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Pareto Ecienza e equilibrio economico generale

Maurizio Motolese Universit` Cattolica di Milano a March 10, 2013

Introduzione.

Le seguenti pagine sono un approfondimento analitico dei problemi di scelta ottima di consumatori e imprese e dellanalisi di equilibrio economico generale a cui segue un esercizio numerico per il corso di Politica Economica (Laurea triennale).

Il criterio di Ecienza Paretiana

Il criterio di Ecienza Paretiana ` un giudizio di valore che permette di e confrontare diverse allocazioni economiche. Denizione 1 Una allocazione ` Pareto-Eciente se non esiste alcuna e allocazione nella quale almeno qualcuno guadagna, ma nessuno perde. Consideriamo le seguenti allocazioni A, B e C del bene X su 3 individui , e Individui Allocazioni A 20 20 20 B 11 10 20 C 25 10 20 e osserviamo quanto segue: A B: lallocazione A domina lallocazione B per il fatto che gli individui e rispettivamente ottengono 9 e 10 unit` in pi` del bene X, a u mentre lindividuo non perde nulla e mantiene la medesima quantit`. a B C: lallocazione B ` dominata dallallocazione C per il fatto che e lindividuo ottiene 14 unit` in pi` del bene X, e mentre gli individui a u e non perdeno nulla e mantengono la medesima quantit`. a A ? C: nel confronto tra A e C non possiamo esprimere alcuna valutazione secondo il criterio di Pareto. A e C risultano essere nonconfrontabili. Il criterio di ecienza paretiana consiste in un confronto tra vettori e poich` e i vettori non sono sempre confrontabili il criterio di Pareto pu` fornire un o ordinamento incompleto.

Lequilibrio economico generale

Vogliamo considerare come in una economia di mercato si coordinano le decisioni individuali, di famiglie e imprese, e si raggiunge un equilibrio economico generale di tipo walrasiano e concorrenziale. Lobiettivo di uneconomia walrasiana ` costituito dal raggiungimento di unallocazione di equilibrio delle e risorse attraverso i prezzi (Mercato). Il meccanismo di coordinamento ` descritto dalla metafora Smithiana e della mano invisibile secondo cui il mercato coordina le decisioni individuali: . . . perseguendo il suo interesse, lindividuo spesso persegue linteresse della societ` in modo molto pi` ecace di quanto intende eettivamente a u perseguirlo. In tale contesto i prezzi rappresentano i segnali informativi che regolano le contrattazioni e ciascun operatore per ottimizzare il proprio risultato economico individuale non ha il bisogno di avere informazioni sulle strategie degli altri agenti che compongono il sistema, ma solo sui prezzi di mercato.

3.1

La funzione di eccesso di domanda aggregata e la legge di Walras

La funzione di eccesso di domanda aggregata, in una economia di puro scambio, ` data dalla dierenza tra la somma della domanda dei consumatori e e le loro dotazioni iniziali:
N N

Z(p) =
i=1

xi (p, pi )
i=1

Un vettore di prezzi per L beni ` un vettore di equilibrio se rende uguale e la domanda alloerta nei mercati di tutti i beni, cio` se: e Zl (p ) = 0 l = 1, . . . , L

La funzione di eccesso di domanda aggregata Z(p) ha le seguenti propriet`: a 1. Z(p) ` una funzione continua; e 3

2. Z(p) = Z(kp): la funzione ` omogenea di grado zero. e 3. pZ(p) = 0: la funzione di eccesso di domanda aggregata soddisfa la legge di Walras. Ovvero, il valore delleccesso di domanda aggregata ` identicamente uguale a zero per ogni vettore di e prezzi strettamente positivo (che include anche il vettore di equilibrio p ):
N N

pZ(p) = p
i=1

xi (p, pi ) p
i=1

i = 0

Una importante implicazione della legge di Walras ` che in una economia e in cui esistano n mercati, se n 1 mercati sono in equilibrio allora anche ln-esimo mercato dovr` essere in equilibrio. a

Figura 1: La funzione di eccesso di domanda aggregata. Nella gura 1(a) abbiamo la situazione pi` semplice di unicit` e stau a bilit` dellequilibrio. Nella gura 1(b) abbiamo la situazione di molteplicit` a a degli equilibri con gli equilibri in A e C che sono stabili mentre lequilibrio in B ` instabile. e

3.2

Scelta Ottima del Consumatore.


max U (X, Y )
X,Y

Il problema di ottimizzazione del consumatore ` il seguente e (1)

dato il vincolo di bilancio PX X + P Y Y m scriviamo dunque la lagrangiana L = U (X, Y ) (PX X + PY Y m) e calcoliamo le condizioni di primo ordine: U (X , Y ) L = PX = 0 X X L U (X , Y ) = PY = 0 Y Y L = PX X + PY Y m = 0 e dalla (2) e (3) otteniamo: U (X , Y )/X M UX PX = = = M RSX,Y , Y )/Y U (X M UY PY Nota bene: Per calcolare il max abbiamo solo usato le condizioni di primo ordine. Alcune restrizioni sullinsieme dei beni e su U (X, Y ) sono necessarie anch le condizioni di primo ordine siano sucienti, la soluzione e esista, sia interna e sia unica. I dettagli di tali restrizioni vanno oltre lo scopo del corso. Vi basti sapere che le funzioni Cobb-Douglas che useremo soddisfano tali condizioni. In una economia di puro scambio con N individui lecienza si ottiene con luguaglianza dei saggi marginali di sostituzione (MRS), ovvero quando: PX 1 2 N = M RSX,Y = M RSX,Y = . . . = M RSX,Y PY (5) (2) (3) (4)

Nel caso di due individui possiamo rappresentare gracamente le allocazioni ecienti che soddisfano la (5) come in Figura 2 dove il punto E e tutti i punti che appartengono alla curva AB sono le allocazioni Pareto-Ecienti che soddisfano la (5) dato il vettore dei prezzi (PX , PY ).

3.3

Scelta Ottima dellimpresa.

Nellipotesi che i fattori produttivi siano capitale (K) e lavoro (L) e si produca il solo bene (X), il problema di ottimizzazione di unimpresa concorrenziale ` il seguente e max = PX X rK wL. (6)
K,L

B Bene Y
e e e e e e e E e e e e e e e PX
PY

Bene X

Figura 2: Allocazioni Pareto-Ecienti dove r ` il prezzo del capitale, w il salario e il protto. e Data la tecnologia a disposizione rappresentata dalla funzione di produzione X = f (K, L) scriviamo dunque il problema di massimizzazione del protto dellimpresa come segue max = PX f (K, L) rK wL. (7)
K,L

e calcoliamo le condizioni di primo ordine: f (K , L ) = PX r =0 K K f (K , L ) = PX w =0 L L e dalla (8) e (9) otteniamo: f (K , L )/K M PK r = = = T RSK,L f (K , L )/L M PL w In una economia di produzione con H imprese e H beni lecienza si realizza con luguaglianza dei saggi marginali di sostituzione tecnica (TRS), ovvero quando: r 1 2 H = T RSK,L = T RSK,L = . . . = T RSK,L (10) w 6 (8) (9)

Nota bene: dalle condizioni di primo ordine (8) e (9) otteniamo la nota relazione di equilibrio di unimpresa concorrenziale secondo cui il prezzo deve eguagliare il costo marginale: PX = M C X infatti la (8) implica che PX = r r = M CX = f (K , L ) M PK K (11)

e la (9) implica che PX = w w = M CX = f (K , L ) M PL L (12)

dove la (11) misura il M CX in termini di variazioni dellinput produttivo K e la (12) misura il M CX in termini di variazioni dellinput produttivo L. Ogni combinazione lineare delle due misura il M CX in termini di variazioni

Y B K Y2 Q1

Insieme delle Possibilit` a di Produzione

Q1 Y2 A

3 33 33 Q2 333 33 33 3 33 Y1 X2 3 33 3 Y1 33

Q2

X1 L (a) X1 (b) X2 X

Figura 3: Allocazioni Pareto-Ecienti e Frontiera delle Possibilit` di Proa duzione del mix dei fattori produttivi K e L. 7

Nel caso di due imprese A e B che producono rispettivamente i due beni X e Y possiamo rappresentare gracamente le allocazioni ecienti che soddisfano la (10) come in Figura 3(a) dove i punti Q1 e Q2 e tutti i punti che appartengono alla curva AB sono le allocazioni Pareto-Ecienti che soddisfano la (10) dato il vettore dei prezzi (r, w). Nella Figura 3(b) dallo spazio delle quantit` dei fattori si ` passato allo spazio delle quantit` dei beni X a e a e Y ottenendo linsieme delle Possibilit` di Produzione sulla cui frontiera a giacciono le allocazioni ecienti della curva AB. Linclinazione dellinsieme delle possibilit` di produzione corrisponde al a saggio marginale di trasformazione (MRT): Y = M RTX,Y X

Y
Scatola del Consumo

l l l l l E l l l l l d l d A l d l d PX d PY = M RTX,Y d
PX PY

= M RSX,Y

Figura 4: Una Economia in Equilibrio Eciente.

3.4

Lequilibrio.

Attraverso il meccanismo di mercato lallocazione eciente nelleconomia si ottiene quando: PX 1 2 N = M RSX,Y = M RSX,Y = . . . = M RSX,Y = M RTX,Y PY 8

come rappresentato gracamente nella Figura 4 dove il punto E rappresenta la produzione di equilibrio ed il punto A il consumo di equilibrio.

3.5

Il primo e il secondo teorema del mercato

Abbiamo vericato le propriet` che caratterizzano lecienza e lequilibrio a di una economia semplicata. Ci poniamo ora due domande: 1. un sistema economico in equilibrio ` anche eciente? e 2. un sistema economico eciente ` anche in equilibrio? e A queste due domande rispondono i due teoremi del mercato. Primo teorema del mercato: se lallocazione E ` un equilibrio di mercato e essa ` anche una allocazione Pareto-eciente. e Il primo teorema del mercato ci consente di rispondere in modo aermativo alla domanda 1: un sistema economico in equilibrio ` anche eciente. e Secondo teorema del mercato: se le preferenze sono convesse, una allocazione Pareto-eente E ` anche un equilibrio di mercato, data una ape propriata redistribuzione delle risorse. Il secondo teorema del mercato non ci consente di rispondere in modo univoco alla domanda 2: un sistema economico eciente ` anche in equilibrio, e solo a certe condizioni (convessit` delle preferenze). a

3.6

Equit` a

Se valgono i due teoremi di mercato, una economia di mercato pu` essere o anche equa se aancata da uno Stato con obiettivi di equit`. a Lo Stato decide una appropriata redistribuzione delle risorse (con obiettivi di equit`) e lascia al Mercato il compito di riallocarle secondo il meccanismo a di concorrenza walrasiano (con obiettivi di ecienza). Come fa lo Stato a redistribuire le risorse? Lo Stato tassa chi dispone di maggiori risorse attraverso una tassazione di tipo lump-sum, che impedisce ai soggetti di modicare i propri comportamenti e reagire ad essa, e redistribuisce il gettito.

3.7

La regola di Tinbergen

Questo risultato ci fornisce una regola generale per lutilizzo dellapproccio strumenti-obiettivi. 9

Regola di Tinbergen: Leconomia pu` raggiungere n obiettivi solo se o ha a disposizione n strumenti indipendenti. Obiettivo Strumento Nel caso in esame: Ecienza Equit` a Concorrenza (Mercato) Tasse lump-sum (Stato)

3.8

Esercizio numerico.

Si consideri una economia di mercato con due beni (X, Y ), due imprese che rispettivamente producono i beni (X, Y ), due fattori produttivi (K, L), ovvero lavoro e capitale, e due consumatori (A, B). Sia la produzione dei beni X e Y caratterizzata dalle seguenti funzioni Cobb-Douglas a rendimenti di scala costanti: X = 4KX LX
1/4 3/4

Y = 8KY LY .

1/2

1/2

Siano le funzioni di utilit` dei consumatori A e B le seguenti: a UA = XA YA


1/2

UB = XB YB .

1/2

E da ultimo siano le dotazioni iniziali degli input produttivi come segue: LA = 4, LB = 8 KA = 6, KB = 4 L = LA + LB = 12, K = KA + KB = 10.

Si calcolino i seguenti valori di equilibrio: le quantit` totali prodotte X e Y ; a le quantit` XA , XB , YA e YB allocate tra i due consumatori A e B; a lallocazione dei fattori produttivi KX , KY , LX e LY ; i prezzi PX , PY , il salario w e il prezzo del capitale r. Svolgimento. Si consideri dapprima lequilibrio della produzione ed in particolare il bene X: X = f (KX , LX ) = 4KX LX . Il problema di massimizzazione del protto per limpresa X ` dunque: e
KX ,LX 1/4 3/4

(13)

max

= PX 4KX LX rKX wLX . 10

1/4

3/4

Da cui si ottengono le seguenti condizioni di primo ordine: KX LX e quindi LX r w = KX = LX . 3KX w 3r La funzione di costo totale per la produzione del bene X `: e CX = rKX + wLX . Inserendo la (14) nella (13) otteniamo X= 4 31/4 w r
1/4

= PX K X

3/4

LX r = 0
1/4

3/4

= PX 3KX LX

1/4

w =0

(14)

(15)

LX ,

(16)

e inserendo la (14) nella (15) otteniamo 4 CX = wLX . 3 Risolvendo la (16) per LX in funzione di X otteniamo LX = 31/4 r 4 w
1/4

(17)

X,

(18)

ed inne inserendo la la (18) nella (17) otteniamo il costo totale come funzione di X: CX = 33/4 w3/4 r1/4 X ed il costo marginale1 M CX = 33/4 w3/4 r1/4 . In vista dellipotesi di concorrenza perfetta si ha: PX = M CX = 33/4 w3/4 r1/4 . (19)

E procedendo allo stesso modo si pu` vericare che per la produzione del o bene Y si ottiene: PY = M CY = 41 w1/2 r1/2 . (20)
Essendo la funzione di produzione omogenea di primo grado il costo marginale ` e indipendente dal livello di output X.
1

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Si consideri ora il problema di ottimizzazione del consumatore A e si scriva la seguente lagrangiana:


YA ,YA

max = XA YA (XA PX + YA PY rKA wLA )

1/2

da cui si ottengono le seguenti condizioni di primo ordine 1 1/2 = X YA PX = 0 XA 2 A 1/2 = XA PY = 0 YA = XA PX + YA PY = rKA + wLA . Dal rapporto fra la (21) e la (22) otteniamo YA PX = . 2XA PY (21) (22) (23)

(24)

Prendiamo ora in considerazione le equazioni (23), (24), le dotazioni iniziali ed i prezzi PX e PY dati dalle (19) e (20) e risolviamo rispetto a XA e YA in funzione dei prezzi dei fattori produttivi K e L: 4w + 6r = XA 33/4 w3/4 r1/4 + YA 41 w1/2 r1/2 YA = 2XA E otteniamo: XA = YA = 4w + 6r (31/4 w3/4 r1/4 ) 8 (4w + 6r) . 3 (w1/2 r1/2 ) (25) (26) 33/4 w3/4 r1/4 . (41 w1/2 r1/2 )

Analogamente per il consumatore B si ottiene: XB = YB Quindi X = XA + X B = Y = YA + YB (20w + 14r) (31/4 w3/4 r1/4 ) 64 (w + r) = 3 (w1/2 r1/2 ) 2 (8w + 4r) (31/4 w3/4 r1/4 ) 4 (8w + 4r) = . 3 (w1/2 r1/2 ) (27) (28)

12

e sostituendo ad X ed Y le rispettive funzioni di produzione otteniamo 4KX LX 8KY LY


1/2 1/4 3/4

1/2

(20w + 14r) (31/4 w3/4 r1/4 ) 64 (w + r) . = 3 (w1/2 r1/2 ) =

(29) (30)

e usando la (16) possiamo riscrivere la (29) e ottenere 4 31/4 ovvero w r


1/4

LX =

(20w + 14r) (31/4 w3/4 r1/4 ) (31)

20w + 14r ; 4w allo stesso modo usando la relazione analoga alla (16) per il bene Y : LX = Y =8 otteniamo 8 ovvero w r
1/2

w r

1/2

LY 64 (w + r) 3 (w1/2 r1/2 ) (32)

LY =

8 (w + r) . 3w Sommando la (31) e la (32) otteniamo LY = 8 (w + r) 20w + 14r + = LX + LY = L = 12 3w 4w

quindi 37r = 26w. Scegliamo come numerario il salario e poniamo w = 1 e di conseguenza r = 26/37 0.7. Risalendo allindietro possiamo risolvere rispetto alle restanti incognite del modello. Da (19) e (20) otteniamo PX 0.40 e PY 0.21; da (25), (26), (27) e (28) otteniamo rispettivamente XA 6.90, YA 26.03, XB 18.15 e YB 17.14 e di conseguenza X = XA + XB = 25.05 e Y = YA + YB = 43.17.

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