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Documento PD Prato - Variante al PIT e Pista Parallela di Peretola

Premessa Due anni fa la direzione provinciale del PD pratese approv all'unanimit un documento che definiva la posizione del partito sulla proposta della Giunta regionale di delibera n10 del 14 febbraio 2011 circa il Piano di Indirizzo Territoriale della Regione Toscana nonch in ordine alla c.d. Qualificazione dell'aeroporto di Firenze. Oggi, alla luce della Proposta della Giunta Regionale di Deliberazione al Consiglio Regionale n.2 del 27 febbraio 2013, avente oggetto: Adozione dellintegrazione al Piano di Indirizzo Territoriale per la definizione del Parco agricolo della Piana e per la qualificazione dellAeroporto di Firenze, proposta che sar presto al vaglio del Consiglio regionale, necessario ribadire ed integrare la posizione del PD provinciale pratese, ovvero in primo luogo riportare al centro della discussione pubblica ed istituzionale la questione del potenziamento dellaeroporto A. Vespucci. Introduzione La variante al PIT dimostra la complicata coesistenza del progetto del Parco e di quello per laeroporto di Peretola. Il Parco della Piana uno strumento negli anni sviluppatosi e cresciuto sino a diventare formalmente lelemento ordinatore degli interventi nellarea vasta. La variante al PIT ridimensiona il Parco della Piana ad elemento di mitigazione degli impatti ambientali delle infrastrutture presenti intorno al territorio su cui questo insiste; territorio che stato ed - potentemente dedicato allinfrastrutturazione: ad oggi vi sono opere di grande importanza completate, in fase di avvio o di progetto come lalta velocit, il termo-valorizzatore di Case Passerini, la terza corsia dell'A1, la bretella Prato-Signa. Emerge il dato (politico) della deficitaria consultazione degli altri enti territoriali dellarea vasta da parte della Regione. Rimane l'assenza di pronunciamenti, sul tema, degli organi sovrani del PD: direzione regionale ed assemblea regionale. Desta preoccupazione l'assenza, ovvero la totale insufficienza, di un percorso di partecipazione pubblica (nella regione della Legge Fragai) Aspetti ambientali Limpatto dell'infrastruttura aeroportuale su un territorio forse la difficolt maggiore al fine dellidentificazione di un sito idoneo per la realizzazione, cos come evidenziato dalle linee guida della Commissione Europea ( DG Environment e DG Transport). Lattuale progetto di sviluppo, a firma della Giunta regionale, dellaeroporto di Peretola incide pesantemente sul lavoro svolto per il Parco della Piana. Un lavoro che ha visto una forte partecipazione pubblica e che ha coraggiosamente contribuito a formare un possibile, positivo, modello di sviluppo per unarea determinante per gli assetti dellintera Toscana. La forte riduzione del ruolo del Parco, non solo in termini di superficie, segna un'interruzione in questo processo. Gli impatti ambientali derivanti dal potenziamento del Vespucci saranno rilevanti su tutta larea. Le emissioni inquinanti graveranno, per effetto della dispersione atmosferica, oltre che lungo la linea di atterraggio sulle produzioni agricole deccellenza e sui centri abitati, non esclusa Firenze. Altrettanto rilevante linquinamento acustico, diffuso e puntiforme, associato ad una infrastruttura aeroportuale, di cui si conoscono bene gli effetti in termini di aumento pressorio, di alterazioni metaboliche e del neuro-sviluppo. Deve rilevarsi che oggi i maggiori sforzi progettuali nello sviluppo dei propulsori (turbo-fan) orientato alla riduzione di questa fondamentale fonte di inquinamento (direttive EU e programma EU Clean Sky), ci aspettano ancora tempi lunghi a realizzare una loro diffusione e sostituzione nei vecchi modelli. Alla luce di quanto esposto fondamentale: che la VIS prevista sia effettuata da un ente assolutamente terzo rispetto agli attori in gioco, mediante un processo focalizzato alla trasparenza ed alla partecipazione;

che la VIS tenga conto, oltre al ponderabile, anche degli elementi imponderabili, che da soli possono incidere in modo negativo su tutta la valutazione. Laspetto dell attuale carico infrastrutturale sullambiente uno dei punti centrali delle critiche allattuale progetto di potenziamento che vorrebbe essere contestuale alla realizzazione del termo-valorizzatore di Case Passerini, realizzazione recentemente formalizzata con ladozione del Piano Interprovinciale dei Rifiuti FI-PO-PT. La presenza delle Oasi di Focognano (Sito Sic IT5140011) e delle altre aree umide classificate come Aree Naturali Protette di interesse locale (ANPIL), se apparentemente di minor importanza, sono elementi di eccellenza nellambito della valutazione VIA, sia per la loro fondamentale importanza faunistica, sia per lo spostamento del Fosso Reale quale

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dorsale del reticolo idrografico dellarea vasta. Spostamento che di fatto eleminerebbe lOasi di Focognano e larea umida della Querciola. Aspetti di natura economica Dalla documentazione disponibile non chiara la previsione di costo per lopera, n tantomeno le superfici da espropiare, n risulta chiara l'imputazione di detto costo alla parte pubblica ovvero al proponente, e quanto di privato. Anche volendo prescindere da quanto sopra, la questione principale la definizione delle priorit degli investimenti. La variante al PIT infatti destina cifre modeste - e non chiaramente giustificate alle varie voci ambientali - senza indicare chiaramente le opere conseguentemente necessarie alla costruzione della nuova pista. L'incertezza maggiore riguarda ovviamente i costi della costruzione dell'aeroporto. La questione della copertura deve essere immediatamente chiarita, anche e soprattutto a fronte della ricapitalizzazione delle societ pubbliche (AdF e SAT) in ordine alla quale la Regione dovr chiarire entit e numeri in vista di un'Iniezione di denaro pubblico che avverr su una holding che gestisce due aeroporti definiti non strategici dal Ministero dei Trasporti. L'aeroporto di Firenze, per dimensione ed anche a fronte di un ulteriore ampliamento, non potr soddisfare le esigenze dei velivoli che costituiranno il futuro del settore. In conclusione, a fronte di un sicuro ma non chiaramente quantificato esborso dell'ordine di centinaia di milioni per l'ampliamento aeroportuale, (nuovo aeroporto) troviamo pochi milioni destinati alla realizzazione di infrastrutture capaci di soddisfare necessit contingenti della popolazione della piana. Aspetti infrastrutturali e di modello di sviluppo La situazione economica e produttiva attuale impone uno studio attento delle conseguenze delle scelte infrastrutturali, che determinano l'assetto produttivo ed economico della piana nel medio e lungo termine, in una visione d'insieme, in relazione al resto della Regione e in particolare ai collegamenti con la costa tirrenica e con Siena. La valutazione allegata al piano ipotizza solo uno scenario di area ristretta, limitato a ipotesi di traffico su residenti e addetti nelle aree interessate, senza considerare ipotesi pi ampie di connessione con le altre strutture portuali, ferroviarie e aeroportuali della Regione in termini non solo di persone ma anche di flussi di merci, non disegnando scenari pi complessi sul rapporto tra rotaia, velivoli e gomma. Dobbiamo chiederci se la definizione, da parte del Ministero, di Pisa e Firenze come siti non strategici avrebbe potuto essere differente se fosse stato presentato un piano infrastrutturale coraggioso e moderno, volto al potenziamento di Pisa ed alla contestuale realizzazione di una efficace rete di collegamento con le altre citt Toscane. Conclusioni La realizzazione di unopera cos importante, destinata a modificare il volto e la qualit della vita in una cos vasta ed importante area della Regione, dovrebbe essere una grande opportunit per il rilancio e lo sviluppo dell'intera Toscana; opportunit che, duole constatare, non crediamo possa essere colta dagli attuali scenari. La scelta ad oggi fatta - che non va verso la realizzazione di un vero hub aereo per il territorio Toscano (capace di intercettare i futuri flussi in arrivo dai paesi emergenti) ma che punta su due aeroporti di inadeguate dimensioni appare come la perdita di chance sicuramente strategica. Il PD provinciale pratese contrario all'ampliamento dell'aeroporto di Peretola e pertanto propone: 1) che il PIT Toscano non preveda l'ampliamento dellaeroporto di Firenze;

2) che la regione Toscana punti sul mantenimento della dimensione attuale dellaeroporto di Peretola, concentri il proprio sforzo infrastrutturale sul potenziamento e sui collegamenti per laeroporto di PISA.
Il PD provinciale pratese chiede inoltre al PD regionale di farsi carico della variante al PIT e della questione della costruzione del nuovo aeroporto di Firenze tramite gli organi maggiormente rappresentativi: direttivo regionale, direzione regionale, assemblea regionale. Il PD provinciale pratese, anche con questo documento, sostiene la propria rappresentanza istituzionale presso Comuni, Provincia e Consiglio regionale; rappresentanza istituzionale che da due anni impegnata a far valere ed a tutelare l'interesse strategico della collettivit pratese e toscana. Il PD provinciale pratese propone di destinare parte delle risorse disponibili per lo sviluppo infrastrutturale toscano allestensione della Tramvia sino a Prato ed allo sviluppo del progetto per larea Ex Banci; interventi che rappresentano il contributo pratese alla realizzazione fattuale dellAREA METROPOLITANA, che si ritiene di interesse strategico regionale.

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