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 Amanita Falloide: il fungo che blocca il cancro
Pubblicato da Maria Melania Barone il Martedì, 01 Maggio 2012 in Generica Se ti stai chiedendo cosa sia l'AmanitaFalloide, sappi che è un fungo che potrestitrovare facilmente in un bosco e che molticercatori di funghi spesso scambiano per un fungo commestibile. Questo fungo haprovocato moltissimi morti, ragione per cuiogni animale farebbe bene a tenersi allalarga. Tuttavia l'amanita ha anche il poteredi bloccare le cellule tumorali e di far regredire il cancro.Ma nei casi di morte che questo fungo haprovocato ci chiediamo: "la natura cosa hacreato a fare queste specie?". Ed ecco chea dare una risposta a queste domandearriva la scienza.
L'amantinia, ilpotentissimo veleno contenuto inquesto fungo, è in grado di offrire unasperanza a chi è colpito da un altropotenziale agente mortale: il cancro.A dirlo sono i ricercatori tedeschi delCentro tedesco di Ricerca sul Cancro
(Deutsches Krebsforschungszentrum, DKFZ), il Centro Nazionale per le Malattie TumoraliHeidelberg e del Max Planck Institute for Medical Research che hanno scoperto che il velenocontenuto nell’amanita falloide è in grado di annientare e arrestare la crescita delle cellule tumoralidi diversi tipi di cancro come quello della prostata, del seno, dei condotti biliari e del colon.Il dottor Gerhard Moldenhauer è l’immunologo che ha condotto lo studio insieme al professor HeinzFaulstich testando l’effetto del veleno su un linea di cellule tumorali dei diversi tipi, ha cosìosservanti come la tossina fosse in grado di uccidere le cellule cancerogene senza provocaredanni all’organismo.
Ma come fare per uccidere le cellule cancerogene senza provocare danni all'organismo?
 Ilsegreto ovviamente sta nell'iniezione in loco, cioè nel recapitare direttamente a domicilio il preziosoveleno che in questo caso diventa un antidoto. La scoperta più sensazionale per i ricercatori è stataquella che ha visto un legame chimico stabile tra il veleno e le cellule cancerose. In questo modol'efficacia di questa sostanza diventa sicura al 100%. L'anticorpo specifico usato dai ricercatoriattacca una proteina che si trova sulla superficie delle cellule tumorali chiamata EpCAM.Sia nel testin vitro, sia sulla sperimentazione animale si è scoperto che la sostanza è efficacissimanell'annientare le cellule tumorali. La sperimentazione animale si è avvalsa di alcuni topi malati dicancro al pancreas uguale a quello umano: in questo caso si è visto che bastava unasolainiziezione della sostanza per fermarlo. Ulteriori due iniezioni con dosi più alte della tossina
 
hanno infine provocato la completa regressione del tumore nel 90 percento dei topi malati.
La notizia forse più entusiasmante è che la tossina non ha provocato alcun effettocollaterale e non ha lasciato alcun residuo sul fegato degli animali.
 Dunque le tossinepresenti in natura hanno una loro funzione: si tratta soltanto di scoprirla. Dire che questa sostanzablocca il tumore è ben lungi dal dire che è stata trovata la cura contro il cancro. Purtroppo prima dipoter dare una notizia così certa bisogna fare ulteriori sperimentazioni e valutare anche gli effetti alungo termine.Maria Melania Barone (Pubblicato su Benesserevillage.it)

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