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Introduzione alla

Logica Modale

Richiami di logica classica (1)


Una Logica un formalismo che mi permette di rappresentare i fatti del mondo e che mi fornisce dei meccanismi per inferire nuova conoscenza a partire da quella che gi conosciamo. Una Logica costituita da Un Sistema Formale per descrivere i fatti del mondo Sintassi (simboli atomici e regole per costruire formule ben formate) Semantica (indica il modo in cui le formule si rapportano agli stati del mondo) Una Teoria della dimostrazione (definisce le procedure di inferenza con le quali siamo in grado di derivare nuove formule da quelle che conosciamo gi).

Richiami di logica classica (2)


Logica Proposizionale Sintassi:
Simboli atomici

Costanti logiche: Vero, Falso Simboli proposizionali: P, Q, Pippo, , ecc Connettivi Booleani: , , , , Parentesi: ( , )

Regole sintattiche Le costanti logiche ed i simboli proposizionali sono F Se a, sono FbF, allora a, a , a , a , a , (a) sono FbF

Richiami di logica classica (3)


Logica Proposizionale Semantica:
La semantica definita attraverso linterpretazione delle costanti, dei simboli proposizionali e dei connettivi logici. Uninterpretazione una funzione che associa ad ogni formula un valore di verit {0, 1 }. v La costante Vero associata sempre al fatto vero (valore di verit 1), mentre la costante Falso associata sempre al fatto falso (valore di verit 0). v Ogni simbolo proposizionale si riferisce ad un fatto del mondo (ad esempio P pu riferirsi a piove oppure Luigi si trova a Parigi, ecc). Se linterpretazione associa 1 a P, abbiamo che P sussiste nel nostro mondo. Se linterpretazione associa 0 a P, abbiamo che P non sussiste nel nostro mondo. v Per i Connettivi Booleani valgono le usuali tavole di verit.

Richiami di logica classica (4)


Logica Proposizionale Semantica:
Se una formula a vera in almeno uninterpretazione (tale interpretazione associa 1 ad a), allora a soddisfacibile e linterpretazione che la soddisfa un modello di a. Se una formula a vera in qualsiasi interpretazione, allora si dice che a una formula valida. Se una formula a falsa in qualsiasi interpretazione, allora si dice che a insoddisfacibile . Il valore di verit delle formule complesse si ottiene a partire dai valori di verit delle sue parti e dalla semantica degli operatori booleani

Quando sussiste questa propriet si dice che la logica

Vero Funzionale

Richiami di logica classica (5)


Logica Proposizionale Regole di Inferenza Calcolo Tabelle di verit
Un primo metodo di inferenza nella logica proposizionale dato dal calcolo della tabelle di verit. Con esso siamo in grado di stabilire quale insieme di interpretazioni soddisfa una certa formula. Ad esempio: (AB)C ABC 0 0 0 0 1 1 1 1 0 0 1 1 0 0 1 1 0 1 0 1 0 1 0 1 AB 0 0 1 1 1 1 1 1 (A B) C 1 1 0 1 0 1 0 1

Richiami di logica classica (6)


Logica Proposizionale Regole di Inferenza altre regole
Modus Ponens Modus Tollens ,

a, a
Esempio:

a a

a = Piove, = il prato bagnato a = Se piove, allora il prato si bagna


Se nella mia interpretazione vero che piove, il modus ponens mi permette di inferire che il prato bagnato Se nella mia interpretazione vero che il prato non bagnato, il modus tollens mi permette di inferire che non ha piovuto

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Logica dei predicati Sintassi:
Simboli atomici

Costanti: C1, C2, C3, Variabili: V1, V2, V3, Funtori: F1(X1,, Xn ), F2(Y1,, Ym ), Predicati: P1(Z1, Zr ), P2(K1, , Ks ), Connettivi e Parentesi: , , , , , ( , ) Quantificatori ,

Regole sintattiche Definiamo un termine

v Le costanti e le variabili sono termini v Se f un funtore ad n-argomenti e t1,


anche f(t1, t2,, tn)

t2, tn sono termini allora

Un predicato P ad n-argomenti applicato ad n termini una FbF

Se a, sono FbF, allora a, a , a , a , a , (a), xa , xa sono FbF

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Logica dei predicati Semantica:
La semantica viene definita rispetto ad un mondo di riferimento D In questo caso, uninterpretazione una funzione che associa v Ad ogni costante un individuo dD v Ad ogni funtore ad n argomenti, una funzione f:DnD v Ad ogni predicato ad n argomenti una relazione RDn. Interpretazione I soddisfa una formula F (F vera in I): v se F una formula atomica p(t1,,tn), allora I soddisfa F (F vera in I) sse <I(t1),, I(tn)> ? I(p) v se F1, F2 sono formule composte allora Usuali tavole di verit per F1, F1F2, F1F2, F1F2, F1F2 x F1 vera in I sse per ogni elemento d D si ha che F1[d/x] vera in I xF1 vera in I sse esiste un elemento d D per cui F1[d/x] vera in I

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Logica dei predicati un esempio
Mondo di riferimento D
Costanti: Pippo, Nino Funzioni: Tavolo_di(x1), Asino_di(x1) Predicati: Fatto_di_legno(x1), Vivente(x1)

Interpretazione
Costanti: Funzioni
Se x1= , Tavolo_di( ) Se x1= , Asino_di( )

Pippo

Nino

Tavolo_di(x1) Indefinita altrimenti

Asino_di(x1) Indefinita altrimenti

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Logica dei predicati un esempio
Mondo di riferimento D
Costanti: Pippo, Nino Funzioni: Tavolo_di(x1), Asino_di(x1) Predicati: Fatto_di_legno(x1), Vivente(x1)

Interpretazione
Predicati: Fatto_di_Legno(x1) Vivente(x1)

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Logica dei predicati un altro esempio
Il punto fondamentale da capire la differenza tra termini e predicati. I primi corrispondono a degli individui del mondo di riferimento, mentre i secondi corrispondono a dei valori di verit {0, 1} Come secondo esempio, prendiamo il mondo dei numeri naturali. I simboli di costante sono 0, 1, 2, 3, 4, ciascuno dei quali associato ai ben noti concetti di zero, uno, Come simboli di funzione abbiamo +, -, *, :, tutti a due argomenti. I predicati che consideriamo sono invece <, >, , , tutti a due argomenti. Possiamo identificare un individuo con un termine , cio utilizzando la sua costante oppure un funtore applicato a due argomenti. Ad esempio, lindividuo quarantotto possiamo identificarlo con la costante 48 oppure con una delle funzioni applicate ad altri termini: 6*8, 40+8, (40+10)-2, ecc Invece, i predicati saranno associati a dei valori di verit; quindi avremo che 48<50 vero, che 60 (3+4) falso, ecc N.B. Chiaramente, tutto questo vale se siamo in uninterpretazione in cui la semantica dei simboli utilizzati definita nel modo che solitamente utilizziamo

Richiami di logica classica (12)


Logica dei predicati

Regole di Inferenza
Modus Ponens Generalizzato

a(a), a(x)(x) [x/a](x)


Esempio: a(x) = Cavallo(x), (x) = Mammifero(x) x[a(x) (x)] = x[Cavallo(x) Mammifero(x)]
Se un certo individuo x un cavallo, il modus ponens generalizzato mi permette di inferire che x un mammifero

Una regola di inferenza molto potente e, soprattutto, molto utilizzata, la risoluzione, che, per, non vediamo

Logica Modale (1)proposizionale


Sintassi:
Simboli atomici

Operatori modali: Nec, Poss.


Regole sintattiche

Costanti logiche: Vero, Falso Simboli proposizionali: P, Q, Pippo, , ecc Connettivi Booleani: , , , , Parentesi: ( , )

Se a una FbF, allora Nec a , Poss a sono FbF


I due operatori modali sono duali: si ha che

Le costanti logiche ed i simboli proposizionali sono F Se a, sono FbF, allora a, a , a , a , a , (a) sono FbF

Poss a Nec( a)

Logica Modale Proposizionale (2)


Semantica:

Per gli operatori non-modali vale tutto ci che valeva per la logica proposizionale. Per gli operatori modali la semantica si definisce in termini MONDI POSSIBILI.

Mondi possibili
Cosa sono i mondi possibili? Vediamoli prima dal punto di vista formale, poi cercheremo di capire il senso che ci sta dietro Dal punto di vista formale, linsieme dei mondi possibili non altro che un insieme W tale che, in ogni elemento di W, ritroviamo le stesse variabili proposizionali sotto considerazione, alle quali, per, viene assegnato un diverso valore di verit a seconda del mondo. W1 W2 W3

<

A:1, B:0, C:1 AB: 0 AC: 1 AB: 0

A:0, B:1, C:1 AB: 0 AC: 1 AB: 1

A:0, B:0, C:0 AB: 0 AC: 0 AB: 1

, Ecc >

Logica Modale Proposizionale (3)


Mondi possibili: relazione di accessibilit
Inoltre, tra i mondi possibili esiste la relazione di accessibilit. Se esiste una relazione di accessibilit WxWy, allora il mondo Wy sar visibile

dal mondo Wx.


Nellesempio qui sotto W1 ha accesso a s stesso ed a W3 W2 ha accesso solo a W1 W3 ha accesso solo a s stesso

W1

W2

W3

<

A:1, B:0, C:1 AB: 0 AC: 1 AB: 0

A:0, B:1, C:1 AB: 0 AC: 1 AB: 1

A:0, B:0, C:0 AB: 0 AC: 0 AB: 1

, Ecc >

Logica Modale Proposizionale (4)


Semantica degli operatori modali
Detto questo, definiamo la semantica degli operatori modali nel seguente modo: Nec a vero in Wx se e solo se a vero in tutti i mondi accessibili da Wx. Poss a vero in Wx se e solo se a vero in almeno un mondo accessibile da Wx.

W1

W2

W3

<

A:1, B:0, C:1 AB: 0 AC: 1 AB: 0 Nec A: 0 Nec C: 1 Poss A: 1

A:0, B:1, C:1 AB: 0 AC: 1 AB: 1 Nec A: 1 Nec C: 1 Poss A: 1

A:0, B:0, C:1 AB: 0 AC: 1 AB: 1 Nec A: 0 Nec C: 1 Poss A: 0

, Ecc >

Logica Modale Proposizionale (5)


Perch tutto questo?
Nella logica modale non ci accontentiamo di assegnare un valore di verit alle formule, cio di decretare se un certo fatto vero o falso, ma abbiamo diversi modi (da qui il nome della logica) in cui una formula pu essere vera o falsa . In particolare, una formula pu essere Vera\Falsa necessariamente, per forza in qualsiasi contesto. Vera\Falsa possibilmente, cio in modo contingente ad una certa situazione. Ad esempio, se guardo fuori dalla finestra e vedo che Piove, il simbolo proposizionale P, corrispondente a questo fatto, vero (P: 1) perch qui ed adesso sta piovendo, vero possibile (Poss P: 1), perch vedo che in almeno un mondo (quello in cui sono) sta piovendo, ma non vero-necessario (Nec P: 0), perch potrebbe anche non piovere e me ne posso accorgere perch, se mi informo del tempo nelle altre citt, scopro che non sta piovendo in tutte. Invece, se considero il simbolo proposizionale M, associato al fatto luomo mortale, avr che M vero necessariamente (Nec M: 1), perch non potrebbe essere altro che cos: in tutte le citt della Terra, al giorno doggi, gli uomini sono mortali.

Logica Modale Proposizionale (6)


La relazione di accessibilit
Attenzione!!! Nella slide precedente ho detto: in tutte le citt della Terra, al giorno doggi. Queste citt non sono altro che i mondi ai quali posso accedere (Attenzione! Non linsieme dei mondi possibili): definita una relazione di visibilit dal mio mondo (Torino) a tutte le citt della Terra al giorno doggi.

Torino

New York

Canicatt

M: 1 M: 1 < Nec ,

M: 1

M: 1

Ecc >

Logica Modale Proposizionale (6)


La relazione di accessibilit
Attenzione!!! Nella slide precedente ho detto: in tutte le citt della Terra, al giorno doggi. Queste citt non sono altro che i mondi ai quali posso accedere (Attenzione! Non linsieme dei mondi possibili): definita una relazione di visibilit dal mio mondo (Torino) a tutte le citt della Terra al giorno doggi.

Torino

New York

Canicatt

Minas Tirith

M: 1 M: 0 1 < Nec ,

M: 1

M: 1

M: 0

Ecc >

Tuttavia, se io ho accesso ad altri mondi possibili, in cui le persone possono essere immortali (ad esempio, le citt della terra di mezzo o qualche altro mondo di fantasia), allora il fatto che luomo sia mortale non pi necessariamente vero.

Logica Modale Proposizionale (7)


A cosa ci pu servire la logica modale?
Con la logica modale siamo in grado di modellare\formalizzare lintelligenza, cio di costruire degli agenti intelligenti in grado di operare in ambienti dinamici, come fanno gli esseri umani. Ad esempio, pensiamo ad un agente che si trova in una stanza buia ed, a tastoni, scopre che c un interruttore sul muro.

Comprensibilmente, lagente pensa che linterruttore accenda la luce

Invece, dopo che lo ha premuto, si apre una botola sotto di lui e lagente casca giu

Logica Modale Proposizionale (7)


A cosa ci pu servire la logica modale?
Con la logica modale siamo in grado di modellare\formalizzare lintelligenza, cio di costruire degli agenti intelligenti in grado di operare in ambienti dinamici, come fanno gli esseri umani. Ad esempio, pensiamo ad un agente che si trova in una stanza buia ed, a tastoni, scopre che c un interruttore sul muro.

Comprensibilmente, Lagente riesce ad lagente uscire dalla pensa botola che e, linterruttore a tastoni accenda (la lucelanon luce lha accesa), raggiunge unaltra stanzaanchessa al buio

Invece, dopo che lo ha premuto, Trova un altro interruttorema questa volta si apre una botola sotto di lui e lagente casca ci pensa bene prima giu di accenderlo!

Logica Modale Proposizionale (8)


Il nostro agente ha agito in modo scorretto (non doveva accendere linterruttore), ma non ha agito in modo stupidodaltronde, anche noi, al suo posto, avremmo agito in questo modo Il nostro obiettivo proprio questo: costruire agenti software razionali e non onniscienti: un agente razionale colui che, in ogni momento, fa la scelta che CREDE sia la migliore. La logica modale ci permette di costruire agenti razionaliproviamo a vedere una possibile ricostruzione in logica modale del nostro scenario di esempio

In tutte le stanze in cui lagente stato in passato, linterruttore piazzato sul muro accendeva la luce; ecco perch lagente CREDE che anche in questo caso, linterruttore illuminer la stanza

Logica Modale Proposizionale (9)


Le stanze in cui lagente si ricorda di essere stato non sono altro che i mondi a cui lagente ha accessibilit. In essi vale la formula IL, dove I si riferisce al fatto interruttore premuto ed L la luce accesa. Di conseguenza, nella stanza in questione, cio il mondo in cui si muove lagente, avremo che Nec(IL) vero, anche se, come lagente scoprir, in tale mondo IL falso. Attenzione! Lagente non ha accessibilit al mondo in cui si muove: non riesce a vedere che, in esso, IL falso. IL: 1 IL: 1 IL: 1 IL: 1 IL: 1 IL: 1 IL: 0 Nec(I Nec(I L): L):01

Invece, lagente si trova nella nuova stanza, si ricorda che, in quella I L In tutte quando le stanze in cui lagente stato in passato, linterruttore piazzato sul precedente, muro accendeva era falso (adesso, avr CREDE accesso che ad un ulteriore mondo e quindi anche la luce; ecco perchegli lagente anche in questo caso,possibile), linterruttore illuminer la Nec(I L) diventa falso: lagente ci pensa bene prima di accendere. stanza

Logica Modale Proposizionale (10)

La logica modale non vero funzionale


A differenza di quanto avveniva per le altre due logiche che abbiamo visto, la logica modale non vero-funzionale: il valore di verit di una formula non pi funzione del valore di verit delle sue sottoformule.

Infatti, se, allinterno del mondo W1, abbiamo la formula Nec(a) (oppure Poss(a )), il valore di tale formula non dipende solo dal valore di a in W1, ma anche dal valore di a negli altri mondi a cui abbiamo accesso.

Ad esempio, la frase Luigi crede che Mario sia spagnolo pu essere vera indipendentemente dal fatto che Mario sia spagnolo oppure no.

Logica Modale Proposizionale (11)


Meccanismi di Inferenza: Tableaux Semantici
Uno dei meccanismi di inferenza pi utilizzato nella logica modale il metodo dei tableaux semantici. Tale meccanismo concettualmente molto simile alla risoluzione, (che abbiamo accennato in precedenza). Nei Tableaux semantici, le dimostrazioni avvengono per assurdo: se io ho una certa teoria 1, 2,,n e voglio dimostrare che una certa formula a vera in tale teoria, allora dimostro che la teoria 1, 2,,n, a una contraddizione (sempre falsa): non pu esistere un contesto in cui tale teoria vera. Se riesco a dimostrare che la suddetta teoria una contraddizione, allora concludo che

1, 2,,n a
Illustriamo i tableaux semantici dimostrando che, nella logica modale, la formula

NecP (Nec(PQ) Nec Q)


E una formula valida (sempre vera).

Logica Modale Proposizionale (12)


Meccanismi di Inferenza: Tableaux Semantici
W1 NecP (Nec(PQ) Nec Q): 0 NecP: 1 Nec(P Q) Nec Q: 0 Nec Q: 0 Per assurdo, ipotizzo che esiste almeno un mondo, W1, in cui la formula falsa. Limplicazione falsa solo quando il suo antecedente vero ed il conseguente falso. Analogamente per limplicazione interna.

Nec(P Q): 1 W2 Q: 0 P: 1

Se Nec Q falso in W1, allora esiste un mondo W2, accessibile da W1, in cui Q falso In tale mondo, per forza si ha che P e PQ sono veri Ma unimplicazione vera solo quando lantecedente (P) falso oppure il conseguente (Q) veroentrambe queste scelte portano ad una contraddizione .

PQ: 1 P: 0 Q: 1

Logica Modale Proposizionale (13) Sistemi modali


Qui di seguito presento alcuni sistemi modali, cio delle teorie in cui imponiamo determinati assiomi ad essere veri. Tali sistemi vengono utilizzati per descrivere e, soprattutto, per limitare, le possibilit di un agente intelligente, cio di restringere linsieme di mondi possibili in cui lagente dovr agire: lagente dovr operare solo in quei mondi che rispettano i vincoli imposti dagli assioma. Come vedremo, lintroduzione di alcuni assiomi restringer soprattutto la relazione di accessibilit: al fine di preservare la verit dellassioma, lagente dovr avere una visibilit limitata sugli altri mondi.

I sistemi modali sono organizzati tra loro in una gerarchia.

Logica Modale Proposizionale (14)


Sistema modale K Assioma K: NecP (Nec(PQ)Nec Q) Accessibilit: nessun vincolo sulla relazione di visibilit.
Questo assioma, che abbiamo dimostrato prima con i tableaux semantici, non altro che un modus ponens con loperatore di necessit. Non abbiamo nessun vincolo sulla relazione di visibilit (lassioma resta vero con qualsiasi relazione di visibilit imposta tra i mondi possibili) e da ci ne consegue che qualsiasi sistema modale un sistema modale K: il sistema K quindi la radice della gerarchia. Esercizio : Proviamo a dimostrare, con i tableaux semantici, se la formula

Poss(PNecQ)Poss(PPossQ)
E una formula valida (sempre vera), insoddisfacibile (sempre falsa) o soddisfacibile (ma non validacio vera per alcune interpretazioni e falsa per altre) in K.

Logica Modale Proposizionale (15)


Esercizio: Poss(PNecQ)Poss(PPossQ)vediamo se valida
W1 Poss(P NecQ)Poss(PPossQ): 0 Poss(P NecQ) : 1 Poss(P PossQ): 0 W2 PNecQ: 1 PPossQ: 0 P: 1 NecQ: 1 PossQ: 0 Se Poss(PNecQ) vero, deve esserci un mondo W2 in cui PNecQ vero. In tale mondo, per forza si ha che PPossQ falso, dal momento che Poss(PPossQ) falso in W1 Se la prima congiunzione vera, sono veri entrambi i congiunti. Ma se P vero e PPossQ falso, si ha per forza che PossQ falso. Per assurdo, ipotizzo che esiste almeno un mondo, W1, in cui la formula falsa. Limplicazione falsa solo quando il suo antecedente vero ed il conseguente falso.

W2 puo esistere! Basta che sia un mondo ceco, cio che non ha accesso a nessun altro mondo, neanche a s stesso.

Logica Modale Proposizionale (16)


Sistema modale D Assioma D: NecPPoss P Accessibilit: la relazione di visibilit deve essere seriale: ogni mondo deve
avere accesso almeno ad un altro mondo. In questo sistema imponiamo che ci che necessario anche possibile. In questo sistema, chiamato Deontico, Nec viene interpretato come obbligatorio e Poss come permesso. Lassioma ci dice quindi che abbiamo il permesso di fare ci che siamo obbligati a fareo, analogamente, che se siamo obbligati a fare una certa cosa, allora non ci viene impedito di farla. Per questo motivo, questo sistema chiamato sistema della necessit morale. Esercizio : Proviamo a dimostrare, con i tableaux semantici, se la formula

NecPP
E una formula valida (sempre vera), insoddisfacibile (sempre falsa) o soddisfacibile (ma non validacio vera per alcune interpretazioni e falsa per altre) in D.

Logica Modale Proposizionale (17)


Sistema modale T Assioma T: NecPP Accessibilit: la relazione di visibilit deve essere riflessiva: ogni mondo
deve avere accesso almeno a se stesso. E chiaro che se la relazione riflessiva, anche seriale: T contenuto in D. Questo assioma chiamato assioma di necessit: ogni formula necessaria in W per forza vera W Esercizio : Proviamo a dimostrare, con i tableaux semantici, se la formula

Poss(PNecP)
E una formula valida (sempre vera), insoddisfacibile (sempre falsa) o soddisfacibile (ma non validacio vera per alcune interpretazioni e falsa per altre) in T.

Logica Modale Proposizionale (18)


Esercizio: Poss(PNec P)vediamo se valida W1 Poss(P Nec P) : 0 PNec P: 0 P: 1 W2 P: 0 PNec P: 0 P: 1 Nec P: 0 Nec P: 0

Contraddizione! La formula di sopra quindi valida in T.

Logica Modale Proposizionale (19)


Sistema modale S4 Assioma S4: NecPNec Nec P Accessibilit: la relazione di visibilit deve essere transitiva: se w1 vede w2
e w2 vede w3, allora w1 deve vedere w3. Poich in S4 sottoclasse di T (il cui assioma NecPP), in S4 abbiamo che NecPNec Nec P; questo significa che un qualsiasi sequenza di operatori Nec davanti ad un formula P si pu semplificare nella formula Nec P. E possibile dimostrare che, in S4 vale anche la bi-implicazione PossPPossPoss P. Esercizio : Proviamo a dimostrare, con i tableaux semantici, se la formula

Nec(PQ)NecNec(Poss P Poss Q)
E una formula valida (sempre vera), insoddisfacibile (sempre falsa) o soddisfacibile (ma non validacio vera per alcune interpretazioni e falsa per altre) in S4.

Logica Modale Proposizionale (20)


Sistema modale S5 Assioma S5: PossPPoss Nec P Accessibilit: la relazione di visibilit deve essere simmetrica: se w1 vede
w2, allora w2 deve vedere w1. In questo sistema, se una formula P possibile, allora anche possibile che sia necessaria. Si pu dimostrare che in questo sistema valgono le equivalenze NecPPossNecP e PossPNecPossP. Esercizio : Proviamo a dimostrare, con i tableaux semantici, se la formula

Nec(NecP Q)(NecP NecQ)


E una formula valida (sempre vera), insoddisfacibile (sempre falsa) o soddisfacibile (ma non validacio vera per alcune interpretazioni e falsa per altre) in S5.

Logica dei Predicati Modale (1)


Vediamo rapidamente la logica dei predicati modale che non altro che unestensione della logica dei predicati che contempla gli operatori Nec e Poss, gi visti per la logica proposizionale modale.

Sintassi:
Simboli atomici

Costanti: C1, C2, C3, Variabili: V1, V2, V3, Funtori: F1(X1,, Xn ), F2(Y1,, Ym ), Predicati: P1(Z1, Zr ), P2(K1, , Ks ), Connettivi, Parentesi e Quantificatori: , , , , , ( , ), , Operatori modali: Nec, Poss

Regole sintattiche

v Le costanti e le variabili sono termini v Se f un funtore ad n-argomenti e t1, t2, tn sono termini allora anche f(t1, t2,, tn)

Un predicato P ad n-argomenti applicato ad n termini una FbF

Se a, sono FbF, allora a, a , a , a , a , (a), xa , xa sono FbF Se a una FbF, allora anche Nec a e Poss a lo sono.

Logica dei Predicati Modale (2)


Semantica:
La semantica della logica dei predicati modale un po pi complicatane vediamo una versione semplificata. Assumiamo che il dominio di riferimento D sia lo stesso per tutti i mondi possibili e che le costanti e le funzioni (cio i termini) denotano sempre gli stessi individui di D per ogni mondo possibile. Uninterpretazione viene definita come una quadrupla <W, R, D, V>, dove W linsieme dei mondi possibili, R la relazione di visibilit tra mondi possibili (sar quindi un insieme di elementi in WxW), D il mondo di riferimento e V una funzione che associa, ad ogni mondo e per ogni predicato n-ario, una relazione su Dn. W = {w1, w2} R = {<w1, w1>, <w1, w2>, <w2, w2>} D = {i1, i2, i3, i4, i5} V = {<BIANCO: <w1, {i1, i3}>, <w2, {i1, i4}>>, <ROSSO: <w1, {i2, i4}>, <w2, {i5}>>, <BLU: <w1, {i5}>, <w2, {i2, i3}>>}

Ad esempio

Knowledge & Belief (1)


Vediamo rapidamente ora in un framework molto simile a quello della logica modalema non identifico. Questo framework (e le sue estensioni) quello che solitamente si utilizza in intelligenza artificiale per progettare agenti software. Abbiamo due operatori base Know(A, f ) e Bel(A, f ) che, rispettivamente, si riferiscono al concetto di conoscenza e di credenza. Attraverso la formula

Know(A, f )

Nec(f ) parametrizzato su A

Io asserisco che lagente A sa che la formula f vera. Questo operatore, in pratica, corrisponde alloperatore di Necessit della logica modale (esso solo parametrizzato su un certo agente A): asserire che un agente A sa f , significa asserire che non esiste una situazione (cio un mondo possibile) in cui f falsa. Invece, attraverso la formula

Bel(A, f )

Nec(f ) parametrizzato su A

Io asserisco che lagente A crede che la formula f vera.

Anche loperatore Bel coincide con il Necessario!

(ricordarsi lesempio dellagente che accende la luce: egli credeva che linterruttore premeva, perch, per lui, limplicazione IL era vera in tutti i mondi che vedevacio era necessaria).

Knowledge & Belief (2)


Qual la differenza?
La differenza tra i due operatori si trova negli assiomi del framework con il quale facciamo delle inferenze: gli assiomi che per il Know sono diversi da quelli del Bel. Assiomi di Know: (Know(A, f) Know(A, f g)) Know(A, g) -- distribution axiom (axiom K) Know(A, f) f knowledge axiom (axiom T) Know(A, f) Know(A, Know(A, g)) positive introspection axiom (axiom S4) Know(A, f) Know(A, Know(A, f)) negative introspection axiom (axiom S5)
Attenzione! lultimo assioma impone una visibilit euclidea e non simmetrica (se w1 vede w2 e w3, allora w2 e w3 devono vedersi a vicenda)tuttavia, possibile dimostrare che una visibilit riflessiva+transitiva+euclidea uguale ad una visibilit riflessiva+transitiva+simmetrica.

Assiomi di Bel: Bel(A, f) Bel(A, Bel(A, f)) positive introspection axiom (axiom S4) Bel(A, Bel(f)) Bel(f) (axiom Tuna versione pi debole) Bel(A, f) Know(A, Bel(A, f)) Bel(A, f) Bel(A, f) (se A crede f , allora non crede al suo contrario)
Attenzione! La visibilit per il secondo assioma : se w1 vede w2 e w2 vede w3, allora w2 vede s stesso.

Knowledge & Belief (3)


In che modo utilizziamo Know e Bel?
La differenza tra i due operatori si trova negli assiomi del framework con il quale facciamo delle inferenze: gli assiomi che per il Know sono diversi da quelli del Bel. Supponiamo di dover progettare un agente che conduce esperimenti di ricerca in fisica. Tutte le nuove teorie che lagente ipotizza (e che vuole verificare) dovranno essere asserite tramite loperatore Bel; infatti, esse sono ipotesi, e, quindi, non dobbiamo implicare la verit delle medesime nel nostro mondo. Se lagente, attraverso le apparecchiature a sua disposizione, misura dei valori (temperatura, pressione, ecc) che non coincidono con quelli calcolati dalle sue ipotetiche teorie, allora dovr rimuovere, dalla sua Kb le credenze che aveva su tali teorie ed asserire che, adesso, egli crede alla falsit delle stesse. Invece, le teorie gi note e gi dimostrate in passato dovranno essere asserite tramite il know. Ad esempio, il fatto che laccelerazione di gravit di 9,8 m\sec^2 sar asserito con il know: se lagente misura una diversa accelerazione di gravit, dovr concludere che ha sbagliato misurazione o che lapparecchiatura malfunzionante, ma certo non dovr cambiare il fatto g=9,8 m\sec^2 dalla sua Kbperch dopo tutti questi secoli di ricerca in fisica, possiamo essere pi che sicuri che il valore sia proprio quello. N.B. Naturalmente, se la forza di gravit della Terra dovesse effettivamente cambiare (a causa di sconvolgimenti climatici o altro), lagente non funziona pima anche vero che, in questa ipotesi, avremo ben altro di cui preoccuparci rispetto ad un agente software che non funziona

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