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lincontro
Foglio di discussione con la citt di Segrate a cura del Partito Democratico Coordinamento e Gruppo Consiliare Anno I. Numero 1. www.pd-segrate.it

Ci si salva e si va avanti se si agisce insieme e non solo uno per uno

via Grandi 28, Segrate lincontro@pd-segrate.it distribuzione gratuita. novembre 2010

leditoriale.
di Dario Giove

Unaltra Segrate possibile


Fiducia, forza, volont e rinnovamento. Quattro parole e tanto impegno. Fiducia nel fatto che questo Paese impoverito, spaventato, precarizzato, abbia ancora al proprio interno le risorse per scrollarsi di dosso chi lo ha ridotto cos e ripartire. Forza per impegnarsi, ciascuno in prima persona, a discutere e a raffinare il nostro progetto, le nostre idee, in un confronto aperto e franco con tutti. Volont di assumere il ruolo che ci proprio, di guida della alternativa di governo, non sulla base di astratte alchimie di alleanze, ma di una forte progettualit. Rinnovamento, perch chi ha fatto il proprio tempo, e non solo in senso anagrafico, e chi ha commesso errori dalle gravi conseguenze deve farsi da parte subito e lasciare che nuove idee, nuovi propositi e nuovi entusiasmi possano manifestarsi con lenergia che loro propria. Unaltra Segrate possibile. Una citt dove ci sia spazio per lincontro, per il confronto e dove si torni a respirare unaria di partecipazione ormai dimenticata. Il Partito Democratico aveva bisogno di voltare pagina e questo quanto ho promosso in questi miei primi sei mesi di attivit come segretario del PD. Oggi abbiamo un nuovo spirito di collaborazione fra le forze di opposizione, che si va sempre pi consolidando, ma solo linizio della nuova storia da scrivere in citt: il dialogo deve estendersi alle istituzioni e a tutte le persone che operano con impegno e con generosit nella nostra citt. E a queste che mi rivolgo con le nostre idee ed i nostri progetti per costruire, assieme, una nuova realt di governo, con il giusto tempo e i necessari spazi di incontro. Questo nuovo foglio nasce proprio con questo scopo. Non un giornalismo alla Marzullo - Si faccia una domanda e si dia una rispostan conducendo campagne di attacco con notizie portate ad un rilievo spropositato, ma del tutto irrilevante per i lettori. Vogliamo invece uno spazio aperto al dialogo e che lo incoraggi, nella totale trasparenza e nel rispetto reciproco, come ho detto che sarebbe stato il Partito Democratico di Segrate, almeno fino a quando ne sar il segretario.

Un foglio aperto a tutti per affrontare insieme i problemi della citt


Piano di governo del territorio, Boffalora, commercio Tecno-City e i temi di confronto sul territorio
Vogliamo presentare in questo articolo di apertura del giornale il gruppo dei consiglieri del Partito Democratico, fieri di avere dietro di s tutto il Partito a elaborare progetti, scrivere, comunicare con la gente. Molti ci hanno votato, meno di quelli che sentivamo di meritare per aver voltato pagina, facendoci capire che per cambiare lopinione dei segratesi ci si doveva rimboccare le maniche e dimostrare coi fatti il cambiamento. Questo nuovo foglio nasce per comunicare con la gente; vogliamo qui promettere che i problemi di cui come gruppo consiliare e circolo PD ci occuperemo sono quelli di tutti i segratesi, che vogliamo tenere informati, ma ai quali chiediamo di collaborare ad informarci raccontandoci problemi, suggerendo soluzioni, proposte e quantaltro sembrer loro utile per farci assolvere al meglio il nostro compito di consiglieri e di partito. Qui in fondo trovate perci la chiamata alla penna, lannuncio che dal prossimo numero ci sar la rubrica delle lettere, in cui chi vorr potr destinarci informazioni e proposte da pubblicare. Voglio qui ricordare che anche il nostro sito www.pd-segrate.it offre la possibilit di scriverci. Molti sono gli argomenti che affrontiamo: per dirne alcuni, il problema del Piano di Governo del Territorio, cui dedicato linserto di otto pagine, il bubbone della cascina Boffalora, lobiettivo dellacqua bene di tutti, la prima indagine di una serie dedicata a diverse categorie di nostri concittadini (questa volta sono i commercianti, vedi pag.3). Non sar quindi un giornale di pura cronaca e forse non sar divertente, perch i temi che affrontiamo sono importanti, complessi e di non immediata comprensione, ma faremo del nostro meglio per farci capire da tutti. In questo primo numero del giornale LIncontro vorrei presentare la nostra squadra in Consiglio Comunale, tre uomini e tre donne, et media 40 anni.

Questioni di stile
Il cambiamento non mai facile. Mentre noi stiamo cercando il colloquio con tutti i cittadini sui problemi del PGT per riprendere un contatto reale e concreto fra politica e cittadini, c chi ci ha appellato come populisti e chi, come il sindaco Alessandrini, ci ha invitato a sedersi attorno a un tavolo e discutere piuttosto che proporre inutili raccolte firme. Quante falsit. A chi da anni evita il contatto con i cittadini, noi diciamo di aprire le finestre ed ascoltare capire- le nuove idee. Al sig. Alessandrini, che evita di rispondere alle domande che gli porgiamo nelle sedi istituzionali e con rispetto per il ruolo che occupa, regaleremo per Natale una copia della Costituzione e un manuale di bon ton. Il tavolo comune attorno a cui sedersi? Noi lo cerchiamo. ma lui lo nega -a noi e a tutti i cittadini- chiudendo i centri civici, come a Milano Due. (D.G.)

Il gruppo consiliare del Partito democratico segratese. Da sinistra Giuseppe Ferrante, Vito Ancora, Manuela Mongili, Pietro Cattorini e la capogruppo Liliana Radaelli. Il sesto consigliere, Silvia Carrieri, si trova allestero per motivi di studio: il suo rientro previsto per la fine dellanno.
Io sono Liliana Radaelli, la capogruppo, veterana della politica; nel mio ruolo ci che pi mi appassiona quello di contribuire allattivit del gruppo consiliare con la mia esperienza e con la conoscenza dei meccanismi della pubblica amministrazione. Poi c Giuseppe Ferrante, anche lui veterano della politica: grande conoscitore della realt segratese, dotato di riconosciuta disponibilit, dote per la quale molto apprezzato dai nostri concittadini. Seguono i giovani, di anagrafe, di esperienza e di freschezza. Manuela Mongili, giovane avvocato competente e determinata, Pietro Cattorini fresco laureato di filosofia, giovane, colto e sportivo, Silvia Carrieri studentessa in economia, appassionata di musica, vitale e decisa, e -ultimo acquisto- Vito Ancora, ingegnere esperto di urbanistica e di risparmio energetico, professionalmente competente in molti dei problemi che come citt stiamo affrontando. Ha preso il posto di Barbara Bianco, che uscita dal gruppo a seguito di un riconteggio delle preferenze. A Barbara un saluto particolare: sapeva dal primo giorno di poter essere a termine, ma da persona di valore qual ha partecipato con seriet e impegno e ha dato un valido contributo ai lavori del Consiglio. Arrivederci al prossimoIncontro. Liliana Radaelli

A Voi, lettori!
Questo giornale nasce per incontrarsi con la gente di Segrate. Noi del PD che lo gestiamo vogliamo che faccia parte dei canali di comunicazione tra noi e i segratesi, insieme al sito web, al telefono e alla sede di via Grandi 28. Per questo, dalla prossima uscita del giornale ci sar uno spazio dedicato alle lettere dei lettori, intitolato Il pensiero dei lettori. Chi vuole scriverci pu usare lindirizzo email del giornale: lincontro@pd-segrate.it

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REDAZIONE: Roberta Acquaviva, Pietro Aurecchia, Santina Bosco, Stefano Castelli DISTRIBUZIONE: Davide Soldi HANNO COLLABORATO: Vito Ancora, Pietro Aurecchia, Franco Curcio, Dario Giove, Liliana Radaelli, Bruno Rindone, Davide Soldi, Dario Vailati COORDINAMENTO PD SEGRATE: Dario Giove (segretario), Roberta Acquaviva, Santina Bosco, Eduardo Leto Di Priolo, Davide Soldi, Giuliana Sabadini, Daniele Olivieri, Donato Pellegrino, Carlo Nichetti, Ruggiero De Stefano, Marco Bindoni (tesoriere)

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Lavoro, riscossa civica e legalit le chiavi per un nuovo progetto sociale

Cinque punti per il risveglio italiano


Federalismo, impresa, fisco, scuola, immigrazione: ecco le proposte del Pd
Viviamo ormai un tempo in cui la crisi politica e quella sociale si stanno saldando tra loro. Ci sono delusione e sfiducia negli Italiani, i problemi reali dei cittadini non trovano risposta. Il lavoro manca, le tasse pesano sempre di pi, i servizi fondamentali sono carenti, scuola e universit sono nella precariet. Le piccole imprese soffrono o soccombono; chi reagisce positivamente alla crisi non sente attorno a s un sistema che lo aiuti. E lora del Risveglio Italiano: lavoro, riscossa civica, legalit ne sono le chiavi. LItalia merita una alternativa di governo che rinsaldi la democrazia costituzionale e avanzi un progetto economico e sociale nuovo. Il Partito Democratico sta lavorando con impegno a 5 proposte nuove da avanzare al paese: Autonomie/Federalismo, Piccola-Media Impresa, Fisco, Scuola, Immigrazione. Autonomie/Federalismo La manovra finanziaria di luglio 2010 ha di fatto decapitato la possibilit di produrre localmente politiche reali per il territorio e rispondere alle esigenze primarie dei cittadini. Il Partito Democratico intende diventare protagonista di una proposta che valorizzi lidentit e lautonomia dei territori in un quadro di unit nazionale: proponiamo un patto geografico tra italiani dove il progetto federalista sia il motore del rilancio economico e sociale del Paese e dove tutti i territori abbiano le medesime possibilit di crescita. Piccola e media impresa Per dare prospettive alle nostre imprese - micro, piccole e medie - decisivo recuperare il decennio perduto , dal 2000 al 2010, e cogliere il potenziale di crescita delleconomia italiana insito in loro. Reti e distretti dimpresa Riconoscimento delle reti dimpresa e loro internazionalizzazione; promozione dellintegrazione tra imprese, servizi e professioni. Innovazione Riconversione delle risorse a fondo perduto, nazionali e regionali, verso la copertura del credito dimposta, a favore di ricerca e sviluppo di nuovi prodotti, processi e servizi. Costituzione/avviamento di nuova impresa Impostazione di un contratto di avviamento allattivit imprenditoriale; riduzione delle tariffazioni di notai/contabili; riportare i costi bancari di costituzione e di start-up allinterno dei costi ordinari. Creazione per le aziende in difficolt di un meccanismo di riconversione (leverage buy-out dei manager o dei lavoratori, o di settore), mantenendole nei territori (investiamo sulle risorse territoriali). Capitale umano e formazione Va favorita anche nelle microimprese la formazione permanente di lavoratori e imprenditori con due strumenti: - Riportare la formazione sul luogo di lavoro attraverso contratti di Esperienza-Lavoro o di Formazione per Affiancamento. - Rimodulare le risorse formative gi previste verso lavviamento autonomo di impresa o di attivit professionale o la trasmissione di impresa fra generazioni. Nuove professioni: la proposta del PD Annullare il ritardo legislativo riguardo la gestione di lavoratori autonomi e professionisti. Introdurre una proporzionalit tra le regole del lavoro dipendente e del lavoro autonomo, - riformando gli ammortizzatori sociali, con estensione delle tutele ai lavoratori autonomi, ai professionisti e ai piccoli imprenditori priorit: Per le famiglie: bonus per i figli e sostegno fiscale al lavoro delle donne; Per il lavoro: incremento delle detrazioni per i redditi da lavoro dipendente e per quelli da pensione ; sterilizzazione del fiscal drag; Per le giovani generazioni: riduzione e ri-allineamento del costo del lavoro e sostegno fiscale alla contribuzione pentica. Centrali nella nostra scuola sono la persona dellalunno ed il suo apprendimento; va posta attenzione al successo formativo, prevenendo la dispersione scolastica. Le scuole devono rappresentare centri di aggregazioni per i giovani, aumentando il tempo disponibile e incrementando opportunit e attrezzature. Le politiche del personale implicano stabilit del posto di lavoro e della figura un piano nazionale per le politiche dellintegrazione con un fondo nazionale finanziato da risorse pubbliche e private. Gli accordi bilaterali avviati dai governi di centrosinistra (il 90% di quelli esistenti) hanno dimostrato di essere la strada pi efficace per governare limmigrazione: bisogna estenderli e rendere operativo limpegno reciproco a contrastare limmigrazione clandestina. fisso - il PD promuove un patto per la legalit del lavoro che combatta lo sfruttamento, il lavoro sommerso e quello irregolare. La piattaforma: - prevede lintroduzione nel nostro ordinamento del reato di caporalato (grave sfruttamento del lavoro), aggravato quando interessa minori e clandestini - estende agli immigrati gli ammortizzatori sociali previsti

- senza annullare le specificit di categoria dei lavoratori autonomi (tutele, incentivi, esigenze comuni di questi soggetti) Fisco La proposta denominata Fisco 20-20-20 lelemento attorno a cui riscrivere il patto fiscale, asse portante di un nuovo patto sociale per la crescita, lequit, il lavoro: - riduzione al 20% dellaliquota sul primo scaglione; - portare dal 12,5 al 20% la tassazione dei redditi da capitale, ad esclusione dei titoli di Stato; - applicazione dellaliquota del 20% al reddito dimpresa e da lavoro autonomo Contrassegnate da vincoli rigidi - riduzione dellelevato debito pubblico, ricostituendo un avanzo primario sostenibile dei conti pubblici, e redistribuzione del carico fiscale - alleggerendolo per lavoro, famiglie e imprese - ecco le nostre

sionistica; Per loccupazione giovanile e femminile: eliminazione dellIrap sul costo del lavoro a tempo indeterminato per le neo-assunzioni di giovani e donne; Per le imprese: ripristino della disponibilit del credito di imposta per le spese in ricerca e sviluppo e per gli investimenti nel Mezzogiorno; eliminazione del vessatorio click day; intervento sulle sanzioni per i debiti verso Equitalia; attuazione graduale delle imposte verdi; Per contrastare la speculazione finanziaria e recuperare risorse per gli investimenti: approvazione, in coordinamento con gli altri Parlamenti europei, della Financial Transaction Tax. Scuola La visione complessiva del PD sulla scuola disegna una scuola pubblica, inclusiva, maestra di cittadinanza e aperta al cambiamento sociale e della didat-

docente in una data realt didattica, ma richiedono anche pi flessibilit di funzioni; si devono sistemare i precari in graduatoria, ma insieme riaprire i concorsi per non perdere una generazione di giovani. A carico della struttura, la formazione permanente degli stessi docenti deve essere obbligatoria e certificata. Va posta attenzione anche alla formazione professionale, per prevenire situazioni di disomogeneit regionale. Bisogna essere aperti a ripensamenti o miglioramenti anche su moduli e tempo pieno o tempo prolungato alle medie, o sul rilancio della scuola dinfanzia e primaria come presidio sociale sul territorio. Immigrazione Gli enti locali sono in prima fila nella gestione della convivenza e dei conflitti: necessario sostenerne lazione contrastando la grave politica di tagli del governo e proponendo

Regolarizzazione Occorre ridurre i tempi di rilascio e di rinnovo dei permessi di soggiorno, evitando il ricorso alle periodiche sanatorie, semplificando le procedure e riattivando le quote di ingresso regolare nei mercati del lavoro nazionali, in Europa, nellarea Schengen. Per i migranti che denunciano i propri sfruttatori si pu applicare il permesso di soggiorno umanitario (articolo 18 del decreto legislativo 286/98); per contro va incentivato il rimpatrio volontario degli irregolari sulla base di quanto previsto dalla direttiva europea 2008/115/EC. I Minori Gli 864mila figli degli immigrati che vivono in Italia (nel 1992 erano 50.000) sono italiani di fatto, ma stranieri per la legge sulla cittadinanza ai minori (18 anni continuativi nel nostro Paese prima di poter fare la domanda per ottenerla). Per preparare questi figli dellimmigrazione a essere membri della nostra comunit con relativi diritti e doveri, bisogna modificare la legge Bossi-Fini in vigore e prevedere che i figli di genitori stranieri, che nascono in Italia o che vi arrivano bambini possano essere riconosciuti come cittadini italiani alla nascita o quando completano il primo ciclo scolastico. Lavoro Per i lavoratori immigrati la cui permanenza in Italia dipende dallesistenza di un posto

per i lavoratori italiani - permette linserimento dei rifugiati e delle persone vittime di tratta tra le categorie svantaggiate inseribili nella cooperazione sociale attraverso la modifica della relativa legge 382/91 Voto Il diritto di voto amministrativo per gli immigrati rientra nel processo democratico, - facilita la collaborazione e la ricerca di interessi comuni con i cittadini italiani e favorisce lapprendimento di regole e pratiche democratiche - incentiva lintegrazione politica riducendo i rischi di conflitto interetnico e di corporativismo. Religione La Costituzione italiana prevede la libert religiosa e il suo esercizio quale diritto umano fondamentale, attraverso lo strumento delle intese tra Stato italiano e confessioni religiose. E perci essenziale che il governo solleciti le molte comunit musulmane a costruire tra loro un punto di sintesi per definire finalmente lIntesa tra lo Stato e questa religione. Rom Dai rom bisogna esigere il rispetto delle regole e al contempo offrire loro le opportunit di inserimento nella societ, a partire dallobbligo scolastico dei bambini, sfruttando le risorse che lUnione Europea ha messo a disposizione da anni per lintegrazione della comunit rom.

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Stop centri commerciali e bancarelle, servono sgravi fiscali e credito


In tempo di crisi economica, abbiamo deciso di ascoltare la voce dei commercianti segratesi; la nostra intenzione era quella di arrivare a sviluppare nuove idee per il miglioramento della citt, partendo proprio da chi ci lavora e la vive quotidianamente. Crediamo infatti che il commercio al dettaglio rappresenti in modo affidabile il termometro della situazione economica della citt, arrivando a fotografare il cambio di potere dacquisto della gente. Intervistando un campione di trenta negozianti, di diverso settore merceologico, abbiamo misurato la loro percezione dello stato di salute del loro esercizio e lentit dei problemi che incontrano quotidianamente nel proprio lavoro. Abbiamo posto loro tre domande, per capire il presente e per ascoltare eventuali richieste di chi svolge unattivit commerciale nella nostra citt. Oggetto della prima domanda stata la valutazione sull'andamento economico dellattivit oggi e la previsione per il prossimo anno. Come si poteva prevedere, le sensazioni dei commercianti segratesi intervistati non sono state positive: tranne eccezioni per lanno in corso hanno previsto mediamente un calo di fatturato variabile dal 15% fino al 30%, mentre le previsioni sul futuro rimangono pessimistiche. I pi ottimisti/fiduciosi definiscono la situazione come stazionaria, uno solo lha definita in crescita; invece chi oggi ha avuto un calo di vendite prevede una diminuzione progressiva per lanno che verr. Abbiamo proseguito lintervista chiedendo quali siano gli elementi penalizzanti il loro lavoro quotidiano. Per parecchi di loro, i centri commerciali presenti nella zona limitrofa a Segrate sono la prima causa di disagio. Infatti i commercianti della nostra citt gestiscono negozi di vicinato, in cui lunica clientela quella proveniente dallo stesso quartiere, ad alto tasso di fedelt; il rischio che i commercianti intravedono che questa venga sottratta dalla grande distribuzione organizzata. Tra i motivi addotti di difficolt crescenti, a Milano 2 e a Segrate Centro vengono denunciate la mancanza di parcheggi e la modifica delle strade comunali, due fenomeni che rendendo la vita difficile ai clienti hanno messo in difficolt diversi commercianti. Un altro fattore penalizzante, molto citato soprattutto nel centro cittadino, riguarda lalto costo degli affitti. Infine, a fianco delle lamentele di tipo generale, emerso con prepotenza laspetto finanziario. Alcuni negozianti hanno evidenziato lenorme fatica nellottenere prestiti dalle banche, mentre altri, gi in difficolt nel condurre lattivit, si sentono ulteriormente penalizzati dalle richieste delle banche di rientro in tempi brevi. Lultima domanda che abbiamo rivolto ai commercianti mirava a ottenere da loro unindicazione sugli interventi che l'Amministrazione comunale potrebbe effettuare per essere loro daiuto. Al primo posto, nelle richieste degli esercenti, c la riduzione degli affitti, seguita dalla richiesta al Comune di concedere sgravi di tassazione e di agire da intermediario con gli istituti bancari per far loro ottenere prestiti agevolati. Segue poi una visione pi articolata di come debba essere la zona ideale perch il commercio al dettaglio ferva: mercati in ogni quartiere che funzionino da richiamo di gente, maggior numero di parcheggi e lapertura incentivata di nuovi negozi delle categorie mancanti vengono visti come il motore dello sviluppo di un centro urbano e come un importante punto di partenza per rilanciare le attivit commerciali. Infine, ai commercianti segratesi preme impedire la realizzazione di nuovi grandi centri commerciali, condizione vista come necessaria per chi cerca di mantenere in vita la propria attivit a Segrate; anche le fiere/feste cittadine con bancarelle sono viste di malocchio dai negozianti del centro citt, per il timore che sottraggano clientela. Molto controversa infine la possibilit di apertura domenicale, con opinioni distanti tra loro. Qualche commerciante indica lofferta della qualit e del servizio particolare tra i fattori di successo di un negozio, ma soprattutto dalla globalit delle risposte ricevute e dalle idee suggerite dagli esercenti emersa la necessit di una politica anche locale che incentivi lo sviluppo. Degno di nota il fatto che i commercianti si rendono conto che lo sviluppo economico va a braccetto con quello della vita culturale della citt in senso ampio, in quanto entrambi sono segno di vitalit e tengono in loco le persone. Occorre un centro vissuto dicono. Senza ci, pensa la grande maggioranza dei commercianti segratesi, chi con fatica porta avanti attivit di vendita al dettaglio, rimarr sempre pi schiacciato dalla grande distribuzione e in prospettiva Segrate sar destinata a diventare una periferia dormitorio. Davide Soldi

Commercio. Inchiesta tra gli esercenti segratesi in difficolt

Acqua privata, un affare da otto miliardi di euro


Lacqua pubblica e rester pubblica aveva asserito il gruppo consiliare PDL nel comunicato stampa seguito al consiglio comunale del 12 luglio, in cui la maggioranza aveva bocciato la mozione presentata dal PD con lappoggio dichiarato di Segrate Nostra mozione che chiedeva al Consiglio Comunale di impegnarsi nella difesa del ruolo pubblico. Peccato che il sindaco in una intervista elettorale a Milano Today avesse detto: Sono contrario alla privatizzazione e faccio un discorso campanilistico: Segrate una realt di eccellenza e non vogliamo l'efficienza del privato in determinati servizi pubblici. Nel momento in cui altri servizi pubblici, in altri luoghi, sono diventati imprenditoriali, non ci sono stati grandi vantaggi. Ottime parole quindi quelle dellamministrazione, ma poco sincere: infatti nei notiziari economici gi cominciato il Risiko delle multinazionali interessate allAcqua. Linizio delle manovre la fusione tra Iride ed Ena, in luglio. Iride una societ multiservizi nata dalla fusione tra Aem Torino e Amga Genova, mentre Ena la multiservizi emiliana quotata a Piazza Affari. Dalla fusione nata Iren, 4 miliardi di capitalizzazione di borsa, con la missione dichiarata di definire un asse padano occidentale per lAcqua, con 2,5 milioni di clienti solo per il servizio idrico (cui vanno aggiunti i consumi di Palermo e di Enna, portati in dote da fusioni precedenti). Nell'ambito dell'operazione Iren previsto il lancio di un' OPA - offerta pubblica di acquisto - su Mediterranea delle Acque, societ anch'essa quotata in Borsa, che gestisce l'acqua di Genova, al prezzo di 3 euro per azione; tra le azioni possedute ci sono anche quelle di Veolia, multinazionale francese dellacqua. Con lacquisizione di Mediterranea Acque, si dovrebbero quindi accorpare tutte le gestioni idriche tra Piemonte, Liguria, Emilia, Sicilia. E credibile che solo la Lombardia resti al di fuori dalle mire imprenditoriali? Non prendiamoci in giro. Obiettivo dichiarato di Iride, infatti, quello di divenire uno dei principali operatori del servizio idrico in Italia, per dimensione e per estensione del

Legge Ronchi. Gi iniziato il risiko delle multinazionali

servizio sul territorio nazionale, con un programma di partecipazione alle future gare ad evidenza pubblica per lassunzione di partecipazioni ovvero la gestione di ulteriori ambiti territoriali, allorquando trover applicazione il nuovo regime delineato dallentrata in vigore della Legge Ronchi. E evidente che sulla gestione dellacqua si stanno costruendo delle vere e proprie matrioske finanziarie per controllare i nostri rubinetti, cosicch lacqua sfuggir definitivamente al controllo dei Comuni e dei cittadini. In palio c un mercato di circa 8 miliardi di euro che oggi detenuto da societ a controllo pubblico, nonch un altro preziosissimo mercato, quello delle acque minerali.

Recentemente, nel silenzio dei media, al Consiglio Regionale stata presentata una mozione in cui il consigliere Prina del PD faceva notare come la Lombardia sia troppo tenera verso i produttori di acqua minerale. Una normativa nazionale stabilisce che i canoni di estrazione delle acque minerali debbano essere devoluti soprattutto alle province e destinati alla tutela dell'assetto idrogeologico. Peccato che la Lombardia, che ha autorizzato ben 39 concessioni, per 4 milioni e 288mila litri estratti all'anno, imponga alle aziende canoni decisamente bassi, 52

centesimi per metro cubo di acqua. Invece la Regione Veneto fa pagare il prezioso liquido 3 euro per metro cubo. I commenti al lettore. Per la cronaca, a fine luglio sono state consegnate in Cassazione un milione e quattrocentomila firme raccolte dal Comitato Acqua Pubblica (di cui 656 firme autenticate nella sola Segrate) a sostegno di un referendum abrogativo dei tre articoli di legge su cui si fonda la privatizzazione (Legge Ronchi): non appena il referendum sar stato accolto, ogni cittadino dovr dire la sua. Santina Bosco

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Un Federalismo solidale per aiutare le famiglie in crisi


Continua liniziativa del Fondo Famiglia-Lavoro fortemente voluto dal nostro arcivescovo Cardinal Tettamanzi che vede impegnato il circolo Acli di Segrate nel vaglio delle domande. Il Fondo FamigliaLavoro ad oggi ha raccolto la somma di 8.027.054 euro e sta aiutando 3.832 famiglie bisognose nel territorio della diocesi di Milano. Nonostante questi risultati positivi, oltre 800 domande di aiuto di altrettante famiglie chiedono ancora risposta: ma i soldi del Fondo stanno per terminare. Per questo la Diocesi di Milano rinnova linvito a contribuire alla raccolta fondi. Nello scenario di una crisi che ha causato per molte persone la perdita del posto di lavoro e la conseguente situazione di emergenza per le rispettive famiglie, la comunit diocesana ambrosiana sotto limpulso del proprio Arcivescovo vuole attuare una forma di federalismo della solidariet attraverso lattivazione di un circuito virtuoso di aiuto concreto e trasparente: il Fondo FamigliaLavoro. Dai singoli territori della Diocesi le 1.107 parrocchie ambrosiane sono stati conferiti al Fondo Famiglia-Lavoro oltre 8 milioni di euro, ridistribuiti poi localmente in funzione dei bisogni segnalati dagli stessi territori. Fondi tutti impegnati per aiutare distribuendo non in funzione di quanto raccolto ma dei bisogni riscontrati. A Segrate, sono state avanzate finora 23 domande di contributo; chi avesse i requisiti ed intendesse fare richiesta del sostegno pu rivolgersi per un appuntamento a Dario Vailati (tel 02.2132319; cell 338.1472945) oppure Roberto Antonini (tel 02.2134178; cell 347.5632729). Tutti responsabili di tutti, ha ricordato il cardinale Tettamanzi, per realizzare la vera solidariet che non una concessione a chi nel bisogno, bens la realizzazione pi piena, umana e umanizzante della giustizia. Infatti il senso delliniziativa, oltre che a lenire parzialmente gli effetti della

Acli. Il Fondo Famiglia-Lavoro ha raccolto nella diocesi otto milioni di euro

crisi, non pu essere colto sotto il profilo della quantit, n per le soluzioni, che devono essere date dalla politica, dalleconomia e dalle istituzioni, ma va

visto in unottica primariamente educativa volta alla costruzione di una societ pi solidale. Linvito del nostro Cardinale infatti quello di riflettere sui motivi

della crisi e sulle sue conseguenze e di prestare particolare attenzione alle famiglie in difficolt a causa della perdita del lavoro. Questo impegno educativo guarda al tema della sobriet, alla libert di moderare i consumi, di avere stili di vita pi etici e responsabili e di sconfiggere alla radice forme di avidit che spianano la strada ad un talora eccessivo e ingannevole credito al consumo. Insomma siamo invitati ad avere un ruolo che lArcivescovo definisce profetico cio ad essere capaci di orientarci verso nuovi traguardi di fratellanza e di giustizia sociale. E nato un nuovo slogan della campagna per sostenere il Fondo, Federalismo solidale, visibile nei maxi-poster affissi a Milano e provincia, spiegato nei pieghevoli e nei poster in distribuzione in questi giorni nelle parrocchie, nei centri di ascolto della Caritas e delle Acli. Questa campagna pubblicitaria cos come tutto il lavoro necessario a realizzare gestire il fondo - realizzata senza

spese grazie al lavoro volontario di molte persone. Le ACLI e le Caritas segratesi si impegneranno sul territorio con unazione che vuole andare oltre la semplice raccolta di danaro; oggi per la priorit va data proprio a questo, dando in futuro spazio a momenti di riflessione sulla crisi, sulle sue motivazioni e sul ruolo dei cittadini. Questa iniziativa offre una grossa opportunit a tutte quelle persone che impegnandosi in politica in modo trasversale lavorano per laffermazione del bene comune. Uniniziativa che vada oltre gli schieramenti e preveda che il Comune di Segrate impegni delle finanze nellistituzione di un fondo con le finalit che lArcivescovo ha indicato o alimenti il nascente fondo della curia meneghina, sicuramente unopportunit per tutti gli uomini di buona volont impegnati nella politica. Dario Vailati presidente ACLI Segrate Franco Curcio - vice presidente ACLI Segrate

Segrate Nostra. Il messaggio del portavoce Marco Italia

Basta protagonismo Con lacquisto diretto ora lavorare insieme sicurezza, qualit Ci star il sindaco? e prezzi dimezzati
E' una bella parola la parola "incontro" ed una bella idea quella che ha avuto il PD di Segrate: creare un nuovo spazio in cui le persone e le forze politiche si possano incontrare. E aggiungo: se penso al contrario di "incontro" non mi viene in mente "scontro", ma piuttosto "divisione" o "distacco", e - ahim! - su queste due parole noi della minoranza abbiamo molto da dire. A qualcuno ora potrebbe sembrare perfino inopportuno in questa sede tornare a ricordare con quale disomogenea formazione ci siamo presentati non pi di sei mesi fa al giudizio dei cittadini per battere il centro-destra; e lo sarebbe davvero se le cose fossero rimaste oggi come allora. E invece no: c' un'aria nuova da qualche mese a questa parte e piano piano le liste e i partiti che in Consiglio siedono nei banchi della minoranza stanno imparando a collaborare e a far le cose assieme, consapevoli che se si vuole fare il meglio per la nostra citt su questa strada bisogna camminare. Certo: il cammino appena iniziato e mettere alla pari i grandi ideali dei partiti nazionali con le non meno importanti attenzioni alle piccole cose locali proprie delle liste civiche non facile. E poi faticoso per ognuno cercare di evitare il protagonismo fine a se stesso, la voglia di primeggiare o l'egoismo di tenersi le buone idee per s; ma lo spirito c'. Qualche esempio? Le iniziative collegiali contro il PGT in via di approvazione, le convergenze sulla questione dell'acqua potabile, i quasi settimanali incontri tra i segretari, il fitto scambio epistolare, glI incontri comuni con la stampa, ecc. Non so quali fossero le dinamiche interne nel vecchio Consiglio comunale e molto probabilmente non ci stiamo inventando nulla di nuovo, ma "nuovi" siamo in molti in questo momento nella politica segratese e, come talvolta accade, l'incoscienza e l'inesperienza aiutano. Ora l'augurio che questa voglia di incontro venga anche al sindaco e agli esponenti della maggioranza: incontrarsi per migliorare e cambiare, non per mostrare i muscoli. Altrimenti: che incontro ? Marco Italia Segrate Nostra Nella foto, da sinistra, il segretario Pd Dario Giove, Marco Italia di Segrate Nostra, il segretario dellItalia dei Valori Antonio Berardinucci, Angelo Golin di Segrate Domani.

Cooperazione. I vantaggi del consumo consapevole

In pi di 400 Circoli Cooperativi in Lombardia e circa 350 GAS (Gruppi di Acquisto Solidale) si coniugano i principi di Mutualit e Solidariet della Cooperazione con il consumo consapevole. Essi costituiscono una rete formidabile di un diverso mondo di valori. Il contesto economico in cui viviamo ci ha trasformati tutti in sudditi consumatori. Viviamo immersi in una cornucopia di oggetti e servizi pensati e venduti secondo gli interessi e gli scopi della grande distribuzione organizzata. Quello che a noi consumatori interessa o conviene sembra essere una parte marginale delle ragioni che portano a creare un servizio o un oggetto. Le economie di scala promettono la diminuzione del prezzo e il miglioramento della qualit dei beni ma spesso alle spalle del produttore. Se compro un litro di latte fresco al prezzo di circa 1,50 euro, acquisto un prodotto che non so da dove viene nel mondo e che al produttore stato pagato nel migliore dei casi 0,30 euro. Se acquisto del latte fresco crudo, invece, nel di-

stributore di unazienda agricola della zona dove vivo, il prezzo del latte scende a 0,80 euro e quindi dimezzo il costo; inoltre evito di far viaggiare il latte per migliaia di chilometri ed ho un livello di sicurezza e qualit imparagonabile. Se acquisto della frutta o verdura al mercato pago in media 1,60 euro al kg, per prodotti che sono stati pagati al contadino da 0,10 a 0,20 euro al kg. Se invece mi organizzo con un gruppo di famiglie e acquisto direttamente dal contadino posso dimezzare il prezzo di

acquisto, avere la certezza del produttore e della zona in cui avvenuta la coltivazione, remunerando pi correttamente il contadino. Con lacquisto diretto posso inoltre scegliere e premiare il produttore che coltiva rispettando lambiente e che paga con correttezza i dipendenti. Diventando soci di questo mondo di associazioni nuove e vecchie, si creano le condizioni perch il suddito consumatore riprenda il rango di cittadino con i propri diritti. Pietro Giovanni Aurecchia

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