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Anno VI n.

3 Marzo 2013

Padre Angelo Vescovo


Poste Italiane S.P.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 2 e 3, Roma aut. n.160/2008

Editoriale

Il lavoro , Via Cruc i s d e i g i o v a n i


giovani sono sempre di meno nel nostro territorio. I pochi rimasti saranno costretti ad andare via. C una epidemia che non trova argini. E la disoccupazione e la precariet giovanile. I giovani, oggi, sono la nuova frontiera della povert. Sono lanello pi debole della catena sociale. Viviamo in un tempo in cui lindividualismo impera. Viene respinto il limite, nellaltro si cerca solo lo specchio di se stessi, si vive un delirio di onnipotenza che distorce la visione alta della libert e della realt. Individualismo e precariet giovanile sono intrecciati, il primo causa velenosa del nostro modo di pensare, la seconda ne il frutto amaro. La Chiesa mai si stanca di annunziare che: il lavoro partecipazione allopera del Creatore, dignitoso sostentamento, costruzione della societ, potenzialit di ciascuno per larmonia generale, futuro generato per tutti. E ingiusto che, in tempi di crisi, vengano messe alla porta proprio quelle maestranze che hanno permesso allazienda di raggiungere alti livelli di qualit. Oppure si sceglie di investire fuori Italia per strane ragioni utilitaristiche. Non pi possibile mettere i giovani in panchina. Occorrono rimedi. Subito. La politica non pu fare il teatrino. Le istituzioni non possono dormire. E tempo di agire, di dare risposte al cammino delle nuove generazioni. Alla politica si chiede di purificarsi da ogni forma di corruzione, di essere a servizio soprattutto dei pi deboli, dei giovani. Non lasciamoli ancora una volta soli nel lungo e doloroso cammino della via crucis. San Francesco, se tornasse oggi, abbraccerebbe non un lebbroso, ma un giovane. I giovani sono pi deboli degli anziani, pi fragili socialmente. Essi non vogliono n beneficenza, n laiuto dei nonni o della famiglia, vogliono dignit, vogliono lavoro.

Auguri SANTO PADRE

Fratelli e sorelle, buonasera!


oi sapete che il dovere del Conclave era di dare un Vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli Cardinali siano andati a prenderlo quasi alla fine del mondo ma siamo qui Vi ringrazio dellaccoglienza. La comunit diocesana di Roma ha il suo Vescovo: grazie! E prima di tutto, vorrei fare una preghiera per il nostro Vescovo emerito, Benedetto XVI. Preghiamo tutti insieme per lui, perch il Signore lo benedica e la Madonna lo custodisca.[Recita del Padre Nostro, dellAve Maria e del Gloria al Padre] E adesso, incominciamo questo cammino: Vescovo e popolo. Questo cammino della Chiesa di Roma, che quella che presiede nella carit tutte le Chiese. Un cammino di fratellanza, di amore, di fiducia tra noi. Preghiamo sempre per noi: luno per laltro. Preghiamo per tutto il mondo, perch ci sia una grande fratellanza. Vi auguro che questo cammino di Chiesa, che oggi incominciamo e nel quale mi aiuter il mio Cardinale Vicario, qui presente, sia fruttuoso per levangelizzazione di questa citt tanto bella! E adesso vorrei dare la Benedizione, ma prima prima, vi chiedo un favore: prima che il vescovo benedica il popolo, vi chiedo che voi preghiate il Signore perch mi benedica: la preghiera del popolo, chiedendo la Benedizione per il suo Vescovo. Facciamo in silenzio questa preghiera di voi su di me. [] Adesso dar la Benedizione a voi e a tutto il mondo, a tutti gli uomini e le donne di buona volont.[Benedizione] Fratelli e sorelle, vi lascio. Grazie tante dellaccoglienza. Pregate per me e a presto! Ci vediamo presto: domani voglio andare a pregare la Madonna, perch custodisca tutta Roma. Buona notte e buon riposo!
Beatissimo Padre, mentre la Chiesa tutta e il mondo intero gioiscono, la Diocesi di Sulmona-Valva, il suo Vescovo, il Clero, i Religiosi, i Diaconi, i Seminaristi, le Religiose, il Popolo santo di Dio, uniti nellaffetto filiale, elevano al Signore fervida preghiera per il Successore di Pietro e implorano lapostolica benedizione. +Angelo Spina Vescovo di Sulmona-Valva
Sulmona, 14 marzo 2013

Vicini al territorio, vicini alle persone

a pag. 3

Visita Pastorale a San Francesco a pag. 4 di Paola Visita Pastorale al Santissimo Crocifisso a pag. 6

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Giuseppe Mazola Ayinapa

Vita Ecclesiale

Marzo 2013
sforza di far capire che fede e vita non possono essere disgiunte. Virt teologale, la Fede anzitutto dono da accogliere con gratitudine e da sviluppare con fervore, adesione a Cristo e alle verit rivelate su Dio e il futuro delluomo; essa affonda le radici nella vita trinitaria e porta lindividuo ad accogliere la Parola di Dio. La Fede mette dunque a fuoco una rete di relazioni a livello verticale e orizzontale. Chi crede, pratica La Fede un impegno che coinvolge tutto loperare del cristiano e lo rende protagonista nella costruzione di un mondo migliore. Se abbandono filiale e fiducioso al Padre, risposta alla proposta di salvezza offerta nella passione, morte e risurrezione del Figlio, cammino di crescita guidato dallo Spirito rivelando luomo interiore, la Fede anche testimonianza dellamore per Cristo e per ogni uomo che la Provvidenza mette al nostro fianco. La Fede virt che illumina la vita e la orienta verso la sua meta, percepisce oltre la ragione pur dando ragione di vivere La Fede vissuto attivo, fattivo, operativo e costruttivo di vita nelle orme del Risorto; contemporaneamente una chiamata e un richiamo a vivere la propria vita come dono da gestire in vista delleternit. Professare il Credo non quindi ripetere meccanicamente una formula, per quanto ricca di contenuto, ma riconoscere e ritornare alle sue origini, confessare la propria identit, sconfiggere la presunzione di onnipotenza, riscoprire il senso del limite e della propria esistenza. In realt, la Fede non va professata ma vissuta e testimoniata ovunque: nellambito politico, sociale, lavorativo, scolastico, familiare, etc. La vita diventa allora professione di fede. Si vive secondo la propria fede. Le discussioni accese durante questi momenti dincontro, di condivisione, di formazione e di preghiera dimostrano il desiderio di approfondire la propria esperienza di vita cristiana, la volont di capire e di giustificare le ragioni della propria fede. Tante cose emergono da questi incontri: lacune e carenze vengono alla luce del sole. Tanti fedeli sono rimasti al livello catechistico della Prima Comunione, alla recita delle preghiere classiche del Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre, Angelo di Dio.. senza spiegazione n ulteriori approfondimenti, n formazione, n informazioni sulla dottrina della Chiesa, le Encicliche, le Lettere Pastorali dei Vescovi Con lAnno della Fede, una nuova opportunit offerta a tutti per scegliere di vivere, abbracciando la Fede Anche i Castellani ci provano, con la grazia di Dio. ora di dire forte: Signore, aumenta la nostra fede!

La Fede, una scelta vitale

Dalla Diocesi

11 ottobre 2011 il Papa Benedetto XVI, ora emerito, ha proclamato lAnno della Fede che si aperto l11 ottobre 2012 e terminer il 24 novembre 2013, Solennit di Nostro Signore Ges Cristo, Re dellUniverso. Diverse iniziative sono nate per vivere pienamente questoccasione di grazia. A Castel del Monte, lo scorso anno sono iniziate le catechesi di formazione alla Confraternita Madonna del Suffragio focalizzate sul Credo. Bench aperte a tutti, vi partecipano spesso solo i confratelli e le consorelle iscritti. Ogni incontro inizia e si conclude con la preghiera e presto verranno introdotti lAdorazione eucaristica prima della catechesi e la celebrazione dei Vespri. Lo scopo principale sviluppare la vita spirituale, portando ogni confratello e consorella a partecipare non solo alle processioni, alle ricorrenze festive, alle cerimonie pi importanti, ma a vivere nella quotidianit la vita cristiana e il carisma della confraternita stessa. Ci si

La Preghiera e lAnno della Fede


Simona Di Rienzo

Anno della Fede un periodo di grazia per tutta la Chiesa. E loccasione per riscoprire il valore del dono pi grande che Dio ha fatto allumanit, la fede, segno della nostra appartenenza a Lui e della comunione tra di noi. Tante le iniziative promosse dalle Comunit Diocesane e le piccole Comunit parrocchiali. La Comunit parrocchiale di Scanno, in particolare, si riunisce in adorazione eucaristica ogni gioved, giorno in cui si fa memoria dellistituzione dellEucaristia, il Cristo Risorto e vivo in mezzo a noi, culmine e fonte della vita cristiana. Ladorazione si apre con la recita comunitaria del Credo e si fa poi momento di preghiera e riflessione personale in silenzio. Ogni giorno, durante la messa, il Parroco offre spunti di riflessione alla comunit a partire dal commento delle letture e suggerisce come vivere e testimoniare nel quotidiano la propria fede. Una volta al mese, inoltre, il Parroco incontra la comunit delle Figlie di Maria Ausiliatrice che opera nel nostro paese, le catechiste e le ex-allieve di Don Bosco e propone delle catechesi incentrate sui temi forti della fede cristiana. Su uno degli altari laterali della Chiesa parrocchiale presente limmagine che ci ha consegnato il nostro Vescovo allinizio dellAnno della Fede, con il Cristo Pantocratore e il Credo. A fianco, la nostra fiaccola della fede, sempre accesa. E un modo per ricordare a tutti, anche ai tanti visitatori che passano dalla nostra chiesa par-

rocchiale, lanno di grazia e di luce che stiamo vivendo. Si moltiplicano, poi, le iniziative personali, come la recita quotidiana del Credo come prima preghiera del mattino e della sera. Tra i giovani, c chi ha preso liniziativa di compiere ogni mese un pellegrinaggio in qualche santuario, unito alla confessione e alla partecipazione alla Santa Messa. La preghiera, dunque, al centro dellAnno della Fede della famiglia parrocchiale di Scanno.

La sconfitta della legge di selezione . Discoteche e Memoria


Paolo Spigliati

on ho alcun dubbio: le discoteche costituiscono, per i grandi mercanti di droghe, una ambita opportunit per alte vendite e lauti guadagni. Nelle discoteche, che pure offrono occasioni di incontri e di socializzazione che nessuno potr negare, frequentate in prevalenza durante le ore notturne, i giovani che le affollano, sotto lazione insidiosamente coinvolgente di svariati fattori quali: luci psichedeliche, alcool, stanchezza, droghe, disidratazione, musica tambureggiante incalzante, ossessiva contemporaneamente operanti, passano con il trascorrere delle ore da uno stato di stordimento, alla progressiva perdita di controllo razionale delle proprie azioni, entrano in una ingannevole libert, in uno stato di pericolosa separazione della ragione dalla natura con le proprie leggi; scivolano verso una completa corruzione del pensiero e dei comportamenti. Il rit-

mo otempo periodato offerto ad alti volumi sonori (sopra i 120 d. B.), dominatore assoluto nella vasta sala, induce linstaurarsi di una condizione di con-vibrazione delle elementari strutture nervose spinali sulle quali Brasi gi impresso, quale memoria del passato intrauterino, il fenomeno vibratorio provocato dai battiti cardiaci materni, integrati, dopo alcune settimane dal concepimento, con gli incerti iniziali battiti cardiaci embrionali che avevano segnato linizio del dialogo madrefiglio, bruscamente interrotto poi al momento del parto. Tale cadenzata rassicurante azione.. perdurante per nove mesi; a contenuto puramente fisico, viene ad esercitarsi su strutture nervose superiori encefaliche. Nelle discoteche, per effetto della prevalente sonorit prodotta dalla dominante ritmicit degli strumenti abilmente maneggiati dal percussionista, si risveglia un passato o me-

glio lessere scivola lungo un cammino inverso alla ontogenesi, che io definisco: Regressione verso automatismi spinali. Cos, sotto lazione incalzante per ore e ore di tale penetrante sonorit, centinaia e centinaia di giovani si agitano disordinatamente in un ballo rivelatore di comportamenti pitecistici e psittacistici; come burattini dentro una grande scatola (La bote Jou-Joux); ma soprattutto, come mirabilmente profeticamente descritti da Gabriele DAnnunzio, dando luogo ad una Sicinnide grottesca di scheletri slogati. Ormai schiavi che sotto leffetto di suggestioni visive, olfattive, neurochimiche, feromoniche, si trovano senza pi volont, disorientati, falsamente allegri, pericolosamente eccitati, stupidamente sicuri di s. Cos alluscita dalle discoteche, tutto nebuloso, la fisicit domina sulla ragione, la irresponsabilit sulletica, lebbrezza sul controllo.

SulmonaValva Diocesi

Antonella Di Fonso

VICINI AL TERRITORIO, VICINI ALLE PERSONE


funzione di prossimit ai cittadini. In questo ambito si inserisce la figura del Carabiniere di quartiere che non solo una figura legata ad una certa vigilanza della zona poich il lavoro forse pi decisivo che ha da svolgere quello di mantenere sempre un rapporto con le persone, con le attivit lavorative, instaurando una fiducia che poi porta direttamente a compiere il proprio lavoro nel migliore e pi giusto dei modi riuscendo a stare dietro ad ogni minima situazione. E pi importante infatti fare in modo che il contatto avvenga con luomo prima che con la divisa. Il valore di questo contatto umano alla base di ogni mansione svolta. Ispirare fiducia nel cittadino porta questultimo ad aprirsi, a comunicare e a rendere efficace il lavoro; questo inoltre fa s che il locale Comando Stazione riceve richieste di aiuto di natura diverse: oltre a quelle di natura penale molto spesso si sono viste arrivare persone in cerca di lavoro. Sensibilit, attenzione, evitare di incattivirsi subito: queste peculiarit fanno in modo che spesso si riesca ad affrontare un problema senza che ci siano serie conseguenze amministrative e burocratiche. Negli ultimi tempi la percezione della sicurezza molto cambiata: c tanta richiesta di controllo, a volte perfino esagerata, ma bisogna pensare che nel corso di poco tempo gli aspetti della criminalit sono molto cambiati, le informazioni arrivano molto pi velocemente e spesso lunico dato certo che si pu riportare quello di un arresto effettuato. Tuttavia esiste un enorme dato oscuro sulla prevenzione non quantificabile e che riguarda tutti gli illeciti che vengono evitati con il semplice lavoro di controllo. Daltronde far s che la legge venga rispettata cercando di farsi voler bene quasi una missione per lArma. Il compito di educare sempre presente; questo aspetto purtroppo si scontra spesso con il senso civico dei cittadini che diminuisce sempre di pi. Anche in questo ambito si inseriscono le conferenze con le scuole di ogni ordine e grado che avvicinano i bambini ed i giovani ai temi della loro fascia di et. Lo spirito di Corpo aiuta a mantenere vivi e uniti i rapporti tra i colleghi. LArma dei Carabinieri ha come sua protettrice la Virgo Fidelis: lesempio della fedelt e del servizio umile di Maria si trasla quindi alla collettivit. La stessa dedizione e vicinanza, labnegazione alla proprio vocazione rendono unico questo servizio per il cittadino. N.d.R.: mentre chi vi ha scritto rielaborava le chiacchierate fatte con i Carabinieri che ogni giorno si incontrano per strada, notava che le parole pi ricorrenti non erano crimine, arresto, delinquenza, reato bens vicinanza, prossimit, attenzione, sensibilit, contatto, aiuto. Questo forse stato il segno piimportante di un servizio per la collettivit inteso come una vera vocazione.

Vita Ecclesiale

sistono delle realt legate al territorio, vicine ai cittadini, che lavorano affinch questo rapporto di prossimit e contatto sia sempre garantito e possa migliorare giorno per giorno. Una di queste realt lArma dei Carabinieri, che abbiamo incontrato e con la quale abbiamo parlato della citt, del territorio nel quale viviamo. La vocazione alla territorialit significativa. In Italia sono presenti circa 4000 stazioni dei Carabinieri; ognuna di esse compie non solo servizio di presidio, aprendosi al pubblico per segnalare qualsiasi evenienza, ma svolge anche una

Piccole gocce nel mare ma che piccole in realt non sono affatto
Simona DAmore

e persone accolte dalla nostra Caritas Diocesana e dalle Caritas Parrocchiali sono in costante aumento. Ed in questo i numeri del nostro Centro dAscolto sono molto significativi. Infatti in tutto il territorio diocesano sono circa 2.000 le persone assistite. Ed un numero che deve farci davvero riflettere. In un tempo cos particolare, ormai non sono pi solo i disoccupati a rivolgersi alla Caritas, ma anche persone con un lavoro che non riescono ad arrivare a fine mese perch lo stipendio lunica entrata dellintera famiglia o perch il lavoro precario. Per questo la Caritas Diocesana ha accolto linvito dellAssociazione Nazionale Alpini -sezione di Sulmona. Sensibili a questa situazione, gli Alpini hanno organizzato per lintera giornata di sabato 2 marzo una colletta alimentare nei supermercati. Molti hanno

aderito alliniziativa: Conad viale Mazzini, Conad via Papa Giovanni XXIII, Conad via Sallustio, Conad via Postiglione, Carrefour via LAquila, Eurospin via Cavriani, Eurospin Stazione Introdacqua, Di Meglio via G.Sardi, Coop viale della Repubblica, Tigre (Raiano), Oben (Raiano), Di Gregorio (Raiano), Terrantica (Raiano). E tantissimi i volontari che da tante parrocchie si sono messi a disposizione da San Francesco di Paola, da Cristo Re, da SantAgata V.M., dalla caritas interparrocchiale di S. Maria della Tomba-San DomenicoS.Maria ad Nives-San Pietro, dal SS.mo Crocifisso, da San Panfilo, da San Giovanni da Capestrano, da Maria SS. Ausiliatrice, da Santa Maria Madre della Chiesa di Pettorano sul Gizio e dalla Confraternita della SS. Trinit. Anche la

parrocchia di Maria SS. Annunziata di Introdacqua e la parrocchia di Santa Maria della Valle di Scanno hanno collaborato con una colletta nei supermercati locali. Il riscontro stato molto positivo. Le persone hanno risposto bene. Ed davvero bello sapere che in fondo la gente generosa e non si tira mai indietro quando si tratta di aiutare il prossimo. E in queste situazioni c sempre da imparare soprattutto dallincontro con le persone. Da chi ha donato con un sorriso sincero che veniva dal cuore, dalla persona anziana che ci dice di essere uscita appositamente per partecipare alla colletta perch lo sentiva come un dovere, da chi pur non avendo molto ha donato con gioia quel poco che poteva. piccole gocce nel mare ma che piccole in realt non sono affatto. Piccoli gesti dal valore inestimabile perch sono proprio quei piccoli gesti a fare tutta la differenza. Agli Alpini, ai supermercati che ci hanno accolti ,alle Parrocchie, ai volontari, a chiunque abbia contribuitoa tutti e a ciascuno in particolare va un sentito GRAZIE di cuore da parte della Caritas Diocesana!

Dalla Diocesi

Marzo 2013

VISITA PASTORALE DI S.E. MONS. ANGELO SPINA


NELLA PARROCCHIA DI SAN FRANCESCO DI PAOLA 20-24 FEBBRAIO 2013
Cherubino Sabatini

aluto della Presidente parrocchiale Eccellenza, Grazie per questo incontro che, cadendo nellAnno della Fede, particolarmente significativo. Nella societ contemporanea i valori cristiani sembrano messi tutti in discussione: i media spingono verso un modernismo che vuole stravolgere il concetto stesso di famiglia; la vita stessa ritenuta quasi un fatto individuale in cui Dio diventa un elemento di disturbo ed allora, molti cattolici si sentono disorientati. Noi sentiamo e crediamo che, riflettere sulle verit della nostra fede, sia particolarmente importante, proprio in questo momento storico, per poter dare ragione, con consapevolezza, della speranza che ci viene da Ges Risorto. Eccellenza, in questi giorni siamo un po tutti sconvolti per la decisione di Papa Benedetto di dimettersi dal Ministero Petrino, anche se ne comprendiamo le ragioni. Pertanto siamo particolarmente contenti della sua presenza perch potremo pregare insieme per il Santo Padre e per la Chiesa tutta. Se ne avr lopportunit porti al Santo Padre il nostro abbraccio e lassicurazione delle nostre preghiere. Oggi, Eccellenza, sono qui presenti per ascoltare le sue parole, il Terzordine Francescano e lAzione Cattolica Parrocchiale con: l A.C.R., i giovanissimi, i giovani e gli adulti. Di nuovo grazie Eccellenza per essere qui con noi. Se dovessimo raccontare la Grazia della Visita Pastorale con un canto sarebbe questo: Chiesa di Dio popolo in festa Canta di gioia il Signore con te! Consentiteci, dunque, di raccontarvi questevento adottando come trama i suoi versi: Cara Parrocchia, dove siamo stati battezzati, dove abbiamo incontrato Ges, dove abbiamo ricevuto lo Spirito Santo, dove abbiamo detto il nostro s, i nostri s, cara parrocchia: Dio ti ha scelto Dio ti chiama, nel suo amore ti vuole con s:

spargi nel mondo il suo vangelo, seme di pace e di bont. Il Padre manda a te il suo Vescovo, il tuo Pastore! Atteso con tanta trepidazione proprio come si aspetta lo sposo, il nostro Pastore ha fatto il suo ingresso benedicente accolto dalla polifonia festante dei cuori dellassemblea e ci che doveva essere ufficiale, il saluto del nostro caro parroco, stato commosso, sentito, incarnando il sentire di tutti i fedeli, grati per il dono della sua presenza. Dio ti guida come un padre: tu ritrovi la vita con lui Come sempre mirabili le catechesi tenute da S.E. nelle celebrazioni liturgiche. Nellanno della FEDE, il Vescovo venuto nella nostra comunit per riconfermare nella fede e, quindi, ha voluto pregare con i suoi fedeli IL CREDO. Proprio come un pastore amorevole egli ha accompagnato i fedeli alla riscoperta delle verit enunciate, rivelando con passione lintima unione tra fede e ragione, tra fede e vita quotidiana, tra fede e umanit. Egli ci ha ri-svelato quanto il CREDO contenga lo splendore delle verit di fede:

la bellezza di essere figli di Dio, fratelli in Cristo ragione della nostra vita, docili allazione dello Spirito Santo, la struggente tenera consapevolezza di avere una Madre che intercede per noi, la certezza di essere Chiesa, Una, Santa, Cattolica e Apostolica. Ed ogni catechesi stata preghiera ed ogni preghiera stata catechesi. La comunit si stretta intorno al suo Pastore e anche al suo Papa ed ha pregato affinch il Papa, i Vescovi, siano sempre illuminati dallo Spirito Santo e sostenuti dallincessante preghiera di tutta la comunit cristiana;siano sostenuti nel loro ministero dallo

Spirito Santo e sappiano guidare il popolo di Dio sulle vie del Signore; aiutino con sapienza il popolo a vivere ladesione a Cristo con fede viva e sincera; aiutino i giovani ad accogliere e realizzare i valori, la speranza, le mete, nelle scelte per un servizio agli altri sulle orme di Ges;perch il Signore dia al Papa Benedetto XVI pace, serenit e nuova grazia per il servizio che prester alla Chiesa Universale e perch egli continui ad essere segno forte della presenza di Ges e promotore di unit per tutti i cristiani. Mercoled 20-02-2013: incontro con le famiglie dei bimbi e dei ragazzi che si preparano alla prima comunione e la cresima. Lincontro stato molto partecipato ed erano presenti e molto interessati quasi tutti i genitori e anche molti ragazzi. S.E. ha ascoltato le loro richieste e ha parlato loro dellamore sponsale, del dialogo, della loro essenziale missione di educatori alla fede dei propri figli. Latmosfera familiare, ha contribuito a far sentire ognuno a casa sua, perch la Parrocchia proprio questo, casa di tutti, famiglia nostra, rete che ci sostiene. Se solo ci sentiamo parte di essa, non saremo mai soli. Rendigli grazie, sii fedele, finch il suo Regno ti aprir. Gioved 21 febbraio: incontro con le aggregazioni laicali : Azione Cattolica e Terzordine francescano. La Visita Pastorale nella nostra Parrocchia stata veramente un tempo di comunione e di grazia. Gioved 22 febbraio il nostro Vescovo Padre Angelo ha incontrato i gruppi Parrocchiali di Azione Cattolica e del Terzordine francescano. Dopo il saluto al Vescovo fatto dalle responsabili dellA.C. e del Terzordine, i presenti hanno vissuto un momento molto toccante perch Padre Angelo si raccontato in un modo tanto semplice che lassemblea lo ha sentito ancora pi vicino. Sua Eccellenza ha passato poi il microfono ai presenti che avevano tante domande da porgli. La prima domanda, posta dalla responsabile dellA.C., sulla possibilit di dare la Comunione ai divorziati risposati, ha suscitato una vera e propria catechesi sul Sacramento del matrimonio da parte del Vescovo. P. Angelo ha ricordato che la Chiesa fa sentire, comunque, ai divorziati risposati e alle coppie di fatto, che Dio li ama e la loro condizione non di esclusione dalla Chiesa. Ha ribadito che la Chiesa, pur riconoscendo la legittimit della separazione,

SulmonaValva Diocesi
per evitare mali maggiori, ritiene negativo il ricorso al divorzio. E la scelta dei coniugi, che decidono di rompere con uno strappo irrimediabile il vincolo del matrimonio, a porli in una condizione di grave contrasto con quanto indicato dal Signore riguardo allamore fra un uomo e una donna. E proprio questa condizione che non pone i presupposti per accedere ai sacramenti. I divorzi oltre a rompere il rapporto dei coniugi con Dio hanno un notevole impatto sociale, tanto da creare stravolgimenti e confusione nelle nuove generazioni. Per troppo tempo i giovani si sono avvicinati al matrimonio impreparati e, per futili motivi, rompono questo vincolo sacro, spinti anche dal forte individualismo e dagli esempi che i media continuano a proporre. Nella Chiesa si tenta di educare le giovani coppie con appropriati cammini formativi e con la Pastorale familiare. Il nostro Vescovo non ha nascosto i problemi che potrebbero nascere in seno alla Chiesa se questa situazione continuasse a proliferare. Preghiamo perch si risveglino le coscienze e i cattolici prendano atto che ci che il Signore ci dice nel Suo Vangelo per il nostro bene e per la nostra felicit. QUELLO CHE DIO HA CONGIUNTO, LUOMO NON LO SEPARI (Mt. 19, 6-7)
Dina D.P.

Dalla Diocesi
anziani, ognuno con le proprie problematiche e le proprie domande. Il presidente dellAssociazione, Anselmo Colarossi ha presentato lassociazione Insieme Semplicemente , che nasce da un comitato che si era ricostituito per riproporre la festa di San Francesco di Paola nel 2006, e risponde alla esigenza di offrire un contributo ed un supporto pi ampio alle varie attivit e realt istituzionali gi presenti in parrocchia ed incentivare la collaborazione e la familiarit tra i parrocchiani. Tra le varie attivit dellAssociazione sono state ricordate perci oltre alla Festa comunitaria in onore di S. Francesco di Paola, che, ha permesso, altres, allAssociazione di impegnarsi in opere di beneficenza grazie al ricavato ottenuto dalle offerte. Il presidente ha ricordato, inoltre, la presenza di un coro e di corsi di chitarra gratuiti per i ragazzi del catechismo,di un gemellaggio della Parrocchia con il paese di Bugnara con lannuale pellegrinaggio che si svolge a piedi e in bici dalla Chiesa di San Francesco alla chiesetta in onore di San Francesco di Paola poco al di fuori di Bugnara e, infine,dellescursione in localit Pacile svoltasi da questanno grazie allimpegno della componente pi giovane della Associazione e che rientra nel progetto la riscoperta delle origini di Sulmona. Il presidente ha poi chiesto al Vescovo suggerimenti su eventuali cammini da intraprendere per coinvolgere sempre un maggior numero di persone e rendere un servizio pi utile a questa comunit. S.E. dopo essersi compiaciuto degli sforzi che vengono compiuti, ha invitato ad approfondire sempre pi lanalisi del territorio e a prestare attenzione maggiore alla comunit attraverso lascolto delle problematiche pi urgenti, in particolare a porre attenzione ai giovani continuando a coinvolgerli e a creare gli spazi nei quali possano incontrarsi e confrontarsi, e facendosene se necessario portavoce in tutti gli ambienti istituzionali. S.E. ha ascoltato, quindi, i rappresentanti del circolo anziani apprezzando lesistenza di un luogo dove essi possono incontrarsi e condividere i propri interessi: egli ha rilevato che la presenza di luoghi in cui gli anziani possano incontrarsi, intrattenersi, ma soprattutto parlare, importante ed ancora pi importante fare in modo che gli anziani non si sentano soli, ma capiscano che c sempre qualcuno pronto ad ascoltarli. Un incontro costruttivo in cui la carica delle parole del nostro Vescovo ha invogliato lAssociazione Insieme Semplicemente, a continuare il lavoro nello spirito di collaborazione con le aggregazioni laicali della parrocchia e sotto la guida amorevole del caro parroco padre Cherubino.
Raffaele C.

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contrato il nostro Vescovo Angelo Spina. Tutti, dai piccoli di prima elementare, ai giovani di 18 anni hanno partecipato con grande impegno ed allegria, contribuendo a trasformare il piccolo teatrino in un palcoscenico carico di energia. Ges che sta passando qui e quando passa tutto si trasforma via la tristezza torna lallegria! parole del brano animato da tutti i ragazzi per accogliere il nostro Vescovo, il quale stato avvolto dal calore di tutti. Penso non ci siano parole pi semplici, ma nello stesso tempo pi adatte e intense per descrivere la gioia dei ragazzi in questo incontro. Un ora e mezza ricca di momenti emozionanti, di momenti per riflettere, per pregare insieme e soprattutto per condividere la propria gioia con gli altri. Grazie ai giovanissimi di AC guidati da Giada, che hanno aperto lincontro ballando e cantando sulle note del brano ImmiRuah ovvero Spirito Divino, siamo stati trasportati in unatmosfera di pace, racco-

Dio ti nutre col suo cibo, nel deserto rimane con te. Ora non chiudere il tuo cuore: spezza il tuo pane a chi non ha. Venerd 22 febbraio INCONTRO CON GLI OPERATORI CARITAS Tra gli incontri che il Vescovo ha avuto durante la visita Pastorale nella nostra Parrocchia, particolarmente significativo stato quello con gli operatori Caritas e con il nostro Parroco P. Cherubino, avvenuto venerd 22 febbraio. S. E. Mons. Angelo Spina ha benedetto la nostra sede e, dopo una preghiera di ringraziamento, ha sottolineato limportanza del sentimento damore cristiano che deve guidare loperatore Caritas. Il sostegno ai bisognosi non solo la consegna del pacco viveri, aiuto primario e segno di generosit, ma soprattutto mettersi a disposizione della persona, ascoltandola e indirizzandola, qualora fosse necessario, alle strutture sociali. Abbiamo fatto presente a S.E. come la grave situazione economica abbia prodotto la perdita del lavoro per molte persone della Parrocchia e dei paesi limitrofi, mettendole nellimpossibilit di fare fronte alla spese primarie. Ai disoccupati si aggiungono gli anziani con patologie e con un reddito minimo. Inoltre, Padre Angelo, stato informato che le derrate alimentari fornite dalla Comunit Europea non sono sufficienti e soltanto grazie allaiuto materiale ed economico di alcuni benefattori si riesce a soddisfare le esigenze dei nostri assistiti. Il Vescovo a conclusione dellincontro ci ha incoraggiato con parole di speranza e di amore e ci ha consigliato di leggere la Parola del Signore mettendola in pratica nel servizio al prossimo.
Franca G.

Dio mantiene la promessa: in Ges Cristo ti trasformer. Porta ogni giorno la preghiera di chi speranza non ha pi. Venerd 22 Febbraio 2013. Incontro con lAssociazione Insieme Semplicemente e Circolo Anziani. Il nostro Vescovo ha avuto lincontro con lAssociazione Insieme Semplicemente e i rappresentanti del Circolo Anziani. stato un incontro stimolante per la presenza delle varie realt : dai ragazzi ai pi

Chiesa che vivi nella storia, sei testimone di Cristo quaggi: apri le porte ad ogni uomo, salva la vera verit. Sabato 23 Febbraio: Incontro con i ragazzi del catechismo. In unesplosione di gioia, canti, balli, i ragazzi del catechismo di S. Francesco di Paola ,insieme ai ragazzi di ACR e i giovanissimi di ACG, hanno in-

glimento e preghiera. I ragazzi di quarta e quinta elementare guidati dalle catechiste, ci hanno fatto riflettere su ci che veramente importante nella vita di noi uomini: tutto potr sparire, ma la speranza e la fede resteranno sempre! Per terzi si sono esibiti i ragazzi di prima media i quali hanno ricordato limportanza di ognuno di noi nellaiutare il prossimo terminando con un canto che ha coinvolto tutti. Con Ges, hanno cantato e mimato i ragazzi:I nostri peccati bum bumbum son perdonati questo era il ritornello festoso e coinvolgente. Infine con il canto ed la danza Acqua siamo noi unondata di gioia e colori stata portata sul palco dai ragazzi di ACR. Nei volti di tutti l attenzione e lentusiasmo, la gioia di ascoltare e poter parlare con il proprio Vescovo, che si fatto piccolo tra i piccoli, giovane tra i giovani. Padre amorevole, ha invitato, infine, a mostrare e a riconoscere sempre la parte migliore di noi stessi e del prossimo e ha augurato ai ragazzi di crescere sempre nella fede e nellamore in Dio cos da poter essere Belli Buoni Beati!Alla fine dellincontro molti bambini, ragazzi, giovani, catechisti e genitori hanno voluto manifestare personalmente il loro entusiasmo e la loro gioia al proprio Pastore. Un pomeriggio di grande condivisione e di crescita, che stato possibile grazie alla collaborazione tra tutti: la grande partecipazione e le parole di speranza del nostro Vescovo, la grande volont ed entusiasmo di padre Cherubino, lindispensabile contributo tecnico - organizzativo di Dina, limportante impegno dei catechisti di tutte le classi, ma soprattutto la GIOIA CONTAGIOSA di tutti i ragazzi! GRAZIE!

Maria Chiara C.

omenica 24Febbraio:Celebrazione eucaristica e saluto di S.E. Questo il racconto polifonico,fatto a pi mani, della visita pastorale, che stata e sar nella storia della parrocchia uno speciale tempo di grazia,preparato dal lavoro silenzioso ed instancabile, vissuto nella gioia incontenibile e sempre al servizio della Chiesa di Cristo. Cara Parrocchia, Cara Amatissima Diocesi viviamo tempi difficili, ma non siamo soli, il nostro pastore ci vicino e ci visita, il Signore lo ha mandato e il Signore Fedele! Chiesa di Dio popolo in festa Canta di gioia il Signore con te!

Dalla Diocesi

Marzo 2013

VISITA PASTORALE DI S.E. MONS. ANGELO SPINA NELLA PARROCCHIA


DEL SS. CROCIFISSO DAL 27 FEBBRAIO AL 3 MARZO 2013
a farci capire che Dio sempre con noi. Per farci capire questa cosa, lui ha preso un foglio dove vi erano scritti i canti da noi eseguiti, ha costruito una barchetta di carta, dicendo che se tutti noi eravamo su quella barca e ci posizionavamo tutti sul lato destro, quel pezzo di barca sarebbe crollato. Allora noi ci spostavamo tutti sul lato sinistro che, non riuscendo a reggere troppo peso, crollava anchesso. Dopo ci noi ci disponiamo al centro e la barca va a sbattere contro uno scoglio, cos la barca si rompe e noi cadiamo in acqua. Mentre diceva queste cose, il Vescovo staccava dei pezzetti della barchetta di carta. Alla fine il Vescovo ha detto: Ma noi non affoghiamo, perch. e riaprendo il pezzo di barchetta che era rimasto ha continuato: Perch siamo nati con la camicia! E, riaprendo la barchetta, venuta fuori prima una camicia e poi una croce. Unaltra cosa che mi ha molto colpito stata quando un bambino di seconda elementare gli ha chiesto perch i Preti, i Vescovi e il Papa non possono sposarsi. Il Vescovo gli ha risposto: Ma io sono sposato! e gli ha fatto vedere lanello che porta al dito. Sai con chi? Con la Chiesa di Sulmona-Valva. Lanello che porto segno di fedelt alla Chiesa, sposa di Cristo. La domenica successiva poi, durante lomelia della messa di chiusura della Visita pastorale, il Vescovo tornato a parlare del significato degli oggetti che porta con s, cio la mitria, il copricapo con i due nastri che ricordano lAntico e il Nuovo Testamento, cio la Parola di Dio; il bastone pastorale, che ricorda che lui il Pastore della Diocesi che gli stata affidata e lanello del Vescovo. A proposito di questo, mi ha colpito molto quello che ha raccontato del suo anello, che stato realizzato fondendo insieme le fedi nuziali dei suoi genitori, quasi a significare che quellanello rappresenta per lui non solo lamore verso la Chiesa, ma anche lamore dei suoi genitori. A chiusura della celebrazione il Parroco, a nome di tutta la Comunit Parrocchiale, ha donato al Vescovo un bellissimo ritratto di Maria scolpito nel legno. Il Vescovo ha molto apprezzato il regalo e ha donato alla Parrocchia un lezionario.
Martina Cantelmi - 5.a elementare

a mercoled 27 febbraio a domenica 3 marzo si svolta nella Parrocchia del SS. Crocifisso la Visita Pastorale del nostro Vescovo Angelo. Mons. Spina stato accolto da tutti con tanta gioia, simpatia ed entusiasmo, questo perch ha portato e donato Cristo con la sua semplicit di pastore e con la sua grande umanit di padre, fratello e amico. Sono stati giorni colmi di incontri personali e comunitari, di ascolto, di confronto e di preghiera, giorni intensi di catechesi, di meditazioni e di specifici incontri per le varie fasce di et, animati da numerosissime domande e risposte. Lesperienza di grazia della Visita Pastorale stata sicuramente un momento di crescita per la nostra comunit parrocchiale, il sentirci Chiesa viva con la presenza del Pastore, nel rinnovo e nella conferma della nostra fede personale e comunitaria, frutto pi bello in questo speciale Anno della Fede. Le esperienze che seguono esprimono lintensit con cui i bambini, i ragazzi, i giovani, le catechiste, le famiglie, i parrocchiani hanno vissuto nel profondo del proprio cuore questi giorni di grazia.
don Maurizio Nannarone

curiosa e ansiosa, ero gi elettrizzata allidea. Arrivata a pochi giorni dalla Cresima, nellambito della Visita Pastorale, abbiamo incontrato il Vescovo, non solo noi cresimandi, ma tutti i ragazzi delle medie della nostra parrocchia. In questo incontro abbiamo posto vari quesiti al Vescovo, scoprendo molte cose sul ruolo dei Vescovi e su quanto duro sia il loro lavoro da testimoni della Parola di Dio. Ad esempio una delle domande che una ragazza ha posto e che mi piaciuta molto : Che cosa lha colpita di pi da quando Vescovo?, e Lui ha risposto che una stata quella relativa a una famiglia venuta a chiedergli di fare una preghiera per il loro figlio malato sottolineando che se qualcuno doveva morire avrebbero preferito morire loro al posto del figlio che aveva tutta una vita davanti e un futuro da realizzare. Lui ci ha raccontato che quando ha deciso di diventare Sacerdote, i suoi genitori e sua sorella lo credevano pazzo, ma in seguito accettarono questa scelta. Una delle cose che gli dispiaciuto fare stata quella di lasciare tutti i suoi amici e tutte le altre persone a cui voleva bene, per diventare testimone e annunciatore della Parola di Dio. Unaltra esperienza che ci ha raccontato

Sua eccellenza Mons. Angelo Spina, Vescovo della Diocesi di Sulmona-Valva, stato accolto nella Parrocchia del SS. Crocifisso dal nostro parroco, don Maurizio, per la Visita Pastorale della durata di cinque giorni. La visita si aperta mercoled 27 febbraio 2013 con una Celebrazione Eucaristica durante la quale il Vescovo, ha sottolineato limportanza della fede e che cosa significa credere e amare Dio. Il Vescovo ha avuto vari incontri con le persone che frequentano la Parrocchia: in particolare io sono rimasta molto colpita dallincontro che il Vescovo ha tenuto con noi bambini delle elementari, sabato 2 marzo 2013, in una sala della Parrocchia. Noi labbiamo accolto con due canti: Resta qui con noi e Camminer. Io credo che ascoltare questi due canti abbia fatto molto piacere al Vescovo. Per rompere un po il ghiaccio qualcuno di noi ha fatto delle domande; lui ha risposto piacevolmente a tutte le nostre domande, ma la risposta che pi mi ha colpito stata quando ha provato

opo lestate, tornata al catechismo, il nostro parroco ci ha comunicato che il prossimo passo del nostro cammino spirituale sarebbe stata la Cresima. In quellistante ho subito pensato a come ci saremmo dovuti preparare. Sarei stata pronta a ricevere quel sacramento ed essendo una persona

stata quella della notizia di essere stato eletto vescovo. Tornando a casa, il padre, ancora incredulo dellaccaduto, gli disse che doveva fargli un regalo per questo evento, ma il Vescovo rispose che un regalo glielo aveva gi fatto ed era stata la vita. Il padre, per, continu ad insistere e cosi il vescovo gli chiese la sua fede nuziale e quella della mamma per poterle fondere e realizzare lanello episcopale. Durante la Messa di sabato 2 marzo, giorno della mia Confermazione, mi ha impressionato molto lomelia del Vescovo, nella quale egli, dopo aver domandato alle nostre mamme cosa avrebbero voluto per noi nel futuro, ci ha augurato di essere belli, buoni e beati. Belli, perch bisogna

SulmonaValva Diocesi
essere altruisti, bisogna avere la gioia della misericordia, perdonando le persone, ed essere fratelli con tutti, senza distinzioni; buoni nellanimo, cio sinceri, puri, dicendo sempre la verit, ed infine beati, cio sereni nella fede. Questa esperienza non stata una come tante ma unesperienza che non si pu dimenticare. E stata loccasione nella quale ho avuto modo di riflettere su tutte le azioni che ho compiuto nel passato e che soprattutto compier nel futuro!
Paolina Colonico - III^ media - cresimanda

Dalla Diocesi
guarci passivamente a ci che il nostro tempo ci propone: facili e accomodanti compromessi che ci allontanano dai comandamenti del Signore Infine numerose sono state le domande sulle dimissioni del Santo Padre Benedetto XVI, ormai pontefice emerito, segno evidente che il suo gesto ha toccato profondamente anche il cuore dei giovani che non possono fare a meno di interrogarsi sul perch di tale decisione. Anche per questultima questione le parole del nostro Vescovo si sono rivelate preziosissime, in quanto ci hanno permesso di leggere questo avvenimento storico con gli occhi della fede e di elevarci al di l di considerazioni esclusivamente umane per riuscire a vederlo per quello che davvero stato: un ultimo, grande servizio reso da Benedetto XVI alla sua Chiesa, che ha amato e ancora ama cos tanto da decidere di rinunciarvi per affidarla ad un degno successore, dal momento che egli, provato dallet e dalla malattia, non si sente pi in grado di reggere sulle sue spalle il peso di un compito cos oneroso come quello di guidare la Chiesa universale nel terzo millennio, unepoca cos difficile da vivere, segnata da profonde inquietudini e da laceranti contraddizioni. Sono certa di poter parlare a nome di tutti i giovani della comunit parrocchiale del SS. Crocifisso nel rivolgermi al nostro Vescovo con il mio pi sincero GRAZIE per aver illuminato le nostre menti e nutrito i nostri cuori, unito a noi, nellamore del Signore, in profonda comunione e in sincera amicizia, nei meravigliosi giorni di grazia che abbiamo vissuto allinsegna della preghiera, della meditazione e del raccoglimento.
Maria Fusco - giovane

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potere di sprigionare una forza educativa in grado di innescare un meccanismo emulativo inarrestabile e produttivo di frutti imperituri, a volte immediatamente, pi spesso a lungo raggio. Mons. Angelo Spina incarna in modo mirabile la vocazione missionaria della Chiesa e questo i fedeli lo percepiscono tangibilmente perch, nelladempimento del proprio magistero, il Vescovo capace di proiettare il popolo di Dio verso il mistero della trascendenza senza mai dimenticare, per, laspetto della vicinanza fisica ed umana verso chi soffre, chi chiede e chi bussa. Al termine della celebra-

enedetto colui che viene nel nome del Signore! Con queste parole del nostro parroco, don Maurizio Nannarone, si aperta la Visita Pastorale di Sua Eccellenza, Monsignor Angelo Spina, nella nostra Parrocchia del SS. Crocifisso. Nella celebrazione eucaristica di apertura Sua Eccellenza ha ricevuto labbraccio dellintera comunit parrocchiale, che ha accolto con affetto la sua venuta e che lo ha seguito con partecipata e sincera vicinanza spirituale fino alla solenne celebrazione eucaristica conclusiva di domenica mattina, caratterizzata da una profonda manifestazione di stima e di affetto per il nostro Vescovo e soprattutto da una viva gratitudine per i giorni di grazia vissuti con lui. Tra i diversi momenti di preghiera e di raccoglimento che si sono succeduti nei vari giorni, personalmente ho avuto la fortuna di poter partecipare allincontro con i giovani che si svolto venerd, 1 marzo, alle ore 18.30 e che mi ha particolarmente colpito. Un breve momento introduttivo di conoscenza ci ha permesso di rompere il ghiaccio e ogni imbarazzo iniziale e lincontro subito entrato nel vivo con una serie di domande rivolte a Sua Eccellenza a cui egli ha risposto di buon grado con la profondit spirituale che da sempre lo contraddistingue. Si instaurato con lui un bel dialogo fecondo e carico di significato. Molti

zione Eucaristica di domenica 3 marzo, il parroco, don Maurizio Nannarone, ha ringraziato fraternamente Sua Eccellenza, esprimendogli la sua Santa invidia per labnegazione con cui Egli si dedica quotidianamente alla sua missione pastorale e noi tutti, parrocchiani della chiesa del SS. Crocifisso, ci uniamo alla preghiera di giubilo elevata dal nostro parroco ma, contestualmente, ringraziamo a gran voce il Signore per lo zelo e lo slancio pastorale con cui don Maurizio ha saputo rendere viva, vitale e comunitaria la nostra Chiesa parrocchiale.
Carla e Carlo La Gatta - coppia di sposi

sono stati i temi toccati, quasi tutti riguardanti il delicatissimo rapporto tra i giovani e la fede, e le considerazioni emerse sono state tutte molto significative, a cominciare dalla possibilit, su cui forse non abbiamo mai riflettuto abbastanza, di poterci divertire con il Signore, cio di vivere cristianamente ma allo stesso tempo in modo gioioso, senza rinunce e privazioni, con un atteggiamento di apertura, non di chiusura, alle cose del mondo; queste ultime non devono essere necessariamente rinnegate ma indubbiamente vissute nella giusta prospettiva. In altri termini abbiamo parlato a lungo della bellezza del vivere con un cuore libero, privo di legami che possano appesantirlo e allontanarlo dalla nostra vera meta, al di l di questa vita, che il Cielo (a riguardo Sua Eccellenza ha citato significativamente lepisodio del giovane ricco che se ne and triste dopo lincontro con Ges). Anche il tema dellamore di coppia, vissuto nel rispetto e nella fedelt reciproci oltre che nella fede nel Signore, stato affrontato da Sua Eccellenza che ci ha mostrato con serenit come sia possibile vivere quellamore sano e puro che oggi purtroppo sembra non esistere pipurch abbiamo il coraggio di andare controcorrente e di non ade-

ellambito della Visita Pastorale tenutasi presso la parrocchia del SS. Crocifisso, in Sulmona, nella giornata di sabato 2 marzo cm, Sua Eccellenza Mons. Angelo Spina ha incontrato numerose giovani coppie di sposi, alcune delle quali facenti parte dellesistente Gruppo parrocchiale di Famiglie, nato per dare attuazione ad una precisa istanza del programma pastorale diocesano e finalizzato a fornire delle risposte alle molteplici e variegate esigenze coniugali di crescita umana e spirituale. Come da sua precipua caratteristica, il Vescovo ha colloquiato amabilmente con le coppie presenti ed ha elaborato una riflessione chiara e convincente sulle dinamiche coniugali, parlando in modo semplice e riuscendo al contempo ad instillare il suo messaggio nel profondo dei cuori e delle menti degli astanti. Lincontro, trasformatosi in una vera e propria lectio, servito a ribadire limportanza della centralit della preghiera e della famiglia in una societ, quale quella contemporanea, sempre pi spesso disorientata e disgregata da spinte relativiste e nichiliste, e ad evidenziare che solo un Amore coniugale autentico e maturo possiede quelle caratteristiche di oblativit, fecondit e totalit in grado di educare i figli alla vita buona del Vangelo e di riattribuire allesistenza umana una dimensione etica e valoriale. Il mestiere di genitore non si insegna nelle scuole e leducazione della prole non passa attraverso lapplicazione di ricette pedagogiche universali essendo ogni creatura unica ed irripetibile, per cui solo un Amore scambievole, fedele ed inesauribile ha il

ercoled 27 febbraio alle ore 17.00, Sua Eccellenza il Vescovo venuto nella nostra parrocchia del SS. Crocifisso. Sulla porta della nostra umile chiesa, lo attendeva il nostro amato parroco Mons. Maurizio Nannarone, che dopo labbraccio di saluto ha offerto al bacio del Vescovo il crocifisso, dando cos inizio alla visita pastorale, un momento di grazia per ravvivare nelle nostre Parrocchie la fede. E stata una visita impegnativa e intensa con appuntamenti e impegni continuativi da mattina a sera. Il Vescovo ha potuto conoscere con maggiore precisione la situazione della nostra comunit, attraverso gli incontri con i catechisti, collaboratori parrocchiali, ragazzi, bambini, famiglie, malati...Ci siamo resi conto del suo grande amore paterno per tutti! Nel nostro piccolo ci siamo sentiti parte di qualcosa di pi grande, ci siamo sentiti importanti e amati. Anche noi siamo un piccolo mondo che contribuisce al benessere del mondo tutto! Ho avuto loccasione di incontrare Sua Eccellenza Angelo Spina pi volte, ma dove mi ha veramente riempito il cuore di gioia e di fede stato allincontro con i ragazzi del catechismo. A Sua Eccellenza sono state poste molte domande a cui ha dato delle risposte scherzose e piene di senso. I ragazzi hanno espresso le loro numerose domande e curiosit ed il Vescovo ha dato per tutte le domande una spiegazione semplice e spesso divertente, toccando temi difficili e verit profonde con accessibile chiarezza, riuscendo a tenere viva lattenzione dei bambini. Ha ricordato la sua giovinezza spensierata di ragazzo semplice, sportivo e amante della musica. Poi la chiamata di Dio, la scelta di diventare sacerdote, lincredulit della famiglia e la gioia e la responsabilit per aver avuto questo grande dono da Dio. E stata una bellissima esperienza davvero emozionante e gioiosa. Tutti noi presenti volevamo conoscere ci che il Vescovo avesse da comunicare, invece abbiamo trovato un Pastore venuto ad ascoltare! I consigli che ci sono stati dati li portiamo nel cuore desiderando di po-

Vita Ecclesiale
per conoscere personalmente difficolt e problemi. Le celebrazioni Eucaristiche, le meditazioni della mattina e della sera, gli incontri con i collaboratori, con i ragazzi, con i giovani, con i malati, con le famiglie, con le comunit hanno avuto sempre come tema di fondo il Credo: la professione della nostra Fede, dove il tema della Risurrezione di Ges la verit culminante per i credenti. Negli incontri il Vescovo ha ricordato che Dio amore e noi abbiamo riconosciuto lamore che Dio ha per noi e vi abbiamo creduto ( 1 Gv. 4-16) Ha ricordato ancora che la ragione pi alta della dignit delluomo consiste nella sua vocazione alla comunione con Dio e questa una verit che luomo deve saper riconoscere liberamente e non dimenticare mai. Il Signore, attraverso il dono della parola del nostro Vescovo, carica di umanit, di piet e di carit, ci ha donato la forza di rendere testimonianza al messaggio damore del Vangelo nella quotidianit della vita. Una maggiore responsabilit viene avvertita da chi chiamato oggi a svolgere gli incontri di catechesi con i ragazzi perch messaggi contrastanti che provengono dalla societ e una indifferenza religiosa diffusa rendono difficile lascolto della proposta di Fede offerta, che comunque deve essere sempre accompagnata da una sincera testi-

Marzo 2013
monianza di vita. Il Vescovo su questi problemi ha parlato tanto con i ragazzi e i giovani invitandoli ad un progetto di vita conforme allo spirito evangelico. La Visita Pastorale per ciascuno di noi stata vissuta come momenti di Fede e di Grazia e per questo esprimiamo gratitudine a S.E. il Vescovo ed al Parroco.
Maria Luisa De Matteis - catechista

terli mettere in pratica. Questo incontro non ci ha fatto sentire soli ma sorretti da Qualcuno molto pi potente di noi, non siamo soli anche se ci sembra di esserlo e se lo fossimo dobbiamo continuare nella nostra strada per non esserlo pi! Il nostro Vescovo ha voluto risvegliare in noi adulti la consapevolezza che i nostri ragazzi, i nostri figli, sono il bene pi prezioso che Dio ci ha affidato e che abbiamo la responsabilit di educarli e proteggerli in una societ difficile che troppo spesso propone disvalori. Abbiamo pregato perch questi giorni particolari possano essere sprone per una maggiore adesione alla persona di Cristo e ad un maggiore e rinnovato impegno di tutti nella vita. Per tutto questo vogliamo ringraziare il Vescovo per la sua presenza in mezzo a noi.
Antonietta Schiavo - catechista

l Vescovo venuto ad incontrare la comunit parrocchiale e confermarla nella Fede, e i fedeli con il Parroco Mons. Maurizio Nannarone hanno vissuto giorni di intensa preghiera e meditazione. Come nei primi secoli gli Apostoli diffondendo il Vangelo creavano piccole comunit che poi tornavano ad incontrare, cos il Vescovo tornato ad incontrare la comunit della Parrocchia per vivere insieme giorni di raccoglimento e di preghiera,

adre Angelo, sei venuto tra noi in un momento di tante emozioni: emozioni per le dimissioni del Santo Padre, emozioni per un momento cos difficile per la Chiesa, emozioni per gli eventi politici del nostro Paese, ma soprattutto emozioni nel riceverti per accoglierti nella nostra Parrocchia come si riceve in casa un conoscente, che per, nel momento che in casa nostra, diventa uno di noi, uno di famiglia. Ci hai parlato, ci hai ascoltato, ci hai anche divertiti e ci hai commosso. Cos stata la tua Visita Pastorale: una ventata di simpatia, di fratellanza, di bonomia, ma soprattutto una ventata di Fede. Fede in nostro Signore, fede in coloro che lo rappresentano, fede di proseguire sempre nellamore per Ges Cristo e nella carit verso il prossimo.
Teresa Sacrini

na visione puramente statistica della nostra societ, ci propone il problema dellinesorabile innalzamento dellet media generale con il conseguente aumento del numero degli anziani rispetto al numero di coloro che sono in et adolescenziale e in attivit lavorativa. Analizzato solo come dato puramente numerico o percentuale, sembra non destare alcuna preoccupazione sociale n in chiave attuale n tantomeno in una visione proiettata verso il futuro. Ma la condizione degli anziani sicuramente il problema pi urgente che questa societ deve affrontare nel breve termine. Lessere volti al progresso, al futuro, allapertura mentale verso innovazioni e riforme che spesso poco hanno a che fare con la decenza e la salvaguardia dei valori fondamentali delluomo, ci spinge verso un atteggiamento generalizzato che estremizza concetti quali la produttivit, il guadagno, lindividualismo e la rincorsa ad un costante cambiamento che esclude inesorabilmente coloro che non riescono a stare al passo con questa rapida evoluzione. I primi a pagarne le conseguenze sono perci proprio le persone anziane che, vedendosi improduttivi rispetto a questa bramosia di progresso, si abbandonano a condizioni di estrema solitudine e di emarginazione, anche perche nellimmaginario comune rappresentano una sorta di freno al progresso quali portatori didee ritenute superate, obsolete o stantie, nonch difficilmente compatibili con i tempi moderni. Ma questa una valutazione schematica di una societ che in maniera fredda e distaccata analizza uno dei tanti valori che emergono da uno studio statistico di se stessa. Questo a noi non basta. II valore aggiunto una visione `cristiana dellanziano in quanto uomo. Un anziano che vive nella solitudine e nellabbandono un nostro fratello che vive nella sofferenza. LEvangelista Marco nel suo Vangelo scrive: Mentre uscivano, simbatterono in un uomo di Cirene, di nome Simone, e lo costrinsero a portare la croce di lui. Simone scelto fra tanti, proprio lui a portare la Croce di Cristo, a dividere con lui la sua sofferenza. Tramite il centurione che lha preso fra la folla, il Signore

LAMORE PER I NOSTRI ANZIANI E LE CONFRATERNITE U


Gianluca Di Bacco

ha scelto un uomo semplice, un uomo che lavora la terra con fatica e sudore. Eppure egli non si tirato indietro diventando compagno di Ges nella sofferenza. Molti in noi cercano un aiuto e soprattutto le persone anziane, i poveri i malati. Dietro una persona anziana che ha bisogno del nostro aiuto ce Ges che ci chiede di aiutarlo a portare la sua Croce, Come non accogliere con fede questa richiesta? Veder sorridere una persona anziana non ha prezzo e quel sorriso ha per noi un valore superiore ad ogni nostra aspettativa. Quando si parla anziani, ognuno di noi corre con la propria memoria ai propri nonni, a coloro che amorevolmente ci hanno tenuto sulle ginocchia

dispensandoci costantemente dei sorrisi affettuosi e pieni di un amore sincero, lamore pi sincero che una persona possa mai avere su questa terra. Noi questamore lo abbiamo avuto quando eravamo bambini ma ora, in et adulta, perch non darlo in cambio come un valore aggiunto alla nostra fede, agli insegnamenti che il Signore ci ha lasciato? Ma gli anziani sono parte viva del-

la nostra comunit e membra portanti nella Chiesa che danno testimonianza della promessa fatta da Dio nel libro dei Salmi: Porteranno ancora del frutto nella vecchiaia; saranno pieni di vigore e verdeggianti (Sl 92, 15). Egli riserva loro un incarico importante e cio quello di impegnarsi ad essere vivi nella Chiesa e per la Chiesa dando un senso allo scorrere dei giorni senza lasciarsi abbattere dalla tristezza e dalla solitudine nella consapevolezza che in questa nostra grande famiglia ognuno da ci che pu e tutto gradito agli occhi di Dio. A Sulmona, lArciconfraternita della SS. Trinit e la Confraternita di Santa Maria di Loreto, nella consapevolezza di voler operare allinterno della realt Diocesana di cui fanno parte, sotto la guida del nostro Padre Vescovo Angelo, hanno deciso di porre in essere uniniziativa di notevole importanza a favore degli ospiti della Casa di Riposo della Pia Fondazione Autonoma Mons. L. Cercone di Sulmona. Nonostante gli interventi di adeguamento compiuti nel tempo, la casa di riposo, in attivit da molti decenni, ormai bisognosa di una ristrutturazione generale e di un rinnovo degli arredi. Consapevoli di questa importante necessit, i responsabili delle Confraternite sulmonesi, hanno autonomamente deciso di destinare la somma totale di Euro 40.000,00 (quarantamila) per lacquisto di nuovi arredi per le camere, per la sala da pranzo e per la sala di intrattenimento. Liniziativa, stata accolta con sollecitudine ed entusiasmo dalle due Associazioni Laicali, senza esitazione pronte a soccorrere tali necessit. In questo momento storico di grande crisi ed incertezza economica quello dei due sodalizi ecclesiali un grande gesto di coraggio e di generosit a favore di fratelli che intendono trascorrere nel centro questo periodo della loro vita nel quale diventano importanti anche piccoli gesti come un sorriso o una carezza. Lazione viva delle Confraternite un valore aggiunto nella realt sulmonese nella consapevolezza che questo possa essere solo linizio di una costante attivit di solidariet a favore dei bisognosi della nostra Diocesi. Ogni volta che dividerai il tuo amore con gli altri, ti accorgerai della pace che giunge a te e a loro. Dove ce pace ce Dio! (Madre Teresa di Calcutta)

Foglio rosa per lAcr

LAC interparrocchiale di Santa Maria della Tomba e San Francesco della Scarpa ha vissuto domenica scorsa un momento di grande gioia. I ragazzi dellAzione Cattolica hanno ricevuto dalla mani del parroco don Gilberto Uscategui Restrepo il foglio rosa che prepara, in un cammino di condivisione e comunione, lingresso dei ragazzi allinterno dellassociazione. Un cammino che vuole introdurre i ragazzi allincontro personale con Ges facendo esperienza viva e concreta della comunit cristiana. LACR una speciale esperienza di Chiesa che nasce, vive e cresce allinterno della comunit parrocchiale e che, attraverso originali iniziative di fraternit ed esperienze comunitarie rispondenti

allet, dona a ogni ragazzo la possibilit di incontrare personalmente il Signore Ges vivendo da protagonista lesperienza di fede. Aderire allAzione Cattolica dei Ragazzi un gesto concreto che gli acierrini (cos vengono simpaticamente chiamati gli aderenti allACR) scelgono per dire liberamente la scelta di camminare insieme nella Chiesa. La tessera un simbolo, per tutti i gruppi dellACR sparsi per lItalia, di un comune obiettivo: ognuno nel suo quartiere, nella sua citt, con le proprie capacit, ma con il desiderio di arrivare insieme alla meta. E anche se lontani ladesione fa sentire pi vicini! Nella parrocchia di Santa Maria della Tomba sincontrano attualmente due gruppi acr divisi per et dalle 15.30 alle 17. Chiunque voglia partecipare sar il benvenuto! Preghiamo per questi ragazzi e per i loro educatori perch siano sempre espressione del volto gioioso di una chiesa giovane

SulmonaValva Diocesi

Laicismo e laicit in Europa


Andrea DAurelio la vita personale. I risultati sono sconcertanti per lItalia, solo l11% del campione ritiene ancora indispensabile la fede nella vita delluomo. Spesso sono proprio i cristiani i protagonisti di un certo lassismo religioso. Il Cardinale Angelo Scola, visitando la Diocesi di Milano, ebbe a dire: Andando in giro per la diocesi non ho mai incontrato un mussulmano che volesse che il crocifisso fosse rimosso, ma pi qualche piccolo gruppo di cristiani battezzati. Dinanzi a questo scenario, non molto favorevole, dobbiamo guardare al futuro per trovare un quieto vivere e una apertura di spirito per immaginare una nuova sana laicit e una laicit positiva che siano fondati sul dialogo e il rispetto reciproco. Bisogna riconoscere ,come pi volte ha ricordato Benedetto XVI, che non si tratta ,infatti, di indebita ingerenza della Chiesa nelle attivit legislative, propria ed esclusiva dello Stato, ma dellaffermazione e della difesa dei grandi valori che danno senso alla vita della persona e ne salvaguardano la dignit. Questi valori, prima di essere cristiani, sono umani, tali da non lasciare indifferente o silenziosa la Chiesa, la quale ha il dovere di proclamare con fermezza la verit sulluomo e sul suo destino. Larchitetto Mezzaroma e il dott. Mastrolitto hanno dato, a proposito, una chiara testimonianza di come in ogni ambiente di vita si pu dare un contributo anche marginale per instaurare la laicit. Il primo ha raccontato della sua esperienza nel Parlamento Eu-

Vita Ecclesiale

i svolto a Sulmona, presso lAuditorium del Palazzo dellAnnunziata, il secondo appuntamento del Cortile dei Gentili, sul tema: Laicismo e laicit in Europa. Crocifisso si e Crocifisso no. Tre sono stati i relatori prescelti: Mons. Charles G. Vella, gi direttore dellIstituto Scientifico di Milano e Fondatore del Movimento Cana per le Famiglie; larchitetto Roberto Mezzaroma, gi deputato europeo, segretario generale del Movimento Etico per la Difesa del Crocifisso ( MEDIC) ; e infine il dott. Domenico Mastrolitto, Direttore dello Sviluppo e Affari istituzionali Campus Bio- Medico in Roma e Responsabile nazionale dellAssociazione in Progress. Il Vescovo Spina, moderatore, ha aperto il dibattito ricordando che il simbolo del Crocifisso ha una storia bimillenaria. Dai tempi della condanna a morte di Cristo, esso divenuto il segno per eccellenza della civilt umana e cristiana. Mons. Vella, il primo a prendere la parola, ha tracciato unanalisi peculiare e approfondita sulle molteplici forme di laicismo presenti in Italia e in Europa. Citando Bauman ha tenuto a precisare come quella post-moderna, pu essere definita una societ liquida. Spesso la ragione umana non fa riferimento alla fede e dunque si chiude in se stessa. La ragione deve aprirsi poich credere un atto ragionevole. Questo il prototipo di una sana laicit. Il laicismo e il relativismo, nostro malgrado, prevalgono in questa realt rinominata, nel 2003, cristofobica. Il problema non tanto lanticlericalismo, quanto lanti- Cristo. In Europa, ultimamente, stata condotta unindagine specifica. Si chiedeva alla popolazione quanto incidesse la religione nel-

ropeo doveva faceva pregare il Padre Nostro, talvolta, prima delle sedute di assemblea. Chiedeva la Celebrazione dellEucarestia e promuoveva il valore della croce anche sotto il profilo istituzionale. Per i cristiani esso rimanda immediatamente alla vita, alla passione, morte e risurrezione di Cristo. Per altri significa pace e amore supremo. La croce, ha ricordato larchitetto, ci deve abituare a combattere alcune posizioni di laicismo che ci vogliono togliere ci che nostro. Essa ci invita a combattere il male. Dobbiamo pregare, come fece Cristo prima di abbracciare la croce, per individuare nuove strategie di dialogo. Al culmine dellincontro intervenuto anche il dott. Domenico Mastrolitto, che ha focalizzato la sua riflessione sullimportanza del contributo dei laici nella vita umana ed ecclesiale. Per combattere il laicismo e promuovere la sana laicit abbiamo bisogno, oggi pi che mai, di testimoni credibili, di laici impegnati in ogni ambito dellesistenza umana. Non esiste una ricetta pratica per esprimere la laicit positiva, ha detto Mastrolitto. E fondamentale, in ogni caso, intervenire ogni qual volta si incontrano delle manifestazioni di quel laicismo pericoloso. Molto possono fare, a questo proposito, gli strumenti della comunicazione sociale. Un intervento tempestivo, nellambito della comunicazione, pu evitare che del laicismo si faccia una bandiera. Al termine dellincontro soddisfatti tutti i presenti. Lapproccio con questa tematica, tanto delicata quanto attuale, ha seminato in molti interesse profondo e curiosit intellettuale.

n mercoled di inizio marzo. Laria odora di pioggia. una di quelle sere in cui vorresti barricarti dentro, avvolto dal tepore caldo della casa, magari saltellando tra un canale televisivo e laltro o porti semplicemente davanti al pc sbirciando lultimo post di un amico su facebook. In una piccola chiesetta un gruppo di persone si d appuntamento per vivere un cammino quaresimale denso di senso e significato. Ci vado. Mi guardo intorno e mi scopro stupita nei volti giovani che riconosco. Se la Quaresima un tempo per verificare ci che sta dentro il nostro cuore, per mettere a nudo le lotte che si agitano in noi, per cambiare ci che possibile aprendo nuovi orizzonti alla nostra prospettiva offuscata, la preghiera di stasera un grido di speranza da chi, dicono, proprio non dovrebbe averne. Si legge spesso che i giovani doggi vivono situazioni di sofferenza. Ed effettivamente cos. Soffrono i giovani traditi, ingannati, vittime di promesse disilluse, schiacciati dal clima di tensione, dallo stress, da contrapposizioni violente, dallapprensione dominante nella societ odierna. Sono afflitti quei giovani che nel campo professionale e lavorativo non hanno prospettive, abbandonati alla disperazione di un futuro che impedisce loro di crescere: un giovane su tre in Italia senza lavoro! Penano i giovani che, nel forte smarrimento culturale e valoriale, non incontrano riferimenti negli adulti e si trovano a percorre strade basate su fragili convinzioni. Anche la sfera della sessualit, in molti casi vissuta fisicamente in modo eccessivamente

Giovani doggi con al collo una croce U


Francesca Orsatti

precoce, porta con s grandi tormenti. Esperienze di egoismo camuffate damore lasciano segni profondi in cuori feriti. Eppure se li guardassimo in faccia questi giovani, con le stesso sguardo compassionevole e misericordioso di Ges, scopriremmo una giovent aperta e disponibile verso chi in grado di dare orizzonti di significato e di speranza alla loro vita assetata e desiderosa di verit. Qualcuno capace di lenire e curare con amore le loro sofferenze, un incontro vero e profondo ben lontano da quel sapore di mediocrit e di superficialit che sperimentano, a volte, nella stessa comunit cristiana dove, spesso, sono percepiti come un problema perch non ci sono o, ancora peggio, diventano un fascio di energie da spremere per ridare colore, spinta, vivacit alle nostre parrocchie stanche. Se ripenso alla preghiera dellaltra sera riconosco la presenza di tanti giovani come un dono prezioso di Dio, nella chiesa e nella societ. La Quaresima ci esorta ad una conversione del cuore, ad uninversione di marcia per rimettere la nostra vita sulla strada di Ges. Rileggendo il cammino della Passione e della Croce essa diventa un paradosso che promette felicit eterna: soffrire, perdere, essere denigrati, addirittura morire condizione necessaria per rinascere a vita nuova. Anche Cesare Pavese, al chiudersi del 1943, decide di fuggire. Ora mentre tutto un mondo crolla sotto le bombe delle fortezze volanti, e sulle colline attorno a lui si accendono battaglie, Pavese entra nel santuario di Crea, si sofferma a lungo a pensare. Legge i Vangeli, discute con i

monaci del santuario. Al termine del 1944 annota sul diario: Annata strana, ricca. Cominciata e finita con Dio. Potrebbe essere la pi importante che hai vissuto. Se perseveri in Dio, certo.

A 50 anni dal Concilio Vaticano II Cronistoria del Concilio Vaticano II


Eulo Tarullo

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Vita Ecclesiale

Marzo 2013

l Concilio ecumenico Vaticano II stato il ventunesimo e ultimo, per ora, Concilio Ecumenico della Chiesa Cattolica. Si svolse in nove sessioni e in quattro periodi, dal 1962 al 1965, sotto i Pontificati di Giovanni XXIII e Paolo VI. Al termine furono promulgate quattro Costituzioni, tre Dichiarazioni e nove Decreti. Lindizione Lannuncio di voler indire un Concilio Ecumenico venne dato da Papa Giovanni XXIII il 25 gennaio 1959, a soli tre mesi dalla sua elezione al soglio pontificio, nella Basilica di San Paolo , insieme allannuncio di un Sinodo per la Diocesi di Roma e della necessit di aggiornare il Codice di Diritto Canonico: Venerabili Fratelli e Diletti Figli Nostri! Pronunciamo innanzi a voi, certo tremando un poco di commozione, ma insieme con umile risolutezza di proposito, il nome e la proposta della duplice celebrazione: di un Sinodo Diocesano per lUrbe, e di un Concilio Ecumenico per la Chiesa universale. Il 16 maggio venne nominata la commissione antipreparatoria, presieduta dal Cardinale Domenico Tardini, la quale consult tutti i Cardinali, i Vescovi cattolici, le Congregazioni romane, i Superiori generali delle famiglie religiose cattoliche, le Universit cattoliche e le Facolt teologiche, per chiedere suggerimenti sugli argomenti da trattare. In dicembre il Papa dichiar che il Concilio non sarebbe stato considerato una prosecuzione del Concilio Vaticano I (sospeso e non concluso nel 1870), ma avrebbe avuto una propria fisionomia. Fu tuttavia chiaro subito che uno dei principali compiti del Concilio sarebbe stato il completamento della riflessione sulla Chiesa, sia nel rapporto con il mondo sia nella definizione della sua identit e natura, gi avviata dal Vaticano I con la Costituzione Pastor Aeternus. Nel 1960 venne nominata la Commissione Preparatoria, presieduta dallo stesso Papa, la quale defin gli argomenti da trattare durante le sessioni plenarie del Concilio. Il 25 dicembre 1961 Giovanni XXIII firm la Costituzione Apostolica Humanae salutis con la quale indiceva ufficialmente il Concilio e il 2 febbraio 1962 promulg il Motu proprio Consilium con il quale stabiliva il giorno di apertura dello stesso: la data scelta fu l11 ottobre, che secondo le parole dello stesso Papa si ricollega al ricordo del grande Concilio di Efeso, che ha la massima importanza nella storia della Chiesa.

Il 1 luglio 1962 Giovanni XXIII pubblic lenciclica Paenitentiam Agere, nella quale si invitavano clero e laici a prepararsi alla grande celebrazione conciliare con la preghiera, le buone opere e la penitenza, ricordando che nella Bibbia ogni gesto di pi solenne incontro tra Dio e lumanit [...] stato sempre preceduto da un pi suadente richiamo alla preghiera e alla penitenza. Lapertura Il Concilio fu aperto l11 ottobre 1962 da Papa Giovanni XXIII nella Basilica di San Pietro in Vaticano con cerimonia solenne. In tale occasione il Papa pronunci il celebre discorso Gaudet Mater Ecclesia (Gioisce la Madre Chiesa) nel quale indic quale fosse lo scopo principale

tro che rovine e guai; vanno dicendo che i nostri tempi, se si confrontano con i secoli passati, risultano del tutto peggiori; e arrivano fino al punto di comportarsi come se non avessero nulla da imparare dalla storia, che maestra di vita, e come se ai tempi dei precedenti Concili tutto procedesse felicemente quanto alla dottrina cristiana, alla morale, alla giusta libert della Chiesa. Quella stessa sera il Pontefice pronunci il celebre Discorso della luna. Come ai tempi del Concilio di Efeso, erano convenuti in S. Pietro spontaneamente fedeli da tutte le parti della terra per dire ai Padri Conciliari che non avrebbero fatto mancare la loro preghiera. Il Vaticano II fu un vero e proprio

del Concilio: [] occorre che questa dottrina certa e immutabile, alla quale si deve prestare un assenso fedele, sia approfondita ed esposta secondo quanto richiesto dai nostri tempi. Altro infatti il deposito della Fede, cio le verit che sono contenute nella nostra veneranda dottrina, altro il modo con il quale esse sono annunziate, sempre per nello stesso senso e nella stessa accezione. Il Concilio si caratterizz pertanto subito per una marcata natura pastorale: non si proclamarono nuovi dogmi (bench siano stati affrontati dogmaticamente i misteri della Chiesa e della Rivelazione), ma si vollero interpretare i segni dei tempi; la Chiesa avrebbe dovuto riprendere a parlare con il mondo, anzich arroccarsi su posizioni difensive. Nello stesso discorso Roncalli si rivolse anche ai profeti di sventura, gli esponenti della Curia e del Clero pi avversi allidea di celebrare un Concilio: Nelle attuali condizioni della societ umana essi non sono capaci di vedere al-

Concilio ecumenico: raccolse quasi 2500 tra Cardinali, Patriarchi e Vescovi cattolici da tutto il mondo. Al momento dellapertura, il Vescovo pi anziano era litaliano mons. Alfonso Carinci, di 100 anni, arcivescovo titolare di Seleucia di Isauria, Segretario emerito della Sacra Congregazione dei Riti, nato in Roma il 9 novembre 1862, ed ivi morto il 6 novembre 1963, mentre il pi giovane era il peruviano mons. Alcides Mendoza Castro, di 34 anni, vescovo titolare di Metre, ausiliare di Abancay, nato in Mariscal Cceres il 14 marzo 1928, eletto vescovo il 28 aprile 1958, attualmente (agosto 2011) arcivescovo emerito di Cuzco. Fu la prima vera occasione per conoscere realt ecclesiali fino a quel momento rimaste ai margini della Chiesa. Infatti nel corso dellultimo secolo la Chiesa Cattolica da eurocentrica si era andata caratterizzando sempre pi come una Chiesa universale, soprattutto grazie alle attivit missionarie avviate durante

il Pontificato di Pio XI. La diversit non era pi rappresentata dalle sole Chiese cattoliche di rito orientale, ma anche dalle Chiese latino-americane ed africane, che chiedevano maggiore considerazione per la loro diversit. Non solo: al Concilio parteciparono per la prima volta, in qualit di Osservatori, anche esponenti delle comunit cristiane separate dalla Chiesa di Roma, come quelle ortodosse e protestanti. Lelezione di Paolo VI La morte di Papa Giovanni XXIII, il 3 giugno del 1963, spinse molti, vista la ritrosia di alcuni Vescovi conservatori nel continuare le discussioni, a ritenere opportuno di sospenderne i lavori. Questa ipotesi venne meno con lelezione al soglio pontificio dellarcivescovo di Milano, Giovanni Battista Montini con il nome Paolo VI, il quale, nel suo primo radiomessaggio del 22 giugno 1963, parl della continuazione del Concilio come dellopera principale e della parte preminente del suo Pontificato, facendo cos propria la volont del predecessore. Nel suo primo discorso da Pontefice ai Padri Conciliari, Montini indic inoltre quali fossero gli obiettivi primari del Concilio: Definire pi precisamente il concetto di Chiesa. Il rinnovamento della Chiesa cattolica. La ricomposizione dellunit fra tutti i cristiani. Dialogo della Chiesa con il mondo contemporaneo Chiusura Dopo quattro sessioni di lavoro il Concilio venne chiuso il 7 dicembre 1965. Durante lultima seduta pubblica, nella sua allocuzione ai padri Conciliari, il Papa spieg come il Concilio avesse rivolto la mente della Chiesa verso la direzione antropocentrica della cultura moderna, senza che per questo interesse fosse disgiunto dallinteresse religioso pi autentico, soprattutto a motivo del collegamento [...] dei valori umani e temporali con quelli propriamente spirituali, religiosi ed eterni: [la Chiesa] sulluomo e sulla terra si piega, ma al regno di Dio si solleva. Il giorno successivo vennero indirizzati dal Papa otto messaggi al mondo: ai Padri Conciliari, ai Governanti, agli Intellettuali (consegnato simbolicamente a Jacques Maritain), agli Artisti, alle Donne, ai Lavoratori, ai Poveri e agli Ammalati, ai Giovani. (continua)

SulmonaValva Diocesi

Dalla Diocesi

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LE DIMISSIONI DEL PAPA


INTERVISTA A MONSIGNOR ANGELO SPINA
I ragazzi della III D

l giorno 5 Marzo 2013, noi alunni della classe III D, della scuola media statale P. Serafini, come redazione del giornalino online Graffiti, siamo andati a fare unintervista a Monsignor Angelo Spina per chiedergli cosa ne pensasse delle dimissioni del Sommo Pontefice. Alle ore 15.30 ci siamo recati nel complesso vescovile della Diocesi di Sulmona-Valva, accompagnati dalle professoresse Anna Maria Rozzi (insegnante di italiano,storia e geografia e responsabile della redazione del nostro giornalino) e Paola Tolone (insegnante di religione). Il Vescovo ci ha accolto a braccia aperte e ha ascoltato con attenzione tutte le nostre domande. In generale le nostre domande erano centrate sulle opinioni di Sua Eccellenza su questo evento storico, sui possibili successori di papa Benedetto XVI e sul confronto con altri grandi pontefici del passato. Monsignor Spina ci ha raccontato che tipo di persona era il Papa, visto che ha avuto lonore di conoscerlo da vicino, invitandolo nella nostra

amata citt. Lo ha lodato mettendone in evidenza tutti quei tratti di personalit ( in particolare di umilt e di forza spirituale) che a volte non emergono quando appare in TV. Un altro tema chiave della nostra intervista stato il confronto con il Papa Giovanni Paolo II e con Papa Celestino V. Oltre agli argomenti discussi sulle dimissioni del Papa sono emerse nuove domande relative al rapporto del Papa con la Curia Romana, con la Chiesa Ortodossa (posta da un nostro compagno di nazionalit rumena) e sulla pedofilia allinterno della Chiesa. Lultima domanda ha toccato largomento su cosa dovrebbe fare il nuovo Papa appena eletto e il Vescovo ci ha detto che per lui la cosa pi importante il futuro dei giovani: si dovrebbero realizzare opportunit che diano felicit ai ragazzi per farli crescere in un clima bello e sereno e in una societ dotata di strutture che sappiano accoglierli e stimolarli a progettare un mondo migliore. Alla fine dellintervista abbiamo fatto insieme a Monsignor Spina una bella foto di gruppo. Sua Eccellenza ci ha regalato, inoltre, un fumetto di Celestino V di sua ideazione e una foto di Papa Benedetto XVI e alla fine ci ha salutato con grande affetto ricordandoci che per lui stato un piacere parlare con noi e sentire le nostre opinioni. La versione integrale dellintervista a Monsignor Spina si potr leggere a breve sul nostro giornale online sul sito www.graffiti-online.it

Mons. Giuseppe Celidonio a cento anni dalla morte M


onsignor Celidonio stato celebrato con un interessante convegno al Centro Pastorale Diocesano di Sulmona il 23 febbraio 2013, promosso dalla Universit Sulmonese della Libera Et e dalla Diocesi di Sulmona-Valva, a cento anni dalla morte. Sono intervenuti il dott. Ezio Mattiocco, il prof. Pasquale Orsini, il prof. Alberto Tanturri, mons. Eulo Tarullo e il Vescovo Spina. Tante le persone presenti in sala. Gli interventi hanno messo in evidenza la figura di mons.Celidonio come uomo, sacerdote, storico, ricercatore, studioso e scrittore. Ha svolto un lavoro encomiabile nei lunghi anni di studi e ricerche presso larchivio storico di S. Panfilo dandogli un ordinamento. Ha salvato una quantit di documenti che permette oggi di ricostruire non solo la storia religiosa del territorio. Ha scritto circa 23 opere di cui 19 sono storiografiche. Tra i tanti lavori particolare rilievo occupano i quattro volumi della storia della diocesi.

Il Vescovo, nel suo intervento, ha ringraziato tutti e ha tratteggiato un profilo della poliedrica personalit di mons. Celidonio, sacerdote di questa diocesi, che tanto ha dato non solo nel campo della cultura, ma della spiritualit e della fede.

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