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RES

Interessi delle persone (diritti soggettivi e loro oggetto)


Le persone nutrono interessi, questi costituiscono le aspirazioni che presuppongono la possibilit di dirigersi in concreto verso altre persone o entit. I bisogni per non possono trovare risposta se non vi un oggetto (un che distinto dalla persona ) in grado di soddisfarli.
Es. laspirazione ad avere una discendenza si realizza in quanto esista un figlio (una persona legata da una relazione naturale) che le dia attuazione. Allo stesso modo laspirazione a vivere in un certo luogo (Domus) si pu realizzare solo quando vi sia una aedes (un luogo fisico concretamente disponibile).

Non tutte le aspirazioni per hanno lo stesso grado di rilevanza e soprattutto non hanno tutte la stessa possibilit di realizzazione. Nella sfera privata per esempio occorre vedere se le aspirazioni siano ritenute dalla collettivit lecite e rilevanti, solo in questo caso esse diventano diritti (che possiamo chiamare soggettivi) e come tali godono di una protezione collettiva che si sostanzia nella possibilit che il soggetto ha di respingere ogni turbativa esterna. Oggetto di diritto pu essere: 1. PERSONA 2. Qualit personale 3. RES (COSA) Il termine res stato usato dai romani in un senso molto ampio e comprensivo, essa infatti ha indicato: ogni fatto pratico, ogni affare di interesse privato ma anche unaspirazione soggettiva che abbia come oggetto di essa una persona libera (per esempio la dipendenza delle persone in mancipio o delle donne in manu) dunque una res privata ed trattata allo stesso modo delle aspirazioni che si rivolgono alle cose materiali. Loggetto non viene distinto dalle altre discipline di diritto, in particolare per quanto riguarda la sanzione della loro violazione per la possibilit che solo i diritti relativi a res materiali hanno di essere misurati dal valore economico del loro oggetto. Tra res (affari) di interesse privato e quelle che riguardano res materiali (o almeno suscettibili di provocare benefici materiali) sono oggetto di unattenzione giuridica specifica.
Solo i diritti che hanno ad oggetto cose o pretese relative ad esse possono portare alla condanna dellautore della lesione ad una somma di denaro quale corrispettivo della lesione patrimoniale. Solo la lesione di tali diritti giustifica una rei persecutio.(i diritti naturali non ammettono tale possibilit).

LE RES MATERIALI COME OGGETTO D DIRITTI


I diritti soggettivi privati che hanno ad oggetto RES, costituiscono la ricchezza (il patrimonium) di una persona.
Vanno sottolineati 2 aspetti: 1. il fatto che un diritto soggettivo riguardi una persona non significa che esso non possa essere considerato un diritto privato ovvero, costituibile e comunque esercitabile, solo per decisione dellinteressato. 2. quando diciamo che una persona non pu formare oggetto della ricchezza di qualcuno ci riferiamo alle persone libere, Infatti anticamente la servit (persone non libere), costituivano elementi delle ricchezza privata.

Le res quindi sono (nella visione dei romani) tutto ci che pu assicurare alle persona un beneficio economico. La res pu avete caratteristiche naturali o caratteristiche che le derivano per creazione delluomo. Esse (le caratteristiche) le danno forma ed identit e influiscono sulla possibilit che la cosa debba divenire oggetto di uno specifico diritto.

COSE MOBILI E IMMOBILI

(DISTINZIONI DETERMINATE DALLE LORO CARATTERISTICHE):

TRA

LE

RES

Le caratteristiche della cosa oggetto possono implicare conseguenze nella disciplina dei rapporti giuridici che la riguardano. Si distinguono per questo in: 1. IMMOBILE: cosa incorporata al suolo 2. MOBILE: che possa essere spostata da un luogo ad un altro 3. MOVENTIA: cose che possono circolare non solo per la volont di colui al quale appartengono, ma per propria volont (animali e schiavi).Tale caratteristica pu incidere sia sulla possibilit che la cosa formi o meno oggetto di un determinato diritto. Anche sotto il profilo processuale la differenza ebbe rilievo. La vindicatio esperita nelle forme del processo per legis actiones (che imponevano il suo svolgimento in presenza sia del magistrato che della cosa) si svolgeva in modo differenziato secondo che essa avesse ad oggetto cose immobili , mobilia e moventia.

COSE D GENERE E D SPECIE (cose fungibili)


La determinazione della cosa che forma oggetto del diritto pu avvenire: 1. GENUS : (facendo rifermento ad un insieme che la comprende) Il riferimento al genere pu avvenire da un punto di vista economicosociale, costituito da cose con caratteristiche comuni (ancorch non identiche tra loro. Pu avvenire inoltre facendo riferimento a caratteristiche che ne circoscrivono lambito senza tuttavia eliminarne il rilievo. Inoltre la sua individuazione deve avvenire appunto nellambito del genus (per esempio; il venditore che deve consegnare vino Falerno, non ha obblighi sul colore, lannata il colore, mentre il venditore che deve consegnare vino rosso Falerno di una certa annata, ha lobbligo di considerare solo e solamente quello.) I romani sulladempimento di cose avevano due punti di vista : i. Consideravano a lungo irrilevante la qualit della cosa ai fini delladempimento di cose determinate solo nel genere ii. Essi considerano da sempre il genus un insieme ordinariamente insuscettibile di perimento. 2. SPECIES(facendo riferimento ad essa per le sue individue caratteristiche). Il riferimento ad una species avviene precisando le caratteristiche della cosa in termini che la rendono lunica sulla quale ricade linteresse che sta a fondamento di quel diritto.

Cose consumabili e cose inconsumabili


Inoltre le cose vengono distinte in rapporto alla loro funzione economicosociale : 1. CONSUMABILI : cose che si prestano ad una sola utilizzazione: per eccellenza il denaro, ma anche cibi bevande combustibili e quantaltro. La rilevanza della natura consumabile della cosa data dal fatto che essa non pu formare oggetto di rapporti che ne presuppongono luso e insieme il dovere di restituirla. Le cose consumabili non possono perci formare oggetto di contratti come comodato o locazione,n diritti come usufrutto e uso. 2. INCONSUMABILI : cose che si offrono alla possibilit di un uso ripetuto 3. RES QUAE USU MINUUNTUR: cose che sono suscettibili di un numero limitato di utilizzazioni, poich il loro deterioramento avviene rapidamente (vestiti, tappeti ecc) per questo motivo sono ritenute anchesse possibile oggetto di rapporti che ne implicassero uso e restituzione.

COSE DIVISIBILI E COSE INDIVISIBILI


Sempre con riferimento alle caratteristiche, si distinguono: 1. COSE DIVISIBILI; (fondi o immobili) solo in quanto la loro divisione risulti materialmente possibile senza danno. 2. COSE INDIVISIBILI : cose le quali non possono essere frazionate in parti senza perdere la loro attuale funzione (frazionarla equivale a distruggerle). La natura divisibile o indivisibile della cosa pu determinare uno speciale regime dei diritti che la investono come si verifica ogni qualvolta essi siano diritti che prevedano una pluralit di titolati.

COSE

SEMPLICI COLLETTIVE.

COSE

COMPOSTE.

COSE

Vi sono cose nelle quali le eventuali parti costitutive o non concepibili come cose distinte dal tutto che le comprende; o concorrono alla individuazione della cosa in modo essenziale, 1. COSE SEMPLICI; le cose che senza quelle parti mutano di individualit. Esse costituiscono ununit, sono quindi cose semplici ; schiavo, pietra, trave. 2. COSE COMPOSTE: sono il risultato dellaggregazione di pi cose semplici, ciascuna delle quali (con laggregazione) diviene parte del tutto. La rilevanza della distinzione sta nel fatto che possono concepirsi diritti distinti sullinsieme e sulle parti costitutive. Finch dura laggregazione, i diritti sulle cose che costituiscono parte non sono esercitabili dal titolare ( si trovano in uno stato di quiescenza) essi tornano ad essere esercitabili quando avviene la separazione delle parti dallinsieme. Esistono poi anche aggregazioni di cose puramente ideali, Esse sono fatte di cose che mantengono la loro individualit, ma che in quanto collegate con le altre danno vita ad un insieme (universitas) la cui funzione economica diversa dalla mera somma delle funzioni delle singole cose.

LE COSE FRUTTIFERE
frutti):

(appartenenza e tipologia dei

Costituisce frutto, per il diritto, tutto ci che staccandosi da una cosa senza conseguenze sulla sua integrit suscettibile di autonoma considerazione come cosa (ha rilevanza economica). I frutti divengono cosa diversa dalla cosa madre con la separazione. Da tale momento essi si considerano in propriet del proprietario della cosa madre. Prima della separazione essi si dicono pendenti e non possono essere oggetto di una relazione giuridica distinta da quella che riguarda la cosa-madre.

COSE PRINCIPALI E COSE ACCESSORIE (DISTINZIONI


DELLE COSE DETERMINATE DALLA LORO FUNZIONE)
Laggregazione di cose non avviene sempre in termini di dare vita ad una cosa nuova. Si possono avere anche collegamenti di cose che non danno vita ad una cosa nuova ma che permettono solo ad una di esse (PRINCIPALE) di giovarsi della utilit aggiunta che le viene dal collegamento ad essa di unaltra (ACCESSORIA). Quando si instaura tale relazione di cose essa crea un loro naturale (ma non necessario) collegamento. I rapporti che investono perci la cosa principale si estendono a quella accessoria solo se possa dirsi essere stata questa la volont manifestata dagli interessati.

REGIME DEI FRUTTI E DELLE SPESE:


Connessa alla materia delle cose quella dei frutti che esse eventualmente producono e delle erogazioni di denaro (impensae) che si rendono necessarie alla loro conservazione o alla loro capacit di produrre reddito. Il problema non si pone se il bene nella disponibilit del proprietario, in quanto, spettano a lui i frutti che la cosa produce e sar sua cura valutare quali spese meriti siano sostenute. La questione si pone in modo diverso quando la cosa si trova nella disponibilit di un terzo, diverso dal proprietario (ceduta in buona fede). In questi casi necessario valutare se oltre alla cosa, debbano essere restituiti anche i frutti dati da essa e se possa pretendersi il rimborso della spesa sostenuta. (ci naturalmente dipende dai singoli casi). Ci che merita essere ricordato in termini generali che sia il regime dei frutti, sia quello delle impensae, un regime che deve di volta in volta, tener conto della diversa tipologia che pu essere ipotizzata sia per i frutti che per le impensae. Tra i frutti occorre distinguere: 1. EXTANTES (ancora esistenti e giacenti) 2. CONSUMPTI (consumati o distrutti) 3. PERCEPTI (materialmente conseguiti) 4. PERCIPIENDI (sono i frutti che si sarebbero potuti godere con una condotta diligente) . (il possessore in buona fede dovr restituire con la cosa solo i frutti ancora extantes, il possessore in mala fede invece anche quelli percepti) Tra le impensae invece bisogna distinguere: 1. Impensae in REM; le impensae che sono rivolte al mantenimento in esistenza o al miglioramento della cosa. 2. Impensae in fructus; le impensae che sono rivolte alla produzione o allincremento del reddito che la cosa pu dare.

Nellambito delle varie categorie bisogna distinguere le spese considerate: 1. NECESSARIE: senza di esse la cosa rischia il perimento o non pu svolgere la sua ordinaria funzione economica. 2. UTILES: sono rivolte ad accrescere il valore della cosa o le sue possibilit di uso e reddito. 3. VOLUPTUARIAE; rispondono ad una esigenza puramente soggettiva di chi le ha sostenute.

PROPRIETA:

(Iura in re aliena, Obligationes)

La possibilit delle res di rispondere ai bisogni umani deriva dalle loro caratteristiche e dalla loro funzione ma il modo nel quale esse lo fanno dipende anche dalla relazione che esiste tra la persona e loggetto. Il diritto che assicura al soggetto la pi ampia possibilit di soddisfazione dei propri bisogni la PROPRIETA: lappartenenza di una cosa giuridicamente fondata su un titolo che la riconosce. Colui che proprietario ha un diritto il cui esercizio dipende solo dalla sua volont (egli pu liberamente usare o conservare la propria cosa, trasformarla, trarne vantaggi ecc). Essa si esprime in rem, ovvero si attua immediatamente sulla res che ne oggetto. Il soggetto pu ricavare benefici anche dai diritti che pu vantare su una cosa di altri. Ci pu avvenire tuttavia in due modi diversi: 1. Pu accadere che il soggetto vanti su una cosa di altri un diritto che egli pu attuare da se stesso. In questi casi la posizione del titolare immediata come quella del proprietario. Se ne distingue per il suo contenuto limitato, ma anchessa una posizione giuridica in rem. 2. Il soggetto pu avere per una posizione giuridica vantaggiosa di altro tipo. Ci accade quando egli si trovi nella condizione di potere nutrire solo unaspettativa al conseguimento della res. In questo caso egli creditore nei confronti di una persona che obbligata verso di lui. La sua non una situazione di vantaggio indipendente ma una situazione di vantaggio in personam. Egli non pu attuare il suo diritto senza la collaborazione dellobbligato. Le res consentono di ricavare utilit dunque non solo a colui al quale esse appartengono ma anche ad altri soggetti che possano vantare diritti su di esse. La diversa struttura di questi (in rem \in personam) determina una corrispondente tipologia duale delle situazioni soggettive che si riflette nellesperienza romana, nel regime della loro protezione giuridica. Le azioni che il titolare pu esprimere per far valere il proprio diritto vantato: La distinzione delle situazioni di vantaggio in situazioni in rem e situazioni in personam determina una importante conseguenza pratica. si distinguono perci in: 1. actiones in rem : possono dare luogo anche ad un fatto diverso. Esse fanno sorgere una relazione immediata tra il soggetto e loggetto del suo diritto che prescinde dalla necessit di un giudizio. Pu accadere cos che la loro costituzione possa essere anche solo conseguenza di un titolo apparente o in realt inesistente. Ne consegue che lordinamento non pu limitarsi a considerare la loro esistenza giuridicamente fondata ma deve tener conto anche la loro eventuale esistenza apparente fattualmente

affermata. Da ci i romani hanno mostrato di avere coscienza delle situazioni in rem e anche in quelle in usus. 2. actiones in personam: non permettono altra evenienza effettuale che un loro esercizio attraverso la richiesta giudiziale rivolta dallinteressato alla persona obbligata che spontaneamente non tenga il comportamento atteso.

IL PATRIMONIUM E I SUOI ELEMENTI


e res incorporales)

(res corporales

Le res che (in quanto corpora) abbiano esistenza sensibile, costituiscono lo strumento di soddisfazione dei bisogni materiali delle persone e inoltre esse possono farlo in modo vario, talora come oggetto di un diritto, altre volte come oggetto di diritti che attribuiscono al titolare facolt immediate ma determinate (iura in re aliena) ovvero anche aspettative tutelate verso qualcuno in ragione del vincolo (obligatio) che impegna questultimo nei suoi confronti. La ricchezza di una persona costituita quindi non solo dalle res corporales ma anche dai diritti che egli pu vantare in relazione a res di altri. Si tratta di diritti che hanno valenza economica, sono situazioni giuridiche incorporales (immateriali) difatti la loro considerazione puramente concettuale. In quanto appartenente a qualcuno la res corporalis concorre a formare la ricchezza di lui ma in quanto oggetto di una distinta e concorrente pretesa o aspettativa di altri essa produce ricchezza, anche in favore di colui che pu vantare quella pretesa o quella aspettativa. Il concetto di ricchezza privata : PATRIMONIUM ha importanza da vari punti di vista; 1. Costituisce lelemento sul quale si dimensionano alcuni effetti successori 2. determina lambito della responsabilit quando la sanzione che il soggetto deve sopportare abbia natura economica con la conseguenza che essa non pu perci sussistere nei confronti di personae che non possono avere un patrimonio. 3. Svolge la funzione di mantenere in equilibrio la libert del soggetto di disporre della propria ricchezza con la necessit tuttavia che la consistenza di essa non sia compromessa da atti che ledano aspettative altrui degne di protezione. Lacquisto delle res al patrimonium si realizza quando il soggetto vanti un diritto attuale. Le aspettative legate ad Obligationes sono perci elementi del patrimonio solo quando siano gi esigibili. Al concetto di patrimonium si sostitu il concetto di in bonis habere che davano titolo comunque ad una tutela giurisdizionale come conseguenza della progressiva rilevanza attribuita sia a forme di appartenenza diverse dal dominium ex iure Quiritium sia anche a figure di diritti fondati su titoli operanti su un piano diverso da quello civile.

RES MANCIPI E RES NEC MANCIPI


Lacquisto al patrimonium delle res corporales che appartengono al soggetto e delle res incorporales costituite dalle pretese e dalle aspettative che egli pu vantare su cose corporali altrui presuppone lesistenza di un titolo idoneo per il ius civile (causa) e losservanza se richiesta di forme appropriate. A questo proposito per gli acquisti a titolo derivativo lordinamento pi antico richiese in alcuni casi un atto di speciale complessit denominato mancipatio. Ne deriv la distinzione tra: 1. RES MANCIPI 2. RES NEC MANCIPI Limportanza della mancipatio sub un processo di graduale decadimento storico che culmin nella formale abolizione della distinzione delle res in mancipi e nec mancipi da parte di Giustiniano. La propriet a titolo derivativo dei corpora nec mancipi si acquistava attraverso traditio. Questa era la consegna della cosa compiuta dal tradens in favore dellaccipiens. Il suo effetto proprio era quello del possesso, se aveva per come giustificazione una causa ritenuta idonea, per tale effetto, rendeva laccipiens anche proprietario. Tra le res incorporales furono considerate mancipi solo le servit rustiche. Gli iura in re aliena nec mancipi richiedevano per la loro costituzione volontaria la in iure cessio.

RES IN PATRIMONIO E RES EXTRAPATRIMONIUM.


Rex quarum commercium non est. Non tutte le cose formano oggetto attuale di ricchezza privata. Possono esistere anche res sulle quali non vantabile alcuna pretesa privata che siano suscettibili di essere ricondotte ad un patrimonio privato con un valido atto di apprensione. Esistono per anche res che non solo non sono in atto in patrimonio (o almeno in bonis) ma che non possono neanche in alcun modo ricadervi. Si tratta delle res delle quali non vi possibilit di trattarle come merx, come cosa oggetto di relazioni economiche. Esse sono cose che o: 1. sono oggetto di diritti disciplinati dal ius divinum 2. sono invece oggetto di diritti ed interessi disciplinati dal ius publicum Sono res delle quali il commercium escluso per ragioni divini iuris le res destinate al culto pubblico o privato. Si distinguono; 1. RES SACRAE : cose destinate al culto degli dei (templi e arredi); esse acquistavano la loro condizione attraverso una pubblica cerimonia, ed erano amministrate dai collegia sacerdotali 2. RES RELIGIOSAE : i sepolcri . essi erano esclusi dalla possibilit di commercio dal momento nel quale interveniva il seppellimento che rendeva il luogo religiosus 3. RES SANCTAE ; mura e porte della citt. Linviolabilit delle cose sanctae determinava gravi conseguenze penali. Sono res delle quali il commercium escluso per ragioni humani iuris le cose che hanno destinazione pubblica si distinguono in: 1. RES COMMUNES OMNIUM :aria acqua mare ecc ed consentita unutilizzazione generale, che pu essere tuttavia sottratta 2. RES PUBLICAE ; rientrano tutte le cose che sono state rese appartenenti alla collettivit, utilizzazione pubblica .

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