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Ultime novit sul divieto per i test cosmetici

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Ultime novit sul divieto per i test cosmetici | 18/09/2011
Argomento: Vivisezione
Notizia da: NoVivisezione.org
La battaglia contro i test su animali per gli ingredienti cosmetici diventa sempre pi importante.
L'importanza della battaglia contro i "test cosmetici"
di Marina Berati
E' del 13 settembre 2011 un comunicato della Commissione Europea che annuncia la
pubblicazione, nella stessa data, del dossier "Rapporto sullo Sviluppo, Convalida, e
Accettazione Legale dei Metodi Alternativi agli Animali nel Campo della Cosmesi", nel quale
si fa il punto della situazione su questo tema.
Dalla lettura di questo breve dossier, nonch di un dossier di dicembre 2010 del Comitato
Scientifico per la Sicurezza dei Consumatori - SCCS ("The SCCS's notes of guidance for the
testing of cosmetic ingredients and their safety evaluation") e di un articolo del maggio 2011
pubblicato sulla rivista scientifica Archive of Toxicology ("Metodi alternativi non-animali per i
test cosmetici: stato attuale e prospettive future - 2010"), si possono trarre informazioni
estremamente interessanti ed incoraggianti relative all'utilizzo di animali per i test cosiddetti
"regolatori", vale a dire i test che devono essere obbligatoriamente fatti sui nuovi prodotti
chimici messi in commercio per soddisfare le normative europee e mondiali.
In questo articolo cercheremo di spiegare in dettaglio quali test non si fanno pi su animali e in
quali campi, quali invece ancora si fanno su animali e quando saranno banditi, ma gli aspetti
pi importanti, che tutti coloro che vogliono combattere la vivisezione devono sapere
(anche chi non interessato ad entrare nei dettagli tecnici di date e normative), li
riassumiamo nel prossimo paragrafo, assolutamente da leggere e divulgare!
I "test cosmetici" influiscono anche negli altri settori
Anche se il settore dei test cosmetici sembra qualcosa di "piccolo" rispetto all'intero settore dei
test di tossicit - cio tutti quei test che vengono fatti su ogni sostanza chimica per poter
valutare la sua sicurezza prima della messa in commercio - quello che accaduto negli ultimi
10 anni dimostra che invece la battaglia per abolire i test su animali per gli ingredienti dei
prodotti cosmetici stata il motore trainante per l'eliminazione dei test su animali anche
in tutto il settore dei test di tossicit!
Infatti, cosa accaduto? Le pressioni per vietare i test su animali nel settore cosmetico hanno
originato grossi investimenti in tempo, denaro e risorse allo scopo di sviluppare e convalidare
dei metodi cosiddetti "alternativi" che non facessero uso di animali. Ma, dato che gran parte
dei test di tossicit necessari per far approvare un ingrediente da usare nella cosmesi sono gli
stessi usati anche per la valutazione della tossicit in qualsiasi altro campo, e che la legislazione
europea prevede che se per un dato test esistono metodi senza animali allora obbligatorio
usare quelli, ci significa che ogni risultato ottenuto per i test cosmetici si ripercuote su
TUTTO il settore dei test regolatori.
Questo fatto sicuramente non era ancora ben sottolineato e non era chiaro a molti, ma
importante dirlo, perch un fatto estremamente positivo.
I risultati si possono toccare con mano, infatti dalle statistiche sull'uso di animali risulta che da
diversi anni si usano sempre meno animali in questo settore: dal 2000 al 2003 nel settore dei
test obbligatori per legge per la messa in commercio di farmaci l'uso di animali dimezzato e
quello nei test di tossicit diminuito del 20%. Nel triennio successivo c' stata un'ulteriore
cospicua diminuzione: dimezzati i test per i farmaci, diminuiti del 4% quelli di tossicit.
Nell'ultimo triennio, -10% di animali usati nei test per i farmaci e -12% nei test di tossicit.
Come verr spiegato pi in dettaglio nella sezione di approfondimento, gi dal 2004 vietato
testare il prodotto cosmetico finito (shampoo, crema, bagnoschiuma, ecc.), quindi gi da anni il
problemi dei "test cosmetici" non riguarda il prodotto in s, ma i test sui singoli ingredienti, i
quali non vengono n eseguiti n commissionati da chi produce il cosmetico, ma dalle aziende
che invece producono il singolo ingrediente. Dal 2009 esiste un divieto di uso di animali per
tutta una serie di tipologie di test sugli ingredienti da usarsi nei cosmetici, mentre il
divieto di commercializzazione non vige ancora per 3 tipi di test: tossicocinetica, tossicit
riproduttiva, tossicit a dosi ripetute. Questo significa che se anche questi test non si
possono eseguire all'interno dell'UE, si possono eseguire fuori UE, e gli ingredienti testati si
possono usare nei cosmetici in vendita nell'UE.
E' importante notare che non proprio il caso di dire "Beh, sono praticamente vietati, ne
rimangono solo tre tipi", perch questi "3 tipi" comprendono a loro volta tantissime tipologie di
test, tutti molto invasivi per gli animali, che li fanno soffrire per un tempo estremamente
lungo, alcuni per tutta la durata della loro vita. Quindi, a oggi i test su animali per la
cosmesi si fanno ancora, eccome. Non siamo ancora al traguardo. Forse nel 2013 verranno
vietati anche i test su animali in questi 3 campi pi complessi: tale data, fissata nel 2009,
attualmente in pericolo di "slittamento"; pu darsi che venga rispettata, ma pu darsi di no.
Non lo si sa ancora (maggiori informazioni su questo nella parte di approfondimento di questo
stesso articolo).
Quindi, a oggi comprando cosmetici da aziende che non assicurino di non usare ingredienti
"nuovi" di fatto si incrementa la vivisezione.
Per riassumere, occorre dunque tenere ben presenti questi 2 fatti:
1. che ogni sviluppo di metodi alternativi per i "test cosmetici" ha ripercussioni su TUTTO il
settore dei test di tossicit e quindi salva moltissimi animali, in tutto il mondo; questa una
cosa GRANDIOSA e importantissima;
2. che la battaglia non ancora finita, perch oggi dei settori ancora molto vasti di
sperimentazione animale rimangono non solo ammessi, ma obbligatori, e che FORSE questi
verranno vietati (per i soli test cosmetici) nel 2013, ma per ora non lo sono, e la data non
ancora certa. Maggiore sar la pressione a mantenere questa data e a non volere cosmetici con
ingredienti testati su animali, maggiore sar la possibilit di sviluppare pi in fretta metodi
alternativi, che poi saranno validi per TUTTI i campi, per tutte le sostanze chimiche e anche
per i farmaci, non solo per i cosmetici.
Questi 2 aspetti ci fanno capire quanto sia importante continuare la battaglia contro i test
cosmetici, sia come consumatori, continuando a comprare prodotti che non incrementino i test
su animali, sia come attivisti, divulgando la corretta informazione sul tema.
Cosa puoi fare tu:
1. pi necessario che mai continuare a comprare SOLO i prodotti cosmetici che
rispettano lo Standard "cruelty free" con la cosiddetta "fixed cut-off date", cio una data
FISSA oltre la quale il produttore ci assicura che nessun test su animali stato fatto da
nessuno. Solo in questo modo continuer la spinta allo sviluppo di metodi alternativi senza
animali.
Quali sono? Sono le marche indicate a questa pagina del sito VIVO:
http://www.consumoconsapevole.org/cosmetici_cruelty_free/lista_cruelty-free.html
Cosa significa? Significa che in pratica queste aziende dichiarano: "Noi ci rifiutiamo di usare
qualsiasi ingrediente nuovo, prodotto dopo l'anno X, fino a che non entrer in vigore un
divieto TOTALE di test su animali per tutti gli ingredienti dei cosmetici". Qualsiasi marca che
non attesti questo, di fatto incrementa la vivisezione, perch non pone alcun vincolo
all'acquisto di nuovi ingredienti.
2. Occorre firmare le petizioni in corso per far rispettare la scadenza del 2013 senza
slittamenti. Ci sono tante raccolte di firme in corso, ne segnaliamo due:
3. Proprio perch la battaglia sui test cosmetici ha cos tante ricadute su tutti gli altri campi della
sperimentazione animale, sono ancora pi COLPEVOLI tutti coloro che creano
disinformazione su questo aspetto, specie quando lo fanno per un guadagno economico. Chi
sono queste realt? Sono:
le aziende che sostengono sui loro siti e scrivono sulle loro confezioni che i loro prodotti
sono "non testati su animali" senza per aderire allo Standard di cui sopra, creando cos
confusione nelle persone che comprano i loro prodotti senza sapere che cos
incrementano la vivisezione (perch solo il prodotto finito a non essere testato, ma
questo vero per forza, vietato dal 2004!).
chi rilascia "certificazioni" che spiegano in modo fumoso l'aspetto "test su animali",
portando la gente a credere che il bollino rilasciato assicuri qualcosa contro la
vivisezione, mentre non assicura nulla. In particolare questo vero per il bollino
"VeganOK", rilasciato dall'azienda NRG30. Riguardo ai test su animali, VeganOK
NON assicura in alcun modo l'adesione allo Standard cruelty free, ma afferma solo
che il produttore di cosmetici "non ha commissionato" test su animali per prodotto finito
e ingredienti, vale a dire che afferma l'ovvio, ma chi non ha una conoscenza
approfondita del problema non lo sa ed portato a credere che comprando prodotti con
quel bollino si contrasti la vivisezione: tenete conto che NON E' COSI' e questo bollino
contribuisce solo a creare confusione sull'argomento.
Per maggiori informazioni su questo aspetto, si veda l'articolo "Facciamo chiarezza sul cruelty
free".
Da qui in avanti prosegue l'analisi di dettaglio sulle tipologie di test, date dei divieti, situazione
della normativa europea: chi vuole capire bene la situazione invitato a proseguire la lettura.
Quali sono i test di tossicit
Quando una nuova sostanza chimica deve essere messa in commercio, essa deve essere
sottoposta a una serie di test detti "regolatori" (cio obbligatori per legge) per attestare la sua
sicurezza per i consumatori. Tali test, detti "test di base", sono raggruppabili in queste
categorie:
1. tossicit acuta (misura l'effetto di alte dosi della sostanza in un'unica somministrazione);
2. mutagenesi (la capacit della sostanza sotto test di far mutare le cellule dell'organismo);
3. tossicit ripetuta (dosi pi basse per periodi di tempo pi lunghi; qui sono compresi anche i
test di "tossicit cronica", che, se eseguiti su animali, vengono svolti per tutta la durata della
vita dell'animale);
4. tossicit riproduttiva o teratogenicit (la capacit della sostanza di creare difetti nella prole);
I dati per queste categorie di "effetti della sostanza" devono essere resi disponibili per qualsiasi
nuova sostanza chimica. Va notato che ognuna di queste categorie comprende vari tipi di test,
non uno solo.
Per quelle sostanze chimiche che verranno poi usate come ingredienti nei prodotti cosmetici
sono inoltre obbligatori altri test pi specifici, che ricadono in queste categorie:
a. Irritazione della pelle
b. Corrosione della pelle
c. Fototossicit (interazione con la luce e conseguenti effetti tossici)
d. Fotoirritazione (interazione con la luce e conseguenti effetti irritanti)
e. Assorbimento percutaneo (azione di penetrazione nell'organismo)
f. Irritazione dell'occhio
Infine, ci sono dei test che sono specifici per i farmaci, MA alcuni di questi vanno eseguiti
anche per gli ingredienti dei cosmetici, perch un cosmetico definito tale solo se ha
un'azione locale (pelle, occhio, ecc.). Se pu invece reagire con l'organismo ed essere
metabolizzato, scientificamente da considerare un farmaco, anche se poi viene venduto come
cosmetico. Dipende quindi dal tipo di ingrediente: un ingrediente ad alta penetrazione entrer
in contatto con organi interni e quindi subir anche i test per farmaci, un ingrediente a bassa
penetrazione solo quelli per cosmetici. Quindi varia da caso a caso (circa nel 50% dei casi sono
necessari test specifici per farmaci).
I test comuni per farmaci e cosmetici, ma non eseguiti invece per le altre sostanze chimiche,
sono i test di tossicocinetica, che servono per capire come la sostanza raggiunga le cellule e gli
organi e causi eventuali danni biologici.
Oltre a tutto questo esistono poi i test del prodotto finito, quindi non del singolo ingrediente,
ma del composto formato da vari ingredienti.
Che cosa attualmente vietato nell'UE e da quando
Fino a non molti anni fa, praticamente tutti questi test venivano eseguiti su animali: si tratta di
test invasivi, dolorosi, e che terminano con la morte dell'animale (che muore a causa del test o
perch viene ucciso dopo il test). Gli animali usati erano soprattutto conigli e roditori.
Grazie a una battaglia durata decenni ed ancora in corso, oggi una parte di questi test non
viene pi eseguita su animali e, almeno in Europa, sono vigenti dei veri e propri divieti di test
su animali relativamente alle varie categorie sopra citate. Vediamo quali sono i divieti in
vigore.
Dal 2004 sono vietati i test su animali del prodotto finito (quindi il singolo shampoo, crema,
trucco, ecc.)
Dal marzo 2009 sono stati vietati una cospicua serie di test su animali per gli ingredienti
nel caso in cui l'ingrediente sia usato per la produzione di cosmetici. Il divieto prevede che non
si possano usare animali per questi test all'interno dell'UE e non si possano vendere all'interno
dell'UE dei cosmetici che usino ingredienti sottoposti a test su animali, anche se i test sono stati
eseguiti fuori dell'UE (quindi divieto di test e divieto di vendita).
Tali test sono in parte dei test di base, in parte test specifici per i cosmetici. Quelli vietati
sono i test di base che abbiamo numerato con 1 e 2 (tossicit acuta e mutagenesi), e TUTTI i
test specifici per i cosmetici, quelli che abbiamo indicato con a-f.
Il dossier pubblicato il 13 settembre 2011 dalla Commissione Europea spiega per che questi
test ad oggi sono solo parzialmente coperti da metodi alternativi convalidati e che quindi
rimangono ancora delle aree grigie per le quali metodi alternativi senza animali legalmente
validi non esistono.
Le aree ad oggi coperte sono tutti i test specifici tranne l'ultimo, cio a-e, mentre il punto f
(irritazione dell'occhio) solo parzialmente coperto. Per quanto riguarda i test di base 1 e 2,
essi sono coperti solo parzialmente.
Cosa significa questo, nella pratica? Significa che se una nuova sostanza chimica dovr essere
usata come ingrediente in un cosmetico, il produttore dell'ingrediente NON POTRA' eseguire
su animali i test di base 1 e 2 e tutti i test specifici a-f. Il produttore presenter quindi alla
commissione incaricata di valutare la sicurezza dell'ingrediente i dati di cui in possesso dai
suoi test senza animali. Se la commissione valuter tali dati sufficienti, l'ingrediente potr
essere usato, altrimenti no.
Viceversa, se l'ingrediente sar usato per altri prodotti, non cosmetici, i test che verranno fatti
saranno sicuramente quelli senza animali gi convalidati per i punti 1 e 2 (tossicit acuta e
mutagenesi), perch, ove sono disponibili test alternativi, obbligatorio usarli; per, sempre
all'interno di queste aree, saranno in generale eseguiti anche test su animali, per tutti gli aspetti
non ancora coperti da quelli alternativi. Ogni nuovo test di base validato andr a sostituire uno
o pi test su animali, e lo sviluppo di tali alternative sar incentivato proprio dalla necessit di
averle disponibili per gli ingredienti cosmetici.
Come spiega il comunicato della Commissione Europea, negli ultimi 20 anni l'UE ha erogato
200 milioni di euro di contributi per lo sviluppo di tali metodi alternativi. Oltre all'ECVAM,
l'istituto europeo per la convalida dei metodi alternativi, nel 2005 stata anche creata la
Partnership Europea per gli Approcci Alternativi ai Test su Animali (EPAA), che riunisce la
Commissione Europea e varie federazioni dell'industria e del commercio. Sono anche state
stabilite partnership con gli USA, il Giappone e il Canada che hanno portato alla
Cooperazione Internazionale sui Test Alternativi (ICATM).
Tabella riassuntiva:
Test
Vietato in
campo
cosmetico
Disponibili
metodi
alternativi
Test di base: tossicit acuta e mutagenesi (1 e 2) S Parziale
Test di base: tossicit ripetuta e tossicit riproduttiva (3 e 4) Dal 2013 Parziale
Test specifici per cosmetici: irritazione e corrosione della
pelle; fototossicit; fotoirritazione; assorbimento percutaneo
(a-e)
S S, Completo
Test specifici per cosmetici: irritazione oculare (f) S Parziale
Test specifici per cosmetici e farmaci: tossicocinetica Dal 2013 Parziale
Che cosa sar vietato in futuro e da quando
Rimangono dunque esclusi dal divieto del 2009:
- come test di base: tossicit ripetuta (compresa tossicit cronica), tossicit riproduttiva o
teratogenicit;
- come test specifici per cosmetici pi farmaci: tossicocinetica
Per questi test la data fissata per il divieto nel campo della cosmesi del 2013. Tale data in
pericolo, perch non sono ancora stati sviluppati e convalidati metodi alternativi. Nei dossier
citati viene infatti affermato che, nel caso migliore, serviranno ancora 2-3 anni per
sviluppare i metodi mancanti, e altri 2-5 anni per convalidarli da un punto di vista
legale, quindi serviranno ancora altri 4-8 anni, sempre nella migliore delle ipotesi.
Quindi si parla di 2015-2019.
La scadenza del 2013 che per ora rimane fissata ha spinto la Commissione Europea a lanciare
una iniziativa di ricerca del valore di 25 milioni di euro, chiamata "Verso la sostituzione dei
test di tossicit ripetuta per la valutazione della sicurezza". A gennaio 2011 sono dunque stati
avviati 7 nuovi progetti di ricerca che hanno lo scopo di porre le basi per futuri test di sicurezza
con un pi alto valore predittivo, pi veloci e meno costosi dei test su animali. Al progetto
parteciperanno 70 realt europee: universit, istituti di ricerca pubblica, e industria. La
Associazione Cosmetica Europea (Colipa) si impegnata ad aggiungere altri 25 milioni di
euro al progetto.
Rimane il fatto che entro il 2013 tali test non saranno pronti. Cosa accadr, dunque, verr fatta
slittare la data? Per ora, nel dossier del 13 settembre 2011 la Commissione non si sbilancia e
prende tempo, affermando: "Molti metodi alternativi sono in fase di sviluppo ed esiste un
potenziale per delle strategia di sostituzione almeno parziale. La Commissione Europea sta
attualmente valutando l'impatto dell'implementazione del divieto totale di commercializzazione
entro il 2013 e sulla base di tale valutazione decider se emettere una proposta in relazione al
divieto. La Commissione annuncer la sua decisione finale entro la fine del 2011".
Quindi, c' ancora qualche settimana di tempo per firmare e diffondere le petizioni citate
all'inizio.
La spinta allo sviluppo di metodi alternativi in queste aree ancora non coperte molto
importante perch ogni nuovo metodo convalidato sar valido anche per tutti gli altri settori,
non solo quello cosmetico, quindi ogni nuova sostanza chimica che dovr essere sottoposta
ai test di base, user i test alternativi sviluppati per gli ingredienti cosmetici.
Ma non solo: anche i test specifici per i farmaci, quelli di tossicocinetica, trarranno
vantaggio dai nuovi metodi sviluppati per i cosmetici, aspetto estremamente importante per
salvare animali.
I test su animali servono?
Per finire, qualche parola sull'utilit dei test su animali. Pu lasciare perplessi il fatto che per
valutare la sicurezza di una sostanza non esistano metodi alternativi senza animali. Cosa
significa, dunque, che i test su animali servono? No, significa solo che ad oggi la legge
prevede che i risultati di certi tipi di test debbano essere disponibili, e che finora tali test sono
stati fatti su animali.
Ma questi test su animali non sono MAI stati sottoposti ad alcun meccanismo di
convalida, come invece obbligatorio per i metodi alternativi. Si fanno solo "per
tradizione" e perch la legge lo prevede, non perch i dati che da essi risultano siano
effettivamente sensati e utili.
Ma il processo di sostituzione ormai avviato, e se anche serviranno ancora anni, almeno si
vedono dei progressi man mano che il tempo passa.
Il settore in cui invece non si vedono progressi, ma solo peggioramenti, quello della
ricerca di base: l non vi sono normative che obbligano a fornire a una commissione
determinati risultati e a ottenerli su animali fino a che non vi siano metodi alternativi. No, l'uso
di animali in quel caso una scelta personale dello sperimentatore. E' consentito, ma non
obbligatorio. Eppure in questo campo l'uso di animali aumenta di anno in anno, siamo quasi al
50% del totale. E sono ricerche pagate coi soldi dei cittadini, perch compiute nelle
universit, nei centri di ricerca pubblici e finanziati anche coi soldi delle donazioni alle
associazioni per la ricerca medica.
Sar quella la battaglia maggiore, negli anni a venire.
Ma questa un'altra storia...
Fonti:
Commissione Europea, Comunicato: Commission reports on Progress in the Development of
Alternative Methods to Animal Testing for Cosmetics, 13 settembre 2011
Commissione Europea, REPORT FROM THE COMMISSION TO THE EUROPEAN
PARLIAMENT AND THE COUNCIL, 13 settembre 2011
Archive of Toxicology, Alternative (non-animal) methods for cosmetics testing: current status
and future prospects-2010, maggio 2011
Notizia dal progetto di AgireOra Network: 'NoVivisezione.org'. Novivisezione.org il punto
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