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[ATTUALIT | POLITICA | SCUOLA | UNIVERSIT | LAVORO | AMBIENTE] Speciale Elezioni 2013

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ATTUALIT la storia si ripete?! SCUOLA lItalia giusta, dove il futuro si prepara a scuola UNIVERSIT L. LAVORO un anno sabbatico non richiesto QUESTIONE FEMMINILE donne e mot politica POLITICA cosa succederebbe se il PD non vincesse? IL PERSONAGGIO 10 domande a Miriam Cominelli

Rivista di politica e attualit prodotta dai Giovani Democratici Sebino Franciacorta


Care lettrici, cari lettori, quello che stringete tra le vostre mani il prodotto delle fatiche di alcuni ragazzi tra i 19 ed i 30 anni, a stragrande maggioranza franciacortini. Noi giovani ci siamo e sosteniamo il PD di Bersani, Renzi e Ambrosoli in questo scenario politico abbastanza incasinato da scandali e continui cambi di fronte; questi ultimi, ci teniamo a sottolinearlo, prevalentemente ad opera di altre forze politiche. Con i nostri articoli vi proporremo un sguardo sulla realt disincantato ma non rassegnato, e vi inviteremo ad affiancarci nellimpegnativo percorso verso un Paese migliore: affronteremo alcune tra le tematiche pi attuali del momento, ricordandovi anche le relative proposte del PD a livello nazionale e regionale. Beh, bando alle ciance adesso, buona lettura! Marco Peli Segretario GD Sebino Franciacorta

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La storia si ripete?!

Sembra che nulla sia cambiato. Torniamo a votare ancora una volta per Parlamento e Consiglio Regionale della Lombardia. Ancora una volta in una condizione di crisi generale. Economica, sociale ma soprattutto politica e morale. Tutti che rubano, tutti che fanno i propri interessi, la colpa sempre degli altri, voto il meno peggio, voto Grillo che cos manda tutti a casa. La storia si ripete?! Grillo manda tutti a casa!! Eppure quasi 20 anni fa un certo Umberto diceva le stesse cose. Tutti a casa quelli che rubano. Poi lui ha mangiato pi degli altri. E ora (ancora) la Lega si erge a paladina del popolo del nord con lincredibile (e non nel senso buono del termine, ndr) proposta di Maroni presidente. La storia si ripete?! Eppure in Lombardia non sono ancora passati i 5 anni dallultima elezione. Perch si torna a votare dopo soli 2 anni? Forse che nella giunta regionale, tra i duri e puri di PDL e Lega ci fosse seduta anche la ndrangheta?! La storia si ripete?! Il buon senso dice che se un gruppo di persone che deve portare a termine un compito non lo porta a termine, o si cambiano le persone, o si cambia il gruppo. In politica dovrebbe essere la stessa cosa. Se due partiti al governo non sono in grado di portare a termine un mandato di 5 anni, o non si ricandidano oppure cambiano modo di fare politica. Invece, sorpresa! PDL e Lega si ripropongono, di nuovo insieme. Lunica differenza che ora il candidato presidente Maroni e non pi Formigoni. Formigoni che comunque candidato come consigliere regionale. Quindi un Roberto per un altro Roberto. Ma a questa vecchia storia c una valida alternativa. Lalternativa rappresentata da chi sceglie la democrazia, il merito, lonest. E forse in questo caso la storia non si ripete.

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La storia si ripete?! Elettori leghisti, siete tornati al servizio del miliardario per un seggiolone in regione. Il miliardario che per la 5^ (quinta!) volta si presenta come la salvezza italiana. Ma forse ricordo male . Non ha governato per 15 degli ultimi 20 anni? E non da 20 anni che continua a promettere le stesse cose? Basta tasse, tre milioni di posti di lavoro, investiamo sui giovani. Eppure le tasse sono insostenibili. Lavoro non ce n per nessuno. I giovani sono senza futuro. Scuola e universit sono massacrate. Ma non che ci racconta delle bugie per prendere voti? Ci ha forse preso in giro per tutti questi anni? La storia si ripete?! Non tutto il panorama politico uguale. C una parte che sceglie di rinnovarsi. Pi di tre milioni di persone hanno partecipato alle famose primarie del centrosinistra. Queste primarie hanno scelto in modo democratico il leader del centrosinistra. Bersani risultato vincente e guider il Partito Democratico e tutto il centrosinistra alle prossime elezioni. Inoltre le Parlamentarie (primarie per scegliere i parlamentari) daranno la possibilit a tantissimi volti nuovi di entrare in parlamento. Nella nostra provincia ha vinto Miriam Cominelli, ragazza di 31 anni di Nuvolera che dalla prossima legislatura sar alla Camera dei Deputati. Ma allora!!! La storia si ripete?! No!!! Questa storia non si deve ripetere!!! Lalternativa c. rappresentata dal centrosinistra e dal Partito Democratico. Nessuna favola. Nessun santo salvatore. Solo proposte reali e favolosamente concrete. Il futuro sar giusto, tricolore su sfondo azzurro.
Giuseppe Polonini

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L'Italia giusta, dove il futuro si prepara a scuola


A pochi giorni dal voto abbiamo la possibilit di analizzare come troppo poco in questa campagna elettorale si sia parlato di scuola. Sar che ad alcuni politici importa poco che l'Italia sia uno dei paesi con meno laureati d'Europa, dove si legge di meno e si abbandona pi precocemente la scuola, dove 2 milioni di giovani tra i 15 e i 24 anni non sono n a scuola, n al lavoro. Per fermare il declino necessario rilanciare la formazione, e questo dato di partenza, imprescindibile, lo hanno ben chiaro Pierluigi Bersani e il Partito Democratico. Dopo i tagli da 8 miliardi di euro al sistema scolastico italiano e una diminuzione di 132.000 posti di lavoro tra insegnanti e personale ATA ad opera del governo Berlusconi; e dopo gli ulteriori tagli regalati dal governo Monti e il suo decreto sul merito per una scuola "selettiva e competitiva", arrivato il tempo di urlare la necessit di investire nell'istruzione e nel diritto allo studio, per una scuola pubblica, accessibile a tutti, che dispensi un Sapere di qualit, che funga davvero da ascensore sociale, che realizzi il meraviglioso compito di rimuovere gli ostacoli di origine economica e sociale affidatole dall'articolo 3 della nostra Costituzione. Il programma del PD chiaro, concreto, realizzabile. Per tornare ad avere alti tassi di occupazione e produttivit bisogna dimezzare il tasso di dispersione scolastica, oggi al 18%, e raddoppiare il numero di laureati. Indirizzare larga parte delle risorse rese disponibili dalla lotta all'evasione fiscale e alla corruzione per investire sui saperi. Scommettere sulla qualit del capitale umano del nostro Paese e su una societ della conoscenza diffusa per tornare a crescere: investire sulla conoscenza significa garantire a tutti pari opportunit di apprendimento e di educazione. necessario poi creare un nuovo sistema di formazione e reclutamento degli insegnanti, mettere in atto un nuovo piano pluriennale di esaurimento delle graduatorie per eliminare la precariet dalla scuola e offrire la continuit didattica agli studenti. L'impegno del Partito Democratico guarda anche al tema della sicurezza degli edifici scolastici, perch tragedie come quelle di Rivoli (2008) e San Giuliano (2002) non si ripetano pi. gi pronto un piano per la messa in sicurezza delle strutture scolastiche, finanziato con la riduzione della spesa per armamenti e con fondi strutturali europei. La scuola deve accompagnare il cambiamento di questo paese. Solo chi ha in testa un grande progetto di ricostruzione civica, potr davvero riformare una scuola giusta per un'Italia giusta. Chiara Zappa Responsabile Scuola e Universit Provinciale GD

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L.
L. una giovane studentessa universitaria, che l'estate scorsa si diplomata presso un liceo bresciano ed ora frequenta il primo anno d'universit a Milano, presso la Bicocca. Io la conosco da molti anni e conoscendo lei e il suo percorso personale, che mai stato banale o semplicistico, posso dire d'avere in lei un corretto metro di giudizio sull'attuale situazione dei giovani e sul loro futuro. Credo che il modo migliore di far fuoriuscire il nocciolo di questo discorso, e mi riferisco al problema dei giovani studenti universitari e non, sia di far parlare loro stessi e di non citare dati e sondaggi che risultano vuoti e ripetitivi nella loro limitata rispondenza al dato fondamentale che la speranza e il pensiero di noi giovani. Tra una sigaretta e un caff le chiedo perch ha scelto di continuare gli studi; avrebbe infatti potuto fermarsi agli studi liceali . Molti infatti dicono che oggi frequentare l'universit sia inutile, sostenendo che tanto poi le speranze di lavoro sono pessime per tutti. L. mi blocca subito, prima che io insista sul lato semplicistico della vicenda, e mi avverte che certamente i pi la pensano in questo modo, ma questo modo di pensare figlio della crisi e di speranze morte sul nascere. L. convinta (e lo autenticamente) del valore dello studio come mezzo fondamentale per arricchire una persona e formarla, ma anche convinta che il percorso universitario italiano (specialmente quello pubblico) dovrebbe essere innovato per consentire una modernizzazione del sistema universitario e quindi una connessione pi stretta con il mondo del lavoro, non semplicemente una connessione funzionale al trovare un posto di lavoro, ma un nuovo modo di intendere il percorso universitario che sia pi pragmatico e rivolto al mondo in cambiamento e non ancorato a vecchi schemi e insegnamenti che rilegano il nostro sistema universit nel passato. L. parla di baronie, di figli di professori anch'essi professori, di corsi poco frequentati e superati, di soldi che non arrivano dallo Stato, dell'aumento delle rette e dei trasporti (

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pendolare). Questo il pacchetto che trattiene e distrugge le forze che potrebbero arrivare dalle giovani menti, per questo serve una riforma del sistema universit. Le chiedo quale sia la riforma pi urgente. L. non ci pensa un attimo e parte dai giovani ricercatori senza finanziamenti e senza speranze costretti a fuggire all'estero. Ma anche un nuovo sistema che premi il merito, che rafforzi la parit nell'accesso e nell'esercizio del diritto allo studio che favorisca un sistema universit pi aperto al mondo e alla societ; in una parola che l'universit torni ad essere viva, un laboratorio in cui si costruisce il futuro. Alla finestra vedo passare una giovane famiglia e chiedo ad L. se voglia in futuro avere dei figli e cosa eventualmente la preoccupa in questo senso. L. ridacchia, poi si ricompone e con un volto tra il corrucciato e l'ironico mi dice che preferirebbe convivere, e che vorrebbe tanto avere dei figli. Poi il suo volto perde l'ironia , resta corrucciato e allora L. mi rivela i retroscena giornalistici sul tema che tutti conosciamo. Dal problema dei diritti delle coppie di fatto ai problemi economici che un figlio e una famiglia comportano se non hai un sostegno economico. L. ironizza sul termine choosy utilizzato dal caro ministro Fornero: "choosy a chi? Io accetterei qualsiasi impiego, ma ora come ora nessuno assume, e poi se vuoi farti una famiglia devi avere un minimo di certezza sul posto di lavoro, adesso al massimo prendi uno stage o un contratto a tempo determinato, come essere in costante attesa di qualcosa che non arriva mai, terribile per noi giovani". Il ministro forse cresciuta in una famiglia troppo agiata e il suo percorso accademico stato da questa famiglia spesso spalleggiato, come per il caro Martone che defin sfigati i fuori corso e che nel frattempo rubava le consulenze allo Stato. Chiedo ora a L. se si pu ancora sognare , se ha un sogno. L. mi fissa e sbuffando mentre finisce di sorseggiare il caff mi dice di aver accantonato il sogno d'infanzia di fare la ballerina classica: "Crescendo le gambe da carine e dritte com'erano son diventate due alberi storti e ridicoli, al massimo potrei fare la letterina, in quel caso le gambe non contano". Battuta a parte mi confida di avere un unico sogno: "Vorrei avere una vita normale, felice e serena, in cui il lavoro non sia una preoccupazione ma fonte creativa e realizzazione personale, oltre che fonte di cambiamento e miglioramento per il mondo". Le chiedo se ha fiducia nella politica e nei politici e per chi voter. L. rifiuta il discorso tanto popolare del sono tutti uguali e riconosce il grande valore della politica come strumento per vivere in una comunit in modo sereno e pacifico. "La politica la nostra vita, parte di noi, se accetti di vivere in comunit non la puoi rifiutare", poi parla dei politici e mi confida di aver poco fiducia in loro, non per i fatti di cronaca che emergono tutti i giorni, ma per la sufficienza e la mancanza di qualsiasi rispetto verso questa carica, "i politici devono riscoprire il senso della loro missione, il senso della politica e ritrovare un etica, da ci nasceranno i frutti di una buona politica". I fatti di cronaca dimostrano come tali parole siano sensate e giuste. Le chiedo se vuole dire qualche parola ai giovani lettori del Copyleft, che per la maggior parte sono giovani studenti. L. sorride per la prima volta e mi lascia,o meglio, ci lascia con queste parole: "Dovete studiare e creare il futuro di questo paese, ed essere pieni di forza e di costanza per poter essere una forza costruttiva che cambi il futuro, per fare questo studiare fondamentale, se si vuole un futuro, se vogliamo costruirlo dobbiamo studiare e lavorare insieme". Lascio L. contento di aver trovato una speranza nei suoi occhi e non la rassegnazione. Rimaniamo in Italia e cambiamo questo Paese.
J. B.

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Un anno sabbatico non richiesto


Il 2 Dicembre 2010 iniziato il mio lungo anno sabbatico non richiesto. In questa data completavo il mio percorso di studi iniziato diversi anni prima; finalmente la laurea. Da quel giorno in poi iniziato un lungo periodo di inattivit. Per togliere qualsiasi dubbio ai laureati in materie scientifiche, voglio specificare che mi sono laureato in Scienze Sociali con un voto alto, ma non 110. Se sia giusto che chi ha frequentato universit umanistiche debba partire con un deficit nel mondo del lavoro un argomento che non tratter qui, pur ritenendolo di fondamentale importanza. Iniziare a cercare lavoro con le festivit imminenti molto difficile. Quindi il primo mese va via tra feste personali e feste comandate. A gennaio inizia lo sport pi praticato dai giovani italiani: la caccia al lavoro. Il mio ambito di lavoro sono le ricerche di mercato, quindi ho cercato tutti gli istituti di ricerca tra Brescia, Milano e Roma. Quindi inizio a mandare curricula a tutti gli istituti di ricerca e a tutto ci che pu interessarmi. Contemporaneamente guardo tutti i siti dannunci, dopo aver fatto una sana iscrizione allAdecco. I diversi siti sono lo specchio dello sfruttamento a cui siamo sottoposti. I lavori sono precari e sottopagati, trovare un buon annuncio in questi siti unardua impresa. Ottimi siti dove cercare lavoro sono quelli delle universit. Purtroppo gli annunci non sono molti, per rappresentano un buon strumento di ricerca. Ogni giorno, quindi, si cercano novit. Concorsi, annunci, fuga di notizie tra amici diventano i tuoi compagni di giornata. Laltro amico che diventa inseparabile il telefono. Quando squilla speri sempre che sia per qualche annuncio cui hai risposto, o per un curriculum inviato. Quando trovi una chiamata senza risposta la speranza la stessa, ma sono sempre distrutte. Tendenzialmente qualche tuo amico nelle stesse condizioni, e si parla della mancanza del lavoro. Argomento che ha sorpassato il calcio nelle conversazioni tra i giovani italiani. Cos passano i mesi e mi ritrovo nella stessa situazione di partenza. Un giorno mi arriva une-mail che mi propone un lavoro. Sono trenta interviste da fare in tre settimane nel mio paese di residenza. Sembra anche ben pagato, ma per diffidenza chiedo conferma. Questa arriva, quindi mobilito tutti i miei conoscenti, pochi in verit, per trovare trenta persone che rientrano in determinate categorie. Scriverlo molto pi semplice che farlo. Consegnate mi chiedono di farne altre quindici, con grande gioia accetto volentieri. Finiti anche questi aspetto la mia meritata retribuzione, per scopro che mi sar data a tre mesi dalla fine del lavoro. In tutto questo periodo faccio dei lavoretti, svuoto cantine e compio lavori idraulici con un parente, mi improvviso guardiano e pulitore di bagni ad una festa del PD. Tutto questo solo grazie ai miei legami personali stretti, essenziali per piccoli lavoretti. Finita lestate, aspetto il benedetto pagamento. Lattesa sar ancora pi lunga e il compenso inferiore a quello pattuito. Provo per mesi a farmi dare il dovuto, ma poi capisco che sar impossibile e quindi rinuncio. Altro tema destrema rilevanza in questi anni: la giustizia civile a cui impossibile rivolgersi. Dopo anni a parlare della giustizia penale, ora di risolvere questo problema che tocca molti lavoratori e molte imprese. Prima dellestate, per, la svolta. In una settimana due offerte di lavoro. Entrambe per due enti pubblici; il primo della durata di un anno, il secondo uno stage di 6 mesi.

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Purtroppo sbaglio completamente il colloquio della prima offerta. Laltro invece va bene e sono preso come stagista non retribuito, senza il rimborso spese, anche se per una parte dello stage si deve girare la provincia. Nonostante questo sono felice e faccio qualcosa che mi piace, inoltre mi permette di usare la fantastica frase: fa curriculum. Come me tanti si sono trovati, o si trovano, in questa situazione, se non in peggiori. Questo articolo non lho fatto solo per denunciare e raccontare un problema a molti noto. Questa anche una delle tante motivazioni che portano me, e tanti come me, a fare politica nei GD e nel PD e ad impegnarsi perch la situazione cambi. Noi ci impegniamo perch la prossima volta che qualcuno scriver un articolo simile, scriva delle sue soddisfazioni e del suo impegno quotidiano nel suo lavoro per costruirsi un futuro.

Oltre a tutte le chiacchiere, a tutte le voci e i populismi di ogni genere per noi limpegno in politica questo: impegnarci per creare un futuro migliore per tutti e tutte.

Vogliamo un futuro e per averlo vogliamo un lavoro sicuro.


Fabio Mariella

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Donne e mot politica


Ci avviciniamo alle elezioni politiche trattando il tema della relazione tra donne e politica con alle spalle la notizia dello scorso gennaio che ci informa che il Tar ha fissato le regole per le nuove giunte, le quali dovranno essere composte almeno per il 40 per cento da assessori di sesso femminile. La motivazione tanto semplice quanto rivoluzionaria: la disparit tra uomini e donne nelle giunte priva lente di quel patrimonio umano, culturale, sociale, di sensibilit e di professionalit che pu esistere solo in presenza della diversit di genere. La pronuncia contenuta nella sentenza con cui i giudici amministrativi della seconda sezione bis hanno accolto il ricorso presentato dallAssociazione nazionale donne elettrici di Roma contro il Comune di Civitavecchia. La sua giunta, infatti, conta soltanto un assessore donna su sette membri. Non , come ben sappiamo, lunico Comune a trovarsi in queste condizioni di evidente disparit: Roma arriva a malapena alla soglia del 20 per cento e nella squadra del sindaco Gianni Alemanno (PDL) si contano solo tre donne su tredici membri. Purtroppo le leggi sulle quote rosa sono ancora un mezzo indispensabile per cambiare il sistema italiano e le classi dirigenti in fretta. In vista della nuova stagione politico-istituzionale e speriamo anche culturale che abbiamo davanti, sarebbe bene ricordare la spinta propulsiva al cambiamento, civile e morale, di cui le donne sono state protagoniste in questi anni difficili. Tanto pi che la crisi di credibilit dellItalia legata anche allimmagine distorta della donna che Silvio Berlusconi ha contribuito a dare. Per pi di ventanni la tendenza stata quella di ridurre la donna a corpo muto oppure a un corpo che se parla riproduce un discorso non autonomo. E con una progressiva regressione del modello femminile a oggetto di consumo, di decoro, un modello unico. E una questione di sostanza. Ora pi che mai necessario dare allEuropa un segnale forte e chiaro, riconoscendo anche il valore delle competenze e delle energie femminili e lapporto decisivo che possono dare alla crescita del Paese. Non farlo sarebbe perdere unoccasione di riscatto proprio nel momento in cui lItalia ha bisogno di recuperare, oltre al debito, anche la dignit perduta. Estremamente significativa la scelta del PD: le sue liste prevedono che il 40% di donne siano eleggibili e su 38 capilista 15 siano donne. Una maggiore rappresentanza in Parlamento, quindi, e una maggiore attenzione legata al superamento delle diseguaglianze di genere, indispensabile per ricostruire il Paese su basi moderne e giuste. Il PD nel proprio programma si impegna a mettere in campo politiche fiscali a sostegno delloccupazione femminile, ancora adesso uno dei differenziali pi negativi per la nostra economia, in particolare al Sud. Lavorer verso un grande piano per aumentare e migliorare loccupazione femminile, contrastare la disparit nei redditi e nelle carriere, sradicare i pregiudizi sulla presenza delle donne nel mondo del lavoro e delle professioni. A tale scopo ha valutato come indispensabile alleggerire la distribuzione del carico di lavoro e di cura nella famiglia, sostenendo una riforma del welfare, politiche di conciliazione e condivisione e varando un programma straordinario per la diffusione degli asili nido. Anche grazie a politiche di questo tipo sar possibile sostenere concretamente le famiglie e favorire una ripresa della natalit. Il tasso di occupazione femminile sar certamente un misuratore fondamentale dellefficacia di tutte le strategie messe in campo. Il superamento delle diseguaglianze, laumento ed il miglioramento delloccupazione femminile non possono per prescindere dallondata di violenza contro le donne, i cui episodi sempre pi numerosi devono obbligare a riflettere ed agire. Sar compito dei democratici perseguire il contrasto verso ogni violenza contro le donne, un fenomeno che affonda le sue radici in modelli inaccettabili del rapporto tra i generi e che costituisce una vera e propria violazione dei diritti umani. La strada per una equa rappresentanza e per delle politiche sociali sostenibili ancora lunga e piena di insidie, ma ci che fondamentale che il PD ha cominciato, con convinzione, a percorrere questa strada!
F.B.

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Cosa succederebbe se il Partito Democratico non vincesse?


Non ho la presunzione di essere un grande giornalista, n questa, d'altronde, la mia aspirazione, perci in questo mio esercizio mentale mi affider alle riflessioni di Eugenio Scalfari che ha saputo molo lucidamente esprimere quali sono i rischi in caso il Partito Democratico non vinca le prossime elezioni. Il fondatore di la Repubblica rifletteva, qualche giorno fa, a partire da un quesito: Che cosa accadrebbe in Italia se il Partito Democratico non vincesse le elezioni? N alla Camera n al Senato?. Nell'articolo si diceva che finora nessuno ha fatto questa domanda e nessuno, ovviamente, ha dato una risposta. Bersani ha fatto appello al cosiddetto voto di necessit, ma limitatamente ad alcune Regioni il cui esito elettorale pu essere determinante per il Senato, come la Lombardia e la Sicilia. Ma il tema pi generale. Se l' posto soltanto Alfredo Reichlin in un articolo apparso su l'Unit, nel quale si chiesto che cosa accadrebbe se non ci fosse una visione del bene comune come quella proposta dal PD. La logica della democrazia parlamentare ci dice che si vota per il meno peggio: votare per il meglio, cio per il partito con il quale ci si identifica al cento per cento, impossibile in quanto ciascuno ha una sua visione del bene comune. Dunque si vota per il meno peggio, partito movimento o lista elettorale che sia, il cui programma e i cui rappresentanti siano i meno lontani dal nostro modo di pensare. Ma allora, si riflette, che cosa avverrebbe se il PD fosse scavalcato da un altro partito? E quale? Gli inseguitori sono quattro, Berlusconi, Ingroia, Monti e Grillo, ma di essi solo uno insegue per vincere in tutte e due le Camere: il solito immutabile Berlusconi! Gli altri non hanno speranze per la Camera, ma possono creare una situazione di ingovernabilit al Senato e quindi una paralisi parlamentare. Grillo un caso a parte. Potrebbe arrivare terzo e perfino secondo ma molto difficile pensare che divenga primo. E poi i grillini in Parlamento subiranno inevitabilmente una radicale trasformazione; il Parlamento la sede d'un potere costituzionale, quello legislativo. Voteranno contro tutte le leggi? Vorranno abolire tutte quelle esistenti? Il Movimento "5 stelle" un'incognita, il suo bacino elettorale quello degli indecisi che attualmente viaggiano attorno al 10 per cento. La pesca di Grillo si svolge in quel bacino, ma non il solo. Nel migliore dei casi potrebbe arrivare al 20 per cento e sarebbe un successo enorme ma comunque non sufficiente a dargli la vittoria. Superare il 20 per cento e magari arrivare al 25 anche il traguardo vagheggiato da Monti. Ma il solo che pu oltrepassare quel traguardo Berlusconi. lui l'inseguitore del PD e dunque che cosa succederebbe se l'inseguitore raggiungesse e superasse l'inseguito? Se questo dovesse accadere crollerebbe in misura catastrofica la credibilit europea e internazionale del nostro Paese; i mercati si scatenerebbero e lo "spread" tornerebbe alle stelle. L'ipotesi di un Berlusconi vincente che riesca a "domare" la Germania infantilismo. Accadrebbe per che la Lega conquisterebbe un potere decisivo e spaccherebbe con le sue proposte il Paese in due. Qualora la Germania non si accucciasse ai piedi del redivivo, il Cavaliere ha gi previsto ed ha pubblicamente dichiarato che la lira come ritorsione uscirebbe dall'euro. Forse coloro che abboccando alla demagogia berlusconiana pensano che prima o poi l'asino voler, non hanno ben chiaro che cosa significhi il ritorno alla moneta nazionale: le banche americane e la speculazione giocherebbero a palla con la liretta, roba da emigrazione forzata, ma se il PD non vince esattamente questo che accadr. Ci sono altre alternative? Di Grillo abbiamo gi detto; tra l'altro sostiene pi o meno le stesse corbellerie di Berlusconi. Ma gli altri partiti potrebbero allearsi con il redivivo vincitore? Monti per esempio? Monti ha governato un anno con la "strana maggioranza" che comprendeva anche il PDL. Vero che in quell'anno Berlusconi era praticamente scomparso, oggi viceversa tornato in scena. Quanto a Monti, ha gi dichiarato di essere disposto a

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ripetere l'esperienza dell'anno scorso sempre che il Cavaliere torni a fare il morto. Ma se il Cavaliere fosse il vincente delle elezioni possiamo star certi che il morto non vorr tornare a farlo. Oppure potrebbe anche cedere a Monti la presidenza, perch no? Invierebbe a controllarlo il suo cameriere Angelino. Quanto a lui chiederebbe ed otterrebbe un salvacondotto onorifico. E il PD? Ruota di scorta benvenuta, ma senza Vendola per rompere definitivamente con la propria genealogia politica che - come lo stesso Monti ha affermato - comincia con la nascita del PCI a Livorno nel 1921. Comunisti senza soluzione di continuit, partito vecchio come tutti gli altri salvo la lista civica montiana. E salvo Ingroia, Monti se l'era dimenticato. Anche Ingroia nuovo di zecca e infatti anche lui non sopporta il vecchio Partito Comunista camuffato da riformista e anche lui, da sponda opposta, lavora affinch il PD affondi. Noi comunque riteniamo che il centrosinistra vincer alla Camera perch il "Porcellum", che una porcata per quanto riguarda la scelta dei candidati e il meccanismo d'attribuzione del premio al Senato, assicura la governabilit alla Camera. Per il Senato il discorso diverso, ma l non c' soltanto Monti, c' anche Casini e non affatto detto che sia in tutto e per tutto allineato con Monti. Probabilmente, se il PD vincer alla Camera ma al Senato fosse senza maggioranza, Casini l'alleanza con Bersani la farebbe e la governabilit sarebbe assicurata, gli impegni con l'Europa mantenuti, la politica economica europea e italiana orientate verso la crescita. Ecco perch il centrosinistra deve vincere. Quando Monti ha parlato del PCI come del progenitore del PD ho visto che accanto a lui c'era il ministro Riccardi della Comunit di Sant'Egidio che approvava annuendo con la testa; evidentemente pensava ai tempi beati della DC e non mi affatto piaciuto. Dovrebbe ricordare - Riccardi che Moro fece l'accordo con Berlinguer per governare il Paese in un momento di gravi difficolt e per questo ci rimise pure la vita. Nichi Vendola, me lo lasci dire il buon Riccardi, il Berlinguer di allora lo tratterebbe come un figlioccio un po' pi moderato di quanto lui non fosse. Si parler ancora a lungo dello scandalo Monte dei Paschi, entrato di prepotenza nella campagna elettorale. Ma un tema che con la politica c'entra soltanto incidentalmente. Il vero tema non politico, riguarda piuttosto la struttura del sistema bancario, la vertiginosa moltiplicazione dei titoli derivati, le fondazioni e il loro assetto proprietario, i sistemi di vigilanza. Questo modello va dunque riformato radicalmente. La Banca d'Italia, allora guidata da Mario Draghi, chiese pi volte al governo che i suoi poteri di vigilanza fossero rafforzati e chiese in particolare di poter revocare gli amministratori. Oggi la vigilanza pu solo ricorrere alla "moral suasion" che non un potere ma una semplice raccomandazione. Analoghe richieste furono fatte dal Fondo Monetario Internazionale, anch'esso preoccupato per gli scarsi poteri della vigilanza della Banca d'Italia. Il governo, nella persona del superministro Tremonti, rifiut. Sarebbe molto opportuno che su questo punto la Banca d'Italia fornisse alla magistratura e alla Corte dei Conti la documentazione delle sue richieste e la risposta negativa del ministro competente. Il Presidente della Repubblica giustamente preoccupato per quanto accaduto, reclama chiarezza, confida nella magistratura e difende la Banca d'Italia dalle critiche faziose che le vengono rivolte. Ha segnalato anche, e giustamente, possibili "cortocircuiti" tra organi di informazione e autorit giudiziarie, che possano influire negativamente sui depositanti e sul mercato. Per rafforzare il risanamento del Monte dei Paschi, sarebbe anche molto opportuno che il ministro dell'Economia nominasse due consiglieri d'amministrazione della banca in occasione del prestito dei Monti-bond. La presenza provvisoria dello Stato nel capitale della banca garanzia dell'opera di pulizia in corso dopo lo "tsunami" di Mussari e dei suoi accoliti. Quanto alla fondazione senese, evidente che debba fortemente diminuire la sua presenza azionaria nella banca. Lo faccia al pi presto e discenda al 20 per cento, meglio meno che pi.
Michele Mazzetti Un altro governo Berlusconi sarebbe un disastro per lItalia. Financial Times, Regno Unito

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Dieci domande a Miriam Cominelli


Miriam Cominelli ha 31 anni, laureata a pieni voti in Ingegneria Edile-Architettura presso lUniversit di Brescia con Erasmus e tesi a Parigi. Precaria presso uno Studio professionale di progettazione e riqualificazione urbana balzata agli onori della cronaca perch quasi 6500 preferenze alle parlamentarie del PD hanno fatto di lei il candidato pi votato in Lombardia. Le abbiamo fatto 10 domande, ecco le sue risposte. 1) D: descriviti in 3 righe R: sono una persona che ama molto la concretezza, in tutti gli ambiti della mia vita. Vivo la realt della mia generazione,ma non solo nei suoi aspetti negativi: non solo precariato esistenziale quindi, ma tanta voglia di cambiare le cose per guadagnarci un futuro migliore. 2) D: quando e come hai cominciato a interessarti di politica? R: partendo dal presupposto che tutti noi facciamo politica anche solo quando scegliamo l'autobus invece dell'auto, ho cominciato facendo rappresentanza in Universit. Partiticamente invece nel 2007, con la mia prima tessera di partito, quella del PD. 3) D: come hai deciso di candidarti? R: la mia non stata un'auto-candidatura. Il mio nome uscito da un ragionamento fra donne e poi stata "adottata" da tanti ragazzi e ragazze che hanno deciso di darmi una mano (insieme anche a molti meno giovani). E poi... era una bellissima sfida: dimostrare che il rinnovamento, quello vero,costruttivo, con qualcosa da dire, possibile. Come tirarsi indietro? 4) D: ti aspettavi questo successo? Come hai reagito? R: io e anche chi mi ha sostenuto, non ci aspettavamo di certo un successo simile! La prima reazione stata pensare: mamma mia, ma me lo merito? La seconda: forse Miriam da sola non se lo merita, ma se lo meritano tutte le persone che hanno deciso di credere in me e partecipare a questo sogno. 5) D: quali sono le tematiche a cui sei pi sensibile? R: la tematica principe, alla quale si ricollegano anche tutte le altre, quella del lavoro, declinata principalmente per le problematiche della mia generazione. Per storia personale, ma non solo, molto caro mi anche il tema della questione femminile, per storia lavorativa ho molta attenzione verso il tema dell'ambiente e dello sviluppo sostenibile. Sempre tenendo un occhio ben puntato su quello che succede non solo in Italia, ma anche in Europa. 6) D: c' una persona in particolare a cui ti ispiri? R: non un caso se nei miei primi commenti ho citato pi volte Berlinguer...fra le donne Nilde Iotti su tutte:ha anche lo stesso nome della mia nonna! 7) D: le tue idee per i giovani in pillole. R: partiamo dall'inizio, cio dal sistema educativo. Quindi una scuola pubblica che sia di qualit, che garantisca continuit formativa e programmi e tecnologie al passo con i tempi. Collegamento reale scuolalavoro: potenziamento della formazione professionale. Pi fondi per l'Universit per la ricerca e un'offerta formativa di qualit, ma anche sistemi di valutazione che siano reali.

Committente responsabile: Alfredo Boni Legge n 515/93

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Poi: un lavoratore a tempo determinato deve costare quanto uno a tempo indeterminato. Solo cos si eviteranno casi di sfruttamento. Quindi rimettere mano alla riforma Fornero per sfoltire la selva dei contratti atipici. Attuare anche in Italia la Youth Guarantee europea per l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro attraverso i giusti canali, per combattere il fenomeno dilagante dei NEET (Not in Education, Employment or Training, ndr) 8) D: crocefisso in luoghi pubblici, testamento biologico, matrimoni e adozione per coppie gay, galera come mezzo per la lotta all'evasione, s o no? R: io sono per uno Stato che sia Laico, che non vada a porre la sua ingerenza su tematiche che riguardano l'individualit della persona come possono essere la fede religiosa o le scelte che riguardano il proprio corpo. Credo poi che sia venuto il momento anche per l'Italia, dopo Spagna, Francia, Inghilterra e molti altri, di diventare un paese civile anche in merito ai diritti per le coppie omosessuali. Mi piace anche la soluzione "alla tedesca" di Bersani per cominciare ad affrontare il tema delle famiglie arcobaleno che gi esistono senza strappi traumatici. Un piccolo passo per la legislazione, un grande passo per il nostro paese! La strada quella giusta. Da ultimo direi pi: lotta all'evasione come finanziamento per scuola e sanit. Poi lotta alla corruzione, al reato di falso in bilancio, ai crimini ambientali... la legalit come parola d'ordine! 9) D: cosa diresti a un/a giovane che al termine delle superiori deve scegliere fra universit e lavoro? R: ora purtroppo dovrei dirgli: se scegli l'universit, chiediti se i tuoi possono mantenerti per i prossimi (minimo) 5 anni. Fra qualche anno spero invece di potergli dire: scegli liberamente, a seconda delle tue inclinazioni, perch il nostro diritto allo studio ti pu aiutare a realizzarti indipendentemente dai mezzi della tua famiglia, basta che tu sia bravo. Questa s che sarebbe una grande conquista! 10) D: cosa diresti a un/a giovane che non vuole andare a votare perch "tanto sono tutti uguali"? R: gli direi che quello del voto il massimo potere di ogni cittadino sul proprio Stato, che nostro diritto e nostro dovere scegliere chi ci rappresenta, che c' gente che morta per permetterci di vivere in uno Stato democratico. Se non funziona gli ricorderei che se lui non sceglie sar qualcun altro a farlo per lui. Sul fatto poi del "tutti uguali"...beh... non mi pare che le primarie le abbiano fatte tutti, no?

Siamo giunti cos alla fine di questo Copyleft Speciale Elezioni 2013. Spero tanto che la lettura non vi abbia ammorbato eccessivamente, ma soprattutto spero che condividiate almeno in parte le nostre opinioni e la nostra passione. In caso, noi ci riuniamo presso la sede del PD di Rovato indicativamente una volta al mese di luned, veniteci pure a trovare. Oppure contattateci tramite Facebook, allindirizzo emeiarsio@gmail.com, al numero 3336235275 (Marco). Vi aspettiamo, buone elezioni a tutti!

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