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Prove penetrometriche GEON (BAT) Indagini speciali in situ

Massimo Sacchetto S.P.G. s.r.l. via dellArtigianato 24 Adria (Ro) e-mail spg@stargatenet.it http://www.spgeo.it Massimo Sacchetto, nato ad Adria (Ro) il 24-2-59, Ingegnere libero professionista, laureato nel 1984 in Ingegneria Civile Idraulica con tesi in geotecnica (effetti del disturbo nel campionamento di terreni coesivi). Ha lavorato dal 1981 a data odierna come Direttore Tecnico e Amministratore (dal 1996 al 2002) di Societ di perforazioni e come Consulente. Libero professionista in campo geotecnico. Attualmente svolge la propria attivit in Italia come Amministratore della Ditta SPG. Titolare del brevetto del CPTWD (cone penetration test while drilling). Dal 1981 ha seguito la gestione di imprese operanti in campo geognostico, ambientale, e di opere specialistiche nel sottosuolo (pali, diaframmi ecc), nonch realizzazione di attrezzature speciali per le perforazioni a scopo geognostico ed ambientale. -valutazione dellimpatto ambientale con riferimento particolare alla preservazione degli 1.PREMESSE: Prima di tutto utile definire compiutamente lambito della cosiddetta indagine geognostica ed ambientale. Generalizzando si pu affermare che vi un certo ambito di profondit a partire dalla superficie dove lesplicarsi dellattivit umana in genere (scavi, costruzioni, opere in sotterranea, estrazione di fluidi dal sottosuolo) richiede unaffidabile parametrizzazione del sottosuolo, ai fini essenzialmente di: -progettazione delle fondazioni di nuove opere o ripristino delle esistenti -valutazione della fattibilit e rapporto costi/benefici delle opere di fondazione in genere -valutazione e prevenzione di rischi idrogeologici in genere (ad es.frane, alluvioni); strati acquiferi -modellazione matematica del sottosuolo per la simulazione deffetti particolari, quali ad es. la subsidenza indotta dallestrazione dei fluidi dal sottosuolo, la diffusione di contaminanti, la prevenzione ambientali ecc; -pianificazione mirata dello sfruttamento delle risorse del sottosuolo, compreso lo studio dei cosiddetti acquiferi (falde) ed aquitardi (strati di bassa permeabilit che separano di fatto gli acquiferi) Di seguito ci si riferir con il termine ambientale a tutte quelle problematiche che coinvolgono la conoscenza del terreno in termini di: inquinamento (presenza di inquinanti), sfruttamento idrico (studio delle falde), valutazione del rischio ambientale e/o idrogeologico (ad es.studio della permeabilit del terreno, direzione delle falde). di rischi idrogeologici ed

Recentemente il termine ambientale viene tuttavia esteso anche a problematiche di pi ampio respiro, come ad esempio lo studio delle frane, lo studio dei dissesti idrogeologici su larga scala, lo studio dello sfruttamento intensivo delle falde acquifere profonde, lo studio di fenomeni di subsidenza, ecc Necessariamente, per motivi di spazio, indagine geognostica applicabili in questa sede non si tratter di metodologie di a problematiche su larga scala (come quelle appena citate), bens si cercer di dare una panoramica su quelle metodologie impiegate per indagini a modesta profondit (da qualche metro a qualche decina di metri) che interessano problemi superficiali, con qualche cenno a metodologie di indagine profonda. Lo studio di queste problematiche di tipo ambientale (nel senso appena definito) necessariamente preceduto dallindagine geognostica, finora eseguita con metodi tradizionali pi o meno perfezionati, gran parte dei quali introdotti da molte decine danni e tuttora di impiego comune. Dal punto di vista strettamente operativo la parametrizzazione generale del sottosuolo avviene con determinati mezzi che sono schematizzabili nelle seguenti categorie: a) metodi di indagine diretta: Sondaggi a carotaggio continuo; Sondaggi a distruzione di nucleo (con o senza diagrafia: dei parametri di perforazione); Sondaggi a tecnica mista;

Prove

penetrometriche

statiche

dinamiche, con punte convenzionali o con punte speciali; Prove con tecnica mista (ad es.direct push), con attrezzature specificatamente impiegate a scopi di ricerca ambientale Prove in sito e prelievo di campioni di terreno (indisturbati, rimaneggiati) Prelievo di campioni di fluido prove di laboratorio, geotecnico e/o chimico sui campioni e/o sulle carote Strumentazione del foro dindagine con piezometri, assestimetri, inclinometri, altre apparecchiature specifiche (sensori vari). b) metodi dindagine indiretta (impiegate in casi particolari o in perforazioni profonde) prove geoelettriche SEV, georadar prove per il rilievo di particolari parametri indici del terreno contaminato (ad es.resistivit), anche eseguite nellambito di prove penetrometriche statiche e/o dinamiche (ad es.con attrezzature tipo Geoprobe); prove sismiche down-hole o cross-hole; gamma ray; logs specifici in pozzo (log di porosit, log di resistivit, ecc.) impiegati in genere per lo studio di strati profondi; Lapplicazione dei metodi sopra citati e la scelta di impiegare una determinata metodologia di indagine geognostica funzione essenzialmente del tempo (e quindi i costi) per ottenere certi parametri del terreno e dellaffidabilit degli stessi parametri (sempre in relazione al problema in esame). Per quanto concerne il tempo (e quindi i costi) questo in relazione a diversi fattori quali:

lestensione (in termini di volume) del terreno in cui sono da compiere le indagini e quindi in funzione del numero di verticali di indagine e di profondit la metodologia di indagine, intesa anche come tipologia di attrezzature impiegate, che a sua volta dipende anche questa dalla profondit e dallaffidabilit parametri geotecnici ottenuti. Gran parte delle indagini indirette sopra citate sono ancora relativamente poco usate a scopo geotecnico e soprattutto ambientale superficiale (dellordine di metri o poche decine di metri), anche perch in tale ambito necessitano comunque di indagini dirette almeno per taratura. Sono invece largamente impiegate per lo studio di acquiferi o strati profondi. Nei terreni cosiddetti fini o meglio penetrabili (ovvero argille plastiche, limi, sabbie non cementate) uno strumento molto diffuso ed affidabile per la conoscenza del terreno dal punto di vista meccanico e stratigrafico in genere, (anche per la ripetibilit intrinseca dei risultati) il penetrometro statico. La pi grande limitazione di tale strumento (oltre a quella di poter essere impiegato solamente in terreni fini) risiede nel fatto che non sono superabili comunemente profondit dellordine di 4050 metri a partire dalla superficie , se non ricorrendo a costosi artifici. I costi dellindagine con il penetrometro statico sono decisamente minori rispetto ad altri tipi di indagine; laffidabilit, la rapidit e la grande (anche in relazione al rapporto costi/benefici) dei

ripetitivit dei dati compensano in molti casi il fatto che i parametri significativi misurati durante la prova penetrometrica standard sono solo due (al massimo tre); daltro canto la diffusione da decenni di questa tecnologia ha permesso di ottenere validissime correlazioni fra i parametri geotecnici e i dati con penetrometrici, strumentazioni (piezocono). Nei terreni non penetrabili: grossolani (ghiaie, ciottoli, roccia) o lapidei o ancora in terreni sciolti a profondit maggiore di 4050m, non possibile impiegare il penetrometro statico ma lunica metodologia (in senso lato) di indagine geognostica quella dei sondaggi a carotaggio continuo con prelievo ed esame di campioni, prove in foro e strumentazione del foro stesso in caso di monitoraggio, con ovvie limitazioni legate alla alterazione del terreno durante le fasi di prelievo e di test di laboratorio. Direttamente derivata da una necessit di controllo della perforazione ad uso petrolifero, in terreni dove luso del penetrometro non possibile (terreni non penetrabili) stata implementata anche a scopo geognostico (ma non ambientale, se non in senso lato) una metodologia a costo relativamente basso (diagrafia dei parametri di perforazione, in Inglese MWD: Monitoring while drilling) che permette di perforare velocemente (o almeno pi velocemente rispetto alle perforazioni a carotaggio continuo) registrando tutti i parametri di perforazione. Questa registrazione, nellambito della stessa area definisce delle correlazioni buone fra i specialmente dellultima

generazione

dati di perforazione e i parametri geotecnici, previa taratura con sondaggi a carotaggio continuo ed analisi di campioni. Tale metodologia permette di eseguire molte verticali nellambito della stessa area ad un costo decisamente minore rispetto a quello dellindagine tradizionale. 2 CAROTAGGIO Si indica come carotaggio la procedura

in determinati casi; in realt alcuni campioni si prelevano dalle carote, altri con appositi campionatori, in alcuni casi le carote stesse possono essere considerate come campioni. In campo geotecnico un campione si differenzia dalla carota in quanto prelevato con accorgimenti atti a conservare il pi possibile le caratteristiche originali (umidit, plasticit, consistenza, coesione, ecc) e permettere lesecuzione di prove pi sofisticate del semplice riconoscimento (prove di compressibilit, triassiali, di permeabilit). Nel campo delle perforazioni ambientali il campione (da sottoporre ad analisi chimiche) tale in quanto conserva le carattaristiche chimiche del terreno in situ anche senza conservare le caratteristiche geotecniche, (salvo ovviamente i casi in cui sia necessaria una verifica anche geotecnica per una progettazione/indagine ambientale). Quindi essenzialmente di si definiscono quelle che operazioni carotaggio

secondo la quale sono prelevate carote di terreno a profondit superiori a quella di piano campagna. Le carote sono porzioni cilindriche di suolo prelevato di lunghezza variabile, normalmente da qualche decimetro a tre metri o pi in caso di attrezzature speciali. Normalmente le carote dopo lestrazione del carotiere vengono poste in cassette catalogatrici per la loro conservazione, e, in materiali coesivi a scopi di classificazione geotecnica, vengono eseguite prove speditive di resistenza con penetrometro e scissometro tascabili (pocket penetrometer e torvane Se sono prelevate in successione continua il sondaggio definito a carotaggio continuo, viceversa pu essere definito come sondaggio a distruzione di nucleo (nessuna operazione di carotaggio) o a distruzione di nucleo a carotaggio salutario, nel caso si alternino operazioni di perforazione con e senza carotaggio. La nomenclatura odierna prevede una distinzione fra carote e campioni, anche se questa distinzione formalmente corretta solo

permettono la definizione della stratigrafia, operazioni di campionamento quelle che permettono il prelievo (con differenti gradi di disturbo) di tratti isolati di terreno da sottoporre ad analisi di laboratorio. In passato le sonde erano comunemente a percussione; negli ultimi decenni i sondaggi a carotaggio continuo vengono comunemente eseguiti da sonde a rotazione. Il sistema a rotazione presenta innumerevoli vantaggi rispetto al sistema a percussione tranne quello (rilevante in certi casi in campo ambientale) di necessitare di una certa quantit di acqua per la perforazione.

Le sonde moderne sono tutte idrauliche, significa che le operazioni principali (spinta, tiro, rotazione, funzionamento della pompa fanghi) sono funzionanti tramite circuiti idraulici di olio a pressione per pistoni, motori idraulici e pompe. Sono composte da un telaio (su cingoli, su camion, su trattore, su slitta) sul quale montata la torre di perforazione, la pompa fanghi, largano, la morsa, ecc. La torre monta lateralmente la cosiddetta testa di rotazione (che fornisce la rotazione) la quale scorre in direzione verticale grazie allazione di un sistema di pistoni che forniscono la spinta.

Il tratto precedentemente carotato, dopo lestrazione del carotiere, viene rivestito con tubazione di diametro interno maggiore di quello del carotiere. Il metodo convenzionale quindi consiste in una continua alternanza di manovre di carotaggio e manovre di rivestimento, come schematizzato nella figura seuente:

Quindi lenergia trasmessa allutensile di perforazione per lavanzamento (nelle sonde a rotazione) suddivisibile in: rotazione, spinta, energia del fluido iniettato per disgregare ed

2.1 Sistema di carotaggio ad aste e carotiere Come opzione al carotaggio a fondo foro Il sistema convenzionale per lesecuzione di sondaggi a carotaggio continuo consiste nellinfissione (a spinta e rotazione) di un carotiere (semplice o doppio) per una lunghezza variabile. La spinta e la rotazione vengono impresse da aste di piccolo diametro; il recupero del carotiere, al termine della manovra di carotaggio, avviene con le aste stesse, cos come il posizionamento del carotiere a fondo foro prima della manovra di carotaggio. possono essere prelevati campioni o eseguite prove in situ (prove di di permeabilit, prove di resistenza meccanica, ecc). Il sistema di recupero a fune o wire-line Inizialmente nato per la perforazione profonda, in particolare petrolifera e poi a carotaggio continuo in roccia, stato successivamente modificato per lesecuzione di sondaggi in terreni di qualsiasi natura. Tuttavia non un metodo n molto diffuso nel campo delle indagini geognostiche poco

profonde (qualche decina di metri) n (forse proprio a causa della scarsa diffusione) comunemente accettato, dato che il suo utilizzo non semplice come limpiego di metodi convenzionali e quindi il suo uso da parte di operatori non molto specializzati comporta alte probabilit di insuccesso. Inoltre in ambito puramente di non ambientale, fluido la di necessit impiegare

nellintercapedine fra la parete esterna del carotiere e la parete interna delle aste scorre il fluido di circolazione, che ha il compito di lubrificare il foro ed asportare i detriti di perforazione. Il fluido viene recuperato e decantato in superficie prima di essere rimesso in circolo. A seconda del tipo di terreno vi possono essere diversi tipi di carotiere (a testa fissa, pi o meno sporgenti dallestremit delle aste, a doppia parete, ecc) o al posto del carotiere pu essere calato dentro la batteria di aste un utensile disgregatore (trilama o scalpello a rulli) o un campionatore, o altro I vantaggi del sistema di recupero a fune rispetto al metodo tradizionale, qualora correttamente impiegato, sono: -qualit migliore del carotaggio (ossia con effetti di disturbo pi limitiati se confrontati con i metodi tradizionali) e (in genere) maggior percentuale di recupero. -maggior rapidit di esecuzione oltre una certa quota, il vantaggio cresce pi che proporzionalmente con la profondit

circolazione limita limpiego di qualsiasi sistema che faccia uso di circolazione di acqua o acqua e polimeri, fra cui il sistema wire-line. 2.2 SISTEMA DI CAROTAGGIO WIRE-LINE Il sistema di recupero a fune per lesecuzione di sondaggi a carotaggio continuo consiste nellimpiegare il carotiere dopo averlo reso solidale alla colonna di rivestimento (che, in questo caso, di fatto sostituisce le aste di perforazione); spinta e rotazione vengono impresse quindi dallo stesso rivestimento. Il sistema pertanto costituito essenzialmente da: 7 Aste di perforazione (o colonna di rivestimento) entro le quali, nella parte bassa terminale, ricavata una sede per il carotiere o lutensile di perforazione in genere. Carotiere o utensile di perforazione in genere: scorre allinterno delle aste di perforazione e possiede un sistema di aggancio che lo rende solidale alle aste, sia in termini di rotazione che di spinta;

- richiesto minor sforzo alla perforatrice: infatti il rivestimento costantemente in rotazione e lubrificato dal fluido; con il sistema tradizionale linfissione del rivestimento discontinua e quasi sempre senza recupero di fluido. -possibilit di intercambiare diversi tipi di utensile, sempre con recupero a fune e di eseguire anche manovre di recupero dopo brevi tratti di perforazione con conseguente aumento dellaccuratezza e senza aggravi per

quanto riguarda i tempi complessivi di esecuzione. Gli svantaggi del sistema wire-line rispetto al metodo convenzionale sono: -maggiore complessit duso e necessit di grande esperienza da parte delloperatore. -necessita di avere una continua circolazione di acqua e/o acqua e bentonite (polimero) allesterno delle aste di perforazione, e quindi in caso di indagini ambientali tale sistema pu provocare la diffusione di inquinanti assieme al fluido di circolazione. -maggior impegno nella installazione della sonda e preparazione dellimpianto di ricircolo dei fanghi. -gestione dei fanghi di perforazione (preparazione, iniezione, dosaggio, ricircolo, smaltimento a fine lavori) -maggior costo complessivo della perforatrice per la presenza di pompa fanghi adeguata e argano speciale e soprattutto maggior costo dei carotieri e relativi accessori Complessivamente quindi, salvo poche eccezioni, il sistema wire-line applicato limitatamente a sondaggi di una certa profondit (il limite inferiore di convenienza pu essere considerato a circa 50 metri), in certi tipi di terreno, se il tipo di lavoro lo richiede e soprattutto se la Ditta esecutrice gi dotata di impianti adeguati e personale esperto. In sondaggi a scopo ambientale limitati a pochi metri di profondit tale sistema sconsigliato, preferendo il sistema tradizionale ad aste, carotiere e rivestendo il foro a secco (ovvero con poco fluido). Viceversa tale sistema praticamente non ha alternative per indagini profonde.

I dati raccolti in fase di sondaggio a carotaggio continuo: stratigrafia, prove in foro di sondaggio, rilievi di falda, strumentazione del foro, vengono raccolti in moduli, la cui stesura fatta in accordo a simbologie standard (norme AGI, ASTM, ANISIG, ecc). Tali moduli sono ( o dovrebbero essere) di caratteristiche standard, almeno per quanto riguarda la simbologia della descrizione stratigrafica.

2.3 CAMPIONATORI I campionatori (di terreno) propriamente detti, impiegati specialmente per indagini geotecniche sono essenzialmente di tre tipi: campionatori a pareti sottili, campionatori a pareti grosse e campionatori rotativi. I campionatori a pareti sottili sono cos chiamati perch sono strutturati in modo da permettere linfissione a pressione (non a rotazione o percussione) in terreni campionabili (limi, argille, o i genere terreni coesivi e/o sciolti) di una fustella di acciaio inox a pareti sottili (qualche mm). La fustella viene fatta prelevare lentamente nel terreno a pressione cosicch il campione viene recuperato assieme con essa in condizioni ragionevolmente indisturbate. Vi sono diversi tipi di questi campionatori, i pi comuni sono tipo shelby o tipo osterberg (questultimo garantisce una migliore qualit). I campionatori a pareti grosse, ora non pi impiegati in geotecnica (se non per campioni in sabbie e/o ghiaie), sono pi impiegati in caso di indagini ambientali dove la qualit del

campione dal punto di vista geo-meccanico non importante rispetto allesigenza di preservarne le caratteristiche chimiche. Ecco che in qualche tipo di terreno la campionatura a percussione (o anche applicando spinta e rotazione) lunica alternativa al campione indisturbato a pareti sottili, specialmente in caso di indagine ambientale. I campionatori rotativi sono impiegati in caso di terreni compatti e rocciosi; il contenitore del campione o fustella (detta in questo caso liner) sono contenuti allinterno di un carotiere, il quale ruota allesterno del contenitore, disgregando il terreno circostante, grazie anche alliniezione di acqua nellintercapedine fra il contenitore e la parete interna del carotiere esterno. Limpiego di un campionatore rispetto ad un altro dipende da molti fattori, fra i quali: scopo del sondaggio, tipo di terreno, tipo di parametri da ottenere dalle analisi eseguite nel campione, esperienza dei tecnici, tipo di sonda a disposizione, ecc. Quindi la scelta del tipo di campionatore cruciale ai fini di una corretta valutazione delle caratteristiche geo-meccaniche e chimiche del sottosuolo, in quanto una procedura non corretta di campionamento potrebbe portare a valutazioni inesatte, sia dal punto di vista strettamente geotecnico (e quindi una errata modellazione del terreno) che dal punto di vista chimico-ambientale (e quindi una errata valutazione inquinamento). E quindi importante valutare attentamente in sede di programmazione dellindagine, in funzione di diversi fattori (tipo di terreno, scopo del rischio ambientale o

importanza

dellindagine,

mezzi

disposizione, ecc) la qualit ottenibile dei campioni (da disturbato a indisturbato) in relazione al problema da trattare. Le stesse definizioni di disturbato ed indisturbato assumono significati differenti a seconda del contesto; ad esempio un campione indisturbato dal punto di vista chimico pu essere classificabile come disturbato dal punto di vista geotecnico, e viceversa. Vi sono campionatori molto sofisticati che permettono un camponamento continuo del terreno che viene in questo caso avvolto durante la penetrazione del campionatore in una calza o in nastri (campionatore tipo Kjelmann e Begemann); limpiego di tali campionatori, dato il costo, riservato allo studio di problematiche particolari e non viene in genere proposto in Italia.

3 PENETROMETRO STATICO Il penetrometro statico essenzialmente un sistema di spinta a velocit costante (indipendente dallo sforzo richiesto) composto da uno o due pistoni idraulici azionati da un circuito oleodinamico speciale appositamente studiato per tale tipo di operazioni (velocit costante dinfissione, avanzamento controllato, sollevamento rapido, sincronizzazione con il cambio dellasta, ecc.). Dato che linfissione di una batteria di aste di piccolo diametro (circa 3.6 cm) richiede

comunque una spinta notevole, anche in funzione della profondit ed in considerazione del fatto che un penetrometro con buone doti di spinta assicura la costanza della velocit indipendentemente dalla resistenza del terreno, la spinta non dovrebbe essere mai inferiore a 50-100 kN (5-10 tonnellate) con adeguata capacit di contrasto assicurata dallo stesso peso del penetrometro (tipo zavorrato) o da eliche di contrasto infisse nel terreno. I moderni penetrometri sono dotati di capacit di spinta anche di 250300 kN. Al termine della batteria di aste viene infissa nel terreno la punta penetrometrica, che pu essere di 3 tipi: punta meccanica, punta elettrica e piezocono. Vi sono poi punte con sensori speciali (sismici, chimici) o punte elettriche/piezoconi con moduli aggiuntivi (tipo pressiocono o punta sismica, punte FFD con sensori a fluorescenza, ecc.) I penetrometri statici, pur consistendo essenzialmente di un sistema di spinta e di un sistema di ancoraggio o zavorra, sono di tipi e dimensioni destinati. In questa sede si tralasciano i penetrometri per indagini speciali, come quelli impiegati per il fondo marino. 3.1 CPT: prova penetrometrica statica con punta meccanica La punta meccanica (prova CPT: cone penetration test propriamente detta) il modello meno recente. Consiste di: molto differenti a seconda dellallestimento e delluso per cui sono

una parte terminale (punta vera e propria) di forma conica di area equivalente di 10 cm2 che riceve la spinta da una batteria di astine concentriche alle aste principali, di un manicotto disposto sopra la punta e dotato di movimento di scorrimento alto-basso separato dalla punta, di un sistema di misura della resistenza alla penetrazione interposto fra la testa di spinta e lestremit delle aste. Sistema di misura in superficie:

manometri o cella di carico. La prova CPT avviene secondo le seguenti fasi a) spinta sulle astine interne a velocit costante per 4 cm e rilievo della resistenza necessaria (cosiddetta res.di punta) b) dopo i 4 cm iniziali di infissione, attraverso un meccanismo interno viene agganciato il manicotto alla punta cosicch la spinta esercitata sempre sulle astine interne fa avanzare contemporaneamente la punta ed il manicotto assieme di altri 4 cm. Il valore di questa resistenza cos misurata, detta resistenza totale (punta+manicotto) detratto della corrispondente porzione di res.di punta (quella relativa ai secondi 4 cm) d la resistenza di attrito laterale, ovvero lo sforzo per infiggere un manicotto in un terreno gi rotto dalla punta nella fase (a). c) dopo gli 8 cm delle fasi (a) e (b) in cui sono state compiute le misure sopra descritte, viene spinta di ulteriori 12 cm tutta la batteria di aste, agendo sulle aste principali (esterne) e senza rilevare i valori di rottura locali (punta+manicotto) ma solo, in qualche caso, lo

sforzo totale di penetrazione di tutta la batteria di aste. Si pu quindi affermare che: 1. la prova penetrometrica statica una prova a rottura in quanto rileva le resistenze necessarie allinfissione della punta di forma e caratteristiche note entro il terreno; il concetto differente da quello di prove di deformazione in quanto queste provocano e misurano

A parit di resistenza di punta, pi basso il rapporto Begemann Qc/Fs e pi il terreno argilloso, secondo lomonima classificazione, La proposta di classificazione del terreno secondo Schertmann (pi precisa di quella Begemann) fa riferimento ad un grafico che in ascissa mostra il rapporto delle resistenze FR e in ordinata la resistenza di punta. Alcuni autori, oltre a questo correlano le grandezze penetrometriche con altri parametri geotecnici, ad esempio: coefficiente di compressibilit volumetrica, modulo di

deformazioni del terreno anche senza arrivare a romperlo; 8 I parametri ottenibili sono molti e relativamente affidabili proprio grazie alla notevole diffusione da molti anni di questa prova e le conseguenti possibilit di taratura sia con altre metodologie di indagine, che anche attraverso possibilit di verifica in casi reali. Daltro canto la prova soffre di evidenti limitazioni quali: scarsa precisione del sistema di misura dovuto anche alla presenza di molte parti in movimento e quindi attriti (meccanismi della punta, doppia batteria di aste concentriche) e dallimprecisione intrinseca dei sistemi di misura tuttoggi ancora diffusamente impiegati (manometri, spesso non tarati) e dal fatto che leffettiva misura si riferisce ad un tratto di soli 8 su 20 cm. Attraverso i dati rilevati viene comunemente calcolato il rapporto fra la resistenza di punta e la resistenza di attrito laterale locale (rapporto cosiddetto Begemann) o il reciproco (rapporto delle resistenze o friction ratio FR=100*Fs/Qc).

elasticit, modulo di reazione, permeabilit. Unanalisi critica delle correlazioni indica che il campione di indagini su cui si basa la validit di certe correlazioni abbastanza ristretto, ovvero si pu affermare che nella maggior parte dei casi le correlazioni hanno una validit strettamente locale, verificata tramite confronto a livello locale dei risultati di prove penetrometriche statiche con risultati di altre prove specifiche (in situ e/o in laboratorio). Quindi necessaria in ogni caso a parere dello scrivente, una taratura delle CPT con prove specifiche (ad esempio edometria per la compressibilit, prova di carico su piastra per i moduli, ecc) in qualche caso diffidando da correlazioni troppo spinte. Infatti troppo spesso i calcoli geotecnici sono fatti in base ai risultati delle sole prove penetrometriche statiche (dove la natura dei terreni lo permette), molte volte non tenendo conto dellintrinseca imprecisione dello strumento di misura. Ad esempio, trascurando le imprecisioni di misura derivanti dagli attriti fra le aste interne

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ed esterne) basti pensare che lo strumento di misura pi comunemente impiegato il manometro (o pi manometri). Il rilievo delle resistenze viene fatto La prova con punta elettrica (CPTE) o con piezocono (CPTU) l'evoluzione della prova penetrometrica statica con punta meccanica (CPT). I valori di resistenza del terreno non vengono pi rilevati con un sistema di aste scorrevoli che trasmettono i carichi (di rottura del terreno) ad un manometro (o cella di carico) di superficie, bens con degli estensimetri posti direttamente all'interno della punta. sui valori bassi, Questi estensimetri, con deformazioni meno che millimetriche dei componenti della punta (cono e manicotto), producono dei segnali (in pu apparenza portare a elettrici proporzionali alle variazioni di carico e quindi alle componenti di resistenza del terreno. I segnali elettrici (analogici) vengono digitalizzati con convertitori direttamente posti all'interno della punta (nel caso ormai pi frequente di digital cone) e vengono memorizzati in un circuito interno. I segnali digitalizzati possono essere inviati direttamente in superficie dove presente (oltre al circuito di sincronizzazione della profondit) una apposita centralina con funzioni di memorizzazione, stampante, salvataggio dati su dischetto ed eventuale trasmissione a PC. I vantaggi rispetto alla prova statica con punta meccanica CPT sono in sintesi: Precisione e linearit della lettura: normalmente la CPTU relativamente alla resistenza di punta ha un fondo scala di dalloperatore in un tempo molto breve. Loperatore in pratica deve rilevare il valore desumendolo durante il movimento della lancetta del manometro durante i pochi centimetri di infissione (4 cm). Anche in caso di manometro perfettamente tarato la scala del quadrante tale che i valori bassi (da 1 a 10 kg/cmq) sono a malapena avvertibili dal movimento della lancetta sul quadrante. Quindi limprecisione importantissimi dal punto di vista geotecnico, purtroppo molto alta. Una errata valutazione di punta, trascurabile) anche di solo 1 kg/cmq nella resistenza cambiamenti non trascurabili nel progetto di fondazioni, nella valutazione della stratigrafia, della permeabilit, compressibilit, ecc.; quindi (sempre a parere dello scrivente) le prove penetrometriche statiche con punta meccanica CPT dovrebbero essere considerate prevalentemente qualitative, riservando il rilevo di parametri utili per la progettazione a prove pi precise (ad es.CPTE e CPTU) o prove specifiche (prove in situ o prove di laboratorio). Tale opinione confortata dal fatto che lItalia resta uno dei pochissimi paesi al mondo (forse lunico) dove la stragrande maggioranza delle prove penetrometriche viene eseguita con punta meccanica e dove ancora si producono sistemi CPT. 3.2 CPTE e CPTU: prova penetrometrica statica con punta elettrica e piezocono

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0.01 Mpa (invece di 0.1 Mpa della punta meccanica) a parit di fondo scala (f.s.50 Mpa). Amplificando il segnale e riducendo il fondo scala possibile arrivare ad un valore minimo rilevabile di 0.001 Mpa (f.s.20 Mpa). L'aumento di sensibilit indispensabile nel rilievo dei valori di resistenza di materiali molto soffici (sedimenti di fondo dei canali o rii, torbe, sabbie o limi molto sciolti, ecc.). La linearit una caratteristica molto importante in quanto garantisce che i valori letti siano quelli reali in tutto il "range" di misura dello strumento. La linearit nella strumentazione impiegata (CPTU) garantita dall'elettronica, mentre nella prova meccanica sono probabili starature nei valori estremi (in particolare i valori bassi, di fondamentale importanza geotecnica) Rilievo dei valori ogni 2 cm (o meno) invece dei 20 cm della prova CPT Piezocono CPTU: Rilievo dei valori di sovrapressione U durante l'infissione. L'infissione della punta, in caso di terreno saturo, produce una variazione della pressione neutrale (U) inversamente proporzionale alla permeabilit. Nel piezocono ci significa che se la punta durante lavanzamento incontra uno strato di argilla, la U (ovvero la variazione di pressione neutra durante linfissione) assume valori elevati, generalmente inversamente proporzionali alla permeabilit K del materiale attraversato. La figura seguente (meglio evidenziata in allegato) mostra una prova

eseguita in terreni prevalentemente argillosi. Il piezocono sviluppata rileva la pressione neutra un dallinfissione tramite

pressostato, il quale separato dallambiente esterno mediante il cosiddetto filtro

Quando la punta incontra uno strato di sabbia, dopo poco la U si dispone su una linea che approssima lidrostatica. A tale proposito, nella elaborazione delle prove CPTU, si prende come U di riferimento una linea idrostatica che parte dal livello della prima falda freatica e prosegue linearmente; tale assunto pu non essere vero qualora le falde incontrate abbiano una pressione neutrale a riposo differente da quella idrostatica (ad es.falde confinate, artesiane o in sottopressione). La prova evidenziata nella

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figura seguente eseguita in un terreno prevalentemente sabbioso. Il confronto fra i due grafici evidenzia le seguenti peculiarit che permettono una efficace interpretazione stratigrafica: -in argilla la resistenza di punta bassa (comunemente minore di 1 Mpa) e la resistenza laterale relativamente alta, il che incrementa il valore del rapporto FR, che quindi aumenta passando da terreni sabbiosi a terreni argillosi. -in sabbia la resistenza di punta alta e quella laterale bassa; il rapporto FR basso. -la U in sabbia si dispone allincirca secondo lidrostatica, in argilla notevolmente pi elevata.

del terreno molto pi accurata rispetto ad altre prove. Dato che il valore della U dipende anche dalle caratteristiche di consolidazione del terreno, in termini di storia tensionale, il confronto fra diversi parametri o combinazioni dei tre parametri rilevati (Qc,Fs,U) permette anche una classificazione del terreno in questo senso. Il primo grafico riportato di seguito una proposta di classificazione per prove con punta elettrica in base ai soli Qc e Fs. Dato che il rilievo di U permette (nel piezocono) una correzione dei valori di resistenza di punta (depurati cio dalleffetto della presenza di acqua nel terreno durante la penetrazione), si perviene ad un grafico similare a quello di cui sopra ma corretto per le prove CPTU, introducendo una resistenza di punta corretta Qt. Il terzo grafico mostra una classificazione del terreno in base a prove CPTU impiegando il rapporto Bq=U/(T-1vo) (riferito quindi alla U)

Il rilievo della U in fase di avanzamento permette quindi di ottenere una classificazione

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saturazione e senza limpiego di artifici per non perdere la saturazione se fatta con acqua. Una cattiva saturazione visibile dalla forma dei grafici CPTU e dalla forma della curva di dissipazione. 3.3 PROVA DI DISSIPAZIONE DELLA PRESSIONE NEUTRA DURANTE LE PROVE CPTU Interrompendo l'infissione in strati argillosi e graficando l'andamento della sovrapressione in funzione del tempo si ottiene la cosiddetta "curva di dissipazione" della pressione neutra. Si ottengono due tipi di grafico, il primo della variazione della U in funzione del tempo, il secondo La U della variazione una della U normalizzata sempre in funzione del tempo. normalizzata grandezza adimensionale; la graficazione in tale forma utile per poter confrontare diverse prove di dissipazione e per poter calcolare dei Il filtro, utilizzato nellesecuzione di una CPTU pu essere di metallo sinterizzato (una particolare tecnica di realizzazione di filtri in metallo) o pu essere semplicemente una apertura (fessura) che connette la parete esterna della punta con la camera di misura del pressostato. Il filtro deve essere saturato prima di ogni prova CPTU; nei primi piezoconi la saturazione avveniva con acqua disareata; ultimamente si impiega olio di silicone o grasso speciale (nei filtro a fessura). Ci permette limpiego del piezocono anche in tratti non saturi senza per questo perdere la parametri molto utili, ad es. il T50= tempo per il raggiungimento del 50% della completa dissipazione.

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incremento non sia imputabile a scarsa saturazione del filtro dimostrabile che il tempo di incremento della U dal momento di interruzione dellinfissione al momento della effettiva dissipazione (nel senso di decrescita di U) in qualche modo proporzionale al grado di sovraconsolidazione del terreno e quindi alla storia tensionale del terreno Alcuni autori correlano il T50 direttamente alla permeabilit orizzontale Kh del terreno, come evidenziato nel grafico successivo. stesso. -dallesame della forma della curva di dissipazione possibile calcolare coefficienti di compressibilit del terreno. -a tempo infinito la curva di dissipazione tende al valore dellidrostatica in quel particolare strato -in sabbie o in generale in terreni permeabili la curva di dissipazione difficilmente da considerarsi affidabile, se non per il valore di equilibrio che esprime il valore dellidrostatica in quello strato in quel particolare istante; infatti a pressione stabilizzata il valore rilevato rappresenta la pressione neutrale in quel particolare strato; in pratica con le prove CPTU possibile rilevare la "situazione idraulica" del sottosuolo in termini di pressioni Indipendentemente dalla teoria sulla quale si basa lanalisi del coefficiente di permeabilit con le prove di dissipazione, debbono essere fatte queste osservazioni: -il coefficiente K generalmente proporzionale al tempo di dissipazione (pi alto il tempo di dissipazione e pi il terreno impermeabile); il parametro maggiormente impiegato in questo rilievo il T50. -in alcuni casi durante le prove di dissipazione della U si ha un incremento di U durante la prima fase della prova. Quando tale Appartengono a questa categoria tutte quelle punte con sensori differenti o aggiuntivi rispetto a quelli standard. Le realizzazioni pi significative sono: piezocono sismico e punte ambiente (environmental cones) 4 punte penetrometriche speciali negli strati permeabili.

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4.1 PIEZOCONO SISMICO -piezocono sismico S-CPTU : E impiegato per il rilievo della velocit delle onde di taglio del terreno (shear wave velocity). In aggiunta al piezocono (come precedentemente descritto) il sismo-cono consiste in: Dispositivo di energizzazione: in superficie la sorgente di onde consiste in un martello energizzatore strumentato, fissato a lato di un supporto che deve essere assolutamente solidale al terreno per permetter una efficace trasmissione dellenergia in profondit. Sopra il piezocono standard sono montati due Geofoni I geofoni e lenergizzatore sono collegati a un oscilloscopio digitale. 2. Durante la pausa nella penetrazione del piezocono necessaria ad es.per lavvitamento di unasta, il martello energizzatore viene messo in funzione e viene rilevato dalloscilloscopio il tempo di risposta del geofono. La velocit delle onde di taglio viene quindi automaticamente calcolata conoscendo lincremento di distanza e lincremento di tempo.

alla presenza di inquinanti. Nel primo caso le punte ambientali con rilievo dei parametri direttamente in punta tramite una sonda multiparametrica montata sopra il piezocono, dotata di sensori Si tratta quindi essenzialmente di una punta penetrometrica pH, Redox, CPTU strumentata con sensori aggiuntivi che permettono di rilevare conducibilit, temperatura, Ossigeno disciolto negli strati dove il piezocono rileva una maggior permeabilit (sabbie, limi). I valori vengono acquisiti e memorizzati in tempo reale con il medesimo sistema usato per le prove con piezocono. La procedura di prova la seguente: Infissione del sistema (CPTU+PA) Rilievo in tempo reale e contemporanea memorizzazione e graficazione dei seguenti valori: Qc(res.di punta), Fs (res.laterale), U (variazione di pressione interstiziale dovuta alla penetrazione) deviazione della punta rispetto alla verticale inclinometri). Quando il piezocono (in posizione avanzata di circa 70 cm rispetto alla camera di prova della punta ambiente) rileva uno strato argilloso (definito da valori bassi di Qc, relativamente alti di Fs e (rilevata mediante due

4.2 PUNTE AMBIENTE (environmental cones) -punte ambiente (environmental cones): in questa categoria ricadono tutte quelle punte che, in aggiunta o in alternativa ai rilievi di Qc, Fs, U, permettono il rilievo diretto di parametri chimici del terreno, o di parametri correlabili

valori elevati di U) possibile interrompere l'infissione ed eseguire la cosiddetta "prova di dissipazione" della pressione U. L'andamento nel tempo della variazione di pressione U un indice importante per il calcolo di alcuni parametri geotecnici quali: permeabilit, coefficiente di consolidazione

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(d un indice sulla velocit di evoluzione dei cedimenti), coefficiente di compressibilit volumetrica (d un indice del'entit dei cedimenti), rapporto di sovraconsolidazione delle argille (OCR), ecc. Nel caso di prova di dissipazione in argilla si presume che il riempimento della camera di prova nella punta ambiente sia relativamente lento e quindi i parametri chimici misurati siano scarsamente rappresentativi del chimismo dell'acqua in tale strato. Viceversa, la prova di dissipazione costituisce un elemento fondamentale per valutare in tempo reale la permeabilit (o impermeabilit) di strati di separazione argillose fra due falde (i cosiddetti "aquitardi"). Quando il piezocono rileva uno strato sabbioso (valori elevati di Qc, relativamente bassi di Fs, e valori di U che approssimano la idrostatica, comunque bassi) necessario fare avanzare la camera di prova della punta ambiente di 70 cm in corrispondenza del livello da testare. Viene tolta la pressione daria alla camera di prova della PA permettendone il riempimento. Quando la camera di prova satura un apposito sensore lo segnala e si pu dare corso alla memorizzazione, visualizzazione e stampa trasmessi potenziale dai sensori redox, dei segnali chimici (pH,

avere una "fotografia" della situazione idraulica (piezometrica) in quel momento nelle varie falde. Il sensore di temperatura stato inserito soprattutto per monitorare quelle situazioni (ad es. torbe o terreni frammisti a liquami) in cui l'inquinamento provoca un aumento termico sensibile. Riassumendo quindi, l'esecuzione in contemporanea di CPTU+PA permette di ricavare in tempo reale: Profilo stratigrafico di dettaglio (ogni 2 cm) Caratteristiche di resistenza dei terreni (almeno coesione non drenata e angolo di attrito e densit relativa) Profilo di permeabilit dei terreni attraversati (con prove di dissipazione negli strati coesivi o semicoesivi) Profilo "idraulico" e piezometrico relativo a tutti gli strati permeabili ("falda") nell'ambito della profondit indagata e in tempo reale Profilo "chimico" relativamente ai parametri pH, redOx, conducibilit, Temperatura. Valutazione caratteristiche coesivi. Un campione indisturbato di fluido per ogni verticale Un altro sistema simile quello della ditta olandese Van der Berg (envirocone ) il quale ha la capacit di misurare (oltre alle grandezze CPTU): PH Potenziale redox temperatura di di massima delle compressibilit,

permeabilit, consolidazione dei terreni

conducibilit,

temperatura, Ossigeno disciolto). Nel contempo vengono memorizzati anche i segnali CPTU e quindi il pressostato d un valore piuttosto esatto del livello piezometrico in quel punto, permettendo di

Un differente tipo di cono ambientale il FFD (Fluor Fluorescence detector). La fluorescenza

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o fluorometria lo studio della emissione di UV, o luce visibile, da parte di un composto. Quasi tutti i composti chimici assorbono UV o luce visibile ma solo pochi di essi sono fluorescenti. Tra questi ci sono i composti che contengono anelli aromatici (v. idrocarburi e loro derivati). La prova eseguita con penetrometro statico consiste nell'infliggere nel terreno una particolare punta strumentata con trasduttori, che permettono di misurare con continuit (ogni 2 cm) la Fluorescenza (espressa in mV). Successive elaborazioni permettono la R-CPTU (cono con misura di resistivit). Le grandezze misurate sono, oltre alle classiche CPTU: resistivit R (ohm/m) contenuto di acqua (%) conducibilit ionica (mS/m) elaborazioni permettono la restituzione in forma grafica e numerica della misure di campagna. Nel caso specifico (FFD, brevetto della americana Applied Research Associated l.t.d.) la sorgente emittente costituita da una lampada a bulbo di mercurio vicino ad un filtro ed a una finestra di zaffiro. Il filtro ottico seleziona la lunghezza d'onda da far diffrangere alla finestra di zaffiro ( I=254 nm). La fluorescenza viene poi trasmessa in superficie attraverso un conduttore a fibre ottiche. Un modulo di controllo trasforma il segnale fluorescente in segnale elettrico di tensione, correlato direttamente alla fluorescenza nel campo di lunghezze d'onda comprese tra 290 e 540 nm.

Successive

restituzione in forma grafica e numerica delle misure di campagna. Tali prove sembrano essere indicate nel caso in cui, oltre ai normali parametri di resistenza e deformazione del terreno, sono da ricercarsi delle variazioni delle caratteristiche fisico-chimiche conseguenti a elementi inquinanti o salinit. Infatti la loro presenza modificherebbe le caratteristiche di resistivit del terreno (rispetto a quella naturale) e quindi la misura di tale parametro permetterebbe di valutare la presenza di contaminante. Il metodo non permette di riconoscere il tipo di inquinante (salvo casi particolari), ma individua delle condizioni anomale rispetto allo stato di suolo pulito.

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Infatti la conducibilit elettrica di un suolo dipende da numerosi fattori quali la sua struttura, il contenuto d'acqua , la composizione mineralogica e da una serie di processi chimico, fisici e biologici che in esso avvengono.

standardizzata, come pure i risultati ottenibili non sono ancora stati verificati completamente e in tutte le condizioni duso. Anzi, per alcune punte speciali, i risultati promessi hanno disatteso in parte le aspettative. Quindi per ora le indagini ambientali propriamente dette limitano luso dei metodi

CONDUCTIVITY CONE (cono con misura della conducibilit): qualche anno fa il cono con misura continua della conducibilit stato sviluppato dalla ditta olandese A.P.van der Berg per misurare la densit degli strati sabbiosi; dopo la sperimentazione si visto che la condicibilit dipende sia dalla densit del mezzo che dalla condittivit dellacqua di saturazione; ci implica che le misure possono essere prese principalmente in acque di falda e in suoli saturi nei quali si ha uno scambio ionico. Quindi il conductivity cone misura una variazione della conducibilit che riferita sia alla variazione stratigrafica sia ad una alterazione dei parametri chimici dellacqua. Quindi un corretto impiego di questo cono presuppone almeno una completa definizione della stratigrafia (e relativi parametri che influenzano la conducibilit come la densit degli strati sabbiosi) in modo da conoscere la conducibilit della sola acqua di saturazione, la quale proporzionale ad un certo dipo di inquinamento. Va detto che luso di tutte le punte speciali precedentemente elencate estremamente limitato e ancora in fase sperimentale, non essendo stata ancora definita una normativa e quindi una metodologia dimpiego

penetrometrici statici solamente allesecuzione di prove CPT o CPTU per una valutazione economica e rapida della stratigrafia, seguite da sondaggi a carotaggio continuo con prelievo ed esame di campioni.

5 sistema GEON (ex BAT) Il nome BAT un acronimo che deriva dalle iniziali dellInventore, lo Svedese Torstensson. Da poche settimane, in coincidenza al decadere dei diritti di brevetto di tale sistema, la Ditta Produttrice (GEONORDIC, Svezia) ne ha cambiato il nome in sistema GEON, a cui si far riferimento in seguito. Consiste essenzialmente in un sistema integrato di campionamento di gas/fluidi sotterranei e di permeametro. Sostanzialmente con il GEON possibile intervenire nei seguenti modi : 5.1 calcolo della permeabilit Il GEON pu essere impiegato sia nei fori di sondaggio sia spinto con il penetrometro (come una normale punta) per il calcolo della

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permeabilit in maniera molto pi precisa di altri metodi e soprattutto in tempo reale. Praticamente la prova consiste nel calare entro la batteria di aste infisse nel terreno (con la punta-filtro allestremit inferiore) una fialetta in cui stato creato il vuoto collegata ad un misuratore di pressione (pressostato) . La fialetta viene calata con un cavo che connette il pressostato con un microcomputer e data-logger adeguatamente programmato. In terreni saturi il calcolo del coefficiente di permeabilit viene eseguito misurando la variazione di pressione allinterno della fialetta in funzione del tempo fino a stabilizzazione. La fialetta sotto vuoto messa in comunicazione con la punta-filtro (cella piezometrica) tramite un sistema di doppio ago ipodermico; si ha quindi la certezza che la connessione (e quindi le misure) stabilita al momento dellimmissione della fialetta+pressostato entro le aste e in corrispondenza della punta-filtro. Il microcomputer (data logger) programmato in modo da visualizzare il calcolo del coefficiente di permeabilit K per ogni intervallo di tempo oppure medio; i dati sono scaricabili in un PC. In una verticale penetrometrica la scansione delle misure pu essere anche decimetrica e quindi si pu avere una mappa delle permeabilit del terreno in tempo reale. La formula impiegata per il calcolo in tempo reale di K e implementata nel data logger la seguente:

r=densit dell'acqua [kg/m^3] Po=pressione assoluta iniziale del gas nel sistema [kPa] Vo=volume iniziale del gas nel sistema [m^3] F=fattore di flusso che dipende dalla geometria [m] Pt=pressione assoluta del gas all'istante t [kPa] Uo=pressione interstiziale iniziale assoluta [kPa] ht=altezza della colonna d'acqua sopra il filtro al tempo t [m]

Lalternativa a questo metodo quella di eseguire prove di permeabilit in situ (tipo Lefranc o prove di pompaggio) o in laboratorio che sono pi costose e relativamente inattendibili (risentono del disturbo arrecato

dove: K=permeabilit (cm/s) g=accelerazione di gravit [m/s^2]

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dalla perforazione e dal campionamento); inoltre queste prove non vengono spesso eseguite in numero statisticamente valido, dato il costo e soprattutto i tempi di esecuzione (in laboratorio). Il calcolo di K pu essere eseguito anche in terreni non saturi, mediante pressurizzazione dellacqua dentro la fialetta e graduale rilascio una volta stabilita la connessione con la puntafiltro. Il sistema pu essere impiegato anche dentro i fori di sondaggio, oltre che essere impiegato con il penetrometro (pi

Un'altra modifica allo studio quella di sostituire il doppio ago ipodermico con una valvola che semplicemente metta in comunicazione la parte filtrante con il contenitore sotto vuoto; una modifica di questo genere stata adottata nel DGP (deep gas sampler), una sorta di sistema BAT modificato impiegato da NGI (Norwegian Geotechnical Institute) per lo studio di aquiferi/falde profonde. 5.2 campionamento di acqua e di gas (watergas-sampling) E analogo a quanto descritto sopra, con la differenza che alla fialetta non connesso un pressostato e quindi viene semplicemente riempita per differenza di pressione. In questo caso linstallazione del piezometro fissa per il monitoraggio di una particolare falda; pu essere impiegato indifferentemente per campionamento di fluidi, di gas, di inquinanti particolari, dato che non vi sono collegamenti elettrici. E considerato il metodo pi affidabile per ottenere campioni di fluidi dal sottosuolo. Infatti rispetto ai sistemi tradizionali offre i seguenti vantaggi : - Non vi contatto diretto con il campione durante le operazioni di campagna - Non vi rischio di contaminazione fra differenti aquiferi (cross-contamination) - La probabilit di ossidazione del campione nella fase di evacuazione del campionatore molto ridotta rispetto a sistemi tradizionali - Il gas disciolto pu essere analizzato separatamente

economico). Con una serie di verticali si pu comporre una mappa delle permeabilit e quindi avere una sorta di mappa di rischiocontaminazione, in tempi brevissimi e con costi estremamente pi ridotti rispetto ad altri sistemi. Una pesante limitazione di tale sistema nellambito di un uso come permeametro risiede nel fatto che la resistenza idraulica dellintero sistema composto da: filtro e doppio ago ipodermico tale da non poter valutare permeabilit pi alte di circa 10-4 cm/s, il che limita luso del permeametro GEON al massimo al range di permeabilit che va dalle bentoniti (materiale quasi impermeabile) ai limi sabbiosi/argillosi. In una sabbia pulita (che abbia una permeabilit dellordine di 10 10
3 -2 -

cm/s)

non

possibile

rilevarne

la

permeabilit. Per ovviare a tale inconveniente allo studio una modifica del sistema (ad es. impiegando un doppio ago ipodermico di sezione maggiore) tale per cui possa aumentare il range della permeabilit misurabile.

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- In caso di installazioni fisse il prelievo dei campioni di acqua o gas avviene sono in corrispondenza del livello in corrispondenza del quale sono posizionate le celle piezometriche Le celle piezometriche sono comunemente disponibili nei diametri corrispondenti ad un volume di campionamento di 35, 150,500 ml . Da sinistra: parte superiore del contenitore porta-provetta, di peso tale da permettere linfissione del doppio ago ipodermico dentro i due dischi di gomma, provetta, corpo del contenitore, porta ago e filtro (in centro in basso). 6 ESEMPI PRATICI DI APPLICAZIONE DEL SISTEMA GEON Calcolo di permeabilit del terreno costituente gli argini : Lindagine pu essere cos strutturata: Esecuzione di prove penetrometriche statiche con piezocono (CPTU) e sondaggi a carotaggio continuo con prelievo ed esame di campioni; le prove penetrometriche con piezocono (anzich con punta meccanica) consentono di valutare pressione (in condizioni dei pori ottimali U di saturazione del filtro) il valore della durante lavanzamento e dopo larresto della punta negli strati interessanti. La misura della U consente fra laltro di definire le condizioni iniziali di pressione a cui fare riferimento per luso del permeametro GEON. La misura della dissipazione della U negli strati argillosi fornisce, se debitamente intepretata, dei parametri utili per il calcolo della permeabilit e di compressibilit, nonch informazioni sul grado di consolidazione delle argille stesse .Negli strati sabbiosi larresto della punta permette, gi dopo pochi minuti, di rilevare con sufficiente precisione la pressione

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interstiziale in quello strato.Lo svantaggio delle prove CPTU in terreni dove la saturazione avviene a diversi metri dal piano campagna (sommit arginale in questo caso) e/o generalmente in terreni di riporto (non sedimentati naturalmente) risiede nel fatto che il filtro del piezocono pu dissaturarsi durante la penetrazione nello strato non saturo. E quindi preferibile limpiego di piezoconi con un filtro particolare, meno soggetto al rischio di dissaturazione (ad es. con filtro a fessura saturata di grasso-slot filteranzich il classico filtro in metallo sinterizzato) e/o approfondire il preforo saturato dacqua per minimizzare il rischio. In ogni caso i risultati della prova CPTU non servono (almeno direttamente o con una certa facilit di interpretazione) al calcolo della permeabilit in strati nonsaturi o in quelli dove il valore della U basso. Lesecuzione di sondaggi a carotaggio continuo serve essenzialmente per una taratura stratigrafica e per il prelievo di campioni per le analisi di laboratorio di routine (classificazioni, edometrie, triassiali, prove con permeametro di laboratorio, ecc). Nel foro di sondaggio possono essere eseguite prove di permeabilit tipo Lefranc, a carico costante e/o variabile. Lattendibilit di questo tipo di prova spesso scarsa dato che difficile creare le condizioni ottimali di prova nel fondo del foro. Inoltre vi da considerare che il costo ed il tempo necessario per lesecuzione di tale prova (se correttamente eseguita) tale che il

numero richiesto limitato e quindi non significativo. 6.2 Esecuzione di prove con permeametro GEON; la procedura pu essere cos schematizzata (a grandi linee): infissione di una cella GEON appositamente predisposta (non del tipo per installazione fissa) con aste tipo penetrometro o altre aste adatte a sopportare la spinta complessiva. Alla profondi di prova si immette entro le aste il permeametro (fialetta pressurizzata o depressurizzata a seconda che ci si trovi sopra o sotto il livello di saturazione del terreno) connesso al microcomputer e si esegue la prova di permeabilit, con rilievo diretto del coefficiente di K e/o memorizzazione dei vari intervalli Pt (variazione pressionetempo). Normalmente il tempo di tale procedura, per terreni poco permeabili al massimo di 45 minuti1 ora Approfondimento della batteria di aste mediante penetrometro ed esecuzione di un nuovo test. Si ottiene alla fine un grafico con una determinazione puntuale della permeabilit negli orizzonti stratigrafici di maggior interesse, con cui integrare i dati penetrometrici ed eventualmente di altre prove in situ o di laboratorio. 6.3 Determinazione della permeabilit di un diaframma plastico : Lindagine pu essere cos strutturata: Esecuzione di sondaggi a carotaggio continuo con carotiere/campionatore

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opportunamente modificato per il prelievo di carote di bentonite granulare; si tratta di un carotiere a tripla parete a recupero wireline opportunamente modificato per tale scopo; limpiego di tale attrezzatura consiste nella perforazione con una batteria di aste al cui interno si posiziona il carotiere, il quale a sua volta viene recuperato con un cavo (da qui il nome wire-line). Con tale sistema il foro cos sempre rivestito e la parte terminale del carotiere pu essere adattata di volta in volta alle varie condizioni di plasticit e compattezza della bentonite, anche con manovre molto brevi (qualche decimetro). Entro il foro di sondaggio (sempre rivestito) pu essre immessa una batteria di aste di diametro minore, alla cui estremit situata la cella BAT. La cella pu essere infissa con una modesta spinta (ad es.con la testa di rotazione della sonda) a fondo foro nel terreno a profondit maggiore di quella raggiunta dalla manovra di di carotaggio decimetro. A questo punto pu essere eseguita la prova di permeabilit con modalit identiche a quelle descritte precedentemente (punto2), con modalit differenti a seconda delle condizioni di plasticit, saturazione e presunta permeabilit del diaframma. Alternativamente possono essere quindi prelevati campioni di bentonite ed eseguite prove di permeabilit in situ. Limpiego di un penetrometro per linfissione diretta di una cella GEON non consigliabile in un precedente qualche

diaframma plastico, dato che non si ha modo di verificare che la prova sia eseguita in corrispondenza della bentonite, a causa della possibile deviazione delle aste o del diaframma stesso o di entrambi, mentre con il carotaggio si ha modo di verificare costantemente il tipo di materiale su cui viene eseguita la prova di permeabilit.

6.4 Verifica nel tempo della permeabilit di un diaframma plastico : Durante la realizzazione di un diaframma plastico (ovvero durante la fase di posa della bentonite granulare) possono essere poste in opera a differenti profondit delle celle GEON adatte per installazioni fisse, collegate alla superficie con tubi in PVC. Si ha modo cos di monitorare la variazione del coefficiente di permeabilit col tempo, al variare delle condizioni della bentonite. 7 INDAGINI CON TECNOLOGIA DIRECT PUSH In campo ambientale, negli Stati Uniti principalmente e secondariamente (dati i costi) in Europa si sta diffondendo la tecnologia cosiddetta direct push, di cui lazienda leader di mercato lamericana GEOPROBE. Si tratta essenzialmente di una perforatrice speciale di piccole dimensioni, progettata specificatamente per le indagini ambientali che pu operare allo stesso tempo a percussione e a spinta, con limitate possibilit di rotazione. Foto del geoprobe sono mostrate di seguito:

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Installare

impianti

permanenti

di

monitoraggio di acqua o gas (piccoli pozzi di monitoraggio) Installare impianti di ventilazione o altro (ad es. bio-remediation) Alcune foto e schemi costruttivi di attrezzi impiegabili con il Geoprobe sono visualizzati di seguito:

Il termine direct push si riferisce ad attrezzi (carotieri, campionatori) e sensori che sono spinti nel terreno senza luso di rotazione per rimuovere il suolo o per permettere lavanzamento dellattrezzo. Le possibilit operative sono le seguenti: Spingere nel terreno dei carotieri per ottenere carote di terreno Spingere nel terreno campionatori per ottenere campioni indisturbati ( in senso chimico) di terreno e/o fluidi

campionamento di gas

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campionatore per terreni con liner

schema della punta speciale con sensore per la conducibilit e campionatore osmotico di gas

assemblaggio del campionatore con liner

foto del computer e punta speciale per il rilievo della conducibilit. Come menzionato prima la tecnologia direct push ha scarsa diffusione in Europa e specialmente in Italia, dati i costi generalmente elevati e la relativamente limitata potenzialit dello strumento.

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Infatti la ditta costruttrice indica un range di applicazione variabile al massimo fra 9 e 18 m a seconda del tipo di terreno. Si menziona anche che tale profondit aumentando in relazione al sta continuo

Sono stati fatti solo cenni sullimpiego di certe attrezzature e sulla loro funzione senza scendere in dettaglio n sulla operativit n sulla validit dei risultati. Si cercato comunque di dare una panoramica generale, menzionando sia le metodologie pi comuni che quelle pi avanzate e promettenti. Il presente documento pu per costituire per gli operatori del settore un punto di inizio per un tentativo di discussione sulle metodologie di indagine e sulla validit dei risultati ottenuti in relazione ai problemi da trattare. BIBLIOGRAFIA e REFERENZE 1) F..Cestari Prove geotecniche in sito (90)

miglioramento dello strumento; in alcuni casi, in presenza di condizioni favorevoli, sono stati raggiunti i 30 m di profondit. Altri strumenti che possono essere ascritti alla categoria direct push possono essere: campionatori di terreno che non richiedono una perforazione a rotazione, ma sono spinti ad esempio da un penetrometro statico (ad es. i campionatori MOSTAP di Van der Berg) campionatori di fluido interstiziale sempre spinti con penetrometro statico (ad es. GEON o WASTAP di van der Berg, sia pure con principi di funzionamento differenti)

2) T.Lunne, P.K.Robertson, J. Powell: Cone penetration test in geotechnical practice (97) 3) Atti delle conferenze di Torino 4) Atti del XX convegno nazionale di Geotecnica Parma 22-25 settembre 1999: Sviluppi nellesecuzione e nellimpiego delle indagini geotecniche 5) siti web dove possibile reperire informazioni su quanto esposto nel presente atto geotecnica di Torino XVIII ciclo 20-21-22 novembre 2001,

www.apvdberg.nl
8 CONCLUSIONI Data la vastit dellargomento non stato possibile dare una esauriente descrizione di tutti i metodi di indagine geognostica ed ambientale presenti nel mercato.

www.geonordic.se www.envi.se www.ara.com www.geoprobe.com www.spgeo.it

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