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fonte: Corriere Economia

10/11/2003

Banche, ora il conto piace "double face"

Internet e banca: quest'estate il matrimonio sembrava non decollare. Ma, nelle ultime
settimane, pare ci sia stata la corsa alla sottoscrizione dei conti online. Soprattutto da
parte di correntisti di banche tradizionali, insoddisfatti dall'aumento dei costi e dalla
diminuzione dei tassi delle loro filiali. Il futuro sarà comunque nel conto double face,
abilitato ad internet ma con appoggio alla filiale fisica.
E' la radiografia del settore secondo We@bank, la banca online della Popolare di
Milano. Che ha condotto una ricerca in giugno con Future Concept, appena resa nota,
su un campione di 550 giovani fra i 25 ed i 34 anni rappresentativo di 8 milioni 952 mila
individui. E ha riscontrato nell'ultimo mese un'impennata di sottoscrizioni.
"Rispetto al periodo gennaio-settembre - dice Andrea Cardamone, direttore generale
della società - la media di ottobre delle nostre nuove abilitazioni online è raddoppiata,
superando le 300 al giorno. E almeno una su tre viene da un nuovo cliente".
Una tendenza che conferma altre analisi, come quella del Boston Consulting Group, che
vede i clienti fuggire dalle banche tradizionali per rifugiarsi in quelle online. Coincide con
operazioni poco apprezzate dal pubblico (...) E fa tirare un sospiro di sollievo alle banche
online, ancora utilizzate al di sotto delle loro capacità nonostante la diffusione di internet,
soprattutto fra il pubblico giovane: come rivela la ricerca di We@bank.
Secondo l'indagine, infatti, poco più di un giovane correntista italiano su dieci (il 13,9%)
è titolare di un conto corrente accessibile anche via internet. Che è stato aperto, nel 70%
dei casi, più di un anno fa (...).
L'operazione svolta più di frequente via web è il controllo del saldo (53,9% delle
preferenze) seguita dalla ricarica dei cellulari (17,5%) e dal pagamento delle bollette (...).
E' sbagliato anche pensare che questo tipo di conti sia stato scelto, finora, per
convenienza economica. Nella metà dei casi (54,6%) il motivo è per "risparmio di tempo
(...).
Resta comunque una fetta consistente di giovani, quasi un terzo (il 28,1%) che di conti
correnti non ne possiede affatto. E' qui che andranno a pescare le banche online,
sempre più interessate ai clienti fra i 25 ed i 34 anni.
In We@bank, questa fascia di età copre il 27% dell'intera clientela, che in ottobre ha
raggiunto le 130 mila unità dichiarate. "Il 16% in più rispetto all'anno scorso - dice
Cardamone - E con un incremento del 55% dell'operatività. La media di ottobre è di 24
mila collegamenti al giorno, con permanenza media di 10 - 13 minuti. E il 46% delle
operazioni sono svolte in orari nei quali lo sportello tradizionale è chiuso. Significa che
internet non è un canale alternativo, ma complementare".

Alessandra Puato

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