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- 70 2 - Grafologia linguaggio del cervello.

Per dimostrare che Moretti ha fondato la Grafologia e una nuova - darwiniana - Psicologia, occorre collegare queste due materie con le neuroscienze. Ovvero portarle nel loro alveo naturale: il paradigma evoluzionistico. Grafologia o psicologia, infatti, linguaggio del cervello e il cervello linguaggio dell'evoluzione biologica che avvenuta per selezione naturale. E questa verit - piaccia o non piaccia - l'origine e il confine di tutti quanti i viventi. Da altra angolazione, vediamo se possibile restituire alla grafologia un briciolino di scientificit e d'onest. La scientificit e l'onest di Moretti che si sono perse per strada. (Date le mie pi che modeste capacit, mi posso riferire - mica sono Moretti - alle sole scritture alfabetiche. Anzi, sempre a causa delle mie pi che modeste capacit, soltanto al nostro alfabeto e non certo al cirillico o all'arabo. Inoltre, ad esclusione dell'Intozzata 2, non ho la pi pallida idea di come il cervello riesca a manifestare il linguaggio grafologico, comprensivo anche del simbolismo spaziale, con gli ideogrammi o con qualsiasi forma di scrittura che non sia alfabetica). In precedenza stato detto che: "scrivere, dopo un primo periodo di addestramento, diventa un abito psicofisico irriflesso". Ed stato anche detto che il linguaggio grafologico inconscio. E' poi patrimonio di tutti che sia il linguaggio cosciente e sia il linguaggio inconscio, scaturiscono dal cervello. Dal solo ed unico cervello esistente. E alla luce delle conoscenze attuali o, almeno, dal: 24/11/1859 (ventiquattronovembremilleottocentocinquantanove), non tutti, ma molti, anzi, moltissimi abitanti del Pianeta, sanno che il cervello uno, ed un prodotto dell'evoluzione biologica avvenuta per selezione naturale. Pertanto, anche il linguaggio grafologico e psicologico pu essere frutto - soltanto - dell'evoluzione biologica unitamente alla pressione imposta dalla selezione naturale e, ovviamente, raccontarci tutte queste caratteristiche. Inoltre, visto che il nostro cervello universale, deve esserlo anche il suo linguaggio. Quindi, poche commedie! Un antenato unico, una evoluzione, una selezione naturale, un cervello, una grafologia, una psicologia. (Sia chiaro, evidenziato e ribadito: Ogni volta che ho parlato/parler di grafologia intendevo e intendo parlare anche di psicologia. Ed soltanto per comodit di discorso che cito un solo termine per volta. Ci, per il fatto che Moretti, nel fondare la Sua grafologia ha fondato anche una psicologia. La psicologia evoluzionistica; la psicologia dell'Homo sapiens; la psicologia di Darwin; la psicologia della semplicit; la psicologia che non vuol nessuno). E nessun la vuole perch dice cose scomode. Molto scomode. Cose che nessuno vuol neanche sentir dire. Ad esempio, infatti: tanto, tanto, tempo fa, due atomi si sono aggregati. Poi se n' aggiunto un terzo e poi un quarto e poi....pian piano... prova e riprova....(e potrei tenerla lunga per un bel po'), alla fine, dopo un 4 miliardi d'anni di modifica oggi, modifica domani, e cambia e modifica e combina e ricombina, dai dai, sul pianeta Terra, ecco la vita! Ecco il sapiens! Da altra angolazione, anche se d fastidio, ci mangiamo tra noi viventi. Quindi, vero che una gallina starnazza e scappa mentre un pesce o l'insalata non dicono niente e, alla fine, siccome chi tace acconsente, i vegetariani, nel mangiare frutta e verdura, si riparano dietro a delle scuse. Che il pesce o l'insalata stiano zitti, non significa che non siano vivi.

- 71 Quindi, la puoi girare e rigirare e rivoltare come meglio ti pare per, sul pianeta Terra, ci mangiamo fra noi viventi. E qualcuno, per giustificarsi, arrivato ad affermare che s, frutta e verdura sono vivi, per, sono un po' meno vivi! Uguale uguale a quella che era incinta per... poco poco. Ne consegue, come s' detto, che la grafologia pu essere una ed una soltanto: quella di Moretti. E, vedi il primo capitolo, non ci sono e non ci possono essere alternative o "scuole, maestri o millantatori vari". Pertanto, ribatto e ribatto, per provvedere la grafologia e la psicologia di adeguato collegamento con le neuroscienze, necessario portare grafologia e psicologia, nel suo alveo naturale: il paradigma evoluzionistico. Ed essendo concetti conosciuti non solo dagli intellettuali ma anche da chi abbia superato o quasi la scuola dell'obbligo (ad esclusione - ripeto - dei soli grafologi), mi limiter soltanto a rammentarne l'esistenza. Innanzitutto, va fissata l'importanza della teoria darwiniana all'interno del mondo scientifico: "(...) Una delle cose che colpiscono di pi chi si avvicini oggi all'evoluzionismo la straordinaria vastit di interessi toccati da questa disciplina: si pu dire che non vi nessuno dei temi biologiconaturalistici attuali, dalla biologia molecolare alla fitogeografia, dalla citologia alla zoologia, dalla tettonica a zolle alla paleontologia che non sia in qualche modo coinvolto nella formulazione di scenari per l'Evoluzione biologica. Ci non deve meravigliare se si pensa che la teoria dell'Evoluzione biologica la formulazione scientifica pi potente e rigorosa di cui oggi disponiamo per spiegare il complesso mondo degli organismi viventi nel loro ambiente naturale, per comprendere cio perch tale mondo fatto cos come ora noi lo vediamo". (AA. VV. a cura di: Ferraguti M., Mondella F., Quaderni di Le scienze n. 37, L'evoluzione, p. 2, Milano, Le scienze, 1987). Poi, per evidenziare, sottolineare e rimarcare la potenza della teoria evoluzionistica, ecco anche la chiara testimonianza del Prof. Calissano: "(...) Darwin, sempre Darwin. Questa applicazione ricorrente e insistita di ipotesi darwiniane dimostra la forza di un'idea che come un cuneo si insinua e progressivamente prende spazio. Tutte le discipline della moderna biologia, prima fra tutte quella molecolare, sono basate su concetti darwiniani. Tutti i tentativi per demolirne le implicazioni generali sono falliti. Ogni progresso della biologia non fa che confermare, ad un livello pi profondo la validit delle conclusioni raggiunte in precedenza. E' cos accaduto che la teoria della Selezione Naturale, basata su osservazioni compiute da Darwin su animali o su reperti fossili (i soli elementi disponibili nel diciannovesimo secolo) sia stata confermata nei decenni successivi da indagini compiute su cellule o su sistemi molecolari. E se i meccanismi selettivi si applicano sui complessi di molecole e di cellule che costituiscono gli organismi viventi, ne consegue che essi debbono valere anche per gli animali, dei quali sono elementi costitutivi. In sostanza, le stesse regole valgono sia per le molecole che per gli organismi. Una conferma alla rovescia delle teorie darwiniane. Partendo da certe leggi che inquadrano il comportamento di molecole e cellule si pu giungere a formulare leggi o ipotesi che riguardano animali o intere specie; analogamente alla famosa e forse un po' abusata analogia secondo la quale microcosmo e macrocosmo sono regolati dalle stesse leggi. Non stupisce quindi che tutti i biologi contemporanei siano pi o meno influenzati dalla massa imponente di dati che in ogni ordine e grado conferma le deduzioni che il naturalista inglese aveva tratto viaggiando per gli oceani sulla Beagle". (Calissano P., Neuroni (mente ed evoluzione), p. 182, Garzanti, Milano, 1992). Infatti, come si potr constatare per tutto questo lavoro, il concetto d'evoluzione biologica la sola chiave di lettura della grafologia e della psicologia di Moretti e solo della grafologia e della psicologia di Moretti. E di Darwin, naturalmente. Siccome la grafologia linguaggio del cervello che s' realizzato per selezione naturale, veniamo al cervello. Cervello che, come si sa, diviso in due emisferi: "(...) A prima vista il cervello sembra possedere una perfetta simmetria bilaterale, come la maggior parte degli organismi del corpo umano. Ci si potrebbe quindi attendere che le due met del cervello siano anche

- 72 funzionalmente equivalenti, come del resto lo sono i due reni o i due polmoni. In realt molte delle funzioni pi specializzate risiedono nell'uno o nell'altro dei due emisferi cerebrali. Anche l'apparente simmetria anatomica risulta essere illusoria. Nelle aree motorie e sensoriali primarie della corteccia, la divisione dei compiti fra i due emisferi segue una regola semplice: ogni lato del cervello si occupa principalmente del lato opposto del corpo. Gran parte delle fibre nervose che si irradiano dalle aree motorie e sensoriali primarie si dirigono verso il lato opposto del sistema nervoso in qualche punto del loro percorso. I muscoli della mano destra e del piede destro sono controllati principalmente dalla corteccia motoria sinistra e gli impulsi sensoriali del lato destro vanno principalmente alla corteccia di sensibilit somatica sinistra. Ogni orecchio collegato alla corteccia uditiva da entrambi i lati del cervello, ma i collegamenti con il lato controlaterale sono quantitativamente dominanti. La distribuzione dei segnali proveniente dagli occhi un po' pi complicata. I nervi ottici sono organizzati in modo che le immagini contenute nella met destra del campo visivo di entrambi gli occhi sono proiettate sulla corteccia visiva sinistra; la parte sinistra del campo visivo di entrambi gli occhi va sull'emisfero destro. Ogni met del cervello si occupa di met del corpo e di met del campo visivo". (Geschwind N., Specializzazioni del cervello umano, pp. 135-6, Milano, Le scienze n. 135, novembre 1979). Pertanto, siccome un'immagine val pi di mille discorsi, per evidenziare la regola esposta in precedenza: "ogni lato del cervello si occupa principalmente del lato opposto del corpo", ecco l'immagine che contenuta in un testo del Nobel: J. C. Eccles. (Ste cose, insomma, non le ho inventate io. Di pi. Si sapevano da anni e anni).

- 73 Figura1.2

(Testo: Popper R. K., Eccles J. C., L'io e il suo cervello, Vol. II, p. 388, Roma, Armando, 1981). La visione. Dato che per la grafologia l'argomento visione molto importante penso sia utile riportare anche il seguente passo: "(...) Quell'estate del 1960 al laboratorio di Sperry venni a conoscenza dell'altra sua scoperta, l'animale split-brain, col cervello diviso. Il termine era stato coniato per descrivere un intervento chirurgico eseguito su gatti e scimmie, consistente nel recidere i collegamenti fra i due emisferi, quello sinistro e quello destro. Negli esperimenti iniziali, eseguiti nei primi anni Cinquanta da Sperry e Ronald Myers (all'epoca un suo studente), lo scopo era quello di isolare le vie nervose attraverso cui l'informazione visiva presentata a un emisfero si integra con quella che giunge dall'altro. Per capire quello che sta leggendo, basta che il lettore consideri la pagina che ha davanti agli occhi, fissando lo sguardo su una qualunque lettera o parola (fig. 3.1). Il cervello umano, come quello del gatto o della scimmia, organizzato in modo tale che l'informazione a sinistra del punto fissato viene proiettata nell'emisfero destro, mentre tutta l'informazione visiva posta a destra del punto proiettata nell'emisfero sinistro. Eppure noi vediamo il mondo visivo come un tutto integrato. (Testo: Gazzaniga M. S., Il cervello sociale, pp. 33-5, Firenze, Giunti Barbra, 1989).

- 74 Figura 2.2

Questa figura, poi, anche per coloro che avessero ancora qualche dubbio sul fatto che grafologia linguaggio del cervello e che il cervello linguaggio dell'evoluzione biologica che avvenuta per selezione naturale. Non solo. Ma anche sul fatto che Moretti (Curva: cervello destro; Angolosa: cervello sinistro), si spiega con Darwin e Darwin trova riscontro in Moretti. Sempre a proposito della visione, propongo un'affermazione identica alle precedenti di Geschwind e Gazzaniga, tratta da un testo divulgativo sul cervello e corredata d'una figura esplicativa a mo' di ciliegina sulla torta: "(...) Un altro esperimento verific la specializzazione laterale dei due emisferi usando input visivi separati. La met destra di ogni occhio invia i suoi messaggi all'emisfero destro, la met sinistra all'emisfero sinistro. In quest'esperimento fu proiettata brevemente dinanzi al paziente la parola "heart", con le lettere "he" a sinistra del punto di fissazione dell'occhio e le lettere "art" a destra. In generale, se si chiede a una persona normale di riferire su questa esperienza, essa riferisce di aver visto la parola "heart". I pazienti dal cervello diviso davano invece una risposta diversa, a seconda dell'emisfero che rispondeva. Quando si chiedeva al paziente di nominare la parola appena presentata egli rispondeva "art" poich questa era la parte che veniva proiettata nell'emisfero sinistro, che era quello che rispondeva alla domanda. Quando si mostravano invece al paziente due cartoncini - su uno dei quali era scritta la parola "he" e sull'altro la parola "art" e gli si chiedeva di indicare con la mano sinistra la parola che aveva visto, la mano sinistra indicava "he" (...)". (Testo: Ornstein R., Thompson R. F., Il cervello e le sue meraviglie, pp. 162-3, Milano, Rizzoli, 1987).

- 75 Figura 3.2

Pur se un doppione, ho messo questa figura anche perch compare la "simbolica" dicitura "Corpo calloso". Ovvero, quella parte di cervello deputata al collegare un emisfero con l'altro. Ci - anche - per significare che quando Palaferri col suo (inventato) "adattamento" ha completamente stravolto il Curva di Moretti e quindi anche il cervello destro e di conseguenza anche il cervello sinistro ovvero, tutto il cervello, non ha fatto una cosina...cos....da poco. Posso capire uno studente. Ma non mi vengano a dire che tra gli "addetti ai lavori" non c' stato nessuno ma proprio nessuno che non s' reso conto... Chiaramente, e a scanso d'equivoci, il percorso crociato valido per ambedue le direzioni: "In particolare, a causa della decussazione parziale del chiasma ottico, l'emisfero cerebrale sinistro riceve dai campi visivi di destra di entrambi gli occhi, e viceversa per l'emisfero destro e i campi visivi di sinistra. A causa della decussazione delle vie motorie e sensitive, si stabilisce la rappresentazione crociata anche per gli arti. L'emisfero sinistro in comunicazione sensitiva e motoria con il braccio e la gamba destra, l'emisfero destro con il braccio e la gamba sinistra". (Testo: Eccles J. C., Popper K. R., L'io e il suo cervello, Vol II, pp. 382 - 383, Roma, Armando, 1981). Due i cervelli, due i linguaggi. A questo punto, possibile passare dalle neuroscienze alla grafologia e ci si pu ottenere attraverso il concetto semplice e fondamentale affermato da Moretti: "Sintetizzando, tutti i segni grafologici sono inquadrabili in queste tre categorie di movimento: I - movimento curvo; II - movimento angoloso; III - movimento curvo o angoloso secondo la minore o maggiore intensit del segno". (Corpo, p. 13). (Come si pu constatare, i movimenti sono soltanto due e cio Curvo e Angoloso. La terza categoria data dalla quantit espressa dal segno. Ad esempio, il Disuguale Metodicamente sopra i 5/10 curvilineo; sotto i 5/10 angoloso). Moretti, quindi, fonda la sua grafologia su due segni grafologici: Curva e Angolosa. Domanda: perch soltanto su due segni? Perch non ha fondato la Sua grafologia su uno, su "x" segni, oppure su tutti o nessun segno? Perch soltanto due? La risposta una sola ed semplicissima: perch "Fatto sta che lo vedo", stato costretto dalla realt del cervello. Infatti, due i cervelli, due i linguaggi grafologici: Tutti i segni grafologici che hanno movimento curvilineo, sono linguaggio del cervello destro. Tutti i segni grafologici che hanno movimento angoloso, sono linguaggio del cervello sinistro.

- 76 Per il momento, siccome siamo ancora in fase di premesse, penso possa bastare un solo esempio. Siccome per la loro conformazione sono pi esplicativi di altri segni, prender quali esempi pratici, il Riccio del Soggettivismo e il Riccio della Spavalderia. Riccio del Soggettivismo, che Moretti pone come segno grafologico con movimento angoloso. Riccio della Spavalderia, che Moretti pone come segno grafologico con movimento curvo. Inserendo questi due segni grafologici nel prospetto ricavato in precedenza dai discorsi sulla specializzazione emisferica e sui percorsi crociati degli stimoli in entrata e in uscita, emerge: Prospetto 1.2

Il tratto finale (la cosiddetta zampina), che fa del grafema "a", un Riccio del Soggettivismo, dato da un gesto, un movimento verso destra. Linguaggio, quindi, dell'emisfero sinistro che si manifesta attraverso il movimento angoloso. Come si potr verificare in seguito, questa proposta in armonia con le indicazioni che vengono sia dalle neuroscienze e sia dalla grafologia. Prospetto 2.2

Il tratto finale (la cosiddetta zampina), che fa del grafema "a", un Riccio della Spavalderia dato da un gesto, un movimento verso sinistra. Linguaggio, quindi, dell'emisfero destro che si manifesta attraverso il movimento curvo. Come si potr verificare in seguito, questa proposta in armonia con le indicazioni che vengono sia dalle neuroscienze e sia dalla grafologia. Quindi, dimostrato che i segni grafologici sono linguaggio del cervello. E che il cervello sia linguaggio dell'evoluzione che avvenuta per selezione naturale, gi stato dimostrato da Darwin. Pertanto, l'affermazione (sull'argomento una fra le tante) di Moretti: "(...) Ora, la scrittura un movimento spontaneo della mano azionata dal cervello". (Trattato, p. 9), appare nella sua vera luce. Nel senso che ora possibile leggere le affermazioni del Maestro in chiave evoluzionistica e neurofisiologica. Diventa inoltre possibile, per quanto riguarda le specializzazioni emisferiche, un primo confronto fra grafologia e neuroscienze.

- 77 Moretti, infatti, non si limitato ad affermare che tutti i segni grafologici possono essere inquadrati in due categorie di movimento: curvo e angoloso; ma ha anche reso ragione del perch un segno stato attribuito ad un movimento anzich all'altro. Quindi, tutti i segni grafologici sono riconducibili ad un emisfero o all'altro, a seconda di un insieme di fattori dato: - Dalla conformazione fisica del segno grafologico. Conformazione che, lo si rammenta, conseguenza visibile e concreta di un gesto grafologico e cio di un linguaggio "interno" di ciascun emisfero. - Dalla quantit presente (in decimi) del segno grafologico. - Dal significato che Moretti ha imposto al segno grafologico. - Dalle indicazioni provenienti da: 1 - Neuroscienze. 2 - Evoluzionismo. 3 - Selezione naturale. E nel Suo Testo: "Il corpo umano dalla scrittura" (a dir la verit, avrebbe dovuto essere: "Il corpo umano dalla grafologia"), Moretti per ogni Suo segno grafologico, ha indicato sia il movimento: curvo - angoloso, sia il perch di detto movimento. E siccome detti elenchi (detti concetti), son finiti - chiss perch - nel dimenticatoio, mi permetto di riportarli per intero; anche a dimostrazione del fatto che se Moretti: a) fosse stato meno distratto; b) non avesse respirato i devianti e malati miasmi oscurantisti del convento; c) avesse bagnato i suoi panni ... "in Darwin"; d) avesse avuto qualche semplice nozione di neurofisiologia in pi: il cervello destro comanda il lato sinistro; il cervello sinistro comanda il lato destro. e) Curva linguaggio del cervello destro. f) Angolosa linguaggio del cervello sinistro. Forse, si sarebbe accorto - gi da solo - che il simbolismo spaziale (e non solo) della Sua Grafologia, ce l'aveva - da sempre - nella testa e sotto al naso. Per forza! L'aveva fatto Lui! E questo un limite di Moretti. Anzi. Questo il limite di Moretti. In verit, vedi anche il testo di Padre Giovanni Luisetto, Moretti ha sempre "sentito" la portata della Sua scoperta; della sua intuizione. Ha sempre "sentito" che aveva elaborato un qualcosa di poderoso; di imponente. Che aveva fatto una scoperta, che aveva avuto (con la Sua grafologia) un'intuizione; una rivoluzione di portata copernicana. Di portata darwiniana. Purtroppo, per, non mai stato capace di elaborare una teoria, una proposta che rendesse ragione; che spiegasse la Sua scoperta; la Sua intuizione. Una base, un supporto teorico; un aggancio con la Scienza che spiegasse e rendesse ragione della Sua Grafologia. Della Sua Psicologia. Della vastit e della potenza del Suo sistema binario Curva-Angolosa. Ovvero di un linguaggio del cervello. Lascio immaginare la portata, la potenza, la grandezza della sua intuizione: Un linguaggio dell'evoluzione biologica e della selezione naturale. Quindi, e - davvero - non un discorso retorico, se l'umanit stata privata delle scoperte effettuate da Moretti, vero che - alla radice - "colpa" Sua. Per anche vero che i confratelli, i discepoli (prima) e i bigotti portaborse (poi), l'han fatta davvero grossa. Peggio poi, se si pensa che son "discepoli" e portaborse governati - tutti - dal: "Non mentire. Non portare falsa testimonianza". E da buon intenditor... l'ho gi detto e lo ripeto: la verit, non pu offendere.

- 78 Segni con movimento curvo = Linguaggio del cervello destro. 1 - Curva per se stessa. 2 - Minuta. (da non confondersi con minuziosa). Il minuto portato alla intelligenza di osservazioni raffinate cio profonde, e ha una volont cosciente che pure appartiene alla profondit. 3 - Angoli C. Il saper fare, la discriminazione, la tattica ecc. di cui indice l'Angolo C, non possono essere messi in azione efficacemente se non con un movimento curvo, non angoloso. 4 - Sinuosa. L'insinuazione non si presenta mai in modo angoloso, direttamente. Pu per accidens appigliarsi ad un movimento angoloso, ma solo per rendere pi efficace il curvo. 5 - Vezzosa Grazia. Sarebbe un controsenso supporre una forma di grazia angolosa. 6 - Calma. Non si pu dare vera calma con gli angoli. 7 - Dinamica. La volont e l'intelligenza del dinamico hanno un processo curvilineo perch l'angolo rompe l'azione; ci che contrario al concetto di dinamica. 8 - Attaccata. L'angolosit impedisce o diminuisce la continuit dell'azione. 9 - Legata. La logica ha un movimento curvilineo di continuit conclusiva. 10 - Flessuosa. E' un fattore complementare degli Angoli C. 11 - Larga tra Parole. Il vero ragionamento deve accomodarsi alle esigenze della natura della cosa della quale si tratta. Il che non si pu avere se non con movimento curvilineo. L'eccessivit del ragionamento porta alla ipercritica, ma una eccessivit di Larga tra Parole per accidens. 12 - Chiara. L'angolo diminuisce sempre la chiarezza. 13 - Nitida. L'angolo diminuisce la nitidezza. 14 - Ricci Nascondimento. L'opportunit e l'opportunismo possono costituire un fattore degli Angoli C. 15 - Profusa. La prodigalit tanto intellettuale come morale una forma di altruismo eccessivo con movimenti, quindi, curvilinei. 16 - Ricci Spavalderia. Le sue manifestazioni sono eccessivit di socialit; il che deve avere movimento curvilineo. 17 - Slanciata. Il significato di questo segno nel colmo della spontaneit che per se stessa, in quanto spontaneit, non mai egoistica. 18 - Spavalda. La spavalderia una spontaneit sociale; e il sentimento sociale per se stesso altruistico o di forma altruistica. 19 - Grossa. La rudezza non contro l'altruismo. 20 - Grossolana. La rudezza non contro l'altruismo. 21 - Ardita. E' un coefficiente di Slanciata. 22 - Discendente. Indica un altruismo che non sa regolare la cessione e le sue modalit. 23 - Aste a Destra. La remissivit un sentimento sociale in favore del prossimo e a detrimento del soggetto. 24 - Sciatta. Appartiene alla natura di Discendente. (Corpo, pp. 13-14). Segni con movimento angoloso. = Linguaggio del cervello sinistro. 1 - Angoli A. La reazione per risentimento anche legittimo (sotto i 5/10) sempre egoistica (egoismo in quanto cura e difesa dell'Io, non egoismo antimorale). 2 - Angoli B. Anche la tenacia, oltre la testardaggine, ha un movimento angoloso in quanto che l'Io non cede alle pressioni esterne ed antidisposto alle pressioni interne. 3 - Parca. La laconicit per se stessa tende a non dare soddisfazione altrui. Movimento angoloso. 4 - Ricci Sobriet. Ha le modalit del sentimento sociale ma in una forma precauzionale. Quindi il suo movimento angoloso. 5 - Ponderata. La ponderazione un movimento che difende l'Io da possibili compromessi. La ponderazione una specie di discriminazione tra quello che il soggetto deve o pu ammettere e quello che non deve o non pu ammettere; per questo il movimento della ponderazione a forma angolosa, dovendo in certo modo ammettere dei puntelli, degli arresti per non sottoporre l'Io alle influenze che lo possono rendere succube. 6 - Elegante. Ha un movimento angoloso in quanto non di necessit comporta relazioni con la societ, anzi tende a segregarsi.

- 79 7 - Piantata sul Rigo. La segregazione dell'Io da qualunque influenzabilit sia interiore che esteriore comporta un movimento angoloso. 8 - Impaziente. La rimozione degli ostacoli alla Evoluzione del pensiero e dell'azione dell'Io comporta movimento angoloso. 9 - Mantiene il Rigo. La fermezza tende a rimuovere, superare e schiacciare gli ostacoli all'avanzamento dell'Io. 10 - Ascendente. La spinta a perfezionarsi comporta sentimenti di emulazione che hanno movimenti angolosi. La presunzione poi ha per se stessa movimento angoloso. 11 - Aste Rette. La rigidezza di risoluzione ha movimento sommamente angoloso. 12 - Pendente. L'affettivit di languore comporta la spinta a donarsi affinch le conseguenze del dono ritornino a favore del donatore. Perci ha un movimento angoloso (egoistico). 13 - Dritta. La sostenutezza non si piega verso gli altri e ha un movimento di rigidit. 14 - Recisa. La determinazione stroncante ha un movimento angoloso. 15 - Austera. Tende a non ascoltare ragioni di epicheia, di convenienza, di sentimento amnistiaco. 16 - Lettere Addossate. La stringatezza di intelletto e di volont tende all'angolosit. 17 - Acuta. E' l'accentuazione dell'angolo; arriva al dispetto, gusto sadico della contraddizione. 18 - Stentata. Il movimento della collera sempre angoloso perch tende a ferire. 19 - Minuziosa. Indica inceppamento e incespicamento intellettivo e volitivo. 20 - Staccata. L'analisi una specie di spezzamento di azione. 21 - Oscura. E' il contrario di Chiara che ha un movimento curvilineo. 22 - Vezzosa Civetteria. Cercare tutti i puntelli per mantenere e per procurare il trionfo dell'Io, ha movimento angoloso. 23 - Secca. E' l'accentuazione dell'angolo del segno grafico. 24 - Pedante. La ripetizione e le lungaggini formano angoli. Il ripetere comporta il tornare indietro, che forma un angolo. 25 - Aste a Sinistra. Le aste a destra sono ripiegamento (Curva), quelle a sinistra sono repulsione che, in quanto tale angolosa. 26 - Ricci Soggettivismo. E' l'espressione della soggettivit del sentimento ed occupa lo spazio riservato al ragionamento oggettivo. 27 - Ricci Mitomania. Dispongono il soggetto alla antisocialit in quanto comportano il giudizio danneggiante il prossimo. 28 - Accurata. Non cercando che il trionfo delle esteriorit, ha movimento angoloso, perch il soggetto diretto dall'autocura. 29 - Levigata. E' un accrescitivo di Accurata. 30 - Alta. La pomposit movimento egoistico. 31 - Solenne. La pomposit movimento egoistico. 32 - Lenta. E' sentimento che se ne infischia; perci ha movimento angoloso per deficienza sociale. 33 - Veloce. Tende ad evitare fastidi od ostacoli. Ci movimento angoloso per eccessivit sociale sia pure nelle modalit. 34 - Aggrovigliata. Il trionfo dell'Io attraverso la sgattaiolare nel groviglio movimento angoloso. 35 - Irta. E' una particolarit di Acuta. 36 - Rovesciata. E' stranezza egoistica. 37 - Confusa. Contrario di Nitida. 38 - Uguale. L'egoismo per stupidit, per tecnica pedante, per pettegolezzo, ha movimento totalmente angoloso. 39 - Parallela. L'egoismo per stupidit, per tecnica pedante, per pettegolezzo, ha movimento totalmente angoloso. 40 - Ricci Flemma. La tendenza a non essere disturbati da se stessi o dagli altri ha movimento angoloso. 41 - Artritica. L'inquietudine e la tendenza a sacrificare tutto e tutti per raggiungere il proprio scopo hanno movimento angoloso. 42 - Spadiforme. L'affievolimento un ritorno che produce l'angolo. 43 - Accartocciata. La diffidenza e la circospezione hanno movimento angoloso. (Corpo, pp. 14-16). Segni con movimento curvo e angoloso.

- 80 1 - Intozzata I modo. In quanto si riversa sul soggetto ha movimento curvilineo. In quanto si riversa sugli altri ha movimento angoloso. 2 - Larga di Lettere. Sopra i 5/10 ha movimento curvilineo. Sotto i 5/10 ha movimento angoloso. 3 - Disuguale Metodicamente. Sopra i 5/10 curvilineo perch ha le risorse per non uscire dall'altruismo. Sotto i 5/10 angoloso. 4 - Contorta. In quanto controlla il soggetto sotto l'aspetto di correggerlo o modificarlo ha movimento curvilineo. In quanto controlla gli altri (sovversivismo) angolosa. 5 - Apertura delle o e delle a. La sensualit in quanto frenata dal soggetto, ha movimento curvilineo (il sentimento morale tende a frenare per se stesso). In quanto viene lasciata libera ha movimento angoloso. 6 - Scattante. L'impetuosit pu avere movimento altruistico e il movimento egoistico (angolosa). 7 - Fluida. Anche la naturalezza (spontaneit) ha un movimento curvilineo e ha un movimento angoloso secondo le pretese del soggetto oppure il bene altrui. 8 - Filiforme. La delicatezza del sentimento pu essere difensiva (Curva) od offensiva (angolosa). 9 - Fine. E' un accrescitivo di Filiforme. 10 - Larga tra Lettere. Sotto i 5/10 angolosa (giudizio stretto sulle opere altrui); sopra i 5/10 ha movimento curvilineo; sui 5/10 pu averlo curvilineo o angoloso. 11 - Ricci Ammanieramento. Se non vi interviene l'inganno ha movimenti curvilinei. Se vi interviene ha movimenti angolosi. 12 - Intozzata II Modo. L'impressionabilit pu essere introversiva ed estroversiva. 13 - Disordinata. Il suo movimento non n altruistico n egoistico ma o l'uno o l'altro secondo l'oggetto cui si riferisce. 14 - Titubante. Se il dubbio diretto o concomitante della prudenza ha movimento curvilineo. Se va a finire a Minuziosa ha movimento angoloso. (Corpo, pp. 16-17). Altre specializzazioni emisferiche. Per completare il discorso, vediamo anche alcune indicazioni provenienti dalle neuroscienze: "(...) Nell'uomo gli emisferi cerebrali lavorano in simbiosi e le capacit e le motivazioni all'azione sono complementari. Ogni met del cervello in grado di scegliere e di eseguire un certo insieme di compiti cognitivi che l'altra met trova difficile e/o non adatto. La natura delle funzioni che le due met del cervello sono in grado di svolgere sembra suggerire che esse siano logicamente incompatibili. L'emisfero destro nota somiglianze spaziali, non concettuali. L'opposto fa l'emisfero sinistro. Il primo percepisce la forma, il sinistro i dettagli. Il destro codifica le informazioni sensoriali sotto forma di immagini, l'emisfero sinistro sotto forma di descrizione linguistica. L'emisfero destro manca di un analizzatore fonologico; quello sinistro manca del sintetizzatore di forma. (...) Sperry si concentra sulla capacit dell'emisfero destro il quale prima dei suoi studi stato sempre considerato relativamente "ritardato. Le peculiarit dell'emisfero destro risiedono nella sua natura non verbale, non matematica, e non sequenziale. Sono evidentemente di tipo spaziale e iconico. Gli esempi includono il riconoscimento dei volti, l'inclusione di disegni in schemi pi vasti, la capacit di evincere il diametro di un cerchio da un arco di esso, la discriminazione e il ricordo di forme non descritte, la trasformazione spaziale non mentale, la distinzione di accordi musicali, il raggruppamento di oggetti di diverse dimensioni e forme in categorie, la percezione del tutto tra le parti e la capacit di percepire intuitivamente e di cogliere dei principi di geometria. La figura 9.7 presenta una sintesi molto semplice di queste specializzazioni emisferiche". (Testo: Eccles J. C., (Premio Nobel) Evoluzione del cervello e creazione dell'Io, pp. 265,8,9, Roma, Armando, 1990).

- 81 Ed ecco la citata Figura 9.7 che a p. 265 del citato testo. EMISFERO DOMINANTE - Collegamento con l'autocoscienza. - Verbale. - Descrizione linguistica. - Ideativo. - Associazioni concettuali - Analisi nel tempo. - Analisi nei dettagli. - Operazioni di calcolo. EMISFERO NON DOMINANTE - Collegamento con la coscienza. - Pressoch non verbale. - Musicale. - Pittorico e analizzatore dell'insieme. - Associazioni visive. - Capacit di sintesi nel tempo. - Olistico - fantasie. - Geometrico e spaziale.

Per completar l'opera, ecco una bella figurina esplicativa del discorso fatto in precedenza dal Nobel J. C. Eccles: Figura 4.2

Testo: Restak R., Il cervello, p. 244, Milano, Mondadori, 1986) (Pur se validi, validissimi - il cervello sempre quello - in tutto questo libro, compaiono testi e figure ormai datati, per il fatto che parte di sto lavoro l'ho fatta diversi anni fa. Quindi, siccome testi e figure sono ancora validi, non sono stato ad "impazzire" per metterne degli altri - ugualmente validi - ma...pi nuovi). Ipotesi su esecutori e mandanti. Poi, rammentando:"(...) Ora, la scrittura un movimento spontaneo della mano azionata dal cervello", prima di proseguire, opportuno rivedere, ma da altra angolazione, i due argomenti: - La differenza che intercorre fra scrittura e grafologia. - Il reale oggetto di studi della grafologia. Il doppio prospetto esposto in precedenza, relativo a Ricci Soggettivismo e Spavalderia, ha messo in evidenza come la stesura di un qualsiasi grafema abbia una doppia valenza. 1 - Come grafema: il contenitore che appartiene alla linguistica.

- 82 2 - Come segno grafologico: il contenuto che appartiene alla grafologia. Come ben si sa, la scrittura espressione di zone ben precise dellemisfero sinistro. Mentre il segno grafologico un linguaggio che scaturisce, a seconda dei casi, dal cervello sinistro (linguaggio angoloso), o dal destro (linguaggio curvo) o, chiaramente, dall'intero cervello (ambedue i linguaggi, ambedue gli emisferi o cervelli). E' quindi evidente che le parti del cervello preposte all'esecuzione materiale della scrittura e del linguaggio grafologico, abbiano, soprattutto, la funzione di esecutori piuttosto che di mandanti. Noi sappiamo, infatti, che tutto ci di cui capace l'essere umano, (civilt, infamie, arte, scienza, menzogne e travestimenti), ha sede nel cervello e da esso scaturisce. Per, ad esempio, l'esecuzione materiale del linguaggio parlato, resa possibile ed controllata da zone ben precise dell'emisfero sinistro deputate al controllo dei muscoli e di tutto ci che occorre per ottenere la fonazione. Mentre il cosa dire, il come e il perch dirlo, il timbro, il tono e le emozioni che traspaiono dalla voce, insieme a quant'altro sia legato a quest'azione umana, non linguaggio delle stesse aree cerebrali. Ma di altre aree, diverse e distanti, da quelle deputate alla gestione materiale della fonazione. Ne consegue che il linguaggio parlato, visto nella sua globalit, conseguenza di una sommatoria di tutto il cervello. Venendo alla grafologia, prendiamo ad esempio, il Riccio del Soggettivismo che indicato da Moretti come segno ad andamento angoloso (emisfero sinistro). L'esecuzione materiale del grafema "alla" Riccio del Soggettivismo, dovrebbe scaturire da parti ben precise e delimitate della corteccia sinistra. Il segno grafologico, invece, (comprensivo perci, anche del significato del segno), espressione di altre parti (mandanti), topograficamente lontane o quantomeno diverse dall'area cerebrale deputata all'esecuzione materiale della scrittura. In altre parole, come se i neuroni preposti all'esecuzione materiale del grafema e del segno grafologico, vivessero nella citt "x" e facessero gli scrivani. Mentre come se i neuroni mandanti del segno grafologico e del suo significato, vivessero in diverse altre citt e avessero (tutti insieme), il compito di: - imporre ai neuroni scrivani residenti nella citt "x", il modo di eseguire materialmente il segno grafologico. - condizionare lo scrivente attraverso la: "tendenza a formare giudizi non secondo realt, ma secondo il proprio sentimento". Da altra angolazione, come se questi ultimi neuroni avessero - anche - la capacit di riuscire a trasformare il grafema in segno grafologico. (E' mai stata fatta una ricerca - per quanto riguarda le aree cerebrali deputate alla scrittura - sulla stesura, del solo segno grafologico? Ovvero: i neuroni che governano la stesura di un grafema, governano anche la stesura di un segno grafologico?). Comunque sia, dovrebbe essere pi che chiaro che l'interesse della grafologia per i neuroni che hanno tracciato materialmente il grafema pu essere soltanto marginale. Mentre fondamentale l'interesse per gli altri e cio per quei neuroni o per quelle aree cerebrali, che hanno dettato il segno o gesto grafologico e che, anche, governano il comportamento dello scrivente. La grafologia, infatti, interessata (rimanendo nel nostro esempio), soprattutto: - Alla comprensione del linguaggio cerebrale trasmesso attraverso la fisicit del segno grafologico. - Alla "tendenza a formare giudizi non secondo realt, ma secondo il proprio sentimento". - Alla conoscenza delle aree cerebrali mandanti il messaggio. - Al perch di questo messaggio. - Allo spiegare e comprendere tutti i perch di questa tendenza manifestata dalla persona.

- 83 La grafologia, insomma, non s'interessa del tipografo, ma - soprattutto - di colui che ha ideato il libro e cio dello scrittore. Ancora una volta, dunque, abbiamo che il capire la differenza che intercorre fra scrittura e grafologia, insieme al vedere il vero ed unico oggetto di studi della grafologia , per grafologi e grafologia, semplicemente: basilare. Cervello e muscoli. Continuando, sempre se vero che: "(...) Ora, la scrittura un movimento spontaneo della mano azionata dal cervello", si ha che la grafologia non interessata agli esecutori (i muscoli), ma soltanto al mandante (il cervello), visto nella sua globalit. Di conseguenza, dovrebbe essere pi che evidente che un segno grafologico non curvo o angoloso (eh Palaferri e palaferriani?) a causa delle contrazioni abduttive o adduttive compiute da certi muscoli. Ma curvo o angoloso perch il cervello che cos ha voluto. Fra l'altro, se il segno grafologico esiste, se il segno grafologico stato tracciato, come si fa a parlare (e questo quello che mi/ci hanno insegnato) di: " assenza di un minimo di sinergie", o di: "non adattamento delle coppie muscolari"? "(...) Con la sua assoluta assenza di un minimo di sinergie (non adattamento delle coppie muscolari), Acuta presenta il significato di fondo del difficile adattamento fino al totale rifiuto di adattamento affettivo, sociale e mentale; esistono problemi non risolti sul piano psicologico che possono con facilit, rivelarsi anche su quello fisiologico (...)". (Palaferri N., Dizionario grafologico, p. 30, III Ed. riveduta e corretta, Istituto Grafologico "G. Moretti, Urbino, 1983). Se il Sig. Acuta scrive... come fa a non avere le sinergie e a non avere l'adattamento delle coppie muscolari? Eh? Come fa??? Non solo. Il Sig. Acuta quel che , perch il suo cervello che cos vuole e non perch - che non esiste - " carente di sinergie o di adattamento fra muscoli". Un segno grafologico (vedremo poi segno per segno), non linguaggio dei muscoli! I muscoli non pensano! E' il cervello che pensa! E' il cervello che governa i muscoli e non il contrario! E' vero che Moretti, in non pochi casi, s' riferito alle azioni dei muscoli o s' servito delle contrazioni muscolari per spiegare, per far comprendere, i propri concetti; il proprio pensiero. Ma anche vero che - sempre - le "contrazioni muscolari" sono state portate come immagine. Come raffronto. A spiegazione d'un concetto. Il Maestro, insomma - sempre e soltanto - ha proposto, utilizzato, usato o sfruttato le azioni muscolari al solo ed unico fine di dimostrare la validit delle sue affermazioni. Che le contrazioni muscolari - e dovrebbe essere pi che evidente - sono conseguenza (e prova provata), degli input provenienti dal cervello. La grafologia, quindi, anche se Moretti - per necessit contingente - ha spesso chiamato in causa le azioni muscolari, non s'interessa (infantilmente), dei muscoli e neanche delle sinergie muscolari necessarie al tracciare un segno grafologico. Il solo oggetto di studi della grafologia il cervello. E il cervello conseguenza e linguaggio del processo evolutivo avvenuto per selezione naturale. E dunque, grafologia linguaggio dell'evoluzione e della selezione naturale. E solo di questo linguaggio, solo dell'innato, s'interessa la grafologia. E' poi ovvio che lo studio: - delle aree cerebrali preposte all'esecuzione materiale di un segno grafologico; - della meccanica dei muscoli abduttori e adduttori; - delle sinergie muscolari impegnate nel tracciare un segno grafologico; certamente utile. Per, come conoscenza accessoria, alla sostanza del bagaglio culturale del grafologo e del grafologato.

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