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Project Management

Massimo Paolucci (paolucci@dist.unige.it) DIST Universit di Genova

Project Management
Metodi per supportare le decisioni relative alla gestione di progetti
esempi sono progetti nelledilizia, lo sviluppo di sistemi (software), ricerca, ecc.

I problemi di gestione:
aumentano col crescere della grandezza del progetto (numero di attivit) dipendono dal livello di interdipendenza delle attivit sono legati alla disponibilit limitata delle risorse devono tener conto dei costi fissi e variabili del progetto (e.g. di penali) e dei costi delle risorse

Project Management
Domande a cui chi gestisce un progetto deve rispondere:
qual la durata del progetto (la consegna) ? quali attivit pi di altre possono influire su tale durata ? quando possono iniziare e terminare le singole attivit ? quali margini di tempo esistono per ritardare delle attivit senza influire sulla durata del progetto ? di quali attivit posso prolungare la durata (risparmiando risorse) senza influire sulla durata del progetto ? su quali attivit conviene concentrare le risorse per cercare di ridurre la durata del progetto ? come posso ridurre complessivamente i costi del progetto mantenendone la durata fissata o eventualmente aumentandola sino ad un livello accettabile ?

Project Management - Definizioni


PERT (Project Evaluation and Review Technique) (1950) CPM (Critical Path Method) (1957) Progetto
un insieme di attivit che devono essere svolte con un certo ordine

Attivit
unoperazione che richiede delle risorse ed un certo tempo per essere eseguita

Project Management - Definizioni


Carta di Gantt
strumento grafico per la pianificazione dei progetti T1 T4
risorse

T2
attivit

T3 T1 T2

T5 T6

T3 T4 T5 T6
tempo

tempo

E una rappresentazione che non evidenzia le dipendenze tra i task non mi permette di rispondere a molte domande.

Project Management PERT-CPM


PERT-CPM
Sono metodi time-oriented, ovvero determinano lo scheduling dei task nel tempo Scheduling:
Assegnare, Sequenziare, Temporizzare

Sono anche dette tecniche reticolari per la programmazione dei progetti Sono tecniche di scheduling che non tengono conto della presenza di risorse limitate Sono metodi efficienti (polinomiali)

Project Management PERT-CPM


Tre fasi del PERT-CPM
Planning
suddividere il progetto in attivit (task) costruendo un grafo orientato in cui ciascun arco rappresenta una singola attivit

Scheduling
costruire una mappa temporale che riporti linizio e la fine di ogni attivit e le relazioni di dipendenza tra le attivit, mettendo in evidenza le attivit critiche

Controlling
utilizzando il grafo e la mappa temporale permette di seguire lavanzamento del progetto ed eventualmente apportare modifiche allo schedule

Project Management PERT-CPM


La fase di planning
Determinazione delle attivit del progetto E la fase pi importante della gestione del progetto E unanalisi eseguita da un team Individuare le attivit rilevanti Individuare le relazioni (precedenze) tra le attivit Stimare le durate delle attivit

Project Management PERT-CPM


La fase di planning
Costruzione del grafo orientato delle attivit Grafo delle attivit
Rappresenta le relazioni (precedenze) tra le attivit del progetto (Activity-On-Arc, AOA) Arco orientato Attivit Nodo Evento Evento: istante di inizio o di completamento di unattivit
evento i i attivit (i, j) j evento j

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Project Management PERT-CPM


La fase di planning
Significato del grafo
i dij j k dkj djh h

Lattivit (j,h) deve attendere che siano terminate le attivit (i, j) e (k, j) per potere avere inizio Ad ogni arco/attivit si associa un peso che rappresenta la durata dellattivit

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Project Management PERT-CPM


La fase di planning
Regole per la costruzione del grafo Regola 1
Ciascuna attivit rappresentata da un solo arco orientato

Regola 2
Non possono esistere attivit differenti caratterizzate dalla stessa coppia di eventi (stesso evento iniziale e stesso evento finale) (alcuni software lo consentono)

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Project Management PERT-CPM


La fase di planning
Regole per la costruzione del grafo Per soddisfare la Regola 2 si introducono attivit dummy (attivit fittizie di durata zero)
i j B B k A j dummy

A i

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Project Management PERT-CPM


La fase di planning
Regole per la costruzione del grafo Le attivit dummy possono servire per definire meglio relazioni logiche
Ad esempio, A e B precedono C, B precede E

i k

A j B

C E

h f

i k

C dummy

h f

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Project Management PERT-CPM


La fase di planning
Regole per la costruzione del grafo Regola 3
La correttezza delle relazioni di precedenza costruite pu

essere verificata eseguendo ogni volta che si aggiunge unattivit i seguenti controlli:
1. verificare quali attivit devono completarsi immediatamente prima che la nuova attivit inizi 2. verificare quali attivit devono seguire lattivit 3. verificare quali attivit si devono svolgere contemporaneamente

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Project Management PERT-CPM


La fase di planning
Osservazioni
Il grafo AOA mette in evidenza:
lesistenza di attivit che possono essere eseguite in parallelo la presenza di eventi di sincronizzazione nel progetto

In alternativa le relazioni di precedenza (in modo pi intuitivo) possono essere descritte da un grafo Activity-OnNode

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Project Management PERT-CPM


La fase di planning
Un esempio
A, B, C attivit iniziali A, B D B E, F, H F, C G E, H I, J C, D, F, J K KL I, G, L attivit finali

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Project Management PERT-CPM


La fase di scheduling
Allocare le attivit nel tempo Si determinano gli istanti di possibile inizio e fine delle attivit tenendo conto solo delle precedenze Si applica un algoritmo semplice (polinomiale) basato su operazioni aritmetiche eseguite direttamente sul grafo Si determinano le attivit critiche

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Project Management PERT-CPM


La fase di scheduling
Attivita critiche e percorso critico Attivit critica
unattivit che causerebbe un ritardo nel completamento dellintero progetto se ne venisse ritardato linizio

Attivit non critica


il tempo che intercorre tra il primo istante in cui, in base alle precedenze, possibile iniziare lattivit (Earliest Start, ES) e lultimo istante in cui pu terminare (Latest Completion, LC) maggiore della durata dellattivit

Percorso critico (Critical Path, CP)


la catena delle attivit critiche dallinizio alla fine del progetto

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Project Management PERT-CPM


La fase di scheduling
Determinare il percorso critico (CP) Il calcolo del CP si esegue in due passi
Forward pass Dal nodo iniziale verso il nodo finale, per ogni nodo j si calcola il ESj Backward pass Dal nodo finale verso il nodo iniziale, per ogni nodo j si calcola il LCj

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Project Management PERT-CPM


La fase di scheduling
CP Fase forward Si calcola ESi Earliest Start Time di tutte le attivit che partono dallevento i, i=1,...,n
Per i=0 si pone ES0=0 dij la durata dellattivita associata allarco (i, j)

ES j = max

i: ( i, j)

[ES i + d ij ]

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Project Management PERT-CPM


La fase di scheduling
CP Fase forward ESj
ESi i

attivit che completano in j

dij ESj j

ESi

ESj

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Project Management PERT-CPM


La fase di scheduling
CP Fase backward Si calcola LCi Latest Completion Time di tutte le attivit che terminano nellevento i
Per per i=n si pone LCn = ESn

LC i = min LC j dij
j:(i, j)

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Project Management PERT-CPM


La fase di scheduling
CP Fase backward LCi
j LCj

attivit che iniziano in i

dij LCi i

LCi

LCj

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Project Management PERT-CPM


La fase di scheduling
Un esempio
Attivit A B C D E F G H I L Durata (dj) 3 2 2 3 2 3 7 5 6 2 Precede E, D C F, G, H, L F, G, H, L G, H I I

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Project Management PERT-CPM


La fase di scheduling
Un esempio A, 3 2 B, 2 D, 3 1 C, 2 3 F, 3 L, 2
dummy

E, 2

4 G, 7 5 I, 6 6 H, 5

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Project Management PERT-CPM


La fase di scheduling
Un esempio: fase forward A, 3 2 B, 2 D, 3 2 1 C, 2 6 3
dummy
ESi

E, 2

4 G, 7 13 F, 3 L, 2 5

6 H, 5

I, 6

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Project Management PERT-CPM


La fase di scheduling
Un esempio: fase forward I calcoli
ES0=0 ES1=ES0+d01=0+2=2 ES2=ES0+d02=0+3=3 ES3=maxi[ESi+di3]=max[2+2, 3+3]=6 ES4=maxi[ESi+di4]=max[6+0, 3+2]=6 ES5=maxi[ESi+di5]=max[6+7, 6+3]=13 ES6=maxi[ESi+di6]=max[6+5, 13+6, 6+2]=19
ESi

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Project Management PERT-CPM


La fase di scheduling
Un esempio: fase backward
0 0 3
LCi ESi

A, 3 2

E, 2

4 G, 7
13 13

B, 2 D, 3
4 2 dummy

H, 5
19 19

1 C, 2
6 6

5 I, 6 6

F, 3 3 L, 2

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Project Management PERT-CPM


La fase di scheduling
Un esempio: fase backward I calcoli
LC6=ES6=19 LC5=LC6-d56=19-6=13 LC4=mini[LCi-d4i]=min[19-5, 13-7]=6 LC3=mini[LCi-d3i]=min[6-0, 13-3, 19-2]=6 LC2=mini[LCi-d2i]=min[6-3, 6-2]=3 LC1=LC3-d13=6-2=4 LC0=mini[LCi-d0i]=min[4-2, 3-3]=0
LCi ESi

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Project Management PERT-CPM


La fase di scheduling
Le attivit critiche Lattivit (i, j) sul CP se: 1. ESi = LCi 2. ESj = LCj 3. ESj - ESi = LCj - LCi = dij La lunghezza del CP corrisponde al tempo minimo necessario per completare il progetto

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Project Management PERT-CPM


La fase di scheduling
Un esempio: identificazione delle attivit critiche
0 0 3

A, 3 2

E, 2

4 G, 7
13 13

B, 2 D, 3
4 2 dummy

H, 5
19 19

1 C, 2
6 6

5 I, 6 6

F, 3 3 L, 2

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Project Management PERT-CPM


La fase di scheduling
Calcolo dei Margini (Float) Un insieme di quantit associate ad ogni attivit dette float indicano con quale margine unattivit pu essere spostata nel tempo ed in che modo tale spostamento influenza le altre attivit Tre float
Total Float Free Float Independent Float

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Project Management PERT-CPM


La fase di scheduling
Calcolo dei Margini (Float) Total float (margine totale) di (i, j)

TFij = LCj - ESi - dij = LSij - ESi


dove LSij = LCj - dij il Latest Start di (i, j) TFij il margine di tempo tra il massimo intervallo in cui pu essere eseguita (i, j) e la durata di (i, j) E il massimo ritardo dellinizio di (i,j) rispetto ESj che non influenza la durata del progetto

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Project Management PERT-CPM


La fase di scheduling
Calcolo dei Margini (Float) Free float (margine libero) di (i, j)

FFij = ESj - ESi - dij = ESj - ECij


dove ECij = ESi + dij lEarliest Completion di (i, j) Supponendo che le attivit precedenti finiscano il prima possibile, rappresenta il margine di tempo che resta completando prima possibile (i, j) e dovendo far iniziare le attivit che iniziano con levento j il prima possibile

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Project Management PERT-CPM


La fase di scheduling
Calcolo dei Margini (Float) Independent float (margine indipendente) di (i, j)

IFij = ESj - LCi - dij


Supponendo che tutte le attivit precedenti completino il pi tardi possibile e che quelle seguenti inizino prima possibile, rappresenta il margine di tempo che resta completando il pi tardi possibile (i, j) e dovendo far iniziare le attivit che iniziano con levento j il prima possibile

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Project Management PERT-CPM


La fase di scheduling
Calcolo dei Margini (Float) Graficamente

ESi

LCi dij

ECij LSij dij TFij FFij IFij

ESj

LCj

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Project Management PERT-CPM


La fase di scheduling
Calcolo dei Margini (Float) Osservazioni I float indicano quale possibilit di manovra si ha nel ritardare linizio di unattivit o nel farne crescere la durata senza influenzarne altre TFij = 0 per le attivit critiche Se si ritarda linizio delle attivit critiche o la loro durata aumenta, cresce di conseguenza la durata di tutto il progetto

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Project Management PERT-CPM


La fase di scheduling
La rappresentazione dei risultati
I risultati dellanalisi possono essere raccolti in una tabella

Attivit

Durata

ESi

LCj

TFij

FFij

IFij

Quindi possibile costruire una carta di Gantt per rappresentare graficamente lo schedule. In questa carta non sono evidenziate le risorse (risorse infinite)

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Project Management PERT-CPM


La fase di scheduling
La rappresentazione dei risultati
Un esempio di carta di Gantt
0 1 3 Attivit critica Precedenza 6 CP

5 CP ES0 0 2 4

Attivit non critica

LC2 Range per attivit non critica

tempo

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Project Management PERT-CPM


La fase di scheduling
Lesempio continua
0 0 3

A, 3 2

E, 2

4 G, 7
13 13

B, 2 D, 3
4 2 dmy

H, 5
19 19

1 C, 2
6 6

5 I, 6 6

F, 3 3 L, 2

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Project Management PERT-CPM


La fase di scheduling
Lesempio continua
Attivit A (0, 2) B (0, 1) C (1, 3) D (2, 3) E (2, 4) dmy (3, 4) F (3, 5) G (4, 5) H (4, 6) I (5, 6) L (3, 6) Durata 3 2 2 3 2 0 3 7 5 6 2 ESi 0 0 2 3 3 6 6 6 6 13 6 LCj 3 4 6 6 6 6 13 13 19 19 19 TFij 0 2 2 0 1 0 4 0 8 0 11 FFij 0 0 2 0 1 0 4 0 8 0 11 IFij 0 0 0 0 1 0 4 0 8 0 11

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Project Management PERT-CPM


La fase di scheduling
0 A 2 D 4 B 1 C E F L H 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 1 3 dmy G 5 I 6

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Project Management PERT-CPM


La fase di scheduling
0 A 2 D 4 B 1 C E F L H 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 1 3 dmy G 5 I 6

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Project Management PERT-CPM


La fase di scheduling
Osservazioni
Se TFij = FFij lattivit (i, j) pu essere posizionata liberamente allinterno del proprio intervallo di attivazione senza che ci influenzi altre attivit Se TFij > FFij lattivit (i, j) pu essere ritardata rispetto ESi solo del FFij senza che questo influenzi le attivit seguenti. Questo si verifica se unattivit che ne precede unaltra pu terminare (LC) anche dopo il primo possibile istante di inizio della successiva (ES)
0 B 1 C 1 3

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Project Management PERT-CPM


La fase di scheduling
Osservazioni
IFij pu essere anche negativo. In questo caso tale quantit indica lanticipo con cui dovrebbe verificarsi levento i rispetto LCi perch lo schedule dellattivit (i, j) non influenzi le attivit seguenti
ESi LCi dij TFij FFij IFij <0 LSij ECij ESj LCj

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Project Management PERT-CPM


La fase di scheduling
Un altro esempio
Attivit A B C D E F G H I L M N O Durata (dj) 3 5 7 4 2 3 2 7 3 5 3 2 6 Precede D E, F, G F, G O, H I, L I, L M N M N I, L

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Project Management PERT-CPM


La fase di controlling
Assegnazione delle risorse
Lo schedule determinato assume che siano presenti risorse infinite (le risorse non modificano la possibilit di eseguire le attivit) La presenza di margini nello schedule permette di assegnare le attivit in modo da ridurre le risorse necessarie per la loro esecuzione In generale il problema del project scheduling con risorse limitate NP-hard

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Project Management PERT-CPM


La fase di controlling
Valutazione della durata del progetto
Se la durata prevista del progetto indicata dallo schedule non fosse accettabile ...
Analisi strategica: valutare se la struttura delle precedenze proprio quella considerata per le attivit critiche o pu essere cambiata Analisi tattica: effettuare lanalisi dei costi che si dovrebbero pagare riducendo ad un livello accettabile la durata del progetto

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Project Management PERT-CPM


La fase di controlling
Analisi dei costi
Determinato il CP possibile eseguire unanalisi di postottimalit tenendo conto dei costi In genere il costo totale ( CT) di un progetto dato da

CT =

( i, j) A

c ij + c P

A linsieme delle attivit cij costo dellattivita (i,j) (costo diretto) cP un costo associato globalmente al progetto (e.g., affitto macchinari, concessioni, penali, ecc.) (costo indiretto)

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Project Management PERT-CPM


La fase di controlling
Analisi dei costi
I costi diretti dipendono dalla durata delle attivit che a sua volta dipende dalla quantit di risorse utilizzate per eseguirla Alternative per ridurre CT:

ridurre i costi diretti cij aumentando la durata di unattivit non critica rispettando i margini ridurre il costo indiretto cP riducendo la durata delle attivit critiche; in questo caso tuttavia i costi diretti delle attivit critiche aumenteranno compromesso

Lanalisi deve essere effettuata imponendo che il CP non cambi

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Project Management PERT-CPM


La fase di controlling
I costi diretti
Si assumono lineari in una regione tra
dijn durata nominale cijn dijc durata di crash cijc

cij cijc cijn dijc dijn


ij<0

cij = ijdij
ij =
c c ij c n ij c d n d ij ij

dij

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Project Management PERT-CPM


La fase di controlling
I costi indiretti
Si assumono lineari

cP
P>0

cP = PdP dP = ESn=LCn c0

d0

dP

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Project Management PERT-CPM


La fase di controlling
Analisi dei costi
Si pu formulare un problema di PL Obiettivo (minizzazione CT)

min C T =

(i, j) A

ij d ij + P d P

dij

dp una variabile dipendente dP =

(i, j)CP

Introducendo ESi e LCi come variabili dP = ESn

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Project Management PERT-CPM


La fase di controlling
Analisi dei costi
Vincoli costi diretti lineari dc dij dn ij ij definizione del CP dP =

(i, j) A
dij

(i, j)CP

conservazione del CP (post-ottimalit)


(i, j)Pk

dij dP

Pk CP

Pk percorso tra levento inizio e levento fine del progetto

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Project Management PERT-CPM


La fase di controlling
Analisi dei costi
Una formulazione lineare pi generale si ha usando le ESi e LCi come variabili dP = ESn Obiettivo (minizzazione CT)

min C T =

(i, j) A

ij d ij + P ES n

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Project Management PERT-CPM


La fase di controlling
Analisi dei costi
Vincoli c n costi diretti lineari dij dij dij definizione degli ESi e LCi
ESi ES j + dij j pred(i) LCi LC j dij j succ(i)
LC j ESi dij (i, j) A

(i, j) A

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Project Management PERT-CPM


Esempi con software
Excel MS Project

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Project Management PERT-CPM


Esempi

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Project Management PERT-CPM


Esempi

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Project Management PERT-CPM


Esempi
2

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Project Management PERT-CPM


Esempi
Activity DIP

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Project Management PERT-CPM


Esempi
min C T =
( i, j ) A

ij ij

0 ij max (i, j) A ij ESi ES j + (dij ij ) j pred(i) LCi LC j (dij ij ) j succ(i)

LC j ES i dij ij

(i, j) A

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Project Management PERT-CPM


Considerazioni finali
Lanalisi del PERT-CPM pu essere effettuata anche in presenza di durate aleatorie delle attivit (almeno in presenza di ipotesi semplificative)

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