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Clinica delle Malattie Tropicali e Subtropical! dell'Universita di Roma C e n t r o I t o l i a n o di G a s t r o e n t e r o l o g i a Direttore: Prof. Mario GIROLAMI R a s D e s t a D a m t e w H o s p i t a l , A d d i s - A b e b a Direttore e Primario Prof.

Giovanni RIZZOTTI

IL

LATIRISMO

IN

ETIOPIA

Prof. Giovanni RIZZOTTI

II latirismo, da lungo tempo scomparso dall''Eriropa, si osserva ancora in alcuni paesi tropicali ed e frequente in India. Nel 1947, in occasione di una carestia, Ferro-Luzzi ne osservo vari casi in Eritrea. Le ragioni che determinano Finsorgenza del latirismo non sono ben conoscmte : l'ingestione prolungata di quantita rilevanti di semi di IjCtthyrus sativus, o di specie affini, puo infatti determinate il manifestarsi della malattia, ma non ne e obbligatoriamente seguita. Tutti i trattati che si occupano deirargomento, ripor tano osservazioni secondo le quali la somministrazione di quantita anche modeste di alimenti ricchi in sostanze proteiche e in vitamine. impedirebbe, o renderebbe molto piu raro il manifestarsi delle eonseguenze dannose dell'uso del Lathyrus. Numerosi Autori, basandosi su tali osservazioni, avanzano l'ipotesi che il latirismo sia nella sua essenza non una sindrome tossica, ma una sindrome da carenza. Osservazioni che concordano con quelle sopra riferite si sono state recentemente ripetute dal Lai, che ha avuto occa sionc di studiare 219 casi della malattia, e da Rudra e Kant c ^e ne osservarono 133 casi: secoztdo i tre Autori citati, a { P-irita di quantita di latiro ingerito giornalmente, e a parita "' ourata dell'alimentazione con latiro, la malattia insorge , niolto piu raramente nelle persone che assieme al latiro usano fl ! ><mtita sensibili di altri alimenti. Lai ha rimpressione che 'tfione protettiva sia esercitata principalmente dagli alimenti m vitamina A o in carotene, Rudra e Kant, riten-

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gono che tale azione sia manifestata principalmente dai cibi ricchi in metionina. Esperimenti in animali, provano pero in modo sicuro, che nei semi di alcune specie di Lothyrus esiste una sostanza tossica che puo determinare. anche in presenza di una dieta sotto ogni rispetto sufficiente, la comparsa di tutte le classiche manifestazioni del latirismo. Recentemente Lee, usando semi di Latlujrus pusillus ha dimostrato che il latirismo si manifesta regolarmente e costantemente nei topo quando si somministri una sufficiente dose di semi, anche in presenza di una dieta sotto ogni punto di vista completa. Lewis, Fajans, Esterer. Shen e Oliphant, hanno confermato i risultati di Lee e, hanno inoltre dimostrato che la sostanza responsabile delFinsorgenza del latirismo, pu6 essere tolta dai semi sottoponendoli ad estrazione con alcool al 30 %, e che dopo tale trattamento i semi stessi possono essere usati come alimento senza alcun danno. II contrasto tra quanto viene osservato neH:uomo e i risultati ottenuti con la sperimentazione negli animali, puo essere spiegato ricordando che sindromi perfettamente uguah a quelle del latirismo, possono apparire neiruomo semphcemente in conseguenza dell'uso prolungato di diete incomplete. Gopalan in India, ha ossservato nelle classi povere il manifestarsi di sindromi assolutamente identiche al latirismo, in casi nei quali la ingestione di semi di Lathyrus o simili, era da escludere in modo assoluto, ma esisteva una storia di marcata e cronica iponutrizione. Casi perfettamente si-" mili sono stati inoltre osservati durante 1!ultima guen i m = campi di concentramento, nei quali i prigionieri erano statij per lungo tempo alimentati in modo insuft'iciente e con dietej incomplete (Spillane, Denny-Brown). Alia luce di queste osservazioni, appare infatti del tutt looico che la .sindrome che caratterizza il latirismo, insorg con maggiore frequenza quando all'uso del latiro si asso<?l 1 'influenza di diete insufficient, dato che ambedue le cat sembrano agire nello stesso senso e produrre le stesse seguenze. In Etiopia la malattia e conosciuta sotto il norn$ guaia bescta che significa letteralmente malattia tiro. Attualmente solo casi sporadic! di latirismo ven|

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osservati, ma secondo la tradizione popolare numerosi casi si sono verificati di tanto in tanto nel passato, in occasione di o-ravi carestie durante le .quali i semi di latiro erano il solo eommestibile che la maggior parte della popolazione poteva procurai-si. In 12 anni di perraanenza nel paese, lo scrivente ha potato osservare solo 3 casi di latirismo che verranno descritti nella presente nota.
CASISTICA CASO N ] II caso in parola venne osservato dallo scrivente nell'ottobre 1943. Si trattava di un pazientc ricoverato all'Ospedale Menelik, e che l'Au*tore fu chiamato a visitare in consulto. I dati che verranno ora riferiti .vengono desunti da appunti presi al momento della visita e da informazion1 successivamente fornite dai medici curanti. St tr ittava di un paziente dell'eta. di circa 20 anni, di misere condiziom economiche, che dichiarava di non aver mai sofferto di malat1 tie degne di nota, ma di essersi nutrito principalmente di semi di latiro iper i 3 mesi precedent} l'insorgenza della malattia in atto. T* Tale malattia era insorta subdoilamente con parestesie ai piedi, doU Jori mubcolari localizzati prevalentemente ai poipacci e con la comparsa *" -scosse e tremori agli arti inferior!: successivamente si era manifea difhcolta alia deambulazione. che si era andata progressivamente ravando fino a che il camminare era divenuto impbssibile. Si trattava di paziente in condizioni general! discrete e senza segni Ijnanifesti di avitaminosi: si deve pero notare che al momento della tita egh era ricoverato all'Ospedale gia da oltre un mese, e che duitc tale periodo era stato bene alimentato. L'esame cbiettivo non faeeva rilevare nulla di notevole al capo, >, art) superiori, torace, addome (dove erano presenti e normali i superficiali), apparato urogenitale. Agli arti inferiori era presente ata lperriflessia patellare e achillea e clono della rotula e del pie| ! presente il fenomeno di Babinski: presente il riflesso cremasterico: """' aa alterazione della sensibilita. II tono dei muscoli appariva aumentato, particolarmente per i rnuMi del polpaccio: nei movimenti -volontari della g-amba, il paziente nuscna ad esplicare una forza normale. vuando il paziente tentava di camminare, lo faeeva sulla punta gettando l'arto in avanti ed in fuori ad ogni passo, dopo mo tratto si manifestavano in uno o in ambedue gli arti infecloniche che provocavano la caduta del paziente, Erano stati praticati l'esame delle urine con risultato negative, .

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Kahn e Wassermann con risultato negativo, ed esarae emocrcmocitometrico che aveva posto in luce 1'esistenza di una anemia ipocromica di modico grado. La puntura lombare, aveva dato luogo a fuoriuscita di liquido limpido sotto .pressione normale, e gli esami su di esso praticati avevano' dato i seguenti risultati: Kahn e Wassermann negative; normale il contenuto di element! cellulari, glucosio, cloruri: Pandy e Nonne Appelt negative. Venne consigliata somministrazione di bromuri e di prodotti polivitaminici. Due mesi dopo 1'ammalato venne dimesso mentre le sue condizioni si presentavano invariate, e perduto di vista.

CASO N. 2. All Dun, etiopico, di anni 31,- contadino. Proviene da una localita a pochi chilometri da Gore dove ha sempre abitato. Si presenta all'Ambulatorio dell'Imperial Ethiopian Medical Research Institute il 22/10/1946. Nulla di notevole neila anaronesi familiare e nella anamnesi fisiologica.
ANAMNESI PATOLOGICA :

Pare abbia sofferto dei comuni! esantemi dell'infanzia : ha avuto piu riprese malaria che si e curata! con iniezioni e con medicinali bocca di cui non sa dire la natura.! Negli ultimi sei mesi, afferma I di avere avuto difficolta che e di essersi nutrito prevalentemente a base di semi di latir"' "S" riferisce pero, di. aver anche spesso fatto uso di altri alimenti e " a" lentemente di latte, burro e bananc. Tali affermazioni sono coni - ite dai familiari e dagli accompagnatori. secondo i quali il paziente ' '*" vuto ogni giorno almeno un buon ticchiere di latte crudo, ed hi> "iiB" giato qualche banana aJmeno una v(olta alia setimana. Circa due mesi fa, alia mattina al risveglio, dopo una no < W" lativamente fresca e umida, avverti! dolori alia regione lombare n01* che non riusciva a muovere normalmente gli arti inferiori. Quandc ^ n , , ' , di camminare, la deambulazione gli riusci molto difficile. Non > ! _ViJ manifestata febbre, non avvertiva alterazione delle condizioni g:ierafc?_.l>" non osservo disturbi a carico degh' sfinteri. Da tale giorno la sintomatologia rimase invariata.
ESAME OBIETTWO :

Paziente in buone condizioni generali, mucose visibili da co .,-|^^_ i male, sviluppo scheletrico regolare. Nulla di notevole al caPzU *&'*

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torace, arti superiors. Si notano epato e splenomegalia di modico grade, da collegarsi con ogni probability con la pregressa malaria. Null'altro all'addome, nulla all'apparato urogenitale. Agli arti inferior! si nota marcata iperriflessia patellare e ach-illea, clono della rotula e del piede: presente il fenomeno di Babinski: presente il riflesso cremasterico: nessuna alterazione della sensibilita. II tono dei muscoli appare aumentato: ma nei movknenti volontari il paziente riesce solo a sviluppare una forza inferiore al normale. II paziente puo compiere con 1'aiuto di due bastoni, brevi tratti di cammino. Durante la deambulazione egli .posa in terra solo la parte anteriore del ipiede, e si muove con evidente precauzione. Di tan to in tanto nell'uno o nell'altro arto, si manifestano scosse muscolari che costringono il paziente a fermarsi e minacciano di farlo cadere: in tali occasioni egli si appoggia sull'altro arto e sui due bastoni, fino a che le scosse cessano.
ESAMI ESEGUITI:

Esame delle urine: negative Esame emocromocitovietrico: globuli Tossi 5.800.000; emoglobina 85 % ; globuli bianchi 8.4O0; pol. neutrofili 64 % ; pol. eosinofili 4 % ; pol. ba-sofili 0 %; linfociti 26 %; monociti 6 %. Tempo di sedimentazione delle evinzie : in un'ora 6. Esame di fed: -negative < Kahn, Wassermann, Price : negative. Puniura lombare: fuoriuscita di liquido limpido sotto pressione nor\ male. Esami sul liquido cefalo-rachidiano: normale il contenuto cellulare, glucosio 0,52 % 0 , cloruri :0,75 %0, Pandy e Nonne Appelt negative, n J'Kahn e Wassermann negative. t ' Vennero prescritti prodotti polivitaminici per os e mistura Baccelli. Tl paziente rifiuto il ricovero ospitaliero e riparti per Gore. ^ Secondo notizie inviate dopo circa 6 mesi il malato era lievemente migliorato.

CASO N. 3. Makonnen Aptewold.e, etiopico, di anni 37. contadino. Proviene dal Tigrai dove abit.a da circa 12 anni. Viene accolto nel Heparto Medico delPOspedale Ras Desta il 24/12/-1951. Nrulla di notevole nella anamnesi familiare e fisiologica,
i PATOLOGICA :

Affcrma di aver sofferto di dermotifo circa 15 anni fa e di aver <i T' 0 - ^U'' v ' t e ^J malaria che ven-ne curata con somministrazioni tl "i:no. iniezioni di Atebrin e eon altri medicinali di cui egli non

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ricorda il nome. Circa un anno e mezzo fa, trovandosi in difficile condizione economica, incomincio a nutrirsi in modo insufficiente e prevalentemente a base di semi di latiro e continue* ad usare tale sistema di alimentazione per circa 6 mesi. Dopo circa 4 mesi dall'inizio delI'alimentazione a base di latiro, incomincio ad awertire parestesie agli arti inferior! e dolori alia regione lombare: successivamente comparve difficolta alia deambulazione che ando progressivamente aggravandosi. Da circa un anno egli puo camminare soltanto con l'aiuto di un'altra persona. L'appetito e la digestione si conservano normali, non esistono disturbi degli sfinteri. i! potere sessuale non e scomparso ma e nettamente djminuito. Da.un anno il paziente puo usufruire di una alimentazione sufficiente come quantity, e come qualita.
ESAME OBiErrrvo:

Paziente in discrete condizioni generali, colore delle mucose visibili normale., sviluppo scheletrico normale, nulla a carico dell'apparato linfoghiandolare. Nulla di notevole al capo, collo, torace. arti superiori. l/'addome si presents normale all'ispezione. trattabile, indolente, i riflessi superficiali sono presenti e normali. II fegato presenta limite superiore normale e deborda di circa 1 dito sulla emiclaveare nelle profonde inspirazioni, appare di consistenza aumentata, presenta marguie ^ lievemente arrotondato. superficie liscia regolare, e modicameate do-' lente. La milza deborda di un dito dall'arto costale, e dura, indolente.;^ Agli arti inferiori si nota : aumentato tono dei muscoli con nuzione della forza. spiccata iperriflessia patellare e achillea, clono dek| la rotula e del piede. Babinski e Oppenheim positivi, riflessi cremajj sterici presenti. Nulla a carico della sensibilita superficiale e profondaf? II paziente si rifiuta di tentare di camminare senza 1'ausilio dij altra persona. Nella deambulazione egli appoggia sul terreno solo laj parte anteriore del piede, e per riportare il piede in avanti Jo P ^ in fuori con movimento semicircolare. Egli si muove lentamente, precauzione; di tanto in tanto si manifestano scosse cloniehe ad uno 0 | ad ambedue gli arti inferiori e in tale momento egli, per non cade si aggrappa alJa persona che io accompagna.
ESAMI ESEGUITI :

Esame. delle urine : negative Esame emocromocitametrico: G.R. 6.140.O00, Hb. S.2O0, P. neutrofili 55 %, P. eosinofili S %, P. basofili 0 28 %, monociti 9 %. Tempo di sedimentazione delle emazic : in un'ora S. Esame microscopico delle fed: presenza di rare uova e di trofozoiti e cisti di Entamoeba coli. Kahn, Wassermann, Price: negative. Ricerca degli emoparassiti: negativa.

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Puntura lombare: fuoriuscita di liquklo limpido. sotto pressione normale. Esami sul liquido cefalo-rachidiano : element] cellulari, un linfocita per mmc. : glucosio 0,43 %o, cloruri 0.72 % 0 : Pandy e Nonne Appelt negative, Kahn e Wassermann negative, Esame radiologico delta colonna vertebraie: negative
DECORSO:

Venne praticato con successo trattamento per la eliminazione deoli ascaridi. Venne successivamente iniziato trattamento antimalarico a base -di chinino e plasmochina, e trattamento tonico e ricostituente generale a base di prodotti polivitaminici ed estratti epatici. Oopo 10 giorni di permanenza in Ospedale il paziente voile essere dimesso per continuare le cure a domicilio. Rivisto dopo un rnese, appariva in migliori condizioni generali, ma la sintomatologia obiettiva e soggettiva a carico degli arti inferiori. persisteva invariata.

DiscusSIONE E CONCLUSIONI

Casi sporadici di latirisnio si veril'icano ancor oggi in Eliopia, e l'Autore ne descrive tre casi osservati nel corso di 12 anni. Uno dei detti casi (caso n. 2) presenta notevole inteie^se in quanto si trattava di persona di condizioni econonnche non del tutto misere, che aveva potuto usut'ruire di urn alimentazione variata e sufficientemente ricca in protcine e fattori vitaminici. II fatto che la sindrome si sia maniiestata in questo paziente, conferma le osservazioni ed i risultati sperimentali secondo i quali una sostanza tossica specificamente agente sul midollo spinale e presente, o pu6 esscie presente nei semi di Lathyrus satkms.

RIASSUNTO cngono descritti tre casi di latirisnio, uno in paziente proveniente g'one di Gore, due in pazienti provenienti dal Tigrai. '1 m a *e flota in Et-iopia tiopia sotto il nome n o e di d guaia bescta che ch l t t lctt l eralmente malattia da latiro, e secondo la tradizione popo,C' n u r n e r osi casi di essa si sono verificati di tanto in tanto nel pas'> "' occasione di carestie.
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RESUM E L'auteur decrit trois cas de lathyrisme. Un des patients venait de hi region de Gore, les deux autres du Tigre. La maladie est connue en Ethiopie sous le nom de guaia bescta , ee qui signifie litteralement: maladie procuree par le lathyrus. La tradition populaire rappelle des nombreux cas de lathyrisme dans le passe a l'occasion de famines.

S U MMAR Y A description is given of three cases of lathyrism; one coming from the region' of Gore and two from Tigrai. The disease is known in Ethiopia under the name < c guaia bescta which means literally < disease by lathyrus . It is common belief that cases of lathyrism were numerous in the past during periods of famine.

ZU SAMME N F ASSU NG Es werden drei Fiille Lathyrismus beschrieben. einer aus Gore und zwei aus Tigrai. Die Krankheit ist in Aethiopien unter den namen guaia bescta bekannt, wortlich Platterbsenkrankheit, und es wird berichtet, dass solche Fiille zahlreich wiihrend Zeiten von Hungersnot gewesen sind.

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