sommano i voti degli italiani allestero!). Ha spiazzato perfino i vecchi mass media per il nuovo modo di comunicare del Movimento: solamente luso della Rete e un po di piazze per incontrare la gente, con unoceanica presenza in Piazza San Giovanni a Roma. Ma anche quelli che non usano i mezzi tecnologici hanno recepito ugualmente i messaggi dei grillini e la loro linea di rottura con il sistema politico tradizionale dai mezzi pi tradizionali, quotidiani e televisione. In attesa di un Governo il richiamo dei grillini si contraddistinto per le retribuzioni e i costi della politica. Gli effetti ci sono subito stati e i Presidenti di Camera e Senato per prima cosa si sono ridotti lo stipendio del 30%. Grillo ha detto che non bastava. Occorreva dimezzarlo. E cos stato. Grasso e Boldrini con stipendio al 50% e abbandono di tanti privilegi, sicuramente per loro scelta, non certo per i dettami di Grillo. Ma la gente, quella fatta di precari, di padri e madri di famiglia che faticano a superare la met di ogni mese, capisce che il sistema in via di cambiamento e non comprende perch poco tempo prima non si poteva essere un po pi sobri.Vedi bastato

Quarantacinque anni di Comunit di SantEgidio: una realt viva e feconda che opera nei tanti silenzi della quotidianit infondendo tamta speranza e portando veri gesti di pace con riservatezza e assolutamente in modo non plateale, anzi con pudore e alto senso di generosit e rispetto. Anche a Livorno la Comunit ha festeggiato, con una Liturgia Eucaristica presieduta dal Vescovo Simone Giusti, lanniversario della fondazione e in molti hanno partecipato in preghiera riconoscenti per il dono di una presenza attenta ai poveri e amica dei poveri. La preghiera, lo stare chini, linginocchiarsi sono la loro forza, che fa proprio bene al nostro paese, alla nostra citt.

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Livorno

TROPPE COSE NON VANNO

Vogliamo un saggio anche a Livorno!


di Franco Spugnesi
Lultima disperata invenzione del Presidente Napolitano nel tentativo, speriamo di successo, di rianimare la incasinata politica italiana, ha fatto sorgere in molti livornesi moti irrefrenabili di invidia. Se ne potrebbe avere qualcuno anche qui? E vero che non abbiamo (ancora) torme di seguaci di Grillo pronta a sovvertire le istituzioni, ma certamente possediamo una invincibile incapacit di portare a termine ogni sia pur trascurabile ammodernamento della citt.. Infatti. malgrado la legge elettorale assegni al sindaco eletto un cospicuo premio, il nostro sindaco non ha praticamente maggioranza, proprio Lui che, come ha sempre orgogliosamente rivendicato, un Pd che guarda a sinistra non riesce a farsi voler bene dai compagni della sinistra. SEL ha richiamato i suoi dalla Giunta e ha cacciato dal partito il collaborazionista Bettini; con il partito di Di Pietro (per rispetto al nostro Paese bene non chiamare costoro Italia dei Valori) siamo arrivati alle querele. Ora anche il Partito Democratico, folgorato da una perdita di voti senza precedenti, si affanna a mettere in campo iniziative che segnino la distinzione con il Suo sindaco senza volerlo naturalmente sfiduciare (ma se si dimettesse nessuno si svenerebbe) Il partito dice deciso il segretario Filicaia indica la linea allamministrazione comunale. Chiede un sussulto,ma al tempo stesso ne prende le distanze, perch il malessere in citt evidente... e tra un anno si rivota.. Ma sta di fatto che sulla scelta del nuovo primo cittadino che si giocher la partita: Bisogna intanto elaborare un progetto e individuare i profili giusti. Poi faremo le primarie promette il segretario e la parola passer alla citt. Ma intanto ecco cosa deve fare lamministrazione comunale. Poveri - Esistono forme di povert nuove (cio che non si possono soddisfare con le clientele ordinarie n.d.r.) Il Comune deve intervenire. Non dice dove dovrebbe prendere i soldi visto che c gi tanta fatica a recuperare i 35 milioni in bilancio per il sociale. OSPEDALE questa una vera pugnalata. Il livello della nostra sanit basso, non si ha idea della sanit che vogliamo in futuro. Salviamo i pochi reparti di eccellenza ed integriamoci con Pisa prima che ci chiudano tutto. Ma come? E il nuovo ospedale, tutta lenergia e la fatica di questo povero sindaco (referendum compreso)? Tutto nel cestino? Pare di si! AAMPS La crisi ha ridotto i rifiuti, non facciamo pi il grande termovalorizzatore che serve tutto lAto, ne basta uno pi piccolo. Il sindaco invece contava anche su quello per riequilibrare i conti aziendali. PORTO al segretario del PD non sembra il caso di togliere le banchine a chi non rispetta i piani industriali (figuratilavora in Compagnia.. .) piuttosto non si privatizzi la Porto di Livorno 2000 ma si impieghi gli utili per i lavori sulle banchine. PIANO REGOLATORE - il Piano strutturale difficilmente si realizzer in questo mandato, prevede il segretario, perci bene che il sindaco anticipi la variante delle colline (che serve a far divenire regolarigli annessi agricoli usati come villette). Il sindaco aveva invece giurato di riuscire a portare a casa il Piano strutturale in tempo e di evitare anticipazioni sullargomento per fare, come disse lex assessore Grassi quando venne al nostro Circolo, una normativa, per una volta chiara, che non lasciasse posto a favori o clientele. Infine il documento (quasi un ultimatum) raccomanda interventi di ordine pubblico in via Terrazzini (che definisce occupata) dagli extracomunitari, talvolta anche oltre la legalit. Ma non trascura neppure la riforma del Palio (anche quelli sono voti) che lascia insoddisfatti i vogatori. Insomma il PD lancia la sfida per recuperare i voti e vorrebbe trasformare il problema amministrazione Cosimi in una risorsa che riaccenda laffetto degli elettori tradizionali. Il problema, non da poco, che non ci sono risorse per ampliare larea del consenso, anzi, ogni seria iniziativa di revisione della spesa, corre il rischio di intaccare privilegi e clientele annose con prevedibili conseguenze elettorali. E troppo invocare,allora, un vero saggio che individui poche qualificate iniziative che rimuovano lattuale inerzia e mirate al bene comune? Troverebbero probabilmente accoglienza anche nelle altre forze politiche presenti in Consiglio, dando cos una ragione dessere a questo organo normalmente assai sottovalutato.

Il Centro in distribuizione anche presso le seguenti punti:


a LIVORNO : LIVORNO: Libreria Nino Belforte, Via della Madonna; Libreria Edizioni Paoline, Via Indipendenza; Libreria Gaia Scienza, Via di Franco; Edicola Nelli (piaz.zza Grande za Cavour 39); Edicola P P.zza (lato Farmacia Ospedale), Edicola Bianchi (via del Porticciolo, di fronte Camera Commercio); Edicola Attias (corso Amedeo); Edicola piazza Matteotti; Edicola Fabbricotti (piazza A. Moro); Edicola Paolini (Baracchina Bianca) (piazza S. Jacopo); Edicola c/o Bar Oasi (Ardenza Mare); Edicola Barcellona (via Goito); Edicola Borghi (Corso Amedeo, angolo via dellOrigine); Tintoria Rossi (corso Mazzini), Chico Sas (via C.Puini 9). a CASTIGLIONCELLO : CASTIGLIONCELLO: Ed icola Rossi (Piazza della Vittoria); Edicola Edicola T ognotti, Stazione FerroviaTognotti, ria. a ROSIGNANO SOL VAY: SOLV Edicola Giovannoni (via Allende); Edicola V allini (via O. Chiesa); Vallini a ROSIGNANO MARITTIMO : MARITTIMO: Edicola Il Punto (via A. Gramsci).

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Interessante iniziativa della Camera di Commercio

Imprenditoria femminile in Provincia di Livorno


di Marcello Battini La classe politica pretende di governare un grande Paese moderno, attraverso una segmentazione massiccia della societ. Questo il frutto (o lincipit) di un processo, in atto, di divisione del corpo sociale in corporazioni, che luna contro laltra armata, si strappano alcuni benefici, ma che, soprattutto, finiscono per scaricare sulle non corporazioni, gli immeritati vantaggi competitivi che riescono a conquistare. Questa politica favorisce la crescita della spesa pubblica e dellingiustizia sociale, senza un ritorno ragionevole (anche perch non perseguito), a favore della collettivit nel suo complesso. Poich una societ pi iniqua, meno competitiva e, quanto meno competitiva, tanto pi si riduce il tenore di vita dei cittadini, ne consegue che questo processo di corporativizzazione del nostro Paese danneggia tutti, anche quelli che, nellimmediato, ritengono di trarne dei guadagni. Liniziativa, sponsorizzata dalla CCIAA di Livorno, riguardante la presentazione dellindagine qualitativa 2012, sullimprenditoria femminile, sinnesta a pieno titolo, nellambito del processo di corporativizzazione sopra descritto. Poich una societ a struttura corporativa richiede una regolamentazione giuridica molto precisa e specifica, quindi abbondante e difficile da gestire, e questo di ostacolo allo sviluppo dei commerci e del mercato, come si afferma anche in questa ricerca (gravami della burocrazia), ne consegue che, anche nel mondo imprenditoriale sono presenti forze corporative, che, consapevolmente o meno, operano in evidente conflitto con le loro fondamentali scelte di vita (il lavoro dimpresa richiede libert, apertura dei mercati, concorrenza). La lettura della premessa della pubblicazione, distribuita nella circostanza, a firma della Presidente, Franca Rosso, che nel suo intervento verbale (meno male) ha espresso il suo completo disaccordo nei confronti delle cosiddette quote rosa, che contraddicono il principio del merito, evidenzia linconsistenza, sul piano scientifico, della suddivisione per sesso dellattivit imprenditoriale. I problemi evidenziati dalla Presidente Franca Rosso, non riguardano le donne imprenditrici, ma, caso mai, le donne in generale (in effetti non sono a conoscenza dellesistenza di una legge economica, basata sulla diversit sessuale dellimprenditore). Riguardano le donne, in quanto madri e compagne, quindi coinvolgono, oltre ai figli, i compagni ed i padri dei loro figli. Allora sono problemi di tutta la famiglia, anzi, dellintera collettivit. Pertanto ridurre la portata della questione femminile, di cui sottolineo limportanza e di cui mi sono occupato in altri momenti, al solo universo femminile, ne riduce la forza rivendicativa e, conseguentemente, riduce la possibilit di una soluzione equilibrata, come sarebbe giusto, nellinteresse dellintera societ, con particolare riguardo alle generazioni in divenire. Ci premesso, quale ruolo intende svolgere limprenditoria italiana, tra la conservazione ed il cambiamento? Sarebbe bene saperlo, senza ulteriori rinvii, senza possibili ripensamenti, perch il tempo a disposizione del nostro Paese, ormai noto a tutti, sta per scadere. Lindagine ha coinvolto solo le imprenditrici, lasciando senza risposta la seguente domanda: Quando, come, dove e perch limprenditoria femminile, a parit di tutti gli altri fattori, si differenzia dallimprenditoria maschile? Questa la madre di tutte le domande a cui, eventualmente, occorre dare una risposa, se si vuole continuare, a buona ragione, a discutere, in ambito microeconomico ed economico aziendale, sulle diversit di genere. Da un punto di vista generale, tenendo conto della grave situazione del Paese, da ritenere prioritario concentrare gli sforzi per individuare i fattori comuni tra i differenti gruppi sociali (cooperazione) piuttosto che gli elementi distintivi (conflittualit). Se il buon senso fosse prevalente, la maggioranza dei cittadini preferirebbe essere tra i meno fortunati in Paradiso che tra i pi fortunati allInferno. Poich, in un sistema di democrazia formale, le masse popolari non possono essere migliori della classe politica che governa, allora la classe politica che dovrebbe essere cosciente dellesistenza di questo trade off, ma se non lo , allora solo fattori esterni al sistema, possono evitare il declino del Paese. Forse, lanalisi economica comportamentale, applicata selettivamente, a maschi e femmine, potrebbe evidenziare alcune difformit di genere, nellapplicazione delle leggi economiche pi comunemente accettate, ma questa, per il momento, per quanto ne so, resta unipotesi ancora da verificare a livello scientifico e non saranno esperienze, come quella sulla quale riferisco, a fornire utile materiale di studio. Si potrebbe continuare con altre argomentazioni, per dimostrare lirrilevanza di questa segmentazione sociale, ma preferisco introdurre unaltra questione che, alla luce
segue a pag. 11

Franca Rosso, Presidente del Comitato per lImprenditoria femminile della Camera di Commercio di Livorno

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Livorno

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da pag, 10

Imprenditoria femminile dellesito delle recenti elezioni politiche, mostra tutta la sua importanza. Le rivendicazioni dellintera collettivit, ivi comprese le imprenditrici, riguardano la riforma della burocrazia, del sistema formativo, del sistema bancario, la complessit delle leggi, e cos via. E noto a tutti, quello che necessario fare per evitare il declino del Paese, ma finora si perso solo del tempo. Lacquisto del tempo ha dei costi che, nello specifico (non potendo pi gli Stati, sempre pi assetati, incrementare lemissioni obbligazionarie) sono coperti ricorrendo allimposizione fiscale, che grava in modo persecutorio, su qualsiasi cosa, compresi i risparmi dei cittadini, prosciugando, cos, le fonti di finanziamento dei capitali produttivi, senza i quali impossibile ipotizzare una qualsiasi ripresa economica, fino ad arrivare, in ultima istanza, a considerare i depositi bancari dei bacini da cui attingere, dove gli Stati cominceranno a prendere direttamente i risparmi dei privati, come se ne possedessero il bancomat, senza nessun impegno di restituire il capitale (figuriamoci se si parla di pagamento degli interessi), con conseguenze disastrose per tutti (se qualcuno ricorda le argomentazione usate dallallora ministro dellEconomia, Tremonti, per dimostrare la solvibilit dellItalia, sui mercati internazionali, dopo questi chiarimenti, dovrebbe essere edotto su quanto, cinicamente, proponeva). Tutti concordano sulle cose da fare, ma nessuno le realizza, anzi, chi pu le boicotta. Se un organismo sociale avanza alcune proposte , ma poi non le realizza, due sono le ipotesi praticabili: a) lorganismo non ha la capacit di fare, allora inutile e deve essere smantellato, b) lorganismo, al di l delle affermazioni, non intende operare per la loro realizzazione, allora inaffidabile e deve essere combattuto. Probabilmente, i recenti risultati elettorali, segnano la diffusione di questa consapevolezza tra le masse, sempre pi numerose, degli emarginati sociali. Ci potrebbe segnare linizio di una nuova fase politica. Pu darsi che il tempo ci conceda la possibilit devitare il declino, ma sicuramente il nuovo possibile percorso politico non sar facile da gestire. Esso richiede una classe politica completamente rinnovata, capace, per, di mondarsi delle tante impurit che gi il nuovo contiene. Tocchiamo ferro!

Perch non pensare a Mauro Grassi sindaco?


sulle colline, con annesso il tema degli abusi e quello per i cittadini,che anticipi alcune soluzioni ottimali in tanti pezzi di citt che attende di essere straformata e qualificata; - riorganizzi, discutendo, con i sindacati ma non seguendoli pedissequamente, le partecipate e la macchina comunale. (Le partecipate devono essere pi efficienti e pi efficaci. La macchina deve essere con pochi e bravi dirigenti e pi trasparente. Meno inciuci tra tecnici e politici. Pi a favore dei cittadini); - quindi un Piano del lavoro fra Regione, Provincia, Comune,imprenditori, sindacati in cui ognuno porti proposte sostenibili anche finanziariamente; - astenersi dal raccontare balle; - ed alla fine, un grande ascolto della citt. Anche con strumenti nuovi senza annullare i vecchi; - consiglia, infine, un maggiore utilizzo della rete. Ecco questi concetti erano stati esposti, in larga parte, in occasione dellincontro nella sede de Il Centro. Potrebbero far parte del programma elettorale di un serio candidato Sindaco di LIVORNO. Perch non pensare seriamente a Mauro Grassi?

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Mauro Grassi, ex assessore al Comune di Livorno.

(e.d.s.) - Lex assessore allurbanistica del Comune di Livorno fu nostro ospite il 17 dicembre 2012 per una apprezzatissima conferenza sul futuro sviluppo di Livorno. Due giorni dopo fu sconfessato dal Sindaco Cosimi solo perch si era dimenticato di avvertirlo essere sua intenzione di partecipare alla primarie del PD indette per le candidature alle elezioni politiche. Lo abbiamo rivisto in occasione di un incontro durante la campagna elettorale ed in quella sede gli confermammo tutta la nostra stima ed il rammarico per questa rinuncia obbligata perch si era dato il caso che, in quella conferenza, alla quale erano presenti anche ingegneri civili ed architetti, le sue idee in ordine al futuro sviluppo di Livorno trovarono ampi consensi. Mauro Grassi ha ripetuto quei concetti in un recente articolo apparso su IL TIRRENO nel mese scorso. Affermava che il Comune di Livorno dovrebbe o avrebbe dovuto gi fare 4 o 5 cose per favorirne il rinnovamento. Le riassumiamo brevemente: - un programma sui rifiuti che parli tantoe quindi investa tanto nelle tre R (riduzione, recupero e riciclo) e poco in inceneritori e discariche; - anticipi due grandi varianti rispetto alliter del piano strutturale: quella

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Interessante dibattito al nostro Circolo con lassessore Giovanna Colombini e lon. Anna Maria Biricotti

UNIVERSITA DI LIVORNO: motore di sviluppo di un territorio


di Marisa Speranza Il Polo Universitario Sistemi Logistici di Livorno un valore aggiunto rispetto allUniversit di Pisa, perch si coniuga con la vocazione del territorio. Questa, in sintesi, la riflessione espressa dalla prof.ssa Giovanna Colombini, assessore alla Promozione dei Saperi e delle Relazioni internazionali, presso il Circolo culturale Il Centro, presieduto da Enrico Dello Sbarba. Ma perch questo Polo? Esso viene a colmare un vuoto, creando figure professionali che non cerano. Lassessore snocciola dati per farci intendere la portata di una realt che, a partire dal 2007, ha gi compiuto grandi passi in avanti : Ci siamo fatti conoscere e, ad iscriversi, sono molti studenti provenienti sia dal nord che dal sud (attualmente pi di 400 frequentanti). Perch si tratta di un vero fiore allocchiello : cinque facolt messe insieme (tra cui informatica, economia, diritto, ingegneria) in una laurea nuova (Logistica), che segna la rottura di un sistema. Ma la citt non pronta: basti pensare alla difficolt che incontrano in questo momento gli studenti a trovare i servizi propri di un sistema universitario (la mensa, innanzi tutto).

Il plastico di come sar il Centro di Ricerca per le Tecnologie del Mare dello Scoglio della Regina al termine dei lavori.

Lass. Giovanna Colombini, lex vice-sindaco Cristiano Toncelli e lon. Anna Maria Biricotti ripresi al dibattito al Centro.

Livorno non ha dato una risposta - ha osservato lassessore - eppure, bisogna che si attrezzi, visto che la posta in gioco alta. Andate a Villa Letizia, ha invitato la professoressa. La bellissima sede del Polo, dotata di una biblioteca universitaria e di un osservatorio, ci d infatti la percezione di unoperativit intensa e qualificata. Qui si subito avviata la didattica, ma mancava laltra anima: la ricerca, motore indispensabile di ogni sviluppo. E poich Pisa ha guardato pi alla terra che al mare, al nostro Polo stato riservato questultimo. Da qui una serie di laboratori che richiedono spazi particolari. Lo Scoglio della Regina, Centro di Ricerca per le Tecnologie del Mare, ne un bellesempio (vedi la Robotica subacquea). Gemello dello Scoglio, quanto a destinazione duso, limportante complesso della Dogana dAcqua recentemente inaugurato (cantiere PIUSS). Qui entreranno in funzione ben 21 laboratori in cui avremo di tutto e di pi: in cinque-sei anni potrebbe cambiare il volto della citt, ha sottolineato Giovanna Colombini, per evidenziare la positivit di un progetto complessivo che, creando sinergie tra universit e imprese, pu diventare motore di sviluppo del territorio. Gli esempi riportati dallassessore (vedi il

veicolo subacqueo che mi fa vedere da terra cosa c sottacqua) sono indicativi di quanto la ricerca messa in atto nei laboratori, finalizzata allo studio di tecnologie innovative legate al mare, possa creare una rete di rapporti di collaborazione e scambi tra universit, istituti di ricerca, enti e imprese. Lassessore ha fatto un lavoro straordinario e la sua spinta va sostenuta ha rincarato lon. Anna Maria Biricotti, critica nei confronti di una citt che non duttile e non si fa prendere dal nuovo. Eppure, di ricerca c un gran bisogno: ci vogliono strutture e strumenti che diano il via allinnovazione. E questo il fine che si propone di raggiungere il Polo universitario sulla Logistica di Livorno, il primo in Toscana. Il tema del rilancio del territorio deve stare a cuore a tutti i livornesi. Ci vuole una spinta culturale, ha insistito lonorevole, e bisogna creare le forze per ottenerla. Il dott. Francescalberto De Bari, consigliere comunale a Rosignano, ben consapevole di quanto siano importanti per il Comune logistica, portualit e mare, si chiesto cosa pu fare il Polo. Sicuramente accompagnare le esigenze del territorio con un occhio attento al sistema delle imprese. La partita aperta. E linvito a parteciparvi ci riguarda tutti.

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Costa Toscana Cruise


di Cristina Battaglini
Anche questanno la Porto di Livorno 2000 partecipa al Sea Trade di Miami, il pi importante appuntamento internazionale del settore crocieristico. Questanno si aggiunge limportante riconoscimento ottenuto dallEnte Toscana Promozione che ha inserito il progetto Costa Toscana Cruise, presentato da Porto di Livorno 2000, nel Programma Promozionale 2013. Il progetto stato presentato nei giorni scorsi a Palazzo Granducale dal Presidente della Porto Livorno 2000 Roberto Piccini, dal segretario generale dellAutorit Portuale Massimo Provinciali, dagli assessori provinciale al turismo Paolo Pacini e comunale Paola Bernardo, dal responsabile progetti turismo della Regione Toscana Alberto Peruzzini e dal presidente delle Strade del Vino Pier Mario Meletti Cavallari. Il Sea Trade di Miami diviene questanno un significativo continuum del Brand Costa Toscana Cruise, lanciato in occasione del Sea Trade di Marsiglia svoltosi lo scorso novembre. Porto Livorno 2000 sar a Miami lambasciatore della Toscana, per far meglio conoscere il territorio dal mercato internazionale in maniera complementare ai consueti itinerari turistici verso le citt darte di Firenze, Pisa e Lucca. Il messaggio lanciato Costa Toscana Cruise. Easy to find out. Lo spazio espositivo di Porto Livorno 2000 sar collocato allinterno del Padiglione ICE nella posizione di maggiore affluenza di visitatori, lo stand sar di 36 mq, e sar immediatamente riconoscibile al visitatore come Lo stand per la Toscana, proponendo una sorta di percorso espositivo e sensoriale della Toscana della Costa. I pannelli proporranno quattro zone di interesse turistico: - Livorno e il Granducato di Toscana; -Bolgheri e la Strada del Vino; - LIsola dElba e le Perle del Tirreno; -Gli Etruschi e lAlta Maremma. Verranno proposti dei prodotti di interesse: musiche e volume di Mascagni, volume su Livorno e dintorni, volume della cucina tipica, quaderno degli itinerari Costa Toscana Cruise, vetrine espositive di vino e olio e dei prodotti tipici enogastronomici pi eccellenti della nostra zona, con degustazione, gadgets ed inoltre unarea riservata alla comunicazione del Porto di Livorno e di quello di Piombino e Portoferraio, delle infrastrutture e della logistica e dei servizi inerenti le operazioni portuali e gli accessi.

Con una cerimonia a cura dellAgenzia Marittima Delta Srl

La Nave ro/ro Bahri Abha presentata allAlto Fondale


(Cristina Battaglini) - E stata presentata alla calata Alto Fondale con una cerimonia a cura dellAgenzia Marittima Delta Srl, agente per BAHRI, la Compagnia di bandiera del Regno dellArabia Saudita, la nave ro/ro vessel Bahri Abha, la prima delle sei ConRo che verranno costruite a seguito di un ordine firmato nel 2011 da BAHRI con i cantieri coreani Hyundai MIPO e che vedr la consegna dellultima nave nei primi mesi del 2014. Fondata nel 1979, BAHRI partecipata per il 28% dal Governo dellArabia Saudita e per il restante 72% quotata alla borsa di Riyadh. Grazie allaccordo siglato lo scorso 4 Novembre 2012, tra BAHRI e VELA International Marine Ltd, BAHRI adesso il 4 operatore mondiale nel trasporto di crude oil. A seguito della fusione, e con le nuove sei navi, BAHRI disporr di una flotta di 77 navi, di cui 32 tankers VLCC, 20 chimichiere, 14 dry bulkers, 5 product tankers, e 6 roll-on/roll-off. Le nuove ConRo verranno impiegate sulla rotta che collega il sub-continente indiano, il Golfo arabico, il Mar Rosso, il Mediterraneo (Livorno unico scalo) con il Continente Nord Americano. Le navi offrono la massima versatilit nel trasporto di tutti i tipi di merce. Hanno una lunghezza di 230 metri, 32,5 m di larghezza, un pescaggio massimo di 9,5 metri e una portata in peso di 26.000 tonnellate. I motori sviluppano una velocit di 22 nodi. Le navi dispongono di uno spazio sopracoperta per il trasporto dei contenitori, di una stiva che pu accomodare carico generale e impiantistica; nella pancia della nave ci sono 5 ponti di diverse altezze, in grado di accomodare merce sciolta (casse, pallets, tubi, lamiere, coils) e qualsiasi carico rotabile (auto, camions, trattori, gru, ecc). Dopo avere scaricato e caricato a Livorno, la nave partir per gli USA, dove toccher i porti di Baltimora, Houston, Jacksonville, Savannah, Wilmington, New York e Halifax.

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Sezione Costruttori Edili

Via Aurelia 7 - Tel. 0586/940134 Stagno - Livorno

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Si rinnovata la tradizionale festa che ha lo scopo di unire le donne di tutti i continenti

FIDAPA: Cerimonia delle Candele


di Laura Conforti Benvenuti La sezione livornese della Fidapa (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari), presieduta da Margherita Mazzelli, ha recentemente celebrato la tradizionale Cerimonia delle Candele con una elegante conviviale nei locali dello Yacht Club. La cerimonia, creata oltre ottantanni fa dalla fondatrice della Federazione Internazionale Lena Madesin Phillips, mediante il rito simbolico dellaccensione delle candele, una per lInternazionale e per ogni Stato membro, ha lo scopo di unire le donne di tutti i continenti che condividono i medesimi interessi, le tante attivit e le tante mete raggiunte con lintento di perseverare a dare voce ai problemi delluniverso femminile. La B.P.W. (Business,Professional Women Internazionale) ha orientato la pubblica opinione e la legislazione in molti paesi portando la sua voce in tutte le Organizzazioni mondiali. In Italia lAssociazione conta pi di 12.000 socie organizzate in 287 sezioni ed ha una sua Fondazione che attua nel concreto le finalit della Fe-

Un momento della cerimone della Feste delle Candele. Da sin.: la past president nazionale Nicla Capua, la segretaria europea Giuseppina Bombaci, la presidente del Distretto Centro Rossella Poce e lattuale presidente della Fidapa Livorno Margherita Mazzelli.

derazione. Grazie allapporto di questa Associazione le donne italiane hanno ottenuto lapprovazione della Legge 120/2011 che prevede la riserva alle donne di almeno un quinto nei consigli di amministrazione delle societ partecipate; laccordo con Gender Interuniversity Observatory, che fa capo a tre Universit romane, dove si raccolgo-

Ricordato il preside Aldo Bartalucci


Non capita spesso che venga ricordato un uomo di scuola. Il CESTONI, una delle associazioni culturali pi anziane della citt, ha ricordato recentemente il preside del Liceo Classico Aldo Bartalucci nel decimo anniversario della sua scomparsa con una conferenza cui hanno partecipato ex alunni che hanno testimoniato come nel passato questo Istituto abbia formato professionisti- molti i medici-i quali si sono affermati,nel proseguo della vita,in vari campi del sapere.La sala del Museo era affollata e fra i vari interventi rilevante quello del dottor Umberto Capitani che nel 1955,studente di terza liceo, vinse il primo premio nel Concorso Nazionale di Prosa Latina.Anche il Sindaco Cosimi,ex allievo,ha ricordato il preside Bartalucci con un intevento che stato condiviso dalluditorio. Chi scrive queste brevi note vuole ricordare come nel recente passato il Liceo classico si sia trovato in condizioni di crisi di alunni, crisi che continua ancora oggi nonostante lintroduzione di alcune specializzazioni.E ci si domanda ancora come in una citt di 160mila abitanti solo una cinquantina di studenti scelga il Classico? Una domanda posta nel passato e che ancora attuale. Ma a chi? E vogliamo ricordare alcuni nomi noti fra gli studenti e i docenti del nostro classico Pilo Albertelli, Luca Badaloni, Giosu Borsi,Francesco Cecioni, Furio Diaz,Guido Donegani, Giorgio Fontanelli, Francesco Guerrazzi, Augusto Mancini, Guglielmo Marconi, Giovanni Marradi, Pietro Mascagni, Amedeo Modigliani, Giovanni Pascoli, Carlo Azeglio Ciampi Mario Lorenzini

no e selezionano i curricula eccellenti delle nostre socie per essere nominate nei consigli di amministrazione; lapprovazione della legge in materia di equilibrio della rappresentanza nei Consigli delle Regioni e degli Enti locali. Alla bella serata hanno partecipato la segretaria europea Giuseppina Bombaci, la past president nazionale Nicla Capua, la presidente del Distretto Centro Rossella Poce, la past president distrettuale M. Giovanna Alari, il presidente della Provincia Giorgio Kutuf, il rappresentante del Sindaco assessore Walter Nebbiai, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Benedetto Lipari, il cap. di vascello Simone Malvagna in rappresentanza dellAmm. Giuseppe Cavo Dragone, Monica Mannucci, assessore provinciale, lon. Marida Bolognesi nonch i rappresentanti degli altri Club service e della Stampa. Il momento dellaccensione delle candele, per ricordare il patto di solidariet con tutte le donne del mondo, idealmente unite e la lettura del Nostro Impegno stato di grande intensit di sentimenti. Sui tavoli, oltre alle candele da accendere in onore delle altre federazioni dei club associati e delle socie individuali, ogni commensale ha trovato una simpatica candela colorata dono della Presidente. Nel corso della serata stata presentata la nuova socia Viviana Mazzarri. La Presidente Margherita Mazzelli ha voluto anche premiare con un attestato di stima finemente incorniciato il suo Comitato ed alcune socie che hanno collaborato con lei.

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Rosignano 16 Politica Grazie al Comune, Pro Loco e Sporting Club

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PARTE DA VADA LA FASE SPERIMENTALE

Inaugurata il Centro Feste a Rosignano M.


Finalmente la lunga attesa ha avuto la sua lieta conclusione: Rosignano M. ha il nuovo, razionale Centro Feste che consentir la ripresa degli eventi sospesa forzatamente lo scorso anno a causa della impraticabilit delle vecchie strutture, fra laltro nemmeno regolari. Il nuovo Centro, la cui realizzazione si deve, oltrech alla disponibilit dellAmministrazione Comunale, essenzialmente allencomiabille spirito di rosignanit della Pro Loco e dello Sporting Club che hanno voluto fortissimamente che anche il capoluogo disponesse di unarea attrezzata in grado di rivalutare le stagioni rosignanesi. Gran parte dei lavori edili sono stati effettuati con labituale perizia e competenza dalla storica impresa Quintavalle, condotta dai fratelli Ing. Giuseppe e Geom. Luigi. Laugurio adesso che si riescono ad organizzare manifestazioni ed eventi tali da dare rilievo a questo paese che merita una migliore considerazione ed una valutazione pi consona al suo glorioso passato anche da parte dellAmministrazione Comunale.

Al via la raccolta dei rifiuti organici


Il Comune di Rosignano Marittimo e REA Rosignano Energia Ambiente, a partire dal mese di Aprile, daranno inizio ad una fase sperimentale di raccolta differenziata dei rifiuti organici nella frazione di Vada e che coinvolger circa tremila utenze. Vicino agli esistenti contenitori saranno posizionati circa 50 bidoni marroni da 240 lt., che consentiranno, per dimensioni e tipologia, di ridurre al minimo limpatto paesaggistico. Ai cittadini, insieme al materiale informativo, saranno fornite apposite biopattumiere per effettuare la differenziazione del materiale organico in casa. La fase sperimentale iniziale di raccolta differenziata della FORSU dovrebbe portare, nella zona urbana individuata, ad intercettare almeno il 30% della produzione stimata di rifiuto organico ed incrementare negli anni successivi il quantitativo raccolto, sia ampliando la zona di raccolta che con le attivit di sensibilizzazione e promozione di volta in volta organizzate. Per questo progetto stata realizzata una specifica campagna di comunicazione che fornir le indicazioni tecniche per lutilizzazione del servizio, avendo cura di stimolare la riflessione degli utenti in merito allopportunit del recupero della Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani nellottica della riduzione nella produzione dei rifiuti e della tutela dellambiente. Sono due i protagonisti della campagna e solo grazie alla loro interazione possibile avere un lieto fine: il cittadino e i rifiuti. Grazie al corretto comportamento del cittadino, il rifiuto pu iniziare una nuova vita. I nostri rifiuti prendono forma e diventano personaggi, sono degli animaletti realizzati con gli scarti organici chiamati i differenti ( una pecora, un polpo, un gufo, un pinguino, una tartaruga e un riccio) che attraverso brevi slogan possono parlare, possono farsi sentire e dare preziosi suggerimenti: BIDONAMI! Ma solo nel posto giusto ed avr una seconda vita. Nello specifico sono state realizzate cartoline informative, adesivi per i bidoni stradali, adesivi per le biopattumiere domestiche e locandine da distribuire nei diversi esercizi commerciali.

CONFESERCENTI

Roberto Daddi neo presidente


Roberto Daddi, gi capogruppo della Margherita in Consiglio Comunale (legislatura 2004-2009), titolare di una degli stabilimenti balneari pi moderni e razionali - i bagni Tahiti in loc. La Mazzanta, Vada - stato eletto, nel corso dellassemblea tenutasi nei giorni scorsi, presidente della Confesercenti. Allamico Roberto i pi cordiali auguri da parte della redazione.

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Attualit

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Passeggeri in ascesa e utile record per SAT

Risultati brillanti per laeroporto Galilei


Nuovi voli per la Grecia e nei prossimi mesi per Marsiglia, Mosca e Pietroburgo
La societ di gestione dellaeroporto Galilei di Pisa ha illustrato i dati del 2012 che sono stati, malgrado il difficile momento che attraversa leconomia complessiva del Paese, decisamente brillanti. Infatti, il numero dei passeggeri si mantenuto in linea con i dati record del 2011 essendo stati confermati i 4,5 milioni di passeggeri del 2011 ed un utile netto record di 6,4 milioni di euro, il pi elevato nella storia di SAT. La dott.ssa Gina Giani - Amministratore Delegato - ha dichiarato che questi importanti risultati premiano la solidit del nostro modello di business che ci ha consentito di diventare un modello di sviluppo economico per la Toscana. Nel primo bimestre di questanno, SAT ha chiuso un totale di 432.976 passeggeri trasportati NUOVI VOLI - Nei giorni scorsi sono stati comunicate le nuove destinazioni che puntano a rendere il Galilei un punto di riferimento per il traffico aereo nella Regione ma anche nellintero paese sempre pi importante. Dal 31 marzo, intanto, Ryanair, la pi grande compagnia aerea in Italia, invita i passeggeri a scoprire le fantastiche destinazioni greche servite da Pisa tra cui Cefalonia e Kos. Cefalonia la maggiore delle isole Ionie. In tempi omerici lisola era uno dei possedimenti di Ulisse e recenti scavi condotti nellisola, sembrerebbero dimostrare che Cefalonia fosse proprio la capitale del regno di Ulisse. Lisola rinomata per la bellezza del suo mare, tra cui spicca la spiaggia di Myrtos, votata per ben dodici volte come la spiaggia pi bella della Grecia per merito della sua forma ad arco di quasi due chilometri di ciottoli bianchi abbaglianti. Di straordinaria bellezza anUnaffascinante immagine dellIsola Kos nellarcipelago del Dodecaneso (Grecia)

che la grotta di Melissani con il lago sotterraneo la cui parziale caduta del tetto roccioso ha rivelato uno spettacolo incredibile. Splendida isola appartenente allarcipelago del Dodecaneso, Kos si distingue non solo per le splendie spiagge ed il mare dallacqua cristalliina, ma anche per i numerosi siti archeologici che custodisce. Tra i principali ricordiamo lAsclepeion, ovvero il tempio di Asclepio, dio greco della medicina, le terme, il Platano dIppocrate, dove il padre della medicina passava il suo tempo a studiare e che considerato lalbero pi antico dEuropa, lodeon romano, il Castello di Neratzia, la fortezza medievale (ammodernata dai cavalieri Ospitalieri nel Rinascimento) posta allingresso del porto della cittadina di Coo e la fortezza di Antimachia. Sar possibile volare da Pisa a Cefalonia ogni luned e venerd ed a Kos ogni gioved e domenica. Il programma Ryanair dei collegamenti da Pisa verso la Grecia prevede inoltre le seguenti destinazioni: Chania (mercoled e

domenica) e Rodi (marted e sabato). Ryanair ha gi messo a disposizione numerosi posti da Pisa a partire da Euro 12 (Solo andata, tasse incluse) per viaggiare ad aprile e maggio. Con decorrenza giugno, invece, Ryanair assicurer, con frequenza settimanale (mercoled e domenica) il collegamento con Marsiglia: con decorrenza dal 25 maggio al 29 settembre p.v. collegamento con Mosca (partenza da Pisa il marted e il sabato alle ore 22; partenza da Mosca alle ore ore 4.25) e dal 30 maggio al 27 settembre collegamento con San Pietroburgo (partenza da Pisa il gioved alle ore 21.45; partenza da San Pietroburgo il venerd alle ore 4.25).

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APPUNTAMENTI DA METTERE IN AGENDA

30 edizione del Tan e Rosso di Sera


Domenica 14 Azienda Podere Sapaio con Rist. Oscar tel. 0586/ 501258 - Marted 16/04 Azienda La Bulichella con Rist. lo Scolapasta tel. 0586/751291 Gioved 18 Aprile: Azienda La Cipriana Rist. Vizi e Virt tel. 0586/ 801020 - Sabato 20/04 Azienda Arrighi con Rist. LAragosta tel. 0586/ 895395 Mercoled 24 Aprile: Azienda Tringali con Rist. Yacht Club Livorno tel. 0586/892091 cell. 338/4488453 Venerd 26 Aprile: Azienda Poggio al Tesoro con Rist. La Lupa tel. 0586/886213
Una regata della scorsa edizione del Trofeo Accademia Navale Citt di Livorno. (foto Onorati)

di Luca Lischi Ci attende un mese di aprile ricco di eventi. La vela, la cultura e la solidariet dal 20 aprile al 1 maggio saranno le protagoniste del 30 Trofeo Accademia Navale. Sedici classi partecipanti e 25 Marine estere con una previsione di oltre trecento barche e oltre mille regatanti. E poi la nuova location presso il prestigioso complesso della Porta a Mare, lApprodo 75, dove sar allestito il villaggio Tuttovela che sar inaugurato sabato 20 aprile. Molte le iniziative collaterali previste, tra cui quelle promosse dalla Provincia di Livorno quali il Convegno Ambiente Marino che vedr protagoniste le scuole superiori presso il Museo di Villa Henderson del 24 aprile alle ore 9.00 con lassessore Monica Mannucci come madrina. E ancora la visita di studenti e professori che partecipano al programma Al di l del mare di Cooperazione Transfrontaliera Italia-Francia Marittimo con il progetto Per mare. E infine unattenzione ai bambini delle scuole con liniziativa del 23 aprile Dallorto al mare in collaborazione con Slow Food: seminari didattici e gran finale al Mercato del Pesce con

unasta a cui sono invitate le famiglie. Tutte le informazioni sul Tan sono disponibili sul sito: www.trofeoaccademianavale.eu *** Sempre ad aprile non mancheranno le occasioni di poter gustare i prodotti di eccellenza enogastronomica del nostro territorio con la rassegna Rosso di sera promossa dallAssociazione Italiana Sommeliers di Livorno in collaborazione con la Provincia di Livorno, Il Consorzio Strada del vino e dellolio Costa degli Etruschi e il patrocinio della Camera di Commercio. I ristoranti e i produttori di vino ci aspettano a tavola per valorizzare i prodotti e le eccellenze del territorio. Rigorosamente la sera con men di pesce e vino rosso. Dallantipasto al dolce i commensali avranno la possibilit di votare il piatto e il vino preferito e con un costo che non supera i 45 euro. Questo il calendario delle serate (con prenotazione presso il ristorante): Venerd 5 Aprile: Azienda Poggio Rosso con Rist. LAncora tel. 0586/ 881401 - Venerd 12/04 Azienda Michele Satta con Rist. Nonna Isola tel. 0586/753800

Marted 30 Aprile: Azienda Podere SantAgnese con Rist.La Vela (presso lHotel Rex) tel. 0586/580400 Gioved 9 Maggio: Azienda Agrilandia con Rist. Casale del Mare tel. 0586/759007.

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Cultura

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La forza della molteplicit di pensiero


di Silvia Menicagli
Jonathan Arpetti un giovane uomo che sta coordinando un romanzo collettivo del quale sono entrata a far parte su invito di una cara amica scrittrice. Il libro che verr costruito su 20 capitoli scritti da altrettante donne un esperimento letterario di comprovato successo. J onathan ha dato il titolo e la figura della protagonista, non comune, che verr costruita un poco alla volta attraverso la personalit delle sue madri che la introdurranno nella storia e la condurranno in una esperienza elettrizzante inventata dalla fantasia di ciascuna delle autrici. Una avventura passata di mano in mano come il testimone di una staffetta dove una idea diviene il germe per la successiva. La tecnica del roFilarmonica dei Concordi manzo aperto non nuova, nei primi anni del 2000 sono nati diversi collettivi che hanno pubblicato romanzi composti dal oltre 100 partecipanti. Questa realt viene anche chiamata SIC cio scrittura industriale collettiva e si basa su determinate regole codificate. Alcuni collettivi affermatisi in questi anni sono il Wu Ming, Kail Zen e Paolo Agaraff. Lidea parte per da lontano, del 1929 il romanzo Lo zar non morto romanzo fantapolitico scritto da 20 personaggi del Gruppo dei deci, un collettivo di futuristi capitanato da Filippo Tommaso Marinetti, Massimo Bontempelli ed altri uomini famosi del panorama culturale italiano. Ma veniamo a noi, alcune scrittrici, giornaliste livornesi sono entrate nel progetto del romanzo aperto ideato dal Collettivo Idra. Ho voluto fare una serie di domande a Jonathan Arpetti, creatore insieme ad un amico, di questo progetto. Chi c dietro lidea del collettivo Idra ? Il collettivo Idra e pi in generale scrivere in modo collettivo nasce da unidea mia e di Marco Apolloni (anche lui autore) dopo aver portato a termine un romanzo a quattro mani. Poi si sono aggregati in ordine alfabetico: Christina Barbara Assouad, Silvia Del

SCRITTURA COLLETTIVA

Beccaro, Paolo Musano e Francesca Riccioni, i quali avevano gi collaborato con noi in altri progetti collettivi. Da quanto tempo nata questa attivit ? Il collettivo Idra nasce ufficialmente il 1 gennaio 2013, con la messa on line del sito www.collettivoidra.com Tu cosa fai nella vita? Io mi occupo di tuttaltro gestione magazzini grande distribuzione ma vivendo attualmente una situazione di precariato dovuta alla crisi finanziaria, posso approfondire la mia passione per la scrittura avendo molto tempo a disposizione. Cosa ti ha acceso lidea della scrittura collettiva? Come dicevo precedentemente, ho scritto un romanzo insieme a Marco Apolloni e il risultato stato molto soddisfacente sotto tutti i punti di vista. Prima di tutto scrivere insieme a dei colleghi un percorso formativo che fa cogliere molte sfumature di questarte che da soli chiusi nella propria stanza davanti al pc non si coglierebbero. Ci si mette di pi in discussione, si ha una critica del proprio scritto in tempo reale in poche parole credo che confrontarsi con delle altre menti letterarie pagina dopo pagina permetta di arrivare a un prodotto di maggiore qualit. Secondo te una formula di successo o leterogeneit degli stili crea una discontinuit di lettura. Per quanto ci riguarda una formula di successo. Noi siamo soliti scrivere da un minimo di due a un massimo di otto insieme, creando storie con diversi personaggi co-protagonisti. Ogni autore d voce a uno di essi, con il risultato di unalternanza di capitoli dagli stili diversi ma che proprio grazie alla loro diversit tengono vivo linteresse, senza rischiare di annoiare. Se aggiusti un capitolo per unifor-

marlo agli altri, lautore come reagisce di solito? Di solito non correggiamo per uniformare il tutto secondo i classici canoni, ma lasciamo a ogni autore il proprio stile, in quanto partiamo dal presupposto che ogni autore porta avanti un personaggio diverso. Per quando gli interventi vanno fatti, ciascuno di noi abbastanza coscienzioso da accettarli e anzi ringraziare chi ha evidenziato parti che non andavano nel proprio scritto. C un autore di maggior peso nel collettivo che d lincipit o che chiude la storia con lultimo capitolo o sono tutti uguali? Non c un autore che prevale sugli altri, n seguiamo degli schemi fissi, ma ragioniamo su ogni singolo progetto in base alle caratteristiche di ognuno e alla storia che abbiamo intenzione di scrivere. Tu quindi sei sia autore che regista del lavoro collettivo ? Si, Io finora ho partecipato come autore a tutti i progetti che al momento sono sei, cinque in carico alla nostra agenzia letteraria e il sesto invece, Soci@l Single, di prossima pubblicazione.

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Cultura

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Presentato il libro di successo mondiale dal Circolo Il Centro

LEretico di Carlo A. Martigli


Organizzata dal Circolo Il Centro, ha avuto luogo presso la Sala consiliare della Provincia la presentazione dellEretico, un libro di successo mondiale scritto da Carlo Alberto Martigli, figlio dellindimenticabile arch. Walter, gi consiliere provinciale per pi legislature. Levento stato coordinato dal presidente del Circolo stesso, dott. Enrico Dello Sbarba.

di Angela Simini
Ancora un messaggio spirituale, inquietante ed entusiasmante al tempo stesso, nellultimo romanzo dello scrittore Carlo Alberto Martigli, che tornato in questi giorni a Livorno per presentare la sua ultima creazione, LEretico, col quale ha bissato il grande successo del suo precedente libro 999 Lultimo custode. Ancora un affondo storico nello scenario variegato di cultura e di arte, ma anche politicamente minaccioso, del Rinascimento Italiano, dove si alternano splendori e sangue, dove la parola di Cristo strumentalizzata a fini terreni. La corte papale, sede del Papa Alessandro VI, al secolo Rodrigo Borgia, appare la pi violenta, la pi corrotta, e la pi assettata di potere temporale, tanto che il papa vorrebbe trasformare il suo pontificato in regno da trasmettersi in famiglia. In questo scempio della parola di Dio, a Firenze si leva la voce del frate domenicano Girolamo Savonarola che, nel tentativo di purificare il mondo, non vede altra soluzione che distruggere i beni terreni in grandi fal e condannare lo sfarzo. Siamo nel 1497 e Fi-

renze illuminata da roghi sinistri nei quali, insieme ai cosiddetti eretici, bruciano anche tesori di arte inestimabili e ricchezze, mentre la parola del frate minaccia castighi e sofferenze. Si apre cos lavvincente romanzo di Martigli, e lo scenario si allarga a macchia dolio, fino a raggiungere i confini pi lontani dellOriente: un immenso sfondo storico dunque, nel quale si giocano le sorti del mondo contemporaneo. Un lontano passato di grande attualit conquista il lettore in una sorta di curiosit frenetica a scoprire il mistero e il messaggio di pace di cui sono portatori i personaggi chiave della narrazione. DallOriente, dalla Valle di Ladakh, nel Tibet, il vecchio monaco Ada Ta e la giovane allieva Gua Li, intraprendono un lungo viaggio per raggiungere Roma e la corte del Papa, portando un libro misterioso, che, se conosciuto, potrebbe far tremare il soglio pontificio e le rigide convenzioni religiose dellOccidente. Si tratta di un volumetto che intende rispondere ad una domanda che in occidente, solo pochissimi si sono posti Dove stato Ges Cristo tra i tredici e trenta anni? . Questo lungo periodo, che nei Vangeli avvolto in un silenzio assordante, rimasto lettera morta per secoli e, comunque, sono state messe a tacere le voci che, a partire dalla fine dellOttocento, hanno sollevato il dubbio. Carlo Alberto Martigli, conquistato fin dalladolescenza, dalla figura del Cristo, come la pi grande della storia, si incuriosito di fronte a questo silenzio ed ha cercato negli anfratti delle biblioteche. E quello che ha scoperto e che ha capi-

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Tel. 0586/1868747 - e-mail: srl@aepis.it Aepis Servizi Srl in collaborazione con Aepis, Associazione Europea Professionisti e Impresa per la Sicurezza, fornisce a coloro che si associano, tutti quei servizi necessari ad una corretta gestione aziendale ai sensi del Decreto 81/08 Testo Unico per la Sicurezza e Salute nei luoghi di lavoro. Ha come fine ultimo quello di dare maggior attenzione e importanza a tutto ci che riguarda la sicurezza e il miglioramento di essa.

Auditing gratuito per la valutazione fattori di rischio Stesura Documento Valutazione dei Rischi Stesura del Piano di emergenza Servizi Tecnici (misurazione Rumore, Vibrazioni, Polveri, Rischio Chimico) Assistenza Ispezione da parte degli Enti preposti Assistenza Legale specialistica Serivizio RSPP esterno Formazione RSPP ed RLS con valore legale su tutto il territorio nazionale Formazione Primo Soccorso ed Antincendio Formazione Specialistica (Lavori in Quota, Spazi Confinati, Lavori su Fune, Autoprotezione Acquatica, Amianto, Carrellisti, Evacuazione Disabili)

to lo profonde nellEretico. Ed un altro messaggio ancora si agita tra le pagine del libro, il grande sogno di Pico della Mirandola, lumanista che, indignato dalla assurdit delle guerre di religione e delle persecuzioni religiose, ha scosso lOccidente con la proposta di unificazione delle tre religioni monoteiste, cristiana, ebraica e musulmana. E qui incontriamo un altro protagonista dellEretico, Ferruccio de Mola, erede del pensiero di Pico della Mirandola, un personaggio umano, coraggioso e leale, anchegli testimone di un tesoro e di un segreto. Ferruccio, perdutamente innamorato della moglie, donna intelligente e moderna ( quasi femminista ante litteram), giocher tutte le carte a sua disposizione per salvarla dalle trame nere del Papa e dei Medici e per ricongiungersi a lei. E qui non si pu aggiungere altro, perch il bello della lettura sta nello scoprire le vicende e gli eventi e capire chi affettivamente leretico. Nella sua derivazione dal greco, eretico colui che sceglie, colui che scegli coscientemente e liberamente. E dunque c un solo eretico o ce ne sono altri ? . Al lettore la risposta. Il libro, scritto molto bene, con ricchezza lessicale e variet di linguaggio, presenta personaggi studiati e scandagliati nel loro rapporto con gli eventi e con lambiente da cui provengono e manifestano personalit distinte e ben tratteggiate. Particolare e stupefacente la descrizione degli ambienti, chiusi ed aperti, interessantissima la testimonianza storica. Al di l dallinteresse che la lettura suscita, importante considerare la indubbia attualit dei quesiti che il libro, ambientato nel Rinascimento, solleva anche oggi, anzi, particolarmente oggi.

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ANDIAMO AL CINEMA

Le novit nelle sale


di Matteo Pieracci
E tornato Salvatores. E gi questa non una notizia di poco conto, dato che il regista napoletano mancava alla regia di un film da ben tre anni. Il suo ultimo lavoro Educazione siberiana, attualmente nelle sale sta avendo un buon successo ai botteghini. La pellicola, tratta dallomonimo romanzo di NicolaiLilin, fotografa nitidamente la vita allinterno della comunit criminale degli Urca siberiani. Al centro del racconto vi sono in particolare, le vite di due giovani esponenti della comunit, Kolima e Gagarin, cresciuti fraternamente insieme fra furti e atti di teppismo, ma sempre nel rispetto di un particolare codice etico che la comunit degli Urca impone ai suoi adepti. Ci che piace di questo film la facilit narrativa con cui mette in connessione la storia di una comunit (gli Urca), le storie personali dei protagonisti (come quelle appunto di Kolima, Gagarin e di nonno Kuzya) e la storia dellUrss post-Stalin. Il romanzo sub alcune critiche riguardo la veridicit degli eventi accaduti. Lilin dichiar infatti lautentica veridicit di tutti gli eventi e dei personaggi descritti nel libro. Vere o meno che siano le storie raccontate dallautore, Salvatores ha avuto il merito di scegliere la storia giusta, interpretata con grande capacit da tutti gli attori in causa. Nasce da qui, il piccolo successo di Educazione siberiana, il cui cast un mix di esperienza (John Malkovich il vecchio e saggio nonno Kuzya) e di giovent attoriale, dove in questultimo caso sale prepotentemente in cattedra la scuola lituana. Un film che non mi piaciuto il macchinoso adattamento letterario Anna Karenina. Premettendo che, a mio avviso, ci sono molti romanzi di Tolstoij pi amabili, la pellicola in questione lenta e la volonta di unire una maestosa scenografia in stile teatrale al racconto cinematografico, accompagnata da parti musicate non d leffetto sperato. Tutto ci rientra nella logica, di quanto sia da sempre difficile trasporre cinematograficamente un testo letterario. Da vedere invece Il lato positivo-Silver Linings Playbook. E un mlo moderno, che pur trattando il delicato argomento della depressione bipolare riesce a raccontare una storia damore fra due persone dai molteplici problemi. Il lieto fine un po scontato ma non rovina il buon giudizio che critica e spettatori hanno riservato al film. Nonostante sia stato troppo poco nelle sale (e qui potremmo addentrarci in una feroce critica su ci che le sale scelgono di mostrare allo spettatore..), La scelta di Barbara conferma lottimo trend dei tedeschi nel raccontare le storie della Germania prima della caduta del Muro. Dopo Good Bye Lenin (2003) e Le vite degli altri (2006), ecco La scelta di Barbara, unaltra pellicola con tanto di storia damore ai tempi della Stasi. Fa riflettere, non poco e giustamente, sulla cieca ottusit di alcuni apparati di regime. Allappello mancano purtroppo i film italiani, troppo scadenti in questo periodo, anche solo per una semplice citazione. La citazione invece, la faccio per il ritorno prorompente degli horror. Premettendo che non impazzisco per il genere, sta andando molto il filone del Spirito della porta accanto. C poco da star tranquilli nellandare a letto quando sia in La madre che in Sinister, i fantasmi nelle suddette pellicole sono pronti a disturbare la quiete vita di altrettanto tranquille famiglie americane.

PIANETA DONNA 2012

Raccolta antologica sul mondo femminile


di Silvia Menicagli La nostra nostra concittadina Marisa Genovesi Marrucci, socia Fidapa e del Circolo Il Centro, per molti anni coinvolta in attivit culturali e turistiche, ci ha sottoposto la visione di questa raccolta antologica dove lei stessa ne coautrice. Pianeta donna un libro, dove 46, tra uomini e donne, hanno elaborato un lavoro che verte sul tema della donna, figlia, madre, moglie, amica. Marco Delpino e Francesca Lagan entrambi giornalisti oltre che impegnati in campo sociale e culturale, hanno curato la realizzazione della raccolta antologica fatta di racconti, poesie, impressioni e considerazioni dove la donna viene caratterizzata attraverso le sue sofferenze, travagli interiori, amori e contraddizioni. Ogni autore esprime attraverso il suo sentire quello che dai tempi della creazione attraverso i secoli stato detto della donna, in positivo o in negativo dai suoi cantori, poeti, scrittori e censori. Questa raccolta rientra nel progetto Tigulliana 2012 promossa dallANPAI, Associazione Nazionale Poeti, Autori ed Artisti dItalia. Quindi un occasione per conoscere il lavoro di tanti autori, alcuni scrittori professionisti altri amatoriali, che arrivano alla scrittura attraverso le pi varie esperienze lavorative ma che trovano in questa arte senza tempo lo strumento per dare voce alle proprie emozioni in una libert assoluta.

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Cultura

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*** Marted 9 aprile - Concerto Christoph Poppen direttore Michele Marasco flauto Direttore: Christoph Poppen Flauto: Michele Marasco ORT Orchestra della Toscana *** Mercoled 10 aprile - lirica Verdi e Wagner in jazz Riccardo Arrighini pianoforte musiche G. Verdi e R. Wagner

STAGIONE TEATRALE 2013 CASTIGLIONCELLO Castello Pasquini - Tensostruttura


Informazioni e prenotazioni: tel. 0586.754202/759021 - www.armunia.eu

Prossimi appuntamenti
Venerd 12 aprile, ore 21.15 FUORI TEMPO di e con la Banda Osiris con Sandro Berti mandolino, violino, trombone; Gianluigi Carlone voce, sax Roberto Carlone trombone, pianoforte Giancarlo Macr percussioni, batteria, bassotuba

Stagione 2012/2013

TeatroGoldoni e Goldonetta
I restanti appuntamenti di Aprile (h. 21)
Sabato 6 aprile - Danza In Mozart - Free Chocolat Love Balletto Teatro di Torino Coreografia: Matteo Levaggi Musiche: Michael Nyman *** Domenica 7 aprile, h 16 e h 18 Goldonetta Peter Pan e....l'isola che non c'

Riccardo Arrighini

*** Venerd 12 aprile - Goldonetta WA-VE: l'onda del bicentenario - Duo L'Originale e la Copia, Kulli Tomingas e Luca Schieppati *** Domenica 21 aprile - Danza Eleonora Abbagnato & Friends *** Venerd 26 aprile - Goldonetta La ribalta di Classica con Gusto: Concerto per pianoforte e orchestra, Mario Menicagli direttore e Michelle Candotti pianoforte *** Sabato 27 aprile - Danza "Le Cariatidi - la genesi" per la Giornata Mondiale della Danza

Sabato 27 aprile, ore 21.15 SCENA MADRE regia e progetto musicale di Michele Abbondanza coreografia di Antonella Bertoni e Michele Abbondanza con Paola Faleschini e Antonella Bertoni STAGIONE RAGAZZI Domenica 7 aprile, ore 16.30 CENERENTOLA drammaturgia e regia di Tonio De Nitto, con Mariliana Bergamo, Antonio Miccoli, Francesca Nuzzo, Serena Rollo, Fabio Tinella Et consigliata: dai 5 anni

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