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LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO POLITICO RELIGIOSO Non praevalebunt
venerd 1 marzo 2013
Unicuique suum
Anno CLIII n. 50 (46.294)
.
XVI
In modo nuovo
Una straordinaria e commovente udienza generale e lincontro con i cardinali sono stati gli ultimi grandi momenti pubblici del pontificato di Benedetto XVI. Un pontificato che, per la prima volta nella storia, si conclude quietamente, senza il dramma della morte del vescovo di Roma, senza i rivolgimenti che hanno portato alle rinunce papali del passato, cos lontane nel tempo e cos diverse da non potere essere considerate reali precedenti. Ora, in un modo nuovo il Romano Pontefice resta accanto al Signore in croce, mai abbandonato nel corso di una vita lunga e straordinariamente fruttuosa. Che si apre, da oggi pi di prima, allo spazio riservato alla preghiera e alla meditazione. S, Benedetto resta nella Chiesa, vicino al successore di Pietro che sar scelto dai cardinali. Un gruppo di uomini, certo, ma che in modo misterioso vivificato dal soffio dello Spirito ed motivato da un senso di responsabilit unico, che il collegio ha dimostrato di sapere onorare, come la storia dimostra, soprattutto dalla fine del Settecento. Per questo Joseph Ratzinger in qualche modo tornato alla sua elezione, incontrando nellultimo giorno del pontificato quel collegio mai cos numeroso prima di allora che il 19 aprile 2005 lha votato in poche ore, anche se lui non aveva in alcun modo cercato il papato. La Chiesa non muore mai scriveva nel medioevo il teologo Egidio Romano, teorizzando che durante la vacanza della sede la potest papale rimane nei cardinali riuniti per eleggere il Pontefice. Del conclave di otto anni fa Benedetto XVI ha parlato anche in una piazza San Pietro stracolma e illuminata da un sole tardoinvernale: Signore, perch mi chiedi questo e che cosa mi chiedi era la domanda che si agitava in quel momento nel suo cuore e che trov una prima risposta sulle labbra del Papa stesso, quando disse durante la messa inaugurale del pontificato che il suo programma era quello di ascoltare ogni giorno, insieme alla Chiesa, la volont del Signore. E per otto anni Cristo ha guidato il Pontefice, come ha ripetuto, aggiungendo di non essersi mai sentito solo nel portare la gioia e il peso di un ruolo unico al mondo. E questo perch il Papa appartiene a tutti e tantissime persone si sentono molto vicine a lui. Vicinanza che, anche visibilmente, Benedetto XVI ha sperimentato dall11 febbraio, quando ha annunciato la sua rinuncia in piena libert e pubblicamente, ma che ogni giorno ha avvertito negli otto anni di un pontificato che la storia riconoscer nella sua grandezza. Una grandezza non ricercata ma che si imposta, e non soltanto in una dimensione spirituale. A Peter Seewald il Pontefice, eletto a unet molto avanzata, ha detto che nei secoli a grandi Papi si sono alternati piccoli Papi, specificando con semplicit e senza alcuna affettazione di sentirsi un piccolo Papa, strumento nelle mani di Dio. Ma proprio per questo non solo i cattolici, n soltanto i cristiani, n unicamente i credenti, ma in gran numero donne e uomini di tutto il mondo hanno capito sempre di pi di avere di fronte un Papa tra i pi grandi, un grande uomo del nostro tempo. E proprio la rinuncia, atto grave e nuovo che alcuni non capiscono, ha mostrato a tutti il coraggio mite ma fermissimo e la serenit gioiosa di questuomo: mai una volta, infatti, Benedetto XVI indietreggiato davanti ai lupi e mai si fatto sopraffare dal turbamento di fronte a sporcizia e scandali, che ha invece contrastato con determinazione. Sostenuto da tanti collaboratori, come ha pi volte ripetuto, ma soprattutto dalla preghiera che per lui saliva nella Chiesa, come per lapostolo Pietro. E forse la serenit gioiosa che viene dalla fiducia in Dio e traspare cos visibilmente dal suo volto il lascito pi duraturo di questo Papa, che conclude nella pace e in modo nuovo un pontificato indimenticabile. g.m.v.
Ha voluto salutarli tutti personalmente, uno ad uno. Benedetto XVI ha riservato a loro, ai suoi amici cardinali come li aveva chiamati durante ludienza generale di mercoled scorso lultimo incontro ufficiale del suo pontificato nel Palazzo Apostolico, in Vaticano. In centoquarantaquattro i porporati lo
hanno atteso gioved mattina, 28 febbraio, nella Sala Clementina. Con lui hanno vissuto un momento significativo di quella collegialit che caratterizza la vita della Chiesa. E che non viene meno, ha assicurato il Pontefice, perch continuer ad esservi vicini con la preghiera specialmente nei prossimi giorni af-
finch siate pienamente docili allazione dello Spirito Santo nellelezione del nuovo Papa, al quale, con tutta la semplicit della sua anima, Benedetto XVI ha sin da oggi promesso la mia incondizionata reverenza e obbedienza. Con i cardinali gi presenti a Roma, hanno partecipato alludienza anche i mem-
bri della Segreteria di Stato al completo, guidati dagli arcivescovi Becciu e Mamberti, gli arcivescovi e i vescovi a capo di dicasteri della Santa Sede e i cerimonieri pontifici, guidati dal maestro monsignor Marini.
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Il Presidente della Repubblica esprime il saluto riconoscente e affettuoso degli italiani al Pontefice che lascia il soglio pontificio ma non Roma
innovo a Benedetto XVI nel momento conclusivo del suo mandato il saluto riconoscente e affettuoso degli italiani. Ho sentito e sento di poterlo fare a nome del popolo e della nazione, che questo Pontefice non italiano ha sinceramente amato, e ha accompagnato con costante simpatia e benevolenza. Anche i pi lontani dalla Chiesa e dalla pratica religiosa hanno apprezzato lelevatezza della ricerca e degli apporti di pensiero di Benedetto XVI, e insieme la sua semplicit e la sua discrezione. Gli anni del suo pontificato sono stati tra i pi sereni nei rapporti tra la Chiesa e lo Stato
nel nostro Paese: nel segno del rispetto reciproco e della volont di collaborazione. La dimensione sociale e pubblica per comune riconoscimento del fatto religioso, stata in questi anni sempre vissuta col giusto senso del limite. Sabato scorso, il mio personale commiato da Benedetto XVI stato segnato da unintima commozione. Perch fin dalla mia iniziale visita di Stato in Vaticano e dalla sua, in restituzione, al Quirinale, si era stabilito tra noi un senso di affinit che ci spingeva ad andare al di l di ogni ufficialit e formalit. Non potevo tuttavia prevedere il livello di attenzione e confidenza cui sarebbero giunti il rapporto e gli incontri tra noi.
Ne ho, cos, potuto cogliere la sofferenza e il travaglio in momenti difficili e amari per la Chiesa; e la serena determinazione nellaffrontare le prove che gli si presentavano. E abbiamo avuto modo di verificare una schietta comunanza di preoccupazioni e di vedute sui fatti dellEuropa e del mondo. Gli sono grato per la stima e fiducia che mi ha dimostrato, e per la cos sensibile sintonia in cui egli si posto col mio fondamentale impegno per lunit nazionale. Benedetto XVI lascia con un gesto di straordinario significato storico e umano il soglio pontificio, ma non Roma. Non si allontana dallItalia. E noi continueremo a sentirlo vicino, e ad essergli vicini con animo beneaugurante.
NOSTRE INFORMAZIONI
Il Santo Padre ha ricevuto in udienza, mercoled 27 febbraio, Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Joan Enric Vives Sicilia, Coprincipe di Andorra, Arcivescovo-Vescovo di Urgell. In data 28 febbraio, il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Villa Mara (Argentina), presentata da Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Jos Angel Rovai, in conformit al canone 401 1 del Codice di Diritto Canonico.
Provvista di Chiesa
In data 28 febbraio, il Santo Padre ha nominato Vescovo di Villa Mara (Argentina) il Reverendo Samuel Jofr, del clero dellArcidiocesi di Crdoba, finora Parroco della Parrocchia del Santo Cristo.
IN
ALLEGATO
Analogo telegramma stato inviato dal cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato.
LA
BIO GRAFIA DEL PORPORATO A PAGINA 7
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LOSSERVATORE ROMANO
Grido dallarme del presidente della Bce I commissari dellUe allo Sviluppo e allAmbiente indicano le strategie da adottare
Tragedia disoccupazione
MONACO, 28. La disoccupazione una tragedia. Non ha usato mezzi termini il presidente della Banca centrale europea (Bce), Mario Draghi, nel denunciare una piaga che, per essere efficacemente curata, necessita di cure ben mirate. Parlando ieri allAccademia Cattolica di Monaco di Baviera, Draghi ha affermato che la disoccupazione spreca la vitalit dei lavoratori e impedisce alle persone di avere un ruolo attivo. Uno scenario che non pu che essere frustrante per i giovani. Al grido di allarme Draghi ha unito lesortazione ai Governi ad attuare riforme fondamentali che spingano il potenziale delle loro economie affrontando in primo luogo la sfida della disoccupazione. Draghi ha spiegato che il mandato della Bce ha limiti definiti e che ha agito assicurando la stabilit dei prezzi per il pi lungo periodo dal dopoguerra a oggi. Quindi ha dichiarato: Ma noi non possiamo riparare bilanci sbagliati, non possiamo ripulire banche in difficolt, non possiamo risolvere problemi profondi nelle strutture delleconomie dellEuropa. Spetta dunque ai Paesi agire e proseguire sulla strada delle riforme per risollevarsi dalla terribile situazione economica in cui versano alcuni di loro. E intanto la crescita resta debole. Draghi ha poi ribadito che lipotesi di uscire dalle misure straordinarie varate dalla Bce lontana. Secondo il presidente della Banca centrale europea, le riforme economiche sono fondamentali anche per rinvigorire i nostri modelli sociali. Come pure necessario rafforzare i meccanismi di mercato al servizio dellumanit. In questo modo possibile salvaguardare la persona nella sua integrit. Draghi non ha mancato, rilevano gli osservatori, di ricordare i meriti della moneta unica. Leuro un mezzo per promuovere la pace tra le Nazioni e anche un mezzo per migliorare la nostra prosperit collettiva ha sottolineato il presidente della Bce. Nel suo discorso Draghi ha rivolto un deferente pensiero a Benedetto XVI nel giorno della sua ultima udienza generale. Draghi ha affermato: Papa Benedetto, un grande figlio della Baviera, ha utilizzato i suoi otto anni alla guida della Chiesa per affrontare una serie di pressanti preoccupazioni del mondo moderno. Tra questi, il Papa ha posto laccento sui temi etici nelle relazioni economiche del mondo globalizzato. Draghi infine ha riconosciuto che fino a questo momento non si sono visti i benefici delle scelte dolorose che sul piano economico si stati costretti a compiere. E in questo contesto si constata che mentre la situazione dei mercati sul debito sovrano migliorata, nellarea euro laccesso al credito ancora molto frammentato. In alcuni Paesi molto difficile da ottenere.
Il Senato ratifica la nomina di Jack Lew alla guida del dipartimento del Tesoro
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Riunione a Roma alla presenza del segretario di Stato americano e di esponenti dellopposizione
Mentre in Costa dAvorio si apre il summit della Comunit economica dei Paesi dellAfrica occidentale
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LOSSERVATORE ROMANO
Unespressione di probabile ascendenza agostiniana che ricorre negli scritti di Giovanni Battista Montini
Carit intellettuale
E in un testo del 1931 si trova quasi una regola monastica per il tempo della secolarizzazione
sia straordinaria, e cio un particolare amore a ci che essenziale e comune nella vita spirituale cattolica si premura di aggiungere. Montini torna poi sulla verit confidatami da Dio, chiedendo a Lui la grazia di difenderla, senza esitazioni, restrizioni, compromessi, e di professarla, scevra da esibizioni, con pura libert e cordiale fortezza di spirito, e di mostrarmi sempre coerente, nel pensiero, nella parola, nellazione. Ma gli altri non si accorgano facilmente di questa interiore offerta alla verit, e solo savvedano che i miei rapporti con essi sono sempre improntati ad una grande umilt, ad una grande bont. Ed anche: ad una grande sincerit. Una primitiva sincerit di linguaggio e di modi deve essere Pubblichiamo il testo scritto dal direttore del riflesso esteriore dellenergia con nostro giornale per il libro Praedica verbum cui voglio interiormente servire il (Milano, Ambrosianeum, 2013, pagine IX + 254), I lontani spesso sono gente male vero. Lultima parte dello scritto raccolta di scritti fra i quali anche un contributo di noi ministri della religione montiniano quasi una regola del presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Perch non stato abbastanmonastica per il tempo della secoNapolitano realizzata come omaggio per il Sono spesso pi esigenti che cattivi larizzazione sottolinea la necessiza amato. Non stato abbasettantesimo compleanno del cardinale Gianfranco t di favorire la diffusione della stanza curato, istruito, introRavasi, presidente del Pontificio Consiglio della verit negli altri, accennando ai Paolo II nel 1982 gli affianca un Pontificio dotto nella gioia della fede. Perch ha giudiCultura. tramiti possibili: La cattedra, la Consiglio della Cultura e a questo nel 1993 cato la fede dalle nostre persone, che la prestampa, lopera darte, la conferen- unisce lorganismo voluto da Paolo VI. Pro- dicano e la rappresentano; e dai nostri difetti za, la corrispondenza, il consiglio e prio questa struttura assume una delle inizia- ha imparato forse ad aver a noia, a disprezdendo spunto da un testo di Pierre de No- sempre lamicizia, e poi ogni altra forma di tive pi suggestive di Benedetto XVI, che la zare, a odiare la religione. Perch ha ascoltalhac, lo studioso che aveva scoperto in Bi- comunicazione con gli altri. propone nel 2009 ispirandosi alla visione to pi rimproveri, che ammonimenti ed inviProprio la necessit di comunicare la veri- universalista e al proselitismo dellantico ti. Perch ha intravisto, forse, qualche inteblioteca Vaticana lautografo del Canzoniere di Petrarca, Montini riflette su una delle t appare preoccupazione principale di ebraismo: Io penso che la Chiesa dovrebbe resse inferiore nel nostro ministero, e ne ha documentazioni pi commoventi che ci ri- Montini: Bisogna sapere essere antichi e anche oggi aprire una sorta di cortile dei patito scandalo. conciliano con il mondo moderno, e cio moderni, parlare secondo la tradizione ma gentili dove gli uomini possano in una E la conseguenza per Montini tanto due testi di Erasmo e di Pascal. Anche la anche conformemente alla nostra sensibilit. qualche maniera agganciarsi a Dio, senza co- chiara quanto esigente: I lontani spesso soscienza pu essere carit scrive il giovane Cosa serve dire quello che vero, se gli uo- noscerlo e prima che abbiano trovato lacces- no gente male impressionata di noi, ministri prelato bresciano, affermando subito dopo mini del nostro tempo non ci capiscono? so al suo mistero, al cui servizio sta la vita della religione; e ripudiano la religione, perche chiunque con lattivit del pensiero e della penna cerca diffondere la verit rende servizio alla carit. Ma la carit regina aggiunge MontiUna guida alle chiese stazionali romane scritta dallambasciatore di Polonia presso la Santa Sede ni, che continua: Lattivit intellettuale che non accetta i limiti, i comandi, le applicazioni, i temperamenti, lardore tutti elementi esteriori che non pregiudicano la onest del suo operare della vita vissuta, della sperimentale realt umana, dove dolore, sentimento, moralit e bisogni sociali sincontrarienza di fede. Lo sfondo di esplorazione sulla storia dei luoghi visitati, sulla forza di TOMASZ TRAFNY* no continuamente, rimane sterile. E specifidellorizzonte spirituale sono le letture della bellezza, sul senso della vita umana ca, citando nel latino della Vulgata linizio Di solito il compito pi faticoso la scel- della liturgia quaresimale, divenute com- incastonata in un mosaico di avvenimenti, dellottavo capitolo della prima lettera di san ta del titolo, perch da esso si esigono pagne ispiratrici della pellegrina stazio- sulla fragilit e sulla potenza dello spirito Paolo ai Corinzi, scientia inflat, dimostrandotante cose, talvolta esorbitanti. Ci si nale. E proprio la Parola ascoltata e ac- umano che sorgente di cultura. Questi si avaramente soggettivista quando non sia aspetta che rispecchi il contenuto il che colta rimane uno dei fondamentali e co- ultimi sono pellegrini che non girovagano socialmente distruttrice. Invece lattivit in ovvio che attragga lattenzione, a vol- stanti riferimenti del libro. La sua eco ri- nel mondo con indifferenza, ma si lasciatellettuale che si profonde nellintenzione te si vuole che sia provocatorio e, allo suona in una riflessione molto personale, no toccare, stupire, a volte addirittura benefica per gli altri, oltre che arricchirsi di stesso tempo, si desidera che esprima il nel misurarsi con le proprie domande cir- provocare dai luoghi visitati. nuove esperienze, della pi utile esperienza senso del mistero suscitando le aspettative ca il rapporto con Dio, con se stessi, con La grinta storica, la riflessione estetica e umana, si trasforma in carit, carit che del lettore. Il volume Passioni romane di gli altri, costituendo la fonte dispirazione soprattutto la personale testimonianza di dunque si pu definire intellettuale nel senso Hanna Suchocka racchiude in s la mag- e, al tempo stesso, la testimonianza di un fede che risaltano nel libro di Hanna Sugior parte di queste richieste. Chi volesse cammino spirituale. Chi non si mai popi alto e profondo. chocka dimostrano che la secolarizzazione soffermarsi soltanto sul sottotitolo, Le sto gli stessi quesiti presenti nel libro: Cifra dellintera vita di Montini, questa non riuscita a relegare la religione nella chiese stazionali della Come stigmatizzare il peccato? Quando carit va intesa come testimonianza e annunsfera privata. Infatti, ci sono ancora in cio della verit attraverso unattivit intelletCitt Eterna, forse se ne deve parlare e quando bisogna chiumezzo a noi tanti che vivono la propria tuale posta al servizio della carit. A conferavrebbe limpressione dersi nel silenzio? Infine, lecito tacerelazione con Dio come un elemento immarlo un testo del 1931, intitolato da di trovarsi davanti re?. portante e insostituibile della loro umaniunespressione del vangelo di Giovanni, Spia qualcosa di staSi soliti pensare che le tendenze secot e del loro essere cristiani, percorrendo ritus veritatis: Quando poi verr lo spirito larizzanti abbiano invaso drasticamente tico: architettura, il mondo con il cuore e condividendo di verit vinsegner tutta la verit (16, 13). edifici, storia ed tutti gli spazi della nostra vita, allontalesperienza di fede. Questo libro, perci, Destinate a pochissimi amici della Fuci e rieventi a essi colle- nandoci dallorizzonte delle esperienze parla anche dei pellegrini ed destinato a maste quasi sconosciute sin dopo la morte spirituali, dalla profondit della riflessione gati, forse leggenquanti desiderano vivere pi intensamente del papa, le note montiniane sono articolate de, senza dubbio su noi stessi e sul nostro rapporto persola loro fede, varcando le soglie delle chiein quattro direttive morale, intellettuale, anche le tradizioni nale con Dio. se stazionali durante il cammino quaresispirituale, sociale e hanno un incipit soAlcuni sostengono che questo processo religiose. lenne: Voglio che la mia vita sia una testi iniziato con i politici. Passioni romane male per approdare, poi, alla Pasqua. E monianza alla verit per imitare cos Ges smentisce lo stereotipo del potere della se- nella luminosa prospettiva della vittoria Cristo, come a me si conviene. (Giovanni 18, colarizzazione. La comunit dei pellegri- pasquale lautrice termina le sue riflessio37). Intendo per testimonianza la custodia, ni, che incontriamo sulle pagine di questo ni, il suo diario spirituale. la ricerca, la professione della verit. Intendo libro, composta da varie persone: laici per verit ladesione ad ogni intelligibile ed ecclesiastici, ambasciatori, seminaristi, *Pontificio Consiglio della Cultura realt: Dio quindi somma e prima Verit. sacerdoti e suore, ma con un tratto comuCon lintenzione di contribuire allincrene, tutti sono uomini di fede. mento della vera e buona cultura continua E sono proprio loro ad animare le chieil testo montiniano nella parte dedicata alla se stazionali portando le loro vite, le loro direttiva intellettuale mi far precetto di difficolt e gioie, perch vengano toccate conoscere con sufficiente esattezza ed ame trasformate dalla comunit di fede, dalla piezza la dottrina cristiana. Ma tutto ci per preghiera, dalla liturgia e dalla Parola acIl 21 febbraio scorso si svolta la illuminare e sorreggere, non per sostituire o colta, facendo s che il sacrum penetri il Angelo porta acquasantiera nella chiesa di SantAgostino presentazione del libro di Hanna inceppare lo studio che mi sono scelto come profanum. Qualcuno ha detto che esistono Suchocka Rzymskie Pasje. Kocioy ramo della mia competenza; perch devo datre modi per attraversare il mondo, per viStacyjne Wiecznego Miasta (Izabelinre alla mia preparazione professionale le misitare i luoghi. Alcuni lo fanno solo con i Invece, si tratta di un libro pieno di diWarszawa, Rosikon Press, 2013, pagine gliori fatiche intellettuali, vincendo lindopiedi, quasi a occhi bassi, soffermandosi namismo e di vera passione. la storia di 375). Levento stato patrocinato lenza dilettantista per precisare un campo di un cammino attraverso molteplici spazi soltanto su ci che sembra dominare la dal Pontificio Consiglio della Cultura. studio e di lavoro. Questo proposito di senostra realt, ossia sul denaro. Sembrano che convergono e si incontrano nelle chieHanna Suchocka, da dodici anni riet deve tradursi anche in una sincera provicini alle figure dei mercanti che si muose stazionali, svelando i loro orizzonti stoAmbasciatore di Polonia presso bit scientifica ed in una misurata critica vono nel ristretto orizzonte degli interessi rici, estetici, sacri, profani, e anche o la Santa Sede, non propone un libro dellopera mia, cos che n fretta, n vanit commerciali. Ci sono, poi, quelli che atforse soprattutto quelli spirituali. Quesulla politica, e nemmeno sulla mi tentino ad immature affermazioni e pubtraversano il mondo solo con gli occhi, sti ultimi sono gli spazi del cuore umano, quasi senza pensarci, lasciandosi travolgediplomazia, bens sulla fede, sulla blicazioni; ma nello stesso tempo deve anche che spesso rimangono nascosti, a volte re dalla frenesia degli scatti fotografici, storia della cristianit e delle sue infondermi il coraggio e lumilt per tendere sfuggenti, non di rado incomprensibili e che hanno sostituito la tanto desiderata antiche testimonianze romane di cui a qualche conclusivo risultato di mia ed alineffabili, probabilmente perch sempre profondit dellesperienza e dellinconmolte risalenti al IV secolo. Lautrice trui utilit e per far fruttare quanto meglio meno attraversati se non addirittura igno- tro con il luogo visitato. Sono i molti, ci guida attraverso le quarantaquattro possibile i talenti intellettuali che Dio mi ha rati. Per lautrice, invece, proprio lo spa- ben noti, turisti che si spostano rapidachiese stazionali romane, a partire dal dato. zio interiore rappresenta la parte integran- mente da un posto allaltro, inseguendo mercoled delle Ceneri nella basilica Si tratta di un programma di vita scrive te dellessere umano cosa che oggi non un sempre pi elevato numero di monudi Santa Sabina per terminare con la ancora lassistente degli universitari cattolici pi cos scontata del suo cammino menti. Infine, vi sono quelli che attraverDomenica della Divina Misericordia che esige chio abbia intensit ed unit personale e della condivisione dellespe- sano il mondo con il cuore, meditando spirituali intimamente cristiane, superiori alnella basilica di San Pancrazio.
a nomina pontificia, nel 2007, di Gianfranco Ravasi, prefetto per quasi un ventennio della Biblioteca Ambrosiana, alla guida dellorganismo preposto dalla Santa Sede alla cultura e, negli anni seguenti, limpulso che come presidente ha impresso alla presenza della Chiesa di Roma nellambito culturale richiamano la dimensione della carit intellettuale. Lespressione di probabile ascendenza agostiniana e si ritrova in Rosmini e Fogazzaro, ma su di essa soprattutto riflette Giovanni Battista Montini, il futuro Paolo VI, Papa che per pi di un aspetto pu essere accostato a uno degli ultimi quattro cardinali da lui creati nel 1977, il teologo Joseph Ratzinger, dal 2005 suo successore con il nome di Benedetto XVI. Nel 1930 carit intellettuale viene scelta da Montini in quel momento funzionario della Segreteria di Stato e nello stesso tempo assistente ecclesiastico nazionale della Fuci, la Federazione universitaria cattolica italiana come titolo di un breve articolo scritto per la rivista studentesca Azione fucina. Pren-
la comune maniera di chi semplicemente si dice credente e praticante. Eppure nessuna regola, nessuna aggiunta straordinaria distingua la mia vita cristiana dalla sua forma normale ed essenziale. Anzi una sola nota mi
Scriveva nel 1930 Montini che chiunque con lattivit del pensiero e della penna cerca diffondere la verit rende servizio alla carit
confida nel 1950, da oltre tredici anni ai vertici della Segreteria di Stato di Pio XII, durante il primo incontro con Jean Guitton. E il vero anzi, il santo vero cantato da Manzoni In morte di Carlo Imbonati torner nel bilancio del pontificato, quasi le parole estreme pronunciate nel 1978 da Paolo VI durante la festa dei santi Pietro e Paolo, quando ricorre il quindicesimo anniversario dellincoronazione e il corso naturale della nostra vita volge al tramonto sottolinea il papa, che morir quasi improvvisamente cinque settimane pi tardi. Il rapporto con la verit segna Montini e la sua attivit intellettuale, mai esercitata professionalmente ma che sempre gli fu propria come riflessione inesausta su Cristo e sulla necessit della sua presenza nel mondo contemporaneo. A indicarlo con chiarezza un appunto posteriore al 1964 dove definisce la propria vita come amore al nostro tempo, al nostro mondo, a quante anime abbiamo potuto avvicinare e avvicineremo: ma nella lealt e nella convinzione che Cristo necessario e vero. Ed questa stessa linea che Paolo VI sostiene durante i dibattiti del concilio Vaticano II e poi segue nella sua applicazione. In coerenza con questo indirizzo nel 1965 papa Montini istituisce un Segretariato per i non credenti. Il suo successore Giovanni
interna della Chiesa. Il tentativo insomma quello di mantenere aperto un rapporto con lepoca contemporanea e con le sue culture, segnate dalla difficolt se non addirittura dalla dolorosa coscienza dellimpossibilit di credere o, maggiormente, da una desolante indifferenza, spesso mescolata allignoranza che Giovanni Battista Montini tra gli studenti deriva dalla scristiadi ritorno dal Congresso della Fuci a Cagliari (1932) nizzazione o dal mancato annuncio del vangelo. ch la religione coincide per essi con la noLa coscienza di questa drammatica situa- stra persona. Sono spesso pi esigenti, che zione viene avvertita gi nel 1943 da Henri cattivi. Talora il loro anticlericalismo nasconGodin e Yvan Daniel, cappellani della Jeu- de uno sdegnato rispetto alle cose sacre, che nesse ouvrire catholique e autori di La credono in noi avvilite. Ebbene, se cos , France, pays de mission?, piccolo libro frutto fratelli lontani, perdonateci. Se non vi abbiadi un rapporto commissionato dallarcivesco- mo compreso, se vi abbiamo troppo facilvo di Parigi, il cardinale Emmanuel Suhard. mente respinti, se non ci siamo curati di voi, Ed il 1957 quando nella diocesi pi grande se non siamo stati bravi maestri di spirito e del mondo viene indetta la missione di Mi- medici delle anime, se non siamo stati capaci lano, che Montini, arcivescovo della metro- di parlarvi di Dio come si doveva, se vi abpoli lombarda da tre anni, presenta ai lon- biamo trattato con lironia, con il dileggio, tani con parole di inusuale e franca auto- con la polemica, oggi vi chiediamo perdono. critica: Quando si avvicina Ma ascoltateci. Una richiesta di perdono e un lontano, non si pu non di ascolto che significa volont di onest e impressionata sentire un certo rimorso. Per- di amicizia. Sotto il segno di una carit inch questo fratello lontano? tellettuale che vuole servire solo la verit.
Cuore e ragione
Il cuore e la ragione il titolo dello speciale che il quotidiano romano Il Messaggero ha allegato al giornale del 28 febbraio. Con un editoriale del cardinale Agostino Vallini, Una preziosa eredit, si aprono quattordici pagine che ripercorrono gli otto anni di pontificato di Benedetto XVI. Tra gli altri, Lucetta Scaraffia si sofferma sulla lezione di speranza che il Pontefice ha dato con le sue tre encicliche. Con questi testi, che riflettono sulla gioia e sul sacrificio che conduce a Dio, Benedetto XVI ha seminato consapevolezza, risvegliando speranza e amore. Un grande grazie al Papa stato espresso anche in un comunicato stampa dalla Wucwo, lUnione mondiale delle organizzazioni femminili cattoliche: Vogliamo esprimere al Santo Padre il ringraziamento pi sincero per lalto magistero con il quale ha sottolineato a pi riprese luguale dignit della donna e incoraggiato la Chiesa a riconoscerne e a valorizzarne il ruolo contro ogni discriminazione culturale e sociale. Promettendo di accompagnarlo con la preghiera nella sua nuova condizione di ritiro dal mondo, la Wucwo chiede al Papa di fare altrettanto: Chiediamo anche a Lei, Santit, di ricordare nelle sue preghiere limpegno che portiamo (...) alla promozione della peculiare vocazione delle donne nelle nostre associazioni di tutti i continenti. Tra pontificato che si chiude e conclave che si appresta a iniziare si colloca invece il numero in uscita della Civilt Cattolica: Antonio Spadaro si concentra sulle reazioni di stampa, Rete e gente comune alla rinuncia, mentre Giovanni Sale e Gianfranco Ghirlanda analizzano gli scenari aperti da sede vacante e conclave. Ed proprio a quanto succeder dalle ore 20 del 28 febbraio 2013 che il quotidiano francese Le Monde dedica il suo speciale LEglise aprs Benot XVI. Aprire una finestra sullimminente conclave quindi ci che si prefigge il Corriere della Sera con il suo nuovo blog in lingua inglese Vatican (http://pope2013.corriere.it). 2013 Quattro vaticanisti di altrettante testate occidentali Italia, Germania, Stati Uniti e Francia analizzeranno giorno per giorno un conclave sicuramente storico, per le modalit della sua convocazione e per le sfide a cui chiamato a rispondere. Sullo spazio digitale appena inaugurato si alterneranno Gian Guido Vecchi (Corriere della Sera), Paul Badde (Die Welt), John L. Allen jr (National Catholic Reporter e Cnn) e Jean-Marie Gunois (Le Figaro.
Passioni romane
LOSSERVATORE ROMANO
Crocifissi insieme a colui che per noi stato crocifisso La gratitudine della Chiesa
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veramente il liturgo, che invoc il Nome della Santa Trinit allinizio della liturgia, che proclam davanti alla Chiesa e al mondo la santit del nuovo beato, che comment la Parola di Dio, e sui doni presentati invoc lo Spirito Santo affinch diventassero il Corpo e il Sangue di Cristo. In una celebrazione liturgica concelebrata coi patriarchi delle Chiese Orientali cattoliche e i padri cardinali, conclusasi con la sua preghiera silenziosa e discreta davanti alla bara del suo predecessore beato Giovanni Paolo II. Umile pastore fino alla conclusione del suo pontificato, del suo umile servizio alla Chiesa cattolica. Dopo aver annunciato in modo dimesso, e usando una lingua forse in molti non pi capita, che voleva continuare a portare il peso della croce di
Cristo ma in modo molto diverso, nelle settimane che hanno seguito questo annuncio non ha parlato di se stesso bens, umile pastore, ha continuato ad annunciare il vero Pastore. Nel suo ultimo incontro con i fedeli in quella piazza San Pietro dalle braccia protese, Pietro ha abbracciato la Chiesa e la Chiesa ha abbracciato Pietro. E nella sua catechesi, ancora una volta discreta e umile e per questo grande, il pastore lumile lavoratore con la sua parola ha curato con amore per ultima volta la sua amata vigna. E lo ha fatto nel ringraziamento a Dio che guida sempre la Chiesa, nella grande fiducia che il Vangelo lunica forza della Chiesa. Convinto che il Signore lha guidato nei giorni di sole e di gioia e nei giorni di foschia e di sofferenza; nei giorni in cui il
Lettera del segretario generale del World Council of Churches, Olav Fykse Tveit
e Costituzione, alla commissione sulle Missioni nel mondo e levangelismo, cos come alle numerose iniziative indipendenti promosse dal Global Christian Forum. Il segretario generale del Wcc ha anche fatto riferimento ai suoi precedenti incontri con Benedetto XVI a Roma, nel 2010, e in occasione della Giornata mondiale di preghiera per la pace ad Assisi, nel 2011. Le nostre conversazio-
ni prosegue la lettera di Fykse Tveit mi hanno lasciato con la convinzione dellimportanza di rafforzare le relazioni gi forti che consentono ai cristiani di varie confessioni di pregare insieme, lavorare e dedicarsi insieme allunit nella fede. Inoltre, il segretario generale del Wcc ha tenuto a sottolineare che la stretta collaborazione di Benedetto
con lallora presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dellUnit dei Cristiani, cardinale Walter Kasper, abbia ispirato importanti capitoli nel pensiero ecumenico e la raccolta dei frutti del dialogo proseguita nella sua cooperazione con lattuale presidente del dicastero, il cardinale Kurk Koch. stato durante il Suo pontificato si legge ancora nella lettera che la commissione Fede e Costituzione nel suo testo condiviso La Chiesa verso una visione comune ha posto la seguente domanda: Se secondo la volont di Cristo le attuali divisioni vengono superate, come si pu intendere ed esercitare un ministero che serva ad alimentare e promuovere lunit della Chiesa a livello universale?. Per tutto il suo pontificato Lei ha cercato di vivere quotidianamente in risposta a tale domanda. La Chiesa: verso una visione comune il secondo documento detto di "convergenza" nella storia ultracentenaria della commissione Fede e Costituzione, composta non solo da rappresentanti delle comunit membro del Wcc, ma anche da chi non ne fa parte, come la Chiesa cattolica. Anche in occasione della rinuncia al papato, annunciata l11 febbraio scorso, il reverendo Tveit aveva espresso lapprezzamento per limpegno profuso in questi anni dal Papa. Dobbiamo rispettare pienamente la decisione di Sua Santit. Con profondo rispetto aveva dichiarato il segretario generale del Wcc abbiamo visto come egli abbia preso la responsabilit e i pesi del suo ministero in et avanzata, in un momento molto impegnativo della Chiesa. Esprimo tutto il mio apprezzamento per il suo amore e per limpegno speso per la Chiesa e il movimento ecumenico. Chiediamo a Dio che lo benedica in questo momento e in questa fase della sua vita e che guidi e benedica anche la Chiesa cattolica romana in questo tempo importante di transizione.
LOSSERVATORE ROMANO
Nellultima udienza del pontificato Benedetto saluta il collegio cardinalizio
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XVI
Nomine episcopali
Le nomine di oggi riguardano la Chiesa in Argentina e in Vietnam.
Annullo postale speciale in occasione della rinuncia al pontificato di Sua Santit Benedetto XVI
(28 febbraio 2013) In occasione della rinuncia al pontificato di Sua Santit Benedetto XVI, le Poste Vaticane porranno in uso uno speciale annullo del quale si riproduce limpronta:
se christologique de Newman (Descle, 1996), Fais paratre ton jour, Newman prophte e pote de lau-del (Cerf, 2000), Fais paraitre ton Newman, un homme de Dieu (Cerf, 2003) e, pi di
Mercoled 27 febbraio, nella Sala Clementina, il Papa ha ricevuto in udienza monsignor Joan Enric Vives Sicilia, coprincipe di Andorra, arcivescovo-vescovo di Urgell
In esso raffigurato il Santo Padre e, sullo sfondo, la cupola della basilica di San Pietro in Vaticano. Completano lannullo le scritte: BENEDICTUS PP. XVI RENUNTIAT MINISTERIO PETRINO e POSTE VATICANE 28.2.2013. Il bozzetto stato realizzato dalle Poste Vaticane. Il materiale filatelico da obliterare, debitamente affrancato a cura dei richiedenti, dovr pervenire allUfficio Obliterazioni delle Poste Vaticane entro il 3 aprile 2013.
BENEDETTO
Fregio di Isabella Ducrot
XVI
2005
19 APRILE Viene eletto Papa in meno di 24 ore nel conclave pi numeroso della storia i cardinali presenti sono 115 e prende il nome di Benedetto XVI. 24 APRILE Inizio solenne del ministero di pastore universale della Chiesa. 28 APRILE Dispensa dai termini prescritti per linizio della causa di beatificazione e canonizzazione di Giovanni Paolo II, che poi beatifica personalmente il 1 maggio 2011. 14 MAGGIO Prime beatificazioni con il ripristino della prassi anteriore al 1971, secondo la quale il Papa presiede non le cerimonie di beatificazione tenute in genere nelle diverse diocesi ma soltanto quelle di canonizzazione per la proclamazione di nuovi santi, che si svolgono invece a San Pietro il 23 ottobre 2005, il 15 ottobre 2006, l11 maggio 2007 (eccezionalmente a So Paulo, in Brasile), il 3 giugno 2007, il 12 ottobre 2008, il 26 aprile 2009, l11 ottobre 2009, il 17 ottobre 2010, il 23 ottobre 2011, il 21 ottobre 2012. 29 MAGGIO Visita a Bari, a conclusione del ventiquattresimo congresso eucaristico nazionale. 24 GIUGNO Visita ufficiale al Quirinale al presidente della Repubblica italiana Carlo Azeglio Ciampi. 28 GIUGNO Motuproprio per lapprovazione e la pubblicazione del Compendio del Catechismo della Chiesa cattolica. 18-21 AGOSTO Viaggio a Colonia per la ventesima giornata mondiale della giovent. 20 SETTEMBRE Intervista alla televisione statale polacca. 24
SETTEMBRE
19 GIUGNO Visita alla diocesi di San Marino - Montefeltro. 24 GIUGNO Lettera in occasione del centocinquantesimo anniversario dellOsservatore Romano. 29 GIUGNO Celebra il sessantesimo anniversario dellordinazione sacerdotale. 18-21 AGOSTO Viaggio a Madrid per la ventiseiesima giornata mondiale della giovent. 11 SETTEMBRE Visita ad Ancona, a conclusione del venticinquesimo congresso eucaristico nazionale. 22-25 SETTEMBRE Viaggio in Germania (Berlino, Erfurt, Etzelsbach, Freiburg). Il 22 settembre parla al Parlamento federale nel Reichstag di Berlino. 9
OTTOBRE
11 OTTOBRE Con il motuproprio Porta fidei viene indetto nel cinquantesimo anniversario dellinizio del concilio Vaticano II (11 ottobre 1962) un anno della fede dall11 ottobre 2012 al 24 novembre 2013. 27 OTTOBRE Visita ad Assisi per una giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo con rappresentanti di diverse confessioni cristiane, di altre religioni e del mondo laico nel venticinquesimo anniversario dellincontro convocato da Giovanni Paolo II (27 ottobre 1986). 18-20
NOVEMBRE
1-2
SETTEMBRE
Visita a Loreto.
del Sinodo dei vescovi per lAfrica, sulla cui base viene pubblicata lesortazione apostolica post-sinodale Africae munus (19 novembre 2011), consegnata agli episcopati africani durante il viaggio in Benin. 4 NOVEMBRE Costituzione apostolica Anglicanorum coetibus sullistituzione di ordinariati personali per anglicani che entrano nella piena comunione con la Chiesa cattolica. 8
NOVEMBRE
Viaggio in Benin.
Visita a Napoli.
18 DICEMBRE Visita al carcere romano di Rebibbia, dove risponde alle domande di alcuni detenuti.
Signori Cardinali, venerati Fratelli nellEpiscopato e nel Sacerdozio, cari fratelli e sorelle! iamo riuniti attorno allaltare per celebrare solennemente i santi Apostoli Pietro e Paolo, principali Patroni della Chiesa di Roma. Sono presenti, ed hanno appena ricevuto il Pallio, gli Arcivescovi Metropoliti nominati durante lultimo anno, ai quali va il mio speciale e affettuoso saluto. presente anche, inviata da Sua Santit Bartolomeo I, una eminente Delegazione del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, che accolgo con fraterna e cordiale riconoscenza. In spirito ecumenico sono lieto di salutare e ringraziare The Choir of Westminster Abbey, che anima la Liturgia assieme alla Cappella Sistina. Saluto anche i Signori Ambasciatori e le Autorit civili: tutti ringrazio per la presenza e per la preghiera.
promessa fatta a Pietro: a lui, in quanto fedele amministratore del messaggio di Cristo, spetta di aprire la porta del Regno dei Cieli, e di giudicare se accogliere o respingere (cfr. Apocalisse 3, 7). Le due immagini quella delle chiavi e quella del legare e sciogliere esprimono pertanto significati simili e si rafforzano a vicenda. Lespressione legare e sciogliere fa parte del linguaggio rabbinico e allude da un lato alle decisioni dottrinali, dallaltro al potere disciplinare, cio alla facolt di infliggere e di togliere la scomunica. Il parallelismo sulla terra... nei cieli garantisce che le decisioni di Pietro nellesercizio di questa sua funzione ecclesiale hanno valore anche davanti a Dio. Nel capitolo 18 del Vangelo secondo Matteo, dedicato alla vita della comunit ecclesiale, troviamo un altro detto di Ges rivolto ai discepoli: In verit vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sar legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sar sciolto in cielo (Matteo 18, 18). E san Giovanni, nel racconto dellapparizione di Cristo risorto in mezzo agli Apostoli alla sera di Pasqua, riporta questa parola del Signore: Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati (Giovanni 20, 22-23). Alla luce di questi parallelismi, appare chiaramente che lautorit di sciogliere e di legare consiste nel potere di rimettere i peccati. E questa grazia, che toglie energia alle forze del caos e del male, nel cuore del mistero e del ministero della Chiesa. La Chiesa non una comunit di perfetti, ma di peccatori che si debbono riconoscere bisognosi dellamore di Dio, bisognosi di essere purificati attraverso la Croce di Ges Cristo. I detti di Ges sullautorit di Pietro e degli Apostoli lasciano trasparire proprio che il potere di Dio amore, lamore che irradia la sua luce dal Calvario. Cos possiamo anche comprendere perch, nel racconto evangelico, alla confessione di fede di Pietro fa seguito immediatamente il primo annuncio della passione: in effetti, Ges con la sua morte ha vinto le potenze degli inferi, nel suo sangue ha riversato sul mondo un fiume immenso di misericordia, che irriga con le sue acque risanatrici lumanit intera. Cari fratelli, come ricordavo allinizio, la tradizione iconografica raffigura san Paolo con la spada, e noi sappiamo che questa rappresenta lo strumento con cui egli fu ucciso. Leggendo, per, gli scritti dellApostolo delle genti, scopriamo che limmagine della spada si riferisce a tutta la sua missione di evangelizzatore. Egli, ad esempio, sentendo avvicinarsi la morte, scrive a Timoteo: Ho combattuto la buona battaglia (2 Timoteo 4, 7). Non certo la battaglia di un condottiero, ma quella di un annunciatore della Parola di Dio, fedele a Cristo e alla sua Chiesa, a cui ha dato tutto se stesso. E proprio per questo il Signore gli ha donato la corona di gloria e lo ha posto, insieme con Pietro, quale colonna nelledificio spirituale della Chiesa. Cari Metropoliti: il Pallio che vi ho conferito vi ricorder sempre che siete stati costituiti nel e per il grande mistero di comunione che la Chiesa, edificio spirituale costruito su Cristo pietra angolare e, nella sua dimensione terrena e storica, sulla roccia di Pietro. Animati da questa certezza, sentiamoci tutti insieme cooperatori della verit, la quale sappiamo una e sinfonica, e richiede da ciascuno di noi e dalle nostre comunit limpegno costante della conversione allunico Signore nella grazia dellunico Spirito. Ci guidi e ci accompagni sempre nel cammino della fede e della carit la Santa Madre di Dio. Regina degli Apostoli, prega per noi! Amen.
Eugne Burnand, I discepoli Pietro e Giovanni corrono al sepolcro il mattino della Risurrezione (particolare, 1898)
NOVEMBRE
2008
16 GENNAIO Viene pubblicato il discorso preparato per una visita alluniversit di Roma La Sapienza alla quale deve invece rinunciare per lopposizione di una piccola minoranza di docenti e studenti. 5 FEBBRAIO Pubblicazione del nuovo Oremus et pro Iudaeis per ledizione del Missale Romanum del 1962. 15-21 APRILE Viaggio negli Stati Uniti dAmerica (Washington e New York, dove il 18 parla allassemblea generale dellOrganizzazione delle Nazioni unite). 17-18 14-15
MAGGIO GIUGNO
2012
23-29 MARZO Viaggio in Messico e a Cuba (Len, Guanajuato, Santiago de Cuba e La Habana, dove il 28 marzo incontra Fidel Castro). 25 APRILE Costituzione della commissione cardinalizia incaricata di indagare sulla vicenda della divulgazione di documenti riservati e poi ricevuta in udienza il 16 giugno, il 26 luglio, il 17 dicembre e il 25 febbraio 2013 a conclusione dellincarico. 10 MAGGIO Canonizzazione equipollente di Ildegarda di Bingen, poi proclamata dottore della Chiesa insieme a san Giovanni dAvila il 7 ottobre. 13
MAGGIO
2-23 OTTOBRE Presiede lundicesima assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi sullEucaristia, dove per la prima volta introdotto il dibattito libero e sulla cui base viene pubblicata lesortazione apostolica postsinodale Sacramentum caritatis (22 febbraio 2007). 18 DICEMBRE Durante lAvvento, prima visita a una parrocchia romana. Le altre si tengono, in Quaresima e in Avvento, il 26 marzo e il 10 dicembre 2006, il 25 marzo e il 16 dicembre 2007, il 24 febbraio e il 30 novembre 2008, il 29 marzo 2009, il 7 marzo e il 12 dicembre 2010, il 20 marzo e l11 dicembre 2011, il 4 marzo e il 16 dicembre 2012. 22 DICEMBRE Discorso alla Curia romana sul concilio Vaticano II. 25
DICEMBRE
2010
17
GENNAIO
15-16 FEBBRAIO Incontro con i vescovi irlandesi sulla questione degli abusi sessuali, seguito da una lettera ai cattolici dIrlanda pubblicata il 19 marzo. 14
MARZO
17-18
APRILE
28 GIUGNO Apertura di un anno paolino, concluso il 28 giugno 2009. 12-21 LUGLIO Viaggio a Sydney per la ventitreesima giornata mondiale della giovent. 7
SETTEMBRE
1 MAGGIO Comunicato sulla visita apostolica ai legionari di Cristo. 2 MAGGIO Visita a Torino per lostensione della Sindone. 11-14 MAGGIO Viaggio in Portogallo (Lisbona, Ftima, Porto). 4-6 4
GIUGNO
1-3 GIUGNO Visita a Milano per la conclusione del settimo incontro mondiale delle famiglie. 26 GIUGNO Visita alle zone terremotate dellEmilia Romagna. 9 15
LUGLIO LUGLIO
Davanti alla Basilica di San Pietro, come tutti sanno bene, sono collocate due imponenti statue degli Apostoli Pietro e Paolo, facilmente riconoscibili dalle loro prerogative: le chiavi nella mano di Pietro e la spada tra le mani di Paolo. Anche sul portale maggiore della Basilica di San Paolo fuori le mura sono raffigurate insieme scene della vita e del martirio di queste due colonne della Chiesa. La tradizione cristiana da sempre considera san Pietro e san Paolo inseparabili: in effetti, insieme, essi rappresentano tutto il Vangelo di Cristo. A Roma, poi, il loro legame come fratelli nella fede ha acquistato un significato particolare. Infatti, la comunit cristiana di questa Citt li consider come una specie di contraltare dei mitici Romolo e Remo, la coppia di fratelli a cui si faceva risalire la fondazione di Roma. Si potrebbe pensare anche a un altro parallelismo oppositivo, sempre sul tema della
2006
24 MARZO Primo concistoro per la creazione di 15 cardinali. Ne seguono altri quattro: il 24 novembre 2007 (crea 23 cardinali), 20 novembre 2010 (crea 24 cardinali), il 18 febbraio 2012 (crea 22 cardinali) e il 4 novembre 2012 (crea 6 cardinali). 25-28 MAGGIO Viaggio in Polonia (Varsavia, Czstochowa, Cracovia, Wadowice, Auschwitz, Birkenau). 8-9 LUGLIO Viaggio a Valencia, in Spagna, per il quinto incontro mondiale delle famiglie. 1
SETTEMBRE
Visita a Cagliari.
12-15 SETTEMBRE Viaggio in Francia (Parigi, dove il 12 tiene un discorso al Collge des Bernardins, e Lourdes, nel centocinquantesimo anniversario delle apparizioni mariane). 4 OTTOBRE Visita ufficiale al Quirinale al presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano. 5-26 OTTOBRE Presiede la dodicesima assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi sulla Parola di Dio, in seguito alla quale viene pubblicata lesortazione apostolica post-sinodale Verbum Domini (30 settembre 2010). 19
OTTOBRE
Viaggio a Cipro.
LUGLIO
Visita a Sulmona.
14-16 SETTEMBRE Viaggio in Libano (Beirut, Harissa, Baabda, Bzommar, Bkerk, Charfet). 4 OTTOBRE Visita a Loreto a cinquantanni da quella di Giovanni XXIII. 7-28 OTTOBRE Presiede la tredicesima assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi sulla nuova evangelizzazione. 11 OTTOBRE Apre in piazza San Pietro lanno della fede nel cinquantesimo anniversario dellinizio del concilio Vaticano II. 10 NOVEMBRE Motuproprio Lingua Latina per listituzione della Pontificia Accademia di Latinit. 11 NOVEMBRE Motuproprio Intima Ecclesiae natura sul servizio della carit. 12 DICEMBRE Al termine delludienza generale lancia il suo primo tweet in otto lingue, alle quali dal 20 gennaio si aggiunge il latino. 22 DICEMBRE Visita in carcere il suo ex aiutante di camera arrestato il 23 maggio, poi processato e condannato il 6 ottobre a tre anni di reclusione (ridotti a un anno e sei mesi) per la sottrazione di documenti riservati al quale comunica la concessione della grazia. 29 DICEMBRE Preghiera in piazza San Pietro con i partecipanti allincontro europeo della comunit di Taiz.
26-31 LUGLIO Intervista al giornalista tedesco Seewald sul pontificato, la Chiesa e i segni dei tempi per il volume Licht der Welt (Luce del mondo), pubblicato il 22 novembre 2010. 5
SETTEMBRE
16-19 SETTEMBRE Viaggio nel Regno Unito. Il 17 a Londra parla a Westminster Hall e il 19 a Birmingham proclama beato il cardinale John Henry Newman. 21 SETTEMBRE Motuproprio Ubicumque et semper con il quale viene istituito il Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione. 3
OTTOBRE
Visita a Pompei.
9-14 SETTEMBRE Viaggio in Baviera (Monaco, Alttting e Ratisbona, dove il 12 tiene una lectio magistralis alluniversit). 19 OTTOBRE Visita a Verona per il quarto convegno nazionale della Chiesa italiana. 28 NOVEMBRE - 1 DICEMBRE Viaggio in Turchia (Ankara, Efeso, Istanbul).
2009
21 GENNAIO Revoca della scomunica ai quattro vescovi consacrati nel 1988 dallarcivescovo Marcel Lefebvre senza mandato della Santa Sede, a cui fa seguito il 10 marzo una lettera ai vescovi della Chiesa cattolica. 17-23
MARZO
Viaggio a Palermo.
10-24 OTTOBRE Presiede lassemblea speciale del Sinodo dei vescovi per il Medio Oriente, sulla cui base viene pubblicata lesortazione apostolica post-sinodale Ecclesia in medio oriente (14 settembre 2012), consegnata agli episcopati della regione durante il viaggio in Libano. 18
OTTOBRE
2007
16 APRILE Pubblicazione del primo volume dellopera dedicata a Ges. Il secondo viene pubblicato il 10 marzo 2011 e il terzo, conclusivo, il 21 novembre 2012. 21-22 APRILE Visita a Vigevano e Pavia, dove prega davanti alle reliquie di santAgostino. 9-14 MAGGIO Viaggio in Brasile. Il 13 apre ad Aparecida la quinta conferenza generale dellepiscopato latinoamericano e dei Caraibi. 27
MAGGIO
28 APRILE Visita in Abruzzo colpito da un grave terremoto. 8-15 MAGGIO Viaggio in Terra Santa (Giordania, Israele, Palestina). 24
MAGGIO
Lettera ai seminaristi.
6-7 NOVEMBRE Viaggio in Spagna (Santiago de Compostela e Barcellona, dove il 7 novembre presiede la dedicazione del tempio della Sagrada Famlia). 30 DICEMBRE Motuproprio per la prevenzione e il contrasto delle attivit illegali in campo finanziario e monetario.
2013
6 GENNAIO Ordina vescovi quattro prelati, fra i quali il suo segretario particolare Georg Gnswein, nominato prefetto della Casa pontificia il 7 dicembre. 11 FEBBRAIO Al termine del concistoro ordinario pubblico annuncia la decisione di rinunciare al pontificato. 22 FEBBRAIO Motuproprio Normas nonnullas che sostituisce alcune norme relative allelezione papale e che entra in vigore il 25 febbraio. 28
FEBBRAIO
2011
17 MARZO Messaggio al presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano per il centocinquantesimo anniversario dellunit dItalia. 27
MARZO
11 GIUGNO Motuproprio con cui ripristina la norma tradizionale sulla maggioranza richiesta nellelezione papale. 17
GIUGNO
2 LUGLIO Motuproprio Ecclesiae unitatem con il quale la Pontificia commissione Ecclesia Dei viene integrata nella Congregazione per la dottrina della fede. 6 SETTEMBRE Visita a Viterbo e Bagnoregio, dove venera le reliquie di san Bonaventura. 26-28 4-25
SETTEMBRE
Visita ad Assisi.
Visita al sacrario delle Fosse ardeatine. Visita ad Aquileia e Venezia. Viaggio in Croazia.
7 LUGLIO Motuproprio Summorum pontificum sulla liturgia romana anteriore alla riforma del 1970.
7-8 4-5
MAGGIO GIUGNO
OTTOBRE
Jean Guitton, Il concilio: Tu dormi Signore (1962, Collezione arte e spiritualit, Brescia)
Giovanni Paolo II! Il Papa che per ben 26 anni stato nostro pastore e guida nel cammino attraverso questo tempo. Egli varcava la soglia verso laltra vita entrando nel mistero di Dio. Ma non compiva questo passo da solo. Chi crede, non mai solo non lo nella vita e neanche nella morte. In quel momento noi abbiamo potuto invocare i santi di tutti i secoli i suoi amici, i suoi fratelli nella fede, sapendo che sarebbero stati il corteo vivente che lo avrebbe accompagnato nellaldil, fino alla gloria di Dio. Noi sapevamo che il suo arrivo era atteso. Ora sappiamo che egli fra i suoi ed veramente a casa sua. Di nuovo, siamo stati consolati compiendo il solenne ingresso in conclave, per eleggere colui che il Signore aveva scelto. Come potevamo riconoscere il suo nome? Come potevano 115 Vescovi, provenienti da tutte le culture ed i Paesi, trovare colui al quale il Signore desiderava conferire la missione di legare e sciogliere? Ancora una volta, noi lo sapevamo: sapevamo che non siamo soli, che siamo circondati, condotti e guidati dagli amici di Dio. Ed ora, in questo momento, io debole servitore di Dio devo assumere questo compito inaudito, che real-
prio nei tristi giorni della malattia e della morte del Papa questo si manifestato in modo meraviglioso ai nostri occhi: che la Chiesa viva. E la Chiesa giovane. Essa porta in s il futuro del mondo e perci mostra anche a ciascuno di noi la via verso il futuro. La Chiesa viva e noi lo vediamo: noi sperimentiamo la gioia che il Risorto ha promesso ai suoi. La Chiesa viva essa viva, perch Cristo vivo, perch egli veramente risorto. Nel dolore, presente sul volto del Santo Padre nei giorni di Pasqua, abbiamo contemplato il mistero della passione di Cristo ed insieme toccato le sue ferite. Ma in tutti questi giorni abbiamo anche potuto, in un senso profondo, toccare il Risorto. Ci stato dato di sperimentare la gioia che egli ha promesso, dopo un breve tempo di oscurit, come frutto della sua resurrezione. La Chiesa viva cos saluto con grande gioia e gratitudine voi tutti, che siete qui radunati, venerati Confratelli Cardinali e Vescovi, carissimi sacerdoti, diaconi, operatori pastorali, catechisti. Saluto voi, religiosi e religiose, testimoni della trasfigurante presenza di Dio. Saluto voi, fedeli laici, immersi nel
gnore e lasciarmi guidare da Lui, cosicch sia Egli stesso a guidare la Chiesa in questa ora della nostra storia. Invece di esporre un programma io vorrei semplicemente cercare di commentare i due segni con cui viene rappresentata liturgicamente lassunzione del Ministero Petrino; entrambi questi segni, del resto, rispecchiano anche esattamente ci che viene proclamato nelle letture di oggi. Il primo segno il Pallio, tessuto in pura lana, che mi viene posto sulle spalle. Questo antichissimo segno, che i Vescovi di Roma portano fin dal IV secolo, pu essere considerato come unimmagine del giogo di Cristo, che il Vescovo di questa citt, il Servo dei Servi di Dio, prende sulle sue spalle. Il giogo di Dio la volont di Dio, che noi accogliamo. E questa volont non per noi un peso esteriore, che ci opprime e ci toglie la libert. Conoscere ci che Dio vuole, conoscere qual la via della vita questa era la gioia di Israele, era il suo grande privilegio. Questa anche la nostra gioia: la volont di Dio non ci aliena, ci purifica magari in modo anche doloroso e cos ci conduce a noi stessi. In tal modo, non serviamo soltanto Lui ma la
salvezza di tutto il mondo, di tutta la storia. In realt il simbolismo del Pallio ancora pi concreto: la lana dagnello intende rappresentare la pecorella perduta o anche quella malata e quella debole, che il pastore mette sulle sue spalle e conduce alle acque della vita. La parabola della pecorella smarrita, che il pastore cerca nel deserto, era per i Padri della Chiesa unimmagine del mistero di Cristo e della Chiesa. Lumanit noi tutti la pecora smarrita che, nel deserto, non trova pi la strada. Il Figlio di Dio non tollera questo; Egli non pu abbandonare lumanit in una simile miserevole condizione. Balza in piedi, abbandona la gloria del cielo, per ritrovare la pecorella e inseguirla, fin sulla croce. La carica sulle sue spalle, porta la nostra umanit, porta noi stessi Egli il buon pastore, che offre la sua vita per le pecore. Il Pallio dice innanzitutto che tutti noi siamo portati da Cristo. Ma allo stesso tempo ci invita a portarci lun laltro. Cos il Pallio diventa il simbolo della missione del pastore, di cui parlano la seconda lettura ed il Vangelo. La santa inquietudine di Cristo deve animare il pastore: per lui non indifferente che tante persone vivano nel deserto. E vi sono tante forme di deserto. Vi il deserto della povert, il deserto della fame e della sete, vi il deserto dellabbandono, della solitudine, dellamore distrutto. Vi il deserto delloscurit di Dio, dello svuotamento delle anime senza pi coscienza della dignit e del cammino delluomo. I deserti esteriori si moltiplicano nel mondo, perch i deserti interiori sono diventati cos ampi. Perci i tesori della terra non sono pi al servizio delledificazione del giardino di Dio, nel quale tutti possano vivere, ma sono asserviti alle potenze dello sfruttamento e della distruzione. La Chiesa nel suo insieme, ed i Pastori in essa, come Cristo devono mettersi in cammino, per condurre gli uomini fuori dal deserto, verso il luogo della vita, verso lamicizia con il Figlio di Dio, verso Colui che ci dona la vita, la vita in pienezza. Il simbolo dellagnello ha ancora un altro aspetto. NellAntico Oriente era usanza che i re designassero se stessi come pastori del loro popolo. Questa era unimmagine del loro potere, unimmagine cinica: i popoli erano per loro come pecore, delle quali il pastore poteva disporre a suo piacimento. Mentre il pastore di tutti gli uomini, il Dio vivente, divenuto lui stesso agnello, si messo dalla parte degli agnelli, di coloro che sono calpestati e uccisi. Proprio cos Egli si rivela come il vero pastore: Io sono il buon pastore... Io offro la mia vita per le pecore, dice Ges di se stesso (Giovanni 10, 14s). Non il potere che redime, ma lamore! Questo il segno di Dio: Egli stesso amore. Quante volte noi desidereremmo che Dio si mostrasse pi forte. Che Egli colpisse duramente, sconfiggesse il male e creasse un mondo migliore. Tutte le ideologie del potere si giustificano cos, giustificano la distruzione di ci che si opporrebbe al progresso e alla liberazione dellumanit. Noi soffriamo per la pazienza di Dio. E nondimeno abbiamo tutti bisogno della sua pazienza. Il Dio, che divenuto agnello, ci dice che il mondo viene salvato dal Crocifisso e non dai crocifissori. Il mondo redento dalla pazienza di Dio e distrutto dallimpazienza degli uomini. Una delle caratteristiche fondamentali del pastore deve essere quella di amare gli uomini che gli sono stati affidati, cos come ama Cristo, al cui servizio si trova. Pasci le mie pecore, dice Cristo a Pietro, ed a me, in questo momento. Pascere vuol dire amare, e amare vuol dire anche essere pronti a soffrire. Amare significa: dare alle pecore il vero bene, il nutrimento della verit di Dio, della
parola di Dio, il nutrimento della sua presenza, che egli ci dona nel Santissimo Sacramento. Cari amici in questo momento io posso dire soltanto: pregate per me, perch io impari sempre pi ad amare il Signore. Pregate per me, perch io impari ad amare sempre pi il suo gregge voi, la Santa Chiesa, ciascuno di voi singolarmente e voi tutti insieme. Pregate per me, perch io non fugga, per paura, davanti ai lupi. Preghiamo gli uni per gli altri, perch il Signore ci porti e noi impariamo a portarci gli uni gli altri. Il secondo segno, con cui viene rappresentato nella liturgia odierna linsediamento nel Ministero Petrino, la consegna dellanello del pescatore. La chiamata di Pietro ad essere pastore, che abbiamo udito nel Vangelo, fa seguito alla narrazione di una pesca abbondante: dopo una notte, nella quale avevano gettato le reti senza successo, i discepoli vedono sulla riva il Signore Risorto. Egli comanda loro di tornare a pescare ancora una
volta ed ecco che la rete diviene cos piena che essi non riescono a tirarla su; 153 grossi pesci: E sebbene fossero cos tanti, la rete non si strapp (Giovanni 21, 11). Questo racconto, al termine del cammino terreno di Ges con i suoi discepoli, corrisponde ad un racconto dellinizio: anche allora i discepoli non avevano pescato nulla durante tutta la notte; anche allora Ges aveva invitato Simone ad andare al largo ancora una volta. E Simone, che ancora non era chiamato Pietro, diede la mirabile risposta: Maestro, sulla tua parola getter le reti! Ed ecco il conferimento della missione: Non temere! Dora in poi sarai pescatore di uomini (Luca 5, 1-11). Anche oggi viene detto alla Chiesa e ai successori degli apostoli di prendere il largo nel mare della storia e di gettare le reti, per conquistare gli uomini al Vangelo a Dio, a Cristo, alla vera vita. I Padri hanno dedicato un commento molto particolare anche a questo singolare compito. Essi dicono cos: per il pesce, creato per lacqua, mortale essere tirato fuori dal mare. Esso viene sottratto al suo elemento vitale per servire di nutrimento alluomo. Ma nella missione del pescatore di uomini avviene il contrario. Noi uomini viviamo alienati, nelle acque salate della sofferenza e della morte; in un mare di oscurit senza luce. La rete del Vangelo ci tira fuori dalle acque della morte e ci porta nello splendore della luce di Dio, nella vera vita. proprio cos nella missione di pescatore di uomini, al seguito di Cristo, occorre portare gli uomini fuori dal mare salato di tutte le alienazioni verso la terra della vita, verso la luce di Dio. proprio cos: noi esistiamo per mostrare Dio agli uomini. E solo laddove si vede Dio, comincia veramente la vita. Solo quando incontriamo in Cristo il Dio vivente, noi conosciamo che cosa la vita. Non sia-
mo il prodotto casuale e senza senso dellevoluzione. Ciascuno di noi il frutto di un pensiero di Dio. Ciascuno di noi voluto, ciascuno amato, ciascuno necessario. Non vi niente di pi bello che essere raggiunti, sorpresi dal Vangelo, da Cristo. Non vi niente di pi bello che conoscere Lui e comunicare agli altri lamicizia con lui. Il compito del pastore, del pescatore di uomini pu spesso apparire faticoso. Ma bello e grande, perch in definitiva un servizio alla gioia, alla gioia di Dio che vuol fare il suo ingresso nel mondo. Vorrei qui rilevare ancora una cosa: sia nellimmagine del pastore che in quella del pescatore emerge in modo molto esplicito la chiamata allunit. Ho ancora altre pecore, che non sono di questo ovile; anchesse io devo condurre ed ascolteranno la mia voce e diverranno un solo gregge e un solo pastore (Giovanni 10, 16), dice Ges al termine del discorso del buon pastore. E il racconto dei 153 grossi pesci termina con la gioiosa constatazione: Sebbene fossero cos tanti, la rete non si strapp (Giovanni 21, 11). Ahim, amato Signore, essa ora si strappata! vorremmo dire addolorati. Ma no non dobbiamo essere tristi! Rallegriamoci per la tua promessa, che non delude, e facciamo tutto il possibile per percorrere la via verso lunit, che tu hai promesso. Facciamo memoria di essa nella preghiera al Signore, come mendicanti: s, Signore, ricordati di quanto hai promesso. Fa che siamo un solo pastore ed un solo gregge! Non permettere che la tua rete si strappi ed aiutaci ad essere servitori dellunit! In questo momento il mio ricordo ritorna al 22 ottobre 1978, quando Papa Giovanni Paolo II inizi il suo ministero qui sulla Piaz-
za di San Pietro. Ancora, e continuamente, mi risuonano nelle orecchie le sue parole di allora: Non abbiate paura, aprite anzi spalancate le porte a Cristo!. Il Papa parlava ai forti, ai potenti del mondo, i quali avevano paura che Cristo potesse portar via qualcosa del loro potere, se lo avessero lasciato entrare e concesso la libert alla fede. S, egli avrebbe certamente portato via loro qualcosa: il dominio della corruzione, dello stravolgimento del diritto, dellarbitrio. Ma non avrebbe portato via nulla di ci che appartiene alla libert delluomo, alla sua dignit, alledificazione di una societ giusta. Il Papa parlava inoltre a tutti gli uomini, soprattutto ai giovani. Non abbiamo forse tutti in qualche modo paura se lasciamo entrare Cristo totalmente dentro di noi, se ci apriamo totalmente a lui paura che Egli possa portar via qualcosa della nostra vita? Non abbiamo forse paura di rinunciare a qualcosa di grande, di unico, che rende la vita cos bella? Non rischiamo di trovarci poi nellangustia e privati della libert? Ed ancora una volta il Papa voleva dire: no! chi fa entrare Cristo, non perde nulla, nulla assolutamente nulla di ci che rende la vita libera, bella e grande. No! solo in questamicizia si spalancano le porte della vita. Solo in questamicizia si dischiudono realmente le grandi potenzialit della condizione umana. Solo in questamicizia noi sperimentiamo ci che bello e ci che libera. Cos, oggi, io vorrei, con grande forza e grande convinzione, a partire dallesperienza di una lunga vita personale, dire a voi, cari giovani: non abbiate paura di Cristo! Egli non toglie nulla, e dona tutto. Chi si dona a lui, riceve il centuplo. S, aprite, spalancate le porte a Cristo e troverete la vera vita. Amen.
In battello nella baia di Sydney per la giornata mondiale della giovent (17 luglio 2008)
Jean Guitton, Gli apostoli al concilio (1964, Collezione arte e spiritualit, Brescia)