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LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO POLITICO RELIGIOSO Non praevalebunt
venerd 1 marzo 2013

Unicuique suum
Anno CLIII n. 50 (46.294)
.

Citt del Vaticano

Nellultima udienza del pontificato Benedetto

XVI

saluta il collegio cardinalizio

La Chiesa si risveglia nelle anime


Gi oggi al futuro Papa prometto la mia incondizionata reverenza e obbedienza

In modo nuovo
Una straordinaria e commovente udienza generale e lincontro con i cardinali sono stati gli ultimi grandi momenti pubblici del pontificato di Benedetto XVI. Un pontificato che, per la prima volta nella storia, si conclude quietamente, senza il dramma della morte del vescovo di Roma, senza i rivolgimenti che hanno portato alle rinunce papali del passato, cos lontane nel tempo e cos diverse da non potere essere considerate reali precedenti. Ora, in un modo nuovo il Romano Pontefice resta accanto al Signore in croce, mai abbandonato nel corso di una vita lunga e straordinariamente fruttuosa. Che si apre, da oggi pi di prima, allo spazio riservato alla preghiera e alla meditazione. S, Benedetto resta nella Chiesa, vicino al successore di Pietro che sar scelto dai cardinali. Un gruppo di uomini, certo, ma che in modo misterioso vivificato dal soffio dello Spirito ed motivato da un senso di responsabilit unico, che il collegio ha dimostrato di sapere onorare, come la storia dimostra, soprattutto dalla fine del Settecento. Per questo Joseph Ratzinger in qualche modo tornato alla sua elezione, incontrando nellultimo giorno del pontificato quel collegio mai cos numeroso prima di allora che il 19 aprile 2005 lha votato in poche ore, anche se lui non aveva in alcun modo cercato il papato. La Chiesa non muore mai scriveva nel medioevo il teologo Egidio Romano, teorizzando che durante la vacanza della sede la potest papale rimane nei cardinali riuniti per eleggere il Pontefice. Del conclave di otto anni fa Benedetto XVI ha parlato anche in una piazza San Pietro stracolma e illuminata da un sole tardoinvernale: Signore, perch mi chiedi questo e che cosa mi chiedi era la domanda che si agitava in quel momento nel suo cuore e che trov una prima risposta sulle labbra del Papa stesso, quando disse durante la messa inaugurale del pontificato che il suo programma era quello di ascoltare ogni giorno, insieme alla Chiesa, la volont del Signore. E per otto anni Cristo ha guidato il Pontefice, come ha ripetuto, aggiungendo di non essersi mai sentito solo nel portare la gioia e il peso di un ruolo unico al mondo. E questo perch il Papa appartiene a tutti e tantissime persone si sentono molto vicine a lui. Vicinanza che, anche visibilmente, Benedetto XVI ha sperimentato dall11 febbraio, quando ha annunciato la sua rinuncia in piena libert e pubblicamente, ma che ogni giorno ha avvertito negli otto anni di un pontificato che la storia riconoscer nella sua grandezza. Una grandezza non ricercata ma che si imposta, e non soltanto in una dimensione spirituale. A Peter Seewald il Pontefice, eletto a unet molto avanzata, ha detto che nei secoli a grandi Papi si sono alternati piccoli Papi, specificando con semplicit e senza alcuna affettazione di sentirsi un piccolo Papa, strumento nelle mani di Dio. Ma proprio per questo non solo i cattolici, n soltanto i cristiani, n unicamente i credenti, ma in gran numero donne e uomini di tutto il mondo hanno capito sempre di pi di avere di fronte un Papa tra i pi grandi, un grande uomo del nostro tempo. E proprio la rinuncia, atto grave e nuovo che alcuni non capiscono, ha mostrato a tutti il coraggio mite ma fermissimo e la serenit gioiosa di questuomo: mai una volta, infatti, Benedetto XVI indietreggiato davanti ai lupi e mai si fatto sopraffare dal turbamento di fronte a sporcizia e scandali, che ha invece contrastato con determinazione. Sostenuto da tanti collaboratori, come ha pi volte ripetuto, ma soprattutto dalla preghiera che per lui saliva nella Chiesa, come per lapostolo Pietro. E forse la serenit gioiosa che viene dalla fiducia in Dio e traspare cos visibilmente dal suo volto il lascito pi duraturo di questo Papa, che conclude nella pace e in modo nuovo un pontificato indimenticabile. g.m.v.

Ha voluto salutarli tutti personalmente, uno ad uno. Benedetto XVI ha riservato a loro, ai suoi amici cardinali come li aveva chiamati durante ludienza generale di mercoled scorso lultimo incontro ufficiale del suo pontificato nel Palazzo Apostolico, in Vaticano. In centoquarantaquattro i porporati lo

hanno atteso gioved mattina, 28 febbraio, nella Sala Clementina. Con lui hanno vissuto un momento significativo di quella collegialit che caratterizza la vita della Chiesa. E che non viene meno, ha assicurato il Pontefice, perch continuer ad esservi vicini con la preghiera specialmente nei prossimi giorni af-

finch siate pienamente docili allazione dello Spirito Santo nellelezione del nuovo Papa, al quale, con tutta la semplicit della sua anima, Benedetto XVI ha sin da oggi promesso la mia incondizionata reverenza e obbedienza. Con i cardinali gi presenti a Roma, hanno partecipato alludienza anche i mem-

bri della Segreteria di Stato al completo, guidati dagli arcivescovi Becciu e Mamberti, gli arcivescovi e i vescovi a capo di dicasteri della Santa Sede e i cerimonieri pontifici, guidati dal maestro monsignor Marini.
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Il Presidente della Repubblica esprime il saluto riconoscente e affettuoso degli italiani al Pontefice che lascia il soglio pontificio ma non Roma

Gesto di straordinario significato storico e umano


di GIORGIO NAPOLITANO

innovo a Benedetto XVI nel momento conclusivo del suo mandato il saluto riconoscente e affettuoso degli italiani. Ho sentito e sento di poterlo fare a nome del popolo e della nazione, che questo Pontefice non italiano ha sinceramente amato, e ha accompagnato con costante simpatia e benevolenza. Anche i pi lontani dalla Chiesa e dalla pratica religiosa hanno apprezzato lelevatezza della ricerca e degli apporti di pensiero di Benedetto XVI, e insieme la sua semplicit e la sua discrezione. Gli anni del suo pontificato sono stati tra i pi sereni nei rapporti tra la Chiesa e lo Stato

nel nostro Paese: nel segno del rispetto reciproco e della volont di collaborazione. La dimensione sociale e pubblica per comune riconoscimento del fatto religioso, stata in questi anni sempre vissuta col giusto senso del limite. Sabato scorso, il mio personale commiato da Benedetto XVI stato segnato da unintima commozione. Perch fin dalla mia iniziale visita di Stato in Vaticano e dalla sua, in restituzione, al Quirinale, si era stabilito tra noi un senso di affinit che ci spingeva ad andare al di l di ogni ufficialit e formalit. Non potevo tuttavia prevedere il livello di attenzione e confidenza cui sarebbero giunti il rapporto e gli incontri tra noi.

Ne ho, cos, potuto cogliere la sofferenza e il travaglio in momenti difficili e amari per la Chiesa; e la serena determinazione nellaffrontare le prove che gli si presentavano. E abbiamo avuto modo di verificare una schietta comunanza di preoccupazioni e di vedute sui fatti dellEuropa e del mondo. Gli sono grato per la stima e fiducia che mi ha dimostrato, e per la cos sensibile sintonia in cui egli si posto col mio fondamentale impegno per lunit nazionale. Benedetto XVI lascia con un gesto di straordinario significato storico e umano il soglio pontificio, ma non Roma. Non si allontana dallItalia. E noi continueremo a sentirlo vicino, e ad essergli vicini con animo beneaugurante.

Cordoglio del Papa per la morte del cardinale Honor


Il cardinale francese Jean Honor, arcivescovo emerito di Tours, morto alle 5 del mattino di gioved 28 febbraio. Da due giorni era ricoverato in un ospedale di Tours per uninfezione polmonare. Era nato il 13 agosto 1920 a Saint-Brice-en-Cogls, nel territorio dellarcidiocesi di Rennes. Nel concistoro del 21 febbraio 2001 Giovanni Paolo II lo aveva creato cardinale, assegnandogli il titolo di Santa Maria della Salute a Primavalle. Le esequie saranno celebrate marted 5 marzo nella cattedrale di Tours, dove sar poi sepolto. Appresa la notizia Benedetto XVI ha fatto pervenire a monsignor Bernard-Nicolas Aubertin, arcivescovo di Tours, il telegramma che pubblichiamo in una nostra traduzione italiana. Apprendendo con emozione della morte del Cardinale Jean Honor, Arcivescovo emerito di Tours, porgo le mie sentite condoglianze a lei, alla sua famiglia e ai suoi ex diocesani. Che il Signore accolga nella sua pace e nella sua luce questo Pastore fedele che ha servito la Chiesa con dedizione nellinsegnamento cattolico e nella catechesi, poi come Vescovo di vreux e Arcivescovo di Tours. Artefice competente e appassionato della redazione del Catechismo della Chiesa Cattolica, si sempre preoccupato di annunciare il Vangelo a tutti nel mondo contemporaneo. In pegno di conforto, vi imparto una speciale Benedizione apostolica, che estendo alla famiglia del Cardinale defunto e alle persone a lui care, ai suoi ex diocesani di Tours e di vreux, come pure a tutte le persone che prenderanno parte alla celebrazione delle esequie. BENEDICTUS
PP XVI

Inserto speciale a colori

Benedetto XVI otto anni di pontificato

NOSTRE INFORMAZIONI
Il Santo Padre ha ricevuto in udienza, mercoled 27 febbraio, Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Joan Enric Vives Sicilia, Coprincipe di Andorra, Arcivescovo-Vescovo di Urgell. In data 28 febbraio, il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Villa Mara (Argentina), presentata da Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Jos Angel Rovai, in conformit al canone 401 1 del Codice di Diritto Canonico.

Provvista di Chiesa
In data 28 febbraio, il Santo Padre ha nominato Vescovo di Villa Mara (Argentina) il Reverendo Samuel Jofr, del clero dellArcidiocesi di Crdoba, finora Parroco della Parrocchia del Santo Cristo.

IN

ALLEGATO

Analogo telegramma stato inviato dal cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato.
LA
BIO GRAFIA DEL PORPORATO A PAGINA 7

Crocifissi insieme a colui che per noi stato crocifisso

Nomina di Vescovo Ausiliare


In data 28 febbraio, il Santo Padre ha nominato Vescovo Ausiliare della Diocesi di Xun Lc (Vietnam) il Reverendo Monsignore Joseph Dinh Duc Dao, finora Rettore del Seminario Maggiore della medesima Diocesi, assegnandogli la Sede titolare vescovile di Gadiaufala.

Da umile lavoratore a umile pastore


MANUEL NIN
A PAGINA

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LOSSERVATORE ROMANO
Grido dallarme del presidente della Bce I commissari dellUe allo Sviluppo e allAmbiente indicano le strategie da adottare

venerd 1 marzo 2013

Tragedia disoccupazione
MONACO, 28. La disoccupazione una tragedia. Non ha usato mezzi termini il presidente della Banca centrale europea (Bce), Mario Draghi, nel denunciare una piaga che, per essere efficacemente curata, necessita di cure ben mirate. Parlando ieri allAccademia Cattolica di Monaco di Baviera, Draghi ha affermato che la disoccupazione spreca la vitalit dei lavoratori e impedisce alle persone di avere un ruolo attivo. Uno scenario che non pu che essere frustrante per i giovani. Al grido di allarme Draghi ha unito lesortazione ai Governi ad attuare riforme fondamentali che spingano il potenziale delle loro economie affrontando in primo luogo la sfida della disoccupazione. Draghi ha spiegato che il mandato della Bce ha limiti definiti e che ha agito assicurando la stabilit dei prezzi per il pi lungo periodo dal dopoguerra a oggi. Quindi ha dichiarato: Ma noi non possiamo riparare bilanci sbagliati, non possiamo ripulire banche in difficolt, non possiamo risolvere problemi profondi nelle strutture delleconomie dellEuropa. Spetta dunque ai Paesi agire e proseguire sulla strada delle riforme per risollevarsi dalla terribile situazione economica in cui versano alcuni di loro. E intanto la crescita resta debole. Draghi ha poi ribadito che lipotesi di uscire dalle misure straordinarie varate dalla Bce lontana. Secondo il presidente della Banca centrale europea, le riforme economiche sono fondamentali anche per rinvigorire i nostri modelli sociali. Come pure necessario rafforzare i meccanismi di mercato al servizio dellumanit. In questo modo possibile salvaguardare la persona nella sua integrit. Draghi non ha mancato, rilevano gli osservatori, di ricordare i meriti della moneta unica. Leuro un mezzo per promuovere la pace tra le Nazioni e anche un mezzo per migliorare la nostra prosperit collettiva ha sottolineato il presidente della Bce. Nel suo discorso Draghi ha rivolto un deferente pensiero a Benedetto XVI nel giorno della sua ultima udienza generale. Draghi ha affermato: Papa Benedetto, un grande figlio della Baviera, ha utilizzato i suoi otto anni alla guida della Chiesa per affrontare una serie di pressanti preoccupazioni del mondo moderno. Tra questi, il Papa ha posto laccento sui temi etici nelle relazioni economiche del mondo globalizzato. Draghi infine ha riconosciuto che fino a questo momento non si sono visti i benefici delle scelte dolorose che sul piano economico si stati costretti a compiere. E in questo contesto si constata che mentre la situazione dei mercati sul debito sovrano migliorata, nellarea euro laccesso al credito ancora molto frammentato. In alcuni Paesi molto difficile da ottenere.

Sfida alla povert estrema


Non solo questione di risorse naturali ma anche di volont politica
BRUXELLES, 28. Lobiettivo di sradicare lestrema povert nel mondo in una sola generazione a portata di mano. la valutazione espressa dal commissario dellUe allo Sviluppo, Andris Piebalgs, che ha presentato una comunicazione varata ieri dallEsecutivo dellUe. Piebalgs ha affermato che non una questione di risorse ma di volont politica e di quadro adeguato. I prossimi due anni saranno decisivi per le decisioni della comunit internazionale e lUnione europea vuole avere un ruolo cruciale su questo ha dichiarato il commissario Ue allo Sviluppo. Nel 2015, ricorda la Commissione, arrivano a scadenza gli obiettivi del millennio per lo sviluppo, uno strumento potente di mobilitazione del pianeta in tema di lotta alla povert, mentre la conferenza Rio+20 (tenutasi nel giugno 2012) ha lanciato il processo di formulazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Le due sfide, secondo Bruxelles, devono essere raccolte insieme adottando una strategia ben articolata e coordinata. Gli sforzi per sradicare la povert devono andare di pari passo con lo sviluppo sostenibile, altrimenti saranno vani ha sottolineato il commissario allAmbiente, Janez Potonik. Quindi ha aggiunto: Ecco perch la comunicazione di oggi propone un quadro unico e coerente per garantire condizioni di vita decenti per tutti entro il 2030. Il programma diretto a sradicare lestrema povert contempla obiettivi precisi: un sempre pi ampio accesso, nelle zone del pianeta pi remote e depresse, allacqua e alle diverse fonti di sostentamento; la promozione di un pi alto livello di educazione e di formazione. Si sottolinea quindi la necessit di uno sfruttamento pi equo e lungimirante delle risorse naturali, cos da evitare che ricchezze del suolo e del sottosuolo vadano sprecate, e ci a detrimento di chi lotta ogni giorno per la sopravvivenza. Nel comunicato diramato dalla Commissione Ue si mette in evidenza il fatto che lUnione europea deve assumere una responsabilit sempre maggiore nella lotta alle diverse forme di povert nel mondo. In particolare si parla di ruolo leader, diretto anzitutto a non lasciare nulla di intentato nel tentativo di garantire a tutti decorose condizioni di vita.

Napolitano esige rispetto per lItalia


BERLINO, 28. Il presidente della Repubblica rappresenta lunit nazionale e per come la intendo io anche la dignit nazionale. Con queste parole, il presidente italiano Giorgio Napolitano, da ieri in visita in Germania, ha commentato la decisione di annullare una cena nella quale era prevista la presenza del leader socialdemocratico tedesco Peer Steinbrck, candidato della Spd alla cancelleria federale. Questi poco prima aveva pesantemente ironizzato sullesito delle elezioni politiche italiane. Noi rispettiamo gli altri, ma esigiamo rispetto per il nostro Paese, ha detto il capo dello Stato. Pi tardi, comunque, fonti del Quirinale hanno riferito di una telefonata chiarificatrice di Steinbrck. Napolitano, che oggi incontrer il cancelliere Angela Merkel, ha anche dichiarato, in riposta alle considerazioni di altri esponenti politici tedeschi, che non c unItalia allo sbando e non c rischio di un contagio perch, per contagiare, uno deve avere una malattia.

Un senza tetto nel centro di Atene (LaPresse/Ap)

Moodys minaccia un declassamento del rating dellItalia

Il debito sovrano dellarea euro resta vulnerabile


LONDRA, 28. Lagenzia di rating Moodys ha affermato, ieri, che il debito sovrano dellarea euro resta vulnerabile a ulteriori shock nella fiducia degli investitori. E ci sia per i limitati progressi delle prospettive di crescita nei Paesi delleurozona, sia per le tendenze del debito e delle riforme istituzionali. Per questo motivo loutlook di Moodys sulla maggioranza dei rating del debito sovrano resta negativo per il momento. I prerequisiti per un miglioramento dellaffidabilit non richiedono solo un prolungato periodo di calma, ma anche uninversione di almeno alcuni degli elementi di pressione pi ampi economici e politici. E ieri Moodys ha agitato la minaccia di downgrade per lItalia: lincertezza seguita ai risultati elettorali ha spinto lagenzia di rating a riaprire il dossier italiano. Mentre Moodys ha paventato lo scenario del possibile declassamento, Standard&Poors, almeno per il momento, si mostrata pi cauta: ovvero, non ha prospettato alcun impatto immediato allindomani del voto, ma ha parlato di attesa per un futuro Governo e per le sue scelte sul rigore fiscale. Insomma Moodys stata pi categorica e ha dichiarato: Considereremmo un declassamento del debito governativo italiano in caso di un ulteriore deterioramento materiale delle prospettive economiche del Paese o di difficolt nel realizzare le riforme. Lagenzia ha aggiunto che un peggioramento delle condizioni di finanziamento come conseguenza di nuovi e sostanziali shock domestici economici e finanziari nellarea euro potrebbe generare pressioni al ribasso sul rating dellItalia. Stamane intanto le Borse europee hanno aperto in positivo, con leccezione di Milano, sulla scia dei guadagni di Wall Street e delle piazze asiatiche. Il Dax di Francoforte cresciuto dello 0,44 per cento, il Cac 40 di Parigi avanzato dello 0,17 per cento, lFtse 100 di Londra si issato dello 0,2 per cento. Mentre a Milano lFtse Mib ha segnato meno 0,41 per cento. Nello stesso tempo si segnala che le Borse europee hanno incrementato i loro guadagni dopo le aste dei titoli del debito italiano a 10 e 5 anni, tutti collocati per 6,5 miliardi, a tassi in rialzo.

Il Senato ratifica la nomina di Jack Lew alla guida del dipartimento del Tesoro

Washington e lo spettro dei tagli alla spesa


WASHINGTON, 28. Una cosa certa: Jack Lew il nuovo segretario al Tesoro, dopo la ratifica del Senato. Succede a Tim Geithner. Lew ha ricevuto 71 voti a favore: 26 quelli contrari. Meno certo, invece, che i repubblicani e i democratici raggiungano un accordo per evitare i tagli alla spesa. Obama ha affermato che in questo momento critico per la nostra economia non vi nessuno pi qualificato di Jack Lew per questo incarico. Quindi ha aggiunto: La sua reputazione come maestro delle questioni fiscali, nonch capace di lavorare con i leader delle due parti, lo ha gi aiutato a riuscire in alcuni dei pi difficili incarichi di Washington. La ratifica di Lew arriva dunque in un momento molto delicato, quando tra laltro si attende un accordo tra repubblicani e democratici sulla riduzione del deficit di bilancio. Se questo non arriver entro domani, scatteranno automaticamente tagli alla spesa per 85 miliardi di dollari. Per domani Obama ha convocato le parti alla Casa Bianca nella speranza di un compromesso dellultimora. La partita, rileva il Sole 24 Ore, ormai pi politica che economica. Si guarda alle elezioni di met mandato del 2014 e gi da qualche tempo partito il blame game: ovvero, chi rester con il cerino in mano? Quale partito sar giudicato responsabile dei disagi che i cittadini cominceranno a subire da qui ai prossimi mesi? La connotazione politica del problema, unita al fatto che i tagli non saranno immediati, ha creato una situazione di sostanziale indifferenza in Borsa, al punto che gli indici americani ieri hanno chiuso in positivo. La questione di fondo riguarda le modalit di taglio: infatti che ci dovessero essere tagli al disavanzo per circa mille miliardi di dollari da qui ai prossimi dieci anni era cosa nota. Ora linterrogativa riguarda le procedure di taglio. Obama ha proposto un mix di aumenti delle imposte e di tagli alla spesa, inclusa la spesa sociale e molti nel settore della difesa. I repubblicani vogliono solo tagli alla spesa pubblica, soprattutto nel settore sociale, pochissimo in quello della difesa e nessun aumento delle tasse. E sono pronti a correre il rischio di una rottura. Ieri Janet Napolitano, segretario per la Sicurezza interna, ha detto che i tagli entreranno in vigore gradualmente. Quindi ha spiegato che le conseguenze pratiche non saranno immediate, ma successivamente gli effetti negativi cominceranno a farsi sentire. La gradualit il primo fattore che contribuisce anche a tranquillizzare i mercati. Il secondo fattore riguarda limpatto sul pil. I calcoli pi recenti stimano un impatto negativo sulla crescita dello 0,5 per cento: i pi pessimisti pensavano a percentuali pi elevate. Un impatto tollerabile, dicono in Borsa, perch compensato da altri due elementi: gli imprenditori guardano con favore a una diminuzione dello stato nelleconomia, e limpostazione attuale, pur tagliando qua e l, riduce solo le spese. Inoltre i lavoratori che perderanno il posto dovranno cercare occupazione nel settore privato: unofferta di 400.000 persone solo nel 2013 potrebbe fare da calmiere sui salari.

Alenka Bratuek premier in Slovenia


LUBIANA, 28. Alenka Bratuek, esperta di finanze e dirigente del partito di centro-sinistra Slovenia positiva, ha ottenuto ieri sera lincarico di formare il nuovo Governo. Con la stessa votazione, il Parlamento ha sfiduciato lEsecutivo conservatore del premier, Janez Jana. Su 90 deputati, Bratuek prima donna a ricoprire lincarico di premier in Slovenia ha ottenuto 55 voti favorevoli e 33 contrari. Per Bratuek hanno votato i quattro partiti che dovrebbero far parte della nuova coalizione: Slovenia Positiva, i Democratici sociali, di sinistra, in passato guidati dal presidente, Borut Pahor, e due partiti minori di centro, che fino a qualche settimana fa hanno fatto parte del precedente Governo. LEsecutivo di Jana resta in carica per lamministrazione ordinaria, in attesa che Bratuek richieda la fiducia entro due settimane, presentando la lista dei ministri. Rivolgendosi ai deputati, Bratuek ha annunciato di voler invertire la politica di estrema e rigida austerit del Governo appena sfiduciato. Il suo programma prevede inoltre la normalizzazione della scena politica della Slovenia sconvolta da accuse di corruzione a carico di una serie di dirigenti politici e unazione che ridia ottimismo alleconomia nazionale, duramente colpita dalla crisi

Haruiko Kuroda scelto dal primo ministro Shinzo Abe

Nuovo governatore della Banca del Giappone


TOKYO, 28. Il Governo giapponese ha nominato oggi Haruiko Kuroda, gi presidente della Asian Development Bank, nuovo governatore della Banca del Giappone. Il primo ministro Shinzo Abe spera cos di avere una sponda migliore del precedente governatore, Masaaki Shirakawa, per la sua aggressiva politica di allentamento monetario, uno degli strumenti con cui il premier nipponico vorrebbe battere la deflazione cronica e rilanciare la stagnante economia. Sono stati inoltre nominati come vice governatori laccademico Kikuo Iwata, fermo sostenitore della politica monetaria non convenzionale, e Hiroshi Nakaso, funzionario dellistituto. I nuovi vertici della banca centrale dovranno ora avere il via libera dei due rami del Parlamento nipponico. Lobiettivo avere lapprovazione delle nomine nelle sessioni plenarie di Camera bassa e Senato entro il 15 marzo, prima delle dimissioni del governatore Shirakawa fissate al 19 marzo e anticipate di poche settimane sulla fine naturale del mandato e allo stesso giorno di scadenza dellincarico di due vice.

Haruiko Kuroda (Afp)

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venerd 1 marzo 2013

LOSSERVATORE ROMANO

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Riunione a Roma alla presenza del segretario di Stato americano e di esponenti dellopposizione

Iniziative internazionali per risolvere la crisi siriana


ROMA, 28. Nella comunit internazionale sembrano profilarsi nuove iniziative sulla crisi in Siria, dove non si fermano i combattimenti tra lesercito di Bashir Al Assad e i ribelli, con conseguenze sempre pi pesanti sulle popolazioni. Mentre il presidente francese Franois Hollande, da ieri in visita a Mosca, parla di una possibile soluzione politica entro le prossime settimane, lattenzione concentrata sulla riunione di oggi a Roma del gruppo dei Paesi amici della Siria, alla quale partecipano il segretario di Stato americano, John Kerry, e i ministri degli Esteri italiano, Giulio Terzi, britannico, William Hague, e turco, Ahmet Davutoglu, insieme per la prima volta ai rappresentanti dellopposizione siriana. Kerry in mattinata ha gi incontrato il leader di questultima, Ahmed Moaz Al Khatib, ma i due non hanno rilasciato dichiarazioni sul colloquio. A giudizio concorde degli analisti, il Governo di Washington si appresta a imprimere una svolta alla sua politica sulla crisi siriana, anche se questo non dovrebbe comportare n un intervento armato diretto, finora mai peraltro ipotizzato, n forniture belliche ai ribelli. In merito, tra laltro, pesa il precedente recente della Libia, dove le forniture darmi agli oppositori di Gheddafi sono finite in gran parte ai gruppi estremisti dellAfrica nordoccidentale. Allopposizione siriana si vorrebbero per inviare aiuti volti a facilitare la caduta di Bashir Al Assad. Un cambiamento di rotta trapelato gi ieri dalle dichiarazioni di Kerry dopo lincontro a Parigi con il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius. Il segretario di Stato americano ha infatti sottolineato la necessit di una accelerazione della transizione in Siria, intensificando il sostegno a chi combatte il regime di Damasco. Sempre ieri sera, lagenzia di stampa Reuters, citando una fonte anonima definita bene informata, ha anticipato che gli Stati Uniti intendono ampliare gli aiuti ai civili siriani e aiutare con cibo e medicinali i ribelli, senza tuttavia fornire loro assistenza militare, neanche giubbotti antiproiettile, veicoli blindati o addestratori militari, dei quali si era pure parlato. Uno dei portavoce dellopposizione, Riad Seif aveva detto poco prima esplicitamente che durante la conferenza di oggi a Roma verr chiesto invece un sostegno militare qualitativo per arrivare a una soluzione politica da una posizione di forza. In ogni caso, probabile che prima di prendere qualsiasi decisione il presidente statunitense Barack Obama attenda il ritorno a Washington di Kerry, dopo che questi avr concluso il suo lungo giro nelle principali capitali europee e del mondo arabo. Gi nella tappa di oggi a Roma, comunque, sembra probabile la decisione di un cambio di passo non solo degli Stati Uniti, ma di tutta la comunit internazionale. Secondo fonti concordi, il piano di Washington, in particolare, prevede di fornire direttamente ai rappresentanti della coalizione politica che si oppone ad Assad materiali ed equipaggiamento civile, oltre ad aiuti per far fronte alla gravissima emergenza umanitaria. Continueremo a offrire e aumentare lassistenza al popolo siriano per promuovere la transizione verso un regime senza al Assad, si limitato a commentare il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney. Pensiamo che pi aiuti arrivano nelle zone liberate della Siria pi la transizione si avvicini, ha spiegato Kerry ieri a Parigi, ottenendo pieno appoggio da Fabius. Sulla Siria la pensiamo nello stesso modo. Bashir Al Hassad deve andare via, ha detto il ministro francese. Le fonti di Washington riferiscono anche di una piena sintonia di vedute con il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, che Kerry ha incontrato a Roma. Il responsabile della diplomazia statunitense parler di un sostegno diretto ai ribelli siriani anche col ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, che incontrer nelle prossime ore a Berlino. Sulla posizione del Governo russo, finora principale alleato di quello siriano, si avranno forse sviluppi gi oggi pomeriggio nellincontro a Mosca tra il presidente Vladimir Putin e Hollande. Questultimo, in unintervista allemittente radiofonica moscovita Eco, ha detto che molto dipender dalla posizione del presidente Putin e, certo, anche dalla nostra posizione, sottolineando che occorre avviare il processo di dialogo politico.

Ennhadha spiana la strada al nuovo Governo tunisino


TUNISI, 28. Dieci giorni dopo le dimissioni del premier Hamadi Jebali, e a sei dal conferimento dellincarico di formare il nuovo Governo ad Ali Larayedh, Ennahdha ha infine accettato di cedere ad esponenti indipendenti quattro dicasteri chiave che finora controllava: lo ha annunciato Rashid Gannouchi, leader del partito islamista al potere in Tunisia. Confermiamo la rinuncia a quattro ministeri di primo piano, ha dichiarato Gannouchi allemittente radio Kalima. Si tratta dei dicasteri degli Esteri, Interno, Difesa e Giustizia. La mossa potrebbe sbloccare la paralisi politica che da settimane attanaglia il Paese maghrebino: la pi grave dallepoca della rivoluzione dei gelsomini che, allinizio del 2011, condusse alla caduta del presidente Zine El Abidine Ben Ali, inaugurando la cosiddetta primavera araba. Indirettamente, inoltre, realizzerebbe almeno in parte il progetto perseguito invano dallex premier Jebali, che puntava a costituire in Tunisia un Esecutivo tecnico. Nel frattempo, potrebbe essere imminente la cattura del presunto assassino di Chokri Belaid, lesponente politico dellopposizione assassinato il 6 febbraio, individuato questa mattina dalle forze di sicurezza tunisine nel governatorato di Jendouba. Gli investigatori della brigata criminale hanno interrogato per tutta la giornata i suoi familiari. Il fratello pi giovane tuttora trattenuto in una caserma e interrogato. Secondo quanto riferiscono fonti concordanti, nellabitazione del presunto assassino sono stati trovati dei falsi passaporti. Le forze di sicurezza stanno compiendo una vasta operazione nella zona frontaliera di Ghardimaou per tagliare la strada al killer nel caso tentasse di passare in Algeria. E non si placa la polemica che la famiglia di Chokri Belaid, ha scatenato contro Ennhadha e il Governo. Ieri sera Bassma Khalfaoui, vedova di Belaid, nel corso di una intervista al canale France24, tornata a usare parole molto dure contro il partito confessionale e lEsecutivo (di cui Ennhadha il partito di maggioranza) accusandoli di essere responsabili morali della morte del marito.

Aleppo sconvolta dai bombardamenti (Afp)

Era stata rapita un anno fa da un gruppo legato ad Al Qaeda

Mentre in Costa dAvorio si apre il summit della Comunit economica dei Paesi dellAfrica occidentale

Cittadina svizzera rilasciata nello Yemen


SANA, 28. Uninsegnante svizzera, Sylvia Abrahat, che era stata rapita nello Yemen da un gruppo legato ad Al Qaeda lo scorso marzo, stata liberata e trasferita nella notte a Doha, grazie alla mediazione del Qatar. Lo ha annunciato una fonte del ministero degli Interni yemenita, precisando che la donna impiegata in una scuola di inglese ad Al Hodayda stata liberata anche grazie alla mediazione di alcune trib ed stata consegnata alle autorit governative della provincia di Shabwa, dove si sono svolti i negoziati. La donna, uninsegnante di 33 anni, sta bene. Venne sequestrata il 12 marzo dello scorso anno nella propria abitazione a Hodeida. Il ministro degli Esteri svizzero, Didier Burkhalter ha potuto intrattenersi per telefono con la donna subito dopo la liberazione. Il ministero degli Esteri svizzero ha lodato gli sforzi straordinari compiuti dal Qatar per il suo rilascio.

Parigi insiste sul rispetto dei tempi di transizione in Mali


PARIGI, 28. Il nord del Mali resta un campo di battaglia e nella capitale Bamako si segnalano tensioni fortissime, ma il Governo francese, tuttora impegnato in un intervento armato contro i gruppi jihadisti dai tempi che si prospettano almeno incerti, ribadisce la convinzione che si potranno rispettare le scadenze della transizione. In un dibattito allAssemblea nazionale di Parigi dedicato alla crisi nel Mali, il ministro degli esteri Laurent Fabius ha detto che la data del prossimo luglio per le elezioni, presidenziali e legislative deve essere assolutamente rispettata. Nel frattempo, si aperto ad Abidjan, in Costa dAvorio, il 42 summit della Comunit economica dei Paesi dellAfrica occidentale (Ecowas). Il tema pi importante in agenda appunto la crisi in Mali, dove truppe della Misma, la missione dellEcowas, affiancano quelle francesi e quelle governative maliane nelle operazioni contro le milizie jihadiste. I quindici Paesi dellEcowas devono esaminare la proposta di trasformare la Misma in una forza di peacekeeping dellO nu. Il conflitto nel nord del Mali, intanto, minaccia di esportare tensioni sempre pi forti oltre i confini, in particolare in Algeria, dove gi in gennaio ci fu un attacco terroristico al sito per lestrazione del gas a In Amenas, finito tragicamente con luccisione di decine di ostaggi, molti dei quali stranieri, in concomitanza con lintervento delle forze di sicurezza. Nellestremo sud dellAlgeria, infatti, sta salendo pericolosamente la tensione tra le trib tuareg e arabe, dopo che queste ultime avrebbero dato il loro appoggio allintervento francese e africano in Mali. Secondo il sito dinformazione Tsa, epicentro delle frizioni Bordj Badji Mokhtar, a pochi chilometri dal confine con il Mali. Esponenti della locale wilaya (amministrazione provinciale) di Tamanrasset sono impegnati, con lappoggio del primo ministro algerino, Abdelmalek Sellal, nel difficile sforzo di ricomporre i contrasti tra le due pi importanti comunit della citt. Lo scontro stato originato dal fatto che alcuni capi della comunit araba avrebbero aiutato soprattutto con informazioni sulle spostamento di carovane nel nord maliano le forze francesi nelle operazioni a Gao e Timbuctu nelle quali sono rimasti uccisi dei tuareg.

Non si consolidano le intese per lest congolese


KINSHASA, 28. Nonostante la firma, la scorsa settimana ad Addis Abeba, di un accordo regionale di pace per lest della Repubblica Democratica del Congo, la situazione in Nord Kivu resta estremamente precaria e si stanno manifestando nuove dinamiche che fanno temere per la sicurezza dei civili. Tra tali dinamiche si segnalano le divisioni allinterno del Movimento del 23 marzo (M23) che si sono gi tradotte in violenze nei giorni scorsi nel territorio di Rutshuru. Secondo lemittente locale Radio Okapi, la maggior parte degli uomini agli ordini del generale Sultani Makenga, capo militare dellM23, si sarebbero ritirati dal centro di Rutshuru e dalle vicine localit di Nyongera, Mabenga, Rubare e Ntamugenga, rimaste sotto il controllo dellala rivale vicina a Bosco Ntaganda, lo storico leader ribelle latitante e ricercato dalla Corte penale internazionale. Gli uomini di Makenga si sarebbero riposizionati sulle colline di Mbuzi, Runyonyi e Nyabitona, mentre un altro gruppo si sarebbe incamminato verso Bunagana, centro strategico al confine con lUganda. Inoltre testimoni locali hanno riferito che diverse localit del territorio di Rusthuru abbandonate dallM23 sono entrate nel mirino dei ribelli rwandesi delle Forze democratiche per la liberazione del Rwanda (Fdlr). Luned le Fdlr avrebbero occupato per alcune ore Rugari, a quaranta chilometri da Goma, il capoluogo del Nord Kivu. Questi dissensi causeranno nuovi morti e spostamenti di civili, hanno denunciato attivisti dei diritti umani citati dalla Misna, lagenzia internazionale delle congregazioni missionarie. Sempre la Misna riferisce di una situazione di insicurezza persistente e preoccupante anche in Sud Kivu, in particolare a Uvira e nei dintorni, in preda a violenze commesse dalle stesse Fdlr e dalla ribellione burundese delle Forze nazionali di liberazione. Inoltre nella zona sono anche attivi i miliziani rivali dei Mayi Mayi Raia Mutomboki. Il comandante delle forze militari governative nellarea, il generale Pacifique Masuzu, ha assicurato che in corso unoperazione di rastrellamento nella zona di Uvira per cacciare le forze negative e consentire alla popolazione di vivere in pace.

Linsegnante liberata insieme allambasciatore svizzero a Doha (Afp)

Accordo in Thailandia per negoziati con i ribelli separatisti islamici


KUALA LUMPUR, 28. Il Governo della Thailandia ha firmato oggi in Malaysia un accordo per iniziare negoziati di pace con i ribelli separatisti islamici che operano dal 2004 nellestremo sud del Paese asiatico. Limportante documento stato sottoscritto a Kuala Lumpur dal generale Paradorn Pattanathabutr, segretario generale del Consiglio di sicurezza nazionale di Bangkok, e da un alto esponente del Fronte rivoluzionario nazionale (Brn), il principale gruppo separatista del sud. Nel pomeriggio atteso anche larrivo del primo ministro thailandese, Yingluck Shinawatra, che discuter della questione con il suo omologo malaysiano, Najib Razak. Arrivato dopo diversi contatti mai andati a buon fine, laccordo apre la strada alle prime trattative formali tra Bangkok e i separatisti per mettere la parola fine a oltre nove anni di guerriglia secessionista, che ha provocato pi di 5.000 morti. Con lopzione della secessione esclusa a priori dal Governo e dallinfluente esercito, non ancora chiaro a quali risultati potranno portare i colloqui. Una delle principali sfide sar capire quale sia la presa del Brn sui militanti nelle province di Pattani, Songkhla, Narathiwat e Yala, dove attentati e imboscate colpiscono regolarmente militari, funzionari e musulmani considerati collaborazionisti. Le autorit thailandesi calcolano che nella regione siano operativi 9.000 militanti, che rispondono a pi gruppi, la cui struttura organizzativa e le priorit politiche non sono per mai emerse con chiarezza. Larea, parte di un ex sultanato annesso dallallora Siam a inizio Novecento, rappresenta una specie di enclave musulmana con una popolazione di etnia e lingua malay in un Paese dove il buddismo considerato uno dei tre pilastri dello Stato.

Profughi di etnia rohingya soccorsi al largo dellIndonesia


JAKARTA, 28. Unimbarcazione con a bordo oltre 120 profughi provenienti dal Myanmar stata soccorsa da pescatori indonesiani al largo dellisola di Sumatra. Secondo notizie riferite dal sito di informazione del Myanmar Mizzima, i profughi sono tutti di etnia rohingya: 113 uomini, sei donne e due minori. In base ad alcune testimonianze riportate dalla stampa internazionale, il gruppo era stato in precedenza intercettato dalla guardia costiera thailandese, che non avrebbe per prestato soccorsi. Alla fine, dopo essere rimasti senza carburante e senza viveri i rohingya minoranza musulmana apolide considerata dalle Nazioni Unite una delle pi perseguitate al mondo si sono imbattuti in alcuni pescatori indonesiani, che hanno fornito i primi aiuti. Nei giorni scorsi, decine di rohingya erano stati espulsi da diversi Paesi del sudest asiatico dopo essere fuggiti dal Myanmar, dove a partire dal giugno dello scorso anno si instaurato un clima di crescente intolleranza unito a scontri a sfondo etnico. Nellultimo anno, i rohingya definiti in Myanmar immigrati bengalesi illegali sono stati al centro di violenti scontri con altre comunit nello Stato occidentale del Rakhine. In risposta alle ripetute violenze, le autorit del Myanmar hanno esteso il coprifuoco gi in vigore. Nonostante il divieto, le tensioni nella zona continuano per a essere molto elevate, cos come lostilit compatta della popolazione verso i rohingya. Regione di confine occupata nel 1874 ed entrata a far parte da allora della Birmania, oggi Myanmar, il Rakhine come il resto del Paese del sudest asiatico un complesso mosaico di etnie. Ciononostante, i rohingya subiscono di continuo trattamenti discriminatori e sono considerati stranieri dal Governo di Naypyidaw.

Prima donna autista di autobus in Somalia


MO GADISCIO, 28. Il suo nome Habiba Beljam, somala, ed la prima donna a essere diventata autista di autobus nella martoriata citt di Mogadiscio. Lo scrivono i principali media del Paese del Corno dAfrica, che parlano di una vera e propria rivoluzione nei costumi del Paese, precisando che sebbene nessuno vieti alle donne somale di mettersi alla guida di un autobus, fino a pochi mesi fa era quasi impossibile trovarne una che svolgesse unoccupazione simile. Habiba, conosciuta anche come Mama Habiba, una della tante protagoniste della diaspora somala. Recentemente tornata nel suo Paese natale dopo essersi rifugiata per anni in Gran Bretagna dove ha lavorato come autista di taxi.

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LOSSERVATORE ROMANO
Unespressione di probabile ascendenza agostiniana che ricorre negli scritti di Giovanni Battista Montini

venerd 1 marzo 2013

Carit intellettuale
E in un testo del 1931 si trova quasi una regola monastica per il tempo della secolarizzazione

sia straordinaria, e cio un particolare amore a ci che essenziale e comune nella vita spirituale cattolica si premura di aggiungere. Montini torna poi sulla verit confidatami da Dio, chiedendo a Lui la grazia di difenderla, senza esitazioni, restrizioni, compromessi, e di professarla, scevra da esibizioni, con pura libert e cordiale fortezza di spirito, e di mostrarmi sempre coerente, nel pensiero, nella parola, nellazione. Ma gli altri non si accorgano facilmente di questa interiore offerta alla verit, e solo savvedano che i miei rapporti con essi sono sempre improntati ad una grande umilt, ad una grande bont. Ed anche: ad una grande sincerit. Una primitiva sincerit di linguaggio e di modi deve essere Pubblichiamo il testo scritto dal direttore del riflesso esteriore dellenergia con nostro giornale per il libro Praedica verbum cui voglio interiormente servire il (Milano, Ambrosianeum, 2013, pagine IX + 254), I lontani spesso sono gente male vero. Lultima parte dello scritto raccolta di scritti fra i quali anche un contributo di noi ministri della religione montiniano quasi una regola del presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Perch non stato abbastanmonastica per il tempo della secoNapolitano realizzata come omaggio per il Sono spesso pi esigenti che cattivi larizzazione sottolinea la necessiza amato. Non stato abbasettantesimo compleanno del cardinale Gianfranco t di favorire la diffusione della stanza curato, istruito, introRavasi, presidente del Pontificio Consiglio della verit negli altri, accennando ai Paolo II nel 1982 gli affianca un Pontificio dotto nella gioia della fede. Perch ha giudiCultura. tramiti possibili: La cattedra, la Consiglio della Cultura e a questo nel 1993 cato la fede dalle nostre persone, che la prestampa, lopera darte, la conferen- unisce lorganismo voluto da Paolo VI. Pro- dicano e la rappresentano; e dai nostri difetti za, la corrispondenza, il consiglio e prio questa struttura assume una delle inizia- ha imparato forse ad aver a noia, a disprezdendo spunto da un testo di Pierre de No- sempre lamicizia, e poi ogni altra forma di tive pi suggestive di Benedetto XVI, che la zare, a odiare la religione. Perch ha ascoltalhac, lo studioso che aveva scoperto in Bi- comunicazione con gli altri. propone nel 2009 ispirandosi alla visione to pi rimproveri, che ammonimenti ed inviProprio la necessit di comunicare la veri- universalista e al proselitismo dellantico ti. Perch ha intravisto, forse, qualche inteblioteca Vaticana lautografo del Canzoniere di Petrarca, Montini riflette su una delle t appare preoccupazione principale di ebraismo: Io penso che la Chiesa dovrebbe resse inferiore nel nostro ministero, e ne ha documentazioni pi commoventi che ci ri- Montini: Bisogna sapere essere antichi e anche oggi aprire una sorta di cortile dei patito scandalo. conciliano con il mondo moderno, e cio moderni, parlare secondo la tradizione ma gentili dove gli uomini possano in una E la conseguenza per Montini tanto due testi di Erasmo e di Pascal. Anche la anche conformemente alla nostra sensibilit. qualche maniera agganciarsi a Dio, senza co- chiara quanto esigente: I lontani spesso soscienza pu essere carit scrive il giovane Cosa serve dire quello che vero, se gli uo- noscerlo e prima che abbiano trovato lacces- no gente male impressionata di noi, ministri prelato bresciano, affermando subito dopo mini del nostro tempo non ci capiscono? so al suo mistero, al cui servizio sta la vita della religione; e ripudiano la religione, perche chiunque con lattivit del pensiero e della penna cerca diffondere la verit rende servizio alla carit. Ma la carit regina aggiunge MontiUna guida alle chiese stazionali romane scritta dallambasciatore di Polonia presso la Santa Sede ni, che continua: Lattivit intellettuale che non accetta i limiti, i comandi, le applicazioni, i temperamenti, lardore tutti elementi esteriori che non pregiudicano la onest del suo operare della vita vissuta, della sperimentale realt umana, dove dolore, sentimento, moralit e bisogni sociali sincontrarienza di fede. Lo sfondo di esplorazione sulla storia dei luoghi visitati, sulla forza di TOMASZ TRAFNY* no continuamente, rimane sterile. E specifidellorizzonte spirituale sono le letture della bellezza, sul senso della vita umana ca, citando nel latino della Vulgata linizio Di solito il compito pi faticoso la scel- della liturgia quaresimale, divenute com- incastonata in un mosaico di avvenimenti, dellottavo capitolo della prima lettera di san ta del titolo, perch da esso si esigono pagne ispiratrici della pellegrina stazio- sulla fragilit e sulla potenza dello spirito Paolo ai Corinzi, scientia inflat, dimostrandotante cose, talvolta esorbitanti. Ci si nale. E proprio la Parola ascoltata e ac- umano che sorgente di cultura. Questi si avaramente soggettivista quando non sia aspetta che rispecchi il contenuto il che colta rimane uno dei fondamentali e co- ultimi sono pellegrini che non girovagano socialmente distruttrice. Invece lattivit in ovvio che attragga lattenzione, a vol- stanti riferimenti del libro. La sua eco ri- nel mondo con indifferenza, ma si lasciatellettuale che si profonde nellintenzione te si vuole che sia provocatorio e, allo suona in una riflessione molto personale, no toccare, stupire, a volte addirittura benefica per gli altri, oltre che arricchirsi di stesso tempo, si desidera che esprima il nel misurarsi con le proprie domande cir- provocare dai luoghi visitati. nuove esperienze, della pi utile esperienza senso del mistero suscitando le aspettative ca il rapporto con Dio, con se stessi, con La grinta storica, la riflessione estetica e umana, si trasforma in carit, carit che del lettore. Il volume Passioni romane di gli altri, costituendo la fonte dispirazione soprattutto la personale testimonianza di dunque si pu definire intellettuale nel senso Hanna Suchocka racchiude in s la mag- e, al tempo stesso, la testimonianza di un fede che risaltano nel libro di Hanna Sugior parte di queste richieste. Chi volesse cammino spirituale. Chi non si mai popi alto e profondo. chocka dimostrano che la secolarizzazione soffermarsi soltanto sul sottotitolo, Le sto gli stessi quesiti presenti nel libro: Cifra dellintera vita di Montini, questa non riuscita a relegare la religione nella chiese stazionali della Come stigmatizzare il peccato? Quando carit va intesa come testimonianza e annunsfera privata. Infatti, ci sono ancora in cio della verit attraverso unattivit intelletCitt Eterna, forse se ne deve parlare e quando bisogna chiumezzo a noi tanti che vivono la propria tuale posta al servizio della carit. A conferavrebbe limpressione dersi nel silenzio? Infine, lecito tacerelazione con Dio come un elemento immarlo un testo del 1931, intitolato da di trovarsi davanti re?. portante e insostituibile della loro umaniunespressione del vangelo di Giovanni, Spia qualcosa di staSi soliti pensare che le tendenze secot e del loro essere cristiani, percorrendo ritus veritatis: Quando poi verr lo spirito larizzanti abbiano invaso drasticamente tico: architettura, il mondo con il cuore e condividendo di verit vinsegner tutta la verit (16, 13). edifici, storia ed tutti gli spazi della nostra vita, allontalesperienza di fede. Questo libro, perci, Destinate a pochissimi amici della Fuci e rieventi a essi colle- nandoci dallorizzonte delle esperienze parla anche dei pellegrini ed destinato a maste quasi sconosciute sin dopo la morte spirituali, dalla profondit della riflessione gati, forse leggenquanti desiderano vivere pi intensamente del papa, le note montiniane sono articolate de, senza dubbio su noi stessi e sul nostro rapporto persola loro fede, varcando le soglie delle chiein quattro direttive morale, intellettuale, anche le tradizioni nale con Dio. se stazionali durante il cammino quaresispirituale, sociale e hanno un incipit soAlcuni sostengono che questo processo religiose. lenne: Voglio che la mia vita sia una testi iniziato con i politici. Passioni romane male per approdare, poi, alla Pasqua. E monianza alla verit per imitare cos Ges smentisce lo stereotipo del potere della se- nella luminosa prospettiva della vittoria Cristo, come a me si conviene. (Giovanni 18, colarizzazione. La comunit dei pellegri- pasquale lautrice termina le sue riflessio37). Intendo per testimonianza la custodia, ni, che incontriamo sulle pagine di questo ni, il suo diario spirituale. la ricerca, la professione della verit. Intendo libro, composta da varie persone: laici per verit ladesione ad ogni intelligibile ed ecclesiastici, ambasciatori, seminaristi, *Pontificio Consiglio della Cultura realt: Dio quindi somma e prima Verit. sacerdoti e suore, ma con un tratto comuCon lintenzione di contribuire allincrene, tutti sono uomini di fede. mento della vera e buona cultura continua E sono proprio loro ad animare le chieil testo montiniano nella parte dedicata alla se stazionali portando le loro vite, le loro direttiva intellettuale mi far precetto di difficolt e gioie, perch vengano toccate conoscere con sufficiente esattezza ed ame trasformate dalla comunit di fede, dalla piezza la dottrina cristiana. Ma tutto ci per preghiera, dalla liturgia e dalla Parola acIl 21 febbraio scorso si svolta la illuminare e sorreggere, non per sostituire o colta, facendo s che il sacrum penetri il Angelo porta acquasantiera nella chiesa di SantAgostino presentazione del libro di Hanna inceppare lo studio che mi sono scelto come profanum. Qualcuno ha detto che esistono Suchocka Rzymskie Pasje. Kocioy ramo della mia competenza; perch devo datre modi per attraversare il mondo, per viStacyjne Wiecznego Miasta (Izabelinre alla mia preparazione professionale le misitare i luoghi. Alcuni lo fanno solo con i Invece, si tratta di un libro pieno di diWarszawa, Rosikon Press, 2013, pagine gliori fatiche intellettuali, vincendo lindopiedi, quasi a occhi bassi, soffermandosi namismo e di vera passione. la storia di 375). Levento stato patrocinato lenza dilettantista per precisare un campo di un cammino attraverso molteplici spazi soltanto su ci che sembra dominare la dal Pontificio Consiglio della Cultura. studio e di lavoro. Questo proposito di senostra realt, ossia sul denaro. Sembrano che convergono e si incontrano nelle chieHanna Suchocka, da dodici anni riet deve tradursi anche in una sincera provicini alle figure dei mercanti che si muose stazionali, svelando i loro orizzonti stoAmbasciatore di Polonia presso bit scientifica ed in una misurata critica vono nel ristretto orizzonte degli interessi rici, estetici, sacri, profani, e anche o la Santa Sede, non propone un libro dellopera mia, cos che n fretta, n vanit commerciali. Ci sono, poi, quelli che atforse soprattutto quelli spirituali. Quesulla politica, e nemmeno sulla mi tentino ad immature affermazioni e pubtraversano il mondo solo con gli occhi, sti ultimi sono gli spazi del cuore umano, quasi senza pensarci, lasciandosi travolgediplomazia, bens sulla fede, sulla blicazioni; ma nello stesso tempo deve anche che spesso rimangono nascosti, a volte re dalla frenesia degli scatti fotografici, storia della cristianit e delle sue infondermi il coraggio e lumilt per tendere sfuggenti, non di rado incomprensibili e che hanno sostituito la tanto desiderata antiche testimonianze romane di cui a qualche conclusivo risultato di mia ed alineffabili, probabilmente perch sempre profondit dellesperienza e dellinconmolte risalenti al IV secolo. Lautrice trui utilit e per far fruttare quanto meglio meno attraversati se non addirittura igno- tro con il luogo visitato. Sono i molti, ci guida attraverso le quarantaquattro possibile i talenti intellettuali che Dio mi ha rati. Per lautrice, invece, proprio lo spa- ben noti, turisti che si spostano rapidachiese stazionali romane, a partire dal dato. zio interiore rappresenta la parte integran- mente da un posto allaltro, inseguendo mercoled delle Ceneri nella basilica Si tratta di un programma di vita scrive te dellessere umano cosa che oggi non un sempre pi elevato numero di monudi Santa Sabina per terminare con la ancora lassistente degli universitari cattolici pi cos scontata del suo cammino menti. Infine, vi sono quelli che attraverDomenica della Divina Misericordia che esige chio abbia intensit ed unit personale e della condivisione dellespe- sano il mondo con il cuore, meditando spirituali intimamente cristiane, superiori alnella basilica di San Pancrazio.

a nomina pontificia, nel 2007, di Gianfranco Ravasi, prefetto per quasi un ventennio della Biblioteca Ambrosiana, alla guida dellorganismo preposto dalla Santa Sede alla cultura e, negli anni seguenti, limpulso che come presidente ha impresso alla presenza della Chiesa di Roma nellambito culturale richiamano la dimensione della carit intellettuale. Lespressione di probabile ascendenza agostiniana e si ritrova in Rosmini e Fogazzaro, ma su di essa soprattutto riflette Giovanni Battista Montini, il futuro Paolo VI, Papa che per pi di un aspetto pu essere accostato a uno degli ultimi quattro cardinali da lui creati nel 1977, il teologo Joseph Ratzinger, dal 2005 suo successore con il nome di Benedetto XVI. Nel 1930 carit intellettuale viene scelta da Montini in quel momento funzionario della Segreteria di Stato e nello stesso tempo assistente ecclesiastico nazionale della Fuci, la Federazione universitaria cattolica italiana come titolo di un breve articolo scritto per la rivista studentesca Azione fucina. Pren-

la comune maniera di chi semplicemente si dice credente e praticante. Eppure nessuna regola, nessuna aggiunta straordinaria distingua la mia vita cristiana dalla sua forma normale ed essenziale. Anzi una sola nota mi

Scriveva nel 1930 Montini che chiunque con lattivit del pensiero e della penna cerca diffondere la verit rende servizio alla carit

Omaggio allo studioso e al cardinale

confida nel 1950, da oltre tredici anni ai vertici della Segreteria di Stato di Pio XII, durante il primo incontro con Jean Guitton. E il vero anzi, il santo vero cantato da Manzoni In morte di Carlo Imbonati torner nel bilancio del pontificato, quasi le parole estreme pronunciate nel 1978 da Paolo VI durante la festa dei santi Pietro e Paolo, quando ricorre il quindicesimo anniversario dellincoronazione e il corso naturale della nostra vita volge al tramonto sottolinea il papa, che morir quasi improvvisamente cinque settimane pi tardi. Il rapporto con la verit segna Montini e la sua attivit intellettuale, mai esercitata professionalmente ma che sempre gli fu propria come riflessione inesausta su Cristo e sulla necessit della sua presenza nel mondo contemporaneo. A indicarlo con chiarezza un appunto posteriore al 1964 dove definisce la propria vita come amore al nostro tempo, al nostro mondo, a quante anime abbiamo potuto avvicinare e avvicineremo: ma nella lealt e nella convinzione che Cristo necessario e vero. Ed questa stessa linea che Paolo VI sostiene durante i dibattiti del concilio Vaticano II e poi segue nella sua applicazione. In coerenza con questo indirizzo nel 1965 papa Montini istituisce un Segretariato per i non credenti. Il suo successore Giovanni

interna della Chiesa. Il tentativo insomma quello di mantenere aperto un rapporto con lepoca contemporanea e con le sue culture, segnate dalla difficolt se non addirittura dalla dolorosa coscienza dellimpossibilit di credere o, maggiormente, da una desolante indifferenza, spesso mescolata allignoranza che Giovanni Battista Montini tra gli studenti deriva dalla scristiadi ritorno dal Congresso della Fuci a Cagliari (1932) nizzazione o dal mancato annuncio del vangelo. ch la religione coincide per essi con la noLa coscienza di questa drammatica situa- stra persona. Sono spesso pi esigenti, che zione viene avvertita gi nel 1943 da Henri cattivi. Talora il loro anticlericalismo nasconGodin e Yvan Daniel, cappellani della Jeu- de uno sdegnato rispetto alle cose sacre, che nesse ouvrire catholique e autori di La credono in noi avvilite. Ebbene, se cos , France, pays de mission?, piccolo libro frutto fratelli lontani, perdonateci. Se non vi abbiadi un rapporto commissionato dallarcivesco- mo compreso, se vi abbiamo troppo facilvo di Parigi, il cardinale Emmanuel Suhard. mente respinti, se non ci siamo curati di voi, Ed il 1957 quando nella diocesi pi grande se non siamo stati bravi maestri di spirito e del mondo viene indetta la missione di Mi- medici delle anime, se non siamo stati capaci lano, che Montini, arcivescovo della metro- di parlarvi di Dio come si doveva, se vi abpoli lombarda da tre anni, presenta ai lon- biamo trattato con lironia, con il dileggio, tani con parole di inusuale e franca auto- con la polemica, oggi vi chiediamo perdono. critica: Quando si avvicina Ma ascoltateci. Una richiesta di perdono e un lontano, non si pu non di ascolto che significa volont di onest e impressionata sentire un certo rimorso. Per- di amicizia. Sotto il segno di una carit inch questo fratello lontano? tellettuale che vuole servire solo la verit.

Sulla stampa internazionale

Cuore e ragione
Il cuore e la ragione il titolo dello speciale che il quotidiano romano Il Messaggero ha allegato al giornale del 28 febbraio. Con un editoriale del cardinale Agostino Vallini, Una preziosa eredit, si aprono quattordici pagine che ripercorrono gli otto anni di pontificato di Benedetto XVI. Tra gli altri, Lucetta Scaraffia si sofferma sulla lezione di speranza che il Pontefice ha dato con le sue tre encicliche. Con questi testi, che riflettono sulla gioia e sul sacrificio che conduce a Dio, Benedetto XVI ha seminato consapevolezza, risvegliando speranza e amore. Un grande grazie al Papa stato espresso anche in un comunicato stampa dalla Wucwo, lUnione mondiale delle organizzazioni femminili cattoliche: Vogliamo esprimere al Santo Padre il ringraziamento pi sincero per lalto magistero con il quale ha sottolineato a pi riprese luguale dignit della donna e incoraggiato la Chiesa a riconoscerne e a valorizzarne il ruolo contro ogni discriminazione culturale e sociale. Promettendo di accompagnarlo con la preghiera nella sua nuova condizione di ritiro dal mondo, la Wucwo chiede al Papa di fare altrettanto: Chiediamo anche a Lei, Santit, di ricordare nelle sue preghiere limpegno che portiamo (...) alla promozione della peculiare vocazione delle donne nelle nostre associazioni di tutti i continenti. Tra pontificato che si chiude e conclave che si appresta a iniziare si colloca invece il numero in uscita della Civilt Cattolica: Antonio Spadaro si concentra sulle reazioni di stampa, Rete e gente comune alla rinuncia, mentre Giovanni Sale e Gianfranco Ghirlanda analizzano gli scenari aperti da sede vacante e conclave. Ed proprio a quanto succeder dalle ore 20 del 28 febbraio 2013 che il quotidiano francese Le Monde dedica il suo speciale LEglise aprs Benot XVI. Aprire una finestra sullimminente conclave quindi ci che si prefigge il Corriere della Sera con il suo nuovo blog in lingua inglese Vatican (http://pope2013.corriere.it). 2013 Quattro vaticanisti di altrettante testate occidentali Italia, Germania, Stati Uniti e Francia analizzeranno giorno per giorno un conclave sicuramente storico, per le modalit della sua convocazione e per le sfide a cui chiamato a rispondere. Sullo spazio digitale appena inaugurato si alterneranno Gian Guido Vecchi (Corriere della Sera), Paul Badde (Die Welt), John L. Allen jr (National Catholic Reporter e Cnn) e Jean-Marie Gunois (Le Figaro.

Passioni romane

Un libro sulla fede

venerd 1 marzo 2013

LOSSERVATORE ROMANO
Crocifissi insieme a colui che per noi stato crocifisso La gratitudine della Chiesa

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Da umile lavoratore a umile pastore


di MANUEL NIN La liturgia bizantina, nella settimana che precede linizio della Quaresima, canta questo tropario: Digiunando dai cibi, anima mia, senza purificarti dalle passioni, invano ti rallegri per lastinenza, perch se essa non diviene per te occasione di correzione, sei in odio a Dio come menzognera e ti rendi simile ai perfidi demoni che non si cibano mai. Non rendere dunque inutile il digiuno peccando, ma rimani irremovibile sotto gli impulsi sregolati, facendo conto di stare presso il Salvatore crocifisso, o meglio di essere crocifissa insieme a Colui che per te stato crocifisso, gridando a lui: Ricordati di me Signore, quando verrai nel tuo regno. un testo che spiega il vero senso del digiuno cristiano e alla fine il tropario presenta il ruolo centrale della croce di Cristo nella vita dei cristiani: Crocifissi insieme a Colui che per noi stato crocifisso. Non ho potuto non accostare questo testo alle parole di Benedetto XVI nellultima udienza del suo pontificato: Non abbandono la croce, ma resto in modo nuovo presso il Signore crocifisso. Non porto pi la potest dellofficio per il governo della Chiesa, ma nel servizio della preghiera resto, per cos dire, nel recinto di san Pietro. San Benedetto, il cui nome porto da Papa, mi sar di grande esempio in questo. Egli ci ha mostrato la via per una vita, che, attiva o passiva, appartiene totalmente allopera di Dio. Quando il 19 aprile 2005 Benedetto XVI, da poco eletto alla sede di Pietro nella Chiesa di Roma, si present al suo popolo nella loggia della basilica Vaticana, si defin come un umile lavoratore nella vigna del Signore. Dopo quasi otto anni di quotidiano umile lavoro, spesso strenua fatica, lo vediamo consegnare la vigna arata, potata, curata con amore sponsale a un altro che dovr continuarne la coltivazione. Nel pastore e perch no? nellagricoltore Benedetto XVI abbiamo visto quellamoroso servizio che il profeta Isaia canta per la sua vigna: Voglio cantare per il mio diletto un cantico damore alla sua vigna. Il mio diletto possedeva una vigna su un colle ubertoso. Egli la vang, la liber dai sassi e la piant di viti eccellenti, in mezzo ad essa costru una torre e vi scav anche un tino; attese poi che facesse uva, invece produsse uva aspra (5, 1-4). Cristo stesso nel Vangelo usa questa immagine della vigna per parlare dellamore di Dio verso il suo popolo. Come se lumile lavoratore Joseph Ratzinger, diventato per volont di Dio e il voto umano lumile pastore Benedetto XVI, non avesse voluto fare altro e niente di meno, che vivere in se stesso, incarnare nel suo ministero pastorale il canto del profeta sulla sua amata vigna. Umile lavoratore diventato umile pastore. Lungo il suo pontificato Benedetto XVI ha voluto in qualche modo sparire, farsi piccolo, farsi discreto, ma non per ostensione ma per mostrare Colui che il vero pastore, incarnato, fattosi uomo per noi. Dallinizio alla fine del suo ministero pastorale non ha voluto parlare di se stesso, bens come umile pastore parlare dellunico Pastore. Gi nella liturgia di inizio di pontificato non volle n presentarsi, n proporre dei programmi, ma presentare il Pastore, colui a chi lui stesso e tutti i simboli di quella liturgia facevano riferimento, e perci da buon mistagogo ne spieg la simbologia. Quando il 1 maggio 2011, domenica di san Tommaso, Giovanni Paolo II, per la benevolenza di Dio e per lautorit apostolica del suo successore nella sede romana, entr nellalbo dei beati, la folla accorse di nuovo tra le braccia di piazza San Pietro, quel colonnato che come il grembo di una madre accoglie i figli. E in quei giorni di maggio colp direi lumilt, la discrezione, la presenza quasi silenziosa di Benedetto XVI, come se di forma naturale e convinta avesse voluto mettersi da parte, allombra, per lasciar che fosse il predecessore e amico che riprendesse il suo posto. La vigilia della beatificazione, in quel Circo Massimo romano gremito di giovani, Benedetto XVI da Castel Gandolfo, ancora una volta discreto quasi nascosto guid, come pastore della diocesi romana, la preghiera conclusiva di quella lunga vigilia. Per la domenica a piazza San Pietro lui fu mare stato sereno e la barca solcava senza difficolt, e nei giorni in cui le onde lhanno sbattuta e sembrava che il Signore dormiva. Ma lui, il Signore cera e c, e questa la nostra fede. Convinti che Dio ci ama e ha dato il suo Figlio per noi. E Benedetto XVI ha ringraziato ancora tante persone che fedelmente hanno collaborato con lui, con spirito di fede e di umilt; per fare della Chiesa non una organizzazione ma un corpo vivo, comunione di fratelli e sorelle nel Corpo di Cristo che ci unisce tutti. In un amore, ha ancora ricordato Benedetto XVI che delle volte porta a scelte difficili, sempre per il bene della Chiesa. Consapevolezza certa che dal momento della sua accettazione come successore di Pietro nella Chiesa di Roma lui, il Papa, non apparteneva pi a se stesso bens a tutti e per sempre nellabbraccio vicendevole di cui piazza San Pietro in questa ultima udienza diventata tipo e testimone. Quindi il vignaiolo, il pastore, alla fine, diremmo, riprende il ruolo di teologo e spiega il mistero della croce, di cui lui non scende bens rimane in modo nuovo presso il Signore crocifisso. Le parole di Benedetto XVI: Non abbandono la croce, ma resto in modo nuovo presso il Signore Crocifisso, ci portano a quelle del tropario iniziale: facendo conto di stare presso il Salvatore crocifisso, o meglio di essere crocifissa insieme a Colui che per te stato crocifisso. Dal 28 febbraio Benedetto XVI non scende dalla croce ma il suo nascondimento illumina Colui che per noi appeso alla croce. Nella liturgia bizantina, durante la lettura del vangelo al vespro del Venerd Santo, limmagine del crocifisso viene deposta dalla croce, avvolta in un lenzuolo e sepolta sotto laltare che diventa la tomba da cui sgorga la risurrezione e la vita. In mezzo alla navata comunque rimane sempre, a vista di tutti la croce di Cristo. Benedetto XVI si fa umile, sparisce, lasciando per in mezzo alla Chiesa la croce vivificante di nostro Signore Ges Cristo, che sempre per noi cristiani lalbero della vita che ci porta allincontro con lunico vero Pastore della Chiesa.

Una parola di verit


ROMA, 28. Ringraziamento e ammirazione: sono queste le espressioni che ricorrono nelle parole di porporati e presuli nelle ultime ore di pontificato di Benedetto XVI. In occasione della seconda tappa della Via Crucis svoltasi il 26 febbraio nel Duomo, il cardinale arcivescovo di Milano, Angelo Scola, si cos rivolto ai fedeli: Vogliamo dire anche noi il grazie sentito al Santo Padre per il dono del suo ministero pastorale cos ricco di fede, di testimonianza, di alto magistero e di straordinaria umilt. Esprimiamo pertanto, nella preghiera, questa nostra filiale vicinanza a Benedetto XVI. Lultima udienza generale, che Benedetto XVI ha tenuto mercoled stata anche occasione di un grande abbraccio a Roma, alla sua diocesi. Oggi di Benedetto XVI ha detto allagenzia Ansa, il cardinale vicario, Agostino Vallini emerge ancora una volta la fede granitica, rinnovata e professata davanti a tutto il mondo. Ci che poi mi ha profondamente toccato stato il suo invito alla fiducia, alla speranza, alla gioia fondata sulla fede. Il Papa, ha osservato ancora il porporato, ha parlato dei momenti di gioia e di luce del suo pontificato e non ha nascosto neanche i momenti non facili, ma lancoraggio della sua vita sempre stato nella fede sincera, profonda, pregata e pensata. Quella che il Papa ci dice veramente una parola di verit. Anche la comunit veneziana si riunita in preghiera per Benedetto XVI alla vigilia della conclusione del pontificato. Mercoled, nella basilica di San Marco, durante unomelia, il patriarca di Venezia, monsignor Francesco Moraglia, ha detto riferendosi alla rinuncia al papato che il Signore si servito e si servir proprio di questo gesto, che in s pu sembrare di resa, di fragilit e di debolezza, per irrompere nella vita della sua Chiesa, con la forza della sua grazia che tutto sana, rinnova e rigenera. Il Papa, ha evidenziato ancora il patriarca, con il gesto della rinuncia, in realt intende consegnare la Chiesa, in modo totale, nelle mani del Signore perch Lui operi dove gli uomini non riescono. Quello di Benedetto XVI, ha concluso, un pontificato che rimarr e incider. Non s0lo: attraverso tale gesto esprime come la guida ultima della Chiesa appartenga a Dio, che ama compiere le sue opere con mezzi poveri, ma chiede per di mettergli a disposizione una fede generosa. Per il predicatore della Casa Pontificia, il cappuccino Raniero Cantalamessa, intervistato da Radio Vaticana, il naturale disorientamento seguito alla decisione di Benedetto XVI potrebbe tradursi in un momento di edificazione della Chiesa, facendo vedere come ce lha ricordato il Papa che il vero capo della Chiesa Ges Cristo, quindi la sede non vacante nel senso profondo. Perch Cristo vivo, risorto, Lui che guida la Chiesa attraverso tutti i movimenti e le persone che si alternano. Ringraziamenti al Signore che ci ha donato il Papa Joseph Ratzinger e preghiere affinch possiamo sentire la sua vicinanza e il suo amore anche oltre gli anni del suo pontificato sono stati invocati ieri, durante la messa nella chiesa di Santa Maria in Traspontina, a Roma, dal presidente della Conferenza episcopale tedesca, larcivescovo di Freiburg im Breisgau, Robert Zollitsch. Il presule dopo aver tratteggiato le caratteristiche salienti del pontificato, partendo dalla messa di insediamento del 24 aprile 2005 ha continuato il suo discorso spiegando che Benedetto XVI rimasto fedele a se stesso come raramente accade a un uomo, semplicemente perch rimasto fedele a Cristo e al suo Vangelo. Per questo, ha aggiunto, ha potuto parlare con impressionante franchezza del declino delle forze, che non gli permettono pi un completo esercizio del suo servizio petrino e che lo hanno costretto alle dimissioni. Quindi, ha proseguito, il nostro Santo Padre ha potuto prendere questa decisione perch una persona dedita alla preghiera, un uomo di profonda sensibilit mistica che sa rinunciare a se stesso e accettare interamente di essere chiamato da Dio e guidato dal suo Spirito.

Deposizione di Cristo dalla Croce, icona etiopica (XIX secolo)

veramente il liturgo, che invoc il Nome della Santa Trinit allinizio della liturgia, che proclam davanti alla Chiesa e al mondo la santit del nuovo beato, che comment la Parola di Dio, e sui doni presentati invoc lo Spirito Santo affinch diventassero il Corpo e il Sangue di Cristo. In una celebrazione liturgica concelebrata coi patriarchi delle Chiese Orientali cattoliche e i padri cardinali, conclusasi con la sua preghiera silenziosa e discreta davanti alla bara del suo predecessore beato Giovanni Paolo II. Umile pastore fino alla conclusione del suo pontificato, del suo umile servizio alla Chiesa cattolica. Dopo aver annunciato in modo dimesso, e usando una lingua forse in molti non pi capita, che voleva continuare a portare il peso della croce di

Cristo ma in modo molto diverso, nelle settimane che hanno seguito questo annuncio non ha parlato di se stesso bens, umile pastore, ha continuato ad annunciare il vero Pastore. Nel suo ultimo incontro con i fedeli in quella piazza San Pietro dalle braccia protese, Pietro ha abbracciato la Chiesa e la Chiesa ha abbracciato Pietro. E nella sua catechesi, ancora una volta discreta e umile e per questo grande, il pastore lumile lavoratore con la sua parola ha curato con amore per ultima volta la sua amata vigna. E lo ha fatto nel ringraziamento a Dio che guida sempre la Chiesa, nella grande fiducia che il Vangelo lunica forza della Chiesa. Convinto che il Signore lha guidato nei giorni di sole e di gioia e nei giorni di foschia e di sofferenza; nei giorni in cui il

Il gran rabbino di Francia

Lettera del segretario generale del World Council of Churches, Olav Fykse Tveit

Uneccezione divenuta tradizione


PARIGI, 28. Il dialogo fra cattolici ed ebrei da eccezione a tradizione. Benedetto XVI avrebbe potuto non seguire i passi compiuti dal suo predecessore verso il popolo ebraico, invece, anche in periodi di polemica e tensione, si recato nella sinagoga di Roma e in quelle di Colonia, di New York, cos come a Gerusalemme. Gli atti fondatori di Giovanni Paolo II, lontano dallessere una spettacolare eccezione, divengono con Benedetto XVI una tradizione di Chiesa e fanno ormai parte di ci che deve essere fatto. Parole di Gilles Bernheim, gran rabbino di Francia, che in unintervista a Le Monde commenta la rinuncia del Papa al pontificato e affronta lattualit dei rapporti fra cattolici ed ebrei: Questa decisione degna e coraggiosa. Come ha detto lex direttore de La Croix, Bruno Frappat, siamo in un mondo dove prevale il desiderio di schiacciare i propri simili. Rinunciare al potere impossibile, tanto ci si battuti per arrivarci, e allontanare se stesso dal trono, come Benedetto XVI ha fatto, una lezione di portata universale. Questo gesto sottolinea Bernheim ci interpella tutti nelle nostre scelte e nelle nostre vite. Il gran rabbino di Francia ricorda poi che il Papa non ha parlato solamente di ebraismo ma ha voluto incontrare personalmente molti ebrei, per ascoltarli. E linsistenza di Benedetto XVI nel rilanciare la dichiarazione Nostra aetate ha favorito in modo assai positivo il rinnovato dialogo fra cattolici ed ebrei.

Enorme contributo allunit dei cristiani


GINEVRA, 28. Profonda gratitudine a Benedetto XVI per il suo contributo all'unit dei cristiani e per il ministero petrino fin qui svolto stata espressa dal segretario generale del World Council of Churches (Wcc o Consiglio ecumenico delle Chiese) reverendo Olav Fykse Tveit, in una lettera indirizzata al Papa in occasione dell'ultima udienza generale del svoltasi mercoled. In occasione delle Sue dimissioni dalla Sede Apostolica di Roma e del ministero petrino scrive Fykse Tveit, che alla guida di una organizzazione di 349 fra Chiese e comunit religiose per una rappresentanza di milioni di cristiani di un centinaio di Paesi noi del movimento ecumenico ci soffermiamo a ricordare i Suoi numerosi contributi alla vita della Chiesa e del mondo e Le auguriamo ogni bene mentre prosegue il suo ministero di preghiera e di meditazione. Rendendo omaggio allimmenso contributo offerto dal Papa all'unit dei cristiani, Tveit ha ricordato come Benedetto XVI conosca molto bene il Consiglio ecumenico delle Chiese essendo stato membro tra la fine degli anni 60 e agli inizi degli anni 70 del secolo scorso della commissione del Wcc, Fede e Costituzione, come professore cattolico di teologia alluniversit di Tubinga. Analizzando tutto il suo servizio alla Chiesa da una prospettiva ecumenica prosegue Tveit il World Council of Churches estremamente grato per la Sua immensa e profonda dedizione alla ricerca dellunit dei cristiani come un modello per lunit di tutta lumanit. Nella lettera, ricordando i benefici ricevuti dal Wcc per mezzo del ministero di Benedetto XVI, si esprime anche ringraziamento per il sostegno dato agli incontri fra rappresentanti cattolici e il Wcc, in particolare, al gruppo misto di lavoro tra la Chiesa cattolica e il Consiglio ecumenico delle Chiese, alla commissione Fede
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e Costituzione, alla commissione sulle Missioni nel mondo e levangelismo, cos come alle numerose iniziative indipendenti promosse dal Global Christian Forum. Il segretario generale del Wcc ha anche fatto riferimento ai suoi precedenti incontri con Benedetto XVI a Roma, nel 2010, e in occasione della Giornata mondiale di preghiera per la pace ad Assisi, nel 2011. Le nostre conversazio-

ni prosegue la lettera di Fykse Tveit mi hanno lasciato con la convinzione dellimportanza di rafforzare le relazioni gi forti che consentono ai cristiani di varie confessioni di pregare insieme, lavorare e dedicarsi insieme allunit nella fede. Inoltre, il segretario generale del Wcc ha tenuto a sottolineare che la stretta collaborazione di Benedetto

con lallora presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dellUnit dei Cristiani, cardinale Walter Kasper, abbia ispirato importanti capitoli nel pensiero ecumenico e la raccolta dei frutti del dialogo proseguita nella sua cooperazione con lattuale presidente del dicastero, il cardinale Kurk Koch. stato durante il Suo pontificato si legge ancora nella lettera che la commissione Fede e Costituzione nel suo testo condiviso La Chiesa verso una visione comune ha posto la seguente domanda: Se secondo la volont di Cristo le attuali divisioni vengono superate, come si pu intendere ed esercitare un ministero che serva ad alimentare e promuovere lunit della Chiesa a livello universale?. Per tutto il suo pontificato Lei ha cercato di vivere quotidianamente in risposta a tale domanda. La Chiesa: verso una visione comune il secondo documento detto di "convergenza" nella storia ultracentenaria della commissione Fede e Costituzione, composta non solo da rappresentanti delle comunit membro del Wcc, ma anche da chi non ne fa parte, come la Chiesa cattolica. Anche in occasione della rinuncia al papato, annunciata l11 febbraio scorso, il reverendo Tveit aveva espresso lapprezzamento per limpegno profuso in questi anni dal Papa. Dobbiamo rispettare pienamente la decisione di Sua Santit. Con profondo rispetto aveva dichiarato il segretario generale del Wcc abbiamo visto come egli abbia preso la responsabilit e i pesi del suo ministero in et avanzata, in un momento molto impegnativo della Chiesa. Esprimo tutto il mio apprezzamento per il suo amore e per limpegno speso per la Chiesa e il movimento ecumenico. Chiediamo a Dio che lo benedica in questo momento e in questa fase della sua vita e che guidi e benedica anche la Chiesa cattolica romana in questo tempo importante di transizione.

venerd 1 marzo 2013

LOSSERVATORE ROMANO
Nellultima udienza del pontificato Benedetto saluta il collegio cardinalizio

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La Chiesa si risveglia nelle anime


Gi oggi al futuro Papa prometto la mia incondizionata reverenza e obbedienza
Nella mattina di gioved 28 febbraio, ultimo giorno del suo pontificato, Benedetto XVI ha voluto incontrare nella Sala Clementina i cardinali presenti a Roma per un saluto di congedo. Queste le sue parole. Venerati e cari Fratelli! Con grande gioia vi accolgo e porgo a ciascuno di voi il mio pi cordiale saluto. Ringrazio il Cardinale Angelo Sodano che, come sempre, ha saputo farsi interprete dei sentimenti dellintero Collegio: Cor ad cor loquitur. Grazie Eminenza di cuore. E vorrei dire riprendendo il riferimento allesperienza dei discepoli di Emmaus che anche per me stata una gioia camminare con voi in questi anni, nella luce della presenza del Signore risorto. Come ho detto ieri davanti alle migliaia di fedeli che riempivano Piazza San Pietro, la vostra vicinanza e il vostro consiglio mi sono stati di grande aiuto nel mio ministero. In questi otto anni, abbiamo vissuto con fede momenti bellissimi di luce radiosa nel cammino della Chiesa, assieme a momenti in cui qualche nube si addensata nel cielo. Abbiamo cercato di servire Cristo e la sua Chiesa con amore profondo e totale, che lanima del nostro ministero. Abbiamo donato speranza, quella che ci viene da Cristo, che solo pu illuminare il cammino. Insieme possiamo ringraziare il Signore che ci ha fatti crescere nella comunione, e insieme pregarlo di aiutarvi a crescere ancora in questa unit profonda, cos che il Collegio dei Cardinali sia come unorchestra, dove le diversit espressione della Chiesa universale concorrano sempre alla superiore e concorde armonia. Vorrei lasciarvi un pensiero semplice, che mi sta molto a cuore: un pensiero sulla Chiesa, sul suo mistero, che costituisce per tutti noi possiamo dire la ragione e la passione della vita. Mi lascio aiutare da unespressione di Romano Guardini, scritta proprio nellanno in cui i Padri del Concilio Vaticano II approvavano la Costituzione Lumen gentium, nel suo ultimo libro, con una dedica personale anche per me; perci le parole di questo libro mi sono particolarmente care. Dice Guardini: La Chiesa non unistituzione escogitata e costruita a tavolino..., ma una realt vivente... Essa vive lungo il corso del tempo, in divenire, come ogni essere vivente, trasformandosi... Eppure nella sua natura rimane sempre la stessa, e il suo cuore Cristo. stata la nostra esperienza, ieri, mi sembra, in Piazza: vedere che la Chiesa un corpo vivo, animato dallo Spirito Santo e vive realmente dalla forza di Dio. Essa nel mondo, ma non del mondo: di Dio, di Cristo, dello Spirito. Lo abbiamo visto ieri. Per questa vera ed eloquente anche laltra famosa espressione di Guardini: La Chiesa si risveglia nelle anime. La Chiesa vive, cresce e si risveglia nelle anime, che come la Vergine Maria accolgono la Parola di Dio e la concepiscono per opera dello Spirito Santo; offrono a Dio la propria carne e, proprio nella loro povert e umilt, diventano capaci di generare Cristo oggi nel mondo. Attraverso la Chiesa, il Mistero dellIncarnazione rimane presente per sempre. Cristo continua a camminare attraverso i tempi e tutti i luoghi. Rimaniamo uniti, cari Fratelli, in questo Mistero: nella preghiera, specialmente nellEucaristia quotidiana, e cos serviamo la Chiesa e lintera umanit. Questa la nostra gioia, che nessuno ci pu togliere. Prima di salutarvi personalmente, desidero dirvi che continuer ad esservi vicino con la preghiera, specialmente nei prossimi giorni, affinch siate pienamente docili allazione dello Spirito Santo nellelezione del nuovo Papa. Che il Signore vi mostri quello che voluto da Lui. E tra voi, tra il Collegio Cardinalizio, c anche il futuro Papa al quale gi oggi prometto la mia incondizionata reverenza ed obbedienza. Per questo, con affetto e riconoscenza, vi imparto di cuore la Benedizione Apostolica.

Nomine episcopali
Le nomine di oggi riguardano la Chiesa in Argentina e in Vietnam.

Samuel Jofr vescovo di Villa Mara (Argentina)


nato l8 giugno 1957 a Crdoba, citt dove ha studiato nella facolt di scienze economiche delluniversit nazionale e ha poi seguito gli studi ecclesiastici nel seminario maggiore Nostra Signora di Loreto. Nel 1993 ha conseguito la licenza in diritto canonico presso luniversit di Navarra (Spagna) e nel 2009 ha ottenuto la laurea presso la Pontificia Universit della Santa Croce, a Roma, con una tesi intitolata Defensa de la vida por nacer en el derecho argentino. Ordinato sacerdote l8 dicembre 1983 a Crdoba, vi ha lavorato come vicario parrocchiale di Nostra Signora del Pilar (1984), parroco di San Roque (19851990) e di Nostra Signora di Ftima (19922005), vicario giudiziale aggiunto del tribunale interdiocesano (2002-2005). Attualmente era giudice del tribunale interdiocesano e parroco del Santo Cristo.

Joseph Dinh Duc Dao ausiliare di Xun Lc (Vietnam)


Nato il 2 marzo 1945 a Thuc Hoa, in diocesi di Bui Chu, ha studiato nel seminario minore San Francisco Saverio di Bui Chu (1961-1964) e nel seminario maggiore di Saigon (1964-1965), completando la formazione sacerdotale presso il Pontificio Collegio Urbano, a Roma (1965-1971). stato ordinato sacerdote il 27 marzo 1971 e incardinato nellarcidiocesi di Saigon. Dopo gli studi compiuti a Roma (dove risiedeva presso il Pontificio Collegio San Pietro) per il dottorato in teologia morale allAlfonsianum (19711976), ha svolto i seguenti incarichi: vice direttore e poi direttore del Centro internazionale di animazione missionaria (Ciam) (19762007); professore alla facolt di missiologia e istituto di catechesi e spiritualit missionaria della Pontificia Universit Urbaniana (19802009); direttore spirituale del Foyer Paolo VI (1981-2007). Dal 1982 al 1983 ha compiuto inoltre gli studi per il dottorato in missiologia presso la Pontificia Universit Gregoriana, risiedendo presso il Pontificio Collegio Urbano. stato inoltre: membro del Consiglio internazionale per la catechesi (Coincat) della Congregazione per il Clero (1987-1993); membro della Fondazione Nostra aetate del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso (1992-2001); membro della commissione pastorale del grande Giubileo del 2000 (1995200o); direttore dellufficio di coordinamento dellapostolato per i vietnamiti della diaspora, presso la Congregazione per lEvangelizzazione dei Popoli (1999-2005); consultore del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso (2001-2012). Dal 2010 era rettore del seminario maggiore di Xun Lc.

Il saluto del cardinale decano

Come i discepoli di Emmaus


Pubblichiamo di seguito il testo del saluto rivolto a Benedetto XVI dal cardinale decano Angelo Sodano durante lincontro nella Sala Clementina. Santit, Con grande trepidazione i padri cardinali presenti a Roma si stringono oggi intorno a lei, per manifestarle ancora una volta il loro profondo affetto e per esprimerle la loro viva gratitudine per la sua testimonianza di abnegato servizio apostolico, per il bene della Chiesa di Cristo e dellintera umanit. Sabato scorso, al termine degli esercizi spirituali in Vaticano, ella ha voluto ringraziare i Cardinali e i suoi collaboratori della Curia romana, ricorrendo a queste commoventi parole: Miei amici cos ci ha chiamati vorrei ringraziare tutti voi non solo per questa settimana, ma per questi otto anni, durante i quali avete portato con me, con grande competenza, affetto, amore e fede, il peso del ministero petrino. Analoghe e commoventi parole ha rivolto ieri in Piazza San Pietro al popolo presente come ai suoi Collaboratori. Amato e venerato successore di Pietro, siamo noi che dobbiamo ringraziare lei per lesempio che ci ha dato in questi otto anni di Pontificato. Il 19 aprile del 2005 ella veniva a inserirsi in una lunga catena di successori dellapostolo Pietro e oggi, 28 febbraio del 2013, ella si accinge a lasciarci, in attesa che il timone della barca di Pietro passi ad altre mani. Si continuer cos quella successione apostolica, che il Signore ha promesso alla sua santa Chiesa, fino a quando si udir sulla terra la voce dellangelo dellApocalisse che dir: Tempus non erit amplius... consummabitur mysterium Dei (Apocalisse 10, 6-7), il tempo ormai non c pi... compiuto il mistero di Dio!. Terminer allora la storia della Chiesa, insieme alla storia del mondo, con lavvento di cieli nuovi e terra nuova. Padre Santo, con profondo amore noi abbiamo cercato di accompagnarla nel suo cammino, rivivendo lesperienza dei discepoli di Emmaus, i quali, dopo aver camminato con Ges per un buon tratto di strada, si dissero lun laltro: Non era forse ardente il nostro cuore, quando ci parlava lungo il cammino? (Luca 24, 32). S, Padre Santo, sappia che ardeva anche il nostro cuore quando camminavamo con lei in questi ultimi anni. Oggi vogliamo ancora una volta esprimerle tutta la nostra gratitudine. In coro le ripetiamo unespressione tipica della sua cara terra natale: Vergelts Gott, che Dio la ricompensi!

Aveva 93 anni ed era arcivescovo emerito di Tours

La morte del cardinale Honor


Il cardinale francese Jean Honor, arcivescovo emerito di Tours, morto alle 5 del mattino di gioved 28 febbraio. Da due giorni era ricoverato in un ospedale di Tours per uninfezione polmonare. Era nato il 13 agosto 1920 a Saint-Brice-enCogls, nel territorio dellarcidiocesi di Rennes. Il 29 giugno 1943 era stato ordinato sacerdote. Nominato il 24 ottobre 1972 vescovo di Evreux, il 17 dicembre aveva ricevuto lordinazione episcopale. Il 13 agosto 1981 era divenuto arcivescovo di Tours e il 22 luglio 1997 aveva rinunciato al governo pastorale dellarcidiocesi. Nel concistoro del 21 febbraio 2001 Giovanni Paolo II lo aveva creato e pubblicato cardinale, assegnandogli il titolo di Santa Maria della Salute a Primavalle. Le esequie saranno celebrate marted 5 marzo nella cattedrale di Tours, dove sar poi sepolto. Fedele allo stile semplice della tradizione rurale bretone, il cardinale Honor stato uno dei massimi esperti di catechesi, tanto da far parte della commissione per la redazione del Catechismo della Chiesa Cattolica guidata dal cardinale Ratzinger. Rettore dellUniversit di Angers e poi vescovo di Evreux e arcivescovo di Tours, stato un uomo di studio e si dedicato in particolare al pensiero del beato John Henry Newman. Cresciuto in un famiglia di otto figli, vissuto nella citt di Fougres, nellarea occidentale della Bretagna, alla frontiera con la Normandia e la Mayenne, antica provincia dellAnjou. Dopo gli studi a Saint-Malo e Rennes, ha completato la sua formazione teologica allInstitut Catholique di Parigi. proprio allora che ha iniziato a preparare, sotto la guida del gesuita Jean Danilou, una tesi sulla spiritualit del cardinale Newman, discussa nel 1949. stato quello il primo della sua lunga serie di studi sulle opere del grande teologo e uomo di Chiesa inglese beatificato da Benedetto XVI il 19 settembre 2010. Il suo obiettivo sempre stato quello di approfondire e far conoscere il pensiero religioso di Newman. A questo ha dedicato articoli, conferenze e libri: fra questi, da ricordare in particolare, Litinraire spirituel de Newman (Seuil, 1964), Prsence au monde et Parole de Dieu (Mame, 1969), La fidlit dune conoscience (Cld, 1986), Newman, sa vie, et sa pens (Descl, 1988), La Penrecente, Les aphorismes de Newman (Cerf, 2007). Inoltre nel 2006 ha pubblicato il libro di memorie Le grce dntre n (Presses de la renaissance). Giovane sacerdote, ordinato nel 1943, in piena guerra, divenuto professore di lettere prima nel collegio Saint Vincent di Rennes e poi a Saint-Malo. Nel 1948 ha iniziato a insegnare dogmatica nel seminario maggiore, e nel 1957 gli stato affidato di continuare lazione di rinnovamento catechetico. I sei anni (1958-1964) trascorsi nel Centre national de lenseignement religieux sono stati ricchi di opere e iniziative, come testimonia la creazione della rivista Catchse e la promozione di una serie di grandi congressi. Il 1964 viene nominato rettore dellUniversit cattolica di Angers, incarico che ha mantenuto fino al 1972, quando, il 24 ottobre, Paolo VI lo ha nominato vescovo di Evreux, in Normandia. Il 17 dicembre successivo ha ricevuto lordinazione episcopale dal cardinale Gouyon. In un territorio con una forte densit rurale ma segnato anche dallassenza di grandi agglomerati, si impegnato in particolare nellapostolato per favorire i rapporti umani ed ecclesiali cos da creare un senso di sempre pi profonda unit e comunione nella diocesi. Ha avuto anche la gioia di assistere nel 1979 alla beatificazione del missionario JacquesDsir Laval, originario della diocesi. Dopo otto anni, ha lasciato le rive dellEure per quelle della Loira, dove ad attenderlo ha trovato leredit spirituale di san Martino; infatti, il 13 agosto 1981, stato nominato arcivescovo di Tours. Proprio le grandi celebrazioni promosse in onore del santo, nel 1997, sono state per lui loccasione per un rilancio dellevangelizzazione. Da arcivescovo ha anche accolto Giovanni Paolo II, pellegrino a Tours, nel settembre 1996, per incontrare i feriti della vita ammalati, disabili, anziani e poveri e per lanciare un appello a nuove forme di solidariet in grado di rispondere al moltiplicarsi degli attentati contro la dignit umana. La sua azione non stata limitata dai confini della Touraine, dove stato vescovo per sedici anni. In Francia ha avuto incarichi soprattutto nel campo della pastorale scolastica e universitaria. E ha svolto un ruolo di primo piano nel dibattito sulla difesa della libert dinsegnamento. Unesperienza messa a frutto anche come membro della Congregazione per lEducazione Cattolica. Nel 1996 stato chiamato a far parte del gruppo incaricato di redigere il testo del Catechismo della Chiesa Cattolica. Poi, nel 2001, stato tra i protagonisti della decima assemblea generale del Sinodo dei vescovi sulla missione del vescovo: anche in quella occasione, prendendo la parola in aula, non ha mancato di riproporre lattualit dellinsegnamento di Newman.

Governatorato della Citt del Vaticano


Ufficio delle poste e del telegrafo

Annullo postale speciale in occasione della rinuncia al pontificato di Sua Santit Benedetto XVI
(28 febbraio 2013) In occasione della rinuncia al pontificato di Sua Santit Benedetto XVI, le Poste Vaticane porranno in uso uno speciale annullo del quale si riproduce limpronta:

Udienza del Papa al coprincipe di Andorra

se christologique de Newman (Descle, 1996), Fais paratre ton jour, Newman prophte e pote de lau-del (Cerf, 2000), Fais paraitre ton Newman, un homme de Dieu (Cerf, 2003) e, pi di

Mercoled 27 febbraio, nella Sala Clementina, il Papa ha ricevuto in udienza monsignor Joan Enric Vives Sicilia, coprincipe di Andorra, arcivescovo-vescovo di Urgell

In esso raffigurato il Santo Padre e, sullo sfondo, la cupola della basilica di San Pietro in Vaticano. Completano lannullo le scritte: BENEDICTUS PP. XVI RENUNTIAT MINISTERIO PETRINO e POSTE VATICANE 28.2.2013. Il bozzetto stato realizzato dalle Poste Vaticane. Il materiale filatelico da obliterare, debitamente affrancato a cura dei richiedenti, dovr pervenire allUfficio Obliterazioni delle Poste Vaticane entro il 3 aprile 2013.

BENEDETTO
Fregio di Isabella Ducrot

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Otto anni di pontificato


Nella basilica del Santo Sepolcro (Gerusalemme, 15 maggio 2009)

Supplemento a LOsservatore Romano del 1 marz0 2013

2005
19 APRILE Viene eletto Papa in meno di 24 ore nel conclave pi numeroso della storia i cardinali presenti sono 115 e prende il nome di Benedetto XVI. 24 APRILE Inizio solenne del ministero di pastore universale della Chiesa. 28 APRILE Dispensa dai termini prescritti per linizio della causa di beatificazione e canonizzazione di Giovanni Paolo II, che poi beatifica personalmente il 1 maggio 2011. 14 MAGGIO Prime beatificazioni con il ripristino della prassi anteriore al 1971, secondo la quale il Papa presiede non le cerimonie di beatificazione tenute in genere nelle diverse diocesi ma soltanto quelle di canonizzazione per la proclamazione di nuovi santi, che si svolgono invece a San Pietro il 23 ottobre 2005, il 15 ottobre 2006, l11 maggio 2007 (eccezionalmente a So Paulo, in Brasile), il 3 giugno 2007, il 12 ottobre 2008, il 26 aprile 2009, l11 ottobre 2009, il 17 ottobre 2010, il 23 ottobre 2011, il 21 ottobre 2012. 29 MAGGIO Visita a Bari, a conclusione del ventiquattresimo congresso eucaristico nazionale. 24 GIUGNO Visita ufficiale al Quirinale al presidente della Repubblica italiana Carlo Azeglio Ciampi. 28 GIUGNO Motuproprio per lapprovazione e la pubblicazione del Compendio del Catechismo della Chiesa cattolica. 18-21 AGOSTO Viaggio a Colonia per la ventesima giornata mondiale della giovent. 20 SETTEMBRE Intervista alla televisione statale polacca. 24
SETTEMBRE

19 GIUGNO Visita alla diocesi di San Marino - Montefeltro. 24 GIUGNO Lettera in occasione del centocinquantesimo anniversario dellOsservatore Romano. 29 GIUGNO Celebra il sessantesimo anniversario dellordinazione sacerdotale. 18-21 AGOSTO Viaggio a Madrid per la ventiseiesima giornata mondiale della giovent. 11 SETTEMBRE Visita ad Ancona, a conclusione del venticinquesimo congresso eucaristico nazionale. 22-25 SETTEMBRE Viaggio in Germania (Berlino, Erfurt, Etzelsbach, Freiburg). Il 22 settembre parla al Parlamento federale nel Reichstag di Berlino. 9
OTTOBRE

Visita a Lamezia Terme e Serra San Bruno.

11 OTTOBRE Con il motuproprio Porta fidei viene indetto nel cinquantesimo anniversario dellinizio del concilio Vaticano II (11 ottobre 1962) un anno della fede dall11 ottobre 2012 al 24 novembre 2013. 27 OTTOBRE Visita ad Assisi per una giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo con rappresentanti di diverse confessioni cristiane, di altre religioni e del mondo laico nel venticinquesimo anniversario dellincontro convocato da Giovanni Paolo II (27 ottobre 1986). 18-20
NOVEMBRE

1-2

SETTEMBRE

Visita a Loreto.

7-9 SETTEMBRE Viaggio in Austria (Vienna, Mariazell, Heiligenkreuz). 23 21 30


SETTEMBRE OTTOBRE

Visita a Velletri. Enciclica Spe salvi.

del Sinodo dei vescovi per lAfrica, sulla cui base viene pubblicata lesortazione apostolica post-sinodale Africae munus (19 novembre 2011), consegnata agli episcopati africani durante il viaggio in Benin. 4 NOVEMBRE Costituzione apostolica Anglicanorum coetibus sullistituzione di ordinariati personali per anglicani che entrano nella piena comunione con la Chiesa cattolica. 8
NOVEMBRE

Viaggio in Benin.

Visita a Napoli.

18 DICEMBRE Visita al carcere romano di Rebibbia, dove risponde alle domande di alcuni detenuti.

Signori Cardinali, venerati Fratelli nellEpiscopato e nel Sacerdozio, cari fratelli e sorelle! iamo riuniti attorno allaltare per celebrare solennemente i santi Apostoli Pietro e Paolo, principali Patroni della Chiesa di Roma. Sono presenti, ed hanno appena ricevuto il Pallio, gli Arcivescovi Metropoliti nominati durante lultimo anno, ai quali va il mio speciale e affettuoso saluto. presente anche, inviata da Sua Santit Bartolomeo I, una eminente Delegazione del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, che accolgo con fraterna e cordiale riconoscenza. In spirito ecumenico sono lieto di salutare e ringraziare The Choir of Westminster Abbey, che anima la Liturgia assieme alla Cappella Sistina. Saluto anche i Signori Ambasciatori e le Autorit civili: tutti ringrazio per la presenza e per la preghiera.

promessa fatta a Pietro: a lui, in quanto fedele amministratore del messaggio di Cristo, spetta di aprire la porta del Regno dei Cieli, e di giudicare se accogliere o respingere (cfr. Apocalisse 3, 7). Le due immagini quella delle chiavi e quella del legare e sciogliere esprimono pertanto significati simili e si rafforzano a vicenda. Lespressione legare e sciogliere fa parte del linguaggio rabbinico e allude da un lato alle decisioni dottrinali, dallaltro al potere disciplinare, cio alla facolt di infliggere e di togliere la scomunica. Il parallelismo sulla terra... nei cieli garantisce che le decisioni di Pietro nellesercizio di questa sua funzione ecclesiale hanno valore anche davanti a Dio. Nel capitolo 18 del Vangelo secondo Matteo, dedicato alla vita della comunit ecclesiale, troviamo un altro detto di Ges rivolto ai discepoli: In verit vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sar legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sar sciolto in cielo (Matteo 18, 18). E san Giovanni, nel racconto dellapparizione di Cristo risorto in mezzo agli Apostoli alla sera di Pasqua, riporta questa parola del Signore: Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati (Giovanni 20, 22-23). Alla luce di questi parallelismi, appare chiaramente che lautorit di sciogliere e di legare consiste nel potere di rimettere i peccati. E questa grazia, che toglie energia alle forze del caos e del male, nel cuore del mistero e del ministero della Chiesa. La Chiesa non una comunit di perfetti, ma di peccatori che si debbono riconoscere bisognosi dellamore di Dio, bisognosi di essere purificati attraverso la Croce di Ges Cristo. I detti di Ges sullautorit di Pietro e degli Apostoli lasciano trasparire proprio che il potere di Dio amore, lamore che irradia la sua luce dal Calvario. Cos possiamo anche comprendere perch, nel racconto evangelico, alla confessione di fede di Pietro fa seguito immediatamente il primo annuncio della passione: in effetti, Ges con la sua morte ha vinto le potenze degli inferi, nel suo sangue ha riversato sul mondo un fiume immenso di misericordia, che irriga con le sue acque risanatrici lumanit intera. Cari fratelli, come ricordavo allinizio, la tradizione iconografica raffigura san Paolo con la spada, e noi sappiamo che questa rappresenta lo strumento con cui egli fu ucciso. Leggendo, per, gli scritti dellApostolo delle genti, scopriamo che limmagine della spada si riferisce a tutta la sua missione di evangelizzatore. Egli, ad esempio, sentendo avvicinarsi la morte, scrive a Timoteo: Ho combattuto la buona battaglia (2 Timoteo 4, 7). Non certo la battaglia di un condottiero, ma quella di un annunciatore della Parola di Dio, fedele a Cristo e alla sua Chiesa, a cui ha dato tutto se stesso. E proprio per questo il Signore gli ha donato la corona di gloria e lo ha posto, insieme con Pietro, quale colonna nelledificio spirituale della Chiesa. Cari Metropoliti: il Pallio che vi ho conferito vi ricorder sempre che siete stati costituiti nel e per il grande mistero di comunione che la Chiesa, edificio spirituale costruito su Cristo pietra angolare e, nella sua dimensione terrena e storica, sulla roccia di Pietro. Animati da questa certezza, sentiamoci tutti insieme cooperatori della verit, la quale sappiamo una e sinfonica, e richiede da ciascuno di noi e dalle nostre comunit limpegno costante della conversione allunico Signore nella grazia dellunico Spirito. Ci guidi e ci accompagni sempre nel cammino della fede e della carit la Santa Madre di Dio. Regina degli Apostoli, prega per noi! Amen.

Eugne Burnand, I discepoli Pietro e Giovanni corrono al sepolcro il mattino della Risurrezione (particolare, 1898)

NOVEMBRE

2008
16 GENNAIO Viene pubblicato il discorso preparato per una visita alluniversit di Roma La Sapienza alla quale deve invece rinunciare per lopposizione di una piccola minoranza di docenti e studenti. 5 FEBBRAIO Pubblicazione del nuovo Oremus et pro Iudaeis per ledizione del Missale Romanum del 1962. 15-21 APRILE Viaggio negli Stati Uniti dAmerica (Washington e New York, dove il 18 parla allassemblea generale dellOrganizzazione delle Nazioni unite). 17-18 14-15
MAGGIO GIUGNO

Visita a Brescia e Concesio.

2012
23-29 MARZO Viaggio in Messico e a Cuba (Len, Guanajuato, Santiago de Cuba e La Habana, dove il 28 marzo incontra Fidel Castro). 25 APRILE Costituzione della commissione cardinalizia incaricata di indagare sulla vicenda della divulgazione di documenti riservati e poi ricevuta in udienza il 16 giugno, il 26 luglio, il 17 dicembre e il 25 febbraio 2013 a conclusione dellincarico. 10 MAGGIO Canonizzazione equipollente di Ildegarda di Bingen, poi proclamata dottore della Chiesa insieme a san Giovanni dAvila il 7 ottobre. 13
MAGGIO

Incontro con il teologo Hans Kng.

21 NOVEMBRE Incontro con gli artisti nella Cappella Sistina.

2-23 OTTOBRE Presiede lundicesima assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi sullEucaristia, dove per la prima volta introdotto il dibattito libero e sulla cui base viene pubblicata lesortazione apostolica postsinodale Sacramentum caritatis (22 febbraio 2007). 18 DICEMBRE Durante lAvvento, prima visita a una parrocchia romana. Le altre si tengono, in Quaresima e in Avvento, il 26 marzo e il 10 dicembre 2006, il 25 marzo e il 16 dicembre 2007, il 24 febbraio e il 30 novembre 2008, il 29 marzo 2009, il 7 marzo e il 12 dicembre 2010, il 20 marzo e l11 dicembre 2011, il 4 marzo e il 16 dicembre 2012. 22 DICEMBRE Discorso alla Curia romana sul concilio Vaticano II. 25
DICEMBRE

2010
17
GENNAIO

Visita alla comunit ebraica di Roma.

15-16 FEBBRAIO Incontro con i vescovi irlandesi sulla questione degli abusi sessuali, seguito da una lettera ai cattolici dIrlanda pubblicata il 19 marzo. 14
MARZO

Visita a Savona e Genova. Visita a Santa Maria di Leuca e Brindisi.

Visita alla parrocchia luterana di Roma. Viaggio a Malta.

17-18

APRILE

Visita ad Arezzo e Sansepolcro.

28 GIUGNO Apertura di un anno paolino, concluso il 28 giugno 2009. 12-21 LUGLIO Viaggio a Sydney per la ventitreesima giornata mondiale della giovent. 7
SETTEMBRE

1 MAGGIO Comunicato sulla visita apostolica ai legionari di Cristo. 2 MAGGIO Visita a Torino per lostensione della Sindone. 11-14 MAGGIO Viaggio in Portogallo (Lisbona, Ftima, Porto). 4-6 4
GIUGNO

1-3 GIUGNO Visita a Milano per la conclusione del settimo incontro mondiale delle famiglie. 26 GIUGNO Visita alle zone terremotate dellEmilia Romagna. 9 15
LUGLIO LUGLIO

Enciclica Deus caritas est.

Davanti alla Basilica di San Pietro, come tutti sanno bene, sono collocate due imponenti statue degli Apostoli Pietro e Paolo, facilmente riconoscibili dalle loro prerogative: le chiavi nella mano di Pietro e la spada tra le mani di Paolo. Anche sul portale maggiore della Basilica di San Paolo fuori le mura sono raffigurate insieme scene della vita e del martirio di queste due colonne della Chiesa. La tradizione cristiana da sempre considera san Pietro e san Paolo inseparabili: in effetti, insieme, essi rappresentano tutto il Vangelo di Cristo. A Roma, poi, il loro legame come fratelli nella fede ha acquistato un significato particolare. Infatti, la comunit cristiana di questa Citt li consider come una specie di contraltare dei mitici Romolo e Remo, la coppia di fratelli a cui si faceva risalire la fondazione di Roma. Si potrebbe pensare anche a un altro parallelismo oppositivo, sempre sul tema della

Il dramma e la forza del papato


Lomelia del 29 giugno 2012 per la solennit dei santi Pietro e Paolo
fratellanza: mentre, cio, la prima coppia biblica di fratelli ci mostra leffetto del peccato, per cui Caino uccide Abele, Pietro e Paolo, bench assai differenti umanamente luno dallaltro e malgrado nel loro rapporto non siano mancati conflitti, hanno realizzato un modo nuovo di essere fratelli, vissuto secondo il Vangelo, un modo autentico reso possibile proprio dalla grazia del Vangelo di Cristo operante in loro. Solo la sequela di Ges conduce alla nuova fraternit: ecco il primo fondamentale messaggio che la solennit odierna consegna a ciascuno di noi, e la cui importanza si riflette anche sulla ricerca di quella piena comunione, cui anelano il Patriarca Ecumenico e il Vescovo di Roma, come pure tutti i cristiani. Nel brano del Vangelo di san Matteo che abbiamo ascoltato poco fa, Pietro rende la propria confessione di fede a Ges riconoscendolo come Messia e Figlio di Dio; lo fa anche a nome degli altri Apostoli. In risposta, il Signore gli rivela la missione che intende affidargli, quella cio di essere la pietra, la roccia, il fondamento visibile su cui costruito lintero edificio spirituale della Chiesa (cfr. Matteo 16, 16-19). Ma in che modo Pietro la roccia? Come egli deve attuare questa prerogativa, che naturalmente non ha ricevuto per se stesso? Il racconto dellevangelista Matteo ci dice anzitutto che il riconoscimento dellidentit di Ges pronunciato da Simone a nome dei Dodici non proviene dalla carne e dal sangue, cio dalle sue capacit umane, ma da una particolare rivelazione di Dio Padre. Invece subito dopo, quando Ges preannuncia la sua passione, morte e risurrezione, Simon Pietro reagisce proprio a partire da carne e sangue: egli si mise a rimproverare il Signore: ... questo non ti accadr mai (16, 22). E Ges a sua volta replic: Va dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo... (v. 23). Il discepolo che, per dono di Dio, pu diventare solida roccia, si manifesta anche per quello che , nella sua debolezza umana: una pietra sulla strada, una pietra in cui si pu inciampare in greco skndalon. Appare qui evidente la tensione che esiste tra il dono che proviene dal Signore e le capacit umane; e in questa scena tra Ges e Simon Pietro vediamo in qualche modo anticipato il dramma della storia dello stesso papato, caratterizzata proprio dalla compresenza di questi due elementi: da una parte, grazie alla luce e alla forza che vengono dallalto, il papato costituisce il fondamento della Chiesa pellegrina nel tempo; dallaltra, lungo i secoli emerge anche la debolezza degli uomini, che solo lapertura allazione di Dio pu trasformare. E nel Vangelo di oggi emerge con forza la chiara promessa di Ges: le porte degli inferi, cio le forze del male, non potranno avere il sopravvento, non praevalebunt. Viene alla mente il racconto della vocazione del profeta Geremia, al quale il Signore, affidando la missione, disse: Ecco, oggi io faccio di te come una citt fortificata, una colonna di ferro e un muro di bronzo contro tutto il paese, contro i re di Giuda e i suoi capi, contro i suoi sacerdoti e il popolo del paese. Ti faranno guerra, ma non ti vinceranno non praevalebunt perch io sono con te per salvarti (Geremia 1, 18-19). In realt, la promessa che Ges fa a Pietro ancora pi grande di quelle fatte agli antichi profeti: questi, infatti, erano minacciati solo dai nemici umani, mentre Pietro dovr essere difeso dalle porte degli inferi, dal potere distruttivo del male. Geremia riceve una promessa che riguarda lui come persona e il suo ministero profetico; Pietro viene rassicurato riguardo al futuro della Chiesa, della nuova comunit fondata da Ges Cristo e che si estende a tutti i tempi, al di l dellesistenza personale di Pietro stesso. Passiamo ora al simbolo delle chiavi, che abbiamo ascoltato nel Vangelo. Esso rimanda alloracolo del profeta Isaia sul funzionario Eliakm, del quale detto: Gli porr sulla spalla la chiave della casa di Davide: se egli apre, nessuno chiuder; se egli chiude, nessuno potr aprire (Isaia 22, 22). La chiave rappresenta lautorit sulla casa di Davide. E nel Vangelo c unaltra parola di Ges rivolta agli scribi e ai farisei, ai quali il Signore rimprovera di chiudere il regno dei cieli davanti agli uomini (cfr. Matteo 23, 13). Anche questo detto ci aiuta a comprendere la

2006
24 MARZO Primo concistoro per la creazione di 15 cardinali. Ne seguono altri quattro: il 24 novembre 2007 (crea 23 cardinali), 20 novembre 2010 (crea 24 cardinali), il 18 febbraio 2012 (crea 22 cardinali) e il 4 novembre 2012 (crea 6 cardinali). 25-28 MAGGIO Viaggio in Polonia (Varsavia, Czstochowa, Cracovia, Wadowice, Auschwitz, Birkenau). 8-9 LUGLIO Viaggio a Valencia, in Spagna, per il quinto incontro mondiale delle famiglie. 1
SETTEMBRE

Visita a Cagliari.

Visita alla casa dei missionari verbiti a Nemi. Visita a Frascati.

12-15 SETTEMBRE Viaggio in Francia (Parigi, dove il 12 tiene un discorso al Collge des Bernardins, e Lourdes, nel centocinquantesimo anniversario delle apparizioni mariane). 4 OTTOBRE Visita ufficiale al Quirinale al presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano. 5-26 OTTOBRE Presiede la dodicesima assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi sulla Parola di Dio, in seguito alla quale viene pubblicata lesortazione apostolica post-sinodale Verbum Domini (30 settembre 2010). 19
OTTOBRE

Viaggio a Cipro.

LUGLIO

Visita a Sulmona.

14-16 SETTEMBRE Viaggio in Libano (Beirut, Harissa, Baabda, Bzommar, Bkerk, Charfet). 4 OTTOBRE Visita a Loreto a cinquantanni da quella di Giovanni XXIII. 7-28 OTTOBRE Presiede la tredicesima assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi sulla nuova evangelizzazione. 11 OTTOBRE Apre in piazza San Pietro lanno della fede nel cinquantesimo anniversario dellinizio del concilio Vaticano II. 10 NOVEMBRE Motuproprio Lingua Latina per listituzione della Pontificia Accademia di Latinit. 11 NOVEMBRE Motuproprio Intima Ecclesiae natura sul servizio della carit. 12 DICEMBRE Al termine delludienza generale lancia il suo primo tweet in otto lingue, alle quali dal 20 gennaio si aggiunge il latino. 22 DICEMBRE Visita in carcere il suo ex aiutante di camera arrestato il 23 maggio, poi processato e condannato il 6 ottobre a tre anni di reclusione (ridotti a un anno e sei mesi) per la sottrazione di documenti riservati al quale comunica la concessione della grazia. 29 DICEMBRE Preghiera in piazza San Pietro con i partecipanti allincontro europeo della comunit di Taiz.

26-31 LUGLIO Intervista al giornalista tedesco Seewald sul pontificato, la Chiesa e i segni dei tempi per il volume Licht der Welt (Luce del mondo), pubblicato il 22 novembre 2010. 5
SETTEMBRE

Visita a Carpineto Romano.

16-19 SETTEMBRE Viaggio nel Regno Unito. Il 17 a Londra parla a Westminster Hall e il 19 a Birmingham proclama beato il cardinale John Henry Newman. 21 SETTEMBRE Motuproprio Ubicumque et semper con il quale viene istituito il Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione. 3
OTTOBRE

Visita a Manoppello in Abruzzo.

Visita a Pompei.

9-14 SETTEMBRE Viaggio in Baviera (Monaco, Alttting e Ratisbona, dove il 12 tiene una lectio magistralis alluniversit). 19 OTTOBRE Visita a Verona per il quarto convegno nazionale della Chiesa italiana. 28 NOVEMBRE - 1 DICEMBRE Viaggio in Turchia (Ankara, Efeso, Istanbul).

2009
21 GENNAIO Revoca della scomunica ai quattro vescovi consacrati nel 1988 dallarcivescovo Marcel Lefebvre senza mandato della Santa Sede, a cui fa seguito il 10 marzo una lettera ai vescovi della Chiesa cattolica. 17-23
MARZO

Viaggio a Palermo.

Viaggio in Camerun e Angola.

10-24 OTTOBRE Presiede lassemblea speciale del Sinodo dei vescovi per il Medio Oriente, sulla cui base viene pubblicata lesortazione apostolica post-sinodale Ecclesia in medio oriente (14 settembre 2012), consegnata agli episcopati della regione durante il viaggio in Libano. 18
OTTOBRE

2007
16 APRILE Pubblicazione del primo volume dellopera dedicata a Ges. Il secondo viene pubblicato il 10 marzo 2011 e il terzo, conclusivo, il 21 novembre 2012. 21-22 APRILE Visita a Vigevano e Pavia, dove prega davanti alle reliquie di santAgostino. 9-14 MAGGIO Viaggio in Brasile. Il 13 apre ad Aparecida la quinta conferenza generale dellepiscopato latinoamericano e dei Caraibi. 27
MAGGIO

28 APRILE Visita in Abruzzo colpito da un grave terremoto. 8-15 MAGGIO Viaggio in Terra Santa (Giordania, Israele, Palestina). 24
MAGGIO

Lettera ai seminaristi.

6-7 NOVEMBRE Viaggio in Spagna (Santiago de Compostela e Barcellona, dove il 7 novembre presiede la dedicazione del tempio della Sagrada Famlia). 30 DICEMBRE Motuproprio per la prevenzione e il contrasto delle attivit illegali in campo finanziario e monetario.

Visita a Cassino e Montecassino.

19 GIUGNO Apertura di un anno sacerdotale, concluso l11 giugno 2010. 21 29


GIUGNO GIUGNO

2013
6 GENNAIO Ordina vescovi quattro prelati, fra i quali il suo segretario particolare Georg Gnswein, nominato prefetto della Casa pontificia il 7 dicembre. 11 FEBBRAIO Al termine del concistoro ordinario pubblico annuncia la decisione di rinunciare al pontificato. 22 FEBBRAIO Motuproprio Normas nonnullas che sostituisce alcune norme relative allelezione papale e che entra in vigore il 25 febbraio. 28
FEBBRAIO

Visita a San Giovanni Rotondo. Enciclica Caritas in veritate.

2011
17 MARZO Messaggio al presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano per il centocinquantesimo anniversario dellunit dItalia. 27
MARZO

Lettera ai cattolici cinesi.

11 GIUGNO Motuproprio con cui ripristina la norma tradizionale sulla maggioranza richiesta nellelezione papale. 17
GIUGNO

2 LUGLIO Motuproprio Ecclesiae unitatem con il quale la Pontificia commissione Ecclesia Dei viene integrata nella Congregazione per la dottrina della fede. 6 SETTEMBRE Visita a Viterbo e Bagnoregio, dove venera le reliquie di san Bonaventura. 26-28 4-25
SETTEMBRE

Visita ad Assisi.

Visita al sacrario delle Fosse ardeatine. Visita ad Aquileia e Venezia. Viaggio in Croazia.

7 LUGLIO Motuproprio Summorum pontificum sulla liturgia romana anteriore alla riforma del 1970.

Viaggio nella Repubblica ceca.

7-8 4-5

MAGGIO GIUGNO

OTTOBRE

Presiede la seconda assemblea speciale

Alle 20 si conclude il pontificato.

Sulle spalle di Cristo


Lomelia del 24 aprile 2005 per linizio del pontificato
Signori Cardinali, venerati Fratelli nellepiscopato e nel sacerdozio, distinte Autorit e Membri del Corpo diplomatico, carissimi Fratelli e Sorelle! er ben tre volte, in questi giorni cos intensi, il canto delle litanie dei santi ci ha accompagnato: durante i funerali del nostro Santo Padre Giovanni Paolo II; in occasione dellingresso dei Cardinali in Conclave, ed anche oggi, quando le abbiamo nuovamente cantate con linvocazione: Tu illum adiuva sostieni il nuovo successore di San Pietro. Ogni volta in un modo del tutto particolare ho sentito questo canto orante come una grande consolazione. Quanto ci siamo sentiti abbandonati dopo la dipartita di mente supera ogni capacit umana. Come posso fare questo? Come sar in grado di farlo? Voi tutti, cari amici, avete appena invocato lintera schiera dei santi, rappresentata da alcuni dei grandi nomi della storia di Dio con gli uomini. In tal modo, anche in me si ravviva questa consapevolezza: non sono solo. Non devo portare da solo ci che in realt non potrei mai portare da solo. La schiera dei santi di Dio mi protegge, mi sostiene e mi porta. E la Vostra preghiera, cari amici, la Vostra indulgenza, il Vostro amore, la Vostra fede e la Vostra speranza mi accompagnano. Infatti alla comunit dei santi non appartengono solo le grandi figure che ci hanno preceduto e di cui conosciamo i nomi. Noi tutti siamo la comunit dei santi, noi battezzati nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, noi che viviamo del dono della carne e del sangue di Cristo, per mezzo del quale egli ci vuole trasformare e renderci simili a se medesimo. S, la Chiesa viva questa la meravigliosa esperienza di questi giorni. Progrande spazio della costruzione del Regno di Dio che si espande nel mondo, in ogni espressione della vita. Il discorso si fa pieno di affetto anche nel saluto che rivolgo a tutti coloro che, rinati nel sacramento del Battesimo, non sono ancora in piena comunione con noi; ed a voi fratelli del popolo ebraico, cui siamo legati da un grande patrimonio spirituale comune, che affonda le sue radici nelle irrevocabili promesse di Dio. Il mio pensiero, infine quasi come unonda che si espande va a tutti gli uomini del nostro tempo, credenti e non credenti. Cari amici! In questo momento non ho bisogno di presentare un programma di governo. Qualche tratto di ci che io considero mio compito, ho gi potuto esporlo nel mio messaggio di mercoled 20 aprile; non mancheranno altre occasioni per farlo. Il mio vero programma di governo quello di non fare la mia volont, di non perseguire mie idee, ma di mettermi in ascolto, con tutta quanta la Chiesa, della parola e della volont del Si-

Jean Guitton, Il concilio: Tu dormi Signore (1962, Collezione arte e spiritualit, Brescia)

Giovanni Paolo II! Il Papa che per ben 26 anni stato nostro pastore e guida nel cammino attraverso questo tempo. Egli varcava la soglia verso laltra vita entrando nel mistero di Dio. Ma non compiva questo passo da solo. Chi crede, non mai solo non lo nella vita e neanche nella morte. In quel momento noi abbiamo potuto invocare i santi di tutti i secoli i suoi amici, i suoi fratelli nella fede, sapendo che sarebbero stati il corteo vivente che lo avrebbe accompagnato nellaldil, fino alla gloria di Dio. Noi sapevamo che il suo arrivo era atteso. Ora sappiamo che egli fra i suoi ed veramente a casa sua. Di nuovo, siamo stati consolati compiendo il solenne ingresso in conclave, per eleggere colui che il Signore aveva scelto. Come potevamo riconoscere il suo nome? Come potevano 115 Vescovi, provenienti da tutte le culture ed i Paesi, trovare colui al quale il Signore desiderava conferire la missione di legare e sciogliere? Ancora una volta, noi lo sapevamo: sapevamo che non siamo soli, che siamo circondati, condotti e guidati dagli amici di Dio. Ed ora, in questo momento, io debole servitore di Dio devo assumere questo compito inaudito, che real-

prio nei tristi giorni della malattia e della morte del Papa questo si manifestato in modo meraviglioso ai nostri occhi: che la Chiesa viva. E la Chiesa giovane. Essa porta in s il futuro del mondo e perci mostra anche a ciascuno di noi la via verso il futuro. La Chiesa viva e noi lo vediamo: noi sperimentiamo la gioia che il Risorto ha promesso ai suoi. La Chiesa viva essa viva, perch Cristo vivo, perch egli veramente risorto. Nel dolore, presente sul volto del Santo Padre nei giorni di Pasqua, abbiamo contemplato il mistero della passione di Cristo ed insieme toccato le sue ferite. Ma in tutti questi giorni abbiamo anche potuto, in un senso profondo, toccare il Risorto. Ci stato dato di sperimentare la gioia che egli ha promesso, dopo un breve tempo di oscurit, come frutto della sua resurrezione. La Chiesa viva cos saluto con grande gioia e gratitudine voi tutti, che siete qui radunati, venerati Confratelli Cardinali e Vescovi, carissimi sacerdoti, diaconi, operatori pastorali, catechisti. Saluto voi, religiosi e religiose, testimoni della trasfigurante presenza di Dio. Saluto voi, fedeli laici, immersi nel

gnore e lasciarmi guidare da Lui, cosicch sia Egli stesso a guidare la Chiesa in questa ora della nostra storia. Invece di esporre un programma io vorrei semplicemente cercare di commentare i due segni con cui viene rappresentata liturgicamente lassunzione del Ministero Petrino; entrambi questi segni, del resto, rispecchiano anche esattamente ci che viene proclamato nelle letture di oggi. Il primo segno il Pallio, tessuto in pura lana, che mi viene posto sulle spalle. Questo antichissimo segno, che i Vescovi di Roma portano fin dal IV secolo, pu essere considerato come unimmagine del giogo di Cristo, che il Vescovo di questa citt, il Servo dei Servi di Dio, prende sulle sue spalle. Il giogo di Dio la volont di Dio, che noi accogliamo. E questa volont non per noi un peso esteriore, che ci opprime e ci toglie la libert. Conoscere ci che Dio vuole, conoscere qual la via della vita questa era la gioia di Israele, era il suo grande privilegio. Questa anche la nostra gioia: la volont di Dio non ci aliena, ci purifica magari in modo anche doloroso e cos ci conduce a noi stessi. In tal modo, non serviamo soltanto Lui ma la

salvezza di tutto il mondo, di tutta la storia. In realt il simbolismo del Pallio ancora pi concreto: la lana dagnello intende rappresentare la pecorella perduta o anche quella malata e quella debole, che il pastore mette sulle sue spalle e conduce alle acque della vita. La parabola della pecorella smarrita, che il pastore cerca nel deserto, era per i Padri della Chiesa unimmagine del mistero di Cristo e della Chiesa. Lumanit noi tutti la pecora smarrita che, nel deserto, non trova pi la strada. Il Figlio di Dio non tollera questo; Egli non pu abbandonare lumanit in una simile miserevole condizione. Balza in piedi, abbandona la gloria del cielo, per ritrovare la pecorella e inseguirla, fin sulla croce. La carica sulle sue spalle, porta la nostra umanit, porta noi stessi Egli il buon pastore, che offre la sua vita per le pecore. Il Pallio dice innanzitutto che tutti noi siamo portati da Cristo. Ma allo stesso tempo ci invita a portarci lun laltro. Cos il Pallio diventa il simbolo della missione del pastore, di cui parlano la seconda lettura ed il Vangelo. La santa inquietudine di Cristo deve animare il pastore: per lui non indifferente che tante persone vivano nel deserto. E vi sono tante forme di deserto. Vi il deserto della povert, il deserto della fame e della sete, vi il deserto dellabbandono, della solitudine, dellamore distrutto. Vi il deserto delloscurit di Dio, dello svuotamento delle anime senza pi coscienza della dignit e del cammino delluomo. I deserti esteriori si moltiplicano nel mondo, perch i deserti interiori sono diventati cos ampi. Perci i tesori della terra non sono pi al servizio delledificazione del giardino di Dio, nel quale tutti possano vivere, ma sono asserviti alle potenze dello sfruttamento e della distruzione. La Chiesa nel suo insieme, ed i Pastori in essa, come Cristo devono mettersi in cammino, per condurre gli uomini fuori dal deserto, verso il luogo della vita, verso lamicizia con il Figlio di Dio, verso Colui che ci dona la vita, la vita in pienezza. Il simbolo dellagnello ha ancora un altro aspetto. NellAntico Oriente era usanza che i re designassero se stessi come pastori del loro popolo. Questa era unimmagine del loro potere, unimmagine cinica: i popoli erano per loro come pecore, delle quali il pastore poteva disporre a suo piacimento. Mentre il pastore di tutti gli uomini, il Dio vivente, divenuto lui stesso agnello, si messo dalla parte degli agnelli, di coloro che sono calpestati e uccisi. Proprio cos Egli si rivela come il vero pastore: Io sono il buon pastore... Io offro la mia vita per le pecore, dice Ges di se stesso (Giovanni 10, 14s). Non il potere che redime, ma lamore! Questo il segno di Dio: Egli stesso amore. Quante volte noi desidereremmo che Dio si mostrasse pi forte. Che Egli colpisse duramente, sconfiggesse il male e creasse un mondo migliore. Tutte le ideologie del potere si giustificano cos, giustificano la distruzione di ci che si opporrebbe al progresso e alla liberazione dellumanit. Noi soffriamo per la pazienza di Dio. E nondimeno abbiamo tutti bisogno della sua pazienza. Il Dio, che divenuto agnello, ci dice che il mondo viene salvato dal Crocifisso e non dai crocifissori. Il mondo redento dalla pazienza di Dio e distrutto dallimpazienza degli uomini. Una delle caratteristiche fondamentali del pastore deve essere quella di amare gli uomini che gli sono stati affidati, cos come ama Cristo, al cui servizio si trova. Pasci le mie pecore, dice Cristo a Pietro, ed a me, in questo momento. Pascere vuol dire amare, e amare vuol dire anche essere pronti a soffrire. Amare significa: dare alle pecore il vero bene, il nutrimento della verit di Dio, della

parola di Dio, il nutrimento della sua presenza, che egli ci dona nel Santissimo Sacramento. Cari amici in questo momento io posso dire soltanto: pregate per me, perch io impari sempre pi ad amare il Signore. Pregate per me, perch io impari ad amare sempre pi il suo gregge voi, la Santa Chiesa, ciascuno di voi singolarmente e voi tutti insieme. Pregate per me, perch io non fugga, per paura, davanti ai lupi. Preghiamo gli uni per gli altri, perch il Signore ci porti e noi impariamo a portarci gli uni gli altri. Il secondo segno, con cui viene rappresentato nella liturgia odierna linsediamento nel Ministero Petrino, la consegna dellanello del pescatore. La chiamata di Pietro ad essere pastore, che abbiamo udito nel Vangelo, fa seguito alla narrazione di una pesca abbondante: dopo una notte, nella quale avevano gettato le reti senza successo, i discepoli vedono sulla riva il Signore Risorto. Egli comanda loro di tornare a pescare ancora una

volta ed ecco che la rete diviene cos piena che essi non riescono a tirarla su; 153 grossi pesci: E sebbene fossero cos tanti, la rete non si strapp (Giovanni 21, 11). Questo racconto, al termine del cammino terreno di Ges con i suoi discepoli, corrisponde ad un racconto dellinizio: anche allora i discepoli non avevano pescato nulla durante tutta la notte; anche allora Ges aveva invitato Simone ad andare al largo ancora una volta. E Simone, che ancora non era chiamato Pietro, diede la mirabile risposta: Maestro, sulla tua parola getter le reti! Ed ecco il conferimento della missione: Non temere! Dora in poi sarai pescatore di uomini (Luca 5, 1-11). Anche oggi viene detto alla Chiesa e ai successori degli apostoli di prendere il largo nel mare della storia e di gettare le reti, per conquistare gli uomini al Vangelo a Dio, a Cristo, alla vera vita. I Padri hanno dedicato un commento molto particolare anche a questo singolare compito. Essi dicono cos: per il pesce, creato per lacqua, mortale essere tirato fuori dal mare. Esso viene sottratto al suo elemento vitale per servire di nutrimento alluomo. Ma nella missione del pescatore di uomini avviene il contrario. Noi uomini viviamo alienati, nelle acque salate della sofferenza e della morte; in un mare di oscurit senza luce. La rete del Vangelo ci tira fuori dalle acque della morte e ci porta nello splendore della luce di Dio, nella vera vita. proprio cos nella missione di pescatore di uomini, al seguito di Cristo, occorre portare gli uomini fuori dal mare salato di tutte le alienazioni verso la terra della vita, verso la luce di Dio. proprio cos: noi esistiamo per mostrare Dio agli uomini. E solo laddove si vede Dio, comincia veramente la vita. Solo quando incontriamo in Cristo il Dio vivente, noi conosciamo che cosa la vita. Non sia-

mo il prodotto casuale e senza senso dellevoluzione. Ciascuno di noi il frutto di un pensiero di Dio. Ciascuno di noi voluto, ciascuno amato, ciascuno necessario. Non vi niente di pi bello che essere raggiunti, sorpresi dal Vangelo, da Cristo. Non vi niente di pi bello che conoscere Lui e comunicare agli altri lamicizia con lui. Il compito del pastore, del pescatore di uomini pu spesso apparire faticoso. Ma bello e grande, perch in definitiva un servizio alla gioia, alla gioia di Dio che vuol fare il suo ingresso nel mondo. Vorrei qui rilevare ancora una cosa: sia nellimmagine del pastore che in quella del pescatore emerge in modo molto esplicito la chiamata allunit. Ho ancora altre pecore, che non sono di questo ovile; anchesse io devo condurre ed ascolteranno la mia voce e diverranno un solo gregge e un solo pastore (Giovanni 10, 16), dice Ges al termine del discorso del buon pastore. E il racconto dei 153 grossi pesci termina con la gioiosa constatazione: Sebbene fossero cos tanti, la rete non si strapp (Giovanni 21, 11). Ahim, amato Signore, essa ora si strappata! vorremmo dire addolorati. Ma no non dobbiamo essere tristi! Rallegriamoci per la tua promessa, che non delude, e facciamo tutto il possibile per percorrere la via verso lunit, che tu hai promesso. Facciamo memoria di essa nella preghiera al Signore, come mendicanti: s, Signore, ricordati di quanto hai promesso. Fa che siamo un solo pastore ed un solo gregge! Non permettere che la tua rete si strappi ed aiutaci ad essere servitori dellunit! In questo momento il mio ricordo ritorna al 22 ottobre 1978, quando Papa Giovanni Paolo II inizi il suo ministero qui sulla Piaz-

za di San Pietro. Ancora, e continuamente, mi risuonano nelle orecchie le sue parole di allora: Non abbiate paura, aprite anzi spalancate le porte a Cristo!. Il Papa parlava ai forti, ai potenti del mondo, i quali avevano paura che Cristo potesse portar via qualcosa del loro potere, se lo avessero lasciato entrare e concesso la libert alla fede. S, egli avrebbe certamente portato via loro qualcosa: il dominio della corruzione, dello stravolgimento del diritto, dellarbitrio. Ma non avrebbe portato via nulla di ci che appartiene alla libert delluomo, alla sua dignit, alledificazione di una societ giusta. Il Papa parlava inoltre a tutti gli uomini, soprattutto ai giovani. Non abbiamo forse tutti in qualche modo paura se lasciamo entrare Cristo totalmente dentro di noi, se ci apriamo totalmente a lui paura che Egli possa portar via qualcosa della nostra vita? Non abbiamo forse paura di rinunciare a qualcosa di grande, di unico, che rende la vita cos bella? Non rischiamo di trovarci poi nellangustia e privati della libert? Ed ancora una volta il Papa voleva dire: no! chi fa entrare Cristo, non perde nulla, nulla assolutamente nulla di ci che rende la vita libera, bella e grande. No! solo in questamicizia si spalancano le porte della vita. Solo in questamicizia si dischiudono realmente le grandi potenzialit della condizione umana. Solo in questamicizia noi sperimentiamo ci che bello e ci che libera. Cos, oggi, io vorrei, con grande forza e grande convinzione, a partire dallesperienza di una lunga vita personale, dire a voi, cari giovani: non abbiate paura di Cristo! Egli non toglie nulla, e dona tutto. Chi si dona a lui, riceve il centuplo. S, aprite, spalancate le porte a Cristo e troverete la vera vita. Amen.

Con piena libert


Il testo italiano dellannuncio al termine del concistoro dell11 febbraio 2013
Carissimi Fratelli, vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa. Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per let avanzata, non sono pi adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, necessario anche il vigore sia del corpo, sia dellanimo, vigore che, negli ultimi mesi, in me diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacit di amministrare bene il ministero a me affidato. Per questo, ben consapevole della gravit di questo atto, con piena libert, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20,00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sar vacante e dovr essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per lelezione del nuovo Sommo Pontefice. Carissimi Fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto lamore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Ges Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinch assista con la sua bont materna i Padri Cardinali nelleleggere il nuovo Sommo Pontefice. Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorr servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio. Dal Vaticano, 10 febbraio 2013

In battello nella baia di Sydney per la giornata mondiale della giovent (17 luglio 2008)

Jean Guitton, Gli apostoli al concilio (1964, Collezione arte e spiritualit, Brescia)

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