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LA FOTOGRAFIA DEL PAESAGGIO NATURALE, AGRARIO E URBANO di Santo Eduardo Di Miceli

1 LINSEGNAMENTO DELLA DISCIPLINA FOTOGRAFIA

Per parlare della disciplina Fotografia in Italia necessario fare alcune precisazioni. In Italia, alla luce del rapporto tra immagine fotografica e ricerca storica utile come documento per comprendere la storia, necessario intendere quali sono gli argomenti propri della disciplina con cognizione di causa, adottando un approccio estraneo al canone italiano dominante, tutto teso alla ricerca estetica. Questo pensiero si avvicina piuttosto a unottica anglosassone, difficilmente praticabile nel nostro paese, a causa di un pregiudizio di ascendenza crociana che vede nella fotografia, una pratica che non pu indagare la storia. Paradossalmente, la fotografia non considerata neanche opera darte perch prodotta con un mezzo meccanico. Ricordiamo che la Fotografia era stata inventata in Francia nel 1839:
() Nel 1839 era stata inventata la fotografia e linvenzione era stata descritta alla Camera dei Deputati dello Stato di Francia il 9 luglio da Jean Franois Arago 1. Tuttavia, fu il 19 agosto che Arago fu sollecitato a rendere pubblici alcuni particolari dellinvenzione presso lAccademia delle Scienze e lAccademia di Belle Arti unite 2 . In quella sede, Arago defin il dagherrotipo come uno specchio dotato di memoria. Questa certamente la definizione pi felice che sia stata data alla sottile piastra metallica in cui linventore francese era riuscito ad imprimere limmagine della camera oscura sulla bas e delle prime ricerche svolte da Joseph Nicephore Nipce.

Cos, siamo sempre stati in ritardo rispetto alle altre nazioni europee sulla diffusione dellimmagine fotografica. E pensare che, nella prima edizione europea del Fauno di marmo di Nathanael Hawthorne3 edita nel 1861, a pochi anni di distanza dallinvenzione del procedimento fotografico da parte di Louis Jacques Mand Daguerre, vennero pubblicate in un libro le prime fotografie che la storia documenti. Apparivano immagini delle antiche rovine di Roma: impronte storiche classiche di monumenti e citt. Pertanto la questione era solo italiana, infatti, bisogner aspettare il 1953 per avere unedizione illustrata con delle fotografie; sar conversazioni in Sicilia di Elio Vittorini il primo libro con delle fotografie. Vittorini chiamer Luigi Crocenzi 4 a seguirlo nei suoi itinerari siciliani per costruire il libro. E in questItalia che bisogner aspettare trenta anni per la nascita dei primi corsi di fotografia nelle universit, con un notevole ritardo rispetto alla Francia o allInghilterra. Come scrive Luigi Ghirri in lezioni di fotografia:
() Il percorso abituale di chi si accosta alla fotografia di andare a bottega, cio di seguire il tirocinio presso uno studio fotografico apprendendo i rudimenti della tecnica. Furono gli Alinari di Firenze, sicuramente lo studio fotografico italiano pi conosciuto al mondo, a dedicarsi per primi al rilievo

artistico dei beni monumentali. Se si escludono gli Alinari, la storia della fotografia italiana di Atelier una storia minore. Unaltra possibilit, era quella della grande scuola del fotogiornalismo che si riun attorno alla figura di M. Pannunzio e del giornale il Mondo che nel secondo dopoguerra per primo diede grande rilievo alle immagini fotografiche. Infine esiste la fotografia dautore che un settore marginale ma che rappresenta la sintesi tra la fotografia dAtelier e il Fotogiornalismo. Il punto principale che la figura del fotografo oggi si delinea come una figura polivalente. Il fotografo, non pi chiamato a eseguire un compito semplice e definitivo, come documentare linterno di una chiesa per scopi editoriali. La figura del fotografo oggi pi sfaccettata, pi attiva nella creazione globale dellimmagine di comunicazione. Il fotografo non ha pi un ruolo passivo, di esecutore, ma diventa anchegli un progettista, un soggetto che partecipa alla stesura di un progetto di comunicazione inteso in senso molto pi vasto rispetto al passato. Sembra parossistico ma in Italia fino al 1975 non esistita una vera scuola di fotografia. La prima scuola di fotografia nata allUniversit di Parma, dove stato instituito da parte di A.C. Quintavalle un corso aggiuntivo al corso di storia dellarte. Poi un corso al D.A.M.S di Bologna, poi altri episodi analoghi in alcune accademie di belle arti, in alcune facolt di architettura, dove allo I.U.A.V. di Venezia insegnava I. Zannier 5 .

Si trattava di insegnamenti discontinui senza un progetto di ricerca strutturato. Ancora oggi cos. Non esiste ancora un indirizzo di ricerca specifico per la fotografia. La fotografia si ritrova, cos, nel settore disciplinare legato allinsegnamento della storia o in quello di teatro e/o televisione. Ecco che la fotografia diventata unofferta formativa a supporto di altre discipline, come la progettazione architettonica nella facolt di architettura di Palermo. In facolt di architettura, la fotografia stata insegnata a partire dalla conoscenza, che si pone innanzitutto come consapevolezza, che essa compimento della tradizione rappresentativa delloccidente, dalla nascita del teatro greco attraverso la temporalit ebraico-cristiana, sino allinvenzione rinascimentale della prospettiva, alla messa a punto dellobiettivo da parte di Galileo Galilei, e infine allinvenzione della fotografia da parte di Daguerre e Niepce. La fotografia, in una lettura critica dei siti, pu offrire indizi alla stesura di unipotesi di progetto di architettura. Le questioni generali possono essere riassunte in un elenco breve ma preciso di punti e il ruolo di strumento critico di descrizione e di rappresentazione della realt il compito di questa disciplina.

2. FOTOGRAFARE IL PAESAGGIO
Percorrendo la Sicilia, ci si trova di fronte ad una situazione complessa, che difficilmente ci lascia la possibilit di unindagine unitaria e ben definita. Ma solo a partire dalla fine degli anni Sessanta che avviene un cambiamento decisivo: si passa da una scuola elitaria ad una scuola di massa, catalizzatrice di nuove esperienze didattiche e di progetto. Dentro questesperienza del progetto, arriva in facolt di architettura la fotografia di paesaggio. Allinizio degli anni 90 il professore P. Culotta chiama G. Chiaramonte a realizzare un reportage sulle sue opere di architettura in Sicilia. Cos comincia in Sicilia una nuova visione della fotografia

dautore e uno sguardo alla fotografia del paesaggio da parte di uno dei protagonisti italiani che era gi stato coinvolto nella mostra Viaggio in Italia curata da Luigi Ghirri nel 1984. La visione del paesaggio in Sicilia aveva, sino a quel momento, una concezione stereotipata che veniva dalle fotografie di E. Sellerio, di N. Scafidi, di F. Scianna e di G. Leone. Come scrive Anonella Russo nel suo ultimo libro:
() La vera novit di Viaggio in Italia era costituita, forse, dalle opere dello stesso Ghirri, che avevano inaugurato una fase per lui iniziata nei primi anni 80. Fu in quel periodo che Ghirri si dedic a una narrazione visiva del paesaggio, che divent il suo strumento per comprendere il mondo, analizzarlo e registrarne anche i minimi cambiamenti. Gi verso la fine degli anni 80, con il tramonto delle ideologie e con la perdita di riferimenti culturali consolidati, quelle immagini sembrarono acquistare un carattere prescrittivo, capace di indicare un modo preciso di guardare al paesaggio: da una parte esso doveva evocare la meraviglia e lo stupore del bambino che apre gli occhi sul mondo, dallaltra doveva suscitare una nostalgia o un sentire etico, una commossa consapevolezza della sua progressiva scomparsa 6 .

E allinterno di questa genealogia che sinquadra questa mostra che analizza e ci racconta del paesaggio agrario, naturale e urbano.

-----------------------------------------------------------------------------NOTE:
1. Beaumont Newhall, Storia della fotografia, Einaudi, Torino, 1982; 2. Idem, Arago aveva sostenuto liniziativa e la Camera dei Deputati aveva approvato il progetto che divenne legge il 7 agosto dello stesso anno. La legge era stata firmata da re Luigi Filippo dopo che Daguerre aveva fatto una dimostrazione pratica del suo procedimento il 2 agosto davanti alla Camera dei Pari. 3. Nathanael Hawthorne, Il fauno di marmo, Giunti Editore, Firenze, 1995. Ledizione americana che era uscita nel 1860, senza nessuna illustrazione. Nelledizione europea in sostituzi one delle tradizionali incisioni che avevano dominato le edizioni di libri illustrati sino a quel momento, a decorare il romanzo di Hawthorne, a fronte del testo, cerano per la prima volta delle fotografie. 4. Elio Vittorini, Conversazioni in Sicilia, Edizione illustrata, a cura dellautore, Milano, Bompiani, 1953; Elio Vittorini chiama Luigi Crocenzi a documentare con delle fotografie il suo nuovo libro Conversazioni in Sicilia. In quelloccasione non riconoscer a Crocenzi nel ledizione di aver fatto le fotografie e ci vorr molto tempo perch Vittorini ammetta che il lavoro fotografico stato realizzato da Crocenzi. 5. 6. Luigi Ghirri, Lezioni di fotografia, Quodlibet Compagnia Extra, Roma, 2010. Antonella Russo, Storia culturale della fotografia italiana, Einaudi, Torino, 2011;

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