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Cerantola Alberto m. 816577 De Prisco Alberto m. 821137 Pavan Alessandro m. 820992 Provenzale Matteo m. 821734 (CG) email CG: prove.89@hotmail.it
Economia dei sistemi di imprese - prof. Alessandro MINELLO
IL PROGRAMMA PERFETTO
OBIETTIVI PRINCIPALI
1A PARTE
Creazione di un identit di distretto, agevolare le collaborazioni con enti e istituti di credito per far evolvere il distretto in cluster
TARGET
Distretti produttivi in difficolt, ma con potenzialit di crescita sia in termini qualitativi che territoriali - Intra-cluster: miglioramento dellorganizzazione, della cooperazione e della comunicazione - Inter-cluster: attivazione di collaborazioni durature, creazione di centri per linnovazione
FOCUS
ADESIONI: - 86 imprese artigiane e industriali - pi di 250 addetti - 8 enti (Amministrazione Comunale di Castelfranco, Cna,
soggetti che compongono la filiera produttiva della bicicletta nelle tre provincie del distretto (finanziato da Regione Veneto e
Fondo sociale europeo)
- BICICLETTE PUBBLICHE: progetto pilota per il bike sharing nei centri storici (finanziato da
Regione veneto e Provincia di Treviso)
Scaduti i 3 anni nel 2009 stato sottoscritto un nuovo Patto di sviluppo per il Distretto produttivo della bicicletta con obiettivi per la maggior parte UGUALI al patto precedente
ADESIONI:
IL PRODOTTO BICICLETTA
I componenti strategici:
- Telaio
- Gruppo (cambio e freni) - Sella I componenti non strategici:
- Cerchi
e pneumatici
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TV
VI
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PD
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LEGENDA: o produttore di selle o produttore di gruppi, ruote, altre componenti o produttore di telai, biciclette complete o abbigliamento e accessori *
SEGMENTAZIONE (PREZZO)
Le 4 categorie assemblate in Italia: - PRIMO PREZZO (50 -100) 30-40% del mercato, solo lideazione di matrice occidentale. I componenti vengono importati interamente dallestremo oriente - FASCIA MEDIA (200 500) 30% del mercato, alcuni componenti made in Italy, telaio prevalentemente importato - TOP DI GAMMA (1000 in su) 10% del mercato, per appassionati e ciclismo agonistico - BICI DA BAMBINO 10 -15% del mercato
Economia dei sistemi di imprese - prof. Alessandro MINELLO
ANALISI SWOT 1
FORZE (S)
- Specializzazione nella produzione di alta gamma
- Presenza di un know-how consolidato nel territorio - Prodotti altamente personalizzati frutto di una produzione artigianale storica
DEBOLEZZE (W)
- Scarsa interazione tra imprese, mancanza di organizzazione e di uno statuto che regoli i rapporti tra le istituzioni coinvolte -Imprese sottodimensionate, difficolt in termini di capacit produttiva e accesso al credito - Comunicazione non efficace
ANALISI SWOT 2
OPPORTUNIT (O)
- Cultura della sostenibilit che incentivi l utilizzo della bicicletta - Collaborazione con altri enti - Attivare delle collaborazioni con i cluster vicini (sia territorialmente che a livello merceologico) - Avvicinare gli istituti di credito agendo come distretto
MINACCE (T)
- Cina e Taiwan che offrono biciclette a prezzi contenuti - Concorrenza di diverse imprese americane che offrono un prodotto altamente specializzato e di qualit
INIZIATIVE INTRA-CLUSTER 1
ORGANIZZAZIONE (a)
- Creazione di figure professionali da affiancare al responsabile di distretto con conoscenze e competenze tecniche diversificate (comunicazione e marketing, R&D,
relazioni internazionali, ecc.)
- Indire incontri periodici anche informali tra le imprese interessate del settore e gli altri enti coinvolti nominando per ognuno di essi un referente allo scopo di favorire la trasmissione e la condivisione della conoscenza
(Regione e altri finanziatori monitoraggio con verbali)
- Redazione di uno statuto che imponga agli aderenti degli obblighi di partecipazione attiva alla vita distrettuale (progettazione a breve e medio-lungo termine
pena esclusione dal distretto)
INIZIATIVE INTRA-CLUSTER 2
ORGANIZZAZIONE (b)
- Scelta di una sede del distretto anche allinterno di una delle imprese aderenti
- Istituzione di un osservatorio interno al distretto, composto preferibilmente da membri non appartenenti alle aziende in modo da garantire limparzialit, con lo scopo di raccogliere dati e statistiche ed elaborare un database capace di monitorare landamento del distretto in generale e delle singole imprese
INIZIATIVE INTRA-CLUSTER 3
COMUNICAZIONE (a)
- Realizzazione di un sito web istituzionale che contenga tutte le informazioni relative al distretto e permetta la promozione attraverso strumenti di social networking - Valorizzazione del logo del distretto come sinonimo di qualit nei prodotti realizzati - Creazione di un portale web, sia come mezzo di comunicazione e interazione tra le imprese sia come strumento per il coinvolgimento del consumatore nella creazione del prodotto (sviluppo della co-creazione e modulazione dei componenti del prodotto finale) - Partecipazione ad expo-fiere esistenti oppure creazione ad hoc di una esposizione di distretto
INIZIATIVE INTRA-CLUSTER 4
COMUNICAZIONE (b)
- Prevedere una tessera come strumento per attivare le iniziative commerciali (sconti, agevolazioni e newsletter) a livello di distretto, disponibile nei punti vendita dello stesso - Creazione di itinerari ciclistici per promuovere laspetto paesaggistico-culturale del territorio, laggregazione tra i tesserati e lincontro tra gli utenti stessi e le imprese produttrici
ECOSOSTENIBILIT
- Introduzione di sistemi di rottamazione e riciclaggio dei componenti con lo scopo di riutilizzarli per riparazioni o per il mercato dellusato e, attraverso luso della tessera, favorire un nuovo acquisto
INIZIATIVE INTER-CLUSTER 1
INNOVAZIONE
- Realizzazione di un laboratorio per lo sviluppo di progetti condivisi con il coinvolgimento di imprese di altri distretti o cluster e istituzioni (Distretto dello Sportsystem di Montebelluna - abbigliamento e accessori per il ciclismo; Veneto Nanotech ricerca su nuovi materiali; Facolt universitarie di ingegneria e disegno industriale). Lobiettivo quello di favorire la nascita di processi di innovazione tecnologica e produttiva per ottenere un vantaggio competitivo per lintero cluster
PARTNERSHIP
- Creare delle collaborazioni con le localit turistiche prevedendo delle stazioni di bike sharing (Distretto del Turismo nel Veneto)
Economia dei sistemi di imprese - prof. Alessandro MINELLO
INIZIATIVE INTER-CLUSTER 2
MONITORAGGIO E BENCHMARKING
La collaborazione tra distretti un fattore chiave per lefficacia dellintero sistema distrettuale. Per favorire ci, sembra interessante aderire alla Federazione Distretti Italiani per avvalersi della supervisione esterna dellOsservatorio Nazionale Distretti Italiani, il quale mette a disposizione i dati di tutti i distretti presenti nel territorio nazionale, permettendo cos di confrontare landamento del Distretto con altri suoi affini
IL PROGRAMMA PERFETTO
FINANZIAMENTO PUBBLICO VS. PRIVATO
2A PARTE
Si prevede la coesistenza delle due tipologie coinvolgendo gli istituti di credito che ad oggi sono assenti
Oltre al monitoraggio interno previsto MONITORAGGIO dalle iniziative, creare collaborazioni con E CERTIFICAZIONE lOsservatorio Nazionale Distretti Italiani Finanziando i progetti il monitoraggio FINANZIARE diventa pi semplice, tuttavia CLUSTER necessario favorire la nascita di cluster ORGANISATION O organisation come struttura solida PROGETTI? dellecosistema distrettuale
FONTI DI FINANZIAMENTO
La fonte principale per i distretti finora stata il settore pubblico locale; nei cluster esteri la situazione profondamente diversa (es. Giappone che pone al centro del cluster una banca). Si ritiene quindi necessaria la coesistenza tra il pubblico e il privato, ma come potrebbe applicarsi un distretto per ottenere finanziamenti?
PUBBLICO - A livello internazionale: attivando delle relazioni con partner internazionali gi impegnati nel settore (in primis quelli che fanno parte della supply chain)
- A livello locale: incrementando i collegamenti con enti e istituzioni per aumentare affidabilit e credibilit; avviando progetti direttamente applicabili sul territorio
PRIVATO - Banche: coinvolgendo la federazione dei distretti italiani che, a livello nazionale e in accordo con le banche, si porrebbe come promotrice di bandi per sostenere le iniziative pi promettenti del panorama distrettuale
POLICIES REGIONALI
PER IL DISTRETTO
Uno degli scopi del programma perfetto quello di trovare delle possibili politiche adottabili a livello regionale per quanto riguarda la promozione e lo sviluppo dei distretti. Ecco alcuni suggerimenti: - Creazione di un Metacluster della biciletta top di gamma con partner europei, facendo da mediatore tra il Distretto e le aziende produttrici di Francia e Germania, coinvolgendo le amministrazioni locali di tali paesi nella realizzazione di progetti comuni - Migliorare la rete ciclabile, sia in prossimit dei centri citt che nei collegamenti maggiori, anche attraverso il finanziamento europeo del progetto EuroVelo. Il sostegno economico dellUE per il settore della bicicletta passato da 600 milioni (2007-2013) a 6 miliardi (2014-2020)
Economia dei sistemi di imprese - prof. Alessandro MINELLO
POLICIES REGIONALI
PER I DISTRETTI
Vi sono politiche regionali che, pensate per il distretto della bicicletta, possono essere estese anche agli altri distretti: - Incentivare progetti di ricerca e innovazione attraverso detrazioni fiscali sulle spese sostenute per tali progetti - Introdurre, o potenziare se gi presenti, corsi di formazione per cluster manager o figure professionali adibite alla gestione organizzativa del cluster - Creazione di un marchio di qualit (quality label) che certifichi i distretti migliori sia dal punto di vista organizzativo che produttivo, imponendo degli standard da rispettare - Favorire laggregazione di imprese e cluster vicini (sia territorialmente sia dal punto di vista merceologico) attraverso listituzione di appositi bandi in collaborazione con altre regioni
Economia dei sistemi di imprese - prof. Alessandro MINELLO
UN SENTITO
RINGRAZIAMENTO A
DR.SSA MARIASOLE DORAZIO DR. IVAN BOESSO PROF. ALESSANDRO MINELLO
Per la disponibilit offertaci durante il corso e per averci dato lopportunit di impegnarci in un tema concreto e attuale com quello dei distretti veneti
Economia dei sistemi di imprese - prof. Alessandro MINELLO