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Q S = 20 5 p E
spiegare se il mercato (inizialmente in disequilibrio) converge verso il prezzo di equilibrio velocemente mediante il meccanismo walrasiano (ove laspettativa non conta, per cui p E = p ) nel breve periodo mediante il meccanismo marshalliano (ove anche in questo caso laspettativa non conta, per cui p E = p ) mediante luso di aspettative razionali da parte delle imprese. RISPOSTA: Il mercato non converge se c il banditore walrasiano, in quanto la stabilit richiede 1 + 1 > 0 , mentre qui 1 = 1, 1 = 5 1 + 1 = 4 < 0 . Converge invece con il meccanismo marshalliano, in quanto la stabilit richiede
cato converge sicuramente e istantaneamente in presenza di aspettative razionali, in quanto gli operatori usano i coefcienti del modello per stimare il prezzo di equilibrio, il quale diventa la loro aspettativa: Q D = Q S 10 p = 20 5 p p E = p = 10 / 4 = 2, 5 . A questo prezzo atteso, lofferta pianicata dalle imprese sar Q S = 20 5 p E = 20 5 2, 5 = 7, 5 , che trover sul mercato una domanda perfettamente corrispondente: Q D = 10 p = 10 2, 5 = 7, 5 .
max = pQ CF cK pK K
ove pQ sono i ricavi, CF i costi ssi (indipendenti dal trafco telefonico) relativi a lavoro e beni intermedi, cK il costo % del nanziamento (inclusivo di ammortamento e rendimento) e pK il prezzo di ununit di capitale. La massimizzazione del protto richiede per la condizione del
primo ordine che la produttivit marginale del capitale ( dQ / dK ) sia uguale al costo del medesimo ( cK ), corretto con il prezzo relativo ( pK / p ) del capitale rispetto a quello del prodotto:
max
ove cK =
d dQ dQ p =0 p cK p K = 0 = cK K dK dK dK p
a, b, K > 0 , allo scopo di assicurare la condizione del secondo ordine per un massimo (decrescenza della produttivit marginale), la condizione precedente diventa la seguente: dQ 2K p b p =a = cK K K * = a cK K dK b p 2 p
che consente di ottenere lo stock ottimale di capitale K * . Utilizziamo i dati:
11,1746
2K 100 = 0,11746 K * = 500 (11,1746 1,1746 ) = 5000 1000 10 I * = K * K 0 = 5000 1000 = 4000
I = I * / T = 4000 / 4 = 1000
lequilibrio, spostandosi da A a E (vedi gura), determina un continuo aumento di z ntanto che il tasso dinteresse interno resta al di sotto di quello di equilibrio esterno; si pu pertanto escludere il fenomeno dellovershooting, in quanto il tasso di cambio nominale durante lintero processo aumenta continuamente e non presenta inversioni di tendenza;
IS
IS' BB
IS"
BB'
!$"
LM
#" !"
Y
[ b ]! FALSO: con cambi essibili (gura a sinistra) lincremento di Y molto pi accentuato che in regime di cambi ssi (a destra);
i
IS IS' BB
IS"
BB'
!$"
LM
IS
IS'
!$" #" !"
BB LM
#" !"
[ c ]! VERO infatti confrontando gli effetti della politica scale con mobilit dei capitali bassa (gura a sinistra) e alta (gura a destra), emerge che lincremento del tasso di interesse pi contenuto nel secondo caso, riducendo il crowding out degli investimenti;
i
IS IS' BB IS"
BB'
!$"
LM
IS
IS'
#" !$" !"
LM BB' BB
#" !"
[ d ]! VERO: se diminuisce, BB trasla verso il basso e il tasso di interesse delliniziale equilibrio risulta superiore a quello che permetterebbe lequilibrio esterno, determinando cos unentrata di valuta; per riequilibrare la Bilancia dei Pagamenti il tasso di cambio nominale deve quindi apprezzarsi; la sua diminuzione da un lato induce lo spostamento verso sinistra della IS e dallaltro comporta una traslazione verso lalto della BB no a che non viene raggiunto un nuovo equilibrio generale interno ed esterno; il tasso di cambio nominale apprezzato e pertanto la previsione di una rivalutazione di z, essendo stata prevista dagli operatori, ha determinato una effettiva diminuzione di z; [ e ]! VERO: un incremento della spesa pubblica G in economia chiusa determina un incremento della produzione pari a m = 1/s, mentre in economia aperta la traslazione della IS pari a m = 1/(s+x) < m.